RIZA ELIMINA L’ACIDO URICO SALVI RENI E CIRCOLO COSÌ TIENI LONTANI ISCHEMIA E INFARTO
ELIMINA L’ACIDO URICO. SALVI RENI E CIRCOLO
SE L’URICEMIA È ALTA I cristalli bianchi entrano nelle cellule, le infiammano e poi le fanno ammalare PERCHÉ FUNZIONA LA DIETA ACIDO BASICA Spazza via le tossine da tutto l’organismo. Eviti pressione alta, cistiti e disturbi articolari L’IMPORTANZA DEL MAGNESIO È il minerale indispensabile
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I RIMEDI NATURALI PIÙ EFFICACI Betulla e tarassaco ti depurano in fretta
GLI ALIMENTI CHE TI CURANO PIÙ DEI FARMACI Disinfiammano subito gli organi-filtro
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soMMario
reni: iMportanti FiLtri Da tenere pULiti
come sono fatti
6 I reni: due filtri che depurano il sangue a cosa servono
10 Regolano l’equilibrio idrico del corpo le patologie più diffuse
12 Le malattie che colpiscono i reni e le vie urinarie
le persone più esposte
16 Chi rischia di più di danneggiare questi organi
le indagini da svolgere
18 I controlli e le analisi
per prevenire le malattie
L’aCiDo UriCo: Un neMiCo per La saLUte
conosciamo il nemico da vicino
20 L’acido urico entra nelle cellule e poi le fa ammalare
il test di autovalutazione
24 Scopri se hai i sintomi dell’iperuricemia
all’origine dell’attacco
26 Gli acidi urici fuori controllo portano alla gotta
le cause poco conosciute
28 L’aumento dei cristalli bianchi può dipendere dall’acidosi
le conseguenze
32 I rischi quando hai
troppi acidi urici in circolo
Meno sCorie aCiDe Con i CiBi e i riMeDi natUraLi
Elimina l’acido urico a tavola
36 Prima di tutto occhio a come mangi Gli alimenti giusti
40 Consuma i cibi che spazzano via le scorie acide
la dieta che cura
44 Abbassa i valori
con la dieta DASH
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Il minerale indispensabile
48 Un rimedio universale, il magnesio
Gli alleati verdi
50 Le piante guaritrici per smaltire gli scarti
I supplementi che ci danno una mano
54 Gli integratori che ne riducono la produzione
Due problemi collegati
56 I rimedi per tenere a bada lo stress... e l’uricemia
Ti sgonfi subito
58 Spazza via gli scarti, perdi peso senza dieta Proteggi i reni dal rischio calcoli
Le conseguenze
62 L’eccesso di acido urico all’origine dei calcoli
L’analisi psicosomatica
64 Il disturbo di chi tiene duro e poi crolla
Soffri di calcoli renali?
68 Se è un tuo problema qui trovi al soluzione
Le piante amiche
70 I rimedi naturali che sciolgono i fastidiosi sassolini
L’alimentazione per prevenirli
74 Tieni lontane le pietruzze con la dieta mediterranea LE CURE DISINTOSSICANTI
La lettura psicosomatica
78 I reni custodiscono l’eterna giovinezza
Depurali per restare giovane
80 Il programma depurativo per “ripulirli”
Gli alleati verdi
84 La lespedeza ti drena e lava via le scorie azotate
Bere è una cura
90 L’acqua, la grande medicina
Depurali a tavola
94 Il menu disintossicante per i reni
Perché fanno bene
96 I funghi medicinali preziosi alleati
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COME SONO FATTI
I renI:
due filtri che depurano il sangue Sono i “depuratori” fondamentali del nostro organismo: svolgono la funzione di eliminare gli scarti e le sostanze nocive presenti nel flusso sanguigno
I reni, oltre alla depurazione del sangue, svolgono altre attività importanti: regolano gli equilibri idrosalini dell’organismo e quelli acido-base. Nei reni viene sintetizzata l’eritropoietina (che serve a produrre i globuli rossi) e la renina (necessaria per il controllo del sodio e della pressione arteriosa).
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le partI che entrano In aZIone Ogni rene contiene circa un milione di nefroni, le piccole strutture funzionali che sono in grado di svolgere l’attività dell’organo. Ogni nefrone è composto da varie parti che possiamo sinteticamente dividere in due blocchi: il corpuscolo renale (o corpuscolo di Malpighi) e il tubulo. Il corpuscolo viene a contatto con il plasma sanguigno proveniente dalle arterie renali
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e lo filtra, producendo quella che si chiama preurina. Il tubulo ha il compito di rielaborare il liquido già filtrato per trattenere le sostanze ancora utili all’organismo e per eliminare quelle nocive che non sono state già espulse precedentemente dal glomerulo. In questo modo si verifica un’ulteriore concentrazione e riduzione dell’urina, che viene avviata ai dotti di espulsione.
le VarIe FasI del laVoro I processi fondamentali che avvengono nel nefrone sono: la filtrazione, il riassorbimento, la secrezione e l’escrezione. Dapprima i corpuscoli renali filtrano il sangue, facendo passare solo la parte liquida, il plasma. Poi nel sangue vengono reimmesse le sostanze utili per l’organismo (glucosio, proteine, vitamine, molta acqua e vari sali). Con la secrezione invece le sostanze che devono essere eliminate dal sangue (farmaci, molecole dannose o superflue…) vengono immesse nei tubuli; infine con l’escrezione l’urina viene eliminata dai reni. La quantità che viene espulsa ogni giorno è pari a circa 1,5 litri, ovvero meno dell’1% della quantità filtrata (180 litri). In tal modo i reni eliminano attraverso le vie urinarie molte sostanze dannose.
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PIETRE DENTRO IL CORPO
reni si presentano come due organi di colore rosso-bruno, simmetrici, disposti a lato della colonna vertebrale. Ciascuno di essi misura circa 12 centimetri di lunghezza e pesa circa 150 grammi. Nella parte superiore di ogni rene è adagiata la capsula surrenale, una ghiandola che sintetizza gli ormoni che agiscono sul metabolismo, sul ricambio di minerali, sulle attività sessuali, e altri che svolgono un’azione vasomotoria e neurovegetativa (come l’adrenalina). La forma del rene è simile a quella di un grosso fagiolo: nella parte che guarda all’interno si nota una sorta di incisione, dalla quale si dipartono i vasi, i nervi e le vie di scarico delle urine.
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Il sangue viene filtrato dai reni in 5 minuti: arriva lì carico di sostanze di rifiuto e ne esce purificato, dopo essere passato in numerosi filtri microscopici che trasformano i “rifiuti” in urina. L’urina arriva poi nella vescica, dove si raccoglie. Una componente importante dell’urina è l’urea, prodotto di scarto che si forma nel fegato.
1. L’ARRIVO DI SANGUE CARICO DI SCORIE RENALI Il sangue carico di rifiuti entra nel rene attraverso l’arteria e si dirama in una miriade di capillari che forniscono circa un milione di microfiltri, i nefroni. Dopo essere stato filtrato, il sangue esce dal rene attraverso la vena renale.
MIDOLLARE RENALE
I prodotti di scarto sotto forma di urina vengono raccolti nel midollare renale
CORTECCIA
Arriva il sangue carico di rifiuti
PELVI RENALE
AR
TER IA R E NALE VE NA REN ALE
Esce il sangue purificato U R ETE R E
Ogni nefrone è ancorato alla parte centrale del rene, il midollare renale
I prodotti di scarto, tra cui urea, altre tossine e sali in eccesso vengono eliminati con le urine
La vescica si riempie di urina
Uretra
PARE TE M
VESCICA
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2. IL PROCESSO DI FILTRAGGIO
Quando il sangue passa attraverso un nefrone, viene spinto in un minuscolo filtro, o glomerulo, che fa passare l’urea e altri rifiuti, ma lascia nel flusso sanguigno i globuli e le proteine. D’altra parte, i rifiuti liquidi fanno un lungo giro attraverso il rene, dove i loro livelli di sale e acqua vengono regolati con precisione prima di fluire nei condotti di raccolta delle urine.
3. LA RACCOLTA DELLE URINE
I dotti di raccolta dell’urina del midollo renale si uniscono convergendo sulla pelvi renale. Lì l’urina passa attraverso l’arteria renale e la vena renale ed entra nell’uretere, che collega i reni alla vescica.
4. LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
RE DELLA VE LA SC CO I
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UN SISTEMA COMPLESSO
Le contrazioni muscolari spostano l’urina lungo l’uretra Quando la vescica è piena, le sue pareti muscolari spingono l’urina, che viene fermata da uno sfintere posto alla sua base. Controllare tale muscolo consente di scegliere il momento della minzione.
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CONOSCIAMO IL NEMICO DA VICINO
L’ACIDO URICO
entra nelle cellule e poi le fa ammalare Vediamo come agisce questa sostanza e come riconoscerne l’eccesso nel nostro organismo
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ome tante altre sostanze presenti nel nostro organismo (ad esempio, il colesterolo è una di queste), anche l’acido urico non deve essere considerato un “nemico” in assoluto: è semplicemente una delle tante sostanze di scarto che il corpo produce quando elabora le purine (particolari molecole presenti nel Dna delle cellule, anche quelle che compongono gli alimenti), ma poi è importante che venga correttamente e regolarmente smaltito. Bisogna infatti tener conto del fatto che que-
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ste molecole svolgono anche azioni positive, come quella antiossidante. L’acido urico, insomma, è il risultato finale di un processo naturale e la sua concentrazione, che si misura tramite un apposito esame del sangue (il test dell’uricemia), coincide con l’equilibrio tra produzione ed eliminazione. I disturbi si manifestano se i cristalli di acido urico superano i livelli di guardia, alterando i normali processi fisiologici.
LO SCARTO DEL RINNOVAMENTO CELLULARE Quando una cellula dell’organismo finisce il suo ciclo vitale, il corpo se ne deve liberare, smaltendone i componenti. È il fegato che si occupa di effettuare questo lavoro e, quando deve scindere le basi azotate che compongono il DNA e l’RNA cellulare,
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SI ACCUMULA NEL SANGUE E DANNEGGIA GLI ORGANI Quando l’acido urico presente nel sangue aumenta in modo anomalo, addensando e affaticando il sistema circolatorio, comincia a precipitare sotto forma di cristalli bianchi di urato monosodico, s’infiltra nelle cellule e impregna il tessuto connettivo e le cartilagini, rendendoli più rigidi, duri e infiammati. Inoltre si creano depositi acidi a livello epatico e si altera la digestione. Infine l’acido urico si accumula nei reni, prima sotto forma di renella e poi, solidificandosi, in calcoli: quando gli acidi urici sono troppi, infatti, i reni non li filtrano più e non riescono a espellerli attraverso le urine. Anche senza eseguire un esame del sangue, alti livelli ematici di acido urico sono in genere collegati alla presenza di dolori articolari cronici e/o recidivanti, di calcoli renali e di renella, di coliche, di infiammazioni, di patologie dermatologiche (come la psoriasi), e sono comunque la spia di qualche alterazione a livello metabolico e/o immunitario.
LA PRIMA CAUSA? TROPPE PURINE 1. Nella stragrande maggioranza dei
QUALI SONO I PARAMETRI NORMALI I valori normali di acido urico presenti in un decilitro (dl) di sangue sono:
Uomini
Donne
3,4-7,0 mg/dl
2,4-6,5 mg/dl
Se la sua presenza nel sangue supera i 7,0 mg/dl, la situazione diventa patologica (in pratica, è una malattia) e prende il nome di iperuricemia. Siccome le sostanze contenute nell’acido urico (gli urati) si sciolgono difficilmente, l’unica possibilità che ha il sangue di liberarsene è quella di depositarli in alcuni tessuti sotto forma di minuscoli aghi, detti UMS (cristalli di urato monosodico). Una volta depositati, gli UMS posso dare origine a numerosi disturbi.
glie, il fegato, le acciughe, i funghi e i frutti di mare, di cui è sempre bene non abusare. Sarebbe poi buona norma, a maggior ragione dopo un periodo di eccessi alimentari, limitare o escludere l’assunzione di carni rosse, selvaggina, insaccati e bevande alcoliche inclusa la birra, che secondo alcuni studi farebbe alzare i valori dell’uricemia.
2. Il problema si presenta anche in presenza di disturbi renali, obesità e sindrome metabolica, che frenano l’eliminazione degli acidi.
3. Ci sono dati scientifici che fanno pensare a una correlazione tra uricemia alta e sindrome da insulino-resistenza: quindi si torna sempre a un discorso di alimentazione, per cui anche un consumo esagerato di zuccheri potrebbe “preparare il terreno” all’aumento dell’acido urico.
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trasforma i composti azotati in acido urico. Una volta terminato il processo di trasformazione, l’acido urico viene riversato nel sangue per poi essere intercettato dai reni ed espulso dal corpo, insieme ad altre sostanze di scarto, attraverso le urine. L’acido urico, quindi, non ha una vita molto lunga all’interno del nostro corpo. Ciò nonostante, dato che nell’organismo avviene un continuo ricambio cellulare, un quantitativo che possiamo definire fisiologico di acido urico rimane costante nel sangue ed è giusto che sia così. Significa che il fegato funziona bene e che il corpo si rigenera in maniera ordinata. Nel computo totale dell’acido urico dobbiamo aggiungerne anche un’altra fonte, definita esogena. Qual è? Quella alimentare. Ogni volta che mangiamo qualcosa, infatti, chiediamo al fegato di svolgere un lavoro di demolizione e smaltimento delle cellule contenute negli alimenti.
SOSTANZE UTILI MA CON MISURA
Le purine, di per sé, non sono dannose, anzi: servono a rifornire l’organismo di quell’azoto necessario a fabbricare il DNA e l’RNA delle nuove linee cellulari, in un processo di ciclico rinnovamento del nostro corpo. Ma, come sempre, è l’eccesso a costituire la differenza tra beneficio e danno: se assumiamo purine in quantità superiori alle esigenze biologiche, il fegato finirà col produrre troppo acido urico. Questo si riversa nel sangue, ma i reni non riescono a eliminarlo del tutto. Ecco allora che ne aumenta la concentrazione e, dato che si tratta di un prodotto di scarto, inizia un processo di progressiva intossicazione di tutto l’organismo.
casi, l’aumento dell’acido urico ha un’origine alimentare ed è favorito dal consumo abbondante e abituale di cibi ricchi di purine, sale e proteine. Fra questi ricordiamo ad esempio le fratta-
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ELIMINA L’ACIDO URICO A TAVOLA
Prima di tutto occhio a come mangi l’aperiTiVo anTinfiammaTorio Conserva le foglie di barbabietola, che dopo gli spinaci sono in assoluto il vegetale più efficace contro l’acido urico, e mettine una manciata (ben lavata) in una centrifuga: aggiungi una fetta d’ananas fresco, un gambo di sedano, qualche foglia di spinaci crudi e una foglia di cavolo, spremi il succo e bevilo subito come aperitivo prima del pasto.
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Dolci e bibite gassate, insaccati e molluschi possono far alzare i valori nel sangue
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iventa necessario vedere ora in che modo possiamo correre ai ripari, nel caso in cui un controllo clinico evidenziasse un aumento anomalo di questo valore nel sangue. Indipendentemente
dalla causa, infatti, se si presenta una situazione di iperuricemia bisogna diminuire il più possibile l’assorbimento di quei cibi ricchi di purine, le sostanze che contengono composti di azoto in grado di produrre più acido urico.
ridurre Le PuriNe aLimeNtari La maggiore quota di acido urico, nel nostro sangue, è prodotta a livello epatico partendo dalla degradazione delle cellule del nostro stesso corpo. Le purine alimentari concorrono in maniera minore ma non per questo ininfluente. Stime attendibili indicano come possia-
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LA TISANA ALCALINIZZANTE
INTRODURRE MENO ZUCCHERI Se si vuole perseguire l’obiettivo di diminuire i livelli di uricemia è importante anche eliminare dall’alimentazione la più ampia quantità di zuccheri semplici (glucosio e fruttosio, soprattutto). Ma perché mai risulta necessario diminuire gli zuccheri, che sono fatti di ossigeno, idrogeno e carbonio, se invece desideriamo eliminare dal sangue un acido che contiene azoto? La risposta va cercata nel fegato: quando questo organo interviene per “processare” gli zuccheri semplici (specialmente saccarosio e frut-
tosio) al fine di renderli digeribili, elabora chimicamente gli alimenti assunti e ciò determina una produzione di acido urico che è ancora superiore a quello sintetizzato a partire dalle purine. Alcuni test di tipo epidemiologico hanno dimostrato che la gotta (o artrite gottosa) affligge più spesso coloro che sono abituali consumatori di bevande dolcificate con il fruttosio rispetto a coloro che mangiano regolarmente carne. La percentuale è la seguente: due bevande dolcificate al fruttosio ogni giorno provocano un aumento del rischio gotta dell’85%.
Ginestra
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mo quantificare la produzione di acido urico alimentare con il 20% del totale presente nel corpo. Si tratta di una quantità che può essere anche decisiva per risolvere uno stato di iperuricemia di grado lieve o moderato, ma potrebbe non essere sufficiente se invece lo stato è più grave. È quindi indispensabile impostare un regime alimentare povero di purine, per contrastare gli effetti nocivi degli eccessi di acido urico. Tuttavia, prima di metterci alla caccia di queste sostanze che - una volta metabolizzate - producono ceneri acide ricche di cloro, zolfo, fosforo e acidi organici che sono responsabili dell’infiammazione dei tessuti, è bene ribadire che non si tratta dell’unico “nemico”.
Al mattino prepara un litro di questa tisana diuretica, leggermente lassativa e alcalinizzante, mettila in un thermos e cerca di berla tutta dal momento della colazione fino all’ora di pranzo: fai preparare dall’erborista un mix con 15 g di saponaria (radici), 15 g di sambuco (radici), 10 g di frangola (corteccia) e 20 g di ginestra (fiori); metti in infusione 3 cucchiai della miscela di erbe in un litro di acqua, fai sobbollire per 5 minuti e bevi la tisana tiepida durante la mattinata.
ATTENZIONE AGLI INGREDIENTI NASCOSTI Un aspetto importante, circa il legame tra alimentazione e rischio iperuricemia, è quello determinato dalla presenza di zuccheri “occulti” (cioè nascosti perché non vengono chiamati con questo nome) negli alimenti industriali. Ecco allora che se, leggendo l’etichetta di un alimento, vediamo che è presente il saccarosio, deve suonare un campanello di allarme nel caso avessimo la necessità di limitare la produzione di acido urico. Lo stesso va detto per gli sciroppi di cereali (mais, su tutti, ma non solo): anche questi avviano la produzione di acido urico, poiché si tratta di sostanze zuccherine che hanno la medesima azione sul nostro metabolismo epatico. E così, tra un alimento industriale, una bevanda dolcificata e un alimento ricco di purine, abbiamo già fatto un lungo passo verso l’iperuricemia.
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IL MINERALE INDISPENSABILE
un rimedio universale
iL maGNesio scegli l’acQua giusTa Per mantenere in salute i reni occorre bere molta acqua. Ma esiste un’acqua più indicata di un’altra? La risposta è sì: l’acqua non deve essere “dura”, cioè con un residuo fisso al di sotto dei 50 mg/l. Ma c’è un’altra questione importante: la quantità di magnesio contenuta nell’acqua. Il magnesio è un minerale fondamentale per la salute del cuore, dei muscoli e del cervello: non deve mai mancare. 48
Integrare questa sostanza è importante anche perché ha natura alcalina, dunque contribuisce a riequilibrare l’acidità dell’organismo
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volte correggere le abitudini alimentari per eliminare l’eccesso di acido urico dal sangue può non essere sufficiente, soprattutto se cerchiamo di ottenere un risultato significativo in tempi molto brevi. A questo punto gli integratori di magnesio possono essere considerati una risorsa molto importante perché correggono tutti gli squilibri che provocano iperuricemia. Il magnesio neutralizza l’acido urico nel sangue e ne favorisce l’eliminazione per via renale. Inoltre agisce sui fenomeni di stress psichico che attivano la produzione di cortisolo.
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combatte L’acidosi Integrare il magnesio è importante perché questo minerale ha natura alcalina, dunque riequilibra l’acidità dell’organismo: una condizione che, se trascurata, può aprire la strada a malesseri e disturbi, anche gravi, come gli eccessi di acido urico. Per capire cosa significhi esattamente alcalino possiamo partire dal suo opposto, un concetto che ci è decisamente più familiare: acido. L’acidità è collegata al bruciore, alla corrosione. L’alcalinità, cioè un elemento alcalino, è ciò che è in grado di neutralizzare l’acidità. Nel nostro corpo ci sono elementi più acidi e altri più alcalini: uno dei compiti più importanti dell’organismo è proprio mantenere le due componenti in equilibrio, evitando che l’acidità prenda il sopravvento.
sotto gli occhi. Si è di fronte a una carenza più importante se i sintomi diventano ricorrenti e continui. La stanchezza diventa “cronica”, l’incapacità di recuperare altrettanto caratteristica, e i muscoli sono deboli, intorpiditi. Ci possono essere anche anomalie nel ritmo cardiaco. A livello cerebrale ci si sente annebbiati e confusi e si fa fatica a concentrarsi, aumenta l’irritabilità e il nervosismo e il sonno diventa difficile e disturbato. Possono comparire, nei casi più gravi, ulcere della bocca e visione offuscata. ■
manca ancHe per colpa Dello sTress Un’altra spiegazione della diffusa carenza di magnesio è legata alle condizioni di vita comuni oggi, che comportano situazioni di stress. L’organismo è impoverito dal continuo “consumo” di magnesio per adattarsi alle situazioni stressanti di ogni giorno. Anche l’uso frequente di medicinali contribuisce a ridurne le quantità.
di QuaNto Ne Hai bisoGNo Il fabbisogno giornaliero di magnesio per un adulto suggerito dagli esperti, circa 450 mg, è basato su tabelle vecchie di decenni. Il fabbisogno di questo minerale oggi può arrivare anche a 700-900 mg al giorno, in base alle caratteristiche individuali e allo stile di vita. Questo perché siamo molto più stimolati dal punto di vista cerebrale, e questa sovrastimolazione (con tutte le attività che ne conseguono: pensare, muoversi, vedere, odorare…) richiede più magnesio - un po’ come una macchina che, viaggiando a maggiore velocità, ha bisogno di più carburante, perché ne consuma di più e più in fretta. Per ottenere questo carburante soltanto dai cibi, però, diciamo nella misura di 600-700 mg di magnesio al giorno, dovremmo mangiare ogni giorno tre etti di cioccolato amaro, un chilo di datteri o venti banane. Per questo un integratore è davvero indispensabile.
DOVE TROVARLO NEI CIBI Il magnesio è un minerale presente in vari alimenti, principalmente in quelli di origine vegetale. In buona quantità è, infatti, contenuto negli ortaggi, come gli spinaci e le biete, nei cereali integrali, come la crusca e il grano saraceno, nel cioccolato amaro, nella frutta secca, come le noci e le mandorle, e nei legumi secchi, come i fagioli e i ceci. Il magnesio è, inoltre, presente, anche se in quantità minori, in altri cibi, come nella frutta fresca (arance, prugne, mele e pere), alcuni formaggi, in particolare nel parmigiano, nel pollo e nel tacchino (nel petto soprattutto), nelle patate, nel riso bianco, nelle carni rosse e nella carne di maiale, nel pesce, specie d’acqua dolce. Fonte importante di magnesio sono anche le alghe, ingrediente fondamentale nella cucina asiatica, e tra tutte le alghe wakame.
Ne assumi Poco? scoPriLo adesso Il primo campanello d’allarme della carenza di magnesio è un senso di stanchezza, una spossatezza spesso esagerata, che può seguire a un’attività intensa o a una giornata particolarmente calda. Possono comparire anche crampi muscolari improvvisi. Frequente è anche la presenza di un tic
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