Direzione Discipline • Storia 4

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STORIA IMPARIAMO CON METODO

2 Il racconto del cammino dell’umanità

4 Ricostruire il passato

6 Che cosa e come studierai quest’anno

8 Parole per… CONOSCERE Scrittura e libri

LE CIVILTÀ

10 Che cos’è una civiltà

12 Un quadro di civiltà

14 La nascita della città

16 Le civiltà degli agricoltori

18 I vantaggi della vita lungo i fiumi

20 La Mesopotamia

22 Vivere in città

24 I Sumeri, il popolo inventore

26 La tecnologia sumera

28 La scrittura

29 Le conoscenze e l’arte

30 La religione

31 LE FONTI Lo stendardo di UR

32 Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

34 I Babilonesi, il popolo delle prime leggi scritte

36 La società

37 Le leggi scritte

38 Le conoscenze

39 La religione

40 Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

42 per imparare

L’arte a Babilonia

44 Gli Ittiti, il popolo del ferro

46 Gli Assiri, il popolo dei guerrieri

48 L’esercito

50 Le attività

51 LE FONTI La biblioteca di Ninive

52 Parole per… CONOSCERE La storia di Gilgamesh

167 La scrittura

168 La religione

170 Il culto dei morti

172 Le piramidi e le tombe

173 Le conoscenze e la tecnologia

174 Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

176 per imparare

L’arte egizia

178 Gli Indi, il popolo del cotone

180 La società e le attività

181 La cultura e la religione

182 I Cinesi, il popolo della seta

184 La società e le attività

186 La cultura e le conoscenze

187 LE FONTI La Grande Muraglia •

188

L’esercito di terracotta

Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

190 Educazione civica L’istruzione

192 Le civiltà dei commercianti

194 Il Mar Mediterraneo

196 La tecnologia delle imbarcazioni

198 Il commercio sul mare

199 Le innovazioni

100 Le civiltà della Terra di Canaan

102 I Fenici, il popolo della porpora

104

106

Le conoscenze e la cultura

Gli Ebrei, il popolo monoteista

108 La società

110 Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

112

114

116

54 Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

56 Educazione civica

L’importanza delle leggi scritte

58 Gli Egizi, il popolo dei faraoni

60 La società

61 Il faraone

62 L’importanza del Nilo

64 Le attività

65 La vita quotidiana

66 La famiglia

Le civiltà del Mar Egeo

I Cretesi, il popolo della civiltà minoica

Le attività

117 La cultura

118 Il palazzo di Cnosso

120

Gli Achei, il popolo della civiltà micenea

121 La società

122 Micene

123 per imparare

L’arte a Creta • L’arte degli Achei

124 Parole per… CONOSCERE

Il cavallo di legno

126

128

130

Organizzo le idee … con la MAPPA VISIVA

Educazione civica

La pace • La Costituzione e la guerra

LE FONTI E in Italia?

STORIA IL RACCONTO DEL CAMMINO DELL’UMANITÀ

La Storia è la scienza che studia il passato. È il racconto di ciò che nel corso dei millenni è accaduto sul nostro pianeta e di cui sono stati protagonista gli esseri umani.

La parola “storia” deriva da una parola greca che significa ricerca, indagine. Per raccontare la storia dell’umanità si ricostruiscono i fatti del passato.

Che cos’è la Storia

Chi ha costruito la Storia

Gli storici e le storiche ci fanno conoscere i fatti importanti che sono accaduti in un determinato tempo e in un determinato luogo.

Gli antropologi e le antropologhe ricostruiscono le abitudini di vita della gente comune che è vissuta in quel determinato periodo e in quel determinato posto.

Gli storici e le storiche raccontano i fatti basandosi sulle fonti.

Le fonti sono documenti e prove certe che testimoniano la “verità dei fatti”.

Le fonti materiali (resti di oggetti, di abitazioni, di armi) e visive (pitture e incisioni rupestri) hanno consentito di raccontare come vivevano le persone

nella Preistoria. Grazie all’invenzione della scrittura sono giunti fino a noi, dal passato, i documenti scritti.

Ecco perché la scrittura segna il passaggio dalla Preistoria alla Storia Il

Storici, storiche, antropologi e antropologhe, per ricostruire i fatti storici, seguono un preciso metodo di ricerca:

• esaminano le fonti;

• collocano nel tempo e nello spazio i fatti;

• ricostruiscono le cause e le conseguenze avvenimenti;

• rendono pubblici i risultati delle loro ricerche.

metodo storico
Le fonti

STORIA

RICOSTRUIRE IL PASSATO

Per ricostruire la Storia è importante sapere quando un avvenimento è accaduto, quanto è durato e dove è avvenuto, cioè la sua posizione geografica e le caratteristiche del territorio. Sono importanti i documenti scritti, che hanno permesso di ricostruire con certezza i fatti, gli avvenimenti e la loro successione cronologica.

Per comprendere un fatto storico è importante sapere dove esso è avvenuto. Per rappresentare i luoghi dove si sono verificati gli eventi si usano le carte geo-storiche.

Dove (il luogo)

Quando (il tempo)

Per ricostruire la Storia, è importante sapere quando un avvenimento è accaduto e quanto è durato

Gli storici e le storiche, per ordinare cronologicamente i fatti, cioè per metterli in successione, utilizzano la linea del tempo, uno strumento grafico che aiuta a “vedere” quando è iniziato un avvenimento, quando è terminato e dunque quanto è durato.

La linea del tempo aiuta anche a capire che cosa è accaduto contemporaneamente in luoghi diversi.

La scrittura

La scrittura è una delle principali invenzioni dell’umanità. Essa è nata dalla necessità di registrare le quantità di merci.

Le prime forme di scrittura erano disegni. Poi, pian piano, si è giunti a utilizzare simboli e segni. Diversi popoli della Terra hanno elaborato forme di scrittura, più o meno nello stesso periodo. Ciò avvenne in Mesopotamia, in Egitto, in Cina e anche tra le prime popolazioni del Centro e Sud America.

Inizialmente la scrittura non aveva lo scopo di comunicare parole, ma era la rappresentazione grafica di numeri

Nascita di Cristo
Sumeri
Babilonesi Ittiti Assiri
Egizi Indi
Cinesi

STORIA

CHE COSA E COME STUDIERAI QUEST’ANNO

Quest’anno conoscerai le più importanti civiltà del lontano passato.

Le civiltà dei fiumi

I popoli delle civiltà dei fiumi si dedicavano soprattutto all’agricoltura. Si insediarono lungo il corso di grandi fiumi.

Quest’anno studierai:

• i popoli della Mesopotamia;

• gli Egizi;

• i popoli dell’Oriente: Cinesi e Indi.

civiltà del Mar Mediterraneo

I popoli delle civiltà del Mar Mediterraneo si dedicavano alla pastorizia e al commercio via mare. Si insediarono sulle isole e lungo le coste del Mar Mediterraneo.

Quest’anno studierai:

• i Fenici;

• gli Ebrei;

• i Cretesi;

• gli Achei

Le

Come si conosce una civiltà

Per conoscere una civiltà dovrai:

• collocare la civiltà:

• in un luogo;

• in un tempo.

• conoscere:

• i fatti storici più importanti;

• la forma di governo;

• l’organizzazione sociale;

• la vita quotidiana (attività, invenzioni, arte, religione).

etodo studio M di

Studiare vuol dire trovare il modo per ricordare le informazioni principali di un argomento ed esporle.

Non è facile, ma noi ti aiuteremo suggerendoti un metodo

A colpo d‘occhio racchiude l’idea principale dell’argomento. Leggilo sempre. Troverai i testi divisi in paragrafi.

I PUNTI CHIAVE ti evidenziano l’idea principale di ciascun paragrafo.

Le PAROLE CHIAVE , invece, ti aiutano a orientarti “a colpo d’occhio” nel testo.

Per ricordare le INFORMAZIONI e imparare a ESPORRE troverai esercizi diversi che ti aiuteranno a costruire il tuo metodo di studio.

Potrai esercitare la tua INTELLIGENZA VISIVA attraverso:

CARTE GEOGRAFICHE

OSSERVAZIONI DELLE FONTI

LINEE DEL TEMPO

IMMAGINI DI QUADRI DI CIVILTÀ

Parole per... di CRISTINA DELL’ACQUA

CONOSCERE

Benvenute e benvenuti nella biblioteca della mitica

maestra Margherita! Guardate: è una biblioteca con il tetto trasparente!

Margherita ha un superpotere: lei conosce tantissimi racconti, che ama narrare alla sua classe.

Durante tutto l’anno, la maestra Margherita condurrà la classe in un percorso in cui, grazie a storie del passato, si avrà uno sguardo nuovo sul presente.

SCRITTURA e LIBRI

Oggi Margherita spiegherà che le parole scritte danno forma ai nostri pensieri e alle nostre emozioni. Ma non è sempre stato così: la scrittura è stata una delle invenzioni più importanti della nostra storia.

Quando avete inziato la scuola Primaria, una delle vostre prime conquiste è stata imparare l’alfabeto. L’alfabeto ha una storia che arriva da lontano.

Sembra una staffetta: il nostro alfabeto deriva dall’alfabeto latino.

L’alfabeto latino deriva da quello greco, formatosi intorno al 750 a.C.

L’alfabeto greco a sua volta si costruisce su quello dei Fenici, che per primi hanno inventato un sistema per comporre le parole: 22 segni grafici che rappresentano un suono di una consonante.

I Greci aggiungono le vocali e il gioco è fatto!

Basta solo imparare a leggerlo e a scriverlo, e noi siamo fortunati: possiamo farlo tutti!

Pensate che i Sumeri, un popolo che viveva nella regione oggi abitata dall’Iraq, nel IV millennio a.C., per imparare a leggere e scrivere potevano impiegare anche 20 anni di studio e non tutti potevano permetterselo.

La scrittura sumera, detta cuneiforme, è la prima vera scrittura fatta di piccoli segni che sembrano chiodi o cunei incisi su tavolette di argilla.

LIFE SKILLS PAROLE per CONOSCERE

Anche gli Egizi avevano una loro scrittura: i geroglifici. Era una scrittura molto complessa, con più di 750 segni da imparare.

La scrittura era nata per annotare cose pratiche, come lo scambio di merci o di denaro, ma con il tempo ha trovato il modo di esprimere idee, sentimenti, pensieri.

E possiamo farlo tutti, con qualsiasi alfabeto di qualunque parte della Terra.

Chissà quante persone, in passato, hanno amato, giocato, riso e pianto! Ma senza la scrittura non hanno potuto comunicarcelo.

– E comunicare è una bella parola – aggiunge la maestra Margherita, – perché vuol dire mettere in comune

Come hai letto, di alfabeto non ce n’è uno solo, perché la storia dell’umanità è anche la storia delle sue scritture, e quindi dei suoi alfabeti. Quanti ne conoscete nella vostra classe? Ricordatevi sempre che la differenza... è ricchezza!

La scrittura è stata una rivoluzione tecnologica importantissima. E grazie alla scrittura abbiamo oggi libri e eBook.

Anche i libri hanno la loro storia, che parte dalle tavolette di cera e dai rotoli di papiro e arriva fino alla nostra biblioteca dal tetto trasparente. E biblion, in greco, significa proprio libro.

Parole per...
di CRISTINA DELL’ACQUA CONOSCERE

CHE COS’È UNA CIVILTÀ

A colpo d‘occhio

La parola civiltà deriva dal latino civitas, che vuol dire città. Ed è proprio dalla nascita delle prime città che si comincia a parlare di civiltà.

la civiltà degli Indi.

Fin dal Paleolitico, nelle loro migrazioni, i primi Homo hanno sempre cercato luoghi adatti in cui fermarsi. Questi luoghi erano quelli in cui era possibile trovare acqua da bere. Quando nel Neolitico si cominciò a praticare l’agricoltura divenne necessario avere a disposizione grandi quantità di acqua. Per questo le tribù si stanziarono lungo il corso dei fiumi .

I villaggi divennero sempre più popolosi e cambiarono le abitudini di vita, che venivano condivise da gruppi sempre più numerosi di persone. Migliorarono le conoscenze tecnologiche , si produssero le prime forme d’arte e iniziò la specializzazione nei differenti lavori . Questi sono gli elementi che hanno dato origine alle civiltà.

Le civiltà dei fiumi

In un secondo momento le civiltà si svilupparono anche lungo le coste del mare .

Fu così che fiorì lo scambio di commerci e idee tra civiltà anche lontane fra loro.

PUNTI CHIAVE

1. L’importanza dell’acqua

2. Le nuove abitudini

3. Le prime civiltà

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Completa a voce la sintesi e utilizzala per esporre.

• La parola civitas significa…

PRINCIPALI. etodo studio M di Le prime civiltà sorsero lungo i fiumi.

• Le tribù dedite all’agricoltura avevano bisogno di… perciò si stanziarono…

• La popolazione… e cambiarono le…

• Lungo i fiumi e poi sulle coste del… nacquero le prime…

S

trategia

La SOTTOLINEATURA aiuta a evidenziare le INFORMAZIONI

Le civiltà del Mediterraneo

Imbarcazione egizia. Le acque erano sfruttate sia per la pesca sia come “strade naturali” per il commercio di prodotti.

UN QUADRO DI CIVILTÀ

A colpo d‘occhio

Un quadro di civiltà è un insieme di parole e immagini che illustra e spiega i diversi aspetti di una civiltà.

Il luogo

Tutte le civiltà sono sorte e si sono sviluppate in particolari zone geografiche . Conoscere il clima e le caratteristiche di quei territori aiuta a comprendere quali attività e coltivazioni si praticavano e se erano possibili le vie di comunicazione.

Il tempo

Le prime civiltà si svilupparono in tempi diversi. Alcune progredirono contemporaneamente ad altre e, venendo in contatto, si influenzarono a vicenda. È importante quindi sapere quando una civiltà è sorta, quanto è durata e conoscere le relazioni con altre civiltà.

La società

Per conoscere la società di un popolo è importante sapere come era organizzato, quali erano le classi sociali, chi e come governava.

Le attività e la tecnologia

Conoscere una civiltà vuol dire sapere in che modo le persone si procuravano il necessario per vivere: quali attività e lavori svolgevano, se erano sviluppati l’agricoltura, l’artigianato e il commercio con altri popoli, la tecnologia.

Le abitudini e la cultura

Per ogni civiltà, attraverso le fonti, si possono ricostruire le abitudini della vita quotidiana : com’erano le case, gli edifici pubblici, l’abbigliamento, l’alimentazione, i divertimenti. Ogni civiltà ha espresso i suoi pensieri e sentimenti producendo oggetti, immagini, scritti. Studiando l’arte possiamo quindi più facilmente capire la loro visione del mondo.

La religione

Ogni popolazione aveva le proprie divinità . La religione ha sempre influenzato le abitudini di vita e i comportamenti dei popoli e dei re.

PUNTI CHIAVE

1. Il luogo

2. Il tempo e i fatti

3. La società

4. Le attività e la tecnologia

5. Le abitudini e la cultura

6. La religione

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sei un/una cronista arrivato/a dal futuro in questo villaggio. Utilizzando le parti sottolineate, i punti chiave e osservando l’immagine, racconta ciò che questo quadro di civiltà illustra.

trategia S

Se immagini di IMMERGERTI NELLA VITA QUOTIDIANA di antiche popolazioni, riuscirai più facilmente a ricordare ed esporre le tue conoscenze.

PUNTI CHIAVE

1. Le città-stato

2. La divisione del lavoro

3. Il re

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Leggi le domande e ritrova nel testo le risposte.

• Che cos’è una città-stato?

• Che cosa s’intende per divisione del lavoro?

• Chi divenne re?

Utilizza le informazioni per esporre.

Bassorilievo persiano. Il re è raffigurato a cavallo.

LA NASCITA DELLA CITTÀ

A colpo d‘occhio

Le città nacquero quando aumentò la popolazione. Con la nascita delle città le persone si specializzarono in lavori diversi. A capo delle città vi era un re.

Grazie allo sviluppo dell’agricoltura fu possibile assicurare il cibo a un maggior numero di persone; la popolazione aumentò e i villaggi si trasformarono in città.

La città era quindi più popolosa rispetto ai primi villaggi ed era organizzata in modo molto diverso. Era, infatti, autonoma e indipendente dalle altre città; era una città-stato.

La divisione del lavoro

Nelle città si cominciò a ripartire i compiti tra gli abitanti, perché il lavoro dei campi, l’allevamento del bestiame, la costruzione di utensili richiedevano capacità specifiche. Nacque la divisione del lavoro con persone che si specializzavano e si dedicavano solo a un’attività. Cambiarono i rapporti tra le persone; alcune acquisirono maggiore importanza o per il loro lavoro o perché erano chiamate ad aiutare il capo nello svolgimento dei suoi compiti. Si formarono le classi sociali .

Si cominciarono a notare grandi differenze tra le classi in cui si andava organizzando la società. Il modo di governare mutò: il capo villaggio divenne il re .

Le classi sociali

Nella città si affidò il governo a un re 1 . Era riconosciuto da tutti come capo e le sue decisioni erano rispettate dall’intera comunità.

Il re era anche il “gran sacerdote”, responsabile delle cerimonie religiose più importanti.

Il re era affiancato dai nobili 2 , le persone più ricche della città, e dagli scribi 3 , gli unici che conoscevano la scrittura.

I sacerdoti 4 ricoprivano un ruolo importantissimo perché si credeva che sapessero stabilire un contatto tra gli uomini e gli dèi. Essi, insieme ai funzionari 5 , ritiravano e registravano i tributi, che, per la maggior parte, erano riserve alimentari conservate nei magazzini del tempio.

Alcuni abitanti divennero guerrieri 6 e si occuparono della difesa della città.

I contadini e i pastori 7 coltivavano i campi e allevavano il bestiame.

Gli artigiani 8 , i vasai, i tessitori, i falegnami e i fabbri producevano oggetti utili alla vita quotidiana.

I mercanti 9 acquistavano e vendevano prodotti e manufatti e si mettevano anche in contatto con le popolazioni vicine contribuendo allo scambio di idee e conoscenze.

Gli schiavi 10 erano i prigionieri di guerra, svolgevano i lavori più faticosi e appartenevano a un padrone.

di

PUNTI CHIAVE

1. Il governo

2. I guerrieri etodo studio

3. Le attività

4. Gli schiavi

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Aiutandoti con le parole chiave, spiega quali erano le classi sociali e quale funzione avevano.

Strategia

Se leggi a colpo d’occhio le PAROLE CHIAVE, puoi farti un’idea del contenuto del testo.

La civiltà degli agricoltori

Le migrazioni

Gli esseri umani hanno sempre cercato di trovare condizioni climatiche favorevoli alla vita.

Quando il clima variava notevolmente si spostavano per fuggire dai grandi freddi o dal caldo torrido.

Gli stanziamenti

I primi grandi insediamenti umani sorsero nelle pianure lungo il corso dei grandi fiumi. Qui il terreno era pianeggiante e fertile e vi era grande disponibilità di acqua.

Grazie a queste condizioni molte tribù abbandonarono la vita nomade e divennero sedentarie.

L’agricoltura

Tra la vegetazione spontanea che cresceva lungo i fiumi vi era il frumento selvatico. Le tribù sedentarie osservarono il ciclo vegetativo di questa pianta (la piantina che cresce, la comparsa della spiga, il chicco che cade a terra e poi dà origine a una nuova pianta). Cominciarono così a seminare e coltivare: nacque l’agricoltura.

La tecnologia

L’esigenza di costruire arnesi adatti alla coltivazione e di controllare le acque con canali e dighe diede un grande impulso alla tecnologia

Lungo i fiumi Tigri, Eufrate, Nilo, Indo, Fiume Giallo, Fiume Azzurro
Nascita di Cristo
Sumeri
Cinesi

I VANTAGGI DELLA VITA LUNGO I FIUMI

A colpo d‘occhio

Le prime civiltà si stabilirono lungo le rive dei fiumi perché il terreno era fertile. Con i primi insediamenti l’ambiente naturale si trasformò in ambiente antropico.

Terreno fertile

Circa 12 000 anni fa cominciò una grande migrazione di tribù che si stabilirono in zone pianeggianti ricche di acqua dolce perché attraversate da grandi fiumi.

Le persone che giunsero nelle terre pianeggianti bagnate dal Nilo, dal Tigri e dall’Eufrate, dall’Indo, dal Fiume Giallo e dal Fiume Azzurro trovarono terreni paludosi che durante le piene erano completamente ricoperti d’acqua. Terminata la stagione delle piogge, le acque dei fiumi si ritiravano e sul suolo rimaneva un fango fertile, il limo. Questo fango fertilizzava il terreno, permetteva la crescita di vegetazione e di piante e garantiva un buon raccolto.

Controllo delle acque

I grandi fiumi avevano una portata d’acqua abbondante, ma irregolare. Alle stagioni delle grandi piogge, durante le quali i corsi d’acqua straripavano, si alternavano stagioni secche, durante le quali erano asciutti.

Le popolazioni che si stabilirono lungo le sponde dei grandi fiumi costruirono argini per controllare le piene, bacini di raccolta per avere le riserve d’acqua durante la siccità e canali per trasportare l’acqua fino ai campi più lontani. In questo modo riuscirono a prosciugare le paludi, cioè a bonificarle, e a governare il flusso delle acque.

Vie di comunicazione

Trasportare i raccolti o i manufatti era molto faticoso poiché non esistevano carri e strade. Il fiume, che nelle zone pianeggianti era navigabile, fu la prima strada “naturale” e i tronchi, scavati all’interno, furono i primi “mezzi di trasporto”. Fu grazie al fiume che si sviluppò il commercio di prodotti agricoli e artigianali.

Difesa naturale

I villaggi che sorsero lungo i fiumi avevano una barriera difensiva naturale, almeno per quella parte che si affacciava sulle rive. Erano protetti così dagli animali feroci e dai nemici.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Terreno fertile

2. Controllo delle acque

3. Via di comunicazione

4. Difesa naturale

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Lungo quali fiumi si stanziarono le tribù nomadi?

• Che cos’è il limo?

• Che cosa costruirono le popolazioni per governare le acque?

• Che cosa vuol dire che il fiume era una via di comunicazione e difesa naturale?

Utilizza le parti sottolineate per esporre.

trategia S

Sottolineare aiuta ad evidenziare le INFORMAZIONI PRINCIPALI.

Perciò non devi sottolineare tutto, ma capire quali sono le idee principali dei paragrafi.

Vocabolario

Straripare (o esondare): andare fuori dalle rive e allagare il terreno.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le città-stato

2. Le popolazioni della Mesopotamia

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Perché la Mesopotamia è stata una terra di conquista?

• Quali erano le caratteristiche delle città-stato?

• Quali furono le popolazioni che si insediarono in Mesopotamia?

Utilizza le parti sottolineate per esporre.

LA MESOPOTAMIA

A colpo d‘occhio

Mesopotamia vuol dire “terra tra i due fiumi”: è la pianura attraversata dai fiumi Tigri ed Eufrate

I popoli che qui diedero origine a civiltà significative furono: i Sumeri, i Babilonesi, gli Assiri, gli Ittiti.

La Mesopotamia era il passaggio naturale per le popolazioni che migravano tra l’Asia e l’Europa.

La Mesopotamia fu tra i primi territori urbanizzati dall’essere umano. I gruppi che si insediarono lungo le rive del Tigri e dell’Eufrate trasformarono i villaggi in città popolose.

Ogni città era una città-stato, cioè un territorio governato da un re con leggi che regolavano i rapporti tra i cittadini e con un esercito di guerrieri per la difesa. La città era posta sotto la protezione di una divinità. I sovrani, che desideravano espandere i loro territori, invadevano questi territori. Fu così che nelle terre che circondavano questa fertilissima pianura giunsero in tempi diversi i Sumeri, gli Assiri, gli Accadi, i Babilonesi, gli Ittiti, i Caldei. Tutte queste popolazioni contribuirono alla nascita della Civiltà Mesopotamica.

Le città

La città non era semplicemente un ampliamento dei villaggi del Neolitico. Aveva la struttura del centro abitato, che prevedeva zone in cui abitavano persone che svolgevano attività diverse: il re, i sacerdoti, i funzionari, i mercanti…

La città diventava così simbolo della potenza e della ricchezza dei suoi abitanti.

Il palazzo più importante era la ziqqurat, il tempio 1 , casa del dio protettore della città. Nella ziqqurat si trovavano i magazzini 2 , in cui erano conservate le scorte di cibo offerte dai contadini e dai commercianti.

Nella terrazza più alta vi era la stanza 3 con l’altare per gli dèi e l’osservatorio del cielo, ai quali accedevano solo i sacerdoti e gli astronomi 4 .

Importanti edifici erano il palazzo del re 5 , la “grande casa”, e la “casa delle tavolette” ovvero la scuola 6 .

Quando le guerre tra città divennero più frequenti si cominciarono a costruire mura difensive 7 .

All’esterno delle mura c’erano i bacini 8 di raccolta delle acque e il sistema di canali che servivano a irrigare i campi e gli orti.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. La struttura della città

2. La ziqqurat

3. Gli edifici importanti

4. Attorno alla città

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Cerca nel disegno gli edifici, sottolinea nel testo la loro funzione ed esponi.

trategia S

Le IMMAGINI stimolano l’intelligenza visiva e favoriscono la memorizzazione delle informazioni.

Testa di donna assira: gli occhi sono truccati.

Vocabolario

Monile: gioiello.

VIVERE IN CITTÀ

A colpo d‘occhio

Nelle città mesopotamiche le persone avevano le stesse abitudini di vita

Molto differenti erano, invece, le abitazioni, gli abiti e lo stile di vita tra le diverse classi sociali.

Le case

Le case dei popoli della Mesopotamia erano costruite molto vicine le une alle altre. Edificate con i mattoni di argilla, avevano il tetto piatto e piccole finestre per mantenere l’ambiente fresco. L’interno era molto semplice: sul pavimento in terra battuta erano disposte le stuoie, che servivano da giacigli. Gli unici mobili erano un tavolo basso, una panca e alcuni scaffali. Durante i periodi più caldi le persone dormivano sui tetti. Le case degli artigiani e dei mercanti avevano una tettoia esterna sostenuta da due pali: era la loro bottega.

Gli abiti

Le persone indossavano semplici abiti di pelle e camminavano a piedi nudi. I vestiti in tessuto erano riservati ai nobili e ai ricchi mercanti. Anche gli uomini indossavano lunghi gonnelloni intessuti con ciuffi di lana. Tutti si ornavano con monili: la gente comune li confezionava con argilla, rame e pietre colorate; le persone importanti li facevano produrre in oro e pietre preziose.

La cura della persona

I popoli mesopotamici avevano una grande cura della propria persona, si lavavano con l’acqua corrente dei canali e si ungevano il corpo e la barba con olii profumati che proteggevano dal sole e dai parassiti. Solo i ricchi però prestavano particolare attenzione al loro aspetto. Gli uomini si rasavano il capo e le donne spesso portavano parrucche. Il trucco sugli occhi era in uso per entrambi i sessi. Contornare gli occhi con polvere nera impastata con grasso animale serviva per proteggere gli occhi dalle infezioni.

Statuetta il gonnellone

L’alimentazione

La terra fertile della Mesopotamia offriva varietà di cibi: cereali, legumi, ortaggi, frutta. Sulle tavole non mancavano però la carne, il pesce di fiume, il latte. Con la farina si producevano diversi tipi di focacce e con i cereali la birra.

Il divertimento

Sicuramente a quei tempi le persone avevano poco tempo per divertirsi, ma durante gli scavi sono stati ritrovati giochi da tavolo e semplici strumenti musicali. Gli antropologi e le antropologhe hanno ritenuto che il canto e la musica fossero importanti. Probabilmente erano praticati durante i banchetti, i momenti di festa e le cerimonie religiose.

La scuola

La scuola era frequentata solo dai maschi. Era molto costosa, per cui solo i bambini più ricchi ricevevano un’istruzione per diventare scribi.

Le femmine stavano in casa e imparavano i lavori domestici.

Le scuole mesopotamiche possono essere considerate le prime scuole dell’umanità. Erano chiamate “le case delle tavolette” perché si scriveva su tavolette d’argilla.

PUNTI CHIAVE

1. Le case

2. Le abitudini di vita

3. La scuola etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, le parti che ti aiutano a ripetere le informazioni principali.

• Le case: con quale materiale erano costruite; come erano fatte.

• Gli abiti e la cura della persona: la differenza tra gli abiti delle classi elevate e quelli della gente comune.

• L’alimentazione: differenti cibi.

• La scuola: come era chiamata la scuola, da chi era frequentata.

trategia S

I TITOLETTI indicano gli argomenti principali. Usali per ricordare l’ordine da dare all’esposizione.

Questa donna sta utilizzando un telaio. Testimonia che le donne mesopotamiche

Tessitrice.
Gioco reale di Ur.

I SUMERI, IL POPOLO INVENTORE

A colpo d‘occhio

I Sumeri diedero origine a una civiltà che influenzò tutte le popolazioni che si stabilirono in Mesopotamia. La loro invenzione più importante fu la scrittura.

curiosità ???

I Sumeri chiamavano sé stessi “gente dalla testa nera”, il che fa pensare che fossero di carnagione olivastra e scura. Chiamavano il loro territorio “Terra dei Signori civilizzati”.

Q uando

Nei villaggi sui Monti Zagros, a nord della Mesopotamia, viveva una popolazione che si trasferì vicino alle foci del Tigri e dell’Eufrate. Questi territori erano poco adatti all’agricoltura perché l’acqua che ricopriva i campi dopo le piene era molto salina data la vicinanza al mare.

I contadini risalirono il corso dei fiumi e impararono a selezionare i tipi di coltivazioni più adatte. Questi abili agricoltori seppero rendere produttive le terre in cui si erano trasferiti.

Fu una popolazione che giunse in seguito, a chiamare quei territori Sumer (“terre coltivate”) e Sumeri gli abitanti.

Nascita

Gli avvenimenti storici

I Sumeri, quando giunsero nella Mesopotamia meridionale, non trovarono una terra disabitata. Grazie alle loro conoscenze, alla loro capacità di organizzare il lavoro nei campi e di governare le acque dei fiumi, portarono molte novità nel modo di vivere. La popolazione aumentò, grazie alla maggiore disponibilità di cibo, e questo portò alla costruzione delle città.

Nelle città-stato ogni classe sociale aveva il suo compito e tutti rispondevano delle loro azioni al re, che era chiamato “grande uomo” ed “esecutore dei voleri divini” per indicare che le sue decisioni erano suggerite direttamente dalla divinità.

Le città, ciascuna governata da un re, erano indipendenti, ma unite dalla stessa lingua e dalla stessa cultura.

Le città sumere, con il passare del tempo e con l’aumento della popolazione, entrarono spesso in conflitto tra loro.

Il punto di disaccordo era il diritto di sfruttamento del bene più prezioso: l’acqua del fiume.

La fine della potenza sumera si deve a un’altra popolazione che prese il sopravvento: i Babilonesi.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. La posizione geografica

2. Il nome

3. La nascita della città

4. Il re

5. Le guerre

6. La fine della civiltà sumera

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Che cosa significa “Sumer”?

• Perché il re era chiamato “grande uomo”?

• Quali furono i motivi delle guerre tra le città-stato?

• Quale popolazione pose fine alla civiltà sumera?

Collega le parti sottolineate per esporre in modo chiaro.

trategia S

La Stele degli avvoltoi ci fa conoscere la guerra tra due città-stato, Lagash e Umma. Gli avvoltoi che mangiano i nemici indicano la sconfitta di questi ultimi.

Le CARTE GEOSTORICHE e le LINEE DEL TEMPO servono come traccia per riportare alla mente quando e dove si sono sviluppate le

La mappa raffigura la città di Nippur, mettendo in evidenza i canali. La mappa è una fonte importante: dimostra l’abilità nel rappresentare il territorio e la presenza dei canali nel territorio. È la nascita della civiltà idraulica.

LA TECNOLOGIA SUMERA

A colpo d‘occhio

I Sumeri idearono nuovi strumenti per l’agricoltura, il trasporto delle merci e la costruzione delle case.

I Sumeri si dedicavano all’agricoltura, alla pastorizia e all’artigianato. Idearono arnesi che possono sembrare semplici, ma che favorirono il progresso dell’umanità.

I carri

Trasportare le merci sulla terra era difficile, ma non impossibile. I Sumeri costruirono le prime ruote per i carri. Erano cerchi di legno applicati a rudimentali carri, che venivano trainati dagli onagri, asini selvatici.

L’aratro

I contadini perfezionarono il bastone appuntito che serviva a praticare i buchi nel terreno per mettere i semi. Questo attrezzo diventò un aratro, prima spinto dall’essere umano, poi trainato dai buoi. L’aratro permetteva di tracciare lunghi solchi dove lasciare cadere i semi.

Le imbarcazioni

I Sumeri costruirono le prime imbarcazioni. Le zattere erano fatte con tronchi e, successivamente, con tavole di legno legate a formare una piattaforma. Vi erano poi le barche circolari fatte di canne ricoperte di pelli di animali e rese impermeabili da uno strato di bitume, una sostanza simile al catrame.

I mattoni

Il carro, le imbarcazioni, l’aratro resero più agevole il lavoro contribuendo a migliorare le condizioni di vita. Cambiò il modo di costruire le abitazioni anche grazie a un’altra innovazione, il mattone di argilla che permise di costruire edifici più grandi e solidi.

L’argilla, reperibile lungo le rive dei fiumi, era impastata con paglia e acqua per formare mattoni pieni, che erano lasciati a essiccare al sole.

I chiodi

Le porte delle case, le casse per riporre indumenti e oggetti, i carri e le barche erano fatti di assi di legno che dovevano essere tenute insieme stabilmente. Per questo scopo, i Sumeri perfezionarono un oggetto semplice, ma fondamentale: il chiodo, sia in legno sia in bronzo.

I sigilli

I Sumeri produssero strumenti che permettevano di incidere finemente le pietre anche preziose. Questa lavorazione era usata per fare i sigilli, sui quali venivano ritratte immagini o scritte. I sigilli erano apposti ai magazzini di scorte alimentari e garantivano la quantità, l’integrità del contenuto e identificavano il proprietario.

PUNTI CHIAVE

1. I carri con le ruote

2. L’aratro

3. Le imbarcazioni

4. I mattoni d’argilla

5. I chiodi

6. I sigilli etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

Per ogni invenzione, sottolinea nel testo, con i colori indicati:

• come “era fatta”;

• a che cosa serviva.

ESPONGO

Prepara dei foglietti con i nomi delle invenzioni. Distribuiscili alle compagne e ai compagni. Ognuno/a dovrà descrivere l’invenzione e spiegare a che cosa serviva.

trategia S

LAVORARE CON I COMPAGNI

E LE COMPAGNE serve anche a focalizzare i punti chiave di un argomento.

PUNTI CHIAVE

1. I pittogrammi

2. Gli ideogrammi

3. La scrittura cuneiforme etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea le informazioni riguardanti ogni punto chiave.

Ricorda perché è nata la scrittura e spiega come si è modificata.

LA SCRITTURA

A colpo d‘occhio

I Sumeri inventarono un particolare tipo di scrittura: la scrittura cuneiforme

I Sumeri sono stati indicati spesso come gli inventori della scrittura perché le prime tavolette d’argilla scritte furono ritrovate nell’area geografica da loro abitata.

Pittogrammi

Sulle tavolette d’argilla per indicare la quantità di merce erano disegnati gettoni preceduti da un’asta che indicava le unità e da un cerchietto per la decina.

In seguito si volle rappresentare non solo la quantità, ma anche il contenuto. Si iniziò con l’utilizzo di disegni molto semplici, i pittogrammi, che riproducevano le cose: una spiga per i cereali, una croce per una pecora… accanto al pittogramma c’era il simbolo che indicava la quantità.

Ideogrammi

La vera scrittura si ebbe con il passaggio agli ideogrammi: disegni ancora più semplici che non rappresentavano più oggetti, bensì idee. Così il disegno di un semplice piede significava andare, quello di una una bocca parlare…

Scrittura cuneiforme

Scrittura cuneiforme

Gli ideogrammi erano formati da linee rette. Lo strumento utilizzato per incidere i segni era una bacchetta con la punta triangolare, lo stilo. I segni lasciati avevano forma di triangolo, cioè di cuneo; da qui la denominazione di scrittura cuneiforme. Le incisioni lasciate dallo stilo assomigliavano sempre meno a immagini ed erano quindi difficilmente riconoscibili.

LE CONOSCENZE E L’ARTE

A colpo d‘occhio

La necessità di arginare le piene dei fiumi, di misurare terreni, di capire l’andamento delle stagioni e di costruire imponenti palazzi fece progredire gli studi in scienze diverse.

La costruzione di dighe, di ziqqurat, dei palazzi del re richiesero nuove conoscenze per progettare edifici stabili utilizzando solo mattoni di argilla. Si diffusero così gli studi in geometria, ingegneria e architettura.

Ai mercanti si presentavano tutti i giorni diversi problemi aritmetici; fu così che i matematici svilupparono l’aritmetica e il calcolo.

I Sumeri credevano che gli dèi abitassero in cielo e che le stelle potessero aiutare a interpretare la volontà divina. Dall’alto della ziqqurat gli astronomi osservavano gli astri e studiavano il movimento del Sole, della Luna e delle stelle. Furono così in grado di elaborare il primo calendario della storia: suddivisero l’anno in 12 mesi, 365 giorni. Inventarono anche il conteggio delle ore, stabilendo che il giorno era di 12 ore divise in 60 minuti, divisi a loro volta in 60 secondi.

I Sumeri amavano la musica e la danza. Queste erano praticate soprattutto durante i riti religiosi e le cerimo nie in onore del re.

I musicisti suonavano arpe, tamburi e strumenti a fiato.

Vocabolario

Ingegneria: scienza che si occupa di progettare grandi opere.

Architettura: scienza che si occupa di progettare e costruire edifici.

PUNTI CHIAVE

1. Gli studi matematici

2. L’astronomia

3. La musica e la danza etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Ritrova nel testo le informazioni per completare a voce la sintesi. Poi utilizzala per esporre.

• I progressi dei Sumeri in…, in…, in… derivano da…

• La matematica si sviluppò perché…

• Studiando il Sole, la Luna, le stelle, gli astronomi… trategia S

La SINTESI serve a collegare le informazioni principali per ricordarle.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le divinità

2. Il rapporto con gli dèi

3. La ziqqurat

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Ritrova nel testo le informazioni per completare a voce la sintesi. Poi utilizzala per esporre.

• Le prime divinità sumere erano…

• I Sumeri erano…

• Gli dèi provavano sentimenti come…

• Il compito dei sacerdoti e degli indovini era…

• La ziqqurat era…

Vocabolario

Politeista: chi adora più divinità.

COMPETENZE • Deduco dalle fonti

In questa tavoletta sono rappresentati: Uti, il dio del Sole; Enki, il dio dell’acqua. Colora i pallini.

LA RELIGIONE

A colpo d‘occhio

I Sumeri credevano in molte divinità. Le principali erano collegate ai fenomeni naturali

La vita della popolazione sumera era strettamente legata ai fenomeni naturali.

La terra, l’acqua, il cielo, il vento erano indispensabili per la buona riuscita dei raccolti, ma potevano anche provocare tempeste, inondazioni, siccità. Perciò questi elementi erano adorati come divinità.

Alle divinità venne dato l’aspetto umano e un nome. Tutti erano dèi maschi, tranne la terra; da lei nasceva la vita delle piante: per questo era una dea. I Sumeri erano politeisti.

Con il tempo, “i quattro creatori”, così chiamati perché secondo i Sumeri diedero origine alla vita, furono affiancati da centinaia di altre divinità.

I sacerdoti

Agli dèi erano attribuiti sentimenti umani. Potevano aiutare gli esseri umani oppure ostacolarli. I Sumeri credevano che, per non farli “arrabbiare”, fosse necessario offrire loro cibo e doni, oltre che preghiere.

I sacerdoti erano considerati gli unici capaci di comunicare con gli dèi, ma capire che cosa pensassero gli dèi non era facile. Solo gli indovini avevano il compito di interpretare la loro volontà.

La ziqqurat

I sacerdoti e gli indovini stavano nella ziqqurat, il tempio. Aveva la forma di una piramide a gradoni. Veniva costruita sulla parte più alta della città o addirittura su una collina artificiale. In questo modo si pensava che le persone potessero avvicinarsi agli dèi e questi ultimi potessero scendere più facilmente sulla Terra.

LE FONTI LO STENDARDO DI UR

Lo Stendardo di Ur è un mosaico che racconta le vicende di una guerra combattuta dai Sumeri e la pace riconquistata. Non è una bandiera, ma una scatola di legno realizzata tra il 2900 a.C. e il 2400 a.C.

Sui due pannelli rivestiti da catrame, gli artisti mesopotamici hanno incastonato conchiglie e pietre preziose per descrivere con ricchezza di particolari scene di vita.

Lo Stendardo è costituito di due facciate: una dedicata alla guerra, l’altra alla pace.

1 I soldati indossano un lungo mantello e una cuffia.

2 I carri militari hanno ruote possenti e sono trascinati da onagri, specie di asini. I nemici, caduti in battaglia, sono calpestati dai “carri armati”.

3 I prigionieri, legati e bendati, vengono condotti davanti al sovrano.

1 Un banchetto in cui il re e i suoi sudditi festeggiano la vittoria. Il re è rappresentato più grande e indossa il caratteristico kaunakes (gonnellino in lana di pecora).

2 I servi trasportano il necessario per la festa. Il bestiame viene condotto al cospetto del re per essere sacrificato.

3 Un musicista, con la sua arpa dal manico a forma di toro, intona una canzone.

Inserisci le parole al posto giusto.

re • Tigri • classi • Babilonesi • ziqqurat • Eufrate • agricoltura • cuneiforme • Zagros • geometria • stato • allevamento

I Sumeri

QUANDO

4

Arrivarono dai Monti e si stabilirono vicino alle foci del e dell’ DOVE

Erano divisi in .............................................. sociali. Il capo era il L’ORGANIZZAZIONE

SOCIALE

Nascita di Cristo

LE ATTIVITà

Si dedicavano all’ , all’ , all’artigianato, al commercio.

LE CONOSCENZE E LA TECNOLOGIA

LA RELIGIONE

Erano politeisti. Il tempio era la ..................................................................

Usavano la scrittura ............................................................................

Avevano conoscenze in , ingegneria e astronomia.

Peer teaching

Puoi utilizzare la mappa per ripetere con un compagno o una compagna quello che hai imparato.

Vocabolario

Impero: vasto territorio occupato da popolazioni diverse, governate da un solo sovrano

I BABILONESI, IL POPOLO DELLE PRIME LEGGI SCRITTE

A colpo d‘occhio

I Babilonesi sono ricordati perché diedero origine a una nuova forma di governo, l’Impero, e perché furono il primo popolo che ebbe leggi scritte

Un popolo di pastori nomadi che proveniva dal deserto giunse nel territorio dei Sumeri. Erano gli Amorrei, che presero il nome di Babilonesi da Babilonia, la città famosa per la bellezza dei suoi palazzi e giardini. Lungo le rive del Tigri e dell’Eufrate queste popolazioni nomadi incontrarono popolazioni dedite all’agricoltura. Si fusero con esse e impararono a coltivare la terra, diventando anche agricoltori.

Nascita di Cristo

Gli avvenimenti storici

Le città-stato sumere si indebolirono per le continue guerre; i Babilonesi le attaccarono e le conquistarono. Hammurabi fu il re babilonese che sconfisse i Sumeri e che riunì sotto il suo potere tutta la Mesopotamia. Fondò un Impero. Portò la capitale a Babilonia e privò le città-stato della loro indipendenza.

Dopo la morte di Hammurabi, i Babilonesi furono sconfitti da una nuova popolazione gli Assiri.

Il secondo Impero

Le popolazioni sottomesse unirono i loro eserciti per scacciare gli Assiri. Fu così che (dopo una lunga dominazione), i Babilonesi ripresero i loro territori e fondarono un nuovo Impero, ancora più esteso del precedente. Durante questo periodo ci fu un imperatore che rese ancora più splendida Babilonia: Nabucodonosor. Fece costruire grandi palazzi e una biblioteca, nella quale erano conservate tavolette che tramandavano il sapere dei tempi.

La fine dell’Impero

Il nuovo Impero babilonese non durò a lungo. Fu invaso dai Persiani, guidati dal loro re Ciro, che conquistò la Mesopotamia.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Chi erano e da dove provenivano i Babilonesi

2. Il primo Impero babilonese

3. Gli Assiri sconfiggono i Babilonesi

4. Il secondo Impero babilonese

5. I Persiani sconfiggono i Babilonesi

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Chi erano gli Amorrei?

• Che cosa fece Hammurabi?

• Quale imperatore fondò il secondo Impero babilonese?

• Quale popolazione occupò Babilonia tra il primo e il secondo Impero?

• Chi sconfisse definitivamente i Babilonesi?

Utilizzando la linea del tempo e le parti che hai sottolineato , esponi le tue conoscenze.

Babilonia era circondata da una doppia cinta di mura con otto porte di accesso. La porta di Ishtar era la più famosa. Il palazzo reale era abbellito da giardini pensili costruiti su terrazze e gradoni. Per la loro irrigazione si usava un complesso sistema che portava l’acqua ai piani più alti.

studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le attività

2. Le classi sociali

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Completa a voce la traccia e utilizzala per esporre.

• I Babilonesi si dedicavano a…

• La società era divisa in…

• I liberi erano…

• I semiliberi erano…

• Gli schiavi erano…

trategia S

La TRACCIA serve per dare un ORDINE LOGICO alle informazioni che devi ricordare ed esporre.

Bassorilievo con soldati babilonesi.

LA SOCIETÀ

A colpo d‘occhio

La società babilonese era divisa in classi sociali. Le attività principali erano agricoltura, pastorizia, artigianato, commercio.

Le attività

I Babilonesi si dedicavano all’agricoltura e alla pastorizia. Migliorarono la tecnica, appresa dai Sumeri, per irrigare i campi e aumentare i raccolti.

I Babilonesi si dedicavano anche al commercio con mercanti provenienti da Paesi anche molto lontani. La regione era infatti un punto di comunicazione tra Oriente e Occidente. Il commercio si basava sul baratto anche se si potevano usare metalli preziosi (rame, argento, oro) per “pagare” le merci.

Gli artigiani babilonesi erano molto abili, soprattutto nella lavorazione dell’oro e della ceramica.

Le classi sociali

A capo della società babilonese vi era un re che era il più importante dei sacerdoti e aveva tutti i poteri.

La società era divisa in tre classi sociali:

• i liberi, la classe sociale più ricca e meno numerosa. Erano i proprietari terrieri, i mercanti, i sacerdoti, i funzionari;

• i semiliberi godevano di libertà personale, ma non possedevano terre. Erano i contadini, gli artigiani, i soldati, che lavoravano alle dipendenze di altri;

Leone raffigurato

sulla porta di Ishtar.

• gli schiavi erano prigionieri di guerra o persone che non erano riuscite a pagare i propri debiti. Era la classe più numerosa; non avevano diritti ed erano proprietà dei loro padroni.

LE LEGGI SCRITTE

A colpo d‘occhio

Il re Hammurabi stabilì che in tutto il suo Impero ci fossero le stesse leggi.

Quando Hammurabi divenne imperatore, ogni città aveva le sue regole. Il re capì che per governare un territorio così vasto, con popolazioni diverse, occorreva che tutti rispettassero le stesse leggi. Nacque così il Codice di Hammurabi: un insieme di leggi scritte su una stele.

Per convincere ogni città a rinunciare alle proprie regole, Hammurabi disse che le sue leggi gli erano state dettate dal dio della giustizia Shamash. Nessuno avrebbe osato disubbidire a una divinità.

Per la prima volta nella storia, un re unificava i popoli sottomessi utilizzando la religione e le leggi.

Ogni persona aveva diritto alla giustizia, comprese le donne e gli schiavi, ma essa veniva applicata in maniera diversa a seconda della classe sociale.

Vocabolario

Stele: una lastra di pietra oblunga sulla quale sono incise scritte e immagini.

Il Codice di Hammurabi

Le stele erano esposte all’esterno dei templi perché tutti potessero ricordare che dovevano rispettare gli dèi e il sovrano.

Shamash, dio della giustizia, detta ad Hammurabi le leggi.

L’elenco delle leggi comunicate dal dio ad Hammurabi.

Le raccomandazioni che seguono le leggi. Particolare delle leggi scritte con caratteri cuneiformi.

PUNTI CHIAVE

1. L’astronomia

2. Il calendario

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Rispondi a voce.

• Quali novità introdussero i Babilonesi in astronomia?

• Come modificarono il calendario?

LE CONOSCENZE

A colpo d‘occhio

Gli astronomi babilonesi furono i primi a riconoscere che i fenomeni celesti si ripetono con regolarità.

Grazie a ciò perfezionarono il calendario.

Gli astronomi babilonesi affiancarono gli astronomi sumeri e fecero enormi progressi nell’osservazione del cielo: impararono a distinguere le stelle dai pianeti, approfondirono gli studi sulle fasi lunari e sulle eclissi. Diedero un nome alle costellazioni, che diventarono un punto di riferimento.

Il calendario

Le maggiori conoscenze in campo astronomico portarono i Babilonesi a perfezionare il calendario dei Sumeri. Mantennero la divisione dell’anno in 12 mesi. Stabilirono 6 mesi di 30 giorni e 6 di 29 giorni. In questo modo l’anno era formato da 354 giorni. Così facendo, però, a un certo punto non coincidevano più le stagioni perché mancavano 11 giorni: per questo motivo, ogni 3 anni, aggiungevano un mese in modo da far quadrare tutto. Il mese era diviso in 4 periodi. Il giorno era diviso in 12 ore, ciascuna delle quali era formata da 30 minuti (360 minuti in un giorno: naturalmente i loro minuti erano più lunghi dei nostri).

Per misurare le ore, i Babilonesi inventarono uno strumento ingegnoso: il polos. In una pietra era scavata una semisfera. Un’asta reggeva una sferetta che proiettava la sua ombra sulla superficie della calotta. Con lo spostamento del Sole nel cielo, l’ombra cambiava posizione e si poteva “leggere l’ora”. Polos.

LA RELIGIONE

A colpo d‘occhio

I Babilonesi erano politeisti. Marduk era il dio più importante.

I Babilonesi adoravano molti dèi. Ciascuna città babilonese aveva le proprie divinità.

Hammurabi sapeva quanto fossero importanti le diverse divinità per i suoi sudditi. Se ciascuna città avesse continuato ad adorare il proprio dio, le città avrebbero continuato ad avere occasioni per entrare in conflitto.

Hammurabi decise quindi che tutti dovevano adorare un dio comune: Marduk, il re degli dèi, protettore di Babilonia. Oltre a Marduk, si adoravano altre divinità, ma l’importante era che ci fosse un dio comune sopra a tutti

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Il dio Marduk

2. I sacrifici di animali

3. Religione e medicina

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo:

• perché Marduk diventò la divinità più importante;

• chi era Marduk;

• a che cosa servivano i sacrifici di animali;

• che cosa facevano i sacerdoti. Collega le informazioni per esporre.

trategia S

LEGGI sempre ALMENO DUE VOLTE

IL TESTO, prima di passare alle indicazioni del metodo di studio.

I sacrifici

La vita quotidiana era influenzata dalla religione e tutti erano molto attenti a ottenere e a mantenere il favore degli dèi.

Si facevano sacrifici di animali seguendo gesti e procedure precisi, affinché nulla potesse offendere gli dèi.

La medicina

I sacerdoti erano anche esperti in medicina: erano i soli a poter praticare i riti di scongiuro per allontanare i malanni e assegnare le cure. Nei testi religiosi si trovano anche consigli medici e suggerimenti per la cura di malattie, come il seguente: “quando una persona si sente male, mettila con la testa in basso e le gambe in alto, poi dai dei colpetti sulle sue guance. Tutto andrà bene”.

Inserisci le parole al posto giusto.

Impero • Sumeri • allevamento • Hammurabi • secondo • Assiri • Persiani • agricoltura • classi • liberi • schiavi • re • Marduk • calendario • leggi

I BABILONESI

QUANDO

3 000 a.C. 2 300 a.C.

Arrivarono dal deserto e si stabilirono nei territori dei DOVE

I FATTI

Il re Hammurabi fondò il primo

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Erano divisi in sociali: i ............................................, i semiliberi, gli Il capo era il ..............................................

Gli ........................................ sconfissero i Babilonesi. Scacciati gli Assiri, nacque il Impero. Furono sconfitti dai

539 a.C. Nascita di Cristo
Hammurabi fonda il primo Impero
Arrivo degli Amorrei Gli Assiri sconfiggono i Babilonesi
Secondo Impero I Persiani sconfiggono i Babilonesi

LE ATTIVITà

Si dedicavano all’ , all’.........................................., all’artigianato, al commercio.

LA RELIGIONE

Erano politeisti. La divinità più importante era ..............................................

LE CONOSCENZE E LA TECNOLOGIA

Avevano conoscenze in astronomia, architettura, medicina. Perfezionarono il Il codice di .............................................. contiene le prime .............................................. scritte.

Peer teaching

Puoi utilizzare la mappa per ripetere con un compagno o una compagna quello che hai imparato.

per imparare

L’ARTE E BABILONIA

Il mosaico della porta di Ishtar

La porta di Ishtar era l’accesso principale a Babilonia. Era coperta da mattonelle molto grandi, che formavano un unico mosaico.

Il mosaico è una decorazione fatta da piccole tessere colorate attaccate su un fondo. Queste tessere possono avere diverse forme geometriche e possono essere di materiali differenti: pietra, minerale, vetro, mattonella, conchiglia…

Le tessere sono disposte in modo da formare un’immagine.

La porta di Ishtar era costruita con mattoni rivestiti di smalto blu. Questo colore era stato scelto perché imitava il lapislazzulo, una pietra semipreziosa che era venerata per il suo bellissimo colore.

Le figure che si vedono sulla porta di Ishtar sono immagini che si ripetono seguendo uno schema.

Servono a glorificare due delle principali divinità babilonesi: Marduk e Adad.

I mattoni venivano essiccati al sole e poi cotti nei forni prima della smaltatura.

Gli animali erano realizzati con mattoni formati pressando l’argilla in stampi che potevano essere riutilizzati.

Per questo questi animali sono tutti uguali, come se fossero stati stampati.

L’uro era l’animale sacro di Adad.

L’uro è un antenato

I sigilli

Il drago e l’uro della porta di Ishtar sono bassorilievi realizzati con una tecnica particolare.

Il bassorilievo è un tipo di scultura in cui le figure rappresentate sporgono da un piano di fondo.

Una tecnica simile veniva utilizzata anche per fare piccoli bassorilievi.

In questo caso si utilizzavano sigilli di forma cilindrica. Questi cilindri erano realizzati in pietra, osso o avorio. Sulla loro superficie veniva scavata l’immagine da riprodurre.

I piccoli sigilli venivano fatti rotolare premendo sull’argilla fresca. Quando l’argilla seccava al sole, o veniva cotta nei forni, le immagini risultavano nitide, in rilievo. Questa tecnica aveva un grandissimo vantaggio perché con un solo sigillo si potevano riprodurre numerose tavolette: l’antenato del timbro e della fotocopiatrice.

Prendi un tappo di sughero. Con l’aiuto di una persona adulta, incidi su di esso una figura geometrica, un’immagine o quello che preferisci.

Fai rotolare il tuo “sigillo” su una base di argilla o di pasta modellabile. Otterrai una tavoletta in bassorilievo!

Le tavolette con i bassorilievi raccontavano imprese delle divinità o aspetti della vita quotidiana.

Musshussu è il servitore di Marduk.

È un drago squamato con la testa di un animale simile all’anguilla, le zampe anteriori di leone e quelle posteriori di aquila.

PUNTI CHIAVE

1. Le origini

2. L’Impero

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Aiutandoti con la linea del tempo e la carta, spiega da dove provenivano gli Ittiti, quali imprese compirono e come terminò la loro civiltà.

curiosità ???

A differenza di altre civiltà, per gli Ittiti il re non era considerato una divinità e non aveva poteri assoluti.

GLI ITTITI, IL POPOLO DEL FERRO

A colpo d‘occhio

Gli Ittiti seppero imporsi su altri popoli grazie alle loro armi costruite con il ferro

Gli Ittiti provenivano dall’Anatolia, una regione montuosa vicina alla Mesopotamia. Abitarono in città-stato, che riconoscevano l’autorità di un solo re. Con il loro fortissimo esercito, attraverso numerose guerre, conquistarono vasti territori e saccheggiarono Babilonia. Combatterono anche contro gli Egizi. Fondarono un Impero che si estendeva non solo in Mesopotamia, ma anche su una parte delle coste del Mediterraneo. Il loro dominio durò per molti anni, fino a quando furono invasi dai cosiddetti “popoli del mare”, genti bellicose che si erano stanziate sulle coste del Mediterraneo.

D ove

Statua del re ittita Suppiluliuma II.

La società

Gli Ittiti erano guidati da un re sacerdote che governava con l’aiuto del consiglio dei nobili.

La società era divisa in classi e quella dei guerrieri aveva grande prestigio.

La donna aveva un ruolo rilevante e la regina partecipava alle riunioni di guerra e all’amministrazione della giustizia.

Le attività

Gli Ittiti provenivano da un territorio montuoso e la loro attività principale era la pastorizia.

Allevavano in modo particolare muli e cavalli, che utilizzavano per il trasporto dei carri.

Quando giunsero in Mesopotamia impararono a praticare l’agricoltura.

Il loro territorio era ricco di minerali, come ferro, oro, argento e rame. Gli artigiani ittiti producevano armi di ferro che erano più resistenti di quelle di bronzo in uso presso gli altri eserciti.

La tecnologia

Gli Ittiti introdussero due innovazioni tecnologiche che permisero loro di imporsi sulle altre popolazioni.

Perfezionarono la ruota. Sostituirono i dischi di legno con ruote in ferro a raggi, snelle e leggere. I loro carri, più leggeri e trainati da cavalli, consentivano ai cavalieri di muoversi velocemente durante gli attacchi.

Avendo miniere di ferro e sapendolo lavorare, costruirono con questo metallo, armi che erano più resistenti di quelle in bronzo in uso presso gli altri eserciti.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. La società

2. Le attività

3. La tecnologia

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea:

• il ruolo:

• del re;

• dei nobili;

• della regina.

• le attività;

• come si perfezionò la ruota. Utilizza le parti che hai sottolineato per esporre.

Nel bassorilievo che raffigura un carro da guerra è possibile notare l’uso della ruota a raggi.

Bassorilievo che rappresenta l’esercito ittita.

Toro alato. Queste figure erano messe a guardia del palazzo del re e rappresentavano le qualità che il re doveva possedere: forte come il toro, veloce come un’aquila, intelligente come l’essere umano.

GLI ASSIRI, IL POPOLO DEI GUERRIERI

A colpo d‘occhio

Gli Assiri furono spietati conquistatori. Sottomisero la Mesopotamia e l’Egitto. Fondarono un nuovo Impero governato dai re-guerrieri.

Anche gli Assiri provenivano da una regione poco fertile e montuosa. Si spinsero verso la pianura del Tigri e dell’Eufrate e arrivarono fino alle coste del Mar Mediterraneo, anche se non riuscirono a navigarlo. Originariamente gli Assiri erano pastori e mercanti . Vivevano in città-stato , la più importante delle quali era Assur , da cui presero il nome. Sottomisero Babilonia, tutta la Mesopotamia ed estesero il loro dominio fino al Mediterraneo e all’ Egitto .

Q uando

a.C. Conquista di Babilonia

Gli avvenimenti storici

Gli Assiri riuscirono vittoriosi perché seppero organizzare un forte esercito, comandato da un re-guerriero che governava in modo assoluto: aveva tutti i poteri nelle sue mani e le decisioni spettavano solo a lui. In seguito alle conquiste, gli Assiri fondarono un vasto Impero.

La capitale fu spostata da Assur a Ninive.

Assurbanipal

La civiltà assira raggiunse il massimo splendore con il re Assurbanipal, un grande guerriero. Alla sua morte cominciò il declino della potenza degli Assiri. I suoi successori non furono in grado di mantenere unito l’Impero. I sovrani assiri erano crudeli e spietati con le popolazioni sottomesse. I soldati saccheggiavano le città e facevano molti prigionieri, che poi vendevano come schiavi. Tutte le città sottomesse, però, si allearono allo scopo di sconfiggere il nemico comune.

Gli Assiri, assaliti da più parti, furono sconfitti dai Babilonesi, che ripresero così il dominio della Mesopotamia.

La società

Anche presso gli Assiri la società era divisa in classi sociali . Le più importanti erano quelle dei guerrieri , dei nobili , dei sacerdoti . Le donne non avevano nessun diritto. Potevano essere acquistate e vendute e il loro compito era unicamente quello di allevare figli.

Bassorilievo che raffigura Assurbanipal.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le origini

2. L’Impero

3. Assurbanipal

4. La fine della civiltà assira

5. La società

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Chi erano gli Assiri?

• Chi fu il loro re più importante?

• Fin dove si estese il loro dominio?

• Chi li sconfisse?

• Come era organizzata la società? Esponi le tue conoscenze osservando la carta e la linea del tempo.

trategia S

La TRACCIA è l’insieme delle INFORMAZIONI PRINCIPALI CHE

HAI SOTTOLINEATO: ti guida a esporre in modo chiaro e corretto.

L’ESERCITO

A colpo d‘occhio

L’esercito assiro era ben organizzato e utilizzava macchine da guerra sconosciute alle altre popolazioni.

L’esercito

I re assiri sostenevano di essere stati scelti dal dio Assur per guidare il popolo alla conquista di nuove terre. In guerra erano molto coraggiosi perché si sentivano protetti dalla divinità. Era costituito dalle persone più ricche e nobili. In caso di guerra venivano chiamati i contadini e addirittura si ingaggiavano soldati mercenari, cioè persone pagate per combattere e quindi specializzate negli assalti e nelle battaglie.

Una tattica di combattimento usata dai soldati assiri era . L’esercito si accampava sotto le mura di una città: si impediva così che gli abitanti ricevessero il cibo. si dava poi l’assalto alle mura, si abbattevano o si scalavano e si entrava nella città.

Gli Assiri avevano imparato dagli Ittiti a lavorare il ferarmi. Anche gli elmi, le corazze e gli scudi erano in ferro per resistere ai colpi

Bassorilievo di esercito assiro.

Le macchine da guerra

Gli Assiri utilizzavano i carri con le ruote a raggi rinforzate con il ferro, per spostare velocemente gli arcieri. La torre d’assedio era un carro particolare sul quale era costruita una torre.

Dall’alto i soldati potevano scavalcare le mura e gli arcieri scagliare le frecce.

Idearono anche i carri a due piani coperti per riparare i soldati. Erano gli antenati dei “carri armati”.

I sommozzatori erano soldati addestrati ed equipaggiati per avvicinarsi alle mura nuotando sott’acqua nei canali di irrigazione che sorgevano in prossimità della città. Per respirare usavano una sacca ottenuta dalla pelle di un animale e riempita di aria; il “respiratore” era un tubicino di legno.

L’ariete era una grossa e lunga trave in legno. Terminava con una parte rinforzata in ferro alla quale veniva data la forma di una testa di ariete. Con questa trave, manovrata da più soldati, si sfondavano le porte delle mura delle città.

COMPETENZE • Imparo dalle fonti

Quali sono i sommozzatori?

Colora il pallino.

PUNTI CHIAVE

1. L’esercito

2. L’assedio

3. Le macchine da guerra etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Rispondi a voce.

• Da chi era formato l’esercito assiro?

• In che cosa consisteva la tattica dell’assedio?

• Quali erano le principali macchine da guerra utilizzate dall’esercito assiro? Collega le risposte. Esponi come se fosse un racconto.

trategia S

Utilizza le immagini che riproducono FONTI per integrare le informazioni.

Gli Assiri erano un popolo guerriero. Purtroppo ancora oggi nel mondo ci sono molte guerre. Ne sei a conoscenza? In classe cercate notizie sui conflitti in corso.

Costituzione

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Ogni paragrafo tratta dei punti chiave. Osservando le parole in grassetto, sottolinea quello che ritieni più importante. Poi esponi.

trategia S

Ricorda che ogni paragrafo in cui è diviso il testo deve fare riferimento a UNO o PIÙ PUNTI

CHIAVE.

Le attività economiche

Come gli altri popoli mesopotamici, gli Assiri praticavano l’agricoltura e l’allevamento. Dagli Ittiti avevano imparato ad allevare cavalli e a lavorare il ferro.

Il commercio era importante. Si scambiavano merci con i popoli vicini e con le carovane che provenivano anche dall’India e dall’Africa.

La vita quotidiana

I contadini vivevano in modeste case fatte di mattoni costruite intorno a un cortile interno.

Il palazzo del re, invece, era sontuoso, ricco di bassorilievi che esaltavano le imprese del sovrano.

A corte si tenevano banchetti allietati dalla musica di diversi strumenti.

La religione

Gli Assiri erano politeisti. La divinità più importante era Assur. Gli Assiri credevano che fosse Assur a scegliere il re e ad assegnargli il compito di conquistare tutte le terre del mondo.

Gli abiti erano tuniche molto semplici, sopra alle quali si portavano mantelline con le

Un esempio delle decorazioni che abbellivano i palazzi di Ninive. Qui è rappresentata una scena di caccia.

LE FONTI LA BIBLIOTECA

DI NINIVE

Assurbanipal è ricordato, tra le altre cose, perché fece costruire a Ninive una grande e importante biblioteca, dove raccol se più di trentamila tavolette che riportavano tutto il sapere dell’epoca: testi di scienze, religione, letteratura, medicina e astronomia.

Il re Assurbanipal era molto istruito. Era un collezionista di tavolette e per aumentare la sua collezione inviava scribi in ogni regione del suo Impero.

Insieme agli studiosi, gli scribi dovevano copiare i testi ritro vati, soprattutto quelli babilonesi.

I bottini di guerra spesso erano rappresentati da antiche ta volette. Per conservare tutto questo materiale fece costruire a Ninive una grande biblioteca che è chiamata la Biblioteca reale di Assurbanipal. Sicuramente gli Assiri non la chiamavano “biblioteca”, perché questo termine è di origine recente. È l’unione di due parole greche: biblion (libro) e téché (scrigno, ripostiglio).

Nella biblioteca erano conservate più di trentamila tavolette di argilla. Alcune tavolette contenevano anche racconti mitologi, come la saga di Gilgamesh. Purtroppo la biblioteca nel corso del tempo subì molti danni a causa dei saccheggi e delle inondazioni. Le tavolette che sono giunte fino a noi sono testimonianze preziose della cultura dei popoli mesopotamici.

COMPETENZE • Imparo dalle fonti

Questo bassorilievo mostra degli scribi che annotano le merci sulle tavolette.

Da che cosa lo si può dedurre? ....................................................

Parole CONOSCERE

di CRISTINA DELL’ACQUA

LA storia di Gilgamesh

Oggi facciamo un viaggio nel tempo con la maestra Margherita. Dalla Biblioteca dal tetto trasparente all’antica Biblioteca di Ninive, capitale degli Assiri. Lì, tempo fa, un archeologo inglese ha scoperto il “libro di argilla”, scritto in cuneiforme, che conserva il più antico poema epico della Storia.

Gilgamesh è un eroe semidivino e il re di Uruk, ma è anche un giovane arrogante.

I suoi sudditi, stanchi di subire prepotenze, riferiscono agli dèi il comportamento del loro re. Gli dèi, per contrastare Gilgamesh, creano Enkidu, creatura selvaggia. Enkidu si reca a Uruk per sfidare Gilgamesh.

Inizialmente i due si combattono, poi diventano amici inseparabili. Enkidu e Gilgamesh insieme affrontano moltissime avventure.

Nel profondo del suo cuore Gilgamesh ha un’idea fissa: vuole essere immortale, un eroe ricordato per sempre.

Visto che i due amici hanno osato troppo, però, gli dèi decidono che uno dei due deve morire.

E a morire è Enkidu: Gilgamesh cade in un dolore disperato, piange e non ha pace. Non è una debolezza piangere. Anzi, è segno di coraggio. Gli eroi non hanno paura di farlo.

Gilgamesh inizia un viaggio ai confini del mondo per cercare il “segreto dell’immortalità”.

Il segreto è custodito da Utnapishtim, suo antenato e unico uomo sopravvissuto al Diluvio universale, per questo reso immortale dagli dèi. Utnapishtim vive sulle rive di un lago.

LIFE SKILLS PAROLE

per CONOSCERE

• Immagina di essere Gilgamesh: che cosa faresti con la pianta dell’immortalità? Perché, secondo te, è coperta di spine?

Quando Gilgamesh lo raggiunge, l’antenato gli dice di trovare una pianta che cresce nel fondo del lago, coperta di spine che lacerano chiunque provi ad afferrarla.

Gilgamesh lega delle pietre ai suoi piedi, s’immerge nel lago e trova la pianta magica.

Ma solo gli dèi possono essere immortali: la pianta fa semplicemente ritornare giovani.

“La porterò a Uruk e la darò da mangiare agli anziani” dice fra sé Gilgamesh, “così torneranno giovani e forti. Poi la mangerò anche io e riavrò tutta la mia gioventù”.

Ma Gilgamesh, stanco, si addormenta sulla riva del lago; un serpente gli si avvicina e divora la pianta magica.

Gilgamesh piange. Tutte le sue fatiche sono state inutili.

O forse no. Gilgamesh ora ha conosciuto se stesso e i suoi limiti e può tornare a Uruk per essere un uomo e un re migliore.

Parole per...
di CRISTINA DELL’ACQUA CONOSCERE

O rganizzo le idee...

Inserisci le parole al posto giusto.

Babilonesi • ferro • armi • re • popoli del mare • ruota • classi • attività • Egitto • Assurbanipal • Ninive • Mesopotamia • Impero • tecniche di guerra • sacerdote

gli ittiti

Conquistarono il territorio dei DOVE Fondarono un Impero. Furono sconfitti dai ............................................................... I FATTI

Erano guidati da un re L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Erano divisi in sociali.

LE CONOSCENZE E LA TECNOLOGIA

La pastorizia era la principale Gli artigiani lavoravano il .............................................. per produrre .............................................. Perfezionarono la

QUANDO

Colora in verde la linea del tempo degli Ittiti, in giallo quella degli Assiri.

gli Assiri

Conquistarono la e giunsero fino in .......................................................... DOVE

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Erano comandati da un

Peer teaching

Puoi utilizzare la mappa per ripetere con un compagno o una compagna quello che hai imparato.

I FATTI

Fondarono un ............................................

L’imperatore più importante fu Furono sconfitti dai Babilonesi.

LE CONOSCENZE E LA TECNOLOGIA

Erano un popolo guerriero. Perfezionarono le ................................................................

Realizzarono la Biblioteca di

migrazioni delle tribù zona di espansione assira

L’IMPORTANZA DELLE LEGGI SCRITTE

Nella storia dell’uomo le leggi non sono sempre state scritte.

Il primo esempio che conosciamo di leggi scritte è il Codice di Hammurabi.

Prima delle leggi scritte chi subiva un torto non era certo di avere giustizia.

Ha ucciso la mia pecora!

Ha ucciso la mia pecora!

Allora lavorerà per te per 3 giorni!

Una volta non c’erano leggi scritte che stabilivano:

• che cos’era giusto e che cos’era sbagliato;

• che cosa accadeva a chi recava danno ad altri.

Era il capo villaggio che decideva se c’era stato un torto, che ne stabiliva la gravità e l’eventuale pena. Tutto dipendeva quindi dal capo villaggio, che poteva sbagliare o favorire una persona al posto di un’altra!

Allora lavorerà per te per 3 mesi!

Secondo voi, avere delle leggi scritte è utile? Perché?

Se nella vostra classe non ci fossero regole condivise, vi sentireste più liberi/e o meno protetti/e?

LA NOSTRA COSTITUZIONE

Le leggi dei Babilonesi erano scritte nel Codice di Hammurabi.

Anche le nostre leggi fondamentali sono contenute in un “codice”: la Costituzione della Repubblica Italiana. Oggi le leggi valgono allo stesso modo per tutte le persone.

La nostra Costituzione è entrata in vigore il 1° gennaio 1948 ed è stata scritta dall’Assemblea Costituente alla fine della seconda guerra mondiale. Negli anni precedenti alla fine della guerra, infatti, l’Italia era una monarchia con a capo un re.

Il 2 giugno del 1946 gli Italiani, con un referendum, furono invitati a scegliere tra due forme di governo: monarchia o repubblica.

Gli Italiani scelsero la repubblica e quindi l’Assemblea Costituente scrisse

la Costituzione per dare una nuova organizzazione allo Stato e garantire la pace, l’uguaglianza e gli altri diritti fondamentali.

La Costituzione italiana è divisa in 3 parti

Principi fondamentali

Articoli 1-12

• I primi 12 articoli spiegano quali sono

• i principi fondamentali dello Stato

Parte 1

Articoli 13-54

La prima parte riguarda i diritti e i doveri di tutti i cittadini e le cittadine.

Parte 2

Articoli 55-139

La seconda parte regola l’ordinamento della Repubblica. Indica:

• il modo in cui è organizzato il Parlamento e come si fanno le leggi;

• le funzioni del Presidente della Repubblica, del Governo, della Magistratura, delle Regioni, delle Province, dei Comuni…

Conoscere i principi fondamentali della Costituzione e saperne individuare le implicazioni nella vita quotidiana.

curiosità ???

In un antico testo si legge che i re defunti divoravano le corone per diventare forti e affrontare con coraggio il viaggio verso l’Aldilà.

GLI EGIZI, IL POPOLO DEI FARAONI

A colpo d‘occhio

La storia degli Egizi iniziò quando un re, il primo faraone, unificò due regni: il Basso e l’Alto Egitto. La civiltà egizia durò circa 3 000 anni, fino a quando quei territori furono conquistati definitivamente dai Romani.

Nel Neolitico alcune tribù, seguendo i branchi di animali, giunsero nella valle del Nilo dove vi era abbondanza di cereali selvatici.

Questi cacciatori costruirono “campi-base” formati da semplici capanne e divennero sedentari. Con il tempo diedero origine alla civiltà egizia.

I due regni

Ciascun villaggio delle rive del Nilo era governato da un re. La necessità di organizzare il lavoro per costruire dighe e canali e controllare le piene del fiume indusse le tribù dei villaggi a unificare gli sforzi. Si formarono due regni.

Il regno del Basso Egitto occupava le terre della foce del fiume. Il regno dell’ Alto Egitto si trovava più a sud.

Un solo regno

La storia della civiltà egizia ha inizio con l’unificazione dei due regni.

Il primo segno del potere di un sovrano è la corona.

COMPETENZE • Deduco dalle fonti

Colora il pallino che indica: la corona del Basso Egitto; la corona dell’Alto Egitto; la corona di Menes.

I re egizi che regnavano sull’Alto e Basso Egitto avevano corone differenti. Quando il re Narmer unificò i regni prese il nome di Menes e unificò le corone. La corona dell’alto Egitto era bianca e terminava con una specie di bulbo. La corona del Basso Egitto era rossa e piatta.

Antico regno

Menes, un re-guerriero, approfittò delle guerre tra i sovrani dell’Alto e del Basso Egitto e unificò tutti i territori. Divenne il primo faraone.

Medio regno

I faraoni conquistarono nuove terre e l’Egitto raggiunse il massimo della sua potenza. Nacquero lotte tra le classi più ricche, che volevano maggiore potere. Quando popoli nemici minacciarono i confini del regno, la capitale fu spostata da Menfi a Tebe (oggi Luxor), che si trovava in una zona più sicura.

Nuovo regno

È il periodo dei faraoni più famosi, ma anche il periodo in cui inizia la decadenza di questa grande civiltà. Popoli stranieri, tra i quali gli Assiri, i “popoli del mare” e i Persiani, invasero l’Egitto. Furono però i Romani che posero fine alla storia della civiltà egizia.

Qetodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le origini

2. I due regni

3. Unificazione dei due regni

4. Antico regno

5. Medio regno

6. Nuovo regno

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Per ogni paragrafo, sottolinea le informazioni principali, aiutandoti con le parole in grassetto. Poi utilizza le parti sottolineate per esporre.

La Tavoletta di Narmer contiene le prime testimonianze di geroglifici, i segni della scrittura egizia. Rappresenta l’unificazione dell’Alto e del Basso Egitto e la nascita di un unico regno.

PUNTI CHIAVE

1. La divisione in classi

2. Le classi sociali più importanti

3. Il popolo

4. Le donne

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Le parole in grassetto indicano gruppi sociali. Per ognuno, sottolinea i suoi compiti. Poi racconta.

LA SOCIETÀ

A colpo d‘occhio

La società egizia, a capo della quale c’era il faraone, era divisa in classi sociali.

Nella società egizia chi aveva posizioni di potere le trasmetteva ai propri figli. I figli dei contadini, degli artigiani e dei servi continuavano l’attività del padre.

Le classi sociali importanti

Il faraone era il capo assoluto. Accanto al faraone c’erano i funzionari, che riscuotevano i tributi, sorvegliavano i lavori agricoli, la manutenzione dei canali e amministravano la giustizia.

I sacerdoti erano molto potenti. Venivano scelti dal faraone e celebravano i riti religiosi.

Godevano di grande prestigio anche gli scribi, che calcolavano e registravano i tributi; trascrivevano anche gli ordini del faraone e celebravano le sue imprese.

La difesa del regno era affidata agli ufficiali, che ricevevano ordini dal faraone e comandavano i soldati.

Il popolo

Classi meno privilegiate, ma che potevano svolgere un lavoro libero, erano gli artigiani e i mercanti. I contadini e gli operai vivevano in condizioni difficili, lavorando anche per la costruzione di templi e piramidi.

L’ultimo posto della società era occupato dagli schiavi, considerati poco più che bestie.

Le donne

Le donne egizie più ricche avevano una posizione quasi pari a quella degli uomini. Potevano curare gli affari dei mariti. Avevano la possibilità di diventare sacerdotesse e vi furono anche alcune regine-faraone.

IL FARAONE

Il faraone, venerato in tutto l’Egitto, era considerato figlio di Ra, il dio Sole.

Le terre, gli animali, le cose, le persone appartenevano al faraone. Aveva potere di vita e di morte sui sudditi, che dovevano pagare tributi per poter lavorare la terra o possedere bestiame.

Il faraone aveva il compito importante di amministrare la giustizia, organizzare i commerci, stabilire i tributi e le scorte da immagazzinare, comandare l’esercito nelle spedizioni militari.

Tutankhamon è il più famoso tra i faraoni egizi. Salì al trono all’età di otto anni.

La regina Nefertiti governava insieme a suo marito, il faraone Akhenaton.

Cleopatra fu l’ultima reginafaraone dell’Egitto. Con la sua morte ebbe fine il regno degli Egizi.

I simboli del faraone

1 Corona: simbolo del potere sul Basso e Alto Egitto.

2 Cobra: incuteva timore e rispetto.

3 Bastone ricurvo come quello dei pastori: simbolo della capacità di guidare e proteggere il popolo.

4 Flagello come quello dei contadini per battere il grano: indicava il potere del faraone sulle persone e sulle cose.

5 Lunga barba finta: era il simbolo della regalità.

6 Chiave della vita: apriva le porte del mondo dell’aldilà.

PUNTI CHIAVE

1. Il faraone

2. I simboli del potere etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea i compiti del faraone. Poi, seguendo la traccia, esponi le tue conoscenze.

• Il faraone era considerato… I suoi compiti…

• Governava con i… che…

• I simboli del suo potere erano….

trategia S

Le DIDASCALIE danno informazioni importanti. Leggile sempre.

cesti, sandali e barche.

Dal papiro si ricavavano fogli su cui scrivere.

Vocabolario

Limo: particolare fango che rende fertile il terreno

L’IMPORTANZA

A colpo d‘occhio

DEL NILO

Le terre che si affacciavano sulle sponde del Nilo potevano essere coltivate. Il Nilo forniva acqua per vivere ed era navigabile.

Il Nilo scorreva in un territorio desertico. I primi abitanti chiamarono Deshret, “terra rossa”, l’immensa distesa di sabbia del deserto inospitale.

Il Nilo, con le sue piene, regolava la vita delle tribù, che dividevano l’anno in tre stagioni.

L’inondazione

La stagione dell’innondazione (akhet) durava da luglio a novembre (secondo il nostro calendario). Grandi piogge si riversavano sulle sorgenti del Nilo. Il fiume si ingrossava e le sue acque straripavano, sommergendo l’intera valle.

I contadini portavano al riparo il bestiame e offrivano doni al dio Nilo perché le piene non fossero troppo impetuose e non distruggessero case e vite umane.

La semina

Quando le acque si ritiravano, da novembre a marzo, iniziava la stagione dei grandi lavori nei campi sui quali si era depositato il prezioso limo. Era la stagione della semina (peret).

I contadini aravano e seminavano. Dopo la semina facevano “passeggiare” nei campi gli animali domestici in modo che i semi fossero spinti profondamente nel terreno.

Il raccolto

Da aprile a giugno era la stagione della siccità (shemu). Si mietevano i cereali e si raccoglieva la frutta: datteri e fichi.

Si tagliavano le canne, il papiro e il lino che crescevano lungo le sponde.

Questo era anche il periodo in cui si riparavano i canali di irrigazione che la piena aveva danneggiato. Terminato il raccolto, si aspettava l’arrivo della nuova piena.

PUNTI CHIAVE

1. Le terre lungo il Nilo

2. Le stagioni etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Per ognuna delle tre stagioni sottolinea:

• la durata;

• che cosa accadeva.

trategia S

Utilizza le IMMAGINI per riportare alla mente ciò che hai sottolineato e studiato.

Stagione dell’inondazione (akhet)

Stagione della semina e del raccolto (peret)

Stagione della siccità (shemu)

PUNTI CHIAVE

1. Agricoltura

2. Allevamento

3. Artigianato

4. Commercio

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Completa a voce la sintesi e utilizzala per esporre.

• Le attività principali degli Egizi erano…

• Gli agricoltori producevano…

• Si allevavano…

• I prodotti dell’artigianato erano…

• Anche il commercio era importante, infatti… trategia

SQuando il testo è lungo, LEGGILO

DUE VOLTE per poterlo dividere in paragrafi. Poi leggi e ripeti

UN PARAGRAFO PER VOLTA.

Raffigurazione di una imbarcazione egizia.

LE ATTIVITÀ

A colpo d‘occhio

Il Nilo regolava tutte le attività degli Egizi, dall’agricoltura al commercio.

La fertilità del terreno era la grande ricchezza dell’Egitto, dove l’attività principale era l’agricoltura. Si coltivavano soprattutto orzo, grano, legumi e frutta. L’orzo serviva per produrre la birra, che era la bevanda più diffusa.

Importante era la coltivazione del lino, che dava tessuti per gli abiti e per le bende con cui si avvolgevano i corpi dei defunti.

Si allevavano ovini, suini, oche e anatre, ma anche animali per i lavori agricoli e il trasporto delle merci: asini, buoi, dromedari e cammelli.

L’artigianato

Gli artigiani lavoravano i materiali preziosi che provenivano dalle regioni del sud: oro, pietre preziose, avorio per i gioielli e l’ebano, il durissimo legno per costruire i mobili.

Con il papiro si fabbricavano fogli su cui scrivere, imbarcazioni, ceste, fogli e vestiti.

Il commercio

Anche il commercio era importante. I mercanti scambiavano ogni genere di merce sia all’interno dell’Egitto sia con i paesi più vicini. La via di comunicazione principale era il Nilo, percorso da un gran numero di imbarcazioni. I mercati si trovano lungo le sponde del fiume. I prodotti erano trasportati nei villaggi a dorso di mulo o con le slitte utilizzate al posto dei carri perché dovevano percorrere le piste di sabbia in cui le ruote sarebbero affondate.

LA VITA QUOTIDIANA

A colpo d‘occhio

Le abitudini di vita degli antichi Egizi erano simili a quelle dei popoli mesopotamici.

Le classi sociali più ricche conducevano una vita molto diversa da quella della gente comune

Il villaggio o la città si trovavano sul lato est del Nilo, dove sorge il Sole, che rappresenta la vita.

Le case

Il palazzo del faraone aveva sale immense dove erano ricevuti gli ospiti, che rimanevano incantati dalla bellezza e dalla preziosità degli arredi.

Le case dei nobili, dei funzionari e dei ricchi commercianti erano formate da più stanze. All’esterno si trovavano il granaio, l’orto e il giardino, protetti da un muro di cinta.

La gente comune, invece, viveva in capanne o semplici abitazioni di fango e paglia o mattoni.

Nei periodi più caldi i letti erano posti sul terrazzo, dove si metteva anche la frutta a seccare. In ogni casa c’era un telaio per la tessitura. Gli arredi erano semplici, in legno.

Gli abiti

Gli Egizi indossavano abiti leggeri: lunghe tuniche le donne, gonnellini corti gli uomini. Le persone più povere indossavano abiti in tela grezza, mentre i nobili utilizzavano teli di lino bianco.

Tutti usavano unguenti per proteggersi dai raggi solari e per allontanare gli insetti. Solo le classi più ricche avevano servitori, che massaggiavano il corpo dei loro padroni con olii profumati; evidenziavano il contorno degli occhi con una pasta nera, che aveva anche la particolarità di evitare infezioni. Preparavano anche le parrucche, che erano indossate per ragioni estetiche e per proteggersi dal sole.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le case

2. Gli abiti

3. La cura del corpo

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Cerca nel testo le informazioni che ti permettono di spiegare dove vivevano gli Egizi, come si vestivano e come avevano cura del proprio corpo.

Nella scena si possono osservare le vesti di lino bianco, l’uso delle parrucche

Una preziosa collana.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. La vita di:

• donne;

• uomini;

• bambini e bambine.

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Leggete attentamente più volte il testo, poi a gruppi di quattro bambini/e immedesimatevi negli antichi Egizi. Un gruppo drammatizzerà la vita di una famiglia nobile interpretando il padre, la madre, una bambina, un bambino. Un altro gruppo interpreterà la vita di una famiglia di gente comune.

Rappresentazione di una famiglia egizia.

LA FAMIGLIA

A colpo d‘occhio

Presso gli Egizi la famiglia era molto importante.

I ruoli e i compiti all’interno della famiglia erano diversi a seconda della classe sociale.

La donna era considerata la “signora della casa” e, teoricamente, godeva degli stessi diritti degli uomini.

Tra le classi più ricche, la donna si occupava del lavoro degli schiavi e dell’educazione dei bambini. Quelle che potevano permettersi di avere serve che facessero da “baby sitter”, svolgevano alcune attività: spesso lavoravano come profumiere, ma venivano anche impiegate nei tribunali. All’interno dei templi avevano il ruolo di ballerine, cantanti e musiciste (attività che erano ritenute molto importanti perché al servizio della divinità).

Gli uomini si dedicavano al lavoro nei campi, all’artigianato o al ruolo di funzionari.

I bambini stavano a casa con i genitori fino a circa sei anni. Giocavano con palle di stracci, trottole, bambole e animaletti di stoffa, argilla o legno.

Un gioco che praticavano anche gli adulti era il senet, simile alla nostra dama.

Dopo i sei anni, i maschi seguivano il padre per imparare il suo mestiere e le femmine cominciavano a dedicarsi ai lavori domestici. Le famiglie più importanti mandavano i figli a scuola presso il tempio per diventare scriba.

Anche i bambini, come gli adulti, avevano la testa rasata, ma fino ai dieci anni portavano sul lato destro una treccia.

LA SCRITTURA

A colpo d‘occhio

Nell’antico Egitto poche persone conoscevano la scrittura.

La scrittura egizia si modificò nel tempo

Anche la scrittura egizia è nata per registrare le merci e le offerte alle divinità.

Gli Egizi chiamavano i segni della scrittura “parole del dio Thot”.

Questo fa capire quanto la scrittura fosse importante e come fossero rispettati gli scribi, le poche persone che la conoscevano. Anche alcune donne delle classi privilegiate sapevano leggere e scrivere, ma pochissime diventarono scriba. Sesh era il termine antico per definire lo scriba. Per le donne si usava il termine seshet.

I tipi di scrittura

Gli antichi Greci diedero ai segni egizi il nome di geroglifici, cioè “segni sacri”. Gli Egizi scrivevano su rotoli di papiro.

I primi geroglifici erano pittogrammi: rappresentavano persone, animali, piante, oggetti. Imparare tutti i segni (più di 750) richiedeva molto impegno e gli scribi studiavano 12 anni per apprenderli tutti.

La scrittura geroglifica era molto complessa anche da leggere, perché poteva procedere da destra a sinistra, da sinistra a destra, dall’alto verso il basso o viceversa.

I geroglifici, con il passare del tempo, furono semplificati: nacque la scrittura ieratica.

Da un’ulteriore semplificazione nacque la scrittura demotica. In questo modo molte più persone potevano conoscerla. Era la scrittura usata per il commercio.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Gli scribi

2. I geroglifici

3. Le tre forme di scrittura

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Ricerca nel testo le informazioni per rispondere a ogni domanda.

• Come erano chiamati i segni della scrittura?

• Chi erano gli scribi?

• Su che cosa scrivevano?

• Quali sono i tre tipi di scrittura egizia?

Utilizza le informazioni per esporre le tue conoscenze sulla scrittura egizia.

COMPETENZE • Deduco dalle fonti

Completa scrivendo “geroglifica” oppure “demotica”.

Scrittura
Scrittura

PUNTI CHIAVE

1. Il ruolo del faraone

2. Gli elementi della natura

3. Le divinità

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo:

• le frasi che ti fanno capire che gli Egizi erano politeisti;

• il motivo per cui le prime tribù adoravano gli elementi naturali;

• il motivo per cui i faraoni imposero divinità comuni.

Utilizza le parti sottolineate e le immagini per esporre. etodo studio

Amon-Ra, il Sole.

Era la divinità principale. I faraoni erano suoi figli. Aveva la testa di falco e il disco del Sole avvolto da un cobra.

LA RELIGIONE

A colpo d‘occhio

La religione era molto importante per gli Egizi. Gli Egizi erano politeisti.

Gli Egizi credevano che ogni aspetto della vita di tutti i giorni fosse regolato da una divinità, della quale occorreva assicurarsi la benevolenza. Solo il faraone poteva comunicare direttamente con le divinità: per questo celebrava i riti sacri. Durante le cerimonie indossava una pelle di leopardo per sottolineare la sua forza e potenza.

Gli Egizi adoravano gli animali e gli elementi della natura: la mucca per il latte, il toro per la forza, il gatto perché proteggeva i raccolti dai topi, il Nilo perché rendeva fertile la terra.

Con il passare degli anni si cominciò ad attribuire alle divinità caratteristiche fisiche e sentimenti propri degli esseri umani. Molti dèi, però, conservarono la testa di un animale.

Quando i due Regni si unificarono, i faraoni imposero la venerazione di alcuni dèi comuni per mantenere unità nel loro regno.

Hapi, dio del Nilo.

Iside, la Luna, dea della maternità e moglie di Osiride, il dio che giudicava i morti.

Il tempio

Il tempio era la casa della divinità. Tutti i faraoni fecero costruire maestosi templi per acquisire la benevolenza degli dèi. Solo al faraone e ai sacerdoti era permesso entrare nella parte interna del tempio.

La parte esterna, invece, era accessibile al popolo.

La statua della divinità durante le cerimonie veniva portata in processione e deposta poi su una barca per percorrere un tratto del Nilo.

Le pareti del tempio erano dipinte o scolpite riccamente.

PUNTI CHIAVE

1. Le parti del tempio etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Immagina di essere una guida turistica: utilizza il disegno e le informazioni per esporre le parti del tempio.

trategia S

Un particolare tipo di testo sono le DIDASCALIE CHE CONTENGONO INFORMAZIONI. Essendo associate alle immagini, stimolano l’intelligenza visiva.

Il viale delle Sfingi, statue con il corpo di leone e il volto umano, che portava al tempio.

Le sfingi facevano la guardia a piramidi e templi.

Gli obelischi rappresentavano Ra.

I due alti muraglioni, chiamati piloni, rappresentavano il confine tra il mondo umano e quello degli dèi.

Anubi, il dio con il corpo di uomo e la testa di sciacallo, sorvegliava il rito dell’imbalsamazione.

IL CULTO DEI MORTI

A colpo d‘occhio

Per gli Egizi la vita continuava oltre la morte: per questo era importante che i corpi dei defunti fossero ben conservati.

Gli Egizi ritenevano che il defunto sarebbe rinato a una nuova vita, simile a quella terrena, e l’avrebbe trascorsa nel Regno dei Morti, il regno di Osiride.

Perché questo avvenisse, occorreva che si verificassero alcune condizioni:

• che il defunto in vita si fosse comportato bene;

• che il suo corpo non si decomponesse.

I poveri seppellivano i loro morti nel deserto. Per le classi sociali più importanti, invece, si praticavano la mummificazione e l’imbalsamazione.

LE FONTI

Il Papiro di Ani

Siamo nel 1 300 a.C.

È morto Ani, un importante scriba della corte di Tebe.

Il defunto deve sottoporsi alla pesatura del cuore per avere il permesso di vivere una nuova vita. Il dio sciacallo Anubi pesa il cuore di Ani mettendolo su un piatto della bilancia; sull’altro posa una piuma che rappresenta la dea della giustizia Maat. Se il cuore è più leggero della piuma, significa che il defunto non ha colpe e dunque potrà continuare a vivere nell’aldilà. Se il cuore pesa più della piuma, verrà divorato dalla dea Ammit! Il dio Thot registra l’esito del giudizio.

Mummificazione e imbalsamazione

Il processo per conservare il corpo del defunto durava 70 giorni:

• il corpo veniva lavato e svuotato degli organi interni, che erano poi conservati nei vasi canopi. Solo il cuore, centro della vita, rimaneva al suo posto;

• il corpo era riempito di segatura e lasciato per lungo tempo nel natron, un sale che lo essiccava. Poi veniva trattato con balsami profumati e bendato con lunghe fasce di lino;

• la mummia era poi adagiata in una serie di sarcofagi decorati. Il più esterno ritraeva il volto del defunto.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. La vita oltre la morte

2. La mummificazione e l’imbalsamazione

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Completa a voce la sintesi.

• Gli Egizi ritenevano che dopo la morte i defunti…

• Perché i defunti rinascessero era necessario che… e che…

• I due processi per conservare i corpi erano… e si procedeva…

I coperchi dei vasi canopi rappresentavano le teste dei quattro figli di Horus.

Quaderno operativo, p. 150

per il fegato.

Testa umana
Testa di sciacallo per lo stomaco.
Testa di babbuino per i polmoni.
Testa di falco per gli intestini.

PUNTI CHIAVE

1. Le piramidi

2. Le tombe

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Ricerca le informazioni per rispondere, poi esponi le tue conoscenze collegando a voce le risposte.

• Perché i faraoni fecero costruire le piramidi?

• Che cosa si depositava nella camera del sarcofago?

• Dove sorsero le nuove tombe dei faraoni.

trategia S

Collegare le informazioni utilizzando le PAROLE LEGAME aiuta a esporre le informazioni come un racconto.

LE PIRAMIDI E LE TOMBE

A colpo d‘occhio

I faraoni in vita risiedevano in palazzi stupendi. Dopo la morte dovevano avere una dimora adatta al loro rango.

I primi faraoni fecero costruire le piramidi, le loro grandiose tombe, che erano le case per la vita che avrebbero vissuto dopo la morte. Gli architetti egizi furono veramente geniali: capirono che questa particolare forma (piramide) dava stabilità alla costruzione. Inoltre era la più adatta a rappresentare il Sole, la perfezione della natura e il potere del faraone. Le piramidi più famose sono quelle di Cheope, Micerino e Chefren che si trovavano nella piana di Giza. Nella camera del sarcofago veniva deposto tutto ciò che poteva servire al defunto: letto, casse per i vestiti, gioielli, oggetti personali, cibo, piatti, pettini, specchi. Vi erano persino i servi, rappresentati sotto forma di statuette, gli ushabty: avrebbero lavorato per il faraone nell’aldilà.

Quando cominciarono i saccheggi delle piramidi i faraoni preferirono scavare le tombe nelle rocce delle alture. Questi luoghi vennero chiamati la Valle dei Re e la Valle delle Regine.

LE CONOSCENZE E LA TECNOLOGIA

La costruzione delle piramidi, delle grandi tombe, dei templi, dei canali d’irrigazione, le procedure per l’imbalsamazione e la mummificazione, ci mostrano quanto fossero avanzate le conoscenze e la tecnologia degli Egizi.

I calcoli per la costruzione delle piramidi erano precisi al millimetro e dimostrano grandi competenze in geometria e capacità di calcolo.

Le avanzate conoscenze in medicina e chirurgia si deducono dallo studio dei papiri e dell’analisi delle mummie. Vi erano medici specializzati che curavano non solo con erbe e rimedi naturali, ma anche con operazioni chirurgiche. Anche la tecnologia era molto avanzata: gli Egizi costruivano canali d’irrigazione, bacini artificiali e dighe capaci di contenere e utilizzare le acque del Nilo. L’invenzione dello shaduf permise di attingere acqua dai canali. Il nilometro consentiva di verificare l’altezza delle acque del fiume.

c à ???

Misurando l’altezza delle piene si poteva prevedere l’andamento dei raccolti e quindi quanti tributi si potevano ricavare.

I nilometri erano accessibili solo ai sacerdoti.

Scrivi “shaduf” o “nilometro”.
COMPETENZE • Deduco dalle fonti

Inserisci le parole al posto giusto.

Nilo • classi • faraone • funzionari • sacerdoti • Medio • Nuovo • scribi • ufficiali • Alto • Basso • tre • morte • imbalsamati • mummificati • agricoltura • geroglifica • allevamento • piramidi • Romani

GLI EGIZI

Si stanziarono lungo le rive del DOVE

I FATTI

Il faraone Menes unificò l’.......................................

Egitto e il Egitto.

Il loro regno si divise in periodi: Antico, .........................................................

e ......................................................... regno.

Furono sconfitti definitivamente dai

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Erano divisi in sociali.

Il capo era il .........................................................

Le classi sociali più importanti erano:

• .....................................................................................................................................

• ..................................................................................................................................... •

QUANDO

Primi insediamenti I Romani conquistano l’Egitto

LE ATTIVITà

Unificazione dei due regni

Si dedicavano all’ , all’.........................................., all’artigianato, al commercio.

Nascita di Cristo

LA RELIGIONE

Erano politeisti. Credevano in una vita dopo la ...............................................

Per questo i corpi dei defunti venivano

e ..........................................................................

LE CONOSCENZE E LA TECNOLOGIA

Usavano la scrittura

La loro tecnologia era molto avanzata. Progettarono ............................................, templi, efficienti sistemi di irrigazione.

Peer teaching

Puoi utilizzare la mappa per ripetere con un compagno o una compagna quello che hai imparato.

per imparare

L’ARTE EGIZIA

Per gli Egizi rappresentare la aveva un significato particolare: esprimeva l’idea del sacro e del potere assoluto. Le figure avevano un carattere maestoso e non esprimevano sentimenti.

Gli artisti, nell’antico Egitto, rappresenta vano le figure umane seguendo un canone, cioè regole ben precise. Si preparava la figura su un papiro sul quale era stata disegnata una griglia quadrettata. Il disegno veniva poi riportato sulla parete.

Generalmente:

• i primi tre quadrati contenevano la testa fino alla base del collo;

• gli altri dieci il busto dalle spalle al ginocchio;

• gli ultimi le gambe dal ginocchio al piede.

I colori erano ottenuti mescolando sostanze naturali o albume d’uovo. Ogni colore aveva un significato preciso:

• giallo, colore dell’oro, simbolo di eternità;

• azzurro, colore del cielo e dell’acqua, simbolo di rinascita;

• rosso, colore del fuoco, simbolo della vita e della vittoria;

• bianco, colore della purezza e della potenza, era usato per le cose sacre;

• nero, colore della notte, simbolo della morte, ma anche del limo;

• verde, colore della vegetazione e della vita nuova.

La testa era rappresentata di profilo, mentre l’occhio era posto di fronte per dare un’espressione vivace.

Il busto era disegnato frontalmente. Ma, per dare l’impressione che il personaggio stesse camminando, le gambe e i piedi erano di profilo.

I maschi erano rappresentati con la pelle di colore mattone scuro, mentre quella delle donne era un po’ più chiara.

Testa di profilo
Occhio di fronte
Busto di fronte
Gambe e piedi di profilo

migrazioni territorio della civiltà dell’Indo

COMPETENZE • Deduco dalle fonti

Quale altro popolo deve la sua ricchezza al limo? ...........................................

GLI INDI, IL POPOLO DEL COTONE

A colpo d‘occhio

La civiltà dell’Indo si sviluppò lungo le rive del fiume Indo. La navigabilità dei corsi d’acqua e i progressi tecnologici nei trasporti via terra e via acqua favorirono il commercio.

La pianura dell’Indo era fertile. Anche l’Indo ogni anno straripava e depositava il limo. Per questo vi si stanziarono alcune tribù nomadi che iniziarono a praticare l’agricoltura e l’allevamento. I villaggi delle prime tribù si trasformarono in città popolose e attive come Harappa, Mohenjo-daro, Lothal, dove fiorì una raffinata civiltà.

Gli Indi non ebbero mai un unico regno. Le tribù erano organizzate in città indipendenti dedite al commercio. In seguito le città cominciarono a spopolarsi probabilmente a causa di un cambiamento climatico.

Gli Arii

In quel periodo una nuova popolazione, gli Arii, giunse dal Nord. Gli Arii, nomadi guerrieri, combattevano usando carri trainati dai cavalli, animali sconosciuti dagli Indi: erano dunque invincibili. Sottomisero le popolazioni locali mantenendo per loro le posizioni di comando. Alcuni gruppi di Indi si spostarono verso est e si stanziarono lungo le rive di un altro fiume: il Gange.

Re-sacerdote, reperto della civiltà di Mohenjo-daro.

Mohenjo-daro.

Le città

Le città avevano una pianta rettangolare.

Nella parte alta della città si trovava la cittadella, dove sorgevano i palazzi e i templi più importanti. Si trovavano anche i magazzini e i granai per conservare le scorte dei raccolti.

Nella parte bassa della città vi erano le abitazioni dei commercianti e le botteghe degli artigiani. I canali e le dighe proteggevano la città dalle piene del fiume. I piccoli canali portavano l’acqua nei pressi delle case. C’era anche una rete di fognature che serviva a portare le acque sporche fuori dalle città.

All’esterno della città vi era spesso un bacino per la raccolta dell’acqua dove trovavano riparo le imbarcazioni.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le città

2. Gli Arii

3. La struttura delle città

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Esponi le tue conoscenze spiegando:

• perché alcune tribù si stanziarono lungo le rive dell’Indo;

• quali furono le città più popolose;

• chi erano gli Arii e che cosa fecero;

• com’era strutturata la città.

Bacino d’acqua
Canali e dighe Cittadella
Magazzini.
Abitazioni

PUNTI CHIAVE

1. La vita nelle città

2. Gli Arii e le caste

3. Le attività

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Rispondi a voce per esporre.

• Chi era a capo delle città della valle dell’Indo e quale era il suo compito principale?

• Da che cosa puoi capire che gli Indi erano una popolazione pacifica?

• Che cosa fecero gli Arii?

• Quali erano le attività svolte dagli abitanti delle città?

S

trategia

Usare le DOMANDE-GUIDA aiuta a trovare l’idea principale di ogni paragrafo.

Particolare dei canali ad Harappa.

LA SOCIETÀ E LE ATTIVITÀ

Le popolazioni che abitavano le città della valle dell’Indo erano pacifiche.

Vivevano in una società organizzata, a capo della quale c’era una persona che si occupava delle opere che servivano a tutti: costruzione di dighe, canali, granai. Pare non ci fosse un unico re con grandi poteri e mancano anche tracce della presenza di un esercito. Le mura sembra fossero state costruite per proteggere dalle alluvioni più che dai nemici. Nella città tutti gli abitanti potevano accedere all’acqua dei canali e dei bacini di raccolta. Non vi erano dunque enormi differenze sociali tra le persone.

Le caste

Tutto cambiò con l’arrivo degli Arii, che introdussero il sistema delle caste. La popolazione venne divisa in rigidissime classi sociali, ben distinte le une dalle altre per importanza e privilegi.

Le attività

Le persone che abitavano nelle campagne si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento, producendo ciò che era necessario a tutti per vivere. La maggior parte degli abitanti delle città si dedicava all’artigianato e al commercio, soprattutto del cotone e dei lapislazzuli, pietre dure preziose che si trovavano nelle miniere della zona montuosa.

I prodotti erano venduti anche in terre lontane come la Mesopotamia e gli spostamenti avvenivano per mezzo di carri e di barche a fondo piatto, adatte a navigare sui fiumi.

Oggetto di artigianato rinvenuto a Mohenjo-daro che testimonia l’importanza dell’allevamento e dell’agricoltura.

LA CULTURA E LA RELIGIONE

Anche gli Indi utilizzavano i sigilli in terracotta per registrare le merci. Questi reperti indicano che le popolazioni della valle dell’Indo conoscevano la scrittura, anche se a oggi non è ancora stata decifrata.

I sigilli testimoniano gli intensi scambi commerciali con altre popolazioni. Infatti ne sono stati trovati molti in Mesopotamia.

Gli Indi, come tutti i popoli che si dedicavano al commercio, svilupparono studi matematici e a loro dobbiamo il nostro sistema di numerazione, basato sul valore posizionale delle cifre.

Le divinità

Anche gli Indi erano politeisti. Tra tutte le divinità, la più venerata era la Dea Madre, simbolo della fertilità. Nelle tombe sono stati ritrovati resti di oggetti e cibo: per questo possiamo pensare che gli Indi credessero che ci fosse un’altra vita dopo la morte.

Un’altra religione nata in India e professata tutt’oggi è il Buddismo. Fu fondata da Siddartha, un ricco principe che, quando si rese conto della miseria del popolo, abbandonò ricchezza e lusso e divenne un mendicante. Si diede il nome di Buddha, che vuol dire “l’illuminato”.

curiosità ???

Quando gli Arii occuparono i territori degli Indi, portarono la loro religione: l’Induismo, una religione professata ancora oggi. Le tre divinità principali erano: Brama, creatore del mondo; Visnu, conservatore del mondo; Shiva, distruttore del mondo.

Quaderno operativo, p. 153

PUNTI CHIAVE

1. La cultura

2. La religione etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con colori differenti, la risposta a ogni domanda. Poi utilizza le parti sottolineate per esporre.

• Che cos’erano i sigilli?

• Quale importante “rivoluzione” introdussero i matematici della civiltà dell’Indo?

• Com’era la religione?

Sigillo trovato a Mohenjo-daro con iscrizione e raffigurazione di un rinoceronte.

degli abilissimi artigiani. Sapevano lavorare pietre dure come la giada, ottenendo preziosi manufatti.

I CINESI, IL POPOLO DELLA SETA

A colpo d‘occhio

La civiltà cinese nacque come civiltà di agricoltori, ma ben presto anche l’artigianato ebbe un grande sviluppo. Questa civiltà mantenne la sua struttura di Impero fino al secolo scorso.

L’attuale territorio della Cina era abitato fin dai tempi dell’Homo erectus. Tra i più famosi ritrovamenti ci sono i resti dell’Uomo di Pechino, un ominide vissuto oltre 700 000 anni fa.

Da allora sulle rive del Fiume Giallo e del Fiume Azzurro si formarono i primi villaggi di agricoltori e allevatori. I villaggi si trasformarono poi in città governate da un re. Il potere, passando di padre in figlio, creava potenti dinastie.

ove

migrazioni territorio della civiltà cinese

Per molti secoli questi regni furono in guerra tra di loro, finché un sovrano, Quin Shi Huang, unificò quell’immenso territorio e fondò un Impero. Grazie alle alte montagne che formavano una barriera difensiva naturale, i regni prima, e l’Impero cinese dopo, per millenni non subirono l’invasione di altri popoli. L’Impero cinese ebbe fine nel 1912 d.C.

Vocabolario

Dinastia: una serie di sovrani appartenenti alla stessa famiglia.

6000 a.C. Le tribù nomadi diventano stanziali
a.C. Nascita dei villaggi

Le città

Le città dell’antica Cina erano difese da mura attorno alle quali spesso era scavato un fossato. Il quartiere dove risiedeva l’imperatore era la Città Proibita: una città nella città a cui potevano accedere solo i membri della famiglia imperiale e le persone autorizzate.

Nel centro della città sorgeva una torre dove c’era il gong , che indicava le ore. All’interno delle mura vivevano gli artigiani e i commercianti. Le loro case erano generalmente in legno, con i tetti spioventi. Tutte le case avevano un piccolo cortile interno : modesto e buio nei quartieri più poveri, grande e con giardino nei quartieri dove risiedevano i nobili e i funzionari. I contadini vivevano fuori dalle mura della città: entravano attraverso le porte che rimanevano aperte dall’alba al tramonto.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. I regni

2. L’Impero

3. La struttura della città

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Esponi le tue conoscenze spiegando:

• lungo quali fiumi sorsero i primi villaggi;

• da chi erano governate le prime città;

• che cos’erano le dinastie;

• quale fu la successiva forma di governo;

• com’era strutturata la città.

Vocabolario

Gong: piatto metallico che si percuote con un martello per produrre un suono prolungato.

Torre
La Città Proibita
Porte

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Le parole in grassetto sono le parole chiave. Utilizzale per esporre le tue conoscenze sulla società cinese e sulle attività.

trategia S

Scrivere le PAROLE CHIAVE nell’ordine in cui le incontri nel testo aiuta a focalizzare l’attenzione e a organizzare ciò che hai studiato.

LA SOCIETÀ E LE ATTIVITÀ

Anche la società cinese era divisa in classi sociali. Il capo politico e religioso era l’imperatore. Era chiamato “figlio del cielo” ed era considerato una divinità. Aveva potere assoluto su tutto il territorio.

Le classi sociali

I nobili possedevano vasti terreni, gli studiosi e i funzionari riscuotevano le tasse e amministravano la giustizia. La maggior parte della popolazione era formata da contadini e artigiani, obbligati a prestare servizio nell’esercito e a lavorare gratuitamente per l’imperatore. Anche nella società cinese vi erano gli schiavi.

Le

attività

L’attività principale degli abitanti dell’antica Cina era l’agricoltura. Essendo un territorio interessato da climi diversi, le coltivazioni variavano.

A nord si coltivavano frumento e miglio, a sud il riso. Una particolare coltivazione era quella del gelso. Le sue foglie servivano a nutrire i bachi e produrre la seta. L’allevamento, oltre quello dei bachi, si limitava a pecore, maiali, polli.

Molto sviluppato era l’artigianato, che si basava sulla tessitura del cotone e della seta, sulla lavorazione del bronzo e della giada, una pietra preziosa di colore verde.

Il commercio era ben sviluppato. Soprattutto la seta era scambiata con molti Paesi anche lontani.

curiosità ???

La seta è prodotta dal baco da seta, una larva che si nutre di foglie di gelso. La larva costruisce il suo bozzolo con un sottile filo che lei stessa produce. Il bozzolo viene immerso nell’acqua bollente per srotolare il filo senza danneggiarlo. Questo filo è seta che serve per produrre tessuti molto preziosi.

La vita quotidiana

A colpo d‘occhio

Nella civiltà cinese la famiglia e gli antenati avevano una grande importanza. Non vi era una religione ufficiale, ma regole morali che regolavano i rapporti tra le persone e stabilivano abitudini di vita comuni.

L’antica società cinese era fondata sulla famiglia. I bambini e le bambine venivano cresciuti nel rispetto degli anziani, ai quali dovevano obbedire. Come gli adulti si prendevano cura dei bambini e delle bambine durante l’infanzia, così i giovani dovevano occuparsi degli anziani. Nella stessa casa viveva la grande famiglia: mamma, papà, bambini, bambine, zii e nonni.

Molta importanza era data agli esercizi fisici all’aperto che dovevano servire a mantenere equilibrio tra il corpo, la mente e la natura. I rimedi contro le malattie erano di due tipi: l’uso di erbe medicinali e l’agopuntura, cioè una cura che consiste nel posizionare piccoli aghi in alcuni punti specifici del corpo.

La civiltà cinese non aveva una religione ufficiale. Vi erano molte regole morali e credenze. Si rispettavano e veneravano gli spiriti degli antenati e alcune divinità legate al mondo della natura.

PUNTI CHIAVE

1. La famiglia

2. La cura del corpo

3. Le regole morali etodo studio

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con colori differenti le informazioni principali relative ai punti chiave. Poi esponi collegando le conoscenze.

PUNTI CHIAVE

1. La scrittura

2. La carta e la stampa

3. La polvere da sparo

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Rispondi a voce per esporre.

• Da che cosa era composta la scrittura?

• Tutti potevano utilizzare quella scrittura? Perché?

• Quali furono le tre grandi invenzioni dei Cinesi?

trategia S

Per esporre le conoscenze devi usare FRASI CHIARE e COMPLETE, con soggetto e predicato.

In questo caso inizia così: La scrittura era composta…

LA CULTURA E LE CONOSCENZE

La scrittura cinese non è cambiata molto nel corso dei secoli. Ancora oggi essa è composta da ideogrammi. Gli ideogrammi sono tantissimi e quindi, nel passato, in pochissimi li conoscevano.

I Cinesi scrivevano sulla carta, che fu una loro importante invenzione. La carta si produceva triturando e facendo macerare vecchi stracci e fibre vegetali. Il composto veniva poi pressato: si ottenevano fogli sottili che si ponevano a essiccare al sole. Per scrivere i Cinesi usavano pennelli, bastoncini di bambù e inchiostro ottenuto dal carbone. La scrittura era un’arte, tanto era difficile scrivere ideogrammi perfetti. Forse per questo in Cina fu inventata la… stampa. Si deve infatti alla mente di un cinese l’ideazione dei primi semplici caratteri mobili. Erano timbri in creta ciascuno dei quali riproduceva un ideogramma.

La polvere da sparo è un’invenzione cinese e per moltissimi anni venne utilizzata durante le feste e i riti religiosi. Se si dava fuoco alla polvere nera ottenuta dal carbone, unita allo zolfo e ad altre sostanze, si ottenevano scoppi di luce e gran rumore. Si credeva che tutto ciò scacciasse gli spiriti maligni spaventati dal gran frastuono. Solo in seguito la polvere da sparo fu utilizzata per scopi bellici.

LE FONTI LA GRANDE MURAGLIA

L’ESERCITO

DI TERRACOTTA

L’esercito di terracotta è un insieme di statue che rappresenta un esercito. Il primo imperatore cinese Qin Shi Huang lo fece costruire a difesa della sua tomba e per significare che lui voleva dominare sia il mondo dei vivi sia quello dei defunti.

Si tratta di circa 8 000 statue, tutte diverse, a grandezza naturale, che riproducono guerrieri armati, vestiti con corazze.

Vi sono anche 18 carri di legno e 100 cavalli di terracotta. È la riproduzione dell’esercito che aveva combattuto per unificare la Cina. Questo favoloso reperto fu scoperto per caso, a Xian, da un contadino mentre scavava un pozzo.

La Grande Muraglia cinese è una lunghissima serie di mura. Fu costruita per difendere il territorio dell’impero dall’invasione di altri popoli, che giungevano da Ovest e da Nord.

Secondo gli studi sarebbe stata lunga circa 8500 km ai quali si devono aggiungere diverse diramazioni che portano la sua lunghezza a raggiungere circa 22 000 km. Fu l’imperatore Qin Shi Huang ad ordinarne la costruzione nel 215 a.C. Lungo tutta la muraglia c’erano le torrette. Alcune erano torri di avvistamento, altre erano torri-faro che servivano per comunicare a distanza attraverso le segnalazioni per mezzo di falò. Vi erano poi le fortezze dove risiedevano i soldati e i loro comandanti. La muraglia rappresentava una via di comunicazione sicura perché era larga, lastricata, fortificata e sempre presidiata da soldati.

O rganizzo le idee...

Inserisci le parole al posto giusto.

Indo • Azzurro • caste • città • agricoltura • Arii • cotone • seta • Giallo • classi • imperatore • secolo scorso • agricoltura • artigianato • Gange

GLI INDI

DOVE

Si stanziarono lungo le rive del fiume e del fiume ......................................

Gange

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Con gli Arii la società fu divisa in ...................................................

I FATTI

Il territorio era diviso in indipendenti. Furono sottomessi dagli

LE attività E LA TECNOLOGIA

Si dedicavano all’ e all’allevamento.

Si dedicavano alla lavorazione e al commercio del

QUANDO

Colora in azzurro la linea del tempo degli Indi, in arancione quella dei Cinesi.

DOVE

Si stanziarono lungo le rive del fiume e del fiume ..............................................

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

La società era divisa in .............................................. Il capo era l’

I CINESI

Si formò un Impero che non fu mai invaso e durò fino al I FATTI

LE attività E LA TECNOLOGIA

L’attività principale era l’ Si allevavano i bachi da ............................................. Erano sviluppati anche l’ e il commercio.

Peer teaching

Puoi utilizzare la mappa per ripetere con un compagno o una compagna quello che hai imparato.

L’ISTRUZIONE

Nel corso della storia i bambini e le bambine hanno sempre ricevuto un’istruzione. Anche quando non esistevano le scuole, essi imparavano dagli adulti e dalla vita di tutti i giorni.

Osserva le impronte, non fare rumore, prendi la mira.

Con l’invenzione della scrittura nasce anche la scuola. L’istruzione riguardava la scrittura, la lettura, il calcolo.

La scuola, però, non era per tutti. Solo i più ricchi potevano andare a scuola e ricevere un’istruzione che avrebbe permesso loro, una volta terminati gli studi, di ricoprire cariche importanti nella società, come i loro padri.

Nella Preistoria era importante imparare a cacciare, riconoscere i frutti buoni da quelli velenosi, trovare ripari sicuri… Era istruito bene chi aveva imparato come sopravvivere in un ambiente così difficile e pericoloso.

Attenta!

Queste sono commestibili, ma queste altre no!

In questo disegno che rappresenta “la scuola” nelle antiche civiltà ci sono bambine? Perché, secondo voi? Discutetene insieme.

Il diritto all’istruzione

Nel corso del tempo l’istruzione ha subito una grande trasformazione: aumentarono le scuole e le materie di studio, ma solo le classi agiate potevano accedervi.

Fu nel periodo tra il 1700 e il 1800 circa che si costruirono le grandi scuole, in cui si formano classi con un maestro, frequentate da molti alunni, soprattutto maschi. Gli alunni spesso risiedevano nella scuola: erano i collegi.

Da allora la scuola ha fatto grandi passi avanti: l’istruzione è diventata un diritto di tutti, maschi e femmine, ricchi e poveri. La nostra Costituzione riconosce all’istruzione grande importanza. Tutti i bambini e tutte le bambine in età scolare devono andare a scuola!

Articolo 34

La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore , impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita .

Le civiltà dei commercianti

Circa un millennio dopo la nascita delle prime civiltà dei fiumi, nuove civiltà sorsero lungo le rive del Mar Mediterraneo. Queste popolazioni impararono a navigare per mare.

Il territorio

Lungo le coste il clima era mite e adatto agli insediamenti.

I terreni però erano poco adatti all’agricoltura e l’entroterra era montuoso.

Le insenature e le acque tranquille consentivano di ormeggiare le barche che potevano prendere il largo e mettere in collegamento popoli lontani.

Le attività

Le civiltà del Mar Mediterraneo basarono la loro ricchezza sull’artigianato e sul commercio via mare.

Le conoscenze

I contatti con popoli di cultura diversa aumentarono le conoscenze.

Si semplificò la scrittura e il baratto fu sostituito dall’uso della moneta.

ove

Lungo le coste del Mar Mediterraneo.

Nascita di Cristo
Fenici Ebrei
Cretesi
Achei

IL MAR MEDITERRANEO

A colpo d‘occhio

Quando le popolazioni che abitavano lungo le coste del Mar Mediterraneo impararono a costruire navi più sicure e a orientarsi con l’aiuto delle stelle, il Mar Mediterraneo divenne la culla di importanti civiltà.

Il Mediterraneo è un mare chiuso, circondato da insenature e baie con acque tranquille. Nel Mediterraneo, inoltre, si trovano numerose isole dove è possibile approdare senza dover percorrere lunghe distanze.

Il clima lungo le coste è mite.

I fiumi navigabili che in esso sfociano potevano essere risaliti e consentivano di raggiungere anche territori più interni dove fare provviste di cibo e di acqua dolce.

Nonostante queste condizioni ottimali, la vita lungo la costa per i primi popoli che vi si stanziarono non fu facile. Vi erano terre poco adatte all’agricoltura: le pianure erano piccole, i fiumi erano scarsi e la maggior parte aveva poca portata d’acqua. L’entroterra era attraversato da catene di monti che, pur non essendo di altezze elevate, erano difficili da attraversare.

Navigare per mare

Solo le tribù che si stanziarono nelle isole e nella Terra di Canaan, la sottile striscia tra Egitto e Mesopotamia, trovarono un territorio favorevole all’insediamento.

Dai popoli mesopotamici avevano imparato a impermeabilizzare gli scafi delle barche e così cominciarono a navigare per brevi tratti lungo la costa. Lo sviluppo delle tecniche di costruzione di imbarcazioni e di navigazione consentì alle popolazioni costiere di affrontare la grande distesa di acqua. Il Mediterraneo non divideva più i popoli, ma li avvicinava.

Per costruire le abitazioni inizialmente piantavano pali nei bassi fondali come si faceva per la costruzione delle palafitte. In seguito sorsero i villaggi sulla terraferma, in luoghi riparati.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. Le caratteristiche del Mar Mediterraneo

2. Le caratteristiche del territorio

3. Imbarcazioni e navigazione

4. I villaggi lungo le coste

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Com’è il Mar Mediterraneo?

• Com’è il clima lungo le coste?

• Quali caratteristiche hanno le terre che si affacciano sul Mar Mediterraneo?

• Quali tecniche svilupparono le popolazioni costiere?

Esponi le tue conoscenze, seguendo questa traccia.

• Il Mar Mediterraneo è… Vicino alle coste ci sono…

• Lungo la costa il clima è… Però il terreno è…

• Le popolazioni costiere uscirono dall’isolamento quando…

LA TECNOLOGIA DELLE IMBARCAZIONI

A colpo d‘occhio

Fu possibile affrontare il mare aperto solo in seguito alle innovazioni tecnologiche nella costruzione delle navi commerciali e da guerra.

La nave commerciale

La nave commerciale serviva per il trasporto delle merci: era larga con le estremità ricurve; si muoveva prevalentemente sfruttando la forza del vento.

Il timone a poppa (la parte posteriore) consentiva di governare la nave e di mantenere la rotta.

La grande vela quadrata sfruttava la forza del vento.

Le fiancate erano alte per resistere alle onde e fare in modo che l'acqua non entrasse sul ponte. Erano dotate di parapetti per evitare che gli oggetti cadessero in mare.

Il ponte, la copertura, facilitava il carico delle merci e il movimento delle persone.

La stiva si trovava sotto il ponte. Conteneva e proteggeva le merci (anfore di vino e olio, tessuti, oggetti in vetro…) e ne agevolava il carico e lo scarico.

La prua, la parte anteriore, era più alta per affrontare le onde.

L’ancora teneva ferma la nave durante le soste.

La nave da guerra

Le navi da guerra erano più strette e lunghe di quelle da carico per potersi muovere con maggiore velocità. Avevano due vele: una più grande, retta da un albero centrale, e una più piccola, retta da un albero a prua; in questo modo era più facile sfruttare il favore del vento. In assenza di vento o durante le azioni di guerra, entravano in azione numerosi rematori. Sempre per agevolare le manovre vi erano due timoni.

I rematori facevano procedere la nave in caso di mancanza di vento. Il suono di un flauto o di un tamburo dava il ritmo della vogata.

Due grandi occhi avevano il compito di proteggere la nave dalla sfortuna, incutere timore ai nemici e aiutare a “vedere la rotta”.

etodo studio M di

Insieme a un compagno o a una compagna, fate questo lavoro utilizzando l’intelligenza visiva. Uno/Una immagina di essere un mercante e spiega com’è fatta la sua nave commerciale. L’altro/altra immagina di essere un rematore imbarcato su una nave da guerra e parla della sua nave.

trategia S

LAVORARE IN COPPIA permette di abituarsi a esporre a voce alta e di acquisire sicurezza in sé stessi/e.

A prua vi era un tamburo. Una persona aveva il compito di segnare il tempo della remata, percuotendo il tamburo. Ciò permetteva a tutti i vogatori di remare in modo sincronizzato.

A prua era situato un rostro, cioè uno sperone, che serviva per colpire la nave nemica.

Statuetta in avorio di lavorazione fenicia che raffigura una sfinge alata dal volto umano.

Coppa d’oro fenicia.

IL COMMERCIO SUL MARE

A colpo d‘occhio

La navigazione sul mare facilitò le relazioni tra i popoli: si incrementarono i commerci, ma cominciarono anche a circolare le persone, le idee e le conoscenze.

Quando l’essere umano ebbe il coraggio di sfidare la paura e di andare verso l’ignoto, i popoli costieri vennero in contatto tra loro e il mare, da nemico, divenne una risorsa.

Nuove imbarcazioni

Alle spalle delle coste del Mediterraneo crescevano boschi che fornivano molto legname utile per la costruzione di imbarcazioni. Le barche che navigavano lungo i fiumi non erano adatte a solcare le acque del mare, molto più “mosse”. Per affrontare la navigazione in mare aperto occorreva un tipo diverso di imbarcazione: doveva essere più grande e sicura rispetto a quelle fluviali. All’inizio le popolazioni costiere effettuavano spostamenti in mare solo lungo la costa. Poi cominciarono a raggiungere le isole che servivano da punto di passaggio nella direzione di terre più lontane.

Nuovi commerci

L’incontro con popoli diversi favorì lo scambio di merci più varie. I popoli del Mediterraneo vendevano lana e tessuti e i prodotti ottenuti dalla trasformazione di ciò che era possibile coltivare nei loro territori: vino, olio. In cambio ricevevano i cereali, base dell’alimentazione, coltivati nelle terre più fertili.

Anche l’artigianato ebbe un grande sviluppo perché divenne più raffinato e prezioso.

Iscrizione fenicia.

LE INNOVAZIONI

La scrittura

Lo sviluppo del commercio portò a semplificare la scrittura per renderla comprensibile da un maggior numero di persone. Furono così introdotti segni che rappresentavano suoni. A ciascun suono emesso dalla voce fu attribuito un segno adatto a tutte le lingue.

La moneta

Le grandi quantità di merci da scambiare rendevano difficile il baratto. A ogni merce venne allora attribuito un valore che era pagato non più con altra merce, bensì con la moneta. Le monete, dischetti di metallo, recavano incise le immagini delle città da cui provenivano.

Le colonie

I mercanti cercavano punti di approdo per interrompere i viaggi troppo lunghi e per fare rifornimento di acqua e provviste. In questi scali sorsero dei mercati, perché l’arrivo di una nave era un’occasione per scambiare le mercanzie.

Con il passare del tempo, alcune persone cominciarono a seguire i mercanti. Questi scali si popolarono e diventarono città che furono chiamate colonie. Erano territori che, almeno in parte, dipendevano dal popolo che le aveva fondate.

Vocabolario

Approdo: punto in cui le barche possono giungere a riva e trovare un riparo sicuro

Bassorilievo nel quale si vedono i segni della scrittura fenicia.

PUNTI CHIAVE

1. Le nuove imbarcazioni

2. Il commercio via mare

3. La scrittura

4. La moneta

5. Le colonie

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Quale fu il vantaggio che portò la navigazione?

• Come cambiò il sistema di scrittura?

• Perché fu introdotta la moneta?

• Che cos’erano e come nacquero le colonie?

Esponi le tue conoscenze collegando le parti che hai sottolineato. etodo studio M di

LE CIVILTÀ DELLA TERRA DI CANAAN

A colpo d‘occhio

La Terra di Canaan fu abitata da due popolazioni: i Fenici, che occuparono la parte più a nord, e gli Ebrei, che si stanziarono a sud, nella valle del fiume Giordano.

La striscia di terra che si trova tra l’Egitto e la Mesopotamia era chiamata Terra di Canaan, dal nome dei suoi più antichi abitanti: i Cananei . Quando l’attività principale era l’agricoltura, questa terra era veramente poco ambita perché non offriva sufficienti risorse alimentari. Per questo nell’antichità si erano insediate solo tribù dedite alla pastorizia . Cominciò ad acquisire importanza quando si incrementarono i commerci .

I due popoli che si stanziarono in questa terra, i Fenici e gli Ebrei, utilizzarono le risorse del territorio in modo molto diverso.

Dove

Pendenti in vetro.

La Terra di Canaan divenne il passaggio delle carovane di mercanti che provenivano dalla Mesopotamia, dalla Cina e dalla valle dell’Indo. Le coste ricche di insenature e baie erano un ottimo riparo per le navi e i boschi delle alture offrivano legname per la costruzione di imbarcazioni. Quando si perfezionarono le tecniche di navigazione, queste terre divennero il punto di partenza verso nuove località.

Le attività

Per lo sviluppo di una civiltà occorrono terre fertili che consentano di produrre cibo in abbondanza e vie di comunicazione che permettano scambi commerciali e culturali. La Terra di Canaan non aveva estese pianure, ma si affacciava sul mare. Per questo le popolazioni si dedicarono a due attività: la pastorizia e il commercio dei prodotti dell’artigianato.

Fenici ed Ebrei

In questa terra era netta la distinzione tra pastori e commercianti-navigatori e si svilupparono due diverse civiltà, quella dei Fenici e quella degli Ebrei.

I Fenici si dedicarono alla navigazione e per questo la loro più importante attività fu il commercio.

Gli Ebrei non affrontarono mai le acque del Mar Mediterraneo e si dedicarono in prevalenza alla pastorizia.

PUNTI CHIAVE

1. La Terra di Canaan

2. I vantaggi della posizione geografica

3. Le attività

4. Le civiltà

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Osserva la carta geostorica e sottolinea nel testo, con colori differenti, la risposta a ogni domanda.

• Dove si trova la Terra di Canaan?

• Quando cominciò ad acquisire importanza?

• Da dove provenivano le carovane di mercanti che la attraversavano?

• Perché alcune popolazioni si insediarono lungo le coste?

• Quali furono i due popoli che si insediarono nella Terra di Canaan?

Esponi le tue conoscenze collegando le parti che hai sottolineato. etodo

Gerico.

I FENICI, IL POPOLO DELLA PORPORA

A colpo d‘occhio

I Fenici erano il “popolo del mare” tanto temuto dalle popolazioni della Mesopotamia. Si insediarono nella Terra di Canaan e fondarono delle città-stato.

1500 a.C. Nascita della civiltà fenicia

2 000 a.C. Primi insediamenti dei popoli del mare

Quando i Fenici approdarono in questa terra, si unirono alle popolazioni locali. Furono i Greci che diedero ai Fenici il nome di Phoinikes, che significa “popolo della porpora”.

Essendo abili nella navigazione, i Fenici si dedicarono ai commerci vendendo i loro prodotti a tutti i popoli che abitavano le terre che si affacciavano sul mare.

A seguito del loro insediamento, i Fenici fondarono lungo la costa città-stato indipendenti: Biblo, Sidone e Tiro furono le principali. A capo di ogni città vi era un re. Era affiancato dall’assemblea degli uomini più potenti: i mercanti e, soprattutto, gli armatori navali, cioè i proprietari delle imbarcazioni, che erano fondamentali per il commercio.

Le città-stato non si unirono mai in un unico regno. Si alleavano solo se minacciate da un pericolo veramente grave. I Fenici non avevano un grande esercito. Per questo motivo furono conquistati prima dagli Assiri e poi, definitivamente, dai Romani, quando questi distrussero la più importante colonia fenicia dell’epoca: Cartagine.

Resti di Biblo.
migrazioni confini territori
64 a.C. I Romani invadono le terre della Fenicia
Nascita di Cristo

Le colonie fenicie e le attività

Inizialmente i navigatori fenici percorsero le rotte lungo la costa fino a nord, verso la Grecia. Quando si allontanarono verso ovest, dovettero affrontare viaggi più lunghi perché non potevano fermarsi nella terra degli Egizi, loro nemici. Avevano bisogno di approdi sicuri dove fare rifornimento di acqua e cibo, depositare le merci, riparare le navi.

Le colonie

Gli scali marittimi con il tempo divennero città, con fortificazioni, magazzini, cantieri per le navi e, naturalmente, case per gli abitanti. Erano le colonie, città indipendenti, ma che conservavano forti legami con la Fenicia.

I Fenici arrivarono lungo le coste del nord d’Africa e in Sicilia, in Sardegna, in Corsica e in Spagna.

Le attività principali dei Fenici erano l’artigianato e il commercio. Per questo i mercanti si spinsero oltre la Terra di Canaan e fondarono città lungo le coste del Mediterraneo.

Il Cedro, che cresceva sulle alture, forniva legno per costruire navi robuste per navigare in mare aperto.

etodo studio M di

PUNTI CHIAVE

1. L’origine del nome

2. Le città-stato

3. Nuove rotte

4. Le colonie

5. Le attività

6. Le navi

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Rispondi a voce.

• Dove si insediarono i Fenici?

• Da chi venne conquistato il territorio dei Fenici? Perché?

• Quali erano le attività principali?

• Dove fondarono le colonie? Utilizzando le carte geostoriche e la linea del tempo, esponi le tue conoscenze.

???

I senatori dell’antica Roma erano chiamati porporati perché in fondo alla toga vi era una banda rossa, tinta con la porpora. Era un segno di distinzione perché tingere una stoffa con la porpora era molto costoso.

LE CONOSCENZE E LA CULTURA

A

colpo d‘occhio

I mercanti fenici vendevano soprattutto prodotti dell’artigianato. Per registrare più facilmente questi scambi modificarono il sistema di scrittura.

I prodotti eccellenti della Fenicia erano i tessuti colorati con la porpora e gli oggetti di vetro.

Il color porpora è una particolare tonalità di rosso. I Fenici ottenevano questo colore da una sostanza estratta dai murici, molluschi che si trovavano al largo delle coste della Fenicia. Era un colorante naturale molto prezioso (occorrevano 10 000 murici per ottenere 100 grammi di tintura!) e fu fonte di grande ricchezza per i Fenici.

Il vetro è un materiale che si ottiene quando si fonde la silice, sostanza di cui è composta la sabbia. La tecnica per ottenere il vetro era già conosciuta in Mesopotamia e in Egitto. Furono però gli artigiani fenici a perfezionarla. Per ottenere colorazioni diverse, aggiungevano alla lavorazione metalli differenti: rame per il blu intenso, ferro per il giallo o il verde.

La scrittura alfabetica

I Fenici entravano in relazione con popoli che parlavano lingue diverse. La genialità dei Fenici fu quella di tradurre i suoni con cui erano formate le lingue in segni: idearono una scrittura universale, quella alfabetica (aleph e bet erano le prime due lettere fenicie). Individuarono 22 suoni e a ciascuno associarono un segno facile da riprodurre. La combinazione dei segni permetteva di scrivere un’infinita quantità di parole. La scrittura non era più patrimonio solo degli scribi: ora anche i mercanti potevano imparare a scrivere in breve tempo.

La religione

I Fenici erano politeisti. El, il creatore dell’Universo, e Astarte, dea dell’amore, erano le divinità principali, poi ve ne erano altre legate alla forza della natura. Le cerimonie religiose si svolgevano in un recinto sacro all’aperto chiamato tofet.

PUNTI CHIAVE

1. La porpora e il vetro

2. La scrittura

3. Le divinità etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Utilizza le parole chiave per ricordare le informazioni principali. Immagina di essere esperto/a nell’arte di tintura di tessuti o nella produzione del vetro o di essere un/una mercante. Parla della tua attività.

trategia S

Utilizza l’INTELLIGENZA VISIVA: il disegno diventa una traccia per esporre.

COMPETENZE • Deduco dalle fonti

Nella scrittura cuneiforme i segni rappresentavano: idee o oggetti. suoni.

Nella scrittura fenicia i segni rappresentavano: idee o oggetti. suoni.

dalla Mesopotamia alla Palestina dalla Palestina all’Egitto dall’Egitto alla Palestina confini territori

Costituzione

Nel secolo scorso, prima e durante la Seconda Guerra mondiale, 15 milioni di persone furono uccise nei campi di sterminio. Tra questi 6 milioni erano Ebrei.

Shoah è il termine ebraico che definisce questo tragico evento. Il 27 Gennaio, data in cui l’esercito russo liberò il campo di sterminio di Auschwitz, si celebra il Giorno della Memoria. Nessuno deve dimenticare perché ciò che è successo non debba mai più ripetersi.

uando

GLI EBREI, IL POPOLO MONOTEISTA

A colpo d‘occhio

Gli Ebrei erano tribù di pastori che provenivano dalla città di Ur, in Mesopotamia. Gli Ebrei erano monoteisti. Lasciarono la Mesopotamia per raggiungere la Terra Promessa, il luogo dove stabilirsi indicato da Jahvè, il loro dio.

Gli Ebrei erano pastori nomadi che si allontanarono dalla città di Ur, in Mesopotamia, per cercare una nuova terra dove stanziarsi. La loro migrazione, guidata dal profeta Abramo, durò moltissimi anni. Quando giunsero nella Terra di Canaan, la identificarono come la “terra promessa” dal loro dio Jahvè e si stabilirono lungo le rive del fiume Giordano.

In Egitto

Una terribile carestia colpì la loro terra e costrinse le tribù a trasferirsi in Egitto. Gli Ebrei vissero in tranquillità per un periodo abbastanza lungo, ma poi il faraone li ridusse in schiavitù. Mosè, un ebreo cresciuto alla corte del faraone, secondo il racconto della Bibbia, guidò la fuga dall’Egitto del suo popolo e lo riportò nella Terra di Canaan.

Ritorno nella Terra di Canaan

Nabucodonosor deporta gli Ebrei a Babilonia

Nascita di Cristo
70 d.C. I Romani scacciano
gli Ebrei dalla loro Terra
Sotto la guida di Mosè, le tribù tornano nella Terra di Canaan
Regno di Israele
Le tribù migrano in Egitto
Abramo guida il suo popolo verso la Terra Promessa

Il regno

Quando raggiunsero la stabilità, le dodici tribù si unificarono e diedero origine a un regno, i cui re più importanti furono Saul, David e Salomone.

Dopo Re Salomone

Alla morte di Salomone, le tribù tornarono a scontrarsi tra loro. Furono assoggettate dagli Assiri prima e dai Babilonesi poi. Nabucodonosor portò a Babilonia moltissimi prigionieri Ebrei e li rese schiavi.

Gli Ebrei, però, riuscirono ancora una volta a tornare nella Terra Promessa. Dopo molti secoli furono sottomessi dai Romani e, non volendo subire il loro comando, molti lasciarono la Terra di Canaan finché un imperatore romano li costrinse a disperdersi in varie terre. Da quel momento non ebbero più un loro territorio per migliaia di anni.

PUNTI CHIAVE

1. La Terra di Canaan

2. La migrazione in Egitto

3. Il regno

4. Dopo re Salomone etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Osserva la carta geostorica e la linea del tempo: sintetizzano tutte le informazioni che hai letto nel testo. Utilizzale come traccia per esporre le tue conoscenze.

curiosità ???

Il tempio di Gerusalemme fu fatto edificare da re Salomone per realizzare l’indicazione che suo padre, re David, aveva ricevuto direttamente da Dio.

All’interno del tempio non vi era alcuna statua perché Dio non poteva essere rappresentato.

Nella parte più interna veniva custodita l’arca dell’alleanza. In questa parte poteva accedere solo il sommo sacerdote, e solo una volta all’anno.

LA SOCIETÀ

A colpo d‘occhio

In Mesopotamia gli Ebrei vivevano in villaggi popolati da diverse tribù di pastori nomadi. Questa struttura di società venne mantenuta a lungo.

Il popolo ebraico era diviso in dodici tribù, ognuna guidata da un patriarca. Il patriarca era l’anziano che aveva l’autorità religiosa e anche politica: amministrava la giustizia, stabiliva le regole.

Quando gli Ebrei giunsero nella Terra di Canaan, divennero stanziali. I villaggi divennero più grandi.

Alcuni centri divennero città protette da mura, come

Gerusalemme.

A Gerusalemme venne costruito un tempio in cui era conservata l’arca dell’Alleanza. L’arca era una cassa di legno in cui erano custodite le Tavole della Legge, sulle quali erano incisi i principi fondamentali da rispettare.

La società era basata sulla famiglia, cioè un piccolo clan guidato dall’anziano. Le donne non avevano alcun potere e obbedivano al padre o al marito.

Gli Ebrei si dedicavano alla pastorizia, all’agricoltura (vigne e ulivi) e al commercio.

LA RELIGIONE

Gli Ebrei furono il primo popolo monoteista della storia: credevano cioè in un solo dio.

Il dio degli Ebrei, Jahvè, non era identificato con una forza della natura, non aveva forme umane e non poteva essere rappresentato in statue e dipinti. Jahvè era puro spirito: aveva creato ogni cosa e proteggeva il suo popolo prediletto, cioè il popolo ebraico. Jahvè parlava con la voce dei patriarchi e dettava le norme che dovevano essere rispettate da tutti. Jahvè aveva stabilito che il sabato era il giorno del riposo per tutti, perché lo era stato per lui che, dopo aver creato l’universo, si era riposato.

A Mosè aveva consegnato le Tavole della Legge, sulle quali erano incisi i principi fondamentali che ogni Ebreo doveva rispettare: i Dieci Comandamenti. Nella Bibbia, il testo sacro degli Ebrei, sono narrate l’origine del mondo e la storia del popolo ebraico.

PUNTI CHIAVE

1. Le tribù

2. Gerusalemme

3. La società

4. Le attività etodo studio M di

5. La religione

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Rispondi a voce.

• Chi era il patriarca?

• Qual era la città più importante?

• Com’era strutturata la società?

• Quale particolarità aveva la religione degli Ebrei?

Utilizza le parole chiave per ricordare ed esporre le informazioni principali.

Inserisci le parole al posto giusto.

Mediterraneo • Canaan • vetro • colonie • re • El • porpora • Romani • Astarte • commercio • alfabetica • Mesopotamia • regno • Salomone • David • Jahvè • Romani • pastori • tribù • Terra di Canaan

I FENICI

Si insediarono nella Terra di DOVE

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Le città-stato erano indipendenti e governate da un .............................................

LA RELIGIONE

Erano politeisti. Le divinità principali erano e

I FATTI

Fondarono indipendenti lungo le coste del Mar .............................................. Furono sconfitti dai

Le attività e le conoscenze

Si dedicavano al via mare.

Estraevano la .............................................. dai murici. Perfezionarono la lavorazione del Idearono la scrittura

QUANDO

Colora in rosso la linea del tempo dei Fenici, in arancione quella degli Ebrei.

gli EBREI

DOVE

Provenivano da Ur, in .............................................. e si stanziarono nella

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Erano divisi in

Erano monoteisti.

Adoravano un solo dio, chiamato LA RELIGIONE

I FATTI

Si unirono in un unico ..........................................

I re più importanti furono Saul,

e ..............................................

La loro terra fu occupata definitivamente dai ..............................................

Le attività E LA TECNOLOGIA

Erano .............................................. nomadi

Peer teaching

Puoi utilizzare la mappa per ripetere con un compagno o una compagna quello che hai imparato.

migrazioni confini territori

curiosità ???

Il mar Egeo era conosciuto nell’antichità con il nome di “Arcipelago”; pelagos in greco vuol dire “mare”, arci vuole dire “molto grande”.

Con questo nome successivamente si indicarono i gruppi di isole, proprio perché il Mar Egeo ha una grande quantità di isole e di… arcipelaghi.

Scena che raffigura un ragazzo mentre raccoglie lo zafferano.

LE CIVILTÀ DEL MAR EGEO

A colpo d‘occhio

Il Mar Egeo fu la culla di due importanti civiltà: la civiltà dell’isola di Creta e la civiltà della penisola del Peloponneso, gli Achei.

Il Mar Egeo è un mare non molto grande, che fa parte del Mar Mediterraneo. Bagna terre con coste frastagliate, ricche di insenature naturali che permettono l’approdo delle imbarcazioni.

Creta e il Peloponneso

Nel Mar Egeo ci sono tante isole, ma Creta, più delle altre, ha una posizione geografica particolarmente favorevole perché è al centro del Mar Egeo e in passato incrociava le rotte delle imbarcazioni che volevano spingersi verso il Mediterraneo.

A nord di Creta si trova il Peloponneso, una penisola dalle coste molto frastagliate, con tanti golfi riparati dai monti. Anche lungo quelle coste si fermarono gruppi di persone che avevano affrontato il mare: gli Achei.

Affresco con delfini, Palazzo di Cnosso.

Le attività

Lo sviluppo della tecnologia nella costruzione delle imbarcazioni e le conoscenze nelle tecniche di navigazione avevano aperto nuove strade per avvicinare le popolazioni e trasportare le merci.

L’economia delle terre che si affacciavano sul Mar Egeo si basava sulle risorse che venivano dal mare e sul commercio. Le persone che vivevano nella parte più interna del Peloponneso si dedicavano principalmente alla pastorizia. Lo scambio di prodotti con altre popolazioni portò nuove conoscenze nella lavorazione dei materiali. Per questo motivo si sviluppò anche l’artigianato e l’arte trovò forme di espressione molto raffinate.

Affresco cretese che raffigura un pescatore mentre mostra il risultato della sua pesca.

PUNTI CHIAVE

1. Le caratteristiche delle coste del Mar Egeo

2. Creta

3. Il Peloponneso

4. Le attività etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Ricava informazioni dal testo e dalle immagini e completa la sintesi.

• Le coste lungo il Mar Egeo erano frastagliate e ricche

• Perciò vi giunsero

• Le popolazioni si stanziarono sull’isola di ........................ e nel ...............................

• Sulla terraferma le attività erano ....................................................

• Ma l’attività più importante era il .................................................... via mare.

trategia S

Completare la sintesi, scritta o a voce, serve per imparare a esporre in modo chiaro e comprensibile le informazioni.

Vaso minoico, che serviva per il trasporto di olio e unguenti.

Affresco del Palazzo di Cnosso.

I CRETESI, IL POPOLO DELLA CIVILITÀ MINOICA

A

colpo d‘occhio

I Cretesi erano gli abitanti di Creta, un’isola del Mar Egeo. Il loro re più famoso è stato Minosse.

I primi abitanti che giunsero sull’isola di Creta furono persone coraggiose che si spinsero a navigare in mare a bordo di semplici barche. Trovarono in quest’isola approdi dove fermarsi e condizioni adatte per insediarsi. Fondarono i primi villaggi e, quando la popolazione aumentò, i villaggi divennero città come Cnosso, Festo, Mallia. Creta, con la sua posizione al centro del Mar Mediterraneo e con il suo clima mite, era un luogo ideale per gli insediamenti umani.

Il mare che la circondava era anche una barriera difensiva naturale.

Il re

A Creta, ogni città era indipendente e governata da un re, che era anche giudice, sommo sacerdote e capo delle attività commerciali. Era chiamato minos.

Minosse fu il più importante re di Creta. Unificò tutta l’isola diventandone re. Da lui la civiltà sorta a Creta prese il nome di civiltà minoica.

Il commercio

I Cretesi si dedicarono al commercio marittimo.

Per molti anni le loro navi solcarono le acque del mar Egeo. I commercianti cretesi espansero la loro influenza su tutta la parte orientale del Mediterraneo che cadde sotto la loro influenza.

La fine della civiltà

La civiltà minoica, però, non durò a lungo. Il suo declino iniziò quando gli Achei, un popolo che proveniva dal Peloponneso, invasero l’isola e presero il sopravvento sui Cretesi. Un altro fattore importante del declino di questa civiltà fu l’esplosione di un vulcano nella vicina isola di Santorini che causò un terremoto e uno tsunami che distrussero gran parte di Creta.

PUNTI CHIAVE

1. I primi insediamenti

2. Il re

3. Il commercio marittimo

4. La fine della civiltà minoica etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Rispondi a voce.

• Perché la civiltà cretese è detta anche minoica?

• Quali furono le città principali?

• Quale popolo prese il sopravvento sui Cretesi nel dominio del Mar Egeo?

Utilizza la linea del tempo per raccontare con parole tue la storia della civiltà minoica.

Rhyton (recipiente) a forma di testa di toro.

curiosità ???

Uno tsunami è un maremoto, cioè un susseguirsi di onde molto forti e alte.

Può essere causato da terremoti, eruzioni vulcaniche o frane sottomarine. Tsunami è una parola giapponese che significa “onda nel porto”. Deriva dal fatto che un maremoto, con la sua potenza, è in grado di superare e a volte distruggere le costruzioni che servono a mettere in sicurezza i porti.

Alcuni resti del grandioso Palazzo di Cnosso.

Affresco che raffigura due atleti impegnati nella lotta.

LE ATTIVITÀ

A colpo d‘occhio

Gli abitanti delle città e dei villaggi cretesi godevano di un benessere maggiore rispetto a quelli delle altre civiltà a loro contemporanee.

Il benessere della popolazione dell’isola di Creta derivava in massima parte dal commercio di ceramiche, gioielli e oggetti in avorio prodotti dagli abili artigiani cretesi. Gli abitanti si dedicavano anche all’agricoltura, coltivando grano, viti e ulivi, all’allevamento di pecore, capre e bovini e alla pesca.

La vita quotidiana si svolgeva per la maggior parte all’aperto. I giovani delle classi più agiate si dedicavano allo sport: la corsa, il tiro con l’arco, il pugilato.

Le donne godevano di una certa libertà, condizione impensabile presso altre popolazioni. Si occupavano della casa, partecipavano alle manifestazioni sportive e alle cerimonie pubbliche.

LA CULTURA

Come tutte le popolazioni dedite al commercio, anche i Cretesi cercarono di semplificare il sistema di scrittura. Passarono da una scrittura geroglifica, formata da disegni, a una più semplice che però non è stata ancora del tutto decifrata.

I Cretesi erano politeisti.

Il disco di Festo è in terracotta. Riporta più di 100 “caratteri” diversi che si snodano a spirale.

La divinità più importante era la Dea Madre, dea della terra, della fertilità e della maternità. Le altre divinità, prevalentemente femminili, avevano aspetto umano, sereno e pacifico. I Cretesi non costruivano templi per le loro divinità. Le cerimonie religiose e le feste si svolgevano nei cortili dei palazzi ed erano celebrate da sacerdotesse. A questi riti potevano partecipare gli abitanti della città.

La cerimonia più famosa era il Salto del toro, animale sacro, simbolo della potenza dell’isola e della fertilità.

I giovani atleti afferravano le corna del toro e facevano un salto mortale sulla schiena dell’animale.

PUNTI CHIAVE

1. Le attività

2. La vita quotidiana

3. La scrittura

4. La religione etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI ED ESPONGO

Sottolinea nel testo la risposta a ogni domanda.

• Quali erano le principali attività svolte a Creta?

• Qual era la condizione delle donne?

• Com’era la scrittura?

• Qual era la divinità più importante?

• Che cos’era il Salto del toro? Completa a voce la sintesi per esporre le tue conoscenze.

• I Cretesi si dedicavano a…

• Grazie a queste attività e alla pace che regnava nell’isola, i Cretesi godevano di un tenore di vita…

• La loro scrittura…

• Erano politeisti. La divinità più… era… In suo onore…

Affresco che rappresenta il Salto del toro.
Particolare del sarcofago di Agia Triada, Creta.

PUNTI CHIAVE

1. La città-palazzo

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Come una guida, utilizzando le didascalie e le immagini, spiega come era organizzata una città-palazzo.

Nel palazzo c’erano i laboratori degli artigiani e i magazzini dove venivano conservate le riserve per il palazzo.

IL PALAZZO DI CNOSSO

Le città cretesi non erano circondate da mura difensive. La sicurezza era garantita dalle numerose navi che controllavano il mare, che rappresentava una difesa naturale. In città come Cnosso e Festo sono stati ritrovati i resti di grandiosi palazzi. In essi risiedeva il re con la sua corte.

Oltre alle abitazioni, nel palazzo si trovavano le botteghe artigiane e grandi aree dove si svolgevano le cerimonie religiose.

Il palazzo più famoso è quello di Cnosso.

Le case, in mattoni e legno, erano a due piani, con le facciate dipinte a colori vivaci. Al piano superiore c’erano le abitazioni, al piano terra le botteghe.

Il grande cortile situato al centro del palazzo accoglieva le persone durante le cerimonie religiose e le feste.

La sala del trono era il luogo in cui il minos riceveva i sudditi. Il trono era in alabastro ed è considerato uno dei più antichi.

Le pareti degli edifici, sia all’interno sia all’esterno, erano rivestite di intonaco rosso decorato con raffinati affreschi.

Il mito del Minotauro

Minosse, secondo il mito, era il padre del Minotauro, il mostro rinchiuso nel Labirinto.

Minosse chiese a Poseidone, dio del mare, di fargli un regalo che potesse incantare i Cretesi e farlo nominare re. Poseidone inviò un magnifico toro bianco.

A Minosse, divenuto re, fu chiesto di sacrificare il bellissimo toro, ma egli non ebbe il coraggio e ne sacrificò un altro.

Poseidone, offeso, si vendicò facendo nascere da Minosse un mostro con il corpo di uomo e la testa di toro, che si cibava di carne umana: il Minotauro . Minosse chiese all’architetto Dedalo di costruire un intri cato edificio nel quale rinchiuse e nascose il Minotauro. Per saziare la sua fame, ogni anno alcuni giovani delle popolazioni sottomesse dovevano essergli dati in pasto. Quando toccò alla città di Atene, il re inviò anche Teseo , suo figlio. Teseo, giunto a Creta, volle porre fine a quelle morti uccidendo il Minotauro, ma l’impresa era difficile perché occorreva poi trovare una via d’uscita dall’intricatissimo labirinto. Lo aiutò Arianna , la figlia di Minosse, che si era innamorata di Teseo. La giovane gli diede un gomitolo da srotolare man mano che si addentrava nel labirinto. Al ritorno, riavvolgendolo, avrebbe trovato l’uscita. Teseo uccise il mostro e riuscì a uscire dal labirinto.

curiosità ???

Una spiegazione mitologica del nome del Mar Egeo è collegata al mito del Minotauro.

Egeo aveva chiesto a Teseo di issare sulla sua nave vele bianche se fosse riuscito a tornare vincitore, ma Teseo se ne dimenticò. Perciò quando Egeo vide le navi tornare con le vele nere, pensò che suo figlio fosse morto. Disperato, si gettò in mare dove morì. Da allora, quel mare prese il suo nome.

PUNTI CHIAVE

1. Le città-stato

2. Le guerre

3. I Dori

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

Utilizzando i punti chiave e le parole in grassetto, esponi le tue conoscenze.

D

ove

migrazioni confini territori

La cosiddetta “Maschera di Agamennone”, una maschera funeraria achea in lamina d’oro.

GLI ACHEI, IL POPOLO DELLA CIVILTÀ MICENEA

A colpo d‘occhio

Gli Achei si stabilirono nella penisola del Peloponneso. Presso gli Achei la guerra aveva una grande importanza perché serviva per impadronirsi di nuove terre.

Gli Achei, tribù di pastori nomadi, dal Nord Europa migrarono verso di terre dal clima più mite. Giunsero sui monti della Grecia, nel Peloponneso. Qui fondarono città-stato fortificate. Ogni città era un piccolo regno indipendente, spesso in guerra con le altre città. Le città sorgevano sulle alture ed erano protette da grandi mura. La più importante fu Micene e per questo gli Achei presero il nome di Micenei.

Altre città furono Sparta, Argo, Tebe. A capo della città vi era un re guerriero che era anche sacerdote e giudice.

Gli Achei divennero abili navigatori. Espansero la loro influenza nelle isole del Mar Egeo e sulle coste dell’Asia Minore. Questa espansione causò numerose guerre e gli Achei diventarono un popolo di guerrieri.

Si scontrarono con i Cretesi, che dominavano il Mediterraneo e li sostituirono nelle attività commerciali.

Anche per gli Achei, dopo un periodo glorioso, iniziò il declino. Furono attaccati dai Popoli del Mare e da un altro popolo nomade proveniente dal Nord: i Dori.

a.C. Gli Achei invadono Creta
a.C. Guerra di Troia

LA SOCIETÀ

A colpo d‘occhio

Le attività svolte dagli Achei avevano bisogno di una specializzazione. Perciò la società era divisa in classi sociali.

A capo della città-stato vi era un re. Soltanto agli aristocratici, cioè ai ricchi che aiutavano il re nel governo della città, era concesso di possedere terre e bestiame. Per loro lavoravano i contadini che potevano trattenere una piccola parte del raccolto per le loro necessità. I commercianti, gli artigiani e i contadini erano damoi, cioè uomini liberi.

Gli aristocratici avevano un compito importante: dovevano essere sempre pronti a combattere e a guidare gli uomini delle loro città alla conquista di nuovi mercati. Le storie di molti re e principi achei sono narrate in forma di mito: si attribuivano loro genitori “divini” e si diceva che fossero protetti dalle varie divinità, per giustificare ai sudditi le continue guerre che intraprendevano.

Le attività

La maggior parte degli abitanti delle città si dedicava all’artigianato, alla produzione di ceramiche, di tessuti, di gioielli e di oggetti di metallo. Quando i commercianti intrapresero la via del mare alla ricerca di nuovi mercati molti Achei si dedicarono alla costruzione di navi e altri divennero marinai.

Gli Achei impararono dai Cretesi a lavorare la ceramica e i metalli, a navigare, a costruire le navi. Impararono anche la scrittura e la adattarono alla loro lingua; la loro era una scrittura sillabica.

PUNTI CHIAVE

1. Le classi sociali

2. Le attività

3. La scrittura etodo studio M di

RICAVO INFORMAZIONI

ED ESPONGO

• Quali erano le classi sociali?

• Quali attività svolgevano?

• Com’era la scrittura degli Achei? Esponi le tue conoscenze, seguendo questa traccia.

• Gli aristocratici…

• I damoi erano…

• Gli Achei impararono dai Cretesi a…

• Le attività principali erano…

trategia S

Per ripetere a LIBRO CHIUSO, senza avere a disposizione né testo né immagini, puoi scrivere su un foglio i punti chiave per avere l’ordine in cui devi esporre ciò che hai appreso.

Gioielli in oro.

L’acropoli era la parte più alta e meglio difesa della città. Qui si trovavano il palazzo del re e i templi principali. Il palazzo del re era circondato da mura.

MICENE

Lungo le mura si aprivano le porte che permettevano l’accesso alla città. La porta principale era la Porta dei Leoni

All’esterno delle mura vi erano i campi coltivati e i pascoli per le pecore e le capre.

La Necropoli (“città dei morti”) reale ospitava le tombe dei re, nelle quali sono stati rinvenuti corredi funebri e oggetti in oro.

Le mura della città erano molto alte e larghe per resistere agli attacchi dei nemici.

per imparare

L’ARTE A CRETA

Creta deve il suo nome non a un eroe mitologico, non a una divinità, ma alla… “creta”.

I vasi di questo tipo erano decorati in bianco rosso e blu su fondo nero. Molto spesso i disegni erano astratti.

Sull’isola era presente una grandissima quantità di creta (argilla) il materiale facilmente modellabile che utilizzavano i suoi abitanti per costruire utensili e vasi.

Gli artigiani cretesi produssero bellissimi vasi con curve morbide che poi commerciavano con i popoli del Mar Mediterraneo.

Le prime decorazioni erano forme geometriche, ma poi, osservando la natura, si cominciarono a riprodurre piante, fiori o animali molto semplificati.

L’ARTE DEGLI ACHEI

Gli artigiani achei impararono dai Cretesi a costruire e decorare vasi. I differenti stili di vita delle due popolazioni diedero origine a rappresentazioni molto diverse della stessa immagine. I Cretesi erano una popolazione pacifica che amava il bello, gli Achei erano guerrieri che non “si perdevano” nella ricerca dei particolari. Per questo le figure dipinte dagli artigiani achei erano più semplici ed essenziali.

La brocchetta di Gurnià , vaso cretese, rappresenta in modo molto dettagliato un polpo scuro su fondo chiaro. Si riconoscono chiaramente gli occhi e i tentacoli. Sembra quasi che il polpo si stia muovendo sul fondo del suo mare. Tutta questa ricchezza di particolari è dipinta su un vaso alto appena 20 centimetri.

Vaso di Kamares.
Brocchetta di Gurnià, vaso cretese.

IL CAVALLO di LEGNO CONOSCERE

Parole per... di CRISTINA DELL’ACQUA

La città di Troia è in fiamme. Da lì si allontanano per mare i vincitori, come Ulisse, e i vinti, come Enea. La maestra Margherita ci racconta quello che l’Iliade di Omero non ci ha raccontato: l’ultima notte di Troia.

I Troiani sono increduli.

Dopo dieci anni di assedio senza riuscire a conquistare la città, un giorno gli Achei scompaiono all’improvviso.

Di loro nessuna traccia, tranne un enorme cavallo di legno lasciato davanti alle porte. I Troiani vedono entrare in città un tale coperto di lividi e graffi. Si chiama Sinone e dice di essere stato ridotto in quel modo da Ulisse: vuole vendicarsi.

Così racconta che il cavallo è un dono degli Achei per la dea Atena nella speranza di fare un sereno ritorno in patria. Sino a quando il cavallo sarà fuori dalle mura, gli Achei saranno salvi e sicuri nel mare.

Sinone è un traditore: nella pancia del cavallo, infatti, sono nascosti i migliori tra i guerrieri Achei, tra cui Ulisse, che ha ideato questo inganno. Sono pronti a uscire al momento opportuno e ad aprire le porte agli altri soldati.

Cassandra, la figlia del re, e poi Laocoonte, il sacerdote di Apollo, cercano di mettere in guardia i Troiani: – Non fidatevi, non portate il cavallo in città.

Ma nessuno dà loro ascolto.

I Troiani festeggiano pensando di essersi liberati dai nemici.

Vanno a dormire a tarda notte e non si accorgono che le navi nemiche, nascoste, tornano pian piano e sbarcano sulla spiaggia.

È notte fonda quando dal ventre del cavallo escono uno a uno i guerrieri achei.

LIFE SKILLS

PAROLE per CONOSCERE

Quella notte il principe troiano Enea, cugino del re, ha un incubo: gli appare in sogno Ettore, il figlio del re di Troia.

Ettore, l’eroe valoroso ucciso da Achille, nel sogno piange e gli dice: – Svegliati, Enea, Troia è caduta.

Enea si precipita alla finestra e vede solo fiamme e orrore.

Enea è figlio di Anchise, uomo mortale, e di Venere, dea immortale, e grazie alla protezione di Venere trova la forza necessaria per salvare più persone possibile: ormai ogni resistenza è inutile.

• Le storie del passato lasciano molte tracce nel presente. Hai mai sentito parlare di un particolare tipo di virus informatico che si chiama “Trojan Horse”? Insieme alla classe e all’insegnante, scopri perché si chiama proprio così.

Enea conduce molti Troiani verso il mare; lui stesso si carica sulle spalle il padre Anchise, che da solo non riuscirebbe a fuggire perché anziano. Prende per mano il figlio Ascanio, ma non riesce a salvare la moglie Creusa, inghiottita dalle fiamme.

Enea deve andare, un grande destino lo attende.

Parole

O rganizzo le idee...

Inserisci le parole al posto giusto.

Achei • Creta • commercio • politeisti • salto del toro • minos • città • agricoltura • re • Micene • sillabica • aristocratici • damoi • città-stato • Dori • Peloponneso • politeisti

i cretesi

DOVE

Si stanziarono sull’isola di ...................................................

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Ogni città-stato era governata da un re, chiamato .......................................

LE attività

Si dedicavano al marittimo, all’artigianato, all’ e all’allevamento.

I FATTI

Il territorio era diviso in ................................................... indipendenti. Furono sottomessi dagli

LA RELIGIONE

Erano

La cerimonia più importante era il

QUANDO

Colora in rosso la linea del tempo dei Cretesi, in giallo quella degli Achei.

gli achei

DOVE

Si stanziarono nel ...................................................................................

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Ogni città-stato era governata da un guerriero. La classe più importante era quella degli I commercianti, gli artigiani, i contadini erano

I FATTI

Fondarono .............................................................

La più importante fu I loro territori furono occupati dai .............................................

LE CONOSCENZE

Utilizzavano una scrittura

LA RELIGIONE

Peer teaching
Erano
Nascita di Cristo
Nascita di Cristo

LA PACE

Tu hai studiato le guerre degli Ittiti, degli Assiri, dei Babilonesi, degli Achei… Purtroppo per tutto il corso della Storia dell’umanità, nel mondo ci sono state tantissime guerre. Anche ora, in diverse parti del nostro pianeta ci sono guerre che impediscono ai bambini e alle bambine di andare a scuola, di giocare e che mettono in pericolo la loro vita. Sicuramente l’umanità sa quanto sono terribili le guerre, ma non ha ancora imparato a… “mandarle in soffitta”.

Il 21 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Pace. In questa giornata gli Stati membri dell’Onu, le varie organizzazioni e tutte le persone sono invitate a realizzare delle iniziative per promuovere la pace.

• Pensate ad alcuni slogan per ricordare a tutti che la guerra è sempre ingiusta, poi, insieme all’insegnante, cercate delle immagini su Internet per illustrare le vostre brevi frasi.

, , , ,

Ci sono cose da non fare mai, ne di giorno ne di notte, ne per mare ne per terra: per esempio, la guerra.

LA GUERRA CHE VERRA

La guerra che verra non e la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.

Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.

Bertolt Brecht

L’autore della poesia qui accanto, per “povera gente” intende non soltanto i poveri, ma la gente comune.

Rileggete gli ultimi tre versi. Secondo voi, che cosa significano?

Gianni Rodari

LA COSTITUZIONE E LA GUERRA

La nostra Costituzione è stata scritta dopo un lungo periodo di dittatura e una guerra: la Seconda Guerra Mondiale.

La Seconda Guerra Mondiale è stata una guerra sanguinosa che causò milioni di morti e la distruzione di migliaia di città. I padri e le madri costituenti, cioè coloro che scrissero la Costituzione, avevano conosciuto gli orrori della guerra e sapevano con chiarezza che essa portava solo dolore e morte. Perciò vollero affermare che l’Italia respinge la guerra e vuole mantenere e promuovere la pace.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni

Articolo 11

L’Italia favorisce le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni.

Perché nella Costituzione si parla di pace?

Le guerre portano con sé l’uso di armi micidiali, povertà, morte, distruzione, dolore… e ingiustizie. Nell’antichità le guerre venivano combattute dagli eserciti.

Oggi, invece, vengono bombardati e distrutti ogni giorno scuole, ospedali, abitazioni. Se vogliamo costruire un mondo migliore, il primo passo è eliminare la guerra.

Articolo 11

FONTI

E IN ITALIA?

I primi gruppi di uomini arrivarono in Ita lia nel Paleolitico e molti trovarono riparo e vissero nelle grotte su tutto il territorio della nostra penisola.

Nel Neolitico si svilupparono villaggi, abitati da diverse popolazioni che migravano da nord alla ricerca di un clima più mite. Le zone che ave vano occupato non avevano grandi estensioni di terreno: non si poteva avere l’abbondanza di cibo come in Mesopotamia o in Egitto, per cui non vi fu un aumento della popolazione. Non sorsero le città e non vi fu la necessità di una divisione del lavoro

Nella Valle di Ledro, in Trentino-Alto Adige, è stato ricostruito un villaggio palafitticolo. Le palafitte furono tra le costruzioni più caratteristiche

Le tribù italiche

Erano gruppi di persone relativamente piccoli. Si dedicavano all’agricoltura, alla pastorizia ed erano in grado di lavorare la ceramica e di tessere. Ma non riuscirono a dar vita a una civiltà. Il Mar Mediterraneo li separava dalle civiltà che si erano sviluppate lungo i fiumi, per cui queste tribù non avevano modo di scambiare conoscenze e progredire.

132 Ripasso

Quaderno degli esercizi

Dall’Australopiteco al Sapiens

133 Il Paleolitico e il Neolitico

134 Studiare una civiltà

135 Le città

136 Le classi sociali

137 Sintesi… per studiare

Le civiltà

138 Lungo i fiumi

139 Le civiltà dei fiumi

140 I Sumeri

141 I Sumeri: la tecnologia

142 I Babilonesi

143 Gli Ittiti

144 Gli Assiri

145 Le tecniche di combattimento

146 A ognuno la sua civiltà • Giocando imparo

147 Sintesi… per studiare

Le civiltà della Mesopotamia

148 Le classi sociali

149 Il territorio degli Egizi

150 La religione e il culto dei morti

151 Interrogazione egizia • Giocando imparo

152 Sintesi… per studiare

Gli Egizi: il popolo del faraone

153 Gli Indi

154 I Cinesi

155 Sintesi… per studiare

Le civiltà d’Oriente

156 Il commercio sul mare

157 I Fenici

158 La porpora e il vetro

160 Gli Ebrei

161 Studiose e studiosi a confronto

Giocando imparo

162 Sintesi… per studiare

Le civiltà della Terra di Canaan

163 Mar Egeo, centro di commerci

164 La civiltà di Creta

165 Gli Achei

167 Sintesi… per studiare

Le civiltà del Mar Egeo

168 Compito di Realtà

Le nostre leggi scritte

DALL’AUSTRALOPITECO AL SAPIENS

Prima di conoscere come i gruppi umani si sono organizzati e hanno dato origine alle civiltà, occorre ricordare la storia dell’evoluzione della specie umana.

1 Per ogni affermazione, indica V (vero) oppure F (falso).

Nel corso della sua storia, l’Homo:

• ha cambiato alcune caratteristiche fisiche. V F

• non ha mai cambiato le caratteristiche fisiche. V F

• ha sempre vissuto da solo. V F

• ha sempre vissuto con i suoi simili. V F

• ha da sempre comunicato per mezzo di un linguaggio ricco di vocaboli. V F

• ha sempre utilizzato il fuoco. V F

2 Collega ogni Homo alla descrizione corrispondente.

Camminava stabilmente su due gambe, usava le mani per afferrare sassi e bastoni, scheggiava le pietre per ottenere attrezzi taglienti (i chopper), raccoglieva frutti spontanei, comunicava con un vocìo.

Camminava su due piedi, aveva il pollice opponibile, viveva in gruppo, collaborava con gli altri per procurarsi cibo, comunicava con gesti e versi.

Viveva in caverne, scheggiava la pietra da entrambe le facce e otteneva attrezzi più taglienti (le amigdale), sapeva accendere il fuoco. Alcuni gruppi migrarono dall’Africa.

Aveva un aspetto simile al nostro e viveva in clan, in capanne e tende, lavorava la selce e l’ossidiana per ottenere lance, frecce e coltelli, organizzava la caccia, comunicava con un linguaggio più ricco e preciso, dipingeva e incideva le pareti delle caverne, seppelliva i morti.

Australopiteco Homo habilis Homo ergaster Homo sapiens

IL PALEOLITICO E IL NEOLITICO

La Preistoria è stata divisa in due periodi, Paleolitico e Neolitico, sulla base delle conoscenze e delle abilità degli uomini e delle donne che vivevano in quel tempo.

1 Completa.

Si chiama Preistoria il periodo della Storia prima dell’invenzione della

La Preistoria è stata suddivisa in:

• , cioè età della pietra antica;

• , cioè età della pietra nuova o lavorata.

Nel Paleolitico gli uomini e le donne:

• erano nomadi;

• si procuravano il cibo con la , la e con la raccolta di frutti spontanei;

• vivevano in ;

• si coprivano con ;

• decoravano le delle caverne;

• cucinavano, si scaldavano con il ;

• seppellivano i ...........................................................

Nel Neolitico gli uomini e le donne:

• erano sedentari;

• vivevano in ................................................................................................;

• si procuravano il cibo ;

• levigavano ;

• costruivano ;

• si vestivano .

STUDIARE UNA CIVILTÀ

Per parlare o scrivere di un argomento occorre organizzare tutte le informazioni che si sono apprese o che già si sanno su quell’argomento.

Quest’anno stai affrontando lo studio delle prime civiltà che sono sorte lungo i fiumi e sulle coste del Mar Mediterraneo. Per organizzare tutte le informazioni che acquisirai ti sarà utile questo schema.

Il luogo

• Dove ha avuto origine la civiltà?

• Com’era il territorio?

• Quali opportunità offriva?

Le civiltà

La forma di governo, l’organizzazione sociale

• Chi governava?

• Da chi era aiutato o consigliato?

• Com’era divisa la società?

Il tempo, i fatti, i re o i personaggi importanti

• Quando è sorta la civiltà?

• Quanto tempo è durata?

• Il popolo era originario di quel luogo o vi si è trasferito?

• Ha occupato il territorio con una guerra contro un altro popolo che lì risiedeva?

• Quali sono i fatti più importanti che hanno caratterizzato la civiltà?

• Quali sono stati i sovrani più importanti?

• Per che cosa è ricordata?

• Come ha avuto fine la civiltà?

Le attività, gli usi

• A quali attività si dedicava la popolazione?

• Come vivevano le persone?

Le conoscenze

• Quali innovazioni hanno introdotto?

• Quali opere artistiche o monumenti hanno edificato?

La religione

• Quali credenze avevano?

• Quali divinità veneravano?

• Quali erano i luoghi di culto?

• Effettuavano riti o cerimonie particolari?

LE CITTÀ

Quando aumentò la popolazione nei villaggi, questi si trasformarono in città. La conseguenza principale fu la suddivisione dei lavori.

1 Completa lo schema: scrivi nell’ordine giusto le fasi che hanno portato alla trasformazione dei villaggi in città.

• Si ha abbondanza di cibo.

• Nascono i primi lavori specializzati.

• La diversità del lavoro porta alla divisione in classi sociali.

• Aumenta la popolazione e i villaggi si ingrandiscono.

2 Indica con più X le differenze tra la città e il villaggio.

Recinzioni per la difesa.

La nascita delle classi sociali. Il potere nelle mani di un re.

La presenza di contadini.

Migliorano le tecniche dell’agricoltura.

LE CLASSI SOCIALI

Le classi sociali nascono nelle città in seguito alla specializzazione del lavoro.

1 Completa ogni frase. Indica a quale o a quali classi sociali si riferisce. Aiutati con le immagini.

• Procuravano manufatti e merci prodotti da altre popolazioni.

• Si occupavano delle coltivazioni, del bestiame e realizzavano utensili e oggetti.

• Svolgevano i lavori faticosi ed erano di proprietà di un padrone.

• Controllavano le mura, impedivano l’accesso ai nemici e seguivano il re nelle lotte di conquista.

• Prendeva le decisioni che tutti dovevano rispettare.

• Era in contatto con gli dèi e presiedeva con il re le cerimonie di culto.

• Registravano su documenti i tributi e scrivevano le imprese del re.

• Consigliavano il re.

• Insieme ai sacerdoti registravano le riserve alimentari e riscuotevano le tasse.

Re
Funzionari Nobili
Sacerdote
Scribi Guerrieri
Schiavi Mercanti Artigiani Contadini Pastori

LE CIVILTÀ

Completa ed esponi, collegando le informazioni.

Fonti

• Le fonti sono fondamentali per ricostruire la storia. Le fonti possono essere:

• ........................................................................ (oggetti, edifici);

• (pitture, bassorilievi);

• (testi su pietra, papiro).

• Non sono nominate le fonti perché nessuno è vissuto così tanto tempo per poter raccontare a voce la storia delle prime civiltà.

• Le fonti scritte sono apparse dopo l’invenzione della

Città

Dove e quando

• Le civiltà si sono sviluppate:

• in un certo periodo di ;

• in un preciso geografico.

• Per ricostruire la durata dei fatti, si utilizza la ........................................................................

• Per visualizzare i luoghi, si utilizzano le geostoriche.

• Si parla di civiltà con la nascita delle prime ........................................................................ In esse vi erano:

• gli edifici importanti come il palazzo del e il tempio;

• le dove vivevano gli abitanti;

• le botteghe dei e degli

Classi sociali

• La popolazione era divisa in classi sociali:

• ........................................;

• sacerdoti e funzionari;

• nobili, e scribi;

Questo argomento mi è piaciuto:

• artigiani e ........................................;

• pastori e ;

• schiavi.

Mi è piaciuto scoprire che: Ho imparato qualcosa di nuovo: molto poco abbastanza sì no

LUNGO I FIUMI

L’opportunità di utilizzare le acque dei fiumi e la necessità di governarle migliorarono le abilità e la vita delle persone.

1 Completa lo schema: scrivi al posto giusto le seguenti frasi. alcune persone si specializzarono nelle opere idrauliche • aumentò la produzione agricola • aumentò la popolazione • migliorarono le condizioni di vita • si differenziarono le attività • si dovettero costruire argini e canali

I fiumi rendevano fertili i terreni.

migliorarono

dunque

Le inondazioni erano frequenti.

quindi

allo stesso tempo per questo perciò quindi

anche per questo

alcune persone

si differenziarono

LE CIVILTÀ DEI FIUMI

1 Scrivi il nome dei grandi fiumi lungo le cui rive si stanziarono le tribù nomadi alla fine dell’era glaciale, dove sorsero le prime grandi civiltà fluviali.

Tigri ed Eufrate • Nilo • Indo • Gange • Fiume Giallo • Fiume Azzurro

Civiltà degli Egizi

Civiltà della Mesopotamia

Civiltà Cinese

Civiltà degli Indi

Civiltà Cinese

Civiltà degli Indi

2 Perché le tribù si stabilirono lungo le rive dei fiumi? Osserva le immagini e scrivi a che cosa serviva il fiume.

I SUMERI

I Sumeri furono la prima popolazione che, stanziatasi sulle rive del Tigri e dell’Eufrate, diede origine a una grande civiltà.

1 Per ogni affermazione, indica V (vero) oppure F (falso).

• I Sumeri provenivano dal deserto. V F

• I Sumeri si stanziarono nella parte meridionale della Mesopotamia. V F

• Furono i Sumeri a chiamare “Sumer” il territorio da loro occupato. V F

• Ogni città era organizzata come città-stato. V F

• Le città-stato dipendevano le une dalle altre. V F

• Un imperatore governava tutte le città-stato. V F

• Ogni città-stato era guidata da un re. V F

• Le città-stato non si fecero mai guerra tra loro. V F

• Le città-stato parlavano la stessa lingua. V F

• I Sumeri furono sconfitti definitivamente dai Babilonesi. V F

2 Leggi con attenzione e cancella l’alternativa sbagliata. Poi rileggi e ripeti le informazioni principali sui Sumeri.

Il termine “Sumeri“ deriva da “Sumer”, che significa terre coltivate / terre aride Quando giunsero in Mesopotamia si fusero con le popolazioni locali. Perfezionarono la zappa / l’aratro per facilitare la coltivazione dei campi.

Per regolamentare le inondazioni del Tigri e del Nilo / dell’Eufrate costruirono dighe di sbarramento / ponti e una fitta rete di strade / canali e inventarono la ruota a raggi / piena. Grazie a questa nuova invenzione poterono costruire recipienti / carri da usare sia per il trasporto delle merci sia per le battaglie.

3 Completa.

Il territorio dei Sumeri era organizzato in A capo di ogni città c’era un I re fecero costruire nelle città grandi edifici, dighe e canali. Per realizzare le opere, il re imponeva ai suoi sudditi di versare ......................................................... che venivano registrati da Per registrare i prodotti portati al tempio, venne inventata la Le città erano circondate da Le case delle persone più ricche erano costruite in ......................................................... Gli edifici religiosi erano le

I SUMERI: LA TECNOLOGIA

I Sumeri sono ricordati per le loro innovazioni tecnologiche, che furono fondamentali per migliorare la vita delle persone.

1 Osserva gli oggetti realizzati dalla tecnologia dei Sumeri e scrivi i nomi.

2 Riordina le fasi per la realizzazione di un mattone pieno: usa i numeri.

L’argilla veniva fatta essiccare al Sole. L’argilla veniva messa negli stampi.

L’argilla veniva raccolta lungo i fiumi.

L’argilla veniva mescolata con paglia tritata per rendere il mattone meno friabile.

I BABILONESI

La civiltà dei Babilonesi prese il nome da Babilonia, città famosa per la sua bellezza. I Babilonesi diedero vita a una nuova forma di governo, l’Impero.

1 Per ogni affermazione, indica V (vero) oppure F (falso).

• Il nome originario dei Babilonesi era Amorrei. V F

• I Babilonesi erano in origine pastori nomadi.

• I Babilonesi giunsero in Mesopotamia dal deserto.

• Il re babilonese che conquistò le terre dei Sumeri fu Hammurabi.

• Hammurabi introdusse una nuova forma di governo: l’Impero.

• Hammurabi lasciò libertà alle città-stato conquistate.

F

F

F

F

F

• Hammurabi unificò le popolazioni sottomesse con la religione e leggi comuni. V F

• Il Codice di Hammurabi è scritto su tavolette d’argilla.

• I Sumeri sconfissero i Babilonesi dopo la morte di Hammurabi.

• Il fondatore del secondo Impero babilonese fu Nabucodonosor.

2 Completa gli schemi.

Gli Amorrei invasero la terra dei da pastori divennero Geostoria perché

le terre degli Amorrei erano perciò

F

F

F infatti perché

I Babilonesi crearono un c’era un solo a comandare su tutte le .................................................................................. C’era una sola capitale, dalla quale presero il loro

I Babilonesi adottarono molte abitudini dei praticavano le stesse , usavano la stessa scrittura ............................................................., erano , cioè adoravano molte divinità.

Storia
Usanze

GLI ITTITI

Gli Ittiti si imposero sulle popolazioni mesopotamiche per la superiorità delle loro armi e l’organizzazione dell’esercito.

1 Colora in rosso solo i delle frasi che si riferiscono agli Ittiti.

Era una popolazione nomade che si era stanziata nelle zone desertiche.

Era una popolazione nomade che si era stanziata in Anatolia.

Erano organizzati in città-stato che ubbidivano a un solo re.

Estesero il loro impero fino alle coste del Mediterraneo.

I loro carri avevano le ruote piene e pesanti.

Lavoravano il ferro.

Furono sconfitti dagli Assiri.

Combattevano con armi di bronzo.

I loro carri erano trainati da cavalli.

Conquistarono Babilonia.

Furono sconfitti dai “popoli del mare”.

2 Leggi le fasi della lavorazione del ferro e collegale alle immagini corrispondenti: usa i numeri.

1 Gli Ittiti fondevano il ferro in forni alimentati dal carbone e ventilati per mezzo di un grosso mantice.

2 Estraevano dal forno il ferro fuso, lo facevano raffreddare, ma non completamente, per batterlo e fargli assumere la forma voluta (forgia).

3 Immergevano in acqua fredda il manufatto per farlo raffreddare: questo procedimento era chiamato tempra.

4 Arroventavano di nuovo il manufatto per batterlo con pesanti martelli: così lo rendevano più resistente e affilavano le parti taglienti.

GLI ASSIRI

Gli Assiri basarono la loro forza sulla potenza del loro esercito: con le guerre conquistarono territori molto vasti e fondarono un grande Impero.

1 Scrivi i nomi corrispondenti alle definizioni, poi trovali nello schema (sono scritti sia in orizzontale sia in verticale). Le lettere che rimarranno ti diranno come erano definiti gli Assiri.

• La città assira più famosa: ...............................................................................................................

• L’ultimo importante re assiro:

• Furono sconfitti e a loro volta sconfissero gli Assiri:

• Il mezzo di trasporto usato anche in guerra:

• Impararono a costruire armi con questo metallo: .....................................................................................................................

• Il popolo che insegnò agli Assiri a domare i cavalli e a costruire carri più efficienti:

• Vi erano conservate più di 30000 tavolette di argilla con testi di matematica, astronomia, storia, religione:

• Quella dei carri sumeri era di legno pieno:

• La ruota assira aveva i

2 Rispondi in modo sintetico.

• Da dove provenivano gli Assiri?

• Da dove presero il loro nome gli Assiri?

• Quali erano le loro attività?

• Per che cosa sono ricordati gli Assiri? ..............................................................................................................................................

• Chi governava il territorio occupato dagli Assiri prima del loro arrivo in Mesopotamia?

• Chi fu il re assiro più famoso?

• Gli Assiri sono famosi solo per le guerre che hanno intrapreso?

LE TECNICHE DI COMBATTIMENTO

1 Osserva l’immagine e scrivi al posto giusto: arcieri • lancieri • torre d’assedio • carro da guerra • carro “armato” • ariete • sommozzatore • scudo

A ognuno la sua civiltà

1 Questi personaggi si sono persi nel tempo e nello spazio. Riconosci a quale popolo appartengono e riuniscili, scrivendo le lettere nel riquadro.

Sumeri:

Babilonesi:

LE CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA

Completa ed esponi, collegando le informazioni.

Sumeri

• I Sumeri: il popolo inventore.

• Diedero origine alla prima della

• Furono sconfitti dai ............................................................

• Il territorio era diviso in governate da

• Le innovazioni più importanti furono: ..............................................................................................................................................................................................................

Ittiti

Babilonesi

• I Babilonesi: il popolo delle prime leggi scritte.

• Il re fondò un

• Furono sconfitti dagli ............................................................, che poi cacciarono.

• Fondarono un secondo

• Il è una tra le prime raccolte di leggi scritte.

• Gli Ittiti: il popolo del ferro

• Fondarono un ............................................................ e furono sconfitti dai ............................................................

• Erano abili nella lavorazione del

• Inventarono la ruota a

Assiri

• Gli Assiri: il popolo dei guerrieri.

• Sconfissero i e fondarono un vasto

• Furono a loro volta sconfitti dai

• Inventarono potenti macchine da

Quaderno degli esercizi

LE CLASSI SOCIALI

La società degli Egizi era divisa in classi.

1 Collega il nome di ogni classe sociale al disegno corrispondente: usa i numeri.

faraone artigiani guerrieri sacerdoti scribi nobili e funzionari schiavi contadini

2 Collega ogni simbolo del potere del faraone al significato corrispondente.

Bastone ricurvo

Cobra Flagello

Chiave della vita

Possibilità di aprire le porte dell’aldilà.

Potere del faraone.

Guida e protettore del popolo.

Timore e rispetto.

IL TERRITORIO DEGLI EGIZI

Il Nilo ha segnato la storia degli Egizi. Anche l’anno era diviso in stagioni collegate alle piene del fiume.

1 Osserva, poi collega ogni immagine alla didascalia corrispondente: usa i numeri.

1 Stagione della siccità (shemu): i contadini mietevano i cereali e raccoglievano la frutta.

2 Stagione dell’inondazione (akhet): il Nilo esondava dal suo letto e inondava i campi circostanti.

3 Stagione della semina e del raccolto (peret): le acque del fiume si ritiravano e depositavano il limo. I contadini si dedicavano all’aratura e alla semina.

2 Osserva la carta e scrivi al posto giusto: Alto Egitto • Basso Egitto • Territorio degli Egizi nel periodo di massima espansione

LA RELIGIONE E IL CULTO DEI MORTI

Gli Egizi erano politeisti e credevano nell’aldilà.

1 Collega ogni periodo storico alla descrizione corrispondente: usa i numeri.

1 Antico regno • 2 Medio regno • 3 Nuovo regno

È il periodo di grande splendore e dei faraoni più famosi, che conquistano nuovi territori. Vengono costruiti i monumenti più famosi.

È il periodo della decadenza. Il territorio dei faraoni è invaso dagli Assiri, dai “popoli del mare”, dai Persiani e infine dai Romani.

2 Scrivi il nome di due faraoni e di due regine-faraone che ricordi.

3 Indica con X.

• La piramide era: la casa dei faraoni defunti. la casa del dio Ra. la casa del faraone.

È il periodo in cui i due regni del Basso e Alto Egitto si unificano sotto il comando di un unico faraone.

• Le tombe della Valle dei Re e delle Regine si trovano: vicino alle piramidi. sulla sponda del Nilo dove tramonta il Sole. sulla sponda del Nilo dove sorge il Sole.

• I faraoni furono: sempre sepolti in piramidi. sempre sepolti nella Valle dei Re. sepolti in un primo tempo nelle piramidi, poi nelle tombe della Valle dei Re e delle Regine.

Interrogazione egizia

In uno scavo archeologico sono stati trovati alcuni quesiti che venivano posti alle bambine e ai bambini che volevano diventare scriba. Tu sai rispondere? Potresti diventare uno/una scriba?

Erano 4.

Avevano la testa di animale.

Aveva il corpo di leone e il volto umano.

Stava a guardia dei templi.

Una era bianca.

Un’altra era rossa.

• Di che cosa stanno parlando?

• Disegna.

• Di che cosa stanno parlando?

• Disegna.

• Di che cosa stanno parlando? ...........................................................

• Disegna.

Erano statuette.

Avrebbero lavorato per il faraone nell’aldilà.

• Di che cosa stanno parlando?

• Disegna.

GLI EGIZI: IL POPOLO DEL FARAONE

Completa ed esponi, collegando le informazioni.

Dove e quando

• La civiltà egizia si sviluppò lungo le rive del

• Il fiume durante le esondazioni depositava il ......................................................, che rendeva fertili i

• La civiltà egizia durò circa anni.

• Le due regine-faraone più conosciuta sono Fatti storici

• La storia degli Egizi si divide in tre grandi periodi: , ,

• Gli Egizi furono sconfitti definitivamente dai ...................................................

• Il sovrano era chiamato

• Il faraone più conosciuto è

La civiltà egizia

• Gli Egizi si dedicavano all’agricoltura e al commercio.

• La società era divisa in sociali.

• Credevano in molte , alle quali dedicavano maestosi

• Gli Egizi pensavano che ci fosse una vita dopo la per questo imbalsamavano e mummificavano i

• I primi faraoni furono sepolti nelle .....................................................................................

• I segni della scrittura egizia sono i

GLI INDI

Gli Indi erano una popolazione che si stabilì prima lungo le rive dell’Indo, poi su quelle del Gange.

1 Indica con X il territorio in cui si sono insediate le tribù che diedero origine alla civiltà dell’Indo.

2 Leggi e scrivi al posto giusto:

cittadella • Mohenjo-daro • cotone • rete idrica • Mesopotamia • rete di fognature • Indo

Mentre in Mesopotamia si sviluppavano le civiltà del Tigri e dell’Eufrate, nella valle dell’ fioriva un’altra grande civiltà. Anche questo popolo passò dalla vita del villaggio a quella delle città, le più importanti delle quali furono Harappa, Lothal, Queste città avevano una nella zona più elevata. Nella città vi era un sistema di piccoli canali, una che portava l’acqua nelle vicinanze delle case. C’erano anche canali per le acque sporche, cioè una Gli abitanti della valle dell’Indo coltivavano grano, orzo e .................................... Gli Indi erano anche abili commercianti. Lo dimostra il fatto che sono stati ritrovati oggetti di questa civiltà in

3 Per ogni affermazione, indica V (vero) oppure F (falso).

• Gli Indi erano valorosi guerrieri. V F

• Il territorio degli Indi fu invaso dagli Arii. V F

• Alcuni gruppi di Indi, fuggendo, si stanziarono sulle rive del fiume Gange. V F

• La società degli Indi, fin dall’origine, era divisa in caste.

V F

I CINESI

I Cinesi si stabilirono lungo le rive del Fiume Giallo e del Fiume Azzurro. Nel corso degli anni si formò un vasto Impero che durò fino ai primi anni del secolo scorso.

1 Indica con X il territorio in cui si sono insediate le tribù che diedero origine alla civiltà dei Cinesi.

2 Colora solo le parole che puoi riferire alla civiltà cinese.

Esercito di terracotta carta papiro seta torre

ziqqurat figlio del Cielo grande uomo

3 Rispondi in modo sintetico.

• Da chi furono governate le prime città cinesi?

• Come si chiama il sistema di governo per cui il potere passa di padre in figlio?

• Quali furono le più importanti innovazioni tecnologiche elaborate dai Cinesi?

• Che cos’era la “Città Proibita”?

LE CIVILTÀ D’ORIENTE

Completa ed esponi, collegando le informazioni.

• Gli Indi: il popolo del cotone.

• La civiltà degli Indi nacque lungo le sponde

• Gli Indi erano una popolazione pacifica; si dedicavano al ..........................................................................................

• Coltivavano e lavoravano il Indi

• I Cinesi: il popolo della seta

• La civiltà dei Cinesi nacque lungo le sponde dei fiumi

• L’Impero cinese durò fino

• Lavoravano la ...................................

• Inventarono la da stampa e la polvere da Cinesi

IL COMMERCIO SUL MARE

Le popolazioni delle civiltà del mare si dedicavano soprattutto al commercio; impararono a costruire imbarcazioni che potevano navigare in mare aperto.

1 Osserva le immagini e completa le didascalie.

Navigando, i popoli del mare entrarono in contatto con

I popoli del mare dovettero imparare a

Per non perdersi in mare aperto, impararono a Le grandi vele permettevano di

2 Per ogni immagine, scrivi se si tratta di una nave commerciale o da guerra.

3 Indica con più X solo le affermazioni corrette.

• Sul Mar Mediterraneo si svilupparono molte civiltà perché: era un mare chiuso con molte baie e approdi. era lontano dalle popolazioni più bellicose. il clima era particolarmente mite.

vi erano molte isole che permettevano l’approdo facendo evitare navigazioni troppo lunghe. in esso sfociavano molti fiumi che permettevano le comunicazioni con l’entroterra.

I Fenici si stanziarono nella parte settentrionale della Terra di Canaan. Si dedicarono soprattutto all’artigianato e al commercio.

1 Colora in blu il territorio della Fenicia e in rosso i territori in cui i Fenici fondarono le colonie.

2 Scrivi al posto giusto:

I FENICI

Canaan • Cananei • popoli del mare • il popolo della porpora • Phoinikes

I Fenici erano i Si stanziarono nella Terra di , così chiamata dal nome dei suoi più antichi abitanti, i Furono i Greci che diedero ai Fenici il nome di , cioè

3 Collega ogni fatto alla conseguenza corrispondente.

I Fenici avevano poca terra da coltivare, perciò…

Dovevano spingersi in mare, perciò…

Avevano legno in abbondanza, perciò…

Navigavano bene; nel loro territorio passavano le carovane che andavano verso Oriente. Scarseggiavano alcune materie prime, perciò…

Avevano bisogno di comunicare più facilmente con i diversi popoli, perciò…

4 Rispondi in modo sintetico.

potevano fabbricare navi grandi e robuste.

inventarono un alfabeto con pochi segni.

perfezionarono la struttura della vela. divennero abili commercianti.

scelsero la via del mare.

• Perché i Fenici non potevano occupare terre né verso est né verso ovest?

• Chi era a capo della città-stato?

• Da chi era consigliato il capo e perché?

LA PORPORA E IL VETRO

Osserva con attenzione i particolari delle diverse situazioni rappresentate.

Potrai conoscere quali erano le tecniche per produrre la porpora e il vetro.

Scrivi al posto giusto:

tessuti • conchiglie • pasta vitrea • murice • porpora • rosso • molluschi • sabbia • vetro

7

Con la i Fenici coloravano tessuti destinati ai personaggi più importanti. Con il fu possibile fabbricare manufatti preziosi, ma anche oggetti destinati a famiglie facoltose.

3

Il colorante veniva diluito con acqua e urina in grandi vasche. I tessuti venivano immersi e lasciati per più giorni.

I , infine, venivano posti al sole. In tal modo si coloravano in base alla durata dell’esposizione.

Per prima cosa si estraevano i molluschi dalle del 1

I venivano poi immersi in acqua bollente e lasciati macerare per diversi giorni. In questo modo i molluschi rilasciavano una sostanza che poi veniva usata per colorare i tessuti.

Da ogni mollusco si estraeva solo una goccia di colorante. È per questo motivo che i tessuti colorati con la porpora erano molto cari e destinati solo ai più ricchi.

Fondendo alcuni tipi di si ottiene una pasta vitrea che può essere modellata.

I Fenici facevano rotolare la pasta vitrea su una lastra liscia in modo da ottenere delle “palline”.

Poi, con sottili canne di metallo, soffiavano aria nelle “palline”di , che in questo modo prendevano forme differenti. Da questo momento in poi, con il vetro fu possibile fabbricare anche utensili e stoviglie.

Peer teaching

Fai un questionario a un compagno o a una compagna: formula domande alle quali dovrà rispondere molto brevemente. Gli argomenti saranno: la porpora e il vetro.

Ad esempio: Dove avveniva la colorazione dei tessuti? (In grandi vasche.)

GLI EBREI

La storia degli Ebrei racconta il susseguirsi di periodi di libertà e periodi di schiavitù.

1 Completa.

Il testo religioso che contiene molte notizie sulla storia degli Ebrei è la Gli Ebrei erano originari di , una città della

Lasciarono la terra d’origine per cercare la .

2 Metti in ordine cronologico le tappe dei diversi spostamenti degli Ebrei: usa i numeri.

Il faraone Ramses II riduce in schiavitù

gli Ebrei, ma Mosè guida la loro fuga per tornare nella terra di Canaan.

Gli Ebrei dopo la schiavitù a Babilonia

tornano nella Terra Promessa dove restano fino all’avvento dei Romani.

Gli Ebrei guidati da Abramo lasciano la città di Ur, in Mesopotamia.

Il re babilonese Nabucodonosor conquista Gerusalemme e deporta gli Ebrei a Babilonia.

Una carestia, causata anche dalla siccità, colpisce la Palestina: gli Ebrei migrano in Egitto.

Gli Ebrei si stanziano nella Terra di Canaan, la terra promessa.

dalla Palestina all’Egitto dall’Egitto alla Palestina dalla Mesopotamia alla Palestina confini territori

3 Collega ogni personaggio al motivo per cui è ricordato. Queste informazioni non sono contenute nel testo su cui hai studiato la storia del popolo ebraico, ma puoi eseguire l’esercizio utilizzando le tue conoscenze e collegandole tra loro.

Fu il primo re del Regno d’Israele.

Mosè

Saul

Salomone

David

Fu il successore di Saul: portò a Gerusalemme l’arca dell’Alleanza.

Guidò il popolo ebreo nella fuga dall’Egitto.

Figlio di David, fece fortificare la città di Gerusalemme e fece costruire in essa un grande tempio.

Studiose e studiosi a confronto

A Sidone, che oggi è una città del Libano, si è svolto un importante convegno sulle popolazioni che abitavano la striscia di terra situata tra la Mesopotamia e l’Egitto. Le studiose e gli studiosi raccontano che cosa hanno trovato.

Durante gli scavi, sulla spiaggia ho rinvenuto una magnifica collana di biglie di vetro colorato.

Ho trovato due pietre con incise dieci leggi.

Io sicuramente ho scavato nella casa di un mercante. Ho trovato frammenti di tela rossa.

Ho inviato al museo i resti di un’antichissima nave di legno di cedro.

Io, nel tempio, ho trovato il contenitore delle Tavole della Legge.

1 Di che cosa stanno parlando queste studiose e questi studiosi? Di quali popoli? Completa.

• L’archeologo A sta parlando delle , della civiltà degli

• L’archeologa B ha ritrovato una collana realizzata da un artigiano

• L’archeologo C parla di un reperto della civiltà degli

• L’archeologa D parla di una nave

• La tela rossa ritrovata dall’archeologo E è stata colorata con la È un reperto della civiltà dei ......................................................

LE CIVILTÀ DELLA TERRA DI CANAAN

Completa ed esponi, collegando le informazioni.

Fenici • Fatti storici

• I Fenici si insediarono nella Terra di

• Il loro territorio era diviso in .............................................

• Fondarono lungo le coste del Mar

• Furono sconfitti definitivamente dai

Fenici • Tecnologia

Gli artigiani fenici erano esperti nella produzione:

• della ;

• del .

I Fenici inventarono la scrittura

Ebrei • Fatti storici

• Gli Ebrei erano originari della

• Lasciarono la città di e giunsero nella Terra di

• Migrarono in , dove poi furono ridotti in

• Quando tornarono a Gerusalemme fondarono un .............................................,

i cui re più importanti furono Saul, e

• Furono poi ancora fatti schiavi dai

• Il loro territorio infine fu conquistato dai

Ebrei • Religione

• Gli Ebrei erano , perché adoravano un solo

• Chiamavano il loro dio

• I principi fondamentali della loro religione erano incisi sulle Tavole della .............................................

Questo argomento mi è piaciuto:

Mi è piaciuto scoprire che: Ho imparato qualcosa di nuovo: molto poco abbastanza sì no

MAR EGEO, CENTRO DI COMMERCI

Le civiltà del Mar Egeo sorsero in punti di passaggio dei mercanti che si muovevano lungo le rotte nel Mar Mediterraneo.

1 Osserva la carta geostorica su cui sono segnati gli spostamenti dei mercanti, poi rispondi.

Sulle coste del Mar Mediterraneo giungevano i mercanti che volevano scambiare i loro prodotti (osserva le frecce rosse).

• Da quali terre provenivano?

• Le popolazioni più progredite si trovavano in Mesopotamia e in Egitto: ricordi perché si erano sviluppate in quei particolari luoghi? ...........................................................................................................................................................................................

Dalle coste i commercianti prendevano la via del mare per trovare nuovi mercati per lo scambio dei loro prodotti (osserva le frecce blu).

• Lungo le loro rotte quale isola incontravano?

• Quale terra ricca di insenature e approdi naturali trovavano?

• Nella parte ovest del Mar Mediterraneo c’erano civiltà molto progredite?

• Le popolazioni di queste terre erano in grado di costruire imbarcazioni adatte a solcare il mare?

2 Completa.

• Alcune popolazioni si stanziarono sull’isola di Creta, perché

• Alcune popolazioni si stanziarono sulle coste del Peloponneso, perché

LA CIVILTÀ DI CRETA

Per la sua posizione geografica, Creta era un territorio naturalmente difeso dal mare. Divenne centro di commerci e culla di una raffinata civiltà.

1 Completa.

• L’isola di Creta si trova nel Mar

• La civiltà cretese è detta anche ............................................................ dal nome del suo re ............................................................

• Per i Cretesi la difesa naturale era rappresentata dal

• Le città non avevano fortificazioni, infatti non erano circondate da

• A Creta non vi era un unico regno, ma tante con a capo il

• I Cretesi erano abili ..................................................................................................................... e commercianti

• L’isola di Creta fu conquistata dagli

• Il re risiedeva in un grandioso

• Il famoso mito che parla di Creta è

Minosse fece imprigionare nel labirinto l’architetto Dedalo e suo figlio Icaro perché non svelassero il segreto del Minotauro. Per fuggire, Dedalo costruì ali di cera. Suo figlio volò troppo vicino al Sole, la cera si sciolse ed egli cadde in mare.

2 Come si chiamava il figlio di Dedalo?

Completa il cruciverba e lo leggerai nella colonna colorata.

1. Il nome del mostro rinchiuso nel labirinto.

2. La città dove sorgeva la più famosa città-palazzo di Creta.

3. Il popolo che prese il sopravvento sui Cretesi.

4. L’animale protagonista delle feste cretesi.

5. Così si chiamavano i re cretesi.

GLI ACHEI

Gli Achei si stanziarono nel Peloponneso. Divennero commercianti, ma anche popolo di guerrieri che voleva controllare le rotte commerciali.

1 Leggi con attenzione e cancella l’alternativa sbagliata.

Gli Achei inizialmente erano una popolazione di pastori nomadi / guerrieri che giungeva dal nord Europa / dalla Mesopotamia. Migrarono dalla loro terra di origine per cercare terre dal clima più mite / da conquistare con la guerra. La loro civiltà fu chiamata micenea / minoica dal nome della loro città più importante / del loro re più importante. Il territorio era diviso in tanti regni indipendenti / unito in un unico regno. A capo di ogni città vi era un imperatore condottiero / re guerriero

La maschera di Agamennone

Questa è una maschera funebre in lamina d’oro ritrovata a Micene. È conservata nel Museo

Archeologico di Atene. Alcuni studiosi e alcune studiose hanno ipotizzato che appartenesse ad Agamennone, re di Micene.

2 Indica con X le informazioni che puoi dedurre da questa maschera.

• Gli Achei: sapevano lavorare i metalli. seppellivano con grande onore i defunti importanti. ponevano una maschera sul volto del defunto per mostrarne e conservarne le sembianze. seppellivano solo coloro che morivano in guerra.

1 Indica con X .

• Le più importanti città achee furono:

GLI ACHEI

Micene, Tiro, Biblo, Sidone. Micene, Babilonia, Ur, Sparta. Micene, Melfi, Tebe, Gerusalemme. Micene, Sparta, Argo, Tebe.

• Le città achee erano: in lotta solo con le città fenicie. spesso in lotta tra loro. in lotta solo con Micene. città pacifiche.

• Gli Achei espansero la loro influenza: solo sulle isole del Mar Egeo. solo lungo le coste del Peloponneso. sulle isole del Mar Egeo e sulle coste dell’Asia Minore. sulle coste dell’Asia Minore e su quelle dell’Africa Settentrionale.

• Gli Achei sconfissero: i Cretesi. i Fenici. i Babilonesi. gli Egizi.

• I damoi erano: gli schiavi. gli uomini liberi. gli aristocratici. i guerrieri.

• La civiltà achea ha avuto origine: prima dell’origine della civiltà egizia. dopo l’origine della civiltà egizia. prima dell’origine della civiltà sumera. prima dell’origine della civiltà babilonese.

2 Rispondi in modo sintetico.

• Da chi gli Achei impararono a lavorare la ceramica?

• Com’era la loro scrittura?

• Qual era la principale attività economica svolta dagli abitanti delle città micenee?

• Chi aiutava il re nel governo della città?

• A chi era concesso di possedere terre e bestiame? ...............................................................................................................................................

LE CIVILTÀ DEL MAR EGEO

Completa ed esponi, collegando le informazioni.

Cretesi • Fatti storici

• Alcuni coraggiosi navigatori giunsero a

• Fondarono i primi villaggi che divennero poi le città di ............................................., .............................................

• Il capo della città era un re chiamato

• La civiltà cretese è detta anche

• Il suo declino fu dovuto all’invasione dell’isola da parte degli e anche all’esplosione di un

Cretesi • Attività e abitudini

• l Cretesi si dedicavano al

• Nella civiltà cretese le erano molto rispettate.

• I Cretesi erano politeisti. La cerimonia religiosa più famosa era il

• I Cretesi idearono un nuovo sistema di .............................................

Achei • Fatti storici

• Gli erano un popolo di pastori nomadi che si stanziò nel

• Le loro città fortificate più famose furono ............................................., ............................................., ,

• Ogni città era governata da un guerriero.

• La civiltà achea è detta anche .............................................

• Gli Achei subirono gli attacchi dei popoli del mare e dei

Achei • Attività e abitudini

• La società achea era divisa in classi sociali.

• Gli aiutavano il re.

• I commercianti, gli artigiani e i contadini erano , cioè

• Gli Achei combatterono numerose ............................................. per il primato dei commerci.

Questo argomento mi è piaciuto:

Mi è piaciuto scoprire che: Ho imparato qualcosa di nuovo: molto poco abbastanza sì no

LE NOSTRE LEGGI SCRITTE

Il re Hammurabi ha sentito la necessità di scrivere delle regole che fossero valide per

Provate a scrivere un codice della classe nel quale più che i castighi siano previsti esempi di comportamento da suggerire.

1 In gruppo, individuate cinque “malefatte” che ritenete negative per una serena vita di gruppo.

2 Pensate a quali possano essere i castighi collegati a ognuna di esse.

3 Sostituite i castighi con suggerimenti, consigli oppure comportamenti virtuosi che possano essere imitati e diventare esempio per tutti. Ad esempio, se un compagno o una compagna chiacchiera in continuazione, quale consiglio puoi dare? Quale comportamento puoi mettere in atto tu per essere di esempio e aiutare?

La stele di Hammurabi ha l’immagine del re che riceve le leggi dalla divinità.

4 Quando avete terminato, costruite con il cartoncino una stele. Scrivete le “malefatte” più gravi e accanto il comportamento virtuoso che avete scelto.

Se le vostre leggi sono state decise insieme, che cosa potete utilizzare per dimostrare che tutti e tutte avete deciso di sottoscrivere quelle leggi?

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Responsabile di progetto: Valentina Dell’Aprovitola

Redazione: Giulia De Giorgi

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico: Ilaria Raboni

Impaginazione: Bluedit - Torino

Supervisione grafica: Carmen Fragnelli

Illustrazioni: Mauro Sacco ed Elisa Vallarino, Archivio Spiga

Cartografia: Archivio Spiga

Copertina: Carmen Fragnelli, Elisabetta Giovannini

Ricerca iconografica: Giulia De Giorgi

Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Spiga

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 25.83.099.0

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com

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EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione. Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.

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Sussidiario Matematica con Quaderno operativo 4

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