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Ci vuole coraggio per essere se stessi, ma anche per non esserlo

Progetto-9 prova ad essere come la vita. E’ un’ opportunità. Puoi mostrarlo, ulrlarlo, condividerlo, nasconderlo, giocarci, usarlo come centro tavola nelle domeniche con il vestito buono o come tovaglia in un pic-nic dove il vestito buono non serve a molto. Puoi pulirci bene i vetri e rivestirci i pavimenti se devi pitturare. Puoi farci quello che vuoi, anche lasciarlo dov’è e guardarlo. P-9 è così, è qui per farci quello che vuoi. Anche e soprattutto dire che ci sei. Progetto-9 lo trovi a Lodi sempre presso: Calicantus - Enorafo - Bata - Clip Mason Yamakabe - Palestra Ze03 Centro Commerciale My Lodi - Daily Store a Crema sempre presso: Andy Uomo/Donna - Giulia Salon - Mark Shop - Trony a Bologna sempre presso: Nu Lounge - Pizzas a Melegnano sempre presso: Perlage Store - Bar Barbarossa

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Luigi Rossetti Direttore Responsabile Editore PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Redazione Tel. 0371.417.340 Fax. 0371.417.339 e-mail: redazione@progetto-9.com Idea e Responsabile realizzazione Alan Zeni Revisione testi Iolanda Verri Creazione comunicazione e impaginazione Le-Réclame 320 75 78 678 Concessionaria della Pubblicità PROMO PUBBLI PRESS S.r.l. Via Lodivecchio, 39 26900 Lodi Stampa San Biagio (GE) Pubblicazione mensile Registrata al tribunale di Lodi Il 30/3/2011 Autorizzazione numero 4/2011

dreams coach PAG.11 diary PAG.12 walk in progress pag.14 in the hat pag.18 interviste I. quaroni pag.20 anticipazioni pag.22 interviste c.gusmaroli pag.26 sound e vision pag.31 scarica gratis pag.32 i corsi di bebo pag.36 interviste p.f. colombi pag.38 dj cerio consiglia pag.44 visionari take away pag.46 visionari non si gioca col cibo pag.48 la kucina di kiara pag.50 reportage fiac pag.52 reportage paris pag.64 moda e style pag.82 locali pag.130 oroscopo pag.132

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amelianna loiacono giulia salvi mike maric Andy fluon stefano senardi saturnino rosario pellecchia franco bolelli andrea pellizzari stefano signoroni i protagonisti di priscilla debora caprioglio andrea gioacchini gigio alberti eugenio scotto vittoria hyde matteo ragni daniele luppino caponord duilio forte matteo ceccarini orange guardale sul nostro sito www.progetto-9.com




- Dreams Coach – L’Allenatore dei Tuoi Sogni - www.dreamscoach.it Seconda Pillola Magica della Realizzazione - RAGGIUNGI I TUOI SOGNI! “Ognuno ha tutte le risorse necessarie per realizzare tutti i Sogni della propria Vita” (Riccardo Livraghi) Il mio compito nella Vita è quello di allenare le persone a raggiungere i loro Sogni, per vivere sane, Felici e avere successo nella loro Vita!!! Abbiamo un Sogno che non riusciamo a raggiungere? La prima domanda è: sono congruente con il mio Sogno? Cosa significa “Essere Congruente”? Ora te lo spiego! Tutte le parti di me vanno verso questo Sogno o c’è qualche azione, pensiero, credenza negativa, limitante o comportamento che mi porta da un’altra parte in cui non volevo andare a livello conscio… Uno dei primi allenamenti che si fanno è per predeisporsi a raggiungere i tuoi sogni è rendere congruente tutta la mente, quindi mente conscia e inconscia, rispetto al tuo Sogno, io per esempio con i miei clienti verifico la congruenza: quindi è importante capire dove il tuo inconscio non è congruente e ti alleno a scoprire perché. Può sembrare banale ma è normale che nella nostra vita ci siano degli autosabotaggi rispetto ai nostri Sogni e Obbiettivi. Cos’è un auto-sabotaggio? Quando hai l’attenzione sull’obbiettivo che desideri e nella tua mente conscia dici “Io voglio questo”, se la tua mente subconscia ha paura, per esempio, il tuo corpo andrà in Stress nelle azioni che intraprendi per raggiungere il tuo obbiettivo. Quindi per esempio puoi dire “è troppo difficile per me”, “oggi sono stanco”, “costa troppo”, oppure puoi continuare a procrastinare il volere lavorare su di te, con il coaching ad esempio. In questi ultimi casi invece ti insegno come lavorare sulle tue Credenze Limitanti, a lasciarle andare e a integrare le Credenze Potenzianti per il raggiungimento dei tuoi Sogni. Questi che ho appena citato sono esempi di autosabotaggi sui tuoi Sogni. Questi avvengono in uno stato di noi che si chiama SWITCHING, inversione di polarità, cioè quando diciamo a livello conscio “io voglio qualcosa” e a livello inconscio invece non lo vuoi a causa di emozioni, credenze o conflitti interiori! “Si consiglia di assumere ogni giorno questa pillola consapevolmente prima di coricarsi” (Non è una medicina ma molto meglio di una medicina!!!) Coltiva i Tuoi Sogni! Fallo Ora!

la novita' motivante

riccardo livraghi l'allenatore dei sogni


diary:

Se sei in giro per il mondo contattaci e raccontaci la tua quotidianità lontano dall’Italia, le cose belle e le cose meno belle, quelle alte e quelle basse, le verdi e le blu! Qui tutti han sete di sapere che gusto ha una passeggiata nelle tue vecchie scarpe sulla tua nuova strada

india esperienza di Dan Marinos

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Giusto una settimana prima di partire per l’India, l’università ospitante mi ha informato che, a seguito di una nuova normativa, dovrò lasciare il suolo indiano pochi giorni dopo la fine degli esami, diciamo il 10 Dicembre, rovinando i piani preventivati, ovvero di viaggiare e faccio-cose-vedo-gente. Comunque, fiducioso di poter sistemare la cosa con un po’ di buon senso e gentilezza e con la prova scritta di essere già in possesso del biglietto aereo di ritorno per il 30 Dicembre, sono partito nell’illusione che tutto si sarebbe sistemato. Ciò che sapevo per certo era che mi sarei dovuto presentare presso l’ufficio di polizia per ottenere il permesso di residenza, obbligatorio per tutti quelli con un visto superiore i 180 giorni (e il mio visto dura esattamente 185 giorni, nonostante dal 1 Settembre al 30 Dicembre ne intercorrono solo 120. La scelta è stata del consolato a Milano, non mia). Arrivato ad Ahmedabad, l’ufficio exchange students mi consegna un dossier con la copertina verde fatta con una carta talmente inconsistente che dopo meno di 5 giorni è già praticamente strappata lungo il bordo. Bisogna compilare la richiesta di permesso di soggiorno, quattro formulari uno identico all’altro e tutti incollati al dossier verde, richiedere dall’ufficio degli studenti la certificazione di residenza nel campus, inserire la lettera originale d’ammissione allo scambio, la fotocopia a colori di tutte le pagine non-vuote del passaporto, il passaporto originale e 8 fototessere scattate recentemente. Non è un problema. Hanno delle regole veramente toste, ma non è un problema. Recupero tutto il necessario e lo consegna all’ufficio exchange student affinché venga spedito alla centrale di polizia. Dopo qualche giorno, viene comunicato dall’ufficio che la pùla vuole che gli studenti vadano loro stessi a consegnare il dossier. E va bene, si vada. In una sala affollatissima, tra mille scrivanie, un televisore con le pubblicità che scorrono e scartoffie accatastate negli armadi o contro i muri, un gruppetto di studenti francesi, italiani e tedeschi attende che qualcuno li chiami. Dopo un’oretta circa veniamo ricevuti, ma giunti alla domanda cruciale: “Possiamo ottenere un allungamento del permesso di residenza?” la risposta è: “Mai nella vita (e nemmeno in quella futura, secondo i canoni indù)”. Momento veramente tragico: siamo veramente pissed off: che fare? 1) Chiamare l’ambasciata per sapere se è possibile ottenere un visto turistico. Risposta: non è possibile. La prossima volta fatevi fare un visto che duri meno di 180 gg. 2) Implorare l’università di dichiarare che le lezioni terminano più avanti. Risposta: al massimo vi concediamo due giorni in più. 3) Guardare i voli per la Thailandia o la Cambogia, cercando di mantenere comunque il biglietto Delhi-Milano per il ritorno così da non spendere altri soldi. Inveisco copiosamente contro l’India e gli indiani. Nel frattempo è pure arrivata la pioggia; la guardo tristemente e scatto qualche foto alle grondaie del campus che vomitano acqua. Un indiano dietro di me, si avvicina e dice sornione: “Don’t you have water in your country?”. E qui si raggiunge il momento più basso. Mi ricompongo, mi sistema il vestito e carico il mio mitra-lanciarazzi mentale mentre piango sangue dagli occhi. In queste condizioni mi reco dal professore di Corporate Finance e gli spiego il problema. Egli afferma l’ultima soluzione rimasta è quella di scrivere una lettera in cui il professore dichiari che ogni studente del suo corso dovrà scrivere un research paper (vero) che verrà discusso alla fine di Dicembre, diciamo il 30 (clamorosamente falso).



un viaggio in... polonia!

walk in progress a cura di susanna merlini

NUMERI DENTRO UN BAULE E ALTRI FILM Alcuni viaggi capitano per caso, ma il caso sa quello che fa. Al caldo dei sacchi a pelo si attraversava il Mar Baltico con una bottiglia di vodka da duty free e i biscotti d’avena comprati al porto, unica prelibatezza nordica non a base di Salmone. Siamo partite dalla costa finlandese, da quella vergine immune alla storia che è la città di Helsinki, dove tempo, sangue e fumo si congelano prima di cadere a sporcare l’orizzonte. Non sapevamo nemmeno quando avevamo deciso di andare in Polonia. Nessuno programma seriamente un viaggio in Polonia, siamo sinceri. La Polonia capita perché non hai una lira e Ryanair fa gli sconti; perché vuoi la birra buona ma Praga è inflazionata; perché quell’amica dell’amica di tuo cugino è di Varsavia; perché in Erasmus volevi andare a Parigi ma c’era qualcuno più bravo di te.

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Fabio M

A noi la Polonia è cascata addosso, avevamo voglia di andare via e lei stava dall’altra parte del mare. Siamo arrivati a Danzica a tarda sera: eravamo magicamente sbarcati su un set di Tim Burton. Per fare le case avevano usato la funzione stretch di Photoshop, allungando tetti, guglie e finestre fino a creare mostri magri e stretti protesi verso l’alto. Tra le pareti di mattoni si aprivano finestre appena illuminate e ogni sagoma di passaggio lungo la via era avvolta da gotico mistero. Intorno acciottolato umidiccio e lampioni scarsi, mentre dentro le case si consumavano biscotti allo zenzero e zuppe. Era bastato attraversare una striscia di mare per ritornare a far parte del tempo, per rientrare nei percorsi della storia. Ma quella notte non ci pensavo ancora, c’erano considerazioni più urgenti da fare per esempio come fanno i francesi a far la doccia in ostello senza ciabatte?, e problemi imminenti da risolvere: il letto a castello cigola crollerò sul tedesco biondo sotto di me? Ce ne andammo da Danzica in treno con un biglietto duramente conquistato a colpi di semantica corporea: del resto chi non ha il dono delle lingue deve preoccuparsi di essere un buon attore. E se il dono delle lingue è plausibile, il dono del polacco è impensabile. Così la fila si allungava allo sportello della biglietteria mentre io mettevo in scena uno sketch alla Totò componendo coi gesti il messaggio- Biglietto primo treno oggi Varsavia sconto studenti stop- In tutta risposta ottenevo una domanda in cui le lettere wxy superavano di gran lunga i suoni vocalici. Quando finalmente la polacca sulla cinquantina dietro il vetro allungò con dita giallastre quel biglietto, ai miei occhi era la Sofia Loren che mi stava consegnando l’Oscar. Però a Varsavia fu un’altra storia. Alle bigliettaie sospettose si sostituirono studenti universitari poliglotti; alle case vampiresche piazze ampie e viali alberati, ai letti cigolanti una stanza in pieno centro con mobili in ciliegio e lampade barocche. Varsavia era viva. Le ciambelle di pane con formaggio croccante da sgranocchiare nella città storica, un pomeriggio al parco reale tra pavoni e fontane coi giochi d’acqua e una cena con zuppa di patate accompagnata da birra brulè (calda, speziata e super alcolica) cambiarono la nostra prospettiva della Polonia. Ridevamo con grande entusiasmo, stupendoci ad ogni angolo di come fosse bella Varsavia, come se ad ogni passo stessimo camminando sulle note della colonna sonora de Il Pianista. E la musica era lungo le strade, con i saxofonisti fuori dai locali e i complessini jazz al caldo delle birrerie. Anche le sedici vocali consecutive in una sola parola parevano facili a Varsavia. Ma poi si arrivò a Cracovia e un altro capitolo si aprì. Si aprì sulla Dama con l’Ermellino di Leonardo, che sta lì in una sala poco visitata di un museo poco conosciuto. Si aprì sul ricordo di una lezione di liceo svogliata, “Per la prossima volta leggete fino a pagina 157 che interrogo”. Si aprì sul cappottino rosso di Schindler’s List. Helsinki era una visione lontanissima, un mondo bianco ad anni luce di distanza, mentre Auschwitz, la storia, stava a 60 km, collegata tutto il giorno e tutti i giorni con il centro città. Non sapevamo perché avevamo scelto la Polonia. Però lì non sapevamo più nemmeno perché stavamo piangendo davanti a delle valige, a degli occhiali, a delle scarpe, a delle bambole. Gli oggetti si mangiavano i numeri; inghiottivano la storia. Buchi neri di una conoscenza che spariva dentro un baule accatastato tra centinaia di bauli. La quotidianità amplifica le tragedie e lì c’erano 2 milioni di quotidianità. Non ero pronta. Non si poteva essere pronti nemmeno con tutti i libri e i film sull’argomento. Perché le pellicole non hanno un odore, Auschwitz invece sì. Ed è un odore preciso, che su un libro non si può leggere e su un giornale non si può scrivere. Ci vollero 14 ore di treno per tornare al porto di Danzica. L’interno della Polonia scorreva dal finestrino, campi di patate e palazzoni da ex unione sovietica. Non era bello il panorama, non era fotogenico, non ci poteva stare sulle riviste di viaggio, sui cataloghi, tra le offerte per i weekend romantici. Senza Auschwitz forse la Polonia poteva essere una vacanza e le vacanze si scelgono, le vacanze non capitano. Bastava fare play sul videoregistratore e poi stop una volta arrivati a Varsavia. Ma se vai fino in fondo allora la Polonia diventa un viaggio e i viaggi semplicemente succedono.

Michael cav


Mauri, Muro Occidentale

Ogni caso Poteva accadere. Doveva accadere. È accaduto prima. Dopo. Più vicino. Più lontano. È accaduto non a teTi sei salvato perché eri il primo. Ti sei salvato perché eri l’ultimo. Perché da solo. Perché la gente. Perché a sinistra. Perché a destra. Perché la pioggia. Perché un’ombra. Perché splendeva il sole. Per fortuna là c’era un bosco. Per fortuna non c’erano alberi. Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno, un telaio, una curva, un millimetro, un secondo. Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio. In seguito a, poiché, eppure, malgrado. Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba, a un passo, a un pelo da una coincidenza. Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso? La rete aveva solo un buco, e tu propprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo. Ascolta come mi batte forte il cuore. Wislawa Szymborska (Kornik 1923- Cracovia 2012)

Ridatemi la notte. Ridatemi un odore. C’è qualche cosa che mi attrae nei paesi freddi. I paesi freddi mi hanno fatto capire che cos’è il caldo.

photonseadiver

Mathieu STRUCK

Vit tasuki brunner

vaan

ana paula


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E se tu fossi una millefoglie? Ma io lo sono! Mi chiamo Ivan Quaroni! Io se fossi Ivan Quaroni me lo scriverei sul biglietto da visita! .

20 video-interviste

ivan quaroni

critico d'arte, e..e..e...molta carne al fuoco


La fottuta paura di trovarsi di fronte a un critico d’arte affermato proponendo da “giovane artista”un giornale “Naif” che vorrebbe parlare di Arte. In più sbagliare strada ed essere in ritardo di 40 minuti e sapere già che all’ appuntamento successivo delle 7 dall’altra parte di Milano non arriverai mai puntuale. Non è stato facilissimo sedersi davanti a Ivan Quaroni serenamente e cercare di scavarci dentro I:“Viviamo in un mondo dove tutto ciò che ci circonda è stato prima immaginato” A:Insomma viviamo circondati da sogni di altri! I: “esattamente!” Io e Mister Quaroni ci troviamo subito d’accordo. Questo è buono! Ivan arriva da una famiglia normalissima, mamma operaio e padre impiegato; una realtà che non limita la vita di nessuno ma che, normalmente, cala sulla realtà un’ ombra e regala un background dove i sogni nascono e restano “in piccolo”. La prima ribellione di Ivan nasce da qui, ovvero convincersi che i suoi sogni potevano guardare oltre a quell’ ombra. Sognava di scrivere, e amava l’arte. Quindi ha scelto un’università legato a quella via. Università che sta per finire! Si perché la via non è stata semplice per arrivare ad essere Ivan Quaroni! “ Tutto questo percorso di interruzioni e di inciampi mi è servito per capire che cosa volevo. Io volevo scrivere che mi piaceva molto l’arte; se ripenso indietro alle cose che ho fatto mi è sembrato un inanellarsi di miracoli proprio. Miracoli che hanno richiesto la mia partecipazione. Cioè non erano eventi che venivano da un Deus Ex machina. Erano situazioni in cui mi trovavo impegnato e che sognavo di sviluppare e … poi si sviluppavano. Magari non nel momento in cui volevo io, ma in qualche modo la valigia dell’esperienza si riempiva di cose..” “Due mesi giornalista in Mediaset”

chetto come redattore nell’ambito musicale, ma continuavo a studiare arte” “Per una serie di vicissitudini arrivai a lavorare alle teche Rai, un lavoro abbastanza noioso di documentazione. Durante quel biennio ho cominciato a scrivere recensioni per Flash Art, la più importante rivista d’ arte italiana e una delle più importanti d’Europa” E tutto questo non portava soldi! Il primo lavoro che lo portò a guadagnare con continuità scrivendo fu entrando nella redazione di una rivista legata all’informatica e elettronica di consumo per addetti ai lavori. Materia di cui al tempo Ivan non sapeva nulla.Come era possibile scrivervi a riguardo allora? “ Perché semplicemente quando sai scrivere puoi scrivere di qualsiasi cosa. Basta che tu capisca la grammatica fondamentale di quelle cose li. A me però piaceva l’idea di scrivere qualcosa che io pensassi. E questa cosa è arrivata mentre ero nella rivista di elettronica di consumo. Ho iniziato a curare delle mostre nello “spazio Obraz”, uno spazio importante per Milano, per la scoperta dei giovani talenti. Organizzavo mostre a titolo gratuito. Poi finalmente un giorno arrivò la richiesta per scrivere un pezzo e mi hanno pagato per la prima volta per fare quello che volevo fare..” Ce n’è ancora di strada per arrivare a Ivan Quaroni critico d’arte che fa skateboard sul popsurrealism mentre si allontana dal temporale dell’arte concettuale e forma il gruppo “Italia Newbrow”. Scopri nella video intervista come i sogni di Ivan lo hanno guidato e lo guidano tutt’ora in qualcosa di sempre più grande! Grazie ad Ivan “Millefoglie” Quaroni

“Ho collaborato in alcuni programmi di Claudio Cecguarda la ista qui Video interv

Alan Z.


ITALIA

NEL PROSSIMO NUMERO L’INTERVISTA A ARTISTA DEL GRUPPO ITALIA NEWBROW

VANNI CUOGHI

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AN NEWBROW ANTICIPAZIONI

piccola ecologia, acrilico su tela, 45x45cm, 2011


Le Decollatrici 2 2012, acquerello su carta e collage,102x72 cm


Le Decollatrici 2012, acquerello su carta e collage,102x72 cm


“Il Calendario Benefico Artemis 2013 sarà presentato e pubblicato dal fotografo Claudio Gusmaroli in una serata patrocinata dal Comune di Lodi presso la sala Carlo Rivolta del ridoto delle Vigne “ Domenica 25/11/12 dalle ore 17.30 alle ore 20.00 Questa prima edizione di ‘Artemis’ è nata da Claudio Gusmaroli, giovane fotografo Lodigiano, socio del gruppo fotografico progetto immagine, che con diverse sue foto ha già avuto modo di farsi conoscere nel nostro territorio. Questo Calendario avrà lo scopo di raccogliere fondi destinati alla beneficenza. L’Associazione che trarrà beneficio da questa prima edizione sarà “Gli Amici di Serena”, un’ associazione che ha il fine di promuovere servizi per i bambini, realizzando azioni positive per la promozione dei diritti dell’infanzia, per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita.” Questa è una parte di quello che si legge nel comunicato ufficiale del progetto Artemis 2013. Noi di P-9 abbiamo voluto incontrare Claudio e scambiare qualche parola con lui per capire l’idea, il percorso , le difficoltà incontrate. Tutto per trovarci davanti all’ uomo/ragazzo che ha provato a prendere in mano il suo sogno e fare un piccolo-enorme passo mettendosi in gioco. Un equilibrio difficile da trovare quello che si cerca scegliendo foto di nudo di modelle non professioniste in una città storicamente puritana. Ne è uscita una chiacchierata interessante intrisa delle paure e speranze di un ragazzo di 23 anni che ci sta provando. Guardatelo nel Video sul sito progetto-9.com o subito con il Qr code. Alan Z.

26 video-interviste

guarda la ista qui Video interv

claudio gusmaroli

ha creato il primo calendario di nudi lodigiani sognatore dietro un obbiettivo




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I love Radio Rock” commedia , Gran Bretagna- Germania 2009 Regia: Richard Curtis - Soundtrack 2 Cd Artisti vari Partendo dalla mia sincera convinzione che il cosiddetto “Vintage” non è nient’altro che la terminologia commerciale per il ripescaggio e la vendita di tutto ciò che artisticamente è immortale, il film e la soundtrack di “I love Radio Rock” sono classificabili come tali? Comunque sia, di sicuro immortali sono le canzoni, che accompagnano e “interpretano” il film. Hits indiscutibili del Rock&Pop made in the 60’s per tutti i gusti: Soul, Beat, Rhythm’n’blues… alcune dimenticate, altre purtroppo ritrovate tra gli spot tv dei nostri giorni.

E sarà proprio per questo, che una delle immagini che rimangono più impresse del film, sono quelle decine, centinaia di vinili che affondano, riemergono e galleggiano nell’acqua….perché proprio da una barca, situata nei mari del nord dell’Inghilterra nella seconda metà dei 60’s, che una sgangherata (e sapientemente studiata dal regista) ciurma di sovversivi Dj, trasmette 24oresu24 Rock&Pop dalle onde radio “pirata” di RADIO ROCK, a dispetto delle rigide leggi dell’allora United Kingdom. Una realtà all’epoca esistente, come le nostre “radio libere” degli anni 70. Ma non si tratta solo di una commedia ben costruita e gestita, e nemmeno di una semplice e nostalgica rievocazione dei bei tempi che furono. “I love Radio Rock” riesce in maniera viscerale a trasmettere quella ostinata, irrinunciabile e sincera voglia di libertà e sovversione alle regole che è alla base della cultura giovanile; e tutte le 36 tracce, del doppio cd della soundtrack, lo “trasmettono” in tutti i sensi! Il film apre con la devastante “All day and all off the nights” dei fratelli Davies, in arte i Kinks, una della maggiori band esponenti della British invasion, con un molesto assolo suonato all’epoca da uno sconosciuto Jimmy Page (Led Zeppelin), usato come session man. Sempre loro la deliziosa ballata Pop, dalle sonorità dandy, “Sunny afternoon”, a cui viene dedicato un momento nel film particolarmente divertente e poetico. Doppietta anche per i padrini dei Mods: gli Who, con l’inno “My generation” e “I can see for miles”. Purtroppo tagliati fuori dai cd’s (sicuramente per motivi di costi) una della bandiere del Rock, oltretutto made in UK, i Rolling Stones che trovano invece gran spazio nella pellicola con due dei loro classici “Jumpin’ Jack Flash” e “Let’s spend the night together”. Come “mossa di marketing” viene invece reclutata Duffy per la cover di “Stay with me baby” di Lorraine Ellison. Gran padronanza e sincera interpretazione, ma pressoché inutile visto che sia nel film, che nella soundtrack, compare anche la versione originale! Da segnalare anche la presenza di alcuni classici del Pop, che hanno avuto fortuna anche nel nostro paese con la rielaborazione, tipica dei 60’s, di artisti italiani, fra i quali: “Night in white satin”dei Moody Blues (“Ho difeso il mio amore” dei Nomadi), “A whiter shade of pale” dei Procol Harum (“Senza luce” Dik Dik), “Crimson and clover” di Tommy James and the Shondells (“Soli si muore” Patrick Samson). E poi Hendrix, Cream, Jeff Beck, insomma che dire…… E per concludere un Bowie targato 1983, ormai già “Duca Bianco”, con la sua “Let’s dance” accompagnata da fotogrammi di migliaia di Lp dei decenni a seguire…. ed abbiamo così continuato a ballare, senza regole, a ritmo di Rock&Pop per i seguenti 50 anni!...... Vintage??.

SOUND&VISION a cura di fabio varischetti

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NAKED TRUTH “OUROBOROS” Dal jazz post-Miles Davis al rock progressivo strumentale ad atmosfere di stampo Ambient... con Graham Haynes (figlio di Roy Haynes), Pat Mastelotto (King Crimson, Stickmen), Roy Powell (Interstatic), Lorenzo Feliciati. MAX PETROLIO “ HUMOR POMATA” Cantautorato con derive rumorose che sanno di jazz, che sanno di urla alla Munch. Poetico e malinconico, altruista e seducente, un album a cui l’ascoltatore deve abbandonarsi in maniera soggettiva, con molteplici chiavi di lettura. DANIO MANFREDINI “ INCISIONI” Un disco che racconta le mille sfaccettature dell’amore tormentato. Da Mina a De Gregori, dagli Afterhours a Battisti, brani che hanno fatto la storia della musica italiana riproposti in una veste intima e minimale da Danio Manfredini (attore e regista teatrale, vincitore di 3 premi Ubu). LU-PO “Stendere la notte” Gianluca Porcu scrive musica per la televisione, il teatro, la danza, il cinema. Il suo terzo album è minimalista ed elegante: elettronica che parte da strumenti tradizionali (violino, violoncello, clarinetto) con chitarra e tromboni a guidare le ritmiche. IL CARICO DEI SUONI SOSPESI “NON PRATICO VANDALISMO” Un disco vario e provocatorio nel suo sound e nei suoi contenuti: rock, funk ed elettronica riflettono sulla vita, sul lavoro, sulle ansie e gli stili di vita che ci vengono imposti. Provocazione e denuncia: per aprire gli occhi sul sistema in cui viviamo. ALEX CAMBISE “ L’umana resistenza” A due anni di distanza dal debutto solista, il folk- bluesman Cambise (chitarrista di Priviero ma non solo) torna a raccontare storie di oggi. Un LP fatto con l’America nelle orecchie, l’Italia nell’anima e un futuro migliore nel cuore. BORDERLINE SYMPHONY “RAGAZZE CON PISTOLE” Il duo svizzero esordisce con una produzione dal sound vintage: 4 chitarre, 2 tastiere, flauti, shaker, tamburi. Il risultato suona garage-noise e melodico allo stesso tempo: pop music anche per quelli che non amano la pop music.

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I NUOVI AFRICA UNITE I Mellow Mood, reggae band di Pordenone, quest’estate ha fatto il pieno di consensi. Dopo la pubblicazione del disco “Well well well”, accolto bene da pubblico e critica, hanno intrapreso un lungo e fortunato tour, culminato nell’esibizione sul main stage del Rototom Sunsplash (fra i più importanti reggae festival europei), davanti a 25.000 persone. Nel frattempo, il video del singolo “Dance Inna Babylon” ha superato 4 milioni di visualizzazioni. Ora, il gruppo che da molti è considerato il futuro erede degli Africa Unite, annuncia un lungo tour autunnale e l’arrivo di un nuovo video per il brano “Refugee”. La data lombarda del tour è in programma il 24 novembre, al Bloom di Mezzago (MB). LA TEMPESTA AL RIVOLTA Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento di richiamo nazionale con tutti i gruppi de La Tempesta, etichetta indipendente e vero e proprio collettivo di artisti. Il tutto sabato 8 dicembre al Rivolta di Marghera (Ve); un’occasione imperdibile per tutti i fans dell’indie rock nostrano. In particolare, sono due le anteprime da segnalare. I Tre Allegri Ragazzi Morti presentano infatti dal vivo il disco “Nel Giardino dei Fantasmi”, la cui uscita è prevista per venerdì 7 dicembre. Andrea Appino, voce e penna degli Zen Circus, presenta invece “Il Testamento”, il suo primo disco da solista in uscita a febbraio 2013. Con lui sul palco Giulio Ragno Favero e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori. I COWBOY JUNKIES IN ITALIA La nota formazione folk-rock canadese dei Cowboy Junkies, con 25 anni di carriera alle spalle, verrà in Italia per tre date live a novembre, nel contesto del tour di presentazione dell’album “The Wilderness”. Il disco è l’atto conclusivo della serie “Nomad”, un cofanetto di 4 album usciti tutti nell’ultimo anno e mezzo. La ragione di questa longevità sta nella fedeltà a quella che è la loro vera e propria firma musicale: un’originale visione artistica ed una morbida introspettiva intensità. Il tour passerà da Milano venerdì 23 novembre, al Teatro Nuovo Ciak. Gli altri concerti italiani si terranno a Torino (21 novembre) e Vicenza (22 novembre). IL TEATRO DEGLI ORRORI: IL MONDO NUOVO IN TOUR Dopo il lungo tour estivo ed i riconoscimenti raccolti per il disco “Il Mondo Nuovo” (decimo posto in classifica FIMI, ottimi riscontri di pubblico e critica, album tra i finalisti per la targa tenco 2012 come miglior disco), la band di Capovilla e soci torna in tour nei migliori club italiani, nei mesi di novembre e dicembre. Ecco alcune date: 09 novembre - Cortemaggiore (PC) @ Fillmore 10 novembre - Cesena (FC) @ Vidia Club 23 novembre - Torino @ Hiroshima 14 dicembre - Verona @ Emporio Malkovich 15 dicembre - Milano @ Leoncavallo IMMANUEL CASTO PRESENTA “SQUILLO”, NUOVO GIOCO DI CARTE PROVOCATORIO L’artista musicale Immanuel Casto, giunto alla ribalta del web con successi musicali come Anal Beat, Escort 25 e Zero Carboidrati, i cui video hanno registrato milioni di visite, inventa “Squillo”, il primo gioco di carte dedicato allo sfruttamento della prostituzione. Il gioco è di fatto una provocazione che parla della nostra società e del suo approccio strumentale al sesso ed ai giochi di potere. Per chi vuole maggiori informazioni, o per gli amanti dei giochi di ruolo, tutto ciò che volete sapere è online, sul sito www.squillogame.com JETHRO TULL’S IAN ANDERSON IN ITALIA A 40 ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DI “THICK AS A BRICK” Nel quarantesimo anniversario dalla pubblicazione di Thick As A Brick, album che ha reso i Jethro Tull un’icona mondiale del prog rock, Ian Anderson e soci tornano in Italia presentando la riedizione di questo disco. Tutte le date del tour sono visibili sul sito www.blueskypromotion.it




Hola a tod@s Regola n. 5:

A L B A SE H

“La salud es lo primero” o, come disse Oscar Wilde un tempo, “La salute è il primo dovere della vita”.

Nota rapida: “Es lo primero” significa “è la cosa più importante, la principale”. Per esempio: “Lo primero es la salud; lo segundo el dinero” (anche se i più romantici diranno che “lo segundo”, o forse “lo primero”, è l’amore). “Dinero” significa denaro, Soldi…ma già lo sapevate.

L O N A P S E

Approfitto per insegnarvi alcuni numeri ordinali in spagnolo: primero, segundo, tercero, cuarto, quinto (da leggere chinto), sexto, séptimo, octavo, noveno, décimo, undécimo, duodécimo, décimo tercero, décimo cuarto… Ma torniamo a quella che è la nostra quarta lezione di spagnolo. Oggi parliamo di salute, ossia “salud”.

Quanti di voi al ritorno dalle vacanze hanno detto frasi del tipo “dopo l’estate smetto di fumare…..inizio ad andare in palestra….mangio più frutta….vado a nuotare…” e cose simili. Tutto ciò in spagnolo si direbbe “Después del verano empiezo a cuidarme”. Il verbo “cuidarse” (riflessivo) si potrebbe tradurre con l’italiano “riguardarsi, avere cura, mettersi in forma”. Anche per esempio quando “te despides” da una persona (cioè quando saluti una persona all’andartene), spesso in spagnolo si dice (dopo “adiós” o “hasta luego”o “nos vemos”) “¡cuidate!”, cioè “riguardati, abbi cura di te, stammi bene”. Después = dopo; verano = estate; empiezo = inizio, comincio. Smettere di fumare: dejar de fumar Andare in palestra: ir al gimnasio (la “g” si legge come l’H aspirata) Mangiare più frutta/verdura: comer más fruta/verdura Andare a nuotare, andare in piscina: ir a nadar, ir a la piscina Altri consigli utili per “cuidarse”: Fare le scale: subir por la escalera, o subir andando (letteralmente “andare su caminando”) Bere acqua: tomar agua Andare in bici/bicicletta: ir en bici (la “c” si legge come la “s” fra i denti)/ bicicleta Fare sport: hacer deporte

Ovviamente per stare bene del tutto, l’aspetto mentale è fondamentale. Quindi cercate di togliervi dalla testa brutti pensieri (malos pensamientos), stress (estrés), paranoie (paranoias) e “malos rollos”. “Malos rollos”, e in generale “mal rollo”, è diffícilmente traducibile all’italiano ma all’incirca significa “cose brutte, sensazioni negative”. Quando una persona o una situazione ti da “mal rollo” significa che ti da “una brutta sensazione, un brutto feeling”. Di contro “buen rollo” significa “buona sensazione, positive vibration”. Per esmpio: una persona, o un luogo, o una situazione in generale possono dare “buen rollo” o “mal rollo”, quindi sensazioni positive o negative. La doppia “ll” si legge come una via di mezzo fra la “i” e la “gl”, un po’ come i romani de Roma dicono la “gl” in parole come meglio, maglietta, quaglia, ecc… Se andrete in Spagna vi renderete conto che “buen rollo” e “mal rollo” si usano spesso.

In casi estremi: ospedale = hospital; ambulanza = ambulancia; dottore = doctor; infermiera/e = enfermera/o; pronto soccorso = c.a.p. (centro de atención primaria); farmacia = farmacia. Le “c” di ambulancia e farmacia si pronunciano come la “s” fra i denti. Ultimo consiglio utile (e forse il più utile) per mettersi in forma e “cuidarse” fisicamente e mentalmente: fare l’amore (hacer el amor)…e non la guerra (y no la guerra). Guerra in spagnolo si pronuncia “gherra”. Cercate comunque di dire questa parola il meno possibile. Hasta la próxima. Bebo M.

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i corsi di bebo

Hablo espaNol CORSO SUPER-INTENSIVO DI SPAGNOLO

Per sopravvivere degnamente in Spagna

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video-interviste

pier filippo colombi

selezionatore musicale per virgin radio una quotidianita' tra alti e bassi ma parliamo solo di musica ! Eccovi un' intervista a chi decide cosa ascoltate in radio ogni giorno tra cosa fa e cosa sogna.

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U

na famiglia di musicisti, una passione naturale per la musica e la voglia di stare in quel mondo li fin da bambino! Dj per divertimento e poi come dice lui “poi mi è andata di C-lo” che porta la sua figura da dj minuscolo di chiusura serata a Dj Maiuscolo di nicchia e ricercato ma ormai protagonista del panorama house della zona Lodigiana.

Durante i pomeriggi e le serate di lavoro dietro ai piatti,viene in contatto con qualche Dj che lavorava anche in radio nazionali. E’ stato notato e piano piano è passato da tecnico di regia (nell’immaginario dell’ ascoltatore è quello dietro il vetro). Li impara a gestire la diretta e a capire come funziona davvero una radio e una trasmissione. Hai mai pensato di passare dall’altra parte del vetro? cioè condurre? PF: No no non ho mai desiderato quello, non ce l’ho dentro! Pensa che ancora oggi faccio le serate come Dj ma non parlo al microfono, proprio non mi viene. Se mi dovessero dire di fare comunicazioni di servizio mentre suono. Il classico “c’è da spostare una macchina...” Io ti giuro mi devo preparare per dirlo. Credo anche che sia difficile succeda ormai visto che le ultime date di Colombi come Dj sono state Firenze, Milano, Roma e Arena di Verona a suonare con Ringo e Marco Biondi per l’apertura del concerto dei Litfiba!

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Scusa ma Ami la HOUSE e sei a lavorare nel tempio del Rock, radiofonicamente parlando? PF: Si ma diciamo che.. in realtà io ho cambiato tre radio ma in realtà non ho cambiato mai radio. E’ in breve una serie di acquisizioni di radio da parte di altri gruppi e... in tutto questo da essere tecnico di regia sono passato ad essere selezionatore musicale. Un ruolo differente e pieno di responsabilità. Questo e altro nella video-intervista fatta nella sede di Virgin con il Megapresidente (almeno per noi) Pier Filippo Colombi o come piace chiamarlo a noi PIF! Grazie a Pier Filippo Colombi

Fotografia Sirio Vanelli


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70 1) Rudimental - “Not Giving In” ft. John Newman & Alex Clare 2) Flying Lotus “See Thru To U” feat. Erykah Badu 3) Manupuma “ Charleston” 4)Breton “Population Density” 5) JADEN “ The Coolest” 6) Die Antwoord - “Fatty Boom Boom” 7) Zara McFarlane - “Police & Thieves” 8) Alt-J - “Tessellate” 9) Azealia Banks “Liquorice” 10) DRS feat. Enei “Count to ten”

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visionari

take away:

Cresasso, direi, e per cominciare la Botta del Bomber, d’accordo?

storie d'asporto di Tommaso Lavizzari

nomaitre.blogspot.it

LA CUCINA DEL BOMBER Esistono luoghi senza tempo. Esistono luoghi fuori da ogni dimensione. Esistono luoghi plasmati sui sentimenti di chi li ha creati e che vivono respirando la stessa aria di chi li frequenta. Esistono serate in cui un “Guerin Sportivo” del Marzo 1981 è la rivista del giorno, in cui Liedholm è ancora sulla panchina del Milan, in cui si festeggia un compleanno con due mesi di ritardo e un Gagliardetto Rossonero rinchiude in sé il senso stesso della Tradizione. Esistono serate in grado di poter aprire nel migliore dei modi il fine settimana del Derby di Milano. E’ il Bomber che ci accoglie nel suo Regno in compagnia della moglie Claudia, la Regina della Cucina: “Cosa bevete, Ragazzi?”, ci chiede Pietro Paolo Virdis mentre prepara il bancone per la nostra cena, “Cosa ci consigli, Bomber?”, rispondiamo come sempre emozionati davanti ad uno dei Miti che ci fanno battere il Cuore sin da bambini, “Cresasso, direi, e per cominciare la Botta del Bomber, d’accordo?”. Cominciamo con una delle famose focaccine de “Il Gusto di Virdis”: Pane Carasau, Crescenza e Bottarga di Muggine di Cabras. E’ una piccola enogastronomia a gestione familiare in via Piero della Francesca, a Milano, pochi posti al bancone e un paio di tavolini tra la sala e la cucina dove, Pietro Paolo, dimostra di avere davvero un gran Gusto sia in fatto di donne che di cucina. Claudia, infatti, è una cuoca eccezionale, allieva di Aimo e Nadia, oltre ad essere una donna piena di energia, bella e sempre sorridente. Proseguiamo la cena con un meraviglioso Risotto al Nero di Seppia e Bottarga, una Zuppetta piccante di Seppioline con bruschetta, Baccalà in umido con polenta fritta, un’insalata di Porcini freschi, crudi, conditi con un filo d’Olio Extravergine e un pizzico di sale e, per concludere, una Crema Calda di Moscato. Cena fantastica, ma ancor più bella è l’atmosfera che abbiamo respirato durante le nostre oltre tre ore di sosta. Tra amarcord, racconti, battute, personaggi che si sono fermati a bere un Mirto o semplicemente a salutare, siamo stati catapultati nella nostra, cara, Vecchia Milano, quella della nostra infanzia, quella che ogni giorno ci muore tra le mani a causa dell’ignoranza delle sue badanti. Per fortuna esistono luoghi senza tempo, fuori da ogni dimensione. Per fortuna esistono ancora persone capaci di plasmare i luoghi sui propri sentimenti, sulla propria semplicità, sul proprio “Gusto” per il Vino, per il Cibo e per la Vita. Una cena tra Amici a casa di Amici, questo è il “Gusto di Virdis”, questa è la cucina di Claudia, questi sono i racconti e i vini di Pietro Paolo. Mancano quasi due giorni al Derby ma già per strada si alza un coro: “Pietro Paolo! Pietro Paolo! Dalla Curva s’alzerà: noi ti amiamo e ti adoriamo, segna ancora per gli Ultras!”, comunque vada, Domenica, per noi vincerà il Milan con gol Hateley su cross di Virdis… DIGESTIVO MUSICALE: Cochi e Renato – “Cos’è la Vita?”

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Cominciamo con una delle famose focaccine de “Il Gusto di Virdis”: Pane Carasau, Crescenza e Bottarga di Muggine di Cabras

Proseguiamo la cena con un meraviglioso Risotto al Nero di Seppia e Bottarga

Zuppetta piccante di Seppioline con bruschetta, Baccalà in umido con polenta fritta

un’insalata di Porcini freschi, crudi, conditi con un filo d’Olio Extravergine e un pizzico di sale

e, per concludere, una Crema Calda di Moscato.


visionari

NON GIOCARE COL CIBO

“10 FOOD DESIGNS” “A food designer is somebody working with food, with no idea of cooking”. Inga Knölke, 1999

di Riccardo Ghezzi - nomaitre.blogspot.it

Product 1 : 3D Snack Design : Marti Guixe “Sistema di frutta pretagliata che permette di verificare che si è mangiato l’intero frutto e che i pezzi appartengono alla stessa unità.” (Marti Guixe)

Product 2 : Siamese Dream Design : Dorothy Gray “La posizione dei due beccucci impedisce di versare il te in una sola tazza, esaltandone la convivialità del rito.” (Dorothy Gray)

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Product 3 : In Vino Veritas Design : Soup Studio Product 10 : Marcello e Mousette Design : Dorothy gray


Product 4 : Afro Cookie Design : (sconosciuto)

Product 5 : Sanguinella Design : Dorothy Gray “Una spremuta al giorno toglie il medico di torno. Juice do it!” (Dorothy Gray)

Product 6 : Chang & Read Design : Dorothy Gray “Chang e Read è una coppia di centrini all’uncinetto nei quali viene rappresentata l’ombra dell’oggetto che vi viene appoggiato sopra. Chang e Read nel 1932 scoprirono la memoria di forma nella metallurgia.” (Dorothy Gray)

Product 7 : Un Filetto è per Sempre Design : De Giuli “Parodia della pubblicità ‘Un diamante è per sempre’ anelli, bracciali e collane di carne, prosciutto, cotenna. Hanno la durata dell’evento. Presentati ghiacciati, con le ore si scaldano perdendo la loro forma e gocciolando sangue e grasso.” (De Giuli)

Product 8 : 8. Olive Atomic Snack Design : Marti Guixe “Tapas tridimensionali, nella forma dei modelli atomici”

Product 9 : Buddino Design : Nobody & Co “Per aggiungere spiritualità al gusto ecco il ‘Buddino’, lo stampo per budini a forma di Buddha.” (Nobody&Co)


NELLA kucina di Kiara

kucina di Kiara: LE RICETTE http://kucinadikiara.blogspot.it/

Biscotti, biscotti e ancora biscotti…non so voi ma io li adoro! Sarà che mi fanno tornare indietro nel tempo… quand’ero bambina, mi facevano impazzire i biscotti Plasmon inzuppati nella camomilla (ora, al solo pensiero, rabbrividisco…blèèèèè). Sarà che quando ne mangi uno o due ti senti comunque a posto con la coscienza (e con la linea…più o meno). Sarà un po’ il periodo, dove, in giornate fredde e uggiose come queste, un bel biscotto sgranocchiato sul divano, davanti alla tv, avvolti in un gigantesco plaid, è una coccola coccolosissima! Vi voglio lasciare tre ricette, facili facili, di biscotti a cui nessuno può resistere…un abbraccio, alla prossima ricetta! I BISCOTTINI DI PROSTO Questa è la ricetta originale, in rosso e tra parentesi le mie modifiche: 1 kg di farina (per me 500 g di farina 0) 500 g di zucchero (per me 250 g) 600 g di burro (per me 300 g) un pizzico di sale un albume Setacciare due volte la farina con un pizzico di sale sulla spianatoia e distribuirci sopra lo zucchero ed il burro ben freddo a cubetti (e l’albume, non montato). Lavorare l’impasto con due spatole e avvolgere in pellicola e tenere in frigo per 1 ora (io l’ho tenuto in frigo per tutta la notte; inoltre l’ho riposto in frigo lavorando già l’impasto a cilidri per non doverlo maneggiare ancora dopo). Lavorare ancora per qualche minuto fino ad ottenere delle strisce d’impasto di circa 4 cm di diametro e tagliare a fette regolari di circa 1,5 cm sistemandoli su una placca da forno imburrati e infarinati. Cuocere a 220° (io li ho cotti per circa 10’ o comunque quando i bordi hanno cominciato a dorare).

78 Foto di Exzio


CUOR DI MELA Per il ripieno: Mele, 2 Zucchero, 40g Acqua, un bicchiere Succo di mezzo limone Cannella Per la pasta frolla: Farina, 250g Uova, 1 Tuorli d’uovo, 1 Zucchero, 110g Burro, 125g Buccia di limone grattugiata

Preparate la pasta frolla e lasciatela riposare in frigorifero. Sbucciate e tagliate le mele a fettine sottili, mettetele in una casseruola mescolandole con il succo di mezzo limone e ponetele sul fuoco con un bicchiere di acqua - se bollendo rimanessero troppo asciutte, aggiungetene dell’altra. Quando sono spappolate, aggiungete lo zucchero e un pizzico di cannella e poi assaggiate se il dolce è giusto - le mele, a seconda della maturità, possono essere più o meno acide.Nel frattempo stendere la pasta frolla sottile - 4mm circa - e ricavatene delle formine utilizzando uno stampo rotondo e smerlato: un disco sotto e un disco sopra, e in mezzo la marmellata, inumidendo gli orli affinchè si attacchino bene. Infornate a 180° per circa 15 minuti. A cottura ultimata spolverizzate i biscotti con lo zucchero a velo. Con le dosi indicate a me è avanzata una quantità abbondante di ripieno. Con una confezione di pasta sfoglia rettangolare già pronta, ho realizzato queste sfogliatine, davvero semplici e gustose! BISCOTTI ALLE MANDORLE E MIRTILLI ROSSI Ingredienti per circa quaranta biscotti: 250 gr di farina 125 gr di zucchero 125 gr di burro freddo (per me 100 gr) 2 uova 65 gr di farina di mandorle 100 gr di mirtilli rossi disidratati la scorza grattugiata di un limone un pizzico di sale In una ciotola mescolate la farina, la farina di mandorle, lo zucchero e il sale. Aggiungete il burro freddo tagliato a pezzettini e amalgamate fino ad ottenere un impasto sabbioso. Aggiungete la buccia di limone, i mirtilli tritati grossolanamente e le uova e impastate velocemente fino ad ottenere un composto liscio. Formate una palla e fate riposare per mezz’ora in frigo coperto da pellicola. Stendete l’impasto a uno spessore di 3 mm, ritagliate i biscotti con la forma desiderata e adagiateli su una teglia coperta di carta forno. Fate cuocere per circa 15 minuti in forno caldo a 180°C.


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Un bicchiere di Vino passeggiando alla FIAC, anche 2! Foire Internationale d’Art Contemporain: Ecco cos’è la FIAC un enorme fiera di arte contemporanea allestita nel Grand Palais. Le Tuileries e il Jardin del Plantes ospiteranno sculture monumentali, in collaborazione con il museo del Louvre. La FIAC espone opere da oltre 180 gallerie di tutto il mondo: quadri, sculture, installazioni, video, opere d’arte digitale. Viene visitata da migliaia di persone da tutto il mondo: collezionisti, curatori e direttori di museo, artisti, giornalisti e appassionati d’arte! Insomma una carica Cultural-Curiosa che non so definire. Poi va beh cammini, cammini tra un Mondrian, qualche Picasso, Jean Michel Basquiat ti saluta da una tela. Warhol ti fa vedere le sue polaroid di nudi e fa un po’ a gara con Newton e Mapplethorp... E tu che fai? Vorresti fare un po’ di spesa per arredare casa tua, ma .... poi pensi che ripasserai un altra volta. E invece ti fermi davanti a una donna che ti chiede, ma solo con gli occhi, di accendere una candeòa.... Su di lei!! Allora ci concediamo un bicchiere di Vino... e poi un altro e camminiamo. Ci facciamo un viaggetto tra veri artisti, e anche tra artisti un po’ meno veri (personal pensiero). Ma cmq sempre un gran movimento di “budella”.












PASSEGGIANDO CON P-9 SOTTO 110


O PER PARIGI O IL BRACCIO




















PLA W 84


AYING WITH Paola for ELISA BOUTIQUE Corso Roma N째 53, Lodi DAILY Via Per Sesto Pergola, S.Martino in Strada Fotografia: Marco Cattaneo




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tyle VIA PER SESTO PERGOLA S.Martino in strada (Lodi) fronte bennet tel: 0371/79592 Fotografia: Marco Cattaneo










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ENORAFO orafo, wine bar e bottega con delizie culinarie perfetto per: chi vuole godersi il tempo senza fretta lasciandosi guidare dalla ricerca enologica e culinaria dei proprietari. All’ occorrenza vista la proposta orafa buono anche per proposte di matrimonio, brindisi e cenone improvvisato “IL mattino ha l’ORO in bocca” e allora passate all’ENORAFO una mattina per bere un caffè. ENORAFO questo il nome del primo wine bar di Lodi che ha aperto i battenti da un anno circa nel cuore della città, nella galleria di piazza Vittoria. Il nome racchiude in sé le radici e il futuro di uno spazio piccolo ma suggestivo, arredato in maniera originale, dove per anni un artigiano ha lavorato i metalli e dove con la stessa cura e ricerca per il dettaglio ora “gli enorafi” propongono prodotti che abbiano nella qualità il loro denominatore comune. Colazioni, pranzi, aperitivi, cene e… oggetti di artigianato orafo… con il sorriso sulle labbra, questa la proposta dell’ ENORAFO “degustazione e bottega”, è infatti possibile acquistare i prodotti enogastronomici degustati con dei prezzi dedicati all’asporto. La linea dell’enorafo è quella della ricerca della qualità: dai vini, una ottantina di etichette tra rossi, bianchi, bollicine e rosé (di cui una quindicina disponibili al calice), ai cibi, una selezione di salumi, formaggi e prodotti frutto delle eccellenze territoriali, nazionali e internazionali, fino al caffè rigorosamente arabica mono origine a tostatura artigianale. In un ambiente piacevole e informale il locale dispone di una trentina di posti a sedere disposti su 2 piani e di un delizioso giardinetto, incastonato tra i palazzi del centro storico, con un suggestivo albero di vite nel mezzo circondato da una trentina di sedute . Da quest’estate l’orario di apertura è stato ampliato dando la possibilità di effettuare cene anche durante i giorni della settimana. Galleria di Piazza Vittoria, Lodi Tel: 0371 67791 - e-mail: enorafo@gmail.com

GIPSY: Via Salvagreca, Lodi - Tel: 0371- 564607 cocktail bar, pizzeria, paninoteca con cucina perfetto per: qualsiasi cosa si voglia fare tra amici o in coppia. Buono per la fame vorace ma anche per stuzzicare qualcosa con una birra o un Cocktail. Dopo anni torna l’icona del Gipsy e Torna anche il Mercoledì con il COYOTE UGLY, con musica, ballerine, birra media a 3 Euro e Chupiti a 1 Euro! Aperto anche a pranzo con un buon menù con i Risotti e le Torte fatte in casa. Il tutto servito a tempo record. La nuova struttura riprende tutti i pregi di quella vecchia, lasciata nella zona del centro commerciale di Lodi, migliorando sotto tutti i punti di vista partendo da estetica e illuminazione. Ma quando c’è da fare festa, giù gli interruttori...si brinda! Anche qui in Via Salvagreca ampio parcheggio e una zona dove non si da fastidio a nessuno, nemmeno alle ore piccole. La cucina infatti chiude alle 3 e i proprietari ci tengono a dire che chiude alle 3, quindi fino alle 3 meno 5 si accettano ordinazioni. Immancabile quindi l’appuntamento “asciugatutto” del week end, da mezzanotte spaghettata per tutti a 3 euro.

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ARIETE Venere è dalla vostra e vi rende sexy come Magda Gomez che guida una Lamborghini gialla con un succinto vestito pieno di brillanti e pizzo. Facile quindi dedurre che la fuori è pieno di vecchiette senza denti e casalinghe disperate che non vedono l’ora di vedere una vostra tetta rifatta cadere o una foto sul tabloid del momento mentre vi mettete le dita nel naso. Se farete attenzione sarà un mese solo a 300km/h senza nessun autovelox in giro.

BILANCIA Un clima di rinnovamento totale è quello che respirate ogni mattina appena svegli. Ma cambiare a volte non vuol dire stravolgere, ma solo modificare o adattare ciò che si è e si ha al nuovo periodo che si sta vivendo. Giove razionale vi riconduce sulla retta via e vi fa vedere con nuovi occhi ciò che da un pò di tempo stavate dando per scontato, quasi fosse una giacca militare della collezione 2001. Vintage è bello, usate questa frase come mantra.

TORO Essere convinti di qualcosa spesso ci induce a cadere nel fatal errore, come essere convinti di essere perseguitati e sfortunelli non fa che rendere realtà queste paure. Meno male Mercurio arriva giocondo a farvi aprire gli occhi e cambiare idea su lavoro e prospettive future. Dategli retta e smettetela di fare la piccola fiammiferaia triste e sconsolata quando basta solo concentrarsi per portare a casa grossi risultati (economici e non)

SCORPIONE Un mese super hot, degno della vostra indole impetuosa e bollente. I nemici se la vedranno brutta, la vostra ira sarà degna dei più feroci condottieri barbari e non rimarrà nulla di chi oserà sfidarvi. Siete grintosi e le stelle vi aiutano a uscire vittoriosi da ogni scontro. Usate questa energia positiva nel lavoro e per rovinare la giornata a qualche stupido che ultimamanete si stava approfittando del vostro momento difficile. Anche nel privato, le lotte in camere saranno intense ma molto piacevole la pace a seguire.

GEMELLI Consiglio della zia Elizabeth: tenetevi alla larga da casi umani e casini annessi. Non ne avete proprio bisogno in questo periodo. E visto che li attirerete come se foste miele e loro orsetti golosi, siate scaltri: risposte evasive, facce distratte, occhi persi nel vuoto e distanza di sicurezza. Anche a casa e in famiglia, non travestitevi da infermiere per salvare tutto il mondo dalla tristezza. Evviva il mese dell’egoismo: pensate prima al vostro bene. CANCRO Continua il periodo propizio che insieme a grinta e serenità vi ha portato nuovi sostenitori e fan accaniti, che saranno molto utili a sponsorizzarvi sia al lavoro che nella vita privata. Vi sentite più forti e combattivi, vivete uno stato di grazia e siete anche meno tragici del solito, quindi non cedete alle lusinghe del passato ma continuate a costruire il vostro futuro. Amore platonico non sapete cosa sia, questo è un mese di lussuria e alto godimento, manco foste in balia di Mr. Grey.

CAPRICORNO La vostra leggendaria testardaggine farà posto ad una squisita dolcezza e ad uno spirito di adattamento mai provati prima. Una serie di congiunzioni astrali vi rendono quasi zen. Dovete quindi approfittarne per fare dei passi importanti, perchè sarete positivi, ma nel contempo molto lucidi e precisi. Vi prometto soldi e soluzioni ai problemi, sempre che rimaniate aggrapati a questo stato di grazia il più a lungo possibile.

LEONE Arrivate da un periodo faticoso dove avete dovuto fermarvi un attimo, capire dove andare e non è stato semplice. Ora tutto si fa più sereno, Marte torna a darvi la grinta che vi contraddistingue e se la love è un pò nebulosa, di certo non mancheranno le proposte indecenti. Fate una scelta degna del vostro valore, troppo spesso in passato avete optato per vecchie ciabatte puzzolenti per poi rendervi conto che altri avevano comprato quelle stupende scarpette rosse che tanto vi piacevano.

ACQUARIO “veramente brillanti e molto coinvolgenti, ricche di vitalità e di intelligenza, capaci di riscuotere un grande successo nella vita sociale grazie alla loro innata simpatia con la quale conquistano veramente tutti quanti”. Questa è la descrizione dell persone del vostro segno. Quindi anche se il periodo è nonononono, voi avete fantasia da vendere e grandissima positività quindi ne uscirete in fretta e lucenti come sempre. Roba che chi vi circonda dovrà mettersi gli occhiali da sole per non rovinarsi la retina guardandovi.

VERGINE Siete un pò stanchi e affaticati, ma non abbiate timore perchè ho la cura giusta per la vostra spossatezza: usate la faccia da chiulo. Se vi farete un pò più furbi (non ho detto falsi, ma furbi attenzione attenzione) di certo otterete gli stessi risultati, ma faticando il 67% in meno - ho fatto analisi dettagliate a riguardo. Così facendo risolverete beghe, trattative e confronti, realizzando desideri e progetti.

PESCI Rihanna è pesci come voi e si è rimessa con quel caro ragazzo che la picchiava. Mi auguro che non abbiate fatto una stupidata di questo calibro, ma so che uno scivolone è accaduto o accadrà a breve. State concentrati e smettetela di fare sogni meravigliosi, dovete pensare bene e analizzare i fatti non le vostre sensazioni appannate. Purtroppo non c’è sempre lieto fine, a volte la realtà è proprio quella fastidiosa e pesante che avete davanti

acura di inelli elizabeth

oroscopo

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SAGITTARIO Tutto potete conseguire questo mese, non c’è nulla che vi ostacoli. Ma Halloween è passato ormai quindi cambiate umore perchè con la vostra ghirba funerea spaventate la gente. Ci sono notizie rincuoranti e positive, le lucine di Natale illuminano il vostro futuro, non abbiate timore di crederci ancora e di riporvi tutta la vostra energia. Smile please!!!!! Quando non siete posseduti dalla negatività, la vostra determinazione è la più phika dello zodiaco.

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