La forza di volontà

RIZA

LA FORZA DI VOLONTÀ

Tutti la possiedono, pochi la sfruttano!

Impariamo a usarla bene

LA FORZA DI VOLONTÀ

Siamo stati abituati a pensare che avere forza di volontà significhi fare grandi sforzi su se stessi per raggiungere gli obiettivi prefissi.

Ma non è così: se dobbiamo sforzarci tanto vuole dire che stiamo sbagliando strada.

La vera forza di volontà è un’energia interiore che sgorga quando seguiamo le inclinazioni spontanee e ci conduce allo scopo della vita: realizzare la nostra unicità.

Bisogna dunque abbandonare schemi e modelli assimilati dall’esterno per ascoltare gli impulsi che ci abitano.

Se viaggiamo sulla rotta giusta, il vento della forza di volontà naturale ci spinge senza intoppi alla meta.

RIZA

LE REGOLE PER REALIZZARE SENZA FATICA I TUOI DESIDERI

COME ATTIVARLA • Segui il tuo istinto • Smetti di rimuginare • Non ascoltare gli altri • Non criticarti più • Coltiva le tue passioni

Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

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GLI ESERCIZI PER RISVEGLIARE LE TUE RISORSE INTERIORI

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SOMMARIO

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GLI ERRORI COMUNI

LA VOLONTÀ NATURALE

Cerca la vera

Un’energia che ci sostiene nel realizzare

forza di volontà

la nostra unicità

SE PENSI DI NON AVERNE ABBASTANZA

LA FORZA DI VOLONTÀ È UN ISTINTO CHE HANNO

E CREDI CHE GLI ALTRI NE ABBIANO

TUTTI GLI ESSERI VIVENTI. SE LA PROTEGGIAMO

PIÙ DI TE, VUOL DIRE CHE

DA INTERFERENZE ESTERNE, AGISCE IN SINTONIA

STAI SPRECANDO LE TUE ENERGIE

COL NOSTRO NUCLEO PROFONDO E CI SPINGE

NELLA DIREZIONE SBAGLIATA

A ESSERE CIÒ CHE SIAMO NATI PER ESSERE

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SEGUI LE TUE CARATTERISTICHE

VERSO GLI OBIETTIVI

Hai una volontà

Gli esercizi per attivare le forze

di pancia, di testa,di cuore o d’intuito?

che sono in te

CIASCUNO È CARATTERIZZATO DA UNA SPINTA

I CONSIGLI, I SUGGERIMENTI E GLI ESERCIZI

INTERIORE CHE PREVALE NEL FARE

PER RIMANERE IN ASCOLTO DELLE TUE REALI

LE PROPRIE SCELTE, MA OCCORRE CHE TUTTE

ESIGENZE PROFONDE E RISVEGLIARE

AGISCANO IN SINTONIA PER CONDURCI

LA FORZA DI VOLONTÀ, LASCIANDOTI ANDARE

ALLA META A CUI SIAMO DESTINATI

SENZA SFORZO VERSO LE METE GIUSTE PER TE

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GLI ERRORI COMUNI

Cerca la vera

forza di volontà QUANDO PENSI DI NON AVERNE A SUFFICIENZA E CREDI CHE GLI ALTRI NE ABBIANO PIÙ DI TE, VUOL DIRE CHE STAI SPRECANDO LE TUE ENERGIE NELLA DIREZIONE SBAGLIATA

Se non riesci a raggiungere piccole o grandi mete vuol dire che non hai forza di volontà? No! In realtà tutti ne siamo dotati! I problemi nascono nel momento in cui impieghiamo le risorse in un modo che non corrisponde alla nostra vera natura 6

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in da bambini ci sentiamo dire che dobbiamo coltivare la forza di volontà, che dobbiamo sforzarci e fare sacrifici per raggiungere le mete che ci prefiggiamo. Crescendo poi ci vengono indicate come esempio le persone che, al prezzo di fatiche e rinunce, hanno saputo conquistare obiettivi prestigiosi, dimostrando una

grande “forza di volontà”. Siamo quindi abituati a pensare che se vogliamo realizzare noi stessi dobbiamo sforzarci, impegnarci e sacrificarci. Dunque se non raggiungiamo gli obiettivi condivisi dalla maggioranza delle persone, allora riteniamo che la colpa sia solo nostra, perché non ci siamo sforzati abbastanza. Da qui nasce un senso di insoddisfa-

zione e di scarsa autostima che però trae origini da convinzioni sbagliate. Ma che cos’è realmente la forza di volontà? La forza di volontà è una spinta naturale, che ci trascina spontaneamente dove dobbiamo andare. Se non si manifesta in noi significa che c’è qualcosa che non va: non in noi, ma negli obiettivi che cerchiamo di raggiungere.

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Le false convinzioni che ci fanno

La volontà profonda che ci fa muovere

sbagliare strada

non viene dalla mente 7

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gli errori comuni

Le false convinzioni che ci fanno

sbagliare strada

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tutti abbiamo una naturale forza di volontà, ma spesso non coincide con i modelli che abbiamo in testa, nÉ con i progetti della nostra mente razionale

econdo l’opinione comune, le persone che dimostrano vera forza di volontà sono quelle dotate di una rigida autodisciplina e di spirito di sacrificio. Un individuo viene considerato davvero volitivo quando si impegna in modo rigoroso a raggiungere gli obiettivi condivisi da tutti, quando si fa carico degli obblighi sociali, quando aderisce alla morale corrente. Tra i sinonimi della parola volontà, infatti, troviamo nei dizionari le seguenti espressioni: impegno, tenacia, caparbietà...

Si tratta però di un modo stereotipato e fuorviante di interpretare la forza di volontà.

Su questo tema sono diffuse molte convinzioni sbagliate, che influenzano il nostro modo di agire, ci distolgono dai veri obiettivi e ci provocano solo frustrazione. Vediamone alcune.

• La forza di volontà non è cocciutaggine. Infatti, quando ci intestardiamo nel perseguire un obiettivo a tutti i costi, senza tener conto di intoppi e fallimenti, finiamo la maggior parte delle volte con il soffocare la nostra vera forza di volontà.

• La forza di volontà non è un eccesso di senso del dovere. Il senso del dovere proviene da condizionamenti e aspettative che altri (educazione, religione, normativa sociale) ci hanno inculcato.

• La forza di volontà non è la capacità di emergere. Voler ammaliare gli altri a tutti i costi e conquistarsi sempre il centro della scena riflette uno stile di comportamento di tipo narcisistico e il timore di impegnarsi realmente nelle situazioni.

• La forza di volontà non è sacrificio. Nel sacrificarsi sono impliciti la rinuncia e il dolore. La forza di volontà, invece, è un’energia positiva che ci deve portare a realizzare noi stessi, presupposto della felicità.

• La forza di volontà non è la coerenza a tutti i costi. Chi si impone di seguire solo una linea retta senza cambiarla mai, mette in luce la propria rigidità mentale, oltre che l’incapacità di accettare le trasformazioni.

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Molto spesso la nostra vera volontà è oscurata dalle convinzioni, dai preconcetti e dalla razionalità; questi pensieri ci instillano propositi infondati che tengono nascosti, anche a noi stessi, i nostri veri obiettivi e scopi

LE METE INFONDATE CHE TI SEI POSTO PROVOCANO RIMPIANTI E RIMORSI Perché certe persone arrivano fino in fondo e altre mollano la presa? È davvero una questione di forza di volontà? Tanti ritengono di sì e si lamentano: vorrebbero essere più determinati nella vita, più forti. Ed è qui che comincia l’errore: si confonde la forza di volontà con la fatica e lo spirito di sacrificio. Non avere raggiunto determinati obiettivi non significa che non hai sufficiente forza di volontà, ma semplicemente che potresti dimostrare la tua capacità ed energia in un altro campo. Tanti di noi, ad esempio, si sottostimano e hanno rimpianti perché non sono riusciti a laurearsi.

Ma nel frattempo magari si sono costruiti una famiglia, hanno dei figli e un buon lavoro. Si sono realizzati in altro modo e non tramite il conseguimento della laurea, eppure mantengono dentro di sé il tarlo di non avere finito gli studi.

Queste convinzioni provocano continui rimorsi e ripensamenti: «Potevo, dovevo, avrei voluto…».

Così si resta perennemente insoddisfatti, rimuginando sul passato, sulle scelte fatte o non fatte, sui presunti fallimenti, senza prestare attenzione al presente e agli obiettivi raggiunti.

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gli errori comuni

stai sacrificando te stesso?

Questa non è forza di volontà Q

uando si pensa alla forza di volontà, tornano alla mente i consigli ricevuti più e più volte da amici e genitori: tutto dipende da te, devi sforzarti, non puoi mollare proprio ora… Si insiste dunque sullo sforzo, sulla fatica, sull’impegno per superare gli ostacoli.

Ma la vera forza di volontà è qualcosa che sgorga spontaneamente in noi, è l’energia interiore che sa assisterci, soccorrerci e spingerci quando ne abbiamo più bisogno. Non deve essere imposta, sforzata, incanalata in

una direzione preimpostata e obbligatoria; questa energia deve seguire la sua direzione naturale in modo fluido, armonioso e istintivo.

Deve insomma essere spontanea. Viceversa se ci forziamo in una direzione che è per noi innaturale, stiamo mettendo in campo una falsa forza di volontà.

Molto spesso infatti l’idea di come e perché dovremmo manifestare questa nostra energia è alterata dai pensieri, dalle convinzioni assorbite dal nostro ambiente e dalla razionalità.

stai facendo ViolenZa alla tua indole Vera Una persona viene comunemente considerata piena di forza di volontà quanto più si “sforza” nel raggiungere i propri obiettivi. Ma in questo modo il nostro agire è una forzatura e più che azione diventa una privazione. Ciò che viene a mancare è il piacere, l’appagamento che nasce dall’aver portato a termine un’azione, ma se questa non è fonte di piacere, allora come può stimolare la volontà profonda? Se ci stiamo sforzando, significa che stia-

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mo facendo forza su noi stessi; è il segno che la nostra essenza va inserita nella casellina che le abbiamo riservato e alla quale ci vogliamo a tutti i costi adeguare. Per esempio, studiare diventa difficoltoso quando la scelta della materia non è frutto della volontà profonda ma delle attese altrui. Quando invece l’azione che stiamo compiendo corrisponde alle aspettative della nostra vera essenza, è solo sforZo ostinato santemente per farlo, ma allora tutto ci risulta più legse non c’è piacere sempre nello stesso modo gero e meno faticoso.

Chi ha davvero forza di volonfisso e immodificabile. Si attiLa percezione della fatica è tà non deve arrendersi mai, va, quindi, un circolo vizioso. inversamente proporzionale almeno secondo gli stereotipi Il piacere a lungo negato dialla libertà e alla piacevolezza comuni. Deve continuare a venterà più difficile da percedell’azione. Quando dobbiaimpegnarsi anche oltre le pire e la vitalità si spegne. mo fare sforzi significa che la proprie forze. L’ostinazione è Non si è più capaci di fare nostra libertà di scelta è veil sacrificio protratto nel temaltro, non si percepisce il sennuta meno. Se lo sforzo si propo. Un individuo che non si so di sacrificio e ancor meno lunga nel tempo, se si trasforperde d’animo e che continua la soddisfazione; risulta invema in sacrificio, allora è un a portare avanti un’azione, ce molto stancante fare qualprocesso che sta impoverenanche se gli costa grande sacosa di diverso, che possa do la persona perché la concrificio, non può che essersi distogliere dalla meta. Quancentra su un solo elemento, le identificato in uno schema do la forzatura e la fatica si toglie energie e non si automentale molto rigido, in cui prolungano nel tempo, si può alimenta. Non genera piacevolere una cosa esclude autoparlare di un vero e proprio re, non nutre il cuore e non maticamente tutto il resto. La sacrificio personale, che imstimola la mente. La forza di mente viene obbligata a manplica anche un pesante logovolontà superficiale diventa tenere vivo il pensiero dell’orio. Diventa un processo obcosì autodistruttiva e miope. biettivo che sta inseguendo, bligato, nel quale non solo si Il controllo mentale impedicercando a ogni costo di ragrinuncia alla libertà d’azione, sce le distrazioni e le deviaziogiungerlo, attivandosi incesma si danneggia anche l’eni e costringe a riquilibrio psicofisinunciare ad attività co. In tal modo piacevoli e alterinfatti viene sacrise ci forziamo in una direzione native o a dedicare ficata la ricchezza energie ad altri della propria inteche è per noi innaturale, stiamo mettendo ambiti della vita. Il riorità, che viene in campo una falsa forza di volontà, segnale più evivia via depaupedente dello sforzo rata e non può più che non è spontanea e naturale è la stanchezza alimentare la forcome invece dovrebbe essere che non si risolve e za di volontà prosi accumula. fonda.

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gli errori comuni

un malinteso senso del dovere ci impone di fare “a ogni costo”

A

nche l’autoimposizione viene asLa vera forza di volontà sociata spesso alla è nemica dell’ostinazione forza di volontà: «Lo devo fare a ogni coe ama l’attesa disinteressata; sto!». Il senso del donon ha nulla a che vedere vere è spesso considerato indice di una con la fatica innaturale persona tutta di un pezzo, ferrea, affidacambiare idea, di mollare, di bile. In realtà tale atteggiavalutare altre modalità o posmento è ancora una volta uno sibilità. Quindi ha a che fare strumento di controllo che molto più con l’obbedienza consegniamo nelle mani sbache con la forza di volontà. Se gliate. Agire per senso del siamo sensibili al senso del dovere, quando diventa una dovere, non riusciamo a sfugscelta obbligata per l’impegire a questa imposizione ingno preso, ci impedisce di

terna. Ci sentiamo in trappola, obbligati a fare qualcosa che ci siamo imposti, ma è una trappola che abbiamo costruito noi stessi. Ci costringiamo a farlo, altrimenti non ci sentiamo all’altezza, temiamo le critiche altrui... Non è ammessa l’ipotesi di mollare.

Così però si rischia di allargare questo senso del dovere anche alle richieste fatte da altri e non da noi stessi; così diventano autoimposizioni e impegni da portare a termine a ogni costo. Ma in questi casi

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entra in gioco la parte ribelle e istintiva di noi, la quale, messa in disparte, trova il modo di manifestarsi con vari meccanismi di boicottaggio inconscio: distrazioni, noia, piccoli errori, disinteresse.

L’inconscio vuole spingerci verso la soglia della ribellione per farci riconoscere che quello che stiamo facendo non è quello che vorremmo fare. Invece del dovere, tenta di insegnarci a usare il volere in modo attivo, consapevole e libero.

Ci obblighiamo a fare delle scelte Tra le spie che indicherebbero una pronunciata forza di volontà, vi sarebbe, secondo l’opinione comune, la prontezza nella decisione: non solo bisogna prendere posizione e decidere, ma anche scegliere velocemente la cosa giusta per sé. Questo aspetto dello stereotipo si manifesta costantemente e molte persone si sforzano di scegliere in fretta, in modo netto e tranciante, perché pensano che questo comportamento dimostri il fatto di possedere una buona dose di forza di volontà. In questo modo, però, la decisione perde di spontaneità e il processo diventa una scelta in termini assoluti. Decidere si trasforma dunque in un esame senza appelli, e la scelta non è più una libera questione personale, ma diventa un imperativo con forti condizionamenti esterni. L’obbligo di

Volontà non è vincere gli istinti ■ La forza di volontà - È la capacità di esprimere in modo pieno le proprie attitudini e la propria natura senza autosabotaggi o freni esterni. Le sue parole d’ordine sono adattarsi e lasciarsi guidare.

■ Lo “sforzo” di volontà - È il tentativo costante di guidare la propria vita, anche contro i propri istinti, per raggiungere le mete che la mente ritiene importanti, ma che in realtà ha assorbito dall’esterno.

scegliere e di decidere in maniera categorica ci costringe a dividere grossolanamente il mondo in due parti: il bianco e il nero, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; il piacere e il dovere. La conseguenza di tale atteggiamento è che la volontà profonda della persona scompare, si nasconde per non prendere parte a questo processo, e agendo segretamente dall’inconscio, tenta di insinuare in noi l’indecisione.

Sentirsi in bilico è quindi un avvertimento, non una debolezza. È un messaggio della forza di volontà profonda che rischia di cadere fuori dal proprio baricentro perché la persona si sente obbligata a fare una scelta. Quando ci costringiamo a prendere una dire-

zione, rischiamo, perciò, di sacrificare molto di noi stessi.

Rinunciamo alle sfumature, alle soluzioni creative, a considerare altri elementi. Non esercitiamo la vera forza di volontà ma la soffochiamo.

Fino a quando la strada interiore non è pronta e i tempi non sono maturi, non avvertiremo la spinta chiara della forza di volontà. Allo stesso modo ci sentiremo frenati se la decisione non rispecchia ciò che è un bene per la nostra identità. Quando la scelta non arriva spontaneamente, perciò, non cerchiamo di forzare il processo e renderlo superficiale, restrittivo o punitivo; meglio aspettare. Probabilmente qualcosa ci sta sfuggendo.

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