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Birra Olea Alta Quota, la birra con le foglie di olivo del Lazio, di Sabrina Tocchio

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IL PESCE POVERO

IL PESCE POVERO

Birra Olea Alta Quota La birra con le foglie di olivo del lazio

di Sabrina Tocchio

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Conosciamo già da tempo il Birrificio Alta Quota di Cittareale (Rieti) e più volte abbiamo decantato le qualità delle loro birre, sorprendenti sempre, perché dietro c’è la curiosità, la ricerca e l’attenzione ai prodotti del territorio che entrano nella fermentazione della birra. Partendo da qui ogni nuova birra proposta è stato un successo. Dicembre 2020 è nata Decennia, una birra per festeggiare 10 anni di attività proprio durante il lockdown. Un vero peccato non aver potuto organizzare una presentazione ufficiale perché Decennia è una birra spaziale: i sentori, il colore e ogni sensazione a ricordare le note invernali davanti ad un piatto corposo.

Quest’anno la promozione della nuova birra è avvenuta nel famoso Mercato Centrale della Coldiretti nella magica atmosfera del Circo Massimo proprio a Via di San Teodoro.

Qui Emanuela Laurenzi e ClaudioLorenzini hanno presentato, a stampa e addetti del settore, la loro nuova creatura la Birra Olea, la prima birra artigianale sostenibile realizzata con le foglie di olivo del Lazio.

Un prodotto, quello creato dal Birrificio Alta Quota di Cittareale a Rieti, che nasce da un progetto di economica circolare di Coldiretti Lazio. Per la sua realizzazione, infatti, sono necessarie 100 kg di foglie secche di olivo, tutte provenienti solo dal Lazio, che dopo essere state potate per rendere migliore il raccolto, invece di diventare scarto, vengono riutilizzate per dar vita ad un prodotto ricco di polifenoli.

E a realizzare un progetto così sostenibile, non poteva essere che il birrificio Alta Quota, il laboratorio sperimentale di birra artigianale ideato da Claudio Lorenzini. Una realtà che da oltre 10 anni è riuscita ad emergere, riscuotendo successo non solo nel Lazio, ma a livello nazionale, sposando tradizione e innovazione.

La scelta degli ingredienti è interamente a km Zero, dall’utilizzo dell’acqua che si riversa nell’Alta Valle del Velino e fa della birra artigianale Alta Quota un capolavoro raffinato, al farro prodotto nel territorio cittarealese.

Un’azienda che ha scelto di puntare sull’energia verde con un consumo che deriva al 100% da fonti rinnovabili e al riutilizzo delle risorse impiegate durante il processo produttivo della birra. Basti pensare che le trebbie, ovvero il residuo dell’estrazione a caldo del malto d’orzo utilizzato nella fase di ammortamento, vengono cedute ad un’azienda agricola locale, che le utilizza nella preparazione del pasto dei bovini. Nulla viene sprecato nel ciclo produttivo.

CARATTERISTICHE DELLA BIRRA “OLEA”

L’uso delle foglie secche che mitiga l’apporto di amaro nella birra “Olea”, che si presenta di colore giallo dorato, con riflessi ambrati, non filtrata e non pastorizzata, equilibrata all’olfatto ed al gusto, con sentori di crosta di pane, crema pasticcera, agrumi in maturazione (arancio, limone), biscotto e note appena accennate di the verde, cola e foglie di tabacco, sempre più avvertibili con l’aumentare della temperatura. Presenta contrappunti speziati abbastanza evidenti, tra i quali zafferano e coriandolo e un accenno di affumicatura, riconducibile proprio all’ingente quantitativo di foglie secche di ulivo. Questa è una componente che fa di questa birra un prodotto davvero originale, oltre che pregevole grazie ai suoi contenuti sperimentali e innovativi. Il retrogusto è netto e pulito, con una lieve amarificazione e una acidità minuta, ma sempre giustamente presente. A tavola si abbina bene con formaggi locali di media stagionatura, anche se offre il meglio di sé con amatriciana e gricia.

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