LOW vol. 3 - Preview

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dove diavolo ci stai portando?


lo vedrai quando saremo arrivati, tajo.

è per il tuo bene.

nessuno mi dice più cosa è bene per me, della. roln lo ha fatto per troppo tempo…

non paragonarmi all’uomo che ha ucciso nostro padre, diviso la nostra famiglia e che ti ha fatto il lavaggio del cervello.

il mio cervello sta bene.

non farlo.

e non ho bisogno che tu mi protegga.

tutti hanno bisogno di qualcuno dalla loro parte. sono tua sorella e ti voglio bene.


va tutto bene. siamo solo stanche.

ma sei cambiata. dopo tutto quello che hai passato, non sei più la debole bambina di un tempo, tajo.

ironico…

m-mi dispiace, non della. volevo…

…non sembravi così forte quando ti ho salvata.

come siamo messi in quanto a scorte di munizioni e carburante?

eri più come mamma. più… conscienziosa. volevo solo dire questo.

sono orgogliosa di te, tajo.

oltre a salvare mamma e uccidere roln… hai salvato la tuta da timoniere di famiglia. a proposito…

hai effettuato le diagnosi, vero?

la tuta non è stata caricata per oltre una decade. se dobbiamo usarla per raggiungere mamma in superficie, deve essere controllata.

giusto. quasi finite.

e possono essere rifornite solo da macchinari specifici.

ma non hai bisogno che te lo faccia presente. sono sicura che ricordi tutte le lezioni di papà.

uhm…

allora, come stanno le riserve, tajo?

e c’è un solo posto dove possiamo trovarli…


casa.

la cupola di salus. brilla nelle acqua impantanate, più luminosa di quanto ricordassi. una casa per la mia famiglia, da migliaia di anni. questo posto è parte del mio dna, ma…

abbiamo delle persone affamate là fuori e stiamo per saltare il termine di quota per un sigillo incrinato.

…non sono preparata.

…fermo, quel compressore non è settato per la gravità!

con il senato che raziona il nostro ossigeno è difficile anche solo mantenere gli occhi aperti, lena. lo so, ma…? non farti vedere.

lena?

certo che no.

vedi? la mancanza d’aria ti sta dando alla testa.

forse.


accesso garantito.

come entriamo?

perché la porta è programmata per te?

perché papà pensava che sarei stata io a ereditare la sua tuta da timoniere.

della caine… riconosciuta…

questo porto… è l’ultimo posto dove siamo stati insieme.

papà viveva qui, ricordi?

una parte di me si aspetta di vederlo ancora lavorare.

ci vorrà qualche ora per ricaricarla.

non ne vuoi parlare?

abbiamo bisogno di provviste.

abbiamo una sola opzione… non abbiamo soldi.


“…ma credo farà male.”

display… disattiva il dannato album fotografico.

auto play disattivato.

mamma… deve averle viste a rotazione per tutti questi anni.

un po’ deludente…

…non sembrava la tipa da autocommiserarsi.

johl, possiamo farla finita, per favore?

mamma?

tutto ciò che voglio per il mio compleanno è una sola olofoto insieme.

il cibo è pronto, e sento che si sta per bruciare.

papà!

che noia.

sorridete.

idiota!

ouch!

cheese!

basta!

mamma… della mi ha dato un pugno! ha iniziato lui!

stavo solo giocando… lei mi ha colpito sul serio!

una sola olofoto di famiglia decente…


…chiedo solo questo.

porco abisso!

mamma…?

trova le provviste.

cosa cazzo non va in te? voglio trovare mamma, non sprofondare nella nostalgia.

dobbiamo prendere tutte le provviste che possiamo.

capisco che sia dura e che vuoi andare avanti.

ignorare cosa stiamo provando nell’essere tornate qui non farà altro che farci sentire peggio.

filtri desalinizzanti, pacchetti pressurizzanti…

che cosa ti aspetti che dica, tajo? parlami.

che è dura essere a casa? lo è. ma mi dispiace…

…non

sono come te. sei terrorizzata da tutto tranne che dall’autocommiserazione.


non ti ho vista per dieci anni.

sì.

avremo bisogno di tutte le proteine in polvere e le vitamine che potrai trovare.

stronzate.

ho viaggiato per mezzo mondo per trovarti.

e ora, dopo tutto questo tempo, siamo insieme, a casa e credi che spendere cinque minuti processando tutto ciò che abbiamo perso sia autocommiserazione?!

mamma sarebbe tornata dal vedere il masaje così felice, così piena di speranza.

ti sei contratta quando hai visto l’ologramma della mamma.

era quella stessa sensazione di quando eravamo bambine, non è vero?

mi vuoi aiutare o no?

per quanto le cose sembrassero brutte, lei le faceva sempre sembrare migliori.

vederla ti ha fatto ricordare cosa si prova nell’avere speranza, vero? anche io ho avuto quella sensazione. e fa male…

vuoi sapere perché? perché niente di quella speranza ci ha mai aiutate.


sai per quanto a lungo ho creduto nelle sue stronzate a voldin?

cinque anni di lotta che non mi hanno portata a nulla… solo alla devastante realizzazione di essere stata cinque ingannata! anni. della, per favore…

tutto ciò che quel prete idiota le ha insegnato… l’idea che la speranza possa modellare la realtà è puro sadismo, tajo.

mi fai male.

ho speso la mia vita pensando che tutto fosse andato a puttane perché non credevo abbastanza in giorni migliori. io, in qualche modo, avevo fallito per colpa di nel dipingere mamma e delle la realtà che sue cazzate… meritavo!

ho creduto fosse tutta colpa mia!

d-dove stai andando? fai ciò che ti ho chiesto.

metti le provviste sottovuoto, tajo.

c’è qualcosa su cui voglio mettere le mani.


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