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Le guide pratiche RIZA
Bimestrale Settembre/Ottobre 2020 - Numero 18 - Direttore responsabile Vittorio Caprioglio Autorizzazione del Tribunale di Milano n°293 del 25-10-2017 ISSN 2532-8778
CURARSI CON LE
MEDICINE DOLCI Le indicazioni pratiche e i rimedi verdi per affrontare i disturbi più comuni RIFLESSOLOGIA
MEDITAZIONE
MASSAGGIO PSICOSOMATICO
OMEOPATIA
PILATES
•AGOPUNTURA • AROMATERAPIA • AYURVEDA • CRISTALLOTERAPIA • CROMOTERAPIA • FLORITERAPIA • IRIDOLOGIA • MASSAGGIO PSICOSOMATICO • MEDICINA TRADIZIONALE CINESE • OMEOPATIA • OSTEOPATIA • PILATES • QI GONG • RIFLESSOLOGIA PLANTARE • SHIATSU • TECNICHE MEDITATIVE • YOGA Cover MEDICINA DOLCE con testataOK.indd 1
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Sommario Agopuntura Stimola i punti della guarigione
Cromoterapia I colori ti aiutano a stare bene pag. 30
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Aromaterapia Le essenze curative custodite pag. 12 dalla Natura
Floriterapia I fiori che donano il benessere pag. 36
Ayurveda Il sapere antico che regala la longevitĂ
Iridologia La salute si legge negli occhi pag. 42 pag. 18
Massaggio psicosomatico Il tocco che scioglie le tensioni pag. 46
Cristalloterapia Sprigiona l’energia della terra pag. 26 4
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Medicina Tradizionale Cinese Vivi meglio e a lungo Omeopatia Il simile cura il simile
Direttore Generale Liliana Tieger Immagini Adobe Stock, 123rf, ShutterStock Direttore Pubblicità Doris Tieger
pag. 50
Redazione, amministrazione: Edizioni Riza S.p.A. , via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. - fax 02/58318162 www.riza.it - info@riza.it
Pubblicità: Edizioni Riza S.p.A. , via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. - fax 02/58318162 www.riza.it - advertising@riza.it
pag. 56
Osteopatia Svela il legame tra mente e corpo pag. 62 Pilates La tecnica dell’equilibrio
pag. 66
Qi Gong La pratica dolce nata in Oriente
pag. 72
Riflessologia plantare Dal piede si risana il corpo Shiatsu Il massaggio che previene
Stampato in Italia da: Rotolito S.p.A. Stabilimento di Cernusco sul Naviglio (MI)
Distribuzione per l’Italia: So.Di.P “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Associato a:
Questa pubblicazione cita i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
pag. 78
Tecniche meditative Immergersi dentro se stessi pag. 86
pag. 82
Yoga L’arte dell’armonia
pag. 92
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Non mettiamo più a
la malattia, ma l’in d Le medicine dolci sono accomunate dalla visione olistica, che riconosce l’unità inscindibile di corpo e psiche nell’uomo
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er quanto diverse, le discipline, le tecniche e le scienze mediche presentate in questa guida hanno un punto in comune: la visione olistica. Con il termine olismo (che deriva dal greco holos, “totale”) si intende la concezione filosofica e scientifica che sostiene che un sistema composto da più parti non possa essere spiegato tramite i singoli componenti, perché la loro somma darà sempre un risultato diverso, anche dal punto di vista funzionale.
Applicata al campo medico, la visione olistica riconosce l’unità preziosa e inscindibile dell’individuo, che non è solo corpo, o meglio, non è corpo separato dal resto. La sfera fisica, emotiva, psicologica sono un tutt’uno, che deve essere considerato in modo unitario anche nel momento della diagnosi e della terapia.
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Come usare questa guida Per ognuna delle discipline elencate in questa guida pratica troverai una spiegazione dei suoi principi basilari, della sua storia, dei casi in cui può essere utile e dei benefici che apporta. È stata necessariamente fatta un’opera di sintesi: la Medicina Tradizionale Cinese o l’Ayurveda ad esempio, ma non solo queste, rappresentano un complesso di conoscenze, filosofie e pratiche incredibilmente ampio, che è stato per forza ridotto a poche, essenziali indicazioni, che meritano di essere approfondite. Dove possibile, troverai delle indicazioni pratiche per l’auto-trattamento. È importante ricordare che questa guida non si propone di sostituire il parere del medico. Le medicine dolci non devono far dimenticare l’uso delle tecniche della medicina tradizionale: il presupposto di qualunque trattamento naturale, infatti, deve essere una corretta diagnosi, fatta con tutti i sussidi diagnostici che fortunatamente la moderna tecnologia può offrire. Inoltre, quando necessario, le terapie naturali sono da considerare come un valido supporto alle cure farmacologiche o alle terapie prescritte da un medico, che non devono essere interrotte. Questo è il modo giusto per ottenere i risultati migliori in termini di salute e benessere, senza rischi per la persona.
ù al centro
n dividuo Occorre un cambio di prospettiva
È una visione, questa, diversa rispetto a quella dominante in un certo tipo di medicina, tendenzialmente quella a cui siamo stati abituati nell’ultimo secolo. In genere quando un individuo si ammala o manifesta un disturbo, una disfunzione, la medicina “convenzionale” tende a concentrarsi sulla singola parte: il muscolo indolenzito, l’organo sofferente, l’apparato malfunzionante. Insomma, la malattia. Le medicine dolci, invece, basandosi appunto su una visione olistica, rifiutano di focalizzare l’attenzione esclusivamente su una singola parte o funzione malata, ma intervengono su un individuo che ha caratteristiche uniche, che è un’unità in cui più sistemi (non solo fisici) si influenzano a vicenda, comunicano tra loro e, rimuovendo gli ostacoli alla guarigione, sono anche in grado di riequilibrarsi naturalmente. Le medicine dolci non curano la malattia, ma l’uomo.
terapia è in effetti nato in senso alle più antiche filosofie e scienze orientali, ma anche la medicina occidentale, da diverso tempo e sempre più spesso, si apre a questa visione, anche solo rinunciando al ricorso indiscriminato al farmaco come panacea per ogni male e riconoscendo l’importanza di creare un ambiente salutare (quindi di intervenire anche su stile di vita, dieta, atteggiamento mentale, livelli di stress) per allontanare le cause scatenanti di una patologia.
Oriente vs Occidente? Quando si parla di questo diverso approccio alla cura, in genere viene naturale fare una contrapposizione tra medicina orientale e occidentale. L’orientamento olistico nella concezione della malattia, della diagnosi e della
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Agopuntura
Stimola i punti della guarigione Ha origine antichissima, ma oggi la sua efficacia è riconosciuta anche dall’Oms. Serve a sanare gli squilibri interni che ci fanno ammalare
Come si svolge una seduta Si impiegano aghi monouso L’agopuntura si serve di aghi monouso, lunghi circa 4 centimetri e dal manico in rame argentato. Vengono infissi delicatamente nella pelle, ruotati e lasciati a dimora per circa 30 minuti. Il fastidio che si prova è minimo. Una seduta richiede circa 45 minuti e di solito si svolgono cicli da dieci, a cadenza settimanale. In Italia gli agopuntori devono essere medici, che dopo la laurea in medicina hanno svolto corsi specifici.
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L’
agopuntura è un antico metodo cinese di terapia e diagnosi, che rientra nel ventaglio di pratiche della Medicina Tradizionale Cinese. Il suo obiettivo è stimolare alcuni punti per curare disturbi e malattie utilizzando aghi sottili appositamente pensati per questo scopo. Secondo la leggenda, l’origine di questa terapia risale a diversi millenni fa, quando un medico dell’esercito cinese notò che alcuni soldati, sopravvissuti alle ferite da freccia riportate in battaglia, erano guariti da malattie croniche da cui erano affetti, senza alcuna terapia specifica. Si narra che da questa osservazione l’uomo dedusse che le “punture” potevano aver avuto un effetto benefico sull’organismo. Oggi l’agopuntura è supportata da studi scientifici e anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ne riconosce l’efficacia.
Una questione di energie L’agopuntura si basa sull’assunto che la salute dipenda dall’equilibrio tra due energie fondamentali, opposte e complementari. Queste energie sono presenti nell’universo e dunque anche nell’essere umano. Sono conosciute come Yin e Yang: interagendo tra loro creano Qi, l’energia vitale che scorre in ogni organismo lungo una serie di “canali”, detti meridiani, che collegano tra loro gli organi del corpo. Un organismo giovane e sano è quello in cui questi opposti, Yin e Yang, sono in equilibrio. Se l’uno prevale sull’altro, secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese, si svilupperanno patologie caratterizzate da un’iperattività o da una stasi. In questi casi, l’agopuntura può intervenire per riportare l’equilibrio, agendo sui meridiani in specifici punti. Nella Medicina Cinese classica si conoscevano 365 punti di agopuntura, oggi invece ne sono state classificati circa 2000.
Agisce sui meridiani Secondo la Medicina Cinese, nell’organismo ci sono 14 meridiani, di cui due principali. Ecco quali sono. • Il vaso concezione e il vaso governatore: sono i due meridiani principali e si trovano lungo la linea della colonna vertebrale (il primo è davanti a questa, il secondo invece è dietro). • Cuore, intestino tenue, vescica, rene, cistifellea, fegato, polmone, intestino crasso, stomaco e milza: ciascuno di questi dieci meridiani corrisponde all’organo da cui prende il nome. Fanno parte della grande circolazione energitica del corpo. • Pericardio: l’undicesimo meridiano, controlla il sistema circolatorio. • Triplice riscaldatore: “supervisiona” il sistema endocrino e regola la temperatura corporea.
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È utilizzata per spegnere dolore, infiammazioni e stati di ansia
L’
agopuntura ha effetto antidolorifico e antinfiammatorio: viene usata, ad esempio, in caso di artrite, artrosi, lombalgie, nevralgie del trigemino e reumatismi. Per la verità l’impiego di questa pratica contro il dolore, in tempi moderni, è stato quello prevalente: fino agli anni Ottanta gli aghi sono stati sfruttati quasi esclusivamente proprio per la terapia del dolore. Negli anni Cinquanta si iniziò a studiare la possibilità di usare l’agopuntura per indurre un sonno controllato e “indolore” alternativo all’anestesia tradizionale. Nel 1958 all’ospedale di Shangai è stata sperimentata la prima anestesia con l’agopuntura, in occasione di un intervento per rimuovere le tonsille. Oggi l’anestesia con l’agopuntura può essere usata nelle operazioni alla tiroide, in odontoiatria, in oculistica (per rimuovere la cataratta, ad esempio) e in ginecologia, per ridurre il dolore del parto oppure in caso di taglio cesareo. Oggi l’effetto antidolorifico degli aghi è attestato da studi, che mostrano come il loro impiego
adeguato rilassi la muscolatura e aumenti il rilascio di endorfine ed encefaline, sostanze prodotte naturalmente dall’organismo che hanno azione antidolorifica, attenuano o annullano la percezione del dolore, in modo simile all’oppio. Anche per questo l’agopuntura è usata in alternativa a sonniferi e ansiolitici, in caso di ansia, insonnia e stress.
In caso di riniti e vampate È usata anche contro allergie, riniti, bronchiti, cistiti, vaginiti, coliti, ulcere gastroduodenali, malattie cardiovascolari e diverse malattie infettive. All’agopuntura è stata riconosciuta l’efficacia nel trattamento di problemi di natura digestiva, soprattutto quelli in cui la componente di agitazione e stress è determinante. Risultati significativi sono stati ottenuti anche per disturbi legati al ciclo, sia in età fertile sia in menopausa, fase in cui l’agopuntura serve per attenuare la violenza delle vampate.
Le applicazioni più recenti Può diventare un’alternativa al lifting Recentemente l’agopuntura ha trovato applicazione anche in campo estetico e cosmetico. L’azione degli aghi, infatti, stimola il processo riparativo della pelle e la produzione di fibroblasti, cioè le cellule che producono collagene ed elastina, che sono sostanze proteiche necessarie per avere una cute tonica ed elastica. L’agopuntura inoltre rivitalizza la matrice (il tessuto intorno alle cellule che garantisce miglior sostegno e compattezza al tessutto connettivo) e stimola il microcircolo (che assicura una miglior ossigenazione della pelle, che così diventa più liscia e tonica). Alcuni cicli di trattamenti di agopuntura porterebbero a un risultato simile a quello di un “mini lifting”. Questa tecnica può servire anche ad attenuare borse sotto gli occhi, occhiaie o imperfezioni della pelle.
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Le scelte meno “pungenti” I punti dell’agopuntura possono essere stimolati senza aghi, ad esempio con un cono di artemisia che brucia lentamente (moxibustione). Se invece si impiegano coppette di vetro riscaldate al loro interno, allora si tratta di coppettamento. Se i punti dell’agopuntura vengono stimolati manualmente, si parla di digitopressione. Gli agopuntori moderni possono adoperare stimolazioni elettriche o laser.
Un aiuto in più contro il sovrappeso Tra le applicazioni più recenti dell’agopuntura vi sono anche il sovrappeso e l’obesità. Sono numerosi gli studi condotti in genere da università e centri di ricerca cinesi, che dimostrano l’efficacia della tecnica nel trattamento di queste condizioni. L’efficacia è dovuta soprattutto all’effetto antinfiammatorio (l’infiammazione è un fattore aggravante immancabile quando c’è un accumulo di adipe) e anche alla stimolazione della serotonina, per il controllo dell’appetito. Inoltre i sottili aghi, nelle mani dell’agopuntore, possono aiutare a contrastare edemi, ristagni e cellulite.
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Cromoterapia
I colori ti aiutano a stare bene Influenzano la mente, portandoci a conquistare il benessere interiore
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a cromoterapia si propone di usare i colori e il loro influsso sulla psiche e l’organismo, per supportare altre terapie alternative (e non nel trattamento di specifici disturbi) e per favorire il benessere psicofisico. Quasi tutte le civiltà antiche hanno attribuito un significato spirituale, simbolico o curativo ai colori. In Cina i vegetali di tinte differenti erano associati a un influsso benefico sull’organismo, mentre l’Ayurveda ha da sempre usato la scala cromatica per riarmonizzare le energie dell’individuo. La cromoterapia vera e propria si è però sviluppata più recentemente, grazie agli studi del medico di origine indiana D.P. Ghadiali, che nel 1933 ha pubblicato “The Spectra Chromemetry Encyclopedia”. Secondo la cromoterapia, i colori - un po’ come accade con i suoni - hanno una propria frequenza e interagiscono con le vibrazioni energetiche del nostro organismo. Dal punto di vista della fisica, i colori sono radiazioni elettromagnetiche che le superfici, secondo la loro struttura molecolare, assorbono o respingono: è il nostro occhio, e soprattutto il cervello, che interpreta come differenti tonalità le diverse radiazioni percepite. Il colore è sostanzialmente una sensazione che si crea nella nostra mente e la influenza a livello del sistema nervoso. I toni caldi favoriscono ad esempio l’emissione a livello cerebrale di onde beta, sono attivanti e danno una carica di energia. Quelli freddi invece stimolano le onde alfa e tendono ad avere un effetto calmante.
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Le applicazioni pratiche La cromoterapia ha diverse applicazioni pratiche. Ad esempio, si possono indirizzare sulla pelle luci colorate a freddo (cromopuntura e irradiazione luminosa): le onde elettromagnetiche (la cui frequenza varia in base al colore) verrebbero così assorbite dai tessuti. In genere l’applicazione dei colori avviene in corrispondenza dei chakra o dei meridiani energetici. Si possono altrimenti eseguire massaggi con oli colorati, appoggiare pietre e cristalli colorati su specifici punti del corpo, indossare lenti apposite colorate oppure sorseggiare acqua solarizzata (contenuta in bottiglie colorate e lasciata al sole per alcune ore). Esiste poi la meditazione cromatica, che propone percorsi immaginativi o di meditazione con i colori per favorire la calma, risvegliare le energie, ecc. C’è poi il campo dell’arteterapia, in cui i colori diventano lo strumento per esprimere emozioni e problematiche. Più semplicemente, si può applicare una sorta di cromoterapia quotidiana: conoscere il significato e l’influsso dei colori sulla psiche permette infatti di scegliere le tinte giuste nell’abbigliamento, nella casa o negli oggetti intorno a noi, per favorire stati d’animo piacevoli, concentrazione, fiducia in se stessi, calma interiore e via dicendo.
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Ogni tinta ha un effetto sul corpo
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onoscere i significati simbolici e le proprietà dei colori ne permette l’utilizzo nella vita quotidiana: nella scelta dell’abbigliamento, degli oggetti di arredamento, nelle visualizzazioni (cioè le meditazioni cromatiche), ecc. In queste pagine elenchiamo le caratteristiche generali dei colori primari (rosso, blu e giallo) e dei secondari (verde, arancione e viola), indicando anche quali sono, secondo la cromoterapia, gli effetti sull’organismo e i casi in cui può essere utile adoperarli.
I colori primari ROSSO, per darsi la carica È il colore che più di tutti dà energia, scalda ed eccita. È legato all’esperienza ancestrale del sangue e all’aggressività, al pericolo, ma anche all’istinto vitale. A chi si sente debole e depresso dà immediatamente la carica: fin troppo, tanto che in eccesso può creare vampate, irrequietezza e palpitazioni. Chi lo sceglie è dinamico e amante della vita, ma può avere qualche difficoltà a controllare gli istinti, l’impulsività e l’aggressività. • In pratica: si può usare in caso di anemia, convalescenza, debolezza, impotenza, pressione bassa, ipotiroidismo, mal di gola, metabolismo lento, pelle secca, raffreddore, tosse cronica, sensibilità eccessiva al freddo, depressione, scarsa autostima, stanchezza mentale.
BLU, per calmare l’ansia e scendere nel profondo È il colore della riflessione e dell’introspezione, tinta calmante per eccellenza, ideale per favorire la riflessione e la meditazione. Distensivo del corpo e della psiche, attenua le infiammazioni e gli stati d’ansia, ma l’eccesso è sconsigliabile ai malinconici, che possono sprofondare nella depressione. Il blu favorisce anche la comunicazione, soprattutto se lo uniamo all’arancione, suo complementare, che ci apre all’incontro con l’altro. Legato al chakra della gola, protegge questa parte (perché non provare a indossare una sciarpa blu, quando si ha mal di gola?). • In pratica: afte, ascessi, colite, congiuntivite, dolori acuti, dolori mestruali, emorroidi, infiammazioni, mal di gola, spasmi, stress.
GIALLO, ti dona chiarezza È legato all’esperienza primaria della luce ed esprime desiderio di attività, contrapponendosi al blu del cielo notturno, che invece seda. È il colore dell’Io, della personalità matura e del pensiero lineare, la luce della conoscenza. Quando sfocia nell’oro rappresenta la saggezza incorruttibile e il divino. Si usa per affrontare prove razionali, esami o per stimolare il dialogo ed è utile a mettere a fuoco i problemi. • In pratica: si usa in caso di sonnolenza, stitichezza, ritenzione, pelle impura, intossicazione, eczemi, digestione lenta, catarro.
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I colori secondari ARANCIONE, contro la depressione Racchiude l’equilibrio del giallo e la carica del rosso; come questo, è energizzante, ma in modo meno intenso. L’arancione porta ad affrontare la vita con gioia e ottimismo, e il suo invito all’incontro con l’altro ha in sé anche una carica di erotismo. È poi il colore del cambiamento, che rompe gli schemi del passato. È consigliabile circondarsene alla mattina, se si fa fatica a carburare (tazza, sveglia, asciugamano, scendiletto possono essere di questo colore). Si usa anche nelle aule scolastiche, perché favorisce il rendimento, aiuta i bambini a esprimersi e li induce ad aprirsi al mondo con serenità. • In pratica: si usa in caso di depressione, esaurimento nervoso, malumore, irrigidimento, reumatismi, rughe, smagliature, aterosclerosi, bronchite cronica, crampi.
VERDE, quando serve equilibrio Posto al centro dello spettro solare, tra colori caldi e freddi, a livello archetipico il verde ricorda la vegetazione, primo rifugio dell’uomo, e restituisce una sensazione di equilibrio, protezione, tranquillità e pace. Il corpo a riposo emette vibrazioni pari a quelle del verde, colore terapeutico per eccellenza, il più riposante e quello più facile da percepire per gli occhi. Il verde è anche la tinta dell’insegnamento e dell’amore. Chi non lo ama fatica a sentirsi in armonia con se stesso e con gli altri. • In pratica: è utile in caso di cefalea, gastrite, insonnia, ipertensione, ipertiroidismo, stati infiammatori, stanchezza oculare, stress e sue somatizzazioni, ansia, iperattività.
VIOLA, la via d’accesso al mondo creativo Il viola è il colore a più alta vibrazione di frequenza, formato da rosso e blu e quindi dotato della massima energia fisica e della massima energia spirituale. Quello scuro favorisce la spiritualità, quello chiaro, dove il rosso è più presente, ha una maggiore componente sensuale. È il colore della fantasia, del mistero, della magia e della seduzione. Chi lo respinge forse non lascia spazio alla fantasia e al lato spirituale. • In pratica: è utile in caso di eccitazione nervosa, nevrosi, traumi, irritazione, affaticamento mentale, cellulite, cistite, insonnia, nevralgie, reumatismi, sciatica, stress, disturbi del cuoio capelluto.
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