Progetto-9 Maggio numero zerouno

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Progetto-9 zerouno www.progetto-9.com

gratis come i sogni, impegnativo come realizzarli Le buone, ma soprattutto le cattive idee non realizzate sono un ottimo modo per accrescere inutilmente il nostro male di vivere e la nostra intolleranza copertina: rielaborazione della foto di Angelo Lamparelli



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INDICE

Gerenza Luigi Rossetti Direttore Responsabile Editore PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Redazione Tel. 0371.417.340 Fax. 0371.417.339 e-mail: redazione@progetto-9.com Hanno collaborato Alan Zeni Carlo Minojetti Basilio Santoro Angela Ricciardi Aka Beicho Elena.Rebecca.Odelli. Angelo Lamparelli Mattia Arioli e Alessandro Esposto MariaBeatrice Alonzi Linda Ferrari e Francesca Strali Fabrizio Fregoni Luca Gnizio Fabio Lombardi Marina Ballarini e Marco Cattaneo Viviana Pocchia e Ensemble Lodi Zer03 Maria Giovanna Boselli Laura Scrigna Vera Delmiglio Nicola Finotto Luigi Colasanto Federica Colombo Emiliano Martinelli Elena Verdelli Progetto grafico e impaginazione Alan Zeni Concessionaria della Pubblicità PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivercchio, 39 26900 Lodi Stampa CSQ S.P.A.. Erbusco (BS) Pubblicazione mensile Registrata al tribunale di Lodi Il 30/3/2011 in attesa del n° Distribuzione Gratuita c/o punti selezionati Locali, parrucchieri, negozi Di Lodi e Crema Il n° di Maggio è stato stampato in 10.000 Copie Copyright 2011 Promo Pubbli Press Tutti i diritti riservati testi e immagini contenute in questo numero non possono essere riprodotte senza l’autorizzazione dell’editore

pag 04 Istantanee per p9: Basilio Santoro/Angela Ricciardi oroscopo: Maggio posta del quore mini-recensione: Aka Bicho pag 06 Pic!: Angelo Lamparelli Ariospo project pag 08 in the (chic) hat: Linda Ferrari e Francesca Strali pag 09 musica: La Bea Alonzi Intervista ai MINISTRI di E.R.O. pag 12 Design: Fabrizio Fregoni Luca Gnizio Fabio Lombardi pag 16 FoodDesign: Federica Costanza Colombo pag 17 Kitchen: Nicola Ettore Finotto Marina Ballarini e Marco Cattaneo pag 20 Movie e Teatro: Ensemble Lodi pag 21 Fitness News: Barbara pag 22 Flashon: Carlo Minojetti pag 23 Breathing the trip: Gigi esperienza in Sud Africa 2da parte Maria Giovanna Boselli in Barcellona pag 25 Business: Laura Scrigna “apro un asilo nido” Vera Delmiglio “organizzatrice di matrimoni” pag 26-31 Locali pag 32 L’ultima Striscia: Elena Verdelli

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istantanee

Angela Ricciardi attrice e speaker

basilio santoro RadioNarrAttore

“p’sentiri megghiu i cunti livativi li scarpi” traduzione “per ascoltare meglio le storie levatevi le scarpe”

“E’ una vita che quando mi viene troppo da ridere finisco per piangere e quando mi viene troppo da piangere finisco per ridere...”

L’ OROSCOPO DI WILL i nati in Maggio: In Vino Veritas! Dice il saggio : nel mese di Maggio sei nato e per fato venisti concepito tra Agosto e Settembre, momento di fichi e Vendemmie... .... I fumi dell’alcol son facili a prender fuoco come passioni improvvise che han risvolti dai tempi spesso capovolti, veloci come la passione e, in taluni casi, di nove mesi come la gestazione...Gioisci dunque che il proverbio non è infondato e tu nato di Maggio sei di certo Amato PROGETTO-9 con il suo numero zero zero ha regalato questo CD grazie ai negozi Wind di Crema (Via manzoni n°5), Lodi (Corso Umberto I n°21) e Cortenuova (c/o le Acciaierie Shopping Village). Per chi non l’avesso ritirato (tagliando il coupon dell’ultima pagina): sappiate che forse non avete perso il cd dei nuovi Pink Floid ma, di certo avete perso l’occasione di avere davvero buona musica gratuitamente. E’ notevole lo sforzo del gruppo di proporre sonorità curate legate a testi che non si limitano a canzoni d’amore o a proclami politici. Non vuole questa mini recensione essere solo una critica positiva alle intenzioni. Ho trovato questo un lavoro ben fatto ricco di Vita vissuta e P9-04 scelte precise.

Roba da far impallidire il cioè!

Se Lui / Lei ti ama ma non può stare con te e, il perchè è affascinante e misterioso come i misteri di tutankamon, è semplice, non ti ama.

Da giugno la posta del Quore su p-9, sincera fino all'osso. a cura di lilly perchE' il cuore E'un baLORDO, ma le persone di piU'! scrivete a : quore@progetto-9.com

DAVIDE SPELTA ANGELO ZANESI FABRIZIO TEMAGNI LUIGI OSAN ELSA BOSSI con la collaborazione di CAMILLA FOSSO ROBERTO PORCELLI FABIO ROVERONI


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PIC!

Angelo Lamparelli

fotografo www.wix.com/lamparellia/photo

“ma io non sono qui, non ci sono mai stato�

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ARIOSPO PROJECT MASS PORT ‘Mass Portraits’ è una photo-performace che nasce dall’intento di restituire l’individualità ad ogni persona che partecipa ad un dato evento di massa. Con eventi massa,s’intende qualsiasi tipo di manifestazione che raccoglie un vasto numero di individui sia essa di tipo musicale, politica, religiosa, sportiva, culturale o semplicemente ricreativa. Il nostro intervento consiste nell’allestimento in loco di un piccolo set fotografico, dove poter ritrarre i partecipanti. Le immagini vengono scattate in bianco e nero su fondo nero, in modo che non ci siano differenze cromatiche o di fondo tra i soggetti: l’unica differenza che vuol essere analizzata è il volto e l’espressione della persona ritratta. Grazie all’ausilio della tecnica digitale, le fotografie vengono istantaneamente proiettate in una zona adibita su supporti improvvisati, in un susseguirsi di visi che sono l’espressione dell’evento stesso. Questo è ‘Mass Portraits’: il catalogo fotografico delle persone presenti agli eventi che la società contemporanea sceglie come rituali collettivi. E’ l’inizio di un percorso, un progetto che nasce per proseguire nel tempo, di mese in mese, di manifestazione in manifestazione sino a plasmare un’enciclopedia inesauribile di volti, di ritratti, d’espressioni tanto è inesauribile l’infinità dei caratteri, delle personalità umane. Una miriade di visi da osservare con curiosità e partecipazione per imparare a guardarsi allo specchio con occhi più attenti.

SEGNALATECI UN EVENTO

info@ariospoproject.com

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in-the

Ansiose ed emozionate per la nostra prima pagina/ Pronte a farvi immergere ogni mese in un paginone stracolmo d’arte/ Una pocket-rubrica/ Tre oggetti/ Eventi legati al mondo dell’arte/ design/ moda. Che il sipario si alzi! Per non dimenticare/ E per ben cominciare/ Ecco un tris dedicato alla terra del Sol Levante. Dall’ antica arte giapponese di piegare la carta, deriva la filosofia della nuova famiglia di prodotti Kami per Slide, firmata dal designer francese Marc Sadler e composta da una serie di sedute e di mobili caratterizzati da forme tracciate da linee e bisettrici che si intersecano secondo uno schema simile all’origami/ (slidedesign.it) Japan/ A carity show for children/ Una mostra dedicate ai bambini/ Nella magnifica cornice del quartiere di Brera, dal 5 al 15 Maggio presso la Cocchi Gallery e l’associazione Arte Giappone/ 18 artisti esporranno le proprie opere/ il 100% della raccolta fondi andrà a sostenere il fondo emergenze e l’intervento di Save the Children in Giappone/ (savethechildren.it) Ultima/ Ma non meno imporatnte/ A far capolino dal cappello è la giovanissima promessa del Design/ Elena Salmistraro/ Dove stravaganza nelle forme e nell’uso dei materiali è la password della moda di oggi/ (elenasalmistraro.com)

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musica La Bea e' una che ci prova in tutto e con tutti. La Bea e' come un B52 quando hai 16 anni e non e' possibile non restarne affascinati! Lo devi bere tutto d'un sorso perchE' il B52 non t lascia scelta, la Bea idem! Ma quando il B52 non lo conosci o non hai il coraggio per provarlo, (o la Bea non ti caga) lo snobbi un po. Se poi hai finalmente trovato il coraggio e te la sei bevuta tutta.. la Bea si trasforma e diventa un dado a 16 facce (una per ogni passione che la governa contemporaneamente) che vola e si fa strada su un lunghissimo tappeto verde. Uno spirito dolce a + strati coperto d fuoco: MARIA BEATRICE ALONZI, inesauribile e conscia racconta cosE' se stessa e i suoi ultimi progetti: Se la vita ti regala una bella faccia o 170 centimetri (non a me), l'ingegno o la sensibilitA' di una, dieci, cento intuizioni; allora io regalo alla vita la determinazione e la passione e non mollo (quasi) mai.” “Bisogna essere preparati, colti, impegnati, ricchi di argomenti e di strumenti di comunicazione; se si vuole arrivare si deve lavorare su se stessi oggi, non parlare al passato e non chiedersi mai ‘perche’ e’ andata cosi’?’ Bensi ‘perche’ io scelgo di essere qui?’ “ “Io non sono una cantante, una manager, una testimonial, una bionda, una direttrice marketing, una visual o una musicista: io sono Maria Beatrice ed esserlo mi aiuta a fare tante cose :) “ “Lucia, Maria Chiara ed io, abbiamo una societa’ di Soluzioni Creative per la Comunicazione: e’ nata sulle ceneri della mia storia d’amore e per questo, come l’araba fenice, e’ meritevole di imprese straordinarie :)” “Le Millionaire Blonde sono la miglior cosa che siamo riuscite ad inventarci per passare la maggior parte del tempo insieme, da sole, noi 4.” “Le Millionaire Blonde sono un’anima collettiva e le loro canzoni parlano di introspezione, fallimenti, uomini, sogni: l’amore condivide e crea, chi siamo noi per parlare di qualcos’altro? ;)”

http://www.blubrush.it http://www.millionaireblonde.com ilove@millionaireblonde.com) P9-09


C’era bisogno dei Ministri? In molti fra i capisaldi delle scene musicali dicono di sì e io armata di diffidenza che mi è solita compagna di viaggio, cerco di capire se questi ragazzi ci sono o ci fanno. Ho letto parecchie recensioni su di loro, non una negativa e volevo capire fino a che punto il teorema era giusto, fino a che punto non si potesse trovare un’eccezione, una forzatura al loro modo così diretto di scrivere i testi, di esporsi nei live e nel blog che curano. Si presentano in 2 su 3, il batterista (Michele Esposito) è alle prese con la caldaia di casa da sistemare….E ti trovi così al tavolino fuori dal loro studio di registrazione con Davide che sorseggia birra e Federico che è pronto, attento, scrutatore…I Ministri sono anche questo, veri fino al midollo, veri nei valori e negli impegni da mantenere. L’immagine più lontana dal Vippaio musicale che contraddistingue la scena musicale Italiana, I Ministri sono così con problemi reali come la caldaia e non puoi fare altro che o amarli o odiarli…non c’è il grigio nei loro dischi, come non c’è il grigio nel loro modo di essere. Suggerisco vivamente di farvi un giro sul loro sito www.iministri.com e di vedervi un loro concerto… ah tanto per la cronaca,sfatiamo il mito: non è vero che sputano sulla gente durante i loro live! 1) Ascoltando i pezzi di questo album, avendo visto il video dell’ultimo singolo tratto dallo stesso “Tutta roba nostra” cosa non va in questa Milano? Federico Dragogna (chitarra): L’idea stessa che la città incarna, dove non vengono viste le potenzialità che la stessa Milano ha ma si risponde solo alle ambizioni personali Davide Autelitano (cantante) : ai propri sistemi di valori F: In Italia non si trova il modo di far compenetrare le diverse etnie . A Berlino and esempio non è così. Milano, e l’Italia, è divisa a scompartoni stagni . La società italiana è in ritardo rispetto alla multiculturalità, Milano ruota ancora attorno all’assurda logica del ghetto. 2)

E allora dove sta il “Bello” che da questa Milano si può tirar fuori

D: Milano è la città dove siamo nati e cresciuti. Esteticamente è una città che mi piace, è la città in cui maturiamo il disagio ma anche la voglia di combattere lo stesso. F: Il disagio è una fattore relativo dal quale si parte per esprimersi, per evolversi . Se uno ci pensa bene sono altre le città in cui è più difficile esprimersi, ad esempio Palermo. D: L’amore per Milano fa aver voglia di sottolineare i disagi della stessa per cercare di migliorare la nostra città. 3)

In cosa e se sono cambiati i Ministri dagli albori ad oggi. Se e quali sono stati i punti di svolta

F: E’ cambiato il fine, cioè fare musica mantenendo l’onestà nei confronti di noi stessi e di noi tre. I proclami, gli slogan nascono dal rispetto verso sé. D: Dagli albori ad oggi l’elemento diverso è che abbiamo fatto una scelta. Noi abbiamo deciso di dedicarci totalmente in questa cosa. La musica per noi è diventata una professione intesa propriamente come mestiere con le relative responsabilità verso noi tre e verso le persone che da sempre ci seguono. Il punto di svolta è proprio questo:la consapevolezza che non si può più tornare indietro. F:Devi qualcosa in termine di impegno, di sudore verso chi hai di fronte D: Non puoi fare altro: fare musica è un mestiere, ma non sei riconosciuto come un lavoratore. Al contrario, vieni ridicolizzato. Altri punti di svolta sono il contratto con la Universal, l’agenzia di booking che ha lavorato sulla e con la band, lo studio di registrazione . Tutte componenti che non abbiamo mai cambiato per una questione anche di coerenza. Tutte persone di cui ci fidiamo e che abbiamo avuto il “culo” di conoscere. 4)

Vi sentite penalizzati per la mancanza di meritocrazia nel mondo musicale?

D: Non soffriamo questa mancanza perché ad oggi tutti i nostri meriti sono sempre stati resi. F: L’ idea della musica è quella di canzoni che possono funzionare o meno. D: Nella musica c’è troppo vittimismo. Non viviamo nell’ ottica di passare in radio, ma viviamo l’esperienza della musica fatta sui palchi, dei concerti. F: Vedo la musica un po’ come il sogno americano degli anni 50 dove anche se sei nella merda e scrivi il pezzo del secolo, vinci. Questa è la democraticità della musica: in ogni momento puoi ribaltare la situazione. D: Siamo nella realtà nazionale non nella realtà mediatica nazionale. Spesso le radio ultimamente sono gestite da non ascoltatori di musica. Il fatto di passare in Tv per essere famoso è relativo se consideri che MTV relega sempre meno tempo ai videoclip musicali. Preferiamo il circo itinerante che ci porta a suonare in giro per l’Italia.

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Quanto è studiato questo look che ricorda i Coldplay di “Viva la Vida”?

F: veramente le giacche napoleoniche le abbiamo indossate noi per primi. D: mi primo vamo nostro

ricordo che io e Fede avevamo trovato queste giacche napoleoniche in un mercatino e avevamo convinto Michi a indossarle per il concerto importante ai MEI di Faenza. Già da lì la giacca è diventata il nostro strumento di identificazione. Mi ricordo che giraper gli stand del MEI e la gente ci riconosceva per via delle giacche come quelli che avevano suonato poco prima. E’ diventata il tratto peculiare. Dopo poco è partita la moda del vintage.

6)

Siete mai scesi a compromessi se sì quali?

F/D: No D: il discorso è stato più difficile quando è subentrata la major. C’è stato uno scontro di idee tra noi e loro, in realtà dovevamo solo studiarci vicendevolmente e trovare un metodo di lavoro F: ci siamo imposti per avere un contratto che imponesse il nostro veto su tutto. Gli unici compromessi a cui scendiamo sono quelli tra di noi tre. 7)

Il 15 Giugno ci sarà quello che si può considerare un grande riconoscimento:l’ apertura ai Foofighter. Come la vivete?

D: anche a IGGY AND THE STOOGES, vedere gli Iggy sapere che siamo sullo stesso palco è incredibile F: La tensione sale nei giorni appena prima, per ora sai che avrai molto caldo che la giacca ti peserà addosso D: Fa più scena che altro. Mi ricordo l’apertura ai Coldplay, lo spavento di trovarsi di fronte a 40.000 persone e il toccare con mano quanta gente lavorava dietro per quel concerto. F: In Italia, se non per Vasco, non ci sono questi livelli 8)

Siete una delle poche band in Italia a non essere stati etichettati

F/D: no,no, invece qualcuno ha definito il nostro genere come Indie Rock Italiano D: anche se l’Indie rock è altro è quello dal 95 al 2005 fatto all’estero 9)

Devo pur tirare acqua al mio mulino, il pezzo che più mi piace nel nuovo disco è “Vestirsi male”

D: Fede hai vinto. C’è una diatriba su ogni pezzo. Fede si è imposto per questo. F: Il pezzo è nato quando me ne sono andato di casa e parla del momento prima di andartene , quello fatto di lotte. Poi ti accorgi che le lotte erano necessarie per un distacco che invece dovrebbe essere normale. Nel pezzo uso frasi dove è chiaro che non si chiarisce troppo tra le controparti, un esempio è la frase “ma tu spera che non ritorni mai” perché se tornassi vorrebbe dire che le cose non sono andate come uno se l’aspettava. Anche il sporcarsi le scarpe bianche era un immagine che indicava la ribellione. Mi ricordo le ragazze che con le converse nuove di pacca se le sporcavano nel terriccio o si facevano calpestare i piedi per non sembrare le san carline D: uno ad un nostro concerto si è pure tolto le scarpe e se le ha mostrate. Personalmente la cosa che mi lascia traumatizzato è il calzino bianco (ndr. Effettivamente Davide NON usa calzini bianchi, ha alzato il jeans per mostrarmi il suo calzino blu!) 10)

Fareste come gli Afterhours Sanremo? Rischiando di essere criticati dai vostri stessi fan

D: si farei Sanremo e vorrei andare lì per vincerlo. Un esempio di gruppi passati sono i Subsonica e i Bluvertigo. F: Se uno nell’opera che scrive è inattaccabile perché di livello, e hai la faccia di farlo, puoi portarla dove vuoi. D: Perché non portarla se hai una cosa bella, Sanremo è un circo, però se ci credi perché no F: Mi piacerebbe portare una canzone d’amore che spacca il culo e non una canzone che pretende di essere giusta a priori. E’ sempre una questione di professionalità, è importante misurarti con situazioni che la implicano, vedi i Subsonica a Sanremo hanno spaccato. Gran parte della scena “indie” dovrebbe misurarsi per dimostrare di essere grandi musicisti. D: nella scena rock secondo me un gruppo che non lo farebbe mai sono i Verdena per il modo in cui loro sono fatti. 11)

Quindi un proclamo per farvi prendere a Sanremo:

F: lo facciamo solo se vengono anche i Verdena con noi D: per me non vengono. PS: Tranquillo Fede, ieri ho passato 20 minuti a sporcarmi le converse rosse e togliergli quella sembianza da catarifrangente!

Elena.Rebecca.Odelli

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design

S TILE – move your tile Spostare per ordinare per personalizzare! Nasce tutto dall’idea di creare un elemento d’arredo che vuole essere dinamico, che vuole interagire con chi lo guarda e con chi attirato da colori e scritte vuole dargli un ordine, o meglio, un proprio ordine! Nel giro di 6 mesi S TILE è stato pensato, realizzato e modificato da Fabrizio e Mario Fregoni fino a trovare la sua prima veste definitiva nella serata inaugurale del coffeeMOVE di Lodi, dove è tutt’ora esposto. Il rosso e il bianco che si mischiano nella scala di grigi trovano poi una giusta collocazione nella nuova caffetteria lodigiana. S TILE è un pannello formato da tante mattonelle colorate che si muovono manualmente una a fianco all’altra dove la loro disposizione diventa il motivo di gioco per cui si è attratti. Mattonelle di vari materiali, colori a richiesta e dimensioni variabili del pannello rendono questo prodotto di design creativo anche nella propria personalizzazione. S TILE è adatto a dare un tocco di design in casa e negli uffici, un passatempo e antistress nelle sale d’attesa, un intrattenimento nei locali davanti ad un cocktail o un caffè… S TILE rende i propri ambienti dinamici e creativi!

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Now… plan your tile! fabrizio.fregoni@gmail.com (+39) 393 8122141


Nome: Luca Gnizio. Nato a: Lodi. Vive a: Ripalta Cremasca. Liceo Artistico - Disegno industriale Prototipista per Aziende di livello Mondiale - Packaging designer Cosmetico ideazione e creazione nel tempo libero di una Linea Ecocompatibile 2010 Fuorisalone del Mobile Milano Iscrizione a concorsi alla “ma si … tanto..” Mancanza di risposte, di spazi e di stimoli Giugno 2010: “basta mollo tutto e me ne vado a Berlino” - biglietto 4 ottobre 2010 Settembre 2010: SELEZIONATO PER LA TOKIO DESIGN WEEK. Luca ricomincia a girare, esce dallo schema predefinito. A sue spese produce un suo progetto e vola a Tokio a suo carico. Unico giovane Italiano selezionato. Il progetto presentato, una poltrona a forma di libro a cui ogni giorno “cambiare vestito” (richiamo all’amore per l’eleganza italiana), riscuote molti consensi e come gran finale viene presa in custodia ed esposta dall’associazione italiana presente a Tokio. Quindi Berlino salta e a Novembre il nostro eroe, che ha negli occhi ancora l’emozione infantile di un gioco tanto agognato, viene investito da un onda gigante quando riceve l’invito a esporre come Designer al Satellite del salone del mobile di Milano di Aprile 2011 al quale presenta una linea completamente nuova. Una Chaise Longue, una lampada, una panchina e una sedia per bambino, tutti oggetti di design creati con materiali di recupero post-consumer! Uno schiaffo allo spreco e un inno al concetto di riciclo intelligente ma anche bello.

Info@fordesignfor.com

Luca Gnizio 29 anni e una mente che somiglia a un “mon cheri”, quando scopri artisticamente e umanamente ciò che contiene invade i tuoi sensi e li conquista con curiosità e decisione! P9-13


Fabio Lombardi Fabio Lombardi “ “ Quando Quando mi mi “nascondo” “nascondo” ho ho più più tempo tempo per per me, me, per per le le mie mie cose. Voglio cose. Voglio fermarmi fermarmi e e pensare pensare ”. ”. Tutto è Tutto è nato nato da da un un momento momento di di apatia. apatia. Spesso Spesso accade. accade. Vedo Vedo tutto tutto nero nero ee non riesco non riesco a a cogliere cogliere le le sfumature sfumature più più belle. belle. Mi Mi chiudo chiudo in in me me stesso stesso ee mi fermo mi fermo a a pensare. pensare. E’ E’ proprio proprio in in quei quei momenti momenti di di cesura cesura con con il il mondo mondo reale che reale che mi mi ritrovo ritrovo a a cercare, cercare, in in maniera maniera forzata, forzata, un un senso senso aa ciò ciò che che mi accade. mi accade. Ed Ed è è sconvolgente sconvolgente vedere vedere gli gli effetti effetti di di tale tale introspezione. introspezione. Quando mi Quando mi “nascondo” “nascondo” ho ho più più tempo tempo per per me, me, per per le le mie mie cose. cose. Voglio Voglio ferfermarmi e marmi e pensare. pensare. In un In un momento momento come come questi questi ho ho pensato pensato alle alle mie mie origini origini ee ho ho disegnato disegnato una piccola una piccola seduta, seduta, un un pouf, pouf, relazionandomi relazionandomi con con le le bellezze bellezze della della terra tersarda. ra sarda. Ho contattato Ho contattato una una buona buona azienda azienda artigiana artigiana locale, locale, ho presentato ho presenil mio tato ilprogetto mio progetto e ottenuto e ottenuto un riscontro un riscontro favorevole. favorevole. E cosìE nasce così nasce NUR, un pouf NUR, un in pouf sughero in sughero dai connotati dai connotati nuragici. nuragici. Si aprono Si aprono le le porte porte del del MACEF, MACEF, Milano. Milano. La mia La mia seduta, seduta, la la mia mia idea idea esposta esposta in in un un salone salone internazionale internazionale mi mi ha ha dato una dato una grande grande carica. carica. Ciò Ciò che che prima prima era era solo solo un un bozzetto bozzetto ora ora èè un un piccolo passo piccolo passo avanti. avanti. E E la la voglia voglia di di “fare” “fare” aumenta. aumenta.

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Parlare di esperienza sociali e di gerarchia del gusto significa possibilità di rivivere http://lemangeur.blogspot.com le esperienze, nell’alchimia delle relazioni io più gli altri. Il principio di riprova sociale relativo al campo degli atti alimentari, è sperimentabilissimo negli uffici all’ora di pranzo. L’ansia del colui-che-mangia onnivoro lo porta ad alimentarsi, non tanto secondo le voglie ma secondo l’ambiente sociale, e i piccoli uffici sono osservatori perfetti per studiare il fenomeno.Prendete un ufficio con cinque scrivanie, una segretaria ,due lavoratrici e due stagiste:

Mrs A è una maniaca di fiocchi di latte,prodotti bio,arriva in ufficio con una borsa colma di snack&yogurt zerovirgolauno, neanche lavorasse per la vitasnella.Alle 10.30 comincia a mangiucchiare, si interrompe nella pausa pranzo,durante la quale corre in palestra,e riprende lo spiluccamento bio dalle 14.00 fino alle 18.00. Mrs C la prova che il forno a microonde dovrebbe essere perseguibile per legge: segue alla lettera la regola delle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, quindi si presenta con caponate,peperonate,broccoli,cavolfiori e spezzatino di patate piselli unti e bisunti preparati la sera prima. Puntualissima all’ora di pranzo corre a riscaldare il manicaretto, se siete in grado di rendervi conto di ciò che sta per accadere potete sempre evadere e andare a mangiare altrove, ma è tutto inutile: al vostro rientro l’aria che respirerete al lavoro avrà il sapore di sugo di pomodoro rappreso,fatevene una ragione,vi sembrerà di essere tornati ai tempi del collegio...

Mrs B sogna panini, cibi cinesi e pastasciutte. Quando i suoi sogni si realizzano possiamo accorgercene facilmente: dal giorno successivo si ciberà di sole mele. Non dice ciao la mattina, ma “Sono a dieta!”. Alle 10.30 ha già mangiato tutti e quattro gli yogurt magrissimi che si era portata da casa. Se vi vedrà uscire per un caffè vi implorerà di portarle un cioccolatino o una brioches al cioccolato. Stagista 1: per il principio di diffidenza non accetta cibo dalle colleghe e non accetta di mangiare con le colleghe: potrebbero avvelenarla/ drogarla/schiavizzarla/mandarla in posta o a prendere i figli a scuola.

Stagista 2: principio di incorporazione se mangi di loro e con loro sarai parte di loro. Fa quindici pasti al giorno per non deludere nessuno, lamenta disturbi al fegato e ha cambiato tre taglie di jeans.

Se la maggioranza non darà segni di voler pranzare la minoranza, specie nel caso dello stagista, dichiarerà di non aver appetito, salvo poi rifugiarsi in bagno con un panino crudo e brie o prendere la scusa di un appuntamento di lavoro per precipitarsi a prendere un trancio di pizza. Se uno dei soggetti se ne uscirà con un’improvvisa voglia di brioches al cioccolato, gli altri scherzeranno con lui, scagliando frecciate sulla sua mancanza di autocontrollo per lo più, e si scherniranno dall’accompagnarlo nella juissance della brioches calda e appena farcita con finta nonchalance “Nooo, dai, davvero, no non la voglio,ma tu mangiala se hai voglia!”. Lo stagista in genere compie due giri al bar tornando prima con tre brioches (Mrs1/Mrs3 e la sua); poi con una (Mrs 2). Una volta per un eccesso di zelo ne comprò direttamente una per ciascuno, fu accusato di istigazione al mangiare compulsivo e le brioches gli furono detratte dal rimborso spese. La decisione fu presa dalla maggioranza che avrebbe preferito una farcitura all’arancia. f.colombo P9-16


kitchen

Per far cogliere meglio cosa intendo con la bellezza del saggio, propongo di guardare coloro che concepiscono vite sagge, che le inventano, e coloro che queste opere ammirano.Penso, ad esempio, ai poeti, agli scrittori, ai romanzieri, che elaborano figure di saggi, e ai loro lettori, che da queste vite vengono incantati. Questi scrittori inventano dei personaggi che hanno delle vite belle, e le inventano a partire dai dati culturali di cui dispongono. Questi personaggi, noi lettori, li riconosciamo per ciò che sono, cioè dei saggi, degli esseri dotati di una qualità speciale che rende la loro vita bella. Ci affezioniamo a loro, non per le peripezie della loro vita, ma il loro modo di essere e di muoversi nel proprio mondo. Jacques Schlanger – Come vivere felici

Segreti *per aromatizzare l’olio extravergine con l’aglio si può ottenre uno splendido risultato nel porre in infusione nel nostro olio una testa di aglio arrosto così preparato: tagliate la cime dell’intera testa, adagiatelo in una teglia in modo che gli spicchi tagliati guardino in su; spennellate con l’olio d’oliva e arrostire a 180° per circa 45 min. la cottura arrosto ammorbidisce e addolcisce il sapore dell’aglio e in infusione nell’olio donerà un sapore delizioso. ciliegia, fragola, nespola , amarene, l amponi e le prime albicocche

asparagi, barba di frate, broccolo, carciofo, carota, cicoria e cicorino, cipollotti, coste, crescione, erba cipollina, erbette, fagiolini, fava, finocchio, finocchio selvatico, indivia, lattuga, luppolo, ortica, pasqualina, rabarbaro, radicchio rosso, rapa, ravanello, rucola, sedano, spinaci, borragine

alice (acciuga), cefalo, dentice, merluzzo, pesce spada, sardina, sogliola, tonno, triglia

Le-mie-penne-al-filetto-di-pomodoro 360 g di penne(meglio se trafilate al bronzo), 12 pomodori di San Marzano maturi, 2 scalogni(oppure una di tropea, o una cipolla rosa..secondo i gusti!), 1 bicchiere di olio extravergine(di cui metà aromatizzato all’aglio*), ½ bicchiere di vino bianco, 1 cucchiaio di zucchero, prezzemolo tritato, formaggio grana grattugiato, sale, e pepe. Tagliare a spicchi i pomodori togliendo i semi e levando quasi del tutto(ma non tutta) l’acqua di vegetazione, disporli in un tegame coprendoli con la cipolla tagliata molto sottile, il vino bianco, lo zucchero, il sale ed il pepe. Portare a bollore, aggiungere l’olio e cuocere a fuoco vivo per sei o sette minuti. Unire le penne lessate al dente e far saltare per alcuni minuti. Insaporire con il prezzemolo tritato ed il formaggio grana grattugiato.

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La Richelieu Wedding Cakes nasce da una passione viscerale per le cose dolci della vita… non a caso il nostro motto cita ”..quando un sogno diventa dolce”… In una assolata giornata dell’agosto 2010, per gioco e per diletto, dall’idea di cimentarsi in un assurda costruzione di una super mega fantomatica torta cioccolosa, tale da far rimanere a bocca aperta gli amici e, forse anche a causa delle allucinazioni causate dal caldo… un architetto ed un ingegnere hanno impastato un mix di struttura ed estetica per la loro prima torta artistica ribattezzata Amanda. Stupiti per la bontà della creatura partorita, e fieri del risultato ottenuto, siamo andati alla ricerca di nuove ricette e metodi di decorazione in grado di stupire noi stessi. Tra un esperimento e l’altro, tra un successo e qualche imperfezione, nel giro di poco siamo arrivati a costruire torte sempre più alte e fantasiose. In seguito ad alcune creazioni regalate ad amici sono incominciati ad arrivarci richieste sempre più di frequente. Il nostro prossimo obiettivo è quello di verticalizzare ancor di più la nostra super torta, con la voglia di creare a breve una rotondissima 5 piani di puro godimento creativo. ATTENZIONE TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI DIABETICI!!!!!!!!!!!! Marina & Marco RICHELIEUCAKES@GMAIL.COM

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movie e teatro

Diversi i messaggi che arrivano da questo splendido film: Il sogno che si realizza per la forza della disperazione d’amore. Il coraggio di credere in se stessi . Il mondo che non vedi o a cui ti neghi che invece ti arricchisce.

Questo mese Vorrei segnalarVi questo gruppo, che non esagero definendolo Spettacolare, di artisti della nostra zona, così spettacolari che…pochissimi a Lodi e dintorni li conoscono ma sono molto conosciuti invece in altre parti d’Italia, d’europa e tra poco nel mondo, visto che si stanno preparando a una tournée che li terrà impegnati in sud - America per circa 2 mesi. Cercateli, guardali, godeteveli..come riconoscerli? semplice loro il palco se lo portando dietro..anzi sotto! si perché sono attori cantanti ballerini e acrobati…il tutto sui trampoli!! Davvero un grande vanto per le nostre zone e meriterebbero di certo + attenzione sia da lodi che dai comuni attorno. Si descrivono così: “Il nostro lavoro si basa sugli elementi della più evoluta preparazione teatrale occidentale: drammaturgia, training fisico e vocale, elementi di teatro danza indiano, utilizzo di trampoli, acrobatica e elementi di multimedialità. Il nostro è un laboratorio, un piccolo mondo, dove ogni giorno abbiamo la fortuna di provare, studiare e sperimentare talvolta anche con grandi maestri del teatro d’avanguardia” ma vi assicuro che è riduttivo.

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Questo breve articolo di fondo avrà l’ardire di tracciare le linee più significative dell’attività fitness di maggior tendenza attualmente nella nostra penisola. Come sempre giunge in Italia dagli Stati Uniti con una precisa e meticolosa strategia marketing, azzeccatissima per altro. Si chiama TRX Suspension Training.

fitness news

Non si tratta solo di una “semplice” attività fitness, ma di una metodologia di allenamento precisa. Il motto individuato per rappresentarlo in termini comunicativi per la folla è “Make your body your machine”… significativo, perché attraverso l’esecuzione di esercizi in sospensione, il carico è determinato proprio dal proprio corpo. Se dovessimo presentarlo ad un neofita del mondo del fitness potremmo, sminuendolo, proporlo come “il pilates de noaltre”, sempre che il novizio sappia di che cosa realmente si tratti il pilates… Il suo inventore è…. NAVY Seal….. Signori e Signore, l’elite delle forze speciali USA, corpo speciale istituito nel corso della seconda guerra mondiale, che per il proprio addestramento si avvale degli attrezzi più rudimentali per garantirsi la forma fisica anche nelle condizioni più limitate; sono uomini utilizzati per azioni non convenzionali, quindi preparati fisicamente a sostenere prove fisiche estreme. Il TRX presenta dei vantaggi rispetto al protocollo standard di un allenamento tradizionale. I vantaggi dell’allenamento non sono solo evidenti su soggetti professionisti, ma sono palesi anche ai normo tipi che vogliono aumentare il proprio livello di fitness in modo rapido e sicuro. L’attività all’interno dei club è proposta come sedute singole in versione “personal trainer” o più appropriatamente con lezioni di gruppo, più motivanti e più stimolanti per gli esecutori stessi. Atleti professionisti, veterani dei centri fitness, ma anche star hollywoodiane, diversamente giovani, pazienti in programmi di riabilitazione, sono i diversificati utenti che usufruiscono dei 50 minuti di allenamento minuziosamente pianificati dagli allenatori. TRX è una soluzione di allenamento versatile ed efficace. L’attrezzo si costituisce in una cinghia che può essere utilizzata ovunque. Gli esercizi possono essere modificati per ideare programmi di allenamento personalizzati. Peculiarità sono il peso corporeo come carico dell’allenamento e la gestione ed il controllo dell’equilibrio nell’esecuzione degli esercizi. Movimenti unici, indicazioni dell’allenatore e principi del programma organizzato in maniera sistematica sono gli elementi identificativi dell’attività. I movimenti si distinguono dagli esercizi a corpo libero tradizionali in quanto le mani o i piedi sono sostenuti da un solo punto di ancoraggio, mentre l’estremo opposto del corpo è in contatto con il terreno. La percentuale desiderata di peso corporeo viene caricata sulla zona coporea interessata dalla tipologia di esercizio e animata durante l’esercizio. Il punto di fissaggio fornisce il punto di supporto e mobilità che consente di allenare forza, resistenza, coordinazione, flessibilità, potenza, stabilità… e dell’altro? Insomma, un attrezzo semplice che è in grado, attraverso la fantasia dell’allenatore, di mettere a disposizione dell’utente finale una serie infinita di combinazioni energiche di esercizi a corpo libero… non resta che decidere di allenarsi con il TRX! Barbara P9-21


FLashon

Sara B red lined on plain white. Via IV Novembre - Lodi

Marta F calavera tattoo Lodi

Matteo P FRAV blazer. Via Ferrabini - Lodi

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breathing the trip my Diary! - Per il resto qui è tutto strano, nuovo e unico: prima di tutto si guida a sinistra, e la difficoltà non è tanto a guidare lo scooter, perché io guido a pecora… nel senso che seguo la massa naturalmente! La difficoltà sta nell’ attraversare la strada cazzen… vai a ricordarti ogni volta di guardare prima a sinistra invece che a destra! Mi sono quindi accordato con la gente, quando attraverso io, si fermano tutti, così non sbaglia nessuno va là! Ma al contrario di come tutti pensano, Cape Town non è pericolosa affatto (certo non puoi andare in giro con il rolex sul polsino della camicia),anzi, tutte le sere verso le 6 o la mattina presto vado a correre sul lungo mare, circondato da un paesaggio da non credere, io stesso non ci credo e i barboni mi danno il cinque quando passa e ti incitano come fosse il giro d’ Italia…sensazione bellissima per davvero. Tutti qui sono cordiali, dai ragazzi del ristorante che mi hanno aiutato all’ inizio, alle signore della cucina, donne sudafricane che parlano inglese e 5 o 6 dialetti africani tranquillamente, che mi trasmettono una sensazione di pace e tranquillità mai sentita prima…lo leggi nei loro occhi che dalla vita hanno avuto davvero poco e quel poco gli avanza pure, sempre sorridenti e gentili, quando ridono mi fanno spaccare in due, sembrano tutte delle piccole Eddie Murphie…da morireee! Mi sono accorto di tutto questo uno dei primi giorni quando ho visto una di loro lavare l’ insalata fresca, non so perché! Quando vanno nello stock a prendere un barattolo di pomodori, poi devono attraversare il ristorante per rientrare in cucina, e il barattolo lo poggiano sulla testa, senza tenerlo, proprio come nei films. Internet point, cafè e negozi, pieni di gente cortese, amichevole e che ti saluta come se ti conoscesse da una vita. Appena sceso dalla macchina il primo giorno, sentivo tutti sti ragazzi di colore gridare e suonare all’ impazzata su dei pulmini bianchi; ho pensato, cavolo questi mi fregano il mondo appena esco di casa, ho avuto quasi timore, pensavo fossero i classici mini bus pieni di ragazzi di colore che vanno e vengono dal lavoro e dopo il lavoro arrotondano… bene, mi han subito spiegato che non sono altro che servizi volontari di trasporto che portano da Cape Town centro a Camps bay, la zona più “fighetta” della città e ritorno per la gente che soldi per prendere i taxi non ne ha(fighetta perché pieno di f… si intenda!). Sembra sia un organizzazione di sola gente di colore, e tutti ne usufruiscono, specialmente turisti… costano 3 o 5 RAND (0.20 – 0.40 euro) da dare direttamente sul pulmino. Sono in due, uno guida e l’ altro raccoglie i soldi e gestisce la logistica…nel senso che se il pulmino è da 9 posti, ne fa salire 15 e li schiaccia contro i finestrini…e chissenefregaaaa si fanno più soldi noooo!?!? Ma è divertente prenderli, poi i taxi ti “ciurlano” parecchi soldi, specie se non sei della città (tutto il mondo è paese, proprio vero!) e quindi senti dalla mattina alla sera urlare solo “CHEP TIEEEEEN”(Cape Town), e dalla parte opposta “CAS BEEEEEE” (Camps Bay). Si nota parecchio la differenza tra bianchi e neri però; i secondi sono quelli che fanno i lavoro dove ci si sporca le mani, lavapiatti etc, metre i bianchi sono quelli con i soldi, parecchi soldi…una sera siamo andati con Oliver, un nostro amico che fa servizio catering a portare dei dolci ad una festa privata… villa sulla roccia di una figata pazzesca (per gli intenditori di classe,sembrava quella del film “weekend con il morto” o del film con Lino Banfi “spaghetti a mezzanotte”…e ci siamo capiti!), vetrate a non finire, piscina, cucina americana immensa e baia di sabbia naturale privata…tanto di cappello al proprietario che si è avvicinato (io temevo una scenata napoletana del tipo “ma chi cazzen siete voi?”) e ci ha chiesto perché invece di stare in disparte non ci godevamo anche noi la festa… Nn l’ avesse mai detto: mini hamburger a manetta e spumante a fiumi, e io che facevo le foto per fare vedere alla mamma che cazzen di case che esistono…ho anche cuccato…si si, un operaio di 50 anni che mi ha raccontato tutta la sua vita! P.S. tanto le ragazze sto giro se la menavano! Ragazze che per la maggior parte sono modelle o bellssime a prescindere, sembra quasi che le cozze non abbiano i documenti per uscire di casa. Qui c’è un rapporto uomo - donna di 1 a 5, nel senso che ci sono 5 donne per ogni uomo, e considerando che Cape Town è la seconda città al mondo per la presenza di gay, dopo Los Angeles, io mi chiedo che cacchio torno a fare a casa!!! Qui essere gay è la normalità più assoluta, quando io e Matteo andiamo nei locali, subito ci scambiano per gay per il semplice fatto che entriamo assieme, o meglio, per il fatto che arriviamo con lo scooter arancione a fioroni magari; e quando finalmente si cucca e racconto che sono italiano e che vivo con un mio amico, mi dicono: aaaah ma sey gay allora!, e io: nooo, vivo con lui ed anche un’ amica, dormiamo solo in camera insieme e basta!, e lei: allora sei gay dai! …ammetto che me le cerco, ho imparato ora a stare sul vago come fanno gli uomini di mondo spacca dighe... Tutto è nuovo per me e allo stesso tempo strano, cose che qui sembrano normali, per me sono stranissime: si cammina a piedi nudi per le strade, semplicemente perché ci si sente più liberi, poi la sera trovi discoteche dove ti chiedono di indossare scarpe eleganti; a proposito, l’ acqua nelle discoteche è gratis, trovi sul bancone decine di brocche di “tap water”, acqua del rubinetto, basta chiedere al barista di darti un bicchiere pulito con il ghiaccio, gli stessi baristi a cui chiedo di tenermi il casco quando giro con la moto… per loro tutto normale, ti dicono solo: guarda che lo metto qui eh!?! Quando si organizza una cena a casa di qualcuno, non funziona come da noi che arrivi, ti siedi e mangi, qui ognuno porta qualcosa, da fare assaggiare agli altri o semplicemente perché non può mangiare maiale o pollo che sia. Due o tre si mettono a chiacchierare, e gli altri chiacchierano in freestyle, specialmente se sei amico di amico che non conosci nessuno. La cena è considerato solo un altro buon motivo per fare amicizia. Difficilmente poi ci si siede a tavola, si fa semplicemente un buffet per tutti, si caricano i piatti e si torna a chiacchierare… La prima cena fatta a casa nostra, io e Matteo non lo sapevamo di questa cosa, e ci siamo trovati con il cibo per un reggimento, il nostro più quello portato da loro! Lo stesso avviene quando si organizzano barbecue, qui chiamati brai, ognuno porta la propria carne e se la cucina al grill tra una birra e l’ altra. In alcuni brai, sembra di essere nei film americani tipo Beverly Hills, villona dove vivono 10 ragazzi minimo, piscina, griglia, musica, birra e tuffi a go go, a volte anche con lo spiedino in mano! Un’ altra cosa che mi ha incuriosito parecchio, è il fatto che quando si esce a cena e non si mangia tutta la portata, si chiede al cameriere di farsi mettere la pasta o che sia in una doggy bag, un take away insomma, per mangiarla il giorno dopo…al nostro ristorante lo fanno praticamente tutti. In italia sei semplicemente un barbone se dici al cameriere: buono ma guardi era troppo me lo porto a casa!, qui è la normalità, e ti vedi il signore sulla sessantina in giacca e cravatta che ha bevuto vino d’ annata tutta sera, allontanarsi con i maccheroni sotto il braccio…fantastico! Per quanto riguarda la birra, quasi come in europa, anche qui hanno le proprie birre house made, fatte in casa, come la Black Label e la Savanna, molto simile alla Corona e venduta a 17 rent, 1,7 euro, nel locale più shic della città. Se vuoi usare internet, ci sono migliaia di internet point a meno di un euro all’ ora e migliaia di ristoranti dove c’è la connessione gratis; ti fai un hamburger e il cameriere ti porta la prolunga per il pc. Se vai per due volte di file gia ti trattano come se ti conoscessero da una vita e ti fermi sempre a fare due parole; anche nei bar funziona così.. il nostro preferito è il Corner Bar a 20 mt dal Posticino, dove ci fermiamo spesso a fare due tiri a stecca…sembra un bar del Queens di New York, tutti sballati ma che si fanno i fatti loro; ci fanno spaccare dalle risate! Se ti scotti sotto il sole in spiaggia, come a me è successo, ti consigliano di fare il bagno con aceto balsamico e latte…sembravo Claudia Koll venti anni fa, però ha funzionato!

seconda parte title:: STRANEZZE

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“prendo e vado…poi magari torno ..magari …” Ho conosciuto Maria Giovanna Boselli quasi un paio di anni fa, che era fresca di ritorno dall’herasmus a Barcellona. Una donna che definirei come una schiacciatina, si si quella che mangia, quella a cunette con la confezione trasparente. Come la vedi è, semplice e irresistibilmente gustosa! La Gio dopo pochi mesi di conoscenza mi dice: “ Alan parto e vado qualche mese a Barcellona, ci provo… provo a farmi un esperienza non da studente e vediamo cosa trovo.” Oggi è ormai un anno che è fissa a Barcellona e approfittando di un suo ritorno per qualche giorno ci siamo fatti una colazione e quattro chiacchiere durante le quali ho provato a capire cosa significa mollare tutto e provare a cercare qualcosa di più, senza necessariamente sapere da prima che cosa. La colazione è stata, come era prevedibile conoscendo Gio, una botta di sorrisi e semplicità. Mi racconta che in quest’anno ha cambiato 2 lavori, entrambi in negozi di vestiti, e anche 2 case, sempre in condivisione, dove ha comunque trovato, a parte qualche episodio comunque superato, rispetto e solidarietà. Vorrei però “usare” Gio come esempio e guida vivente per chi è curioso o volesse provare un esperienza del genere. “Gio parliamo di praticità di vita, io oggi parto e… i miei pensieri sarebbero, la lingua, la sanità, la casa, la vita e l’economia necessaria per provarci.” G: “ beh per una persona che non ha mai parlato spagnolo, un mese è più che sufficiente, e si parla bene.” A. “ Ma catalano o castillano?” G: “Va benissimo il Castillano, poi se sei italiano comunque loro amano gli italiani e quindi… non è assolutamente un problema, ti aiutano tutti.” A: “Sanità?” G: “Io grazie al cielo non ho mai avuto problemi di salute ma funziona tutto come da noi e comunque quando trovi un lavoro, come ho trovato io, fanno tutto loro, ti fanno fare tutte le analisi e via dicendo.” A: “ Barcellona come città? i costi? è una città sicura?” G: “ Barcellona è bellissima ed è grande ma la giri tranquillamente a piedi o con una bicicletta senza problemi e, comunque è molto servita quindi non si hanno particolari problemi. Per quel che riguarda la sicurezza… “se vai a cercartele..”, nel senso che è meglio se certi luoghi di notte da sola non li frequenti, ma se vai in gruppo non ci sono problemi, com’ è qui da noi in fondo!” A: “e la casa? quanto si paga di affitti? G:” io pago 390 euro al mese per una stanza comprese spese e internet, in una zona bellissima e molto centrale di Barcellona, effettivamente gli affitti sono un po alti ma io con 900 euro al mese vivo e mi mantengo, la spesa non è cara, riesco a farmi le mie serate mondane risparmiando anche, e mi diverto un sacco.” A: “ ok Gio allora io oggi decido che voglio partire da solo, senza avere agganci, cosa faccio? quanto mi serve?” G: “ Si prende un ostello inizialmente per le prime notti, intanto si cerca una casa o una stanza su un sito che è www.loquo.com, magari in centro perché quello che risparmieresti prendendola in periferia li spenderesti in mezzi che sono abbastanza cari rispetto a Milano. Una volta che hai trovato una stanza ti armi di curricula e cominci a distribuirli. Gli italiani li cercano sempre ed è sicuramente più facile trovare lavoro d’estate quando aprono i chiringuiti sulla spiaggia, ma non è complicato nemmeno trovarne nei negozi di vestiti, o all’hard rock, li cercano sempre.” A:” e il clima di Barcellona?” G: “beh il clima è spettacolare, d’inverno non è mai troppo freddo e d’estate fa un caldo boia ma essendoci il mare…” A: “Ok quindi con 1000 euro? Sono sufficienti per partire e darmi un mese di tempo? E con le relazioni sociali? G: “ Si si bastano mille euro considerando che stai cercando un lavoro. Poi, a parte l’inizio che a volte ci si sente soli, conosci gente tranquillamente, quando trovi lavoro cominci a conoscere colleghi e amici nuovi, ma già nell’ostello conosci subito moltissima gente, gente come te quindi… è una bella esperienza, da provare.” A: “Sembra tutto bellissimo ma dimmi una cosa brutta di Barcellona.” G: “ Aaaaaaa Le cucarachas, che sono degli scarafaggi arancioni bruttissimi, per fortuna non volano, ma fanno schifissimo. Odio le Cucarachas che poi sono degli Highlander, perché non muoiono mai! Per questo è importantissima la pulizia in casa.” A: “ Abbiamo parlato di stanze ma se io non volessi una casa in condivisione perché non mi va di vivere con chi non conosco?” G: “ Beh io consiglio di provarci perché è un esperienza bellissima e poi tornare a casa la sera da soli a volte è un po triste, e comunque hai sempre il tuo spazio, quando chiudi la porta della tua stanza c’è molto rispetto e nessuno ti disturba. Poi i miei coinquilini di adesso sono splendidi.” Giovanna è anche un esempio perché in quest’anno ha mantenuto una relazione a distanza con un ragazzo di Crema, che è vissuta e cresciuta, con tutte le difficoltà del caso e comunque di una coppia normale. Sono sempre circa 2 ore di viaggio in realtà e 80/100 di volo, niente di catastrofico. A: “Giovanna cosa ti manca meno dell’ Italia, o meglio di Crema, e cosa ti manca di più.” G: “Beh non mi manca affatto la monotonia e il giudizio, io ogni sabato faccio cose differenti e se una ragazza si fa i capelli rosa .. e fatti i capelli rosa, non è un problema, non dico che tutti qui siano così, anzi i miei amici sarebbero perfettamente a loro agio a Barcellona, ma c’è questo senso di curiosità differente. E cosa mi manca? Beh la mia mamma, la mia famiglia e poi il cibo! Mi mancano i sapori di una vita. Oddio pan con tomate e paella o le patatas bravas sono buonissimi, come il jamon iberico però la cucina della mia mamma è….” Siamo giunti alla fine dell’intervista con Maria Giovanna “Schiacciatina”, e alla fine di questa splendida colazione mi resta il tempo per una domanda: A: “Bene Gio quando parto?” G: “Parti oggi, o comunque in questo periodo perché così ti godi l’estate, e poi se partissi d’inverno non potresti godere della compagnia delle Cucarachas e… non puoi perderti le Cucarachas!” Grazie alla Gio! ps: mi dice che chiunque volesse contattarla per consigli o agganci nella vita Barceloneta lo può fare via mail.

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mg.boselli@gmail.com


business “Faccio 2 gemelli…tanto ho aperto un asilo nido!” Una colazione con Laura, che sembra aver nascosto sotto la maglietta non un pallone da calcio ma bensì l’intera squadra di calcetto! Laura aspetta 2 gemelli ed è bellissima,radiosa, dolcissima e tondissima, insomma un barbapapà femmina. Magica! L’asilo è a San Martino in Strada A:“Ma si Laura, sarai pronta no? tanto ne gestisci 15 ogni giorno”! L: “insomma.. :-)” si chiama “Il piccolo principe” Si perché Laura Scrigna dal 2007 insieme all’amica e collega Marianna Gesmundo è laura.scrigna@libero.it proprietaria di un Nido (bambini da Zero a 3 anni, per chi come me prima delle elementari... è tutto uguale). Ho voluto fare questa intervista a Laura perché tante amiche mi dicono che vorrebbero aprire un asilo nido o pensano sia una buona idea. Eccomi qui allora con una donna che oltre a pensarci e crederci ci ha provato e, cerco di capire cosa implica, i perché e il percome di tante cose. Quanto costa aprire un nido? cosa ci vuole? conviene? quanto si guadagna? Dopo un oretta con Laura ne so qualcosa di più e posso dirVi che nel loro caso l’impegno economico iniziale è stato di circa 70/80 mila euro tra tutto, affitto dello stabile (piano inferiore di una villa in piazza a San Martino in Strada, di proprietà della Fam. Del Pediatra Dott. Bramini), messa a norma della struttura, arredamenti certificati, assicurazioni e permessi vari. Le 2 socie, psicologhe entrambe, hanno intrapreso l’avventura dopo essersi conosciute presso una struttura di sostegno affiancamento alla disabilità, “il Mosaico”. “Laura quali sono i problemi maggiori che hai trovato cercando di realizzare il tuo progetto?” Mi spiega Laura che le regole per avviare un impresa del genere sono gestite a livello regionale da una normativa del 2005 che però da solo le linee guida e che ASL , provincia e comune hanno poi “a cascata” differenti tipi di richieste, il che rende tortuoso il percorso perché questi enti non comunicano sempre in maniera celere e ottimale e si “rimbalzano un po la palla” ma che con pazienza si risolve comunque tutto, almeno a livello burocratico. “Dopo tutta questa tiritera, già stressante di per se, ci si scontra con qualche scelta statale”, continua Laura “ esistono infatti degli incentivi che non aiutano il mio lavoro”. Mi spiega che esistono incentivi perché le materne (dai 3 anni ai 5) aprano delle sezioni denominate “sezioni primarie” pronte per accogliere i bimbi non dai 3 ma dai 2 anni, e questo ad imprese come quella di Laura e Marianna toglie 1 anno di Lavoro su un gruppo di bambini. O ancora gli incentivi per i nidi famiglia, ovvero un privato che si crea un nido a casa o dalla nonna che può tenere fino a 5 bambini senza particolari obblighi, preparazioni specialistiche o studi. Per aprire un Nido infatti oltre a tutte le pratiche, ci vogliono una Laurea in campo educativo e serve sempre la compresenza di un altro diplomato magistrale o laureato, anche per un solo bimbo. Insomma sicurezze e priorità non proprio da sottovalutare nel caso di una scelta da parte di una Madre e di un padre. “Laura, perché un Nido privato rispetto ad uno pubblico?” L: “ io manderei mio figlio ad uno pubblico.” “Mi spieghi perché?” L:” I pubblici hanno controlli molto validi e ferrei, mentre un privato potrebbe cercare di risparmiare su cibo o altre necessità di un bimbo. E ne abbiamo visti più di un esempio in tv, purtroppo. Il privato però può offrirti però servizi in più. Noi, per fare un esempio, abbiamo un servizio a domicilio per i bambini malati, così da permettere comunque ai genitori di non assentarsi dal lavoro, al bambino di non perdere il contatto con le sue educatrici e di evitare che la malattia contagi tutti gli altri ospiti del Nido. “ “Quanto costa mandare un bambino da Voi?” L: “Dai 400 ai 550 euro €. Ma grazie agli incentivi comunali, che alcuni comuni come il nostro danno possiamo far pagare 89€ per bambino al mese.” “E quanto si guadagna ad avere un asilo?” “Si guadagna sugli ultimi 3 iscritti, cioè con 12 iscritti vai a pari con i costi che sono elevatissimi.” Dopo queste ultime battute abbiamo finito i nostri 2 cappucci e i 4 baci di dama che han tenuto compagnia a me e alla gentilissima Barbapapà femmina. “Grazie Laura, a presto, tanti auguri a te e alla squadra di calcetto” L: “: )” Dopo il saluto Laura si è resa disponibile ad essere contattata da chiunque abbia necessità per curiosità e per consigli. questo me lo ha detto nei 3 km che mi ha fatto fare a piedi andando e tornando da casa sua perché… aveva voglia di camminare. Non potevo dire di no…metti che al bambino veniva poi una voglia a forma di suola di scarpa!

W le mamme.

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Wedding planner? No organizzatrice di matrimoni, se proprio vogliamo..una Wedding cake!! Luna di miele, capelli di Miele, dolce come il miele… tutto riconduce a lei Vera Delmiglio. A: Ciao Vera, allora tu sei una Wedding Planner! V: No! Sono una organizzatrice di matrimoni! Cominciamo bene, ho pensato, prima cosa detta, visto il tono di lei, devo averla “cannata” alla grande! Mi spiega Vera che il, o la, Wedding planner crea uno show, qualcosa di mediatico per gli sposi. Quella che ognuno di noi definirebbe l’ “AMERICANATA”. Invece il suo lavoro è differente. Lei ha un ruolo più sommerso rispetto a quella che nei film vediamo con microfonino modello presentatrice che dirige il traffico di colombe nel cielo perché formino un cupido sorridente che stappa un moet chandon. Lei semplifica il tutto e ottimizza i tempi, che non è proprio come dirlo… La cura, mi spiega, è importantissima, come lo è l’inventiva e lo spirito d’osservazione. “ Io voglio che gli sposi capiscano che questo è il Loro matrimonio e che deve rappresentarli, nel gusto, nei colori, nelle scelte. Io parlando e scherzando con loro cerco proprio di fare questo e di servirglielo come un bellissimo regalo… Ecco il Vostro matrimonio,siete Voi! “ A: “ Vera quale è il tuo cliente ideale?” V: “ E’ il cliente che ha voglia di sperimentare soluzioni nuove, magari meno vicine a un matrimonio classico in villa, ma più vicino alla loro personalità, senza però intaccare la magia del momento. Si trovano, anzi, strade alternative per arrivare a vivere quel giorno come se si fosse nel paese delle meraviglie, per sentirsi davvero in una magia. Poi Alan, con la creatività puoi condire davvero tutto, dalla fotografia al cibo, e i risultati che ho dal 2004, quando ho iniziato, sono un escalation di soddisfazioni. Quindi sono certa, sono sulla via giusta!” Vera è una ragazza che fa passare un animo sognante e chiaramente rifiuta veli sulla pelle: come è, lei si mostra! A: “Un sogno o un progetto in cantiere?” V: “Voglio realizzare un pacchetto che sia un matrimonio “low cost” ma di buon livello” A:”interessante, soprattutto in questi momenti nei quali, nel caso tu fossi sereno per qualche secondo, anche nella sorpresa delle patatine trovi dei foglietti con scritto : ricorda che c’è la crisi, quindi non ti mettiamo il regalo, sii triste, più triste!” A:” su che zone lavori?” V: “Ho già lavorato su Crema e Lodi, ma molto di più su Milano dove c’è un po più di curiosità per idee alternative. Credo però che sia solo questione di tempo, i giovani hanno voglia di svestire il matrimonio da quel senso di pesantezza e noia che troppo spesso lo circonda e, io sono qui per questo.” Saluto questa donna che tra poco avrà modo di mostrare tutte le sue doti di organizzatrice di matrimoni sulla cliente più bastarda e critica che potrebbe avere, lei stessa! Si perché miss Delmiglio (tutto attaccato DELMIGLIO, se le telefonate non sbagliate come me che vi sgrida subito) tra meno di 2 mesi passeggerà a ritmo di marcia nuziale. vera_delmiglio@yahoo.it P9-26


Via Liguria 5 – 26854 Cornegliano Laudense Tel 0371 483209 – mail: bc-co@libero.it –

Sei come un bambino…. Non puoi pensare di continuare a mangiare senza alcun controllo…

Siamo sicuri che hai già pensato alla tua provacostume...

… bastano poche ore alla settimana per ritrovare la tonicità e la linea perduta… il beneficio è il benessere generale e non solo… anche l’umore ne trae vantaggio… si riduce il livello di stress e si possono sfogare le tensioni che la vita frenetica ci impone…

… nel nostro Club trovi tutte le novità del fitness ed una gamma di servizi adatti alle tue esigenze, erogati da esperti professionisti del settore, ad un ottimo rapporto di qualità prezzo… zer03, adesso tocca a Te! …mettiti in testa che non puoi continuare così, devi fare del movimento fisico…


un posto che offre sempre qualcosa

locali

Sull’orlo di un rinnovo, questo risto-pizza-show arriva alla conclusione di una stagione invernale in maniera vincente. Capace di trasformarsi e di offrire sempre con semplicità un buon prodotto e un sorriso, si presenta da fine aprile nella veste estiva. Tavolini all’aperto, ombrelloni e divanetti bianchi arricchiscono il dehor, cambiando volto al piano superiore che da locale esplosivo diventa un elegante wine/cocktail bar per passare pre-serata o serate intere a chiacchierare sorseggiando qualche ottima bevanda; forse proprio prima o appena dopo aver mangiato al ristorante del piano sottostante, aperto anche a grandi compagnie o a famiglie con bambini. Via guido rossa 12, Lodi 0371- 430876

BLUSH/Lupo Cattivo incontri di sapori e di sorrisi

Chiuso il lunedì

Future Fusion

E’ il Ristorante Giapponese, o meglio Fusion di Lodi. Una cucina sofisticata che nel corso degli anni è cresciuta cercando di dare, e riuscendoci, un prodotto di qualità che sia l’incontro di più cucine, asiatiche e non. E’ il ristorante ma non solo, è anche il fiume che raccoglie tutti i giovani fino ai 40 anni che circolano per le strade di Lodi dalle 00.30 in poi. La pacata e elegantissima atmosfera si e trasforma un luogo che per bellezza e in una bolgia di gente saltante e ridente house e di tendenza, mixata dai vari dj locale.

incendia in mezzora ordine è esemplare, a ritmo di musica ai “piani alti” del

Se adesso state per dire…” ah io non voglio il casino non ci vado!” fermatevi subito. All’esterno del locale oltre che un giardino ben allestito è ricavato un angolo di tranquillità e relax per scambiare 4 chiacchiere e conoscere gente nuova. Da sottolineare il bar, molto professionale e ricco di prodotti di qualità.

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Via Ferrabini 5 lodi, Tel: 0371 426501 chiuso il lunedì


calore e divertimento sempre

Cortesia, Sorriso, cura. questo è quello che ho provato dopo il primo passo in questo piccolo risto-pizza-bar, che poi tanto piccolo non è! Non è piccolo niente in questo posto, ne i sorrisi, ne le pizze (sia tradizionale che al trancio alta), tanto meno la voglia di divertirsi. Il locale si trasforma poi nel fine settimana quando diventa un vero e proprio turbnio di giovani e, trova spazio anche al di fuori delle consuete mura facendo diventare la strada per qualche ora il posto dove tutti si incontrano, stanno, parlano, si muovono e decidono cosa fare dopo…magari anche far tardi proprio qui, perché al crocchio, Luca e Alessandro, i due fratelli proprietari, non se lo sognano nemmeno di essere noiosi! Da segnalare che il Venerdì e la domenica la festa comincia già dall’aperitivo quando in consolle Dj papero inizia a far scivolare le dita sui piatti.

il Crocchio la rambla

Via Giuseppe Mazzini, 21 giorno di riposo: lunedì

tel.: 037189453

un po di fiesta

Ha giusto inaugurato il 4 Maggio questo ristorante con una nuova concezione di cucina (almeno per la zona). Tapas y plancia. Uno spazio che si è fatto largo ristrutturando completamente il vecchio bar che lo precedeva. L’idea che lo governa è quella di creare un posto rapido (ma non un fast food) di qualità dove mangiare cucina spagnola con qualche deviazione al messicano. Lo spazio ospita circa 60 coperti ed è presto per dire che animo avrà. Di certo i 3 proprietari, Simone, Rocco e Massismo, si stanno impegnando un sacco e non sono proprio gli ultimi arrivati nel mondo del food and beverage. Anche se è appena aperto è visibile la cura nel dettaglio, nel colore, nel’ illuminazione e nell’aver creato un locale che si presta a ristorante come a pre-serata, con anche uno spazio per piccoli eventi live, sufficiente per un gruppo musicale come per corrida improvvisata a fine serata di qualche cliente con pancia piena e ancora un bicchiere di “tinto” in mano. Via Strepponi 3, Lodi Tel: 335 777 3645 Chiuso il lunedì

P9-29


Pizzeria Castello

PASSIONE E GOLA

La parolaccIa di Roma? Cracco peck Milano? e la pizza di mircho a Lodi? La pizzeria castello è una pizzeria al trancio in pieno centro, ma ci arrivi davanti in macchina. Ha il sapore di una bottega ed è una cosa strana da descrivere. In 2 minuti, il tempo di entrare, prendere una pizza (o una focaccia ripiena) e uscire, sei riuscito a non capire nulla di quel che è successo dietro il banco però sai che: ti han sorriso, qualcuno ha riso, tu non hai capito ma hai riso, è volata forse una parolaccia (ma in dialetto) e forse, ma non ne sei sicuro, qualcuno ha fatto una battuta su di te! Però sicuramente sai che: stai meglio d’animo e che hai un ottima pizza tra le mani, dopo il primo morso sai anche che nonostante i tuoi sforzi per mantenere la linea rientrerai a prenderne un’ altra. Rientri e ora stai più attento di prima, finalmente capisci: tu ridi, gli altri ridono, vola una parolaccia in dialetto forse rivolta a te ma ti viene comunque da ridere. Hai la tua pizza in mano e esci dalla pizzeria fiero di te, fiero della pizza e pure della parolaccia, perché la giornata sembra migliore e la pizza è proprio buona!

PIAZZA CASTELLO 4,Lodi Tel. 0371 67760 ORARI 11 - 14.30 16.30/20.30

Coffee Move

Sembra inesauribile l’energia che questi tre Giovini riescono a mettere ogni mese nella programmazione degli eventi. E non sbagliano un colpo. Si va dal concorso fotografico MOVEaround, che si prefigge di fare il giro del mondo attraverso l’obiettivo di fotografi e amatori (questo mese si fa tappa a Londra), alle serate in cui si dà spazio a giovani ricchi di fantasia e passioni (teatrale, pittorica, musicale). Si passa da momenti di festa organizzati in collaborazione con grandi marchi del beverage, a momenti di cultura vera, con letture, presentazioni di libri, dibattiti e vernissage di mostre. Il Coffee move parla davvero internazionale tra il book sharing, la connessione libera per tutti, il caffè americano nei bicchieri da asporto come quelli di Starbuks. Fa sentire gli avventori lontani anni luce da quella realtà un po monotona e stantia dei locali sempre uguali a sé stessi. State al passo? Se vi perdete seguiteli sul sito coffeemove.com! mar/giov 08/24 ven 08/01 sab 10/01 dom 10/24 Chiuso il lunedì

Corso Mazzini 64, Lodi Tel. 0371 94 42 30 www.coffeemove.com www.facebook.com/coffeemove

UN PO DI NON IMMOBILITà

Enoteca di Portacremona

APERTURA 14 MAGGIO

NON SOLO VINI MA ANCHE STUZZICHERIA DI QUALITA’ IN QUESTA ENOTECA CON CUCINA: I MENU VARIERANNO DI SETTIMANA IN SETTIMANA. ENTRATE PER GUSTARE ARROSTICINI, VERDURE ALLA PIASTRA, TAGLIERI, PESCE E CARNE DI QUALITA’.. E MOLTO ALTRO.. OPPURE PER COMPRARE UN OTTIMO VINO O QUALCHE PARTICOLARITà DA REGALARE O DA REGALARVI RELAX E QUALITà P9-30

LUNEdì CHIUSO, MARTEdì-DOMEca 10/12.30 - 17 /19.30 (NEGOZIO) APERTURA SERALE DA MERCOLE A SABATO FINO ALLE 00.30


Artic

aperto mezzogiorno e sera, Chiuso il Martedì

un po di fresca novità Pronto per la veste Estiva, l’ Artic ci propone una terrazza immersa nel verde attigua al locale invernale, caratterizzata da un arredamento fresco e curato, di cui fa parte anche un sorprendente forno per la pizza ricavato in un cubo di cristallo. l’ Artic continua a ricercare prodotti che sposino un cibo di alta qualità (ad un prezzo giusto) a spettacoli unici nella zona. Artic propone cabaret (comici da Zelig off, Comedy Central, democomica) e musica dal vivo con nuove formule, togliendo l’idea di palco e portando le voci e le chitarre tra la gente, ritrovando il piacere di far cantare tutto il ristorante a mo’ di un ideale falò sulla spiaggia. Artic è perfetto per colazioni di lavoro e meeting, ma anche a mezzogiorno in pausa pranzo con un ottimo menù al costo di una banconota da 10 euro. Via Achille Grandi 7, Lodi Tel. 335 533 www.facebook.com/pages/Artic-Lodi-Lounge-Restaurant-Music

Sand SuperClub

un po di miami...anche miami vice! www.sandsuperclub.com

Completo! sicuramente completo questa nuova location in apertura a Romanengo, a 10 minuti da Crema. piscina bar ristorante, offre diurno e serale (pre e post serata) aperto tutti i giorni, soddisfa molteplici situaizoni; Dalla colazione al pranzo di lavoro, fino ad essere ideale anche per una cenetta romantica a bordo piscina La domenica vanta una collaborazione con il VERO AMORE di Crema rinnova le abitudini creando un POOL PARTY dalle 16 alle 22, praticamente una aperitivo alternativo dai sapori ibizenchi con una “spruzzata di Miami” ......... WIFI zone free il pomeriggio ideale per studenti super invogliati che voglio fingere una giornata di studio una pausa pranzo perfetta per il professionista che mangia un piatto,fa un tuffo prima di tornare in ufficio e contolla le mail Romanengo in via XXV aprile al n. 83 a 9 km. da Crema Tel. 347 0458154 aperturo tutti i giorni e notti da fine Maggio 2011 bar aperto dalle 9 del mattino , chiusura ore 01 (Venerdì e Sabato ore 02) accesso libero (senza alcun tesseramento)

La Clinica Dell’arte

Alternativo di qualità

Via San Fereolo 24, Lodi Tel. 0371 94 42 03

La clinica inaugura la stagione estiva con numerose novità per i propri soci...oltre alle due sale interne che ospitano musicisti in concerto al venerdì e al sabato, abbiamo creato una nuova situazione esterna nel cortile:potrete gustare in uno scenario da vecchia fabbrica dei primi del 900,panini con la salamella in tutte le salse fino a tarda notte!!e se volete entrare a pieno nell’atmosfera estiva,la clinica comincia la sua settimana con il mercoledì reggae!per chi invece ha voglia di un giovedì ludico vi aspettiamo con tornei di poker e giochi di società!cosa aspettate?vieni a trovare la tua cura in Clinica! Possibilità di feste di compleanno e lauree www.laclinicadellarte.com

Aperti dal mercoledì al sabato dalle h 21.00 la domenica dalle 17.30!

P9-31



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