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Nessuno busserà alla tua www.progetto-9.com porta per sapere se esisti Direttore Responsabile Luigi Rossetti Editore PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Redazione Tel. 0371.417.340 Fax. 0371.417.339 e-mail: redazione@progetto-9.com Responsabile creativo e realizzazione Alan Zeni Revisione Totale Iolanda Verri Impaginazione Stefano Mario Canti Concessionaria della Pubblicità PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Stampa San Biagio (GE) Pubblicazione mensile Registrata al tribunale di Lodi Il 30/3/2011 Autorizzazione numero 4/2011 Distribuzione Gratuita c/o punti selezionati Questo N° è stato stampato in 15.000 Copie Copyright 2011 Promo Pubbli Press Tutti i diritti riservati testi e immagini contenute in questo numero non possono essere riprodotte senza l’autorizzazione dell’editore

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NY diary a cura di Mattia Paparella

La prima frase che sentirai appena atterrato al JFK di New York sarà senza dubbi: ‘‘Hi guy, How ya doin’?’’. E allora capirai che le lezioni di inglese e la grammatica studiate a scuola non sono state che un mero passatempo culturale. A poco ti serviranno per farti entrare nel quotidiano di Gotham City (nickname affibiato a NY da W. Irving nel 1800, letteralmente sarebbe città dei caproni, ma nessuno lo sa e fa molto figo perché ricorda Batman!). Circa 8.5 milioni di abitanti (poco meno di quelli dell’intera Lombardia), di cui quasi 2 milioni nella sola Manhattan. Ti sentirai un po’ piccolo, all’inizio… ma anche dopo qualche mese non cambierà molto. E’ una città ‘per chi ha le palle’, ci tengono a sottolinearlo i newyorchesi doc; anche se non ne troverai un solo tipo, di newyorchese doc. Infatti a volte ti sembrerà di essere dentro a GTA, quando, passando da un blocco all’altro, cambierai neighborhood, e ti troverai catapultato dalla comunità dei latinos (con tanto di colonna sonora ispanica) alla comunità nera (cambia anche subito la musica naturalmente Hip Pop); o ti può capitare di passare dalla zona dei banchieri e degli azionisti (no qui niente musica) a quella degli artisti (rap e rock a manetta); il salto sarà così netto che ti sembrerà di aver cambiato città improvvisamente. Ma non ti preoccupare, ci farai la mano. Anche perché qui sono tutti alla mano. Difficilmente un new-

yorchese ti negherà un incontro di fronte a un caffè di Starbucks (ce n’è qualche centinaia in Manhattan), sia esso un importante uomo d’affari, un arricchito manager, un broker di ultimo grido (a NY i real estate brokers - venditori di case - si fanno gli attributi d’oro) o un maitre’d di qualche ristorante di lusso (anche quest’ultima categoria non scherza in fatto di attributi d’oro). Forse dicono che qui ci ‘vogliono le palle’ perché se no come fai a fartele d’oro?! Ad ogni modo, non ti far intimorire o scoraggiare. Sorpassa questa prima barriera mentale e cerca di entrare. Entra dappertutto. Chiaramente prima devi fare la fila. I newyorchesi adorano fare la fila. Dovrai fare la fila alla bakery Maison Ladurée per prendere i macarones migliori della città; farai la fila per il cinema perché c’è sempre un nuovo film in anteprima al Lincoln Center, e se non c’è, fai la fila comunque per uno vecchio; c’è la fila per il museo (i principali sono circa una quarantina), quella per il brunch del sabato al Sarabeth’s, la fila al supermercato, la fila per il bagno, la fila pure per prendere un bagel da PickaBagel, la fila per entrare al Marquee o in uno dei Club piú in voga (Lavo, N°8, 1Oak, Phd, Ravel, tutti posti in cui potresti incontrare Jennifer Lawrence, Bar Rafaeli, Alessandra Ambrosio, Milla Jovovich, Leonardo Di Caprio), la fila per la miglior pizza al Forcella, la fila per il musical di Broadway, e quando pensi che non ci sarà più un’altra fila così, girerai l’angolo e ti accorgerai che ti sbagliavi. Ma non aver paura di sbagliare, solo sbagliando imparerai; stai

non sono gli uomini ch sono i viaggi che fAnn a cura di Mattia Paparella

Intervista allo Chef Cesare Casella

WHO Mr Cesare Casella WHY Chef pluripremiato e autorità culinaria italiana, sovrintende la cucina di due ristoranti di sua proprietà a NY in partnership con Parmacotto. Autore di quattro libri sulle nozioni fondamentali della cucina toscana Presidente dell’Italian Culinary Academy presso l’International Culinary Center. WHERE Salumeria Rosi (283 Amsterdam Ave) Salumeria Rosi Il Ristorante (903 Madison Ave) NYC WHAT Lavorava come aiuto cuoco della madre nella trattoria di famiglia, Vipore, nei dintorni di Lucca. Dopo gli studi torna al Vipore, ottiene la prima stella Michelin di quell’area. Agli inizi degli anni ‘90 arriva a New York City, quasi trascinato dal gestore del oco Pazzo, il ristorante più trendy nella City al tempo. Dal suo arrivo ha aperto due ristoranti di successo Beppe e Maremma i quali, quando era in cucina, ricevettero il plauso sia della critica che degli avventori.


attento però a non sbagliare ingresso della metropolitana (attiva dal 1904, 26 linee, 368 km, 468 stazioni), se non vuoi perdere il resto della tua giornata a ritrovare la retta via. Devi avere molta pazienza una volta sceso in subway perché c’è una diversa concezione del tempo nei sotterranei di New York. Per esempio un minuto newyorchese può corrispondere a una decina di minuti convenzionali (e loro se ne vantano, dicono che è così perché puoi fare più cose in un minuto newyorchese. Certo se non sei in metropolitana!). Sono sicuro che troverai la giusta dimensione dopo qualche giorno, l’importante è togliersi dalla testa la visione della metropolitana come mezzo rapido ed efficiente per spostarsi da una parte all’altra della città. Per quello ci sono i Taxi. I famosissimi yellow cab (13 270 unità). Qua li usano davvero tutti: è come nei film, li devi ‘grabbare’. Ti dovrai buttare in mezzo alla strada e sbracciare. Se non ti tirano sotto, ti prendono su. I drivers non saranno molto cordiali, difficilmente parlano un buon inglese e comunque saranno sempre troppo incazzati per la concorrenza e per la lotta intestina con gli ‘abusivi’ (guidatori privati con licenza solo su chiamata e al di fuori di Manhattan). Fuori da Manhattan c’è tutto un mondo, ma se dovessi mettermi a parlare anche di tutti gli altri 4 borough (Brooklin, Queens, Bronx, Staten Island), dovrei scrivere per altre 4 o 5 pagine, e tu perderesti il bello ... CONTINUA SU WWW.PROGETTO-9.COM

he fanno i viaggi ma no gli uomini 5 j. steinbeck

WEB www.salumeriarosi.com

SPECIAL MARKS Adora il rosmarino, ne porta sempre un ramoscello nel taschino. Tu avevi già vinto una sfida in Italia conquistando una stella Michelin con il ristorante di famiglia. Credo di sì perché credo che sia stata una fra le prime stelle conquistate da un ristorante in campagna, quindi non elegantissimo. Una stella meritata grazie alla qualità e alla semplicità del cibo offerto e all’attenzione al servizio. La mia regola: rispetto per l’ingrediente e rispetto per il cliente. COME MAI HAI INTRAPRESO UNA NUOVA SFIDA A NEW YORK? Il Vipore (il ristorante di famiglia da cui ha iniziato la carriera) era frequentato da moltissimi americani, famosi, come Harrison Ford, Tom Cruise, Kissinger, e non. Ho conosciuto molte persone, che poi sono diventate amici; passavo le vacanze a NY e ho cominciato ad amarla, ho iniziato a fare delle serate di beneficenza per passione e mi hanno offerto di lavorare qui come executive chef, ma inizialmente rifiutai perché avevo appena cominciato l’avventura con il ristorante in Italia, gli avevo dato la mia impronta e non volevo lasciare tutto il peso sui miei genitori. opo

qualche mese però ho ricevuto un’altra offerta da NY come consulente, mi sono fatto ingolosire, venivo qui una settimana al mese al Coco Pazzo, fino a che il proprietario (che gestiva 12 ristoranti qui a NY) mi ha per così dire costretto a trasferirmi qui. - ride STIAMO PARLANDO DEGLI ANNI ‘90, SICURAMENTE HAI TROVATO UNA SITUAZIONE DIVERSA DA QUELLA CHE È OGGI! Sì, completamente. C’erano moltissimi cuochi italiani qua a gestire o avviare ristoranti italiani; ora non più, i ristoranti italiani sono aperti o gestiti da americani. C’era un altro concetto di cucina. In quegli anni si stava mischiando la cucina italiana a quella americana, quell’ondata di chef ha stimolato una nuova era della cucina italiana negli Usa. NON TI SEMBRA UN PO’ BISTRATTATA LA CUCINA ITALIANA QUI?

La cucina italiana è la più popolare, la prima scelta per andare a mangiare fuori. Molte volte per seguire il mercato viene aperto un ristorante di cucina italiana da stranieri senza reale conoscenza della cucina italiana e dei suoi prodotti, tu ti riferisci a questi credo. In molti ristoranti di successo invece, per fortuna, viene molto curato l’aspetto del menu perché il proprietario americano ha molto rispetto per la cucina italiana. D’altronde bisogna considerare il fatto che molte volte un locale che bistratta la cucina italiana a fine mese chiude con 1 milione di dollari di gross-income... CONTINUA SU WWW.PROGETTO-9.COM

#NEW YORK #CHEF CASELLA ARTICOLI COMPLETI SU


Non riconoscermi e piacermi è un ottimo modo per capire chi sono diventato

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#evento



Be Different: Be Yourself Si ispirano al noto quartiere di Amsterdam dove si mischia il sacro al profano. Dove le vie sono trasversali, proprio come la filosofia che accompagna la loro linea di abbigliamento. Filippo Morandotti e Niccolò Marco Romano sono gli ideatori del progetto e fondatori del marchio De Wallen. Non solo una linea di abbigliamento ma un vero e proprio contenitore d’arte, cultura e sogni.

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#NEW YORK #CHEF CASELLA guarda l’intervista su

Li abbiamo intervistati nel loro Quartier Generale in Via Raffaello sanzio 35, a Milano GUARDALO SU WWW.PROGETTO-9.COM



quello che non capiamo è davvero brutto?

economostro dan marinos economostro.blogspot.it facebook.it/economostro Il numero di ottobre di IL, mensile del Sole 24 Ore, conteneva l’aneddoto più stupido e imbarazzante che sia mai stato pubblicato dal 2008, anno della sua prima uscita. Scritto da Gianluigi Ricuperati (saggista e curatore artistico), si intitola Tolstoj scritto a mano e parla di un progetto studiato ma – fortunatamente – mai realizzato nel 2010 per il sessantesimo anniversario delle edizioni BUR. Per festeggiare la collana economica della Rizzoli, racconta Ricuperati, era stato contattato “uno dei pochi picchi italiani riconosciuti a livello globale in qualsiasi campo”: Maurizio Cattelan. L’intenzione era quella di stampare una serie di libri da collezione, opere classiche rivisitate da grandi personalità che avrebbero creato pezzi unici poi acquistati da veri fanatici o da avidi rivenditori alle aste di eBay. E l’idea “formidabile” di Cattelan era questa: far riscrivere a mano tutto Guerra e Pace per poi ristampare il lavoro in 1000 esemplari. Ora, per rendere chiaro quanto fosse mastodontico e faticoso il progetto, si sappia che l’opera di Tolstoj – nell’edizione 2002 di BUR – conta 1468 pagine e pesa esattamente un chilo. Cattelan, che è genio ma non pirla, non avrebbe ovviamente riscritto neanche un carattere del romanzo: il suo “soffio nella costola centrale della

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#economia #economostro ARTICOLI COMPLETI SU

Cattelan trova poetico trascrivere a mano Guerra e Pace: basta che non lo faccia lui

letteratura moderna, in un tipico abito accessibile a tutti” era più che sufficiente. E qua comincia il ridicolo. Rizzoli si è messa a cercare un calligrafo a cui appioppare il mattone. Inizialmente ha pensato di rivolgersi a un professionista europeo, ma per motivi di costi è dovuta passare a una mano cinese. A questo punto Ricuperati cade con tutti i piedi nella trappola di quelli che, di fronte a un grosso ostacolo, anziché definirlo “problema” preferiscono giustificarne la presenza abbellendolo come se fosse una parte imprescindibile e necessaria del progetto. In parole povere è come se, dovendo rinunciare a prendere l’autostrada per andare all’aeroporto abbiate preso una stradina sterrata di campagna e, una volta che l’aereo è partito senza di voi, vi giustificaste con gli amici spiegando quanto fosse necessario per la vostra

esistenza l’immersione in un meraviglioso mondo bucolico. Dice Ricuperati, spiegando il passaggio da calligrafo europeo a cinese: “i costi sarebbero lievitati, e quindi si è aggiunto uno strato di siignificato a un’operazione gia di per sé condottiera di vertigini.” Ma vaffanculo và! Alla fine il libro non si fece lo stesso, perché anche se si fosse contattato il più economico degli esseri viventi dotati di pollice opponibile e coordinazione occhio-mano, i costi e i tempi sarebbero comunque rimasti inaccessibili. E fu un finale duro da digerire per il curatore, che passati tre anni dà sfogo ai suoi sogni radical chic. Già, radical chic; non credevo che sarei mai arrivato ad utilizzare questa parola, ma è l’unica non-parolaccia che mi viene in mente leggendo questi passaggi: “Confesso che mi ha sempre incantato l’idea di una ragazza asiatica del XXI secolo [...] per la quale l’alfabeto nel quale è scritto Guera e pace non significava molto più che un’infinita sequenza di zampette [...]. E magari intenta a seguire la trama... CONTINUA SU WWW.PROGETTO-9.COM



Gli occhi possono mentire, un sorriso sviare, ma le scarpe dicono sempre la verità #aonie Gregory House #muse

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AONIE Nove Muse, nove personaggi della mitologia greca, figlie di Zeus e di Mnemosine. Vivevano sul monte Elicona, in Beozia, regione abitata dagli aoni da cui viene il soprannome “Aonie”. Paola e Consuelo Coti sembrano un frullato di zucchero, metalli, farfalle e calzettoni a pois con quadretti che fanno le frittelle. Curiosa l’intervista su www.progetto-9.com, il loro blog e la pagina facebook <3 http://aonieblog.blogspot.it https://www.facebook.com/AonieMilano?fref=ts



ci sono tante cose impo prima è mangiare, le al NOMAITRE.COM

take away: storie d'asporto di Tommaso Lavizzari

“Settimana prossima abbiamo prenotato al Festival del Piccante al Ristorante Indiano Tara, andiamo tutti, ci sei?”. Tara è il mio ristorante indiano preferito. Impossibile tirarsi indietro anche se si conoscono le conseguenze di certe scelte: vedi Bolliwood e poi muori. Mao Tse Tung amava il piccante perché era orientale, maschio e rivoluzionario. Lo stesso valeva per Ernesto Guevara de la Serna, per gli amici “Che”, di professione guerrigliero, e per tutti i maschi del mondo che, in cuor loro, si sentono eroi di una strana supremazia virile, quella che consiste nel restare insensibili al piccante qualsiasi sia la sua forma, il suo colore e la sua gradazione. Il vero uomo virile, quello rivoluzionario, quello guerriero, un po’ primitivo, quello con la barba e la clava per intenderci, quello che ha girato il mondo con il sacco a pelo nutrendosi di larve, è sempre convinto che “non mi sembra tanto piccante, c’è di peggio” e nel frattempo piange internamente, ha gli occhi lucidi perché gli è entrato Ganesh nell’occhio: “Vado un attimo in bagno a sciacquarmi”. Qualche istante dopo è in ginocchio davanti al Dio-elefante pregando di salvarlo da quella tortura, fino a quando, ottenuta la grazia momentanea, s’incipria il naso e, con passo da vero macho, torna al tavolo, dove la sua bella, nel frattempo, ha finito il Peperoncino gigante ripieno d’habanero e patate che l’uomo virile le aveva consigliato d’assaggiare “con attenzione” mentre andava in bagno. Non fa una piega, anzi: “Buono quel coso, avevi ragione, non era così piccante! Se vuoi possiamo prenderne un altro, ti va?”. “No, tranquilla, non mi piaceva tanto, hai fatto bene a mangiarlo, mi piacciono le ragazze che amano il piccante!”. “Sì, sai, mia nonna è Calabrese mi faceva masticare il peperoncino ogni mattina”. Sorriso a sessantaquattro denti, schiaffi immaginari, e fine della scena. Qualche ora dopo, a casa, prenderanno la via del bagno o del talamo nuziale a seconda del volere di Ganesh. Tra amici si è tutti virili. Pacche sulle spalle. Bear Grylls è un fantoccio “figurati se è vero che mangia le larve”. “Io sarei perfetto per Man vs Food, quello non vale nulla”. Haka e gli All Blacks sono

pronti a sfidare i piccoli Indiani che cominciano con una timida offensiva: “Signori facciamo tutto piccante o un po’ e un po’?”. “Tutto piccante grazie, ma che sia piccante davvero!”. “Dovrei farvi firmare la liberatoria allora”. Terrore. “Ah… Ok… Allora ci porti anche un paio d’assaggi normali. Grazie. In effetti ci farebbe piacere assaggiare altre cose…”. Tra amici ci si fomenta a vicenda, pacche, cameratismo, nonnismo e sfottò: il primo che molla è la vittima del tavolo, anche se il giorno dopo si divertirà molto più degli altri. Si parte con un misto di antipasti, per poi proseguire con un piatto a scelta tra chicken tikka masala, rogan josh, saag o madras curry (di pollo o agnello) oppure chilli chicken con peperoncino verde fresco. Ad accompagnare i gustosi piatti, riso basmati (in una versione a scelta) e soffice pane tandoori naan. Quest’ultimo diventa ben presto il migliore amico dei commensali, ci sono persone pronte a giurare che gli abbia addirittura parlato. Siamo alle battute conclusive, gli Indiani sornioni hanno ormai vinto e gli All Blacks cominciano a giustificarsi: “Fuori forma”. “Sono stanco stasera”. “Lavoro troppo ormai e non riesco più a mangiare. Ho un principio di ulcera, vivo con il Maalox da mesi”. “Non mi è piaciuto granché questo posto”. “E’ un piccante strano, di solito cospargo la mia ragazza di ‘nduja, figurati se non reggo il piccante, ma questo è strano”. Pacche sulle spalle. Sigaretta. Il Terzo Tempo è meglio non raccontarlo, si scadrebbe nel pecoreccio. A titolo puramente informativo noi siamo usciti con i complimenti di Ashwinder Singh, il proprietario di Tara (stella) che nella tradizione buddhista, indica la combattiva dea della giustizia, fonte della vita e consorte di Shiva. Meglio non raccontargli come abbiamo passato la notte e il giorno dopo: preferisco conservare intatta la virilità acquisita sul campo stracciando gli altri tavoli. DIGESTIVO MUSICALE: KULA SHAKER – “Govinda”

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ortanti nella vita. la ltre non le conosco ombretta 9secondi: LE microRICETTE

Tutto ciò che di buono si può fare in 9 secondi!!

http://kucinadikiara.blogspot.it/

www.facebook.com/machebontadolci

CHIPSSS DI ZUCCA CON 3 ESSE Ingredienti per 4 persone: 1 zucca non troppo grande peperoncino aglio disidratato timo sale & pepe Procedimento: Tagliare la zucca a metà, privarla dei semi e lavarla particolarmente bene lasciando la buccia. Affettarla formando degli spicchi di 2/3 mm. Mettere su di una teglia rivestita con carta da forno le mezze lune di zucca,cospargerle con del buon olio di oliva e odori, sapori, spezie che più vi ispirano: io ho usato delle scagliette di aglio, del peperoncino, sale pepe e timo ma anche origano, rosmarino, zenzero & C. vanno benissimo....... mmmmh no la nutella qui no! Infornare per 10/15’ a 190/200° finché la povera zucca sarà abbrustolita a dovere e sbaffarsi queste fantastiche chipsss ancor calde!

TORTA DI CIPOLLE CANAVESANA

LONZA AL TÈ NERO AFFUMICATO

Cuocere al microonde per 7, 8 minuti 8 etti di cipolle dorate quindi sbucciarle e frullarle velocemente nel mixer insieme ad 8 amaretti (tipo Vincenzi).

1,2 kg di lonza 4 cucchiaini di sale al tè nero affumicato brodo vegetale un rametto di rosmarino qualche fogliolina di salvia olio extra vergine di oliva

Nel caso in cui le cipolle venissero bollite, le stesse devono essere asciugate in padella con una noce di burro. Mettere in un contenitore il frullato aggiungendo in sequenza: 70 grammi di pane raffermo ammollato nel latte 2 etti di salciccia spelata e sprimecciata 120 grammi di mortadella e 120 grammi di prosciutto cotto passati velocemente nel mixer 3, 4 cucchiai di parmigiano 3 uova intere e impastare a mano il tutto Aggiustare di sale e pepe. Stendere in teglia l’impasto (spessore circa 2 cm), aggiungere qualche fiocchetto di burro ed infornare a 180 gradi per circa 25, 30 minuti (deve fare la crosticina). Nelle grandi occasioni si presentavano, al posto della grande torta, mini dosi costituite da singole cipolle che venivano bollite, quindi sfogliate a scodellino, riempite con l’impasto di cui sopra e infornate a 180 per una decina di minuti.

Tritate finemente il rosmarino e la salvia e mescolate le erbe al sale. Sistemate la lonza in una terrina e massaggiatela con il trito. Rosolatela in una casseruola con un filo d’olio e trasferitela poi nel forno preriscaldato a180°C. Cuocetela per circa 40’, bagnando di tanto in tanto con un poco di brodo caldo. Toglietela dal forno, copritela con dell’alluminio e lasciatela riposare per una decina di minuti prima di affettarla.

tutte le altre ricette su


Tutto Ritorna Ci vorrebbe un’idea. Beh di idee ne ho tante, mille. Già, mille idee, ma nessuna capacità di realizzarle, portarle a termine. Ho da poco cominciato il corso di cinese. Non voglio trasferirmi in Cina, ma vorrei tanto poter decifrare gli insulti che mi vengono rivolti ogni volta che attraverso Chinatown. Il cinese è una lingua difficile, ostica. Eppure un’idea per renderla più semplice da imparare ce l’avrei. Già, ma come fare? Mi ci vorrebbe solo una botta iniziale, un calcio, un “kick”. Alla vecchia maniera, scrivo i termini in google e trovo Kickstarter. Un calcio per partire, proprio quello che mi servirebbe. Decido di partire. Mi registro al sito usando il mio account di Facebook e in un attimo sono dentro. Comincio a racontare la mia idea su Kickstarter, uso immagini e video che possano far capire a chiunque cosa io abbia in mente. Ecco, la mia idea ora è lì. Scritta, descritta. Ha preso forma, seppure virtualmente. Ora, però, ho bisogno del mio “calcio”. Dei soldi! Kickstarter è nata per questo, per trovare tante, tantissime persone disposte a dare tanti piccoli calci o a darne pochi grossi ma vitali. Ogni “calcio” equivale a raccogliere una parte dei soldi che mi servono per rendere viva la mia idea. Creo vari livelli, chiunque può contribuire, anche solo donando 1$ perché affascinato dall’idea, oppure donando 200$ per ricevere non solo l’app che lo aiuterà a imparare il cinese in poco tempo, ma anche una mia foto autografa con i più vivi, sentiti e personali ringraziamenti.

Ho bisogno di 25.000$. Sono tanti, ma tante sono le personea cui ora posso accedere. Condivido il mio progetto sufacebook, twitter, tumblr. Finché un giorno avviene il miracolo, se ne accorge mashablee scrive un articolo sulla mia idea. Le donazioni piovono come la pioggia di novembre a Londra e il mio obbiettivo è raggiunto. Mi sveglio. Oggi, però, mi alzo di corsa, senza pensieri. Anzi, con un unico pensiero, quello di dare vita al mio sogno. E chissà che domani non abbia un’altra idea, una delle mille.

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DIGITAL GONZO una storia di maTTEO SARZANA about.me/matteosarzana

Eros verderio

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about.me/eros.verderio

#digital gonzo #25.000 $

intanto God


a? Vedremo

diamocela




ma i pesci 20 hanno sete d’amore?

#eventi #temporaryart

Regalati o regala un’emozione. E’ un’esposizione di arte contemporanea che coinvolge tutte le arti. L’evento è ideato e curato dall’artista cremasca MimiArtDesign, con il prezioso supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema. Un evento straordinario, senza precedenti, che vede l’esposizione di opere “ordinarie” di alta qualità e l’inserimento di opere “straordinarie”, create ad hoc da ogni artista per l’evento, che solo per questa occasione avranno un prezzo di vendita a partire da 5€. 18 ARTISTI esposti, di cui 12 già affermati e conosciuti nella scena milanese (e non solo), portatori di emozioni, sogni e novità e 5 nuove proposte (sezione “TALENT.ART.SCOUT”). Tutti rivoluzionari e idealisti, accomunati dalla voglia di portare l’arte di qualità ovunque e di renderla temporaneamente accessibile a chiunque. Fotografia, pittura, illustrazione, installazione, teatro e scultura si uniscono per offrire un’emozione unica e intensa.

grezzo, sono diventati anche i connotati principali del mio lavoro su tela.” Giada Carnevale (pittura) “Il mio lavoro è pelle che annulla pelle, carne, vita, morte, sentimento.” Lele De Bonis (scultura) “Cercando di riassumere il mio lavoro in poche righe probabilmente non esiste miglior sintesi che nel concetto di “ready made”. Fin da piccolo ho sempre giocato a cercare significati e connotazioni diverse nelle cose che mi capitavano tra le mani.” Gianpiero Galimberti (fotografia) “Quando scatto, mi capita di trovare in quel che ritraggo un richiamo ad una canzone, che subito parte, riecheggia negli angoli della mente ed è come sentirla per davvero. La fotografia per me è musica.”

ARTISTI:

Alice Accardo (pittura) “La mia è una natura inquieta, frammentaria e tale si riflette nei miei collage, tecnica che prediligo insieme all’uso di acquarello e china. Il mio mondo, seppur di aspetto gradevole, nasconde sempre qualcosa di malinconico e di surreale: i miei lavori sono visionari scorci sulla mancanza di senso della modernità.” Lucio Albergo (fotografia/instagrammer) “Faccio foto da dietro un angolo perché è l’unico modo che conosco di guardare le persone che mi circondano.” Bottega Rosenguild (teatro/illustrazione) “Contorno il mio teatro-da-sofà (spettacoli teatrali a domicilio) con le illustrazioni di Loris Dogana, creando un’installazione teatrale contemporanea.” Mattia Barf Carne (pittura) “La mia crescita dal punto di vista pittorico è stata condizionata fortemente dall’esperienza che ho maturato nel campo dei graffiti. L’utilizzo della tecnica dello spray, associata agli elementi tipici della cultura street quali schizzi, colature e sfondi in cui il tratto rimane volutamente

Stefano Grando (fotografia) “A volte guardo la vita attraverso una lente.. In attesa di un istante che meriti di essere ricordato per sempre.. click!” Julio Roberts (illustrazione): “Do sfogo alla mia passione per il disegno, dedicandomi alla “juliorobertizzazione” di personaggi famosi e non e all’illustrazione pura e semplice legata a tutte le tematiche e nessuna in particolare.” MimiArtDesign (pittura/installazione) “Io sono l’amore, quell’amore femminile che rappresento con i sogni, le gioie e i dolori che questo comporta, contaminati dalla bellezza,dal buon gusto e con un’aria rivolta al design.” Alessandro Minoggi (pittura) “Il mio lavoro parte sempre dalle foto. Perché sono la cosa che più assomiglia alla realtà. Ma sono false. Non incorniciano la realtà meglio di un quadro o una descrizione letteraria.” Miss V (pittura) “Dipingo piccoli acquarelli, circondata da righe e

pancia in su.” Gianluca Quaglia (installazione) “Il mio lavoro indaga la connessione tra l’ambiente e ciò che nell’ambiente accade, come contesto e soggetto si rapportano e modificano tra loro. In una parola:relazione.” Pornobello “Avevo una vita ordinaria, fino a quando non ho inventato una donna nuda.” Steve Strangeman (pittura) “La mia ricerca è rivolta alla percezione e alla rappresentazione del tempo inteso come elemento effimero e inafferrabile attraverso la suggestione dei materiali e dei colori posati su tela, lamiera o supporti di recupero, con tecniche improvvisate.” Matteo Suffritti (fotografia) “Dimenticare le domande del passato è un rischio che oggi non possiamo correre. Per uscire da questo nuovo medioevo l’arte può essere indagine, denuncia, grido, passione. E non importa quale tecnica si scelga.” Manu Zaccarotta (pittura) “I miei mondi paralleli finti e gli ibridi a sbalzo o creati con assemblage si collocano in un progetto più vasto e complesso che ha al centro l’indagine dell’evoluzione attraverso il mezzo artistico.” Alan Zeni (pittura) “Il mio lavoro parte dalla necessità della trasfigurazione del mio ego mischiato alla realtà che vivo. Cercando il mio ideale confondo i miei mondi infantili con le mie paure e prese di coscienza odierne.”

ORARI DI APERTURA:

Cittadella della Cultura, Via Dante Alighieri, 45 Crema CR (Sala “F.Agello” del Museo Civico di Crema – ingresso Cremarena accanto all’ingresso del Chiostro di S.agostino). 19/ 29 Dicembre 15.30/19.30, tranne 24 e 25 Dicembre (chiuso)

VERNISSAGE:

Sabato 21 Dicembre dalle 15.30: apertura straordinaria fino a mezzanotte, presenza di tutti gli artisti, eventi artistici “a sorpresa” per tutta la giornata e performance artistica musicale di Angina Factory’s Media Lab (ore 21.30).

INFO:

michelamombelli@hotmail.com



opere di giuseppe veneziano


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#arte #veneziano ARTICOLI COMPLETI SU


l’amore è f-olè Ha dipinto A. Hitler con il seno. La Madonna con in braccio Joker, Elvis, superman e che gioca con Dolce e Gabbana. Ha dipinto Cattelan impiccato. Biancaneve che ha sterminato i nani... Abbiamo avuto il grande piacere di incontrarlo nel suo studio per capire chi è, da dove parte e dove arriva il mondo dell’ artista Giuseppe Veneziano. GUARDALO SU WWW.PROGETTO-9.COM

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#ARTE # veneziano guarda l’intervista su

La strage degli innocenti, 2012

L’enigma di Pikachu, 2013




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Se non ti sen la voce Guido Catalano

I bambini non lo sanno e non lo devono sapere Si può morire il venerdì notte, si può morire fulminati, sparati, si può morire di botte. Si può morire sapendo l’ora e il giorno e il luogo, come ultimo pasto voglio pizza, molta pizza, solo pizza. Si può morire inchiodati mani e piedi a due legni incrociati. Si può morire nel sonno, si può sognare di morire, si può morire dentro e sopravvivere, continuare a camminare.... Si può morire di vergogna. Si può morire sulla spiaggia travolti dall’onda anomala, dando le spalle al mare. Si può morire carbonizzati nella tempesta di fuoco. Sì può morire dalle risate, si può morire perché non ti si apre il paracadute, si può morire bendati, spalle al muro, testa alta, si può morire pisciandosi addosso. Si può morire fatti. Si può morire fritti se sei un pesce o se si è molto sfortunati. Si può morire soli o bene accompagnati. Si può morire decapitati. Si può morire per propria mano. Si può morire chiamando la mamma. Si può morire Signore perché ci hai abbandonati. Si può morire di disperazione, cadendo da cavallo, si può morire bestemmiando, si può morire mangiati vivi, si può morire schiacciati da un pianoforte a coda che precipita dal trentasettesimo piano e manco te ne accorgi, ma ragazzi, sai che spettacolo per chi passa di lì per caso. Si può morire perché si deve morire, solo i bambini non lo sanno. I bambini non lo sanno e non lo devono sapere. Io sono un bambino e so che si deve morire. Io d’adesso in poi vado all’indietro, non in avanti, io divento piccolo. Sempre più piccolo. Io sono stanco di morire. E dunque io non muoio. Rinasco.

1) Om Unit feat. Charlie Dark “The road” 2) Arcade Fire “Afterlife” 3) Backwords “Tract” 4) M.I.A. “Y.A.L.A” 5) San Fermin “Daedalus” 6) Hiatus Kaiyote “Nakamarra” 7) Arctic Monkeys “One for the road” 8) Flume & Chet Faker “Drop the game” 9) Submotion Orchestra “1968” 10) Myron & E “Do it do it disco” 11) Alborosie “Play fool to catch wise” 12) Kwabs “Perfect ruin” 13) Basia Bulat “Tall tall shadow” 14) Cibell “The fall” 15) Bombino “Azamane tiliade” nsico ca si mu ascolta la l 16) The Assyrians “Oceans” -rio qui o su gliata da dj ce m co 9. ogett 17) John Wizards “Limpop” sito www.pro 18) Tayone feat. Pat Cosmo “Gunboy” (Trinity Remix) 19) Calibro 35 “Giulia mon amour” 20) Rudimental feat. Emeli Sandè “Free” BONUS TRACK “l’indispensabile” Arcade Fire “Reflektor”


ntono alza Lei che va a tutti i concerti! a cura di Daniela Raffaldi

FOALS Alcatraz, Milano Giovedì, 24 ottobre 2013 Si può usare l’espressione “figume totale” in una recensione? Sì, si può. Anche perché questo è quanto, e non saprei come altro dirlo. Parliamo dei Foals e della loro capacità di dimostrare quanto il rock’n’roll sia tanta, tantissima roba messa assieme. E tutta bellissima. Sul palco i suoni curati della band inglese si fanno vettori di un’energia quasi fisica, epidermicamente sensibile. Gli strumenti incarnano perfettamente il significato del nome che portano, tramite verso qualcosa di altro e di oltre. C’è un che di decisamente delizioso in quelle chitarre e non solo, ogni elemento è magistralmente padroneggiatodal proprio musicista. Si arriva ad un impatto d’insieme non immaginabile se non nel momento in cui lo si sperimenta dal vivo. Durante la performance le note giocano, si incastrano, si staccano e si isolano per poi tornare nel gruppo prima che si possa essere certi di averne individuato il percorso. Le atmosfere, ora danzerecce, ora psichedeliche, ora eteree e comunque rock, evocate dai brani della band sono, nella dimensione live, amplificate fino a divenire le versioni prototipiche di se stesse. Da citare infine la più luccichevole delle disco ball e un light design pensato, perfetti per uno show finito e completo. Ben fatto davvero.

MILES KANE Magazzini Generali, Milano Sabato, 2 novembre 2013 Impara l’arte e mettila da parte. Sì, per poi recuperarla al momento opportuno e lasciare tutti a bocca aperta. Piccolo, inglese e ben vestito. Un talento vero e indiscutibile, con un tocco da frequentatore di Saville Row. E’ Miles Kane, già anima portante dei Rascals e altra metà della mela dei Last Shadow Puppets, insieme al buon Alex Turner. Sul palco dei Magazzini Generali porta stasera tre semplici elementi: un timbro vocale unico, usato con un controllo e una maestria rari, canzoni rock’n’roll non scontate ma accattivanti che recuperano il passato e lo lavorano fino a suonarne più figlie che sorelle minori, e, infine, niente meno che una dote da showman sorprendente. Da non tralasciare sono poi quelle mani, quelle dita che scorrono sulla chitarra riempiendo occhi ed orecchie, procurando sottili ma continue fitte di piacere lungo la schiena, che una volta che le provi voglio vederti poi farne a meno. 27 anni. Così giovane e così esperto insieme. Così bravo e così spontaneo. Così curato e così terribilmente reale. Oltre. C’è ancora spazio (e tempo) per i miti. Il futuro è il presente che ti costruisci ora. Perché i prossimi grandi sono i piccoli di adesso. E Miles Kane è decisamente uno di loro.

29 #concerti #musica

PUBLIC SERVICE BROADCASTING La Salumeria della Musica, Milano Domenica, 27 Ottobre 2013 Due. Inglesi che più inglesi non si può. Ce l’hanno scritto in faccia e non è un dettaglio da poco. Perché inglesi sono anche la cultura e la storia popolari dalle quali attingono e che contribuiscono a rendere così speciale il progetto dei Public Service Broadcasting. Insieme ad una buona dose di talento, certo. Quello che fanno, se ben analizzato, non è nulla che già non esistesse, eppure dà la netta sensazione di essere proiettati avanti anni luce. Le note degli strumenti classici (tastiera, due chitarre, banjo e batteria), perfettamente guidati da J. Willgoose, Esq. e Wrigglesworth, si mescolano ai suoni campionati del sampler e a quelli elettronici del synth in una totale, attraente eufonia. Niente di così particolare, se non che i frammenti audio proposti arrivano dritti da spezzoni di repertorio della tv inglese del passato. La voce che “informa, istruisce e intrattiene” si slega dal proprio canonico utilizzo per diventare strumento esattamente al pari con gli altri a dare un insieme piacevole e strano abbastanza da far acclamare al nuovo e al diverso. Dal vivo si aggiungono all’audio i video dell’epoca, riprodotti su un gigantesco televisore anni ‘60, per un’esperienza finale totalizzante. Nerd, folli e futuristicamente vintage. What else?


Non ti dirÒ mai che sei sound&vision Recensione n.ro11

a sica consigliat ascolta la mu w. o sul sito ww da Fabio qui m progetto-9.co

Album consigliati estratti dalla Soundtrack DI

rush:

a cura di fabio varischetti

The best of THE SPENCER DAVIS GROUP

“RUSH”

Biografico, Sportivo, Drammatico USa, Germania, U.K. - 2013 Regia: Ron Howard Soundtrack: Artisti vari Siamo arrivati alle festività natalizie, “l’ultimo giro” prima di raggiungere come traguardo la fine dell’anno… e per lasciarci alle spalle questo 2013, è proprio di un film da poco uscito nelle sale di cui andiamo a parlare: “Rush”. Il regista premio Oscar Ron Howard (“Apollo 13”, “A beautiful mind”, “Il codice da Vinci”), ovvero il Richie Cunningham di Happy Days, racconta l’intensa rivalità tra due dei più famosi piloti di Formula 1: l’austriaco Niki Lauda e l’inglese James Hunt. La pellicola ripercorre le vite private e professionali dei due campioni, che fin dai tempi della Formula 3 del 1970 si dettero battaglia a causa dei loro temperamenti contrastanti: Hunt era un giovane ed insolente donnaiolo che adorava la bella vita, il pericolo in gara ed il mettersi in mostra; mentre Lauda era un genio strategico dai modi duri e riservati, incredibile nella capacità di individuare tutti i difetti dell’autovettura e maniacale nella scrupolosità con cui la metteva a punto. Il film offre un eccellente scenografia e fotografia, specialmente nelle riproduzioni delle gare automobilistiche, oltre che raccontare il rapporto professionale ed umano di due talenti opposti a confronto, regalando uno spaccato di ciò che fu uno sport ancora estremo per quei tempi. Mentre la soundtrack viaggia tanto quanto le auto dei due piloti… tant’è che il loro primo incontro agli esordi, è accompagnato in pista dall’incalzante ritmo Rhythm’n’blues di “Gimme Some Lovin” di Steve Winwood con la sua Spencer Davis Group. Compositore, cantante e polistrumentista britannico, membro e fondatore di alcune tra le più importanti Rock band di culto tra i 60’s e i 70’s quali Traffic e Blind Faith, oltre alla sua successiva e tutt’oggi attiva carriera solista. Si inserisce nell’ambiente dell’avanguardia musicale nella seconda metà dei 60’s apportando notevoli contributi, collaborando inoltre con artisti del calibro di Jimi Hendrix, Eric Clapton, George Harrison, Lou Reed, Tom Petty, James Brown, Tina Turner, Paul Weller ecc. A soli 17 anni fece raggiungere proprio con questo brano il successo internazionale alla sua prima band, oltre che a

The Harder They come” JIMMY CLIFF

stabilire il primato di artisti bianchi nelle vendita dedicata alla musica nera! “Gimme Some Lovin” è una delle maggiori hits della rock band britannica pubblicato nel 1966, divenuto insieme ad altri loro brani un classico della musica Beat inglese. La popolarità della canzone la rese spesso oggetto di cover da parte di molti musicisti, tra cui la famosissima versione dei famigerati Blues Brothers. Lauda vuole fare il salto di qualità e decide di chiedere un prestito che gli consente di entrare, come pilota pagante, a far parte della squadra BRM che corre in Formula 1. Mostrando competenza e determinazione riesce a migliorare le prestazioni della propria vettura, divenendo dal 1973 pilota della prestigiosa Scuderia Ferrari. il Team Hesketh di Hunt non è da meno e realizza una vettura in grado di far debuttare il proprio pilota all’elevato campionato, ma senza appoggiarsi a nessuno sponsor. Ciò nonostante, nel 1975, è la Ferrari di Lauda a vincere il mondiale e sono i Thin Lizzy a consegnargli il tito... CONTINUA SU WWW.PROGETTO-9.COM

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“Young Americans” DAVID BOWIE

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#recensione

un super eroe. ma lo sei



LUNATICOMPILATION MUMPBEAK - “MUMPBEAK” (Rare Noise Records) Roy Powell alla tastiera/touch guitar, con mostri sacri della musica contemporanea quali Bill Laswell (che ha prodotto, missato e suonato il basso sul disco), Tony Levin al basso e Pat Mastelotto alla batteria (questi ultimi in King Crimson) e ancora Shanir Ezra Blumenkranz e Lorenzo Feliciati al basso, dà vita a MUMPBEAK. Il risultato sono composizioni di rock progressivo tellurico e sinfonico, nelle quali la chitarra e’ sostituita da una tastiera che va le veci di touch guitar. Mumpbeak vede per la prima volta Laswell suonare con allievi di scuola King Crimson quali Tony Levin e Pat Mastelotto. MARGARET LEE “MARGARET LEE presenta GIACOMO MARIGHELLI” (La cantina appena sotto la vita) Storie personali, storie di cronaca, storie passionali. Margaret Lee ci racconta tutto queste storie, ove la purificazione avverrà grazie allo stesso Jodorowsky che risponde alla domanda di Giacomo (leggendo una sua poesia: Por Osmar), dove “a modi” mantra anziché dare risposte dà affermazioni, portando l’ascoltatore a riflettere. Come se la sua risposta fosse un koan da risolvere.

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#musicagratis #download Scarica la musica gratis su

FABRIZIO TAVERNELLI - “VOLARE BASSO” (Lo Scafandro) Fabrizio Tavernelli, già conosciuto in passato per le sue esperienze in AFA (Acid Folk Alleanza) e Consorzio Produttori Indipendenti, ritorna con un disco che parte da due punti fermi; la mostra “Borderline”, ovvero una immersione totale, un labile confine tra arte figurativa e follia, e la lettura dei “Bestiari del Medioevo” libro di Michel Pastoureau. Da qui in poi è tutto un “volare basso” tra le macerie dei nostri tempi di crisi. RICCARDO ZEZZA PARDINI – “IL CRANIO D’ORO” Divora musica fin da piccolo, grazie ai suoi genitori appassionati di musica. Poi il buio, l’India, e ancora il ritorno in Italia, avere un figlio… E ancora la musica… L’incontro con i suoi attuali compagni d’avventura, con cui dà forma a “Il cranio d’oro”. Musica in completa libertà. Rock con melodie accattivanti e ritmiche mai scontate, quasi jazz. Con nel cuore Jimi Hendrix e nella testa tanta musica che rende questo lavoro luccicante come l’oro. ARANCIONI MECCANICI - NERO (Seahorse Recordings) A tre anni di distanza dal primo disco omonimo, esce su etichetta Seahorse il secondo lavoro degli Arancioni Meccanici, intitolato “Nero”. Nelle 11 tracce che lo compongono viene disegnato l’ipotetico viaggio tra le pieghe della realtà che li circonda, a tratti visionaria,

a tratti cruda. Da segnalare una riuscitissima cover di “Slave to love”, ovvero uno dei singoli più famosi del dandy per eccellenza; Bryan Ferry SONNOCOLLA - “E.R.A” (Seahorse recordings) Sonnocolla (neologismo tratto dal romanzo Arancia Meccanica di Anthony Burgess) sono una band sarda Nascono con l’intenzione di seguire un percorso tra il rock e il cantautorale, in cerca sempre di un approccio che porta la band a creare un rock di sostanza, con buone ritmiche, spunti psichedelici e melodie vocali spesso accattivanti.

ZEN CIRCUS Il nuovo album Canzoni Contro La Natura In arrivo a gennaio 2014 Uscirà il 21 Gennaio 2014, con il titolo Canzoni Contro La Natura, l’ottavo album in studio degli Zen Circus, nonché il terzo interamente in lingua italiana. La band toscana aveva annunciato più volte che si sarebbe presa un periodo sabbatico e così è stato per tutto il 2013: nessun concerto durante quest’anno, eccezion fatta per i progetti solisti del cantante Appino e del batterista Karim Qqru. L’album sarà come sempre sotto l’etichetta La Tempesta Dischi, collettivo di cui fanno parte anche Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro Degli Orrori, Massimo Volume, Le Luci Della Centrale Elettrica, Il Pan Del Diavolo e molti altri.



Mi piaci perché solo tu sei così! Il tuo valore aggiunto è essere unico # Loppis! 2013 Santa Lucia in AtelierFORTE Con il patrocinio di Ambasciata di Svezia e Fondazione Cologni In occasione della festa di Santa Lucia AtelierFORTE organizza la quinta edizione di LOPPIS! Il 13, 14 e 15 dicembre 2013. Con i patrocini dell’Ambasciata di Svezia e di Fondazione Cologni.

Partner

Associazione VIK VIK in lingua norrena significa “baia, insenatura”, e ricorre in vari toponimi del nord Europa; da qui il nome dell’Associazione Culturale Nordica VIK. VIK ha lo scopo di promuovere la cultura nordica e di far da ponte tra Scandinavia e Nord, e Italia. www.viklinks.com La Nave dei Folli La Nave dei Folli nel Medioevo era un’istituzione in cui “i pazzi”, venivano messi su una barca lasciata alla corrente di un fiume o del mare. Non un manicomio ma viaggio oltre il senso comune, rituale di emarginazione e riconoscimento: ombra e sogno! www.facebook.com/navedeifolli

Loppis è il nome svedese per il mercatino delle pulci che ogni famiglia può allestire nel proprio giardino o garage. AtelierFORTE si ispira all’atmosfera di questi piccoli mercatini per aprire i suoi spazi al pubblico ed accoglierlo con microeventi culturali: spettacoli teatrali sui racconti e leggende della mitologia norrena, musica dal vivo, specialità gastronomiche svedesi, bookshop dedicati a cura di case editrici, mercatini di abbigliamento e accessori.

IL MERCATINO DELLE AMICHE è un contenitore una scatola di idee in genere, buongiorni creativi, svuotarmadi, consigli sull’abbinamento di vestiti, colori, fotografie, gioielli e bijoux. https://www.facebook.com/IlMercatinoDelleAmiche

Media partner

Diorama Magazine Accordando la direzione e l’intensità della luce viene prodotta una molteplicità di effetti scenici: il Diorama, vano all’interno del quale, attraverso uno spiraglio, lo spettatore può scoprire ed osservare da inesauribili prospettive. Diorama Magazine vuole ricreare il meccanismo ottocentesco in un prodotto editoriale stampato, frutto di una ricerca costante, scandita in stagioni tematiche. Raccoglie voci in un poliedrico dizionario amatoriale, al fine di condividere il suo studio e di suggerirne un ulteriore sviluppo. Indipendente ed autoprodotto, ogni numero affronta l’oggetto scelto oscillando tra il mito e l’inedito; un occhio intento a registrare le potenzialità dell’indagine. http://www.dioramamag.com/

In questo contesto sarà inaugurata la mostra di opere di Duilio Forte “ArkiZoic Circus”.

Progetto9 Una vita come un laboratorio di esperienze, un magazine come esperienze per altre vite. Gratis come i sogni, impegnativo come realizzarli! http://www.progetto-9.com/

Programma

Book corner Iperborea, Edizioni PerSempre

Venerdì 13 dicembre. Dalle 18 alle 24 Inaugurazione “ArkiZoic Circus”, opere di Duilio Forte Bookshop e mercato AtelierFORTE Coro di Santa Lucia a cura di The YESchool My Sunday Spleen in concerto Glogg & Lussebullar Sabato 14 dicembre. Dalle 18 alle 24 Bookshop e mercato AtelierFORTE Spettacolo teatrale de “La Nave dei Folli” Glogg & Lussebullar Domenica 15 dicembre. Dalle 15 alle 20 Spettacolo teatrale de “La Nave dei Folli” Bookshop e mercato AtelierFORTE Evento speciale. Il Mercatino delle amiche Glogg & Lussebullar AtelierFORTE è in via Corelli, 34 Milano www.atelierforte.com

The YESchool The YESchool nasce come scuola di lingue nordiche con lo scopo di sviluppare e favorire la conoscenza della cultura, delle lingue e delle tradizioni deipopoli dell’Europa settentrionale, in particolaredella penisola scandinava. Prima scuola italiana specializzata nell’insegnamento della lingua e cultura svedese, norvegese, danese e islandese, The YESchool offre anche corsi di lingue europee ed asiatiche con docenti madrelingua altamente specializzati. The YESchool offre corsi di formazione linguistica a tutti i livelli, servizi di interpretariato, traduzioni tecniche e giurate. http://theyeschool.it/

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#musicagratis #download



E il mare concederĂ a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni. Cristoforo Colombo



il tuo tempo libero è il miglior partner del tuo business BILANCIA La situazione è estremamente favorevole e agevola il cambiamento, ma questo non vuol dire che sarà tutto facile. Gli astri stimolano il vostro IO più profondo e ciò implica un periodo di adattamento, di prudenza e di richiesta spasmodica dell’uso della ragione. Se conterete fino a 10 prima di lamentarvi, sicuramente avrete più tempo per carpire la giusta direzione in cui andare.

ARIETE Il cielo sopra le vostre teste è un po’ grigio, ricorda molto quello di Milano dopo un mese che non piove e con l’aria impregnata di polveri sottili. Avete quattro pianeti che vi ostacolano e vi rendono negativi e nervosi. Insomma, sotto ogni punto di vista regna indisturbato il presomalismo cosmico. Ma non abbattetevi, questo 2014 partirà in sordina, ma finirà in maniera scoppiettante!

SCORPIONE Non lasciatevi andare alla vostra insofferenza e al pessimismo cosmico. Ma non siate nemmeno troppo combattivi e arroganti, credendo sempre di aver ragione. Vale la pena rischiare di mettere tutto in discussione per seguire un sentimento che magari finirà per essere solo un soffio di vento destinato a spegnersi in fretta? Meditate gente, meditate…

TORO Siete un segno equilibrato, non date mai in escandescenze e cercate sempre di mantenere la pace e la serenità. Ma quando vedete rosso, la furia cieca diventa padrona delle vostre azioni. Con Saturno non proprio in buona, la vostra pazienza sarà duramente messa alla prova. State sereni o la vostra personale corrida la vincerà il torero.

ACURADINELLIELIZABETH

OROSCOPO SAGITTARIO In arrivo sul binario 2 il treno per Tranquillità. Salite, prendete posto e rilassatevi. Il viaggio sarà lungo, ma senza imprevisti. State sereni e pacati, non disturbate gli altri viaggiatori con domande troppo esplicite e modi invadenti e fate silenzio. Approfittatene per ascoltarvi e guardare il paesaggio. All’arrivo saprete esattamente dove andare. CAPRICORNO State sbocciando come fiori a primavera, colorati e profumati. Attirerete mille api e farfalle, chi tra voi sarà coraggioso e vorrà davvero mettersi in gioco, avrà grandi possibilità di successo e mille opportunità da cogliere al volo. Attenzione però: il vostro bel praticello è anche pieno di insetti velenosi e molto pericolosi. Usate il DDT senza paura.

GEMELLI Accontentarvi è quasi impossibile, Mercurio vi stuzzica e vi rende irrequieti. Ma tutta questa insoddisfazione vi porterà ad una nuova consapevolezza di voi stessi. Sarete combattivi e audaci e riuscirete ad abbandonare quelle situazioni che sentivate strette. Abbiate solo l’accortezza di non esagerare con le richieste al destino: chi troppo vuole… CANCRO Lo so che non ve ne frega niente, il soldo vi schifa perché voi vivete d’amore. Però fino a metà dell’anno prossimo la sfera da cui trarre tutte le vostre gioie sarà proprio quella lavorativa. Quindi non state sempre lì a lamentarvi, ma sfruttate la vostra delicata e spiccata emotività per consolidare il duro lavoro fatto fino ad oggi. Siate disponibili e amichevoli, anche se vi girano a 2000

ACQUARIO Finalmente riuscirete a staccare la spina e a riposarvi. Con la complicità della Luna, vi farete più riflessivi e questo vi permetterà di programmare il vostro futuro con lungimiranza, ma anche con una certa dose di follia. Anche perché va bene fermarsi un attimo per respirare, ma un Acquario fermo e senza progetti non si è mai visto.

LEONE Il cambiamento che tanto aspettavi ti sei reso conto che può partire solo da te stesso. Prendi quindi in mano la situazione e se non ti va bene stravolgi tutto. Lo so che ti senti come il secondo prima di buttarti con il paracadute, ma devi lasciarti andare. Le stelle ti aiutano a trovare i giusti mezzi per i tuoi scopi, devi solo avere tanto coraggio e nessun ripensamento.

PESCI Sono finiti i tempi cupi: finalmente si avvicina l’anno in cui ogni aspetto della vostra vita si sistemerà come volete. Arrivate da alcuni mesi (per alcuni anni) di destabilizzante incertezza sia in amore che sul lavoro, che vi hanno resi più malati di una vecchia di 80 anni. Sarete proprio voi a scuotervi dal torpore dell’anima in cui siete caduti, capendo che un po’ di egoismo fa bene.

VERGINE L’anno che verrà sarà una vera trincea: faticoso, lungo e spossante. Ma avrete tutte le armi giuste per combattere e vincere alla grande! Il vento che soffia è un vento caldo ed estivo, una brezza leggera che porta novità fantastiche e promette cieli sereni per molto, molto tempo. Non solo otterrete grandi risultati, ma saranno proprio quelli che volevate!



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