Pompelmo

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IL POMPELMO È STATO DEFINITO “IL FRUTTO DEL PARADISO” PER LE SUE NUMEROSE QUALITÀ E CARATTERISTICHE. OLTRE AD AVERE UN AROMA PARTICOLARE, CONTIENE TANTISSIME SOSTANZE BENEFICHE: VITAMINE, SALI MINERALI E ANTIOSSIDANTI CHE COMBATTONO L‘INVECCHIAMENTO. È ANCHE UN ALLEATO PREZIOSO PER DIMAGRIRE PERCHÉ APPORTA POCHE CALORIE, HA UN BASSO INDICE GLICEMICO, AIUTA A SPEGNERE LA FAME E SERVE A DEMOLIRE I GRASSI ADDOMINALI. ANCHE I SEMI DEL POMPELMO SONO CONSIDERATI UN PREZIOSO RIMEDIO CONTRO I BATTERI. NEL LIBRO ELENCHIAMO TUTTE LE VIRTÙ DEL POMPELMO PER LA SALUTE, LA BELLEZZA E LA LINEA E SPIEGHIAMO COME SFRUTTARLE NEL MODO MIGLIORE ANCHE IN CUCINA, CON UNA SERIE DI RICETTE.

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G U I D A P R A T I C A

RIZA

IL RE DEI BRUCIAGRASSI

POMPELMO, IL RE DEI BRUCIAGRASSI

POMPELMO

G U I D A P R A T I C A

POMPELMO

IL RE DEI BRUCIAGRASSI FA DIMAGRIRE PERCHÉ ATTACCA LE CELLULE ADIPOSE RIDUCE IL COLESTEROLO E GLI ZUCCHERI NEL SANGUE SALUTE • I semi eliminano i batteri • Favorisce la digestione • Combatte le infezioni

PREVENZIONE • Evita i picchi glicemici • Regolarizza l’intestino • Protegge la vista

BENESSERE • Spegne l’insonnia • Nutre e depura la pelle • Combatte la cellulite

RIZA 06/09/16 14:41



POMPELMO

IL RE DEI BRUCIAGRASSI FA DIMAGRIRE PERCHÉ ATTACCA LE CELLULE ADIPOSE RIDUCE IL COLESTEROLO E GLI ZUCCHERI NEL SANGUE

RIZA


POMPELMO IL RE DEI BRUCIAGRASSI Testi di Adelio Terracciano Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico: Roberta Marcante Foto e illustrazioni: Fotolia, 123rf © 2016 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.


SOMMARIO

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INTRODUZIONE

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STORIA E CARATTERISTICHE

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I CONTENUTI E LE FORME

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PER LA SALUTE

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PER LA BELLEZZA

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IN CUCINA


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INTRODUZIONE

Il frutto del paradiso

R

accontare l’essenza di un frutto particolare come il pompelmo non è facile, perché si tratta di un agrume del tutto particolare, per alcuni versi ancora misterioso ma sicuramente degno di molto interesse. Non è un caso che uno degli autori più arguti della storia della letteratura mondiale, Oscar Wilde, abbia dato di questo frutto una definizione particolarmente azzeccata: “Un pompelmo è un limone che ha avuto un’opportunità e ha saputo approfittarne”. Sin dai primi tempi della sua diffusione in Europa infatti il pompelmo è riuscito a distinguersi nella grande famiglia degli agrumi. Lo ha fatto sia per la maestosa bellezza della pianta che lo produce che per il deciso gusto amarognolo della sua polpa, ma anche per le tante virtù salutari di cui è dotato, non ultima quella di favorire il dimagrimento. Questo straordinario frutto sembra godere di una “marcia in più”, di un carattere deciso e di un fascino esotico che lo contraddistinguono nettamente. Il fascino del pompelmo è esaltato anche dall’intrigante enigma che avvolge le sue origini: ancora oggi infatti, centinaia di anni dopo la prima testimonianza

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IL POMPELMO della sua esistenza, nessuno storico o botanico può affermare con certezza dove e quando questa pianta sia spuntata originariamente. L’ipotesi più comune è che, a differenza degli altri agrumi, sia originaria del Sud America (precisamente delle isole Barbados) e non dell’Oriente; ma neanche questa ipotesi è certa, perché la sua precoce comparsa nel Mediterraneo fa pensare che possa essere giunta dall’Asia. Inoltre il pompelmo, che un tempo si pensava fosse una specie originale di Citrus, oggi invece è ufficialmente classificato come un ibrido ricavato dal pomelo, la vera pianta originale. Dal pomelo il pompelmo ha ereditato in parte le grosse dimensioni del frutto e il suo gusto, che però sono stati smorzati dall’ibridazione con l’arancio.

Buono, salutare e dimagrante Tanti dubbi dunque, ma una certezza: la forte attrazione che questa pianta ha sempre esercitato. Esemplare è a questo proposito è la sua prima denominazione botanica: Citrus paradisi, “frutto del paradiso”, come lo definì nel XVIII secolo il famoso naturalista gallese Griffith Hughes. Il pompelmo veniva quindi considerato come il frutto che nel giardino dell’Eden fece cadere in tentazione Adamo ed Eva. Non sappiamo ancora, dunque, con certezza quale terra abbia visto spuntare per prima il germoglio della pianta di pompelmo. Invece conosciamo bene, fortunatamente, tutte le sue stupefacenti proprietà benefiche per la salute.

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INTRODUZIONE Ricchissimo di vitamine, sali minerali e antiossidanti, nonché ottima fonte di preziosi flavonoidi e carotenoidi, il pompelmo è una vera miniera di sostanze efficaci per prevenire le malattie cardiovascolari e molte altre patologie, tra cui l’ipercolesterolemia e alcune forme di tumore. Ogni parte del frutto trova un utilizzo nella cura della salute: dalla buccia, piena di oli essenziali, alla polpa dissetante e nutriente, fino all’albedo (il rivestimento interno della buccia) ricco di pectina. Anche i piccoli semi vengono usati per produrre un estratto a cui vengono attribuite moltissime virtù curative. Il pompelmo è anche l’ingrediente principale di vari trattamenti per la cura del corpo: creme e maschere per una pelle più sana e più liscia, impacchi per capelli morbidi e setosi, scrub rivitalizzanti per prevenire e contrastare la cellulite e oli da massaggio per tonificare l’epidermide e combattere le smagliature. Inoltre, forte del suo ridotto contenuto calorico, della totale mancanza di grassi nella sua polpa, della sua ormai comprovata azione bruciagrassi, il pompelmo è diventato negli anni un protagonista indiscusso delle diete dimagranti. Senza dimenticare che il pompelmo è un frutto gustoso, con un sapore caratteristico, che si presta come ingrediente interessante per numerose ricette. In questo libro illustreremo tutte le caratteristiche e le virtù del pompelmo, soffermandoci in particolar modo sulle indicazioni per usarlo nel modo migliore per la salute, per la bellezza e in cucina, in modo che tutti possano sfruttare in pieno le tantissime qualità del “frutto del paradiso”.

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IL POMPELMO

IL POMPELMO STORIA E CARATTERISTICHE

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I SUOI ANTENATI: CEDRI, POMELI E MANDARINI • • • • • •

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ALBERO SEMPREVERDE, FIORISCE DI CONTINUO • • • • • • • • •

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Il più giovane degli agrumi Un frutto celestiale Ibrido oppure mutazione? I primi timidi successi Il boom del pompelmo La passione dei nobili europei

Fruttifica dopo quattro anni Le esigenze ambientali Le radici, chiamate anche chiodi Un albero dalla chioma florida Fiori bianchi e profumati Un grande frutto giallo I semi contengono antibatterici Tutti i colori del pompelmo Gli esperimenti per creare ibridi

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COLTIVARE IL POMPELMO ANCHE IN CASA • Cresce facilmente 33 • Le regole per prendersene cura 36 • La raccolta dei frutti 37

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IL POMPELMO

I SUOI ANTENATI: CEDRI, POMELI E MANDARINI Il più giovane degli agrumi

I

l pompelmo rappresenta una curiosa anomalia nel mondo vegetale: delizia il nostro palato “solo” da pochi secoli, eppure appartiene a una famiglia, quella degli agrumi, dalla storia millenaria. Le numerose varietà di agrumi che conosciamo oggi sembrerebbero infatti derivare tutte da un’unica specie botanica antica di 30 milioni di anni e originaria del Sud-Est asiatico, la quale si sarebbe poi differenziata nel corso dei millenni in tre ceppi principali: il cedro (proveniente dal nord-est dell’India e della Birmania), il pomelo (originario del sud-est della Cina, dell’Indocina e della Malesia) e il mandarino (nato nel sud-est della Cina). Secolo dopo secolo la selezione naturale, le ibridazioni occasionali e le mutazioni spontanee hanno poi diversificato queste tre specie, che hanno così cominciato ad adattarsi più facilmente a climi diversi e a diffondersi anche oltre le proprie regioni di origine. Più tardi tale processo di “espansione” subì un’ulteriore accelerazione dovuta alle vicende umane: furono numerosi gli avvenimenti - come le conquiste di Alessandro Magno, l’espansione dell’Islam, le Cro-

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STORIA E CARATTERISTICHE ciate e la scoperta dell’America - che contribuirono alla propagazione degli agrumi in aree favorevoli al loro sviluppo, come il bacino del Mediterraneo e il Nuovo Mondo. Rispetto ai suoi antenati, il pompelmo non solo risulta giovanissimo (potrebbe non avere più di 400 anni) ma è anche l’unico tra gli agrumi a rappresentare ancora un piccolo mistero per scienziati e botanici: a tutt’oggi risulta infatti impossibile determinare con certezza ed esattezza quando, dove e come abbia trovato origine. La sua storia viene comunemente raccontata dai botanici e dagli storici dell’alimentazione in due versioni differenti. Secondo la prima, quest’albero sempreverde sarebbe nato in Oriente e nel 1683 avrebbe poi viaggiato dalle Indie Orientali a quelle Occidentali - nello specifico, dalla Malesia alla Giamaica - grazie ai traffici di un inglese di nome William Shaddock, ufficiale della Compagnia Britannica delle Indie Orientali. Stando invece alla seconda (e più accreditata) versione della storia, Shaddock avrebbe importato nel Nuovo Mondo non il pompelmo, bensì il pomelo, frutto tra i più antichi della famiglia degli agrumi, dalla cui ibridazione con l’arancio dolce sarebbe poi derivato l’amarognolo “grapefruit”, ovverosia il pompelmo (da “grape”, uva, e “fruit”, frutto, per la peculiare formazione “a grappolo” secondo la quale crescono i frutti). Il termine francese (pamplemousse) e quello italiano (pompelmo) usati per designare il frutto derivano dall’unione tra la parola olandese pompoen, “grosso”, e la parola giavanese limones, “limone”.

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IL POMPELMO

Il pompelmo cinese - Il pomelo, anche detto “pompelmo cinese” o “shaddock” (dal nome del capitano che per primo lo aveva portato dall’Oriente alle Grandi Antille) è un frutto dalla buccia molto spessa e dalla polpa generalmente bianca con lievi sfumature rosate. Dolce ed estremamente aromatico, il Citrus maxima (questa la sua denominazione botanica) può raggiungere le dimensioni di un pallone da calcio e pesare anche due chili. Stando alle ricerche effettuate da Christopher Cumo per il suo “Encyclopedia of Cultivated Plants”, al suo arrivo nelle Indie Occidentali Shaddock avrebbe affidato dei semi di pomelo a William Jones, un agricoltore di Mandeville, chiedendogli di piantarli e di farli crescere. In pochi anni lo “shaddock” attraversò i confini della Giamaica e raggiunse altre isole caraibi-

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STORIA E CARATTERISTICHE che: lo dimostra la testimonianza del 1707 di un viaggiatore inglese, Hans Sloane, secondo il quale i pomeli delle Barbados avrebbero avuto un sapore migliore di quelli giamaicani.

Un frutto celestiale Il pompelmo deve dunque essersi originato in qualche momento tra la fine del XVII secolo e la metà del secolo successivo: la prima testimonianza scritta della sua esistenza risale infatti al 1750, quando il naturalista gallese Griffith Hughes, conquistato dalla sua bellezza e dal suo profumo e letteralmente stregato dall’aromatico sapore dei suoi frutti, lo descrisse nella sua “Storia Naturale di Barbados” come una delle sette meraviglie dell’isola. Possibile, si chiedeva l’autore, che quello fosse proprio il frutto proibito dell’Eden che così facilmente aveva fatto cadere in tentazione i primi uomini creati da Dio? Fu proprio da questa speculazione che nacque la prima denominazione botanica del frutto: Citrus paradisi, il frutto del paradiso, una delizia cui è impossibile resistere.

Ibrido oppure mutazione? Per una descrizione più “razionale” della pianta dovettero passare quasi due secoli. Nel 1937 il botanico scozzese James MacFayden presentò il pompelmo nel suo libro “La flora della Giamaica”, suggerendo

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