IN SALUTE SENZA STRESS
Febbraio 2025 Nr. 274 - Periodico Mensile ISSN 2499-0736 (ONLINE)
IN SALUTE SENZA STRESS
Febbraio 2025 Nr. 274 - Periodico Mensile ISSN 2499-0736 (ONLINE)
Così sciogli il grasso addominale, abbassi la glicemia, riduci il girovita
Gli integratori e le tisane che ripuliscono il fegato e riattivano il metabolismo ECCO LE 5 MOSSE CHE FUNZIONANO
Perché “sgranocchio” sempre?
Risponde il dottor d'Ostuni
NOVITÀ!
Dimagrire è in edicola anche con: Il digiuno intermittente
RAFFAELE MORELLI
Per tornare in linea non devi cambiare vita ma solo l'atteggiamento mentale
LA DOMANDA DEL MESE a pag. 34 a pag. 3
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L’editoriale di Raffaele Morelli
Smetti di lottare con te stesso e con il cibo
6
Raffaele Morelli risponde
22 Floriterapia
Sedentaria, svogliata e affamata di cioccolata...
23 Medicina
Come disintossicarsi dopo gli eccessi delle feste?
Così Ada ha imparato ad amare il suo corpo
8 La guida del mese
10 I consigli vincenti di Febbraio 12 News
18 Medicina
Perché a colazione non riesco a mangiare salato?
20 Nutrizione
A dieta posso continuare a mangiare sushi e poke?
26 Dimagrire senza dieta
Via le barriere, via il grasso
30 Il caso
Il cambiamento di Elisa: dimagrisce quando ritrova la libertà di essere se stessa
34 La domanda del mese
Perché sgranocchio sempre?
36 Lo speciale di Febbraio
Depura il fegato e la pancia torna piatta
Quelli che chiami difetti possono diventare i punti di forza della tua unicità.
Tutti i giovedì dalle ore 17.00
SCOPRIAMO LE NOSTRE RISORSE INTERIORI
Gli incontri terapeutici del giovedì con Raffaele Morelli sono workshop pratici dove vengono insegnate le tecniche fondamentali per ritrovare il benessere interiore. Interagendo direttamente con Raffaele Morelli sarà possibile ricevere consigli ef caci per affrontare i disagi esistenziali e i disturbi psicosomatici che a volte ci travolgono. Un approccio unico e originale, che cambierà per sempre il tuo modo di pensare.
Per informazioni:
Centro Riza di Medicina Naturale - Tel. 02/5820793
47 L’agenda bruciagrassi
Ora segui la dieta che protegge il fegato. E ti fa dimagrire senza fatica
58 Medicina dolce
L’acidophilus, il batterio buono che sconfigge i gonfiori
65
60 L’alleato del mese
66 Cibo del mese
Riso basmati integrale: chicchi profumati a basso indice glicemico
70 La parola all’esperta
Come tenere sotto controllo la tiroide, la regista del dimagrimento
76 Scuola di dimagrimento
Più magra con le tisane che spengono fame e abbuffate
Ricette sane e veloci per snack e pasti super leggeri
81 I piatti a confronto I panzerotti light. Ecco quelli adatti a te
88 Cosmesi e dimagrimento
Le piante adattogene alleate di un corpo snello e sodo
92 Il tuo fitness
Forte e tonica con gli elastici
Il sovrappeso è come un’armatura, che usiamo per difenderci. Ma da cosa ci sta proteggendo? Comprenderlo ci aiuta a disinnescare un meccanismo che ci fa soffrire
Scrivere un racconto di getto, senza pensarci sopra, è una tecnica molto utile nella psicoterapia dei disturbi del comportamento alimentare e del sovrappeso, perché fornisce spunti molto interessanti sia al terapeuta, sia al paziente, che ha modo così di veder rappresentate alcune delle forze interiori che lo animano e sono attualmente in conflitto e di intuire alcune soluzioni possibili.
A una mia paziente in sovrappeso, che chiamerò Anna, che stava seguendo un percorso di psicoterapia per dimagrire, ho suggerito di scrivere una favola allo scopo di entrare maggiormente in contatto col proprio mondo interno e con ciò che la stava in quel momento agitando. Ecco quanto mi ha scritto.
La fiaba di Anna
«C’era una volta una bambina piccola e fragile, che aveva paura di tutto, perché una strega cattiva le aveva fatto un incantesimo, per cui improvvisamente, quando camminava nel bosco, tutte le foglie secche e i rami caduti dagli alberi prendevano vita e si lanciavano contro di lei, come se un vento im-
provviso glieli lanciasse contro. La bambina, per difendersi, si era fatta costruire dal mago del paese un’armatura molto spessa, ma anche morbida, che le permetteva di muoversi per andare in giro. Ma questa armatura era ingombrante e non le consentiva di fare movimenti fluidi, né di correre o di giocare; inoltre era molto pesante e dopo pochi passi la faceva stancare. Da quando era presente l’incantesimo non era mai riuscita a correre e non poteva mai giocare con gli altri bambini. Inoltre, tutti i bambini del villaggio la deridevano e la bambina era sempre sola e triste. Avrebbe voluto che quell’incantesimo finisse, non capiva neanche perché quella strega cattiva si era accanita contro di lei e non vedeva una via di uscita. Ma quando credeva ormai di non avere più speranza, un giorno, un bambino diverso dagli altri si avvicinò a lei per parlarle e si fece raccontare la sua storia. Rimase molto colpito e addolorato dal suo racconto e andò via senza parlare. Ma, poco tempo dopo, il bambino tornò con altri bambini e chiese alla bambina di togliersi l’armatura, dicendo che da quel giorno in poi ci avrebbero pensato lui e i suoi amici a difenderla dalle foglie e dai rami; infatti ogni bambino aveva in mano una piccola spada di legno e un piccolo scudo. Lei si fece convincere, anche se non subito, ma poi decise di fidarsi e di rischiare. Si tolse l’armatura e tutte le foglie e i rametti si lanciarono contro di lei, ma i bambini sollevarono gli scudi e tutte le foglie dopo aver sbattuto sopra gli scudi caddero per terra senza muoversi più. Da quel momento nessuna foglia e nessun rametto si alzarono contro di lei, l’incantesimo magicamente era finito e gli scudi non servivano più. La bambina era felice, iniziò a giocare e a correre libera, finalmente poté
tornare a vivere e i suoi nuovi amici rimasero con lei a divertirsi. Da quel momento la bambina visse felice e contenta».
Da cosa ci mette al riparo l’adipe?
Il grasso, da un punto di vista psicologico ed emotivo, può avere tante funzioni diverse, e la fiaba di Anna ci permette di esplorare la funzione di barriera protettiva dell’adipe. Proviamo allora a farci delle domande a partire proprio da questa fiaba. Perché utilizziamo il grasso come morbida corazza, e che funzione ha per noi? La bambina, nella fiaba, viene attaccata da foglie secche e rametti, cioè da elementi che, in genere, non sono pericolosi: questo ci aiuta a introdurre il tema della percezione.
Spesso quello da cui ci difendiamo non ostile, siamo noi che lo percepiamo così. Situazioni in sé innocue vengono viste da noi come molto più pericolose di quello che potrebbero essere.
Questa è una dinamica comune nei casi di ansia, e del resto sovrappeso e ansia hanno tanti punti in comune. Quante volte ci capita di avere paura del giudizio degli altri, ad esempio, per via della nostra fisicità, quando in realtà nessuno ci giudica? Siamo noi che proiettiamo il nostro giudizio, attribuendolo agli altri. Incrociamo uno sguardo di qualcuno che ci osserva, ma chi ci dice che ci sta giudicando? Magari ci guarda soprappensiero, magari gli ricordiamo qualcuno, oppure gli piacciamo. Altre volte la difesa nasce dalla memoria di episodi del passato che ormai non esistono più, ma che noi con il nostro ricordo rendiamo ancora attuali («Da bambina/o mi prendevano in giro») e di conseguenza pensiamo che debbano accadere nuovamente, anche da adulti. Spesso il pensiero razionale utilizza il passato per spiegare il presente e per prevedere il futuro, ma un’illusione: il passato passato ed proprio il pensiero a tenerlo in vita.
Difende la preziosa barriera intestinale, quella che fa da scudo
all’ingresso delle tossine infiammanti e ingrassanti
Con la consulenza di Daniela Cimpeanu, naturopata, esperta di benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali.
Ènell’intestino che si decide la “partita” della salute, l’efficienza metabolica dell’individuo, la sensazione di benessere e anche la linea. Chi ha un intestino sano e attivo, difficilmente ingrassa e si ammala. In effetti, un’evacuazione regolare elimina con regolarità le scorie metaboliche ed evita che queste ultime finiscano nel colon, l’ultimo tratto dell’intestino: se qui si accumulano troppi prodotti di scarto, si formano gas e fermentazioni, i tessuti si infiammano e provocano uno stato di malessere che, alla lunga, porta ad assimilare male i nutrienti dei cibi e a far accumulare calorie inutili. Per mantenere efficiente il nostro intestino ci vengono in aiuto i probiotici, batteri amici che mantengono in equilibrio la flora batterica ed evitano che si crei una situazione di disbiosi intestinale, con gonfiori, fermentazioni, stipsi e aumento di peso. I prodotti in commercio apportano diverse specie di batteri buoni, specialmente quelle appartenenti al gruppo dei lactobacilli e dei bifidobatteri, abbinati a volte anche alle fibre prebiotiche (che rappresentano il nutrimento ideale per i batteri “buoni”): è la formulazione più adatta per tratta-
I probiotici come l’acidophilus si trovano facilmente in alcuni cibi fermentati come il kefir, il miso e il tempeh, i crauti (i più celebri, ma si possono fermentare tutte le verdure, lasciandole in acqua e sale), alimenti che rappresentano un ottimo modo per averne in abbondanza e mantenere la linea in modo sano. Questi batteri buoni vengono poi addizionati anche a yogurt e latte e, di recente, stanno arricchendo anche la composizione di alimenti insoliti come noci, infusi, cereali della colazione e persino cioccolato fondente. Ricordiamo inoltre che i batteri buoni si cibano prevalentemente di fibre (prebiotici), di cui abbondano le diete vegetariane e vegane. Quindi accompagna l’assunzione di cibi probiotici con la giusta quota di ortaggi di stagione e cereali integrali. Ogni giorno assumi 125 g di kefir bio contenente acidophilus. Prendilo a colazione, abbinandolo a un frutto di stagione (che contiene fibre prebiotiche, utili per nutrire i batteri buoni).
re tutte le situazioni di infiammazione cronica. Fra i lactobacilli, l’acidophilus in particolare favorisce il rapido riequilibrio della flora intestinale, contrastando i batteri patogeni che possono influire negativamente sul metabolismo.
Protegge le pareti dell’intestino
Il Lactobacillus acidophilus rappresenta il principale probiotico presente nell’intestino, di cui colonizza il primo tratto (duodeno e digiuno), contribuendo, inoltre, a creare un ambiente protetto. Una delle principali funzioni svolte dall’acidophilus è infatti quella di difendere la preziosa barriera intestinale, facendo aumentare la produzione di mucina, un gel protettivo fatto di glicoproteine, prodotto dalle cellule intestinali, che separa la zona dove si trovano i batteri dalla superficie delle cellule epiteliali. Così
facendo questo probiotico esercita un’importante funzione lubrificante e assicura che non si creino sulla parete pericolose fessure attraverso le quali possono passare molecole dannose, che creano infiammazione. Il muco è una barriera protettiva molto difficile da superare per i bacilli intestinali e per i patogeni, che provano a degradarlo. In uno studio del 2004, condotto insieme ad altri ricercatori, il professor Antonio Gasbarrini, gastroenterologo presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, ha dimostrato che questo probiotico protegge le giunzioni strette delle cellule intestinali dai danni indotti dall’assunzione dell’aspirina. Questi risultati sono importanti poiché le giunzioni strette regolano la permeabilità della mucosa intestinale, e la loro integrità è fondamentale per prevenire infiammazioni e altri disturbi gastrointestinali.
In commercio si trovano integratori di Lactobacillus acidophilus commercializzati per favorire le normali funzioni intestinali e per rigenerare l’intestino, nutrendo la microflora che lo abita e lo mantiene sano. Proprio grazie a ciò, l’acidophilus è in grado di contrastare la pancia dovuta a gonfiori e stipsi. In alcune formule il Lactobacillus acidophilus è abbinato allo zinco e alle fibre prebiotiche, come l’inulina. Se ne prendono 1-2 capsule al dì, con acqua, prima dei pasti.
Quando hai voglia di carboidrati, scegli questa varietà di riso. Ti sazia con poche quantità e non alza la glicemia
Con la consulenza della dottoressa Laura Onorato, biologa nutrizionista.
Chi punta a dimagrire, spesso elimina quasi totalmente i carboidrati. Ma è sbagliato. Se la dieta quotidiana ne prevede troppo pochi, infatti, il corpo per ottenere l’energia di cui ha bisogno comincia a produrre glucosio a partire dalle proteine dei muscoli. E, tra i carboidrati, ce n’è uno supersaziante e amico della linea, oltre che versatile in cucina. Si tratta del riso basmati, che, nella versione integrale, è davvero un alleato ricco di tutti quei nutrienti energetici di cui abbiamo
Ma nel il
bisogno per sentirci appagati senza mettere a rischio la linea. Ma cosa lo rende così benefico? Povera di grassi, a basso indice glicemico e ben digeribile, la versione integrale del basmati ha in più il vantaggio di mantenere intatti i suoi nutrienti. Ricordiamo infatti che nel riso bianco i singoli chicchi vengono privati completamente di crusca e germe e fortemente impoveriti durante il processo di raffinazione. Si perde ben il 67% della vitamina B3, l’80% della vitamina B1, il 90% della vitamina B6, metà del manganese, metà del fosforo, il 60% del ferro e tutte le fibre e gli acidi grassi essenziali. Questa varietà invece mantiene tutto il suo patrimonio nutrizionale.
Nella dieta macrobiotica, il riso integrale è considerato uno degli alimenti fondamentali, spesso visto come un “super-alimento” per la sua capacità di nutrire profondamente il corpo e la mente. Secondo questa filosofia alimentare, che si basa sull’equilibrio di energie e principi yin e yang, il riso integrale è un alimento equilibrato, che sostiene la salute fisica e mentale e promuove il benessere generale.
Tantissime fibre che evitano i picchi glicemici
Nei risi integrali (e anche in quelli pigmentati, come il nero o il rosso), cioè non sottoposti a processi di raffinazione, le fibre - preziose per attivare l’intestino e tenere sotto controllo glicemia e colesterolo - sono presenti in quantità da record.
Inoltre troviamo ottime quantità di minerali, specialmente il potassio (214 mg per etto), il calcio (32 mg) e il ferro (1,6 mg). Tra le vitamine, oltre a piccole quote della E, spiccano quelle del gruppo B, eccellenti alleate di un metabolismo ben funzionante.
Nello specifico ci sono la B3 e quantità inferiori di B1 e B2. Tutte e tre queste vitamine, oltre a favorire la digestione e la salute di cuore e sistema nervoso, ci servono per trasformare il cibo in energia. Vale a dire, per
La quantità ideale di riso basmati integrale per un pasto in una dieta dimagrante è di 60 grammi di riso crudo per persona, che corrispondono a circa 120-150 grammi di riso cotto. Questa porzione fornisce energia sufficiente senza eccedere in calorie, e, grazie al suo contenuto di fibre, contribuisce a dare sazietà. È importante notare che le esigenze possono variare a seconda del livello di attività fisica e del fabbisogno calorico individuale, quindi in alcuni casi un nutrizionista potrebbe consigliare quantità diverse.
Ecco perché il riso è un buon alimento nella dieta di chi vuole dimagrire, restare in forma o in generale tenere alti i livelli di energia.
L’effetto positivo sul metabolismo è anche merito delle fibre di questo cereale gluten free: ripulendo l’intestino e mantenendolo ben funzionante, infatti, agiscono di riflesso anche sull’efficienza metabolica, che è connessa all’equilibrio della flora batterica.
Un cibo altamente appagante
Un piatto di riso basmati integrale è poi estremamente appagante e saziante. Provare per credere. Questo grazie anche all’alto contenuto di amilosio, un tipo
di amido molto digeribile che regala un senso di sazietà prolungato. Sempre l’amilosio fa sì che il glucosio venga rilasciato nel sangue più lentamente, aiutando a prevenire i picchi glicemici e a mantenere stabili i livelli di energia. Rispetto ad altre varietà di riso (come il riso Arborio o il riso bianco comune) il riso basmati, specialmente nella sua forma integrale, ha una percentuale di amilosio superiore, di solito intorno al 20-25%.
Questo lo rende meno appiccicoso, con chicchi che restano più separati dopo la cottura.
COSMESI E DIMAGRIMENTO
Rodiola, eleuterococco, ginseng, maca: rassodano i tessuti, sciolgono i grassi, danno energia. Ecco come usarle anche per bagni e massaggi
saggi snellenti e rassodan-
ebbraio può rappresentare un mese impegnativo per molti di noi. Alle spalle abbiamo mesi di fatiche lavorative e familiari, mentre il clima rigido e le condizioni atmosferiche non facilitano lo svolgimento delle incombenze quotidiane; forse in questa fase abbiamo anche meno voglia di praticare attività fisica, a maggior ragione all’aperto; la dieta poi comprende in genere una maggior quota di alimenti ricchi di grassi e zuccheri e non aiuta certo a perdere peso... Alla luce di tutto ciò, in questo periodo dell’anno può essere utile affidarsi a dei particolari alleati naturali capaci di dare una marcia in più al nostro metabolismo e all’organismo in generale. Stiamo parlando delle cosiddette piante adattogene: prevenienti perlopiù da altri continenti, come Asia e Sudamerica, questi estratti vegetali vantano spesso una lunga tradizione nell’ambito della medicina popolare, che sfrutta la loro capacità di sostenere l’organismo nei momenti di maggior impegno psicofisico. Capaci di dare tono ed energia all’organismo e di contrastare stress e stanchezza, queste piante sono preziose alleate contro la fame nervosa e possono inoltre essere impiegate per eseguire efficaci trattamenti cosmetici volti a ridurre cellulite, adipe e ritenzione. Nelle prossime pagine ne passeremo in rassegna alcune e soprattutto ti suggeriremo come servirtene per realizzare bagni, impacchi, massaggi snellenti e rassodanti; scoprirai anche come impiegarle sotto forma
di integratori o infusi, per avere maggior energia e riuscire a fronteggiare meglio anche un’eventuale dieta. Preparati dunque a conoscere proprietà e virtù dimagranti di quattro estratti vegetali scelti tra i più efficaci nel supportarti in questi mesi, ovvero eleuterococco, rodiola, maca e ginseng. Attenzione: queste piante, se utilizzate sotto forma di integratore, vanno impiegate in modo alternativo, cioè una sola alla volta, per evitare di sovrastimolare l’organismo. Scegli quindi l’estratto che ritieni più adatto a te e assumilo per un periodo non superiore a un mese.
Chiamata anche radice d’oro, o radice artica, la rodiola (Rhodiola rosea) cresce nelle zone più fredde di Asia, Europa e Nordamerica, sopravvivendo in condizioni estreme. Antistress e utile per contrastare ansia e nervosismo, la rodiola è un noto rimedio anti fame nervosa ed ha inoltre proprietà utili per la bellezza e il dimagrimento: i suoi costituenti principali, tra cui salidrosidi, rosavina, tirosolo, acido caffeico e altri, favoriscono infatti la tonificazione cutanea e aiutano a sciogliere i depositi adiposi.
CONTRO SMAGLIATURE E CEDIMENTI, METTI L’ INFUSO NELL’ACQUA DEL BAGNO
L’infuso ricavato da questa pianta, preparato mettendo 4 cucchiai di radice di rodiola in un litro e mezzo d’acqua, è efficace contro tessuti rilassati, smagliature e depositi adiposi. Aggiungilo all’acqua del bagno 1-2 volte a settimana.
L’INTEGRATORE VINCE LA FAME NERVOSA ED È BRUCIAGRASSI
La rodiola assunta sotto forma di integratore è utile a chi vuole dimagrire perché combatte gli attacchi di fame nervosa ed è bruciagrassi. Si assume in estratto secco nella dose di 200300 mg al giorno, per 2-3 settimane.
Nota anche come ginseng delle
Ande, la maca (Lepidium meyeni) è una piccola pianta con una radice a forma di ravanello che cresce sugli altipiani andini. Contiene molti importanti micronutrienti, grazie ai quali, oltre a stimolare la resistenza fisica, contrasta la ritenzione e i cedimenti dei tessuti.
FAI L’IMPACCO CHE TONIFICA L’ADDOME
Mescola un cucchiao di polvere di maca (in erboristeria) con dell’infuso di tè verde (bruciagrassi) fino a ottenere un impasto cremoso. Applicalo sull’addome in uno strato sottile. Lascia in posa 10 minuti, poi sciacqua con acqua tiepida. Ottieni un effetto riducente sul girovita.
PER UN’AZIONE
ASSUMILA ANCHE IN CAPSULE
Per riattivare un metabolismo rallentato a causa di una dieta ricca di grassi e zuccheri e di uno stile di vita sedentario, assumi la maca in capsule: se ne prendono 2 al giorno, con acqua, per un mese.