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Lo snack, un piccolo premio per i nostri cani e gatti - Giacomo Biagi
Lo snack, un piccolo premio per i nostri cani e gatti
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università degli Studi di Bologna. Past President della Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale (SIANA)
L’attenzione delle persone per una dieta equilibrata anche dei nostri quattro zampe è molto alta. Questo riguarda prevalentemente il pasto principale, somministrato una sola volta, oppure suddiviso in più porzioni. Chi convive con un gatto o con un cane sa benissimo, però, che nell’arco della giornata si presenta il momento del premio.
Anzitutto, è importante sottolineare che il pasto principale del cane dovrebbe essere sempre suddiviso in almeno due porzioni, mentre quello del gatto andrebbe ripartito in un numero di porzioni, se possibile, ancora maggiore. A parte questo, per quale motivo riteniamo necessario premiare il nostro amico? È evidente come ciò sia principalmente legato alla volontà del proprietario di gratificare l'animale con qualcosa di molto appetibile: in pratica, nel momento in cui rendiamo felice l'animale con un premietto, siamo noi stessi gratificati dalla felicità dell'animale a cui vogliamo bene.
Esiste in realtà anche un uso del premio un po’ più funzionale all'addestramento nel cane, per cui, per invogliare l'animale ad eseguire determinati esercizi in qualsiasi tipo di addestramento, si ricorre a premietti. Altre tipologie di addestramento prevedono come premio il ritrovamento del gioco da parte dell'animale.
Cane e gatto: quali differenze tra i premietti da dare loro?
Le diversità sono legate soprattutto ai diversi gusti dell'animale, per cui nel caso del gatto è difficile prescindere da alimenti ricchi di componenti di origine animale, come proteine e grassi animali, che il gatto trova estremamente appetibili.
Anche il cane trova ovviamente molto appetibili i grassi e le proteine animali, però può apprezzare molto anche snack dove la componente animale è molto scarsa e in qualche caso addirittura assente, se si usano aromi che comunque rendono ad esempio un biscotto appetibile. Della serie: non c’è nulla di male… A volte il cane non resiste e “mendica” un boccone al suo umano, quando è a tavola o mangia qualcosa. È un’abitudine da non consigliare, ma si genera come “in automatico”. È davvero un comportamento poco virtuoso? Per quali motivi?
In questo caso si tratta evidentemente di un aspetto più comportamentale che nutrizionale. In teoria, si dice sempre che il cane dovrebbe mangiare al suo posto, a determinati orari e, appunto, non dovrebbe mendicare il cibo dai proprietari… Tutto questo è vero, ma è al-
trettanto vero che oggi i cani vivono nelle nostre case come membri della famiglia, sono trattati alla stregua di figli e quindi è del tutto normale che siano presenti in cucina quando si mangia e che, come accade nella maggior parte dei casi, ogni tanto ricevano qualcosa dalla tavola. Non è un'abitudine particolarmente virtuosa, ma non è neanche drammatica, se la quantità di cibo che l'animale riceve è modesta e soprattutto se non rischia di nuocere alla sua salute.
Come scegliere uno snack salutare. Può rappresentare un integratore della dieta? Quali vantaggi può dare?
In generale, gli snack non sono una componente “salutare” della dieta di un animale. È importante che la quantità di snack che l'animale riceve nell'arco della giornata non sia elevata: le calorie fornite dagli snack non dovrebbero superare il 10% del fabbisogno calorico dell’animale. Dal momento che, infatti, gli snack non sono completi e bilanciati dal punto di vista nutrizionale, potrebbero determinare squilibri, oppure, se somministrati in quantità eccessiva, favorire l’ingrassamento.
A parte questo, esistono effettivamente snack che possono avere un ruolo funzionale, in quanto arricchiti di particolari componenti (vitamine, acidi grassi essenziali) di cui l'animale può avere bisogno e questo può valere sia per animali sani, che per quelli affetti da alcune malattie, ma in realtà la stragrande maggioranza degli snack non corrisponde a queste caratteristiche, essendo soltanto estremamente appetibile.
Concedere uno snack può comportare dei rischi in casi in cui l’animale non goda di ottima salute?
L’”uso” dello snack deve essere consapevole. Se l’animale è sano, non ci sono particolari criticità, ma se è invece affetto da determinate malattie, occorre prudenza, come in caso di allergia, per evitare snack con ingredienti potenzialmente responsabili di crisi allergiche.
Lo snack ideale
LE TIPOLOGIE DI SNACK I PRO I CONTRO
Carne essiccata o parti es siccate ottenute da un sin golo animale
Snack ricchi di fibra con meno grassi o amido Un controllo più preciso dell'origine delle proteine presenti
Introito calorico minore, in caso di obesità Non adatto in caso di pato logie che richiedono limi tata assunzione di proteine