P9 luglio agosto 2013webl

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foto del 1965

“Non avra' mai successo con quella bocca enorme!�

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numero 13

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numero

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6 THE-list di Matteo Polli

... è praticamente stabilito che ormai non ci sono più diversità e omologazioni. Tutti uguali tutti perfetti e tutti alla moda. Bene cominciamo male. Lo specchio viene dopo, tutti in prima fila per la passerella della serata, ragazze infilate in minishorts da spiaggia e solo da spiaggia, ragazzi super lucidi con il taglio del venerdì per la serata, la festa è tra poche ore, I don’ care. Pronti? Allora vai di super tacchi made in china prezzo 19 euro, top , meglio uno stop, lucido in colori fluo, con rasatura alla Rihanna, sì di due anni fa, super pochette piccole, ma cosa ci mettete? La pillola del giorno dopo... i preservativi sicuramente no. Manco a dirlo forse ne ho uno che la mia amica di unghie mi ha prestato. Lucido e unto sul corpo deve essere omogeneo tutto, Valeria Marini in “Bambola” di Luna lo sapeva. Arrivano... eccole ed eccoli... aiuto! Moira Orfei è in città. Di seguito la carovana. I primi ad esserci sono i nani muscolosi che non hanno capito che si gioca sull’altezza, seguiti dai finti grunge o meglio i seguaci dell’after party... quelli che pensano che Kate Moss sia la modella più top e magra solo perché la madre ha preso Vouge 2000, ultimo numero trovato in casa. Concludiamo con l’ultima carovana: lo shatush che piace alle star... ecco dalle stelle alle stalle... sopra i 20 non leggete, Bianca Balti è bella magra simpatica... il resto è noia... se non avete questi requisiti. Ma tutto può succedere, per miracolo... la festa continua solo per pochi... Maschi senza fantasmino nelle scarpe (che poi si vede, perché metterlo?), pantaloni chino risvoltati, polo e “scarpebarca doppiocolore”... lei: superga , jeans capri, t-shirt rigorosamente bianca, una coda per capello. Buon estate a tutti... e di seguito 10 canzoni per rileggere il tutto :-) DIDO/END OF THE NIGHT (BIMBO JONES REMIX ) SAVOIR ADORE/DREAMERS JOHN NEWMAN/LOVE ME AGAIN GERARDO PULLI/SPORT MIGUEL BOSE FEAT. BIMBA BOSE/COMO UN LOBO CEE LO GREEN/ONLY YOU JESSIE J/WILD THEME PARK/TONIGHT KYLIE MINOGUE/SKIRT KATY B/WHAT LOVE IS MADE OF



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IL TEMPO DI UNA BIRRA CON..

CHEF RUBIO - AL VOSTRO SERVIZIO Il suo sito cita “Gabriele Rubini, per gli amici Rubio, al vostro servizio”. Penso sia questa l’essenza di Chef Rubio, alla ribalta con il programma Unti e Bisunti su DMAX. Gabriele va dritto al punto senza troppi giri di parole, non ha paura di sporcarsi le mani e di scoprire realtà nuove. E’ stato definito in mille modi dalla critica: ex sexy rugbista (che non guasta), il re del quinto quarto (che non lo sottovaluterei come aspetto). L’innovazione apportata dal programma che conduce forse è il mostrare quale patrimonio gastronomico abbiamo a portata di mano, basta avere solo le papille gustative pronte e una mente aperta.


Dal Rugby a Chef qual’è il passo?

Sei stato definito il re del quinto quarto, ti ci rivedi?

“Il passo è rappresentato dal mio vissuto, il mio percorso”.

“No, assolutamente no. Sono definizioni che semplificano la vita. La tua conoscenza va oltre l’etichetta che ti danno”.

Quindi tu, con in mano una palla ovale, un giorno ti sei detto “Da domani chef” “No. Il pallone ovale era semplicemente legato a qualcosa che mi riusciva facile e mi dava da vivere. Per me lo sport è sport, finita una partita parlavo di altro”. Se ti potessi descrivere con un piatto “Sashimi”. Perchè? “Mi piacciono le cose trattate il meno possibile”. Però fai un programma che sembra essere l’opposto “Sono piatti semplicissimi. A Palermo, ad esempio, il piatto sfida è stato il panino con la milza. Sono preparazioni per cui serve una sapienza culinaria ma, una volta appresa, è semplicissimo riproporle. L’importante è la materia prima che deve essere di qualità e trattata il meno possibile”. Se potessi spiegare la cucina a una profana come la sottoscritta, come lo faresti?

La cultura che ti incuriosisce di più? “Il mondo dal Middle East all’Oriente”. Quanto il tuo viaggiare ha influito su quello che sei e come cucini? “Al cento per cento su quello che sono e come cucino”. Posti e piatti che ti sono rimasti in mente? Nuova Zelanda - thailandese perchè è multietnica. Ha avuto marcate influenze polinesiane e indonesiane. Mi ricordo che si mangiava molto bene nei ristoranti thai, quindi riso fritto con verdure. Australia qualcosa di grigliato semplice Fiji pesce o carne con il latte di cocco Giappone inutile dirlo - sushi Korea zuppe Cina spaghetti fatti in casa, in brodo Sud Africa, Argentina, Canada carne New York hamburger Finlandia, Svezia, Norvegia pesce azzurro in agrodolce o affumicato

“Facendoti mangiare. Non c’è nulla da spiegare, è solo dimostrazione pratica, dove se ti vengono delle domande, posso risponderti direttamente. Alla fine il succo è entrare nella materia senza troppe spiegazioni, in realtà”.

Un piatto per l’Italia quale sarebbe?

L’idea che ho io di chef è di un individuo con la puzza sotto il naso, tu ti presenti iconograficamente in maniera opposta

Chi è Gabriele nella realtà?

“Io sono me stesso. Sono un perfezionista per le cose che mi riguardano, la deformazione professionale arriva, invece, solo se richiesta”.

Quindi scontatamente ti chiedo cosa attira la tua curiosità?

Il piatto che non sei mai riuscito a creare? “Quello che non ho ancora fatto (ridendo ndr). Non si è mai appagati quando si ricerca la perfezione, per cui non sono mai soddisfatto. Tutto quello che uno fa, però, se lo fa con devozione e passione non può sbagliare nel risultato”.

“Pasta e fagioli perchè dà un rapporto nutrizionale completo, è un piatto povero e fa parte della nostra storia”.

“Un bambino curioso”.

“I difetti, perchè sono dei dettagli che arricchiscono e danno più valore a una persona”. Elena Rebecca Odelli

Box Piatti e film Un antipasto: This must be the place, con qualcosa di estremamente delicato ed elegante un primo: Dream of Sushi un documentario - sushi un secondo di carne: Il Petroliere


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6000$ PER UN CONIGLIO CINESE! Come utilizzare le risorse digitali e non pentirsene. Puzzo di fritto, non sento i piedi e sono certo che 6000$ spesi per una foto di un coniglio gigante siano stati un ottimo affare! Tutta colpa di Venezia! Ogni due anni arriva il momento della Biennale d’arte di Venezia: cumuli d’inebriante arte contemporanea, viaggio Milano-Venezia-Milano in giornata, poco cibo e molti piccioni!

DIGITAL GONZO una storia di maTTEO SARZANA

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Eros verderio

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Quest’anno no! Quest’anno faccio la scelta del “vecchio”. Arte si, ma con calma: weekend, notte in laguna e l’idea di spendere poco! Molto, poco! Provo Airbnb.it: un portale dove comuni mortali affittano case o stanze di qualità a prezzi sostenibili (in 34.000 città di 192 paesi diversi).Trovo un mini-appartamento al costo di 80€ per notte, composto da un letto matrimoniale, una mini cucina ed un bagno. Prenoto online, come se fosse un albergo, e mi accordo col proprietario per la consegna delle chiavi. Ho già risparmiato 170€ rispetto ad una stanza in hotel, che in media costa 250€. GIORNO 1: LA FAME Stordito dall’arte contemporanea ho dimenticato di pranzare. Ho bisogno di cibo ORA! Ok, siamo su un’isola, quindi? PESCE! Accedo a Foursquare, cerco un ristorante di pesce e trovo un consiglio di un amico. “Come trasformare un alimento solitamente costoso in un’ottima ed economica cena? Friggilo!”. Amo foursquare, capisce dove sono, quali siano i miei gusti e non indica le calorie. Le calorie, già. Faccio finta che non mi importi quante calorie ci saranno nel pesce fritto che mangerò a breve. In realtà a me non importa davvero, ma importa alla mia compagna e quindi mi importa moltissimo. Stamattina mi sono pesato sulla fida withings WS-50 (withings.com) e ho scoperto di aver messo su 0,2 kg, di aver aumentato la massa grassa di 0,5 etti, di avere un battito cardiaco a riposo di 90 battiti al minuto (altro che vecchio) e di vivere in una stanza dove la percentuale di CO2 è di molto superiore alla normalità. Risolvo l’ultimo dato aprendo le finestre e pongo rimedio ai precedenti “dettagli” decidendo di camminare nel pomeriggio. GIORNO 2: LA GLORIA L’ultima notte è appena trascorsa. Mi sveglio e collego il contapassi Jawbone-UP (jawbone. com). Il “fido” braccialetto che aumenta il numero di device atti a monitorare la mia esistenza indica che ho dormito 7 ore e 36 minuti, di cui ben 4 ore e 12 minuti di sonno profondo, dopo aver percorso 10km nelle ultime 20 ore. Sorrido nel constatare che ho consumato 2.538Kcal tra movimento e riposo, con pause massime di 23 minuti. Finalmente una “grassa” soddisfazione ( la soddisfazione, non io). Se solo fossi in grado di ripetere questo sforzo ogni giorno, sarei decisamente più in forma. Sul treno di ritorno a Milano, il ricordo di Venezia si presenta con una mail da parte di Artsy. net, che mi conferma l’acquisto di un’opera di un giovane fotografo cinese. Flashback alla scorsa notte. Ricordo che tra discussioni d’arte e troppe ombre, sono finito su Artsy.net: un portale che colleziona più di 30000 opere d’arte di 6000 aritsti diversi da Tiziano a giovani emergenti. La mia attenzione è caduta su delle foto con animali giganti. L’Artista è Di Lui, le foto mi piacciono e scopro che si possono comprare. Costano 6000$. Fatto. Avrei potuto scegliere tra artisti meno costosi! Troppo tardi! Da sobrio troverò una scusa per rimandarlo al mittente… O forse no.

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Nel capitolo XXXII di Moby Dick il protagonista del romanzo, Ismaele, ci regala una sua personale classificazione e descrizione degli animali che egli ritiene rientrino sotto il termine generico di “balena”. Già in altri capitoli del libro il marinaio narratore fa riflessioni critiche su argomenti non prettamente di sua competenza citando fonti, autori ed opere che stonano con l’immagine di base che il lettore ha di un semplice mozzo del diciannovesimo secolo; sarà la cultura di Melville a riflettersi sul suo personaggio? Può darsi, ma alcuni ritengono che Ismaele sia comunque abbastanza indipendente dall’autore. Ad ogni modo, che sia Ismaele o l’autore a parlare, il capitolo in questione ci regala una perla di alta comicità popolare, una metafora della distanza tra professionista e opinione pubblica che è valida tutt’ora. Ad un certo punto infatti il marinaio dice: Nel suo Sistema della natura (1766) Linneo dichiara: “Io qui separo le balene dai pesci” […] Linneo espone come segue i motivi in base ai quali vorrebbe bandire le balene dalle acque: “Per il cuore caldo e biloculare, i polmoni, le palpebre mobili, gli orecchi cavi, il penem intratem feminam mammis lactantem” (per il pene che entra nella femmina, che allatta con le mammelle n.d.t.), e per finire “ex lege naturae jure meritoque” (per legge di natura giustamente e a buon merito n.d.t)”. Pare dunque una spiegazione seria, motivata e scientifica di cosa siano le balene. Ismaele invece la pensa così: Ismaele, ascoltami. Linneo non è un pirla. Lo conosco, è uno che ha studiato, uno Ho sottoposto tutto questo ai miei amici che meriterebbe il nobel retroattivo, per Simeon Macey e Charley Coffin di Nan- intenderci. Ho capito che tu e Simeon Matucket, miei compagni di mensa in un cey e Charley Coffin avete viaggiato e vicerto viaggio, ed entrambi si sono trovati sto più balene di lui, però a lui è bastata d’accordo nel dire che le ragioni elen- vederne una o due per vederci giusto. Docate erano del tutto insufficienti. Char- vete arrendervi all’evidenza dei dati scienley ha pure ipotizzato, da profano, che tifici che voi stessi avete davanti agli occhi erano tutte sciocchezze. Sia noto che, ma che decidete comunque di ignorare. astenendomi da qualsiasi discussione, Un po’ come con l’inflazione. io sostengo il buon vecchio assunto che la balena è un pesce, e chiedo al san- Chiedete a qualsiasi persona sufficienteto Giona di appoggiarmi. […] Per dirla in mente vecchia da aver vissuto attivamendue parole, una balena è un pesce che te il passaggio dalla lira all’euro, quale fu sfiata e ha la coda orizzontale.

l’effetto sui prezzi di tale cambiamento. Molto probabilmente vi risponderà che i prezzi aumentarono tantissimo, tanto da riassumere il concetto in “1 € = 1.000 lire”. Eppure non può essere davvero andata così: l’inflazione misurata fu relativamente bassa e i tassi d’interesse erano ben diversi da quelli degli anni ’70. Del resto l’obbiettivo principe della Banca Centrale Europea è un tasso d’inflazione prossimo al 2%. Chi ha ragione dunque? L’opinione pubblica o l’ISTAT? Una ricerca molto interessante di Del Giovane e Sabbatini, contenuta nel libretto “L’euro e l’inflazione”, spie-


ga i motivi della divergenza tra il tasso diti familiari negli anni recenti si sono rid’inflazione misurato e quello percepito flesse sull’incidenza della povertà reladall’opinione pubblica italiana. Le cau- tiva per le varie categorie di lavoratori. se sono riassunte in: · · Andamento prezzi Un’ assidua attenzione al fenomeno da parte dei media. Su questo punto sono * stati analizzati gli articoli pubblicati dal Frequenza acquisti. I prezzi dei beni e Sole24Ore e dal La Stampa. Gli artiservizi acquistati più frequentemente coli si sono caratterizzati per un certo (ma per importi relativamente bassi) sensazionalismo e soprattutto “nell’enhanno subito un significativo rialzo tra fasi assegnata alle critiche delle metoil 2000 e il 2003, a fronte di un tasso dologie seguite dall’ISTAT e alle stime di inflazione sostanzialmente stabile o dell’inflazione di altra fonte”. Tuttavia il decrescente per quei beni che vengo- rapporto causa-effetto tra l’attenzione no comprati con bassa frequenza ma posta dai media e la percezione sull’inche pesano maggiormente nel paniere flazione può essere bidirezionale, con i dell’ISTAT. due elementi che si alimentano vicendevolmente. * Distribuzione della variazione di prezzo. · Un numero sempre più elevato di beni Arrotondamenti e memoria dei prezzi in ha subito variazioni di prezzo estreme lire. “In Italia i prezzi in euro sarebbero e tuttavia di segno opposto, finendo per stati valutati convertendoli mentalmencompensarsi in un livello medio stabile. te in lire a un cambio di 2.000 lire per Se le famiglie assegnano un peso mag- euro, comportando un arrotondamengiore agli incrementi e percepiscono in to del 3.2% che, aggiunto all’inflaziomaniera minore le riduzioni, succede ne misurata, implicherebbe per il 2002 che a parità di inflazione media quella un’inflazione percepita più che doppia percepita aumenta. rispetto a quella misurata”. * Paniere medio e panieri individuali. Il paniere costruito dall’ISTAT è più o meno significativamente diverso da quello specifico di ogni famiglia. Un caso in cui la divaricazione tra i due panieri può essere molto forte riguarda beni o servizi che sono molto rilevanti per gli individui che li acquistano, ma gli individui stessi sono una percentuale comunque bassa all’interno degli “standard” dell’ISTAT e incidono in misura modesta sull’inflazione media (per es. i canoni di locazione con il 20% delle famiglie vive in affitto, un peso nel paniere pari a 3,1%, e un aumento dei prezzi medio del 14% tra 2002 e 2000). · Condizione economica individuale. I consumatori confondono le cause di un impoverimento del potere d’acquisto. Le differenze negli andamenti dei red-

Di fronte a questi punti, arricchiti di dati e tabelle, credete forse di poter convincere i vostri intervistati che i prezzi, in media, non sono aumentati così tanto? Scordatevelo. L’opinione pubblica è uno zoccolo duro che i professionisti a fatica scalfiscono. E questo vale non solo per l’economia, ma anche per le scienze naturali e a volte perfino nell’arte e nella letteratura. La percezione sensoriale domina (del resto Draghi “non è mai andato a fare la spesa e non sa quanto costa un litro di latte”), tanto più se alimentata da megafoni mediatici, politici o antipolitici che siano: la parola non passa più all’esperto, rimane ai conduttori. Al massimo, gli unici commentatori tecnici accettati sono quelli che fomentano il pubblico, per esempio accusando i fantomatici speculatori del crollo di un listino azio-

nario; come se Pizzul, di fronte ad un goal palesemente in fuorigioco e per questo motivo annullato dicesse che i difensori si sono comportati antisportivamente – anzi, illegalmente – tenendo la linea alta contro la volontà del tifoso del “giuoco calcio bene comune”. Concludiamo belli ottimisti però. Nonostante tutto oggi sappiamo che la balena è un fottuto mammifero, che la Terra è rotonda e che il Sole sta al centro. Forse verrà il giorno in cui sapremo la verità anche in campo economico; probabilmente avverrà tra secoli, ma non importa. Per ora non possiamo far altro che borbottare in mezzo ad un’ opinione pubblica antipolitica che continua a credere che la balena è un pesce e contro una politica che, proprio perché sa che è un mammifero, tenta ogni giorno di farla camminare a terra.


PATRIZIO FARISELLI “ANTROPOFAGIA” (Cramps Records) A quasi quarant’anni dalla pubblicazione in vinile, ANTROPOFAGIA di Patrizio FARISELLI (già tra i fondatori degli Area) viene ripubblicato in un’attesissima versione CD rimasterizzata in digitale dalla pionieristica CRAMPS RECORDS. Un disco cult, che si dipana in 6 episodi per pianoforte acustico e preparato. GANG IL SEME E LA SPERANZA (LATLANTIDE) Pubblicato originariamente nel 2006, il capolavoro dei fratelli Severini acquisisce nuovo vigore grazie al mastering analogico. Ci sono brani immortali come “Comandante”, “La pianura dei 7 fratelli”, la cover “This land is your land” di Woody Guthrie: brani cardine di un percorso culturale fatto di ibertà, giustizia sociale e recupero delle tradizioni contadine.

BRAINKILLER COLOURLESS GREEN SUPERHEROES (RareNoiseRecords) Dopo “The Infiltration” (2010), il trio formato da BRIAN ALLEN, JACOB KOLLER e HERNAN HECHT estende il suo linguaggio musicale variegato e multiforme, a cavallo fra jazz, art-rock progressivo e freejazz con elementi musicali mutuati dalla dance, dal trip hop (con la partecipazione alla voce in un brano della cantante giapponese Coppe’) e dalla musica classica d’avanguardia. INVINOFENDER A FOOLISH RUSH (Seahorse Recordings) Un’introspettiva analisi sulla quotidianità e sul rifiuto di consuetudini sociali in chiave folk-brit. La libertà e l’oppressione, l’amore e l’odio, il morboso attaccamento al passato e l’estatica distensione del presente, sono le tematiche affrontate nelle canzoni che costituiscono il disco. “A Foolish Rush” è una corsa verso l’ignoto, con un pizzico di follia. Una fuga da ciò cui non si appartiene.

RARENOISE NIGHT GENOVA, 22 LUGLIO Il prossimo 22 luglio all’interno del Gezmataz Genoa Jazz Festival 2013 (Piazza Delle Feste, Genova) full immersion dedicata a Rare Noise Records, label anglo-italiana dedicata al jazz sperimentale. Mattatori della serata saranno i Berserk!, formazione a cavallo fra il rock ed il jazz composta da Lorenzo Esposito Fornasari, Lorenzo Feliciati e Gianluca Petrella.

3° FESTIVAL DELLA MUSICA D’AUTORE ITALIANA SAN GIOVANNI IN MARIGNANO (RN) 2-4 AGOSTO 2013 Torna Il consueto appuntamento con il Festival della Musica d’Autore che si svolgerà quest’anno presso l’Horses Riviera Resort di San Giovanni In Marignano (RN). Tre giorni di musica con Le Orme, La storia New Trolls, Umberto Tozzi, The Beatbox (una delle migliori cover band dei Beatles a livello europeo) e tanti altri.

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musica/cultura

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Venerdì 12 luglio a Padova LA TEMPESTA NELLA FORESTA La settima edizione del festival del collettivo/etichetta La Tempesta avrà luogo venerdì 12 luglio a Padova e si svolgerà all’interno di Sherwood 2013 presso il Parcheggio Nord dello Stadio Euganeo. Gli spettacoli inizieranno alle 18:00 e andranno avanti fino a notte, come al solito i palchi saranno due. Sarà la serata di chiusura del Festival di Sherwood (che aprirà il 12 giugno) Tra i gruppi presenti Massimo Volume, Tre allegri ragazzi morti, Maria Antonietta, Il Pan del Diavolo, Aucan, Bachi da Pietra, Iori’s Eyes... Il prezzo d’ingresso è di €15,00 e verrà regalato un cd compilation dell’etichetta ai primi mille ingressi. www.latempesta.org ALAN PARSONS LIVE PROJECT Ven 19 Lug GRUGLIASCO/TORINO Gruvillage Sab 20 Lug VILLAFRANCA/VERONA Castello Scaligero Mar 23 Lug ROMA Foro Italico Passato alla storia come l’ingegnere del suono del bestseller floydiano “The Dark Side Of The Moon”, Alan Parsons ha segnato la storia della musica europea dell’ultimo ventennio. Torna dopo diversi anni in Italia per regalarci l’opportunità di riascoltare tutti i suoi più grandi successi, facendo tappa a luglio nelle più grandi città italiane con “The Greatest Hits Tour”. Un concerto straordinario nel quale ripropone tutti i suoi grandi successi dagli gli storici “Time”, “Eye in the sky” e “Psychobabble”, a quelli più recenti, nel suo ultimo album “A Valid Path” uscito nel 2004. Brani esemplari di un progetto intramontabile che è stato in grado di unire arrangiamenti classici alla tecnologia musicale più aggressiva ed avanzata, in un unico e inconfondibile marchio di fabbrica. www.blueskypromotion.it www.alanparsonsmusic.com STEVE HACKETT TOUR Dom 21 Luglio VERONA - Teatro Romano Lun 22 Luglio GRUGLIASCO/TORINO – GruVillage Festival Mar 23 luglio GAVORRANO (GR) – Teatro delle Rocce Il Genesis Revisited World Tour continua in suggestive location estive dopo la cascata di sold out del tour primaverile. Il leggendario chitarrista dei Genesis ripropone per la prima volta i brani composti insieme alla band nel periodo d’oro. All’album “Genesis Revisited II”, uscito nel 2012 e salito presto nelle top charts europee. ha fatto seguito un tour in primavera che ha registrato un notevole successo in Europa e America con innumerevoli teatri esauriti. Sia nei live che negli album Hackett ha rivisitato, in maniera fedele allo spirito originale, i brani composti insieme alla sua prima band - come i classici Supper’s Ready, Dancing with the Moonlit Knight, The Lamia, Blood on the Rooftops e The Musical Box – e alcuni brani pubblicati in album solisti ma legati indissolubilmente all’esperienza Genesis, Shadow of the Hierophant oltre agli immancabili dal vivo come Firth of Fifth e Watcher of the Skie. www.blueskypromotion.it Lunedì 22 luglio a Genova RARE NOISE NIGHT Nell’ambito del prestigioso Gezmataz Genoa Jazz Festival che vedrà tra alcuni dei suoi protagonisti artisti come Carla Bley, Esperanza Spalding, Geri Allen, lunedì 22 luglio una full immersion dedicata a Rare Noise Records, label anglo-italiana dedicata al jazz di confine con sede a Londra e contatti costanti con il gotha della musica internazionale d’avanguardia. Quella sera vedrà impegnati sul palcoscenico Mole Trio di Mark Aanderud, Hernan Hecht e Stomu Takeishi e Berserk!, formazione a cavallo fra il rock ed il jazz, dal cuore italiano, fortemente voluta da Lorenzo Esposito Fornasari, Lorenzo Feliciati e Gianluca Petrella, qui accompagnati da Eivind Aarset, Fabrizio Puglisi e Cristiano Calcagnile e che ha appena dato alle stampe il disco d’esordio. www.rarenoiserecords.com


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ANDREA DE LUCA presenta “VIA DIRETTISSIMA 2 E 1 TERZO” (Liquido Records, 7 settembre) Cantautore, ex Radiocity (storica band bolognese), coautore di Poggipollini per la hit “Bologna e piove”, si ripresenta con una disco che é un tuffo negli anni ‘70. Austerity, BR, i Clash in Piazza Maggiore e altre istantanee in musica e parole ad alto tasso emozionale. Con lui Vince Pastano (Luca Carboni) agli arrangiamenti e co-produzione. MOMO SAID presenta “SPIRIT” (Tam Tam Studio Recordings / Audioglobe, 16 settembre) Momo Said é nato a Casablanca ma é cresciuto in Romagna. Figura imponente ma fisico asciutto, ai limiti dell’anoressia, con una capigliatura afro come da tempo non se ne vedevano. Si affaccia sulla scena con un disco che si muove con grande eleganza tra reggae, funk e blues. Un Ben Harper in versione “italian-arab”. MARIA FORTE presenta “CARNE” (autoproduzione, 19 settembre) Maria Forte presenta CARNE, primo capitolo di una trilogia/ concept album sull’omicidio passionale.

DIRAQ presentano FAKE MACHINE (autoproduzione) Il matematico Paul Dirac formalizzò il concetto di impulso; dal silenzio al massimo dell’intensità, poi di nuovo immediatamente al silenzio. Diraq fanno risuonare nella loro musica fragori e silenzi: “stoner”, lo definirebbero alcuni, ma c’è molto altro a cui attingere per rendere più dinamica la tavolozza dei Diraq.

Sintesi della sua verve artistica, perfettamente a suo agio tra folgoranti melodie pop e un suono che guarda dritto in faccia al meglio della musica dark americana cui ci ha abituato gente come Nine Inch Nails o Filter.

CURRAN, TOFANI & TESPIO - “SEGMENTS” (Cramps Records) Musica contemporanea ideata per la collana della Cramps “POPTraits” quella creata da Alvin Curran (musicista e compositore statunitense), Paolo Tofani (Area) e Mauro Tespio. Interesse comune è elettrificare gli oggetti che risuonano, ovvero il collegamento fra la tecnologia musicale più antica del mondo e la tecnologia di oggi. MARCELLO CAPOZZI “SCIOPERO” (Seahorse Recordings/ Audioglobe) Primo lavoro discografico del musicista casertano, dopo l’EP autoprodotto, postato nel web e che include Nazione Indiana. L’album include i quattro brani dell’EP rimasterizzati, più sei inediti e viene presentato live il 2 giugno negli studi di Radio Rai Tre.

EDITH A.u.f.n. “EDITH A.u.f.n.” (Seahorse Recordings/Audioglobe) Il disco concretizza quanto prodotto negli scorsi album dalla band secondo le influenze maturate di recente. Il progetto descrive l’atmosfera ossimorica, tra forma canzone e dilagamento post prog. Melodie pop e post rock tradiscono la realtà del significato di fondo: pienezza e profondità. MEI 2.0 FAENZA (www.meiweb.it) Camillorè sono musicanti sognatori che spaziano dal rock al folk, dal jazz al teatro-canzone. Hanno pubblicato due dischi ufficiali: “Non mordete le ali alla cicogna” e “Graffi e Perle”. Il loro nuovo disco è attesissimo e sarà presentato ufficialmente al MEI 2.0 che si terrà a Faenza dal 27 al 29 novembre.

MASSIMO BUBOLA “INSTANT SONGS” ( www.instantsongs.it) Ogni mese sul sito www.instantsongs.it Massimo Bubola propone un brano all’interno del progetto “Instant Songs”, che intende ricondurre la canzone alla sua funzione originaria, ovvero quella di raccontare la cronaca e l’attualità.


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Lei che va a tutti i concerti! a cura di Daniela Raffaldi

Diaframma – Carroponte, Milano – 4 Giugno 2013

The Killers – Ippodromo del Galoppo, Milano - 12 Giugno 2013

Il Cile – Carroponte, Milano – 26 Giugno 2013

Non un semplice live ma un’ora e mezza di alta tensione emotiva che non lascia spazio a cali, mai.

Personalità. Tanta. Grande. Forte. Penetrante.

Quando a strapparsi i capelli sotto il palco per un cantautore trentenne sono un mucchio di uomini di ogni età, beh, viene da pensare che forse se ne debba parlare.

Una scaletta impeccabile, cantata d’un fiato, con voce profonda e avvolgente, appassionante anche quando sporca e roca. Una voce vera, che veste ogni volta i pezzi dei Diaframma di nuova sorprendente unicità. Ed ecco scoprirsi letture nuove, fiorire vocaboli preziosi rimasti nascosti, svilupparsi istantanee inedite evocate dalle pieghe del testo. Perché Fiumani le sue creature non si limita a cantarle, Federico le canzoni le recita, le urla, le colora, le rivitalizza data dopo data, e stasera, una volta di più, le regala al suo pubblico in maniera diversa da qualsiasi altra. Sono grida che arrivano prepotenti dallo stomaco per imprimersi nelle orecchie, passano dai timpani alla spina dorsale per diventare scariche elettriche, brividi e sorrisi. Il battito del cuore accelera e negli occhi solo l’immagine di quella mano che, ad un tempo lieve e forte, rapida e delicata, tocca quelle corde, insieme dando e traendo piacere. New wave italiana, anni ’90, cantautorato, rock ruvidone ed erotiche ballate: nel concerto c’è tutto, e c’è sempre. Qualche volta poi c’è anche di più.

Quella del frontman. Quella dei musicisti sul palco stasera. Quella di certa musica, che se la incontri poi non la vuoi lasciare più. E’ un sorriso che non si spegne mai quello sul volto di Brandon Flowers, espressione di gioia per quanto sta facendo, fonte di soddisfazione per la folla compressa e ipnotizzata sotto il palco. Del resto c’è di che essere orgogliosi quando si tratta di dare voce ai pezzi dei Killers. Una voce bella almeno quanto quei lineamenti perfetti. Particolare e riconoscibile, impronta digitale di brani che sapevano di essere successi ancora prima di nascere. Nel prato è delirio, la gente canta, balla, urla, suda, impazzisce, senza soluzione di continuità e senza, tanto meno, accennare ad esigenze di pausa. Incornicia il quadro la giusta dose di apprezzabile patinatura e non troppo sobrio gusto per la coreografia. E vai di pioggia di coriandoli dorati, cascata di scintille impazzite sul fondale e fuochi d’artificio per concludere. E’ una festa, ecco, di quelle riuscite bene, con le canzoni top e il bello del liceo che finalmente si concede felice a tutti.

Se un artista, giovane e sentimentalone, è capace di smuovere gli animi maschili, di far cantare ragazzini tatuati che altrimenti David Guetta e nulla più, viene da davvero da porsi delle domande. Lui è Il Cile, musicista aretino con una voglia di parlare attraverso le canzoni premiata l’ultima sera a Sanremo con il riconoscimento per il Miglior Testo. Anche stasera al Carroponte racconta di come siamo morti a vent’anni e di quando regalò prati di viole ricevendo in cambio cemento armato. E alla fine c’è che il Cilembrini piace. Certo nel complesso qualcosa ancora manca, amori un po’ troppo stereotipati, descritti con formule un po’ troppo tipiche. Ma la strada è appena iniziata. Lo spettacolo non delude, la presenza scenica non manca, la voce è decisamente ben utilizzata e sicuramente riconoscibile. Apprezzabile anche la scelta della cover, un Rino Gaetano sentito, cantato con affetto in ogni parola di “Escluso il cane”. E’ il live onesto di un ragazzo dotato e della sua probabile promessa, speriamo, per il futuro.


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sound&vision

Recensione n.ro8

a cura di fabio varischetti

SOUND&VISION Recensione n.08 “Good morning Vietnam” Commedia drammatica U.S.A. 1987 Regia: Barry Levinson Original Soundtrack: Artisti vari Genere: Soul, Pop and Classics of the 60’s

La musica, come forma di comunicazione, è sempre stata un ottimo strumento di protesta e sensibilizzazione in molti contesti storico/politico/culturali, specialmente nei decenni passati. Nei 60’s e nei 70’s in particolare, musicisti, band e canzoni hanno ricoperto ruoli fondamentali nel cambiamento culturale di molti paesi, risultando spesso scomodi o pericolosi per il sistema. Basti pensare a John Lennon, Bob Dylan o al movimento Hippie americano. I messaggi di molte canzoni, e le prese di posizione di altrettanti musicisti, influenzarono incredibilmente l’opinione pubblica per molti temi scottanti. Uno fra tutti è sempre stato quello della guerra, e in particolare quella del Vietnam è stata la più “combattuta” nel panorama musicale. Ma per “Good morning Vietnam” è il caso di un insolito Dj di un’emittente radiofonica dell’esercito americano a Saigon nel 1965, che a causa del suo temperamento troppo “vivace” e della musica no politically correct che sceglie di trasmettere, risulta essere d’intralcio, secondo alcuni pezzi grossi del Pentagono, alle ferree regole della vita militare dei soldati al fronte. Pellicola datata 1987 e diretta da Barry Levinson (“Rain Man”, “L’invidia del mio miglior amico”), è ispirata alla vera storia dell’aviere Adrian Cronauer: speaker radiofonico statunitense di successo e avvocato di origine tedesca, che grazie alla sua personalità estremamente irriverente e anticonformista (anche nelle scelte musicali per l’epoca e il contesto), fece moto scalpore durante il servizio prestato all’esercito nella guerra del Vietnam. Cronauer collaborò inoltre alla stesura della sceneggiatura del film, regalando a Robin Williams l’occasione di consacrarsi come stella di Hollywood proprio con questo ruolo, che trasformò un “film di guerra” in una gustosa commedia di gran successo. Gustosa tanto quanto la soundtrack che ne fa da padrona: hits ed evergreen indiscutibili prettamente “made in the 60’s”, che spaziano dal Soul al Beat, dal Surf al Funky e che sottolineano l’importanza della musica proprio come “arma” di difesa ed aggregazione. E con tutta la tagliente ironia usata da Cronauer/Williams, il primo brano della trasmissione d’apertura (e della soundtrack) è rivolta proprio ai militari al fronte, con una dedica a tema con il titolo del brano: ”Ragazzi non c’è via di scampo… ci siamo capiti?!”, “Nowhere to run” Martha Reeves & the Vandellas. Trio vocale afroamericano tutto al femminile, di stampo Soul e Rhythm’n’blues, dopo un esordio come coriste di Marvin Gaye e diversi successi tra cui la loro hit “Dancing in the streets” (famosa la cover reinterpretata dal duetto delle Rock star, Mick Jagger & David Bowie, nel 1985), divennero tra le principali esponenti della storica etichetta discografica Motown Records di Detroit nei 60’s, insieme a Stevie Wonder, Micheal Jackson & The Jackson 5, Diana Ross & The Supremes ecc. Specializzata nel settore, la Motown divenne talmente famosa da creare il termine di Motown Sound: uno stile di Soul Music estremamente particolare per suoni, arrangiamenti e melodie. Il brano è tratto dal loro secondo Lp, dalle tematiche battagliere e di impronta fortemente socialista a partire dalla copertina, “Give ‘em enough rope”. Il brano è stato uno dei loro maggiori successi datato 1965. I problemi per il linguaggio volgare e le battute troppo irriverenti usate dal nuovo Dj, iniziano a creargli diversi problemi con i suoi superiori, per non parlare del tipo di musica che decide di trasmettere al posto di Polke e canzonette folcloristiche! Ma mentre il Vietnam brucia, e le linee telefoniche della stazione radio sono tempestate di chiamate per complimenti o indignazioni, lui continua imperterrito a fare follie in onda sul ritmo trascinante di uno dei brani più ballati nella storia della musica: “I got you (I feel good)” Mr. James Brown. Mr. Dynamite, Funky President, The King of R’n’B, o il più noto tra tutti i suoi soprannomi, The Godfather of Soul, è stato considerato una delle più importanti figure della musica del XX secolo.


Pioniere nell’evoluzione della musica Gospel, Rhythm’n’blues, Soul e Funk, ed esponente del Black Power e della cultura nera nel mondo, con canzoni di protesta sociale e razziale (“America is my home”, “Say it loud: i’m black and i’m proud”) e numerosi concerti di beneficenza in favore dei diritti civili e umani (storico quello tenuto a Boston in seguito all’assassinio di Martin Luther King nel ’68), con questo singolo pubblicato sempre nel ’65 raggiunse la fama internazionale. La popolarità e il successo del brano lo hanno reso oggetto di numerose cover nel corso dei decenni, spesso campionato in produzioni di genere Hip-Hop e Dance, oltre ad apparire in decine di altre pellicole, serie televisive e cartoni animati. Continuano con enorme successo i suoi programmi, stravolgendo le regole della stazione radio e sostenuto da un sound che diventa il suo marchio di fabbrica, diventa il beniamino dei soldati. Ma la guerra si affaccia nella sua routine quotidiana in tutto il suo orrore: riuscendo “miracolosamente” a scampare a un attentato terroristico, vuole comunicare ufficialmente la notizia in radio contro ogni ordine, ma questo gli costa una sospensione. La stazione viene sommersa di lettere e telefonate per far tornare Cronauer/Williams, ma solo l’incontro casuale con un convoglio di soldati in partenza per il fronte, restituisce al Dj la passione e l’entusiasmo per tornare in onda. Ed è proprio a quei ragazzi che dedica la struggente e immortale “What a wonderful world” di Louis Armstrong. Trombettista e cantante tra i più famosi musicisti Jazz del XX secolo, il suo talento e il suo carisma aiutarono a far conoscere questo genere musicale in tutto il mondo. Importante sostenitore del già sopra citato Martin Luther King, e altri attivisti per i diritti civili e la comunità nera, vanta un discreto dossier dell’F.B.I. del 1957. La famosa canzone fu uno dei suoi più grandi singoli e brani di fama internazionale. Pubblicata nel 1968, il testo esalta la bellezza del mondo e della diversità fra i popoli e fu scritta e pensata appositamente come sorta di antidoto al crescente clima di tensione politico-razziale negli U.S.A..

ta sica consiglia ascolta la mu w. w w to si l o su da Fabio qui om progetto-9.c

Album consigliati estratti dalla Soundtrack di “Good morning Vietnam”: ·

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“Motown Classics Gold” Martha Reeves & The Vandellas and Others

“Out of Sight!” The very best of James Brown

Prima che la sua “missione” volga tristemente al termine, purtroppo proprio a causa dell’odio tra i Vietcong e gli Americani, si ritrova nuovamente coinvolto in un altro attentato, ma stavolta appositamente studiato per eliminarlo. E mentre cerca di sfuggire dal nemico, è la voce di Van Morrison con i suoi Them che lo accompagna tra la giungla in fiamme con “Baby please don’t go”. Proveniente dal Nord Irlanda, prima di imbarcarsi nella sua fantastica carriera da solista (con la sua “Moondance” Micheal Bublé ringrazia!), Morrison fu il leader (voce e armonica) dal ’64 al ’66 di questa formazione inglese di Rhythm’n’blues e Garage Beat, facente parte insieme agli Animals, Rolling Stones, Yardbirds ecc. della British Invasion. Tra le loro maggiori hits, questo forsennato e tagliente brano Garage Rock è una cover di un vecchissimo Blues del 1953 di Big Joe Williams, rivisitato nella storia numerose volte fino ai giorni d’oggi da Aerosmith, AC/DC, Bob Dylan, Tom Petty, Doors ecc. Molti altri brani, facenti parte della pellicola, non compaiono purtroppo nel Cd di questa ballabilissima e solare Soundtrack, ottima per i pomeriggi estivi! E anche se Cronauer non ha certamente potuto fare niente per salvare la guerra in Vietnam, così come il movimento Hippie, o il “Live Aid” non ha sicuramente sfamato tutto il Terzo Mondo, e così via per tutti gli altri musicisti che nella storia si sono schierati per cause e diritti sociali, politici e razziali, la musica è comunque stata, e sarà sempre, un’ arma a cui affidarsi. F.V.

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THEM featuring Van Morrison


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ta sica consiglia ascolta la mu sito l su o i qu da dj ce-rio o-9.com www.progett

1) ROMARE “Your love (you give me fever)” 2) TROUMACA “The sun” 3) M.I.A. “Bring the noize” 4) THE WHITE MANDINGOS “Mandingo rally” 5) ENEI “Headtop feat. Chimpo” 6) FAT FREDDY’S DROP “ Clean the house” 7) CLOSE “My way feat. Joe Dukie” 8) COLLE DER FOMENTO “Sergio Leone” 9) TESSELA “Hackney parrot” 10) MALA “Noches suenos” 11) DIRTMUSIC “Fitzcarraldo” 12) EARTHQUAKE ISLAND “The lake and the mist” 13) CLASSIXX “Holding on” 14) THE CYBORGS “You gotta move” 15) TOMORROW?S WORLD “Drive” 16) MARTA REN & THE GROOVELVETS “Summer’s gone” 17) KRIPTIC MINDS and KILLAWATT “Reaching through” 18) DJRUM “Comos los cerdos” 19) WALTON “Frisbee” 20) CASINO ROYALE “Royale sound live @ leoncavallo Spa 2012” Special stuff “Daftside - Random Access Memories Memories”


post - post- post

i post + seguiti dell'estate


#TRAVEL #FOOD #FASHION itsfuntobehappy.com ItsFunToBeHappy ItsFun2BeHappy ItsFunToBeHappy

IT’S FUN TO BE 7

#SANDIEGO

e il Cibo!!!!???? Tutto Over !!!! Sarebbe servito un articolo Special solo per quello. Vi presentiamo uno spuntino pomeridiano: una coscetta di tacchino!!!

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Ed eccoci arrivate in California, più precisamente a San Diego, città multietnica vicina al confine con il Messico. Subito ci facciamo attrarre dal Balboa Park, magnifico spazio verde ottimo per rilassarsi in un mix di vegetazione, arte e cultura!!!

6 Californiana ??? eccola : il parcheggio per skates, lo ‘sport’ serale universitario, il beer pong e chi se non l’erede del mitico Mitch Buchannon sulla torretta di Baywatch!?!

Coronado Beach!!! Noi ci abbiamo lasciato il cuore... I mushmallows scottati direttamente sui falò in spiaggia e il magnifico Coronado Beach Resort che abbraccia con le sue luci l’oceano all’imbrunire saranno indimenticabili!!!

2 Seaworld, una delle principali attrazioni della city! Gli spettacoli di orche e leoni marini ci hanno lasciato a bocca aperta.....e Giulia è riuscita finalmente ad accarezzare un delfino! Un sogno di infanzia si è realizzato!!!:-)

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3 Let’s go to the Beach, let’s go to Pacific Beach!! Località preferita dai surfisti.... capelli biondi e fisici scolpiti ne sono protagonisti!! Questa è California!!

4 Ideale per bambini, per bbq sotto le palme e per i falò in compagnia è la zona tranquilla e riparata di Mission Bay....una location inusuale e diversa dove parco e mare si fondono! Ottimo spazio per sperimentarsi nelle attività acquatiche come la canoa o la vela... e se non siete amanti dell’acqua consigliamo lo skate sul lungo mare o meglio ancora football in spiaggia!!!


IN … WEST COAST 1

Welcome to Hollywood! Cercare, trovare e fare una foto con la “Star” preferita tra i vari nomi incisi sui marciapiedi di Hollywood Boulevard è dʼobbligo; vi resterà così un bellissimo ricordo della lunghissima Walk Of Fame che caratterizza la“Città dei V.I.P.”

#LOS-ANGELES

6 La famosa scritta HOLLYWOOD non è irraggiungibile! Dal Griffith Observatory potrete godere di unʼottima vista di Los Angeles con un panorama mozzafiato e la grande scritta immersa nelle colline.

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2 Unʼintera giornata per perdersi nel cuore del cinema, con spettacoli e tante attrazioni divertenti che fanno tornare bambini e creano una magica atmosfera. Rimarrete entusiasti nel prendere il trenino per fare il tour tra i più importanti set cinematografici, scoprendo strabilianti effetti speciali e sorprese inaspettate.

5 Per chi è un poʼ “fuori dalle righe” questo è il posto ideale: Venice! strambi personaggi e piccoli shop, palestre allʼaperto, artisti di strada. Fatevi travolgere dalla pazzia di questo posto. E per chi ha tempo e fiato consigliamo di partire da Santa Monica e fare una bella passeggiata sul lungo mare. Ne rimarrete incantati.

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We love Bubba Gump! Mostrate il cartello “Run Forrest Run” e camerieri simpaticissimi saranno pronti a servirvi gustosi gamberi serviti in tutte le salse, oltre a risate, indovinelli3e se per caso fosse il vostro compleanno non potete nascondervi, vi offriranno un divertente spettacolo e...surprise! :)

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Camminare in Rodeo Drive è un must. La via principale di Los Angeles dove, per gli appassionati di moda, è possibile sbizzarrirsi o, più semplicemente solo sognare, ammirando le più famose boutique del mondo.


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SC Shoes Augura Buone Vacanze a tutti




NOMAITRE.COM take away: storie d'asporto di Tommaso Lavizzari

TAKE AWAY. Storie d’asporto.

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di Tommaso Lavizzari – NOMAITRE.COM Foto di Riccardo Ghezzi e Carlo Tartaglia – NOMAITRE.COM

Taste of Milano 2013. Il Mercato del Gusto.

“Portobello Road, Portobello Road, quante stupende ricchezze ci son! Troverai ricordi d’ogni generazion, tra le bancarelle di Portobello Road! Si trova di tutto a Portobello Road”. Canticchiava così un elegante Lord arrivato al “Superstudio Più” a bordo di un letto volante. Sì, un letto volante, avete capito bene.

Un inchino appena accennato e un gesto per scostare la bombetta. Sfila dal taschino un bellissimo cipollotto intarsiato: “Siamo in perfetto orario, dovrebbero aprire adesso, mi segua, prego”. Diceva a me. “Mi chiamo Tommaso, l’onore è tutto mio, ma perché dovrei seguirla?”. “Devo comporre un libro che racconti del sapore della cucina nel 2013 a Milano e lei mi può aiutare. Ha una telecamera, un microfono e una macchina fotografica. Mi eviterà la noia di prendere appunti. Io avrò quello che mi serve e anche lei. Ci faremo compagnia”.

“Si muove grazie ad un pomo d’ottone magico e vola esattamente come i manici di scopa, quelli delle streghe per intenderci, e non devo pagare l’Area C, il massimo, non trova giovanotto?”. Mi volto di scatto. “Dice a me, Signore?”. Esterrefatto, accetto. Non avevo molta “Professor Emelius Brown di Londra, possibilità di scelta, in men che non si dica, infatti, mi aveva già preso a braconorato”. cetto e non aveva intenzione di lasciar-

mi andare. Cominciamo a passeggiare per le bancarelle di questo splendido “Mercato del Gusto”. I profumi si alternano e ci attraggono come il suono di un flauto magico. Scopriamo sempre nuovi angoli celati dalle piante elegantemente disposte all’interno di questo ricco “bazar itinerante” che, ogni anno, da Londra, arriva a Milano e prosegue per Roma. Un Circo in cui giocolieri, prestigiatori, maghi e clown, intrattengono il pubblico allegro, spensierato, disposto a tutto pur di un assaggio, pur di afferrare per qualche istante il sapore della magia di uno Chef, prima che sparisca, di nuovo, tra le pareti della sua cucina, prima che tutto si ritrasformi, allo scoccare della mezzanotte, nell’ultimo grigio e malinconico


Maggio milanese. L’Alchimista Torretta trasforma una Cotoletta alla Milanese in un Wafer ripieno di Tartare, lo segue lo scultore Aprea che, come il più celebre Perdomo, modella una mozzarella di bufala di zucchero soffiato da porre al centro di una “Caprese dolce e salata” che scrocchia sotto i denti. E’ la volta del Magico Provenzani che, da una sfera di cristallo, fa comparire un “cilindro croccante, ripieno di cremoso aromatizzato al tabacco” e, abile illusionista, fa sparire dei gamberi all’interno di una “sella di coniglio” che Longino & Cardenal, suoi amici fidati, hanno catturato per i suoi esperimenti. L’intarsiatore Enrico Bartolini utilizza l’oro per decorare il suo “Biscotto allo zenzero”, mentre i tintori Cristian e Manuel Costardi tessono il loro “Carnaroli taglio sartoriale” con polvere di

Portobello Road, Portobello Road, quante stupende ricchezze ci son! Troverai ricordi L’Asia è luogo di grandi scambi, di d’ogni generazion, tra le bancarelle di Porgrandi mercanti, di abili circensi e così, tobello Road! Si trova di tutto a Portobello anche in questa occasione, abbiamo Road”. modo di imbatterci in ospiti orientali di grandissima fama. Il Grande Wicky Fischietta il mio elegante compagno di viagPriyan, instancabile viaggiatore, ha gio. “La ringrazio per la compagnia e per il portato dalle sue innumerevoli peregri- materiale raccolto anche per me, per sdenazioni uno splendido “Maialino Kane- bitarmi la riaccompagno a casa a bordo del ki: maiale tipico della tradizione giap- mio letto magico, mi segua”. ponese bollito per sedici ore secondo la tecnica Kaneki con mela caramella- Emelius non si scompone nemmeno di fronta e senape”, mentre l’abile prestigia- te ad una multa per divieto di sosta, sveglia tore Giappo-brasiliano Roberto Kobe, gentilmente un anziano vagabondo che avefa apparire tra le mani dei suoi va utilizzato il suo mezzo come giaciglio per spettatori un “Cono di sushi con cata- la notte, rassetta le coperte e m’invita a salire. DRIIIIIN DRIIIIIN DRIIIIIN. lana di Royal King Crab”. Suona la sveglia. E’ venerdì e tra un paio Degustiamo vini, birre, stringiamo d’ore mi aspettano al Taste of Milano per la mani, ci scontriamo con le migliaia di giornata dedicata alla stampa e agli invitati. anime che affollano questo luogo sospeso tra realtà e finzione. “ “Portobello Road, Portobello Road, quante stupende ricchezze ci son! Troverai ricordi d’ogni generazion, tra le bancarelle di Portobello Road! Si trova di tutto a Portobello Road”. Canticchiando,mi preparo ed esco. caffè e riduzione di birra.

DIGESTIVO MUSICALE: David Tomlison (Pomi d’Ottone e manici di scopa) – “Portobello Road”


http://kucinadikiara.blogspot.it/

NELLA kucina di Kiara

kucina di Kiara: LE RICETTE L’Amore, si, quello con la A maiuscola......ci credo ancora? Un tempo pensavo fosse come un giardino segreto nascosto tra gli angoli di un paesaggio urbano, invisibile fino all’ora dell’appuntamento con la persona amata. Un posto incantevole e meraviglioso, pieno di gioia, allegria, fiducia ed amicizia. Se lo si cerca fin dalla nascita è perchè qualcuno ci è stato ed è tornato a riferire delle sue meraviglie. E si finisce per credere che in questo giardino sia possibile trovare tutto ciò di cui si ha bisogno e, una volta entrati, i pezzi consumati della nostra vita si fonderanno in una luce morbida, un alone che illumina il sentiero davanti a noi. E allora io mi chiedo: è un sogno così ingenuo?

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Non saprei ma oggi i piatti che Vi propongo sono così... misteriosi con qualcosa di segreto e che lascia sempre quel sapore d’amore là... quello dell’amore con la A maiuscola PASTA alle OLIVE TAGGIASCHE Ingredienti: Fusilli integrali g 360 zucchine g 250 2 pomodori, circa g 180 olive taggiasche g 50 capperi sotto sale g 30 olio d’oliva maggiorana aglio sale Preparazione: Mettete a bollire abbondante acqua per la pasta al bollore salatela e cuocetevi i fusilli. Mondate e tagliate a filetti le zucchine. Scaldate in una padella 3 cucchiaiate d’olio. Aromatizzatelo con uno spicchio d’aglio, privato dell’eventuale germoglio e tritato, con una manciatina di maggiorana. Unitevi le zucchine, quindi fatele appassire. Completate con i pomodori, sbucciati e tagliati a dadolini. Cuocete il tutto per 3 minuti circa. Unite infine le olive e i capperi, sciacquati e sgocciolati. Scolate la pasta, conditela con il sugo e servitela immediatamente. E’ ottima sia calda che fredda!

PASTA FREDDA CON POMODORO, OLIVE E VENTRESCA DI TONNO Ingredienti 3oo gr di penne rigate 100 gr di ventresca di tonno dadolata di pomodoro fresco olive nere snocciolate tagliate a metà qualche fogliolina di basilico semi di senape neri (facoltativi) sale e pepe olio extra vergine di oliva

Preparazione: Cuocete la pasta in acqua bollente salata, quindi scolatela e allargatela su di un telo facendola raffreddare. In una ciotola radunate tutti gli altri ingredienti, aggiungete la pasta, aggiustate di sale e pepe e condite con olio extra vergine di oliva! Più semplice di così...


La CAPRESE nel PACCHERO Ingredienti per 4 persone: 20 paccheri 20 pomodorini ciliegina 2 mozzarelle Basilico fresco 2 scatolette di tonno all’olio di oliva Sale Pepe Olio evo Procedimento: Cuocete in abbondante acqua salata i paccheri e scolate al dente. Condite con un filo di olio e lasciate raffreddare. Lavate e asciugate pomodorini e basilico, tagliate tutto a pezzetti piccoli e metteteli in una ciotola. Aggiungete la mozzarella tagliata a dadini e il tonno, condite con sale olio e pepe e mescolate. Riempite i paccheri premendo alle estremità per “incastrare” il ripieno e non farlo uscire. Sistemate i paccheri in un vassoio o in ciotoline monoporzione e servite con una foglia di basilico!

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ombretta 9secondi: LE microRICETTE

Tutto ciò che di buono si può fare in 9 secondi!! CENTRIFUGA SUPER ABBRONZANTE! Ingredienti: 2 carote bio 2 albicocche bio 1 fetta di limone bio Procedimento: Centrifugate le carote lavate e raschiate,le albicocche ed il limone. Aggiungete 2/3 cubetti di ghiaccio....bio (scheeeerzo). Decorate con delle foglie di menta sorridendo. Berne almeno un bicchiere al dì per almeno 2 settimane.....abbronzatura garantita! Brano da abbinare: Edoardo Vianello - Abbronzatissima ^__^ SEMI-FREDDO ALLA RICOTTA Ingredienti: (per un bicchiere) 4 cucchiai di ricotta fresca 2 cucchiai di panna fresca 2 cucchiaini di zucchero di canna mirtilli-fragoline di bosco-more-ribes rossi pistacchi NON salati scagliette di mandorla miele

Procedimento: in un mixer lavorate la ricotta, la panna, lo zuccherodi canna. Ponete la crema in una ciotola e mettete in frigor per mezz’ora. Al momento di servire riempite dei bicchieri trasparenti con il composto, cospargete con i frutti di bosco (in alternativa perfetti anche dei cubetti di pesche noci). Fate colare pochissime goccioline di miele qua e là. Qualche pistacchio, alcune scagliette di mandorle e una fogliolina di menta fresca come corona! Gustatevelo dopo cena,con l’aria che entra dalla finestra ascoltando: one fine day - jakatta


di Guido Catalano

da “Piuttosto che morire m’ammazzo” Miraggi Edizioni I bambini non lo sanno e non lo devono sapere Si può morire il venerdì notte, si può morire fulminati, sparati, si può morire di botte. Si può morire sapendo l’ora e il giorno e il luogo, come ultimo pasto voglio pizza, molta pizza, solo pizza. Si può morire inchiodati mani e piedi a due legni incrociati. Si può morire nel sonno, si può sognare di morire, si può morire dentro e sopravvivere, continuare a camminare. Si può morire di vergogna. Si può morire sulla spiaggia travolti dall’onda anomala, dando le spalle al mare. Si può morire carbonizzati nella tempesta di fuoco. Sì può morire dalle risate, si può morire perché non ti si apre il paracadute, si può morire bendati, spalle al muro, testa alta, si può morire pisciandosi addosso. Si può morire fatti. Si può morire fritti se sei un pesce o se si è molto sfortunati. Si può morire soli o bene accompagnati. Si può morire decapitati. Si può morire per propria mano. Si può morire chiamando la mamma. Si può morire Signore perché ci hai abbandonati. Si può morire di disperazione, cadendo da cavallo, si può morire bestemmiando, si può morire mangiati vivi, si può morire schiacciati da un pianoforte a coda che precipita dal trentasettesimo piano e manco te ne accorgi, ma ragazzi, sai che spettacolo per chi passa di lì per caso. Si può morire perché si deve morire, solo i bambini non lo sanno. I bambini non lo sanno e non lo devono sapere. Io sono un bambino e so che si deve morire. Io d’adesso in poi vado all’indietro, non in avanti, io divento piccolo. Sempre più piccolo. Io sono stanco di morire. E dunque io non muoio. Rinasco.

38 di Elena Verdelli

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PANIFICIO LODIGIANO Panetteria, Bar tavola fredda perfetto per: ogni momento della giornata e per trasgredire alla dieta senza pentimento, aperitivo compreso! Lorenza con Silvia e Luca Vi aspettano in questo nuovo spazio per sorprenderVi con il nuovo aperitivo del Venerdì e del Sabato. Qualcosa di diverso che Vi sorprenderà. Un tripudio di pizzette, pasta fresca e sfiziosità per aprire le danze del week end. Il tutto ovviamente annaffiato da ottimi drink e calici di vino a volontà! Via Legnano n°3 - Lodi Tel: 0371 424688 -

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Chiuso il lunedì Pranzo: Martedì - venerdì 12.00/14.30 Cena: Martedì - domenica 19.00/22.30 Facebook: -Japo Treviglio -Japo Restaurant

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