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Classe terza
A. PER UNA NUOVA CIT TADINANZA
Nuclei tematici percorribili:
1. Io, proprio io 2. Un mondo di persone 3. Vivere in Italia 4. In difesa dei bambini 5. La via della felicità
1. Io, proprio io
Pagine di riferimento: 5 - La mia autobiografia 6 - Il mio albero genealogico Obiettivi: - Approfondire la conoscenza di se stessi, documentando i propri interessi e le proprie capacità. - Approfondire la conoscenza delle proprie radici storiche familiari.
L’autobiografia, come pure il diario personale, sono elementi citati proprio dal documento di Cittadinanza e Costituzione come strumenti in funzione della conoscenza di se stessi. Dopo l’attività di pagina 5 possiamo introdurre gli alunni al concetto di “diario personale” (teniamo presente che con molta probabilità essi abbinano al termine “diario” lo strumento che usano a scuola per scrivere i compiti da eseguire a casa) e proporre loro di tenere un diario quotidiano per almeno una settimana. Scrivere di se stessi con questa tecnica può costituire un canale efficacissimo per l’approfondimento della conoscenza della propria persona (alcune metodologie psicoterapeutiche usufruiscono proprio di questa tecnica). La pagina 6 consente invece ai bambini di esplorare il proprio albero genealogico fino alla linea dei bisnonni. Potrebbe essere interessante, a conclusione di questo lavoro, evidenziare le eventuali connessioni di parentela tra i bambini a livello dei nonni e dei bisnonni: con tutta probabilità ne risulterà più di qualcuna.
2. Un mondo di persone
Pagine di riferimento: 4 - Razza?… Umana 8-9 - Il giovane gambero 10 - …la storia continua 11 - Ciò che conta davvero 12-13 - Il gatto e la gabbianella 20 - Storia a… due 22 - Il treno dei messaggi Obiettivi: - Superare il concetto di “razza” acquisendo la consapevolezza di una comune appartenenza biologica. - Considerare le differenze come risorsa. - Imparare a cooperare con gli altri. - Condividere esperienze attraverso il gioco.
Questo secondo nucleo tematico proietta gli elementi raccolti nella conoscenza di se stessi verso il più ampio orizzonte del rapporto con gli “altri”. Viene sottolineato l’aspetto della “differenza”, non tanto in senso problematico o patologico, quanto piuttosto come ricchezza che contribuisce da una parte a rendere
ciascuno “unico”, dall’altra ad arricchire tutti. Le pagine del quaderno operativo ci consentono di esplorare la diversità, sotto questo preciso punto di vista, in termini di: intraprendenza personale (pagine 8-9), provenienza geografica (pagina 11), molteplicità di ruoli e doti da mettere al servizio dell’altro (pagine 12-13). Le pagine 20 e 22 puntano invece sul concetto di “collaborazione”: saper realizzare qualcosa assieme agli altri, sia sul piano del lavoro sia su quello del gioco, costituisce un altro punto centrale richiamato dal Documento di Cittadinanza e Costituzione. La pagina 4, che possiamo collocare a nostro piacimento in questo percorso, adempie a quanto richiesto espressamente dal Documento quando invita al “superamento del concetto di razza”: si tratta della trasmissione di una conoscenza scientifica, da una parte, e della “correzione” di un’errata modalità di esprimersi nel linguaggio parlato dall’altra. Proponiamo a tal fine, mediante una breve lettura e le attività annesse, il celebre episodio avvenuto allo scienziato Einstein quando lasciò l’Europa e giunse in America.
3. Vivere in Italia
Pagine di riferimento: 17 - La Costituzione italiana 18 - L’emblema della Repubblica italiana 19 - Fratelli d’Italia
Obiettivi: - Approfondire la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione italiana. - Approfondire la conoscenza dei simboli iconografici della nazione. - Approfondire la conoscenza dell’Inno nazionale italiano.
Con questo terzo segmento del percorso entriamo nel merito di argomenti strettamente inerenti Cittadinanza e Costituzione: la Costituzione italiana, l’emblema della Repubblica e l’Inno nazionale. Circa il documento della Costituzione, viene proposto di lavorare sugli articoli 8 e 11, e cioè sulla libertà di confessione religiosa e sul ripudio della guerra. Abbiamo possibilità di ampliare verso numerose direzioni il lavoro su questi due argomenti, così importanti e attuali: possiamo analizzare le varie tipologie di confessioni religiose presenti in Italia, considerando magari quelle maggiormente presenti nel nostro territorio; possiamo ricercare e analizzare i principali focolai di guerra nel mondo odierno; possiamo infine cercare di indicare se i diritti espressi nei due articoli presi in considerazione siano di fatto rispettati e, per quanto individuato come disatteso, elaborare delle strategie di intervento risolutivo. L’emblema della Repubblica italiana e lo stendardo che accompagna il Presidente sono due elementi iconici che sicuramente i nostri alunni hanno sotto gli occhi molto spesso ma che, con tutta probabilità, passano inosservati. Indichiamo perciò alcuni “indizi” che li possano aiutare a riconoscerli per collocare il contenuto della simbologia appresa nel contesto in cui vengono individuati (li troviamo alla televisione, sulle monete, sulle segnalazioni dei luoghi pubblici statali ecc.).
4. In difesa dei bambini
Pagine di riferimento: 14 - Siamo tutti bambini… 15 - …E abbiamo gli stessi diritti 16 - Il diritto al gioco e al riposo Obiettivi: - Considerare le differenze come risorsa. - Approfondire la conoscenza dei principali diritti dei fanciulli.
Dal contesto prettamente nazionale italiano, siamo spinti ora verso un orizzonte mondiale con la proposta di riflessione e lavoro circa i “diritti dei bambini”. Le pagine 14-15 ci consentono un primo approccio stimolato dalla visione di una duplice serie di fotografie, le prime raffiguranti bambini felici e rispettati nelle loro esigenze, le seconde esplicative, al contrario, della lesione dei diritti più fondamentali dei bambini. Risulterà immediato, dalla semplice descrizione delle foto, considerare in maniera seria l’argomento proposto. Possiamo anche far ricercare ulteriori foto in giornali e riviste. La pagina 16 ci consente, successivamente, di collocare quanto fatto emergere finora prevalentemente a
livello emotivo in un contesto giuridico. Innanzitutto, viene nominata per la prima volta in questo triennio la “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia” (spetterà a noi introdurla, in base a quanto presentato nella prima parte di questa Guida) e nell’ambito di questo documento si propone di analizzare quanto forse può maggiormente sfuggire alla nostra attenzione: il diritto al riposo e al gioco. Tutti sanno che esistono purtroppo bambini che non hanno da mangiare o una casa o la possibilità di studiare, ma pochi forse realizzano che nel mondo c’è chi non può nemmeno riposare o giocare. Le attività che abbiamo proposto con l’utilizzo di giornali e riviste, non solo a livello iconografico ma anche dei contenuti, vanno a centrare una delle richieste propriamente indicate dal Documento di Cittadinanza e Costituzione laddove invita a “riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia che si sono studiati”.
5. La via della felicità
Pagine di riferimento: 7 - C’è bisogno di regole 21 - Quando ride un bambino
Obiettivi: - Percepire le regole come necessarie al fine di realizzare se stessi. - Considerare le differenze come risorsa.
Proponiamo di abbinare la pagina 7 e la pagina 21 per mettere in correlazione il “bisogno di regole” con il concetto di felicità. In tal senso il paragone proposto dalla pagina 7 calza davvero a pennello: il bambino è realmente come la “scintilla” che scocca nel motore a scoppio, la quale vorrebbe scoppiare verso tutte le direzioni possibili e percepisce come frustrante e limitante la barriera metallica del cilindro del motore che la costringe invece a “scoppiare” verso una direzione ben definita. Allo stesso modo, il bambino vorrebbe spesso poter “fare di tutto” e sente come limitante la serie di “divieti” che gli sono imposti dagli adulti o dalla codifica di alcune regole. Ma, così come la scintilla che scoppia verso tutte le direzioni non produce “forza lavoro”, anche l’essere umano che non sa incanalare in maniera progettata le proprie energie e la propria voglia di vivere non riesce a realizzare nulla di costruttivo. Se non si riesce a realizzare nulla nella vita si è “infelici”, se invece si accettano le impressioni a volte apparentemente “infelici” determinate dal rispetto delle regole si è in condizioni di costruire la propria vera e duratura felicità.
B. UN AMBIENTE DA VIVERE
Nuclei tematici percorribili:
1. Un mondo meraviglioso 2. Panorami d’Italia 3. Per la sicurezza di tutti
1. Un mondo meraviglioso
Pagine di riferimento: 24 - Casa – mondo 25 - Nel bosco 28-29 - Il bosco non c’è più! 30-31 - I tre pini 32-33-34 - Difendiamo il bosco!
Obiettivi: - Riconoscere la bellezza e l’importanza della natura che ci circonda. - Conoscere le principali cause di distruzione di un ambiente naturale. - Difendere la natura che ci circonda.
Il primo nucleo tematico di questa seconda sezione di argomenti è a carattere prevalentemente “ecologico”. Il mondo è presentato come “casa di tutti”. Particolare attenzione è dedicata al bosco, prima con la filastrocca di pagina 25, che permette di esplicitare quali regole sia necessario rispettare per non rovinare questo ambiente, poi con la “triste” storia delle pagine 28-29. In relazione a quest’ultima, proponiamo agli alunni di elaborare un finale diverso, nel quale i bambini protagonisti riescano a salvare l’integrità del bosco. Particolarmente utile in prossimità delle feste natalizie risulta invece la lettura di pagina 30. Dinanzi alla crescente sensibilità nei confronti dell’ecologia di questi ultimi decenni, soprattutto da parte dei bambini, risulta davvero poco comprensibile la sia pur consolidata tradizione dell’albero di Natale, intesa come taglio di un vero e proprio essere vivente prelevato dal suo contesto naturale. Per non rischiare una strana “schizofrenia” di comportamento, va con coraggio denunciata questa realtà e proposta in alternativa la realizzazione di alberi di Natale con oggetti poveri riciclati. Potremmo anche invitare i bambini a ritrasmettere il medesimo messaggio anche presso le proprie famiglie. Si potrebbe, quindi, far fotografare anche gli alberi di Natale realizzati a casa e realizzare con questi materiali un cartellone intitolato “Abbiamo salvato n. x alberi!”.
2. Panorami d’Italia
Pagine di riferimento: 26 - Panorami d’Italia 27 - Un mondo d’arte e di storia
Obiettivi: - Conoscere e apprezzare la varietà dei paesaggi naturali italiani. - Approfondire le caratteristiche storico-artistiche locali e le tipicità della propria regione.
Questo secondo segmento tematico ci consente un percorso inerente le caratteristiche ambientali della penisola italiana e i dati rilevanti del nostro territorio in termini di arte e storia. La pagina 26 propone la visita al sito web del Ministero dell’Ambiente: ciò ci dà modo di presentare agli alunni il ruolo di questo particolare Ministero e di visitare le pagine più interessanti del sito a prescindere dall’attività richiesta dal quaderno operativo. La pagina 27 ci può suggerire, in concomitanza con uno o più degli eventi tradizionali della propria zona, di ipotizzare una qualche forma di coinvolgimento dei bambini all’evento stesso (una mostra di disegni, una raccolta di interviste, la realizzazione di un book fotografico ecc.).
3. Per la sicurezza di tutti
Pagine di riferimento: 35 - I Vigili del Fuoco 36-37 - Il Corpo Forestale dello Stato 38 - Calamità naturali 39 - La Protezione Civile
Obiettivi: - Approfondire la conoscenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. - Conoscere l’importanza del lavoro del Corpo Forestale dello Stato. - Approfondire la conoscenza di alcune calamità naturali e dei comportamenti da tenere in relazione ad esse. - Approfondire la conoscenza del Dipartimento della Protezione Civile.
Per questo nucleo tematico suggeriamo di iniziare dalla pagina 38, invitando gli alunni a individuare anche altre tipologie di calamità naturali o, in ogni caso, di eventi pericolosi, come ad esempio gli incendi.
Potremo realizzare un cartellone con i dati accolti evidenziando, per ciascuna situazione, da una parte l’annotazione di eventuali episodi nella storia del territorio e dall’altra le principali indicazioni di comportamenti da tenere nel caso succedano questi fatti. Le pagine 35, 36 e 38 ci consentono, al di là delle attività proposte dal quaderno operativo, di strutturare una ricca serie di approfondimenti nonché di visite o inviti a persone reali che operano nel settore.
C. SANI PER VIVERE BENE
Nuclei tematici percorribili:
1. Sto bene con me 2. Crescere mangiando sano 3. C’è chi ha fame
1. Sto bene con me
Pagine di riferimento: 41 - Ciò che mi fa stare bene 42 - Le tagliatelle di nonna Pina Obiettivi: - Discriminare tra abitudini e comportamenti che creano o non creano benessere psicofisico. - Riconoscere e apprezzare un sano modo di vivere privo di stress.
Le pagine 41 e 42, prima di addentrarsi negli argomenti relativi alla corretta e sana alimentazione, puntano sulla consapevolezza che “star bene” è innanzitutto una situazione generale di benessere risultante da certo “stile” di vita. La conosciutissima canzone dello Zecchino d’Oro “Le tagliatelle di nonna Pina”, che i nostri alunni di certo conosceranno sia pur ignorandone probabilmente il significato più profondo, ci dà modo di analizzare il livello di “stress” che la vita odierna può determinare su ciascuno dei bambini. Potremo infatti farli lavorare sull’analisi dei vari impegni che essi portano avanti settimanalmente: corsi di musica, di danza, varie attività sportive, associative ecc. Ciascun alunno le potrà elencare, cercando di analizzarle in termini di collocazione temporale, dispendio/acquisizione di energie, desiderio o non desiderio di svolgere l’attività stessa.
2. Crescere mangiando sano
Pagine di riferimento: 43 - Merendine 44-45 - Per mangiare bene 46-47 - Per nutrirsi bene 48-49 - Cinque pasti per crescere bene Obiettivi: - Apprezzare cibi sani e naturali. - Conoscere le principali regole per una sana alimentazione.
L’alimentazione resta pur sempre un argomento centrale in questa fase di crescita psico-corporea dei nostri alunni, motivo per cui viene proposto un nutrito numero di attività in queste pagine del quaderno operativo. Rispetto agli scorsi anni inizieremo ad approfondire anche aspetti più scientifici dei temi trattati: le proprietà degli alimenti, le vitamine e la loro funzione. In aggiunta a quanto presente sul quaderno operativo, possiamo proporre agli alunni di utilizzare qualcuno dei vari metodi di calcolo del proprio peso ideale, appositamente studiato per questa fascia d’età. Ne proponiamo uno a seguire:
La tabella qui di seguito propone il peso ideale, differenziandolo tra maschi e femmine. Mostriamola agli alunni e facciamo loro eseguire il seguente calcolo:
Statura (in cm)
100 105 110 115 120 125 130 135 140 145 150 155 160 165
Maschi
16 17 18 20 22,5 24,5 26 29,5 33,5 37 40 44 49 55
Femmine
15,5 17 18,5 20 23,5 25 28,5 32,5 36 39,5 44 47 50 55 peso reale – peso ideale risultato ottenuto: peso ideale risultato ottenuto x 100
• se il risultato va da +10% a –10% si è nella norma • se è superiore al 10% si è in soprappeso • se è inferiore a –10% si è in sottopeso
3. C’è chi ha fame
Pagine di riferimento: 50 - La fame nel mondo 51 - L’Unicef 52 - Il cibo non va buttato!
Obiettivi: - Conoscere alcuni problemi causati dall’incuria dell’uomo. - Conoscere proposte concrete per risolvere problemi alimentari nel mondo. - Cooperare insieme per scopi di solidarietà.
Quest’ultimo nucleo tematico relativo alla sezione in corso spinge ad uscire da se stessi e ad allargare l’orizzonte all’intero pianeta: mentre noi sminuzziamo il più piccolo concetto relativo all’alimentazione, la maggior parte dei coetanei dei nostri alunni soffre la fame. Non si tratta di concedersi a un semplice buonismo d’occasione, si tratta di dati reali dai quali una coscienza civile non può esimersi. Preso consapevolezza di questa realtà, come minimo è un passo in avanti l’acquisizione dell’obiettivo di pagina 52, e cioè il non sprecare o buttare il cibo. La pagina 51, invece, ci consente di fare la conoscenza con l’importante realtà dell’Unicef. Possiamo anche organizzare un incontro con un membro di questa realtà che ben volentieri si presterà ad incontrare gli alunni delle scuole, fornendoli di numeroso materiale informativo.
D. SULLA BUONA STRADA
Nuclei tematici percorribili:
1. Veicoli a due… gambe 2. C’è strada e strada 3. Un Codice per la strada 4. L’asfalto non perdona
1. Veicoli a due… gambe
Pagine di riferimento: 54 - Impariamo ad essere pedoni prudenti 55 - Per attraversare sicuri 56 - Un pedone davvero imprudente! 57 - Click! 59 - Cruciverba della strada 60 - Chi cerca trova! 61 - Ricapitoliamo 76 - Il piedibus è arrivato! Obiettivi: - Comprendere le regole principali per essere un bravo pedone. - Capire le regole da rispettare per attraversare sicuri. - Capire quali sono i comportamenti corretti da adottare per la strada. - Conoscere il lavoro degli operatori di polizia stradale. - Conoscere il linguaggio del semaforo. - Individuare elementi che rendono sicuro l’uso della strada. - Definire la strada e le parti principali che la compongono. - Comprendere l’importanza di camminare o di utilizzare i mezzi pubblici per salvaguardare l’ambiente.
Il primo nucleo tematico proposto verte essenzialmente sull’approfondimento delle norme stradali riguardanti i pedoni. Si tratta quindi dell’argomento più inerente l’esperienza dei nostri bambini. Suggeriamo di organizzare in giardino o in palestra una ricostruzione di un contesto stradale (carreggiate di strade, marciapiedi, strisce pedonali ecc.) mediante gessi colorati, nastri, cartelloni. Potremo quindi far sperimentare a ciascun alunno le regole della strada che lo riguardano in quanto pedone e anche renderlo protagonista di ruoli come ad esempio quello del vigile urbano.
2. C’è strada e strada
Pagine di riferimento: 58 - Chi lavora sulla strada? 62 - Senso unico 63 - Doppio senso 64 - Tante strade
Obiettivi: - Conoscere il lavoro degli operatori di polizia stradale. - Comprendere le parti della carreggiata e alcune regole per circolare. - Capire che esistono strade con diverse caratteristiche.
Un secondo segmento tematico è costituito dall’analisi dei vari ruoli inerenti il contesto stradale e, soprattutto, della tipologia diversa di strade. Una volta approfondita la conoscenza di queste ultime, proponiamo agli alunni di codificare su un cartellone, mediante simboli, i diversi tipi di strade a grande percorrenza, urbane ed extraurbane presenti nel proprio territorio.
3. Un Codice per la strada
Pagine di riferimento: 66 - Il linguaggio dei segnali 67 - Forme geometriche 68 - Forme e colori 69 - Segnali veri, segnali solo… divertenti 70 - Divertiti un po’ 71 - Giochiamo ancora un po’ 72-73 - La storia di Codicino 74-75 - La tua città
Obiettivi: - Comprendere il linguaggio e la funzione della segnaletica stradale. - Riconoscere la forma dei segnali stradali. - Comprendere il significato delle forme e dei colori dei segnali stradali. - Conoscere le principali norme del Codice della Strada. - Realizzare un percorso stradale per verificare le proprie conoscenze relative alla sicurezza sulla strada.
Questa corposa sezione di pagine del quaderno operativo ci consente, invece, di approfondire maggiormente la segnaletica stradale. In aggiunta a quanto già affrontato gli scorsi anni, oltre a nuove tipologie di cartelli, si introduce per la prima volta il concetto di “codice” stradale. Suggeriamo, quindi, di organizzare un incontro reale con un vigile urbano in classe o presso la sede del distretto di zona. In aggiunta o in alternativa potrebbe essere interessante visitare con la classe gli ambienti di una scuola guida, parlando e intervistando gli istruttori. Al termine dell’una o dell’altra esperienza potremmo rilasciare ai nostri alunni un piccolo patentino o attestato che espliciti le conoscenze apprese.
4. L’asfalto non perdona
Pagina di riferimento: 65 - Le vittime della strada Obiettivo: - Essere consapevoli dei rischi che si corrono quando non si rispetta il codice della strada.
Quest’ultimo argomento, sia pur consistendo in una sola pagina, ci consente però di toccare una realtà difficile ma importante: non va dimenticato che la causa principale di mortalità nei giovani è determinata proprio dagli incidenti stradali. In aggiunta alle attività proposte dal quaderno operativo, se lo riteniamo opportuno data la delicatezza dell’argomento, possiamo proporre di trasformare i nostri alunni in piccoli giornalisti che ricerchino, tra i fatti di cronaca riportati nei quotidiani locali, le notizie inerenti gli incidenti stradali più recenti della propria zona, cercando di analizzarli per comprenderne le cause e tentando di individuare le strategie più efficaci atte ad evitarli.