Vinci la sindrome metabolica

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LA SINDROME METABOLICA - Introduzione

PREVENIRE SI PUÒ: COSÌ SI RIDUCE IL RISCHIO CONTROLLARE IL PESO, NON FUMARE, MUOVERSI IL PIÙ POSSIBILE SONO TUTTI PROVVEDIMENTI SALVAVITA DA ADOTTARE SUBITO

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ambiare abitudini di vita si è mostrata la strategia migliore per combattere ed evitare la sindrome metabolica come hanno evidenziato anche gli scienziati statunitensi del Minneapolis Heart Institute Foundation. I ricercatori hanno infatti visto che tra i più importanti fattori d’influenza sulla sindro-

me metabolica vi sono la dieta e il sovrappeso. Di sicuro tutte le problematiche correlate a questa condizione (obesità, colesterolo alto, diabete e ipertensione) traggono subito giovamento dalla perdita dei chili in eccesso, in particolare da quelli concentrati proprio sul girovita. Bisogna dunque correggere in primis

Dimezza i grassi e zuccheri dal piatto

Chi ingrassa è perché non solo mangia troppo rispetto al suo fabbisogno energetico, ma mangia anche male. Il primo intervento deve essere a tavola. A livello alimentare, bisogna ridurre in modo drastico i cibi conservati, i carboidrati raffinati, la pasta e il pane bianco, ma anche le carni rosse (da sostituire, come fonti proteiche, con il pesce, le alghe e i legumi), gli insaccati, i formaggi stagionati e tutti i dolci e le merendine industriali: evita quelli che contengono sciroppo di mais e fruttosio, due dolcificanti che sono un goloso carburante per le cellule grasse… • Per quel che concerne i condimenti, privilegia gli oli vegetali, biologici e spremuti a freddo: vanno bene l’olio di oliva, di lino, di noci e di sesamo, da usare di preferenza a crudo. • Fra la frutta, elimina quella troppo dolce, che sollecita l’insulina e favorisce la sintesi del grasso viscerale. È utile, invece, la frutta a guscio (in particolare le noci), fonte di grassi buoni della serie Omega 3 e 6, che contribuiscono a demolire i depositi adiposi in eccesso. • Fra gli ortaggi, abbonda con le crucifere come broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, cavolo riccio, cavolo cinese, cavoli, da gustare cotti o, ancora meglio, crudi: contengono zolfo e alcuni fitonutrienti, come l’indolo-3-carbinolo (I3C), che aiutano a neutralizzare i cosiddetti xenoestrogeni, ormoni di sintesi contenuti nei cibi trattati, nei pesticidi, nei detergenti, nell’acqua e che aumentano la sintesi del grasso viscerale. • Ottimo l’avocado, fonte di grassi buoni: gustane mezzo al giorno aggiungendolo all’insalata.

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