Tanti esempi concreti per riuscire a eliminare atteggiamenti nocivi, convinzioni sbagliate, legami dannosi, abitudini che appesantiscono. È possibile così ritrovare la propria strada, per vivere meglio e far sparire facilmente i chili in eccesso.
RIZA Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
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Gabriele Guerini Rocco
100 CONSIGLI PER DIMAGRIRE SENZA DIETA
Nel libro cento suggerimenti utili per prendersi cura di se stessi, riscoprire le proprie passioni, i talenti e i piaceri; così si dimagrisce senza fare rinunce, ma anzi arricchendo la propria esistenza.
Gabriele Guerini Rocco
100
CONSIGLI PER DIMAGRIRE SENZA DIETA
RIZA
Molte persone riescono a perdere peso anche senza sacrifici alimentari e senza compiere sforzi particolari: l’importante è far scattare un cambiamento che smuove le energie interiori rimaste “bloccate” e stagnanti. Si ingrassa quando la vita si è spenta e si rinuncia a qualcosa di importante per sé.
RIZA
02/12/13 15:49
Gabriele Guerini Rocco
100
CONSIGLI PER DIMAGRIRE SENZA DIETA
RIZA
100 consigli per dimagrire senza dieta Testi: Gabriele Guerini Rocco Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Illustrazione di copertina: Alberto Ruggieri © 2013 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.
Gabriele Guerini Rocco medico omeopata, esperto di alimentazione, esercita presso il Centro Riza di Dimagrimento Olistico a Milano. Ha scritto Principi di Omeopatia (La Grande Enciclopedia di Repubblica e L’Espresso, 2006), Le erbe per sciogliere i grassi (Riza 2009), Gli integratori che fanno perdere peso (Riza 2009), Il dimagrimento psicosomatico (Riza 2012), Perché non dimagrisco? (Riza 2012), Dimagrire con l’omeopatia (Riza 2013), A ogni sovrappeso la sua soluzione (Riza 2013), La dieta giusta per te (Riza 2013). Collabora con le riviste: Riza psicosomatica, Dimagrire e Salute Naturale.
Indice INTRODUZIONE
10
I METODI CONCRETI CHE AIUTANO A PERDERE PESO
13
1.
Avere cura di sé è la base del peso forma
14
2. Diventa più consapevole di quello che mangi
15
3. L’immaginazione fa dimagrire
17
4. Ascoltare i disagi aiuta a ritornare in forma
19
5. Non lasciare che il lavoro si trasformi in un “peso”
21
6. Liberati dai legami sbagliati e comincerai a dimagrire
23
7. Un diario aiuta a “digerire” le emozioni più pesanti
24
8. Nuovi vestiti danno slancio anche al metabolismo
25
9. Chi si sa innamorare perde peso più facilmente
27
10. I sogni notturni: una guida preziosa per dimagrire
29
11. Delegare ad altri solleva anche dai chili di troppo
30
12. Cambiare strada ci porta sulla via del peso forma
31
13. Annusare un olio essenziale placa la fame nervosa
33
14. Mangia comodamente seduto: ti sazi di più
35
15. Mastica piano: metabolizzi il cibo e le difficoltà
36
16. Svuotare un armadio ti fa “alleggerire”
37
17. Il massaggio drena, rimodella e distende
39
18. Il dimagrimento comincia al supermercato
41
19. Le crisi nella vita di coppia portano nuovi stimoli
42
20. Con un hobby, i grassi si bruciano senza fatica
44
21. Se dormi bene attivi gli ormoni dimagranti
45
22 Cambiare casa fa bene anche alla linea
47
23. Accudire un animale risveglia gli istinti vitali
49
24. Dimagrisci se pratichi uno sport che ti appassiona
50
25. Andare in vacanza: una grande occasione
52
26. L’aria di montagna risveglia il metabolismo
53
27. Nei luoghi di mare via lo stress e il sovrappeso
55
28. L’omeopatia riattiva l’energia snellente
56
29. Erotismo e sessualità: dimagrire con piacere
58
30. Ritrova le passioni trascurate e ritroverai la linea
59
31. I desideri accendono il fuoco che brucia i chili
61
32. Pensare al cibo nel piatto induce a mangiare di meno
62
33. La rabbia “giusta” alleggerisce da tanti pesi
64
34. Se impari a stare da solo eviti le mangiate consolatorie
65
35. Il silenzio aiuta a concentrarsi sul cibo essenziale
66
36. Sii presente a te stesso e mangerai di meno
67
37. Le compagnie giuste aiutano a non ingrassare
69
38. Usa le parole più adatte: sono un alleato per la linea
70
39. La medicina cinese aiuta a riequilibrare il peso
72
40. Fiori di Bach per alleviare le emozioni che ingrassano
73
41. Meno affamati e più snelli con il giardinaggio
75
42. Le tisane ci depurano dalle tossine ingrassanti
76
43. Gli oligoelementi contro la fame e il sovrappeso
78
44. I sali che disintossicano ed eliminano i chili in più
79
45. Una nuova passione cancella gli attacchi di fame
81
46. Avere un segreto ci mantiene in linea
82
47. Tenere la dieta per sé fa sparire i chili più facilmente
83
48. Dimagrisci per te, non per far piacere ad altri
85
49. Sbarazzarsi dei modelli allontana i raptus di fame
86
50. Depurare l’organismo elimina con facilità i chili
88
51. Non fissarti su tabelle e programmi troppo rigidi
89
52. Fai buon uso dello specchio per ritrovare la forma
90
53. Non continuare a controllare ossessivamente il peso
92
54. Non importi regole fisse e perdonati gli “sgarri”
95
55. Non buttarti subito sul cibo, impara ad aspettare
96
56. Annusare i cibi stimola digestione e metabolismo
98
57. “Meditare” sul cibo per capire la sua importanza
100
58. Non obbligarti a mangiare solo perché “è l’ora”
101
59. Le coccole sono un potente dimagrante
103
60. Impara a lasciare gli avanzi e a non accettare il bis
105
61. Smetti di fare sempre confronti con gli altri
107
62. Cerca di ascoltare il corpo e capire le sue esigenze
108
63. La riflessologia sblocca i punti utili per dimagrire
109
64. Prova a cambiare maschera e libererai la tua vera linea
111
65. Evita i lamenti e la linea ricomincerà a volare
112
66. L’agopuntura per controllare gli attacchi di fame
113
67. Stimola i punti del corpo che attivano il dimagrimento
115
68. Segui l’insegnamento che viene dalle fiabe
116
69. Saltare regolarmente i pasti non serve a perdere peso
118
70. Gli amici giusti ci fanno dimagrire
119
71. Piangere aiuta a scaricare i pesi trattenuti
120
72. Ridere fa liberare l’energia della leggerezza
121
73. Ballare fa perdere i chili accumulati per lo stress
123
74. Un po’ di cioccolato è un alleato contro i grassi
124
75. Tai Chi: movimenti dolci con effetto dimagrante
126
76. Lo yoga libera la mente dai conflitti con il cibo
127
77. Rilassarsi fa dimagrire più dell’esercizio intenso
128
78. La musica stimola il metabolismo
129
79. Circondati di colori adatti contro lo stress che ingrassa
130
80. Il Feng Shui porta in tavola l’energia snellente
132
81. Fai di ogni pasto un piccolo rito
134
82. Liberarsi dai legami eccessivi ci rende più snelli
135
83. Metti da parte i giudizi e fai pace con il cibo
136
84. Essere informati aiuta a mangiare in modo corretto
137
85. Non rimandare più, per non accumulare peso
139
86. Non avere troppa fretta e riuscirai a perdere chili
140
87. Le suggestioni che aiutano a battere il sovrappeso
142
88. Con la postura corretta i rotolini scompaiono
143
89. Accetta senza troppa severità i tuoi “peccati” almentari 144 90. Impara anche a dire no: ti protegge dai pesi inutili
145
91. Terme: fonti di benessere e alleate della linea
147
92. Cancella i rimorsi e i sensi di colpa
148
93. Non pensare più al passato e liberati dalle zavorre
149
94. Con la medicina ayurvedica elimini le tossine e i chili
151
95. Respirare bene libera dalle tensioni “ingrassanti”
152
96. Non rimuginare troppo sulle cause del sovrappeso
153
97. Un antico metodo che rivela la mappa del dimagrimento 155 98. Coltivare i sogni riaccende il metabolismo
156
99. Fai emergere l’artista in te e ridisegna la tua linea
157
100. Scopri qual è la tua strada per star bene e dimagrire
158
Introduzione
L’
esperienza mostra che le diete non sono indispensabili per dimagrire. Molte persone, infatti, riescono a perdere peso senza fare sacrifici alimentari. Come può accadere? Le modalità sono diverse da persona a persona, ma un elemento comune è indubbiamente il fatto che nella vita di costoro è “scattato” qualcosa, si è “acceso” un cambiamento che ha comportato una svolta nella loro esistenza, nel loro modo di pensare, di essere. In seguito a questo cambiamento, il peso si è “magicamente” ridotto. Il loro peso era aumentato perché la vita si era spenta, avevano rinunciato a qualcosa di importante e prezioso per se stessi. Riscoprirlo li ha portati a stare bene e a dimagrire quasi senza accorgersene. Questo è il senso profondo del dimagrimento secondo il metodo psicosomatico. Lo scopo di questo libro è quello di presentare una serie di queste “scoperte”, ossia di spunti, tratti dall’esperienza concreta presso il Centro Riza, che illustrano molte delle possibili vie per dimagrire senza dieta. Si tratta di un elenco incompleto perché i percorsi per perdere peso in questo modo sono innumerevoli per non dire infiniti. 10
Introduzione
Però occorre stare attenti a due rischi in cui si potrebbe incappare. Il primo è quello di ritenere che tutti coloro che sono in sovrappeso possano dimagrire facendo a meno della dieta. Non è proprio così. L’approccio dietologico spesso sbaglia nel dimenticare l’importanza del lato psichico del sovrappeso, ma non deve accadere il contrario. Molte persone hanno infatti davvero bisogno di una dieta, intesa non tanto come una riduzione dell’apporto calorico, quanto come un modo per riequilibrare uno stile alimentare scorretto. È fondamentale però portare l’attenzione anche sugli aspetti non alimentari del sovrappeso, quelli legati alle emozioni e ai bisogni psicologici; così facendo anche una sana alimentazione sarà vissuta in modo diverso, più leggero, meno ossessionante. Nel libro sono contenuti molti suggerimenti “non dietetici” per favorire il dimagrimento, attraverso la presa di coscienza degli aspetti della propria vita nei quali occorre un reale cambiamento, non solo alimentare. Il secondo rischio è quello di limitarsi a “copiare” uno dei tanti esempi presentati. La via per dimagrire senza dieta è per definizione unica, individuale, personale. I consigli riportati indicano la via, non per essere imitati meccanicamente, ma per aiutare a concentrare lo sguardo su se stessi e capire le proprie reali necessità interiori, che spesso trovano uno sfogo sbagliato nel cibo. Tra i vari metodi illustrati, il lettore potrà trovare un esempio illuminante, che gli indicherà come arrivare alla soluzione giusta per lui. Il mezzo principale consiste nello stare bene con se stessi e nel riaccendere la propria vita, “bruciando” così i chili superflui. 11
I METODI CONCRETI CHE AIUTANO A PERDERE PESO Cento consigli pratici che suggeriscono diversi modi per perdere i chili di troppo anche senza una dieta rigida. Indicano come è possibile sciogliersi da legami e pesi, per liberare le energie interiori che portano a ritrovare se stessi e la propria forma migliore.
1
Avere cura di sé è la base del peso forma
“Avere cura di sé” è il “motto”, il cardine e il filo conduttore di tutte le voci successive. Avere cura di sé fa dimagrire, perché normalmente il sovrappeso è dovuto al fatto che chi ne è afflitto si è in qualche modo trascurato, non solo nell’alimentazione, ma nella vita in genere. Infatti, l’alimentazione è lo specchio del nostro modo di essere al mondo: se è disordinata, non è un problema di per sé, ma è un sintomo, fra tanti, del fatto che non ci stiamo occupando di noi stessi. Infatti, se non ci occupiamo di noi stessi, le nostre energie rimangono inespresse, frustrate, e quindi ristagnano. L’aumento di peso è proprio l’espressione, la manifestazione psicosomatica di questo accumulo di energie stagnanti. In una situazione simile, mettersi a dieta può essere uno strumento di svolta per alcune persone, ma per molte altre potrebbe aggiungere frustrazione a frustrazione: infatti, se la radice del sovrappeso non è alimentare, fare diete su diete non aiuterà (anzi spesso porterà fuori strada). Invece è su altri fronti che si deve dirigere la propria attenzione. Avere cura di sé significa riprendere in mano la propria vita, iniziare a chiedersi che cosa non va, cosa ostacola o blocca l’espressione della nostra creatività, delle nostre potenzialità, del nostro talento, in poche parole la nostra realizzazione. Qualcuno potrebbe però obiettare: “Ma se ciò che mi 14
100 consigli per dimagrire senza dieta
blocca non è per niente modificabile o risolvibile?”. Non bisogna pensare solo in termini di fattori esterni: qualunque cosa ci sia successa e ci possa aver portato a ingrassare, possiamo iniziare ad avere cura di noi stessi e a non rovinarci più col cibo, anche ci siamo imbottigliati in una situazione difficile e non possiamo cambiarla. Si tratterà sempre di iniziare a fare un po’ più caso a se stessi; di certo c’è un luogo dentro di noi che nessuno può intaccare e dal quale in ogni istante possono scaturire leggerezza e libertà.
2
Diventa più consapevole di quello che mangi
“Curare la propria alimentazione” non significa “mettersi a dieta”, cioè sottoporsi a un regime alimentare restrittivo. Significa invece iniziare a informarsi, cercare di conoscere ciò che si mangia, capire il perché di determinate scelte o combinazioni alimentari. Significa innanzitutto iniziare a diventare più consapevoli del proprio stile alimentare, che in genere è quello ereditato automaticamente dalla famiglia di origine e modificato passivamente a seconda di mode, necessità, voglie o altri input esterni. Significa rendersi conto, per esempio, che stiamo “subendo” dei modelli alimentari senza sapere esattamente perché li seguiamo o lasciandoci guidare dagli schemi 15
degli altri oppure solamente dai nostri istinti, senza una coscienza reale di ciò che mettiamo nel piatto. Curare la propria alimentazione può essere un primo passo verso la consapevolezza di sé. Non a caso alcuni studiosi, come Todd Heatherton del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Harvard, ritengono che le abbuffate bulimiche vadano proprio lette anche come una fuga dalla consapevolezza di sé. Curare la propria alimentazione vuol dire allora non lasciarla “al caso” e quindi avere rispetto di se stessi attraverso una maggiore attenzione al modo in cui ci nutriamo, sia per quel che riguarda il cibo che scegliamo sia per il modo in cui mangiamo. Imparare a fare colazione (e farla bene), a fermarsi durante il pranzo, a non pasteggiare davanti al computer o alla televisione, a mangiare lentamente, a masticare piano (come approfondiremo in altri punti specifici di questo libro) può essere il primo passo, molto semplice, con cui possiamo iniziare a occuparci di noi stessi. Attraverso il cibo, ma senza metterci necessariamente a seguire una dieta. È un dato certo: chi inizia a interessarsi un po’ di alimentazione perde peso senza bisogno di restrizioni alimentari. Lo dimostra nettamente l’esperienza del metodo di dimagrimento psicosomatico che abbiamo adottato: dando delle semplici informazioni alimentari basilari, senza impostare una dieta restrittiva, le persone dimagriscono comunque. Ciò accade perché sono diventate più consapevoli del loro modo di mangiare: hanno iniziato a riprendere in mano la loro vita anche col cibo o partendo proprio dal cibo. 16
100 consigli per dimagrire senza dieta
3
L’immaginazione fa dimagrire
Dentro di noi c’è un luogo dotato di poteri straordinari e capace di suggerirci la via per liberarci dei pesi più grossi e tenerci “in linea” con noi stessi: è quello della nostra immaginazione, che è una preziosissima alleata per sconfiggere i “mostri” che ci fanno mangiare troppo e ingrassare. L’immaginazione va tenuta distinta dalla fantasia: la prima è autentica, la seconda è equiparabile all’illusione. A volte ci parla attraverso i sogni (ai quali sarà dedicata una specifica voce di questo libro). Altre volte possiamo metterci in contatto con la fonte delle immagini interiori attraverso la psicoterapia, alcune tecniche specifiche come l’immaginazione attiva ideata da Jung o la distensione immaginativa. Con queste tecniche si cerca di lasciare affiorare un’immagine spontanea oppure si parte da un’immagine spontanea emersa in un sogno o ancora il terapeuta introduce volontariamente un’immagine guida. L’esperienza mostra che attraverso un sapiente utilizzo di queste tecniche si può imparare a eliminare i condizionamenti che ci inducono a comportamenti che non ci apprtengono, come per esempio quello di mangiare in modo compulsivo. Ma al di là di questi casi specifici, tutti noi utilizziamo l’immaginazione più spesso di quanto non sembri. Infatti, quando nel linguaggio parlato utilizziamo delle metafore, stiamo facendo ricorso alla nostra immagina17
zione. A volte le metafore sono il miglior modo per rendere esplicite idee, sensazioni o stati d’animo che in noi sono ancora poco chiari o distinti. In questi casi le metafore possono essere considerate immagini che congiungono il mondo conscio e il mondo inconscio. Per esempio molti descrivono le loro abbuffate o i loro sgarri alimentari in questo modo: “Non ce l’ho fatta, dottore… sono caduta in tentazione”, come se veramente ci fosse un diavoletto tentatore che si incarna nel cibo. Oppure un’altra espressione molto comune è: “Qualcosa più forte di me mi ha spinto verso la dispensa”, come se esistesse una forza o un’energia irresistibile che ci fa camminare contro la nostra volontà, come se fossimo i burattini di un invisibile Mangiafuoco che ci fa agire contro la nostra stessa volontà. La stessa parola “peso” può essere intesa sia come il peso corporeo sia come l’immagine di un peso che ci si sente addosso e che può essere legato alle responsabilità, agli impegni lavorativi e familiari, al giudizio altrui e così via. Ebbene, tutte queste situazioni possono essere l’occasione per iniziare a “giocare” con le immagini spontanee che abitano dentro di noi. Perché dallo stesso luogo da cui vengono le immagini terrifiche, possono venire anche quelle benefiche, perché in quel luogo interiore le une si trasformano nelle altre, le une coesistono con le altre. Imparando a giocare con l’immaginazione, a cambiare le immagini che ci guidano, possiamo anche “alleggerire” non solo il peso psicologico che grava su di noi, ma anche il nostro peso fisico. 18
100 consigli per dimagrire senza dieta
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Ascoltare i disagi aiuta a ritornare in forma
Quando parliamo di “forma”, “essere in forma”, “peso forma”, stiamo parlando essenzialmente del corpo. Noi siamo una cosa sola col nostro corpo, eppure spesso è come se vivessimo senza il corpo o come se il corpo fosse un satellite lontano che ruota attorno alla nostra mente, presa dalla routine, dalla quotidianità, dal susseguirsi di automatismi che si rincorrono continuamente uno dopo l’altro dalla mattina alla sera. Ci si alza, ci si lava, si fa colazione (forse), ci si veste, si va sul luogo di lavoro e così via. Ogni giornata si svolge secondo il solito copione, sappiamo già cosa succederà. Potremmo quindi dire che per molti di noi ogni giornata è già finita prima ancora di iniziare. Ma a volte, nel corso di queste giornate “piatte”, già “scritte”, improvvisamente qualcosa si risveglia spontaneamente dentro di noi e richiama la nostra attenzione. In genere è una sensazione fisica strana, insolita, fastidiosa, che viene in qualche modo a turbare il regolare svolgimento delle faccende in cui siamo immersi. Sono quelli che chiamiamo sintomi o disagi e verso i quali assumiamo quasi istintivamente un atteggiamento ostile e combattivo: vorremmo capire da dove vengono e fare di tutto per mandarli via. A volte poi è come se queste sensazioni ci dessero l’appuntamento. Per esempio, spesso chi soffre di attacchi di fame sa già a che ora arriveranno: “Quando torno a casa alla sera, apro il fri19
go e mangio quello che trovo” oppure “Dopo cena mi butto sul divano e mi arriva la voglia di un dolce”. Oppure un gonfiore alla pancia: “Appena finito di mangiare mi si gonfia tutta la pancia”. Questi sintomi sono la nostra salvezza: in una giornata tutta proiettata automaticamente verso l’esterno essi stanno attivando l’attenzione verso l’interno. In una giornata già tutta pianificata, decisa e stabilita, essi stanno portando l’ingrediente dell’imprevisto. Se siamo persone che devono avere tutto sotto controllo, essi ci stanno facendo capire che non siamo così potenti da poter controllare tutto. Combattere questi sintomi a suon di farmaci non servirà a niente: spesso infatti si ripresenteranno sotto altre spoglie. È necessario invece iniziare a prendere confidenza con queste sensazioni e attraverso di esse con il nostro corpo, che nella sua spontaneità e naturalezza sa sempre cosa fa al caso nostro. Se arrivano gli attacchi di fame di sera è perché non ci siamo ascoltati prima, durante il giorno, oppure abbiamo “lasciato correre” le nostre sensazioni e impressioni. Se la pancia si gonfia dopo mangiato, è perché “non eravamo lì” col corpo ma con la testa, eravamo nei pensieri o nelle parole e abbiamo mangiato in fretta, meccanicamente e ingurgitato aria. Ascoltare i propri disagi è iniziare a entrare concretamente in sintonia con se stessi, è la prerogativa indispensabile per poter rientrare nella forma giusta. Senza riposizionarsi sul corpo, ogni percorso di dimagrimento rischia di essere puramente mentale e ideale. 20
100 consigli per dimagrire senza dieta
Non lasciare che il lavoro si trasformi in un “peso”
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Giovanna ha 38 anni e la sua vita è simile a quella di migliaia di persone. Finiti gli studi, trova lavoro come impiegata in un’agenzia assicurativa, si sposa e ha un figlio. Un lavoro sicuro, una famiglia felice, una vita normale, “ordinata” e abitudinaria. Ma quando la nostra vita è troppo ordinata e abitudinaria, quando la nostra vita è simile a quella degli altri, forse dovremmo iniziare a preoccuparci. Infatti, piano piano, nel corso di una decina d’anni, Giovanna aumenta di peso, o meglio, come si esprime lei, inizia a “lievitare” come un impasto di acqua, farina e lievito appunto, che lentamente si gonfia. La lievitazione è un processo lento che ha bisogno di “staticità”: infatti, si dice anche che l’impasto va lasciato “a riposo” per un certo tempo, deve stare fermo e in condizioni “fisse” (temperatura costante, buio eccetera). Se stiamo lievitando significa allora che la nostra vita è diventata statica, ci siamo fermati, ci siamo seduti e il “lievito”, ossia la nostra energia psichica stagnante inizia ad accumularsi e farci gonfiare. Giovanna se ne rende conto, lei che semplicemente aveva scelto quel lavoro “tanto per” iniziare a guadagnare qualcosa e costruire casa e famiglia, mentre i suoi interessi erano ben altri: la campagna, la natura, l’alimentazione biologica. Ma a un certo punto si è accorta che quel lavoro “non 21
le va proprio giù” (guarda caso, Giovanna soffre anche di reflusso gastrico), ogni giorno casa e ufficio, scadenze perentorie, pressioni dall’alto, stress. Ogni tanto si mette a dieta, certo perde peso, come è ovvio che sia, ma poiché la radice del suo sovrappeso non è alimentare (infatti, anche al di fuori del periodo di dieta, Giovanna non si abbuffa, non fa pasti extra, segue un’alimentazione sana ed equilibrata), la soluzione non è nelle diete dimagranti. E se ne accorge anche lei quando, sottoponendosi a una dieta molto famosa, non cala neanche di un etto. Grazie all’approccio psicosomatico, invece, prende coscienza del fatto che non sta realizzando se stessa e che, avendo imboccato una strada non sua, il lavoro è diventato “il peso” della sua vita. Con il marito inizia quindi a considerare seriamente un progetto cui teneva tanto: l’apertura di un agriturismo in campagna. La cosa prende forma e dopo circa un anno si realizza: Giovanna lascia il suo lavoro e con il marito apre un agriturismo. Nel momento in cui si licenzia e inizia a dedicarsi “anima e corpo” al nuovo lavoro Giovanna perde 8 chili nel giro di due mesi. Certo, non sappiamo come andrà avanti, ma se Giovanna riaumenterà di peso, saprà che probabilmente è diventata statica in qualcos’altro. È vero anche che altre persone, nel momento in cui hanno cambiato lavoro, sono aumentate di peso, ma se ciò è accaduto significa che hanno trascurato qualcos’altro di importante di se stesse. 22
100 consigli per dimagrire senza dieta
Liberati dai legami sbagliati e comincerai a dimagrire
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Lungi dall’essere un’incitazione a comode separazioni, sta di fatto che molte persone hanno cambiato veramente forma e sono dimagrite nel momento in cui si sono accorte che alla radice del loro sovrappeso c’era una relazione di coppia ormai finita che, trascinata avanti per pigrizia o paura della separazione, si era trasformata in una gabbia in cui ingrassavano sempre più. Diversi possono essere i meccanismi. Per esempio, ingrassiamo perché mangiamo dolci attraverso i quali ci regaliamo la dolcezza che il partner non ci trasmette. Oppure mangiamo “schifezze” perché è così che stiamo vivendo la vita di coppia: stiamo mandando giù, accettando una relazione che in realtà non ci regala più piacere o un partner che troviamo “indigesto”. Oppure ancora mangiamo compulsivamente per rabbia: la vorremmo scagliare tutta contro il partner, ma per il quieto vivere o per paura che ci lasci mandiamo giù il boccone amaro e puniamo noi stessi per punire il partner. Prendere atto che alla radice del sovrappeso c’è un rapporto di coppia insoddisfacente è il primo passo per iniziare ad affrontare la situazione in modo più appropriato, cioè senza dare più la colpa al cibo, all’età o al metabolismo, senza ricercare più forsennatamente l’ennesimo rimedio dimagrante miracoloso o cimentarsi ulteriormente in una dieta dimagrante inutile. 23