Riza Collection

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RIZA IMPARA A SCEGLIERE QUELLO GIUSTO

Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

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Una tazza di tè ti allunga la vita Una tazza di tè ti allunga la vita

Il tè è ormai riconosciuto come uno degli antiage più potenti, capace di rigenerare il cervello, contrastare i radicali liberi, vincere le infiammazioni e favorire anche la perdita di peso. Scopri allora le diverse varietà di tè, le loro proprietà e il modo migliore di prepararle per conservare inalterati i loro straordinari principi attivi. Grazie a questa guida completa imparerai poi ad utilizzare il tè anche per le tue ricette, a creare le miscele migliori e a renderlo ogni giorno di più il tuo elisir di giovinezza.

È la bevanda con più sostanze antiossidanti al mondo

Ti depura subito

Accelera il metabolismo, fa assorbire meno i grassi ed elimina le tossine nocive

Toglie i dolori

Efficace contro l’emicrania, combatte i dolori articolari e disinfiamma rapidamente

Ti regala energia

Ringiovanisce pelle e tessuti, tonifica i muscoli delle gambe e rende i capelli più luminosi

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Sommario Alla scoperta di un rito millenario pag. 6 Scopri le virtù La preparazione Le cerimonie orientali Un po’ di storia

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Un vero scudo contro i disturbi pag. 50 Tutti i colori del tè pag. 24 Tè verde Tè nero Tè bianco Le miscele Parenti del tè Le sigle da sapere

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Per il cuore Per il cervello Per la digestione Per il fegato Per i calcoli Prevenzione Per l’influenza Azione antiage Tè medicinali

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Direttore Generale Liliana Tieger Immagini Adobe Stock, 123rf, ShutterStock Direttore Pubblicità Doris Tieger

Redazione, amministrazione: Edizioni Riza S.p.A. , via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. - fax 02/58318162 www.riza.it - info@riza.it

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Distribuzione per l’Italia: So.Di.P “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Associato a:

Questa pubblicazione cita i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

Un alleato di bellezza pag. 104

Vuoi dimagrire? La soluzione è in una tazza pag. 74 Perché funziona I momenti migliori per berlo Gli abbinamenti vincenti Le ricette light

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Per il viso 106 110 Per il corpo Per un’azione mirata 116

È un aiuto tuttofare pag. 118 Ecco tutti i suoi usi domestici 120

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Alla scoperta di un rito millenario

La classificazione PAG.8

Guida alla preparazione PAG. 12

Le cerimonie del tè PAG. 18

Un po’ di storia PAG. 20

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Quando si parla di tè niente deve essere lasciato al caso: il tempo di infusione delle foglie e la temperatura dell’acqua in cui sono immerse sono fondamentali per il rilascio delle sostanze benefiche che esso contiene. Scopriamo allora tutti i segreti di questa bevanda che, nonostante la sua “veneranda età”, resta ancora una delle più pregiate del mondo

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na tazza di tè, lo insegnano i maestri dell’antichissimo cerimoniale, non si consuma velocemente in piedi come un caffè: c’è bisogno di tempo per l’infusione e per assaporarne l’aroma, ci vuole attenzione nella scelta degli oggetti (tazzine, teiere) che accompagnano la cerimonia. Ma soprattutto bisogna conoscere tutte le varietà che derivano dalla Camellia sinensis: da questa pianta e dai suoi semi, infatti, si creano tutte le miscele attualmente disponibili sul mercato. Per assaporare nel modo corretto questa bevanda, che tra l’altro ha virtù magiche che poi scopriremo, bisogna addentrarsi nel suo mondo con pazienza e curiosità. Partiamo allora alla scoperta della pianta da cui si ricava il tè, sveliamone le curiosità e la storia dall’Oriente fino alle nostre dispense.

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Ricco di virtù senza calorie Il tè non contiene calorie (se consumato senza zucchero), ma soltanto sali minerali (fluoro, ferro, zinco, potassio), vitamine del gruppo B, C, E, P e i polifenoli, sostanze antiossidanti.

È la bevanda più bevuta al mondo La patria del tè è la Cina La pianta che produce le foglie con le quali si prepara la bevanda si chiama Camellia sinensis (cioè la Camellia cinese) ed è un albero sempreverde della Cina, caratterizzato da foglie spesse e seghettate, un piccolo fiore (con petali bianchi e pistilli gialli) e un frutto simile alla noce moscata. È una pianta robusta, che vegeta fino a 100 anni, cresce anche in montagna fino a oltre 2.000 metri, ma ha bisogno di un clima mite e umido. Contrariamente a quello che si potrebbe immaginare, non è un cespuglio, ma un albero che può raggiungere i 3 metri di altezza.

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a leggenda narra che, quasi cinquemila anni fa, l’imperatore cinese Shen Nung, mentre era in viaggio in una zona remota del Paese, ordinò di far bollire dell’acqua. Alcune foglie di una pianta sconosciuta caddero nel recipiente, dando origine a un infuso ambrato dall’ottimo sapore. Nacque così il tè. Una delle bevande più diffuse al mondo, superata, per consumo, soltanto dall’acqua. Ne esistono diverse miscele attualmente disponibili sul mercato, ma tutte derivano da un’unica pianta: la Camellia sinensis. Da non confondere con la Malaleuca alternifolia, da cui si estrae l’olio di Tea Tree, conosciuto anche come olio dell’albero del tè. I tipi di tè si diversificano durante le fasi di lavorazione. Il bianco si ottiene solo dalle foglioline più tenere della pianta

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Perché in alcuni Paesi si chiama “chá”? Il carattere cinese che rappresenta la pianta del tè e la bevanda che si ricava dalle sue foglie si pronuncia “chá”. Infatti in Russia, in Giappone, nei Paesi arabi, in India e in Turchia il tè si chiama “cha” o “chai” o con parole simili. Invece in Europa e nei Paesi anglofoni il nome corrente viene dalla radice “te”: tea, tè, the, tee, secondo le nazioni. La spiegazione è semplice e interessante. Là dove il tè si è diffuso via terra, cioè in Giappone, in India, in Russia e nei Paesi arabi fino in Turchia, c’è arrivato con la pronuncia della lingua ufficiale mandarina, cioè “chá”. Invece in Europa il tè è arrivato via mare, partendo da un porto della provincia cinese del Fujian, dove si parlava un dialetto locale, in cui lo stesso carattere si legge “tè”. Da qui la spiegazione sui motivi per cui il tè ha assunto queste due diverse denominazioni. Fa eccezione, in Europa, il Portogallo, dove il tè viene chiamato “chá”. Anche in questo caso c’è una spiegazione: il Portogallo spediva il tè dal polo commerciale che aveva creato a Macao. E a Macao si parlava il mandarino, per cui il carattere si pronunciava “chá”.

apprezzatissima. Il suo consumo ha dato e continua a dare all’umanità non solo una gioia per il palato e momenti di relax ma anche tanti benefici per la salute. Il tè infatti previene e cura numerosi disturbi, più di quanto si possa credere. Oggi studi clinici hanno scoperto che le foglie del tè racchiudono molte sostanze benefiche in grado di contrastare numerose malattie del nostro organismo, addirittura qualche tipo di tumore. Ma non bisogna dimenticare che il tè, come insegnano in Oriente, in India e nei Paesi arabi, rappresenta soprattutto un rituale, ora conviviale, ora distensivo e meditativo. Perché obbliga a una sosta e ci costringe dolcemente a rallentare. Con questa guida pratica imparerai a conoscere a fondo le diverse varietà di questa bevanda e a scegliere quella più adatta alle tue esigenze.

e questo rende potenti le sue proprietà dimagranti, antietà e protettive del sistema circolatorio. C’è quello nero, tra i più consumati nei Paesi europei e americani, dal gusto deciso e gradevole, frutto della lunga fermentazione subita dalle sue foglie. Il tè verde, invece, deriva da foglie essiccate e successivamente trattate termicamente per impedire il processo di fermentazione. Questa lavorazione, evitando l’ossidazione della fermentazione, conserva nelle foglie del tè maggiori quantità di sostanze salutari, riducendo tra l’altro anche il contenuto di teina, sostanza attivante del sistema nervoso.

La ricerca scientifica lo promuove a pieni voti Noto da millenni, il tè è una bevanda

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La classificazione in base al colore

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i potrebbe pensare che il tè verde, il tè nero e il tè bianco siano ricavati da piante diverse tra loro, e per questo hanno colori diversi. Invece tutti i tipi di tè vengono da un’unica pianta: la Camellia sinensis (o la Camellia assamica, sua stretta parente). Il colore diverso deriva dalla lavorazione, che comporta poi notevoli differenze anche nel gusto, nell’aroma e nelle proprietà benefiche.

sono lasciate ossidare e quindi diventano di colore scuro; nei secondi le foglie sono trattate con il calore per impedire l’ossidazione e restano verdi. Vi sono poi anche dei tè “parzialmente fermentati” o “semifermentati”, con ossidazione limitata, che fa loro assumere colori diversi: giallo, rosso scuro o verde-bluastro. Il tè bianco, ricavato da germogli non ancora sbocciati e ricoperti di peluria chiara, nella lavorazione non viene fatto fermentare e resta di un colore chiaro.

Fermentati e non fermentati Tutti i sistemi di classificazione suddividono i tè in grandi famiglie, nelle quali sono raggruppate le varietà che hanno subito le stesse fasi di lavorazione e, quindi, hanno caratteristiche comuni e colore simile. La distinzione fondamentale è tra tè “fermentati” (neri) e tè “non fermentati” (verdi); nei primi le foglie

Le caratteristiche del tè verde Il tè verde (Camellia sinensis) appartiene alla famiglia delle Theaceae; è un arbusto originario dell’Asia Sud Orientale dai fiori bianchi e con foglie verdi lucenti, lanceolate e dal bordo dentato, da cui si estrae l’omonima bevanda. Ricco di antiossidanti, con proprietà mineralizzanti e depurative, il tè verde facilita la digestione e la depurazione, aiuta pelle e capelli e può essere utile nella prevenzione di arteriosclerosi e tumori. È un tè non fermentato, perché l’ossidazione viene fermata dopo la raccolta, attraverso un processo di riscaldamento che blocca gli enzimi e permette alle foglie di mantenere il colore naturale. È il tipo di tè più apprezzato e prodotto in maggiore quantità in Cina e in Giappone. Si producono anche varietà in polvere, ottenuta sbriciolando finemente le foglie essiccate. La più nota è il tè matcha giapponese.

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Il tè giallo Il tè giallo viene ricavato da una variante nella lavorazione dei tè verdi, con l’aggiunta di una fase di “ingiallimento”, che corrisponde a una leggera postfermentazione, con un grado di ossidazione molto basso. Viene prodotto in alcune aree ristrette della Cina. La foglia ancora umida viene lasciata ingiallire e asciugare all’aria per un certo tempo. In questo modo conserva tutti i principi attivi del tè verde ma senza il sapore di erba caratteristico di quest’ultimo. Il tè giallo è prezioso e ricercato, perché prodotto in piccole quantità.

Il tè nero È la varietà fermentata, dal momento che l’ossidazione delle foglie provoca il caratteristico colore scuro. Viene prodotto in particolar modo in India e nei Paesi africani. Durante la lavorazione del tè nero le foglie sono messe ad appassire su graticci con aria calda e poi, quando sono ancora morbide, vengono arrotolate (a mano o con rulli). Questa operazione provoca lo spezzarsi delle nervature interne della foglia e l’avvio dell’ossidazione, da cui dipendono l’aroma e il gusto del tè. Poi le foglie vengono srotolate in un luogo freddo e umido e lasciate a prendere aria per almeno 3-4 ore (diventano rosse). Infine avviene l’essiccamento con l’esposizione a una fonte di calore che scurisce ancora di più le foglie e ne impedisce la decomposizione.

Il tè bianco I tè bianchi sono tè particolarmente preziosi e rari. Si producono in Cina raccogliendo le foglioline apicali e i germogli non ancora aperti, ricoperti di una sottile peluria che rende questi tè molto chiari e argentati quando sono asciutti. I germogli e le piccole foglie sono poi sottoposti a trattamenti molto lievi: vengono fatti appassire e poi essiccati, bloccando così tutti i processi di ossidazione.

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Le regole per un buon tè

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l tè è una miniera di sostanze benefiche, ma è anche e soprattutto un piacere per il corpo e per la mente. Saperlo gustare e apprezzare è una di quelle piccole-grandi soddisfazioni che danno una svolta alle nostre giornate. Conoscere il tè, scegliere la qualità più adatta ai nostri gusti, saperlo preparare nella maniera migliore costituiscono un patrimonio di sapere personale che ci può regalare momenti piacevoli per tutta la vita. Non occorre grande studio o grande applicazione: le nozioni di base sono poche; l’importante poi, come per tutti i saperi, è affinarlo con la pratica. Non è necessario arrivare a seguire tutti i passaggi della cerimonia del tè giapponese, basta poco per fare di ogni tazza di tè una fonte di piacere. L’essenza del tè è la semplicità.

Meglio partire dalle foglie La maggior parte del tè venduto in Italia è commercializzato sotto forma di bustine. L’uso dei piccoli contenitori di carta da mettere in infusione è diffuso in tutto il mondo, soprattutto in Occidente (compresa l’Inghilterra). A partire dagli anni Sessanta la bustina ha soppiantato sempre più l’uso di tè sciolto, venduto nelle classiche scatole metalliche. Indubbiamente la bustina è molto comoda: permette di preparare il tè in fretta, senza bisogno di doverlo dosare e filtrare. Ma è altrettanto vero che in questo modo si perde molto della qualità del tè e anche del piacere di prepararlo e gustarlo. La bustina contiene pezzi di foglia più piccoli e meno

Per chi usa la bustina

Miscelalo a tuo piacere

Preferisci usare le bustine pronte al posto del tè sciolto? In questo caso ricorda che esistono anche ottime qualità di tè in filtro pronto e usa alcuni accorgimenti per avere un tè migliore. Non portare l’acqua a piena bollitura, ma fermati alle prime bolle che salgono in superficie. Versa delicatamente l’acqua, non direttamente sulla bustina, per evitare che si gonfi d’aria. Rispetta i tempi di infusione indicati e non lasciare il filtro immerso troppo tempo. Evita di schiacciarla per non rischiare di rendere il tè amaro.

Usando il tè sciolto, ciascuno può preparare le dosi e le miscele più adatte ai propri gusti. In più solo preferendo le foglie alle bustine è davvero possibile assimilarne tutti i benefici.

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Quale scegliere tra le centinaia di varietà? L’imbarazzo può essere molto forte, di fronte a centinaia di tipi diversi. Per cominciare bisogna partire dalla prima suddivisione, basata sulla lavorazione delle foglie. La distinzione principale, come abbiamo già spiegato, è quella fra tè verdi e tè neri. I primi, non fermentati, hanno un gusto più delicato spesso “erboso”, i secondi sono più forti e decisi con un aroma astringente. Meno diffuse le altre varietà: i tè bianchi (molto delicati) e i tè parzialmente fermentati: oolong e pu-erh, che hanno gusto e aromi “misti”, rispetto alle due categorie principali. All’interno di queste grandi divisioni vi sono poi tante varietà di tè diverse, ciascuna con una propria “anima”. In maggioranza sono prodotte in Cina e in India, ma alcune vengono dall’Africa, dal Giappone e dal Sud America. Un mondo tutto da esplorare.

pregiati rispetto alla foglia intera, che è stata sapientemente arrotolata nella fase di lavorazione del tè. I frammenti piccoli danno un sapore più forte, più denso di tannino; così non si possono apprezzare la morbidezza e le sfumature dell’aroma di vari tipi di tè. Nelle bustine, inoltre, il sapore si conserva meno, perché le foglie sono più esposte all’aria. In passato spesso la qualità dei tè in bustina lasciava molto a desiderare, ma oggi si trovano così confezionate anche delle varietà di tè pregiate, messe in vendita da case rinomate.

Assapora l’aroma lentamente Il piacere del tè deriva anche dal vedere le foglie che si aprono e che rilasciano lentamente nell’acqua il colore, il sapore e il profumo. Così si riesce ad apprezzare meglio e si capiscono in pieno le caratteristiche di ogni varietà. Chi ama il tè non rinuncerà mai al piacere di prepararlo con le sue mani, di sentire l’aroma delle foglie di tè in scatola e di dosarne la quantità giusta nella teiera. È una questione anche di scelte e di gusti personali: così si possono mescolare vari tipi di tè, senza dovere accettare “a scatola chiusa” quello che c’è nella bustina. Mettere in infusione il tè sciolto è inoltre il modo migliore per conoscere davvero il tè e per poterlo scegliere e apprezzare, oltre che per poter assimilare le preziose sostanze salutari in esso contenute. È importante sperimentare di persona e fare le proprie scelte dopo aver assaggiato con cura, per distinguere le differenze di qualità e di gusto fra i vari tè.

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Attenti al tempo di infusione ideale

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e proprietà del tè sono riconosciute ormai da molto tempo: questa bevanda ha un elevato potere antiossidante, grazie ai polifenoli e ai flavonoidi che contiene. Per far sì che che la bevanda sia benefica va però preparata nel modo corretto. La presenza nell’infuso dei principi attivi è condizionata, infatti, non solo dal tipo di tè ma anche dalle modalità e dal tempo di infusione.

Ogni tè ha le sue proprietà Uno studio di alcuni anni fa ha preso in considerazione tre diversi tipi di tè: bianco, nero e verde. I vari tè sono stati messi in infusione in acqua bollente per 2 ore, in acqua bollente per 5 minuti, in acqua fredda per 2 ore Uno dei fattori più importanti e in acqua fredda per 5 minuti. per la corretta preparazione del È emerso che per quanto riguarda tè è la temperatura dell’acqua: il tè bianco, l’estrazione dei scaldare la teiera prima di principi attivi varia con il tempo mettere le foglioline di tè (più resta in infusione, più si serve a farle “ammorbidire” liberano i principi attivi) ma non poco per volta. con la temperatura. Il tè verde, invece, raggiunge la sua massima efficacia se

La giusta temperatura

L’acqua si versa nella teiera, ma non sulle foglie Per preparare il tè, prima di tutto metti a scaldare l’acqua nel bollitore; quando sta per bollire se ne versa un po’ nella teiera vuota e si chiude con il coperchio. Meglio farla ruotare in modo che si scaldino anche le pareti. Quando l’acqua è calda al punto giusto (non quando le bolle salgono con violenza, ma quando si formano lentamente, grandi come “un occhio di pesce”), si spegne la fiamma. Intanto si svuota la teiera e si mettono al suo interno 3 grammi di foglioline di tè per ogni tazza. Poi si chiude, per far scaldare e ammorbidire le foglie. Non si versa direttamente sulle foglie per non danneggiarle, ma su un lato interno della teiera, in modo che ruotino sotto l’acqua che scende.

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La preparazione richiede pazienza La regola più importante, ma forse anche la più difficile da rispettare di questi tempi, è quella di non avere fretta. Regalati qualche minuto di tempo in tranquillità per preparare e sorseggiare il tè. Oltre alla calma e a pochi minuti di tempo, per un tè fatto alla perfezione servono semplici strumenti e ingredienti: l’acqua, una teiera, un termometro, una bilancina di precisione, un timer, un bollitore, un filtro e naturalmente il tè, in foglie (da scegliere in base ai gusti, all’occasione, allo stato di salute e al momento della giornata).

lasciato in infusione per lungo tempo e in acqua fredda. Infine, il tè nero dovrebbe essere preparato con acqua calda e un’infusione di breve durata, in quanto l’azione degli antiossidanti diminuisce con il passare del tempo. In linea generale, per preparare il tè in modo corretto una volta scaldata l’acqua nel bollitore si controlla con il termometro la temperatura e, quando è un paio di gradi al di sopra di quella che ci serve, si versa nella teiera (dove perde subito due o tre gradi). A questo punto parte il timer che segnalerà quando scade il tempo di infusione corretto. Passati i minuti esatti, si versa il tè nelle tazze filtrando bene in modo che non cadano residui che lo renderebbero più amaro. Se desideri conservare parte del tè da bere più tardi, versalo in un’altra teiera (già scaldata prima).

sostanza, per cui due minuti di infusione sono perfetti per ottenere una bevanda eccitante ed energizzante. Se, invece, l’infusione dura per più tempo, l’acido tannico disattiva l’effetto della caffeina. Un lungo tempo di infusione, inoltre, altera il sapore della bevanda, che diventa aspra e, spesso, spiacevole al palato.

Così non alteri il sapore e non lo fai perdere di caffeina Il tempo di infusione del tè determina anche il contenuto di caffeina della bevanda: dai 60 ai 120 secondi avviene il maggiore rilascio della

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