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Viticoltura ed enologia del vulcano laziale, di Candida De Amicis
Il Vulcano Laziale era un complesso maestoso, che iniziò la propria attività circa 600.000 anni fa, emergendo a sud della pianura romana, con un cono vulcanico di più di 60 km di base. Ha dato vita ad uno degli areali più vocati per la Viticoltura e la produzione di vino di qualità: terreni unici con un substrato terrestre stratificato, prezioso per l’agricoltura e per la viticoltura in particolare, poiché garantiscono la produzione di vini freschi, sapidi, minerali, longevi.
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VITICOLTURA ED ENOLOGIA DEL VULCANO LAZIALE
di Candida De Amicis
Al grande successo dovuto alla moderna enologia dopo l’avvento della fillossera, in questo territorio, come nel Lazio e nel resto d’Italia, è seguita una produzione di grandi quantità di vino purtroppo a discapito della qualità. Negli ultimi anni le cose sono cambiate grazie all’opera di viticoltori che hanno scelto di puntare su vini di eccellenza sfruttando soprattutto il potenziale dei vitigni autoctoni.
Oltre alla produzione di qualità è però necessario creare solide fondamenta in grado di affrontare le sfide dettate dal mercato e dalla Comunità Europea. Con questa finalità e per creare importanti spunti di riflessione tra tecnici del comparto vitivinicolo del territori, i Vignaioli in Grottaferrata, in collaborazione con PSR 2014 2020 " regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari " misura 03, sottomisura 3.2, proficui alla creazione di solide fondamenta in grado di affrontare le sfide dettate dal mercato e dalla Comunità Europea, (il 7 dicembre) hanno organizzato un convegno a Villa Cavalletti, Grottaferrata.
Hanno partecipato Tiziana Torelli, Presidente dell’Associazione Vignaioli in Grottaferrata,Salvatore Stingo – Presidente di Agricoltura Capodarco, gli Agronomi Leandro Dominicis, Paolo Savo Sardaro, Enrico Carli e Angelo Giovannini; gli Enologi Lorenzo Costantini e Cristiano Ponzo; Luna Centioni, Ricercatrice Crea Velletri; Giovanni Pica dell’ARSIAL.
Sono stati trattati temi relativi alla produzione vinicola del territorio ed al suo futuro quali il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità della viticoltura del territorio e la creazione di reti d’impresa. Temi che hanno evidenziato criticità, oggettivi punti di forza, prospettive e possibili soluzioni alle tante sfide ed opportunità che il futuro produttivo del territorio di Roma, dei Castelli Romani e di tutto il Lazio oggi presenta. È necessario affiancare la comunicazione alla crescita qualitativa della produzione vinicola del Lazio, per la valorizzazione dell’unicità dei vini del territorio che devono essere territoriali, tipici e riconoscibili. Apportare innovazioni tecnologiche per risolvere i problemi e le sfide che i cambiamenti climatici degli ultimi 15 anni hanno presentato in vigna. Evidenziare l’unicità delle caratteristiche del suolo, che va indagato, approfondito, con analisi dettagliate per operare scelte consapevoli d’impianto di specifici vitigni e realizzare un importante salto di qualità. Puntare su molteplici forme associative, soprattutto per condividere il peso economico delle necessarie innovazioni tecniche da introdurre. IL PSR Programma di Sviluppo Rurale
Il principale strumento operativo di programmazione e finanziamento per gli interventi nel settore agricolo, forestale e rurale sul territorio regionale che, attraverso l’operato delle Regioni, permette a ogni Stato membro dell’Unione Europea di utilizzare le risorse economiche che l’Unione stessa mette a disposizione in ambito agricolo. LA NUOVA PAC Politica Agricola Comune Rafforza le misure ambientali e l’agricoltura BIO; propone disposizioni volte al sostegno più mirato ad aziende agricole di piccole dimensioni e ai giovani agricoltori; pone maggiormente l'accento sulla dimensione sociale dell'agricoltura; L’OCM VINO
È la regolamentazione dell’UE che detta alcune norme riguardanti il settore vitivinicolo, ovvero norme di produzione e contributi a fondo perduto, assegnati alle aziende dal Ministero per le Politiche Agricole e dagli assessorati per l’agricoltura delle singole Regioni. L’ARSIAL
È l’agenzia che promuove lo sviluppo e l’innovazione del sistema agricolo e agro-industriale del Lazio. Mette a disposizione delle aziende un’ampia gamma di servizi per la valorizzazione del panorama enologico laziale. IL PROGETTO OENOMED
Un progetto di cooperazione transfrontaliera sostenuto dal programma Eni CbcMed. Punta alla qualificazione e alla promozione di filiere vitivinicole delle medie e piccole imprese delle aree protette del Mediterraneo, valorizzando le specificità del territorio e adottando innovazioni green di processo e di prodotto. OenoMed riunisce 4 Paesi del Mediterraneo (Tunisia, Italia, Francia e Libano) attraverso 12 istituti di ricerca, sui temi della vitivinicoltura e delle aree protette.
CI SONO PREZIOSI STRUMENTI CUI LA VITICOLTURA PUÒ ATTINGERE
Sono tutti strumenti rivolti prevalentemente a forme associative di produttori, che vanno per questo favorite e supportate. A maggior ragione visto che il Lazio, con 36 denominazioni tra DOC, IGT e DOCG, si colloca in una posizione di tutto rispetto nella produzione vinicola italiana, grazie anche agli sforzi compiuti faticosamente negli ultimi 15 anni.