La buona digestione ti allunga la vita

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Speciale Nuovo Bimestrale Dicembre 2022/Gennaio 2023 Numero 33 - € 9,90 Italia P.I. 10/12/2022 Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 225 del 19.07.2017 ISSN 2532-6554 Riza Speciale + Libro € 19,80 RIZA RINGIOVANIRE LA MUCOSA INTESTINALE La dieta e i rimedi verdi che funzionano davvero GIOCA D’ANTICIPO CON LA PREVENZIONE Gli errori da non fare se vuoi digerire bene I FANTASTICI ENZIMI Sono i tuoi preziosi alleati contro gonfiore addominale e pesantezza dopo i pasti COME DISINFIAMMARE L’APPARATO DIGERENTE Le soluzioni naturali subito efficaci con tisane e integratori STOP AGLI ATTACCHI DI GASTRITE E REFLUSSO La cura giusta a tavola contro acidità e bruciori LA BUONA DIGESTIONE TI ALLUNGA LA VITA PROTEGGI STOMACO, FEGATO E INTESTINO COSÌ EVITI LE MALATTIE PIÙ PERICOLOSE

UN PO’ DI FISIOLOGIA

L’apparato digestivo

6 La digestione: dove il cibo diventa vita

Tutto inizia da qui 10 La prima trasformazione avviene in bocca

Un laboratorio sofisticato 12 Così il cibo da materia diventa energia

I microrganismi coinquilini 14 Il ruolo della flora batterica al servizio della digestione

CURA LO STOMACO

Pasti difficili 16 La cattiva digestione: ci intossica e appesantisce

Il peso delle tensioni 18 Lo stress crea un macigno sullo stomaco

Buone abitudini efficaci come una cura 22 Le cinque regole d’oro da seguire ogni giorno

Conosci i tuoi alleati 24 Per ritrovare la leggerezza correggi la dieta

Il digiuno terapeutico 26 Metti a riposo il tuo stomaco

Le associazioni alimentari ideali 28 Le giuste alleanze per digerire bene

I digestivi naturali 32

Neutralizza gli eccessi con questi rimedi verdi

Sorsi di leggerezza 36 Dopo i pasti bevi una tisana

Due frutti formidabili 38 La bromelina dell’ananas facilita l’assimilazione delle proteine

Una risorsa preziosa 42 La polpa di baobab riattiva la funzionalità digestiva

La spezia indispensabile 44 Zenzero: il pronto soccorso contro il peso sullo stomaco

Il rimedio omeopatico 46 Nux vomica per i piccoli disturbi di tutti i giorni

Gli alleati antigonfiori 48 Gli enzimi bloccano le fermentazioni SOS iperacidità 52 Gastrite, ecco come devi curarti

Il menu consigliato 56 La dieta che calma l’irritazione

Due rimedi che fanno bene 60 Il bicarbonato toglie malessere e lievi bruciori

Stop alla risalita di acido 64 Come combattere il fastidioso reflusso

L’interpretazione simbolica 68 Lo stomaco psicosomatico: si ammala quando non digeriamo la nostra vita

4 RIZA Speciale SOMMARIO

RISANA IL FEGATO

La centrale metabolica del corpo 72 Anche il fegato è garante di una buona digestione

La steatosi epatica 74 Il grasso invisibile è il più pericoloso

Il menu consigliato 78 Regalati a tavola un fegato nuovo

I vegetali spazzini 82 I detox che rinnovano i tessuti epatici

Un efficace tonico epatico 86 Il fungo shiitake, un potente scudo

La lettura psicosomatica 88 Aiuta a digerire anche la rabbia

PROTEGGI L’INTESTINO

L’organo che assorbe i nutrienti 90 Se digerisci male per colpa dell’intestino

Le mosse da fare 92 Il segreto è una flora batterica sana

Le buone abitudini 96 Inizia oggi il tuo programma salva intestino

Il male del secolo 100 Colon irritabile: quando l’intestino diventa nervoso

Liliana Tieger

Progetto grafico

Roberta Marcante

Redazione Stefania Conrieri

Immagini

Adobe Stock, 123rf, ShutterStock

Se è colpa del mondo emotivo 102 Gli effetti dello stress sulla flora batterica

La cura a tavola 104 Serve una dieta senza zuccheri Affidati alla Natura 106 Scegli il rimedio più indicato

Il depurativo intestinale 110 Rigenera il colon con l’aloe vera

L’intestino pigro 114 Vinci la stipsi ritrovando la giusta regolarità

Scegli il menu giusto 116 Qualche idea per sbloccare il colon con la dieta

Meglio la via naturale 118 Lassativi? Ecco perché no L’aspetto psicosomatico 122 Un chiaro atto di protesta

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5 Apparato digerente
Direttore Generale

la diGestione: dove il cibo diventa vita

in energia

Simile a un grande sacco incaricato di ricevere gli alimenti e di elaborarli, lo stomaco occupa un ruolo di primo piano all’interno del nostro corpo ed è in contatto diretto con diversi organi, con i quali “collabora” per svolgere al meglio la sua attività. In alto abbiamo l’esofago, il diaframma, lo stomaco propriamente detto, l’intestino (composto da digiuno, duodeno e ileo), il fegato, il colon e il pancreas. La dige-

stione è un processo essenziale per la vita dell’uomo. Nel corso dell’evoluzione l’organismo ha dovuto imparare ad assimilare correttamente tutti i cibi con cui l’uomo è di volta in volta entrato in contatto. Tuttavia, negli ultimi anni i cambiamenti sono stati troppo rapidi. L’industria alimentare infatti ha rivoluzionato le nostre abitudini: oggi l’eccessiva disponibilità di cibo e la presenza di additivi chimici ha reso la nostra alimentazione inadatta per

6 RIZA Speciale L’APPARATO DIGESTIVO
Lo stomaco è il nostro alchimista, il signore del fuoco digestivo che seleziona il cibo e lo trasforma

l’organismo. Il nostro apparato digestivo non riesce sempre a gestire bene tutto ciò che noi ingeriamo, ed è per questo che assistiamo a un costante aumento delle patologie gastrointestinali.

Una trasformazione alchemica

In medicina la digestione è definita come “l’insieme delle trasformazioni fisicochimiche alle quali sono sottoposti gli alimenti nell’apparato digerente e attraverso le quali avviene l’assimilazione delle sostanze destinate alla nutrizione dell’organismo”. In maniera più semplice potremmo dire che la digestione serve a “scomporre” gli alimenti in sostanze più semplici che vengono assimilate dell’organismo, mentre le sostanze di scarto vengono eliminate attraverso le feci. La digestione comincia nella bocca, dove il cibo viene sminuzzato e umidificato dalla saliva, fino a diventare una “poltiglia” chiamata bolo. Il bolo, attraverso l’esofago, scende nello stomaco, e qui rimane per un periodo che varia dalle 2 alle 4 ore, durante le quali subisce numerose trasformazioni chimiche grazie all’azione

dei succhi gastrici. Il passaggio successivo prevede il trasferimento dei cibi semidigeriti dallo stomaco all’intestino, dove i nutrienti vengono assorbiti dall’organismo e trasferiti ai diversi organi del corpo. Dopo l’assorbimento la massa alimentare prende il nome di chimo, ed è spinta dal colon verso il retto dai movimenti peristaltici dell’intestino. Durante il passaggio verso il retto il chimo si trasforma in feci ed è pronto per essere eliminato.

Gli enzimi coinvolti nella diGestione

Nel succo pancreatico ci sono tre importanti enzimi: il tripsinogeno che, attivato a tripsina dall’enterochinasi intestinale, agisce sulle proteine e sui peptoni riducendoli ad amminoacidi; l’amilasi che trasforma gli amidi non attaccati dalla ptialina; la lipasi che scinde i grassi neutri nei loro componenti (acidi grassi e glicerina). Completa il quadro l’intervento della bile secreta continuamente nel fegato, che va ad accumularsi nella vescichetta biliare e ha il compito di facilitare l’assorbimento intestinale dei grassi.

la forma ricorda un seme

La forma dello stomaco ricorda anche il profilo di un seme. Per la medicina cinese, infatti, quest’organo è collegato (esattamente come i semi) all’elemento Terra e a tutto ciò che dà forma e stabilità alla nostra vita. È attraverso lo stomaco che le sostanze nutritive vengono selezionate e redistribuite agli organi e ai tessuti, per far sì che il corpo “rifiorisca” ogni giorno e in ogni stagione. Mantenerlo pulito e attivo serve quindi a migliorarne la fondamentale funzione di assimilazione.

Spesso si pensa in maniera troppo sbrigativa che la digestione riguardi esclusivamente lo stomaco e l’intestino. In realtà in questo processo delicatissimo sono coinvolti anche altri organi, come il fegato o il pancreas. Il fegato ad esempio interviene nella digestione secernendo la bile. Si tratta di una miscela di colore verdastro contenente acqua, colesterolo e sali biliari, che viene raccolta in una piccola vescica, chiamata cistifellea o colecisti, e il cui scopo è quello di emulsionare i grassi ingeriti, facilitandone lo smaltimento. Il pancreas invece produce l’insulina necessaria a metabolizzare il glucosio e i succhi pancreatici utili per demolire zucche-

ri e proteine e trasformarli in elementi semplici. Inoltre non bisogna nemmeno sottovalutare il ruolo della saliva: essa infatti contiene alcuni enzimi, come la ptialina, che servono ad “aggredire” già nella bocca gli amidi e il maltosio contenuti in numerosi cibi. In un organismo sano lo svuotamento dello stomaco inizia 20 minuti dopo il pasto e termina in circa 2 ore. Tuttavia questo tempo può raddoppiare se il pasto è ricco di grassi e di fritti. In alcuni casi lo svuotamento può impiegare anche 5/6 ore. Bisogna ricordare tuttavia che non esiste una “regola” valida per tutti: ogni persona possiede dei tempi di digestione diversi da quelli altrui.

7 Apparato digerente
Fegato e pancreas chiamati in causa
t

METTI A RIPOSO il tuo stomaco

Bere molto nella giornata, cibarsi soprattutto di verdure e di alimenti depurativi. Così puoi ritrovare benessere

Un bel brodo caldo preparato in casa con verdure fresche e senza l’ausilio del dado pronto, è un buon aiuto, soprattutto nelle prime fasi dopo il malessere. Puoi aggiungere al brodo anche la carne di pollo. In questo caso il liquido va sgrassato e non deve essere troppo salato, perché sia benefico per lo stomaco. Gli altri alleati detox sono i cetrioli, i broccoli, le lenticchie, le cime di rapa, gli agrumi, i germogli (in primavera), i carciofi, i frutti di bosco e le insalate amare.

Dopo un pasto particolarmente abbondante o un periodo di stravizi alimentari che hanno messo a dura prova il tuo stomaco è consigliabile far riposare l’apparato digerente con un’alimentazione leggera e disintossicante. Una buona regola è quella di restare molto cauti con l’assunzione di cibo per alcuni giorni, evitando vino, birra, salumi, cibi molto speziati, pomodori (che possono provocare acidità), tonno, crostacei, formaggi stagionati e cioccolato, che liberano istamine e sono difficili da digerire. In compenso, la dieta quotidiana va arricchita di frutta e di verdura crude e di stagione, che rinfrescano, purificano e disintossicano, appagando anche la fame. Ecco un esempio di menu da seguire.

26 RIZA Speciale IL DIGIUNO TERAPEUTICO

24 ore senza cibo per resettare La digestione

L’azione terapeutica dell’assenza di cibo

Quando ci si sente particolarmente appesantiti e affaticati, forse urge una pausa detox che salvaguardi lo stomaco. In questo senso una giornata di digiuno è l’ideale. Durante il digiuno le cellule, avide di nutrimento, fanno di necessità virtù e attuano un meccanismo naturale chiamato autofagia. Nello specifico iniziano a trarre nutrimento delle sostanze di scarto operando così una depurazione profonda anche della cosiddetta matrice extracellulare, cioè quella canalizzazione di dimensioni infinitesime che separa (ma allo stesso tempo mette in relazione) ogni singola cellula del nostro corpo. Se questa matrice è ben idratata e depurata, il corpo funziona bene. Se è inquinata da tossine (prevalentemente acide), ecco che il corpo ne risente e va in sofferenza. E anche la digestione peggiora.

Bevi due litri di acqua al giorno Rinunciare al cibo per 24 ore non è così difficile come può sembrare e i vantaggi che si ottengono sono davvero importanti e, soprattutto, immediati. La cosa fondamentale è procedere con la giusta preparazione, individuando la giornata migliore per astenersi dal cibo e ricordando che non assumere alimenti solidi è più facile se si beve una buona quantità di liquidi, scegliendo quelli giusti. L’acqua, quindi, è importante e bisogna berne almeno due litri nell’arco della giornata. Puoi alternarla a tisane allo zenzero o caffè d’orzo.

IL MENU CONSIGLIATO

Colazione

Una spremuta di mezzo limone; un tè verde; 2 fette di ananas fresco e un cucchiaio di mandorle tritate; 2 fette biscottate integrali con un velo di miele.

Spuntino

Una macedonia a base di frutta di stagione, preparata al momento; una tisana detox al tarassaco o all’anice e cumino.

Pranzo

Un’insalata rinfrescante con verdure miste di stagione (tranne pomodori); 70 g di riso o orzo lessato con un cucchiaio di grana grattugiato e condito con 100 g di

zucchine lessate, tagliate a pezzetti, con un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, oppure una fetta di pesce al vapore o marinato con ortaggi di stagione e una fetta di pane integrale tostato.

Merenda

Un centrifugato di carote e sedano o un piccolo frutto a tua scelta con un flaconcino di kefir.

Cena

Crema di carote e cumino; insalata di carciofi con succo di limone e un filo di olio e 2 cucchiai di cannellini; verdure cotte a piacere e un cucchiaio d’olio extravergine di oliva spremuto a freddo. ■

LA BEVANDA D’ORZO È IL SEGRETO DEPURATIVO

Puoi alternare l’acqua a una bevanda d’orzo. Attenzione: non è il classico caffè del bar, a cui si aggiunge lo zucchero; quello farebbe più male che bene. La bevanda d’orzo propriamente detta è quella suggerita dalla tradizione che risale a Ippocrate e si prepara con l’erba d’orzo, solubile, nella quantità di uno o due cucchiaini in una tazza di acqua calda ma non bollente. L’erba d’orzo contribuisce a dare vitamine importanti e la quantità di minerali che non assumiamo, digiunando. Ma fa di più: alcalinizza l’organismo prevenendo quindi l’eccesso di secrezione gastrica. Se proprio risulta impossibile fare a meno di dolcificare, va usato un cucchiaino di miele di manuka, che è ricco di sostanze benefiche ed enzimi.

27 Apparato digerente

Dopo i pasti bevi

una tiSana

DiGERiSci mEGlio i fRitti con caRciofo E BaRDana

Gli estratti di carciofo e bardana hanno una potente azione depurativa. Prepara una tisana con 30 g di foglie di carciofo cui aggiungere 20 g di radice di bardana, per ogni 200 millilitri di acqua. Prepara con il mix un decotto, lasciando sobbollire per 5 minuti. Bevi fuoripasto.

Se nonostante le correzioni nel regime alimentare permane il disagio e il senso di pesantezza sullo stomaco, può essere utile aiutare i processi digestivi attraverso rimedi di medicina naturale che hanno dimostrato una grande efficacia nel controllo dei sintomi connessi alle difficoltà digestive: le tisane. Con questo nome prendiamo in considerazione anche bevande come infusi e decotti: ognuno di essi esercita un’azione specifica su singoli disturbi, ecco perché abbiamo deciso di presentarne una quantità varia, in modo che ciascuno possa trovare il rimedio più adatto per il suo specifico problema.

Hai ecceDuto a taVola? prenDi menta e camomilla

Un pasto troppo condito, abbondante, o magari un colpo di freddo possono essere la causa di un’indigestione. Con questo termine si intende il rallentamento delle funzioni gastriche che provoca senso di pesantezza, eruttazioni, nausea e può anche condurre al vomito. È tuttavia possibile riavviare la funzione digestiva grazie a un infuso di camomilla cui si può aggiungere un po’ di menta, che in questo caso stimola la funzionalità gastrica. La tisana si prepara usando un cucchiaino di entrambi i rimedi in una tazza da 200 millilitri di acqua bollente. Le erbe vanno

36 RIZA Speciale SORSI DI LEGGEREZZA
Queste bevande sono efficaci per superare tanti disturbi del tratto gastrointestinale. Se ne può preparare una per ogni esigenza

PER LA GASTRITE L’IDEALE È LA MALVA

L’infiammazione delle mucose dello stomaco può essere curata in maniera dolce, grazie all’azione lenitiva di alcuni fiori e alcune piante che consentono di comporre una tisana sfiammante. Il mix si compone usando 40 grammi di foglie e fiori di malva, uniti a 20 grammi di semi

lasciate in infusione cinque minuti prima di bere, a piccoli sorsi. È meglio non dolcificare: leggermente amara fa più effetto.

DiGeStione lenta?

raDice Di Genziana, anice e Semi Di finoccHio

Se l’indigestione è un fatto acuto, molti soffrono costantemente di digestione rallentata. In questo caso può essere utile affidarsi al potere curativo di erbe e radici amare, che hanno l’effetto di stimolare la funzione digestiva. La tisana va preparata con 40 grammi di radice di genziana a cui se ne devono aggiungere altri 40 di angelica e 20 di semi di finocchio. Dopo avere mischiato queste erbe officinali, se ne prende un cucchiaio e si può finalmente preparare il decotto, portando 200 ml di acqua a ebollizione e lasciando riposare per dieci minuti. Il decotto va assunto ancora tiepido, tendente al caldo, sorseggiando lentamente. Se l’amaro risulta troppo pronunciato, si può aggiungere un cucchiaino di miele.

Smorza l’iperaciDitÀ con liQuirizia, anice e carDo

Se senti e patisci un senso di pesantezza perenne, anche se il pasto non è stato abbondante, è utile bere una tisana

di finocchio. Se prende un cucchiaio colmo, che va versato in 200 millilitri di acqua fredda e portato a ebollizione. Giunto a bollore, si spegne il fuoco e si lascia riposare per 10 minuti. Se ne possono bere fino a tre tazze al giorno, meglio se lontano dai pasti.

a base di erbe in grado di sfiammare lo stomaco. La liquirizia (20 grammi) è l’ideale e può essere usata insieme a cardo mariano (40 grammi) e altri 40 grammi di semi di anice, digestivi. Si prende un cucchiaio del mix e si versa in una tazza di acqua fredda per due ore, lasciando macerare il tutto. Quindi l’insieme va portato a ebollizione e lasciato raffreddare per un’altra mezz’ora. Il rimedio dà il massimo risultato se assunto mezz’ora dopo il pasto, meglio se tiepido. ■

comE aumEntaRnE l’aZionE

Se soffri di dolori epatici, puoi aggiungere alla tisana di cicoria 10 grammi di semi di cumino. Il cumino è una spezia usata nella medicina ayurvedica come depurativo delle vie biliari.

il DetoX Dai Farmaci Si PUÒ Fare con la cicoria

Fegato e stomaco vanno in sofferenza anche in caso di consumo eccessivo o continuo di farmaci. Le medicine, infatti, vengono quasi interamente metabolizzate a livello epatico e talvolta irritano le pareti della sacca gastrica. In questa situazione puoi depurarti con una tisana composta da pari quantità di bardana, crisantemo e cicoria. Dopo avere mischiato i rimedi ne vanno messi tre cucchiaini per ogni tazza di acqua bollente. Il tempo di infusione deve essere di 10 minuti e se ne possono prendere tre tazze al giorno. Il sapore è leggermente amaro.

La Salvia officinalis ha molte proprietà benefiche che consentono di trattare al meglio numerosi problemi digestivi. Può essere allora un ottimo rimedio contro uno dei disturbi più fastidiosi e dolorosi: il reflusso gastroesofageo. Unita alla camomilla, la salvia elimina l’infiammazione e lenisce il dolore causato dagli spasmi. Si devono unire parti uguali dei due rimedi e usarne un cucchiaino raso per ogni 150 millilitri d’acqua. Dopo avere portato l’acqua a bollore si devono lasciare i rimedi in infusione per circa 10 minuti, prima di filtrare. La tisana va bevuta dopo i pasti.

37 Apparato digerente
Sollievo al reFlUSSo con la Salvia

la Bromelina Dell’ananaS

facilita l’assimilazione delle proteine

nche nei cibi ci sono gli enzimi. I più ricchi sono quelli di origine vegetale. Nel gambo dell’ananas, per esempio, si trova la strepitosa bromelina, una vera e propria panacea per molti fastidi gastrici.

Ne esistono due differenti forme. La prima è contenuta in grandi quantità nel frutto, la seconda nel gambo della pianta. Una volta si pensava che la bromelina fosse un semplice enzima digestivo (o proteolitico) invece le ricerche recenti hanno rivelato altre im-

portanti benefici per la salute e che in realtà la bromelina, presente soprattutto nel cuore del frutto e nel gambo, è un estratto acquoso composto da più enzimi che aiutano a digerire le proteine e tante altre sostanze fra cui anche carboidrati.

L’unica piccola caratteristica da tenere sempre ben presente è che la bromelina contenuta nell’ananas non resiste alle alte temperature. Quindi crostate e marmellate a base di ananas non possono essere considerati degli anti-infiammatori naturali.

38 RIZA Speciale DUE FRUTTI FORMIDABILI
Questo enzima è capace di coadiuvare la digestione delle proteine ed è quindi un toccasana per lo stomaco
A

CONTRASTA GLI EFFETTI DEI PASTI PROTEICI

Quando si mangiano troppe proteine oppure si abbinano in modo scorretto ad alimenti proteici che richiedono tutt’altro processo digestivo (ad esempio carne e latticini oppure carne e uova), le ore consecutive al pasto possono diventare parecchio impegnative: ci si sente appesantiti e rallentati, l’addome si gonfia e duole.

Il cibo, che resta più a lungo a fermentare nel tratto digestivo, sarà più probabilmente accumulato nei depositi adiposi. Il gambo d’ananas arriva ancora un volta in

soccorso grazie alla sua azione proteolitica. La digestione delle proteine, che inizia dallo stomaco, richiede infatti un lavoro intenso da parte dell’organismo, che deve scomporre queste sostanze in aminoacidi semplici prima di poterli assimilare.

La bromelina, sostenendo e intensificando il lavoro degli enzimi digestivi, aiuta a scomporre le proteine, evitando che questa operazione renda la digestione troppo lenta e difficoltosa e allontanando il rischio di gonfiori.

Semplifica i proceSSi

DiGeStiVi più compleSSi

Come le sue “sorelle” papaina e ficinaenzimi digestivi ricavati rispettivamente dalla pianta di papaia e da quella di fico - anche la bromelina contenuta nell’ananas è alla base di preparazioni e prodotti che favoriscono una corretta digestione. Questo perché la bromelina è in grado di disgregare le proteine complesse in aminoacidi semplici, un compito che solitamente il nostro organismo riesce ad assolvere in maniera autonoma. Il sistema gastrointestinale degli esse

Sfruttala al meGlio

Il frutto fresco dell’ananas è utile per chi vuole digerire e contrastare anche ritenzione e cellulite ma bisognerebbe mangiare almeno un quarto di frutto con il gambo per riuscire ad assumere una dose sufficiente di bromelina, il principio attivo snellente e digestivo. Tuttavia, spesso è poco reperibile o è scomodo da portare al lavoro come spuntino e in alternativa al frutto puoi utilizzare il concentrato in polvere di gambo ananas diluito in acqua: ha tutta la gradevolezza di un succo. Prendilo a fine pasto, per stimolare la diuresi favorendo la riduzione di stati infiammatori e degli accumuli dei liquidi. Assumi 1-2 bustine al giorno con acqua. Ricordati sempre che è meglio scegliere un pro-

dotto a basso contenuto calorico, senza zuccheri aggiunti, OGM, né allergeni. In erboristeria e in farmacia è possibile anche trovare integratori a base di sola bromelina. Puoi prenderli a stomaco vuoto per sfruttare le proprietà antinfiammatorie e digestive.

USa il SUcco Per la marinatUra

La bromelina favorisce la digestione delle proteine.

Puoi, quindi, mangiare il frutto fresco dell’ananas (incluso il gambo), ma per evitare che le troppe proteine della bistecca o del pesce rallentino la digestione e il metabolismo, fai marinare la carne con del succo di ananas e un pizzico di zenzero. Lasciala immersa nel frutto per un paio d’ore e poi cucinala in padella.

t

contRo i BRucioRi Di Stomaco

Contro i bruciori di stomaco e la cattiva digestione puoi associare all’ananas la curcuma. L’ananas come abbiamo detto contiene bromelina, un enzima digestivo dalle proprietà antinfiammatorie che potenzia l’assimilazione della curcumina, il principio attivo della curcuma. Fai così: frulla 200 g di ananas a fette con un cucchiaino di miele e un paio di centimetri di radice fresca di curcuma. In alternativa puoi far bollire in poca acqua un cucchiaino di spezia in polvere e poi aggiungere il tutto agli altri ingredienti.

39 Apparato digerente

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