P-9 Maggio 2012

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numero 4 | 12

progetto-9.com

e l a i c i e r C r a l d i M n e k A i M i n i b a C o t r e b m U Viaggi

MADRID in 3giorni

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scarica gratis la buona musica con lunatik

in the hat

fabula

k c o R

test drive

renault twizzy

reportage

festival della fotografia etica di lodi



Dj Ce-Rio

Dj Ce-Rio

Linda Ferrari

Daniela Ballarini

Ci vuole coraggio per essere se stessi, ma anche a non esserlo! Iolanda Verri

Chiara Rozza

Tommaso Lavizzari

Michele Agrifoglio

Elena Rebecca Odelli

Marco Cattaneo

Emiliano Martinelli

Enrico Maglio

La libertà di espressione totale, nel porsi a Voi lettori cercando di trasmetterVi impulsi, passioni, fatiche e speranze. Con questo monito chi “entra” in questo giornale dona una parte di se. Stupire e forse infastidire sempre senza giudizio; ma assolutamente smuovere! Questo è Progetto 9 Questo giornale è una possibilità di far vedere e sentire chi sei e cosa hai da dare.Questo giornale è anche tuo. Usalo. Si è molto più propensi, a circondarsi di persone che non credono in noi fino in fondo e che ci ancorano al terreno facendoci sentire speciali..ma solo un po’. Piuttosto che condividere spazio e tempo con dei pazzi furiosi che vogliono sentirsi vivi ad ogni respiro e che ci aiuterebbero a correre verso i nostri sogni. A.

Vera Delmiglio

Daniela D’Alessio

SEGUICI Susanna Merlini

Luigi Colasanto

@progetto_9 progetto-9

Elisa Bettinelli

Dan Marinos

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CONTATTI Commerciale: Iolanda Verri - 333 27 39 901 | miss.i@progetto-9.com Marco Cattaneo - 338 17 13 002 | mr.k@progetto-9.com Relazioni Int/Est: Vera Delmiglio - 347 54 30 845 |miss.v@progetto-9.com Scrivi al giornale: info@progetto-9.com Phone: +39 346 60 15 111 - Alan Zeni

15maggio|15 giugno 2012

tutte Le nostre Video interviste Andy fluon

Gerenza Luigi Rossetti Direttore Responsabile Editore PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Redazione Tel. 0371.417.340 Fax. 0371.417.339 e-mail: redazione@progetto-9.com Progetto grafico e impaginazione Alan Zeni Concessionaria della Pubblicità PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Stampa San Biagio (GE) Pubblicazione mensile Registrata al tribunale di Lodi Il 30/3/2011 Autorizzazione numero 4/2011 Distribuzione Gratuita c/o punti selezionati Case zona residenziale di Lodi e Crema. Locali, parrucchieri, negozi di Lodi, Crema, Casalpusterlengo, Codogno, Melegnano. 15 punti a Milano e 2 a Bologna. Questo N° è stato stampato in 15.000 Copie Copyright 2011 Promo Pubbli Press Tutti i diritti riservati testi e immagini contenute in questo numero non possono essere riprodotte senza l’autorizzazione dell’editore

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saturnino rosario pellecchia franco bolelli andrea pellizzari stefano signoroni i protagonisti di priscilla debora caprioglio andrea gioacchini gigio alberti vittoria hyde matteo ragni caponord duilio forte matteo ceccarini

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diary:

Se sei in giro per il mondo contattaci e raccontaci la tua quotidianità lontano dall’Italia, le cose belle e le cose meno belle, quelle alte e quelle basse, le verdi e le blu! Qui tutti han sete di sapere che gusto ha una passeggiata nelle tue vecchie scarpe sulla tua nuova strada

london esperienza di Daniela D’alessio

Hello my dear ebbene si, come ti avevo detto ho finalmente cambiato casa!!! yeyyy!

india esperienza di Dan Marinos

Il fetido cortile ricomincia a miagolare, l’umore è quello atipico di questo sabato che si dice ottobrino ma che picchia giù bello duro con un sole da pieno agosto. Caracollo giù dalla tavola da letto ed esco dalla celletta del dormitorio universitario: qualche studente sta andando a pranzo, seguito dai pacifici cani randagi che bazzicano liberi nel campus dell’Indian Institute of Management di Ahmedabad. Al baretto centrale mangio un masala dosa (sottospecie di piadina con pasta di riso imbottita di patate) assieme agli altri studenti stranieri giunti in India per lo scambio universitario. Quindi le mie infradito di gomma mi spostano verso la library universitaria per proseguire con i lavori che il professore ci ha assegnato per la settimana successiva. Tutti i libri e quaderni che mi servono sono già sulla stessa scrivania della la sera prima; nessuno li tocca, in pochi vengono qua a studiare, salvo qualcuno che apprezza i potenti ventilatori da temperatura polare. Accendo il computer ed inizia la mia giornaliera dose di numeri buttati a caso su un foglio Excel nella speranza di ottenere un risultato plausibile; i professori indiani, negativi galileiani con i baffi alla Freddie Mercury, insegnano che ciò che importa non è il risultato ma l’ipotesi alla base. Stravolto, arriva la sera e non ho ottenuto molto dalla finanza aziendale e dalla ventina di libri in merito. In compenso ho scoperto tra gli scaffali polverosi un libro di ricette italiane del ’63 con disegni di Guttuso e uno sulle fondute della Savoia: dell’India sto imparando a non chiedermi troppe volte: “Perché?”. Suona il cellulare. Luca, mio compagno di viaggio, vuole la rivincita a ping pong: “Parla più piano, ti telefono dalla library, ho i nervi un po’ in disordine, non so se capirai.”. Chiudo il computer e vado al dormitorio 5; lui mi sta già aspettando accanto al tavolo da gioco che più che irregolare è illegale. D.M.

e’ stata un’impresa mica da ridere perche’ ero partita troppo convinta che ci avrei messo pochissimo: non e’ andata proprio cosi’. Dopo aver mandato una valanga di email tramite il sito gumtree ho ricevuto circa 3 risposte nelle quali ho fissato, appunto, 3 incontri con ciascuno per visionare le camere. Ecco quindi che inizio, nei miei giorni off, a girare per la citta’ a cercare i domicili e fare due chiacchere con i proprietari per vedere da vicino se le fantastiche immagini pubblicate sul sito rispecchiassero la realta’ e... tadaaaa le camere erano proprio super bellissime (come nelle foto). Peccato che quando , subito alla prima casa, ho deciso che sarebbe andata bene, i proprietari mi han detto che mi avrebbero fatto sapere perche’ altre persone avrebbero dovuto vedere la sistemazione e che poi , insieme a tutti i coinquilini, avrebbero deciso chi fosse la persona piu adatta ad avere la stanza.... maaaaa io dicoooo... ero proprio inviperita: le mie ricerche dovevano continuare anche perche’, come volevasi dimostrare il feedback e’ stato che l’amico della sorella del cugino del marito dei proprietari sarebbero arrivati in citta’ e quindi... SORRY DARLING THE ROOM IS NOT AVAILABLE ANYMORE..shit! Quindi avanti con le ricerche, e per altre due volte la storia si e’ ripetuta; diciamo che girare la citta’ alla ricerca della via della casa sotto acqua e vento e’ una vera rottura quindi l’ unica cosa che avrei voluto era quella di trovare una camera che appena fossi entrata e , mi fosse piaciuta, avrei potuto confermarla e prenderla subito “come mia”. Finalmente arriva il giorno in cui vado a vedere (quella che e’ la mia nuova camera) una stanza che un italiano sta per lasciare... anche lui inizia con la stessa storia che anche gli altri coinquilini devono essere d’accordo sulla “new entry” e allora ecco che le palle girano... e gli dico: senti domani mattina vengo qui ti pago l’ anticipo e conosco i tuoi coinquilini... yahuuuuuuuuuuuuu beh insomma DULCIS IN FUNDO : PERICO (ragazzo spagnolo) e CAMILLE( ragazza francese) i miei nuovi coinquilini mi hanno subito detto : sei la nostra nuova coinquilinaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! che felicita’!!! ho una camera enorme (calcolate che ho vissuto 7 mesi in una camera che manco nel carcere di san vittore son messi cosi’..) sono a west kensington e quindi molto vicina a knightsbridge (dove lavoro)... sono super happy... beh come posso non raccontarvi che il 29 aprile c e’ stata la scouting review al castello di windsor : all’evento la Nostra regina e’ stata introdotta dal mitico BEAR GRYLLS : l’amico avventuriero e’ stato capo scout dal 2009 e,come ci conferma, ha trovato piu’ emozionante presentare la “Eli” in questa importante occasione che mangiare muschi e licheni nella savana.... Vi mando la foto perche’ e’ molto esplicativa.... un abbraccciooneeeeeeeeeee

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business

krema 3.0

la business comunity che crea contatti RIFLETTORI PUNTATI SUL BUSINESS HAPPY HOUR DI MAGGIO Un nuovo network televisivo, STUDIO1, si presenta alla Business Community di Krema 3.0 Come si può raggiungere una possibile utenza di 20 milioni di persone attraverso una rete televisiva nell’epoca del digitale terrestre? Il dottor Francesco Tartara, Amministratore Delegato e Direttore del suo network, ci racconterà come mercoledì 30 maggio durante l’appuntamento di Krema 3.0. La strada che seguono lui e Studio1, il suo network, è quella di avvicinarsi allo spettatore. Cosa che avviene garantendo 10 ore di diretta televisiva con corrispondenti da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Studio1 è diventata il canale che offre informazione al Nord Italia, un bacino potenziale di 20 milioni di spettatori. Il tutto avviene valorizzando il territorio e il patrimonio delle nostre regioni, capaci di mandare avanti imprese che crescono e producono. Studio1 inoltre è pensata non solo per essere guardata in televisione, ma per accompagnare lo spettatore durante tutta la giornata seguendo il canale in diretta su tablet, pc o smartphone. Durante l’ appuntamento di Krema 3.0 verranno approfondite queste e altre strategie che permettono a Studio1 di emergere dal mucchio dei canali e programmi nati con l’introduzione del digitale terrestre avvalendosi di soluzioni innovative.

intitolata “Un nuovo network televisivo, una sfida nell’era digitale”. Il Business Happy Hour, attivo da parecchi mesi nel territorio cremasco, è ormaidiventato un must per tantissimi dirigenti, imprenditori e manager. E’ un momento utile e divertente, programmato alla fine della giornata lavorativa, ideato e organizzato per fare in modo che i professionisti si incontrino e si conoscano all’interno di una cornice più informale. Krema 3.0 è la business community che, come spiega il socio fondatore Angelo Faravelli, nonché amministratore unico di Advance Brand Appeal, “è nata con l’obiettivo di creare e implementare le occasioni di contatto tra i soggetti economici attivi sul territorio cremasco”. Entrare in Krema 3.0 è gratuito e aperto a tutti i professionisti: tutte le informazioni, e il modulo di adesione, sono disponibili on line al sito www.krema3punto0.it L’appuntamento è quindi per mercoledì 29 febbraio 2012 dalle ore 18.00 presso il 30 e Lode Caffè, in via dell’Industria 21, Crema (CR). La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli imprenditori, manager e professionisti. Unico requisito: portare tanti bigliettini da visita. www.krema3punto0.it, info@krema3punto0.it Krema 3.0 c/o Advance, via Laris 7, 26013 Crema – tel: 0373/259012

A partire dalle ore 18.00 di mercoledì 30 maggio, presso il 30 e Lode Caffè di Crema, il dottor Francesco Tartara, Amministratore Delegato e Direttore di Studio1, si raccontarà nella conversazione

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GREEN POWER

PROGETTO MONDO POSSIBILE UN PREMIO "VERDE" È nato tutto da un’idea, dalla voglia di libertà e autonomia, dall’esigenza di cambiare qualcosa, di portare il proprio contributo partendo da qui, da dove viviamo. Dalla voglia di cambiare questo mondo che a volte critichiamo ma alla fine sappiamo di amare. Solo un’idea, che arriva mentre stai mangiando un hamburger: un’idea, un piccolo miracolo, che bisogna portare avanti con determinazione, anche quando tutti ti dicono che è sbagliato, che è troppo ambizioso, anche quando l’unico che ci crede sei tu! Il Premio PROGETTO MONDO POSSIBILE nasce così da un’idea di Viviana Pocchia una giovane donna di 27 anni e viene organizzato dalla sua agenzia di comunicazione V&PCOMMUNICATION con l’aiuto prezioso di Francesco Suardi. il Premio si propone di valorizzare e promuovere i progetti ecosostenibili attenti all’innovazione e all’efficienza energetica nonché l’uso consapevole delle fonti rinnovabili. Il Premio mira a stimolare un cambiamento esemplare nella produzione ed utilizzo dell’energia partendo dal luogo in cui viviamo, un cambiamento che deve necessariamente procedere verso modelli più sostenibili. Lo scopo del Premio è creare un contesto favorevole alla ricerca e contribuire alla diffusione di buone pratiche orientate alla sostenibilità ambientale, valorizzando quei progetti e quelle realtà che sappiano raccogliere le sfide dell’ambiente come valore e opportunità irrinunciabile di sviluppo anche economico e sociale. I soggetti interessati al Premio, che potranno quindi inviare i loro progetti ambientali sono: le imprese, le amministrazioni pubbliche, le scuole e le abitazioni. La presentazione dei progetti vincitori e la cerimonia di premiazione, avverrà il 28 ottobre 2012 in occasione della serata di Gala per beneficienza organizzata presso l’auditorium della Banca Popolare di Lodi. L’incasso dei biglietti della serata verrà devoluto in beneficienza. Per maggiori info: www.progettomondoposibile.it Segreteria organizzativa:0371438454

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ricerca musicale

music

a cura di dj ce-rio

“Come un sogno una canzone ti regala i suoi riflessi. I suoi colori. I suoi profumi e le sue suggestioni. Ti accompagna lievemente. Ti scuote nel profondo. Ti stupisce. Ti trascina via con sè. Ti percuote inconsapevolmente. Ti fa sua” Andrea Cerioli AKA dj ce-rio

1) BRETON “how can they tell” 2) AUCAN “SPL” (niveau zero remix) 3) SABRE, STRAY & HALOGENIK “OBLIQUE” 4) CLARK “SECRET” 5) DRINK TO ME “FUTURE DAYS” 6) THEESATISFACTION “QUEENS” 7) IORI’S EYES “ALL THE PEOPLE OUTSIDE ARE KILLING MY FEELINGS” 8) JESSI WARE “RUNNING” 9) WILEY “EVOLVE OR BE EXTINCT” 10) M.I.A. “BAD GIRLS”

“Se ci chiedete come state, pronti al peggio non c’è male” (Casino Royale)

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teatro/poesia

leggi e ascolta 10

michele agrifoglio recita per p-9 teatro, letture e poesia del nostro tempo


METALLIC TASTE OF BLOOD

MUG LOST TRANSIMISSION

INTERSTATIC

MY SECRET TRANSMISSION

INK HOLY DAYS

THE DISAPPEARING ONE

ROSSO DALMATA

Dodicesima edizione per LO SPIRITO DEL PIANETA L’unico festival etnico in Italia con gruppi etnici da tutto il mondo “non professionisti” ma custodi di culture che stanno scomparendo testimoni esclusivi di culture orali all’interno del programma UNICA DATA ITALIANA PER CARLOS NUNEZ (ingresso libero!!) Unica data italiana anche per Mediæval Bæbes, gruppo al femminile di musica medievale inglese che ha venduto milioni di dischi Un festival nel festival dedicato alle tradizioni della cultura bergamasca E molto altro ancora @ Polo Fieristico – Chiuduno (BG) Via Martiri della libertà DA VENERDI’ 25 MAGGIO A DOMENICA 10 GIUGNO GRUPPI ETNICI DA TUTTO IL MONDO Ingresso libero Presente struttura al coperto INFOLINE 347-5763417 www.lospiritodelpianeta.it

JETHRO TULL’s IAN ANDERSON with band plays THICK AS A BRICK 40th anniversary 2012 tour “Thick as a Brick” va in tour! Il tour toccherà l’Italia per alcuni concerti: info tour www.blueskypromotion.it 0547.600093 gio 31 mag TORINO Teatro Colosseo INFO & BIGLIETTI: TEATRO 011 6698034 / 011 6505195 (10-13 & 15-19) - www.teatrocolosseo.it PREVENDITE: TickeOne.it - 892.101 Link qui ven 1 giu MILANO Teatro Smeraldo INFO & PREVENDITE: TEATRO 02.29006767 - www.teatrosmeraldo.it - www.ticketone.it- 892 101 sab 2 giu MODENA Palasport G. Panini Casa Modena INFO & PREVENDITE: 059.451646 - www.vidiaclub.it www.ticketone.it- 892 101 In occasione del 40ennale di Thick As A Brick, storico album del Jethro Tull, Ian Anderson, leader indiscusso della band, ha deciso non solo di dargli un seguito, con l’uscita in Aprile 2012 di Thick as a Brick 2 (EMI), ma di celebrare quello che è di certo uno dei concept album più significativi della sua carriera e numero uno di vendite in tutto il mondo. Nel corso di tutto il 2012 Anderson, con al seguito i suoi musicisti, riporterà l’album sulle scene mondiali, riproponendolo nella sua interezza per la prima volta dal tour originale del 1972, insieme ai nuovi brani di imminente uscita e ai maggiori successi della band. .

musica/cultura

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madrid:nessuno ti amera' per le tue scarpe

walk in progress a cura di susanna merlini

“A

me Madrid non è mai piaciuta. “ Esordisco così in una conversazione da bar alle 10 di venerdì sera. Ho incendiato una bomba. Immediatamente tutti si trasformano in tifosi del Real, in intenditori di Sangria, in cultori di Brugal e paladinidifensori della capitale spagnola. Sono attaccata da ogni lato, ma tengo duro: “Madrid è come quelle ragazze che quando ti chiedono Com’è? Rispondi solo Simpatica” Quando Marta mi viene a prendere in aeroporto non la vedo da quasi un anno e per me lei è la Spagna, la Spagna doc, che ride con gli occhi, canta ubriaca, ama il calcio,cucina tortilla e non mangia prima delle 22. Io ho grandi aspettative. Lei grandi programmi. I suoi programmi li completiamo con un tour the force, in cui mi fa da guida. Le mie aspettative invece le deludiamo: a fine giornata non ricordo una sola cosa stupefacente. Nessuna memorabile piazza alla San Marco o palazzo che valga il Louvre. In compenso un mucchio di cose buone stavano stringendo amicizia ad altezza fianchi. I churros e cioccolata per colazione al mercato di San Miguel; il panino coi calamari, al sole di Parco del Buen Retiro; la Sangria sotto i portici di Plaza Mayor e il cono di patatine fritte che sgranocchiamo sotto la statua del Don Chisciotte a Plaza de Espana. Poi via di tapas: “tapas”, che significa condividere, un po’ come lo share di Facebbok, però qui lo fanno con il cibo. Ed è una cosa poetica. Ci penso mentre mordo con difficoltà una croquetas de jamon. Marta scherza, dice che “sto distruggendo la nostra crocchetta condivisa”. A me sale una risata, si fa spazio ariba, abaco y dentro. Buona questa Madrid. Il giorno dopo amo essere a Madrid, ma non amo la città: amo i suoi musei. Marta dà segni di cedimenti intorno alla quinta ora di storia dell’arte imposta e mi abbandona al Prado, di fronte al Giardino delle Delizie di Bosch. Quando riemergo sono pronta per farmi risucchiare da Guernica. Sì, risucchiare, perché quel Picasso di 8 metri per 3 fa così. Ti prende, ti ingloba, ti frantuma e poi ti risputa fuori. Se sei abbastanza in gamba da rimetterti in sesto puoi anche dirigerti verso l’uscita del Reina Sofia e andare a prepararti per la serata. E la serata non sarà né semplice né breve. Io estraggo dalla valigia un bustino che mi fa magra e sfodero un milanesissimo tacco 12. Marta guarda le mie scarpe: è perplessa, ma lascia fare. Si esce di casa intorno a mezzanotte pronti per il “botillon”. Bere per strada è una cosa semplice però è divertente. La mia amica madrilena dice che è illegale, che la polizia dà le multe, e che però lo fanno tutti. L’eccitazione è nell’aria: è come quando a 7 anni giochi a nascondino e temi d’esser scoperto, solo che ora giochi con un litro di cuba libre in mano e a contare è sempre un poliziotto. Ci infiliamo in Calle de las Huertas. La gente attacca bottone, offre sangria e allegria. Divertente questa Madrid. Facciamo un salto ad un’esibizione di flamenco, ci lanciamo in una serata rock, in una indie rock, in una rock’n roll. Al terzo rock ho già i piedi a pezzi. Sono solo le due, la serata non è nemmeno a metà. Stiamo ballando con altre 5 ragazze sconosciute: siamo amiche per la pelle da meno di un’ora. La calca è tanta, ci muoviamo come matte prima di riemergere e imboccare la via del ritorno. Un ragazzo suona la chitarra per strada, una coppia si bacia, qualcuno fa la gara di tequila. Sotto tutta questa euforia si fa sentire la profondità di Guernica. E io mi tolgo le scarpe. In Calle de Las Huertas con il male ai piedi per dei tacchi troppo alti, ho capito che nessuno mi avrebbe mai amata per delle belle scarpe. Mi avrebbero amata per il modo in cui le tolgo e mi infilo le pantofole. Per il modo in cui dico buonanotte, per come rido in un parco, per il sapore che do ad una crocchetta. Ed è così. Ti ameranno per gli stessi motivi per cui si ama Madrid. Che non è bella. E’ molto meglio. E’ bella dentro. Tre giorni a Madrid:

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By day Piazze e vie: Plaza Mayor e Puerta del Sol sono le due piazze da cui non potrete fare a meno di passare, storica la prima, affollata la seconda! Per lo shopping il luogo giusto è la Gran Via. Io terrei d’occhio i marchi spagnoli, Desigual e i pezzi di design di Agata Ruiz de La Prada. Shopaholic avvisata… Il parco del Buen Retiro: un ottimo luogo per una pausa o una passeggiata. Il padiglione di cristallo oltre che bellissimo, ospita spesso istallazioni d’arte contemporanea. San Miguel e El Rastro: prelibatezze, struttura in legno e atmosfera accogliente. Il Mercato coperto di San Miguel è un posto per curiosi con la voglia di assaggiare e curiosare. Se poi proprio siete dei ficcanaso irrimediabili il posto per voi è il mercato delle pulci di El Rastro la domenica dalle 9 alle 15. By night: Chueca: nota come la zona gay di Madrid questa è anche una zona ricca di musica! Infinita serie di bar e locali dove si suona e si balla: scegliete in base al sound che preferite, qui si spazia dal pop, al rock, al jazz. Las Huertas: si tratta di una delle zone più ricche di vita notturna. E’ frequentata sia dai turisti chedagli spagnoli. L’età media è più bassa rispetto ad altre zone, siamo immersi nella fascia under 30! La Latina: prendete i navigli milanesi, togliete il naviglio e sostituite lo Spritz con la Sangria. Benvenuti a La Latina, il posto ideale per una bevuta domenicale. Arte essenziale: Museo del Prado: qui dentro potreste perdervi…e succederà. Prima di abbandonare ogni speranza e dirigervi verso l’uscita assicuratevi di aver visto almeno il Trittico delle Delizie di Bosch, la sezione dedicata a Goya, Las Meninas di Velasquez e i grandi capolavori di Tiziano. Dopodichè diciamo che vi siete guadagnati la sufficienza! Museo Reina Sofia: la grande star è indiscutibilmente Guernica. Che siate o meno al corrente di tutto ciò che è stato detto e scritto sull’opera, qui sforzatevi solo di guardare. In questo caso guardare basta. Per il resto divertitevi tra le sculture di Calder, i sogni di Mirò e le deformazioni diDalì. Thyssen Museum: si tratta del terzo Museo di Madrid e ospita dall’arte antica all’arte contemporanea. Se avete poco tempo probabilmente non lo includerete nel vostro programma,altrimenti godetevi le Ballerine in Verde di Degas, la Santa Caterina di Caravaggio e The Hotel Room di Hopper (che è il mio preferito!).

Food fuga: Spuntino low budget: 100 Montadidos! Piccoli paninetti ad 1 euro o 2 farciti di tutto. Ambiente informale e pieno di giovani con birra, panino alla tortilla e patatine. I locali sono sparpagliati per la città, ma passerete facilmente vicino a quello di Calle Mayor. Tapas Time: non sarà difficile trovare un luogo dove fare tapas a Madrid, basta seguire il profumo del crostino di salmone e brie e di crocchette ai gamberetti. Consigliato e molto carino il Lateral di Piazza Sant’Ana. Se fa freddo l’interno è accogliente con parquet in legno chiaro e bancone in vetro, ma se fa caldo il lume delle candele e i tavoli in mezzo alla piazza sono anche meglio. Vegetariano: un consiglio per voi, perché un po’ vi ho trascurati con tutte queste crocchette di prosciutto e, perché so che chi mangia carne a Madrid difficilmente cascherà male. Dirigetevi a Yerbabuena in Calle de Bordadores 3: insalate creative, tofu, polpettine di soia, yogurt fatto in casa, frittellone di riso, prezzi accettabili. Stellare: il più celebrato di Madrid è Sergi Arola con il suo Gastro due stelle Michelin, in Calle Zurbano. Preparatevi all’alta cucina, ai piatti così belli che è un peccato mangiarli e al conto, che si sa, non può esser sobrio. Gita fuori porta: Se avete qualche giorno in più potete prendere il treno ed essere in 30 minuti a Toledo. La cittadina medievale è un gioiello che domina dall’alto il territorio circostante. La Cattedrale gotica è degna di Notre Dame (e a me Notre Dame piace), mentre le vie strette e in salita ospitano negozietti d’artigianato.

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I

l Cile (Lorenzo Cilembrini) è schietto e sincero come solo chi ha la vita pratica da raccontare, quella di un lavoro che non ti piace ma che devi fare per vivere, quella di ragazzi che a ventanni lasciano sogni sul guanciale per scontrarsi con la realtà. Attento osservatore,osmotico verso gli occhi che incontra. Cemento Armato è il singolo più trasmesso dalle radio, questa chiacchierata è la storia di Lorenzo da operaio all’ospedale Torregalli di Firenze, al palco dell’Heineken Jammin Festival e il disco in uscita a giugno Qual è stato il tuo cemento armato? “Il mio cemento armato è stato un periodo della mia vita in cui ho percepito la necessità di esorcizzare con musica e parole le mie insicurezze,i miei dubbi, la malinconia di un presente slavato, in un mattino invernale, accingendomi a prendere il treno che mi portava al mio lavoro da operaio all’ospedale Torregalli di Firenze.In quel vagone ho tirato le somme di tutti i miei piccoli e grandi successi ed insuccessi emotivi,umani e sentimentali , la canzone in seguito si è praticamente scritta da sola”. Come si lega Lorenzo, il tuo io la tua esperienza di vita, a questo album? “L’album, il mio primo, uscirà a breve e sarà una catena di vicende autobiografiche che immaginificamente ha come anello centrale “cemento armato””. Quanto arezzo e se arezzo ti ha condizionato in questo lavoro, nonostante la vita all’estero? “Arezzo è la mia Itaca, che odio e amo, come spesso capita per tutte le città che nell’effettivo sono paesi un po’ allargati. C’è sempre stata in me un’urgenza di evadere ma anche la necessità di tornare per ri-

comporre il mosaico delle idee,delle vibrazioni e delle parole vissute magari altrove. Il fatto di avere avuto in questa città le persone che mi seguono artisticamente ha certamente amplificato il mio bisogno di viverla e comprenderla”. Come descriveresti la tua (la nostra ndr.) generazione? è davvero quella che “disperde tutto a terra perdendo la guerra con sè stessa” e quella che muore a 20 anni benedicendo speranze sul guanciale o con progetti di vita alternativa? “Credo di si ma credo altresì che sia anche quella che rinasce dalle proprie ceneri come un’araba fenice. Credo che per chi come me è nato negli anni ottanta ha vissuto il forte dislivello di un’ infanzia sviluppatasi in un involucro di sicurezze sociali,umane e relazionali e un presente assai più ostile,beffardo e incerto, questo provoca una crisi che può essere personale ma anche globale, sta a noi poi ritrovare lo spiraglio di luce,ripartire da dove si inciampa”. Sono curiosa di natura e quindi mi sembra logico chiederti: ma tu a 20 anni che progetti avevi? “Fare la rockstar, e la cosa più paradossale che la vita da rockstar (selvaggia,stralunata e veloce) l’ho fatta (in misura ridottissima ovviamente) all’epoca,mentre adesso che musicalmente qualcosa si muove non dico che la rinnego ma la trovo molto lontana dalla mia lunghezza d’onda umana attuale”.

Quanto il disorientamento sociale e culturale ha colpito Lorenzo? “Mi ha colpito molto nel senso che ho assistito ad un incattivirsi dell’ animale umano che quando soffre o è represso si sfoga con violenza scellerata. Mi vengono spesso in mente i “commenti di youtube”, sono lo specchio dell’ anima culturale,etica e morale della società odierna e quindi ci puoi trovare di tutto dal semianalfabetismo, al linciaggio verbale,all’esaltazione degli istinti più bassi e biechi.Io non mi ritengo nè lezioso nè moralista ma per comprendere che la gente sta male a volte basta molto meno che un sociologo”. Da Cemento Armato all’ Heineken Jammin’ Festival, quali sono le tue riflessioni a riguardo? Brividi o un’esperienza come un’altra? “Brividi, assolutamente una cascata di brividi, come quelli che provo sempre quei 5 secondi prima di salire sul palco. L’impressione è che sarà un ottimo esame per mostrare l’impatto sonoro dei miei pezzi e della band che mi segue”. Ultima spina nel fianco: cosa risponderesti a chi ti definisce il Brondi del 2012? “E’ verissimo, dopo che ingoio polaroid di carta vetrata mi lavo sempre i denti con le antenne della televisione”. Elena Rebecca Odelli

le interviste di e.r.o.

il cile

da operaio all'ospedale Torregalli di Firenze, al palco dell'Heineken Jammin Festival e il disco in uscita a giugno

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interviste

Andrea Rock

voce di virgin radio, dj, musicista una birra al sgt pepper's per scoprire la vera anima del rock guarda la ista qui Video interv

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Andrea cos’è il Rock? O perlomeno cosa è per te? “il Rock è un’ Attitudine […] come dice uno dei nostri claim su Virgin: Il rock non è nell’apparenza ma è nell’anima! Ed è proprio così. Quando ero piccolo avrei sempre voluto farmi la cresta, colorarmi i capelli ecc ecc ma mia mamma non voleva, per evitare che la gente mi additasse o parlasse di me. Quindi per non deluderla, nonostante la voglia di esprimermi fosse enorme, mi sono trovato per forza di cose ad essere Rock’n Roll pur non essendolo a prima vista! Io però forse ho visto più concerti di quelli acconciati da punk-rocker. Forse ho comprato più dischi di tutti quelli che avevano i vestiti che volevo mettere anche io. Lì ho imparato che è proprio così: il Rock è nell’anima!” La tua paura più grande? “Facendo un lavoro in cui hai a che fare con la gente la mia più grande paura è quella di essere frainteso. Cioè che la mia voglia di raccontare le cose e la mia passione di condividerla venga male interpretata. Metà della gente che sa che esisto mi considera uno stronzo solo perchè ho una faccia da schiaffi. Per esempio io ti sto raccontando queste cose e nel momento in cui questo vido sarà condiviso in rete qualcuno penserà che mi sono imparato il compitino. Quella è l’unica paura. Di altra paura cosa può esserci? Che si riformino i “Lost” forse!” 5 canzoni per la tua vita? 1 no surrender Bruce springsteen 2 born to lose Social distorsion 3 winter winds Mumford and sons 4 with passionate heart Andead 5 burning love Elvis presley Un piatto Rock’n Roll che cucini? “Io appoggio i dischi sui fornelli…proprio io ho messo una croce anni fa sul mangiare, i gruppi più interessanti suonavano alle 20.00 di solito”

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iamo al Sgt Pepper di Milano e arriva Andrea Rock!

Sai quelle volte che dici: “ Aveva una voce per radio…poi di persona non c’entrava una fava?” Non è questa la volta. A. Rock oltre ad essere Rock è uguale alla sua voce. Una voce da 17enne che ha fumato 3 sigarette di fila. Una faccia da 17 enne con una felpa larga per farci stare più pacchetti di “Siga” possibili e una Media doppio malto in mano! Però le similitudini con un dinoccolato e svogliato 17 enne che si da un tono finiscono li. “Ci sono pochi giovani che hanno voglia di farsi il culo. La cosiddetta Gavetta, anche tante band si sono dimenticate che cos’è!” mmm forse non ha 17 anni! forse c’è qualcosa sotto. “Il mio sogno è da sempre poter parlare di musica, è un sogno semplicissimo e, se lo faccio dal microfono

di una radio, dallo schermo di una televisione o dal bancone di un pub va bene. Finchè riesco a vivere e lo faccio parlando di musica io sono a posto” “Ho iniziato per caso a lavorare a livello professionale” ci dice. Ma parlando per circa un’ora scopriamo che forse non è proprio “un caso” se vivi seguendo la tua passione e sperando che questo diventi il tuo lavoro. Se poi lavori praticamente per due anni e mezzo gratis pur di essere uno che parla di Rock! Anche se poi per percepire qualche euro oltre al presentatore per Rock Tv (primo impiego) ti presti come montatore striscioni e palchi o come autista per il furgone o tutto quello che serve pur di stare li sul pezzo! Ecco che capisco che la testa di Andrea va un po’ più in là; molto più in là. Tanto in là che mi chiedo se lui i suoi 17 anni se li sia vissuti.

Un consiglio per un giovane che vuole realizzare il suo sogno? Se il sogno fosse arrivare dove sei tu ora? “Sacrifica tutto per il tuo sogno!” direi che non è stato molto diplomatico Andrea, ma ci spiega: “Sacrifica tutto perchè hai 16 anni, comincerai bene o male ad avere delle responsabilità intorno ai 22 anni approssimativamente. Nei quali o starai già lavorando da qualche anno o avrai finito l’università. Io al liceo studiavo molto poco, ero molto meno figo di tanti altri, non ero inserito nella realtà studentesca. Anche perchè il giovedì sera c’era la serata Rock gratis al Rolling Stone. E bisognava essere li. Per vedere e conoscere chi suonava. Per parlare. Se volevo entrare un pochino in quel mondo li, dovevo essere li. C’era il compleanno della Bella ragazza di turno? No, non ci sono , io dovevo essere li al Rolling Stone. Mia mamma mi urlava per un brutto voto a scuola? Uscivo per andare al Rolling che ancora urlava e tornavo che stava ancora urlando. Ma io dovevo essere li.” Andrea non solo se li è vissuti i suoi 17 ma lo ha fatto con una forza che a volte tanti sentono ma che nessuno ha le palle per tirarla fuori davanti agli amici. Per non passare per sfigato. Per non essere diverso. Andrea era diverso ed è stato così grande da non negarsi questo piacere. Ha coltivato le sue necessità e le ha tirate fuori dalle tasche piano piano ma senza vergogna. Andrea Rock è così Rock che se l’è messo nel nome d’arte perchè lui ha capito che è così e lo dice a tutti. Perchè lui non si atteggia, lui è Rock! e poi fuma 3 siga di fila e beve 2 doppio malto al colpo forse, così è un po’ più Rock! Grazie ad Andrea Rock! Beh insomma invece con Andrea di carne al fuoco in un’ora ne abbiamo messa un sacco. Godetevelo nella video intervista.

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A

nni fa un aereo precipitò su un isola sconosciuta del mediterraneo ed un bambino si smarrì tra le onde! Venne trovato e allevato da delfini, squali e dalla zia murena. Un giorno una spedizioni di sub alla ricerca di cozze d’altura lo vide e lo riportò alla civiltà! Ed ecco che l’uomo pesce si reintegrò tra gli uomini e gli venne dato il nome di Maric (in onore del rumore delle onde che si infrangono sullo scafo di una barca). Lui portò all’uomo il segreto della Monopinna nell’ apnea, quando il cuore arriva a battere anche a 10 volte in un minuto!

Mike sognava di incontrarlo, poi è diventato il suo compagno di immersioni. Che emozione ti sa dare l’apnea?

Una chiacchierata a due passi dall’acqua con Mike Maric, campione mondiale di apnea dinamica e jump blue. Inoltre tra i primi a nuotare tra gli squali grigi con la monopinna! Un ritorno a quando era bambino insomma!

“ difficile trasmettere l’emozione che ti può dare l’apnea. Se ti dico che trattenere il respiro sott’acqua può dare piacere ed emozione tu mi prendi per matto. Però alla base c’è un percorso di maturazione. Attraverso la forza della mente e attraverso l’atto respiratorio vivere la tua dimensione nell’acqua riesce a regalarti delle emozioni difficilmente spiegabili a parole. semplicemente trovi te stesso dentro la dimensione acqua; E se hai un buon rapporto con te stesso riesci ad annichilire quella dimensione corporea dell’uomo e diventare tutt’uno con l’acqua.”

Il maestro di Mike è uno che di nome fa Umberto e di cognome Pellizzari. Un nomino proprio così. Da piccolo

Tu sei un esperto della Monopinna, tant’è che è anche uscito da poco il tuo libro a riguardo. Ma Cosa è?

“E’ sicuramente il mio attrezzo naturale. E’ un modo diverso rispetto alle classiche 2 pinne. Ti porta a muoverti e ad assomigliare sempre di più ad un delfino. Il grande vantaggio è che sei molto più veloce e hai un risparmio energetico di circa il 25%. Nel mio libro spiego tutto a tutti per arrivare a muoversi a “delfinato” dal primo utilizzo in vasca, agli esercizi per acquisire sensibilità in acqua per poi procedere passo passo verso l’agonismo.” Questo e altro nella video intervista che puoi vedere qui con il qr code o sul sito www.progetto-9.com Un Sogno è come un tuffo in profindità… Se poi il sogno è quello di Mike Maric… Grazie a Mike Maric

interviste

Mike Maric

l'uomo che nuota con squali e delfini campione del mondo di jump blue e di apnea dinamica 20

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Avere successo! Avere successo sul lavoro? Avere successo nella vita? Diventare Leader come azienda mondiale? Essere un buon Presidente per il teatro San Domenico? Dopo mezz’ora circondati da opere d’arte, intorno ad una scrivania nel suo ufficio della ICAS, mi sono chiesto se siano queste lo scopo o le domande che una persona come Umberto Cabini si pone ogni mattina all’idea di guidare per un altro giorno la sua azienda e la sua vita. Un uomo infiammato di passioni e ricerca questo Umberto, che prende in mano l’azienda del padre che costruiva mobili per ufficio in generale e la trasforma in un azienda che costruisce mobili da farmacia. “Nella vita non si può far tutto, bisogna farne poche ma fatte bene. Il mio scopo era diventare leader in qualcosa. E oggi siamo leader mondiali in questo settore, quindi sono soddisfatto. Mai arrivato comunque, sempre mettersi in discussione, mai fermarsi.” Mister Cabini fa scivolare così in meno di un minuto la storia di un azienda che guida da più di 30anni e batte la strada nel mondo. Infatti il resto del tempo è stato un fiume di parole tra Arte e curiosità legate al Design. Questo ci stupisce perchè da un imprenditore di una piccola azienda che conquista un mercato globale mi sarei aspettato una chiacchierata con una lente d’ingrandimento grossa così sul proprio percorso e sui propri successi. Invece è bastata un po’ di curiosità buttata li su tutti quei quadri appesi o sul Teatro San Domenico che si è subito acceso come uno zolfanello ed è stato tutto un sorriso e sogni. Insomma proprio poche cose questo Signor Cabini non le fa! Solo che a quanto pare le fa tutte bene! Cercando di riassumere l’imprenditore Cabini direi che ci insegna di cercare l’eccellenza ponendo l’attenzione alla funzionalità essendo permeabili ai nuovi stimoli! Per quel che riguarda l’uomo Cabini direi che è un uomo realizzato in pieno dove il lavoro non è la sua schiavitù ma la sua passione, e non è l’unica. Un uomo illuminato che ha fatto delle sue passioni le mura della sua vita. Un uomo da prendere d’esempio per la chiarezza che porta con se. Che il segreto del Business sia riversarci dentro amore a badilate? Forse con una mente come quella di Umberto Cabini ad aiutarci però! Tutta la passione e la sua storia nella Video-intervista allegata al qr-code o sul sito www.progetto-9.com Grazie Ad Umberto Cabini

interviste

umberto cabini uomo d'arte, collezionista, imprenditore di successo

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“Giuseppe Capogrossi nato a Roma il 1900-1972 laureato in giurisprudenza preferì dedicarsi alla pittura i suoi quadri sono riconosciuti a livello mondiale l’opera fa parte della mia collezione.”

“Domenico Ghirlandaio nato a Firenze il 1448-1984 portrait di Giovanna Tornabuoni si trova al museo Thyssen di Madrid ne sono affascinato e ogni volta che vado a Madrid non perdo l’occasione per vedere la mia musa.”

“Enzo Fiore nato a Milano ma vive aCrema è in mostra in questi gg al Vittoriano di Roma un giovane che è riconosciuto dalla critica come un degli artisti contemporanei emergenti.”


La parola domani e' stata inventata per le persone indecise e per i bambini Ivan Turgenev (scrittore) 24



Ho appena festeggiato la Festa della Mamma per la mia prima volta. Sono madre da poco più di due mesi ed è incredibile il modo che abbiamo di comunicare con un esserino appena nato. Si crea un dialogo fatto di sguardi, sorrisi, pianti (tanti), strilli (molti di più), rimproveri, carezze e baci (a volontà). Gli comunichiamo sicurezza anche con la tonalità della voce, con la nostra presenza ed il nostro odore, con le ninne nanne… l’apice però lo si raggiunge durante la poppata al seno, quando lo sguardo del piccolo cerca quello della mamma, quando i suoi occhi s’incollano sui miei...una sensazione così intensa difficilmente la si può vivere; è ancora più forte dello sguardo tra due persone adulte che si amano. Non lo scorderò mai, è inciso nel mio cuore a caratteri cubitali… Vi lascio con un menù dai sapori primaverili: SPAGHETTI CON CARCIOFI E GAMBERI Ingredienti per 2 persone: 2 carciofi 160 gr di spaghetti una manciata di gamberi 1 scalogno vino bianco secco q.b. olio extra vergine di oliva Pulite bene 2 carciofi, privandoli della paglietta e delle prime foglie, tagliateli a tocchetti e fateli rosolare in una padella con olio e uno scalogno tritato finemente. Lasciateli cuocere per una ventina di minuti poi aggiungete i gamberi, sfumate il tutto con un po’ di vino bianco secco e cuocete per altri 5 minuti. Salate, pepate e aggiungete la pasta al dente. Fate insaporire e servite con una spolverata di prezzemolo fresco tritato. POLPETTINE DI POLLO E RICOTTA Ingredienti per circa 28 polpettine 250 gr petto di pollo macinato 100 gr ricotta vaccina 1 albume sale, pepe, rosmarino, salvia, timo, prezzemolo 3 cucchiaini colmi di farina Per friggere: farina, 1 uovo, pangrattato, nocciole tritate, olio di semi di arachide Amalgamare bene tutti gli ingredienti e preparare le polpettine. Lasciarle poi riposare in frigorifero per almeno un’ora. Scaldare l’olio d’arachide a 170 gradi. Prendere le polpettine, passarle nella farina, nell’uovo sbattuto e rigirarle nel pangrattato mischiato alle nocciole tritate; friggerle nell’olio. SOUFFLE’ ALLE FRAGOLE Ingredienti per 4 persone 250 gr di fragole 120 gr di zucchero 4 albumi 1 limone Imburrate e zuccherate 4 stampini per soufflé da 10 cm (ramequin). Frullate le fragole aggiungendo il succo di un limone. Montate gli albumi con lo zucchero fino ad ottenere una bella meringa gonfia e soda. Aiutandovi con una frusta, mescolate il frullato di fragole a un terzo della meringa. Unite poi il resto della meringa mescolando delicatamente con la spatola. Riempite i ramequin fino al bordo e infornate a 200°C per una decina di minuti o comunque fino a che i soufflé non saranno gonfiati uscendo dai bordi.

NELLA kucina di Kiara

kucina di Kiara: LE RICETTE http://kucinadikiara.blogspot.it/

LA LEGGENDA DEL PONT DE FERR. La Magia di Milano è celata dalla nebbia, in particolare, da quella che ricopre i Navigli. Luoghi unici che, come poche altre zone del capoluogo Lombardo, sono in grado di restituire l’atmosfera del glorioso passato a una Città che sembra aver smarrito la propria rotta da ormai troppi anni. Milano è timida e custodisce gelosamente le proprie virtù, svelandole solo a chi dimostra un amore così nobile da riuscire a conquistare il cuore di quest’affascinante Dama. Leonardo da Vinci riuscì a sedurla e dal loro amore nacque il Naviglio Grande, le cui sponde,all’altezza della Ripa di Porta Ticinese, sono collegate dal Ponte di Ferro che, ancora oggi come all’epoca della sua ideazione avveniristica, sembra unire la tradizione al futuro. Ricordate l’antica leggenda irlandese che racconta di come alla base dell’arcobaleno i folletti nascondessero le loro ricchezze? E quel racconto norvegese che descrive l’arcobaleno come il ponte che collega gli Uomini alle Divinità? Ecco, se cercate bene e avete coraggio, proprio alla base di questo Ponte Magico, potrete trovare un luogo, in mezzo alla movida selvaggia, che, da più di 110 anni, offre ristoro ai milanesi. Varcando la

visionari

soglia di questa taverna, il tempo si fermerà: l’atmosfera rustica, il legno e i mattoni, i tavoli sbilenchi e le tovagliette di carta sono, infatti, le pennellate d’introduzione all’accoglienza generosa di Maida Mercuri, sommelier, ristoratrice e splendida padrona di casa che, da poco più di 26 anni, guida con mano esperta il Pont de Ferr. Osteria con Cucina in chiave moderna capace di regalare ricordi attraverso i sapori della nostra infanzia, ridisegnati dai sogni e dalle mani di Matias Perdomo, giovane chef uruguaiano. Arcobaleno di sapori che conduce alla riscoperta della tradizione, celata all’interno di piccole Magie che compaiono davanti agli occhi degli avventori, lasciandoli increduli: la cipolla rossa di Tropea caramellata con il formaggio di capra fresco, la pasta e piselli, il mosaico di ricciola cruda, foie-gras e quadretti di pompelmo e arance e la Taten di mele, con una Mela di zucchero soffiato degna della Strega di Biancaneve, sono, infatti, solo una parte delle ricchezze che i folletti hanno depositato alla base del Pont de Ferr, esattamente dove Milano ha deciso di mostrare, solo ai suoi nobili amanti, i propri segreti; proprio lì, dove gliUmani possono incontrare le Divinità. DIGESTIVO MUSICALE: MILES DAVIS – Blue in Green.

take away: storie d'asporto P9-30 di Tommaso Lavizzari



N

Personaggi

colonna sonora VIOLANTE: pierre italiana approdata a Nuova York da qualche mese, vive tra il Greenwich e Chelsea. Adora svegliarsi con calma e ascoltare la musica ad altovolume, lavora per un’importante agenzia di Pubbliche Relazioni. E’ fidanzata con un ragazzo italiano di nome Marcello che vive tra l’Italia e la grande mela. Se dovessimo definirla in una parola, cosa o altro la definiremmo una scatola rotonda a pois. FEDERICO: ricci arruffati e faccia da matto, occhi curiosi, naso importante fa spola tra Parigi e New York, lavora per una Galleria d artedesign, la Yellow Korner a Soho e scrive per un giornale parigino. Ama viaggiare, scoprire e curiosare. Se dovessimo definirlo in una parola, cosa o altro lo definiremmo un orso a righe. E’ fidanzato con Colette, unè parisien parfaite che vive a Parigi. LOLA: Modesta PR e organizzatrice di eventi che col tempo si é ritagliata il suo PICCOLO giro, nella GRANDE mela. Alta, seducente, occhi grandi e curiosi. Frizzante e un po’ saccente. Adora la musica e appena può vi ci scatena, quando non é segregata ad una scrivania o dietro a quel vortice di Violante; solo per lei Viví. Sicura di sé, arresa all’idea del principe azzurro, si commuove con un giro di chitarra di Hendrix o una bella fiorentina. FEDERICO: Domenica appena arrivato: Colette viene a prendermi e vista la mia nota fame famelica andiamo al loir dans le theiere, in rue des rosiers nel marais, ci mettono al tavolino rotondo con le poltrone sfondate vicino alla finestra. Mi piace questo tavolino! Prendo una tarte au citron meringuée gigante e un caffé lungo imbevibile, ma va bene così. Sono contento di vedere Colette. Mi manca sempre un po’ non riuscire a condividere con lei la mia vita di New York, ma le scelte fanno la vita, e lei ha le sue come io le mie. Però sembra ci si incastri bene.

FEDERICO:

FEDERICO:

Giovedì -

Martedì ore 15.00: Colette e sua madre cucinano torte e biscotti oggi. Io ho voglia di sentirmi turista e andare sulla metro di Parigi e fotografare le stazioni fantasma. Sono 5 a Parigi, ogni volta vado nella mia carrozza e cerco di fotografarle anche se sono nascoste. Non serve a nulla ma mi piace, mi libera la mente!

Ieri con Colette ho fatto una giornata come non facevo da tempo! Mi ha fatto respirare Parigi come solo lei sa fare. Prende e mi traghetta con la solita camminata parigina instancabile e… passiamo davanti a le coeur fou, e lì salutiamo Rachid che ci offre da bere, una caipirinha super strong, come al solito arriva gente, erano le 7, i negozi cominciano a chiudere a quell’ora a Parigi e io a questo non mi abituo mai pensando a NY. Il locale si riempie e Rachid alza la musica... e secondo giro! A cena mi ha portato al

in viaggio con i lettori

racconto a 3 mani Un racconto scritto a 2 mani, per cominciare!

una storia che e' anche guida per le citta' piu' belle del mondo. Milano, parigi, nyc, barcellona. Leggi di violante, lola, federico, colette e... entra nella storia anche tu. visita i posti veri di queste citta' che sanno emozionare. ascolta le colonne sonore delle loro giornate. mettici una mano anche tu! diventa parte di racconto a 2 mani scrivendo a: info@progetto-9.com la storia completa su www.progetto-9.com


NY - barcellona - parigi-milano:

il viaggio prosegue ogni giorno su www.progetto-9.com

LOLA Martedì ore 19.20 a Ny Santo cielo che vecchia Vivì!! Sempre a parlare di lavoro! … Effettivamente col ricciolino non ne abbiamo parlato, povera. Prometto che per il secondo appuntamento mi preparo (eheh..) e concludo l'affare! Che invidia, quello se n'è andato a Parigi con... non ricordo, da un pittore sicuramente, quest'altra che se ne sta a Barcellona. Mi piacerebbe raggiungerla, è bello visitare Barcelona con un'amica... poi col mio spagnolo saremmo avvantaggiate! Che bello sarebbe!! La porterei al negozietto El Taller http://www.abalorios-barcelona.com in Sant Antoni, dove le ho fatto fare il bracciale che ha sempre su. E la porterei alla Marbella, e a sbevazzare(non vino per piacere!) al Poble Espanol, e a ballare al Raz http://www.salarazzmatazz.com/ !! La prossima vacanza, Lola, la prossima vacanza... Dai Vivì, torna che chiudiamo gli affari, e mi aiuti a stregare Federicoooo!

www.restoaoc.com, vicino ad una vecchia casa che avrei sempre voluto affittare. un bel bordeaux haut-medoc e carne allo spiedo, poi passeggiata digestiva. Senza tregua e frizzanti abbiamo attraversato i due ponti, tornando sulla rive droite, tutta rue saint antoine fino a place de la bastille col solito casino, poi su boulevard beuamarchais, siamo arrivati da “grazie”; mi parla sempre di questo posto Colette! Nonostante l’ora ancora pieno di gente che finisce di cenareci siamo seduti allo zinc e Oscar ci ha fatto un basil honey martini che ci mette 3 ore a preparare ma poi è da Urlo!

VIOLANTE Venerdi pomeriggio, oggi inzia ufficialmente il mio w end! Doccia birretta, vorrei che Marcello fosse qui con la sua presenza rassicurante, vorrei un aperitivo di chiacchere con lui, una breve cena alla Paradeta dietro il mercato del Born http://www.laparadeta.com/ per del buon pesce a poco e poi finalmente svenire nel letto del banys in tutta famiglia. Vorrei quella sensazione di paracadute dopo un intesa settimana di lavoro. STOP ALL’IMMAGINAZIONE. Mi bussano alla porta, è il sig. dell’entree’ dell hotel che mi consegna una piccola busta bianca……uuuuuuuuuuuuuuu come mi piacciono queste cose! Il biglietto è scritto a computer, font in corsivo, “La Sig.na Violante è attesa al ristornatino Fish Shop per le 21.00” Ci sono solo tre persone al mondo che sanno quanto mi piaccia andare da http://grupofishop.com/ in Passeig de Gracia, 53!! Mi preparo con gioia, mi infilo un vestito Giallo ReginaElisabetta, faccio la treccia e penso che ad una sorpresa si risponde sempre in giallo! Eccomi quasi arrivata, poco prima di arrivare al ristorante c’è casa Batlò, ogni volta, ad ogni ora, con ogni tipo di luce, mi toglie il fiato, mi fermo sempre a naso in su. Fish shop, ore 21.05, scendo le scale è sempre un po’ buio, di fronte a me il pescado del giorno e il sig. Perez che mi accoglie con un sorriso…la musica è sempre azzeccatissima, e la sala è piena di gente. La donna che gestisce la sala mi fa sedere e mi offre un bloody mary, ora sono proprio curiosa…chi mi conosce cosi bene da non arrivare puntuale ad un appuntamento e mi fa offrire uno shortino prima di presentarsi a me!??! Eccoli in ordine Pilar con un bicchiere di prosecco in mano, Giovanni, il mio miglior amico e Marcello con una bottiglia pronta ad esplodere! Questa si che è una vera sorpresa.

VIOLANTE

Sabato ore 11 in punto Che sbronzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Siamo andati a letto alle 04.00 non ho più il fisico Domenica sera - eccomi al Prat di Barcellona pronta per tornare a Ny. Il volo passerà da Parigi, sarebbe bello potersi fermare per un giorno…anche solo per salutare Matteo, un caro amico d’infanzia che vive nella città dell’Amour da circa tre anni. Atterrata. Eccomi al Charles de Gaulle Roissy a soli 25 Km da Paris. Parigi – New York 6 ore di ritardo. Cosa cavolo faccio per sei ore qui!??! LOLA Mercoledi mattina: ricevuta chiamata di Viví che dice che dovra posticipare il rientro.. :( uffaaaaa sto diventando pazza a cercare “Federico il putto” su facebook ma non lo trovo, abbiamo ancora in sospeso un altro puntamento cavolo! ce ne saranno mille di federico xxx esistenti a NY !!! H 13:15 - eccomi in ufficio.. oggi pomeriggio devo assolutamente cercare contatti per un evento al Cotton Club http://www.cottonclubnewyork.com, la culla dello swing ad Harlem. Bello bellissimo posto ci sono stata un sacco di volte per aperitivi di lavoro, e ci ho portato una volta mio padre alla cena swing dello SwingMonday. che ridere vederlo cimentarsi del ballo... diciamo che non ho preso da lui, fiuuuu :) http://www.youtube.com/watch?v=DKwu165 KS5Y&feature=youtube_gdata_player L’evento per come l’ho pensato é super, molte luci, colori, un’orchestra da panico, il dj .. Ma mi manca tutto il resto, sto rincorrendo i pr e i fotografi per gli inviti, locandine flyers, ... bastaaaa!

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guarda la su strada di Video prova Gloria

Twizzy,

Sinonimo di:

Elettrica: e già questo sembra un passo non da poco Silenziosità assoluta: Se non ci fosse un Bip che ti segnala che è accesa non lo capiresti mai! Originalità: non è una macchina non è uno scooter non è qualcosa di già visto Simpatia: non si può non sorridere vedendola passare

L’ha provata per noi Gloria

Barbaglio

Come ti sei trovata Gloria? “ E’ divertente! Non ho mai guidato una macchina simile. E poi non pensavo una macchina elettrica potesse essere così piacevolmente scattante. Sembra perfetta per chiunque viva in città” Cosa ti ha colpita? “ Che è una macchina ma non è una macchina. Carina l’idea del passeggero dietro stile moto e anche che con il mio smartphone via bluetooth mi sono potuta connettere alle casse dell’auto direttamente!” Beh tutto qui? No! ma non posso dirvi tutto, guardate il video e salite a bordo con me!

tester : gloria barbaglio

test drive motori: tutti a bordo renault twizzy! Diventa anche tu un Tester Motori di Progetto-9 scrivici a info@progetto-9.com

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A TUTTA BIRRA! a cura di enrico maglio

Nell’ultimo numero di P9 abbiamo visto che la pizza non va per forza abbinata alla classica birra, ma si possono soddisfare le proprie papille gustative anche con il vino. Per par condicio oggi vi parlerò dell’abbinamento della birra a tutto ciò che non è pizza! Anche in Italia ci sono molti birrifici artigianali che producono prodotti per tutti i gusti, occasioni e soprattutto per tutte le tasche! Bando alle ciance, e parliamo di vino…ops, birra! Per l’aperitivo vi consiglierei una birra bianca, 5% vol., alta fermentazione con tre malti: d’orzo, di Caramello, di frumento del Birrificio Bruton; Pennette al curry con dadolata di carne, pomodorini e scaglie di mela renetta sono ottime con la Lurisia Otto, 7.5% vol., puro malto senza cereali crudi, del Birrificio Baladin del Maestro Teo Musso in collaborazione con Lurisia. La tradizione ci insegna che con i secondi di carne le birre sono molto gradite: Birra Ambra del Birrificio Abbà, 7.0% vol., doppio malto ambrata del birrificio di Livorno Ferraris va molto d’accordo con una costata di cavallo o con dei formaggi stagionati saporiti. E con il dolce? Con un dessert a base di cioccolato amaro, provate la Nigra del sopracitato Birrificio Abbà, ne rimarrete estasiati! Come nel vino, esistono birre che io considero da meditazione.. Quella che mi ha colpito più di tutte in questi anni è la Dieci del Birrificio Bruton. Doppio Malto scura ad alta fermentazione, un mix di malto d’orzo, di caramello scuro e di frumento, 10 % vol. Una birra complessa nei profumi e nel sapore ma con un semplice abbinamento….voi! Le birre che vi ho citato sono solo alcuni esempi di come si può creare un abbinamento per le vostre cene qualora non vogliate per quell’occasione affiancarci del vino. Bere una birra artigianale è come bere un vino: non beviamo prodotti, bensì cultura e passione….Ricordate sempre però di bere bene, ma di bere responsabilmente! Perlage Store - Via Conciliazione, 4- Melegnano (MI) www. perlage.ilbarbarossa.it - perlage@ilbarbarossa.it Tel. e Fax 02 - 98 11 92 02

A.a.a. artista cerco offro

Matteo, fotografo, catturo immagini da immortalare per sempre, ricordi di una vita da incorniciare in un album - www.immaginidivita.it - 339 6919920 l’oeil – una galleria d’arte a forma di casa giovani artisti cercasi per esposizioni poco convenzionali a casa mia offro spazio, supporto per comunicazione e cupcakes valentinaguasconi@yahoo.it Il chirurgo dei mobili: hai mai avuto mobili orrendi che non vedevi l’ora di buttare? oggi con un semplice riadattamento potrai far diventare un vecchio tavolo da cantina in un super coloratissimo tavolo da ufficio a strisce con ruote. Stile, colore e funzionalità sono alla portata di tutti. Scrivimi e sottoponimi i casi più disperati: nonnotac2011@gmail.com Il Fotografo delle DiVe: ti senti Diva? ti senti Regina? Realizzo servizi fotografici per quelle donne che temono di non apparire belle come un tempo. Un chilo di troppo, un figlio, o qualche anno di più non importa. La vostra bellezza tornerà ad irradiare con un servizio curato e realizzato sulla vostra personalità. Il perfetto regalo per voi stesse! Scrivi a : mc2visualarts@gmail.com soluzioni alternative e super economiche per cambiare faccia al tuo locale o alla tua parete di casa. da 150 euro escluso materiale. info@giovedi25.com

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Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere. Charles Baudelaire 31


reportage

fotografia festival della fotografia etica di lodi

Si è appena conclusa la terza rassegna del “Festival della fotografia etica” nel quale grandi mostre fotografiche hanno illustrato il mondo con un angolazione fuori dagli schemi ed è già un sussulto di idee e progetti per la programmazione della prossima edizione. Si parla di Lodi Città della Fotografia. Oggi condividiamo e partecipiamo a questa festa con il presidente del gruppo Progetto Immagine Alberto Prina che ci mette in luce i tanti aspetti dell’evento appena trascorso. Questo scambio di emozioni e visioni attuato mediante uno dei mezzi comunicativi più affascinanti, quale quello della fotografia, ha radunato nel Lodigiano 4900 persone. Oggi avere questi grandi numeri che si raccolgono intorno un progetto del genere da il segno di stima nei confronti di tutti questi volontari e nei confronti dei fotografi impegnati nel portarci il loro più profondo messaggio. Il livello dei temi trattati è legato sempre all’etica nella fotografia o meglio quando la fotografia assume un significato etico. Dalla prima edizione nata con grandi mostre dedicate alle ONG per dar risalto al loro operato, oggi le mostre vengono scelte e curate dal festival dando spazio a tutti quei soggetti che mantengano questa attenzione a tematiche e valori fortemente etici. In più spazio giovani, spazio libri, “education” dedicati agli istituti scolastici, workshop, letture portfolio, incontri con grandi fotografi hanno arricchito gli spazi espositivi proponendo approfondimenti mirati. Il solo impegno dell’ “education”, con visite guidate per le scuole ha coinvolto quasi 700 ragazzi dando concretezza a questo bel progetto per far si che continui a crescere nel futuro. Da segnalare la “chiacchierata” con Franco Pagetti, fotografo eclettico con il passato degli ultimi anni sui fronti di guerra di tutto il mondo. Poter condividere con lui la contrapposizione tra la tragedia di una guerra in tutti i suoi aspetti alla pace della natura, dei volti dei popoli e dei piccoli attimi privati della sua vita ci ha fatto comprendere la missione di questi reporter che cercano di fornire un resoconto imparziale della storia.

© João Pina

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Altro grande blasone da segnalare è la prima commissione di un progetto attuata del Festival insieme ad una agenzia fotografica irachena: Metrography. Il lavoro ha avuto come tema “L’iraq oltre la notizia”. In questo reportage sono stati messi in risalto gli aspetti della vita degli iracheni al di la della guerra. Uno splendida sequenza in grado di restituirci un Iraq davvero inaspettato. Conferma per questo festival è stato poi il concorso a cui circa 300 fotografi hanno inviato il loro lavoro. Il vincitore è andato a ritirare il premio dedicatogli al World Press Photo, il concorso di fotografia mondiale più importante. E avanti tutta con le tante mostre. Qui riportiamo alcuni scatti di un giovane fotografo, João Pina, che ci ha particolarmente colpito cogliendo una serie di ritratti sulla realtà parallela di Rio de Janeiro. All’interno delle favelas giovani gangster vivono la loro adolescenza in un universo che a noi sembra surreale. Complimenti quindi a tutti i volontari a chiunque abbia apportato un aiuto per contribuire a creare questo importante evento.

© João Pina

© João Pina


rassegna cine

cinema cinema d'autore

Cinema Fanfulla-Lodi una breve presentazione tra maggio e giugno 2012 Come dice il famoso saggio “Ci sono più film che sale cinematografiche”. Questo ci ripetiamo in ogni momento, durante le proiezioni, le sceltedei film, gli intervalli, le presentazioni, le pulizie e le telefonate, il montaggio delle pellicole, e le riflessioni sulla esistenza e resistenza delle sale cinematografiche in questo mondo in continuo confuso cambiamento e costante disequilibrio (kooyaanisquatsi). Un vecchio cinematografo, idea degli anni settanta, grandiosa salona unica per proiettare cose tipo Titanic, il cinema Fanfulla ora cerca di vivere programmando film di qualità, film poco o per nulla promozionati in tv, film che vengono da paesi strani (Libano Francia Finlandia Germania Danimarca Iran...), film non molto ambiti dal ‘mercato’, ma che hanno dentro qualcosadi speciale, unico, differente, proprio perchè poco uniformati agli standardtelevisivi, autori, facce strane, corpi panciuti, paesaggi inediti... E su questa proposta cerca un contatto con un pubblico; chè altrimentiè meglio chiudere. Un cinema non può vivere senza spettatori, cerca l’incontro, cerca persone che escano la sera, paghino un modico biglietto,scambino due chiacchere con la cassiera, il vicino, il barista, magari il giorno dopo facciano una ricerchina su quello strano regista che haraccontato quella storia strana; e magari propongono per il prossimo ciclo un film di cui nessuno sa nulla e che non si è visto proprio, qui a Lodi, città meravigliosa in cui resistono ancora 3 sale e mezza; E NON E’ POCO! E vi assicuro che, in questo vecchio salone unico, si vedono cose straordinarie, quanti film belli, interessanti, incuriosenti, stimolanti su vari temi del mondo in cui viviamo (a caso: il nostro corpo e la danza; la crisi dell’ America oggi; la magia del cinema ieri e per sempre; la prigione e il teatro; la politica falsificata oggi; le pulsioni di dentro; la timidezza;adolescenza e morte; la meraviglia dell’albero della vita ...)Bene. Dunque, il cineforum Mercoledì e Giovedì (a volte anche il Martedì) propone Shame (23/24) di Steve McQueen, un uomo apparentemente normale alle prese con le proprie pulsioni sessuali a dir poco scombinate; la commedia francese dell’anno, Quasi amici (30/31 mag.); il nuovo film del grandissimo Radu Mihaileanu, La sorgente dell’amore, un autore zingaro che produce in Francia e gira nell’Africa magrebina il rapportoanche conflittuale tra uomini e donne (12/13/14 giu), un autore che va seguito ovunque!! e il gran successo francese POLISSE di Maiwenn, storia di poliziotti alle prese con reati su minori. Infine, 27/28 giugno, il grande Brad Pitt, attore magnetico fin dal bellissimo Johnny Swede, in un film poco notato, e da noi recuperato, L’arte di Vincere di Bennett Miller. Per i fine settimana, guardate il sito www.cinemafanfulla.com; le possibilità sono molto interessanti: Hunger di McQueen, Gli infedeli con il mitico artist Jean Dujardin, il Pollo alle prugne della franco iraniana surrealista Satrapi, e il nuovo film del fantastico Philippe Lloret (Welcome), Tutti i nostri desideri, con il bellissimo Vincent Lindon. Oppure ancora, che ne direste dell’ultimo film del grande Gianni Amelio, IL PRIMO UOMO,tratto dal romanzo incompiuto del grande Camus, che morì in un incidented’auto tanto tempo fa? Vedete? Ci sono più film che sale; ora mancate solovoi! Buona visione, al cinema. Riccardo Laurelli

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Donne di fantasia La prima storia che vi vorrei raccontare è quella di un flm libanese. Libanese? Si fanno film in Libano? Certo, pochi ma si fanno, anche grazie a sostegni internazionali come in questo caso. Ma, avete mai visto un film libanese? E’ una piccola avventura, vedere un film libanese, perchè tutto è nuovo e differente dal solito; e tutto è sorprendente, i luoghi, le facce, le pance, la polvere, le strade, i temi e i racconti; eppure, tutto si capisce, tutto assomiglia in qualche modo a cose che già abbiamo visto e che conosciamo. Guardare film di differenti paesi può essere un piccolo sforzo, ma veramente ci fa, o ci farebbe, viaggiare in modo immaginario in altri mondi, per scoprire luoghi, persone storie emozioni simili, per confrontarci, per riconoscerci. Nadine Labaki è una bella donna libanese, di cultura francese (il Libano è stato protettorato francese dal 1920 al 1943/46). Il Libano è la terra dei Fenici, antico popolo di navigatori, la terra dei famosi Cedri, meravigliosi alberi da cui i romani estraevano gli alberi delle navi; e ora è terra in cui convivono diversi popoli e differenti religioni, che sono state crudelmente in conflitto anche recentemente. Dunque, una donna, che in un paese a maggioranza musulmana si mostra, recita, e dirige un film, senza nascondere il bel viso e i bei capelli. La Labaki inventa una storia. Racconta di un piccolo villaggio isolato in mezzo al paese, tra le mine sparse e che ogni tanto esplodono; un ponte crollato lo isola dal mondo; un paese in cui il conflitto è costante e latente, pronto ad esplodere al minimo pretesto: uno scherzo mal interpretato, il furto di un cappellino, quello di un paio di scarpe, una imprecazione mal digerita, ... Dunque, la tragedia è presente, lì dietro, dentro di loro, pronta ad emergere in ogni momento. E infatti emerge. Ma il tono del racconto non è uniformemente doloroso. E’ leggermente allegro, pieno di personaggi buffi, toni spiritosi, battute goffe che rendono goffi i personaggi stessi, bonaccioni, non cattivi. E’ il miscuglio che conta. E la dinamica che si crea è vitale, e fa vivere il film, il racconto, e noi spettatori. La campagna è arcaica, fuori dal tempo. Una mitica vespa con carrello/ vasca e caschi militari permette di tenere il contatto con il mondo. La polvere spazza le stradine sterrate, il lavoro è semplice e di fatica, la vita monotona. Il gruppo di donne avanza vestito di nero, verso il cimitero. Camminano insieme, prendono il ritmo, e inventano un passo, una danza, che sembra saltare in avanti,

e tasportare il film ai tempi delle avanguardie, del teatro/danza contemporaneo (a tutti viene in mente Pina Bausch). Il piglio narrativo, rivela forti elementi di modernità. Anche qui, un conflitto. Che rende sorprendente la visione e l’ascolto. Due donne partono per la città, parte una musica orientale, dolce, il vento tocca i volti, il foulard della musulmana sfugge e si perde nella notte, mentre l’altra donna si guarda intorno tesa e/o sorpresa della bellezza del mondo misterioso di notte. E poi ci sono le donne. Un gruppo, uno solo, senza distinzioni, con una intesa splendida, forse inventata, ma possibile, senza odio, un solo obiettivo:evitare ogni conflitto. Quindi, ecco le meravigliose strategie: prima una cristiana finge il miracolo, la Madonna le parla e cerca di ‘guidare’ al bene la comunità; poi, sono i giornali e la tv, che vanno oscurati e bruciati, per non far sentire ai maschi la pressione dei conflitti esterni; poi, la decisione di contrattare un gruppo di nordiche disinibite per bocche aperte di uomini; e poi ancora, i dolci drogati per rimbambirli tutti; e infine, la più radicale trasformazione: le cristiane diventano musulmane, le musulmane cristiane. Un ribaltamento paradossale, surreale, difficile da reggere; ma loro sono convinte, e nella splendida finzione del film va bene così. Una domanda, La domanda, La domandona? Cominciamo e finiamo con una domanda. E ora dove andiamo? Potranno conflitti così profondi, radicati nel tempo e nella storia trovare un barlume di soluzione, di equilibrio, di rispetto reciproco? Cosa ci manca a noi tutti, perchè in realtà nessuno è escluso, per ... andare al di là, oltre, per migliorare? Forse qualche secolo; ma anche il tempo è perso se non si sa come prendere quella direzione giusta? La domanda richiede riflessione, discussione, e risposte. Bisognerebbe trovarle; sarebbe bellino trovarle; è bello e necessario cercarle. Ci vuole un sacco di fantasia, per vivere decentemente in un mondo così; dove il più dolce muore così, per caso, e dove una evidente attrazione d’amore non sboccerà mai. La fantasia di queste donne di fantasia è il lievito della storia buona, che rende sopportabile questa vita e i suoi dolori, e che la rende anche Bella E Basta. Riccardo Fanfulla Laurelli

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trucco sposa

make up a cura di valeria bettinelli www.valeriabettinelli.com o qui guarda il vide

il salone della passione

art

a cura di daniela ballarini

Make up and hair artist & Model: Valeria Bettinelli Photographer & Video Editing and maker: Paolo D’Attanasio www.paolodattanasio.com

La primavera è decisamente arrivata e con lei i fiori d’arancio simbolo delle spose. Da Maggio fino a Settembre si celebrano la maggior parte dei matrimoni per questo ho deciso di proporre ora questa trucco da sposa o comunque adatto a qualsiasi cerimonia. OCCHI: stendere un primer, sfumare nell’incavo della palpebra (dall’esterno fino a metà) e picchiettare nell’angolo esterno della palpebra un ombretto marrone scuro shimmer (lucido, con brillantini), nella parte centrale della palpebra picchiettare un ombretto oro scuro shimmer, mentre nell’angolo interno sopra e sotto applicare un ombretto panna-crema shimmer. Applicare l’ombretto marrone anche nella rima inferiore fino a sfumarlo insieme a quello crema applicato nell’angolo interno all’inizio dell’occhio. Questi colori stanno bene con qualsiasi colore dell’iride, se non amate i toni ambrati potete provare a sfumare violarosa-panna oppure arancio scuro-corallo-panna. Applicare tanto mascara nero. SOPRACCIGLIA: definite le sopracciglia con due ombretti opachi, il colore deve essere il più vicino possibile a quello della radice dei vostri capelli (anche se solitamente per chi è rossa o bionda, naturale o tinta, si può utilizzare un marrone chiarissimo che dona un effetto molto naturale). BASE: utilizzate un fondotinta in crema, è a lunga tenuta, leviga la pelle, dona un aspetto radioso ed è molto coprente. Fissatelo poi con una cipria minerale che vi garantirà una effetto porcellananon lucido per tutto il giorno. CORRETTORI-ILLUMINANTE: coprite le occhiaie con un correttore color salmone-pesca e le eventuali imperfezioni e rossori con un correttore sui toni del giallo. Se soffrite di couperose (rossori frequenti dovuti spesso a sbalzi di temperatura) utilizzate un correttore sui toni del verde. Applicate l’illuminante nell’angolo interno dell’occhio, sull’arco sopraccigliare, sugli zigomi e sulla rima delle labbra superiori; avrà un effetto anti-stanchezza sugli occhi, mentre darà più definizione a zigomi e labbra. BLUSH: definite gli zigomi con un blush in polvere color rosa antico. LABBRA: utilizzate un gloss a lunga tenuta sui toni del rosa. Se desiderate potete definire le labbra con una matita color nude. Questo trucco è molto leggero perché, a mio parere, un maquillage da cerimonia non deve essere pesante, ma deve essere elegante e luminoso per rendere radiosa la sposa nel suo giorno più bello.

«Solo chi ha voluto fare è riuscito a sognare» …questa la frase che è stata per me la chiave di volta di una settimana intera. E non una settimana qualsiasi, ma quella che qualche tempo fa (dal 16 al 22 aprile) ha animato la Milano sempre più chic e d’avanguardia: la settimana del Mobile! Era il 1961 quando la manifestazione nasceva come occasione per dare nuovo slancio al settore dell’arredamento e del design in concomitanza con il boom economico di quegli anni. In meno di un decennio si è trasformato da Salone nazionale in Salone internazionale, ed oggi è diventata la vetrina per eccellenza per tutte le novità che riguardano la casa, l’arredamento e il design. Tuttavia, passeggiando per le vie di questa città in fermento, curiosando tra vasche idromassaggio di ultima generazione, divani a tavoletta di cioccolato, lampade da tavolo dal design futuristico, mi accorgo che non è una semplice esposizione di oggetti bellissimi. Dietro c’è molto di più. C’è la partecipazione e la creatività di chi li ha pensati, progettati, delle aziende che li hanno prodotti. Tutta questa settimana non è altro che la dimostrazione della passione per ciò che si fa, per il proprio mestiere. È questa la riflessione, forse banale, ma che credo possa riassumere il senso di questi sette giorni ed è questo il primo pensiero che mi rimane dentro, all’uscita dal palazzo della Triennale di Milano, alla conclusione di uno spettacolo un po’ particolare. “Design Dance”, questo il titolo, certo un po’ curioso, ma davvero azzeccato. Per un’ora e mezza circa attori, ballerini, acrobati eccezionali hanno cercato, e ne sono stati perfettamente capaci, di delineare quasi una sorta di storia del design e dei suoi personaggi più famosi, rendendo protagonisti indiscussi della scena moltissimi oggetti di design, anzi, icone del design, ideati dal genio di tutti quegli artigiani, architetti e designers italiani (anche una celebrazione del made in Italy dunque!) che con costanza, passione e determinazione, hanno tentato soltanto, si fa per dire, di fare davvero ciò che a loro più piaceva: creare. Creare oggetti belli che potessero accompagnarci nella vita, mutandola in meglio e diventando simboli: simboli delle passioni e dei grandi sogni. Ed ecco che mi torna in mente quella frase dell’acrobata-attore: «Solo chi ha voluto fare è riuscito a sognare». Ed ecco che penso che forse quella settimana non è stata soltanto l’occasione per promozioni ed eventi… forse quella settimana è stata una piccola lezione di vita per tutti: perché non è mai così facile credere nei propri sogni, e ancora più difficile è avere il coraggio di inseguirli davvero.

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modelli per un giorno

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style vestiti da..



MEì Soulful-sushi mei_soulfulsushi@yahoo.it

E’ LUOGO COMUNE , QUANDO SI PARLA DI RISTORANTE GIAPPONESE, PENSARE SOLO AL PESCE CRUDO. E’ COME ,PARLANDO DI RISTORANTE ITALIANO , SI PENSASSE SOLO ALLA PASTA.O ALLA PIZZA. LA CUCINA GIAPPONESE, POSSIEDE UNA VASTA SCELTA DI PIATTI CUCINATI DI CARNE, PESCE ,VERDURE E PASTA. QUINDI ADATTO ANCHE A CHI IL PESCE CRUDO NON LO AMA ALCUNI TIPI DI SUSHI ( RISO CON PESCE O VERDURE ) VENGONO PERSINO SERVITI CUCINATI. IL RISTORANTE MEI , GESTITO SOLO DA ITALIANI , PROPONE DIVERSI PIATTI TRADIZIONALI GIAPPONESI E IN AGGIUNTA ALCUNE PROPOSTE DI NOSTRA CREAZIONE . Via Piacenza 20 - Crema

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chiuso il lunedì

Le Paradou plaisirs et saveurs provençales

coffee Move

Il Coffee MOVE è LA CAFFETTERIA IN MOVIMENTO. Il Coffee MOVE si propone di offrire un ambiente rilassante fatto di cultura, ristoro e concentrazione, ma anche di eventi. Puoi entrare e sederti per prendere un caffè, bere un bicchiere di vino, navigare in internet o curiosare tra i libri. E se si ha il programma sempre sott’occhio si può partecipare a una delle nostre originali iniziative. Un luogo d’incontro più che un bar, una novità più che il ‘solito locale’. Un posto difficile da caratterizzare con una definizione univoca: è un caffè letterario che ogni mese propone nuovi incontri, concerti o presentazioni; un luogo dove consumare un buon pranzo ma anche una libreria dove trovano posto il bookcrossing e il booksharing.

Corso Mazzini 64 - Lodi - Tel. 0371 944230

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L’aria si fa più calda e al Paradou tutto è pronto per ricreare l’atmosfera ideale per le vostre cene d’estate. E anche nel suo spazio all’aperto non trascura i particolari, fiori tutt’intorno come in un vero giardino di Provenza, dettagli colorati sulla tavola per mantenere l’ambiente familiare francese e tanti piatti nuovi da abbinare ai vini originali della zona. Novità dunque nel menù che da questo mese propone: la Taboulé, la salade niçoise, il risotto con pere roquefort,noci e miele, la zuppa fredda servita con crostini, la torta provenzale al timo, omelette dolci o salate. Le Paradou ha un nuovo orario estivo, aperto anche a pranzo! dal martedi al venerdì dalle 12 alle 14.30 Tutte le sere dalle 19.30 Chiuso il lunedì. Telefono:0371-798229 C/o Pergola Dream Village San Martino in Strada sulla strada per Cà de Bolli



CLUB 56 Via Tucidide, 56 - Milano E’ uscendo da Milano in direzione Novegro che troviamo il Club 56. Un locale che si veste di abiti diversi ogni giorno senza mai perdere la propria identità, pronto ad accontentare un pubblico esigente come quello della nostra città. Ogni sera propone un aperitivo dal ricco e colorato buffet per trasformarsi, ad inizio serata, in un fornito ed accogliente Cocktail Lounge Bar. Le proposte del Club 56 sono innumerevoli a cominciare dalla serata House 80/90 del mercoledì. Sound indimenticabile per i nostalgici dei “migliori anni della nostra vita”. Si prosegue di giovedì con la serata country. Allegra, divertente e dalle atmosfere conturbanti e newyorkesi stile Coyote Ugly. Durante il weekend la programmazione riserva il meglio. Si passa dall’Heart Beat” all’ “After Tea”, serate dal Dj set accattivante e ricco di promesse della musica e storici top dj. Saranno l’atmosfera rilassata e familiare, la qualità dei cocktail e l’enorme parcheggio a due passi dal 56 a farvi innamorare di questo club!

GIACOMO CAFFE’ Piazza Duomo, 12 – Milano Il Giacomo Caffè è un piccolo angolo di paradiso che trova spazio all’interno di Palazzo Reale, quella che per molti secoli è stata sede del governo della città di Milano ed ora importantissimo centro culturale, luogo di mostre ed esposizioni. Situato proprio di fronte al Duomo, nella cornice più suggestiva del capoluogo lombardo, il Giacomo Caffè vi accoglierà dalle prime ore del mattino accompagnandovi fino all’aperitivo, che potrete gustare nella fatata atmosfera delle stanze e del cortile di Palazzo Reale. Due sono gli appuntamenti clou di questa magica location, di giovedì e sabato, giorni in cui potrete ascoltare la migliore musica Jazz e sorseggiare il vostro drink fino alle 22.30. Il catering del Giacomo Caffè è ovviamente curato dal rinomato ristorante omonimo, garanzia di qualità e raffinatezza gastronomica. “Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona impressione la prima volta” O.W.

BRACIERE DEL RIPA

SKYLINE

Via Giuseppe Ripamonti, 90 – Milano

Via Carlo De Cristoforis, 6 - Milano

Varcata la soglia del Braciere del Ripa, superato un ingresso che funge da confine, ci lasciamo alle spalle una città caotica e grigia, di fronte a noi un’atmosfera soft e molto curata. Lo stile bohemien del locale, caratterizzato da un arredamento in parqué, sedie e tavoli in legno bianco, tovaglie a quadri rosa in coordinato, trasuda senso di accoglienza mista al tepore del focolare casalingo, ideale per una cena di coppia quanto per un ritrovo fra amici. La cucina eccelle nella carne di manzo, i tagli migliori da ogni dove nel Mondo. Consigliamo a tutti la “Rosa dei venti”, piatto minimo per 4 persone, basato su carni selezionate provenienti, come anticipa il nome, dai 4 punti cardinali (America, Argentina, Australia ed Europa). Magna cum laude ai Maccheroncini del Braciere flambè, mantecati nella forma di grana con speck e trevisana, memorabili e degni di nota. Paolo, il proprietario, persona squisita e molto preparata esprime passione in ogni scelta, esplica con maestria ogni piatto, ogni portata, e con altrettanta competenza illumina sui migliori abbinamenti della cantina in base all’equilibrio dei gusti.

Una location unica nel capoluogo lombardo che si contraddistingue per eleganza unita ad una rinnovata tradizionalità. Skyline, “Orizzonte”, è il nome del ristorante situato all’undicesimo piano dell’Atahotel The Big Residence nel cuore di Milano, che ben incarna la sensazione di infinito su una città in continua trasformazione. Sorge al confine tra Corso Como, il fulcro della movida milanese e la moderna Zona Garibaldi,dove i grattacieli fanno da cornice. Il ristorante offre alla propria clientela una vastità di piatti tradizionali italiani che possono soddisfare ogni sorta di palato La peculiarità dello Skyline sta proprio nel contrasto dei sapori che ben si armonizzano al palato e nel contrasto estetico del locale; un’elegante sala in cui grigio, blu e bianco si amalgamano al fine di creare uno spazio avvolgente e caloroso. Se cercate un ristorante “all’altezza”, in cui trascorrere una piacevole serata romantica a due o in cui organizzare eventi speciali, lo Skyline è proprio quello che fa al caso vostro.

CANDY BAR

FIRST FLOOR

Presso Old fashion Café Viale Alemagna 6

Piazzale dello Sport, 14 Milano

La discoteca Old Fashion Cafè ha il piacere di presentarvi “Candy Bar”, il nuovo Sabato notte di Milano. Scenografie, costumi, performer e tantissime caramelle. Il tutto, riservato ad una clientela adulta, selezionata ed esigente che vuole divertirsi all’insegna della musica house & commerciale. Candy Bar: Non accettare caramelle dagli sconosciuti!

Locale situato nei pressi dell’Ippodromo di San Siro, si inserisce nel panorama dei Lounge Bar milanesi dall’atmosfera sofisticata per una clientela esigente che ama divertirsi. Questo locale è in grado di offrire anche serate danzanti al pari delle più rinomate discotechemilanesi. Le ampie vetrate che si affacciano sui giardini dell’Ippodromo danno la sensazione di trovarsi sospesi in un’oasi verde sempre più difficile da trovare nel capoluogo lombardo. La parte estiva del First Floor, si propone come il nuovo punto di riferimento per la Milano by night, un salotto all’aperto ricco di mondanità e freschezza. Tra le discoteche estive di Milano, rappresenta senza dubbio una delle novità degli ultimi anni, puntando sulla professionalità e la cura del dettaglio.





ARIETE

BILANCIA

Il vostro senso pratico può esservi di ostacolo, essere così diretti e senza peli sulla lingua rischia di mettervi in difficoltà e di non far capire le vostre reali intenzioni. Cercate di essere più diplomatici, specialmente in ambito lavorativo: con i vostri superiori e colleghi cercate di spiegare bene cosa provate e cosa volete ottenere. Non sempre ci si fa spazio a testate, certe fortezze sono inespugnabili anche per voi cari Arietini. Imparate l’antica arte della diplomazia. parola del mese: #guerrafondaio

Per voi che mirate ad una serena e piacevole vita a due dove tutto il resto del mondo è contorno un pò sbiadito illuminato dalla luce del vostro amore, è tempo di fare i conti con la realtà. Potrà succedere che per realizzare pienamente voi stessi, dobbiate per un periodo allontanarvi dalla vostra dolce metà oppure se siete ancora soli tarderete un pochino nella ricerca dell’anima gemella. Ma tutto questo servirà a rendervi persone soddisfatte e serene, con un cuore ancora più colmo di felicità e perfetto per coccolare un’altra persona.

TORO

parola del mese: #indipendenza

Il senso di sicurezza che sempre vi accompagna sarà con voi anche questo mese. Giove propizio solidifica le vostre entrate e le vostre certezze ancora di più e voi dovete dare il 200% per accaparrarvi tutti i suoi meravigliosi regali. Se avete una persona speciale è il momento giusto per aprirvi e confidare i vostri sentimenti, se vi dovete far perdonare qualche piccolo sgarbo questo è il momento giusto in cui nessuno potrà resistere ai vostri occhioni dolci.

SCORPIONE

parola del mese: #profitto GEMELLI Sapete usare le parole a vostro vantaggio, siete educati ed onesti e cercate sempre di far capire fino in fondo le vostre motivazioni. Eppure qualcuno vi considera manipolatori, falsi e arrivisti. Com’è possibile? forse è perchè vi lagnate sempre quando le cose non vanno come volete o perchè il vostro broncio è il più rognoso dello Zodiaco. Cari Gemelli, questo mese cercate di non arrabbiarvi troppo anche se dopo due ore di discussione il vostro interlocutore continuerà a fare di testa sua (smettela di parlare con un Capricorno) parola del mese: #pregiudizio 4.CANCRO Arriva l’estate e voi vi risvegliate, scuotete via il grigiore dell’inverno ed iniziate a vagare nelle mille possibilità che la stagione più bella e divertente vi potrà offrire. Caro Cancro che vivi nella fantasia, non fantasticare troppo! Guardati bene attorno e cerca di vivere giorno per giorno. Ad inseguire il futuro come una chimera pensando sempre a come sfuggire al passato doloroso ti perdi il presente che è ricco di persone e momenti degni di esseri presi in considerazione.

Dopo un periodo di folle esaltazione e profonda libidine, vi do il benvenuto nella vita vera. Ci sono momenti malinconici, duri, tristi e incazzosi e voi ne sentite il peso. Attenzione alla salute, non esagerate o rischiate di rimanere bloccati a letto per qualche giorno (e non in compagnia lussurriosa). Fate un bel respiro e concentratevi sulle cose importanti, rimettetevi in carreggiata e prendete quelle decisioni fondamentali che da un pò di tempo avete accantonato. Le stelle vi aiutano a trovare concentrazione e coraggio, approfittatene. parola del mese: #meditazione SAGITTARIO Luna felice nel tuo segno che ti avvicina al momento che piu’ ami: fare e disfare le valigie. Organizza viaggi, escursioni, partenze, erasmus, gite bucoluche da qui a fine Agosto appena puoi e piu’ che puoi. Le stelle li renderanno pieni di momenti meravigliosi. Peccato che il fattore denaro non sia esattamente cosi’ proficuo. Aguzzate l’ingegno. parola del mese: #avventurarsi CAPRICORNO

parola del mese #lapalissiano

Non posso distrarmi un attimo che mi combinate qualche danno!!! Capricorno, questo mese è stato davvero impegnativo per te: fai una cosa, poi decidi che è sbagliata, ritorni sui tuoi passi, rifai da capo, non sei ancora contento, forse era meglio stare fermi. Calma e sangue freddo. Rilassati e pensa bene, non intestardirti per forza, cerca di ragionare sulle cose prima di agire di impulso. E se nel frattempo ti confidi con qualcuno e parli dei tuoi dubbi sarebbe meglio. Nessuno ti giudica, chi ti ama vuole solo il tuo bene e la tua felicità

5.LEONE

parola del mese: #fiducia

Un Leone insicuro non si è mai visto, allora perchè sei così dubbioso? sei egocentrico, superbo, showman ma insicuro questo no. A meno che non si parli di decisioni importanti e a cui tieni davvero. Cerca di capire se stai remuginando perchè hai paura o perchè ti fa comodo questa situazione di stallo. Non puoi farla durare in eterno e non puoi sempre sperare che qualcuno decida al posto tuo, sei tu il Re della Savana cosa aspetti a riprenderti scettro e corona? Le stelle stanno venendo in tuo aiuto e ne uscirai tutto intero anche questa volta

ACQUARIO

parola del mese: #tergiversare VERGINE Lasci alle spalle un mese faticoso e snervante, hai sacrificato tempo libero e affetti per il lavoro, ma vedrai che sarai ripagato. Il cielo estivo si fa sempre più sereno e incredibili opportunità e gratificazioni si avvicinano insieme alle tanto attese vacanze. Molte saranno le persone che ti loderanno e che si avvicineranno a te, ma fai attenzione, anche alle tue storiche amicizie: qualcuno non si mostra per ciò che è realmente. parola del mese: #attenzione

Il tuo segno e’ protetto da Urano e fa di te un innovatore: leale, risoluto e deciso. Poche parole e molti fatti. Ma tu sei come una farfalla e voli su ogni fiore senza mai appartenere a nessuno, troppo ansioso di indipendenza. Questo mese le stelle ti invitano a trovare una persona di cui ti fidi e lavorare in gruppo. Il risultato che otterrai sara’ nettamente migliore. Parola del mese: #collaborazione PESCI Sei pacifico e tranquillo, non dai molta confidenza e dire che sei selettivo è farti un complimento. Ma quando apri il tuo cuore è per sempre, le radici che instauri sono profonde e nutri questa amicizia con tutto te stesso. Ma sono sempre gli altri a doverti cercare, a darti dei segni prima che tu ti muova e dia un cenno di riscontro. La tua indipendenza ti rende timoroso di fronte a nuovi legami, ma cerca di fare qualche passo in più verso il mondo. Se gli corri incontro sorridendo, lui ti abbraccerà parola del mese: #coraggio parola del mese: #coraggio

acura di inelli elizabeth

oroscopo

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P9-39




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