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Per un mondo più giusto - Carlo Alfaro

Per un mondo Più giusto

di Carlo Alfaro

Salutepertutti.it da questo numero invita i suoi lettori ad un altro appuntamento fisso: un incontro con argomenti molto dibattuti, spesso strumentalizzati e ancora più spesso rigettati da chi, non conoscendoli bene, rifiuta di prenderne atto, o, più gravemente, se ne sente scandalizzato. In questo spazio, il Dott. Carlo Alfaro spiegherà molte cose.

GIORNATA CONTRO L’OMOFOBIA: LE ISTITUZIONI AL PASSO CON I TEMPI

Il 17 Maggio viene celebrata la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia e contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento e l’identità sessuale.

Ideata nel 2004 dall’attivista martinicano Louis-George Tin e indetta con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/2007, attualmente è riconosciuta dalle Nazioni Unite in oltre 130 Paesi.

La celebrazione ricorre il 17 Maggio per ricordare il giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha depennato, nel 1990, l’omosessualità dalla classificazione delle malattie mentali, definendola una “variante naturale del comportamento umano”. Dopo 4 anni la decisione divenne operativa, eliminando la diagnosi di omosessualità dalla nuova edizione del Manuale diagnostico dei disturbi mentali del 1994.

Dal 18 Ottobre 2018 l’OMS ha de-psichiatrizzato anche l’incongruenza di genere, ossia il disaccordo fra genere assegnato alla nascita e identità di genere, eliminandola dalle patologie mentali e del comportamento, per collocarla in un nuovo capitolo della classificazione internazionale delle malattie (ICD-11) in vigore dal 1° Gennaio 2022, intitolato “Condizioni associate alla salute sessuale”. L’omosessualità e la transessualità, dunque, non sono malattie mentali e chiunque dichiari il contrario va contro le innegabili evidenze scientifiche.

Il tema rientra in quello più ampio della lotta alle discriminazioni, del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dei valori dell’uguaglianza e della giustizia, del riconoscimento e valorizzazione delle differenti sfumature che caratterizzano l’essere umano, dell’inclusione e della tolleranza. Il principio di uguaglianza e di non-discriminazione costituisce un elemento fondamentale della protezione dei diritti umani, nel solco dei dettami delle Democrazie, come garantito dall’art. 14 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e dalla Costituzione italiana, che all’art. 3 sancisce: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. L’Unione Europea in occasione della Giornata 2022 ha ribadito il suo fermo impegno a rispettare, proteggere e realizzare il pieno ed equo esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI). L’Unione Europea ha affermato in più occasioni che i giovani LGBTI devono essere messi in grado di esercitare il loro diritto di partecipare a tutti gli aspetti della vita comunitaria e vedersi garantito il diritto di essere protetti da violenza e molestie, per cui è necessario che i Governi e le Istituzioni sanitarie adottino misure sistematiche per migliorare la sicurezza di questi minori e garantire loro parità di trattamento. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato che la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia è l’occasione per ribadire il rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e di intolleranza e, dunque, per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, precisando:

“La società viene arricchita dal contributo delle diversità. Attitudini personali e orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica. Disprezzo, esclusione nei confronti di ciò che si ritiene diverso da sé, rappresentano una forma di violenza che genera regressione: gli episodi di violenza, morale e fisica, colpendo le vittime, oltraggiano l’intera società. Solidarietà, rispetto, inclusione, come ha dimostrato anche l’opera di contrasto alla pandemia, sono vettori potenti di coesione sociale e di sicurezza”.

Letture consigliate

• Cochran S D, Drescher J, Kismödi E, et al. Proposed declassification of disease categories related to sexual orientation in the International Statistical Classification of Diseases and Related

Health Problems (ICD-11). Bull World Health Organ. 2014; 92: 672679. • Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo. https://www.echr.coe.int/documents/convention_ita.pdf • Costituzione della Repubblica italiana. https://www.cortecostituzionale.it/documenti/download/pdf/Costituzione_della_Repubblica_italiana.pdf • OHCHR: About LGBTI people and human rights. https://www.ohchr.org/en/sexual-orientation-and-gender-identity/about-lgbti-people-and-human-rights • Levine D A and the Committee on Adolescence. Office-Based

Care for Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, and Questioning

Youth. Pediatrics. 2013; 132(1):e297-e313.

ISRAELE, PERMESSO DI SOGGIORNO TEMPORANEO AI PALESTINESI LGBT PERSEGUITATI Israele permetterà ai palestinesi perseguitati della comunità LGBT in fuga dai territori palestinesi, un permesso di soggiorno temporaneo fintanto che non troveranno un altro paese che li accoglierà in via definitiva come Canada e Australia. Lo scorso ottobre, Zahava, una persona transgender dei territori palestinesi, si era tolta la vita mentre stava tentando di trovare lavoro in Israele dopo essere sfuggita ai maltrattamenti brutali della sua famiglia che non aveva accettato la sua natura. Sia l’Autorità Palestinese che la Striscia di Gaza avevano represso l’attivismo LGBT in passato con una serie di operazioni contro i sostenitori di questa minoranza perché “infrangeva il più nobili principi e i valori della società palestinese”.

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