Smetti di criticarti

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IMPARIAMO A VIVERE

Quando ci accettiamo così come siamo, senza giudicarci e senza volerci cambiare, quello è il giorno più bello della nostra vita, il giorno in cui cominciamo davvero

Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

RAFFAELE MORELLI

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RAFFAELE

MORELLI SMETTI DI CRITICARTI

La cosa peggiore da fare verso se stessi è giudicarsi e criticarsi, cercare di correggersi per assomigliare a quelli che crediamo modelli ideali. Così diventiamo artificiali e perdiamo le caratteristiche originali che ci rendono unici. La felicità non sta nello sforzarsi di cambiare, ma nell’essere se stessi, liberandoci dalle gabbie in cui ci siamo imprigionati. Non c’è niente da migliorare in te, ma c’è solamente da accogliere quello che sei, in ogni tuo aspetto; così potrai realizzarti ed essere felice.

a prenderci cura di noi stessi.

RIZA

Medico, psichiatra e psicoterapeuta, è presidente dell’Istituto Riza e della relativa Scuola di Psicoterapia. Dirige le riviste Riza Psicosomatica, Dimagrire, Antiage e Riza Relax. Con Edizioni Riza ha pubblicato numerosi libri, tra i quali: La rinascita interiore (2003), Alle radici della felicità (2004), Curare il panico (con Vittorio Caprioglio, 2011), Realizzare se stessi (2012), Vincere i disagi (2012), L’arte di dimagrire (2013), Il cervello sa come curarti (2013), Pronto soccorso per le emozioni (2014), Le storie di chi ce l’ha fatta (2014), Fidati di te! (2015), Come guarire i disagi dell’anima (2015), Scelgo di stare bene (2015), Nessuno è più saggio di te (2015), Realizza la tua vera natura (2016), L’arte di essere felici (2016), Breve corso di autostima (2018), Il manuale della felicità (2018), Educhiamo i figli a essere se stessi (2019), Il mio manuale di autoguarigione (2020), Come superare le nostre paure (2020), Scopri le tue risorse interiori (2020), Il passato non conta (2021), Mai ragionare sui tuoi disagi (2021), Non pensare, immagina (2021), Fidati solo del tuo istinto (2021), Ciò che cerchi è dentro di te (2022), Sei molto più di ciò che credi (2022).

SMETTI DI CRITICARTI

Raffaele Morelli

IMPARIAMO A VIVERE

Ogni volta che ti dici “non vado bene” indebolisci il cervello e perdi l’autostima. Quando non ti giudichi emerge il meglio di te

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Smetti di criticarti Testi di Raffaele Morelli Con la collaborazione di Vittorio Caprioglio Immagine di copertina: Shutterstock © 2022 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.

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SOMMARIO

Introduzione Impara a star bene con te senza giudicarti ..........................................................7

Capitolo 1 Smetti di dirti che non vai bene così come sei ..........................................................11

Capitolo 2 Sei tu il giudice più severo di te stesso .............................................................63

Capitolo 3 Se ti vuoi cambiare perdi tutto ciò che ti rende unico ..................................................105

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Introduzione

IMPARA A STAR BENE CON TE SENZA GIUDICARTI Star bene con te è l’unica cosa che conta davvero. Il vero nemico della nostra epoca è che noi non ci andiamo bene, non ci andiamo mai bene. Perché il pensiero del mondo esterno, il pensiero degli altri si incunea dentro di noi e ci dice: «Ah no, questo non dovevi farlo», «No, così non va bene». Stare bene con se stessi vuol dire per prima cosa amare le proprie contraddizioni, significa non dirsi ogni giorno come dobbiamo essere, ma osservare, percepire le emozioni e i sentimenti che arrivano dentro di noi e prenderne atto, senza dirsi nulla. Se c’è un peccato che commettiamo spesso è quello di non fidarci di noi stessi. Non ci piacciamo mai abbastanza, perché i “cattivi maestri” ci hanno insegnato che dobbiamo essere diversi da come siamo, che è necessario correggerci in continuazione, per aderire a modelli di riferimento che spesso si rivela7

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Introduzione

no irraggiungibili e stressanti. Per questo fidarti di te è il primo passo per stare bene con te stesso: non giudicarti, accettati come sei, come faresti con un amico. La fiducia in sé non è certo il dirsi tutti i giorni «sei forte, sei bravo, vedrai che ce la fai». È semplicemente l’affidarsi alla propria essenza, al proprio nucleo, che sa cosa fare di noi e come portarci verso la nostra realizzazione più autentica. C’è qualcosa dentro ognuno di noi che sta costruendo la propria diversità; ogni sforzo che faccio per assomigliare a un modello mentale è un colpo inferto contro la mia unicità. Ciascuno di noi è diverso, ha una natura differente. Cercare di migliorarsi significherebbe snaturarsi, perdere la propria diversità. Non devi sforzarti di diventare più buono, non devi dirti che domani sarai una persona migliore.

ACCORGITI CHE STAI GIÀ FIORENDO: NON DEVI CAMBIARE NULLA DI TE Quando ti lamenti di ciò che sei o di quello che non hai ottenuto nella vita, quando sei pieno di rancori per il passato o timori per il futuro, sposta lo sguardo sulla tua fioritura, che è in corso in questo preciso momento. Percepisci il tuo mondo interno non con l’occhio di chi giudica, ma di chi guarda la pianta che sta fiorendo, quale stagione sta giungendo, quale immagine si sta formando dentro di sé. Stare con te stesso è accorgerti che la tua pianta sta mettendo i fiori, proprio adesso, proprio dove ti trovi. Non bisogna cercare di fare accadere le cose, neppu8

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Impara a star bene con te senza giudicarti

re sforzarsi di raggiungere gli obiettivi che abbiamo in mente: arriveranno da soli quanto più ci distraiamo dal nostro Io, dai nostri pensieri, insomma dall’idea che ci siamo fatti di noi stessi. Il Sé, per poter agire, ha bisogno che i pensieri si diradino, ha bisogno che ogni volta che non ci piacciamo ci distraiamo dall’autocritica e ci affidiamo al Vuoto e al Nulla. Guardare se stessi senza commento attiva la percezione: questo è il farmaco dell’anima. Perché la fiducia in noi stessi si compia sempre di più dobbiamo farci da parte, non criticare ma guardare: se guardo dentro di me senza dirmi niente, allora le risorse interiori possono esprimersi. Perché tu possa produrre i tuoi talenti devi distoglierti da quelli che consideri i talenti degli altri, le ambizioni degli altri, dal voler essere come gli altri; non devi modificare di una virgola ciò che scopri dentro di te. In ognuno di noi è già tracciata una trama, il nostro compito è far sì che la nostra vita stia seguendo la propria trama. Felicità e fiducia sono figlie di questa trama.

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Capitolo 1

SMETTI DI DIRTI CHE NON VAI BENE COSÌ COME SEI Molti sono insoddisfatti del proprio carattere, insicuri e sensibili ai giudizi altrui. Tendono sempre a giudicarsi, a volersi cambiare e correggere. Così si allontanano ancor più da se stessi per assecondare i modelli comuni. Sfiducia e disistima non sono dovuti all’aver mancato gli obiettivi prefissi, ma sono segnali del mondo interiore per farci ritrovare la nostra vera strada. Non dobbiamo cambiare quello che siamo, ma accettare ogni nostro aspetto; solo così potremo realizzarci ed essere felici

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Capitolo 1

NON SEI SBAGLIATO, È SBAGLIATO IL MODO IN CUI TI GIUDICHI La cosa peggiore da fare con se stessi è giudicarsi e criticarsi, volersi correggere in base a un’idea di “quello che è giusto fare” o di “come è giusto essere”. Ci proponiamo continuamente di migliorare, di essere diversi. Non abbiamo imparato che la vera felicità, al contrario, sboccia quando riusciamo a essere davvero noi stessi, cioè a far crescere quel seme che ci caratterizza e che ci rende unici. Questo grave errore nasce dalla visione appannata della vita che ci è stata instillata dalla cultura odierna. Siamo stati abituati a pensare che dobbiamo cambiare noi stessi, per arrivare a somigliare a chissà quali modelli di riferimento, che si rivelano irraggiungibili e inadatti a noi. Non siamo mai realmente noi stessi perché siamo condizionati a impersonare ruoli che non ci corrispondono. Da qui l’insoddisfazione frustrante, perché abbiamo seppellito il nostro nucleo originale sotto un cumulo di convinzioni del tutto innaturali. Occorre farlo tornare alla luce, per realizzare quello che siamo veramente. La soluzione non sta nello sforzarsi di cambiare, ma nell’essere finalmente se stessi, liberandoci dalle gabbie in cui ci siamo imprigionati. È dal profondo di noi che sgorga la felicità, perché nel 12

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Smetti di dirti che non vai bene così come sei

nostro essere è contenuto tutto quello che ci serve. Se riesci a essere te stesso non hai bisogno d’altro. Dobbiamo essere consapevoli che siamo tutti parte del grande “cervello del mondo” e ogni volta che manifestiamo noi stessi (nel nostro modo di muoverci, mangiare, vestirci, fare l’amore, sorridere...) manifestiamo la coscienza del mondo. Il nostro cervello è in continua evoluzione ed è lo spazio privilegiato della trasmutazione della coscienza. In parole semplici, il nostro vero compito, contrariamente a quello che si crede o che ci fanno credere, non è tanto quello di “assomigliare a” o di “diventare come...”, ma di realizzare qualcosa di unico al mondo, ovvero se stessi. Questo è il significato di “diventare ciò che si è”, facendo emergere le caratteristiche che sono solamente nostre. In questo processo di costante autotrasformazione si concretizza il volersi bene, che sostanzialmente significa accettare di essere così come siamo, senza volerci cambiare. Se non lo facciamo, siamo destinati a fallire la nostra principale funzione e ci condanniamo all’autocritica, alla scontentezza, al senso di inadeguatezza e di inferiorità.

NON FARTI CONDIZIONARE Non ci rendiamo conto che spesso, dando eccessivamente retta ai giudizi su di noi, finiamo col farci influenzare pesantemente. Ci osserviamo con gli occhi degli altri e pensiamo di essere sbagliati. Vediamo noi stessi come ci disegnano i pareri altrui e non come siamo in realtà, ma soprattutto perdiamo di vista il reale scopo della no13

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