RIZA NATURALEMEDICOILI rimedi naturali più ef caci per proteggerlo e depurarlo dalle tossine più pericolose inFegatosalute
RIZA IL MEDICO NATURALE inFegatosalute I rimedi naturali più ef caci per proteggerlo e depurarlo dalle tossine più pericolose
Fegato in salute A cura di Vittorio Caprioglio Editing Stefania Conrieri Consulenza del professor Emilio Minelli, esperto in medicina naturale Immagini: 123rf, Adobe Stock, Shutterstock © 2022 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.
Sommario INTRODUZIONE Il fegato: una formidabile spugna assorbi tutto ......................................................6 CAPITOLO 1 Il fegato grasso, la malattia del secolo...................................................28 CAPITOLO 2 Fegato intossicato: cosa fare per ripulirlo e alleggerirlo in profondità ......................78 CAPITOLO 3 Anche la colecisti può in ammarsi .........................................................112
Tali dimensioni medie, tuttavia, sono ampiamente variabili poiché il fegato può diventare decisamente più voluminoso in proporzione alla corporatura del suo “pro prietario”.
Da una parte quest’organo sintetizza il nutrimento, estraendo gli zuccheri e i grassi dai cibi e immagazzinando li per poterli rendere disponibili in base alle esigenze.
Il fegato è una ghiandola, la più grande del corpo umano. Ha un colore rosso-bruno piuttosto scuro e una for ma paragonabile a quella di un triangolo allungato con i vertici arrotondati.
Capire come funziona la ghiandola epatica ci aiuterà a comprendere meglio come mantenerla in salute evitan do le principali patologie a carico del fegato.
Il fegato: una formidabile spugna assorbi tutto
Introduzione6
È situato nel lato destro del corpo e le sue dimensioni medie sono di circa 25 centimetri di lunghezza per 15 centimetri di spessore con un peso compreso tra il chilo grammo e il chilo e mezzo.
Dall’altra, la ghiandola epatica si occupa di smaltire le tossine, af nché possano essere smaltite attraverso la bile (che ne favorisce l’eliminazione intestinale) e le vie Comeurinarie.maggior laboratorio biochimico dell’organismo, in effetti, il fegato è alla radice della produzione dell’energia e della sua trasformazione e conservazione.
L’organo dell’energia
Ha due parti principali
Lobo destro Lobo sinistro
Le sue cellule sono gli epatociti Le cellule del fegato prendono il nome di epatociti e si tratta di cellule altamente specializzate, con una vita media di circa 150 giorni. Il turnover cellulare del fegato è abbastanza rapido, poiché le cellule che lo compongono sono sempre sotto stress, nel senso che devono condurre numerose operazioni di tipo metabolico anche quando siamo a riposo. Gli epatociti sono molto ricchi di perossisomi. Questi ultimi sono organelli cellulari deputati alla produzione di perossido di idrogeno e svolgono moltissime funzioni, soprattutto in termini di neutralizzazione delle sostanze tossiche.
Se dobbiamo descrivere la sua forma in maniera macroscopica, possiamo dire subito che il fegato presenta due porzioni principali, chiamate lobi, i quali si suddividono a loro volta in otto segmenti. Questi stessi segmenti sono a loro volta costituiti dalle più piccole unità funzionali del fegato, chiamate lobuli epatici e per ogni segmento ce ne sono più o meno un migliaio. I lobuli epatici sono dotati di un piccolo dotto, una sorta di tubicino, che converge verso un dotto epatico unico e centrale, con la stessa logica che possiamo vedere con i fiumi e i loro affluenti. I due lobi epatici più grandi sono suddivisi da un legamento, il legamento falciforme.
7
Il fegato
Dal fegato, la bile è convogliata nella cistifellea (o cole cisti), dove viene raccolta e concentrata per poi essere riversata, al momento opportuno (quando i cibi passano dallo stomaco all’intestino), nel duodeno, la parte iniziale dell’intestino. Esiste tra un lobulo e l’altro del fegato una sorta di sistema, costituito dai dotti biliari, piccoli canalini che congiungendosi fra loro si fanno sempre più grossi, per con uire all’uscita del fegato nel condotto epatico.
La bile è una sostanza verdastra prodotta dalle cellule epatiche che serve per scindere i grassi e le vitamine liposolubili e renderli assorbibili a livello intestinale, ma anche per neutralizzare le sostanze potenzialmente nocive.
Un agente di trasformazione attiva
si presenta in maniera diversa se è ap pena stata prodotta dal fegato oppure se ha già trascorso un periodo di permanenza nella cistifellea, o colecisti. In quest’ultimo caso si presenterà piuttosto densa, di colore giallo-bruno. Si è calcolato che un adulto nell’arco delle 24 ore ne produce circa 500-600 ml.
La bile: il “braccio destro” della ghiandola epatica
La bile proveniente sia dal fegato sia dalla cistifellea si riversa nell’intestino. Questo liquido ha un ruolo di pri maria importanza nei processi digestivi, consentendo in particolare la digestione e l’assorbimento dei grassi alimentari introdotti.
È sempre suo il compito di favorire l’assorbimento del calcio, l’attivazione della lipasi pancreatica e la sintesi del glicerolo dal glucosio operata nelle cellule epiteliali Questadell’intestino.sostanza
Introduzione8
9
Anche se non si tratta del fegato nel senso stretto, è corretto citare nella descrizione anatomica di questa ghiandola anche la presenza della colecisti, dato che questo “sacchetto” è strettamente collegato al fegato stesso e ne rappresenta una sorta di completamento. La colecisti, infatti, serve essenzialmente per raccogliere le secrezioni epatiche (la bile) e migliorare così una delle più importanti funzioni del fegato, quella digestiva.
È più in alto di quanto si pensi Normalmente, quando abbiamo un dolore al fianco destro, siamo immediatamente tentati di pensare che sia da associare al fegato. In realtà la posizione di quest’ultimo è sostanzialmente parallela a quella dello stomaco e pertanto la maggior parte delle volte questi dolori che accusiamo sono da attribuire al colon o comunque all’intestino. Vedremo comunque nelle prossime pagine quelle che sono le manifestazioni patologiche a carico del fegato e quali
Colecisti: il sacchettino di raccolta
Introduzione10
Il nostro fegato ltra il sangue che proviene dall’intestino, carico di tutto ciò che ci è utile (vitamine e nutrienti che devono essere assimilati), ma anche di tossine (che invece vanno smaltite).
Il fegato ha un importante ruolo metabolico e molti ormo ni sintetizzati da varie ghiandole del nostro corpo vengono attivati proprio dal fegato e poi da lui eliminati quando non servono più. Questi due ruoli, di attivatore e “spazzino”, spiegano per ché tale ghiandola sia al tempo stesso uno dei nostri ltri più potenti e un organo chiave per la produzione della no stra energia.
In ne questo importante organo di depurazione contribu isce alla sintesi di Adp e Atp, due preziose molecole che producono e mantengono le riserve di energia. Ecco spie gata la ragione per cui un fegato affaticato dà immediata mente un senso di stanchezza.
Un filtro potente, sovrano del benessere
Il deposito del nostro carburante Tra i compiti del nostro fegato vi è la sintesi di glicogeno, una sostanza derivante dal metabolismo degli zuccheri, che rappresenta la nostra più importante riserva di energia. Il 10% del peso del nostro fegato è rappresentato da glico geno, che il nostro organismo utilizza come proprio carbu rante per mantenere attivo il metabolismo corporeo. Inoltre il fegato metabolizza e rende disponibili le sostanze nutritive presenti negli alimenti che mangiamo e le distribuisce là dove servono.
11 Il fegato
• Supporta il sistema immunitario grazie alle cellule di Kupffer, cellule spazzine che, oltre a depurare il sangue, fanno da sentinelle nei confronti di possibili pericoli.
Fegato sano, cervello attivo
• Sintetizza il colesterolo, necessario alla produzione di ormoni (estrogeni, testosterone e ormoni surrenalici), oltre a essere componente indispensabile di ogni membrana cellulare.
• È coinvolto nella sintesi proteica.
Le altre preziose funzioni epatiche
Il cervello è uno degli organi che più di altri beneficiano del corretto funzionamento della ghiandola epatica, perché questa elabora sostanze che servono al sistema nervoso e può anche aiutarci a rispondere meglio allo stress. Ma attenzione: se hai una vita stressante il tuo fegato ha bisogno di aiuto, perché gli ormoni dello stress possono danneggiare le cellule epatiche. E lo ha dimostrato uno studio dell’Università di Edimburgo, condotto per dieci anni su un campione di 165mila persone, che ha sottolineato che maggiore è il livello di stress, più alto è il rischio di disturbi epatici, primo fra tutti la steatosi.
• Produce la bile, necessaria alla digestione dei grassi e all’assimilazione delle vitamine liposolubili (A, D, E, K).
• Concorre alla termoregolazione del corpo.
• Degrada ed elimina l’istamina, molecola che è collega ta ad allergie e intolleranze.
• Produce albumina, una proteina che regola la pressione.
• Immagazzina, oltre al glicogeno, sostanze importanti come ferro, rame e vitamina B12.
Elimina le sostanze nocive
Introduzione12
Oltre a provvedere al metabolismo dei nutrienti e alla loro distribuzione nel corpo, il fegato demolisce e avvia all’espulsione varie sostanze nocive entrate nel corpo at traverso la bocca, le vie respiratorie e lo stomaco, soprat tutto i cibi e i medicinali. Le sue attività fondamentali
Questa ghiandola ricopre un ruolo metabolico di primo piano. Vi con uiscono le sostanze energetiche elementa ri assorbite a livello intestinale (glucosio, aminoacidi, acidi grassi) e il fegato provvede soprattutto al metabolismo del glucosio e dei lipidi, grazie anche alla bile, che serve appun to a emulsionare i grassi per poterli riassorbire e rielaborare.
Produce la bile che sovrintende alla sintesi del colesterolo e interviene nella produzione dei trigliceridi, fondamentali fonti di energia per la vita cellulare. Inoltre funziona come deposito di emergenza per la vitamina B12, il ferro e il rame. La bile serve anche a espellere la bilirubina, la sostanza prodotta nel sangue quando i globuli rossi vecchi o danneggiati vengono scomposti per essere scartati.
Regola colesterolo e trigliceridi
Trasforma
gli zuccheri e i grassi Il fegato si occupa del metabolismo dei carboidrati, dei grassi e anche delle proteine. Svolge numerose funzioni relative allo stoccaggio del glucosio sotto forma di glicogeno (depositato nel fegato stesso o nei muscoli), o al contrario provvede a ricavare il glucosio necessario ottenendolo dal glicogeno o da altre sostanze nel corpo.
Il fegato13
Quando si parla di salute degli organi va sottolineata la sinergia che esiste fra questi e il lavoro del fegato.
Sistema immunitario - Le difese sono più attive e si è meglio protetti dai malanni (raffreddori, allergie ecc.).
Apparato digerente - La digestione viene facilitata e migliora: si assimilano bene grassi, carboidrati, proteine e vitamine. I processi digestivi hanno il giusto ritmo e la corretta successione senza difficoltà o gonfiori dopo i pasti.
Pelle e unghie - La cute è rosea, lucente e idratata, anziché apparire giallastra e spenta. Si riduce anche il rischio di irritazioni (dermatiti, eczemi, acne, follicoliti) e di impurità dell’epidermide. La tendenza a sudare troppo e anche i cattivi odori della pelle diminuiscono.
Cervello - Un fegato sano è la garanzia di una normale funzionalità cerebrale grazie alla capacità di rimuovere le tossine dal sangue. In caso contrario, l’accumulo nel circolo ematico di scorie come l’ammoniaca rischia di arrivare al cervello, creando danni. Tiroide - Questa piccola ghiandola a farfalla, che regola il metabolismo, è strettamente legata alla salute del fegato. Chi soffre di patologie epatiche come la cirrosi ha un’incidenza più elevata di ingrossamento della tiroide e chi ha l’epatite può presentare anche valori di una funzionalità tiroidea irregolare.
Cuore - Il fegato è responsabile dello stoccaggio e del metabolismo di colesterolo e trigliceridi. Quindi è prezioso per la salute di arterie e vene. Grazie alla capacità del fegato di scindere farmaci, alcol e caffeina, il ritmo del cuore, entro certi limiti, non risente troppo della loro ingestione. Secondo diversi studi chi soffre di steatosi epatica non alcolica (NAFLD) ha maggiori probabilità di essere soggetto a malattie cardiache.
Sangue - Il sangue scorre più facilmente attraverso i vasi, irrorando e ossigenando bene tutti i tessuti, ma soprattutto cervello e reni. Le energie fisiche aumentano e anche la stanchezza tipica del cambio di stagione si attenua, o addirittura scompare del tutto. Nel complesso ci si sente più leggeri, tonici e reattivi.
Come influenza gli altri organi
Il suo segreto?
Autoripararsi di continuo
Introduzione14
La Natura ha af dato al fegato una grande mole di lavo ro, gli ha però dato in dono anche un complesso processo, che varia a seconda del tipo di danno, che consente il ripristino della struttura e delle funzioni del fegato e si ca ratterizza per la capacità di produrre rapidamente cellule epatiche in grande quantità destinate a sostituirne altre morte o danneggiate. Alcune malattie epatiche, come per esempio la NAFLD (steatosi epatica non alcolica) e la steatosi epatica alcolica, si possono infatti curare con una terapia adeguata.
Se è sano, anche l’intestino ne beneficia L’attività dell’intestino è in stretto collegamento con quella del fegato. Da una parte, le sostanze introdotte con l’alimentazione e assorbite a livello intestinale sono inviate al fegato attraverso la vena porta. Dall’altra, l’intestino riceve dal fegato la bile, necessaria per la digestione dei grassi e per l’assimilazione di alcune importantissime vitamine (come la vitamina K), oltre che per l’eliminazione delle scorie con le feci. Se il fegato non è capace di assolvere ai suoi compiti, la produzione e la secrezione di bile possono rallentare. Ciò comporta la comparsa di gusto amaro in bocca, nausea e vomito, gonfiori alla pancia, dolori addominali, diarrea, perdita di appetito. Inoltre, possono risvegliarsi più facilmente coliti, gastriti, colon irritabile, reflusso e bruciori allo stomaco.
15
Anche solo il 25% può ricostruirsi È stato dimostrato che, anche rimuovendo più della metà del fegato, perché colpita da gravi malattie di vario tipo, il processo di autorigenerazione consente all’organismo di ricostruire l’intera massa epatica. Anche solo il 25% dell’organo può ricostruirsi a partire dalle proprie cellule.
Il mito greco di Prometeo Il fegato, nella simbologia, è associato alla nostra capacità di rinnovarci: in un famoso mito greco, Prometeo ruba il fuoco dal carro del Sole per donarlo agli uomini, suscitan do le ire di Zeus, che si vendica incatenando Prometeo nudo a una vetta del Caucaso. Qui un’aquila gli divora il fegato di giorno, ma il tormento non può mai avere ne perché di notte il fegato di Prometeo si rigenera.
La rigenerazione, che può avvenire dopo interventi chi rurgici, dopo malattie virali o altre patologie, inizia mol to presto: le nuove cellule cominciano a sostituire quelle vecchie già dopo meno di due giorni. Il processo può durare a lungo, anche diversi mesi, no a quando il fegato è rigenerato del tutto, con la sostituzione delle parti danneggiate.
La rigenerazione delle cellule epatiche avviene anche normalmente, in assenza di danni, perché esse vengono tutte ciclicamente sostituite più volte nel corso di un anno. Questa capacità non è esclusiva del fegato, per ché, ad esempio, anche la pelle viene costantemente rin novata e riparata, ma è particolarmente importante nella ghiandola epatica, poiché le consente - a differenza di altri organi vitali - di tornare a svolgere le proprie funzioni anche in caso di danni piuttosto consistenti.
Il fegato
Ha il potere di rinnovare se stesso