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I quattro nuclei concettuali per la strutturazione delle competenze personali

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Classe terza

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I QUAT TRO NUCLEI CONCET TUALI PER LA STRUT TURAZIONE DELLE COMPETENZE PERSONALI

L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, così come presentato nel Documento di indirizzo, concepisce una serie di Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personalisuddivise in quattro nodi o nuclei concettuali:

1. Dignità umana 2. Identità e appartenenza 3. Alterità e relazione 4. Partecipazione

Si noti come, rispetto alla formulazione della “Bozza” delle Linee guida, sia cambiato l’ordine di comparsa di questi quattro elementi (nella Bozza avevano il seguente ordine: 2, 3, 4, 1) e come tali elementi racchiudessero gli “Obiettivi di Apprendimento”, mentre nel documento finale essi strutturano l’elenco delle Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali.

Nell’ambito denominato Dignità umana, ponendo al centro il concetto di “persona umana”, si indicano gli obiettivi atti a riconoscere tutto ciò che rispetti o non rispetti i valori che rendono possibile la convivenza umana, con particolare riguardo al mondo dei bambini (si cita espressamente la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e la Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia). Tra le metodologie di lavoro applicabili in classe si indicano la ricerca e l’analisi di fatti e situazioni di cronaca nei giornali e nei quotidiani.

Nell’ambito denominato Identità e appartenenzasi spazia dalla consapevolezza del sé fino ai concetti di Repubblica e Stato, passando per le cosiddette “formazioni sociali”, e cioè la famiglia, il quartiere, i Comuni, le Province, le città metropolitane, le Regioni, gli enti territoriali, l’Italia, l’Europa e il mondo. Riguardo l’appartenenza, si distingue tra appartenenza “comunitaria” e appartenenza “sociale”. Sempre in quest’ambito, a livello del singolo individuo, sono contenuti i riferimenti all’igiene personale e, più in ampio, a uno stile di vita sano e sicuro, nonché l’indicazione ad analizzare se le proprie azioni siano autonome o dettate da condizionamenti esterni espliciti o nascosti.

Nell’ambito denominato Alterità e relazionesi indicano obiettivi concernenti i ruoli e le funzioni propri della famiglia da una parte, e della scuola dall’altra. È qui che si nominano “diritti e doveri”, che si invita ad accettare e a cogliere le diversità, a curare il proprio linguaggio evitando espressioni offensive, ad esercitare responsabilmente la propria libertà di pensiero e di azione. Trova spazio in quest’ambito anche tutto ciò che concerne la cooperazione e la solidarietà.

Nell’ambito denominato Partecipazioneuna parola chiave particolarmente citata è la “regola”, invitando ad analizzare il valore e la funzione delle norme nei vari contesti (scuola, famiglia, gioco, sport). Qui si invita anche ad approfondire la conoscenza dei servizi offerti dal territorio, invitando inoltre ad identificare proposte che li possano migliorare. Sempre in quest’ambito trova collocazione tutto ciò che concerne l’ambiente in termini di rispetto, compatibilità e sostenibilità. Infine, anche ciò che siamo abituati a chiamare “educazione stradale” è espressamente citato in questa sezione, con particolare rilievo alla figura del pedone e del ciclista.

Nel Documento di indirizzo di Cittadinanza e Costituzione questi quattro nodi o nuclei concettuali sono preceduti da un elenco di 13 “Obiettivi di Apprendimento” che citiamo qui di seguito:

1. Concetto di “pieno sviluppo della persona umana” e compiti della Repubblica a questo riguardo. 2. Significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini. 3. Concetto di “formazioni sociali” (art. 2 della Costituzione). 4. Le prime “formazioni sociali”, i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la famiglia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi cooperativi e solidaristici, la scuola. 5. La distinzione tra “comunità” e “società”. 6. Gli enti locali (Comune, Provincia, città metropolitana, Regione) e gli enti territoriali (Asl, comunità montane ecc.). 7. I segni costituzionali dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica. 8. La distinzione tra Repubblica e Stato e alcune sue conseguenze. 9. La tutela del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e della nazione. 10. I segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilisti. 11. Elementi di igiene e di profilassi delle malattie. 12. I principi fondamentali della Dichiarazione dei

Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia. 13. Il superamento del concetto di razza e la comune appartenenza biologica ed etica all’umanità.

Risulta curioso osservare che sia in questo elenco di obiettivi sia nei quattro nuclei concettuali che seguono non compare mai la parola “Costituzione” (compare una sola volta negli obiettivi ma semplicemente per citarne l’articolo 2). Nella Bozza per le Linee guida, invece, nell’ambito denominato Dignità umana compariva l’espressione “Principi fondamentali della Costituzione”. Preferiamo affiancare al Documento di indirizzo quanto affermavano le Bozze per le Linee guida perché il primo Documento ci dà l’impressione di essere più direttamente collegabile ai meccanismi della didattica e della programmazione nella Scuola Primaria. Disporremo, nelle pagine a seguire, nella colonna di sinistra quanto riportato dal Documento di indirizzo ufficiale e nella colonna di destra quanto troviamo nella Bozza per le Linee guida.

DOCUMENTO DI INDIRIZZO 4 marzo 2009

Dignità umana

• Riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane. • Riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali. • Riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia che si sono studiati. • Identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli.

Identità e appartenenza

• Documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle

“formazioni sociali” studiate. • Curare la propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti ecc.) e gli ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura ecc.) per migliorare lo “star bene” proprio e altrui. • Riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al Comune, alla Provincia, alla città metropolitana, alla Regione, ad enti territoriali, all’Italia, all’Europa e al mondo. • Trovare i modi per trasformare un’appartenenza comunitaria in una intenzionale, libera e volontaria appartenenza sociale oppure per identificare situazioni di appartenenza ad una

“comunità” o ad una “società”. • Trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata o piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato. • Riconoscere azioni proprie e altrui che siano tendenzialmente autonome oppure che siano per lo più dettate da condizionamenti e da dispositivi espliciti o nascosti.

BOZZA PER LE LINEE GUIDA 12 novembre 2008

Dignità umana

• Principi fondamentali della Costituzione. • Alcuni articoli della Dichiarazione dei Diritti del

Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei

Diritti dell’Infanzia. • Impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà.

Identità e appartenenza

• Il sé, le proprie capacità, i propri interessi, i cambiamenti personali nel tempo: possibilità e limiti dell’autobiografia come strumento di conoscenza di sé. • L’igiene della persona (cura dei denti), dei comportamenti e dell’ambiente (illuminazione, aerazione, temperatura) come prevenzione delle malattie personali e sociali e come agenti dell’integrazione sociale. • I simboli dell’identità nazionale (la bandiera, l’inno, le istituzioni) e delle identità regionali e locali. • Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé.

Alterità e relazione

• Riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare come luogo di esperienza sociale e di reciproco riconoscimento e aiuto, nel dialogo fra generazioni. • Riconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola, identificando le corrette relazioni degli alunni con gli insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro e riconoscendo il valore dei rapporti scuola-famiglia. • Esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e il giudizio morale. • Attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali. • Distinguere i diritti e i doveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri. • Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con “buone maniere” con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell’identità maschile e femminile. • Accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e soprattutto impiegandole come risorsa per la risoluzione di problemi, l’esecuzione di compiti e la messa a punto di progetti. • Curare il proprio linguaggio, evitando espressioni improprie e offensive.

Partecipazione

• Testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita familiare, gioco, sport ecc.). • Contribuire all’elaborazione e alla sperimentazione di regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della famiglia, della classe, della scuola e dei gruppi a cui si partecipa. • Avvalersi dei servizi offerti dal territorio, riconoscere quando sono affidabili per sé e per gli altri e, soprattutto, contribuire ad identificare proposte per renderli sempre meglio tali, quando non lo fossero. • Riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente (compatibilità, sostenibilità). • Rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista.

Alterità e relazione

• La famiglia come luogo di esperienza sociale: il rapporto genitori-figli. • I concetti di diritto/dovere, libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione, sussidiarietà. • Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette e argomentate. • Interagire, utilizzando buone maniere, con persone conosciute e non, con scopi diversi. • Interagire correttamente con i coetanei e gli adulti, anche tenendo conto dell’identità maschile e femminile. • Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti. • Suddividere incarichi e svolgere compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune, riconoscendo gli altri come risorse indispensabili per un lavoro (studio) cooperativo.

Partecipazione

• La funzione della regola e della legge nei diversi ambienti di vita quotidiana. • Le principali forme di governo. • I servizi offerti dal territorio alla persona, a partire dalle esperienze proprie e dei familiari. • Analizzare Regolamenti (di un gioco, d’Istituto), valutandone i principi ed attivare, eventualmente, le procedure necessarie per modificarli. • Elaborare e scrivere il Regolamento di classe. • Conoscere e avvalersi in modo corretto e costruttivo dei servizi del territorio (biblioteca, spazi pubblici). • La tipologia della segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista.

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