Le paure sono nostre alleate: vengono a proteggerci dai pericoli e hanno sempre un senso, anche quando sembrano assurde, come le fobie. Alcune sono molto diffuse, come l’agorafobia, la claustrofobia, l’ipocondria, la paura di volare, degli insetti, dell’altezza, del sangue o del buio... Per superarle e non farsi condizionare da esse non bisogna sfuggirle o combatterle con la ragione, ma occorre guardarle in faccia, imparare ad accettarle e a stare con esse, osservando l’ansia dentro di sé. Nel libro spieghiamo come spegnere le paure gradualmente e senza sforzi, cambiando il modo di considerare ciò che ci incute spavento. Così le fobie non condizionano più le nostre azioni, ma ci aiutano ad accettare aspetti che ignoravamo e ci guidano nel percorso verso la realizzazione di noi stessi.
Non farti bloccare dalle paure
RIZA
Non farti bloccare dalle
paure
Come trasformarle in tue alleate
I segreti per superare le fobie più comuni:
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RIZA
Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
• La paura di volare • La paura del sangue • La paura degli insetti • La paura degli spazi chiusi • La paura della folla • La paura di parlare in pubblico
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Non farti bloccare dalle
paure
Come trasformarle in tue alleate
RIZA
Non farti bloccare dalle paure Editing: Giuseppe Maffeis Grafica di copertina: Roberta Marcante Immagine di copertina: Alberto Ruggieri © 2017 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
SOMMARIO
INTRODUZIONE
La paura viene per proteggerci e per farci scoprire strade nuove ........................................7 CAPITOLO 1
Le paure: quali sono e che scopo hanno ........................................................ 11 CAPITOLO 2
Osserva e ascolta le paure: vengono per il tuo bene ............................................... 33 CAPITOLO 3
Come superare le fobie piĂš diffuse .................................................................. 63
Introduzione
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La paura viene per proteggerci e per farci scoprire strade nuove
INTRODUZIONE La paura viene per proteggerci e per farci scoprire strade nuove Il mondo delle paure è un universo misterioso che a volte ci viene a trovare con i suoi messaggeri: la notte e il buio, certi animali come serpenti o ragni, la solitudine o al contrario la presenza minacciosa di altre persone. Quando arrivano le paure, vorremmo mandarle via a tutti i costi, cerchiamo di ignorarle oppure le sfidiamo e proviamo a vincerle. Ma in loro c’è una grande energia e, se ci limitiamo a scacciarle, rischiamo di sprecarla. Quando una paura ti sorprende, aspetta a giudicarla e cerca di rispettarla; qual è il modo migliore per affrontarla? Guardarla in faccia... Stare con le paure significa riconoscere l’amico nascosto che difende la nostra incolumità e integrità. Esse attivano le nostre reazioni di fronte a possibili rischi, e in più sono una parte integrante delle nostre caratteristiche individuali. Dobbiamo considerarle nostre amiche, perché ci offrono la possibilità di entrare in contatto con aspetti di noi che ignoriamo o trascuriamo. Infatti spesso quello che ci terrorizza davvero, non è il timore di precipitare o di farci del male, ma di far emergere il nostro lato oscuro e di perdere il controllo razionale su noi stessi. Di che cosa abbiamo paura più di tutto? Del7
Introduzione
lo sconosciuto, dell’ignoto. “Non aprire quella porta, chissà cosa ci sarà dietro...”; le paure ci ricordano che dentro di noi abita un luogo misterioso, che non conosciamo. Ci dicono che, nonostante i nostri ragionamenti e la voglia di controllare tutto, c’è qualcosa di più forte di noi, che ci spaventa e ci fa capire che tutte le nostre certezze possono svanire. I timori ci rendono insicuri, impedendoci di andare diretti alla meta fallace che avevamo in mente: ci fanno cambiare percorso e scoprire nuovi cammini. I grandi uomini e le grandi donne sono tali se riescono ad avvicinarsi alla loro insicurezza; il rischio peggiore è di diventare unilaterali, di perdere ogni sfaccettatura differente. Le paure combattono la nostra testardaggine, la convinzione che la vita vada in una sola direzione. Ci dimostrano che possiamo perderci, che c’è un labirinto attorno a noi, che ci sono dei mostri; molte volte però i mostri sono dentro di noi e siamo noi a renderli tali. Se impariamo a essere meno decisionisti, orgogliosi e perfezionisti, recuperiamo il lato mancante dell’inconscio; allora la paura diminuisce e sfuma.
Torni bambino e incontri te stesso Dobbiamo ricordarci che le paure sono protettive, sono la grande madre del sonno. Quando eravamo piccoli i genitori ci cantavano la ninna nanna per farci incontrare il buio senza che lo temessimo... Immagina la paura come una macchina del tempo capace di riportarti all’infanzia. Puoi essere un adulto serio e sicuro di te, ma quando arriva uno spavento ti ritrovi nei panni del bambino indifeso. Le 8
La paura viene per proteggerci e per farci scoprire strade nuove
angosce che proviamo da adulti sono molto spesso una rielaborazione delle paure infantili o addirittura ancestrali. Le stesse paure che da piccoli abbiamo imparato ad ascoltare ed esorcizzare attraverso il racconto delle fiabe: “C’era una volta un lupo cattivo...”. Perdersi nel bosco e incontrare figure terribili come il lupo, la strega o l’orco sono simboli universali che ci guidano nel viaggio verso noi stessi. Le fiabe, attraverso immagini e metafore, raccontano la natura “eterna” delle paure custodite nel nostro inconscio. Quasi sempre le paure estreme, quelle che vengono chiamate fobie e che sono inspiegabili razionalmente, hanno la loro radice nel profondo di noi. Sono talmente forti e potenti da condizionare i nostri comportamenti quotidiani e da spingerci a compiere gesti assurdi. Se vogliamo convivere con esse e non farci condizionare dobbiamo cominciare a guardarle da vicino, senza evitarle o combatterle a ogni costo. Osserva la situazione che ti spaventa, confrontati con la tua paura e ascoltala dentro di te. Non fare guerra alle tue paure, ma abituati ad esse. Quando accettiamo di poter aver paura, allora siamo in grado di diventare uomini completi: noi e l’inconscio, noi e la nostra ombra camminiamo mano nella mano sulla strada che porta alla vera realizzazione di noi stessi.
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CAPITOLO 1
LE PAURE: QUALI SONO E CHE SCOPO HANNO La paura è una reazione istintiva e innata di fronte a un pericolo, ma spesso anche situazioni che non costituiscono un rischio reale ci incutono un forte timore, per motivi non spiegabili razionalmente. Ecco come distinguere tra paure e fobie, come si riconoscono e come si chiamano le fobie più diffuse e quelle più inconsuete
Capitolo 1
Sono nostre alleate, ci difendono dai pericoli
T
utti noi conosciamo perfettamente la paura, un’emozione che abbiamo sperimentato nelle sue varie sfumature e in relazione a diversi oggetti e situazioni; con le paure tutti noi conviviamo e ci scontriamo ogni giorno. E chiunque si trovi a fare i conti con la paura sa bene quanto possa essere difficile riuscire a padroneggiarla senza lasciarsene condizionare. Anzi, spesso più tentiamo di liberarcene e più dentro di noi si attiva una forte resistenza a superarla. Come se di quella paura, in fondo in fondo, non potessimo fare a meno. In realtà è proprio così: le paure ci servono. La natura ci ha dotato di questo dispositivo di allarme, istintivo e innato, per difenderci dai pericoli, per salvarci dai predatori, dai fenomeni naturali e da tutti i possibili pericoli. La paura è dunque un’emozione fondamentale affinché l’uomo (come tutti gli animali) possa adattarsi all’ambiente circostante. È un allarme che scatta di fronte a rischi dai quali è necessario scappare o difendersi. Spesso però la paura entra in funzione anche davanti a ciò che non è immediatamente pericoloso, ma appare sconosciuto, non ben chiaro e quindi potenzialmente anche pericoloso. L’istinto di sopravvivenza nell’uomo si è evoluto attraverso l’intelligenza a tal punto che abbiamo timore anche di situazioni che molto alla lontana potrebbero tramutarsi in un rischio effettivo per la nostra incolumità fisica. 12
Le paure: quali sono e che scopo hanno
Un’eredità preistorica, ma si è evoluta Nel corso dei secoli la gamma delle paure di cui soffriamo si è notevolmente ampliata, non tanto perché sono aumentate le situazioni di rischio, ma perché si è evoluto il nostro cervello. Se l’uomo primitivo aveva paura di reali minacce, oggi a impaurirci sono situazioni o oggetti ben più impalpabili, che mettono a repentaglio, più che la nostra sopravvivenza, la nostra immagine sociale e la nostra autostima. Tali paure sono dovute più a costruzioni mentali che a situazioni concrete, ma incidono ugualmente in modo notevole sul nostro benessere emotivo. Fanno scattare reazioni corporee - Tutte le volte che sentiamo una minaccia alla nostra sicurezza, reale o immaginaria che sia, scatta la paura. Questa sensazione attiva diverse reazioni corporee che hanno uno scopo ben chiaro: predisporre l’organismo a difendersi, scappando oppure attaccando. Lo schema “fuga-attacco” è una reazione innata e istintiva, che corrisponde a un circuito neurochimico che scatta nel nostro cervello quando i nostri sensi percepiscono un aspetto della realtà che reputiamo minaccioso. Dal punto di vista psichico la paura si manifesta con una sensazione di allarme, di ansia notevole; ma contemporaneamente si attiva anche il corpo, con accelerazione dei battiti cardiaci, respiro corto o affannoso, senso di debolezza, mal di stomaco o, nei casi estremi, attacchi intestinali, brividi e tremori, fino ad arrivare alla lipotimia, ossia alla perdita dei sensi. 13
Capitolo 1
Le diverse gradazioni, fino al panico Paura, fobia e panico, sono all’apparenza dei sinonimi, in realtà indicano le diverse gradazioni di un’emozione sostanzialmente simili nel punto di partenza, ma diverse nella forma e nella manifestazione. La paura - Quando si parla di paura ci riferiamo al timore di una situazione concreta o di un oggetto reale che ci fa sentire minacciati: la vista di animali pericolosi, di persone ostili, il rischio di un possibile incidente, l’avvicinarsi di un esame o di una prova difficile... In sintesi possiamo definire la paura come una reazione appropriata di fronte a uno stimolo pericoloso. Questo meccanismo ci permette di reagire al pericolo con rapidità, in modo da garantirci la sopravvivenza o di evitare dei danni. La paura può provocare una situazione di ansia anticipatoria, quando ci prende il timore per qualcosa che sta per succedere e che potrebbe avere un esito negativo per noi (come la paura di un esame). La fobia - Per fobia (dal greco “fobos” che vuol dire paura, spavento, avversione) si intende una paura invincibile di oggetti o situazioni di per sé innocui, che nella maggior parte delle persone non suscitano timore. Chi ne soffre può essere ad esempio sopraffatto dal terrore all’idea di venire a contatto con un animale non pericoloso, o di fronte alla prospettiva di compiere un’azione semplice e comune, come prendere l’ascensore, camminare in una piazza, guidare l’auto… Le persone che soffrono di fobie si rendono perfetta14
Le paure: quali sono e che scopo hanno
mente conto dell’irrazionalità della propria paura, ma non possono controllarla. La fobia può essere scatenata da qualsiasi oggetto, persino dai più insoliti e a prima vista inoffensivi, come i bottoni, i piedi, l’ombra. L’unico modo per allentare la tensione provocata dalle fobie è allontanarsi subito o evitare la situazione temuta. Ciò incide pesantemente sulla qualità della vita. Il panico - È una paura pervasiva, intensissima e incontrollabile. Provoca tachicardia, senso di oppressione, difficoltà nel respirare. Chi lo sperimenta si sente annientato e rimane paralizzato, incapace di reagire. Nei casi più gravi, la persona che ne viene colpita si sente morire. Può raggiungere livelli tali di intensità da richiedere un intervento urgente al pronto soccorso.
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Capitolo 1
Ogni paura ha un senso, per il nostro bene Anche se a prima vista ci sembrano assurde, ridicole, patologiche, dietro alle nostre paure, dalla più innocente alla più incontrollabile, si apre un universo di significati che affonda le radici nel nostro inconscio. Dobbiamo partire da una certezza: ogni paura ha un proprio senso, una sua ragion d’essere, e svolge una precisa funzione. Serve a mantenerci in una situazione di equilibrio psicofisico che in quel momento è la migliore che possiamo permetterci. La paura è nostra alleata dunque, perché ci segnala i rischi e ci protegge da situazioni peggiori. Superare le paure non significa “combatterle” come acerrime nemiche, ma essere disposti ad avvicinarle, guardandole con meno sospetto e più curiosità. Bisogna evitare gli atteggiamenti estremi: non serve ostinarsi a volerle cancellare ignorandole, né arrendersi impotenti a esse. Sembra un paradosso, eppure per poterle superare, le paure vanno sempre accettate. Questo significa che bisogna accoglierle come si fa con un ospite non ben accetto ma necessario, significa ammettere di averle, senza per questo svalutarci. Accettarle vuol dire anche cercare di comprenderle, che è diverso dal cercare di capirle razionalmente. “Com-prenderle” vuol dire prenderle dentro di noi, dare loro la possibilità di esserci. Sento la paura e le faccio spazio dentro di me. Perché so che se mi apro e l’ascolto, le consento di svolgere la sua funzione e di abbandonarmi quando non servirà più. Non serve 16
Le paure: quali sono e che scopo hanno
razionalizzare, chiederci le cause di quella paura, il motivo preciso per cui si è originata, oppure cercare a ritroso l’evento da cui è scaturita. Di solito chi soffre di fobie ragiona fin troppo sulle sue paure, e questo non gli serve a convivere serenamente con esse. È un fidato consigliere - La paura è la nostra guardia del corpo, il fidato consigliere che pensa al nostro bene. È sempre meglio ascoltarlo, anche se poi decidiamo di agire in modo diverso da come ci indica. In generale tendiamo a nascondere le paure, temendo i giudizi altrui, o cerchiamo di ignorarle; vorremmo cancellarle del tutto. Invece il primo passo da compiere è guardare le proprie paure, chiedendosi che funzione hanno. Allora ci aiuteranno a capirci e, paradossalmente, faranno emergere i nostri punti di forza. Le paure dicono di noi molto più di quel che pensiamo e rivelano aspetti di cui spesso non siamo consapevoli; ci aiutano a scoprire chi siamo davvero. Crea uno spazio protetto - Proviamo a pensare alle paure come a un dispositivo di sicurezza che serve a proteggerci da esperienze che minacciano un equilibrio che non siamo pronti ad abbandonare. Ogni paura costruisce intorno a noi un invisibile confine: tanto più grande è la paura tanto più angusto è il recinto. Eppure, spesso i limiti che le paure ci impongono servono a proteggere una parte di noi rimasta fragile. Il recinto che la paura ci costruisce intorno può diventare una prigione, oppure trasformarsi in un cantiere di lavoro, uno spazio protetto nel quale pian piano, attra17
Capitolo 1
verso piccoli esperimenti, possiamo costruire o rinforzare quegli aspetti di noi che non sono ancora pronti a confrontarsi con gli altri, a muoversi in autonomia, a mettersi alla prova... Quando avremo imparato a manifestare anche questi aspetti di noi, allora è possibile che le paure ci lascino spontaneamente, perché non abbiamo più bisogno di loro. È il caso, ad esempio della paura di affrontare gli altri che si manifesta attraverso la timidezza. Quando la persona cresce, non tanto in età quanto in consapevolezza e capacità di essere se stessa, allora la timidezza l’abbandona. È uno strumento per evolvere - Le paure sono, dunque, un potenziale mezzo di evoluzione, ma per potere crescere occorre saper aspettare. Se per superare una paura ci vuole del tempo, non dobbiamo scoraggiarci. I tempi dell’anima, come quelli del corpo, possono sembrarci lenti, a noi che siamo abituati a volere tutto e subito, ma non sono mai superflui: lentamente dentro di noi avvengono delle trasformazioni apparentemente impercettibili. Dobbiamo fidarci e sapere attendere. Superare una paura vuol dire accedere a una nuova consapevolezza, riuscire a fare nostri gli aspetti della vita che rifiutiamo, accettare ciò che ci sembra inaccettabile. Per questo sarebbe un errore voler liquidare le paure o cercare di sopprimerle a tutti i costi, con grande sforzo e impegno. Quando una fobia scompare vuol dire che nel profondo di noi qualcosa è avvenuto: ogni paura superata diventa una nuova sicurezza acquisita, una tappa di crescita guadagnata. 18
Le paure: quali sono e che scopo hanno
Non sfidare tutte le paure: rispetta il tuo carattere Non è detto che ogni paura vada superata. Alcune di esse fanno parte del nostro carattere e del nostro modo di essere e non vanno contrastate, se non creano ostacoli alla realizzazione di noi stessi e al nostro benessere. Facciamo un esempio concreto. Lorenzo è un uomo attivo e dinamico, riesce bene in qualsiasi sport, soprattutto in quelli acquatici. Ma non riesce a lanciarsi con il paracadute. La moglie invece ne è appassionata e lo invita a provare, però lui alla sola idea di lanciarsi nel vuoto si sente venir meno. Eppure non è più pericoloso che immergersi... Lorenzo vuole sfidarsi, ma al primo lancio, è colpito da un attacco di panico che lo rende insicuro anche in acqua, il suo elemento naturale. Lorenzo sta bene tuffandosi nell’acqua, ma non nell’aria. Non è un limite o una debolezza, ma semplicemente così è la sua natura. Sarebbe sbagliato pretendere che ciascuno di noi possa fare tutto, non avere rifiuti, avversioni o paure. Se ci troviamo a nostro agio con gli amici in casa e non in discoteca vuol dire semplicemente che quel tipo di ambiente non fa per noi. Se entrare in un ospedale ci angoscia vuol dire che non siamo tagliati per fare i medici, gli infermieri o i volontari, e non dobbiamo imporcelo. Rispettiamo i nostri gusti, le nostre inclinazioni, la nostra unicità, i nostri limiti... Le paure vanno invece superate quando costituiscono 19
Capitolo 1
un ostacolo a una vita regolare e soprattutto se ci impediscono di essere pienamente noi stessi, ad esempio quando ci sentiamo attirati in modo naturale da una situazione o da un’attività, ma non riusciamo a praticarla perché bloccati da una paura (di guidare, di stare in pubblico, di stare in un luogo ristretto).
Quando le fobie vanno superate? Più che le paure, che sono fondate su timori concreti, sono le fobie a costituire in qualche caso un intralcio e un impedimento a fare quello che vorremmo o che potremmo. Possiamo sopravvivere certamente anche senza riuscire a prendere un ascensore, ad avvicinarsi a un cane, a prendere l’aereo o a salire su una scala, ma questi o altri blocchi simili incidono comunque sul nostro modo di vivere e ci limitano. Questo vale, più che per le monofobie (cioè le paure per un singolo oggetto, animale o situazione), per quelle che si possono chiamare fobie sociali o generalizzate, come ad esempio il timore di trovarsi in mezzo a tante persone, oppure in un luogo elevato o ristretto. La differenza sostanziale fra i due tipi di fobie è il fatto che le prime sono di ostacolo solamente in alcune occasioni della vita, mentre le seconde costituiscono un blocco in un gran numero di situazioni e quindi diventano pervasive e limitanti. Se la paura in generale è un alleato per proteggerci dai potenziali pericoli e vivere la nostra vita senza rischi, le fobie in alcuni casi invece ci impediscono di vivere 20
Le paure: quali sono e che scopo hanno
pienamente e diventano esse stesse un “pericolo” da cui dobbiamo difenderci. In questi casi, quando ci ostacolano nel realizzare le nostre capacità e i nostri desideri, le fobie possono essere definite patologiche e quindi è opportuno in qualche modo cercare di superarle. Dunque questo può essere un criterio efficace per valutare le proprie fobie e le proprie paure: mi impediscono di essere davvero me stesso, di fare ciò per cui mi sento portato, che mi interessa e mi piace? Mi impediscono di vivere in modo più pieno e più completo la mia vita? Se la risposta è sì, allora forse è il caso di cercare di togliere dalla nostra strada questo ostacolo, per poter andare avanti davvero lungo la via verso l’autorealizzazione.
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