RASSEGNA STAMPA DEL 13 MAGGIO 2019

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LUNEDÌ 13 MAGGIO 2019 CORRIERE DELLE ALPI

REGIONE

la sfida del federalismo

Salvini e Zaia: «Autonomia e Tav il M5S rispetti l’intesa di governo» Il leader della Lega: «Il prossimo consiglio dei ministri dovrà dare risposte» Di Maio ribatte: «Basta con i pasticci del titolo V, garantire la coesione nazionale» PADOVA. Continua il braccio di

ferro tra Lega e M5S sull’autonomia delle regioni, materia da contesa elettorale con Salvini e Zaia che rilanciano l’ultimatum e il M5S che frena. Governo diviso su tutto, l’incontro tra il premier Conte e il ministro Conte non ha sciolto il nodo politico su come realizzare il federalismo. Il muro di gomma alzato dal M5s assorbe tutti gli assalti della Lega, senza mostrare cedimenti. Fino a quando potrà reggere? I conti si faranno dopo il 26 maggio. Intanto continua il ping pong per lanciare messaggi tranquillizzanti ai propri elettori, con la Lega che preme sull’acceleratore e il M5s che frena. Ieri anche Matteo Salvini è tornato alla carica nel corso dell’intervista a «In mezz’ora» su Rai3. «In consiglio dei ministri la settimana prossima io interverrò sul decreto sicurezza bis, la diminuzione delle tasse e l’autonomia», ma anche sulla necessità di «sbloccare i cantieri, te-

ma che vede i 5 stelle timidi, ma non si può continuare a dire no, anche alla Tav, poi se vogliamo parlare di conflitto di interessi parliamone» ha detto Salvini. Tema ripreso anche in un comizio a Sanremo. «Nello sblocca cantieri ci sarà una norma pro-Tav? L’Italia ha bisogno di viaggiare. Siamo in una terra come la Liguria e il Piemonte, che hanno bisogno di

Il governatore del Veneto a Milano «La bozza deve essere portata in Parlamento»

I ministri Danilo Toninelli ed Erika Stefani a un vertice sull’autonomia

appello di confartigianato ai candidati

«Europa più forte per frenare il boom economico della Cina» Bonomo: al primo posto va messa la competenza per tenere il passo con i tecnocrati di Francia, Spagna Germania e Olanda VENEZIA. Basta con le polemiche tra Lega e M5S, bisogna parlare del futuro dell’Europa. A suonare la carica è Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato veneto, che oggi a Venezia ha organizzato un convegno che sarà concluso dal segretario nazionale Cesare Fumagalli.

Agostino Bonomo

«Gli artigiani e le micro, piccole e medie imprese sono in Europa 23,8 milioni. Generano il 67% dei posti di lavoro e quasi il 60% di Pil, i Il 93% delle imprese ha meno di 10 dipendenti e il 98% meno di 50. Chiediamo direttive Ue a misura di piccole imprese e lavoro autonomo, fattori che assicurano crescita e lavoro e sono lievito di libertà. Chiediamo un mercato in cui giocare effettivamente alla pari e una forte deregolamentazione per il credito alle piccole imprese», spiega Bonono. «L’im-

essere collegati al resto d’Europa. Penso al binario unico che c’è in troppe realtà del sud, dalla Puglia alla Calabria alla Sicilia, penso all’alta velocità che deve collegare tutto il paese, penso ai cantieri tra Brescia, Verona Vicenza Padova. Penso al tema dell’energia, alla valorizzazione dei rifiuti. Sono

portanza della consultazione elettorale per l’elezione del nuovo Parlamento Ue del 26 maggio non gode, per ciò che si legge e si ascolta, di un clima adeguato alle scelte che il voto comporta e di consapevolezza delle sue possibili conseguenze. Tengono banco questioni domestiche, non esaltanti, e una ricerca di consenso che usa fatti contingenti e retoriche superficiali nelle quali non traspaiono visioni di quale Europa si vuole, spiega il presidente di Confartigianato Imprese Veneto. La ricetta? «Ci vuole più coesione europea per battere la sfida del neo imperialismo cinese, una guerra commerciale che ci mette in ginocchio. Determinazione e competenza è quanto chiediamo ai partiti e ai candidati, per competere con la capacità negoziale di Francia, Germania, Olanda e Spagna.

tanti i cantieri da sbloccare». Il tema è stato ripreso anche da Luca Zaia a Milano. «Io ragiono da veneto, noi siamo sempre molto puntuali e precisi. C’è un contratto di governo e i 5 Stelle sanno che devono rispettarlo e in quel contratto c’è la parola autonomia. E i 2.328.000 veneti non se lo sono dimenticati. Io ultimatum non ne do, dico solo che i compiti per casa li abbiamo fatti ed è ora di approvare l’autonomia. Spero che il consiglio dei ministri si decida a mandare questo progetto, il nostro contratto in Parlamento e poi ne discutiamo. L’autonomia non può saltare, perché se saltasse vuol dire che verrebbe meno la parola data ai veneti, ai lombardi, agli emiliani e alle altre 17 regioni italiane che hanno o che vogliono l’autonomia. C’è un contratto di governo da rispettare, non può dar fastidio chi cresce. Se qualcuno vuol crescere come noi non deve far altro che rispettare i patti con i cittadini» ha detto Zaia. Immediata la replica di Luigi Di Maio dalla Puglia. «L’autonomia delle Regioni deve rispettare la coesione nazionale e siccome ancora risentiamo dei danni fatti con la riforma del Titolo V, grazie alla quale ci troviamo con venti Regioni dove ci sono venti sanità diverse, io dico di fare le cose con calma e non per iniziative elettorali. La Repubblica è una e deve essere unita. Credo che lo vogliamo anche i veneti e i lombardi», ha detto il vicepremier grillino. — Al. Sal. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Su questo terreno l’Italia è stata discontinua e non ha fin qui dato il meglio di sé», conclude Bonomo. Su questi temi alla Suola Grande di San Rocco a Venezia, oggi dalle 16.30, ci confronteranno, con la conduzione della giornalista Paola Saluzzi, autorevoli docenti. Ivone Cacciavillani, avvocato e studioso delle istituzioni della Serenissima; Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano; Marco Lossani, ordinario di Economia Politica ed Economia Internazionale e dei Paesi emergenti all’Università Cattolica di Milano; Lapo Pistelli, Executive vice Presidente e direttore delle relazioni internazionali del Gruppo Eni; Roberto Bin, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Ferrara. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Non solo il Dragone, anche l’Ue è nel mirino di Trump

E

Rizzo rilancia «Aumentare gli stipendi ai lavoratori»

Marco Rizzo ieri a Padova PADOVA. Marco Rizzo, che

guida la lista del Partito Comunista nella circoscrizione Nordest alle prossime Europee, ieri ha presentato programma e candidati al Pedrocchi di Padova. Alle spalle del segretario c’è Laura Bergamini, 58 anni, già candidata sindaco del Pc a Parma, educatrice in un asilo comunale. Graziato dalla raccolta di firme perché apparentato con i due eurodeputati del Pkk greco, il Pci di Rizzo punta a «creare un vasto fronte popolare che consenta all’Europa di far crescere l’economia e di aumentare gli stipendi dei lavoratori, mentre fin o ad oggi le decisioni adottate in nome della stabilità dei mercati e della finanza hanno finito per punire i lavoratori» ha detto ieri Rizzo al Pedrocchi. Gran parte dei candidati arriva dall’Emilia Romagna e anche dalla capitale, con Gianmarco Chilelli che ha preso posizione qualche settimana fa, dopo il blitz della procura antimafia di Venezia. «In #Veneto inchiesta sulla camorra. Saltano avvocati, politici, direttori di banca. I Casalesi facevano affari», con riferimento alle ultime clamorose novità del Veneziano. L’altra lista della Sinistra storica ha invece come capolista Silvia Prodi, nipote dell’ex premier dell’Ulivo, e Adelmo Cervi, figlio di uno dei partigiani fucilati dai fascisti a Reggio Emilia. Tra i candidati Luisa De Biasio Calimani, ex deputata dell’Ulivo. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

FRANCESCO MOROSINI

L’ANALISI

uropa e Italia attente: sebbene i canali della diplomazia economica restino aperti, la guerra dei dazi tra Usa e Cina sulle rotte commerciali del Pacifico le tocca da vicino. Al momento Washington è all’offensiva con dazi per circa 200 miliardi di dollari su merci importate ed altri ne minaccia per ulteriori 300 miliardi di dollari. Ovvio, la Cina replicherà – già lo fa, ad esempio, comprando soia dal Brasile – toccando i punti sensibili economico-elet-

partito comunista

torali della Casa Bianca. In più la Città Proibita, reiterando quanto fece il Giappone a fine ’900 contro dazi degli States sull’auto, potrebbe ridurre la propria presenza sul mercato americano dei bond, così spingendo all’insù i tassi d’interesse. Visto dal Vecchio Continente, si potrebbe dire: affari loro. Sarebbe un’illusione che, purtroppo, pare prevalere nel dibattito pubblico in vista delle prossime Europee. Male, perché qui l’Ue è in prima linea. La questione è: Trump, con i

dazi punta prioritariamente alla riduzione del deficit commerciale sia sul versante del Pacifico che su quello euro-atlantico? Insomma, la sua è un’agenda esclusivamente economica? Probabilmente no. Infatti, in quanto presidente degli Stati Uniti, logica vorrebbe che egli si ponga obiettivi politici prima che economici: di sicurezza nazionale, come egli stesso afferma. In altri termini, è cosa razionale per una superpotenza quale gli States, e che tale voglia resta-

re, diminuire la dipendenza economica dalla Cina, ormai suo sfidante globale. Detto altrimenti, l’autonomia militare di Pechino (sebbene la parità strategica con gli Usa sia tuttora lontana) modifica il senso politico delle regole del libero mercato. A riprova, il deficit commerciale degli Usa con paesi ad essi legati militarmente è ben più accettabile dalla Casa Bianca; anzi, fu proprio l’export attivo degli Stati dell’Ue, del Giappone e della Corea del Sud a creare una be-

nigna dipendenza di questi ultimi dal mercato statunitense. Cionondimeno, ora nel mirino protezionista di Trump è inquadrata, con la Cina, l’Europa. Perché? In parte a causa dell’attivo commerciale dell’Ue (e dell’Italia) che, almeno dal punto di vista dell’ideologia dell’America first, va quantomeno bilanciato anche se il costo economico di ciò minaccia di essere salato per i partner e gli Usa medesimi. Soprattutto, è plausibile che così Trump ritenga di “tirare le

orecchie” agli Stati dell’Ue, visti come alleati poco affidabili. Qui l’obiettivo principale degli Usa è la Germania sia come competitor economico che, geopoliticamente, per il suo legame, specie sull’energia, con la Russia. Ma i “colpi” alla Germania minacciano la Penisola in quanto opera entro la catena del valore tedesca. Gli economisti, come detto, spiegano che le guerre commerciali sono onerose per tutti, fautori compresi. Tuttavia, talvolta le ragioni di sicurezza e di potere, oggi lo fa Washington, fanno aggio sulla ratio economica. Ecco un tema per le elezioni europee. O no? — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


II

Rovigo

Lunedì 13 Maggio 2019 www.gazzettino.it

Bandi per 9 milioni come sostegno al commercio `L’annuncio dato

dall’assessore regionale Marcato ELEZIONI ROVIGO Nove milioni di euro per

PARCO LANGER L’area verde da anni attende di diventare una vera area protetta e attrezzata: oggi è un bosco che cresce da sé

«Parco Langer va sistemato» `L’ambientalista ricorda cche ci sono Eddi Boschetti, presidente del Wwf, spiega che è necessaria la manutenzione milioni di euro regionali per il verde `

AMBIENTE ROVIGO «La gestione del verde

pubblico dovrebbe essere una delle priorità della futura amministrazione comunale. Serve una pianificazione seria per mettere in sicurezza e valorizzare i parchi cittadini». A parlare è il presidente provinciale del Wwf, Eddi Boschetti, che nelle scorse settimane, nei panni di Forestale, è intervenuto nel parco Langer per effettuare lavori di manutenzione nell’area demaniale. «Pur essendo il polmone verde della città, il parco dell’ex tiro a segno della Commenda è sicuro solo nella parte a ridosso degli orti di Casa serena - afferma - il Comune dovrebbe posizionare la cartellonistica che vieta ai fruitori di uscire dai sentieri prestabiliti».

vi, poi i medici lo hanno tranquillizzato e Boschetti se l’è cavata con 15 giorni di prognosi. «Certo poteva andarmi peggio, ma non è stato un incidente così grave come alcuni hanno lasciato intendere», commenta, ribadendo la necessità della messa in sicurezza dei circa 3,5 ettari del parco Langer attingendo dai fondi (circa 21 milioni) stanziati ogni anno dalla Regione. «Gli strumenti di intervento ci sono, ma spesso i Co-

Elezioni

Domani a Borsea candidati in piazza

IL PERICOLO Con gli alberi non si scherza e il presidente lo sa bene, visto che un mese fa ha avuto un infortunio proprio durante la manutenzione del parco Langer. Il tronco di un grosso pioppo che lui e gli altri colleghi di Veneto Agricoltura stavano abbattendo, gli è caduto addosso, ferendolo a una spalla. All’inizio le lesioni sembravano piuttosto gra-

muni non lo sanno, non li sfruttano ed è un vero peccato». Secondo il presidente del Wwf, una migliore gestione dei parchi e delle aree verdi contribuirebbe a migliorare la qualità di vita dei residenti. «Rovigo è una città con una pessima aria e con poco verde pro capite, ce lo dicono i rapporti di Legambiente: la qualità dell’aria è una delle peggiori in Italia e il numero di alberi per abitante molto più basso di quanto potrebbe esse-

WWF Eddi Boschetti rileva la poca cura delle aree verdi

La Pro loco di Borsea, in collaborazione con la parrocchia, la Polisportiva e l’associazione La Piazza, ha organizzato domani, alle 20.30 nella piazza della frazione (in caso di maltempo nel centro parrocchiale “Cuore nuovo”), un’assemblea pubblica per la presentazione dei programmi di ciascun candidato sindaco alle prossime elezioni. Un momento di confronto e conoscenza diretta tra cittadini e aspiranti sindaci.

re. In città ci sono aree che attraverso manutenzioni del verde già presente e nuove piantumazioni, potrebbero diventare parchi urbani o periurbani».

LE AREE Qualche esempio, oltre al bosco spontaneo del parco Langer? L’area dell’ex ospedale psichiatrico di Granzette, Città giardino, parco Curiel. Anche la zona attorno all’oasi felina di via De Polzer meriterebbe più attenzione, secondo Boschetti. «Serve, inoltre, una pianificazione attenta in materia di alberi. Gli esemplari pericolanti vanno progressivamente sostituiti con specie più resistenti che anche in caso di eventi meteorologici estremi come acquazzoni o trombe d’aria, non mettano a repentaglio la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini». Maria Elena Pattaro

GAURDIA FORESTALE, BOSCHETTI È RIMASTO VITTIMA UN MESE FA DI UN INFORTUNIO MENTRE STAVA OPERANDO NEL BOSCO

il comparto del commercio in centro e un piano di rilancio per lo sviluppo dell’economia del Polesine sul modello di quello varato dalla Regione per l’area della Bassa Padovana. L’assessore veneto Roberto Marcato, con delega allo Sviluppo economico, non ha lesinato promesse, venerdì sera alla Gran guardia, durante la sua visita in città per sostenere la corsa a sindaco di Monica Gambardella, candidata della coalizione di centrodestra. I nove milioni per i commercio saranno erogati attraverso due bandi da 4 e 5 milioni di euro l’uno, ma «sarà strategico per Comune e associazioni di categoria lavorare insieme per ottenere quanti più fondi possibili» ha puntualizzato l’assessore leghista. «Attenzione è rivolta anche agli artigiani con la legge quadro approvata

all’unanimità, che mette a disposizione 20 milioni a fondo perduto e grazie all’accordo siglato con Terna, del valore di un miliardo di euro, anche in Polesine vi sarà l’opportunità dello sviluppo sostenibile delle infrastrutture elettriche. Già iniziati, invece, i lavori di cablaggio per la banda ultra larga su tutto il territorio». Dal canto suo, Gambardella ha sottolineato il valore della “filiera corta” tra Comune, Regione e Governo, con in sala l’onorevole leghista Antonietta Giacometti, giunta in serata direttamente da Roma. «Proprio in mattinata - ha raccontato Gambardella - ho partecipato a un incontro con i commercianti del centro storico, che mi hanno esposto le loro difficoltà e necessità per ridare vita alla nostra Rovigo. È stata una occasione particolarmente proficua che mi ha visto concorde su tanti punti già previsti nel nostro programma». Tra questi un regolamento per il decoro urbano, una nuova formulazione della tassazione per evitare i negozi sfitti in centro, la corretta convivenza tra grande distribuzione e piccolo artigiano. E.Bar.

Menon: «Nessuna azienda inquinante all’Interporto» ELEZIONI ROVIGO «I cittadini di Borsea

possono stare tranquilli perché se sarò sindaco, il famoso articolo 23 delle norme di attuazione del regolamento dell’area interportuale non verrà modificato. Non arriverà alcun insediamento industriale inquinante e non mancheremo di promuovere i controlli opportuni anche su altre strutture che dovranno garantire salubrità nelle loro lavorazioni e produzioni, per salvaguardare i lavoratori, la qualità dell’aria e il territorio circostante». Con queste parole la candidata sindaco Silvia Menon interviene in una nota insieme ad Andrea Borgato candidato consigliere nella lista SiAmo Rovigo, «su una preoccupazione che torna spesso a galla con ogni cambio di giunta». L’articolo 23 in questione è stato modificato nel 2008, sotto la giunta Merchiori, in modo da vietare insedia-

menti inquinanti che portino ulteriore aggravio della salubrità e della qualità dell’ambiente circostante. «La prossima amministrazione di Rovigo - ribadisce Menon - non potrà esimersi da un impegno fondamentale che guarda al futuro e cioè la questione ambientale. Un tema molto sentito anche nelle frazioni sul quale intendo spendermi in prima persona, perché la nostra città, tutta, sia davvero più pulita e più vivibile. Borsea ha già dato troppo in termini ambientali e non la si può caricare ulteriormente». «Anche questo è un motivo che mi ha convinto a sostenere Silvia Menon», rimarca Borgato consigliere uscente nelle fila del Pd: «La frazione di Borsea, dove abito, è stata troppo a lungo una realtà marginale e bistrattata perché limitrofa alla zona industriale. Ora è tempo di ridarle dignità e spazi vivibili come ad altre realtà della città». F.Cam.

Bonifica al lavoro per garantire acqua d’estate Saccardin: «Daremo aiuto BONIFICA ROVIGO La pioggia ed il maltem-

po degli ultimi giorni sono stati una boccata di ossigeno per la situazione idrica del territorio polesano, ma in vista dell’estate che si preannuncia torrida, il Consorzio di bonifica Adige Po mette le mani avanti e pensa al futuro. Per voce del presidente Mauro Visentin e del direttore Giancarlo Mantovani, l’ente consortile sta predisponendo una serie di progetti che vanno nella direzione della sicurezza idraulica e della disponibilità irrigua. «Senza dubbio è migliorata in questi giorni la situazione idrica per i nostri canali e il nostro territorio - esordiscono i vertici del Consorzio

- la neve in montagna e la pioggia in pianura hanno ridotto l’esigenza di acqua per le nostre colture, che ormai erano al limite della sopravvivenza. L’attuale confortante situazione, però, non ci deve far abbassare la guardia sugli eventi che si possono verificare. La presenza dell’acqua nei nostri canali, nei nostri invasi, è garanzia per la disponibilità della risorsa idrica in casi di estrema esigenza». I progetti in questione «vedranno i cantieri aperti verso fine anno», aggiunge il presidente Visentin, che chiarisce: «Il Consorzio ha aperto una nuova pagina di gestione del territorio Adige Po, in collaborazione con le associazione di categoria Cia, Confagricoltura e Coldiretti, con capacità pro-

PRESIDENTE Mauro Visentin fa il punto dopo le piogge

gettuale, dove destinare le risorse economiche, altrimenti si correva il rischio di rimanere indietro, ma soprattutto non utilizzare le linee di finanziamento che ovviamente non passano tutti i giorni». L’orgoglio «mio, quello del consiglio di amministrazione e degli amministratori in assemblea - conclude Visentin, che è anche vicepresidente dell’Anbi Veneto - è quello di avere sensibilità e polso fermo nell’affrontare le procedure e le scelte politiche che si vanno a deliberare per un continuo adeguamento alla sicurezza idraulica ed alla disponibilità irrigua. È un esempio, burocrazia permettendo, di una cultura del fare, del “fare bene”, con beneficio per tutti». E.Bar.

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ad anziani e disabili» ELEZIONI ROVIGO «Un occhio di riguardo

ad anziani e disabili. In questa direzione si sta portando a compimento il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, obbligatorio per legge di cui il Comune era sprovvisto. La stesura dello stesso comporterà l’accantonamento obbligatorio ogni anno del 10% degli oneri di urbanizzazione per intervenire nell’abbattimento delle stesse». Con queste parole Antonio Saccardin, ex assessore al Sociale nella giunta Piva e ai Lavori pubblici in quella Bergamin, ora candidato sindaco di Presenza cristiana, promette «attenzione privilegiata a que-

ste due categorie. Il nostro impegno sarà di far rispettare il diritto delle persone non autosufficienti a poter accedere a un posto di residenzialità vicino alle famiglie e a poter usufruire dell’assistenza a carico del servizio sanitario. Non rispettare questo diritto, cosa oggi assai frequente, equivale a mettere i congiunti dell’anziano in grande difficoltà economica». L’ex assessore sottolinea «il sostegno economico alla scuole materne paritarie e la continuità al Centro antiviolenza», auspicando «la promozione di riflessioni e proposte politiche per conciliare la vita familiare e quella professionale della donna». F.Cam.


XI

Portogruaro

Lunedì 13 Maggio 2019 www.gazzettino.it

Il Pd di Zingaretti riempie il parco «Europee decisive»

Una residenza in Comune per ragazzi con disabilità

`In 400 per il segretario smesso di rappresentare le

e Variati sferza la Lega: «Ha tradito il Veneto»

La lista Canali rilancia il progetto A disposizione l’area di via Deledda `

SAN STINO DI LIVENZA Costruire una struttura residenziale per disabili. La Lista “Insieme con Canali Sindaco” rilancia un’ idea del Comune. Nel 2009 la giunta comunale acquisì un’area di circa diecimila metri quadrati in via Deledda con l’intento di realizzare la nuova caserma dei Carabinieri e un centro per disabili. Mentre la nuova caserma, inaugurata da pochi giorni, ha trovato collocazione nell’edificio di via Largo Trieste di proprietà comunale, il centro per disabili non ha avuto alcun seguito. «Il progetto della struttura diurna e residenziale - spiega Cristina Cibin, consigliera comunale di “Insieme con Canali sindaco” - è pronto, ben strutturato e in grado di ospitare persone con qualsiasi tipo di disabilità, dall’autismo alla disabilità motoria. Sono previste dieci camere, ciascuna è dotata di bagno. A San Stino c’è bisogno di un centro residenziale per disabili. Il progetto va visto per il dopo di noi genitori. La struttura residenziale è per dare un futuro dignitoso ai figli

quando noi genitori non ci saremo». La consigliera Cibin si sta impegnando in questo progetto in qualità di presidente dell’associazione Ragazzi autistici che nel Portogruarese riunisce 15 famiglie. «Ci adopereremo continua Giuseppe Canali, capogruppo della lista che porta il suo nome - per far sorgere la struttura. Costruiremo un percorso con l’associazione Ragazzi autistici e la Regione per cercare di arrivare al risultato. I genitori anziani non si devono preoccupare di ciò che toccherà in sorte nel futuro dei figli disabili. Faremo in modo che San Stino sia capofila di questo progetto». «Parte dell’area di via Deledda - interviene il sindaco Matteo Cappelletto - è a disposizione per questo tipo di finalità. Il tema è capire chi si farà carico della realizzazione della struttura. Nel territorio una nuova struttura per disabili è possibile solo in sostituzione di una struttura esistente in quanto attualmente l’accreditamento dei posti è sovradimensionato rispetto alle richieste». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PORTOGRUARO

RESIDENZA A San Stino si progetta una residenza per disabili

Portogruaro

Incendio doloso, Decathlon evacuato PORTOGRUARO Fuoco al Decathlon di Portogruaro, evacuato il grande negozio dello sport. L’allarme è scattato ieri, alle 18.59, verso l’ora di chiusura quando dal negozio di via Pratiguori della cittadina del Lemene all’improvviso sono apparsi almeno 4 focolai. Immediato l’arrivo dei Vigili del fuoco del locale distaccamento giunti con l’autobotte. Intanto il personale del Decathlon ha provveduto a fare evacuare il negozio, mettendo tutti in salvo. Almeno una ventina le persone che erano all’interno

dell’attività. Per i pompieri non è stata difficile spegnere l’incendio, che si era sviluppato su più fronti. A bruciare una decina di t-shirt, con il fuoco alimentato da alcuni fogli di carta. Lo stabile a due passi dal centro commerciale Adriatico è stato messo in sicurezza. Sul posto si sono precipitati anche i carabinieri della Radiomobile. A loro spetta ora il compito di appurare cause e responsabilità del rogo, che comunque è di origine dolosa. (m.cor.)

In 400 al Parco della Pace per ascoltare Nicola Zingaretti. Organizzato dal Circolo del Partito Democratico di Portogruaro, l’incontro pre-elettorale ha portato in città non solo il segretario nazionale del partito, ma anche i candidati alle elezioni europee Achille Variati e Elisabetta Gualmini, diversi segretari dei Circoli del territorio provinciale, alcuni sindaci e candidati sindaci del centrosinistra. Ad introdurre gli ospiti, la consigliera Irina Drigo, che ha criticato il ministro Salvini «per aver trascorso la Pasqua con il mitra in mano» e ha evidenziato come il nostro Paese sia attraverso da un «rigurgito fascista», e il giovane Tommaso Anastasia del circolo di Teglio Veneto, che ha invece introdotto ai temi dell’Europa e della lungimirante visione di unire gli Stati a garanzia di una crescita comune e di una convivenza di pace. A seguire ha preso la parola Achille Variati, ex sindaco di Vicenza. «La Lega – ha detto - ha tradito tre volte il Veneto: per quattro posti a Roma non sta rispettando la richiesta di autonomia fatta dai cittadini, ha

piccole e medie imprese e ci sta facendo diventare un fortino chiuso al mondo esterno». «Quelle del 26 maggio – ha aggiunto Gualmini – sono le prime vere elezioni europee. Siamo ad un bivio: rafforzamento dell’Europa o disgregazione. L’Europa va certamente cambiata: no a tecnicismi, regole astratte o attenzione maniacale allo zero virgola; sì all’inclusione, alla redistribuzione sociale, alla cultura dei popoli, alla mobilità e alla libertà». A concludere l’incontro il segretario Zingaretti. «Con le prossime europee – ha affermato – ci giochiamo il futuro di intere generazioni. Il nazionalismo sta mettendo in discussione l’idea stessa di democrazia liberale, ci sta isolando, rinchiudendo in una torre. Non possiamo permetterlo». (t.inf.)

VERSO IL VOTO Nicola Zingaretti sabato al Parco della Pace

Marco Cappelletto è vicino ad Alvise e Olita nel ricordo di

Gianni De Michelis Nitida e forte verrà serbata la memoria delle tue capacità e lungimiranze. Riposa ora in pace. Venezia, 13 maggio 2019

Dal lunedì al venerdì 10.00 - 12.30 e 14.30 - 17.00

Michele Dipace e Daniela Salmini addoloratissimi sono vicini ad Alvise ricordando con grande affetto l’amico

Gianni De Michelis

800.893.426

Venezia, 13 maggio 2019

Tonci e Barbara , si uniscono al dolore di Alvise e di tutti i familiari, ricordando le aperture intellettuali, la passione politica e l’energia vitale di

Gianni Venezia, 13 maggio 2019

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DEL LUNEDÌ

il Quotidiano

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del NordEst

ANNO 133- N° 18

VENEZIA MESTRE

Lunedì 13 Maggio 2019

L’emergenza Allerta droga nelle scuole Ci sono anche studenti-pusher

L’intervista Imerio Massignan: «Io, Coppi e Merckx e quel Giro che non ho vinto»

IIn n edicola edicola con ed con

Calcio L’Udinese batte il Frosinone traguardo salvezza più vicino Gomirato a pagina 19

Pittalis a pagina 14

Tamiello a pagina III

www.gazzettino.it

Tangenti Mose, in Appello l’ultima battaglia `Processo al via, Orsoni dente del Magistrato alle acque,

e Piva (reati prescritti) puntano all’assoluzione È l’ora dell’appello per il processo Mose. Domani mattina, di fronte alla Corte presieduta da Carlo Citterio, si aprirà il dibattimento di secondo grado a carico di sei degli otto imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario. In aula sono chiamati a comparire l’ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni (finanziamento illecito), l’ex presi-

Maria Giovanna Piva (corruzione), l’imprenditore romano Erasmo Cinque e il veneziano Nicola Falconi (accusati entrambi di corruzione), nonché l’avvocato romano Corrado Crialese (millantato credito). Sia Orsoni che Piva, per i quali era scattata la prescrizione, puntano a ottenere l’assoluzione nel merito delle accuse. Sarà preso in esame anche il ricorso presentato post mortem dai legali dell’ex ministro Matteoli, (quattro anni per corruzione), deceduto nel 2017. Amadori a pagina 12

Il caso

Insulti a Jesolo, Zaia attacca: «Caro De Luca, tutta invidia»

EX SINDACO Giorgio Orsoni

Tutti contro Vincenzo De Luca. Piovono altri attacchi contro il presidente della Campania che ha definito “una pozzanghera” il mare di Jesolo. Ieri è sceso in campo anche Zaia: «L’invidia è una pessima musa ispiratrice fa

perdere lucidità. Fa dire e fare strafalcioni, che magari non si pensano. Se Jesolo e Cavallino da sole fanno quasi 12 milioni di presenze l’anno, fossi in lui mi chiederei perché succede». Babbo a pagina 9

Il Papa ridà la luce agli abusivi

Lo scontro

«Subito l’autonomia» Lo strappo di Salvini «In Consiglio dei ministri la settimana prossima interverrò sul decreto sicurezza bis, sull’autonomia e sulla diminuzione delle tasse, ma anche sulla necessità di sbloccare i cantieri, tema che vede i 5Stelle timidi. Poi, se vogliamo parlare di conflitto di interessi, parliamone...». Così Matteo Salvini detta la sua agenda al M5s. «I rapporti cambiano se non si mantengono le parole date», avverte rilanciando l’intesa con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna su cui i ministri grillini fanno muro. Conti e Pucci alle pagine 2 e 3

L’Elemosiniere pontificio rompe i sigilli in un palazzo occupato. Il Viminale: speriamo ora paghi la Santa Sede L’intervento

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Il commento

Il Vaticano e il pericoloso schiaffo allo Stato Carlo Nordio uando, alcuni mesi fa, scrivemmo su queste pagine che l’iniziativa di alcuni sindaci di violare le leggi in materia di immigrazione costituiva un pericoloso precedente per la certezza del diritto e per la stessa credibilità dello Stato, mai avremmo immaginato di ricevere una così stupefacente e dolorosa conferma in termini assai più gravi e con conseguenze ben più laceranti. Segue a pagina 27

Q

L’elemosiniere del Papa Konrad Krajewski ha riattivato l’elettricità in un palazzo occupato di Roma, al buio e senza acqua calda dal 6 maggio. L’elettricità era stata staccata per una morosità di 300 mila euro. Il cardinale Krajewski è una delle figure più vicine e di maggiore fiducia di Papa Francesco. Ogni cosa che fa a Roma gode sempre del benestare di Bergoglio che, sin dall’inizio, gli ha dato carta bianca, e il privilegio di non rendere conto a nessuno se non direttamente al pontefice. Secco il commento del ministro Salvini: «Mi aspetto che dopo aver riattaccato la corrente elettrica paghi i 300mila euro di arretrato che qualcuno non ha pagato e aiuti anche tutte le famiglie italiane in difficoltà che non ce la fanno a pagare le bollette senza occupare una casa». Giansoldati, Pasqua e Troili alle pagine 6 e 7

Il raduno. A Milano la festa del Centenario. Omaggio a Iroso

Il Veneto ignorato, ecco cosa chiedono le imprese Mario Pozza* e pagine del nostro Gazzettino ogni giorno di più sembrano un bollettino di guerra. E davvero una guerra è in atto. Una guerra contro l’autonomia e contro il Veneto. Occorre partire, per descrivere il campo in cui si svolge il conflitto, dall’ultima intemerata del Ministro Toninelli che pretenderebbe che una nuova tassa per avere un Mose funzionante. Precisa che non dovrà gravare sui veneti, (...) Segue a pagina 3

L Alpini, la marcia dei 30mila del Nordest L’EVENTO Erano circa 30mila le Penne nere del Nordest a Milano.

A pagina 7

Passioni e solitudini

Venezia

Oggi camera ardente per De Michelis domani addio privato

Diventare genitori una crisi sottovalutata

Oggi la camera ardente e domani il trasferimento al cimitero per la cremazione. Dopo i tantissimi messaggi di cordoglio, è giunto il momento dell’addio a Gianni De Michelis. All’ospedale Civile di Venezia la camera ardente sarà aperta dalle 10 alle 16. Il Comune aveva offerto Ca’ Farsetti, ma i parenti hanno preferito così, scegliendo si svolga in forma privata.

Alessandra Graziottin n figlio è una granata. Questa è la verità che nessuno ti dice. Quando hai un figlio, inneschi un’esplosione nel tuo matrimonio. Quando finalmente la polvere si placa, la tua coppia non è più quella di prima. Non peggiore, necessariamente. Non migliore, necessariamente. Ma diversa, per sempre». Questo sostiene Nora Ephron in un racconto provocatorio, “Heartburns”, (...) Segue a pagina 27

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Sperandio a pagina 8 REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ∆ *”Veneto e Friuli a tavola” + € 6,80. ∆ *Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo de “Il Gazzettino” e fino ad esaurimento. La promozione è valida solo per l’area della provincia di edizione. Spedizione in abbonamento postale: DL 353/’03 (conv. in L. n. 46 del 27/02/04) art. 1 comma 1, VE

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Primo Piano

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Lo scontro sui dossier

Strappo di Salvini: «Subito autonomia, tasse e sicurezza» «Consiglio dei ministri in settimana `Proposta di legge leghista: inceneritori sull’intesa, decreto bis e flat tax» in ogni regione o arriva un commissario `

IL CASO ROMA «Io in Consiglio dei ministri la settimana prossima interverrò sul decreto sicurezza bis, sull’autonomia e sulla diminuzione delle tasse, ma anche sulla necessità di sbloccare i cantieri, tema che vede i 5Stelle timidi. Non si può continuare a dire no anche alla Tav. Poi, se vogliamo parlare di conflitto di interessi, parliamone...». Così Matteo Salvini, ospite di Lucia Annunziata su Rai3, detta la sua agenda agli alleati 5Stelle da qui alle Europee. «Nel Consiglio dei ministri i rapporti cambiano se non si mantengono le parole date», avverte il capo leghista. Messaggio perentorio, che colpisce direttamente anche Roma, rilanciando l’intesa con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna su cui i ministri grillini stanno facendo muro, dicendo - da Giulia Grillo a Sergio Costa - no a un’Italia di serie A e un’altra di serie B. Ma il Carroccio ha urgente bisogno di ripartire, dando un segnale ai suoi elettori nordisti che premono per l’autonomia, a costo di inimicarsi quelli tanto faticosa-

mente conquistati al centrosud. Di qui, anche l’ultima mossa leghista in Parlamento: un ddl sottoscritto dall’intero gruppo, che di fatto mette fine al trasferimento dei rifiuti da una Regione all’altra, obbligando tutte a dotarsi di un proprio termovalorizzatore. Un messaggio esplicito a Virginia Raggi e alla sua linea di veti sugli inceneritori in una Capitale ormai in emergenza cronica per i rifiuti.

BASTA DISCARICHE Ogni Regione, prevede dunque la norma leghista, ha l’obbligo e la responsabilità di smaltire i propri rifiuti. Basta, dice la Lega, con le discariche. Basta con il business dei rifiuti perché esportarli all’estero rappresenta «un costo eccessivo» per l’Italia e ne beneficiano solo i Paesi del Nord Europa. Basta con «l’automatismo del-

la legge Renzi» per cui «chi possiede termovalorizzatori deve accettare» la spazzatura altrui. Il partito di via Bellerio punta a risolvere “a monte” il problema dell’immondizia. Obbligando le Regioni a costruire impianti per essere autosufficienti e producendo allo stesso tempo energia. E per chi si sottrae è previsto - dopo una diffida - il commissariamento automatico. «Serve una legge nazionale. Bisogna mettere fine alla logica del trasferimento della spazzatura da una regione all’altra e dall’Italia all’estero», sottolinea Simona Bordonali, deputata della Lega ed ex assessore in Lombardia, prima firmataria della legge. «I termovalorizzatori esistenti - aggiunge - sono sovraccarichi. Lo Sblocca-Italia non risolve il problema. La situazione non è più gestibile». L’obiettivo è modifica-

re l’articolo 35 del decreto legge del 2014 che – si sottolinea nel testo – «non tiene conto dell’autonomia di pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti» e ha portato ad una «deresponsabilizzazione delle Regioni per quanto concerne il raggiungimento di obiettivi virtuosi in materia di gestione dei rifiuti». Occorre, invece, mettere fine ad una gestione «emergenziale» e recepire le direttive europee.

TARIFFE Il trasferimento dei rifiuti da una Regione all’altra per la Lega deve essere «una extrema ratio» e può essere disposto solo «previa intesa con la Regione di destinazione che stabilisce anche le condizioni del conferimento», fermo restando che alla regione destinataria va indirizzato un contributo «nella misura di 20 euro per ogni

PIZZA Spuntino di Matteo Salvini prima del comizio a Sanremo (ANSA)

tonnellata di rifiuto urbano indifferenziato». Ma lo Stato deve imporre – ecco l’obiettivo della legge – alle Regioni deficitarie un adeguamento della pianificazione «entro centottanta giorni» e l’avvio delle procedure per la realizzazione di «interventi strutturali». Mentre il governo deve individuare «entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del-

IL TRASFERIMENTO DI IMMONDIZIA IN ALTRE PARTI DEL PAESE “EXTREMA RATIO” E SOLO IN VIA TRANSITORIA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Pozza*

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e pagine del nostro Gazzettino ogni giorno di più sembrano un bollettino di guerra. E davvero una guerra è in atto. Una guerra contro l’autonomia e contro il Veneto. Occorre partire, per descrivere il campo in cui si svolge il conflitto, dall’ultima intemerata del Ministro Toninelli che pretenderebbe che una nuova tassa per avere un Mose funzionante. Precisa che non dovrà gravare sui veneti, ma l’impressione rimane: a chi chiede autonomia si risponde con l’ipotesi di nuove tasse. Chissà se al Ministero ricordano la storia dell’opera, tutta in capo allo Stato, e in attesa di avere una risposta sull’argomento mi auguro che la oggettiva inopportunità dello sciagurato emendamento sia sfuggita a qualche suo zelante dirigente e non sia stata partorita dal Ministro in persona. Di sicuro Toninelli almeno ha letto le reazioni compatte di tutta la Regione e soprattutto quelle del Presidente Zaia e del Sindaco Brugnaro che intercettano i nostri sentimenti in pieno. Ma è, quello sul Mose, l’ultimo atto di una farsa che va avanti da un anno. Una commedia in-

le disposizioni» della legge per ciascuna Regione «la capacità complessiva di trattamento di rifiuti urbani». Nel caso di mancato rispetto «da parte della regione degli adempimenti a proprio carico», è prevista una procedura di commissariamento «con l’individuazione espressa del presidente della regione quale commissario ad acta». «Oggi c’è l’impellente necessità di ridurre al minimo i rifiuti da conferire in discarica», si sottolinea. Sempre sulla stessa materia, al Senato, invece, la Lega ha depositato un altro testo che «oltre a elevare a 500 euro la sanzione amministrativa pecuniaria minima applicabile in caso di abbandono di rifiuti, devolve ai comuni, anziché alle province, i proventi delle relative sanzioni, allo scopo di rendere maggiormente stringente la normativa e di salvaguardare il decoro delle nostre città dal malcostume di alcuni cittadini, oltre che di tutelare l’ambiente e l’igiene pubblica». Emilio Pucci

RIFIUTI La Lega vuole che ogni Regione abbia la responsabilità di smaltire i propriuo rifiuti

«Riforma, Mose, Tav: guerra al Veneto Così si offendono cittadini e imprese» differente alle ragioni del contratto di governo in cui il tema autonomia era stato inserito; irridente il referendum che è stato vinto da Zaia, certamente, ma di più, dai milioni di cittadini che si sono espressi senza possibilità di essere fraintesi; in contrasto con la stessa ragione d’essere di un governo che per taluni evidentemente è una specie di tela di Penelope che si fa di giorno e si disfa di notte; insensibile di fronte al buon lavoro della ministra Stefani e alle eccellenti intuizioni di giuristi del calibro di Mario Bertolissi. Ritengo davvero offensivo non tenere in alcuna considerazione il volere di tanti milioni di cittadini e delle centinaia di migliaia di imprese venete, lombarde emiliane, di quella vasta area

ALTA VELOCITÀ Lavori di costruzione della Tav in Piemonte: la linea dovrebbe arrivare in Veneto

«AL CONVEGNO SULLE INFRASTRUTTURE DEL 16 MAGGIO IL SISTEMA CAMERALE MANIFESTERÀ LA SUA INSODDISFAZIONE» 4db293bb-be9e-495d-93a5-2110b33e7d8a

della nostra Nazione che produce decine di punti di Pil. Sono, e non da solo, contrarissimo al cosiddetto reddito di cittadinanza. Ma credevo che ci sarebbe stato una specie di scambio: reddito, per i fannulloni, in cambio di autonomia per la società che produce. Senza scambio, che interesse c’è stato nel votare il reddito di cittadinanza, nuovo fardello per il nostro povero Mezzogiorno condannato a non avere stimoli e leggi che lo facciano risorgere? Insomma, senza autonomia sarebbe bene che il governo se ne vada a casa. Certo, la guerra ha pure altri fronti. Tra poco, per esempio, si vota, ma nulla sappiamo dei programmi di chi vuole farsi eleggere. Conosciamo nomi, liste e curricula, ma ancora ci sfuggono i

programmi. Mancano un paio di settimane al voto ma l’idea che mi sono fatto è che ancora una volta il pattuglione di eurodeputati italiani sarà confusamente presente dove si legifera e dove si dovrebbe poter contare su lobbies serie e competenti. Tra qualche giorno, il 16, il sistema camerale ha organizzato un convegno sul tema delle infrastrutture: in Veneto si farà la Tav? Se sì, sarà interessante far notare che tra Verona e Padova non esiste nemmeno una linea tracciata con il lapis. Se invece la scelta dovesse essere negativa, bisognerà indicare con chiarezza i colpevoli di una simile scelleratezza. Ferrovie dello Stato cosa pensa che sia il Veneto? Dalle scelte che fa probabilmente lo immagina sulla riva destra del Danubio, quella parte dell’inconosciuto mondo che una volta si chiamava Pannonia. Non siamo per nulla soddisfatti delle scelte di chi in ogni caso si muove anche con i soldi dello Stato e sulle infrastrutture pubbliche e credo che tale insoddisfazione il 16 sarà manifestata. Ecco, abbiamo messo mano al tema della mobilità di uomini e merci perché siamo desolati. E le elezioni sono alle porte. Anche qui, in Pannonia. *Presidente Unioncamere del Veneto © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Primo Piano

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Lo scontro sui dossier

Strappo di Salvini: «Subito autonomia, tasse e sicurezza» «Consiglio dei ministri in settimana `Proposta di legge leghista: inceneritori sull’intesa, decreto bis e flat tax» in ogni regione o arriva un commissario `

IL CASO ROMA «Io in Consiglio dei ministri la settimana prossima interverrò sul decreto sicurezza bis, sull’autonomia e sulla diminuzione delle tasse, ma anche sulla necessità di sbloccare i cantieri, tema che vede i 5Stelle timidi. Non si può continuare a dire no anche alla Tav. Poi, se vogliamo parlare di conflitto di interessi, parliamone...». Così Matteo Salvini, ospite di Lucia Annunziata su Rai3, detta la sua agenda agli alleati 5Stelle da qui alle Europee. «Nel Consiglio dei ministri i rapporti cambiano se non si mantengono le parole date», avverte il capo leghista. Messaggio perentorio, che colpisce direttamente anche Roma, rilanciando l’intesa con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna su cui i ministri grillini stanno facendo muro, dicendo - da Giulia Grillo a Sergio Costa - no a un’Italia di serie A e un’altra di serie B. Ma il Carroccio ha urgente bisogno di ripartire, dando un segnale ai suoi elettori nordisti che premono per l’autonomia, a costo di inimicarsi quelli tanto faticosa-

mente conquistati al centrosud. Di qui, anche l’ultima mossa leghista in Parlamento: un ddl sottoscritto dall’intero gruppo, che di fatto mette fine al trasferimento dei rifiuti da una Regione all’altra, obbligando tutte a dotarsi di un proprio termovalorizzatore. Un messaggio esplicito a Virginia Raggi e alla sua linea di veti sugli inceneritori in una Capitale ormai in emergenza cronica per i rifiuti.

BASTA DISCARICHE Ogni Regione, prevede dunque la norma leghista, ha l’obbligo e la responsabilità di smaltire i propri rifiuti. Basta, dice la Lega, con le discariche. Basta con il business dei rifiuti perché esportarli all’estero rappresenta «un costo eccessivo» per l’Italia e ne beneficiano solo i Paesi del Nord Europa. Basta con «l’automatismo del-

la legge Renzi» per cui «chi possiede termovalorizzatori deve accettare» la spazzatura altrui. Il partito di via Bellerio punta a risolvere “a monte” il problema dell’immondizia. Obbligando le Regioni a costruire impianti per essere autosufficienti e producendo allo stesso tempo energia. E per chi si sottrae è previsto - dopo una diffida - il commissariamento automatico. «Serve una legge nazionale. Bisogna mettere fine alla logica del trasferimento della spazzatura da una regione all’altra e dall’Italia all’estero», sottolinea Simona Bordonali, deputata della Lega ed ex assessore in Lombardia, prima firmataria della legge. «I termovalorizzatori esistenti - aggiunge - sono sovraccarichi. Lo Sblocca-Italia non risolve il problema. La situazione non è più gestibile». L’obiettivo è modifica-

re l’articolo 35 del decreto legge del 2014 che – si sottolinea nel testo – «non tiene conto dell’autonomia di pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti» e ha portato ad una «deresponsabilizzazione delle Regioni per quanto concerne il raggiungimento di obiettivi virtuosi in materia di gestione dei rifiuti». Occorre, invece, mettere fine ad una gestione «emergenziale» e recepire le direttive europee.

TARIFFE Il trasferimento dei rifiuti da una Regione all’altra per la Lega deve essere «una extrema ratio» e può essere disposto solo «previa intesa con la Regione di destinazione che stabilisce anche le condizioni del conferimento», fermo restando che alla regione destinataria va indirizzato un contributo «nella misura di 20 euro per ogni

PIZZA Spuntino di Matteo Salvini prima del comizio a Sanremo (ANSA)

tonnellata di rifiuto urbano indifferenziato». Ma lo Stato deve imporre – ecco l’obiettivo della legge – alle Regioni deficitarie un adeguamento della pianificazione «entro centottanta giorni» e l’avvio delle procedure per la realizzazione di «interventi strutturali». Mentre il governo deve individuare «entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del-

IL TRASFERIMENTO DI IMMONDIZIA IN ALTRE PARTI DEL PAESE “EXTREMA RATIO” E SOLO IN VIA TRANSITORIA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Pozza*

L

e pagine del nostro Gazzettino ogni giorno di più sembrano un bollettino di guerra. E davvero una guerra è in atto. Una guerra contro l’autonomia e contro il Veneto. Occorre partire, per descrivere il campo in cui si svolge il conflitto, dall’ultima intemerata del Ministro Toninelli che pretenderebbe che una nuova tassa per avere un Mose funzionante. Precisa che non dovrà gravare sui veneti, ma l’impressione rimane: a chi chiede autonomia si risponde con l’ipotesi di nuove tasse. Chissà se al Ministero ricordano la storia dell’opera, tutta in capo allo Stato, e in attesa di avere una risposta sull’argomento mi auguro che la oggettiva inopportunità dello sciagurato emendamento sia sfuggita a qualche suo zelante dirigente e non sia stata partorita dal Ministro in persona. Di sicuro Toninelli almeno ha letto le reazioni compatte di tutta la Regione e soprattutto quelle del Presidente Zaia e del Sindaco Brugnaro che intercettano i nostri sentimenti in pieno. Ma è, quello sul Mose, l’ultimo atto di una farsa che va avanti da un anno. Una commedia in-

le disposizioni» della legge per ciascuna Regione «la capacità complessiva di trattamento di rifiuti urbani». Nel caso di mancato rispetto «da parte della regione degli adempimenti a proprio carico», è prevista una procedura di commissariamento «con l’individuazione espressa del presidente della regione quale commissario ad acta». «Oggi c’è l’impellente necessità di ridurre al minimo i rifiuti da conferire in discarica», si sottolinea. Sempre sulla stessa materia, al Senato, invece, la Lega ha depositato un altro testo che «oltre a elevare a 500 euro la sanzione amministrativa pecuniaria minima applicabile in caso di abbandono di rifiuti, devolve ai comuni, anziché alle province, i proventi delle relative sanzioni, allo scopo di rendere maggiormente stringente la normativa e di salvaguardare il decoro delle nostre città dal malcostume di alcuni cittadini, oltre che di tutelare l’ambiente e l’igiene pubblica». Emilio Pucci

RIFIUTI La Lega vuole che ogni Regione abbia la responsabilità di smaltire i propriuo rifiuti

«Riforma, Mose, Tav: guerra al Veneto Così si offendono cittadini e imprese» differente alle ragioni del contratto di governo in cui il tema autonomia era stato inserito; irridente il referendum che è stato vinto da Zaia, certamente, ma di più, dai milioni di cittadini che si sono espressi senza possibilità di essere fraintesi; in contrasto con la stessa ragione d’essere di un governo che per taluni evidentemente è una specie di tela di Penelope che si fa di giorno e si disfa di notte; insensibile di fronte al buon lavoro della ministra Stefani e alle eccellenti intuizioni di giuristi del calibro di Mario Bertolissi. Ritengo davvero offensivo non tenere in alcuna considerazione il volere di tanti milioni di cittadini e delle centinaia di migliaia di imprese venete, lombarde emiliane, di quella vasta area

ALTA VELOCITÀ Lavori di costruzione della Tav in Piemonte: la linea dovrebbe arrivare in Veneto

«AL CONVEGNO SULLE INFRASTRUTTURE DEL 16 MAGGIO IL SISTEMA CAMERALE MANIFESTERÀ LA SUA INSODDISFAZIONE» 4db293bb-be9e-495d-93a5-2110b33e7d8a

della nostra Nazione che produce decine di punti di Pil. Sono, e non da solo, contrarissimo al cosiddetto reddito di cittadinanza. Ma credevo che ci sarebbe stato una specie di scambio: reddito, per i fannulloni, in cambio di autonomia per la società che produce. Senza scambio, che interesse c’è stato nel votare il reddito di cittadinanza, nuovo fardello per il nostro povero Mezzogiorno condannato a non avere stimoli e leggi che lo facciano risorgere? Insomma, senza autonomia sarebbe bene che il governo se ne vada a casa. Certo, la guerra ha pure altri fronti. Tra poco, per esempio, si vota, ma nulla sappiamo dei programmi di chi vuole farsi eleggere. Conosciamo nomi, liste e curricula, ma ancora ci sfuggono i

programmi. Mancano un paio di settimane al voto ma l’idea che mi sono fatto è che ancora una volta il pattuglione di eurodeputati italiani sarà confusamente presente dove si legifera e dove si dovrebbe poter contare su lobbies serie e competenti. Tra qualche giorno, il 16, il sistema camerale ha organizzato un convegno sul tema delle infrastrutture: in Veneto si farà la Tav? Se sì, sarà interessante far notare che tra Verona e Padova non esiste nemmeno una linea tracciata con il lapis. Se invece la scelta dovesse essere negativa, bisognerà indicare con chiarezza i colpevoli di una simile scelleratezza. Ferrovie dello Stato cosa pensa che sia il Veneto? Dalle scelte che fa probabilmente lo immagina sulla riva destra del Danubio, quella parte dell’inconosciuto mondo che una volta si chiamava Pannonia. Non siamo per nulla soddisfatti delle scelte di chi in ogni caso si muove anche con i soldi dello Stato e sulle infrastrutture pubbliche e credo che tale insoddisfazione il 16 sarà manifestata. Ecco, abbiamo messo mano al tema della mobilità di uomini e merci perché siamo desolati. E le elezioni sono alle porte. Anche qui, in Pannonia. *Presidente Unioncamere del Veneto © RIPRODUZIONE RISERVATA


DEL LUNEDÌ

il Quotidiano

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del NordEst

ANNO 133- N° 18

VENEZIA MESTRE

Lunedì 13 Maggio 2019

L’emergenza Allerta droga nelle scuole Ci sono anche studenti-pusher

L’intervista Imerio Massignan: «Io, Coppi e Merckx e quel Giro che non ho vinto»

IIn n edicola edicola con ed con

Calcio L’Udinese batte il Frosinone traguardo salvezza più vicino Gomirato a pagina 19

Pittalis a pagina 14

Tamiello a pagina III

www.gazzettino.it

Tangenti Mose, in Appello l’ultima battaglia `Processo al via, Orsoni dente del Magistrato alle acque,

e Piva (reati prescritti) puntano all’assoluzione È l’ora dell’appello per il processo Mose. Domani mattina, di fronte alla Corte presieduta da Carlo Citterio, si aprirà il dibattimento di secondo grado a carico di sei degli otto imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario. In aula sono chiamati a comparire l’ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni (finanziamento illecito), l’ex presi-

Maria Giovanna Piva (corruzione), l’imprenditore romano Erasmo Cinque e il veneziano Nicola Falconi (accusati entrambi di corruzione), nonché l’avvocato romano Corrado Crialese (millantato credito). Sia Orsoni che Piva, per i quali era scattata la prescrizione, puntano a ottenere l’assoluzione nel merito delle accuse. Sarà preso in esame anche il ricorso presentato post mortem dai legali dell’ex ministro Matteoli, (quattro anni per corruzione), deceduto nel 2017. Amadori a pagina 12

Il caso

Insulti a Jesolo, Zaia attacca: «Caro De Luca, tutta invidia»

EX SINDACO Giorgio Orsoni

Tutti contro Vincenzo De Luca. Piovono altri attacchi contro il presidente della Campania che ha definito “una pozzanghera” il mare di Jesolo. Ieri è sceso in campo anche Zaia: «L’invidia è una pessima musa ispiratrice fa

perdere lucidità. Fa dire e fare strafalcioni, che magari non si pensano. Se Jesolo e Cavallino da sole fanno quasi 12 milioni di presenze l’anno, fossi in lui mi chiederei perché succede». Babbo a pagina 9

Il Papa ridà la luce agli abusivi

Lo scontro

«Subito l’autonomia» Lo strappo di Salvini «In Consiglio dei ministri la settimana prossima interverrò sul decreto sicurezza bis, sull’autonomia e sulla diminuzione delle tasse, ma anche sulla necessità di sbloccare i cantieri, tema che vede i 5Stelle timidi. Poi, se vogliamo parlare di conflitto di interessi, parliamone...». Così Matteo Salvini detta la sua agenda al M5s. «I rapporti cambiano se non si mantengono le parole date», avverte rilanciando l’intesa con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna su cui i ministri grillini fanno muro. Conti e Pucci alle pagine 2 e 3

L’Elemosiniere pontificio rompe i sigilli in un palazzo occupato. Il Viminale: speriamo ora paghi la Santa Sede L’intervento

`

Il commento

Il Vaticano e il pericoloso schiaffo allo Stato Carlo Nordio uando, alcuni mesi fa, scrivemmo su queste pagine che l’iniziativa di alcuni sindaci di violare le leggi in materia di immigrazione costituiva un pericoloso precedente per la certezza del diritto e per la stessa credibilità dello Stato, mai avremmo immaginato di ricevere una così stupefacente e dolorosa conferma in termini assai più gravi e con conseguenze ben più laceranti. Segue a pagina 27

Q

L’elemosiniere del Papa Konrad Krajewski ha riattivato l’elettricità in un palazzo occupato di Roma, al buio e senza acqua calda dal 6 maggio. L’elettricità era stata staccata per una morosità di 300 mila euro. Il cardinale Krajewski è una delle figure più vicine e di maggiore fiducia di Papa Francesco. Ogni cosa che fa a Roma gode sempre del benestare di Bergoglio che, sin dall’inizio, gli ha dato carta bianca, e il privilegio di non rendere conto a nessuno se non direttamente al pontefice. Secco il commento del ministro Salvini: «Mi aspetto che dopo aver riattaccato la corrente elettrica paghi i 300mila euro di arretrato che qualcuno non ha pagato e aiuti anche tutte le famiglie italiane in difficoltà che non ce la fanno a pagare le bollette senza occupare una casa». Giansoldati, Pasqua e Troili alle pagine 6 e 7

Il raduno. A Milano la festa del Centenario. Omaggio a Iroso

Il Veneto ignorato, ecco cosa chiedono le imprese Mario Pozza* e pagine del nostro Gazzettino ogni giorno di più sembrano un bollettino di guerra. E davvero una guerra è in atto. Una guerra contro l’autonomia e contro il Veneto. Occorre partire, per descrivere il campo in cui si svolge il conflitto, dall’ultima intemerata del Ministro Toninelli che pretenderebbe che una nuova tassa per avere un Mose funzionante. Precisa che non dovrà gravare sui veneti, (...) Segue a pagina 3

L Alpini, la marcia dei 30mila del Nordest L’EVENTO Erano circa 30mila le Penne nere del Nordest a Milano.

A pagina 7

Passioni e solitudini

Venezia

Oggi camera ardente per De Michelis domani addio privato

Diventare genitori una crisi sottovalutata

Oggi la camera ardente e domani il trasferimento al cimitero per la cremazione. Dopo i tantissimi messaggi di cordoglio, è giunto il momento dell’addio a Gianni De Michelis. All’ospedale Civile di Venezia la camera ardente sarà aperta dalle 10 alle 16. Il Comune aveva offerto Ca’ Farsetti, ma i parenti hanno preferito così, scegliendo si svolga in forma privata.

Alessandra Graziottin n figlio è una granata. Questa è la verità che nessuno ti dice. Quando hai un figlio, inneschi un’esplosione nel tuo matrimonio. Quando finalmente la polvere si placa, la tua coppia non è più quella di prima. Non peggiore, necessariamente. Non migliore, necessariamente. Ma diversa, per sempre». Questo sostiene Nora Ephron in un racconto provocatorio, “Heartburns”, (...) Segue a pagina 27

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Sperandio a pagina 8 REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 Venezia Mestre - Tel. 041.665.111 ∆ *”Veneto e Friuli a tavola” + € 6,80. ∆ *Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo de “Il Gazzettino” e fino ad esaurimento. La promozione è valida solo per l’area della provincia di edizione. Spedizione in abbonamento postale: DL 353/’03 (conv. in L. n. 46 del 27/02/04) art. 1 comma 1, VE

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LUNEDÌ 13 MAGGIO 2019 IL MATTINO

SELVAZZANO - ABANO IN BREVE

tra padova e vigodarzere

Le Ferrovie progettano il raddoppio della linea lungo il ponte sul Brenta

Ubriaco al volante Guidare alticcio gli costa la patente La serata si è conclusa davvero nel peggiore dei modi per un giovane automobilista del paese: fermato dai carabinieri di Trebaseleghe nell’ambito di unj normale controllo stradale e sottoposto all’alcoltest, è risultato avere in corpo un tasso di alcol pari a 1,25 grammi per litro. G.P., 26enne di Trebaseleghe, è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza e, come sanzione accessoria, è scattato nei suoi confronti il ritiro della patente.

Ok al piano industriale: stop al binario unico per potenziare il traffico passeggeri-merci verso l’Alta e la Pedemontana

Felice Paduano VIGODARZERE. Ferrovie, ci sarà

il raddoppio del ponte sul Brenta tra le stazioni di Padova Centrale e Vigodarzere. Nel nuovo piano industriale 2019-2023 delle Ferrovie dello Stato presentato venerdì a Roma dall'ad (amministratore delegato) Gianfranco Battisti e dal presidente Gianluigi Castelli alla presenza del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, per quanto riguarda il Veneto non c’è solo la conferma della realizzazione dell'Alta Velocità tra Brescia e Padova, via Verona e Vicenza e del collegamento della stazione di Venezia/Mestre per l'aeroporto Marco Polo.

PONTE RADDOPPIATO

C’è soprattutto la conferma dell’ampliamento del ponte

ferroviario sul Brenta. Un'opera attesa da decenni, che andrà a potenziare non solo il tratto di 5 km tra Padova e Vigodarzere, ma anche le linee che collegano la città del Santo con Campodarsego, San Giorgio Delle Pertiche, Camposampiero, Fratte di Santa Giustina in Colle, Villa del Conte, Citttadella, Rossano, Rosà, Bassano del Grappa e con la linea Camposampiero-Fanzolo-Montebelluna-Feltre-Belluno. Due linee fondamentali per il traffico ferroviario che riguarda l'intera fascia pedemontana e la pianura veneta. PROGETTI STRADALI

Ne beneficerà sia il traffico passeggeri che quello merci sulla direttiva Padova-Castelfranco-Treviso-Portogruaro- Cervignano-Tarvisio-Trieste Villa Opicina. La linea Padova-Bassano è stata inaugurata nel

1877, 11 anni dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, mentre la Padova- Castelfranco, oggi tutta elettrificata, diversamente dalla Camposampiero-Cittadella-Bassano del Grappa ancora in via di elettrificazione, è stata costruita nel 1886. « Il raddoppio ferroviario del ponte migliorerà il traffico merci e quello degli utenti che si spostano da Padova all’Alta» sottolinea Roberto Tosetto, direttore dell'Interporto di Padova ed ex sindaco di Trebaseleghe, «Speriamo che il progetto diventi esecutivo a breve». Benefici anche nei collegamenti stradali. «Il raddoppio dell'unico binario agevolerà i progetti stradali già in piedi ai quali il Comune di Padova sta lavorando con i Comuni di Cadoneghe e Vigodarzere» osserva Andrea Micalizzi, assessore alle Infrastrutture di Padova. —

Abano Viva i libri e il libero pensiero La linea ferroviaria sul Brenta all’altezza di Pontevigodarzere

montegrotto

Blackout in centro Colpa degli impianti «Lunghi interventi» Blackout all’illuminazione pubblica in alcune vie del centro. Da qualche giorno sono al buio Corso delle Terme, alcune laterali come via Orazio, ma anche piazza Carmignoto.

abano terme

Casa di Cura, incontro proprietà - sindacati

compleanno

Pierina festeggia 100 anni Pierina Bolzonella (nella foto) è arrivata al traguardo dei cento anni. Grande festa con la figlia Patrizia, la nipote Cristina con Stefano e la pronipote Anna. La signora Pierina, che ha ricevuto la visita del sindaco Filippo Giacinti, è stata salutata anche dal vescovo lo scorso gennaio.

vive in comunità a cinto

Ciccio, il giovane attore del film “Solo cose belle” CINTO. È stato presentato con

successo martedì al Senato e sabato nel cinema Rex di Padova il film “Solo cose belle”. Si potrà vedere anche all'Esperia sabato 18 alle 21 e domenica 19 alle 18.30. Tra i protagonisti della pellicola girata in Romagna, c'è Francesco “Ciccio” Yang, un ragazzo quattordicenne affidato a una delle famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII, la “Casa Famiglia Santi Aquila e Priscilla” di Maria Cristi-

19

na Borromeo e di Luca Di Tomasso inaugurata tre anni fa a Valnogaredo. Persona con disabilità, Ciccio ha origini cinesi, è nato a Empoli, frequenta la seconda media, è un grande appassionato di calcio e di informatica e il regista Kristian Gianfreda lo ha scelto «perché Ciccio nella sua disabilità è consapevole: sul set si arrabbiava se gli cambiavamo le battute, si è studiato tutte le parti e le scene. E interpreta bene l’aspet-

ABANO TERME. Oggi l’incontro tra proprietà e sindacati, ma i lavoratori della Casa di Cura di Abano possono nel complesso rimanere tranquilli. Il presidente del Policlinico aponense, Nicola Petruzzi, si lascia andare a parole rassicuranti nei confronti dei 785 dipendenti della Casa di Cura. Dopo il declassamento ufficializzato dalla Regione Veneto da presidio ospedaliero a struttura integrativa, c’erano forti preoccupazioni tra dipendenti e sindacati. «Attendiamo di avere sottomano la versione definitiva delle schede ospedaliere, quel-

to della simpatia e della vitalità, che volevamo fare emergere con questo film». «Mi auguro che questo film venga visto da più persone possibili, soprattutto dai giovani, perché lancia segnali che parlano direttamente al cuore», ha detto la presidente del Senato Casellati. Il lungometraggio di Gianfreda, con i toni brillanti della commedia all'italiana, racconta l'incontro-scontro tra un sonnacchioso paesino dell'Emilia Romagna, alle prese con imminenti elezioni, e una casa famiglia che accoglie persone considerate normalmente “sbagliate” o “inutili”, animate però da una grande voglia di riscatto e da un'ancor più grande forza d'animo. — Piergiorgio Di Giovanni

la approvata anche dalla Giunta regionale», spiega Nicola Petruzzi, «Se non ci saranno ulteriori sorprese non credo si andrà a toccare il personale. Se la Regione non farà scherzi credo che i nostri lavoratori debbano stare tranquilli. Anche se, ci tengo a precisare, è chiaro che dovremo fare delle ulteriori valutazioni in base a quanto emerso nelle schede ospedaliere». Oggi l’atteso incontro tra Petruzzi e le categorie sindacali, Cgil, Cisl, Uil. Sindacati che avevano chiesto un incontro urgente all’indomani dell’approvazione delle sche-

«Ho preso in mano le segnalazioni fatte dai cittadini», spiega il consigliere delegato alle Manutenzioni Omar Turlon, «faccio presente che il servizio è gestito dalla Simet: per avere un riscontro immediato è necessario rivolgersi alla ditta al numero verde 800 052662. Di solito in 48 ore si risolve il gusto. In questo caso il blackout è dovuto a un problema strutturale e servirà più tempo». F.FR.

de da parte della Vª Commissione Sanità del Veneto. «Sentirò cosa hanno da dirmi» dice Petruzzi, «Sono in attesa dell’esposto in procura nei confronti della Casa di Cura annunciato dalla Regione. Vorrei davvero capire cosa ci contestano dopo i tanti controlli effettuati che hanno sempre dato esito negativo». Intanto il 21 maggio, alle 20.45, nel Teatro Polivalente di Abano in via Donati un convegno sulla sanità al quale parteciperanno l’assessore regionale Manuela Lanzarin, il presidente della Vª Commissione Sanità del Veneto Fabrizio Boron e il direttore dell’Usl 6 Euganea Domenico Scibetta. «Non credo proprio di partecipare«, taglia corto Nicola Petruzzi, «La Regione non mi ha mai voluto ascoltare durante la discussione sulle schede ospedaliere». — Federico Franchin

abano terme

Dissuasori e limiti in tre vie comunali ABANO TERME. Ecco gli interventi di riordino della viabilità ad Abano. Sono tre le arterie interessate da interventi destinati a garantire la sicurezza stradale: via Giarre, via dei Tigli e via Stella. In via Giarre è prevista l’installazione di dissuasori della velocità ottici e acustici in prossimità delle intersezioni con via dei Tigli, via Santa Maria, via Levante Ferrovia. Lo stesso accadrà vicino a tre curve pericolose. Anche in via dei Ti-

gli è prevista la posa di dissuasori della velocità ottici e acustici all’altezza dell’incrocio con via Gambato. Infine in via Stella, all’altezza dei civici 71 e 75, Amministrazione comunale e Polizia locale hanno deciso di istituire il limite di velocità di 30 km orari, limite che verrà comunicato tramite l’installazione di segnaletica orizzontale e verticale. I lavori partiranno in questi giorni. — F.FR.

Sullo schermo allestito nell'atrio del primo piano della biblioteca, venerdì è stato proiettato il filmato del rogo dei libri contrari allo spirito tedesco, avvenuto il 10 maggio 1933 a Berlino e in altre città della Germania a opera dei nazisti. Davanti alle immagini e dietro a un cumulo di libri da 'bruciare', Mario Simonato ha letto il racconto “Undici figli” dello scrittore Franz Kafka. L’applaudita performance per celebrare la libertà d'espressione è stata introdotta dal direttore della biblioteca Daniele Ronzoni, che ha ricordato altri roghi di libri nel corso dei secoli, e dall'assessore alla Cultura Cristina Pollazzi.

Ai domiciliari Sconterà a casa sua poco meno di 6 mesi Ha un conto in sospeso con la giustizia di 5 mesi e 28 giorni e i carabinieri lo arrestano. Si tratta di Oriano Pedini, 57 anni di Curtarolo: sconterà la pena in detenzione domiciliare come previsto dall’ordine di carcerazione fatto scattare dalla procura. Il Tribunale di Padova aveva condannato il 57enne per un reato contro la pubblica amministrazione commesso nel 2010 a Curtarolo.

Vo' Dal 13 al 15 settembre torna la Festa dell’Uva Per la terza volta consecutiva, sarà la ditta World Appeal di Noventa Vicentina a organizzare la sessantanovesima edizione della Festa dell'Uva, in programma dal 13 al 15 settembre. Da sempre, il momento clou della kermesse è la sfilata dei carri allegorici prevista per la domenica pomeriggio. Sono proprio le opere realizzate con l'intelaiatura costituita da ferro, legno, carta e stoffa e ricoperte da acini di uva bianca e nera ad attrarre i visitatori adulti e bambini. Per celebrare “l'oro dei colli”, ampio spazio anche alle degustazioni negli stand in piazza accompagnate da spettacoli musicali e di danza.


LUNEDÌ 13 MAGGIO 2019

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VENEZIA, GRAN BALLO TRA VIP E TIEPOLO

A PAG. 23

A PAG. 24

la viabilità a padova

I parcheggi spaccano la giunta Il no di Coalizione e Orizzonti al piano di Giordani che prevede mille posti auto in più entro due anni «Meno annunci e ridurre l’accesso al centro»

La parola parcheggi fa venire l’allergia a Coalizione civica e Orizzonti (l’associazione legata alla lista Lorenzoni) e in giunta scoppia la grana ambientale. Il piano da mille po-

sti auto per sostituire i park di piazza Insurrezione e piazzale Boschetti è bocciato dalla componente “arancione”: «Serve un regolamento complessivo sulla sosta per sco-

raggiare l’accesso in centro. E la Prandina va messa a disco orario». Anche Legambiente storce il naso: «L’amministrazione su questo versante sembra strabica». / A PAG. 10

il rapporto della cgil

Padovani in fuga dal lavoro Ogni giorno 13 in pensione Da gennaio a fine aprile sono andate in pensione una media di 13 persone ogni giorno tra Padova e provincia. Tutti lavoratori che legittimamente hanno fatto richiesta e hanno trovato soddisfazione al lo-

ro diritto. Un successo a metà, però. Perché a tanti posti di lavoro lasciati vacanti, non corrispondono nuove assunzioni. E quelle che ci sono, sono per lo più regolate da contratti precari. LIVIERI / A PAG. 11

salvini e di maio litigano

«Un amico eccezionale» le lacrime per gioele morto tornando a casa BELLOTTO / A PAG. 9

massanzago

Folla per Cannavacciuolo, è lui la star del Salone Silenzio, parla lo chef. È stato Antonino Cannavacciuolo, pluristellato e pluripremiato emblema della grande cucina italiana, a chiudere in bellezza “Il Salone dei Sapori”, la kermesse organizzata dal Comune per celebrare gli 800 anni del Palazzo della Ragione e del mercato coperto. Cannavacciuolo ha conquistato il pubblico con la simpatia e la spontaneità che ne hanno fatto anche uno dei personaggi televisivi più amati. FABRETTO / A PAG. 12

il centenario a milano

Gli alpini di Padova con le bande in festa all’adunata

Un albero cade su un’auto La donna fugge dal finestrino Tanta paura ma fortunatamente è salva una donna che, a bordo della sua auto, si è vista crollare addosso un enorme pino. / A PAG. 18

L’elemosiniere apostolico, “braccio” caritativo del Papa è intervenuto per far riattivare la corrente in un palazzo occupato. / PAGINE 2 E 3

L’ANALISI .0304*/* / A PAG. 8

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uropa e Italia attente: la guerra dei dazi tra Usa e Cina sulle rotte commerciali del Pacifico le tocca da vicino.

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overe, aiuto, ricordo. Questo sono i nostri alpini!», afferma il governatore veneto Luca Zaia dal palco delle autorità della 92esima adunata nazionale degli alpini di Milano. Ieri era la giornata delle sfilate di tutte le sezioni ed il Veneto ha fatto la sua bella parte. / A PAG. 17

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LUNEDÌ 13 MAGGIO 2019 IL MATTINO

PIOVE DI SACCO - MONSELICE - ESTE

co Andrea Vanni ha fatto chiudere due pozzi proprio dopo aver rilevato soglie d’emergenza di perfluoroalchilici: «Avevamo fatto analizzare quattro pozzi artesiani del paese e anche l’acqua di acquedotto di scuole, edifici pubblici e alcune abitazioni private. In due casi, e precisamente in due pozzi, sono stati riscontrati valori molto alti di Pfas: abbiamo quindi emesso un’ordinanza che ne vietava l’utilizzo».

famiglie disposte a pagare le analisi

Parte una colletta per verificare la presenza di Pfas nei pozzi a Conselve

LE ANALISI

Il promotore Bassato: «Non sappiamo com’è la situazione nelle nostre falde». Monitoraggi extra anche a Vighizzolo CONSELVE. Una colletta per eseguire le analisi private su alcuni pozzi e verificare la presenza o meno di Pfas. L’idea, lanciata sui social e col passaparola, di raccogliere una piccola somma, 10 euro a testa, per finanziare l’indagine tutta conselvana ha riscosso interesse e le adesioni crescono di giorno in giorno. MANCA POCO

Ormai manca poco per raggiungere l’obiettivo, vale a dire pagare le analisi su tre pozzi in tre punti diversi del territorio. «Da anni sentiamo parlare di Pfas» spiega Filippo Bassato, promotore della colletta «e il Conselvano ricade in “Area Gialla”, zona di attenzione.

DIECI EURO È IL CONTRIBUTO CHE VIENE RICHIESTO PER PARTECIPARE ALL’INIZIATIVA

AVVISI ECONOMICI

monselice

Addio Dario Martin uomo d’impegno e cuore MONSELICE È mancato nella

serata di sabato 11 maggio Dario Martin, storico militante socialista e comunista di Monselice. Dopo una lunga malattia durata sette anni, da venerdì mattina era stato ricoverato all’ospedale di Schiavonia e si è spento tra il calore della famiglia e dei pronipoti. Classe 1932, Martin nel primo dopoguerra a soli 15 anni aveva aderito al Partito socialista di cui è stato attivo militante e successivamente al Partito comunista italiano mentre negli ultimi anni è stato un attivo sostenitore del Partito democratico monselicense. Titolare della carrozzeria Diana di Este dal 1968 è stato premiato dall’associazione artigiani con un diploma di eccellenza per la qualità del suo lavoro. «Una persona mite, un uomo integerrimo nel sostenere con l'azione e l'impegno personale i valori di una umanità più grande e più solidale. È stato un uomo di poche parole sempre attento alle persone che gli stavano attorno». Così lo ricorda il genero Francesco Bussi, che continua: «Ha amato profondamente i suoi nipoti ed riuscito a resistere alla malattia, grazie alle nuove cure, sino a vedere anche gli amatissimi pronipoti». Il Pd di Monselice, attraverso le parole di Vittorio Ivis segretario provinciale del pd si stringe al dolo-

Sappiamo che l’acquedotto è controllato e sottoposto a continue analisi mentre ci chiediamo come è la situazione qui a Conselve nelle nostre falde. Mi è sembrato che la cosa più semplice da fare per rispondere a questo interrogativo sia quella di commissionare alcune analisi private, da pagare attraverso un veloce crowdfunding sul web. Il contributo richiesto è di 10 euro a testa e in parecchi hanno già risposto. Continueremo a raccogliere fondi ancora per una decina di giorni, quindi commissioneremo le indagini sui tre pozzi selezionati in tre punti diversi del territorio e a profondità diverse, fino ad un massimo di 11 metri. Ovviamente tutti i

Dario Martin

re della famiglia e ricorda come Dario Martin sia sempre stato una figura di riferimento per il gruppo «un grande spirito di umiltà e solidarietà. Una colonna sociale considerevole che ci aiutava a portare importati segnali alla città. Ci mancherà molto perché era una persona preziosa politicamente ma soprattutto umanamente perché consentiva di costruire un clima positivo di dialogo. Era un portatore di sani principi e valori, di questi tempi mancano persone come lui». Lascia l’amatissima moglie Luciana, con cui ha condiviso 65 anni di vita e di impegni sociali, le figlie Valeria e Mara e i numerosi nipoti e pronipoti. I funerali si svolgeranno mercoledì 15 maggio, in forma laica, come desiderava Martin. — Giada Zandonà

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Banchetto del comitato “mamme no Pfas”

dati saranno resi pubblici e messi a disposizione delle autorità competenti, pensiamo entro giugno». Dei dati sulla concentrazione di Pfas nelle acque sotterranee a Conselve esistono già dal 2013. Ogni anno l’Arpav esegue, come in molte altre località, l’analisi su un campione prelevato da un pozzo nella zona centrale del paese e i risultati sono negativi, con concentrazioni ben al di sotto della soglia. «Gli enti preposti fanno il loro lavoro» continua Bassato «noi vorremmo avere dei dati su più punti, per questo abbiamo preferito

l’auto finanziamento, in modo da poter muoverci in autonomia, senza gravare sui bilanci pubblici o dover attendere a lungo per una risposta. Siamo un gruppo di cittadini uniti attorno a questo scopo, slegati da movimenti e associazioni. Il nostro unico interesse è poter eseguire queste nuove analisi e pensiamo che anche in altri paesi si possa adottare lo stesso metodo». Che le situazione dei Comuni in “Area Gialla” sia comunque delicata lo testimonia quanto avvenuto, ad esempio, a Vighizzolo d’Este, dove tre anni fa il sinda-

CAMPOSAMPIERO 44enne operaio, ho la passione per la cucina, amo gli animali, ho un cagnolino col quale faccio lunghe passeggiate. Amo il mare in ogni stagione. Generoso, affidabile, responsabile. Vorrei rifarmi una vita, non sono portato per le avventure. Roberto Cell. 329 3308050 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CAMPOSAMPIERO 65enne vedova bionda occhi chiari minuta. Esprimere in poche righe chi si è e i propri desideri non è facile, posso dire che la mia speranza è di trovare un signore verso cui provare un sentimento d'affetto. Loredana Cell. 393 8572663 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CITTADELLA 41enne libera professionista. Longilinea, capelli lunghi lisci; jeans e camicetta sono la mia "divisa" quando non lavoro. Sportiva, appassionata motociclismo, gite fuori porta, amo anche la tranquillità domestica. Cercherei un signore maturo, che sa bene cosa vuole. Lorena Cell. 392 9602430 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CITTADELLA 42enne odontotecnico, libero senza figli, persona fidata, disponibile, paziente, con la testa sulle spalle. Ho diverse passioni che ora occupano il tempo libero ma che non sarebbero un intralcio nel caso in cui dovessi trovare una compagna. Michele Cell. 340 3664773 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CITTADELLA 69enne vedova, bionda occhi castani, normolinea, ex artigiana; indipendente, perbene raffinata; vesto classico, non seguo le mode del momento poichè la sobrietà e l'eleganza vanno sempre di moda; desidero un'amicizia ev. relazione con un signore distinto, di spessore. Elsa Cell. 327 5465690 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CITTADELLA Giulietta, commerciante 64enne. Longilinea, elegante, viso e soprattutto sguardo dolci perchè così è il mio carattere. Non ho impegni familiari d'alcun genere, so quello che voglio, ho un bel lavoro; desidero conoscere una persona seria ma soprattutto motivata Cell. 328 1464948 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CURTAROLO 39enne; tenera, dolce, sensibile ma anche vitale ed energica. Mi piace fare di tutto se la spinta è quella giusta. Mi vedo carina, ma è difficile che ceda ad una semplice lusinga, mi conquistano serietà ed onestà. Annamaria Cell. 329 3308050 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CURTAROLO 43enne, operaio divorziato una figlia, cm 185, castano occhi chiari; semplice, amante della vita di coppia; generoso, di buon cuore. Non faccio vita notturna; vorrei conosce-

re una lei max 45enne pref. con figli, per amicizia ev. relazione. Enrico Cell. 393 8572663 Ufficio Venus Tel. 049 2050393 MONSELICE vedovo 67enne alto brizzolato occhi chiari, giovanile. Sono una persona pragmatica, realista, il futuro è il mio presente, non cerco necessariamente una convivenza, ognuno può stare a casa sua, solo il tempo ci dirà come si svilupperà la nostra storia. Cell. 349 0893495 Ufficio Venus Tel. 049 2050393 PADOVA 46enne laureato senza figli castano occhi verdi amante sport cinema, viaggi. Ogni tanto vado a ballare latino; saltuariamente faccio volontariato. Vorrei conoscere una brava ragazza semplice con dei valori e dal carattere dolce. Info www.agenziavenus.it Andrea cell. 393 6941340 ufficio venus tel. 049 2050393 PADOVA 48enne imprenditore cm 185 brizzolato occhi azzurri, dei Pesci, amo viaggiare. Sono sempre stato portato alla vita di coppia ho una attività e di conseguenza gli impegni non sono pochi però riesco a gestire bene il tempo libero Marco Cell. 392 9602430 Ufficio Venus Tel. 049 2050393 PADOVA 53enne castano/brizzolato occhi cerulei, commerciante. Sono una persona dalle mille e più passioni, che spaziano dalla nautica al camperismo. Amo gli animali, ho un gatto. Vorrei accanto una signora con caratteristiche simili. Info www.agenziavenus.it Rif.I0861

Le analisi erano state condotte da un laboratorio privato vicentino ma poi confermate anche da Arpav: l’ente, contattato, conferma il rilevamento di 761 nanogrammi di Pfas per litro d’acqua (il limite è di 500) rilevati in un pozzo in falda superficiale (3 metri di profondità ). Le informazioni, conferma sempre Arpav, furono notificate al s indaco e all’Usl quali autorità competenti. In quel caso, tuttavia, più che un inquinamento di falda pareva una contaminazione da Fratta Gorzone: solo i 2 pozzi vicini a questo fiume infatti risultavano fuori dalla norma. E, come è noto, il Fratta Gorzone è tra i più inquinati d’Italia. «Tra pochi giorni incontrerò Domenico Scibetta, direttore generale dell’Usl 6, e chiederò maggiori garanzie sanitarie per la popolazione del mio paese, visto che per i Comuni in “Area Gialla” non è previsto alcuno screening sanitario legato alla contaminazione da Pfas», chiude il sindaco Vanni. — Nicola Cesaro Nicola Stievano

Matteo Cell. 328 1464948 Ufficio Venus Tel. 049 2050393 PIAZZOLA SUL BRENTA 39enne imprenditore, cm. 187 senza figli; amante animali motociclismo viaggi sport. Alcune volte vado a ballare. Determinato socievole intelligente creativo sensibile. Cerco una persona che abbia dei valori su cui poter stabilire un rapporto duraturo Andrea Cell. 340 3664773 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 PIAZZOLA SUL BRENTA Roberta 63 anni, credo ben portati. Ottima cuoca, vivo sola; non ho molte amiche, poichè anche da sposata ho sempre preferito stare con la mia famiglia; ora che sono rimasta sola, vorrei un signore con cui ricominciare-Cell. 327 5465690 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 PIOMBINO DESE 50enne divorziata...sono una donna che vorrebbe ancora vivere la felicità di un bel sentimento come l´amore, molti hanno paura di questa parola, io no. Cerco un uomo amante della famiglia e dei bambini, corretto e di parola. Silvia cell. 393 8572663 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 SELVAZZANO 54enne, genuina e molto semplice, per questo cerco una persona alla mano, non costruita, con uno stile di vita tranquillo. Vivo sola da qualche anno, operaia, sono castana occhi scuri, snella. Non cerco una semplice amicizia. Daniela Cell. 392 9602430 Ufficio Venus Tel. 049 2050393 TREBASELEGHE 46enne artigiano, vivo solo, single senza figli. Ho molti amici coi quali organizzo feste a casa mia, vado a ballare e gioco a calcetto. Mi piacerebbe conoscere una lei semplice, amante dei bambini e dinamica max 50enne. Roberto cell. 328 1464948 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 ZONA COLLI 44enne castana occhi verdi minuta, impiegata, non faccio vita mondana; sportiva, appassionata arte viaggiare lettura. Riservata, discreta, curata ma semplice allo stesso tempo. Voglio rimettermi in gioco, ho bisogno di cambiare la mia vita. Info www.agenziavenus.it Marta cell. 340 3664773 Ufficio Venus Tel. 049 2050393 ZONA TERMALE 75enne celibe senza figli. Alla mia età ci si può correggere, ma è difficile cambiare, per questo vorrei al mio fianco una signora affine e con un carattere che può sufficientemente "incastrarsi" col mio. Info www.agenziavenus.it Gabriele cell. 327 5465690 Ufficio Venus Tel. 049 2050393

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REGIONE

LUNEDÌ 13 MAGGIO 2019 MESSAGGERO DEL LUNEDÌ

polemica con il pd

civibank

Taglio dei parlamentari Fedriga non ha dubbi «È una riforma giusta»

Il piano strategico presentato in ateneo UDINE. Non è cosa da tutti i

Il presidente: l’autonomia si difende con i fatti concreti La nostra regione passerebbe dagli attuali 20 a 12 onorevoli

Maurizio Cescon UDINE. «Non è uno scherzo»,

tutto in maiuscolo con tanto di trattini a evidenziare la frase. Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha scritto un post su Facebook di buon mattino (prima degli auguri alla sua mamma e di tanti altri avvenimenti di campagna elettorale) per stigmatizzare l’atteggiamento del Pd regionale contrario al taglio dei parlamentari, approvato in prima lettura da Camera e Senato. E per rendere più efficace il suo post ha pubblicato il titolo del “Messaggero Veneto” sull’argomento. E poi ha aggiunto: «Il Pd si “ribella” al taglio dei parlamentari e mi chiedono di intervenire. Rispondo a costoro, che hanno paura di perdere la poltrona, che sono or-

goglioso che la #Lega abbia finalmente approvato il taglio del numero di parlamentari. Siamo tra i Paesi con il più alto numero di senatori e deputati al mondo.Se qualcuno ha paura di perdere la poltrona è un problema suo, non del Friuli Venezia Giulia». Pensiero chiarissimo, che non ha bisogno di interpretazioni particolari, tanto che a fine giornata il post aveva raccolto più di 825 mi piace (meno solo degli auguri alle mamme per la loro festa), 122 commenti e 183 condivisioni. «È incredibile che il Partito democratico - ha poi aggiunto il governatore - metta in relazione il numero delle poltrone a Roma con l’autonomia del Friuli Venezia Giulia. Ma allora i patti finanziari firmati da Padoan e da Serracchiani cosa c’entravano con

l’autonomia, visto che imponevano di versare a Roma una quantità enorme di denaro? Noi invece siamo riusciti a risparmiare 830 milioni in tre anni, questo è difendere la Specialità, mica difendere le poltrone. Semplicemente ci sono deputati e senatori che hanno paura di non essere rieletti e allora vogliono il posto sicuro». Sulla tutela della minoranza slovena Fedriga ritiene che, alla fine, una soluzione si possa trovare. «Se ne potrà parlare quando si metterà mano alla legge elettorale - aggiunge il presidente - . La riforma costituzionale di Renzi, quella bocciata dal referendum, non faceva assolutamente nulla per le minoranze della nostra regione, eppure la presidente del Fvg di allora, Debora Serracchiani era vice segretario nazionale del Pd e non disse

Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga

assolutamente niente in proposito. È evidente che gli esponenti del Pd si muovono in maniera diversa se stanno in maggioranza o in opposizione, ma non entrano mai nel merito delle questioni». Fedriga difende la riforma che prevede a livello nazionale un drastico taglio di senatori (da 315 a 200) e di deputati (da 630 a 400). Per il Friuli Venezia Giulia il “conto” sarebbe di 8 onorevoli in meno, dagli attuali 20 ai futuri 12. «È una riforma che preve-

l’assegno regionale

I dem: «Il bonus povertà va ripristinato soltanto così l’aiuto andrà agli indigenti» TRIESTE. Il Pd regionale chie-

de con forza che la Mia, la misura di inclusione attiva varata dalla giunta di centrosinistra tre anni fa, venga al più presto ripristinata. «L’idea di valutare una riattivazione della Mia in Friuli Venezia Giulia, che si sta facendo strada nella maggioranza regionale, va percorsa con la massima velocità e accuratezza, in modo da arrivare pronti e da non lasciare senza mezzi le persone bisognose che non saranno coperte a sufficienza dal reddito di cittadi-

nanza», afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, dopo che dalla giunta regionale di centrodestra è stata manifestata un’apertura verso l’opportunità di rivedere alcune caratteristiche della misura attiva di sostegno al reddito (Mia), introdotta nella precedente legislatura, tenendo conto del reale impatto determinato dal reddito di cittadinanza. «Negli scorsi anni – ricorda Serracchiani – nei confronti della Mia abbiamo sentito dal centrodestra attacchi ingenerosi e chiara-

mente strumentali, fin dalla discussione in Consiglio, e poi parlando di “assistenzialismo”, di “aspettative non soddisfatte”, di servizi sociali “mandati al collasso” e via accusando. Spero sia acqua passata, e che la maggioranza sia stata resa prudente dal bagno di realtà fatto al Governo della regione e nel confronto con un esecutivo nazionale bicefalo che si muove a tentoni». Per Serracchiani infine «è auspicabile che stavolta non si debba tornare a presentare mozioni per convin-

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cere la giunta ad agire, ma che le preoccupazioni manifestate dai cittadini e dai corpi intermedi siano sufficienti. La Mia è servita e può aiutare ancora tanta gente, il reddito di cittadinanza presenta ancora criticità pesanti. Stavolta lo dico io: facciamo da soli e faremo meglio». Sulla stessa lunghezza d’onda pure il consigliere regionale dem Nicola Conficoni. «La Giunta non si attardi negli annunci e ripristini tempestivamente la Mia visto che sulla sua utilità ormai

de solo questo capitolo del taglio dei parlamentari, non mette insieme mille cose come quella di Renzi - conclude Fedriga -. Ritengo sia una cosa opportuna, penso che nel giro di 6, 8 mesi potrebbe essere approvata dai due rami del Parlamento anche in seconda lettura. Poi eventualmente potrebbe esserci un referendum, vedremo come andrà il voto. Ma chi si attacca alla poltrona lo fa solo perchè teme di perderla». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

non ci sono dubbi - dice Conficoni - . Che il reddito di cittadinanza fosse parziale e avrebbe ridotto la platea di aiuto lo avevamo già denunciato nei scorsi mesi. Così come sapevamo, grazie alla valutazione sull’attuazione presentata in comitato della legislazione e controllo, che la

Serracchiani: nel recente passato attacchi ingenerosi e strumentali misura di inclusione attiva (Mia) ha funzionato e la sua interruzione avrebbe creato problemi. Ci sono tutti gli elementi per comprendere che ricercare altre soluzioni, per piantare una propria bandierina, porterebbe solo a dilata-

giorni che una banca presenti il proprio piano industriale nel corso di una lezione universitaria. È accaduto al polo universitario di Pordenone, dove la presidente di CiviBank Michela Del Piero affiancata dal vicedirettore generale Gianluca Picotti ha illustrato a una nutrita platea di studenti dei corsi di laurea e laura magistrale in banca e finanza il piano strategico della banca per il periodo 2019-2022. Il piano industriale è la rappresentazione della programmazione del futuro aziendale che fissa gli obiettivi economici e finanziari e le azioni che saranno intraprese per permettere di raggiungere tali risultati. Analisi di mercato, direttrici strategiche, aspetti organizzativi, obiettivi di crescita e modalità di finanziamento sono i capisaldi del progetto. Di tutto ciò hanno parlato agli studenti i rappresentanti di Civibank, scendendo nei dettagli del piano strategico che punta a un irrobustimento patrimoniale quale fattore dello sviluppo e di espansione territoriale. —

re i tempi, mentre migliaia di famiglie sono in difficoltà». Infine, conclude Conficoni, «la Giunta ha fatto male a credere nel reddito di cittadinanza, sbandierato dal governo gialloverde come una soluzione ma rivelatosi un flop. Sui bisogni delle persone non si deve cedere alla facile propaganda». Il vice presidente del Fvg Riccardo Riccardi aveva ammesso che è opportuno ripensare le misure contro la povertà. «Per riprogrammare e rivedere gli interventi di contrasto alla povertà in regione e renderli più efficaci - aveva dichiarato Riccardi - sarà necessario rivedere alcune caratteristiche della Mia, introdotta nella precedente legislatura, considerando l’impatto del Reddito di cittadinanza». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


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