RIZA Speciale

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RIZA

Bimestrale Agosto/Settembre 2020 Numero 19 - € 9,90 Italia P.I. 11/08/2020 Riza Speciale + Libro € 19,60

Nuovo

Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 225 del 19.07.2017 - ISSN 2532-6554

Speciale

COME RINGIOVANIRE IL SISTEMA NERVOSO RINFORZI EFFICIENZA MENTALE, LUCIDITÀ E MEMORIA IMPARA A VIVERE SENZA STRESS Le tecniche e i rimedi verdi per rilassarsi in pochi minuti LA DIETA SU MISURA PER UN CERVELLO SEMPRE IN FORMA L’alimentazione ricca di nutrienti, vitamine e minerali per i neuroni STANCHEZZA ED ESAURIMENTO Tutte le cose da fare per ricaricarsi subito di energia ECCO COME PREVENIRE ICTUS E ATEROSCLEROSI I nuovi preparati naturali che migliorano la circolazione

IN PIÙ LA GUIDA CONTRO L’INSONNIA Ritrova il giusto ritmo del sonno in poche mosse 001 Cover sistema nervoso OK.indd 1

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soMMario

CoMe È Fatto

Una panoramica sulla fisiologia

6 Una rete che percorre tutto il corpo

Un viaggio nel sistema nervoso

12 I neuroni: la scintilla della vita Ha un ruolo chiave

14 Il nervo vago:

il pulsante che accende la calma

Quando è sotto pressione

16 I segnali di allarme

di un sistema nervoso “stanco”

CerVeLLo seMpre GioVane

il regista delle funzioni vitali

20 Rigenera il cervello

le terapie dolci salva cervello

24 I rimedi consigliati per tutte le età

nuovo sprint mentale

30 Le attività che ridestano creatività e immaginazione

Così non perde colpi

34 Tutti i segreti di una memoria sempre giovane

le demenze senili

38 Alzheimer: la prevenzione è l’arma più efficace

la prevenzione naturale

42 Tieni lontano il rischio di ictus Come il microbiota cura la mente

44 Intestino: il secondo cervello. E se fosse il primo?

indispensabili alleati

48 Vitamina B12 e acido folico: la coppia che salva il sistema nervoso

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VINCI L’INSONNIA

Sos sonno

52 Uno dei disturbi più comuni: l’insonnia Iniziare il sonno

54 Quando è difficile addormentarsi Notti agitate

58 Le continue “sveglie” notturne Basta alzatacce mattutine

62 Contro i risvegli all’alba riprogramma il tuo orologio biologico

Il minerale del benessere

66 Il magnesio, essenziale per la mente La radice rigenerante

68 Troppa tensione ti fa dormire male? Prendi l’ashwagandha

Più distesi e sereni

Fai evadere la mente

72 Il rilassamento progressivo per notti serene

70 Il 5-idrossi-triptofano per l’umore ABBATTI STRESS E STANCHEZZA

Il male del secolo

76 Malati di stress: ne soffrono 9 italiani su 10 Calma subito il nervosismo

80 Le tecniche per rilassarsi in pochi minuti Via i pensieri fissi

82 Con questi rimedi contrasti la stanchezza che appanna la mente

CURA E PREVIENI LA CEFALEA

Che dolore hai

86 Non tutti i mal di testa sono uguali Trova il tuo rimedio

90 A ogni cefalea la sua cura (naturale) La lettura psicosomatica

94 Arrivano senza un perché e ti mandano al tappeto

Quando la testa inizia a girare

96 Hai le vertigini? Ecco cosa fare

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IL REGISTA DELLE FUNZIONI VITALI

rigenera

iL CErVELLO

I neuroni sono cellule straordinarie. Ma, come tutte le altre, per non invecchiare e non ammalarsi vanno nutrite e stimolate. Le abitudini di vita hanno un ruolo importante

I

l cervello fa parte del sistema nervoso ed è il vero regista di tutte le funzioni vitali: ecco per­ ché mantenerlo sano e attivo ha ricadute positive sull’organismo nella sua totalità. La scienza oggi ci dice che il cervello reagisce al nostro stile di vita ed è influenzato dalle nostre abitudini, dal nostro modo di rapportarci con noi stessi e con il mondo esterno, ma anche dagli ambienti in cui viviamo, dall’atti­ vità fisica che svolgiamo, dai cibi che consumiamo, dalle erbe e dagli integra­ tori che utilizziamo. Da questo si evin­

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ce che il tanto temuto declino cognitivo non è un fenomeno uguale per tutti, che scatta inesorabilmente con il progredire dell’età, ma può essere tenuto a bada scendendo in campo in chiave preven­ tiva con le strategie giuste. E ponendo il cervello a contatto con un “ambiente” ­ neurochimico ma anche emotivo ­ che sia il più possibile “nutriente”, coinvol­ gente e stimolante.

LE SCOriE LO iNtOSSiCaNO Il cervello è un organo che deve essere regolarmente rigenerato e ripulito dal­

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le tossine. Le “scorie” che intossicano i circuiti neuronali sono prima di tutto i radicali liberi, prodotti dal metabolismo delle cellule nervose. Ma poi ci sono an­ che le ansie, i pensieri ossessivi e soprat­ tutto le paure, che alterano a loro volta la funzionalità dei neuroni: queste emo­ zioni, infatti, agiscono come delle scosse elettrochimiche che fanno aumentare a dismisura il rilascio di neurotrasmettito­ ri ­ in particolare adrenalina e cortisolo ­ i quali, come una cascata di sostanze corrosive, lasciano sui tessuti cerebrali delle vere e proprie cicatrici.

La SCOPErta: LE StamiNaLi dEL CErVELLO

Sono il segreto della longevità della mente Le staminali sono cellule neutre e totipo­ tenti (cioè capaci di dividersi e di assu­ mere le caratteristiche di qualsiasi altra cellula dell’organismo), presenti in tutto il corpo: queste cellule hanno la magica capacità di differenziarsi e di modificarsi in base ai segnali dell’ambiente in cui si trovano. In pratica, se una staminale vie­ ne a contatto con un tessuto forte e sano, si trasformerà in quel tipo di tessuto, mantenendone le medesime caratteristi­ che strutturali. Più cellule staminali riu­ sciamo ad attivare, più saranno i nuovi neuroni prodotti. E con l’incremento del numero di neuroni, il cervello diventerà più attivo ed efficiente, aumenteranno vitalità e buonumore.

GENERARE NUOVI NEURONI

Una cellula staminale cerebrale può fare due cose: generare nuovi neuroni. E riparare i neuroni danneggiati che possono essere ancora salvati e riattivati, restituendo loro una normale funzionalità.

Un tempo si riteneva che un cervello stanco difficilmente si potesse rigenera­ re: si credeva, cioè, che i neuroni aves­ sero una natura statica e che, una volta esauriti e/o danneggiati, avessero defi­ nitivamente terminato la loro funzione. La moderna neurofisiologia, invece, ha dimostrato che anche nel cervello esi­ stono delle cellule staminali che hanno la capacità di generare nuovi tessu­ ti nervosi: un recente studio condotto sui ratti dall’università della California ha calcolato che nell’arco di 24 ore una cellula staminale cerebrale può genera­ re fino a 16 neuroni, per una media di oltre 10mila neuroni nuovi al giorno. Il cervello umano contiene circa 100 bilio­ ni di cellule nervose (un bilione equivale a mille miliardi di unità!), ma il proces­ so di rigenerazione testato sui topi può valere anche nell’uomo: dunque, più staminali si attivano e tanto più veloce­ mente ringiovanirà il sistema nervoso.

COL TEMPO I NEURONI NON INVECCHIANO, MATURANO Sulla scorta di questa nuova visione, nei processi di decadimento cognitivo la componente dell’età pesa, ma solo fino a un certo punto, perché con il passare del tempo i neuroni non invecchiano bensì maturano. Questo significa che, con il trascorrere degli anni, il cervello non diventa pigro e stanco, ma anzi, si specializza a fare cose diverse; fra i 15 e i

20 anni, per esempio, ha un’ottima memoria, fra i 35 e i 55 è bravissimo a fare i calcoli, tra i 45 e i 50 sviluppa l’intelligenza emotiva e la capacità intuitiva… Tuttavia, nonostante l’evoluzione delle sue specifiche abilità, il cervello non esaurisce mai la sorgente della sua giovinezza: quel potere misterioso che lo aiuta a rigenerarsi sempre, a qualunque età.

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IL REGISTA DELLE FUNZIONI VITALI

Olio di fegato di merluzzo e alfa alfa liberano i tessuti nervosi dalle tossine

OGNI 15 GIORNI UN SEMI-DIGIUNO

Ogni 15 giorni (o, se ce la fai, anche ogni settimana) fai 24 ore di semi-digiuno depurativo e rigenerante: durante questa giornata, puoi bere succhi freschi (ottimo quello di mirtilli, ricco di flavonoidi), latte vegetale di mandorle o avena (due portentosi tonici cerebrali, 2 bicchieri nell’arco della giornata) e acqua a volontà. 22

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Per eliminare le scorie che impregna­ a un altro suo principio attivo, l’artume­ no i tessuti nervosi e li rendono rigidi e rone, è in grado di accelerare la prolife­ infiammati, uno dei rimedi da privile­ razione delle cellule staminali cerebrali e giare è l’estratto di curcuma: di riparare i neuroni danneggiati. la Curcuma longa. Molti Prendi l’estratto secco studi stanno testando Richiedi in farmacia o in con successo l’effi­ erboristeria l’estratto sec­ cacia della curcu­ co di curcuma in capsule mina, il principio (accertati che sia titolato attivo presente nel in curcumina almeno al rizoma, nel campo 95%) e assumine una per delle patologie de­ 3 volte al dì: una durante generative del cer­ Succo di mirtilli la colazione, una durante vello, come l’Alzhei­ il pranzo e un’ultima a cena. mer. La curcuma è un Prosegui la cura per 15 giorni. toccasana anche in pre­ Puoi ripeterla, sempre per 2 setti­ senza di danni cerebrali mane, a ogni cambio di stagione. Vo­ dovuti a ictus e ischemie e in lendo continua per un intero mese. caso di demenze ma soprattutto, grazie

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L’OLiO di FEgatO di mErLuZZO i rimedi a base di pesce per risvegliare il cervello Le ultime indagini scientifiche sulle sta­ minali cerebrali hanno riacceso l’inte­ resse nei confronti dell’olio di fegato di merluzzo. Secondo una nuova ricerca condotta su oltre un centinaio di bambini presso l’Università di Oxford, i benefici di questo antico rimedio, famoso per il suo effetto protettivo sulle ossa, sulla vi­ sta e sul sistema cardiovascolare, si esten­ dono anche al cervello. Tanto da poterlo utilizzare come supporto terapeutico nella sindrome ADHD (Attention Deficit and Hyperactivity Di­ sorder) che compromette la capacità di apprendimento dei bambini troppo viva­ ci o iperattivi. L’effetto dell’olio di fegato di mer­ luzzo sul sistema nervo­ so (anche negli adulti) è legato alla presenza degli Ceci acidi grassi, in particolare gli Omega 3: sono essenziali per lo sviluppo e il buon funzionamen­ to delle cellule cerebrali che l’organi­ smo non è in grado di produrre da solo ma deve integrare attraverso la dieta; in effetti, il cervello è costituito per circa il 60% da grassi e il DHA (acido docosae­ saenoico), della serie Omega 3, è uno dei suoi fondamentali componenti. Quando la percentuale di grassi cerebrali diminu­ isce ­ cosa che si verifica fisiologicamente con l’età ­ le cellule nervose diventano meno elastiche e s’infiammano. • L’olio di fegato di merluzzo si assume in perle: una a colazione, un’altra a pranzo e la terza a cena, sempre con un bicchiere d’acqua (cicli da 15 giorni).

iL consigLio in PiÙ a taVoLa Porta a tavola ogni giorno broccoli, ceci, sedano, sesamo e cavolfiori A tavola, poi, non farti mancare i cibi ricchi di sostanze che riducono l’intossicazione e l’infiammazione cerebrale. Ecco quelli da privilegiare. • come tutte le crucifere, broccoli e cavolfiori sono un’ottima fonte di colina, una vitamina del gruppo B che promuove lo sviluppo dei tessuti nervosi; puoi cuocere queste verdure al vapore e servirle con un filo d’olio d’oliva o di noci (un potente tonico cerebrale), un pizzico di sale e una spolverata di curcuma in polvere. Puoi frullare o centrifugare i broccoli con una mela verde e una carota e bere il succo come aperitivo. • il sesamo, sia sotto forma di semi che di olio, apporta luteolina, un’altra sostanza che riduce l’infiammazione cerebrale e migliora le performance mentali; usa il sesamo come condimento (sotto forma di olio o di gomasio) e in barrette a base di semi e miele, come snack o merenda. • fra tutti i legumi, i ceci sono i più adatti per stimolare le staminali cerebrali: infatti sono ricchi di magnesio, il minerale che velocizza la trasmissione dei messaggi neuronali. In più, il magnesio disinfiamma e rilassa i vasi sanguigni, migliora l’ossigenazione e il flusso di sangue al cervello e, di conseguenza, favorisce la crescita di nuovi neuroni. • il sedano verde è un’altra fonte di luteolina; i suoi principi aromatici e le sue fibre ripuliscono l’intestino con benefici che si riflettono anche a livello nervoso.

L’ErBa mEdiCa riSVEgLia LE CELLuLE magiCHE Il suo nome arabo, alfa­alfa, significa “padre di tutti i cibi” e sembra che la sua azione rivitalizzante sia dovuta al fatto che le radici scavano profondamente nel terreno, alla ricerca dei minerali sepolti nel sottosuolo, tra i quali spiccano fosfo­ ro (il principale carburante del cervello), silicio, sodio, potassio, calcio e magne­ sio. L’erba medica è anche ricca di vita­ mina A (in quantità simile a quella che troviamo nelle albicocche) e di vitamina E, fondamentali per nutrire i neuroni e per migliorare l’irrorazione sanguigna del cervello. • L’erba medica si utilizza in polvere liofilizzata: ne bastano 2 cucchiaini per ogni bicchiere d’acqua (o di latte vegetale), da bere la mattina prima di colazione. n

Erba medica

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LE TERAPIE DOLCI SALVA CERVELLO

i rimedi consigliati

PEr tuttE LE EtÀ Le cure naturali sono la soluzione ideale per difendere la struttura neuronale dall’invecchiamento precoce e per mantenere in armonia l’assetto mentale Fra i 45 E i 54 aNNi Lo stile di vita contemporaneo mette a dura prova la resistenza dei tessuti cerebrali: impegni che si accavallano, scadenze, richieste di presenza contem­ poranea sul fronte familiare, sociale, pro­ fessionale, ansia da prestazione e pochi spazi per il riposo e per lo svago rischia­ no di “bruciare” i neuroni e di far invec­ chiare il cervello prima del tempo. Ma in un’età anagrafica ­ quella dai 45 anni in poi ­ connotata in genere da un’intensa attività, soprattutto mentale, è la tensio­ 24

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ne intensa e prolungata che può provo­ care i danni maggiori: lo stress, infatti, non è una semplice “sensazione”, ma è una vera e propria scarica neurochimi­ ca, che ci colpisce attraverso ondate di glucocorticoidi, che sono degli ormoni prodotti dal surrene. I glucocorticoidi (il cortisolo, soprattutto) servono ad attiva­ re per tempi brevissimi ­ ma al massimo delle possibilità ­ tutte le risorse psichi­ che e fisiche disponibili, ma quando il corpo li produce continuamente e a do­ saggi elevati possono lasciare un segno nel nostro cervello.

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aL mattiNO Ci vuole il camu camu, la bacca antiossidante

dOPO PraNZO Prendi il ginseng per i cali psicofisici Per evitare i cali psicofisici pomeridiani, spesso accompagnati da sonnolenza e dif­ ficoltà di concentrazione, va sempre bene il ginseng: è una radice dalle grandi pro­ prietà stimolanti del sistema nervoso. • Come fare. Per preparare una tisana neurostimolante a base di ginseng è sufficiente aggiungere 3 g di radice in mezzo litro d’acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti. Si filtra e se ne beve una tazza al giorno. Se ti è più co­ modo, prendi una fiala o una compressa di estratto secco di ginseng da 300 mg con acqua, sempre dopo il pasto.

Enotera

aL POmEriggiO Olio di enotera per fare pulizia nel cervello Per rigenerare le cellule cerebrali, occor­ re anche stimolare la produzione di una proteina, chiamata PSA­NCAM, che fa maturare le staminali e le rende pronte per scendere in campo a svolgere le loro funzioni. A tale scopo sono utilissimi gli acidi grassi essenziali Omega 3 e 6, che hanno un ottimo ruolo ristrutturante della trama cellulare e aiutano a “riordi­ nare il traffico” tra gli stimoli cerebrali. • Come fare. Fai scorta di Omega 3 as­ sumendo a metà pomeriggio una per­ la di olio di enotera, che contiene alte percentuali di acidi grassi polinsaturi della serie Omega 3 e 6, specialmente acido linoleico e acido gamma­linole­ nico GLA ma anche acido oleico.

CON IL TÈ VERDE

L’ideale sarebbe assumere l’enotera con una tazza di tè verde tiepido: l’epigallocatechina, che è il suo principio attivo, impedisce la formazione delle placche di betaamiloide, che sono fra le cause della malattia di Alzheimer.

Se stai attraversando un periodo di su­ per lavoro e ti capita di iniziare la gior­ nata già in preda alla stanchezza, ti serve un sostegno antiossidante capace di far funzionare al meglio i tuoi neuroni: otti­ mo l’estratto di camu camu, una pianta tropicale diffusa nella foresta amazzoni­ ca i cui frutti sono una miniera di vita­ mina C (ne contengono ­ a parità di peso ­ 50 volte più delle arance). • Come fare. Il camu camu si assume in compresse: ne basta una la mattina, da sciogliere in acqua, 10 minuti prima di fare colazione.

LA SERA ZUPPA E LATTE DI PISELLI PER NUTRIRE LA MENTE Fra i legumi utili per la salute cerebrale spiccano i piselli, da aggiungere a zuppe e passati: acquista quelli novelli (anche surgelati) e gustali nei tuoi piatti serali, avendo cura di non farli cuocere a lungo. Ricchi di rame, di zinco, di manganese e di vitamine A, B1, C e PP, sono un antidoto contro stanchezza e astenia. La novità In commercio si trova un nuovo latte iper proteico ottenuto dai piselli gialli: ricco di amminoacidi e a basso

indice glicemico, oltre a potassio, ferro e calcio, è un goloso nutrimento per i neuroni. Puoi anche prepararlo in casa: sciacqua una tazza di piselli gialli secchi e falli cuocere a fuoco lento finché non diventano morbidi. Mettili in un frullatore con 800 ml di acqua e, se desideri un latte più dolce, aggiungi un cucchiaino di miele o 2 datteri denocciolati. Frulla il tutto fino a ottenere un liquido omogeneo che, volendo, potrai anche filtrare. Scaldane un bicchiere e bevilo prima di coricarti.

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IL MALE DEL SECOLO

MALATI DI STRESS

Ne soffrono 9 italiani su 10

Può essere un’utile risposta di adattamento, finché non diventa eccessivo. Tirare troppo la corda comporta, alla lunga, diversi rischi per la saute

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uasi 9 italiani su 10 soffrono di disturbi legati allo stress secondo quanto emerge da una ricerca sulla relazione tra gli stili di vita e lo stress, promossa da Assosalute. Lo stress è uno dei principali fattori che disturba il sistema nervoso, ne altera il funzionamento e apre la strada a malattie. Secondo l’indagine, i disturbi da stress sono molto diffusi: l’85% della popolazione intervistata ha sofferto negli ultimi sei mesi di almeno un disturbo, mentre il 45% dichiara di averne avuti tre o più. Le donne e i giovani sono i più

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colpiti dai disturbi da stress, sia per incidenza, sia per frequenza. Il mal di testa (46,2%) e la stanchezza cronica (45,9%) risultano i disturbi più diffusi, seguono il mal di stomaco (26,9%), la tensione/ dolore muscolare (25,5%), l’insonnia (24,9%) e l’ansia/agitazione (23,4%). Che l’ambiente e lo stile di vita a cui siamo abituati siano direttamente causa di livelli di stress elevati e prolungati non è certo un segreto. Ma è complesso definire statisticamente quanto pesino sul benessere psicologico gli aspetti più connessi alla sfera privata dell’individuo, come le

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si comincia giÀ Da piccoli… A essere stressati, infatti, si inizia già tra i banchi di scuola: dall’ultimo rappor­ to quadriennale sul benes­ sere e la salute dei giovani, curato dall’Organizzazione mondiale della sanità, emerge che il 72% delle studentesse e il 51% degli studenti maschi italiani di 15 anni si sentono sotto stress a causa del carico di studio e delle aspettative di in­ segnanti e famiglie. Le percentuali di ra­ gazzi stressati in Italia sono, tra l’altro, tra le più alte d’Europa, a fronte di risultati scolast ici che non ci collocano ai primi posti nelle classifiche per rendimento.

le Donne 2.0 Lo stress si manifesta in modo differente fra uomini e donne come ha evidenziato anche una recente ricerca condotta da As­ sosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione). L’uomo svilup­ pa maggiore resilienza perché ha più stabilità nella risposta nervosa a differenza della donna in cui la reazione è in­ fluenzata da una più elevata complessità di fattori neuro ormonali. In particolare le donne lavoratrici sono “fi­ siologicamente” più a rischio di stress rispetto agli uomini: lo suggerisce ad esempio uno studio pubblicato sull’European Heart Journal, che punta il dito sullo stile di vita “mul­ titasking” e sulla difficoltà di gestire in contemporanea l’ambito professionale, la sfera domestica e la vita di coppia.

e si continUa Da granDi nel monDo Del laVoro La situazione non migliora quando si passa dalla scuola al lavoro dove lo stress può sfociare in una vera e propria sindro­ me chiamata di burn­out, riconosciuta dall’Organizzazione della Sanità (Oms). Poca attenzione da parte delle aziende, eccesso di competitività, salari inferiori, barriere culturali, richieste più pressanti. Sono queste le cause del disagio.

relazioni familiari e sentimentali oppure il grado di autorealizzazione e soddisfa­ zione della propria vita. Abbiamo inve­ ce dati più certi sul rapporto tra stress e mondo dell’istruzione e del lavoro.

Quali sOnO i laVOri piÙ a risCHiO Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro lo stress da lavoro colpisce più in particolare alcune professioni come i medici, gli infermieri, i piloti, gli astronauti, i dirigenti, i poliziotti, i vigili del fuoco, gli psichiatri, gli assistenti sociali, i sacerdoti (in particolare se in missione), gli insegnanti, i ricercatori e gli addetti ai call center, i quali possono sviluppare un lento processo di logoramento psichico e fisico dovuto alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato.

ecco le aree Del cerVello cHe poSSoNo eSSere DaNNeggiate Di piÙ l’ippocampo Fa parte del sistema limbico, è una zona del cervello sopra il cervelletto; è associato alla motivazione, seleziona le informazioni da immagazzinare nella memoria e controlla gli stimoli ormonali (prima di tutto quelli indotti dal cortisolo) e le risposte allo stress. l’amigdala È la parte dell’encefalo che sovrintende alle risposte agli stimoli, mantiene i nostri ricordi e la nostra memoria; “amigdala” in latino significa mandorla, perché quest’area cerebrale, ricorda nella forma il frutto.

la neocorteccia La neocorteccia occupa l’87% della superficie cerebrale ed è la parte di cervello che si è formata in epoche più recenti nella storia dell’evoluzione umana: è la sede delle abilità cognitive, del linguaggio, ma anche della memoria e di conseguenza dell’apprendimento.

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IL MALE DEL SECOLO

i danni fisici prodotti quando la tensione è una costante apparato DigeStiVo

Pesantezza, acidità, nausea, gastrite e soprattutto le ulcere spesso sono il risultato di uno stato infiammatorio permanente indotto dallo stress: in effetti, chi mangia di fretta o in preda alle tensioni e alle preoccupazioni, digerisce male e incrementa la produzione di succhi gastrici, che - in quantità eccessive intaccano le pareti dello stomaco. Lo stress, inoltre, aumenta la motilità dell’intestino e favorisce l’accumulo di grassi nel fegato.

SiStema reSpiratorio

Di fronte a una prova fisica, emotiva o a entrambe, entra in gioco il cosiddetto asse ipotalamo­ipofisario. L’organismo, infatti, reagisce attivando un segnale che parte dal sistema nervoso centrale, e più precisamente dall’ipotalamo che, a sua volta, mette in funzione un altro organo, cioè l’ipofisi che, a sua volta ancora, attiva per via sanguigna un or­ gano periferico, ossia il surrene. L’ipota­ lamo secerne il CRH, ossia l’ormone di rilasciamento dell’ormone corticotropo (ACTH), che viene prodotto dall’ipofi­ si. L’ACTH a sua volta stimola il surre­ ne nella sua parte più periferica, ossia il corticosurrene, a produrre cortisolo, l’ormone dello stress. Contestualmen­ te, però, il CRH stimola anche un’altra porzione del sistema nervoso centrale ad attivare il sistema simpatico e ciò si traduce nel rilascio di catecolamine, ossia di adrenalina e noradrenalina, gli altri due ormoni dello stress. Quando aumenta il cortisolo, crescono anche la glicemia e i grassi nel sangue, in modo da garantire all’organismo i nutrien­ ti di pronta disponibilità necessari per affrontare la situazione di allarme, ren­ dendo l’organismo più preparato. n

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Chi vive costantemente in affanno a causa dello stress, è facile che vada incontro ad alterazioni del ritmo respiratorio: il disagio che ne deriva aggrava ulteriormente la paura di restare “senza fiato”, acutizzando i disturbi e affaticando di riflesso bronchi e polmoni. Anche sul fronte delle allergie lo stress gioca un ruolo di primo piano, perché rende l’organismo ipersensibile all’azione dei potenziali allergeni e destabilizza il sistema immunitario.

cuore e circolaZioNe

Nelle persone stressate cuore e vasi devono affrontare un faticoso “super lavoro” e, a forza di pompare, iniziano a logorarsi e a perdere forza ed elasticità a causa delle continue sollecitazioni: per effetto delle tensioni, il ritmo cardiaco si altera, le pareti delle arterie e dei capillari si ispessiscono, si riduce il lume vasale e stimola la formazione di placche aterosclerotiche. Inoltre, alti livelli di colesterolo circolante aumentano la sintesi di colesterolo.

DiFeSe immuNitarie

Ammalarsi continuamente e fare fatica a guarire: l’inefficienza del sistema immunitario è un altro dei più frequenti segnali di stress. Questa debolezza nasce perché gli stati di tensione continua provocano nell’organismo un più intenso rilascio di catecolamine, dei particolari ormoni che, in dosi troppo elevate, interferiscono con la risposta immunitaria e modificano la capacità di reazione degli anticorpi. Non va poi dimenticato che alti livelli di cortisolo, abitualmente presenti nella circolazione delle persone stressate, hanno come effetto finale il risultato di ridurre, nel tempo, i livelli di cellule con competenza immunitaria.

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cerVello

Lo psicologo americano Jeffrey Rossman ha evidenziato che lo stress intenso esporrebbe l’ippocampo (la zona del cervello che governa la memoria a breve termine) a forti sollecitazioni da parte del cortisolo, ed è per questo che non riusciamo a tenere a mente informazioni immagazzinate anche poco tempo prima.

pelle

Eczemi, acne, orticaria e dermatiti recidivanti spesso sono scatenati, favoriti e peggiorati dallo stress, che interferisce con la risposta immunitaria e alza la temperatura corporea. Aumenta così la sudorazione che rende la pelle più sensibile alle irritazioni e alle infezioni batteriche. Per effetto dello stress possono comparire debolezza delle unghie, caduta dei capelli e alopecia.

metaboliSmo

Secondo una ricerca condotta sui topi da laboratorio all’Istituto Weizmann di Rehovot, in Israele, diretta dal dottor Alon Chen e pubblicata sulla rivista PNAS, lo stress attiverebbe un gene capace di innalzare i livelli della proteina Urocortin-3, che influisce sul metabolismo e fa aumentare il desiderio di cibi grassi e junk food.

apparato ormoNale

Ritardi, dolori e turbe del ciclo, ma anche il calo della fertilità spesso sono collegati ad alti livelli di stress che, aumentando la secrezione di cortisolo, interferiscono con i meccanismi ormonali. Oggi la ricerca medica sta anche verificando se esiste una correlazione fra la menopausa precoce (prima dei 45 anni) e uno stile di vita stressante, che abbassa la produzione di estrogeni e sollecita quella di adrenalina e cortisolo.

articolaZioNi

Lo stress può favorire e cronicizzare i fenomeni infiammatori a carico di ossa e muscoli e, in particolare, causa le contratture e ci porta a tenere posture scorrette, che con l’andare del tempo danneggiano le strutture osteoarticolari e le cartilagini. Inoltre lo stress ci rende più sensibili ai dolori, che diventano una specie di “chiodo fisso” e vengono percepiti in maniera più intensa.

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