P9 Giugno 2013

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Luigi Rossetti Direttore Responsabile Editore PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Redazione Tel. 0371.417.340 Fax. 0371.417.339 e-mail: redazione@progetto-9.com Idea e Responsabile realizzazione Alan Zeni Revisione Totale Iolanda Verri Creazione comunicazione e impaginazione Le-Réclame 320 75 78 678 Concessionaria della Pubblicità PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Stampa San Biagio (GE) Pubblicazione mensile Registrata al tribunale di Lodi Il 30/3/2011 Autorizzazione numero 4/2011

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DIARY




19 Giugno 2013

dalle 18:00 alle 24:00 Live Music dalle 21:00. facebook: musicarte milano Musicarte-CONCERTI E ARTE CONTEMPORANEA ALLO SPAZIO CONCEPT DI MILANO “Lo scopo della serata è di ricostruire un punto della città dove design, arte, moda e musica possano trovare finalmente un’unione entrando in sinergia, perché paradossalmente esse sono tutte discipline che vanno un po’ per la loro strada. Un salotto artistico aperto agli scambi, alla cultura e al divertimento” (Linda Ferrari, Curatrice) Si è aperto Mercoledì 22 Maggio con il concerto di MATTIA CIGALINI la rassegna “Musicarte” in programma allo Spazio Concept (via Forcella, 7) di Milano, e ne siamo rimasti entusiasti! Poi c’è stato Mercoledì 5 Giugno con i The Kolors trio formato da Stash Fiordispino voce e chitarra, Alessandro Fiordispino, alla batteria, e Alessandro Tammaro, al basso, mescolano il funky alle melodie 80′s con influenze frenchelectro, creando un suono nuovo e sperimentale, liberato dalle metriche e dai generi. Mercoledì 19 Giugno ci saranno gli attesissimi PSYCHIC TWINS, trio dal sound caldo e avvolgente formato da Fab Friggione, voce e chitarra, Mick Castellana, al basso, e Sergio Ratti, alla batteria, che sul palco presenterà il loro nuovo disco CROSSING (Greywolf Records/IRD) Musica unita ai giovani talentuosi artisti contemporanei italiani e non provenienti dalle discipline più diverse: musica, arte e moda.

23 Giugno 2013 dalle ore 10.00 alle 20.00 Se anche tu hai l’armadio che scoppia, i cassetti che urlano, non sai mai cosa mettere, ma soprattutto se sei interessata a barattare, vendere, comprare, qui, puoi fare quello che vuoi. Il mercatino delle amiche al Sand di Romanengo. Se vuoi partecipare clicca mi piace sulla pagina fb e scrivici! Risponderemo a tutte le domande ;)

FACEBOOK: Il Mercatino Delle Amiche Durante il Mercatino la merenda sarà a Cura di Checco Polpetta e della sua POLPETTA PERFETTA

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Appuntamenti Tridays di giugno (21-23 giugno) Lo scorso 2 giugno, la Regina Elisabetta ha festeggiato i 60 anni dalla sua incoronazione ufficiale. Esattamente 60 anni dopo, il sempre più apprezzato motor artist italiano, Mattia Foroni, celebra questa ricorrenza con la sua ultima creazione: la Queen Elizabeth Coronation, una Triumph Thruxton nuova del 2012 modificata e resa unica, realizzando a mano numerosi pezzi esclusivi. Come tutte le moto personalizzate da Mattia Foroni, anche quest’ultima stupisce per l’originalità, la cura dei particolari e la ricerca della perfezione estetica.

Ma tra i molti dettagli realizzati su misura per la Queen Elizabeth Coronation, uno su tutti lascia davvero senza parole. Il giovane motor artist ha infatti rivestito con la tecnica del decoupage il parafanghi e il serbatoio utilizzando quotidiani originali del 3 giugno 1953, il Daily News e il New Chronicle, da cui ha ritagliato immagini e articoli relativi all’incoronazione ufficiale della Regina Elisabetta. Ad attestare la storicità dei quotidiani, il timbro originale “Coronation Number” che li identifica come edizioni speciali dedicate alla cronaca dell’evento. Un dettaglio che rende questa café racer ancora più particolare e le conferisce un valore storico. Infine, parafanghi e serbatoio sono stati rifiniti con ben 7 strati di trasparente opaco, ottenendo una verniciatura a dir poco spettacolare. “L’idea per la realizzazione della mia ultima café racer - afferma Mattia Foroni - nasce dalla volontà di celebrare i 60 anni dall’incoronazione ufficiale della Regina d’Inghilterra. La moto sembra un libro antico che racconta questo giorno speciale con i colori, le sfumature e i dettagli originali del 1953”. Oltre 220 ore di lavoro e passione per un risultato esclusivo. La special Queen Elizabeth Coronation partecipa anche ai Tridays di giugno (21-23 giugno), una manifestazione che nasce non solo con l’intento di radunare migliaia di appassionati di Triumph, ma anche di trasformare un tranquillo paesino dell’Austria in uno spaccato d’Inghilterra con balli, musiche, cibo e perfino segnaletica stradale targati GB.


8 THE-list di Matteo Polli

Filicudi, estate 2013, pronti per le vacanze.

Che non mi piaccia l’idea di vacanza, relativamente agganciata al tempo, ormai ci convivo, chiaro. In città come di fronte al mare, il sentirsi liberi e comodi segue lo stesso filo conduttore. Il pantalone con alti risvolti, rigorosamente blue cobalto o verde mela, con cinture in cuoio. Camicie bianche di vari tagli, ma maschili nelle rifiniture. Shorts solo per uomini muscolosi di polpaccio ed evidentemente sotto i 30 anni. Per il giorno, come per la sera, cappelli a bombetta sia per me che per lei.

Gonne maxi lunghe e morbide solo con tacchi inesistenti.Solo ed esclusivamente di sera le famose Espadrillas, per contrastare l’ effetto anni ‘80. Unico accessorio ammesso oltre alle big borse in paglia con cuoio, bracciali e corde, pietre o piccoli agganci. Colonna sonora per sentirsi come al mare... forse... Bastille con “Pompei”?



Sebbene il clima ci convinca del contrario, la stagione estiva è iniziata e vale la pena di capire quali sono i punti caldi della stagione da uno dei migliori trend setter della città di Lodi: Riky Hilton. 1) Riky, ci vuoi parlare prima di tutto dei tuoi progetti per i prossimi mesi? Ho appena chiuso le riprese di un video dedicato alla mia attività: “The fabulous life of Riky Hilton @ Maison Yamakabe”: l’hanno realizzato i ragazzi di Brand-it-up, un’agenzia di comunicazione lodigiana con cui collaboro. Tra qualche giorno comparirà anche una mia intervista su Cool and the Bang, un blog che si occupa di top design. L’estate dovrebbe essere la stagione più rilassante dell’anno ma, come vedi, per me non è affatto così: la moda non si ferma mai, e io neppure. Ora inizierò a girare l’Europa per non perdermi le fashion week, e come ogni anno aspetterò ottobre per riposarmi: spegnerò Blackberry, iPhone e Ipad e fuggirò via con le persone più importanti della mia vita oltreoceano, dove ho lasciato una parte del mio cuore. Prima mi concederò giusto un week-end e in Costa Azzurra, per rivedere gli amici e rimettere piede nei luoghi dove mi piacerebbe vivere tutto l’anno e dai quali non riesco a stare lontano troppo a lungo. 2) Prima di partire per l’Europa però dicci quali sono le novità che Maison Yamakabe propone per l’estate. La mission di Maison Yamakabe è quella di essere il luogo dove si possono trovare le migliori proposte di moda del momento, e così ora non possono mancare gli occhiali da sole SPEKTRE, con lenti a specchio che sono venduti in pochissimi negozi al mondo, i bracciali in pelle borchiati FORPRINCESSONLY, immancabili ormai ai polsi di tutte le celebrities italiane da Federica Panicucci a Emma Marrone, per finire con la linea di costumi uomo/donna F**K che stanno letteralmente facendo perdere la testa a tutti. Scoperti per caso in uno showroom milanese, mi sembravano il prodotto perfetto che unisse estate, estetica e voglia di divertirsi. Lo scorso maggio la prima ad indossarli è stata Melissa Satta a Miami e da li, da quegli scatti rubati sulle spiagge americane, in Italia è scoppiato il deliro: inutile dire che a noi questa cosa piace molto.

moda

TREND di elena torresani

3) I trend migliori per la stagione in arrivo? Sicuramente la voglia di liberarsi dagli indumenti invernali lascia spazio a look easy ed ironici che proponiamo nelle maglie e nell’abbigliamento di HAPPINESS IS a 10$TEE, con T-shirt , abitini e pantaloni per il giorno, il tempo libero, la spiaggia, la montagna: insomma, per essere rock sempre. Per i cocktail, gli eventi e le serate importanti della stagione proponiamo dei total look di KARL LAGERFELD, guru incontrastato della moda, che propone linee sempre curate, a volte eccentriche ma mai volgari: una garanzia di stile inconfondibile. Ai piedi sneakers destroit, borchiate e vintage, oppure le splendide collezioni di Melissa e di Vivienne Westwood “ANGLOMANIA”.

4) Stai tenendo d’occhio nuovi designer? La ricerca non si ferma mai, soprattutto nel nostro settore. In Maison Yamakabe per ogni stagione presentiamo i prodotti di almeno due o tre designer emergenti che rivelano talento e appeal. 5) Stai studiando nuovi prodotti firmati Riky Hilton? I progetti sono tanti, ma vanno curati e vagliati attentamente. Mi avvalgo di una squadra di collaboratori validissimi che mi sostengono e mi aiutano a trasformare le mie fantasie in realtà: il processo creativo è talmente complesso che è necessario prendersi cura di ogni dettaglio per essere sicuri di produrre un articolo vincente. Ci sarà una nuova linea Riky Hilton, questo ve lo posso anticipare, ma non posso aggiungere altro: un po’ per scaramanzia, un po’ per scongiurare la concorrenza. La moda è un gioco, ma bisogna saper giocare bene.

i prodotti descritti in questo articolo sono disponibili da Maison Yamakabe, Corso Vittorio Emanuele 24 Lodi MaisonYamakabe shop online: www.maisonyamakabe.com

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economostro.blogspot.it

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capire di econimia con dan. perche' l'economia puo' far ridere tra le lacrime Sostiene Pereira (di come le foto consumano la realta' ma forse no) Sostiene Pereira che tutto nacque da una fotografia. Per colpa di un banale scatto scoprì una verità terribile, e ancora oggi ricorda perfettamente cosa accadde. Da diversi mesi era convinto che la sua macchina fotografica non facesse più belle foto come una volta. Quando l’aveva comprata, la tecnologia digitale era già in fase avanzata – non come adesso, ma i 5 megapixels già facevano il loro dannato lavoro: immagini nitide, colori vivaci, ottimi risultati. Con il passare degli anni, però, le fotografie sembravano ricoperte da una patina polverosa, da un velo di tristezza che Pereira percepiva sempre più. Quel giorno stava pranzando al Cafè Orquidèa quando al tavolo accanto si sedettero tre turisti, stranieri. Pereira non badò ai forestieri finché uno di questi si alzò e gli chiese di scattare una fotografia a loro tre, come ricordo del viaggio; fece tale richiesta porgendogli una di quelle macchine reflex con un obiettivo gigantesco, che si tenevano in mano con molta fatica. Dopo il click, Pereira restituì l’aggeggio al viaggiatore complimentandosi del prezioso oggetto. “Sa com’è” disse il turista, con accento inglese: “rispetto a quella che avevo prima, le fotografie sono molto più nitide, i colori molto più vivaci. Quella vecchia mi soddisfaceva all’inizio ma poi, non so, mi sono accorto che era giunto il momento di cambiarla.”. Pereira sostiene che tali frasi lo incuriosirono – per quanto egli non fosse il tipo da ficcare il naso – e lo incuriosirono talmente tanto da intavolare con gli avventori un discorso sul mondo della fotografia. I tre, che parlavano inglese ma con accenti uno diverso dall’altro, si chiamavano William S. Jevons, Robert Solow e Trevor Swan. Quello con la macchina fotografica era Jevons. Erano tre economisti in viaggio per l’Europa, alla ricerca di una nuova teoria, di una nuova verità. In particolare stavano analizzando il ruolo della tecnologia sulle grandi variabili micro e macroeconomiche. Solow e Swan per esempio stavano formulando dei modelli che esplicitassero il ruolo fondamentale del progresso tecnologico nella crescita del reddito, dati i fattori base delle produzione che sono il lavoro e il capitale. La prova era palesemente evidente: la crescita di Y era maggiore rispetto alla somma ponderata dei fattori N e K. Il modello poteva spiegare anche il perché le nuove macchine digitali scattassero fotografie migliori rispetto a quelle vecchie, come se da un progresso tecnologico scaturisse, anziché una crescita dei redditi, una crescita della realtà, della bellezza intrinseca delle cose che ci circondano, di un viso, di un paesaggio, di una natura morta. Si supponeva dunque che il presunto calo di qualità dei vecchi apparecchi fosse puramente psicologico: il nostro occhio percepiva più nitide le immagini di prodotti tecnologicamente avanzati, rendendo obsoleto ciò che credevamo perfetto. Sostiene Pereira che Jevons non era affatto convinto di questa ipotesi.

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Durante il viaggio aveva infatti elaborato l’idea che, paradossalmente, una migliore efficienza nella lavorazione degli elementi di input nelle catene di produzione potesse generare un maggior consumo, anziché un risparmio, dell’input stesso. Questo, a suo parere, perché se si fosse inventato un modo per raffinare il petrolio (input) a minor costo e senza sprechi, la benzina (output) sarebbe costata di meno agli automobilisti, che ne avrebbero domandata di più, con il conseguente rischio di accelerare il consumo delle riserve di petrolio (nonostante le misure anti-sprechi della nuova tecnologia). Pereira sostiene che – sulle ali di una bottiglia di Porto – le parole di Javons sconvolsero la compagnia. Solow mormorò che la conseguenza sul problema del calo della qualità delle immagini era terribile. Se un progresso tecnologico di fatto rischia di accelerare il consumo degli input, allora le innovazioni sulle macchine fotografiche potevano consumare la realtà, tanto più che ora ogni stronzetto girava con una reflex potentissima credendosi un vero pro. Se da un lato il progresso tecnologico dei nuovi apparecchi generava realtà a bellezza crescente, dall’altro il maggior consumo – e dunque il rischio di esaurire l’input – era evidente con il passare del tempo, e la prova empirica risultava dall’utilizzo sul lungo periodo della medesima macchina fotografica. Sostiene Pereira che fu sua l’idea di fondare, quel giorno stesso, un manifesto di intellettuali per avvisare il mondo del pericolo generato dalla sfrenata corsa nell’R&D di grandi aziende quali Canon e Nikon. Sottoscrissero il documento diverse eminenze del mondo scientifico e letterario, come Clausius (preoccupato per l’accelerazione dell’entropia estetica) e D’Annunzio (che finalmente capiva perché non usciva più bene in foto come quando era giovane). La conclusione, sostiene Pereira, la conosciamo già tutti. Il manifesto svegliò le coscienze dell’umanità, sollevando un urlo insostenibile per le aziende coinvolte. Queste, capito il problema, offrirono a tutti i clienti una pulizia delle lenti gratuita, rimuovendo la polvere e i pulviscoli accumulatisi negli anni. In quella di Pereira trovarono pure briciole di pane. Che imbarazzo, sostiene Pereira!


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Lei che va a tutti i concerti! a cura di Daniela Raffaldi Grizzly Bear – Alcatraz, Milano – Martedì 28 Maggio 2013 In principio fu la serenità, di quella che solo certe rassicuranti verità inconfutabili sanno dare. E i Grizzly Bear portano sul palco dell’Alcatraz una realtà difficilmente discutibile: se sai suonare e cantare davvero bene, non importa cosa tu abbia attorno o addosso, non conta quanto imperfetta sia l’acustica del luogo, il risultato potrà essere comunque ottimo, spesso sorprendente e in certi casi, come questo, davvero memorabile. Da Brooklyn con furore a dimostrare quanto bene sappiano fare il loro lavoro, questi quattro ragazzi sguazzano in un oceano di generi che non potrei e non vorrei definire, ma che i più chiamano rock psichedelico con accenni di rock sperimentale e, perché no, sfumature di folk rock. Qualunque nome le si dia, resta il fatto che la loro musica emana un’affascinante calma, un senso di prepotente quiete, la stessa con la quale ti invade quella semplice cosa chiamata piacere. Ti circonda di bellezza sonora, in un crescendo di carica emotiva, per un concerto sottilmente intenso e potente. Un live giocato sul magistrale uso dell’essenziale per una resa finale di appagante eleganza acustica.

Palma Violets – Officine Creative Ansaldo, Milano – Giovedì 6 Giugno 2013 Metti uno scenario postindustriale di decadente bellezza. Metti uno spazio, fra i pochi rimasti a Milano, dove pare si abbia ancora voglia di far accadere le cose. Metti due istituzioni musicali della città insieme a far festa.

Music Music

Kasabian – Piazza Duomo, Milano – Giovedì 30 Maggio 2013 Premessa: se decidi, nel pieno delle tue facoltà, di assistere a un concerto gratuito nella piazza principale di Milano, beh, te la sei voluta. Detto questo, una maggiore attenzione all’acustica, nei limiti del possibile, la si pretende: volume infimo, bassi esagerati e voce penalizzata certo non favoriscono una predisposizione positiva all’evento. Nonostante tutto i Kasabian riescono a regalare un concerto rock apprezzabile, coinvolgente e patinato quanto basta. Del resto la band inglese ha dalla sua pezzi più che azzeccati, accattivanti e orecchiabili, un’aura glam riconosciuta ma non ostentata, e una personalità, quella del chitarrista Sergio Pizzorno, che trascende i limiti della location e riempie il palco anche solo con un gesto delle braccia. Così l’energia pura di Days Are Forgotten, Shoot The Runner, Velociraptor e Underdog, di seguito in apertura, invade immediatamente il pubblico e una puntuale, per quanto anonima, psichedelia luminosa incornicia bene l’intera performance. Certo un po’ di amaro in bocca resta, l’entusiasmo non arriva e anche la soddisfazione tarda. Ma il rock’n’roll c’è e si avverte e, dopo tutto, non è proprio cosa da poco.

giovine fatti la tua cassettina a cura di dj cerio

1) BONOBO feat. Grey Reverend “First fires” 2) MOUNT KIMBIE “Made to stray” 3) VAMPIRE WEEKEND “Diane young” 4) AQUARIUS HEAVEN “Caloni” 5) EGREEN “Intro (è davvero meglio se scendi)” 6) !!! “One girl/ one boy” 7) THE XX “Together” 8) AMPLIFY DOT “Kurt Cobain” 9) SAVAGES “ Shut up” 10) GOOD VIBE STYLA “How does she feel”

Metti un gruppo di ragazzini musicisti, con così tanta ansia di vivere che la puoi vedere colare da ogni singola ciocca dei loro ciuffi arruffati. Metti una folla di gente con un desiderio disperato d’Inghilterra e divertimento, che l’indie sembra quasi tornato di moda. Bene, eccoti alle Officine Creative Ansaldo con Rockit ed Elita all’organizzazione, i Palma Violets sul palco, e il pubblico a fare tutto l’importantissimo resto. E via di sudore, energia, casino, bellezza e garage 3.0. Perché quei quattro folli cuccioli indemoniati sulla scena sembrano non volere altro che cantare, ballare, urlare allo sfinimento e oltre, fino a catturarti nel loro vortice di chitarra, voce attraente, camicie inguardabili, pelle madida, foga e sorrisi. Uno spettacolo che non può non toccarti, quasi rapirti, inevitabilmente, magari anche tuo malgrado. E il bello sta nel non opporre resistenza. Il bello sta nel lasciarglielo fare.

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sound&vision

Recensione n.ro7 a cura di fabio varischetti

SOUND&VISION Recensione n.07 “School of Rock” Commedia musicale U.S.A. 2003 Regia: Richard Linklater Original Soundtrack: Artisti vari Genere: Classic & Hard Rock, Punk

Prendiamo le cose un po’ alla leggera… ormai è quasi arrivata l’estate, abbiamo tutti voglia di rilassarci e fare due risate… e ogni occasione è buona per ascoltare un po’ di musica! E visto che anche per le scuole è tempo di vacanze, possiamo comunque dare una divertente “ripassata” alla musica giovane per eccellenza (con un occhio in particolare al Punk e al primo Hard Rock) con questa simpatica commedia musicale a tema scolastico. “School of Rock” è una gioiosa e leggera “favola” a colpi di riff di chitarra, che grazie al messaggio, al contenuto e alla musica naturalmente, supera i confini della commedia tradizionale americana per famiglie, che è il target della pellicola. Il film riesce in maniera simpatica e innocente a recuperare e trasmettere il vero spirito, e la giusta motivazione, nel voler fare e comprendere la musica ribelle per antonomasia, superando le perversioni del music business e dei media. Il tutto interpretato con un impeto straordinario da uno scatenato Jack Black (“Orange County”, “Super Nacho”, “King Kong”). Pellicola del 2003 del regista Richard Linklater, vede la miglior performance di uno dei comici americani più eclettici e stravaganti degli ultimi tempi, consacrato con questo film come “il nuovo John Belushi” (The Blues Brothers). Attore, cantante e musicista con la sua band i Tenacious D, in questo lungometraggio mescola tutte le sue qualità regalando un interpretazione sincera, convinta e maestosa nella sua semplicità. La storia e già vista e stravista in diverse salse in tantissime altre pellicole: c’è l’insegnante focoso e antieroico, il gruppo di ragazzini di una scuola prestigiosa e politically correct… ma in questo caso di mezzo c’è l’universo fatto di chitarre elettriche ad alto voltaggio, con la loro prorompenza, libertà e passione, che si trasforma in forma di educazione involontaria senza troppi pistolotti morali. E l’intento è già in partenza riuscito, grazie oltre alle capacità musicali di Black, a quelle di tutti i ragazzini (età media 11 anni) che realmente suonano nel film in presa diretta, e insieme all’ “insegnante” formano la vera e propria band che dà il titolo alla pellicola! Ma parliamo della vera protagonista principale, la Soundtrack: tutti i brani citati, suonati, cantati e ascoltati nel lungometraggio non fanno purtroppo parte del Cd, altrimenti sarebbe stato un triplo album! Partiamo seguendo la trama: Finn (J.B.) è uno squattrinato e buffo musicista privo di successo che sogna di diventare un dio del Rock. Buttato fuori dalla sua stessa band per il suo temperamento troppo esagitato, per motivi economici accetta furtivamente un incarico come supplente in una scuola elementare, spacciandosi per il suo coinquilino… e sulle grezze chitarre di “Stay free”, sono “l’unico gruppo che conti” (“the only band that matters”, come venivano soprannominati) a dare la prima lezione: i Clash. La storica band londinese, capitanata dalla figura di culto del cantante e chitarrista Joe Strummer, esponente in origine del movimento Punk insieme ai Sex Pistols e i Damned, legava la sua identità alla condizione giovanile proletaria del Regno Unito. Il brano è tratto dal loro secondo Lp, dalle tematiche battagliere e di impronta fortemente socialista a partire dalla copertina, “Give ‘em enough rope”. Le cose prendono una piega diversa quando Finn/Black, sotto falsa identità di Mr. S, scopre le doti musicali dei suoi alunni, e ha la pazza idea di fondare con loro un suo gruppo per presentarsi a un ambita gara tra rock band. Ed è il suo enorme amore per la musica che torna a brillare, sul potente riff del brano “Sunshine of your love” di uno dei più grandi “power trio” mai esistiti, i Cream. Ginger Baker (batteria), Jack Bruce (basso) e “The Slowhand” Eric Clapton (chitarra e voce) dettero vita per soli tre


anni, dal ’66 al’68, a questo supergruppo britannico che influenzò la storia del Rock Blues per sempre. Mischiando per la prima volta il Pop al Blues, il Beat alla Psichedelia, ed anticipando l’Hard rock, con questa hit tratta dal loro secondo Lp capolavoro “Disraeli Gears”, toccarono le vette della loro creatività artistica. La lezione teorico/pratica per prepararsi alla gara è in corso nell’aula del “professore”, mentre scorrono immagini e filmati degli Who, Black Sabbath, Jimi Hendrix ecc., sulle note di “My brain is hanging upside down (Bonzo goes to Bitburg)” della band di culto per eccellenza nel panorama Punk rock, i Ramones. Fondatori del movimento Punk newyorchese, esponenti principali di quello statunitense e precursori di un paio d’anni da quello made in U.K., i famigerati “fratelli” Ramone presero il cognome d’arte ispirandosi allo pseudonimo usato da Paul McCartney durante le prime tournée con i Beatles, Paul Ramone. Con la loro “uniforme” di giacche di pelle nera, jeans stracciati e scarpe da ginnastica, scrissero questo brano tratto dal nono album “Animal Boy” del 1986, in protesta alla visita e ai commenti che fece l’allora presidente degli U.S.A. Ronald Reagan (Bonzo…) al cimitero di (...goes to…) Bitburg in Germania, dove erano sepolti dei membri delle S.S. “Superata” l’audizione per l’ambito concorso, la neo band gioisce ascoltando un gruppo che raramente è possibile trovare all’interno di una soundtrack: gli “Dei del Rock”, i Led Zeppelin con “Immigrant Song”. La mitica band britannica di Jimmy Page e Robert Plant, è solita non accettare di vendere la propria musica per film o spot televisivi, ma stavolta viene fatto uno strappo alla regola grazie a una simpatica richiesta filmata, e inviategli, nella quale J.B. davanti a 1.000 fans urlanti lì implora di permettere alla produzione di usare il brano! (il tutto documentato negli extra del Dvd). La canzone è la prima traccia del loro terzo Lp capolavoro “Led Zeppelin III” del 1970, ed è stata inoltre il brano d’apertura delle loro storiche tournée fino al ’72. Il testo è rappresentativo della band, notoriamente legata all’esoterismo, all’occulto e alle figure mitologiche, e parla per l’appunto di un gruppo di Vichinghi. Le parole hanno fortemente influenzato le liriche dell’Hard Rock e del nascente Heavy Metal, in particolar modo l’espressione utilizzata in una strofa, “Hammer of Gods” (Il martello degli dei), è divenuta ricorrente e simbolica del genere musicale e nei testi di gruppi quali Iron Maiden, Manowar ecc.

ta sica consiglia ascolta la mu w. w w to si l o su da Fabio qui om progetto-9.c

Album consigliati estratti dalla soundtrack di “Wonderland”:

“Disraeli Gears” Cream

Il finale si svolge nell’ambito della tanto attesa gara musicale, con l’ovvio happy ending per tutti i protagonisti, ma interamente dedicato alla performance musicale della School of Rock. Al concorso si presentano con il loro omonimo brano originale (che è la traccia d’apertura del Cd): un’energica, convincente e orecchiabile Rock song dalle tipiche sonorità Hard. La passione di Black per questo genere è particolarmente sentita in tutto il film, e l’omaggio finale è dedicato ai ”teppisti della scuola in braghe corte”, gli AC/DC. Oltre agli abiti di scena usati per la gara, ispirati appunto a quelli del chitarrista della band australiana, Angus Young (uniforme da Collage americano, giusto in tema per il film!), nel bis finale si cimentano anche in una loro cover, “It’s a long way to the top”.

“Led Zeppelin III” Led Zeppelin

Uno dei primi singoli, e cavallo di battaglia, della pazza e intramontabile band capitanata dai fratelli chitarristi Young nella loro lunghissima carriera. Qui con la formazione originale che vede alla voce il defunto Bon Scott, in circostanze non del tutto chiare nel 1980. Il brano è la traccia d’apertura del secondo Lp “T.N.T.” e della versione per il mercato internazionale del primo album, “High Voltage” del 1974. E poi ancora: Doors, Kiss, Deep Purple, Modern Lovers, Velvet Underground ecc., ma anche gruppi recenti come Darkness e Black Keys! Insomma una “lunga ricreazione” fatta di riff, assoli, gags e divertimento… perché non si è mai troppo vecchi, o troppo giovani, per il Rock’n’roll e per le “favole”!

“High Voltage” AC/DC


Giulia e Marta, amiche per la pelle, per le borse, per le scarpe e per il buon cibo ... da Crema partono per un viaggio alla scoperta e rivisitazione di tutto ciò che è divertente e cool. Un motto sempre in testa : DIVERTIRSI E’ DIVERTENTE !!!

IT’S FUN TO BE IN … VEGAS! #TRAVEL #FOOD #FASHION itsfuntobehappy.com ItsFunToBeHappy ItsFun2BeHappy ItsFunToBeHappy 1

Partendo dalla California, alla scoperta della Death Valley immersi nel fascino del deserto fino ad arrivare alla città del divertimento: Las Vegas!!!

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Bacon, eggs & orange juice. Recuperare le energie con una super colazione tipicamente americana!!! :P

Zabriskie Point: da un lato paesaggio lunare, dall’altro una colata lavica. Uno spettacolo semplicemente fantastico, da togliere il fiato. Tappa fondamentale per chi vuole esplorare il deserto in tutti i suoi aspetti.

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Badwater Basin: siete mai stati sotto il livello del mare? ecco il punto più basso del Nordamerica! Un’enorme distesa di sale su cui passeggiare. Munirsi di tanta acqua: il sole è cocente e si raggiungono temperature altissime!!

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Las Vegas!!! E’ tempo di divertimento sfrenato!!! Casino, negozi, hotel strabilianti, discoteche... di tutto e di più nella città del peccato :)

Shopping!!! Impossibile non perdersi tra i negozi di Las Vegas Boulevard.

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Entrando nel Coca Cola Store respirerete l’atmosfera degli states :) so much fun!

5 L’incredibile piscina (anzi piscine, sono 8!) del Caesars Palace dove passare un matto pomeriggio di relax, sole, musica e, perchè no, anche una puntata alla roulette stando seduti beatamente in acqua!


post -post- post i post + seguiti di maggio


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##titolo cartella## “HARD” COOKING

NOMAITRE.COM visionari

NON GIOCARE COL CIBO

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NOMAITRE.COM visionari

take away:

storie d'asporto di Tommaso Lavizzari

ROAD TO TASTE OF MILANO 2013: da Andrea Provenzani a “Il Liberty” con “Longino & Cardenal”. Ci sono sensazioni che è difficile spiegare. Profumi, colori e sapori che, come ogni forte emozione, commuovono e lasciano inermi di fronte a tanta meraviglia. Ci sono istanti che sono difficili da descrivere. Parole, battute e gesti che, come ogni sceneggiatura ben riuscita, non sono riproducibili senza risultare noiosi. Inutile anche provare a raccontare la Passione che uno Chef, o meglio, un Ristoratore, come si definisce Andrea Provenzani, ha per il proprio lavoro: “Se non lo hai visto all’opera, non hai assaggiato la sua Cucina e non ci hai chiacchierato almeno una volta nella vita, non è possibile capire cosa intendiamo”. Queste sono state le parole con cui, poco prima di entrare a “Il Liberty” per un pranzo organizzato durante uno dei rari Venerdì soleggiati del peggior Aprile della storia di Milano, abbiamo introdotto a Francesco Menichella e Glezos l’Arte di Andrea. “Eccovi! Vi stavo aspettando!”, ci accoglie sull’uscio di “Casa”. In effetti il pranzo non era improvvisato, bensì attentamente programmato durante il festeggiamento del Compleanno dello Chef: “Quest’anno potremmo fare un bel – bello… fatto da voi non saprei (risata) – backstage al Taste of Milano. L’anno scorso lo avete improvvisato, quest’anno si potrebbe studiare un bel Video”. Eravamo alla quarta bottiglia di vino e, come spesso accade in questi casi, abbiamo accettato di buon grado. Quindi, circa un mese dopo, eccoci di nuovo a “Il Liberty” per parlare di come realizzare il tutto. Nel frattempo, ovviamente, non siamo rimasti con le mani in mano, bensì siamo entrati in contatto con Longino & Cardenal, azienda leader nella fornitura di materie prime d’eccellenza ai migliori Chef e ai privati desiderosi di stupire i propri commensali con prodotti esclusivi. Longino, uno svizzero di nobili origini, e Cardenal, un pescatore cubano, che, accomunati dalla passione per il cibo, hanno deciso, nel lontano 1988, di associarsi con lo scopo di selezionare e distribuire in giro per il Mondo le più raffinate, rare e preziose specialità alimentari. Questa è la storia dell’Azienda, o almeno così narra la leggenda, che ha accettato di buon grado l’idea di fornire la materia prima utile alla realizzazione di uno dei tre piatti che “il Provenzani” ha deciso di presentare al Taste of Milano. La “Sella di Coniglio” è il prodotto scelto, ma non ci faremo sfuggire per nessuna ragione al mondo il piatto in questione, per tre motivi precisi: 1. Se lo volete scoprire dovete andare a “Il Liberty”, 2. Se non riuscite ad andare a “Il Liberty” prima del Taste of Milano vi toglieremmo uno dei motivi per cui partecipare alla manifestazione, 3. Presto pubblicheremo un intero video dedicato a questo prodotto e al Piatto realizzato da Andrea diretamente su nomaitre.com. Quindi: inutile insistere. Andrea si chiude nella sua nuova cucina a vista mentre noi ci sediamo al tavolo. Prosecco, pane caldo fatto “in Casa” e Mortadella. Glezos è già in brodo di giuggiole: “Mangerei solo questo pane per le prossime due ore”. Non serve, qualche istante dopo, infatti, ci viene servito il famoso “Carciofo croccante ripieno di Pecorino Siciliano Calcagno” e Glezos sfiora lo svenimento: “Ne posso avere altri 4? Il Carciofo è una delle mie più grandi passioni!”. L’esigenza, in realtà, è quella di creare spazio nello stomaco, non quella di riempirlo: siamo solo al primo antipasto! Un sorso di vino accuratamente scelto per la degustazione ed ecco che dalla Cucina arriva una splendida “Tartare di Baccalà su sformato di patate alla panna e cipollotti fondenti”. Questa volta lo svenimento è collettivo, nemmeno noi avevamo mai provato questa novità eccezionale. Terzo antipasto, e seconda novità assoluta, è la rivisitazione del “Classico dello Scapolo DOC”, ovvero:“Tonno, Fagioli e Cipolle” che, detto in Cheffese, suona così: “Tonno del Mediterraneo appena scottato, fagioli borlotti e anelli di cipolle rosse in tempura”, uno spettacolo anche per chi non è Single, a patto che lo si mangi entrambi, ovviamente. Un rapido pit-stop per cambio vino ed ecco che Andrea esce dalla cucina con una delle sue creazioni più incredibili il “Risotto con tartare di gamberi rossi, arance, basilico e pomodorini confit”.


Francesco annusa il vino e annusa il risotto ripetutamente (il Galateo ha rovinato il Mondo: il Profumo di un piatto vale al pari, se non addirittura di più, del suo sapore). Rimane immobile con gli occhi chiusi. “Francesco, tutto bene?”. “E’ come quel mio amico che mi raccontò di essere rimasto così sconvolto dallo splendore del fondoschiena di una ragazza brasiliana da essersi commosso. Il profumo di questo risotto, il profumo del vino, già questo basta, non mi serve altro”. Se avrete l’opportunità di assaggiare questo piatto credo avrete lo stesso effetto; certo, per le Donne la fantasia non volerà in certi luoghi del Brasile, ma non si sa mai… Ogni volta che si lascia carta bianca ad Andrea, si sa quando si entra ma non quando si esce: “Chitarrini freschi con acciughe, finocchietto selvatico, uvetta e pinoli con mollica tostata”, serve altro? Secondo pit-stop per cambio vino, nessun errore nella strategia, la corsa è lunga e bisogna prepararsi ai Secondi. Ecco che arriva la celeberrima “Parmigiana di melanzane incartata con stracciatella e fili di zucchina croccanti”, che come Andrea tiene spesso a specificare: “Non è buona perché è strana, è buona perché è Parmigiana!”. Sorpassiamo, sempre per i medesimi motivi espressi poc’anzi, il Secondo con la “Sella di Coniglio” ideato e realizzato da Provenzani e targato Longino & Cardenal e proseguiamo la nostra corsa con un esperimento che presto comparirà tra le righe degli ormai tradizionali “Menù del Mese” de “Il Liberty” : “Fritto di Pesce con Frutta e Verdure”. Lo Chef dice che: “E’ ancora da perfezionare” e, anche se sinceramente non capiamo cosa ancora si possa migliorare, ci fidiamo della sua parola. Abbastanza provati, ma non ancora stanchi, chiudiamo questa “Millemiglia del Gusto” con un Dolce così equilibrato da aver conquistato un posto fisso nel Menù del Provenzani: “Smoke , Cilindro croccante ripieno di cremoso al tabacco aromatico su gelato al fior di panna e crema inglese al caffè”. Semplicemente “Commovente”, anche per chi non ama i Dolci o semplicemente è a dieta. Finalmente Andrea si può rilassare e si siede con noi. Glezos preme REC sul suo registratore e cominciamo a chiacchierare. Tra complimenti, battute, racconti di Cibo e aneddoti, comincia a “farsi ‘na certa”. “Ragazzi, devo andare a prendere mio figlio a scuola e non posso tardare, a malincuore vi devo salutare”. Abbracciamo Andrea che scappa di corsa e torniamo nel caos di Milano che, per qualche ora, abbiamo lasciato fuori dalla porta, chiusi com’eravamo nel “laboratorio delle Meraviglie” di Andrea, così lontano dalla milanesità a cui siamo abituati da sembrare uno di quei Caffé Parigini in cui i Grandi Artisti hanno creato inconsapevolmente i loro Mondi, tra uno spuntino e un bicchier di vino, seduti a un tavolo con la loro macchina da scrivere…

DIGESTIVO MUSICALE: Cole Porter – “Let’s Do it!”

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ombretta 9secondi: LE microRICETTE Tutto ciò che di buono di può fare in 9 secondi!

Burro di Arachidi Ingredienti: un bicchiere di arachidi non salate mezzo bicchiere di olio di semi un cucchiaino di sale mezzo cucchiaino di zucchero di canna Procedimento: tosto le arachidi a 190° per 2/3 minuti. Le lascio raffreddare poi le macino con un mixer fino a polverizzarle quasi completamente,aggiungo sale zucchero e le frullo per 1 minutino. Verso il composto in un vasetto bellissimo et voilà...pronto per essere sbaffato! Curiosità 1 : Il burro d’arachidi pare sia stato inventato da un farmacista americano come sostituto proteico della carne,ai tempi troppo costosa ( si parla della fine del XIX secolo ) Curiosità 2 : memorabile la scena del film “Vi presento Joe Black” in cui Brad Pitt lecca con un certo gusto un cucchiaino di burro d’arachidi. Curiosità 3: se non vi piace il burro d’arachidi provate a piantare un’arachide ancora nel guscio in un vasetto di terra,bagnate,aspettate qualche settimana e.......sorpresa!!! Brano consigliato “Addicted-Amy Winehouse” of course ;)

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Tortelli di patate Cuocere 500 g di patate, pelarle e passarle allo schiacciapatate. Fare soffriggere la cipolla affettata in poco olio, quando è morbida aggiungerla alle patate cotte e lasciare raffreddare. Aggiungere 100 g di ricotta 100 g di parmigiano reggiano grattugiato e 1 uovo Aggiungere sale, una spolverata di noce moscata e ancora parmigiano reggiano grattugiato fino ad avere un ripieno abbastanza consistente. Preparare la pasta con 300 g di farina e 3 uova impastare e tirare una pasta sottile. Sulla pasta sottile, mettere tanti mucchietti di ripieno, ripiegare la pasta e tagliare a tortello con l’apposita rotella. Preparare il sugo di funghi con prezzemolo tritato, olio, uno spicchio d’aglio, una cipollina piccola affettata e 150 grammi di funghi secchi rinvenuti in acqua tiepida, sale, mezzo bicchiere di acqua, un cucchiaio di conserva di pomodoro. Iniziare a cuocere tutto da freddo per circa 20 minuti. Lessare i tortelli in abbondante acqua salata per 7 - 8 minuti. Scolare bene e condire con il sugo di funghi e abbondante parmigiano reggiano. Buon Appetito

Un angolo di Parma a Lodi, dove acquistare passatelli, anolini, tortelli ripieni, pasta fresca e torte fatte in casa. Tutti prodotti freschi di giornata che raccontano la storia culinaria delle terre parmensi Piazza del Mercato 5, Lodi


di Guido Catalano

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da “Piuttosto che morire m’ammazzo” Miraggi Edizioni come dici no tu, nessuna come dici no tu, nessuna hai il no netto hai un bel no naturale hai il no assoluto come dici tu no, nessuna che mi vien voglia di dirti le cose che non sei d’accordo solo per sentirmiti negare con quel no bello che tu hai e come hai gli occhi tu sì, forse qualcuna qualcuna forse sì ma tieni questi occhi che non lo so se sai come funziona il nero sarei felice di raccontarti il nero di questi occhi che tu tieni dice che il nero è quando mancano i colori sarei felice di andare in guerra solo per poterti scrivere lettere d’amore così d’amore da farti uscire pazza tra i pazzi che si sparano e s’ammazzano tra le trincee fangose di follia dice che il nero è quando mancano i colori dice che il nero é quando ce ne sono troppi vorrei spiegarti il nero dei tuoi occhi vorrei capirlo questo nero vorrei davvero ci riuscirò

di Elena Verdelli



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ARIETE Coraggio, Saturno e Plutone vi lasciano intravedere un po’ di sole dopo tutta questa pioggia. Approfittate di questo momento di fortuna perché la sfiga tornerà presto. Il vostro umore richiede con urgenza una vacanza, avete bisogno di fare un check in... per Lourdes! Andate a farvi benedire che è meglio.

BILANCIA La vostra forma fisica deve sempre essere al top, la perfezione è quello che ricercate. Ma passare troppo tempo a confrontare situazioni e analizzare le diverse angolazioni di un problema non fa bene alle rughe e nemmeno alla pelle. State sereni, tutto andrà bene anche se lasciate che un po’ di caos vi governi.

TORO Siete così tirchi che se andate a fare la spesa e mettete 2 euro nel carrello, non avete più soldi nel portafoglio. Mercurio peggiora ancora di più questa vostra folle inclinazione al risparmio, quando invece sarebbe il momento migliore per lanciarsi in una nuova avventura finanziaria. All’inizio vi sembrerà di perdere tempo, ma datevi un anno e vedrete se non avevo ragione!

SCORPIONE Questo è il mese perfetto per consolidare le vostre posizioni. La vita cambia in modo interessante, non subito ma durante i caldi mesi dell’Estate. E voi non dovrete far nulla se non continuare a essere voi stessi, nel bene e nel male. Solo Madonna può cambiare ogni 3 ore e rimanere credibile. Voi no!

GEMELLI Se Cristoforo Colombo avesse seguito i consigli e i pareri di chi gli stava accanto, non avrebbe mai intrapreso il viaggio che lo ha reso immortale. Tu sei curioso, dotato di spirito critico e grande intelligenza, ma ti perdi ad ascoltare voci che non ti fanno avanzare, né emotivamente né concretamente. Lascia gli ormeggi e fidati del tuo istinto. CANCRO Non affogate nella tequila i vostri dispiaceri d’amore, affogate il vostro partner piuttosto e prendete esempio da Raffaella Carrà. Se vi lascia lo sai che si fa? Ne trovate un altro più bello che problemi non ha. Se Raffaella non è il genere musicale che preferite (pazzi fatevi curare), ascoltate mia nonna: il mare è pieno di pesci, basta comprare un bel retino. LEONE Caro Leone, il Sole è il tuo astro natale e se mai deciderà di uscire allo scoperto, vi gioverà sicuramente. In fondo, la vostra situazione non è così nera se facciamo un paragone con la situazione dell’Inter. Se siete anche Interisti oltre che del segno del Leone, posso solo deridervi con le mie amiche. VERGINE La vostra Estate sarà perfettamente adeguata al nome del vostro segno zodiacale. Ma se in amore il vostro campo non verrà arato, fortuna e denaro vi faranno dimenticare una stagione di siccità. Concentratevi quindi sul lavoro: promozioni e colloqui fruttuosi in arrivo per voi.

acura di inelli elizabeth

oroscopo

SAGITTARIO Iniziate in modo positivo questa Estate, Giove vi offre una buona dose di fortuna, una perfetta sintonia con il mondo e una mente aperta alle novità. Questo vi causerà mirino del fucile di qualche sciocco invidioso, ma avete vicino a voi il perfetto cavaliere che con scudo e mantello vi aiuterà a sbaragliare gli avversari. Trovatelo e non lasciatevelo scappare. CAPRICORNO L’estate parte con un po’ di fatica e ciò che devi ripeterti fino allo sfinimento è rischiare il meno possibile. Questo non vuol dire rimanere nel tuo amato isolamento casalingo o disperarsi se una spesa improvvisa ti costringere a fare due conti. Privati del superfluo, ma investi in ciò che senti ti farà del bene. ACQUARIO Certe dinamiche che fino a oggi sono state perfette per te, ora non funzionano più. Ricominciare da capo e stravolgere tutto ti riesce bene, ma qui devi attuare un piano meticoloso e di lungo periodo. Sii preciso e sogna l’irrealizzabile, tanto nulla ti può fermare e gli Astri sono tutti a tuo favore. Specialmente Mercurio che rimpolpa il gruzzoletto. PESCI Non siate così diffidenti, non ve ne va bene una ultimamente, ma non durerà ancora molto. Marte vi da coraggio e positività: potete sempre diventare emo e dare una definitiva svolta depressiva alla vostra vita, oppure pensare che toccato il fondo non si può far altro che risalire. E voi avete un ascensore a velocità supersonica che vi aspetta.

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TONI MORETTO IL SOLE DAGLI OCCHI (TM Records) I ritmi in levare li ha nel cuore da quando, poco più che ragazzino, esordisce con i Pitura Freska. Dopo numerose collaborazioni con Jahmento, Jaka, Il Generale e tanti altri, torna con un nuovo disco: un prodotto originale, dove il roots la fa da padrone. BORGHESE “L’EDUCAZIONE DELLE ROCKSTAR” (TouchClay Records) Tutta l’onesta che ci si può permettere (con un passamontagna sulla testa). Una promessa di sincerità assoluta, un confine entro cui disegnare uno scenario di pura provocazione. Un cantautorato post-ideologico, intriso di intimità, coraggio e sensibilità. IL MAGNETOFONO - IL MAGNETOFONO (IL MAGNETOFONO RECORDS) Un disco registrato in presa diretta, che vuole recuperare in modo autentico il concetto di musica popolare italiana. Per farlo, si avvale di strumenti jazz, di un cantato pop e di un’attitudine indie nonchè della collaborazione di Pierpaolo Capovilla, Vincenzo vasi (Mike Patton, Capossela) e Freak Antoni. IL MANISCALCO MALDESTRO “…SOLO OPERE DI BENE” (Maninalto!) Hanno vinto l’Heineken Jammin Festival Contest, talia Wave Band Toscana, Talent Scout@ MEI ed hanno ha partecipato al Jack on Tour 2012. Tornati in studio, hanno registrato il loro 4° album: un rock potente e dinamico, che non ha il timore di confrontarsi con argomenti impegnati. THE EROTIK MONKEY TUTTI I COLORI DEL BUIO (Believe) Un disco che sancisce la maturazione della band sarta, alla prese con undici brani mutevoli: da ritmiche articolate a passaggi minimi, da chitarre violente ad apreggi morbidi, da melodie dolci e urla perforanti. Con un mastering curato da Magnus Lindberg dei Cult of Luna (band svedese di culto). A COPY FOR COLLAPSE “THE LAST DREAMS ON EARTH”. (SEAHORSE RECORDINGS) Dopo aver diviso il palco con artisti del calibro di Etienne De Crecy e Darren Price (Underworld), il musicista pugliese Daniele Raguso registra il suo promo album come A Copy For Collapse: un disco caratterizzato da atmosfere Ambient, chill-wave, dance e synth-pop. A VIOLET PINE GIRL (SEAHORSE RECORDINGS) Un power-trio che mescola melodie grunge, ritmi trip-hop e sovrapposizioni elettroniche con un sottofondo dalle velate atmosfere new wave. Un magma elettrico-emotivo assolutamente originale. Un sound dotato di propria definita identità, che sfugge da ogni possibile categorizzazione.

musica/cultura

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CARROPONTE: AL VIA LA STAGIONE 2013 EDIZIONE NOTTURNA PER IL CARNEVALE DI CENTO Lo staff del Carnevale di Cento organizza un’edizione estiva in notturna, il 7 e l’8 giugno. La ridente cittadina romagnola verrà riempita con una serie di proposte commerciali, turistiche, d’intrattenimento, che si porranno come una vera e propria anticipazione ed allettante attesa di quanto si svolgerà dopo le 21. Infatti, il cartellone artistico prevede i concerti di Gem Boy, Max Gazzè, Gabri Ponte e Tommy Vee (venerdì 7) e Matthew Lee, Giuliano Palma, Gigi d’Agostino, Claudio Coccoluto (sabato 8). Ingresso ai concerti gratuito. La manifestazione è organizzata a scopo solidale, ad un anno dal sisma in Emilia Romagna. Per informazioni www.carnevalecento.com

IAN ANDERSON NUOVAMENTE IN ITALIA Dopo il successo delle recenti esibizioni nel nostro Paese, Ian Anderson, l’uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo del rock guidando i leggendari Jethro Tull, torna in Italia per tre date a Torino, Verona e Roma, rispettivamente il 17, 18 e 20 giugno. Anderson prosegue infatti il viaggio di rivisitazione dell’universo musicale e del repertorio della band, riproponendo al pubblico, che li ha attesi, THE BEST OF JETHRO TULL, i successi e i brani più significativi in più di 40anni di carriera.

L’INCANDESCENTE ESTATE DEI TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Sulle note e le parole de “NEL GIARDINO DEI FANTASMI”, nuovo disco della band friulana, è partito dal Magnolia di Milano il tour estivo 2013 dei TARM. Il tour, vedrà il gruppo mascherato suonare in festival e concerti di piazza lungo la penisola fino alla prima settimana di settembre. Ma la notizia più sorprendente è che Tre allegri ragazzi morti piacciono a Jovanotti! È lui che li ha voluti in tour con lui in ben 9 dei 13 stadi che compongono la sua incredibile tournèe estiva. Ancona, Bari, Bologna, due volte San Siro a Milano, Firenze, Torino e Padova. Il gruppo offrirà in download gratuito i brani della scaletta del concerto negli stadi sul sito www. treallegriragazzimorti.it.

LA TEMPESTA NELLA FORESTA Venerdì 12 luglio a Padova si rinnova l’appuntamento annuale con i gruppi del collettivo artistco “La Tempesta”. Due palchi per un concerto che inizia alle 18.00 e prosegue fino a notte fonda. Sarà la serata di chiusura del Festival di Sherwood (che aprirà il 12 giugno): una festa garantita. Sul palco, ci saranno Iori’s Eyes, Aucan, Fine Before You Came, Massimo Volume, Il Pan del Diavolo, Giorgio Canali & Rossofuoco, Altro, Maria Antonietta, Umberto Maria Giardini, Bachi da Pietra, Tre allegri ragazzi morti


PARTECIPANTI Francesca Lolli, Videomaker Pornobello, Illustratore-Pittura Digitale Steve Strangeman, Pittore Marcello Gatti, Pittore Alan Zeni, Pittore Black Maui, Pittore Drunkenrabbit, Pittrice Andrea Bertoletti, Street Artist Grimm Dcc, Pittore Mr Wany Street Artist Lela Peretto, Body Painter Michela Mombelli, Pittrice Stefano Grando, Fotografo Alessandro Minoggi, Pittore Vlaire, Designer Elena Salmistraro, Designer Marcella Savino, Fotografa Susanna Cornet, Fashion Designer Le 18:00, Designer Claudia Marini, Pittrice-Collage Eva Escom Estarlich, Pittrice Illustratrice Alice Rabbis, Installazioni Pietro di Lecce, Pittore BOB, Anti-Fashion Designer Med Dakhil, Pittore Guildor, Installazioni Alessandro Mameli, Free Drawing Vittorio M. Bianchi, Pittore Simone Fugazzotto, Pittore Matteo Suffritti, Fotografo Rada Kozelji, Illustratrice/ Installazioni Barakus, Fashion Designer Michela Milani, Designer Edoardo Perri, Designer

22 MAGGIO 5 E 14 GIUGNO MUSIC-ARTE


fotografie di Stefano Grando



22 MAGGIO 5 E 14 GIUGNO MUSIC-ARTE

fotografie di Stefano Grando


reportage

"road trippin'" a cura di michele checchia





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CHE SBATTI! MI SPIACE MA NON POSSIAMO LAVORARE INSIEME.

PER TUTTI GLI ALTRI INVECE VI INVITIAMO A CONTATTARCI. P-9 CREDE NEI GIOVANI E NELLE NUOVE IDEE. PHONE: 346 60 15 111 MAIL: INFO@PROGETTO-9.COM FACEBOOK: PROGETTO-9


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