DERE COMPREN o st un te
Silvia impara a parlare
I primi suoni pronunciati da Silvia furono i soliti MA, PA, DA, NGHE. La prima parola intera la pronunciò in cucina: PAPA. Tutti credemmo che stesse chiamando il suo papà. Poi, per farsi capire, indicò il piatto fumante e capimmo che voleva dire: PAPPA. Il suo linguaggio seguì uno sviluppo normale, ma con qualche particolarità. Acqua divenne QUA QUA, il biscotto era BOTTO, la mela era MEMÈ. Tutti in famiglia avevamo imparato a capire le richieste di Silvia, ma c’era una parola strana della quale nessuno comprendeva il significato e che Silvia continuava a ripetere ogni volta che il nonno veniva a trovarci: TATTO. Un giorno, al supermercato, si fermò di botto davanti allo scaffale dei dolci. Picchiò con forza i piedi per terra, mise le mani ai fianchi e, indicando una tavoletta di cioccolato, urlò: TATTOOO! Finalmente si era svelato il mistero e avevamo anche capito che chi le aveva dato, per primo e di nascosto, il cioccolato, era stato il nonno.
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