Progetto-9 113

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Foto Luigi Mazzucchi - Michele Checchia. Comunicazione Le-reclame.com


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numero 13 numero 12

progetto-9.com


tutte Le nostre Video interviste ringo ivan quaroni ambra marie amelianna loiacono giulia salvi mike maric Andy fluon

Luigi Rossetti Direttore Responsabile Editore PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Redazione Tel. 0371.417.340 Fax. 0371.417.339 e-mail: redazione@progetto-9.com Idea e Responsabile realizzazione Alan Zeni Revisione Totale Iolanda Verri Creazione comunicazione e impaginazione Le-Réclame 320 75 78 678 Concessionaria della Pubblicità PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Stampa San Biagio (GE) Pubblicazione mensile Registrata al tribunale di Lodi Il 30/3/2011 Autorizzazione numero 4/2011 Distribuzione Gratuita c/o punti selezionati Questo N° è stato stampato in 15.000 Copie Copyright 2011 Promo Pubbli Press Tutti i diritti riservati testi e immagini contenute in questo numero non possono essere riprodotte senza l’autorizzazione dell’editore

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stefano senardi

diary PAG.12 trasferiti per caso pag.14 Le MANUFATTUCCHIERE pag.22 the list pag.25 80 pag.26 style pag.32 i corsi di bebo PAG.44 intervista a michael rotondi pag.51 intervista apippo crotti pag.66 intervista ad andrea pellizzari pag.70 beppe l'amico di sampei pag.78 visionari take away pag.79 visionari non si gioca col cibo pag.82 la kucina di kiara pag.84 bere e bere pag.86 lunatik pag.88 wine and music pag.90 la poesia di catalano pag.91 sound&vision pag.92 le maglie stereo pag.98 reportage beijing pag.108 locali pag.114 oroscopo pag.117 le foto delle serate pag.120

saturnino rosario pellecchia franco bolelli andrea pellizzari stefano signoroni i protagonisti di priscilla debora caprioglio andrea gioacchini gigio alberti eugenio scotto vittoria hyde matteo ragni daniele luppino caponord duilio forte matteo ceccarini orange guardale sul nostro sito www.progetto-9.com

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Relazioni Int/Est: Vera Delmiglio 347 54 30 845 | Contatta il giornale: direttore@progetto-9.com Phone: +39 346 60 15 111

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Se sei in giro per il mondo contattaci e raccontaci la tua quotidianità lontano dall’Italia, le cose belle e le cose meno belle, quelle alte e quelle basse, le verdi e le blu! Qui tutti han sete di sapere che gusto ha una passeggiata nelle tue vecchie scarpe sulla tua nuova strada.

india esperienza di Dan Marinos

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All’Indian Institute of Management di Ahmedabad ci sono, oltre a me, una cinquantina di studenti stranieri, quasi tutti ambasciatori della cara vecchia Europa. Per quanto i tedeschi e i francesi facciano a gara a chi viaggia più lontano e in maniera più sconclusionata, e per quanto un tizio svedese – che, ohibò, conosce a memoria i cori della Lazio – sia intenzionato a provare le droghe di tutto il Paese, il viaggiatore che merita il premio della critica nella categoria “mine vaganti” va all’apparentemente anonimo Antoine, rappresentante del certamente anonimo Belgio. Ho avuto il piacere di averlo come compagno d’avventure in due viaggi importanti, a Jodhpur e a Delhi. La caratteristica principale di Antoine è quella di voler sempre oltrepassare di appena un passo (e non più di un passo) quanto scritto e prescritto nelle guide turistiche. Il suo desiderio quindi non è quello di scatenarsi oltre ogni limite con i peggiori funghi dei rave party di Goa, né di spogliarsi di tutto quello che possiede per provare un’esperienza mistica in un âshram sulle montagne: vuole semplicemente trasgredire il buon senso di un normale viaggiatore. Le conseguenze possono essere tanto deludenti quanto interessanti. E’ davvero credibile che attorno a Jodhpur, una delle più belle e turistiche città indiane, esistano villaggi dove la gente vive completamente isolata dal mondo? Ovviamente no, ma Antoine, convinto da chissà quali racconti, mi ha costretto ad accompagnarlo in un tour guidato per la campagna alla ricerca di questi fantomatici personaggi. Abbiamo visto il solito povero vecchio che vive in una capanna, il solito artigiano col giardino colmo di vasi, la solita cooperativa di tessitori di tappeti il cui proprietario custodisce gelosamente le sue fotografie con Bill Clinton e il Principe Carlo. Il povero belga fu deluso come un bambino che scopre che a Disneyland non c’è davvero Topolino, ma che ciononostante continua a credere che esista veramente, da qualche parte. Il lato interessante si è invece rivelato a Delhi, dove Antoine ha sentenziato: “Voglio un burqa. Andiamo a comprare un burqa.”. Ho provato a capire il perché, e a quanto pare egli trovava semplicemente divertente recarsi nel mercato arabo ai piedi della Jama Masjid, la più grande moschea in India. “Ma cosa te ne fai?” “Lo uso a carnevale!” “Ma cosa dirai a chi te lo vende?” “Che è per una mia amica indiana che vive in Belgio!”. Ho provato a fargli capire che poteva risultare sconveniente, o addirittura irrispettoso nei confronti dei mercanti. Fatto sta che ci siamo andati, e come previsto la tensione tra noi e i musulmani del negozio era sensibile: come se ciò non bastasse, Antoine ha chiesto se ne avessero uno più bello, poi uno meno costoso, poi che gli venisse mostrato come indossarlo correttamente. I cinque musulmani ci guardavano di sott’occhi e proferivano pochissime parole. Un consiglio: imparate sempre a salutare come si deve, all’estero. Niente scioglie il ghiaccio (e salva il vostro amico Antoine dalle scimitarre) come un Assalam-o-Alaikum pennellato come si deve. Perfino a Milano funziona.



TRASFERITI PER CASO Parigi mese#1 “Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.” (Friedrich Nietzsche) La partenza, così, è stata motivata. Ora tra pochi giorni spegneremo le candeline del primo mese, conclusioni: - Parigi è stupenda - Il tempo ci ha graziato

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- I francesi sono più cortesi di quello che si possa pensare ma soprattutto di quello che insegnano i cliché … per ora solo persone gentili GIURO! - I musei hanno la coda fuori - Le radio passano dell’ottima musica. - TROVARE CASA è UN INFERNO comunque trovata! Palais de Tokyo (http://www.palaisdetokyo.com/) , museo d’ arte moolto contemporanea, la prima domenica parigina l’abbiamo passata li, ad un “BrunchBazart”. Evento itinerante che tocca diversi musei di Parigi. Inizio alle h12.00 fine alle h00.00. A parte l’afflusso indicibile di gente di ogni tipo, in coda fino alla mezzanotte, c’era tutto: brunch, giochi edu per bambini che giravano felici per l’esposizioni permanenti del museo, stand di moda vintage e di moda di giovani creativi. Potevi farti i capelli, farti truccare, farti fotografare, vedere film e farti accompagnare per le varie installazioni da una guida pronta a spiegarti ogni opera presente al museo. Insomma come dicono i francesi GENIAL! Radio, (piccola parentesi: consiglio arrivato da una coppia di amici ad una serata di musica/teatro a dir poco surreale al Cirque Electrique (http://www.cirque-electrique.com/) allego foto) Novaradio .. (http://www.novaplanet.com/ ) musica di ogni genere, di ogni nazionalità, per tutto il giorno con pochissime interruzioni.. esempio: canzone reagge ucraina che ha fatto impazzire Andrea: dei Cinque Nizza “Soldat”. canzone che ha fatto impazzire me di Prince “Celsea Rodgers” (amantidiPrincecheleconoscetetuttenonodiatemi io non la trovo nemmeno sul Tubo!!) Ps: per il prossimo capodanno.. fuori dal centro ci sono ottimi ristoranti che non fanno cenoni (abbiamo speso 40€ a testa con due bottiglie di vino, dolce etc. Se decidete di stappare in strada dopo la mezzanotte molti locali pub hanno Djset: si balla, ci si diverte e non c’è ingresso! Se dovete prendere i mezzi, gratis e aperti per tutta la notte muovetevi prima delle 23, perchè se no rischiate la morte per soffocamento) Vi salutiamo con tante foto! à la prochaine Manusch&Andrea









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25 Quando la montatura si vede, occhiali da vista diventano accessorio indispensabile, i consigli dei big del settore: richiami retrò, nei colori rosso e nero. Perfetti per dare carattere al viso e per un total look sportivo o professionale. Trovati da: Centro Ottico Europeo Via Cavour, 28, Lodi Nel mondo della moda si sente spesso parlare di “ pezzi base” . Il gilet di pelliccia, esteticamente da sempre Bohemienne, si è evoluto a capo di sovrapposizione, minimalistico, corto o semplicemente Hippie- Chic. Il montgomery, capo “cult” degli eterni anni 80, portato anticamente dai pescatori e in seguito dalla marina, vede il suo ritorno. Diventa confortevole, cambia lunghezza, materiali e colori. Ieri unico e vintage, oggi casual coat dai mille volti. Trovati da: Pierremoda Via XX Settembre, 14, Lodi Stile Yuppie. Tradizione e stile inconfondibile, rappresentano eccellenza nella forma e nel materiale. Stringate, in camoscio, suola carrarmato perfette abbinate oggi ad un jeans baggy, t-shirt bianca completando il tutto con un cappotto a taglio vivo in lana, per una nuova quotidianità e mascolinità. Trovati da: Casa del Cachemire Via Garibaldi, 6, Lodi ll giusto connubio, tra moda indossata e arredamento come non mai oggi si allinea, un ripercorrere adattamenti e gusti del passato. Come “la toile de Jouy”. Per la casa, raffinato tessuto creato nel 700, scene pastorali, di caccia, oppure fiori e paesaggi. Riscoperto oggi da molte aziende made in Italy. Coperte, cuscini, cagnolini ferma porta, niente è rivestito al caso per una DiMora, sempre ricercata e personale. Trovati da: Dimora, abitare classico Via Nino Dall’Oro, 20, Lodi


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Comunicazione rivolta a tutte le Associazioni culturali Biblioteche Centri di aggregazione e diffusione delle arti Enti ed istituti preposti alla valorizzazione della cultura della provincia di Lodi Lodi, 1 febbraio 2012 OGGETTO Ricognizione sui giovani artisti operanti nel territorio di Lodi Il gruppo di lavoro Ottanta, in collaborazione con il Comune di Lodi e la Fondazione Banca Popolare di Lodi, nella prospettiva di un rinnovamento culturale più che mai necessario in questo periodo, intende proporre un censimento dell'arte giovane di Lodi, intesa come la produzione coerente di quegli artisti nati o residenti nel lodigiano che abbiano sviluppato un percorso ed un lavoro originale nei primi anni di attività dopo gli studi accademici. La ricognizione sulle realtà creative emergenti fra i talenti del territorio si circoscriverà, per il momento, agli artisti nati tra il 1980 ed il 1990. Chiediamo pertanto il contributo delle Istituzioni culturali presenti sul territorio, delle associazioni, delle biblioteche e dei centri di interesse, ad invitare i giovani artisti meritevoli a segnalare la propria anagrafica ed il proprio portfolio: la loro produzione sarà oggetto di indagine e censimento da parte di altrettanto giovani curatori, andando a costituire un archivio fondamentale per le future iniziative espositive del Comune di Lodi e della Fondazione Banca Popolare di Lodi che resterà a disposizione del gruppo di lavoro e di questi Enti. Le modalità di iscrizione al censimento sono le seguenti: – – –

accedere al sito web: → http://ottanta.jimdo.com nella sezione 'come partecipare' compilare il formulario in ogni sua parte, allegando un portfolio nel formato PDF autorizzare il trattamento dei dati personali

Ottanta è a disposizione per ogni ulteriore informazione sul progetto all'indirizzo e-mail → gruppo.ottanta@gmail.com Si prega di dare a questa comunicazione la massima visibilità e di affiggerla negli spazi preposti. Codiali saluti,

Gruppo Ottanta Arianna Angeloni Paola Fenini Sibilla Maggio Miriam Mosetti



Foto Marco Cattaneo. CattaStudio




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Fotografie Luigi Mazzucchi - Michele Checchia. Comunicazione Le-reclame.com



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Hola a tod@s ¡Hola a tod@s!

A L B A SE H

Come probabilmente già saprete la Spagna si trova in una situazione economica-sociale-politica veramente critica: lo Stato non ha soldi, la gente non ha lavoro (nè soldi), e i politici non hanno la più pallida idea di come fare per migliorare tutto ciò. Il panorama è il seguente: “hay crisis” (c’è crisi) ma bisogna comunque lavorare (trabajar) per poter avere soldi (dinero) che ti permettano di mangiare (comer), pagare l’affitto (pagar el alquiler) e le bollette (las facturas). Per trovare lavoro, bisogna innanzitutto cercarlo (para encontrar trabajo, primero hay que buscarlo), e quindi bisogna riuscire ad avere dei colloqui di lavoro (entrevistas de trabajo) in qualche azienda (empresa).

L O N A P S E

Nel vostro curriculum vitae dovrete scrivere le seguenti cose: DATOS PERSONALES (dati/informazioni personali) Lugar y fecha de nacimiento (luogo e data di nascita) Nacionalidad (nazionalità) Dirección (indirizzo) Estado civil (stato civile) Permiso de conducción – Carnet de conducir (permesso di guida, patente) Datos de contacto, teléfono – email (dati di contatto) FORMACIÓN ACADEMICA (istruzione e formazione) CONOCIMIENTOS INFORMATICOS (conoscenze informatiche) IDIOMAS (lingue) EXPERIENCIA PROFESIONAL o LABORAL (esperienza professionale) AFICIONES (hobbies) Alcune parole utili random: Lavoro – trabajo Ufficio – oficina o despacho Fabbrica – fabrica Capo – jefe (la “j” è aspirata come sempre) Colleghi – colegas o compañeros de trabajo Supervisore – supervisor Computer – ordenador Riunione – reunión Busta-paga – nómina Certificato di malattia – baja por enfermedad Cameriere/a – camarero/a Negozio – tienda Cassa - caja Commesso/a – dependiente/a Commerciale – comercial o vendedor

Poi ovviamente ci sono un sacco di altri lavori e specializzazioni...ho indicato i più comuni. Ad ogni modo vi sconsiglio vivamente di venire in Spagna a cercare lavoro in questo momento dato che difficilmente lo troverete, a meno che vi abbiano offerto un’ottimo lavoro dall’Italia. Tenete presente che se fino a poco tempo fa venivano dal centro-sud America a cercare lavoro in Spagna, adesso sono gli spagnoli che vanno a cercare lavoro in centro-sud America (o in Germania, Svizzera...).

i corsi di bebo

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Hablo espaNol CORSO SUPER-INTENSIVO DI SPAGNOLO Per sopravvivere degnamente in Spagna

So che anche in Italia il panorama non è dei migliori - come del resto in tutta Europa e nel mondo - ma vi posso assicurare che in Spagna si è toccato il fondo. E quindi non si può fare altro che risalire. Vi lascio con questa massima: “Para ver el arco iris, primero has de soportar la lluvia” (Per vedere l’arcobaleno, devi prima sopportare la pioggia). Anche se più che pioggia, la situazione attuale sembra una tempesta di grandine. Hasta la próxima. Bebo M.

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Foto Luigi Mazzucchi - Michele Checchia. Comunicazione Le-reclame.com



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PROGETTO-9


Michael L’arte italiana è fossilizzata?

Guardare sempre fuori. NON è COsì. Quello che si è Il discorso principale è che c’è una tendenza all’esterofilia. ci con l’estero. perso è “guardare la nostra eredità” prima di confrontar

C’è un’ arte che va di moda?

Siiiiii. Ora come ora va un sacco l’arte che parla solo di morte e del concetto di morte. Quell’ atteggiamento goticolegato a tutti questi stilemi mortiferi, un po’ “Tim Burtoneschi” che hanno un po’ rotto la Mi@!|$$£” !

Cosa segue oggi il tuo lavoro?

to, i miei ricordi. Unisco Forma Astrazione, natura morta e autoritratto. C’è Velocità e ricerca di qualcosa che ho dietro, del passa Sono appena stato in india 2 mesi e ho ritrovato ancora di più l’amore per il passato

TU suoni anche?Moroboshi=?

arriva dalla mia infanzia Si dopo vi regalo anche il mio CD. Suono si e...Moroboshi

Una linea metropolitana per M.R. VErde VErde VErde, sempre sulla verde

Sono solo alcune domande che ci hanno coinvolto in questa chiacchierata di 15 minuti con Michael Rotondi. Scoprite tutto nel video che trovate su progetto-9.com Biglietto da Visita secondo P-9 per M. Rotondi:

a me mi piace ridere, me mi piace il rosso e poi ho fatto 2 mesi in India, non mi rompete le palline che ho voglia di dipingere e cantare. Amo Lamù, diteglielo se la vedete.

video - intervista

michael rotondi

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guarda la ista qui Video interv

artista fantastico del gruppo italian newbrow


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66 Una faccia di plastica modellabile come il pongo, una mimica di gesti che disegna e colora tutto quello che dice, lui è Pippo Crotti ha 34 anni e lavora da tre anni al Cirque du Soleil girando gran parte dell’America con lo spettacolo TOTEM. A volte essere nati in un paesino di provincia ti fa credere che il meglio possa succedere solo agli altri, e invece no, lui il suo sogno se lo cavalca e se lo super sorride! Approda in Rai come comico spalla di Gabriele Cirilli e poi va in America, non sa l ‘inglese, ma una mattina si sveglia e lo parla. Siamo ad Hollywood, prima occasione: l ‘audizione alla super famosa Actor studio. Beh, lo prendono! Incontra star dal calibro di Meril Streep, Salma Ayek, Jeff Bridges etc...e studia, 3 mesi intensissimi potentissimi issssimimisssimi. Al ritorno in Italia, al di là di quella che può essere stata un’ esperienza che non si riesce nemmeno a raccontare, tutto si ferma, come se aver fatto l ‘Actor studio, anche solo emotivamente, non fosse servito assolutamente a nulla. Poi, l’occasione di Barcellona, un provino di tre giorni per il Cirque du Soleil, 1000 comici in fila, gente di tutte le età, professionisti, moltissimi atleti, facce buffe, qualcuno che ci prova e tanti che ci sperano. Pippo in fila...con il volo di ritorno già prenotato, un po’ per conscia scaramanzia, un po’ perché non ci si spera mai fino in fondo o forse si. Beh, volo rimandato, provino superato, obiettivo raggiunto. AMERICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! ...per tutto il resto e per sentire un po’ di magia dovete assolutamente guardare il video su http://www.progetto-9.com MISS. V.

video - intervista

pippo crotti

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attore artista del "cirque du soleil"


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Foto Luigi Mazzucchi - Michele Checchia. Comunicazione Le-reclame.com




ph Giulio Tanzini Photo/SGP


71 Poteva essere la fine del mondo! E Nibiru poteva almeno passare a fare un saluto! Questo articolo potrebbe non essere mai stato letto da nessuno se... Se il 21 Dicmebre fosse davvero successo qualcosa, si perchè questa intervista è antecedente, l’avevamo tenuta in attesa, souspance! Apposta come segno di sfida a NIBIRU! E invece SIAMO QUIIII Eccovi quindi a proporVi una piacevole chiacchierata con Andrea Pellizzari tra il più e il meno, Italia si o Italia no, Nibiru e la sua mira, un rapimento improvvisato e i bei baffi che vanno di moda, Olè! Venghino Signori a vedere il CLIP MOVIE che poi tutti cena al SUSHI! guarda il video qui: www.progetto-9.com

video - intervista

ANDREA PELLIZZARI

AD UN ANNO DAL PRIMO INCONTRO..RIECCOCI CON ANDREA



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dico a te! prendi la mira!

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Falsi miti: Si dice che “Il tappo di sughero nel polpo serve per renderlo tenero in cottura” Allora sfatiamo questo detto che si tramanda da decenni. Il polpo se “battuto” precedentemente con un procedimento meccanico come quello che vende “Il Beppe”, la tenerezza è garantita e senza nessun tappo. Ricetta di pesce per 2 Low Cost: Antipasto (opzionale, 20€ circa in due): carpaccio di tonno o salmone oppure di spada o di branzino o ancora un mix a piacere!

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Con una spesa dai 15 ai 20€ si potrebbe continuare con un primo tipo linguine ai gamberi e zucchine o un’altra verdura di stagione per poi passare ad un secondo piatto con un filetto di tonno impanato col sesamo. Piazza Mercato 3, Lodi Tel: 0371 423205 Ricetta con una spesa di 20,00€ per due persone con antipasto. ANTIPASTO Carpaccio di pesce spada, salmone e o branzino Marinare su di un piatto le fettine di pesce con limone olio extravergine, un pizzico di sale e pepe se piace. PRIMIO PIATTO Pasta con gamberi e zucchine: rosolare in una capiente padella olio con un po di cipolla o scalogno, aggiungere le zucchine tagliate a cubetti rosoliamole a fuoco medio mescolandole ogni tanto. Quando le zucchine sono quasi pronte, aggiungere i gamberi, precedentemente sgusciati e far cuocere per due minuti, aggiungere un pizzico di sale un po di pepe o peperoncino. Scolare la pasta e facciamola saltare nel condimento per un paio do minuti a fuoco medio e avremo un secondo veloce e gustoso. SECONDO PIATTO Fietto di tonno al sesamo: rosolare un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, impanare le fette di tonno con dei semi di sesamo e saltare in padella per circa due minuti per parte. INGREDIENTI 150 g di fettine di pesce tagliate a carpaccio (le taglio io sottili) 150 g di code di gambero o code di mazzancolle 300 g filetto di tonno olio extravergine sale pepe due zucchine aglio scaologno o cipolla

spesa e cucina

Buon appetito :-) Beppe

beppe, l'amico di sampei

consigli, ricette e segreti del pesce in cucina


visionari

take away:

storie d'asporto di Tommaso Lavizzari

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nomaitre.blogspot.it

“I Soliti Gordi” Hotel Conde Luna. “Arrivati! …e c’è parcheggio proprio davanti!”. “Brüno! No se puede, vedi? E’ scritto lì”. “Si puede, si puede, l’abbiamo parcheggiata lì anche l’anno scorso”. Siamo a Leòn, piccola cittadina nel Nord della Spagna, capoluogo della provincia di Castilla y Leòn, situata alla confluenza dei fiumi Bernesga e Torìo, sul versante Meridionale dei Monti Cantabrici. Abbiamo deciso di accompagnare Henry in questo luogo incantevole, ricco di monumenti, di storia, e di vibrazioni positive, in parte generate dai tanti Universitari presenti, in parte dal calore dei suoi abitanti, in parte dal Purple Week End, Festival Modernista che, da ormai un quarto di secolo, convoglia le più eminenti personalità delle Sottoculture Musicali Europee in questo “Piccolo Mondo Antico”. L’unica direttiva della manifestazione è che Band e Djs non possono essere invitati per due anni consecutivi, ma, per il nostro Enrico “Dj Henry” Lazzeri, non valgono le regole istituzionali e, per acclamazione popolare, eccolo di nuovo ospite d’onore di questa incredibile rassegna. Saranno tre giorni di musica, vino tinto, cervezitas e tapas, tapas, tapas… Il primo Djset di Henry comincerà alle quattro di notte, quindi, dopo esserci appropriati delle nostre stanze ed esserci riassestati, puntiamo dritti verso la prima tappa gastronomica di cui sento parlare da ormai un anno: “La Taberna de Nunez”. Qui ci accolgono due Signori di mezza età, panzuti e sorridenti: “il Camerada”, che ci serve al tavolo, e il baffuto “Cocinero”, intento a preparare il Polpo. Sì, avete ragione, “la Semana del Pulpo” a Dicembre, in una città del Nord della Spagna dove nevica e fa freddo, potrebbe sembrare un’assurdità, ma solo finché non si assaggia il Polpo con patate e paprika di Nunez, accompagnato da Orellan, vino rosso prodotto con uve Mencìa provenienti da Bierzo, nel Nord-Ovest della Spagna. Ovviamente non ci siamo fatti mancare Jamòn Serrano in abbondanza, Tortilla de patatas, Salsicce con patate, e una Zuppa di pane e aglio da “Le Mille e una notte” (in solitudine, vista la quantità d’aglio). No, non siamo “I Soliti Gordi”, semplicemente a Brüno non piace il polpo e noi ci siamo “sacrificati” per non farlo sentire escluso. Purtroppo ho pochi e frammentati ricordi di tutto ciò che è successo durante quella sera e nei giorni a seguire, anche se ho mantenuto memoria di tutto ciò che ho assaggiato per le varie Taverne di Leòn: una gustosissima Coda di Rospo alla griglia accompagnata da un eccezionale Ondarre Reserva Rioja del 2005; una Zuppa di funghi, servita da un’affascinate Signorina, alla quale abbiamo fatto seguire prontamente ben due porzioni a testa di un Brasato tanto eccezionale quanto importante, così importante che, alla nostra richiesta di bis, la Donzelletta ha perso ogni possibile senso d’attrazione nei nostri confronti, sostituendo il sorriso malizioso con un “Oh!” di stupore, mentre la Cuoca ha fatto capolino incredula dall’oblò della cucina. Peccato per l’orrendo Vino della casa che mi ha fatto venire il singhiozzo per quasi 12 ore consecutive: maledetti solfiti! Mi trovo costretto a sorvolare sulle colazioni del meraviglioso Hotel Conde Luna, assolutamente eccezionali, ma la voracità con cui ci presentavamo al Buffet, dopo le serate di Henry e prima di andare a dormire, non renderebbe giustizia né al cibo, né alla nostra proverbiale sobrietà. Ci salva, sempre e solo, l’Educazione che ci hanno inculcato i nostri rispettivi genitori sin da bambini e che non ci permetterebbe mai di mancare di rispetto né al cibo, né, tanto meno, a chi lo prepara e lo serve. “L’Educazione sempre e comunque”, questa dovrebbe essere la prima Regola del Mondo, anche quando il cervello è annebbiato e il Rosso del Vino ha sostituito il Blu del Sangue, rompendo le catene della Nobiltà e gettando chi esagera nell’oblio, giù da una rupe, privo di freni inibitori, dritto nel fango della Cafoneria. Questo mai e bisognerebbe insegnarlo ai giovani sin dall’asilo. DIGESTIVO MUSICALE: “Adam’s Recital – There’s no Place for Lonely People”



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visionari

titolo - “Brock Davis”

NON GIOCARE COL CIBO di Riccardo Ghezzi - nomaitre.blogspot.it

Brock Davis è un art director di Minneapolis che fa dei supermarket di zona e dei frigoriferi casalinghi i luoghi dove trovare e raccogliere i materiali per il proprio lavoro. L’autore gioca col cibo in modo non molto differente da come tutti noi abbiamo fatto da bambini (e non solo da bambini), quando annoiati per il tempo passato a tavola trafficavamo con avanzi e stuzzicadenti per inventare e costruire opere spesso troppo ambiziose....

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NELLA kucina di Kiara

kucina di Kiara: LE RICETTE http://kucinadikiara.blogspot.it/

A questo giro non vi voglio parlare di neve, freddo, grigio e di tutto quello che concerne l’inverno, anche perché, diciamocelo, ci ha rotto un po’ le scatole! Parliamo di festa? Carnevale? Colori? Io in particolare sono in fibrillazione…tra qualche giorno compie il suo primo anno la mia cipollina! Quindi cosa suggerirvi, se non tre splendide ricette per rallegrare un bel buffet?! E, visto che siamo nel periodo carnevalesco, qualcosa di fritto non può certo mancare! Alla prossima!!! SFORMATO DI TONNO E ZUCCHINE Ingredienti: 4 cipollotti 4 zucchine 100 gr tonno sott’olio 6 uova aceto balsamico olio extra vergine di oliva sale e pepe Lavate 4 cipollotti e tagliateli sottili, metteteli in una padella e fateli appassire con un po’ di olio, aggiungete 4 zucchine tagliate a cubetti e 2 cucchiai di aceto balsamico, fate sfumare e aggiungete 100 gr di tonno sott’olio sgocciolato. Aggiustate di sale. Sbattete in una ciotola 6 uova con sale, unite le verdure versate il composto in una teglia rettangolare e mettete in forno per circa 25 minuti o finché la frittata non sia pronta e soffice. ROTOLINI SOFFICI AL SALMONE Ingredienti per 4 persone: 2 uova 40 g di farina 100 ml di latte 40 g di burro 80 g di formaggio spalmabile 150 g di salmone affumicato aneto 1 grattata di noce moscata sale Preparate prima di tutto le crespelle: sbattete le uova, incorporate la farina setacciata con il latte, la noce moscata e un pizzico di sale, mescolate e aggiungete il burro fuso. Cuocete le crespelle in una piccola padella antiaderente, un minuto circa per lato. Preparate il ripieno lavorando il formaggio con l’aneto sminuzzato. Spalmate la crema sulle crespelle, distribuitevi sopra il salmone affumicato e arrotolate bene il tutto. Avvolgete i rotolini nella pellicola trasparente e chiudete a caramella. Mettete a riposare in frigorifero. Prima di servire, togliete la pellicola e tagliate i rotolini a fettine, decorando con ciuffetti di aneto. (Se non amate il salmone, potete sostituirlo con della bresaola o del prosciutto crudo)

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BOMBOLONI DA SBALLO (ricetta di Paoletta, presa dal blog Anice e Cannella) 400 gr di farina 50 gr di burro 70 gr di zucchero 100 gr di acqua 130 gr di latte 10 gr di lievito di birra la buccia di 1 arancia o 1 limone 1 cucchiaino di vaniglia home-made (o una bustina di vanillina) 5 gr di sale 1 tuorlo olio di semi di arachide zucchero semolato per lo spolvero crema pasticcera Procedimento: Setacciate bene le due farine. In una ciotola ponete l’acqua e il lievito, maneggiate con cura per sciogliere quest’ultimo. Versate poi 100 gr di farina, presa dal totale, sull’acqua e lievito e mescolate giusto il tempo per amalgamare il tutto. Coprite con pellicola e attendete 1 ora, nel frattempo potrete preparare gli altri ingredienti, per esempio tirare fuori il burro dal frigo che dovrà essere morbido. Quando il pre-impasto è pronto, versatelo nella planetaria o, se impastate a mano, in una larga ciotola. Aggiungete 1 o 2 cucchiaiate di farina ed iniziate a mescolare bene, poi aggiungete il tuorlo, e, quando questo è ben assorbito, metà dello zucchero. Impastate ancora bene aggiungendo ancora un po’ di farina, poi inserire l’altra metà dello zucchero. A questo punto alternare latte e farina (meno una cucchiaiata) fino ed esaurimento, infine il sale. Impastate bene sia a mano (almeno 25’) sia nella planetaria, fino a che l’impasto sarà elastico e incordato. Aggiungere la vaniglia, la scorza di arancia grattata e alla fine il burro, poco alla volta, sempre impastando con energia, fino a che l’impasto sarà lucido ed elastico, quindi ben incordato. Se lo prendete in mano, dovrà tendersi come una corda ma non spezzarsi, e se impastate sulla spianatoia, non dovrà appiccicarsi. Solo a questo punto potrete metterlo ben coperto in una ciotola a lievitare, ci vorrà circa 1 ora e 45’. Quindi avrete tutto il tempo di preparare una crema pasticcera. Adesso infarinate leggermente la spianatoia, e rovesciate l’impasto lievitato, sgonfiatelo bene e ripiegatelo su se stesso. Fatelo riposare 40’ coperto da pellicola con la chiusura sotto. A questo punto spianate la palla col mattarello all’altezza di 1 cm. e 1/2 e tagliate i bomboloni con un coppa pasta. Copriteli con pellicola e fate lievitare ancora 1 ora. Friggeteli, meglio se uno o due alla volta, immergendoli dalla parte che stava a contatto della pellicola, in olio profondo (andate a leggervi i suoi consigli, mi raccomando) poi scolate bene su carta assorbente, ma se tutto è andato bene, non assorbiranno quasi niente di olio. Poi rotolateli nello zucchero semolato! Sono un po’ laboriosi ma, credetemi, ne vale veramente la pena!


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Come beve l’Italia me lo chiedo da un pó di tempo, da quando ho iniziato questo mio lavoro di bartender, ancor di più da quando ne ho coscienza reale e non solo economica. Dare una risposta riepilogativa e oggettiva non è impresa facile, ma possiamo fare un quadro generale, partendo dall’analisi di tale Raffaello Baldini, bartender nella Milano anni ‘50, che su un diario personale abbozzó alcune idee. Come il mio collega, lavoro nella città meneghina da molti anni, e seppur il clima ci dia poco in termini di calore, è altresì vero che è da qui che tutto parte, per poi diramarsi nelle altre - ahimè poche - realtà nazionali. Funziona più o meno così: le novità arrivano da New York o da Londra e a Milano trovano campo fertile per attecchire. Non tutto viene recepito, non tutto viene apprezzato, ma di certo arriva. Chi vive altrove spesso conosce in anticipo novità su tecniche, prodotti, o ricette grazie al potere straordinario di internet o alle visite a fiere di settore, ma chiunque voglia promuovere qualcosa sul mercato italiano, é su Milano che punta l’attenzione.


bere e bere

il grande fabio artista liquido

Questo ci rende privilegiati, ma anche nel costante occhio del ciclone: tutti i bartenders milanesi sanno che possono, e quindi devono, esser all’altezza di un mondo che è in costante rivoluzione, scoperta, adattamento. Se gli anni ‘80 han visto l’incredibile ascesa e trionfo del rum, il decennio successivo ha portato in alto la vodka, che ancora oggi copre un ruolo di grande protagonista, seppur finalmente fiancheggiata da outsiders in grande rispolvero: gin, tequila, whisky. Il mondo del beverage è da anni strettamente collegato alla moda e alla pubblicità e a Milano lo sappiamo bene: il rum viene associato molto alla “vacanza ai caraibi”; la vodka a “il distillato che fa meno male degli altri”; tequila e whisky son per i nuovi giovanotti in cerca di sapori forti; il gin per i signori tradizional-puristi. Accanto a questi, ci son altri due pianeti : gli analcolici e i poco alcolici, che a occhio e croce coprono almeno il 30-40% del venduto. Sono cocktail a base di succhi di frutta o di vino, dove il tenore zuccherino è spesso elevato, per coprire quel poco di alcool presente, o per dar corpo al drink che altrimenti ne sarebbe privo. L’Italia è una nazione con ancora poca cultura in fatto di cocktail: siamo dei grandi produttori, conoscitori e consumatori di vino, ce la caviamo bene con la produzione e il consumo della birra, ma è storia relativamente recente quella dei cocktail bars. Fino agli anni ‘80 esistevano per lo più solo i grandi bar di albergo, rivolti ad una clientela altolocata. Poi l’attenzione si sposta sulla massa, come già accadeva da decenni negli States, creando ambienti più informali, con prezzi più abbordabili. È una svolta e il boom avviene anche grazie a personaggi mitici come Vinicio Valdo, che creó degli american bar suggestivi, ma alla portata di tutti; a Mirko Stocchetto del Bar Basso, che aprì le porte ai cocktail aperitivi con il Negroni sbagliato; a tutti coloro che in quegli anni cavalcarono l’onda e aprirono bar sullo stile americano (uno su tutti forse il Julep’s). È la Milano da bere, dove si esce di più già dal dopo lavoro per assaggiare gin fizz e negroni, white lady o bellini. Ma è anche un pó un decennio buio per quello che era un lavoro dedicato e praticato da poi: il barman. Molti si reinventano ristoratori e imprenditori del settore, investendo in attività spesso molto scenografiche, ma dai contenuti poveri; i drinks son sempre di meno e sempre meno curati, perchè vengon fiancheggiati dall’offerta del buffet, che riempie e appaga il corpo tanto quanto lo era prima un buon Singapore Sling accompagnato solo da qualche oliva o delle arachidi. La risposta del pubblico é clamorosa, dato che con la stessa cifra di prima si beve e si mangia! Si cercano quindi i locali con il buffet più ricco, il cocktail perde la sua centralità, il barman la professionalità, il settore cultura e memoria storica. La pubblicità ha fatto il resto: alcoolici sempre più dolci sono spinti sul mercato con spot subdoli o mal interpretati per poter arrivare ad un allettante segmento del mercato che ancora non ne fa interamente parte: i giovani, meglio ancora se donne. Questo comporta un abbandono di distillati di grande struttura come whisky, difficili da bere e capire, per far posto a vodka e rum giovani, privi di forza e complessità, perchè il sapore lo daranno i succhi o le bibite gassate che li accompagnano. È la moda che lo impone e tutti si adeguano, chi va avanti per la vecchia strada fa fatica e a volte chiude. Gli anni a seguire non hanno connotazioni diverse dal ventennio precedente: si beve tendenzialmente dolce, poco alcolico, senza badare troppo al contenuto, con un approccio al cocktail e al barman ancora superficiale, se paragonato all’attenzione che diamo ad un cuoco, per esempio. Sentire l’alcool ci spaventa, le signorine ripongono spesso fiducia nei bartenders che le ammaliano con preparati leggeri e rotondi, ragazzi sempre più giovani riescono ad avvicinarsi all’alcool, nonostante divieti e campagne di sensibilizzazione al problema. Negli ultimi 2-3 anni, peró, si sta tornando a bere cocktails dei gusti forti, con un rispolvero dei classici pre-post proibizionismo, con vermouth o amari a far da padroni, accompagnati da distillati di impatto, come whisky di malto o tequile e mezcal. La clientela si incuriosisce di più, si appassiona e si interessa a tal punto da richiedere questo o quell’altro prodotto specifico, è meno superficiale e distratta di prima. E i barman si applicano di più, studiano libri di 50 o 100 anni fa, seguono più da vicino la merceologia, si confrontano e trasmettono molto di più quella passione che è il motore e il segreto per far bene un lavoro tanto nobile, quanto sottovalutato. È un buon periodo per tutto il nostro micro-mondo; se avremo la forza di perseverare nell’offrire un servizio di buon livello, a dei prezzi adeguati, forse saremo tra i pochi privilegiati a soffrire poco la crisi economica attuale e chissà che non si possa anche contribuire a risollevarlo davvero questo nostro Bel Paese.


LE BUGIE DI ELISA - LE BUGIE DI ELISA Suoni a volte ai limiti del prog, accompagnati da una voce prima piccola poi potente. Le linee melodiche che variano all’improvviso proponendo soluzioni e note inaspettate. Ironia, rabbia, consapevolezza, romanticismo e filastrocche: ogni brano è un piccolo sentiero emotivo e sonoro che ti si apre davanti. DR. U - ALIENI ALIENATI Rock italiano dal suono crudo ma melodico. Impressionante la guest-list: Earl Slick (David Bowie, NY Dolls), Shane Gibson (Korn), Tony Franklin (Whitesnake, Jimmy Page), Martyn LeNoble (The Cult, Jane’s Addiction), Victor Indrizzo (Queens of the Stone Age, Scott Weiland) e molti altri. NIAGARA - OTTO Davide Tomat e Gabriele Ottino continuano il percorso di sperimentazione sonora abbattendo ruoli e regole compositive. Il risultato è un mix di pop sperimentale ed electronica dove voci riverberate, rumori, loop si fondono in un intreccio psichedelico con rimandi ai Beatles e ai Flaming Lips. NADAR SOLO - DIVERSAMENTE, COME? Il loro primo disco (Un piano per fuggire) è stato accolto con entusiasmo dalla critica. Ora ritornano con un album che conferma la loro attitudine da power trio ma anche il grande spessore dei testi. La musica -semplice, vitale, a volte solare e altre cupa- racconta le emozioni che preparano la tempesta che verrà. MERZBOW, PANDI E GUSTAFSSON - CUTS “Cuts” nasce dalla collaborazione fra il giapponese Masami Akita (conosciuto come Merzbow), il batterista ungherese Balazs Pandi ed il sassofonista svedese Mats Gustafsson. L’album è un assalto sonico di proporzioni epiche: convoglia la potenza del grind noise con un’elettronica feroce, rieccheggiando Lou Reed, John Coltrane e Sonic Youth.

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VALENTINA GRAVILI - ARRIVIAMO TARDI OVUNQUE Già vincitrice del PREMIO CIAMPI 2001 e del premio MIGLIOR AUTORPODUZIONE al MEI 2011, Valentina Gravili muove il suo cantautorato in un territorio popolato di chitarre acustiche cupe e sanguigne. Una voce che ti lacera e ti entra sotto la pelle declinata su testi amari, che rivelano una scrittura ormai matura e consapevole. FREI - 2013: ODISSEA NELLO SPIAZZO Con il primo disco è arrivato in finale a MUSICULTURA, ha vinto il premio SOTTO IL CIELO DI FRED e quello di KEEP ON come RIVELAZIONE 2011. Frei torna ora a scrutare la volta stellata del Pop: a volte con impeto graffiante, altre pacato e posato, traduce in note i misteri e le bellezze dell’universo... SULA VENTREBIANCO - VIA LA FACCIA

POLAR FOR THE MASSES - ITALICO I Polar For The Masses sono tornati: Simone, Davide e Jordan colpiscono duro. Il rock, cantato in italiano, come nessuno l’ha mai suonato. Il rumore incontra la canzone. Ti sembra musica elettronica? Indie all’italiana? Tutto sbagliato: è noise, è rock, è ipnosi, è denuncia sociale a base di drone-music.

LA NOTTE PROG: APPUNTAMENTO CON LE ORME E LA STORIA NEW TROLLS

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Una sequenza di canzoni che giocano attorno alle sfumature del rock: da sonorità distorte ad ariose ballate riverberate, da sponde metriche volutamente nervose a melodie eteree, nessun brano è uguale ad un altro. Un album che ha il suo punto focale nell’alchimia tra batteria, basso e chitarre, impresiosite da archi, sintetizzatore e pianoforte

Altro che vinili da collezione! I successi musicali degli anni ’70 si ascoltano dal vivo grazie alla verve di due gruppi storici del rock italiano, La Storia New Trolls e Le Orme, nomi che hanno segnato la storia della musica italiana e che tornano prepotentemente alla ribalta in un grande evento tour live che farà tappa in alcune delle principali piazze d’Italia. Si tratta di “Prog Night”, un mega-concerto che vede riuniti sul palco, per la prima volta insieme, gli artisti di due band tra le più acclamate del panorama musicale nazionale ed internazionale. L’ apertura ufficiale del tour (dopo la data zero di Pordenone al Deposito Giordani del 26 gennaio), si svolgerà a Savona il 2 febbraio al Teatro Chiabrera (inizio ore 21,00), che apre una serie di concerti di portata eccezionale come Potenza, Palermo, Catania, San Benedetto Del Tronto, Napoli, Roma, Firenze, Rimini, Asti e altre ancora. Per il calendario completo dei concerti, visitate il sito www.ilivegenova.com

MASSIMO BUBOLA “IN ALTO I CUORI” A quattro anni di distanza dal suo ultimo disco, il cantautore veronese da alle stampe “In alto i cuori”, un lavoro che parla dell’Italia dei nostri tempi con partecipazione e lucidità emotiva. Undici fotografie tratte da storie ed episodi di vita reale, come “Hanno sparato a un angelo” che, riferendosi ad un fatto di cronaca, parla dell’eterna strage degli innocenti; o come “Al capolinea dei Sogni”, una ballata tex-mex e l’autoritratto di un uomo che guarda alla sua generazione che aveva coltivato grandi ideali ma si scontra con il presente. O ancora “Analogico-Digitale”, pezzo scritto a quattro mani da Bubola e Beppe Grillo. Molto bella anche la ballata rock “Tasse sui sogni”, un elenco ironico e scanzonato di imposte, reali e surreali, che siamo costretti a pagare. In chiusura, la title-track “In alto i cuori” dà voce alla speranza ed alla voglia di lottare di un Paese che non si vuole arrendere. Un disco che si farà senz’altro ricordare per i contenuti e per gli spunti di riflessione offerti, senza per questo peccare nella fruibilità musicale. Massimo sarà in tour da fine gennaio ai primi di marzo; queste sono le sue date lombarde: 15 febbraio - Montichiari (Bs), Cinema Gloria 16 febbraio – Treviolo (Bg), Teatro Albegno 01 marzo – Mantova, Teatro Sociale 02 marzo – Gallarate (Va), Teatro Gassman


VINI “VULCANICI”: GRACI

wine and...

di Enrico Maglio Perlage Store - Via Conciliazione, 4- Melegnano (MI) www. perlage.ilbarbarossa.it - perlage@ilbarbarossa.it Tel. e Fax 02 - 98 11 92 02 Avrete certo sentito parlare, e ultimamente in maniera più assidua, di aziende che producono vino sui pendii dei vulcani, in particolare su quelli dell’Etna, in Sicilia. Tra queste, ve n’è una giovanissima, a conduzione familiare, di nome GRACI.

Fondata nel 2004 a Passopisciaro (Castiglione di Sicilia – CT), GRACI è già annoverata tra le aziende più rappresentative della zona e con i punteggi più alti nelle guide di settore (5 grappoli AIS DUEMILAVINI 2013 per Etna Rosso Quota 600). Tutto è eseguito con estrema perizia e maestria da Alberto Graci: prima, nel prezioso patrimonio di vigneti distribuito tra i 600 e gli oltre 1000 metri di altitudine, poi, nell’affascinante cantina ricavata da un antico palmento. Vengono utilizzati solo ed esclusivamente vitigni dell’Etna (Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Cataratto), limitando al minimo gli interventi in cantina e con risultati, a mio parere, straordinari! Vini eleganti, puliti e naturali e di una qualità elevata. In virtù dei loro prezzi accessibili – intorno ai 15 euro per Etna Rosso e Bianco e 25 euro per i Quota 600 (unica eccezione il Quota 1000, che sfiora i 70 euro) – vi suggerisco di assaggiarli tutti: da abbinare a carni rosse o trippa di baccalà, i rossi, consigliati invece crostacei con bottarga per i bianchi. Ai lettori di Progetto- 9 è sempre riservato uno sconto su tutti i prodotti dell’enoteca.

Music!

Bevete bene, bevete responsabile

giovine fatti la cassettina

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1) TORO Y MOI “SAY THAT” 2) FLUME “HOLDIN ON” 3) AMARI “IL TEMPO PIU’ IMPORTANTE” 4) ATOMS FOR PEACE “JUDGE JURY AND EXECUTIONER” 5) ROSEAUX feat. ALOE BLACC “WALKING ON THE MOON” 6) C2C “HAPPY” 7) DIZZEE RASCAL “BASSLINE JUNKIE” 8) SHORT STORIES “ON THE WAY” 9) ANDY STOTT “LUXURY PROBLEMS” 10) MAJOR LAZER “ORIGINAL DON” + special gift PAT COSMO aka TAPIOCA BATTLEFIELD Xclusive Mix

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sfrattami pure dal tuo cuore femmina sfrattami pure dal tuo cuore femmina ma stai all’occhio che potrei tornare quando meno te l’aspetti metti che ti distrai anche solo quell’attimo sufficiente che mi ti ritrovi abusivo barricato che devi chiamare i pompieri ma che dico i pompieri la polizia i carabinieri l’esercito le squadre speciali d’assalto devi chiamare ma che dico le squadre speciali d’assalto devi chiamare gli americani i caschi blu i vigili urbani l’esorcista devi chiamare io mi t’abbarbico mi t’accozzo io mi ti radico come la quercia millenaria nella terra che devi chiamare i disboscatori con le motoseghe devi chiamare ma sfrattami pure dal tuo cuore femmina ma sfrattami pure che tanto torno e ritorno e tritorno, come i morti viventi ma che dico come i morti viventi come un rigurgito gastrico ti torno che non ti basta un camion di malox non ti basta ma fai che spararmi subito sparami ma te la do io la pistola lascia perdere lo sfratto e sparami abbattimi come un cervo innamorato femmina sfrattatrice che non sei altro la casa è un diritto femmina e sono pronto a pagartelo l’affitto in baci poesie e dolce su e giù

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sound&vision

Recensione n.ro3 a cura di fabio varischetti

SOUND&VISION - Recensione n.03 “Blow” biografico/drammatico U.S.A., 2001 Regia: Ted Demme Original Soundtrack: Artisti vari

La figura del gangster, del malavitoso o del criminale, è sempre stata un’ottima fonte d’ispirazione e successo per il cinema. Attingendo a piene mani da cronache, testimonianze, scritti di quelle che sono state tra le tante storie, drammatiche e violente, che hanno attraversato epoche e contesti politici/culturali, sono stati sfornati diversi capolavori cinematografici quali “Scarface”, “Quei bravi ragazzi”, “Casinò”… fino ad arrivare ai più recenti “Nemico pubblico n.1”, “Mr.Nice”… senza contare il vero e proprio bombardamento, con altrettante polemiche, che negli ultimi anni c’è stato in Italia con i vari “Romanzo Criminale”, “Vallanzasca -Gli angeli del male”, “Fine pena mai”, “Faccia d’angelo”… insomma il “gangster movie” ha sempre riscosso un certo successo, alzando con sé polveroni, dibattiti, contestazioni… anche perché, romanzando queste vicende nere, spesso sono state interpretate da attori tenebrosi, affascinanti e dannati, proprio come le storie che si vogliono raccontare. E non c’è musica più dannata se non quella “del Diavolo” per sottolineare la disperazione, la crudeltà, la rabbia, la violenza e tutto ciò che di oscuro ed umanamente perverso, accompagna queste pellicole drammatiche e sanguinose. E fra tutte le soundtrack e i lungometraggi più riusciti, che cavalcano questo genere, ci si imbatte in un film del regista Ted Demme, datato 2001, “Blow”. La storia è tratta dalla biografia di George Jung, trafficante di droga attivo negli anni ’70 e ’80 negli Stati Uniti. Ascesa e caduta di uno dei più grandi narcotrafficanti di cocaina, pilastro del cartello di Medellin e protetto del “er màgico” Pablo Escobar.

La vicenda ha inizio sul finire degli anni 60, e attraversa più di due decenni, prima spostando il traffico di marijuana in California, e poi gestendo quello molto più vasto di cocaina che abbraccia tutti gli U.S.A., da Hollywood alla East Coast. Il compito di interpretare il personaggio principale viene affidato, non a caso, al bello e dannato per eccellenza (ma bravissimo) Johnny Deep, mentre al suo fianco come “dark lady” (che in queste vicende non manca mai) una velenosissima Penelope Cruz. Ma veniamo al sodo, il connubio sound&vision è di forte impatto in questo film: fotografia, colori, costumi, locations, abbinati alla scelta dei brani, alla cultura musicale e al contesto storico e narrativo, assumono un ruolo fondamentale all’interno della pellicola. E parlando di musica “del Diavolo” (ma anche di droga), i primi a essere chiamati in causa sono “i suoi giullari di corte”, gli immortali Rolling Stones, che aprono il film con un loro brano non molto conosciuto, ma di incredibile potenza, “Can’t you hear me knocking”. Tratto da uno dei loro Lp capolavoro, “Sticky fingers” del 1971 (con la famosa copertina raffigurante la zip di un paio di jeans creata da Andy Warhol),


che non a caso è uno degli album con più riferimenti all’uso e consumo di qualsiasi sostanza stupefacente. Il brano grazie alla sua durata (più di sette minuti), si appresta d’accompagnamento ai titoli d’apertura, che fungono da “minidocumentario” sulla coltivazione e lavorazione della pianta della cocaina, dalle piantagioni in Colombia fino al prodotto finale consegnato nelle mani del protagonista. Un viaggio accompagnato dalla Rock Band per eccellenza, nel loro periodo di maggior splendore (ed eccesso), in un brano in cui il riff e le loro sonorità taglienti ed inconfondibili, si fondono in una lunga jam session caraibica dal sapore latino, sotto il sole del Sud America e sulla pelle dei braccianti messicani. Ma è sulle spiagge di Manhattan beach che inizia il primo traffico con la marijuana, accompagnato in sottofondo da un rock blues strumentale datato 1958, dalle sonorità oscure e dal ritmo ipnotico: “Rumble”. Il brano è del chitarrista e cantante statunitense Link Wray, esploratore del suono per chitarra elettrica ed inventore del power chord, che ebbe diversi successi con la sua band, i Ray Men, tra i 50’s e 60’s, e considerato tra i 100 migliori chitarristi secondo la rivista Rolling Stone. Un particolare bizzarro ed affascinante legato al brano è che, pur essendo strumentale, all’epoca della sua uscita venne censurato e proibito per oscenità! L’ingresso nel mondo molto più vasto del narcotraffico di cocaina è subito di buona resa e di gran successo, e corre sulle note della forsennata “Black Betty” dei Ram Jam. Canto da lavoro degli afroamericani nel XVIII° secolo, del brano esistono numerose registrazioni in varie epoche e generi, dal folk ad una versione dance del 1990, ma quella sicuramente più conosciuta è per l’appunto quella dei Ram Jam: band statunitense di New York, attiva nella seconda metà dei 70’s di stampo blues & hard rock. Il loro omonimo album d’esordio, pubblicato nel 1977, li fece entrare nell’olimpo del rock americano con questa canzone manifesto. Le origini ed il significato del testo sono oggetto di dibattito, storicamente la “Betty nera” può essere un riferimento al soprannome dato a diversi oggetti, secondo la cultura nera americana tra il XVIII° e XX° secolo, tra i quali: un fucile, una bottiglia di whisky, una frusta, o il furgone utilizzato per il trasporto dei detenuti presso il penitenziario. La polvere bianca prende sempre più piede, i contatti si fanno sempre più ampi, gli affari si moltiplicano, e la vita diventa sempre più dolce: denaro, donne, lussuria, vizio, e si rimane “accecati dalla luce” del potere… “Blinded by the light” della Manfred Mann’s Earth Band, è una cover pop-rock del 1976. Il brano originariamente fù il primo singolo tratto dall’album di debutto “Greetings from Asbury Park, N.J.” del 1973, di uno dei pilastri del rock born in the U.S.A., per l’appunto il Boss, Bruce Springsteen. La versione originale non ebbe particolare successo, ma

la cover realizzata qualche anno dopo dalla band inglese dei Manfred Mann, salì nelle prime posizioni delle classifiche diventando una hit. Il brano rimarrà l’unica canzone di successo in cui il Boss apparirà in classifica soltanto in veste d’autore, per il resto della sua lunghissima carriera. Ma le cose iniziano a sfuggire di mano, le persone coinvolte iniziano a giocare sporco: tradimenti, regolamenti di conti, abuso d’alcool e droghe… e si cade in un vortice accompagnato dal suono sporco e disperato delle chitarre del Southern rock, prima con i Lynyrd Skynyrd “That smell”, e poi sulle note country di “Can’t you see” della Marshall Tucker Band, dove il protagonista Deep/Jung cerca di mettersi sulla strada della redenzione. Ma pur sforzandosi di aggiustare le cose, con l’uscita dal mondo del narcotraffico e la vita da latitante, la bancarotta è inevitabile, oltre alla perdita di qualsiasi riferimento affettivo. Da qui la galera a vita, i sogni infranti, i rimorsi… e con la frase di chiusura “ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta”, in omaggio alla canzone “Lucky man” di Emerson, Lake & Palmer, la drammatica fine si chiude sui titoli di coda con la malinconica ballad “Push and pull” di Nikka Costa. Il ricordo che tutti abbiamo della bambina cantante statunitense, che nel 1981 con la canzone “On my own” conquistò l’Europa, ricompare nel 2001 dopo una carriera altalenante con l’album dall’anima rock “Everybody got their something”, da cui viene tratto il brano e lanciato in concomitanza con l’uscita del film… ogni vita ha la sua colonna sonora, ma per alcune brucia come le fiamme dell’inferno e la musica “del Diavolo”… ed è un “soffio”…

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Hi everybody! The Stereo adventure has finally began. Yes, I’m calling it an adventure because it’s a little bit like seeing realized a project that I dreamed about for so many years and that I’ve watched growing up day by day inside my head until today. I’ve always tought that the most important thing in life is act. Remaining static brings no good things. That’s why I often feel the need to experim more, to test things, to invent new ones and never be afraid of the obstacles in my way.

The truth is that it’s only after having met my new mates and camarades of journey that Stereo took birth. Without knowing, we were all sharing the hidden dreams from under our beds, ideas from our chests and dynamite from our chiffoniers. Stereo it’s a way of living, it’s a different vision of the world as we’re used to knowing, it’s an eclectic group, creative at 360 degrees, able to offe value to any kind of idea, taking care of it, transforming it into a project and making it real trough the approval of each member of the group. ‘’We’ve started up designing t-shirts, when we grow up, we’ll climb mountains’’

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MICHELE CHECCHIA BEIJING








About Coffee MOVE La caffetteria non convenzionale...con la sala culturale! Coffee MOVE è un ambiente rilassante fatto di cultura, di eventi, di ristoro e concentrazione. Offrire un buon caffè, un cappuccino cremoso, una cioccolata calda ma anche una connessione Internet per navigare liberamente e uno spazio dedicato ai libri, ai giornali e alle riviste è una novità assoluta, tanto più se consideriamo che qualsiasi bevanda la si può portare anche a casa. Intendiamo infatti sviluppare un servizio d’asporto di bevande calde. Un servizio, questo, che manca totalmente nel nostro paese, nonostante sia molto utile e sfruttabile per chi è di fretta, per chi non ha tempo di godersi il clima rilassante del Coffee MOVE, per chi preferisce sorseggiare un caffè americano lungo il passeggio, per chi ha bisogno di un veloce break durante il lavoro. Il locale Coffee MOVE è pensato per creare un’atmosfera molto particolare, riscoprendo il fascino del caffè letterario di una volta riadattato in chiave moderna: connessione wi-fi libera, video proiezioni, coffee to go e booksharing. All’interno del locale sarà possibile consultare libri d’arte, d’architettura, o di cinema messi a libera disposizione dei clienti; in più, per quanto riguarda la lettura di piacere, sarà possibile “barattare” un proprio romanzo con libri di analoga edizione presenti nello scaffale peer to peer. Specialties Coffee-to-go, Cheesecakes, Wi-fi free, Book sharing, Brunch, Happy hour, Book crossing, Art gallery

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VENERDI dalle 21.30 LIVE IN CONCERTO INGRESSO LIBERO SABATO Dj Set & Divertimento dalle 21 Ingresso Libero DOMENICA L’Happy Hour con Gran Buffet (primi,secondi,stuzzichini & dolci)

PANIFICIO LODIGIANO Panetteria, Bar tavola fredda perfetto per: Ogni momento della giornata e per trasgredire alla dieta senza pentimento, aperitivo compreso! Lorenza con Silvia e Luca Vi aspettano in questo nuovo spazio per sorprendeVi con il nuovo aperitivo del Venerdì e del Sabato. Qualcosa di diverso che Vi sorprenderà. Un tripudio di pizzette, pasta fresca e sfiziosità per aprire le danze del week end. Il tutto ovviamente annaffiato da ottimi drink e calici di vino a volontà! Via Legnano n°3 - Lodi Tel: 0371 424688 -

Tutti i venerdi sera pre-serata e serata con DJ SCOTTINI Il sabato sera live music.

Dj e Vocalist a Rotazione Ingresso Libero dalle 18.30 fino a tarda sera

Vi avvisiamo con largo anticipo per il 9 marzo SUPER Festa della Donna: tutti in maschera travestiti da donne e compleanno del locale dalle ore 23.

NotteTempo Cafè Codogno via borsa 1 x info & tavoli 328.9666018

Piazza Cairoli, 6, Codogno

ENORAFO orafo, wine bar e bottega con delizie culinarie perfetto per: Chi ama farsi consigliare su nuovi viaggi tra i sapori e per chi ama regalare delizie per il palato.

Ad un anno e mezzo dall’apertura continua con successo la proposta di qualità dell’ ENORAFO, Dopo anni torna l’icona del Gipsy e Torna anche il Mercoledegustazione e bottega nella Galleria di piazza dì con il COYOTE UGLY, con musica, ballerine, birra media Vittoria; colazioni, aperitivi, pranzi e cene tutti i a 3 Euro e Chupiti a 1 Euro! giorni escluso il lunedì… anche durante le sere A pranzo con un buon menù a pacchetti completi: infrasettimanali è possibile cenare o degustare primo, bibita, 1/4 di vino e caffè a 7 Euro. vini . Si consiglia la prenotazione Secondo, bibita (o caffè) a 8 Euro.

Menul special Bistrot: Panino o piandina, Acqua o caffè a 6 Euro.Non manca il dolce, la magica torta cioccolatosa con Galleria di Piazza Vittoria, Lodi Tel: 0371 67791 Panna a soli 3 Euro. GIPSY: e-mail: enorafo@gmail.com Al Gipsy puoi vedere tutti gli eventi sportivi mangiando una Via Salvagreca, Lodi - Tel: 0371- 564607 buona pizza in compagnia! Ampio parcheggio e una zona cocktail bar, pizzeria, paninoteca con cucina dove non si da fastidio a nessuno, nemmeno alle ore picperfetto per: qualsiasi cosa si voglia fare tra amici o cole. La cucina infatti chiude alle 3 di notte e i proprietari ci in coppia. Buono per la fame vorace ma anche per tengono a dire che chiude alle 3, quindi fino alle 3 meno 5 si stuzzicare qualcosa con una birra o un Cocktail. accettano ordinazioni. Nel Week end, a mezzanotte spaghettata per tutti a 3 euro. IL MR.J.PEPPER’S DAL MARTEDI’ ALLA DOMENICA DALLE 19.00 APERITIVO, CENA E DOPOCENA.

BLUSH 2.0 Punto di riferimento della movida lodigiana, il Blush 2.0 oltre ad una drink list che include cocktail sia classici che non convenzionali si presenta anche nella veste di lounge restaurant. Grazie ad un accurato restyling offre un ambiente perfetto per cenare a lume di candela contornati da ottima musica ed un servizio degno del proprio nome. Piatti accurati ed una wine list con oltre 200 etichette vi daranno modo di passare una serata speciale e per chi desidera un buon cocktail la possibilità di avere barman professionali che sapranno deliziarvi con le ultimissime tendenze dal mondo del bere miscelato. Il dopo cena in stile lounge con un alternarsi di DJ set il venerdi e musica live tutti i sabati. Una volta al mese mostre di quadri, feste a tema o degustazioni delle migliori cantine danno spunto di divertimento sia culturale che organolettico. Ottima disponibilità di distillati tra le migliori marche del mondo, ed una conoscenza di questi, rende il Blush 2.0 un degno cocktail bar e lounge restaurant che potreste trovare nelle migliori città del mondo. Il 15 febbraio che è un venerdi ci sarà il Carnevalparty con cena in maschera e dopo cena con Dj set. Blush 2.0 via guido rossa 12 Lodi Per prenotazioni 0371 430876

- L’APERITIVO Fantastici assaggi stile TexMex - IL RISTORANTE Specialità americane come i Premium Burger, gli Special HotDog, i Fillet Chicken Nuggest, Fish&Chips.......... Specialità italiane come il Crudo di Parma con Gnocco Fritto o l’ormai famoso Orecchio di Elefante alla milanese... Specialità Grill come la Dakota Costata T-Bone, il Galletto alla brace, il Fillet Mignon, la Pichana Il tutto naturalmente accompagnato da fantastiche birre, selezione di vini o qualsiasi cocktails voi desideriate!! - IL DOPOCENA propone tutte le sere una selezione musicale di successi internazionali fino all’1.00 TUTTI I VENERDI’ dalle 23.00 la Live Music con le migliori cover rock band, e a seguire Dj’s Time con la Disco Dance Party fino alle 3.30. TUTTI I SABATI dopo il ristorante Revial Party la Musica del Divertimento e dopo l’una di notte…. Happy Hour…. Poi ancora Revival fino alle 3.30. MR.J.PEPPER’S IL POSTO GIUSTOPER OGNI OCCASIONE..IL PALATO SEMPRE SODDISFATTO E IL DIVERTIMENTO ASSICURATO!! SE VUOI PRENOTARE AL 393.9013903.


ARIETE

BILANCIA

Marte colora di rosso ogni esperienza, alleandosi in un connubio vincente con il tuo Sole. Le frecce della passione e della audacia partono dal tuo arco per raggiungere mete lontane e fino a poco fa irraggiungibili. Attenzione perché colpirai molte persone, qualcuna ti chiederà i danni, ma altri si uniranno alla tua guerra per un finale di vittoria e allora.

Vedo tanta soddisfazione attorno a te e finalmente anche dentro di te. Mercurio ti mette le ali ai piedi e ti rinforza il cuore come se bevessi Dancol tutti i giorni. Sei pieno di passione e voglia di fare, cerchi sempre però di bilanciare il tutto cercando la perfezione e la bellezza estrema. Lasciati andare all’errore, ti porterà a traguardi ancora più fecondi e ricchi di premi.

TORO

SCORPIONE

Un periodo faticoso attraverserete, come se foste appena stati operati al ginocchio e per dare tempo al vostro legamento di guarire foste costretti in stampelle. Ma la pazienza è fondamentale e voi grazie al cielo ne avete a iosa. E il temuto veleno di Plutone si rivelerà per voi Toro un gioviale, irresistibile elisir d’amore a di affari.

A meno di essere una rana, non si può vivere a lungo in acque putride e stagnanti. Il tuo cuore ha bisogno di ossigeno e di limpidi mari senza macchie oleose di petrolio. E’ giunta l’ora di nuove correnti, di sfuggire a chi intossica rovinosamente i tuoi spazi vitali. Mentre Marte e Plutone faranno i balenieri brutti e cattivi, Giove sarà la piccola barchetta salvatrice di Greenpeace e vincerà con la forza dell’amore e della natura.

GEMELLI La testa gira intorno al mondo e il mondo gira nella tua testa. Profondamente centrata, non perdi mai l’equilibrio e trovi il tuo posto tra gli esseri umani. Meglio ancora è che questo posto finalmente è quello giusto, il tuo. Quello che ti fa sentire bene, appagato e soddisfatto. Il tuo personalissimo giusto mondo. CANCRO Il 2013 sarà l’anno del Cancro, ma da giugno in poi: infatti già in questi primi momenti dell’anno nuovo siete riusciti a combinare dei danni allucinanti. Presi dai vostri sentimenti di paura e guidati dalla vostra testardaggine che definire epica è poco, avete preso una strada che non vi appartiene e ve ne state pentendo anche se ancora non lo sapete. Smettetela di seguire la ragione, non ne siete capaci. Siete figli della follia e del caos quindi seguite il consiglio di Erasmo da Rotterdam “…il cuore ha sempre ragione” LEONE

SAGITTARIO Alza gli occhi al cielo e guarda che via vai: interi stormi di occasioni attraversano il tuo cielo. Quali uccelli sceglierai dopo un attento bird watching? Decifra i loro messaggi, nascosti dietro a cinguettii e canti melodiosi: imparerai una nuova comunicazione, fatta di meno parole e più sguardi, meno spiegazioni e molte più emozioni. CAPRICORNO Saturno ti tiene i piedi per terra, Urano e Nettuno ti mettono le ali. Se qualcuno non ti capisce, non mettere il muso ma renditi conto che sembri bipolare!! Inventa un nuovo ritmo, pratico e artistico. Spiega meglio le tue ragioni, anche se non sono affatto ragionevoli. Cogli questa occasione di rinnovamento, è più unica che rara ACQUARIO

Una sfrenata danza intorno a fuochi che accendono desideri impossibili: questo l’effetto planetario che vivete. Ma non tutto è possibile in questo tardo inverno. A volte bisogna rendersi conto che continuare a picchiare la testa contro il muro, non è garanzia di accesso alla stanza contigua. Se il cancello era aperto e voi non avete colto l’occasione ora è meglio cambiare strada.

Scoprendo le carte delle emozioni e resistendo alla tentazione di fuggire, conquisterai comprensione, amore e fiducia, fortune più preziose di un poker d’assi e il mazzo truccato lo venderai al miglior offerente. Ti muovi nello spazio e nel tempo con una leggerezza e una convinzione mai vista. Qua e là cogli l’occasione d’oro, un’idea luminosa come se scorgerle fosse facile e per tutti. Ma attenzione, non sperperare denaro.

VERGINE

PESCI

Torna sui tuoi passi, rimugina e rifletti con la quiete pazienza che ti contraddistingue. E’ così che troverai la via d’uscita dal buio e geometrico labirinto in cui sei sprofondato peggio del Minotauro per colpa di Saturno. Anche perché, diciamolo, te la stai solo godendo e io sono davvero orgogliosa di questa tua vena un po’ rock and roll

Questo mese sarà diviso nettamente in due parti: nella prima disegnerai mappe per arrivare al tesoro. Poi arriva Giove che ti accompagna nella ricerca, come un nobile cavaliere. Troverai il castello della fiaba, senza draghi o malefiche fattucchiere e scoprirai il luogo magico dentro di te da cui ha origine ogni ricchezza ed ogni felicità

acura di inelli elizabeth

oroscopo

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P-9 E’ PRO SOCIAL NETWORK. MA UN BACIO VERO HA UN SAPORE DIVERSO. usa la tecnologia per vivere meglio non per non vivere più

A.A.A.

PROGETTO -9 CERCA giovini motivati per LAVORARE CONTATTACI: 346 60 15 111 E COME SI DICEVA UNA VOLTA ASTENERSI PERDITEMPO



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