modo di prevenire e curare
IL COLON IRRITABILE
È IL DISTURBO INTESTINALE PIÙ DIFFUSO E COLPISCE SOPRATTUTTO LE DONNE
• I rimedi naturali che spengono l’infiammazione e i dolori addominali
• Dalle ultime ricerche: i cibi da evitare e quelli da preferire
• Il nostro benessere dipende dai batteri intestinali: proteggili così
Il medico naturale sempre con te RIZA
L’altro modo di prevenire
e
curare
IL COLON IRRITABILE
È IL DISTURBO INTESTINALE PIÙ DIFFUSO
E COLPISCE SOPRATTUTTO LE DONNE
La pancia va in tilt a causa dello stress
Anche se lo stress non causa direttamente la sindrome dell’intestino irritabile, ha certamente un peso notevole nel favorire questo disturbo. Lo stress è collegato a questa patologia sotto diversi aspetti: modifica l’interazione fra intestino e cervello, influisce sulla motilità intestinale e influenza, in negativo, le reazioni emotive. È naturale quindi che molti degli eventi stressanti a livello psichico possano amplificare i disturbi intestinali e, viceversa, i malesseri addominali possano dare ripercussioni psicologiche negative.
Gli ormoni modificano l’attività del colon
Qualsiasi situazione stressante colpisce l’intestino, come e più del resto del corpo. Il cervello invia “messaggi” ormonali (soprattutto attraverso adrenalina e cortisolo) a tutto l’organismo per preparare la reazione di “attacco o fuga” di fronte a situazioni considerate di pericolo o di grande impegno fisico. Allo stomaco e all’intestino in particolare richiede di spendere meno energia nelle funzioni di digestione e assimilazione dei cibi che vengono rallentate allo scopo di darne
una quantità maggiore ai muscoli e al cervello. La tensione e la paura collegate ad alcune situazioni stressogene vengono trasmesse immediatamente all’intestino attraverso i canali neuronali preferenziali e si ripercuotono sulla motilità intestinale (tipica è la diarrea).
Inoltre lo stress modifica anche la secrezione di serotonina, che viene prodotta per la maggior parte nell’intestino, per regolare non solo il benessere ma anche la motilità intestinale e la peristalsi necessaria all’emissione delle feci.
A lungo andare, l’intestino si ammala
Il perdurare dello stress provoca una significativa perdita di magnesio nell’organismo; la carenza di questo minerale si fa sentire anche nell’intestino perché modifica gli equilibri nella flora batterica e riduce l’assorbimento dei nutrienti a livello della mucosa. Per tali motivi lo stress favorisce una serie di disturbi a livello gastrointestinale: ulcere, reflusso gastroesofageo, dispepsia, meteorismo, tensione addominale e anche la sindrome dell’intestino irritabile.
Il dolore e il fastidio addominale, accompagnati da stipsi o da diarrea, sono inoltre essi stessi un’ulteriore causa di stress, ansia e imbarazzo sociale, che innescano un circolo vizioso che peggiora la sindrome dell’intestino irritabile.
Anche i batteri soffrono il logorio
Sono molteplici le prove scientifiche che dimostrano gli effetti dello stress sull’intestino. Gli studi hanno evidenziato come le situazioni stressogene possano agire inibendo l’azione del complesso multiproteico, chiamato inflammasoma, che svolge il compito di normalizzare la flora intestinale. Una ricerca condotta dalla Facoltà di Medicina dell’Università del Michigan su cavie di laboratorio ha dimostrato che lo stress provoca un’alterazione del microbiota. Ma gli stessi ricercatori hanno evidenziato che questo cambiamento della microflora intestinale può essere favorevolmente invertito grazie all’attività dei probiotici, che si sono dimostrati utili per limitare i sintomi dello stress e per dare sollievo a chi è affetto dalla sindrome dell’intestino irritabile.
La carenza di magnesio dovuta allo stress ha ripercussioni negative sull’attività intestinale
Le cure utili per sanare l’intestino
I FARMACI RIDUCONO I SINTOMI SOLO
IN UN QUARTO DEI CASI; ESISTONO ALTRI
MODI PER INTERVENIRE EFFICACEMENTE, SENZA IRRITARE ANCOR PIÙ L’INTESTINO:
LA DIETA, I RIMEDI VERDI, IL MOVIMENTO, IL RILASSAMENTO, LE TECNICHE
CORPOREE E QUELLE PSICOLOGICHE.
Adoggi non esiste una cura unica davvero efficace, oltre che specifica, per tutti i casi di sindrome dell’intestino irritabile. Esistono invece vari tipi di approccio terapeutico, che vengono adottati a seconda delle diverse situazioni. Anche la medicina ufficiale si serve di differenti tipi di farmaci, quelli ritenuti più indicati per gli specifici sintomi di ogni singolo paziente. Dal momento però che i farmaci sono efficaci solo in un numero ridotto di casi, e che possono a lungo andare
L’ESERCIZIO FISICO
RINFORZA IL COLON
E REGOLARIZZA
LA SUA ATTIVITÀ
LA DIETA GIUSTA
RIDUCE I CIBI CHE
INFIAMMANO E DANNO IRRITAZIONE
I RIMEDI VERDI RESTITUISCONO EQUILIBRIO ALL’INTESTINO
TECNICHE DI RILASSAMENTO, ESERCIZI PSICOLOGICI E ANTISTRESS COME TERAPIA
irritare ulteriormente la mucosa intestinale, contro questa patologia possono rivelarsi molto utili i rimedi naturali (partendo dall’alimentazione), le terapie complementari e un adeguato approccio psicologico. Nelle prossime pagine illustreremo le sostanze e le tecniche (fisiche e mentali) che attualmente vengono considerate più efficaci per riportare “armonia” nel nostro intestino e, con effetto strettamente collegato, anche nel nostro organismo e nella nostra psiche.
I MEDICINALI SONO UTILI IN ALCUNI CASI, MA ATTENZIONE A NON ABUSARNE
I rimedi omeopatici adatti ai vari sintomi
Sono
molti i rimedi omeopatici che possono agire sui sintomi principali della sindrome dell’intestino irritabile: diarrea, stipsi e meteorismo. L’omeopatia offre il vantaggio di poter trattare questa patologia sia nei momenti di attacchi acuti che nei suoi aspetti cronici. Ma sempre basandosi sulle caratteristiche specifiche di ogni paziente, del suo carattere e delle diverse sintomatologie del disturbo. L’omeopata prescrive infatti rimedi diversi a seconda delle circostanze che scatenano i disturbi o delle loro manifestazioni particolari.
Modalità d’uso
Tutti i rimedi vanno scelti su indicazione e prescrizione dell’omeopata; si possono assumere anche più volte al giorno quando i sintomi si presentano più intensi, e a intervalli di tempo meno frequenti, ma per un periodo di tempo non prolungato, come mantenimento nella fase cronica. Le diluizioni e le dosi da usare vanno scelte su indicazione dell’esperto, quando ha accertato che il rimedio omeopatico prescelto corrisponde esattamente al profilo del paziente.
Argentum nitricum
Per le persone indaffarate e ansiose
Questo rimedio è indicato per le persone molto occupate, soprattutto da impegni intellettuali. Questi soggetti sono di solito caratterizzati da una forte ansia, impazienza ed emotività (spesso prima di prove ed esami) che si riflettono sulle condizioni del loro intestino, spesso infiammato e irritato. Soffrono di meteorismo e hanno attacchi di diarrea legata agli stati emotivi. Questi sintomi migliorano quando i soggetti sono all’aria fresca, peggiorano invece dopo i pasti e dopo aver bevuto.
Lycopodium
Adatto a chi è insicuro e timoroso
È il rimedio per i soggetti che sono portati alla malinconia, hanno scarsa stima di se stessi e sono tendenzialmente ansiosi. Soffrono spesso di stipsi e di meteorismo, in particolare dopo i pasti. Questa condizione peggiora quando fa molto caldo e quando si trovano in ambienti chiusi.
Gelsemium
Il rimedio per chi ha crisi di paura
Il rimedio utile per ridurre i sintomi intestinali nelle persone che sono particolarmente ansiose e timorose delle situazioni che stanno per affrontare (incontri significativi, esami, colloqui). Sono timide e sensibili, facilmente preda di grosse paure (manifestate anche attraverso tremori). Questa emotività provoca in loro attacchi di diarrea abbastanza frequenti.
Arsenicum
Per i dolori addominali
Si usa questo rimedio nei casi in cui il soggetto soffra di forti dolori addominali, dovuti a veri e propri attacchi di panico, in persone che già normalmente sono irrequiete e paurose. La paura provoca loro frequenti dolori addominali ed evacuazioni. I sintomi sono simili a quelli che si sviluppano dopo un’infezione intestinale. Spesso si associano nausea e vomito.
Veratrum album
Contro gli attacchi di diarrea degli iperattivi
Questo rimedio omeopatico si usa per curare gli attacchi di diarrea, accompagnati da sudori freddi, che colpiscono le persone sempre attive, agitate, malinconiche, molto ambiziose ma nello stesso tempo preda di incertezze e dubbi. I sintomi del disturbo in loro si aggravano con il movimento e il tempo umido, mentre migliorano con il riposo.
IN GRANULI
I rimedi omeopatici in genere si assumono sotto forma di granuli, da sciogliere sotto la lingua
Dai voce alle parti più nascoste di te
Perché proprio l’intestino diventa irritabile? Non è un caso: accade perché è l’organo che, per la sua funzione e il suo significato simbolico, meglio si presta a manifestare un disagio che non riguarda solo ciò che mangiamo. Ciò che, nella mente, sono pensieri, elucubrazioni mentali, proiezioni, nel secondo cervello, contenuto nei visceri, diventa alterazione e disturbo che si ripercuote sulla peristalsi.
Il colon pensa e “parla” muovendosi in modo rallentato (stipsi) oppure accelerato (diarrea). Una pancia in subbuglio, dunque, è sempre sintomo di un assetto mentale non equilibrato, di un eccessivo trattenere o respingere.
Spesso tratteniamo senza motivo la rabbia, la paura, le emozioni che crediamo di dover nascondere; se proviamo a manifestarle in modo chiaro ed evidente poi ci sentiremo più leggeri e anche il nostro intestino starà meglio
Parla senza peli sulla lingua
I giri di parole non fanno bene alla pancia, perché non rendono giustizia alla nostra capacità intuitiva e creano relazioni poco chiare e frustranti. Non è difficile sfogarsi: bisogna fare qualcosa di meno e non qualcosa di più. Quando senti che quella parola scomoda sta per uscire dalla bocca lasciala uscire… Le conseguenze saranno meno drammatiche di quel che temi e, in ogni caso, saranno meglio dei soliti crampi.
Emozionati senza vergogna
È inutile raffreddare gli ardori quando la pancia ribolle, il linguaggio emotivo non va censurato; non zittire la tenerezza, la rabbia, il dissenso, la ribellione, l’autodifesa. Queste ultime soprattutto sono reazioni innate che scattano quando viene minacciata la nostra identità. Lascia che scattino. Riscaldate dall’emotività le relazioni risultano migliori: gli altri avranno di te un’immagine più umana e calda.
Rivela anche i tuoi brutti pensieri
Paure irrazionali, tentazioni di cui ci si vergogna, sentimenti poco nobili, ma anche fantasie scomode possono essere un fardello nascosto che ti porti appresso e che oscura la tua serenità, il tuo desiderio di pulizia interiore. Parlare di ciò che ti opprime però aiuta a ridimensionare i fantasmi, allenta l’angoscia e in più ti rendi conto che anche gli altri pensano o sentono le stesse cose. “Confessando” quelli che ti sembrano brutti pensieri ripulisci il cervello da quella sensazione fastidiosa di “sporco” e aiuti l’intestino a fare altrettanto.
Mettiti in gioco
Controllare da lontano, fare da supervisore o maestro: ecco i ruoli che più si riscontrano in chi soffre di stipsi. Ruoli in cui si è protagonisti, ma defilati, mandando avanti gli altri a esporsi all’errore e ai rischi. In fondo la paura è proprio quella di mettersi in gioco, di doversi trovare a fronteggiare l’imprevisto o relazioni non facili. Gli scudi protettivi servono però solo in situazioni pericolose, in tutte le altre attutiscono la tua sensibilità, ti appesantiscono e ti impediscono di crescere.
LASCIA SPAZIO ALLE EMOZIONI
“Trattenere” i propri sentimenti per la paura di lasciarsi andare troppo: è per definizione l’atteggiamento di chi tende anche a trattenere troppo il proprio intestino