VIVERE SENZA ANSIA
Sette regole indispensabili, facili da mettere in pratica, che ti liberano dal disagio più diffuso dei nostri tempi
VIVERE SENZA ANSIA
Sette regole indispensabili, facili da mettere in pratica, che ti liberano dal disagio più diffuso dei nostri tempi
Introduzione
Ecco la via che ti libera dall’ansia
Conoscerla aiuta a vincerla
Cos’è l’ansia? Chi la prova sa bene che si tratta di una condizione che tocca mente e corpo. È caratterizzata da sensazioni di affanno, irrequietezza ed apprensione. Sul fronte fisico possono comparire il classico nodo alla gola o una stretta a livello dello stomaco o ancora sudorazione o tachicardia. Diciamo anche cosa l’ansia non è. Non è un problema irrisolvibile, non è una malattia cronica, non è una questione di carattere. E, come vedremo, nel corso di questo libro, l’ansia ha anche un lato positivo: è un messaggio dell’anima che dobbiamo imparare ad ascoltare. A dirci che l’ansia non è solo un male è già la scienza, che la considera come un meccanismo fisiologico di autoprotezione, che accompagna l’uomo da sempre. Abbiamo ormoni che vengono attivati dall’ansia perché questa aveva, e ha ancora oggi, la capacità di salvarci la vita.
Dal punto di vista evolutivo, infatti, l’ansia è un naturale campanello d’allarme. Il corpo si prepara a combattere o a fuggire: il battito cardiaco aumenta, i bronchi si dilatano per incamerare più aria e i muscoli si tendono. Si parla di ansia normale o fisiologica quando la tensione psichica ci prepara a un evento che deve verificarsi. Serve a mobilitare le nostre risorse e ci aiuta ad affrontare nel modo più efficace eventi e situazioni difficili. In natura l’ansia arriva e, quando il pericolo è rientrato, se ne va. Il problema si genera quando questo allarme rimane continuamente inserito...
PERCHÉ DIVENTA UN ASSILLO
L’ansia diventa una condizione negativa nel momento in cui inizia a essere eccessiva e frequente fino a diventare cronica e a peggiorare significativamente la nostra qualità di vita. Capita quando la tensione si protrae anche dopo che l’evento ansiogeno si è concluso o quando il pericolo non è reale, ma solo ipotizzato. Il meccanismo viene attivato dalla nostra mente: la minaccia concreta non serve neppure più. L’allarme, però, continua a suonare, logorandoci a livello fisico e psicologico e facendoci cadere in uno stato di tensione permanente che compromette il nostro equilibrio emotivo e la nostra capacità di rapportarci con il mondo.
ANSIA CRONICA: LE CARATTERISTICHE
• Si avverte uno stato di allarme perenne.
• Si tende a pensare quasi sempre a eventi futuri, a qualche indefinita minaccia, che non ha caratteristiche specifiche.
• Spesso ha a che fare con qualcosa di difficile da definire e per questo più complicato da fronteggiare.
I
Riassumiamo qui come si manifesta uno stato ansioso.
A livello psicologico: intensa e persistente preoccupazione, scarsa memoria e concentrazione, irritabilità, difficoltà a prendere sonno, pensieri fissi e ricorrenti.
A livello fisico: eccesso di sudorazione, tachicardia, sensazione di soffocamento, vampate di calore, tremolii, dolori al petto, morsa allo stomaco, brividi, vertigini.
A livello comportamentale: agitazione, immobilità, resistenza o rifiuto nel partecipare o nel dedicarsi ad attività specifiche.
Un solo nome per tante emozioni
Il nome è unico, ansia, ma le forme che assume sono molto diverse e tante di queste differenze sono legate al grado di intensità con cui si presenta. Come detto, l’ansia di per sé è naturale, ma diventa un problema quando innesca uno stato continuo di preoccupazione, eccessivo per intensità, durata o frequenza, rispetto alle reali situazioni temute. L’ansia, infatti, non è collegata a un evento percepito come pericolo nell’immediato, ma emerge dal ricordo di eventi passati considerati traumatici che si teme possano tornare o dall’anticipazione di eventi futuri e dalle loro presupposte conseguenze. L’origine del disagio, quindi, nasce al proprio interno. Le pressioni sociali, l’identificazione con modelli esterni, gli obblighi, la scarsa autostima e il non seguire la propria strada sono tutti atteggiamenti mentali che possono alimentare l’ansia.
LA CLASSIFICAZIONE UFFICIALE
L’ansia viene classificata in base al modo in cui si manifesta oppure al contesto che la scatena. Sono numerosissime le categorizzazioni, noi qui elenchiamo le più frequenti e diffuse.
ANSIA GENERALIZZATA
Quello che è stato battezzato come disturbo d’ansia generalizzato è la presenza di preoccupazioni eccessive e spesso ingiustificate. Si manifesta con sensazioni oscure, “presagi” di sventure in arrivo, timori non motivati. Spesso porta a ingigantire sintomi fisici, che diventano l’annuncio di gravi malattie.
ANSIA SOCIALE E PRESTAZIONALE
L’ansia di questo tipo ti fa avvertire un forte timore nei confronti di situazioni in cui, entrando in relazione con gli altri, senti di subire il giudizio di chi ti circonda. Questa forma d’ansia può condizionare notevolmente i rapporti privati e professionali.
ANSIA AFFETTIVA E ABBANDONICA
Fonte d’ansia sono anche le relazioni, soprattutto quelle d’amore. L’ansia affettiva e abbandonica è caratterizzata dal timore di non essere amati, di non essere o fare abbastanza per il partner o per i propri cari.
La differenza con la paura
Ansia e paura sono segnali di allarme che ti mettono in guardia di fronte a un pericolo, ma si differenziano nettamente. La paura, infatti, si manifesta come conseguenza di una minaccia identificata ed esterna.
Quando si intensifica diventa panico
È un breve e improvviso attacco d’ansia molto intensa, caratterizzato da una sensazione angosciosa di pericolo imminente, accompagnata da importanti sintomi fisici. Si avverte paura di morire, di avere un infarto oppure si ha il timore di perdere il controllo di sé e di impazzire.
FAI IL TEST Quanto sei ansioso?
Scopri se soffri di ansia e qual è il tuo stato attuale. Rispondi alle domande, conta le tue risposte affermative e leggi il profilo.
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Qualsiasi evento, anche il più banale come un impegno di lavoro, una telefonata inaspettata, un invito ti fa temere qualcosa di negativo.
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Si Si Si
No No No 12
Vivi con agitazione e preoccupazione anche gli eventi positivi (un incontro con un vecchio amico, una festa...).
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Avverti tensioni muscolari e ti sembra che talvolta il tuo corpo si comporti in un modo che non riesci a capire, né a governare.
Quando si presentano contemporaneamente più cose da fare non riesci a stabilire le giuste priorità e temi di non farcela o di non avere abbastanza tempo.
Ti sembra che non vada bene nulla e che potrebbe accadere di tutto, senza che tu possa evitarlo.
Quando succede qualcosa di negativo o emerge un problema ti senti bloccato e non vedi vie d’uscita.
Se hai avuto uno sgradevole confronto al lavoro o con un amico, ci rimugini sopra di continuo.
Ci sono mattine in cui, appena apri gli occhi, senti il cuore in gola e vorresti rimanere a letto.
Preferisci frequentare luoghi e persone che conosci molto bene, non ami cambiare la tua routine.