03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 10 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 13 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 29 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 29 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 10 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 19 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 18 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 21 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 21 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 26 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 26 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 27 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 37 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 37 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 39 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 39 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 10 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 13 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 13 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 12 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 20 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 17 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 33 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 8 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 7 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 24 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 2 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 6 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 25 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 1 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 29 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 29 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 24 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 9 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 24 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 24 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 26 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 26 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 3 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 5 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 25 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-MAG-2019 Estratto da pag. 4 3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
VENERDÌ 3 MAGGIO 2019 - ANNO XVIII - N. 104
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via F. Rismondo 2/E - 35131 Padova - Tel 049 8238811 - Fax 049 8238831 E-mail: corriereveneto@corriereveneto.it
Fumetti
La rassegna
OGGI 16°C
Comix & Discomania Collezioni a Bassano in cerca di rarità
Rovigoraccontaalvia Scrittori,libriespettacoli daBenniaScorranese a pagina 18 Visentin
LE ALTRE EDIZIONI: Padova-Rovigo, Treviso-Belluno, Vicenza-Bassano, Corriere di Verona
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
a pagina 19
VENEZIA E MESTRE
Possibile temporale Vento: ESE 4 Km/h Umidità: 76%
SAB 13°/ 15°
DOM 8°/ 12°
LUN
MAR
9°/ 16°
10°/15°
Dati meteo a cura di 3Bmeteo.com
Onomastici: Alessandro, Filippo
corrieredelveneto.it
Imprese e lavoro
Decreto Salvini Dopo la Caritas trevigiana lo stop delle onlus. Ostellari (Lega) attacca: «Non facciamo dietrofront»
NORDEST, IL VALORE AGGIUNTO
Disertano i bandi 15 su 20. «Tagliato il sociale, ridotti a fare gli albergatori. Non ci stiamo»
Profughi, la ritirata delle coop
di Sandro Mangiaterra
C
inquantaduemila nuovi posti di lavoro creati in Veneto nel primo trimestre del 2019. Ottima notizia. Ci sarà pure un calo rispetto ai 60 mila dello stesso periodo dell’anno scorso, ma quel che conta è la netta inversione di tendenza rispetto ai dati negativi degli ultimi mesi del 2018. Non basta. Ancora più positivo è scoprire l’autentica impennata dei contratti a tempo indeterminato (più 31 mila) rispetto a quelli a termine (più 21 mila). Insomma, i dati di Veneto Lavoro, che fanno il paio con la ripresa dell’occupazione sul piano nazionale certificata dall’Istat, hanno (ri)portato un po’ di sorriso sul 1° Maggio. Significa che il lavoro, a Nordest, sta reggendo. Nonostante tutto. A dispetto dei venti di recessione che hanno preso a soffiare in mezza Europa, dell’incertezza politica, dello spread alle stelle. E soprattutto in assenza di uno straccio di politica industriale. È successo, semplicemente, che le imprese nordestine hanno tenuto duro, dando ennesima conferma della loro straordinaria flessibilità e, perché no, capacità di resilienza. Difficile sapere se e in che misura il risultato sia frutto del Decreto Dignità. Ma certo, al di là delle aspre critiche delle associazioni industriali e artigiane, principalmente per la reintroduzione delle causali sui contratti a termine, il Decreto Dignità ha quanto meno accelerato la stabilizzazione di molti lavoratori che già operavano all’interno delle aziende.
continua a pagina 17
Il gioiello palladiano «Resterà aperta al pubblico»
VENEZIA Prima una lettera alle prefetture per chiedere di bloccare i bandi, poi la ritirata. La stragrande maggioranza delle coop venete non parteciperà alle gare per gestire l’accoglienza dei migranti, lasciando a coop di fuori regione e privati campo libero. «Non siamo albergatori — si legge nella lettera — a queste condizioni non ci stiamo». Dal governo nessuna intenzione di alzare gli importi e quindi garantire progetti di integrazione. a pagina 2 Nicolussi Moro
EX CONSIGLIERI REGIONALI
Scuresuivitalizi sipartealuglio: taglifinoal30% di Martina Zambon
a pag 3
LA RIFORMA AFFOSSATA
Autonomia, Stefani: «Da M5s solo silenzi»
di Marco Bonet BASSANO DEL GRAPPA «Leggo il dibattito sui gior-
nali ma in Consiglio dei ministri nessun esponente del M5s ha mai sollevato alcuna critica». Così il ministro Erika Stefani sulla riforma dell’autonomia, rimasta al palo mentre Salvini fa un passo avanti e Di Maio uno indietro. Zaia: «I 5 stelle ci dicano che idea hanno». a pagina 3
PADOVA IL PICCOLO SALVATO DAI CARABINIERI
Avvelena il figlio di 5 anni arrestata in stato confusionale PIOVE DI SACCO (PADOVA) Una donna di 44 anni ha tentato di uccidere il figlio di 5 somministrandogli un mix di farmaci, poi si è messa alla guida mandando messaggi audio ai parenti che hanno allertato le forze dell’ordine. Trovata l’auto, il bimbo è stato salvato per un soffio. a pagina 7 Pistore
Ifrancesisalvano VillaEmo:svelato ilnomedelmecenate
Malore improvviso muore Ambra Beggiato
NEL VENEZIANO
Psicoterapeuta segue Hamer e rifiuta le cure
a pagina 17 Madiotto
di Giulia Busetto
a pagina 7
Skateboard sul ponte, tornano i cafoni
Dopo i tuffi e i pic-nic, scoppia la nuova moda. L’appello di Agostini: chiamate i vigili
VENEZIA Ricomincia l’estate cafona: a Venezia in skate sul parapetto del ponte. La sequenza: un ragazzone si mette in equilibrio sullo skate, inizia la discesa, apre le braccia per tenersi in equilibrio e poi cade di schiena in fondamenta. La scena è stata filmata ieri alla Crea, vicino al ponte dei Tre Archi. «Bene fare post ma è importante che i cittadini chiamino gli enti preposti affinché si intervenga subito», dice il comandate della polizia locale Marco Agostini. a pagina 11 Zicchiero
FIGLIA DI UNO DEI FONDATORI DELLA LEGA
IL METEO
SEREN DEL GRAPPA
Tre giorni d’inverno, con un brusco calo delle temperature, a partire da oggi. E i siti specializzati azzardano anche il meteo stagionale: estate calda a partire da fine maggio ma più piovosa del solito. a pagina 9 Orsato
Un esperimentato finanziato dalla Regione, piantati in quota vigneti ultra resistenti. E c’è attesa tra gli enologi perché quest’anno, a Seren del Grappa, daranno anche la prima vendemmia.
Inarrivoaltritre Piantati in quota giornidipioggia i primi vigneti enevesuimonti ultra resistenti
a pagina 9
Un malore improvviso e inspiegabile ha ucciso Ambra Beggiato. a pagina 5 Macciò
REGIONE ATTUALITÀ
Corriere del Veneto Venerdì 3 Maggio 2019
7 VE
Avvelena il figlio: «Poi mi uccido anch’io» Farmaci anti-depressivi al bimbo di 5 anni: salvato in extremis dai carabinieri. Arrestata la donna
La vicenda ● Tragedia sfiorata a Piove di Sacco, nel Padovano ● Una donna di 44 anni ha avvelenato il figlio di 5 anni con un mix di farmaci antidepressivi a base di benzodiazepine ● Poi si è messa in auto con il piccolo ormai svenuto a bordo e ha spedito audiomessaggi a parenti e amici spiegando di volerla fare finita portando il piccolo con sé ● I familiari hanno allertato le forze dell’ordine che in due ore hanno individuato l’auto salvando il piccolo
PADOVA «Ho avvelenato mio fi-
glio, quando l’avrò ucciso mi toglierò la vita». Gli agghiaccianti messaggi sono stati spediti da una madre di 44 anni ai parenti, che, terrorizzati, hanno allertato i carabinieri di Piove di Sacco (Padova). Dopo due ore di ricerche, i militari sono riusciti a intercettare la donna e a salvare la vita al piccolo: se i soccorsi fossero arrivati anche solo mezz’ora più tardi, il bambino sarebbe morto. La donna è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. Lei, padovana, pregiudicata per una lunga serie di furti in appartamento, nella notte tra lunedì e martedì ha messo in atto un piano drammatico che non si è trasformato in tragedia solo per la tempestività con cui si è conclusa l’operazione. Dopo essere partita a bordo della sua automobile, la madre ha fatto ingerire al figlio di cinque anni un mix di farmaci a base di benzodiazepine, tutti medicinali utilizzati per curare le forme più gravi di depressione. Una volta somministrati al piccolo, la donna ha cominciato a vagare a bordo della sua autovettura. Mentre guidava ha inviato alcuni audiomessaggi con il cellulare, indirizzati ai parenti. Dai messaggi vocali si capivano nitidamente le sue intenzioni: «Non ne posso più di questa vita», e ancora «Ho avvelenato Luca (nome di fantasia, ndr), ora mi uccido anch’ io». I parenti della donna, che mai in precedenza aveva manifestato intenzioni omicide e suicide, hanno compreso la
gravità della situazione, telefonando immediatamente ai carabinieri, che hanno iniziato le ricerche. Il numero di targa del veicolo e il modello sono stati diramati a tutte le pattuglie e alle altre forze dell’ordine. Dopo due ore di tentativi, la macchina è stata individuata nel centro di Padova, nella zona a ridosso delle vie Gozzi e Trieste. Al volante è stata riconosciuta la quarantaquattrenne, una donna di origine sinti che abita in un appartamento per il quale non ha mai pagato l’affitto e su cui pende uno sfratto esecutivo. Già dal suo modo di guidare era evidente lo stato di alterazione, dovuto all’assunzione dei medicinali tranquillanti. Una volta bloccata la vettura, i militari hanno scorto sul sedile posteriore, avvolto in una coperta, il bimbo ormai immobile e in stato di incoscienza. Sul posto si è precipitata l’ambulanza con il personale medico del 118: i medici sono riusciti a stabilizzare il piccolo e a trasportarlo in gravissime condizioni al reparto di Pediatria dell’ospedale di Padova. La diagnosi è stata eloquente: intossicazione da benzodiazepine, una sostanza che ,se ingerita in dosi massicce, è letale, ancora di più se somministrata a un bimbo di appena cinque anni. Fortunatamente il piccolo ha reagito bene alle cure e già dopo alcune ore il suo quadro clinico era migliorato. In serata è stato dichiarato fuori pericolo di vita. La madre è stata sottoposta a fermo e ieri mattina è stato convalidato l’arresto. L’autorità
A sette anni dalla scomparsa
Con il papà Uno scatto della piccola Chantal con il papà, Andrea, che non la vede da 7 anni
Salvini dall’Ungheria: «Pool congiunto Ritroveremo Chantal, rapita dalla madre» PADOVA L’annuncio arriva dall’Ungheria dove ieri è arrivato Matteo Salvini. Il
ministro dell’Interno ha fatto sapere che sta nascendo un pool investigativo congiunto Italia-Ungheria per trovare Chantal Tonello, la bimba italiana rapita ormai sette anni fa dalla madre ungherese da Vigonza, centro in provincia di Padova. Secondo il padre Andrea, la donna e la figlia sarebbero in Ungheria. «Grazie a Salvini che si occupa di quella che qui è vissuta come una vera tragedia» ha detto il governatore Luca Zaia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Medicina alternativa/2
Medicina alternativa/1
La psicoterapeuta che aiutava i malati non ha accettato le terapie ufficiali
Morì dopo aver rifiutato la chemio La mamma ai giudici: «Per lei era veleno» «Diceva che era puro veleno per il suo corpo, che sarebbe morta non appena l’ago l’avrebbe toccata». Mani sul tavolo, lo sguardo rivolto al giudice Marina Ventura. Rita Benin è stata sentita per la prima volta ieri al processo per omicidio colposo, aggravato dalla previsione dell’evento, che la vede imputata assieme al marito, Lino Bottaro. L’accusa mossa dal procuratore aggiunto Valeria Sanzari è che i due coniugi di Bagnoli di Sopra abbiano influenzato la figlia Eleonora, all’epoca diciassettenne, a non sottoporsi alla chemioterapia per guarire da una leucemia linfoblastica acuta, una malattia che può essere mortale. I due sembrano essere seguaci della dottrina Hamer che mira a curare i tumori con la medicina alternativa. La donna, difesa dall’avvocato Raffaella Giacomin, ha esposto ieri la sua versione dei fatti. Tutto cominciò a Natale 2015 quando, febbricitante, dolorante e colpita da uno strappo alla schiena, dopo essersi curata con l’agopuntura su consiglio del dottor Paolo Rossaro (condannato a un anno e mezzo di reclusione con sospensione della pena per omicidio colposo di un paziente affetto dal linfoma di Hodgkin, curato con vitamina C e integratori), venne convinta a sottoporsi alle analisi del sangue dal suo medico di base, Renato Taglietti «Ci disse che sospettava una leucemia e che dovevamo andare in ospedale – ha riferito PADOVA
giudiziaria ha disposto l’affidamento a una clinica specializzata nelle patologie psichiche. Quando sarà dimessa, verrà trasferita nel carcere femminile. Per lei l’accusa è pesantissima: tentato omicidio aggravato dal legame di parentela. Ancora oscure le ragioni profonde del gesto, che possono legarsi sia alla forma di depressione che attanaglia la donna, sia alle recenti vicende che la riguardano da vicino. In particolare, i carabinieri starebbero scandagliando la vita della 44enne, in riferimento alle vicissitudini per l’abitazione dove risiede. La donna è sotto sfratto dopo che, da circa un anno e mezzo, abita abusivamente in una casa che era riuscita ad affittare grazie alla presentazione di una busta paga falsa. In questo arco di tempo non ha mai pagato il canone mensile. La procedura di sfratto è in atto e ora si aprono anche le procedure relative alla sistemazione del piccolo, quando verrà dimesso dall’ospedale. O la madre, una volta scarcerata, troverà un’altra abitazione insieme al compagno, oppure toccherà al Comune farsi carico dell’alloggio del figlio. I servizi sociali pagano già le rette per la scuola materna. Tra i moventi possibili ci potrebbero essere anche le condizioni di salute del bimbo, che ultimamente aveva avuto dei problemi seri, e alcune vicende sentimentali della donna, caratterizzate da una relazione instabile. Andrea Pistore
Benin – ma Eleonora non voleva perché l’ospedale le ricordava Marta, un‘amica scout venuta a mancare». Inizia un lungo braccio di ferro: Taglietti minaccia di chiamare i carabinieri, Eleonora accetta di sottoporsi agli esami, che danno esito positivo; i genitori chiedono al professor Giuseppe Basso di attendere per comunicarle l’esito, per via della vicenda dell’amica Marta, deceduta proprio in Oncoematologia pediatrica, e della concomitanza dell’anniversario della morte del fratello Luca. Il professore rifiuta e va da Eleonora che smette di mangiare e perde 4 chili in 4 giorni. «Ci hanno dato delle statistiche di guarigione a due anni ma lei non si fidava. Diceva che per farle fare la chemio avrebbero dovuto legarla al letto e che se lo avessero fatto si sarebbe divincolata. Non ci davano una scelta, non hanno parlato di medicina alternativa». Ai Bottaro viene sospesa la patria potestà. «Il professor Basso disse che se non volevamo fare la chemio potevamo anche andarcene. Così abbiamo fatto, siamo andati a Bellinzona in Svizzera». Lì, secondo la madre, pareva che Eleonora si stesse riprendendo. Era tornata a scuola ma qualche mese dopo fu ricoverata a Schiavonia. «Appena le hanno messo la flebo ha avuto una crisi – racconta Benin – Aveva la gola arsa, non riusciva a dormire e a mangiare. Si è arresa ed è morta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tra paura e sfiducia Eleonora Bottaro, colpita da leucemia, rifiutò di curarsi la chemioterapia. È morta a 17 anni
Ci ha creduto fino all’ultimo respiro. Niente chirurgia, niente radioterapia, niente chemioterapia, nessun ricovero ospedaliero nelle fasi precedenti a quella terminale. «Da quel cancro al seno, con il metodo Hamer, Marta Ronceglia era sicura di guarire» raccontano i medici che l’hanno assistita negli ultimi sette giorni della sua esistenza. Proprio lei, psicoterapeuta e bioeticista che per anni ha accompagnato professionalmente decine di pazienti nella fase delicata del fine vita all’hospice di Portogruaro. Per se stessa ha scelto invece il programma alternativo contro il tumore dell’ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer, che nel nostro Paese, e non solo, è costato la radiazione dall’ordine di diversi medici. Così Marta è morta a 44 anni, martedì scorso, all’ospedale Gervasutta di Udine, «dopo aver rifiutato tutte le cure che le abbiamo proposto. E ci ha sperato, con suo marito, fino alla fine» spiega l’azienda sanitaria ospedaliera. Con un master in bioetica all’attivo, aveva fondato anche l’associazione «L’abbraccio», un concerto di professionisti in campo socio sanitario. Era mamma di due bimbi di tre e cinque anni, moglie e professionista stimata da colleghi e pazienti. Si stringeranno attorno alla sua famiglia domattina, alle 11, nel corso del funerale al santuario della Beata Vergine delle Grazie, a
CONCORDIA SAGITTARIA (VENEZIA)
Udine. Ma vita e carriera le aveva avviate in Veneto. Nasce nel 1975 a Cinto Caomaggiore, a Venezia. Si laurea a Trieste, s’innamora, si sposa e prosegue la sua vita a Concordia Sagittaria, di nuovo in provincia di Venezia. Dell’Hospice di Portogruaro è stata prima psicologa. Ed è qui che ha cominciato con la sua professione ad assistere i malati terminali. Non sapeva ancora che di quei pazienti avrebbe condiviso il destino. «Nel nostro reparto di cure palliative l’abbiamo semplicemente sollevata dal punto di vista sintomatologico. Voleva rimanere a casa, ma le sue condizioni erano tali da non consentirlo. Allora ha deciso volontariamente, alla fine, di essere ricoverata». Ma è stato un medico a prescriverle il metodo Hamer? «Sì, si è rivolta a qualcuno ma non abbiamo chiesto altro - dicono dalla direzione sanitaria -, non possiamo interferire con le scelte del paziente per quanto discutibili». Può essere stata spinta o circuita da questo medico? «Crediamo di no. La scelta era consapevole. Lei ha creduto di guarire fino alla fine, così come il marito. Era un percorso condiviso». Con i pazienti invece era «dolce e capace - racconta un ex collega - ma da quando era entrata con il marito nel circuito degli hameriani era cambiata. In tanti hanno tentato di convincerla a curarsi». Giulia Busetto © RIPRODUZIONE RISERVATA
Esperta di bioetica Marta Roncaglia, 44 anni, psicoterapeuta ed esperta di bioetica, lascia un marito e due bimbi piccoli
8
VENERDÌ 3 MAGGIO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
REGIONE
botta e risposta tra carroccio e grillini
Il referendum inutile di quasi venti mesi fa
Conte convoca i due vicepremier per sciogliere il nodo autonomia
Il dossier si è impantanato Salvini ormai è nazionale e non va contro il Sud
Stefani strappa l’impegno: le intese di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna discusse nel prossimo consiglio dei ministri. Ma prima il chiarimento politico
Da sinistra: la ministra del Sud Barbara Lezzi e quella delle Regioni Erika Stefani il giorno della nomina
Albino Salmaso PADOVA. Autonomia delle Re-
gioni: il braccio di ferro tra Lega e M5S rischia di paralizzare il governo e per sbloccare l’impasse il premier Conte si è assunto l’impegno di discutere nel prossimo consiglio dei ministri le tre bozze di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Nelle stesse ore dovrà essere sciolto anche il nodo delle dimissioni di Armando Siri: dopo l’ultimatum lanciato ieri dal presidente del consiglio, Salvini non intende aprire la crisi per difendere il suo sottosegretario. L’esame più difficile da superare resta quello sul federalismo. Se la “coesione nazionale” è un valore irrinunciabile, è altrettanto vero che la “coesione del governo” è invece legata al via libera al dossier autonomia differenziata, chiuso nei cassetti di palazzo Chigi dal 14 febbra-
io scorso. Martedì sera, dopo il via libera alle nomine dei prefetti, il pressing della Lega è stato martellante con il ministro Erika Stefani che ha preso la parola per ribadire che va data attuazione alla riforma prevista dall’articolo 116 della Costituzione. Le tre bozze elaborate in dieci mesi di incontri con Zaia, Fontana e Bonaccini vanno quindi firmate dal premier e dai tre governatori e poi inviate in Parlamento per la discussione, già iniziata nelle commissioni bicamerali del federalismo e delle regioni. Dopo la Stefani, è intervenuto Matteo Salvini che ha ribadito la necessità assoluta di portare il “dossier” nel prossimo consiglio dei ministri e il premier non ha chiuso la porta a differenza del M5S che ha fatto scena muta e finto di non sentire. Anzi, per passare dalle parole ai fatti verrà convocato un “tavolo politico a tre”
Conte-Salvini-Di Maio per sciogliere i nodi prima di avviare l’esame e il dibattito a Palazzo Chigi. I tempi stringono, ma il braccio di ferro Lega-M5S non si allenta. Anzi. Sta diventando uno scoglio insuperabile e investe il ruolo del Parlamento che, per il presidente della Camera Roberto Fico, deve restare fondamentale e decisivo nella fase di analisi e di modifica con gli emendamenti. Tesi che non convince la Lega, secondo cui la procedura prevede la firma delle pre-intese da inviare in Parlamento il cui ruolo, stando a quanto scritto in Costituzione, è quello di approvare o meno i disegni di legge di iniziativa governativa che recepiscono gli accordi firmati da Conte, Zaia, Fontana e Bonaccini. E se Di Maio per frenare l’entusiasmo di Salvini ha detto che nell’agenda del governo ci sono altre priorità, a partire
Zingaretti e la candidata vicentina alle elezioni europee all’attacco Denuncia alla Polizia postale contro l’asserita «manipolazione»
Immagini religiose da oscurare? Scontro web fra Moretti e Meloni LA POLEMICA
I
l Pd all’attacco delle fake news mette nel mirino Salvini e la Meloni. A lanciare l’offensiva è il leader Nicola Zingaretti, al cui fianco c’è Alessandra Moretti, bersagliata per alcune sue affermazioni nei confronti del sindaco di
Pieve di Cento (Ferrara) che ha proposto di oscurare pro-tempore le immagini religiose durante i funerali laici in cimitero. Sui social, le immagini del dibattito a Rete4 sono virali con i commenti più disparati: a guidare l’offensiva la Lega e FdI. « Abbiamo denunciato alla Polizia postale queste bufale. Le tirano fuori perché
sono in difficoltà. Diffondete questo link, raccontiamo la verità e combattiamo le fake news sovraniste», scrive su Facebook Zingaretti, a proposito di un troll che ha diffuso un “meme” che riporta in modo alterato alcune sue dichiarazioni. Il segretario Pd ha allegato al post il link bufale.net in cui si mostrano le sue vere
dalla legge sul salario minimo obbligatorio e taglio degli stipendi ai parlamentari, a gettare nuova benzina nel fuoco della polemica ci ha pensato Barbara Lezzi, ministro per il Sud. «Il tema dell’autonomia è nel contratto di governo per dare una risposta ai cittadini che hanno votato quei referendum. Al contempo, nel contratto di governo c'è un impegno preciso: ridurre il divario tra Nord e Sud. L'unità nazionale non può essere messa in discussione» e nella Lega ravvede «dei timori: normalmente i provvedimenti prima del Cdm passano in preConsiglio e questo passaggio non è stato fatto: penso che tutti i ministri invece debbano avere contezza della riforma. Dopo aver appurato che la pre-intesa è corretta ritengo che questa portata debba essere portata in Parlamento. A decidere se poi sarà emendabile saranno i presidenti di Camera e Senato. Il mio personale parere -
Barbara Lezzi:il testo si dovrà emendare Landini(Cgil): non si tocchi la scuola conclude il ministro - è che il testo dovrebbe essere emendabile dai gruppi politici che rappresentano l'intero territorio nazione, perché l'autonomia di due Regioni non riguarda solo Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna». Da Mestre ha fatto sentire la sua voce anche Maurzio Landini: per il leader della Cgil l’autonomia non può mettere in discussione l’unità della scuola, tesi condivisa da Alessandra Moretti del Pd, mentre il senatore De Poli (Udc) se la prende con il M5S: «Sono loro a fermare il percorso e a mettere sempre ostacoli». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
dichiarazioni e quelle alterate «da alcune pagine Facebook si legge - vicine a Salvini e più alla Lega». Carta bollata e querela in tribunale è invece la strada scelta da Alessandra Moretti, candidata alle europee per il Pd: «Basta odio in rete e minacce di stampo fascista. Basta subire il fango delle bugie, veicolato da un esercito di troll: una delle prime cose che farò se eletta in Europa è una legge sull’Hate Speech in Rete: mi rivolgo sopratutto alla tutela delle donne, nella vita di ogni giorno. Non possiamo subire minacce e insulti: a me è successo anche in questa campagna elettorale molto bella e piena di sostegno. Non esiste ancora una legge e le donne hanno un solo mezzo per agi-
IL COMMENTO
G. DALLA ZUANNA
L
a legge sull’autonomia si è impantanata, e il voto di due milioni e 300 mila veneti (ormai quasi venti mesi fa…) rischia di essere stato vano. In apparenza, la colpa è dei Cinque Stelle, che si sono messi di traverso per “difendere” le regioni del Sud. Colpisce però la scarsa determinazione di Salvini, che di autonomia praticamente non parla mai, lasciando la ministra Erika Stefani a inanellare riunioni su riunioni con i tecnici dei ministeri, che tutto vogliono fuorché cedere potere alle Regioni... Oggi come oggi, l’unico atto governativo a favore dell’autonomia del Veneto è il pre-accordo fra la Regione e il governo Gentiloni, siglato alla fine della scorsa legislatura. In realtà, questo continuo temporeggiare è un altro episodio della sorda guerra di posizione che si combatte all’interno della Lega. Anche se il Veneto è il suo principale serbatoio di voti, Salvini ha messo un solo veneto nella segreteria nazionale (peraltro a lui molto vicino) e ha estromesso Zaia nella scelta dei candidati sia per il Parlamento nazionale sia per il Parlamento europeo. E tutto vuole Salvini, meno che consegnare a Zaia la vittoria della vita, ossia quella dell’autonomia per il Veneto, perché Luca Zaia è oggi l’unico suo possibile competitore all’interno della Lega. La conseguenza di questa lotta fratricida rischia di essere, per il Veneto, l’ennesima occasione perduta. Ma forse la ragione principale della freddezza di Salvini in materia di autonomia risponde a questa semplice domanda: se la Lega nuovo corso salviniano punta ad avere consensi su base nazionale, potrebbe mai ottenere questo risultato al Sud se premiasse quella
ALESSANDRA MORETTI AL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO A BOLOGNA A FIANCO DEI SINDACALISTI
I contendenti in lite sulla proposta del sindaco di Cento di coprire i simboli liturgici durante le funzioni laiche
Zaia con la scheda elettorale del referendum per l’autonomia
che viene avvertita come la secessione dei ricchi del Nord? Il partito di rappresentanza del Nord non esiste più, soprattutto nella battaglia per eccellenza: l'autonomia. Eppure una reale autonomia farebbe veramente bene al Veneto, come a tutte le regioni italiane. In modo simile per tutte le regioni, andrebbero suddivise in modo netto e chiaro le competenze statali da quelle regionali, e la raccolta delle imposte andrebbe di conseguenza ripartita fra Stato centrale e Regioni, mettendo in atto meccanismi perequativi fra regioni ricche e povere. Insomma, il nostro Paese ha bisogno di una forte cura federalista, che gioverebbe sia al Nord sia al Sud, perché è sempre un bene se chi spende è responsabile anche della raccolta delle risorse, rispondendone direttamente ai cittadini. Visto lo stallo delle trattative con il Governo, le diverse forze politiche del Veneto potrebbero – riprendendo lo slancio unitario del referendum sull’autonomia – rilanciare per tutto il Paese l’ipotesi federalista, l’unica in grado di riavvicinare lo Stato ai cittadini.— BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
re e difendersi: denunciare. Anch’io ho deciso di farlo, e dico a tutte le donne aggredite di fare altrettanto e di non subire mai: Salvini, Meloni e tanti altri saranno raggiunti da una denuncia querela per diffamazione, per tutte le bugie che stanno mettendo in giro sul mio conto. Non accetto che vengano utilizzati metodi squadristi, spesso rivolti alle donne; non devono essere ammessi. Il ricavato di queste querele per diffamazione andrà ai centri antiviolenza a cui il governo ha tagliato risorse. Nessun passo indietro, mai. Voglio ringraziare il sito Bufale.net perché anche nel mio caso ha denunciato la fake news apparsa sul web», conclude Alessandra Moretti, consigliera regionale . — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VENERDÌ 3 MAGGIO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
CADORE - COMELICO
auronzo
Post emergenza Vaia: il sindaco fa il punto sui lavori e le risorse Pais Becher assicura anche che presto darà informazioni sulla sorte dei rimborsi richiesti dai cittadini e dalle ditte AURONZO. Il sindaco di Auron-
zo, Tatiana Pais Becher, sollecitata dalle numerose richieste dei cittadini pervenutele in municipio in questi ultimi giorni, ha affidato ai social una puntuale ricognizione sulla situazione post emergenza maltempo e sullo stato degli interventi già in atto o previsti a breve, con annesso l’elenco delle risorse a dispo-
sizione . GLI INTERVENTI
Enel sta predisponendo i mezzi necessari (escavatore e pontone) per iniziare la pulizia del lago di Santa Caterina, sponde incluse, dal materiale che vi si è riversato dopo Vaia. L’ufficio tecnico comunale ha consegnato le aree per lo stoccaggio del legna-
me estratto e, se le condizioni meteorologiche e idrauliche lo permetteranno, si inizierà il lavoro nei prossimi giorni. La pulizia del lago del Tudaio, considerata priorità dall’Enel stessa è già iniziata. La Regione Veneto, dal canto suo, ha assicurato l’intervento immediato su tutta una serie di situazioni critiche dal punto di vista idrogeo-
logico. La Pais Becher ha incontrato di recente anche il commissario delegato dal presidente Luca Zaia per l’emergenza maltempo, Nicola Dell’Acqua, e il direttore del Genio Civile, Dall’Armi, richiedendo un sopralluogo per verificare insieme le priorità. Il vice sindaco Enrico Zandegiacomo Seidelucio ha incontrato invece Fabrizio Stella, in qualità di soggetto attuatore per il “settore rilievo e opere agricolo-forestali” e il responsabile dei Servizi Forestali. LE RISORSE
Sono state finora assegnate una serie di risorse per la messa in cantiere di interventi di somma urgenza nel territorio della Val d’Anisei: 1 milione di euro per il fiume Ansiei (sghiaiamento e rifacimento sponde da Rio Muri a Taiarezze); 150.000 euro per il Rio Giralba e altrettanti per il Rio Gravasecca, oltre ad altre risorse stanziate per il Rio Vaccia e il Rio Palombis; per il rifacimento delle strade silvo-pastorali dovrebbero inve-
ce essere a disposizione 3 milioni. LE PRIORITA’
Il Comune ha inoltre richiesto un intervento urgente di sghiaiamento del lago, viste le imminenti gare internazionali di canoa e l’arrivo a luglio, annunciato da Andrea Bedin e “Venice canoe”, anche del team della Cina, in vista dei Mondiali di canoa 2023. La pista ciclabile verrà in parte sistemata dagli operai comunali e in parte dai Servizi Forestali; la situazione si presenta critica sopra a Federavecchia, dove il fiume Ansiei ha eroso gran parte della stessa. Sarà necessario predisporre un intervento di massima urgenza, visto che la stagione estiva è alle porte. Si è pensato anche di ricorrere all’asfaltatura della parte alta che da Misurina scende a Palus San Marco, ma la Soprintendenza dei Beni Ambientali non sembra gradire l’ipotesi di una ciclabile asfaltata in una zona di grande pregio naturalistico. Veneto Strade eseguirà a breve l’in-
Costalta. Ex consigliere comunale a San Pietro ebbe anche parte attiva in Comunità montana
unica partecipante al bando
Gli uffici turistici Auronzo/Misurina È scomparso Casanova Crepuz: saranno gestiti fondò il museo dalla Cadore Scs AURONZO. La cooperativa Ca-
dore Scs si è aggiudicata il bando per la gestione degli uffici turistici di Auronzo e Misurina. Le indiscrezioni della vigilia si sono rivelate azzeccate: alla scadenza del bando promosso dal Comune di Auronzo e fissata al 30 aprile, l’unico soggetto partecipante è stata la cooperativa Cadore Scs che già opera da tempo sul territorio auronzano con altre mansioni, su tutte quella della riscossione del pagamento dell’imposta per l’accesso alla strada delle Tre Cime. Bando espletato a cifra piena: la cooperativa Cadore Scs avrà a disposizione 91.600 euro per ventotto mesi. Scadenza fissata all’estate del 2021. «Siamo felici di poter consolidare la collaborazione con il Comune di Auronzo», ha commentato a caldo il presidente della cooperativa Cadore Scs, Matteo Toscani, «la filosofia della nostra organizzazione è quella di mettersi a disposizione dei comuni e delle realtà del territorio. Lo abbiamo fatto anche stavolta e continueremo a farlo anche una volta insediatici. Si tratta di una sfida importante ed al tempo stesso complessa: gli uffici turistici di Auronzo e Misurina richiederanno un grande sforzo organizzativo, ma abbiamo le idee chiare. Sono le stesse che abbiamo scritto nel progetto allegato alla partecipazione al bando e che ora, alla luce dell’aggiudicazione, rivedremo insieme al Comune di Auronzo». Matteo Toscani chiarisce la posizione della cooperati-
va Cadore Scs alla luce delle polemiche dei giorni scorsi attorno al bando per l’affidamento in gestione degli uffici turistici; polemiche che hanno richiamato in causa per l’ennesima volta i rapporti tesi tra Comune e consorzio Tre Cime Dolomiti e culminati con la mancata partecipazione al bando di questi ultimi. «Non intendo entrare nel merito della polemica anche perché non ci riguarda direttamente. Collaboriamo da tempo col Comune di Auronzo, collaborazione nata peraltro con la precedente amministrazione». Chiusura dedicata ai tem-
Il presidente Toscani «Non c’è una data ma li riapriremo in tempo per l’estate» pi di riapertura dei due uffici turistici. «Non abbiamo ancora deciso nulla anche perché è passato troppo poco tempo dall’aggiudicazione», ha sottolineato Toscani, «di certo c’è comunque che gli uffici vanno aperti in tempo per la stagione estiva». Sullo sfondo, nel frattempo, la polemica tra Comune e consorzio turistico non accenna a rientrare. È delle ultime ore una mail Pec con la quale l’ufficio tecnico del Comune ha dato sette giorni di tempo al consorzio per sgomberare i locali dell’ufficio turistico di via Roma e riconsegnare le chiavi. — Gianluca De Rosa BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
“Angiul Sai” IL LUTTO
È
scomparso mercoledì scorso Ruggero Casanova Crepuz, presidente dell’associazione “Amici del museo” di Costalta di Comelico, gruppo che gestisce la Casa Museo “Angiul Sai”. Nato nel 1944, Casanova Crepuz lascia la moglie Wilma e i figli Erich e Doriana. Grazie al fondamentale apporto di Ruggero, nacque oltre trent’anni fa l’idea di realizzare a Costalta, con il contributo della Regola, della Regione e della Fondazione Cariverona, un Museo etnografico.
Iniziò così il restauro conservativo di una vecchia casa di legno di proprietà della stessa Regola, e prese vita la Casa Museo “Angiul Sai” , oggi meta di numerosi visitatori alla riscoperta delle tradizioni e dell’identità del territorio. Ruggero Casanova Crepuz è stato sin da allora presidente dell’Associazione “Amici del museo” di Costalta di Comelico che ha per scopo proprio la valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Costalta e lo sviluppo delle attività di ricerca sulla storia, la cultura e l’ambiente locale. Grande appassionato di montagna, con una lunga militanza nel Cai Val Comelico an-
san pietro
Mentì sull’infortunio del giovane boscaiolo condannato in appello SAN PIETRO. Bugia sull’inci-
dente mortale sul lavoro. È stato condannato anche in appello Marco De Bernardin, l’uomo che aveva testimoniato nel processo per omicidio colposo a carico del datore di lavoro Matteo Roman Pradetto. Il 10 febbraio 2011, nel bosco di Col Curie, morì il 19enne comeliano Michael Casanova Fuga. Nell’abbreviato davanti al giudice per
le udienze preliminari di Belluno, De Bernardin era stato condannato a due anni di reclusione e 20 mila euro di danni morali ai genitori e ieri la sentenza è stata del tutto confermata. L’accusa ha retto anche in secondo grado. La famiglia si era costituita parte civile con l’avvocato Raffaella Mario. Durante la sua deposizione, De Bernardin aveva detto
Ruggero Casanova Crepuz
che come consigliere, Ruggero è stato anche appassionato sciatore e rocciatore. Le sue esplorazioni scialpinistiche del Comelico, ed in particolare della sua amata Val Visdende, hanno dato un importante contributo alla parte invernale della guida “Rifugi e sentieri alpini del Comelico e Sappada”. Casanova Crepuz ha partecipato anche alla vita pubblica in qualità di consigliere del
sotto giuramento che Roman Pradetto, era rimasto con la squadra dei taglialegna fino all’ora di pranzo per aiutare i dipendenti nella rimozione di una teleferica e per dare loro tutte le direttive necessarie sulla sicurezza. Una ricostruzione smentita da altri testimoni e in parte anche ritrattata, fino a quando il giudice ha deciso di inviare gli atti alla Procura della Repubblica, per valutare l’ipotesi della falsa testimonianza. Fu lo stesso Roman Pradetto ad affermare di essere andato nel bosco di Col Curie solo per accompagnare la squadra, senza però fermarsi con i ragazzi. Il boscaiolo Casanova Fuga, che era stato assunto da poco tempo e avrebbe dovu-
25
tervento di costruzione di una scogliera sul Rio Popena, in prossimità della carreggiata che era andata distrutta dalla tempesta Vaia. Inoltre, dopo le ripetute richieste partite dal Comune, Veneto Strade ha inserito l’asfaltatura del centro di Auronzo in un bando provinciale che uscirà entro l’estate. Bim inizierà a breve, dopo i lavori del Genio, l’intervento sulla fognatura andata distrutta dall’e-
La speranza è quella che le opere più urgenti possano essere finite entro l’estate mergenza sotto a via Alpini. Il sindaco conclude rassicurando che presto farà avere notizie anche sui rimborsi richiesti dai cittadini e dalle ditte che hanno subito danni a causa dell’emergenza e che aggiornerà sulla tempistica dei vari lavori, sperando che entro l’estate vengano eseguite le opere più urgenti. —
Comune di San Pietro e della Comunità Montana. «A ricordare Ruggero mi viene un groppo in gola», dice commosso Pier Giorgio Cesco Frare, che ha condiviso fin dall’inizio con lui l’esperienza del museo “Angiul Sai”. «Per me», commenta Silvano Eicher Clere, presidente della Regola di Costalta, « se ne va un amico. L’ho conosciuto da ragazzo, abbiamo anche lavorato insieme, era sempre un punto di riferimento sicuro per un parere, un consiglio. Abbiamo vissuto quasi interamente insieme l’esperienza della nascita del Museo, fin dal 1996 con il primo contributo della Fondazione Cariverona. Viene a mancare una figura speciale per il nostro paese, un colonna insostituibile. Lascia un grande vuoto nella comunità di Costalta». «Era un amico sincero», ricorda Patrizia Rizzo, coordinatrice di “CostaltArte”, «e sono felice di aver collaborato con lui nella realizzazione di tante iniziative. Ci mancherà molto perché la sua opera era preziosa per tutto il paese ed il suo modo di fare era sempre propositivo e cordiale». I funerali si terranno oggi alle 14,30 nella chiesa di Sant’Anna a Costalta. — Stefano Vietina BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
to fare soltanto lavori non pericolosi, perse la vita mentre stava tagliando un ramo di un albero già abbattuto. La leggera pendenza del terreno mise in movimento il tronco che non era stato messo in sicurezza e il ragazzo rimase schiacciato. Il processo principale per omicidio colposo a carico di Roman Pradetto (assolto l’altro imputato, Stefano De Candido Romole, che era il preposto per la sicurezza) si è già concluso con l’ultimo passaggio in Cassazione e la conferma della condanna a un anno, cioè la metà della pena appena inflitta a De Bernardin. Quest’ultimo dovrà decidere se presentare, a sua volta, ricorso in Cassazione. — Gigi Sosso
6
Primo Piano
Venerdì 3 Maggio 2019 www.gazzettino.it
Lo scontro sulla riforma
Autonomia, in cdm solo una pre-intesa
IL CASO ROMA Prima il tavolo con il premier Conte, poi un testo «largo» in consiglio dei ministri. Un gesto simbolico. Una sorta di pre-intesa da far emendare alle Camere. In queste ore la Lega studia una soluzione per cercare di uscire dallo stallo dell’Autonomia differenziata. Matteo Salvini è intenzionato a portare a casa, entro il 26 maggio, il primo tassello: una mossa in chiave Europee per placare soprattutto l’asse dei governatori del Nord (Luca Zaia in Veneto ed Attilio Fontana in Lombardia). Il problema però sono i testi. A oggi, riferiscono fonti di governo, esistono solo «collazioni» di misure per singole competenze da trasferire dallo Stato centrale alle tre regioni interessate. Permane infatti lo stop dei dicasteri a guida M5S più coinvolti nell’Autonomia differenziata: Infrastrutture, Sanità e Cultura. Un muro contro muro che sembra non portare da nessuna parte. Da qui l’idea dei governatori leghisti per sbloccare la faccenda: il consiglio dei ministri potrebbe intanto licenziare un testo largo, mandandolo alle Camera per farlo emendare e discutere. Una soluzione che preserverebbe i 5 Stelle, pronti a dire che si tratta di una pre-intesa da modificare e con scarso valore, ma anche la Lega. Portando a casa il primo via-libera, la battaglia identitaria del Carroccio segnerebbe comunque un punto. Pronto a tornare utile in campagna elettorale. Un film già visto e
Tavolo con Conte per trovare un accordo nella maggioranza `
titolabile così: Win-win. E cioè: nessun esce sconfitto da questa partita. Sia i gialli sia i verdi, a fine propagandistici, potranno comunque dire di non aver ceduto alle pressioni dell’alleato.
Verso un testo snello che potrà essere emendato dal Parlamento `
Il ministro per il Sud Barbara Lezzi (foto ANSA)
L’APPUNTAMENTO
Libertà di stampa La critica a Di Maio del Consiglio d’Europa Alla vigilia della giornata mondiale della libertà di stampa, il Consiglio d’ Europa pubblica un rapporto sullo stato della libertà d’espressione in Europa nel 2018 dove evidenzia l’aumento delle minacce registrare in questi ultimi 5 anni. Nella parte del testo dedicata all’indipendenza dei media si criticano varie iniziative prese a livello nazionale da alcuni Paesi e si cita anche «l’appello alle aziende statali a non pubblicare più pubblicità sui giornali e l’annuncio della riduzione dei contributi per la stampa nel bilancio 2019» venuti dal vicepremier Luigi Di Maio.
Nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri, martedì scorso, Erika Stefani, responsabile degli Affari regionali, ha provato ad accelerare la pratica, mettendo sul tavolo una relazione, definita però dal M5S un «compitino precario e incompleto». Ed è davanti a quest’ennesimo scontro, con Salvini pronto ad annunciare che l’Autonomia sarà oggetto del prossimo Cdm, è spuntata l’idea del tavolo con il premier Giuseppe Conte. Al momento, anche a parole, le posizioni dei due alleati non sembrano essere concilianti. Ecco Barbara Lezzi, ministro M5S per il Sud: «Io credo che la Lega sia in difficoltà a stilare questo
accordo, questa intesa. Ravviso nei colleghi della Lega delle paure, dei timori. Ritengo che una riforma di questa portata dovrebbe essere portata in Parlamento». La pentastellata fa un’altra premessa: «Se è vero quello che dicono i Governatori e quello che dicono Salvini e il ministro Stefani e cioè che porterà dei vantaggi per tutti - anche se a me sembra curioso che possa portare vantaggi a tutti senza costare niente a nessuno - ma, se sono riusciti a stilare una bozza di questo genere, allora che problema c’è ad arrivare in Parlamento e farlo anche emendare a tutti i gruppi politici che rappresentano l’intero territorio?». Il clima è rovente, anche perché l’Autonomia diventa subito la valvola di sfogo di altre tensioni. O comunque la camera di compensazione di dossier che ancora non riescono a vedere una luce e di altre partite politiche. In sottofondo si registra un enorme senso di difficoltà. A farlo capire è proprio il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti: «Siamo da 4 mesi in campagna elettorale tra Regioni e Comuni - ha detto Giorgetti il Primo maggio - Ma poi ci sono cose da chiarire, come ad esempio la vicenda dell’Autonomia delle regioni, che fa parte del contratto di governo e che noi vogliamo portare a casa. Senza mettere nessuno in difficoltà, ma questo a noi è chiaro e deve essere chiaro a tutti».E dunque si va avanti ancora così, alla ricerca di un punto di luce per cercare di non far saltare il banco. S. Can. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLEATI Victor Orban (al centro) e Matteo Salvini lungo il confine blindato tra Ungheria e Serbia
IL MINISTRO PER IL SUD BARBARA LEZZI SFIDA I GOVERNATORI DEL NORD: SE LE BOZZE NON HANNO COSTI PER NESSUNO LE PRESENTINO
I numeri della Lega SEGRETARIO
Matteo SALVINI
LA GIORNATA ROMA Su quello che accadrà dopo il 26 maggio sono entrambi, volutamente, generici. Ma la visita in Ungheria, a tre settimane dalle elezioni Europee, per Matteo Salvini serve a consacrare ancora una volta l’alleanza - il rapporto personale - con Vicktor Orban, il teorico della «democrazia illiberale». E a mettere il fiato sul collo al Partito popolare europeo, spingendolo a guardare a destra. Molto, infatti, dipenderà da come andrà la partita nella famiglia di cui fa parte anche Fidesz, il partito del premier ungherese, ma da cui la componente moderata vorrebbe farlo fuori.
LE ALLEANZE Su un punto Orban e Salvini sono chiarissimi: bisogna evitare che a Bruxelles si ripeta l’alleanza tra Popolari e Socialisti che ha governato negli ultimi anni. «Se il Ppe si lega con la sinistra europea, la cui visione non fa bene all’Unione, allora non sarà facile trovare lì il nostro posto: né adesso né dopo le elezioni», mette in chiaro il premier ungherese. L’alleanza dei Popolari con i socialisti è lo scenario che anche Salvini vuole scongiurare per dialogare con un Ppe a trazione Orban. Se a prevalere fosse la sua visione, dice, l’alleanza con il Partito popolare «sarebbe nelle cose», e dunque «spero che si possa dialogare coi conservatori per lasciare fuori dalle stanze la sinistra che ha voluto il male dei popoli europei». Una specie di patto pre-voto,
Salvini: «Se Orban vince, alleati del Ppe» Con l’Ungheria linea dura anti-migranti anche se i due contraenti evitano di scendere nei particolari. Orban glissa quando gli viene chiesto se la collaborazione potrà riguardare l’intero fronte sovranista messo in piedi da Salvini, compresi dunque Afd e Le Pen: «A tempo debito...», si limita a dire. C’è soprattutto la politica anti immigrati a cementare il rapporto tra il vicepremier italiano, e leader della Lega, e il premier ungherese. D’altra parte la visita del ministro dell’Interno comincia proprio con un volo in elicottero fino al confine con la Serbia, laddove Orban ha eretto il “suo” muro, due barriere metalliche alte quattro metri e lunghe centinaia di chilometri. Salvini si complimenta e si dice in assoluta sintonia: «L’Italia ha una posizione identica, confidiamo che la nuova Europa dal 27 maggio proteggerà le sue fron-
tiere esterne perché il problema non è redistribuire i migranti ma evitare che ne arrivino altre migliaia». D’altra parte, per il leader della Lega, fare fuori la sinistra dal governo europeo servirebbe anche a questo, a evitare che il Vecchio continente si trasformi in un «Califfato islamico».
I NODI
L’OBIETTIVO DEL MINISTRO DELL’INTERNO: «ESSERE DETERMINANTI A BRUXELLES E GOVERNARE IL CAMBIAMENTO»
Tutta la giornata trascorre tra complimenti reciproci e una forte attenzione a dare evidenza soltanto ai punti in comune. Entrambi evitano invece di affrontare ciò che li divide, a cominciare da bilancio dell’Unione europea e flessibilità. Per Salvini l’obiettivo è «essere determinanti in Europa e governare il cambiamento che verrà in maniera diversa dal passato». Una posizione che Orban sposa in pieno: «Il Ppe deve restare aperto alla
6b2c690c-cd8b-4b5b-8cb5-b114c727ffb1
collaborazione con le destre, io sono convinto che l’Ue abbia bisogno di un’alleanza di partiti contro le migrazioni». Salvini cerca di tenere lontane dalla terra magiara le polemiche interne al governo, ma non si fa nemmeno sfuggire l’occasione di mandare frecciatine ai 5stelle, mascherate da elogi verso il modello ungherese di flat tax. «Spero non ci sia nessuno all’interno del governo che rallenti quella che è un’emergenza nazionale - avverte il inistro dell’Interno - perché ridurre le tasse è l’unico modo per far ripartire il Paese. Puoi mettere una toppa col reddito di cittadinanza per aiutare chi non ce la fa, ma il Paese lo fai ripartire dando lavoro, altrimenti la vedo difficile». Barbara Acquaviti © RIPRODUZIONE RISERVATA
Senatori
58
Deputati
123
Eurodeputati
5
Ministri
7
Sottosegretari
17
Governi regionali
11 4
Governatori ALLE URNE Politiche (Camera), Europee - Dati in % 8,4
’94 Pol ’94 Eur
6,6 10,1
’96 Pol 4,5
’99 Eur ’01 Pol
3,9
’04 Eur
5,0
’06* Pol
4,6
’08 Pol
8,3 10,2
’09 Eur ’13 Pol ’14 Eur ’18 Pol * Lega Nord - Mpa
4,1 6,1 17,37
XX
Cittadella
CONSORZIO DI BONIFICA BRENTA Il presidente Enzo Sonza ha rilanciato ancora una volta la richiesta di un secondo invaso per conservare la riserva di “oro blu”
Camposampiero
Venerdì 3 Maggio 2019 www.gazzettino.it
padova@gazzettino.it
«In cinque giorni persa acqua per 100 milioni di metri cubi» «Quello che desta rabbia è vedere che passa nel fiume e se ne va» `
«Un serbatoio sul Vanoi può aumentare sicurezza e costituire la cassaforte idrica»
BACINO Il bacino del Corlo, quando si è in massima arsura estiva, è sufficiente solo per 20 giorni. «Questi dati confermano per l’ennesima volta - continua Sonza - la necessità di costruire un altro serbatoio, quello sul torrente Vanoi, che potrebbe aumentare la sicurezza idraulica del territorio e nel contempo costituire una “cassaforte idrica” per i periodi di siccità. È un’opera la cui importanza appare sempre più chiara. Riformulo l’appello fatto alla Regione e allo
FIUME BRENTA Per conservare l’acqua si pensa a un altro invaso. In alto Enzo Sonza
Cittadella
“Fino alla luce”, quando l’anoressia si coniuga con l’espressione artistica Si intitola “Fino alla luce” il particolare progetto di sensibilizzazione contro i disturbi alimentari, che coniuga informazione ed arte. Si svolgerà domani a Cittadella in via Paggiola, all’interno degli ex spazi dell’Ortopedia Cittadellese. Alle 17,30 relazione del medico e psicoterapeuta specialista in medicina interna e psichiatria Patrizia Todisco, alle 18 testimonianza di Francesca Zaramella che porterà al pubblico la sua esperienza sulla malattia ed alle 18,30 inaugurazione della mostra
d’arte contemporanea dell’artista cittadellese Giordano Rizzardi che sarà presentata da Mario Nardo. «Una iniziativa importante dalla scelta del luogo, uno spazio commerciale in centro storico non più in uso - spiega Rizzardi - che rivive e dal quale si lancia un messaggio particolare grazie alla forte testimonianza diretta di Francesca, coniugato poi con l’arte». La mostra è aperta a maggio anche nei sabati 11 e 18 e nelle domeniche 5, 12 e 19, dalle 17,30 alle 19,30. Ingresso libero. M.C.
Stato dopo la piena di fine ottobre 2018». Il Consorzio ha nei cassetti progetti di nuovi impianti di irrigazione con la tecnica pluvirrigua che attendono solo il finanziamento pubblico. Servono per risparmiare acqua e offrire un servizio più efficace alle aziende agricole. L’impegno è forte anche sulla ricarica della falda. Da considerare poi che l’acqua delle rogge derivate dal Brenta non è dedicata solo all’uso irriguo a favore dell’agricoltura, ma anche a vivificazione dei canali, alimentazione dei parchi delle ville storiche, messa in moto di centrali idroelettriche e fornitura ad industrie ed attività artigianali. «Il serbatoio del Vanoi arricchirebbe il territorio e sarebbe fondamentale per prevenire negativi fenomeni di carenza o di eccesso d’acqua. Ho evidenziato tutto questo al presidente del veneto Luca Zaia». Michelangelo Cecchetto
Il distributore che elimina Pfas, cloro e batteri CITTADELLA Per ridurre le bottiglie in plastica e sensibilizzare all’ambiente, il negozio di prodotti biologici Natura Sì di Cittadella ha posizionato un innovativo dispenser che eroga acqua dell’acquedotto comunale cittadellese e al contempo la migliora. Il distributore interamente in acciaio ed altamente igienico, grazie a un sistema di filtri toglie i Pfas presenti, riduce batteri, cloro e calcare, mineralizza e arricchisce energeticamente l’acqua per effetto di un processo antroposofico di “vorticazione” che ridona all’acqua le sue proprietà vitali. L’inaugurazione dell’apparecchiatura è fissata per domani alle ore 11, alla presenza delle autorità comunali. Il sindaco Luca
Pierobon, non potendo intervenire personalmente per impegni, ha delegato un assessore in rappresentanza dell’amministrazione. Sarà presente anche il presidente di Ecor Natura Sì Fabio Brescaccin. Dopo il taglio del nastro seguirà un buffet vegetariano vegano nel nuovo ristorante di 70 coperti che verrà contestualmente inaugurato. I vantaggi del nuovo distributore d’acqua sono notevoli: utilizza acqua potabile del territorio, riduce l’utilizzo di plastica, scioglie il calcare e le sostanze chimiche e, dato non trascurabile, abbassa i costi. I clienti che intendono approvvigionarsi si recano in negozio con una propria bottiglia, posizionandola sotto il punto di erogazione; quindi si preme il tasto corrispondente alla tipologia di acqua desiderata: naturale
`I candidati sindaci
Federico Bellot Romanet e Valter Milani
`
CITTADELLA «Quello che desta rabbia, è vedere tutta questa acqua che passa davanti ai nostri occhi e se ne va, senza poter essere conservata ed utilizzata nei momenti in cui sarà necessaria. Dal 24 al 29 aprile sono transitati nel fiume quasi 100 milioni di metri cubi, un volume d’acqua enorme». Le parole sono di Enzo Sonza, presidente del Consorzio di bonifica Brenta con sede a Cittadella, che analizzando i dati dell’ultima settimana, rilancia ancora una volta la richiesta di un secondo invaso per conservare il preziosissimo “oro blu”. Come spiegano dalla sede in Riva IV Novembre, dopo un inverno secco che ha destato notevoli preoccupazioni, il mese di aprile ha ribaltato le prospettive: piogge il 10 e l’11, il 23 e il 24, il 28 e 29 ed in quest’ultimo caso addirittura con neve in montagna. Il 24 aprile il serbatoio del Corlo, la riserva principale nell’asta montana del Brenta, era riuscito a riempirsi. Ecco poi le altre precipitazioni che hanno visto, dati di portata del Brenta, arrivare anche a 260 metri cubi al secondo. La stagione irrigua deve ancora cominciare, ci sarà anche la neve che si scioglierà, le previsioni sono difficili da fare sul lungo periodo, ma quello che è certo è che una poderosa quantità d’acqua è giunta al mare.
Più attenzione alle famiglie e Campus di innovazione
AMBIENTE Il nuovo distributore
a temperatura ambiente, naturale fredda, frizzante fredda. Ad ogni pressione del tasto il distributore eroga automaticamente mezzo litro di acqua che costa 5 centesimi. Un litro costa 10 centesimi. Questo sistema adottato dal negozio biologico di Cittadella, riduce la carica batterica di oltre il 50% ma anche metalli pesanti come piombo e rame presenti nell’acqua. Una scelta che va nella direzione di riacquisire la vitalità dell’acqua che consumiamo, argomento sottovalutato ma che ha effetti sulla “forza” del cibo, facendo la differenza tra acqua morta o acqua viva, che il corpo umano percepisce molto bene quando ad esempio si preferisce dissetarsi da una fonte di montagna rispetto a una bottiglietta di plastica. Germana Cabrelle
02757d4d-1c7a-4ef2-9968-c115c88d61cb
PIAZZOLA Tre i candidati a sindaco. Maurizio Bergamin con UniAmo Piazzola, Federico Bellot Romanet con Piazzola Civica e Valter Milani con #Io voto Milani sindaco. Bellot Romanet, commercialista, ha 51 anni, 5 figli, 24 anni di esperienza in consiglio comunale, nell’ultimo mandato era vice sindaco. Esautorato è rimasto consigliere indipendente. «Massima attenzione alle famiglie con abbassamento della soglia di ingresso a nidi e materne - annuncia il suo programma Bellot Romanet -. Creazione di un tavolo permanente con le istituzioni scolastiche e i comitati genitori e sostegno ai piani formativi e alle iniziative giovanili. Interventi strutturali negli impianti sportivi e costruzione del nuovo palasport polivalente. Nuovo ruolo delle frazioni creando spazi civici, dando maggior sicurezza, risolvendo problemi viari e portando eventi culturali. Trasferimento della biblioteca comunale con l’attuale spazio trasformato in teatro. Per l’ambiente monitoraggio di aria, acqua e falde acquifere, sicurezza degli insediamenti produttivi e di eventuali nuove aziende. Potenziare il distretto sanitario ed i servizi soprattut-
COMMERCIALISTABellot Romanet
to per gli anziani e maggior ruolo nella Conferenza dei sindaci dell’Ulss Euganea. Consumo di suolo zero, non c’è necessità di nuove lottizzazioni residenziali, privilegio delle ristrutturazioni. Istituzione di un ufficio per il turismo ed installazione di pannelli informativi per la comunicazione pubblica». Volto nuovo nell’esperienza amministrativa cittadina è Milani, 51 anni, avvocato, sposato, con una figlia ed un figlio, già difensore civico per 4 anni a Piazzola e Curtarolo quindi con conoscenza delle dinamiche dei Comuni. «Punto fondamentale del programma della nostra civica che è pura senza quindi schieramenti politici - spiega Milani - è il Campus di innovazione su Piazzola e frazioni, collegato a piste ciclabili, quale piattaforma condivisa a infrastrutture di riferimento per la nascita di iniziative e progetti culturali sociali e sportivi. Scopo è di creare nel territorio le condizioni affinchè i giovani, le scuole, le associazioni di volontariato, il commercio e le imprese, diano vita a un distretto di eccellenza. Questo lo consideriamo un unicum in Italia. Il Campus non si lega a una struttura singola, ma a stazioni che si sviluppano nelle frazioni che rappresentano un forte elemento della Comunità che va salvaguardato. Attenzione anche all’ambiente. Valutiamo la possibilità di rendere attive le due centrali idroelettriche del Comune che si trovano nell’ex Jutificio e a est di via Rolando». M.C.
AVVOCATO Valter Milani
A villa Contarini si parla di informazione e ambiente PIAZZOLA Oggi e domani Villa Contarini a Piazzola sul Brenta ospita due interessanti appuntamenti organizzati dalla Fondazione Ghirardi. Oggi dalle 9 alle 12, incontro-dibattito sul tema “Informazione tra libertà di stampa e fake news”. Relatori i docenti universitari Marco Almagisti, Luigi Di Gregorio e Mario Rodriguez. Domani dalle 8,30 alle 13, incontro con argomento “Ambiente e salute, inquinamento del suolo, dell’acqua e del cibo ed impatto sulla salute umana”. Relatori, Elisabetta Piller Puicher, professoressa dell’istituto di istruzione superiore New-
ton-Pertini di Camposampiero i cui allievi delle classi quarte presenteranno i risultati dei laboratori didattici e del progetto Ambiente e salute, realtà e prospettive. A seguire don Albino Bizzotto dei Beati costruttori di pace, Fabio Chies, sindaco di Conegliano, Gianluigi Salvador di Pan Italia e del Movimento per la decrescita felice, Francesco Basso, esperto in inquinamenti ambientali e una rappresentanza del gruppo Mamme No Pfas della provincia di Vicenza. Alle 12,20 il dibattito. I lavori degli incontri saranno introdotti da Dino Cavinato presidente della Fondazione. Gli ingressi sono liberi fino ad esaurimento posti. Info: www.fondazioneghirardi.org. M.C.
III
Primo Piano
I CONTI DELL’ULSS ROVIGO Il bilancio 2018 dell’Ulss Polesana si chiude con un passivo di 10 milioni di euro. Una cifra pesante ma comunque migliore rispetto a quella del 2017, quando i conti si erano chiusi a -13.798.108 euro. Non solo, ma il “buco” che era stato ritenuto ammissibile dalla Regione era stato fissato a 15 milioni di euro. Nella delibera del 30 aprile di “Proposta per le modalità di copertura della perdita dell’anno 2018 e azioni per il riequilibrio della situazione economica per l’Azienda Ulss 5”, si sottolinea come «la gestione aziendale e le risorse assegnate dalla Regione attraverso Azienda Zero, hanno consentito di rispettare i vincoli economici-finanziari assegnati dalla Regione, pari a -15.000.000 euro, migliorando il risultato d’esercizio programmato dell’Ulss Polesana per l’anno 2018, pari a -10.720.269,36 euro». Il risultato d’esercizio è il frutto della differenza fra il valore della produzione di 543.389.771, sostanzialmente le entrate, con ben 462.711.117 euro rappresentati dai contributi, dai quali vengono però sottratti -15.497.276 euro come “rettifica contributi per destinazione ad investimenti”, ed i ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria pari a 66.670.677 euro, ed il costo d’esercizio che assomma a 544.611.059 euro, con la prima voce di spesa nei 290.041.850 euro di acquisti di servizi, seguita dai 146.597.769 euro di costo del personale. La differenza è positiva, 22.629,99 euro, ma poi ci sono 10.742.962 euro di tasse. Per l’Ulls 5, che già aveva chiuso il bilancio del 2016 con un passivo di circa 9 milioni, frutto della somma fra il + 675.839 euro dell’Ulss 19 ed il -9,5 dell’Ulss 18, il bilancio 2017, il primo postunitario, era stato particolarmente “sanguinoso” per il taglio della “quota capitaria per i livelli essenziali di assistenza”, ovvero la spesa standard per i servizi per ciascun cittadino, stabilita sulla
IL PLAFOND AUTORIZZATO DALLA REGIONE È DI 15 MILIONI: AVVIATA LA MANOVRA PER IL RIENTRO
Venerdì 3 Maggio 2019 www.gazzettino.it
Ulss 5, il bilancio chiude con un buco di 10 milioni Passivo pesante quello fatto segnare `Il costo elevato dei servizi è legato nel 2018, ma migliore dell’anno prima a popolazione scarsa e territorio esteso `
base del numero dei residenti e del tasso di anzianità, passata da 1.788 euro per ogni polesano a 1.685.
POCHI RESIDENTI «La scarsità demografica che caratterizza il Polesine – si legge nella deliberazione che accompagna quella di approvazione del bilancio d’esercizio - amplifica la costosità dei servizi, rendendoli inevitabilmente “non competitivi” nel confronto con altre realtà, le caratteristiche geografiche e morfologiche della zona del Polesine, con una popolazione sparsa in molti piccoli centri che non consentono una razionale ottimizzazione dell’impiego delle risorse, comportano rilevanti e incomprimibili costi fissi che prescindono dal numero della popolazione servita sul territorio. Rimanendo invariato il quadro di riferimento delle attuali strutture di erogazione dei servizi, le scelte aziendali che comunque sono state messe in campo durante l’anno corrente hanno consentito di raggiungere il risultato d’esercizio assegnato, ma non sono state sufficienti al raggiungimento del pareggio di bilancio».
LA RICETTA
COSTI ELEVATI In Polesine l’erogazione delle prestazioni sanitarie ha un costo maggiore rispetto alle altre zone del Veneto
Lunedì l’inaugurazione con il governatore Zaia
Il primo laboratorio analisi robotico europeo apre in città
PRESIDENTE Luca Zaia
(F.Cam.) Sarà il presidente della Regione Luca Zaia a inaugurare il nuovo laboratorio analisi dell’ospedale di Rovigo, una struttura altamente tecnologica e all’avanguardia a livello europeo. La cerimonia, con la benedizione impartita dal vescovo Pierantonio Pavanello, sarà anticipata da una conferenza all’auditorium del nosocomio che prenderà il via alle 10.45. Interverranno il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella, il
presidente della Conferenza dei sindaci Franco Vitale, Alessandro Camerotto direttore della Uoc medicina di laboratorio che presenterà la nuova struttura, e infine il governatore Zaia. Il nuovo laboratorio si appresta a essere, sottolinea in un comunicato l’Ulss, «il primo laboratorio robotico d’Europa, portato a termine dopo 5 anni tra progettazione e realizzazione, e un investimento di 8 milioni di euro». Rovigo si prepara così a
87ecb71e-8860-4d74-a953-9c2500d8362b
diventare «punto di riferimento e di eccellenza per la patologia clinica e la struttura hardware software del laboratorio analisi rimarca la nota - il moderno progetto ha come capofila il laboratorio dell’ospedale hub di Rovigo», ma coinvolge anche le sedi ospedaliere di Adria e Trecenta. «La piattaforma unica - conclude l’Ulss permette la razionalizzazione dei costi rispetto alla precedente frammentazione delle tecnologie e dei processi».
Per migliorare i conti, gli interventi proposti sono: la “riduzione/ottimizzazione” delle spese per il sistema informativo; la prosecuzione nell’implementazione del laboratorio provinciale con riorganizzazione linee produttive; la revisione della struttura organizzativa; la contrattazione con le strutture private accreditate. «Gli effetti – si spiega - si potranno valutare solo nel periodo medio-lungo e conseguentemente nel breve periodo è necessaria l’integrazione diretta da parte della Regione, mediante il riconoscimento di un incremento del finanziamento per l’erogazione dei Lea, ovvero l’aumento della quota capitaria, preso atto che il risultato d’esercizio negativo è considerato strutturale da parte della stessa Regione». F.Cam.
IL RISULTATO NEGATIVO È CONSIDERATO STRUTTURALE ANCHE A CAUSA DELLE RIDOTTA QUOTA PER ASSISTITO
IX
Mogliano
QUOTA CENTO La presenza del sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon è confermata per il prossimo 9 maggio
Venerdì 3 Maggio 2019 www.gazzettino.it
treviso@gazzettino.it
Big della Lega per Bortolato: arrivano Zaia e Durigon
Quartieri uniti per pulire i fossi «Bene comune» ` Tanti cittadini
in campo assieme ai volontari del verde MOGLIANO
Mercoledì il governatore in piazza A Preganziol attesa la Meloni (FdI) `
MOGLIANO Come promesso dopo la visita del ministro Gian Marco Centinaio, il centrodestra porterà in città altri dei suoi “big”, per sostenere la candidatura del leghista Davide Bortolato: mercoledì alle 19.20, in piazza dei Caduti, è prevista la visita del governatore Luca Zaia. A poco più di 3 settimane dal voto, la Lega gioca gli assi, contando di portare nel moglianese, il 9 maggio, anche il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon. Nella vicina Preganziol, sembra sempre più certa una tappa di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli D’Italia.
LE VISITE Una presenza che lo stesso candidato alla carica di primo cittadino definisce fondamentale: dopo il bagno di folla che ha accolto il ministro Centinaio nel Relais Totì il 13 aprile, lo scorso sabato mattina è stato il turno dell’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato, insieme al segretario nazionale del Carroccio, Toni Da Re. Ora tocca al governatore della Regione, pronto a sostenere la candidatura di Bortolato. «La vicinanza del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia –
PER IL CANDIDATO DEL CARROCCIO PREVISTA LA PRESENZA DI CONTE, ROMANELLO BARBISAN, MARCON E FEDERICO CANER
La sensibilità ambientale cresce, e i cittadini moglianesi diventano operatori ecologici per un giorno. Partirà il 18 maggio, alle ore 14.30, la terza edizione dell’iniziativa “Puliamo i nostri fossi e il nostro quartiere”, con una novità: il quartiere Ovest-Ghetto non sarà più il solo promotore dell’iniziativa perché, ad aggiungersi, ci sono anche altri cinque quartieri. Uniti dal comune intento di fare un lavoro prezioso per l’ambiente e la gente che ci vive. Ad aggiungersi sono i quartieri Est, Centro-Nord, Zerman, Marocco e Campocroce.
commenta Bortolato - è davvero fondamentale, perché rappresenta il buonsenso e incarna la figura de “l’ottimo governo”. Non a caso, pochi giorni fa è stato dichiarato il governatore più amato in Italia – spiega, con un occhio anche alle elezioni europee - Il 26 maggio si deve fare una scelta importante, e importante sarà avere massimo dialogo e intesa tra Comune, Provincia, Regione, Stato ed Europa: solo noi possiamo assicurare questa univocità politica. Sono onorato di accogliere il presidente, e sono sicuro che i moglianesi saranno felici e onorati di averlo nella nostra città».
VERSO IL VOTO Da sindaci di altri comuni, come Mario Conte e Matteo Romanello, fino al governo nazionale: il calendario delle viste diventa sempre più folto. «Altre personalità saranno qui per mostrarmi il loro sostegno - conclude il candidato leghista – Le visite già confermate sono quella di Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale ha partecipato alla redazione di “Quota 100». Non mancheranno Conte e Romanello, insieme al consigliere regionale Riccardo Barbisan, insieme al presidente della provincia di Treviso, Stefano Marcon, e l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner». Nel vicino comune di Preganziol, invece potrebbe arrivare anche la Meloni: mancherebbe solo l’ufficialità della data. Sempre di Fratelli D’Italia, sarebbero attesi anche l’eurodeputata Elisabetta Gardini, e il consigliere capogruppo in Regione candidato alle Europee, Sergio Berlato. Alessandro Vecchiato
L’EVENTO IL SOSTEGNO Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia assieme al candidato a primo cittadino Davide Bortolato
«Meno tasse per i negozi» MOGLIANO Punta a una riduzione della tassazione la compagine moglianese di Forza Italia, schierata con il candidato sindaco Davide Bortolato: un provvedimento che potrebbe far rifiorire il centro della città e il commercio moglianese. «Basta tasse! Una città che funziona offre ai suoi cittadini e ai suoi operatori commerciali servizi e possibilità. – commenta la candidata al consiglio comunale, Chiara Di Giusto - In questo quinquennio, al contrario, Arena e la sua amministrazione si sono completamente dimenticati dei commercianti e la situazione del centro, e non solo». La situazione, secondo la candidata azzurra è sotto gli occhi dei cittadini.
«Serrande chiuse, negozi sfitti e un generale stagnazione economica preoccupante. I prezzi dei plateatici sono fuori da ogni logica di lavoro e sviluppo - prosegue - gli affitti dei locali commerciali sono alti e poco accessibili; le possibilità di portare benefici alle attività commerciali di Mogliano sono venute meno per dare spazio e favorire eventi gestiti da operatori non moglianesi. Forza Italia si impegnerà per ridurre le tasse sui plateatici; abbassare l’Imu per rendere gli affitti più accessibili e introdurre canoni calmierati tra proprietari e commercianti per favorire l’insediamento di nuove attività; inoltre si dovrà intervenire anche sulla tassa per i rifiuti che oggi è spropositata per molte tipologie di attività commerciali». (al.ve.)
Sport e studio: le testimonianze di atleti-alunni SILEA Al via, questa sera, il programma di Sport in Festa a Silea, ciclo di eventi che vedrà come protagonista il mondo delle attività sportive tra dibattiti, incontri formativi e mostre d’arte. Organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’asssociazione “Vivi a Colori” e le associazioni sportive del territorio, la prima iniziativa è prevista per questa sera, alle 20.30, nell’aula magna della Marco Polo in via Tezze 3, con l’incontro informativo “Allenamenti, sport e studio”: interverranno alcuni atleti studenti che porteranno le loro testimonianze, insieme a Giovanni Cappelletto, docente del Planck e allenatore del Volley Treviso, Massi-
mo Zamuner, fisiatra e consulente del Treviso Basket; Marcella Bounous, psicologa dello sport e professoressa universitaria; il chirurgo e medico dello sport Patrizio Sarto; oltre all’assessore Silvano Piazza, che parlerà del progetto R-evolution.
l’area verde lungo il fiume Melma. Negli esercizi commerciali, inoltre sarà possibile vedere le opere del “Gruppo Pittura Carbonera” raggruppate nella mostra “Vetrine d’Arte”, sul tema “Donna e Sport–Equality, Strenght, Respect … Sport!”.
LE PROVE
L’AUSPICIO
Ma il cuore dell’iniziativa destinata ai ragazzi è la giornata di domenica, con giochi e sport. A partire dalle 11 in Piazza Trevisani nel Mondo, sarà possibile iscriversi e ricevere la mappa, la card e la maglietta, che consentiranno di provare tutti gli sport, disseminati tra il Centro culturale Tamai, la piazza e il Municipio l’area verde e sportiva della Marco Polo, in Biblioteca dei “Liberi Pensatori”, la parrocchia, sede dell’ex biblioteca e
«Auspichiamo che anche i più pigri possano trovare uno sport a cui appassionarsi - commenta l’assessore allo Sport Silvano Piazza - Sono orgoglioso della serata informativa dedicata alla conciliazione degli impegni sportivi e scolastici dei ragazzi, avendo constatato l’abbandono delle attività sportive a partire dalla frequenza alle scuole Medie, per poi raggiungere il picco a partire dalle Superiori».
L’INIZIATIVA Silvano Piazza assessore allo Sporto di Silea
70f5be45-2e9d-4542-bcdc-b78fcfc02284
«Non saranno presenti solamente i “volontari del verde”, commenta l’assessore all’ambiente, Oscar Mancini - ma anche tutti quei cittadini innamorati del proprio territorio, insieme alle istituzioni scolastiche e le associazioni: questo evento ha una grande e importantissima funzione, quella dell’educazione ambientale». La giornata sarà svolta con la collaborazione della Polizia Locale e Veritas, che fornirà ai volontari tutti i dispositivi di protezione individuale, oltre agli “strumenti del mestiere” come ramazzi e rastrelli. «Vedere tanti cittadini che raccolgono i rifiuti di cittadini incivili ha una funziona: dal punto di vista di tutela del territorio e del bene comune, che come tale va anche salvaguardato». Il fatto più bello, secondo Mancini è la partecipazione attiva dei ragazzi, ma anche dei bambini accompagnati dai genitori. «L’anno scorso, con un solo
quartiere, avevano aderito anche gli Scout – spiega Mancini – attirando una gran partecipazione. Sono felice anche della grande mano che danno i ragazzi più piccoli, perché l’educazione ambientale inizia fin da piccoli».
LA SENSIBILIZZAZIONE Un modo per scongiurare anche la teoria delle “finestre rotte”, spiega sempre l’assessore: «Il degrado richiama il degrado, tenere la città pulita deve essere un incentivo per lasciarla così: insomma, un modo per sensibilizzare anche i cittadini più maleducati. La funzione della cittadinanza attiva permette di assumere consapevolezza. Sono davvero ottimista, - conclude Mancini perché per la prima volta ci hanno contattato anche cittadini qualunque disposti a rimboccarsi le maniche, e non solo le solite persone legate ai quartieri. C’è un interesse attorno all’iniziativa, questo significa che la sensibilità verso l’ambiente cresce sempre più». A.V. © riproduzione riservata
L’ASSESSORE Oscar Mancini soddisfatto per la risposta
MIRANESE - RIVIERA
la sanità nel miranese-riviera
mirano. segretario dello spi
«I tagli agli ospedali vanno rivisti in giunta andremo tutti da Zaia»
Oggi alle 15 in duomo l’addio a Giorgio Sandon
Sindaci contro Semenzato «Ci sono i soldi per il distretto? Allora facciamolo subito» Martellato (Fiesso): «A Dolo resti il primario di Ostetricia»
Alessandro Abbadir DOLO. «L’approvazione delle
schede ospedaliere nella V Commissione regionale la riteniamo un’ingiustizia per il nostro territorio. Chiederemo un incontro al presidente Zaia. Confidiamo che i tagli dei posti letto agli ospedali di Dolo, Mirano e Noale, che rispetto ai 153 iniziali si sono ridotti di una ventina di unità, possano essere radicalmente rivisti quando approderanno in giunta». A dirlo per i 17 Comuni della Riviera del Brenta e del Miranese è Andrea Martellato, sindaco di Fiesso, vicepresidente del comitato dei sindaci del distretto di Mirano-Dolo dell’Usl 3. «Fra le decisioni confermate in quinta commissione regionale», spiega Martellato, «c’è il fatto che Dolo e Mirano rimarranno due punti nascita distinti ma per Dolo non ci sarà il pri-
mariato». «Privare l’ospedale di Dolo di un primario nel campo ostetrico-ginecologico porta a una perdita per un servizio che nella sua storia ha potuto vantare grossi nomi, anche universitari», spiega l’assessore del Comune di Mira Francesco Sacco, che è medico. Furibonde poi le polemiche di sindaci ed esponenti politici contro il consigliere regionale della Lega Alberto Semenzato che ha stigmatizzato i Comuni e quelli di Mira e Mirano in particolare: nel primo caso per l’annosa questione del distretto sanitario e Mirano che sta ancora aspettando l’attivazione del Sert. «I sindaci della Riviera del Brenta e del Miranese continuano a criticare la Regione», ha detto Semenzato nei giorni scorsi, «e il consiglio regionale, ma prima dovrebbero ricordarsi di tutto quello che dovrebbero fare loro stessi e le amministrazioni comunali nel settore dei servizi sociali». «Le proteste dei sindaci sono sacrosante», ribadisce a muso duro il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo, «Semenzato, anziché bacchettarli, pensi a sollecitare Zaia e la
giunta per sbloccare i finanziamenti già previsti mai arrivati a destinazione. Liquidare le preoccupazioni di un territorio dicendo di non protestare e pensare a far funzionare i servizi sociali», continua Pigozzo, «è inaccettabile. Quella di Semenzato è una voce stonata. È curioso, poi, come prenda ad esempio negativo due Comuni di centrosinistra, Mira e Mirano. Siamo sicuri sia casuale, visto che la protesta è trasversale, leghisti inclusi, quindi Semenzato va a screditare i suoi stessi colleghi di partito. Zaia garantisca adeguati finanziamenti: 30 milioni per Dolo e 20 per Mirano». Sulla questione del distrerto sanitario replica anche il sindaco di Mira Marco Dori: «Bene che i soldi per il nuovo Distretto sanitario siano pronti, a questo punto non ci sono più alibi per realizzarlo dato che, al contrario di quanto afferma Semenzato, non ne abbiamo assolutamente modificato l’ubicazione, confermando invece l’area già individuata dalla precedente amministrazione». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
1º puntata
FAMILISSIMI
Giorgio Sandon
da oggi al 12 maggio in villa morosini
Luoghi, segni e persone per “Mirano Fotografia” MIRANO. Apre oggi (l’inaugu-
razione dalle 16 alle 19.30) la quinta edizione di “Mirano Fotografia”, dedicata a “Luoghi, segni persone”, nella villa e nella barchessa di Villa Giustinian Morosini XXV Aprile. Aperta fino a domenica 12 maggio, orario sabato e domenica 10-12.30/15.30-19.30, da lunedì a venerdì 16-19.30. L’evento è promosso dal Comune di Mirano con Mirano-
Fotografia e il circolo fotografico L’Obiettivo di Dolo. La mostra ha più sezioni. “La ricerca paziente”, omaggio a Guido Sartorelli e Giovanni Cecchinato, a cura di Riccardo Caldura, al primo piano della villa; “Pause di scrittura”: Giuseppe Cardoni è l’autore scelto da Fausto Raschiatore. Gli autori invitati sono Ruggero Ruggeri, Mariapia Lionello, Maria Grazia Colcera, Patrizia Di-
stato un delegato attento, impegnato nelle lotte sindacali e nella fase di contrattazione collettiva per l’eliminazione dell’alluminio a Porto Marghera. Al termine dell’età lavorativa, Sandon si era dedicato allo Spi di Mirano occupandosi di pensioni, seguendo tutte le pratiche per verificare che ognuno godesse dei servizi maturati. I compagni del sindacato lo ricordano come un uomo forte, con un carattere determinato dietro cui celava un animo buono. Giorgio Sandon lascia la moglie Maria Teresa, il figlio Alessandro, la nipotina Alessia, tutti i parenti. E le molte persone con cui ha condiviso gli anni di lavoro e le battaglie a tutela dei diritti. — M.Ri.
scardi, Marzia Gazzea, Maria Teresa Moro, Paolo Pozzobon, Francesco Furlanetto, Enrico Sisti. Domenica 12 maggio dalle 10.30 alle 19.30 si terrà il “Portfolio non competitivo”, coordina Pier Paolo Fassetta; domani alle 16 in Villa la conferenza “Luoghi e spazi di un paesaggio contemporaneo” a cura di Manfredo Manfroi, relatori William Guerrieri (fotografo), Laura Fregolent e Maria Chiara Tosi (urbaniste dell’IuaV); domenica 5 maggio alle 16, nell’atrio della barchessa, l’incontro interprovinciale con le associazioni e i circoli fotografici, a cura di Sandro Bonaldo. —
-30%
-40%
3,55
0,59
5,30
%
Sconti fino al
MIRANO. Si tengono oggi alle 15, nel Duomo di San Michele Arcangelo, i funerali di Giorgio Sandon, segretario dello Spi di Mirano. Sandon si è spento venerdì, a 71 anni, portato via da un male incurabile. Era molto conosciuto a Mirano: da cinque anni era segretario dello Spi, carica che gli era stata riconfermata a settembre. Originario di Venezia, da tempo viveva a Mirano. Figura centrale della Compagnia dei Lavoratori portuali, negli anni ’80 Sandon era
0,99
al kg € 1,18
Olio extravergine di oliva COSTA D’ORO
Pasta di semola LA MOLISANA assortita g 500
litri 1
-40%
-40%
0,89
9,90
1,49
16,50
al kg € 2,36-2,54-2,97
Detersivo lavatrice in polvere DIXAN
Biscotti OTTIMINI DIVELLA assortiti senza olio di palma g 300, 350, 400
39,90 Magnum 3 BRONDI Tasti grandi - flip attivo - quadri band - fotocamera 1,3 Mpx - Display 3" - Bluetoohh - dual Sim - Radio FM
classico 100 misurini - kg 6 www.famila.it
www.facebook.com/familaunicomm
29
FINO AL 15 MAGGIO
PROMOZIONE VALIDA SOLO NEI FAMILA CHE ESPONGONO QUESTA CAMPAGNA PUBBLICITARIA E SOLO SUI PRODOTTI SEGNALATI NEL PUNTO VENDITA.
VENERDÌ 3 MAGGIO 2019 LA NUOVA
2
VENERDÌ 3 MAGGIO 2019 LA TRIBUNA
PRIMO PIANO
I nodi della sanità
«Addio chirurgie al San Giacomo» Appello della Cgil a sindaci e cittadini Fronte comune del sindacato con il comitato, domenica il corteo «Ospedale di Castelfranco depotenziato, reparti cancellati» Valentina Calzavara TREVISO. Ribolle il malconten-
to sul futuro dell’ospedale di Castelfranco. La Cgil scenderà in piazza domenica al fianco del Comitato Difendiamo il nostro Ospedale, e invita primi cittadini e candidati sindaci a fare fronte comune contro i tagli di reparti e di servizi al San Giacomo, decretati dalla Regione e contenuti nelle nuove schede ospedaliere per riformare la sanità veneta. «Giù le mani dai posti letto» il motto del corteo domenicale che si riunirà
Sul tavolo anche la questione project Proteste per l’assenza di centri di comunità alle 16 in piazza Giorgione per difendere il polo sanitario castellano. Prima declassato a ospedale “nodo di rete” con zero posti letto chirurgici, poi classificato come “spoke a due gambe insieme a Montebelluna” mantenendo 20 posti letto fino al 2020 di Chirurgia, mentre per alcune attività di medicina generalista ci sarà un graduale assorbimento da parte dello Iov, ma l’operazione non è stata ancora definita. «La Regione non ha mantenuto la promessa perché il San Giacomo è stato depotenziato con interi reparti cancellati.
Inutile dire che farà tutto lo Iov, persiste il problema dei posti letto e della rete ambulatoriale che le nuove schede ospedaliere andranno a smantellare», denuncia Mauro Visentin, segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso. I TAGLI
A pagare il prezzo più alto della nuova riforma sanitaria regionale sono le aree della Castellana e dell’Asolano, cioè l’ex Usl 8 che, con un taglio di 129 posti letto, scenderà a 472 posti letto effettivi con la perdita di Chirurgia e Terapia intensiva. Una sforbiciata pesante se paragonata all’ex Usl 7 di Pieve di Soligo, che perde 42 posti letto e si ferma a quota 604. «Lo squilibrio tra territori appare evidente, nessuno ha tenuto conto del rapporto tra posti letto e popolazione che per il 22% è rappresentata da over 65» sottolinea Paolino Barbiero segretario generale Spi Cgil di Treviso. Il pericolo maggiore, secondo il sindacato, riguarda l’esodo sanitario degli abitanti dell’ex Usl 8 in altri ospedali: Montebelluna si riverserà su Feltre, Asolo su Bassano e Castelfranco su Camposampiero. Un effetto domino legato alla scomparsa della Chirurgia al San Giacomo. I posti letto chirurgici verranno portati da 80 a 20, di cui 15 di Chirurgia generale e 5 di vascolare, in via provvisoria fino al 2020 e senza primario. «Questa è solo un’o-
il pUnto
2.777
Sono i posti letto complessivi indicati dalle nuove schede ospedaliere dopo un taglio di 97 posti letto per l’Usl 2. Asolo e Montebelluna ne conservano 472 ma ne perdono 129, Pieve ne mantiene 604 ma ne perde 42, Treviso ne guadagna 74 e sale a quota 1.701.
1,8
È l’indice posti letto per acuti ogni 1.000 abitanti nella Castellana, ma l’obiettivo indicato dagli standard regionali è di 3 posti letti ogni 1.000. Non vengono rispettati nemmeno i tassi per i posti letto riabilitativi, l’ottimo è di 0,5 per 1.000 abitanti ma l’ex Usl 8 ci si ferma a 0,12.
Le tipologie
Il Ca’ Foncello è l’ospedale “hub” di riferimento provinciale, ossia capace di accogliere i pazienti più complessi, è sede di delicati interventi cardio e neuro chirurgici. “Spoke” sono gli ospedali che coprono le emergenze, la media specialistica, le diagnosi e cure.
la polemica
«Lo Iov temporaneo? Grave» Il Pd attacca i piani di Zaia Dura l’opposizione comunale dopo le dichiarazioni di Boron in commissione regionale sanità Sindaco e Lega mediano: «Asse Padova-Castelfranco» CASTELFRANCO. Non si placa a Castelfranco la polemica sulle nuove schede ospedaliere: a gettare benzina sul fuoco arriva anche la dichiarazione del presidente della V commissione regio-
nale Sanità Fabrizio Boron (Lista Zaia) secondo il quale il trasferimento dello Iov a Castelfranco - che ha determinato la soppressione di 131 posti letto e il trasferimento di numerosi reparti sotto l'egida dell'Istituto Oncologico Veneto - sia di carattere «temporaneo», ovvero che rientrerà a Padova una volta che sarà completato il nuovo ospedale della città del Santo.
«Parole che preoccupano molto quelle di Boron sulla permanenza a Castelfranco dello Iov» dicono i consiglieri Pd Sebastiano Sartoretto e Claudio Beltramello, «è ora che la Lega smetta di dire bugie. Non è stato ottenuto nulla di quanto richiesto dal consiglio comunale. Evidentemente sono più importanti le poltrone che il futuro della sanità castellana».
perazione tampone per calmare gli animi prima di procedere ai tagli e far collassare l’intero sistema. Saremo in piazza per ribadire che non si può eliminare un solo posto letto finché non si potenzieranno il personale e le strutture territoriali» aggiunge Ivan Bernini, segretario Fp Cgil del Veneto. IL TERRITORIO
Hospice e ospedali di comu-
Ma la Lega ha una visione completamente opposta circa l'ospedale di Castelfranco: per il consigliere regionale Nazzareno Gerolimetto e per il sindaco Stefano Marcon, con l'implementazione dello Iov, il San Giacomo è l'unico ospedale a crescere nel Veneto con le nuove schede ospedaliere. Tutto ruota intorno al fatto che vi sarebbero dei protocolli di intesa tra Iov e Usl, dove il primo svolgerebbe anche attività non oncologica a Castelfranco, quindi salvaguardando le prestazioni sanitarie. Ma proprio su questo in consiglio comunale la polemica si è fatta sempre più forte: le opposizioni vogliono vedere nero su bianco
nità sono i grandi assenti, al centro di un annoso tira e molla, con annunci sulla carta ma niente di realizzato. «Ad oggi non esiste nella Castellana una struttura per accogliere i malati terminali, né sono stati attivati gli ospedali di comunità per gestire i pazienti fragili prima della dimissione a casa» evidenzia la Cgil. «In particolare gli ospedali di comunità sono rimasti lettera morta, prima indivi-
duati all’interno delle case di riposo, adesso li vogliono fare all’interno degli ospedali, ma il servizio ancora non c’è» prosegue Bernini, facendo leva sui sindaci ed invitandoli all’azione. «Nel Trevigiano gli amministratori locali si sono mossi con una certa timidezza fino ad ora e il risultato è che il territorio è stato penalizzato dal caos che sta muovendo la mano del legislatore regionale», prosegue Ber-
questi protocolli. E chi non crede che esistano è proprio il comitato “Difendiamo il nostro ospedale”, già promotore di una raccolta di firme a cui hanno aderito 20mila persone e di una manifestazione che ne ha portate in piazza cinquecento: «Non esiste nessuna con-
cordo in tal senso tra Padova e Treviso, perché semplicemente non può esistere un accordo che trasformi un istituto di ricerca oncologico nella stampella di un ospedale azzoppato. E infatti, il sindaco parla di “protocolli” ma poi sostiene che siano “riservati” e ancora ammette di non saperne indicare il contenuto!». Ora l'attesa è per domenica 5 maggio quando alle 16 si terrà una nuova manifestazione in piazza convocata dal comitato, cui hanno aderito il Pd e anche la Cgil, sull’ospedale di Castelfranco il clima – politicamente parlando – si sta facendo via via sempre più incandescente. — Davide Nordio
Il comitato all’attacco «Marcon parla di protocolli, vogliamo vedere le carte» venzione che affidi allo Iov tutte le prestazioni finora svolte dai reparti dell'ospedale generalista San Giacomo. Non esiste nessun ac-