L'arte di prendere la decisione giusta

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Quando siamo di fronte a un bivio importante della nostra vita e dobbiamo decidere quale strada prendere, cominciamo a ragionare, a valutare i pro e i contro, rimuginiamo senza arrivare mai a una soluzione convincente. Ma è inutile torturarsi con dibattiti interni o chiedere consiglio all’amico o all’amica; impariamo invece ad affidarci al sapere innato che è dentro di noi e che ci parla attraverso le intuizioni, le sensazioni corporee e le emozioni. La risposta deve venire da sola. Se è spontanea, qualsiasi decisione arrivi, viene per il nostro bene. Nel libro spieghiamo quali sono gli errori più comuni nel momento in cui dobbiamo fare delle scelte e come ascoltare la voce interiore che ci indica la strada.

L’arte di prendere la decisione giusta

RIZA

L’arte di prendere la decisione giusta Affidarsi alla ragione o all’istinto? Le scelte fatte solo con la testa spesso si rivelano sbagliate. Dobbiamo imparare ad ascoltare la parte saggia che è dentro di noi

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Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

Il metodo pratico per decidere senza avere dubbi 11/05/17 15:22


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L’arte di prendere la decisione giusta Affidarsi alla ragione o all’istinto?

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L’arte di prendere la decisione giusta Editing: Giuseppe Maffeis Grafica di copertina: Roberta Marcante Immagine di copertina: Alberto Ruggieri Foto: 123rf, Fotolia © 2017 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

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Sommario Introduzione

La scelta migliore emerge spontanea..................................................... 7 Capitolo 1

A chi affidarsi per decidere bene: ragione o intuito?.................................................. 13 Capitolo 2

Quando scegli non avere fretta e non rimuginare................................................... 37 Capitolo 3

Lasciati guidare dall’interiorità e dal tuo istinto...................................................... 65 Capitolo 4

L’intuizione, un’altra forma di intelligenza................................. 97 Capitolo 5

Non rimpiangere le scelte che hai fatto......................................................... 129

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Introduzione

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Introduzione

La scelta migliore emerge spontanea Cosa facciamo di solito quando dobbiamo compiere una scelta importante? Cominciamo a ragionarci sopra, a valutare i costi e i benefici delle varie alternative, ci pensiamo e ci ripensiamo. Nell’indecisione, chiediamo consiglio agli amici, alle persone fidate o ai presunti esperti. Ci logoriamo per trovare la giusta soluzione, riempiamo la testa di dubbi e di tormenti mentali. Infine valutiamo tutti i dati a nostra disposizione, li soppesiamo e prendiamo la decisione che ci sembra migliore. Spesso però nel fare la scelta siamo condizionati da modelli di pensiero comuni, da schemi mentali precostituiti, dal desiderio di compiacere gli altri. Così la decisione presa in molti casi non è quella più adatta per la nostra felicità e per la nostra crescita. È una scelta “standardizzata”, che non tiene conto delle caratteristiche che ci rendono unici e diversi da tutti. Tra le diverse strade possibili la nostra mente razionale infatti ha la tendenza a indirizzarci su quella che prenderebbero tutti, che non sempre corrisponde al percorso di vita più congeniale alla nostra essenza naturale. Ma dentro di noi c’è una parte profonda che sa esattamente quello che è meglio per ognuno; è il nostro nucleo più intimo e autentico, un’intelligenza innata 7

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Introduzione

che ci fa prendere le decisioni giuste, se le diamo retta. I pensieri e i ragionamenti disturbano questa voce interna, che ci parla attraverso le sensazioni corporee, le intuizioni e le emozioni. Se ti stacchi dai pensieri arriva la soluzione, nell’inconsapevolezza, perché finalmente vedi le cose da un punto di vista diverso, nuovo. Dunque, come si prendono le decisioni giuste? Dobbiamo imparare ad affidarci alla saggezza istintiva, che al momento opportuno ci avvisa, ci frena, ci spinge. Lo fa attraverso sintomi fisici, blocchi provvidenziali, emozioni ed intuizioni inaspettate, sogni, eventi che appaiono casuali... Tutti questi messaggi segnalano alla nostra parte conscia qual è la nostra reale volontà profonda. Ci spingono a scegliere in base alla domanda “Cosa voglio fare?”, e non “Cosa dovrei fare?”, che è l’interrogativo comune che ci poniamo quando stiamo per decidere. Se riusciamo ad ascoltare i segnali della sapienza inconscia, le decisioni giuste arriveranno senza sforzo... Le soluzioni vengono dalla parte buia e sconosciuta di noi, quella avvolta nel mistero. In ciò che non sai di te risiede la tua parte più feconda. Non cercare di capire cosa fare, fai e basta.

Metti a tacere i pensieri Le decisioni più difficili tra due alternative di vita riguardano in genere le scelte d’amore, il posto di lavoro e la famiglia. Lo amo o non lo amo? Lasciarlo o stare con lui? Scegliere un lavoro all’estero incerto, ma eccitante o la routine noiosa, ma comoda? 8

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La scelta migliore emerge spontanea

Di fronte a questi dubbi che cosa occorre fare? Non prendere posizione subito, sospendi il giudizio, non cercare di capire. Fai tacere i pensieri e aspetta. Evita di parlare della tua scelta e non chiedere consigli: rischi di perdere lucidità ingolfando la mente di chiacchiere. Le decisioni migliori fioriscono da sole, all’improvviso, quando non ci pensi. Se è spontanea, qualsiasi risoluzione arrivi, viene senza il tuo parere e viene per il tuo bene. Quando ti distrai dal tuo problema e lasci da parte i ragionamenti, entri in un territorio misterioso, magico, in un altro modo d’essere. Il cervello si posiziona su altri piani e trova autonomamente la soluzione.

Se ragioni troppo, sbagli Però questo non corrisponde alle idee comuni: noi siamo abituati a pensare che per decidere bene bisogna avere la massima quantità possibile di informazioni, fare i confronti dei pro e contro di ogni ipotesi e infine decidere qual è la migliore, facendo un calcolo matematico dei vantaggi e degli svantaggi di ogni opzione. Ma nella realtà spesso le decisioni prese in questa maniera razionale si dimostrano sbagliate, per una semplice ragione: noi non possiamo sapere come andranno le cose in futuro, ci basiamo su esperienze parziali e limitate, su luoghi comuni, su informazioni che possono essere imprecise o incomplete. Non possiamo sapere se la persona con cui vogliamo vivere ci amerà ancora tra un anno, se la ditta in cui 9

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Introduzione

andiamo a lavorare crescerà o andrà in crisi, se le azioni che acquistiamo avranno un trend positivo. Non potremo mai avere un quadro completo di tutti i dati; anzi, più dettagli abbiamo a disposizione, più la decisione si complica e il cervello entra in crisi, perché le nozioni di cui tenere conto sono troppe. È stato dimostrato che in queste situazioni è più efficace l’intuizione, che si basa su pochi dati, quelli essenziali. L’esempio più significativo viene da un esperimento fatto in campo economico: un gruppo di passanti scelti a caso è stato più bravo di tanti esperti di borsa nello scegliere le azioni su cui investire; le azioni indicate dagli inesperti hanno avuto un andamento migliore di quelle suggerite da investitori di professione. Essere più informati e pensare di più non è sempre meglio al fine di decidere bene. Ma questo vale in generale anche per tutti i tipi di scelte, anche quelle che riguardano la vita personale. Le ricerche di vari psicologi lo hanno dimostrato: le decisioni basate sul puro ragionamento ci lasciano molte volte insoddisfatti e scontenti, mentre quando ci facciamo guidare dall’impulso compiamo delle scelte che alla lunga ci soddisfano di più, ci gratificano e non ci provocano ripensamenti. Meglio ascoltare dunque che cosa ci suggerisce la parte inconscia di noi. Anche Sigmund Freud, il padre della psicanalisi, aveva un’opinione ben precisa a questo proposito, egli affermava: «Quando prendo una decisione di poca importanza - ha scritto - ho sempre ritenuto vantaggioso prendere in considerazione i pro e i contro. Nelle questioni di vitale importanza, tuttavia, come la scelta di 10

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La scelta migliore emerge spontanea

un compagno o di una professione, la decisione dovrebbe venire dall’inconscio, da qualche parte dentro di noi. Nelle decisioni importanti della vita personale dovremmo essere guidati, penso, dalle esigenze profonde della nostra natura interiore».

Ascolta l’istinto: sa cosa fare Dunque per fare delle scelte che siano realmente adatte al nostro percorso di vita è consigliabile affidarci alla nostra essenza innata, all’istinto. Sottovalutato generalmente a favore del ragionamento, l’istinto si sta dimostrando la guida più saggia, la facoltà più profonda e assieme la più pratica, che sa suggerirci, in ogni istante, cosa fare e come agire. Ti indica la strada giusta senza bisogno di riflessioni, di valutazioni o di dibattiti. Ogni azione istintiva è la migliore scelta possibile in una data situazione: arriva da sola e rappresenta la cosa giusta al momento giusto. È naturale e punta a far sì che noi siamo noi stessi. Per risvegliare l’istinto occorre liberarsi dall’eccesso di schemi e pregiudizi che riempiono la nostra mente. È un processo decisivo da fare quando vogliamo prendere delle decisioni importanti.

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Capitolo 1

A chi affidarsi per decidere bene: ragione o intuito? Quando nella nostra vita ci troviamo di fronte a un bivio importante, non sappiamo a chi affidarci per prendere la decisione giusta; continuiamo a pensarci, ci impantaniamo nei ragionamenti, chiediamo consigli; la soluzione è ascoltare il mondo interiore: sa sempre cosa è meglio per il nostro bene.

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Capitolo 1

Ascolta la parte saggia che è già dentro di te A chi affidarsi quando dobbiamo prendere una decisione: al ragionamento o all’intuizione? Meglio analizzare tutti i dettagli della situazione alla luce della nostra parte razionale e sottoporli al giudizio della logica, o lasciarci guidare dalle sensazioni che nascono dal nostro lato più profondo e irrazionale: quello dell’istinto, dell’intuito e delle emozioni? Quando siamo fermi di fronte a un bivio della nostra vita e non sappiamo che strada prendere, invidiamo chi ha tutte le certezze che a noi mancano, o chi sa spaccare il capello in quattro e analizzare con freddezza pro e contro di ogni situazione, per fare la scelta più adatta. Ma non dovremmo fare così: le decisioni prese solo con la testa, o sulla base di convinzioni in apparenza irremovibili, spesso si rivelano fragili e sbagliate. E allora di chi possiamo fidarci? Di qualcuno che sa tutto di noi, il nostro fratello interiore più saggio. Per prendere delle decisioni che siano davvero adatte a noi dobbiamo abituarci a portare alla luce la “parte saggia” che c’è in ognuno di noi, la sola capace di scegliere, giorno per giorno, la via verso il nostro reale benessere. Quando ci blocchiamo di fronte a un’alternativa è inutile torturarci e obbligarci a ragionare per avere al più presto le idee chiare. L’indecisione infatti è come il tempo della gestazione: da far scorrere senza forzature. Quel blocco che ci lascia incerti è il segno che dobbiamo fare un salto verso una nuova consapevolezza. 14

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A chi affidarsi per decidere bene: ragione o intuito?

Stare immersi nel problema non aiuta - Ognuno,

anche senza rendersene conto, prende continuamente decisioni nella propria esistenza di ogni giorno. Molte di queste sono di scarso rilievo e riguardano aspetti banali del vivere quotidiano, con poche conseguenze sulla nostra vita: la decisione presa non cambia sostanzialmente il nostro futuro. Alcune prese di posizione invece sono cruciali e possono segnare una svolta nel nostro percorso: scegliere il partner, il lavoro, la casa, oppure indirizzare il futuro

Guardati intorno, scorgerai la soluzione Quando ti trovi di fronte a un bivio, i tuoi occhi sono focalizzati sulla scelta da fare e non ti accorgi di cosa sta accadendo intorno, come per esempio un incontro inatteso o un’occasione non prevista... L’antica saggezza cinese dava molta importanza a questi avvenimenti. I saggi ritenevano che “io” e “il mondo” fossero un evento unico: non esiste separazione tra gli stati d’animo di un individuo e gli accadimenti esterni. Un filo invisibile lega questi due mondi: il “dentro” e il “fuori”. Quando si trovavano in un situazione di incertezza, si guardavano intorno, cercando la risposta negli accadimenti inaspettati. Li consideravano segni del destino. Prova a spostare lo sguardo su ciò che si verifica intorno a te: se stai attento, otterrai le risposte che la ragione non ha trovato.

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Capitolo 1

nostro o dei figli... Così qualche volta si affaccia “il problema” per eccellenza, quello che ci appare come un gigantesco punto interrogativo. Allora cominciamo a valutarlo, freneticamente, lo osserviamo da tutte le angolazioni... A questo punto a molti di noi comincia ad “annodarsi” la mente. Ci pensiamo e ripensiamo, cercando di capire cosa è meglio fare, in base alle nostre convenienze, a quello che ci suggeriscono amici o parenti, a ciò che di solito si fa in queste occasioni, al sentito dire. Ci immergiamo così in un pantano di pro e contro che si intrecciano; ogni tanto sembra emergere una soluzione, ma subito affonda perché un’altra prende il sopravvento. L’agitazione e la frenesia, sia mentale che fisica, peggiorano la situazione.

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A chi affidarsi per decidere bene: ragione o intuito?

Supera la paura di sbagliare «Cosa devo fare? Più ci penso, più mi si confondono le idee. Cosa mi piace? Cosa è giusto? Non lo so più! Ma non posso perdere altro tempo, non posso restare in questo limbo. Devo decidere! Ma se poi sbaglio?». Ci succede in molti ambiti della vita, da quelli più banali a quelli più importanti. Siamo indecisi ad esempio su quale vestito mettere al primo appuntamento: castigato o esplicito? Ma lo siamo anche di fronte ad altri dilemmi più pesanti: «Rivelo al mio uomo che ho un amante e lo lascio, o tengo tutto nascosto? E i figli? Cosa succederebbe?». «Mi accontento di un lavoro sicuro o vado all’avventura?». «Con mio figlio adolescente devo essere severo e sentirmi cattivo o morbido e sentirmi debole?». Non è possibile dare dei criteri assoluti per fare una scelta perché non esistono decisioni giuste che siano valide per tutti. Proprio per questo occorre affidarsi alla capacità innata di scegliere bene che è presente in noi: ce l’abbiamo tutti, poiché è direttamente correlata a quel flusso di energia che è la nostra interiorità. Perché a volte si blocca? Cosa la blocca? Sono questi gli aspetti da approfondire, e ci permetteranno di capire che quel blocco, che chiamiamo indecisione, non è così negativo come sembra. Prenditi tutto il tuo tempo - Cosa facciamo quan-

do siamo indecisi? Soprattutto pensiamo molto, troppo. Poi chiediamo a destra e sinistra, ad amici, parenti, consiglieri ed esperti. Quando si tratta di scelte importanti, da fuori sentiamo arrivare il diktat: «Cosa aspet17

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Capitolo 1

ti? Devi agire, devi decidere!». Qualche volta ci affidiamo alla sorte, a un oroscopo, a un mago, alle carte. Attenzione: più ascoltiamo le voci del mondo esterno, più rischiamo di aumentare la confusione in noi. Non serve a niente parlarne con tutti o lamentarsi, perché in questo modo il problema si ingigantisce. In sostanza: abbiamo alzato un gran polverone che ci acceca. E il nostro problema, intanto, è ancora irrisolto. In alcuni casi restiamo davanti al muro dell’indecisione per mesi. Il mondo si divide tra una maggioranza che rimugina giorno e notte senza risolversi a niente, e una minoranza che prende posizione di colpo, apparentemente a caso. Ma se il processo di decisione avviene in modo spontaneo, è molto più probabile che vada a buon fine. Le risoluzioni prese alle strette, inspiegabilmente, pare siano le migliori. In particolare quelle attuate di colpo, come per una rivelazione. Quando il pensiero non si mette in mezzo, la scelta è lineare. Osservati senza interferire - Puoi comunque sce-

gliere una persona “saggia” e condividere la tua situazione con lei. Se un ascolto “esterno” può servire a tranquillizzarti, l’importante è scegliere l’interlocutore giusto. Invece di parlare con tutti, seleziona una persona di cui ti fidi. Qualcuno che sappia ascoltare e non voglia a tutti i costi consigliarti o giudicarti. E quando ti apri con lei, non perderti in giri di parole o in commenti, ma semplicemente racconta la tua situazione, proprio come se fosse la trama di un romanzo. Questo atteggiamento ti pone nella stessa posizione di uno scrittore rispetto ai suoi personaggi: ti permette

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A chi affidarsi per decidere bene: ragione o intuito?

cioè di adottare uno sguardo un po’ più neutro, più esterno e ti consente di trovare un primo necessario distacco. Ti aiuterà insomma a diventare più obiettivo e a ridurre l’ansia. Chiedi alla persona che hai scelto di ascoltarti e basta, senza esprimere un parere: non è questo ciò di cui hai bisogno, ma di fare chiarezza dentro di te. Diventare così “spettatori” di se stessi significa innanzitutto imparare a osservare il proprio “mondo interiore” senza interferire: percepisci dunque, in primo luogo, tutte le emozioni che la situazione in cui sei ti crea. E cerca di mantenerti in uno stato di silenziosa e neutrale attesa. In questo modo compi due operazioni fondamentali: metti a tacere le interferenze esterne e permetti ai tuoi lati profondi di manifestarsi in superficie. Serve un po’ di sano egoismo - Non è possibile

prendere decisioni giuste e in linea con la tua natura, se non riesci a dire “no” a chi ti vuole usare, o a opporti a chi invade la tua libertà. Senza la capacità di tenere in primo piano anche le proprie esigenze e di fare “come vogliamo noi”, è ben difficile far valere le proprie ragioni nelle scelte che contano. Saremo sempre in balia dei giudizi o dell’autorità degli altri. Si può però rimediare individuando, nelle situazioni che viviamo tutti i giorni, dei comportamenti più istintivi, più “di pancia” che ci aiutano ad affermare meglio noi stessi. Ogni giorno mettiamone in campo uno e vediamo cosa succede, dentro e fuori di noi. Possiamo anche tenere un piccolo diario per notare i progressi. 19

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