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C'era una volta la befana, di Elena Castiglione Ma due bignè di San Giuseppe? di Elena Castiglione

di Elena Castiglione

La Befana trae origine dalla trasformazione dei culti pagani precristiani fino a diventare nei secoli un personaggio saldamente legato alla tradizione popolare. La leggenda narra che la notte tra il 5 e il 6 gennaio i Re Magi si fermarono alla casa di una vecchietta per chiedere informazioni per raggiungere Betlemme. Invitarono anche lei ad andare a trovare Gesù Bambino. Ma ella si rifiutò. Pentitasi di non essere andata a omaggiare Gesù Bambino, ogni anno nella stessa notte si reca alla casa di tutti i bambini per portare a loro un dono. La tradizione invece ci riporta che la notte tra il 5 e il 6 gennaio i tre magi si recarono a Betlemme guidati da una stella cometa, per far visita Gesù Bambino, portando con loro i doni: oro incenso e mirra. Per emulazione, la tradizione romana tramanda che quella stessa notte una strega a cavallo di una scopa entri nelle case per riempire di doni le calze che i bambini hanno lasciato attaccate al camino e si fermi a ristorarsi con un dolcetto e una bevanda che si sono lasciati per lei. La Befana viene rappresentata come una vecchia strega dal naso adunco, vestita di cenci e a cavallo di una scopa. Appare solo dopo mezzanotte e in realtà non viene rappresentata come una strega cattiva, perché porta i doni. Anche se punisce chi è stato monello… con il carbone… che tanto è sempre un dolcetto!

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La Befana ha una tradizione molto sentita a Roma. Infatti da tempi immemori è legata a festeggiamenti di condivisione popolare. Nel 1800 era a Piazza Sant'Eustacchio che avvenivano i festeggiamenti nel modo tipico del popolo romano: tanti giochi tra le vie, botteghe aperte ricche di doni e di dolci e naturalmente grandi pupazze raffiguranti la befana. Dopo il 1861 fu Piazza Navona a ospitarne i festeggiamenti, e naturalmente in un contesto scenografico che solo Roma poteva offrire! La piazza, tutta illuminata, accoglieva bancarelle con presepi, oggetti natalizi, e tutti i dolci tipici delle feste. Non mancava neanche il "carbone", quello dolce da mettere nelle calze. Sto parlando al passato. Un c'era una volta... perché da due anni – a causa della pandemia – questa splendida cornice non accoglie più festeggiamenti... E con l'augurio di poter ritornare tra le bancarelle di Piazza Navona auguro Buona Befana a tutti voi. E non dimenticate di lasciare un dolcetto, un vinello leggero e una luce accesa nelle vostre case! Perché lei non ha paura della pandemia e verrà a portare doni ai vostri bambini!

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