Come smettere di pensare troppo by Edizioni Riza

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RIZA Edizioni Riza S.p.A. Via L. Anelli,1 - 20122 Milano

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LO PSICOLOGO PER TE

COME SMETTERE

DI PENSARE TROPPO Rimuginare sui problemi crea ansia e stress. Impara a svuotare la mente e ritrovi entusiasmo e calma interiore

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Una mente affollata da preoccupazioni e pensieri genera inquietudine e stress. Ma si può davvero smettere di pensare troppo? La risposta è sì e questo libro è una guida pratica che ti insegna a farlo, giorno per giorno. Il ragionamento non è l’unico modo che abbiamo per risolvere i nostri problemi. Anzi spesso è proprio questo rimuginare che ci nasconde le possibili soluzioni. Scopri allora come spazzare via rimpianti, dubbi e rimorsi e sfruttare al meglio le capacità creative del tuo cervello. Così ti liberi dall’ansia e conquisti sicurezza e calma interiore

LO PSICOLOGO PER TE Come smettere di pensare troppo

LO PSICOLOGO PER TE

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LO PSICOLOGO PER TE

COME SMETTERE

DI PENSARE TROPPO Rimuginare sui problemi crea ansia e stress. Impara a svuotare la mente e ritrovi entusiasmo e calma interiore

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SOMMARIO

Introduzione

RIGENERA LA TUA MENTE ................................ 4

1 Pensare troppo al passato

LIBERATI DAI PESI DI UN TEMPO CHE NON C’È PIÙ ...................................................... 32

2 Pensare troppo nel quotidiano

IMPARA A VIVERE BENE IL PRESENTE .................................................................... 68

3 Pensare troppo al domani

VIA GLI ASSILLI PER QUELLO CHE NON C’È ANCORA .................................. 100

Conclusioni COSÌ RICONQUISTI LA CALMA INTERIORE ...................................... 122

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Introduzione

Rigenera la tua mente

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I troppi pensieri sono la vera causa della nostra ansia Lo stress e l’ansia quotidiana sono il frutto di come percepiamo la realtà e di come reagiamo ad essa. La nostra prima reazione avviene nella nostra testa. Pensiamo e ripensiamo, cerchiamo cause per ogni cosa che ci accade, convinti che questo risolva i nostri problemi. E invece, ragionamenti, analisi, dubbi e rimpianti sovraccaricano la mente, offuscandola e impedendole di funzionare al meglio. Tutto questo contribuisce inoltre ad aumentare la nostra sofferenza psicologica. L’errore sta nel credere che a nostra disposizione ci siano solo la logica e il suo procedere per cause ed effetti. Il nostro cervello ha invece altre risorse, altri strumenti, come fantasia, intuizione e immaginazione, attraverso i quali arrivare alla soluzione dei problemi. Ma è così difficile fermare la testa e smettere di pensare! In realtà noi possiamo fare molto: è sufficiente abbandonare alcune abitudini e acquisirne altre, in modo da non cadere in automatismi che ci intrappolano e ci confondono. 6

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USCIAMO DAL RIMUGINIO CONTINUO Il pensiero continuo crea l’illusione che in questo modo non solo stiamo affrontando il problema, ma anche che lo risolveremo. Ma, se lasciata agire indisturbata, la nostra mente produce l’effetto opposto perché amplifica il problema e cade vittima di alcuni automatismi che ne riducono le potenzialità. Analizzare, giudicare, preoccuparsi, o peggio tutte queste azioni insieme, ci crea angoscia, perché moltiplica dubbi e probabilità che magari non si realizzeranno mai. Pensare troppo ci fa mettere in discussione noi stessi, ci rende insicuri perché facciamo fatica a prendere decisioni, ci fa dubitare delle scelte fatte. Vediamo allora alcuni dei pensieri che ci intrappolano.

LE TRAPPOLE IN CUI CADIAMO • Il perfezionismo:

“Tutto deve quadrare”, “Devo fare di più”, “Non va ancora bene” • Le aspettative: “Deve andare come dico io” • I falsi bisogni: “Non posso vivere senza…” • La ripetitività: “Sono fatto così…”, “Io so fare solo così” • I paragoni: “Perché non sono come gli altri?”, “Devo fare come lui/lei” • I luoghi comuni: “Gli uomini sono tutti uguali”, “Si sa, al mondo vanno avanti i più furbi”, “Dopo una certa età non si cambia più!” • La ricerca delle cause: “Devo capire perché è successo…”, “Perché la mia amica si è comportata così?” • Il controllo eccessivo: “Tutto dipende da me” • La rigidità: “Si è sempre fatto così” • Il vittimismo: “Ce l’hanno tutti con me”, “Non ce la farò mai” • Il giudizio degli altri: “Chissà cosa pensa di me…”, “Non voglio deludere le aspettative del capo” • Le proiezioni negative: “Devo aspettarmi il peggio, quindi...”, “Bisogna essere preparati a tutto” 7

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Fare ordine nella nostra mente è farlo nella nostra vita Alla luce di quanto abbiamo detto, sgombrare la mente e portare alla luce le sue capacità creative innate è la condizione indispensabile per il benessere e la felicità. Occorre, quindi, essere consapevoli che la soluzione ai nostri disagi non è aggiungere, ma togliere; non è accumulare, ma eliminare; non è fare di più ma di meno, che serve fare il vuoto dentro di noi e far tacere i ragionamenti. Tutti noi possediamo un’intelligenza innata che è sempre capace di risposte inaspettate, se non viene oscurata dai ragionamenti. E queste risposte non vengono dalla ragione, ma dall’istinto, dalla fantasia, dalle intuizioni e dal dare ascolto alle nostre emozioni e ai nostri sensi.

PENSARE… BENE Pensare è un dono incredibile. La capacità di riflettere, analizzare e interrogarsi sui processi dei nostri pensieri è la caratteristica che ci rende unici, oltre a essere la spinta e il motore di molti dei nostri successi. Il pensiero non è un nemico. Il nostro cervello è uno strumento straordinariamente utile: ecco perché per godere pienamente delle sue potenzialità occorre pensare… “bene”. Il vero potere del ragionamento - Pensare è uno strumento utile, non stiamo dicendo di no. Immaginiamo di essere un meccanico: se un motore non funziona, penso, trovo il guasto e aggiusto. Questo è un pensiero che genera un’azione, è efficiente. Non lo è più però quando si avviluppa su se stesso, quando dal pensiero non deriva un movimento, un agire, ma solo un altro pensiero, in una catena ininterrotta e fine a se stessa. 8

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Le domande da farsi:

«Il mio pensare genera movimento? Genera energia? Genera nuove idee e soluzioni?» Quando questo avviene? Quando no? Scrivilo qui... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .......................................................................................................................... ..........................................................................................................................

Lo spunto di riﬂessione Concentrarsi incessantemente sui pensieri che si rincorrono rischia di farci perdere la possibilità di godere di elementi di gioia legati al presente. Vivere in un costante stato pensieroso e preoccupato ci spinge a interpretare tutto ciò che accade in modo ansioso e problematico. Così è meno probabile riconoscere soluzioni creative ai nostri disagi, cogliere nuove opportunità, fare tesoro e apprezzare tutto ciò che va bene ed è positivo per noi.

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Il vero obiettivo è semplificare Nella nostra cultura sembra avere valore solo ciò che si ottiene con il sacrificio, la complessità è migliore della semplicità. Bisogna riflettere bene per non sbagliare, ponderare, valutare con cura i pro e i contro. È solo questo il modo di procedere. Ne siamo talmente convinti che se una soluzione arriva in modo spontaneo e immediato cominciamo a metterne in dubbio il valore. Ma spesso ci sorprendiamo a dire: come vorrei che tutto fosse più facile! E guardiamo i bambini con invidia: “Beati loro che non si fanno tanti problemi!”. Proviamo a imitarli!

LA MENTE BAMBINA

LA MENTE ADULTA

La mente del bambino è perfetta e del tutto adeguata alla sua realtà: vive nel presente, non ha rimpianti, non conosce pensieri tortuosi e sensi di colpa, sa giocare con la realtà, non si fissa sulle cose. Prendiamo esempio da loro: stanno concentrati solo su quello che fanno in quel momento, non sono ancora legati a schemi, un attimo piangono e l’attimo dopo ridono, vivendo intensamente ogni istante.

È fortemente condizionata perché dipende dagli schemi acquisiti dall’esterno e si è riempita con il tempo di doveri, di modelli, di obblighi. Non è centrata su se stessa, è in bilico tra aspettative e delusioni. La mente adulta inizia davvero a maturare quando impara a separarsi da ciò che ha appreso e che con il tempo si è trasformato in un abito mentale troppo stretto, quando riesce a spogliarsi dall’inutile, a diventare essenziale.

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E TU CON QUALI OCCHI OSSERVI LA REALTÀ? La nostra vita può essere facile oppure complicata: non dipende da quello che facciamo, ma da come lo facciamo. Quello che riusciamo a ottenere dipende molto dallo spirito con cui viviamo ogni esperienza, la più banale come la più importante. C’è chi si complica la vita cercando a ogni costo soluzioni ai suoi problemi e chi, invece, si guarda attorno e “afferra” quel che gli serve o gli piace. Inutile dire che i più soddisfatti e felici sono coloro che riescono a vivere senza arrovellarsi, senza voler piacere a tutti i costi e fare contenti tutti. Proprio questo è l’atteggiamento che serve per placare i conflitti interiori e raggiungere la serenità. Vivere può essere molto più facile di com’è adesso. Si tratta di riscoprire due virtù dimenticate: leggerezza e spensieratezza.

L’operazione da compiere Se facciamo tacere il turbinio di pensieri e diamo ascolto ai messaggi che arrivano dalla nostra interiorità possiamo capire quali sono le cose che ci fanno sentire davvero bene. Se liberiamo la mente da quelle che per noi sono cattive abitudini, dagli automatismi e dai preconcetti possiamo sperimentare strade nuove e far emergere le doti naturali che ci permettono di realizzare noi stessi. Senza aggiungere altro alla nostra vita.

COSA TI FACILITA LA VITA • Diventare più diretto e spontaneo. • Eliminare il superfluo e andare all’essenza. • Fare scelte più centrate su di te. • Evitare gli sforzi inutili. • Tagliare ciò che non è utile. • Fare di più, coinvolgere il corpo. • Assaporare il qui e ora. ALLEGGERISCITI COSÌ • Fidati dell’istinto e di quello che senti. • Esercita un sano egoismo. • Cerca di sapere quello che vuoi. • Coltiva il silenzio ed evita il lamento. • Non ingigantire o drammatizzare. • Trai piacere dalle cose belle.

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