Salutepertutti.it - Vol. 5 - n. 2 - 2022

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VETERINARIA

Lo snack, un piccolo premio per i nostri cani e gatti L’attenzione delle persone per una dieta equilibrata anche dei nostri quattro zampe è molto alta. Questo riguarda prevalentemente il pasto principale, somministrato una sola volta, oppure suddiviso in più porzioni. Chi convive con un gatto o con un cane sa benissimo, però, che nell’arco della giornata si presenta il momento del premio.

Per quali motivi riteniamo necessario “premiare” il nostro amico? Anzitutto, è importante sottolineare che il pasto principale del cane dovrebbe essere sempre suddiviso in almeno due porzioni, mentre quello del gatto andrebbe ripartito in un numero di porzioni, se possibile, ancora maggiore. A parte questo, per quale motivo riteniamo necessario premiare il nostro amico? È evidente come ciò sia principalmente legato alla volontà del proprietario di gratificare l'animale con qualcosa di molto appetibile: in pratica, nel momento in cui rendiamo felice l'animale con un premietto, siamo noi stessi gratificati dalla felicità dell'animale a cui vogliamo bene.

Cane e gatto: quali differenze tra i premietti da dare loro?

Giacomo Biagi Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università degli Studi di Bologna. Past President della Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale (SIANA)

Le diversità sono legate soprattutto ai diversi gusti dell'animale, per cui nel caso del gatto è difficile prescindere da alimenti ricchi di componenti di origine animale, come proteine e grassi animali, che il gatto trova estremamente appetibili.

Della serie: non c’è nulla di male… A volte il cane non resiste e “mendica” un boccone al suo umano, quando è a tavola o mangia qualcosa. È un’abitudine da non consigliare, ma si genera come “in automatico”. È davvero un comportamento poco virtuoso? Per quali motivi?

Anche il cane trova ovviamente molto appetibili i grassi e le proteine animali, però può apprezzare molto anche snack dove la componente animale è molto scarsa e in qualche caso addirittura assente, se si usano aromi che comunque rendono ad esempio un biscotto appetibile.

In questo caso si tratta evidentemente di un aspetto più comportamentale che nutrizionale. In teoria, si dice sempre che il cane dovrebbe mangiare al suo posto, a determinati orari e, appunto, non dovrebbe mendicare il cibo dai proprietari… Tutto questo è vero, ma è al-

Esiste in realtà anche un uso del premio un po’ più funzionale all'addestramento nel cane, per cui, per invogliare l'animale ad eseguire determinati esercizi in qualsiasi tipo di addestramento, si ricorre a premietti. Altre tipologie di addestramento prevedono come premio il ritrovamento del gioco da parte dell'animale.

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2022;5,2.


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