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Lezione 7 Le guerre frenano lo sviluppo
IL SAHARA
Il deserto è il grande protagonista dell’ambiente dell’Africa settentrionale. Attraversato dal Tropico del Cancro, il Sahara è il deserto caldo più vasto del mondo: 9 milioni di km2, una superficie pari quasi a quella dell’Europa.
I dati climatici del Sahara.
Mesi anno
Ultimi 50 anni Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. media (°C) 24 27 30 33 36 41 45 44 40 35 30 26 34,3 T. min. media (°C) 10 12 13 15 16 18 20 20 17 15 13 11 15
Giorni di calura (T max ≥ 30 °C) 1 7 15 20 26 30 31 31 30 27 13 2 233
Nuvolosità (okta* al giorno) 1,8 1,4 1,0 0,7 0,3 0,1 0,0 0,0 0,0 0,4 0,9 1,5 0,7 Precipitazioni (mm) 19 14 10 6 3 2 1 0 1 4 10 15 29
Giorni di pioggia 4 3 2 2 1 0 0 0 1 2 3 4 22 Dune del Sahara.
Un ambiente vario
Il paesaggio del Sahara è più vario di quanto si immagini. Non vi sono solo grandi distese di sabbia – l’erg o serir – ma anche distese di pietre e ciottoli – il reg – e altopiani rocciosi – l’hammada – che occupano ampie zone. Nel deserto la vegetazione è quasi inesistente a causa dell’alta temperatura media (26 °C, con punte di 45 °C) e delle scarsissime precipitazioni (valore massimo 200 millimetri annui). Solo sui massicci montuosi (Tibesti, Hoggar) si registrano precipitazioni un po’ più abbondanti.
Le oasi
In corrispondenza dell’affioramento in superficie di acque sotterranee, il deserto si interrompe lasciando il posto a una vegetazione lussureggiante: le oasi. Nelle oasi l’acqua viene portata in superficie con un pozzo e con l’antico sistema delle foggara, cioè canalizzazioni artificiali costruite per captare ogni goccia d’acqua sotterranea. Le palme da dattero, alte e imponenti, proteggono con la loro chioma i sottostanti alberi da frutto e le colture: miglio, orzo, agrumi, ortaggi vari.
Oasi con pozzo.
Oasi con foggara.
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Un ambiente da proteggere
L’ambiente del deserto è stato stravolto là dove lo sfruttamento petrolifero è più intenso. Però nel complesso è un ambiente ancora intatto, protetto in alcune aree con l’istituzione di parchi nazionali. Il più vasto è quello del Tassili, un imponente massiccio montuoso che si eleva fin oltre i 2.000 metri nel piatto mare di sabbia del Sahara algerino, al confine con la Libia. Vasto circa la metà dell’Italia, presenta paesaggi sorprendenti: canyon scavati nella roccia, pareti modellate dal vulcanesimo, brevi corsi d’acqua ricchi di fauna (un secolo fa qui è stato trovato l’ultimo coccodrillo sopravvissuto nel Sahara). Il parco protegge sia l’ambiente sia le pitture rupestri, presenti in gran numero in questa zona, che forniscono preziose testimonianze umane a partire dal 10.000 a.C.
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Una pittura rupestre del Parco del Tassili.
WebQuest
Alla scoperta dei deserti