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Ci vuole coraggio per essere se stessi, ma anche per non esserlo

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E' un Magazine al passo con i tempi Se lo stai leggendo significa che arriva anche nella tua zona, diciamo anche perchè copre almeno altri 4 comuni. P-9 crede nell'allargamento del mercato e quindi puo' allargare i tuoi contatti e farti conoscere a pochi km dalla tua citta' P-9 e' anche on-line su tutti i social network e con un sito dedicato e 100 pagine di contenuti extra P-9 si siede al tavolo con te e trova le migliori soluzioni per arrivare dovunque e a chiunque P-9 non è solo cartaceo, ma anche video, foto e risorse creative nuove P-9 costa meno dei supporti che tu hai usato fino ad ora P-9 ha un target 18-45, quello più attivo nelle scelte e nell’economia quotidiana P-9 è da leggere, da guardare, annusare, ascoltare

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ANIMATION album - TRANSPARENT HEART La band di Bob Belden (vincitore di 2 Grammy, dai 90s produttore di tutti i remaster di Miles Davis) si lancia in un immaginifico racconto in musica di Manhattan: jazz che supera ogni descrizione, interpretato al più alto livello...

KALAMU album - “GIRO VAGO” Energia, stupore e simpatia mescolati a ritmi indie, folk, rock, reggae, country e sperimentazione electro. Temi attuali e graffianti che lasciano però trapelare una vena romantica, ottimistica, sognatrice.....

DEGRINPIPOL album - EARWORMS Si muovono tra new wave, punk pop, ballads venate di pop e psichedelia... nel 2010, con il disco precedente, hanno ottenuto ottimi consensi anche all’estero. Ora ci riprovano con l’aiuto di Paolo Messere (Blessed Child Orchestra, Ulan Bator).

PIERPAOLO LAURIOLA album - POLVERE Registrato presso il Massive Arts di Milano, 8 ballate indie minimali che raccontano la dolcezza e i dolori del tempo che passa. Vibrazioni ed emozioni, uno spaccato di vita su cui la polvere si posa dando la dimensione del tempo che passa.

FÜSCH! Album - CORINTO Tra sperimentazioni post rock e psichedelia, Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Chaos Physique), Pierangelo Mecca (Fiub, Chaos Physique), Mariateresa Regazzoni e il polistrumentista Mario Moleri innestano suoni, rumori e sensazioni...

FÜSCH! Album - CORINTO Tra sperimentazioni post rock e psichedelia, Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Chaos Physique), Pierangelo Mecca (Fiub, Chaos Physique), Mariateresa Regazzoni e il polistrumentista Mario Moleri innestano suoni, rumori e sensazioni...

IL MARCHESE Stoner rock potentissimo con fascinazioni che spaziano da Bukowsky a Francisco Goya... al terzo disco, schietti e diretti, impastano di violenza e carezze fondendo insoddisfazione, desiderio, rock’n roll.

ZONDINI Album: Re:Visioni del Tempo un disco che nasce da una cocente delusione d’amore. Cantautorato pop un pò dreamy e un pò sbilenco ma certamente evocativo, con la collaborazione di Simona Rovida e di Jonny Lee Hart (Delorean Driver).

LE CARTE Rock ben costruito, con riff irresistibili e linee vocali accattivanti, tra pop indie e rock classico italiano. Ascoltare il sostanzioso groove di “100” e il pop elettrizzante di “il tempo che non vivo” per credere.

LUC ORIENT album - LA VIE A GRANDE VITESSE Una delle New Wave band italiane più interessanti negli anni ’80: la loro musica è un distillato di rock contemporaneo innestato di black music, elettronica, tracce di folk e velate atmosfere psichedeliche.

LUX Album - MENOMALE Dopo aver battuto palchi di spessore e suonato con artisti di caratura internazionale, ci presentano una miscela alchemica di Rock, Folk e Psichedelia: tra atmosfere acustiche, imput elettronici, archi maestosi, tracce scarne di pianoforte...

BRAHAMAN album - “ANCHE IL PIU’ OTTIMISTA” Vintage rock elegante che veleggia tra amara leggerezza e la nostalgia; indie rock tagliente, privo di perbenismo, che mostra fiero il suo lato più scuro. Con la voce di Manuel Agnelli (Afterhours) nel brano “Superbia”.

SETTORE GIADA

LE CAPRE A SONAGLI album – “SADICAPRA” Mescolano attitudine stoner e approccio lo-fi, chitarre spagnole e sonorità indie, hard rock e elettronica... Come pirati del deserto, veleggiano tra dune e saloon armati solo della loro “Musica da transumanza”…

album - PER ELISA

Nonostante siano un duo, Settore Giada sembrano una band a tutti gli effetti. Tra ballate e ritmi sincopati, dream pop e post rock, un disco lento, cinematico, dark, visionario, che penetra pian piano ad ogni ascolto. THIN WIRE UNLACED album - ALONG THE WAY INSIDE Una band guidata da una fame musicale davvero sorprendente: metal, psichedelia, post – grunge... Energia, atmosfere introspettive e un sound avvolgende, per canzoni di grande impatto emotivo...

SUNDAY RECOVERY album -COMA Con la collaborazione di Colin Edwin dei Porccupine Tree, un rock dolceamaro, che si tinge di progressive e nu metal con liriche dense di significato, emozionati e coinvolgenti.... Mixato agli Sphere Studios di Londra e masterizzato da John Davis al Metropolis (London).

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eugenio scotto

la kucina di kiara locali oroscopo

duilio forte

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diary:

Se sei in giro per il mondo contattaci e raccontaci la tua quotidianità lontano dall’Italia, le cose belle e le cose meno belle, quelle alte e quelle basse, le verdi e le blu! Qui tutti han sete di sapere che gusto ha una passeggiata nelle tue vecchie scarpe sulla tua nuova strada

india

esperienza di Dan Marinos

In India il 2% della popolazione è sikh, parola che – a differenza dell’omofono aggettivo inglese, il quale tra l’altro conterebbe percentuali maggiori – indica un gruppo religioso spesso accostato alla casta guerriera. Il fondatore del sikhismo fu Sri Guru Nanak Dev ji (1469-1539), la sua patria è il Punjab (regione divisa tra India e Pakistan), il suo luogo di culto principale è l’Harmandir Sahib di Amritsar, conosciuto anche come Tempio d’oro. Contrariamente ai cugini hindu, la religione sikh è monoteista e vieta ai suoi fedeli di credere nei rituali magici (compresi gli oroscopi) e alla divisione in caste, da cui consegue l’assenza della figura del sacerdote in questo culto. Altri dettami rendono un sikh facilmente riconoscibile: su tutti, il divieto di tagliarsi i capelli e l’obbligo

a raccoglierli in un turbante. La loro associazione con l’arte della guerra è dovuta sia alla loro possanza fisica da uomini grandi come alberi e all’aspetto severo del loro volto barbuto, sia al fatto che si sono storicamente distinti nelle discipline militari e sportive; del resto il loro simbolo è un pugnale affiancato da due scimitarre incrociate e un disco. I 500 chilometri che separano Delhi da Amritsar sono praticamente infiniti. Tutta una campagna, un abisso di luce, e di terra e di anima niente, solo qualche cavallo e facce da chinino. L’autista dell’auto noleggiata guarda la strada, monotona, come se volesse dimenticarla, lasciarla perdere e andare a bersi un’aranciata. Arriviamo finalmente nella capitale sikh, che nasconde in un caos comune a

tutte le città indiane il suo personale paradiso e inferno: da una parte il Tempio d’oro, dall’altra i fiumi di sangue che scorsero dopo che il Punjab venne spezzato tra India e Pakistan. Entrato nel primo, un gioiello che galleggia in mezzo ad una vasca azzurra circondata da mura, balconi e cupole bianche, guardo intere famiglie immergersi completamente in acqua: qualcuno prega, qualcuno mi guarda, tutti sorridono. L’inferno sembra non sia mai esistito, nonostante nel 1984 il Tempio stesso sia stato luogo di una battaglia drammatica tra l’esercito indiano e centinaia di ribelli sikh. Ma nessuno, in questo momento, sta pensando al passato: tutti hanno dimenticato la strada. Tanto vale quindi che mi immerga anch’io.

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Immaginate se un giorno migliaia di italiani si recassero a Ventimiglia e raggiungessero a piedi il confine con la Francia per poi urlare cori da stadio contro i cugini transalpini. Immaginate se ciò accadesse tutti i giorni. Dal 1959. Assurdo, vero? Su 2900 chilometri di confine tra India e Pakistan l’unico cancello d’ingresso via terra si trova a Wagah, a ovest di Amritsar. Ogni giorno, al calare del sole, i militari dei due Paesi eseguono la cerimonia della bandiera; è una metaforica sfida tra le forze armate di due nazioni che si sono odiate fino alla morte dal nanosecondo successivo alla loro nascita, nel 1947. L’evento consiste nelle classiche parate dai passi coordinati e ridicoli, nei comandi urlati ai soldati, negli stendardi ammainati e ripiegati con la cura di una perpetua, e fino a qua niente di particolarmente interessante. Ciò che invece rende questa cerimonia unica al mondo – più bella del cambio della guardia di Buckingham Palace, del passo dell’oca dei militari nord coreani e della corsa dei bersaglieri – è l’incredibile partecipazione del pubblico. Il confine è la metacampo e attorno ad esso sono state costruite le impalcature di uno stadio. Nelle tribune laterali più vicine possono sedersi i turisti o i VIPs. Nella curva est, sotto una maxi-effige di Gandhi, si schierano gli ultras indiani; in quella ovest, dominata dall’immagine di Jinnah, i pachistani. Si parla di folle da 5000 persone ogni giorno. Per arrivarci bisogna fare una fila particolarmente lunga, guidati dalle inferriate, dagli occhi minacciosi dei soldati e dai movimenti al limite del nervosismo dei loro cavalli. Pensare di andare in curva, sebbene più emozionante, è inutile e stupido (a meno di non essere abituati alla Nord dell’Atalanta); molto meglio la tribuna. Prima della cerimonia ufficiale, entrambi gli schieramenti si lanciano in cori patriottici guidati da uno animatore e dalle coreografie di alcune “cheerleaders”. Poi, durante il momento topico, applaudono i soldati (gli indiani in tenuta color kaki, i pakistani in nero) che chiudono i cancelli e ammainano le bandiere. E’ stato senza dubbio la cosa più folle, curiosa e carica di significati storici e culturali a cui abbia partecipato in India. Perché per capire un popolo non serve andare a vedere le sue antiche rovine, ma osservare le sue passioni più becere e assurde.



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Settembre (Septiembre). L’estate sta finendo (F.lli Righeira – 1985) e per molti sarà già finita del tutto, e ciò significa tornare al lavoro, a scuola e ai mazzi di sempre. Settembre è però anche un mese perfetto per viaggiare, e personalmente è il mese che preferisco: costa tutto molto meno (e di questi tempi non è un aspetto da sottovalutare); spiagge e città non sono affollate di turisti; le temperature sono molto più miti e sopportabili che ad agosto. In molte zone d’Italia e Spagna, incluse ovviamente Baleari e Canarie, è ancora estate, ma con prezzi da saldo. In centro-america è praticamente sempre estate. In sud-america dipende: in Argentina, per esempio, adesso è inverno e fa freddo in gran parte del Paese. Se siete fra quelli che si oppongono alla fine dell’estate, e avete la possibilità di andarvene qualche giorno o settimana, questa terza lezione

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di spagnolo può fare al caso vostro. Parleremo infatti di viaggi (viajes) e vacanze (vacaciones). Regola nº 4: Se vi ricordate quali sono le prime 3 regole (sui numeri di Giugno e Luglio di Progetto-9) e avete assimilato alcune delle cose che ho preteso insegnarvi, le vacanze sono il momento perfetto per “lanciarsi” con il vostro spagnolo fai da te. Magari non sarete ancora padroni della lingua, però ‘sti ca...voli. Anche perchè non pensate che in tutti i Paesi del mondo si parli italiano, non è così. Loro faranno lo sforzo di capirvi, se voi farete lo sforzo di parlare la loro lingua. Alcune parole fondamentali:

aereo: avión treno: tren macchina/auto: coche (detto anche “carro” in alcune zone del centro/sud America”) pullman: autobús nave: barco la metropolitana: el metro benzina: gasolina biglietto: billete (se d’aereo si può dire anche “pasaje”) sole: sol spiaggia: playa vento: viento mare: mar; montagna: montaña; collina: colina; lago: lago onda: ola (da non confondersi con “hola” che significa “ciao, salve”) Quando conoscete una persona, la frase più utilizzata è :”Hola, ¿qúe tal? Todo bien?”, da tradursi “Ciao, come va? Tutto bene?”. I saluti più comuni sono: Buongiorno: buenos días Buonasera: buenas tardes Buonanotte: buenas noches (mentre in italiano si usa solo quando si va a dormire, in spagnolo si usa anche per salutare nelle ore serali/notturne) Arrivederci: adiós

A dopo: hasta luego (che si può utilizzare anche come arrivederci) A presto: hasta pronto Alla prossima: hasta la próxima o hasta la vista (poco usato) Ci vediamo: nos vemos In generale in Spagna si è meno formali rispetto all’Italia per quanto riguarda i saluti. Si può dire “Hola” a tutti, anche ai genitori del/ la vostro/a fidanzato/a la prima volta che li conoscete (in Italia difficilmente direste loro “Ciao”). Quindi “Hola” = “Ciao” e/o “Salve”. Prendere l’aereo/treno si dice “tomar/coger el avión/tren”. Il verbo “coger” (da leggersi “coher” con l’h aspirata) significa in generale “prendere”. In sudamerica però, soprattutto in Argentina, significa....fare....ficki ficki...giusto per utilizzare un termine politically correct. Quindi se in Argentina dovete prendere il treno, dite “Tengo (devo) que tomar el tren” e non dite “tengo que coger el tren”, perchè a qualcuno verrebbe alla mente l’immagine di voi che da dietro cercate di....ficki ficki...con un treno, e vi riderebbe in faccia. Il sesso con un treno viene sconsigliato da chi ne sa di treni. Il sesso in un treno invece è vivamente consigliato, sempre da chi ne sa di treni. Chiusa la parentesi treni, passiamo agli aerei.

aeroporto: aeropuerto partenze: salidas arrivi: llegadas fare il check-in: facturar imbarco: embarque (da leggersi “embarche”) hostes: azafata (la z è una s con la lingua in mezzo ai denti) o auxiliar de vuelo steward: azafato o auxiliar de vuelo valigia: maleta decollo: despegue (da leggersi “despeghe”) atterraggio: aterrizaje

“Mi scusi...dovè la stazione?” si traduce: “Disculpe, donde está la estación?” oppure “Como puedo llegar a la estación/al aeropuerto?” (Come posso arrivare alla stazione/aeroporto?). E se prendete un taxi dovete dire al tassista, per esempio “lleveme al aeropuerto” (lleveme, significa “mi porti” - le 2 elle all’inizio vanno pronunciate come la j di juventus più o meno). Sinistra si dice “izquierda” (da leggersi “izchierda”) e destra si dice “derecha” (da leggersi “derecia”), parole utili da sapere se state chiedendo indicazioni, o anche se voleste mettervi a parlare di politica. Vi consiglio però di non farlo...siete in vacanza...e già quando tornerete a casa verrete bombardati, come al solito, da (brutte) notizie relative al mondo della politica. Vi meritate un sano riposo (“descanso” in spagnolo) soprattutto mentale, nel mondo reale. Que disfruten de las vacaciones y...hasta la próxima,

Bebo M.

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Per sopravvivere degnamente in Spagna

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s e g a p t x e n in f o s k r o w e th

MARCELLA SAVINO


Attraverso il tempo


Momenti spezzati


Senza titolo


49 Price: Stampa su carta fotografica 70x100 €300 cad

La mia fotografia parte sempre da una ricerca personale da cui attingo per sviluppare il mio lavoro. Nata a Catania, mi trasferisco a Milano per approfondire tecnica e conoscenza. Guardando il mondo attraverso la macchina fotografica e trascinata dalle correnti del mio stato d’animo ho sentito di doverlo distorcere e trasformare. Ho iniziato fotografando bands musicali e da quel momento ho sancito un rapporto con la musica che rimane ancora oggi una delle mie più grandi passioni; successivamente, il desiderio di sperimentare mi ha avvicinato anche al campo della moda e del ritratto a cui mi sono legata per poter raccontare, attraverso le immagini, scenari ogni volta diversi con la crescente esigenza di comunicare la mia visione sospesa tra immaginazione e realtà. Da meno di un anno faccio parte del collettivo Anonimartisti, che crede nell’arte senza compromessi per smuovere gli animi e che ha dato spazio alle mie opere. Con loro espongo nel nord Italia e in particolare a Milano.


Dio vi ha dato la fede, Satana i soldi. A voi scegliere chi invitare ancora per la prossima vacanza. La banalità è uno scontrino del ristorante dato allo studente di economia il quale, rispetto alla compagnia di ingegneri, medici e cazzeggianti, è ritenuto obbligato a saper fare meglio i conti. L’apice della banalità è invece scrivere questo esempio in un blog o in una pagina di Facebook. Ma la vita è fatta di molti momenti banali, cari lettori, quindi non solo ve l’ho scritto ma l’ho anche piazzato come inizio di questo post. Asimov, in Nove volte sette, raccontava di un futuro lontano dove le strategie militari erano affidate interamente ai computer in quanto l’umanità, abituatasi all’intervento degli elaboratori elettronici, non era più in grado di eseguire le più elementari operazioni aritmetiche. Io, nel mio piccolo, non ho alcuna remora ad usare la calcolatrice per dividere numeri con più di tre cifre o per quozienti fuori dall’insieme [1-5; 10 e multipli di 10]. L’importante è infatti saper gestire i numeri più che saperli calcolare; nel caso dello scontrino di cui sopra la massima si traduce quindi in una maggiore importanza del saper gestire il denaro che del saper fare ripartizioni a mente. Un laureato in economia deve quindi padroneggiare il ciclo della cassa in tutte le sue applicazioni quotidiane. Il caso più ricorrente nel periodo estivo è quello della vacanza in compagnia. Andiamo dunque alla ricerca delle soluzioni possibili per un’efficace ed efficiente gestione del denaro in spiaggia. Fondo democratico a supporto del benessere del popolo: non fatevi ingannare dalla terminologia sovietica, si tratta della banalissima cassa comune. E’ un metodo che funziona per importi piccoli su un numero di partecipanti elevato, soprattutto quando la spesa è destinata ad una gamma consolidata di prodotti/servizi. La sua applicazione classica è “la grigliata al canale”; guai invece ad usarla come fondo per periodi lunghi come una settimana al mare, i punti di scontro sono pressoché infiniti: quanto apportare? Cosa comprare? Chi deve conservare una così elevata quantità di denaro? Tutte questioni risolvibili forse con un semplice processo di voto, ma ci si rende presto conto che la maggioranza che ha deciso le quote è anche la stessa che sceglie quanto spendere, lasciando di conseguenza una parte del gruppo sempre in minoranza. Nonostante il patrimonio iniziale appaia elevato sarà sempre necessaria una dolorosa ricapitalizzazione quando si è ancora al 33% del periodo feriale, riscaldando i malumori e le tensioni sui mercati primari. Il mercato dei depositi interbancari: paga chi c’ha i soldi e dopo si fanno i conti. Metodo pratico e snello, che dà ossigeno agli spinacini che non vogliono pagare subito ma preferiscono dilazionare il debito in rate future (per esempio offrendo birra per tre weekend di fila). Il problema è che un numero di persone superiore a 5 genera una rete di partite doppie che dovrebbe assolutamente essere contabilizzata con cura ma che invece viene quasi sempre “tenuta a mente”. I rischi sono anche qui molteplici: saldi che non combaciano, schemi di compensazione multilaterali (A deve a B che deve a C che deve ad A), catene di leverage spaventose (A chiede i soldi a B il quale dice di prenderli da C che si rivolge a D che non ricorda di dovere quei soldi perché ha già pagato a F quando erano al ristorante.). E a quel punto non c’è Draghi che possa risolvere la crisi di liquidità.

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Vacanze Formigonzi: “Alla fine del periodo di vacanza si fanno i conti e ognuno paga la sua quota […] uno si fa carico dei biglietti aerei, uno del ristorante, il terzo delle escursioni, alla fine si dice tu hai speso 10, tu hai speso 5 e compensiamo.” Potrebbe sembrare simile al metodo precedente, solo che questa volta, al rientro dalle ferie, i partecipanti devono dimenticare con chi hanno trascorso il periodo. Eventuali pagamenti non conguagliati vengono regolati solo dopo l’intervento della magistratura. Libera scelta in libero Stato: vietato categoricamente pagare alla romana, qua si deve solo ciò che si è preso. Questo comporta l’apparente soddisfazione di tutti i viaggiatori, che fanno esattamente ciò che vogliono (e soprattutto ciò che possono permettersi). La frase: “facciamo una cosa tutti insieme” deve diventare “facciamo una cosa insieme, ma ognuno come cazzo gli pare”. Si va in spiaggia? Uno affitta il motorino, l’altro la bici, l’altro va a piedi e il quarto rimane a casa che ha sonno. Usciamo stasera? Due vanno in discoteca a caccia di figonze, due sul lungo mare a caccia di ragazze romantiche, uno a caccia di vodka nei bar e il quinto sta a casa che ha sonno (ma poi va a caccia di pornazzi sui canali locali). Individualismo finanziario fino al midollo. Domanda chiave nel viaggio di ritorno: “Ma tu cosa hai fatto di bello?”. Agenzia La Margherita (per smaliziati): ci si candida volontari come tesorieri del gruppo: una responsabilità non da poco visto che bisogna andare in giro col contante di tutti. Si risolve il problema della sicurezza del contante col gesto brillante di pagare tutto con la propria carta di credito. Poi, da soli, ci si reca alla cassa e si fanno sparire gli scontrini non appena vengono battuti. A quel punto, quando i compagni chiedono quant’è, si arrotonda sempre l’importo per creste tra il 2.5% - 5%.

Dio vi ha dato la fede, Satana i soldi. A voi scegliere chi invitare ancora per la prossima vacanza.

gli scritti dell'economostro

economia a cura di D. M. L'economostro http://economostro.blogspot.it/


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52 Foto di Umberto Dossena Link: www.sziget.hu facebook.com/szigetfestival http://www.youtube.com/user/szigetofficial www.fotodox.com


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A CURA DI DJ CERIO Quando Vera mi ha chiesto di scrivere qualcosa in merito allo Sziget Festival di Budapest ho avuto un sussulto di gioia ma un attimo dopo ho subito realizzato quanto sarebbe stato complicato cercare di descrivere qualcosa di indescrivibile. Ebbene sì, può apparire una banalità, ma lo Sziget è assolutamente qualcosa di INDESCRIVIBILE come allo stesso tempo qualcosa da vivere, almeno una volta nella vita. Non si tratta di un evento, di un luogo, di un meeting ma di un’esperienza. Ma cominciamo con le presentazioni formali: lo Sziget è uno dei maggiori festival europei di concerti, tant’è che quest’anno si è aggiudicato il prestigioso titolo di “winner of the best european major festival”. La meravigliosa casa che ospita ormai da vent’anni lo Sziget è l’Isola di Obuda, nel mezzo del Danubio, che divide in due la bellissima e sontuosa capitale dell’Ungheria, Budapest. Dal 5 al 13 agosto, tanto per non farsi mancare nulla. Ecco, ora provate ad immaginare questo luogo come il paradiso dei festival, dove centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni angolo del pianeta si ritrovano per ascoltare musica e per fare festa 24 ore su 24. Quest’anno 379.000 persone provenienti da 60 paesi del mondo hanno calcato i prati dell’isola di Obuda. Tra questa moltitudine c’ero anch’io, per il terzo anno consecutivo, insieme a 5 fantastici amici che si sono lasciati tentare ed hanno voluto immergersi nel vortice di emozioni, suoni, colori e sapori che è lo Sziget Guarda sul Qr code o sul sito di P-9 per vedere tutte le foto e leggere l’articolo completo! Adrenalina!


CARROZZE VOLANTI il mercatino hippy gipsy circense di Brescia ha deciso di avvolgersi di rose nello splendido Castello Quistini di Rovato con una nuova data: 14 Ottobre 2012. Carrozze Volanti è frutto del desiderio di creare una alternativa a chi fatica ad arrivare a fine mese, arrotondando con la vendita di cose che si hanno in casa, si è poi allargata ad artisti e artigiani per dare anche a queste categorie una valenza, e per difendere e proteggere la poesia che c’è in tale arte. Il mercatino sarà suddiviso in aree: Usato e riciclo di armadi e soffitte Vintage (usato firmato e abbigliamento d’epoca) Artigiani Artisti – Pittori, scultori, installatori, arti visive, Musicisti e circensi a cappello Mercatino kids Collezionisti Il Castello Quistini oltre alla bellezza del Palazzo stesso offre la possibilità di visitare il Giardino Bioenergetico, il Giardino Segereto delle Ortensie, l’Hortus Conclusus e l’Antico Frutteto, e presso l’azienda agricola Castello Quistini si possono acquistare Rose Antiche, Moderne, Inglesi e Botaniche presenti in oltre 1500 varietà, ortensie e peonie. Ci sarà un buffet biologico per chi desidera passare tutta la giornata alle Carrozze Volanti, tisane e merende alle 17, e un aperitivo alle 19 con il lancio delle lanterne sognanti. L’ingresso alle Carrozze Volanti e al Castello Quistini sarà di 3 euro (donazione a scopo benefico), e gratuito per i bambini. La mostra comincia alle 10 e finisce alle 20 e ci sarà anche in caso di mal tempo.

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FOTO : MASSIMO VISCONTI

interviste

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Mi sono fatto una torta piena di panna ACIDA e ricoperta di glassa “verde cresta Punk”, ci messo anche un po’ di olio della mia moto dentro. L’ho assaggiata ed era Buona! Poi per divertirmi l’ho schiacciata sulla faccia di mia zia Gertrude. Pensavo di divertirmi di più. La prossima volta ci metto anche un uovo. Fossi Ringo mi descriverei così sul mio biglietto da visita. Però direi che è più l’immagine che fa passare questa. Seduti per un oretta in un ufficio che sembra la camera di un ragazzino di 17 anni che è l’esperto della cumpa per quel che riguarda musica e borchie, Rocco Maurizio Anaclerio mi racconta della sua vita fatta di ricerca: prima mi fa salire sulle montagne russe, dice del suo lavoro in un beauty centre, poi a fare il tornitore, lava boccali di birra a Londra... E intanto la musica di sottofondo che scandisce i passi tra le ere politico/musicali degli anni 70/80. Poi mi smonta un po’ perchè i rockers si sa... così le cose le han fatte solo loro :-) “Altri anni” dice, “Allora con 50 mila lire ti compravi l’interrail e te ne andavi in giro per l’Europa... Magari facevi qualche tratto in autostop. Oggi sono cose che non puoi più fare, non in quel modo”. La vita per Ringo è esperienza e un “ci provo” tatuato sulla fronte. E’ generoso Ringo, si fa un bel viaggio in questa video intervista. Guardala sul sito o con il Qr-code qui sotto. A presto, grazie Ringaccio Alan Zeni


Kitchen

CRéME CARAMEL DI ZUCCA CON CATALOGNA SALTATA

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ingredienti per 4 persone 500g di zucca (tipo piacentina) 1 mazzo di catalogna 400g di panna fresca 80g di latte 1 uovo intero 80 g di albume Olio Sale Zucchero Uno spicchio d’aglio

Tagliare a pezzi la zucca, togliendo i semi ma lasciamndo la buccia, appoggiarla su una teglia da forno con carta oleata con la buccia verso l’alto e farla cuocere in forno a 170° per circa mezz’ora. Toglierla dal forno e con l’aiuto di un coltello tirare via la pola e frullarla con un robot da cucina e lascia raffreddare. Mondare la catalogna e tagliarla a pezzi di circa 1 cm, cuocerla in abbondante acqua salata, una volta cotta (al dente) scolarla e raffreddarla in acqua e ghiaccio e poi strizzarla con cura. Mettere in una padella due cucchiai di zucchero e uno di acqua e far cuocere a fuoco basso fino a che non diventa caramello, suddividerlo nei 4 pirrottini in alluminio monoporzione. In un recipiente mettere la zucca, la panna, le uova intere e l’albume, mischiare bene il tutto con una frusta e aggiustare di sale e pepe. Suddividere il composto nei pirottini, appoggiarli in una teglia da forno con bordi alti e riempirla di acqua (l’acqua deve essere almeno allo stesso livello del composto nei pirottini)cioprire con carta argentata. Cuocere in forno gia caldo 180° per circa 25 minuti. (quando rassoda è pronto) Lasciar raffreddare. Rosolare uno spicchio d’aglio e rosmarino nell’olio, toglierli e far saltare la catalogna, aggiungere sale e pepe se serve. Sformare il crème caramel in un piatto, fare una quenelle con la catalogna e appoggiarla sopra, un filo d’olio extra vergine e una macinata di pepe fresco. E’ possibile mangiare questo piatto in rassegna gastronomica del Lodigiano che partirà il 5 ottobre

OSTERIA PERBACCO

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visionari

take away:

storie d'asporto di Tommaso Lavizzari

nomaitre.blogspot.it

74 TAKE AWAY. Storie d’asporto. di Tommaso Lavizzari – nomaitre.blogspot.it ILLUSIONISMO CROATO. Sono le 10.30 del mattino quando arriviamo in Santa Monica, quella senza il mare però: via Santa Monica, Milano, zona Fulvio Testi. Ale ed io abbiamo appuntamento con Henry, pronti a partire per Zagabria, poi Belgrado, e rientro con tappa obbligatoria a Trieste per un omaggio alla tradizione: Spritz Bianco al Caffè Tommaseo, il più antico della città, luogo impregnato dei versi di Umberto Saba e disegnato dai burberi sorsi del Paròn Rocco. Il motivo del viaggio è semplice e folle: riscoprire paesi fantastici e culture ricchissime che l’Occidente ha dimenticato, forse, troppo in fretta. Calcio, Politica, Cultura, Musica e Sottoculture giovanili, il tutto legato a doppio filo, come in Italia non avviene da troppo tempo e, forse, da mai. Dopo quasi sei ore di viaggio arriviamo a Zagabria, Hotel Laguna: due casermoni in perfetto stile Comunista, dove ci viene offerta la possibilità di scegliere la camera preferita tra quelle precedenti al Regime o successive al Regime, in sostanza, pre-condizionatore o post-condizionatore. “Post, grazie”. L’Hotel è in periferia, Kranjčevićeva 29, esattamente dove desideriamo alloggiare, di fronte allo Stadio del NK Zagabria (Nogometni Klub Zagreb) il Club più antico di Croazia, il Club dei “Poeti”, la squadra del grande scapigliato Silvije Strahimir Kranjčević, cui è stato dedicato il Club, la Via e lo Stadio, dove i White Angels, Gruppo Ultras che sostiene la squadra, si recano a vedere la partita e che, quasi ogni sera, diventa il luogo di riferimento per la cena e il dopocena dei ragazzi del quartiere. Immaginatevi lo Stadio di un paesello della provincia italiana, quelli


che calcava vostro figlio, vostro fratello, il vostro fidanzato prima di conoscervi, quelli dove giocavate o, tuttora, giocate: erba spelacchiata e una tribuna laterale arrugginita, obsoleta, ma ricca di fascino, di amore, di passione; incastrate un Ristorante proprio sotto la tribuna, aggiungete due personaggi degni della “Banda Fratelli” che grigliano carne, pesce e arrostiscono maiali allo spiedo mentre servono Karlovačko ghiacciata, una delle birre migliori che abbia mai bevuto, e avrete lo Stadion Kranjčevićeva. Abbiamo cenato in maniera incredibile, semplice e genuina: branzino alla griglia, maiale arrosto, salsicce, costine, patate, insalata mista e di cavolo, ma la cosa migliore è avvenuta al termine della cena, quando abbiamo brindato con i ragazzi dei White Angels che, incuriositi dai volti nuovi, si sono presentati offrendoci bicchierini di Rakija,

famosissima grappa croata, biascicando una lingua strana ma comprensibilissima dal terzo brindisi in avanti. L’“Acqua Vitae”, infatti, distrugge qualsiasi virus e disinfetta qualsiasi ferita istantaneamente ma, oltre ai suoi usi medicinali, è la benvenuta in qualsiasi altra occasione poiché calma il palato affaticato dal sapore della selvaggina e regala un sogghigno ebete a chi la gusta senza remore. È una cura naturale per il Corpo e per l’Anima, un elenco di conquiste mediche versato in un bicchiere di Tradizione, talmente legato alla propria Terra Madre da essere sempre accompagnata dalla frase: “Se non avete provato la rakija fatta in casa, non avete affatto provato la rakija”, come si fa a rinunciare? Alla vostra, Amici Croati! DIGESTIVO MUSICALE: Marijan Domić - Iluzionist


visionari

NON GIOCARE COL CIBO di Riccardo Ghezzi - nomaitre.blogspot.it

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AYING WITH Giulia for ELISA BOUTIQUE Corso Roma N째 53, Lodi Foto: Claudio Gusmaroli Trucco: Sara Priori Special Thanks to: Maison Yamakabe




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85 IL TEATRO SAN BABILA DEBUTTA CON IL MUSICAL Tantissime novità saranno in programmazione per la stagione 20122013 al Teatro San Babila di Milano. Oltre alle ormai rodate stagioni di prosa e opere e operette con orchestra dal vivo, si assisterà a concerti gospel e alle “chicche teatrali”, ossia spettacoli di una sola settimana con Grandi Attori protagonisti e grandi tematiche. La prima “chicca”, che sarà anche lo spettacolo di apertura della stagione teatrale, andrà in scena dal 2 al 7 ottobre 2012 e sarà un musical teatrale intitolato “Valjean – ogni uomo ha la propria redenzione”, proposto dall’Associazione 9430 con regia di Fabrizio Crivello e tratto da “Les Miserables” di Victor Hugo. Interamente musicato al pianoforte e rigorosamente cantato dal vivo è una novità per il San Babila, che quest’anno debutta anche con questo genere, pur mantentenendo prezzi accessibili e concorrenziali. Jean Valjean è un detenuto condannato ai lavori forzati che viene coinvolto in una rissa e, invece di evadere quando ne ha la possibilità, si ferma ad aiutare un secondino, salvandogli la vita. Questo suo gesto gli vale la grazia e viene scarcerato, ma la sua vita è ormai segnata dall’esperienza del carcere. Respinto da tutti, senza amici, inizia una lotta all’ultimo respiro per dimostrare di essere un uomo e non un numero


86 IL VINO IN ROSA…PER TUTTI! a cura di enrico maglio

wine and...

Perlage Store - Via Conciliazione, 4- Melegnano (MI) www. perlage.ilbarbarossa.it - perlage@ilbarbarossa.it - Tel. e Fax 02 - 98 11 92 02

Partiamo da una mia grande convizione…il vino è come un angelo…Non ha sesso! Non esistono i vini da donna, da uomo… il vino è VINO, punto e stop! Quando in enoteca entra un cliente e mi chiede un vino “da donna” oppure “mi raccomando non una cosa da donne, ma un vino strong” mi verrebbe voglia di investire del tempo ad affrontare la questione per capire cosa sta intendendo per “vino da donna”. Certo, i vari gewurztraminer, moscato giallo, sauvignon possono essere apprezzati di più da un pubblico femminile, ma quanti maschietti ne vanno matti? Neconosco un bel po’…e poi io non mi priverei di un Gewurztraminer Lunare di Cantina di Terlano, 15% vol. di alcool, profumi e sensazioni incredibili, solo perché il vitigno è considerato da donna! Per non parlare dei Rosè, vini nella maggior parte dei casi tutt’altro che femminili! Provate un Ferrari Trento DOC Perlè Rosè, Pinot Nero 100%... secondo gli stereotopi di cui sopra un classico vino da donna, è rosè!Beh… io di femminile in questo vino ci vedo ben poco, escludendo l’aspetto cromatico ovviamente! Oppure un Champagne A. Roger Rosè Grand Cru, anche qui Pinot Nero in purezza, maschio fino al midollo! Poi c’è la categoria dei Rosati, ottenuti grazie al contatto più o meno prolungato delle bucce con i mosti durante la fermentazione. Bucce e mosti di vino ROSSO… Il risultato è molto spesso un vino fresco, leggero, profumato, soprattutto floreale come rosa, viola o frutti come ciliegia. Anche se in alcune zone d’Italia il vino rosato non è sempre un prodotto di facile beva, o meglio non semplice come possa sembrare! “…non importa che tu sia uomo o donna, tu ogni volta che devi scegliere un vino non avere pregiudizi…fatti guidare dal tuo Sommelier di fiducia e vedrai che il/la partner apprezzerà la tua scelta!”. Bevete bene, bevete responsabilmente.



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photographer

s e g a p t x e n n i f o s k r o w e h t

CLAUDIO GUSMAROLI







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CLAUDIO GUSMAROLI “Fotografo per passione ed amor per la Bellezza”. Claudio Gusmaroli, 23 anni, nato a Lodi, si dedica alla fotografia a circa 18 anni ed inizia a fotografare . Si avvicina sempre di più a quest’Arte, cercando di trasformare la passione in un vero e proprio lavoro. Decide di dedicarsi maggiormente alla fotografia di Moda e riesce in poco tempo a farsi conoscere ed entrare in questo mondo; proprio grazie al contatto con questo tipo di comunicazione nasce l’idea di Artemis, un calendario che presenterà a breve e che ritrarrà 12 ragazze della città di Lodi senza veli. Con il prossimo numero di P-9 vi sveleremo tutti i dettagli di questo progetto! http://www.wix.com/gusma23/claudiogusmaroli gusma23@yahoo.it


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s e g a p t x e n n i f o s k r o w e th

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Marco Cattaneo







103 Work Title: “Alla ricerca di me” Un viaggio interiore sulla strada del cambiamento.Abbandono.

MARCO CATTANEO PHOTOGRAPHER & DIRECTOR Fotografo incontenibile esploratore dell’animo del mondo: non ama parlare del suo lavoro, è attento ad ascoltarlo. Ride, salta, balla, urla ... il resto poi lo respira attraverso la fotografia e la ricerca dell’ essere. “Il presente è il passato un minuto dopo, l’attimo è Immortale.” CATTA Visual Arts Studio Via Mecenate, 79 - 20138 Milano, Italy 15 Washington Square North New York, NY 10012, United States www.catta.biz cattaweb@gmail.com


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105 s e g a p t x e n n i f o s k r o w e th

Sara Priori

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SARA PRIORI Truccatrice moda/cinema/teatro/foto/spose diplomata all’accademia di trucco artistico Milano titolare del centro estetico “le Mirage” Borgo San Giovanni, Via Garibaldi 19 Tel: 0371 - 92952


NELLA kucina di Kiara

kucina di Kiara: LE RICETTE http://kucinadikiara.blogspot.it/

L’autunno oramai è alle porte…è proprio qui, dietro l’angolo, bell’e pronto tutto per noi. Non so voi, ma a me mette una tristezza acuta. Sarà il fatto di abitare nel cuore della Pianura, saranno le nebbie, le giornate accorciate, il buio che arriva prima, non so, ma l’autunno e l’inverno non mi sono mai piaciuti. Che poi, parlo tanto d’autunno, ma le mezze stagioni non esistono praticamente più e ci si ritrova in un baleno catapultati dentro i nostri cappotti, avvolti stretti negli sciarponi di lana. Il lato positivo di tutto ciò lo trovo, come sempre, nella cucina. Via libera all’accensione del forno…anzi, una volta in più fa pure piacere perché l’ambiente si scalda ulteriormente. E quindi a voi queste ricettine, tutte dolci, per scaldare un po’ anche i vostri cuori!

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QUATTRO QUARTI con SCIROPPO di AMARENE Il nome quattro quarti deriva dal fatto che i quattro ingredienti principali: burro, farina, uova e zucchero sono sempre in proporzioni uguali ovvero in 4/4. Ingredienti: 4 uova 200 g di burro 200 g di zucchero 200 g di farina 0 un pizzico di sale un cucchiaino di lievito un cucchiaino di estratto di vaniglia (sto preparando quello home-made...tra qualche mese la ricetta!) sciroppo amarene granella di zucchero ho messo tutti gli ingredienti nel mixer tranne lo sciroppo di amarene. Mescolate fino ad avere un composto liscio e cremoso.Versate in uno stampo da plumcake foderato con carta forno.Variegate la superficie con lo sciroppo, cospargete con granella di zucchero a piacere ed infornate per 45 minuti a 170°C (per i tempi di cottura regolatevi col vostro forno; a me sono serviti 45’ ma il mio consiglio è di fare la prova stecchino, così non si sbaglia!).


CAKE DI PESCHE E RICOTTA Per la base (stampo da 26 cm diam): 400 g di biscotti tipo Digestive 160 g di burro sciogliete il burro in un pentolino; nel frattempo riducete a farina i biscotti servendovi di un mixer. Versate il tutto in una ciotola e amalgamate bene. Rivestite uno stampo a cerniera di carta forno. Versatevi la base per la torta e appiattite per bene con una spatola di silicone. Rivestite anche i bordi, se invece utilizzate uno stampo più grande, vi sarà sufficiente ricoprire solo la base. E ora passiamo al ripieno: mettete in una ciotola 500 gr di ricotta, 2 tuorli, 8 cucchiai di zucchero, la buccia grattuggiata di un limone e amalgamate bene il tutto. Aggiungete poi due pesche tagliate a tocchetti. Incorporate al tutto 2 albumi d’uovo montati a neve insieme ad un cucchiaio di zucchero. Versate il composto sopra la base e infornate a 170°C per 45’ circa.

CROSTATA MORBIDA di MARMELLATA Ingredienti: 125 gr di zucchero 1 uovo 75 gr di burro 75 gr di yogurt greco 300 gr di farina ½ bustina di lievito per dolci sale 300 gr di marmellata a piacere

Mescolare lo zucchero con l’uovo, poi aggiungere burro ammorbidito, yogurt, farina, lievito, sale e impastare bene (io ho messo tutto in planetaria col gancio a foglia). Tenere da parte un pezzettino di impasto e stendere il resto con il matterello sopra alla carta forno già di misura per la tortiera. Sistemare questa base stesa sulla tortiera e farcirla con la marmellata. Con la pasta frolla rimasta preparare delle striscioline sottilissime per creare il reticolato della crostata (tenetele a debita distanza perchè in fase di cottura lieviteranno rischiando di sovrapporsi se troppo vicine). Cuocere in forno per 25-30 minuti a 180 gradi. Se volete una versione più croccante omettete il lievito!


PERLAGE- Barbarossa Wine Store. bottega di vini ed eccellenze perfetto per: chi vuole un buon vino a un buon prezzo e a chi vuole un ottimo vino al prezzo giusto. molto preparati i proprietari sapranno consigliarvi un po’ su tutto quel che riguarda il buon bere e il buon cibo. ENORAFO orafo, wine bar e bottega con delizie culinarie perfetto per: chi vuole godersi il tempo senza fretta lasciandosi guidare dalla ricerca enologica e culinaria dei proprietari. All’ occorrenza vista la proposta orafa buono anche per proposte di matrimonio, brindisi e cenone improvvisato “IL mattino ha l’ORO in bocca” e allora passate all’ENORAFO una mattina per bere un caffè. ENORAFO questo il nome del primo wine bar di Lodi che ha aperto i battenti da un anno circa nel cuore della città, nella galleria di piazza Vittoria. Il nome racchiude in sé le radici e il futuro di uno spazio piccolo ma suggestivo, arredato in maniera originale, dove per anni un artigiano ha lavorato i metalli e dove con la stessa cura e ricerca per il dettaglio ora “gli enorafi” propongono prodotti che abbiano nella qualità il loro denominatore comune. Colazioni, pranzi, aperitivi, cene e… oggetti di artigianato orafo… con il sorriso sulle labbra, questa la proposta dell’ ENORAFO “degustazione e bottega”, è infatti possibile acquistare i prodotti enogastronomici degustati con dei prezzi dedicati all’asporto. La linea dell’enorafo è quella della ricerca della qualità: dai vini, una ottantina di etichette tra rossi, bianchi, bollicine e rosé (di cui una quindicina disponibili al calice), ai cibi, una selezione di salumi, formaggi e prodotti frutto delle eccellenze territoriali, nazionali e internazionali, fino al caffè rigorosamente arabica mono origine a tostatura artigianale. In un ambiente piacevole e informale il locale dispone di una trentina di posti a sedere disposti su 2 piani e di un delizioso giardinetto, incastonato tra i palazzi del centro storico, con un suggestivo albero di vite nel mezzo circondato da una trentina di sedute . D’effetto la scala che porta al piano superiore e le bottigliere in corten a tutta parete che si abbinano ad un bancone unico con un top in ardesia. Oltre alle consuete proposte quotidiane (dalle colazioni alle cene) vengono organizzate banchetti per eventi e cerimonie e un percorso di degustazioni enogastronomiche e di esposizioni artistiche che occuperanno la prossima stagione invernale. Da quest’estate l’orario di apertura è stato ampliato dando la possibilità di effettuare cene anche durante i giorni della settimana. Galleria di Piazza Vittoria, Lodi Tel: 0371 67791 - e-mail: enorafo@gmail.com

Perlage non vuole essere considerata una “boutique del vino” ma un punto di riferimento nel campo enogastronomico per Melegnano e dintorni. Oltre al vino, 200 etichette circa, al Perlage potete trovare varie tipologie di olio, pasta, aceto e il famoso sale di Cervia, oltre che a prodotti d’alta qualità europei quali le Anchoas del Cantarbico e il Tonno Bonito del Norte. Non dimentichiamo le linee esclusive di cioccolato di Gobino, di Ta’ Milano e la famosa “Torta Pistocchi” di Firenze.

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Al Perlage troverete inoltre un’ampia gamma di Champagne a prezzi contenuti, piccole Maison con prodotti eccellenti a prezzi interessantissimi. Ampia selezione di vini francesi con qualche etichetta del resto del mondo. Lo staff del Perlage è a completa disposizione per cesti regalo personalizzati e consegne a domicilio. Via Conciliazione 4 , 20077 MELEGNANO (MI) Tel./Fax 02-98119202 Mail perlage@ilbarbarossa.it

GIPSY cocktail bar, pizzeria, paninoteca con cucina perfetto per: qualsiasi cosa si voglia fare tra amici o in coppia. Buono per la fame vorace ma anche per stuzzicare qualcosa con una birra o un Cocktail. Dopo anni torna l’icona del Gipsy. La nuova struttura riprende tutti i pregi di quella vecchia, lasciata nella zona del centro commerciale di Lodi, migliorando sotto tutti i punti di vista partendo da estetica e illuminazione. Ma quando c’è da fare festa, giù gli interruttori...si brinda! Anche qui in Via Salvagreca ampio parcheggio e una zona dove non si da fastidio a nessuno, nemmeno alle ore piccole. La cucina infatti chiude alle 3 e i proprietari ci tengono a dire che chiude alle 3, quindi fino alle 3 meno 5 si accettano ordinazioni. Immancabile quindi l’appuntamento “asciugatutto” del week end, da mezzanotte spaghettata per tutti a 3 euro. Aperto anche a pranzo con un buon menù servito a tempo record. Via Salvagreca, Lodi Tel: 0371- 564607


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ARIETE La chiave del vostro successo è il senso pratico che fa di voi le piccole e invincibili macchine da guerra che siete. Ma non dovete far sì che obblighi morali e situazioni complesse vi fermino e vi rubino tempo prezioso. Siate meno esigenti con voi stessi e imparate a sfruttare questo dono della praticità senza legarci ansie e dubbi. La notizia che tanto aspettate non arriva? state tranquilli, le stella sono favorevoli fino alla primavera! TORO Periodo proprizio sotto il punto di vista lavorativo! Talento, grinta, esperienza, voglia di fare non vi mancano di certo e Mercurio si allea per farvi rimpolpare un pò il salvadanaio che le ferie avevano prosciugato manco fosse la riserva idrica del Malawi. La vita sociale si fa sempre più interessante, la fortuna vi bacia!e non solo quella: cari torellini siete circondati da innumerevoli giumente che vorrebbero accarezzare il vostro bel pelo fulvo. Date il via alla corrida! GEMELLI Se il mondo fosse zuccheroso, con orsetti colorati che vi regalano miele e pieno di caramelle gommose al posto degli alberi, saremmo o in video di Katy Perry oppure nella vostra bella testolina. Lo so che certi capi, colleghi, amici, nemici andrebbero eliminati con uno schiocco di dita, ma non fatevi condizionare da nessuno di loro. Le vostre ambizioni lavorative e goliardiche si realizzeranno anche senza di loro. Ma è l’amore che vi premia e vi regala momenti di cioccolato e panna. CANCRO Una nuova vita. Questa è la sensazione che vi riempie ogni cellula, che sentite scorrere nelle vene. Vi siete sganciati finalmente di quelle situazioni negative e di tutta quell’ansia di perfezione e avete cominciato a vivere senza pensare a ieri e a domani. ll lavoro gratifica, l’amore vi da sicurezza (alleluja) e serenità (alleluja bis) ma fondamentale è che gli astri allungano questo periodo di occhio a cuoricino per tutto il 2013. Finalmente Saturno se va ciao ciao. LEONE Periodo sfigato lo so, ma ne uscirete in fretta. Voi non siete lagnosi, depressi, inconsolabili quindi fuori gli attributi e andate avanti. Se avete commesso errori irrimediabili non disperate, ma fatene tesoro per la prossima volta. La vostra criniera è sciupata e dopo questa lotta forse avrete delle cicatrici, ma non dovete abbattervi mai. Urano è storto, Plutone pure quindi non è neanche colpa vostra in fondo (vabbè lo sappiamo tutti che non è vero, ma cercavo di darvi una botta di vita). Lavoro premia, soldo rallegra, uscite e fate un bel sorriso. VERGINE Siete creativi, loquaci e amichevoli, se ci fosse una scala della vostra popolarità quest’autunno avreste voti altissimi. Giove e Marte vi cullano e proteggono, rendendovi richiestissimi sul lavoro. Sappiamo entrambi che per essere dove siete avete sudato parecchio, vi siete scartavetrati i pensieri per mesi e mesi, ma ora basta! godetevi questo momento di gloria e dateci dentro (sì sì parlo anche di attività lettifere)

acura di inelli elizabeth

oroscopo

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BILANCIA Economia e salute mandano messaggi felici e rassicuranti. La vostra vita procede bene e siete sereni, anche l’amore vi avvolge come un bellissimo maglincino di cachemire. Eppure sentite che cìè qualcosa che non va, una misteriosa sensazione vi fa agitare lo stomaco e non sapete perchè. Distraetevi, fate shopping, palestra, snorkeling, tiro con l’arco: non è niente di grave, sono solo Saturno e Marte che vi vogliono rompere le scatole. SCORPIONE Il vostro cielo è un pochino storto e voi infatti fate fatica a mettervi in marcia. E se riuscite a partire, alla prima curva vi ferma la polizia e voi sicuramente non avrete pagato il bollo. Se aggiungiamo la famiglia che ultimamnente è fastidiosa come la zanzara tze tze siamo a posto! Siete davvero stressati, unica soluzione e calmarvi e cercare di cooperare con chi vi sta attorno. Non siate impuldivi, analizzate bene cosa fare e dopo agite. No fretta. SAGITTARIO Urano e Venere alleati vi fanno ritrovare serenità, spensieratezza e quella grinta che gli eventi appena trascorsi avevano un bel pò ingrigito. Vi attende un autunno colorato e proficuo, recuperate successo e motivazione, oltre ad autorevolezza e fiducia. Favoriti anche i viaggi e gli spostamenti in generale, quindi se proprio vi annoiate in attesa del colpo di culo che non arriva mai, scambiate di posto tutti i mobili della casa.

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CAPRICORNO ahahaha le barzellette che mi raccontano sono meno ridicole di quello che raccontate a voi stessi. Perchè invece di accettare questa situazione con tutti i suoi lati negativi, avete fatto un gioco di prestigio alla Silvan così allucinante da ribaltarla e renderla positiva ai vostri occhi? Le stelle, specialmente Venere in amore, vi danno la possibilità di uscire dal pantano, ma voi dovete attaccarvi alla corda se no come può salvarvi da sola una biondona come Afrodite appena uscita dalla manicure?

ACQUARIO è sabato mattina e sto facendo colazione con le patatine fritte. Questo mi ricorda voi amici Acquario, perchè siete in un periodo di pace e serinità, dove fate cose che non si connettono le une con le altre, ma il risultato è sempre grandioso. Approfittatene per lanciarvi in quel progetto così difficile da non sembrare vero, adesso avete sia la grinta, sia le stelle tutte al loro posto. Notizione, consensi, finanze e conferme in arrivo. PESCI Semplicità è ciò che più vi occorre ora. Potreste trovarvi ad essere più complessi delle istruzioni del Risiko sia nei vostri ragionamenti sia nel frutto di questi, cioè nelle vostre azioni. Tutto diventa fonte di ansia, dal comprare il pane allo scegliere il colore della pochette da abbinare al vestito. Soldi e lavoro vanno a gonfie vele, l’amore pure perchè quindi rovinare tutto con le proprie mani? Srotolate la matassa e ricominciate da capo.


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