M. CENERELLI • C. CESARINI
TUTTO PER IL RINFORZO DI ABILITÀ E COMPETENZE DI GRAMMATICA
REGOLE SEMPLIFICATE PROVE DI INGRESSO MAPPE INTERATTIVE con ESERCIZI DIGITALI
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
TUTTO Ciao! PRIMA DI INIZIARE CON IL TUO NUOVO QUADERNO DI GRAMMATICA, FAI UN RAPIDO RIPASSO DELLE PRIN CIPALI REGOLE CHE HAI IMPARATO L’ANNO S CORSO E SVOLGI LE ATTIVITÀ DELLE PROVE DI INGRESSO: POTRAI COSÌ S COPRIRE CHE COSA TI RICORDI BENE E CHE COSA INVECE HAI BISOGNO DI RIVEDERE UN PO’. FATTO QUESTO, NEL TUO QUADERNO TROVERAI POI TANTI ESERCIZI PER ALLENARTI DURANTE TUTTO L’ANNO SUGLI ARGOMENTI CHE STUDIERAI IN CLASSE QUINTA.
Buon lavoro!
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
regole Le difficoltà ortografiche • Le parole che terminano in CIA oppure GIA al plurale fanno: • CIE • GIE se prima di CIA • GIA c’è una vocale: camicie, valigie; •C E • GE se prima di CIA • GIA c’è una consonante: arance, piogge. • Il gruppo QU è seguito sempre da una vocale. • I l gruppo CU è seguito da una consonante tranne in alcune parole che fanno eccezione: cuore, cuoco, cuocere, cuoio, scuola, circuito, riscuotere, scuotere. • Il suono CCU si trova solo nella parola taccuino. • Il suono QQU si trova solo nella parola soqquadro. • I l suono CQU si trova nella parola acqua e nei suoi derivati; nei verbi acquistare, acquisire; nelle forme piacque, nacque, giacque. • I l gruppo SC ha: • suono dolce se seguito da E, I: scena, scivolo… • suono duro se seguito da A, O, U: scatola, scoiattolo, scudo… • s uono duro nei gruppi SCHE, SCHI: scheda, caschi… • I l gruppo SCE si scrive senza I tranne nelle parole scienza e coscienza; nei loro derivati, come scientifico e coscienzioso; nella parola usciere. I verbi che terminano in -SCIARE perdono la I al futuro e al condizionale presente. Nella divisione in sillabe le consonanti del gruppo SC non si dividono: pe / sce cu / sci / no ca / sco • Il digramma GN non è mai seguito dalla vocale I, tranne che nella parola compagnia e nelle voci verbali che terminano in -iamo (disegniamo, sogniamo…). • I l suono NI si usa in alcune parole, tra le quali: niente, geranio, macedonia, Antonio, Stefania, riunione, genio, geniale, coniugazione… •L I si usa: all’inizio di parola (liana, lieto…); quando la L raddoppia (sollievo, allievo…); in alcuni nomi propri (Giulia, Emilio…).
Il raddoppiamento CONTRA, SOPRA, COSÌ raddoppiano l’iniziale della parola cui sono unite (soprattutto). Z raddoppia nelle parole con IZZA, OZZO, UZZO, IZZARE. Non raddoppiano mai: • B davanti a ILE (variabile); • G davanti a IONE (ragione); • Z nei suoni ZIO, ZIA, ZIE (grazie, addizione).
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La divisione in sillabe La divisione in sillabe segue queste regole: • le consonanti doppie si dividono sempre; • le parole che contengono MB e MP si dividono così: lam / pio / ne; • nel gruppo CQU la C si divide dalla Q: ac / que / dot / to; • BL, CL, FL, PL, BR, CR, DR, FR, GR, PR, TR non si dividono mai; • i gruppi GNA, GNE, GNI, GNO, GNU, GLI, CHE, CHI, GHE, GHI, SCA, SCO, SCU, SCHE, SCHI, SCE, SCI non si dividono mai; • la S seguita da consonante non si divide mai da quest’ultima.
regole L’accento e i monosillabi accentati L’accento è obbligatorio: • quando cade sull’ultima (parole tronche): caffè; • sui composti di TRE, RE, BLU, SU: ventitré, viceré, rossoblù, lassù; • nei giorni della settimana che finiscono in DÌ; • in alcuni monosillabi. Monosillabo accentato È (verbo essere) DÀ (verbo dare) DÌ (nome, parte del giorno) LÀ (avverbio) LÌ (avverbio) NÉ (congiunzione) SÉ (pronome) SÌ (affermazione) TÈ (nome, bevanda)
Monosillabo non accentato E (congiunzione) DA (preposizione) DI (preposizione) LA (articolo, pronome, nota musicale) LI (pronome) NE (avverbio e particella pronominale) SE (congiunzione e particella pronominale) SI (pronome e nota musicale) TE (pronome)
L’apostrofo L’apostrofo è obbligatorio davanti alle parole che cominciano con vocale: • con gli articoli LO e LA e con le preposizioni articolate; • con gli aggettivi QUELLO, BELLO, SANTO; • con gli aggettivi ALCUNA, NESSUNA davanti ad ALTRA; • con CI davanti al verbo essere; • con PO’ quando significa “poco”; • con DA’ quando significa “dai”; • con DI’ quando significa “dici”; • con FA’ quando significa “fai”; • con STA’ quando significa “stai”; • con VA’ quando significa “vai”.
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regole L’uso dell’H Con H HO, HAI, HA, HANNO voci del verbo avere: • indicano il possesso di qualcosa; • una sensazione; • sono ausiliari di altri verbi, cioè servono per formare il tempo passato prossimo. Le esclamazioni: OH!, AHI!, AH!, AHIMÈ!, UH!, EHI!, OHIMÈ!, AHIA! Per formare i suoni duri di C e G: CHE, CHI, GHE, GHI
Senza H O (congiunzione): significa “oppure”. AI (preposizione): risponde alle domande: a chi? A che cosa? Dove? Quando? A (preposizione): risponde alle domande: a chi? A che cosa? Dove? Quando? A fare che cosa? Come? ANNO (nome): indica un periodo di tempo.
LA STRUTTURA DELLE PAROLE E LE PARTI DEL DISCORSO In una parola si possono distinguere: radice, desinenza, prefisso, suffisso. • La radice è la parte della parola • Il prefisso è la parte che precede che non cambia e ne esprime la radice della parola e ne altera il significato. il significato. ragazz-o bis-nonno radice • La desinenza è la parte della parola che cambia e fornisce informazioni grammaticali. ragazz-o/a/i/e desinenza
prefisso • Il suffisso è la parte che segue la radice della parola e ne modifica il significato. gelat-aio suffisso
• Le parti variabili del discorso sono quelle la cui desinenza può cambiare. Sono: nomi, verbi, articoli, aggettivi, pronomi. • Le parti invariabili del discorso sono quelle che non cambiano mai forma. Sono: preposizioni, avverbi, congiunzioni, esclamazioni.
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regole Il discorso diretto e il discorso indiretto Il discorso diretto riporta, in un testo scritto o nel discorso orale, esattamente le parole pronunciate da qualcuno. Il discorso diretto è evidenziato da questi segni di punteggiatura: : “................” : «................» : – ................ Il discorso indiretto non riporta le parole pronunciate da qualcuno, ma spiega ciò che è stato detto. Il discorso indiretto è introdotto dai verbi dire, esclamare, chiedere, domandare, rispondere, ribattere…, con le parole di collegamento DI, SE, CHE.
Il nome Il nome è una parte variabile del discorso che indica una persona, un animale, una cosa. Le cose comprendono anche le piante, i sentimenti, le sensazioni, gli ambienti, i fenomeni atmosferici, i concetti. In base alla forma, il nome può essere: • di genere maschile (nonno) o femminile (nonna); • di numero singolare (nonno/a) o plurale (nonni/e). In base al significato, il nome si classifica come: • comune, se indica una persona, un animale, una cosa in generale: in questo caso si scrive con la lettera minuscola; • proprio, se indica una persona, un animale, una cosa in particolare: in questo caso si scrive con la lettera maiuscola; • generale (generico), se indica un gruppo di elementi diversi con qualche caratteristica comune (frutta); • specifico, se indica un elemento particolare di un gruppo o di una categoria (mela); • concreto, se indica qualcosa che è percepibile con i sensi; • astratto, se indica qualcosa che non è percepibile con i sensi, come sentimenti, stati d’animo, concetti, virtù. In base alla struttura, il nome si classifica come: • primitivo, se non deriva da nessun altro nome ed è composto dalla radice e dalla desinenza (fiore); • derivato, se ha origine da un nome primitivo, rispetto al quale ha un significato diverso (fioriera); • alterato, se modifica il significato del nome primitivo esprimendo particolari sfumature di qualità (fiorellino); • composto, se è formato dall’unione di due o più parole (portafiori); • collettivo, se indica, anche al singolare, un insieme di elementi della stessa specie (orchestra, stormo); se il nome collettivo è al singolare, il verbo deve essere al singolare.
5
regole
L’articolo L’articolo precede il nome e può essere: • determinativo, se indica una determinata persona, un determinato animale, una determinata cosa (IL, LO, LA, I, GLI, LE); • indeterminativo, se indica una persona, un animale, una cosa in modo generico (UN, UNO, UNA). Se il nome comincia con una vocale, gli articoli lo, la e una si apostrofano. lo albero l’albero la ape l’ape una oca un’oca L’articolo uno NON si apostrofa mai. • Gli articoli partitivi sono: DEL, DELLO, DELLA, DEI, DEGLI, DELLE. Gli articoli partitivi servono per fare il plurale degli articoli indeterminativi: un cane dei cani.
La preposizione La preposizione collega le parole o le frasi di un testo. Può essere: • semplice: DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA; • articolata (formata dalla preposizione semplice + l’articolo):
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il
lo
la
i
gli
le
di
del
dello
della
dei
degli
delle
a
al
allo
alla
ai
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da
dal
dallo
dalla
dai
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dalle
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nel
nello
nella
nei
negli
nelle
su
sul
sullo
sulla
sui
sugli
sulle
regole
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI E I GRADI DELL’AGGETTIVO Gli aggettivi qualificativi sono le parti variabili del discorso che si aggiungono al nome per specificarne le qualità e le caratteristiche. • Gli aggettivi qualificativi concordano nel genere e nel numero con il nome cui si riferiscono. • Gli aggettivi qualificativi derivati hanno origine da un nome: bellezza, bello. Gli aggettivi qualificativi alterati esprimono la sfumatura di una qualità: bello bellino. Gli aggettivi qualificativi possono essere di grado: • positivo, quando esprimono semplicemente la qualità del nome (bello); • comparativo, quando con l’aggettivo si vuole esprimere un paragone tra due elementi: • di maggioranza (più bello di…); • di minoranza (meno bello di…); • di uguaglianza (bello come…, tanto bello quanto…); • superlativo, quando esprimono la qualità del nome a livello massimo (bellissimo, super bello).
Gli aggettivi determinativi Gli aggettivi determinativi accompagnano i nomi e ne precisano: • la posizione: aggettivi dimostrativi (questo, codesto, quello…); • una quantità imprecisa: aggettivi indefiniti (pochi, alcuni, qualche…); • la quantità precisa o l’ordine: aggettivi numerali (due, triplo, due terzi…); • il possesso: aggettivi possessivi (mio, tuo, suo…); • l’intonazione: aggettivi esclamativi e interrogativi (Quale? Che?… ; Quale! Che!…).
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regole Il pronome personale Il pronome personale sostituisce un nome e si usa per evitare ripetizioni. Può essere soggetto o complemento. Complemento oggetto a ME, MI Singolare 1 (la persona che parla) IO a TE, TI TU 2 (la persona che ascolta) a 3 (la persona di cui si parla) EGLI, ELLA, LUI, LEI, GLI ESSA (LUI, (A LUI), LE (A LEI), SÉ, SI, NE LEI) Plurale 1a (le persone che parlano) CE, CI NOI a VE, VI 2 (le persone che ascoltano) VOI a 3 (le persone di cui si parla) ESSI, ESSE LI, SI, SÉ, NE, LORO, LE (LORO) Persona
Soggetto
Il verbo Il verbo indica un’azione compiuta o subita dal soggetto, uno stato del soggetto, un modo di essere del soggetto. Quando i verbi sono espressi all’infinito hanno la desinenza in: • -are (1a coniugazione); • -ere (2a coniugazione); • -ire (3a coniugazione). I verbi essere e avere hanno coniugazione propria. Il tempo indica quando si svolge l’azione: • il tempo presente indica un’azione che si svolge in questo momento; • il tempo passato indica un’azione che si è già svolta; • il tempo futuro indica un’azione che deve ancora accadere. Il modo indica come si svolge l’azione: • il modo indicativo indica azioni certe, reali, già avvenute, che stanno accadendo o che accadranno; • il modo congiuntivo esprime una possibilità, un’incertezza, un dubbio, un timore; • il modo condizionale esprime azioni che si possono verificare solo a determinate condizioni.
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regole La frase e le espansioni La frase è un insieme di parole che ha un significato. Nella frase c’è sempre il predicato, cioè l’azione, e un soggetto, cioè la persona, l’animale o la cosa che compie l’azione. La frase minima è composta da soggetto e predicato: Luca legge. La frase minima si può arricchire con le espansioni. L’espansione diretta (o complemento oggetto) risponde alle domande: chi? che cosa? Non è introdotta da alcuna preposizione ed è direttamente unita al verbo: Luca legge un libro. Le espansioni indirette sono introdotte quasi sempre dalle preposizioni. Possono essere: di tempo (quando?); di luogo (dove?); di specificazione (di chi? di che cosa?); di modo (come?); di mezzo (con che cosa?).
L’avverbio e la congiunzione L’avverbio è la parte invariabile del discorso che si aggiunge a un verbo, a un aggettivo, a un nome o a un altro avverbio per specificarne meglio il significato. bene, male, così, piano, forte, volentieri, aggettivo + mente (velocemente…). Tempo sempre, raramente, spesso, mai, adesso, ieri… Luogo qui, là, su, davanti, vicino, sopra, fuori… Quantità tanto, più, meno, abbastanza, altrettanto… Affermazione sì, certo, davvero, proprio, naturalmente… Negazione non, no, nemmeno, neanche, mai, né, affatto… Dubbio forse, magari, probabilmente, eventualmente… Interrogazione Come? Dove? Quando? Per quando? Perché?… Modo
La congiunzione è la parte invariabile del discorso che serve per collegare più parole o più frasi. Sono congiunzioni: E, NONOSTANTE, AFFINCHÉ, POICHÉ, PERCHÉ, INFATTI, MA, ANCHE SE, INVECE, PERÒ, DUNQUE, PERCIÒ, CIOÈ.
9
regole
Il gruppo verbale e il gruppo nominale • Il gruppo verbale o gruppo del predicato è formato dal predicato e da tutte le espansioni che da esso dipendono. • Il gruppo nominale o gruppo del soggetto è formato dal soggetto e da tutte le espansioni che da esso dipendono. • L’espansione diretta (o complemento oggetto) fa parte del gruppo verbale. Le espansioni di tempo, di luogo, di modo, di mezzo dipendono sempre dal predicato e fanno parte del gruppo verbale. L’espansione di specificazione può dipendere o dal soggetto o dal predicato e perciò farà parte o del gruppo nominale o del gruppo verbale. soggetto Il fratello
espansione del soggetto di Lucrezia GRUPPO NOMINALE
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predicato gioca
espansione del predicato a nascondino
espansione del predicato con Gaia e Teo
GRUPPO VERBALE
prove di in gresso
ORTOGRAFIA 1
Dividi in sillabe le seguenti parole. balena pennello bottiglia pavimento
cartellone inchiostro rastrello acquazzone
2 Volgi al plurale le seguenti parole che terminano in -CIA e -GIA. bugia frangia spiaggia
valigia rinuncia farmacia
3 Sottolinea le parole contenenti GLI o GN scritte in modo sbagliato e riscrivile in modo corretto. migliardo • maglione • familia • fogliame • miglione • talialegna • genio allumigno • cologna • iniezione • ingegnere • ingegnioso • gegnale
Completa.
• Può essere a righe o a quadretti: il • Abita in un appartamento e paga l’affitto: l’ • Qualcuno o qualcosa che non fa del male: • È un sinonimo di comprare: • Si usa per prendere appunti: il • Viene dopo il tredici: il
. . . . . .
5 Metti l’accento dove occorre.
• Oggi fa molto caldo, percio non usciro di casa. • Luigi va sempre a un supermercato fuori citta a fare la spesa. • Non si fa cosi: guarda com’e facile! • Non sempre chi fa da se fa per tre! • E cosi buona questa mela… Chissa se ce n’e un’altra.
6 Sottolinea gli errori nell’uso dell’accento e correggili. • Vieni quà tù o passo io di lì, da casa tua? • Al mio trè partiamo è iniziamo a correre. • Stà un pò fermo! Continui a dondolare dà tutte le parti! • Sono seduto comodamente quì sulla poltrona: mi sento un rè. • Il nonno di Zoe vive la, dietro là curva. • Lucia è salita agilmente sù un però.
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gresso n i i d e v o r p
ORTOGRAFIA 1
P er ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). Nella divisione in sillabe:
• la sillaba non deve mai contenere una vocale.
V
F
• le lettere doppie si dividono sempre.
V
F
• la lettera S non si divide mai dalla consonante che la segue.
V
F
• i gruppi MB e MP non si dividono mai.
V
F
• nel gruppo CQU si divide la C da QU.
V
F
2 Dividi in sillabe le seguenti parole. ambasciatore cascatella cartellone cristalleria acquisti tamponamento trasporto ripostiglio finestrone atmosfera accelerazione magnete fosforescente inquinante
3 Forma le parole ordinando le sillabe, come nell’esempio.
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tel / la / car zien / a / da bot / glia / ti az / ro / zur ad / zio / di / ne lo / cam / mel zio / ne / e / mo poz / ghe / ra / zan mag / re / gio ta / mo / po / ip / po bat / lo / tel
cartella
prove di in gresso
MORFOLOGIA 1
Per ogni nome comune, scrivi un nome proprio adatto. via pianeta città fiume re supermercato
2 Individua solo i nomi, sottolineali e inseriscili nella tabella al posto giusto. biro • lombrico • poeta • cattivo • cagnolino • castagna • streghe • nessuno • ingegnere • sciacallo • ragnatela • agnello • capostazione • burattino Nome di persona
Nome di animale
Nome di cosa
3 Per ogni nome primitivo, scrivi un nome derivato. latte giardino libro
sale campana fiore
Cancella il nome che NON è un alterato.
Barca: barcaccia • barchetta • barcaiolo • barcona Torre: torretta • torrione • torrone Cane: cagnolino • cagnetto • cagnaccio • cagnone • canile Libro: libretto • libraccio • librone • libricino • libreria
5 Per ogni parola, forma un nome composto. porta cava capo
sotto stoviglie baleno
6 Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). • Il, lo, la, i, gli, le sono articoli indeterminativi.
V
F
• Un, uno, una sono articoli determinativi.
V
F
• Del, della, dello sono articoli partitivi e preposizioni articolate.
V
F
• Di, a, da, in, con, su, per, tra, fra sono preposizioni semplici.
V
F
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gresso n i i d e v o r p
MORFOLOGIA 1
Per ogni nome, scrivi tre aggettivi qualificativi adatti.
amica alunni cane casa
2 Completa inserendo il pronome personale. • Ieri sono andato in palestra. andiamo anche in vacanza insieme. • Ludovica e Mauro sono miei amici; non dovete portare nulla; pensiamo a tutto . •
3 Sottolinea tutti i verbi, poi completa segnando con una X. Una lepre e una tartaruga discutevano su chi fosse la più veloce. Organizzarono una gara: la lepre era sicura di sé e si addormentò. La tartaruga piano piano giunse per prima al traguardo. I verbi di questo brano sono tutti al: tempo presente. tempo futuro. tempo passato.
I ndividua le voci verbali e sottolineale in rosso se il tempo è semplice, in blu se il tempo è composto.
Finalmente sono al mare! Sono partito presto questa mattina. Quando avrò indossato il costume farò il bagno. Se avessi la maschera e le pinne, te li presterei volentieri. È ora! Facciamo una bella nuotata!
5 Completa scegliendo la voce verbale adatta.
• Sarei venuto anch’io se (avrei potuto/avessi potuto) • Fa freddo! E se oggi non (andassi/andrei ) • È bene che (ripasserei/ripassi ) ci sarà la verifica. • Mi piacerebbe che tu (vieni/venissi )
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. in piscina? il modo congiuntivo: in vacanza con me.
prove di in gresso
MORFOLOGIA 1
Per ogni nome, scrivi se è concreto o astratto.
bellezza nuvola cattiveria casa
acqua chiave paura giustizia
2 Completa la tabella inserendo i nomi al posto giusto. Possono avere un plurale o due plurali (sovrabbondanti), non avere il plurale (difettivi del plurale), non cambiare forma al plurale (invariabili). casa • miele • bar • maglione • latte • osso • ragnatela • gru • equatore • città • filo • corno • pastiglia • grido • sete • film
Plurale
Sovrabbondante
Difettivo
Invariabile
3 Per ogni nome alterato, scrivi se è accrescitivo, dispregiativo, vezzeggiativo, diminutivo. libraccio ragazzina ragazzetto librone
quadernone stanzetta stanzina fiumiciattolo
Sottolinea in rosso gli articoli partitivi.
• Se vai a fare la spesa, compra dei pasticcini per la festa dei nonni. • Le amiche della zia le hanno regalato delle rose bellissime. • La mamma e il papà sono usciti con degli amici per festeggiare la vittoria della squadra degli Scoiattoli Volanti. • Nel giardino dei miei vicini ho visto dei ragazzi che giocavano a palla.
5 Sottolinea in verde le preposizioni semplici e in rosso quelle articolate. • Un uccellino si è posato sul davanzale della finestra. • Tra i rami di un albero ho visto uno scoiattolo. • Nella vasca della fontana dei giardini ci sono i pesci rossi. • Un cane correva da una parte all’altra del prato. • In pochi minuti raggiungerò il parco a piedi.
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gresso n i i d e v o r p
SINTASSI 1
ividi ogni frase in sintagmi. D • Io ho un cagnolino. • Il suo nome è Jack. • Tutti i giorni porto Jack al parco. • Al parco Jack corre nell’area per i cani.
2 In ogni frase, cerchia in verde il predicato e sottolinea in rosso il soggetto. • Il mio nuovo computer funziona alla perfezione. • La mamma ha collegato al computer la stampante. • Ormai io lavoro senza mouse. • Invece la nonna usa ancora il mouse.
3 Individua e sottolinea le frasi minime. • Oggi Sara indossa una bellissima maglia rossa. • I nostri amici arriveranno prima di sera. • Nel bosco Federico ha trovato un grosso fungo. • Tutte le mattine il sole sorge a Est. Arricchisci ogni frase minima con due espansioni.
• Gli atleti si allenano. • Le stelle brillano. • Davide legge. • I bambini raccolsero.
5 Per ogni predicato, scrivi una frase minima. Acquisterete Sogniamo Nacque
• • •
6 Individua e sottolinea le espansioni. • Mirko ha comprato un quaderno. • La mamma ha messo la copertina al quaderno. • Mirko scrive il nome sull’etichetta. • A scuola Mirko consegna il quaderno all’insegnante.
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Grammatica
INDICE
MORFOLOGIA 18 Parti variabili e invariabili 19 I prefissi 20 I suffissi 21 I nomi 22 I nomi 23 Genere e numero dei nomi 24 Genere e numero dei nomi 25 Nomi primitivi, derivati, alterati 26 Nomi primitivi, derivati, alterati 27 Nomi composti e collettivi 28 Nomi concreti e astratti 29 Sinonimi e omonimi 30 Gli articoli 31 Le preposizioni 32 Gli aggettivi 33 L’aggettivo qualificativo 34 Superlativo assoluto e superlativo relativo 36 Il grado comparativo 37 Gradi… speciali 38 I possessivi: aggettivi e pronomi 39 I dimostrativi: aggettivi e pronomi 40 I numerali: aggettivi e pronomi 41 Gli indefiniti: aggettivi e pronomi 42 Gli esclamativi e gli interrogativi: aggettivi e pronomi 43 I pronomi personali 44 I pronomi relativi 46 La coniugazione e la persona 47 Verbi transitivi e intransitivi 48 Verbi transitivi e intransitivi 49 Forma attiva e forma passiva 50 Forma riflessiva
51 52 53 54 55 56 57 58
Tempi semplici e composti Il modo indicativo Il modo congiuntivo Il modo condizionale Il modo imperativo I modi indefiniti Gli avverbi Le congiunzioni
SINTASSI ORTOGRAFIA 59 Pause lunghe 60 Pause brevi 62 Altri segni di punteggiatura
SINTASSI 64 Il periodo 65 Dal periodo… alla frase 66 Frasi… in ordine! 67 La frase 68 La frase 69 La struttura logica della frase 70 La funzione logica dei sintagmi 71 Soggetto espresso 72 Soggetto sottinteso 73 Il predicato verbale e il predicato nominale 74 Il predicato verbale e il predicato nominale 75 Enunciati minimi ed espansi 76 Enunciati minimi ed espansi 77 Le espansioni dirette 78 Le espansioni indirette 79 COMPITO di REALTÀ Viaggio in Italia
MORFOLOGIA
PARTI VARIABILI E INVARIABILI 1
Nella lingua italiana, ci sono delle parole invariabili, cioè parti del discorso che non cambiano mai. Circondale in ciascuna frase.
• Andremo insieme a visitare una mostra di libri: che cosa interessante! • Per navigare più facilmente in Internet, Nico si è collegato a una linea veloce. • Laggiù, oltre la siepe, scorre un fresco ruscello, che da qui non si vede. • Finalmente è arrivata la primavera con i suoi profumi! • Mi presti la tua bici? È così bella! • Perché non parli più chiaramente con me? • Urrà: anche questa volta ho fatto agilmente canestro!
2 Colora in verde le parti variabili e in rosso quelle invariabili. però
pere
dividerete
matite
così
giù
suoi
quello
eleganti
evviva
mi
bene bambini
giardino hanno
per
disegno
prugna
foche
due
certamente
ahi
che
ahimé
3 In queste frasi ci sono alcuni errori. Sottolineali e correggili.
autista secondo
FORMA CORRETTA
• Tra voi due, lei ha certamenta ragione. • Lorenzo e Fabio ascoltavano attentamenti le mie parole. • Mia cugina verrà al mare insiema a me. • Siete giunte troppo tardi: peccato! • Lo abbracciai affettuosamento. • A causa della nebbia, il volo sfortunatamento è stato cancellato. • Nel mio astuccio ho soltanti pastelli. Per ciascuna frase, riscrivi solo le parole invariabili.
• I ragazzi scesero rapidamente in palestra. • Sofia e Nico cantarono magnificamente allo spettacolo della scuola. • Probabilmente domani non andrò al cinema.
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e
Obiettivo di Apprendimento: scoprire le strutture morfologiche variabili e invariabili.
MORFOLOGIA
I PREFISSI Il prefisso è la parte fissa che precede la radice di certi vocaboli attribuendo loro un significato di volta in volta diverso.
1
Individua il prefisso che hanno in comune i seguenti disegni e le seguenti parole e scrivilo nel rispettivo riquadro.
geologo
geosfera geografia geometria geopolitico
geobiologia
geofisica
2 Componi più parole possibili con ciascun prefisso. • s ub (sotto) • semi (mezzo) • bi (due) • iper (grande)
3 Circonda il prefisso presente in ciascun vocabolo. monolocale • superaffollato • sfiducia • geografico • neomamma ultrafine • incosciente • triciclo • rivedere • contorto interculturale • premessa • extraterrestre • ecologia anteprima • insufficiente • transatlantico • impermeabile Per ciascun vocabolo, aggiungi un possibile prefisso.
fatto responsabile furto
metro mare cotto
gelare terra vedere
piatto lusso riscaldato
Obiettivo di Apprendimento: cogliere i mutamenti morfologici operati dai prefissi.
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MORFOLOGIA
I SUFFISSI Il suffisso è la parte di un vocabolo che segue la radice e precede la desinenza, cambiandone di volta in volta il significato. da una radice comune si possono ottenere delle parole di significato diverso 1 Partendo aggiungendo un suffisso e modificando la desinenza. Prova!
temp
acci
o
oraI
e i
est
a e
eratur
a e
oreggi
are
estiv
o a i e
2 Visualizza la radice, il suffisso e la desinenza di ciascun vocabolo e riscrivili separatamente, come nell’esempio.
giardinieri orologiaio fruttiera boscaioli pacchetti gattine libreria verdure boccone fiorista
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giardin - ier - i
calzine saliera ragazzaccio bellezza giornaliere acquazzoni insegnamento granaio zuccherificio moschettieri
Obiettivo di Apprendimento: cogliere i mutamenti morfologici operati dai suffissi.
MORFOLOGIA
I NOMI 1
Completa le costruzioni scrivendo, nel rispettivo muretto del nome generico, alcuni nomi specifici di appartenenza.
FIORI (generico)
ELETTRODOMESTICI (generico)
2 Indica il nome generico per classificare ciascun mazzo di figurine.
generico:
mo
n ca
u pa
ra
t
t an
ro
a
ico
volpe
gu
e
vig
elefante
gatto
pa t ia sim
virtù
o
gio
ia
o
le nuvo
libro stupore
ne
ciel vaso
mare
se r en
la
i le
le o
re
i qu
sere
nità
ozio
to
bello
ca n
e
en
pulito
nd gra
tim
armonioso
sca
• in giallo i nomi di persona; • in rosa i nomi di animali; • in verde i nomi di cosa; • in azzurro i nomi di sentimenti, emozioni, stati d’animo.
med
3 Colora seguendo le indicazioni:
se n
generico:
Obiettivo di Apprendimento: classificare i nomi in base a un criterio dato.
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MORFOLOGIA
I NOMI 1
Per ciascun nome proprio, scrivi il rispettivo nome comune e classificalo in persona P , animale A , cosa C .
Po Saturno Vasco Rossi Eolie Buffon
Vesuvio Veneto Dumbo Atlantico Ionio
2 Per ciascun nome comune, scrivi il rispettivo nome proprio e classificalo in persona animale A , cosa C .
città calciatore cane canarino presentatore
P,
monte gatto lago automobile biscotti
3 Classifica i nomi comuni in persona
P , animale A , cosa C , poi individua quelli a cui è possibile abbinare un nome proprio e colorali in giallo.
22
amore
attrice
yogurt
libro
giornale
mucca
pittore
pace
criceto
serenità
gioia
pesce
pazienza
vaso
via
computer
piazza
guerra
fiume
aereo
stella
pagina
Obiettivo di Apprendimento: classificare i nomi in base a un criterio dato.
MORFOLOGIA
GENERE E NUMERO DEI NOMI 1
Classifica i nomi in base al loro genere: per ciascuna affermazione, indica se è vera V o falsa F .
Orsa è il femminile di orso. Tassa è il femminile di tasso. Palmo è il maschile di palma. Pianto è il maschile di pianta. Banca è il femminile di banco. Maestra è il femminile di maestro. Cuoco è il maschile di cuoca. Posta è il femminile di posto.
2 I nomi indipendenti hanno una forma diversa per ciascun genere. Completa la tabella.
genere MASCHILE
genere FEMMINILE scrofa
marito fratello fuco
Balena è il femminile di baleno. Gatto è il maschile di gatta. Nonna è il femminile di nonno. Panna è il femminile di panno. Zio è il maschile di zia. Menta è il femminile di mento. Mulo è il maschile di mula. Pizza è il femminile di pizzo.
3 Circonda i nomi di genere comune, cioè
quelli che mantengono la stessa forma sia al maschile sia al femminile.
insegnante • direttrice • bidello autista • dottore • pediatra • oculista infermiera • farmacista • attrice • cantante presentatore • ballerina • giornalista violinista • nipote • consorte • cognata turista • collega • gelataio • fiorista
femmina genero madre
Quali sono i nomi di genere promiscuo, cioè quelli che indicano indifferentemente animali sia di sesso maschile sia di sesso femminile? Sottolineali.
cavallo • leone • giraffa • giaguaro • mosca • canguro • elefante • tigre Obiettivo di Apprendimento: riconoscere, classificare e utilizzare correttamente i nomi in base alle caratteristiche morfologiche relative al genere e al numero.
23
MORFOLOGIA
GENERE E NUMERO DEI NOMI 1
Completa le tabelle cambiando la desinenza dei nomi in modo da cambiare il loro numero.
numero SINGOLARE manico
numero PLURALE
numero SINGOLARE frangia
fuoco
camicia
spiga
goccia
luogo
pioggia
lumaca
faggio
amica
straccio
amico
antologia
2 Attenzione! Alcuni nomi, cambiando numero, cambiano anche genere. Completa la tabella.
numero SINGOLARE dito (MASCH.)
numero PLURALE (FEMM.)
lenzuolo (MASCH.)
(FEMM.)
centinaio (MASCH.)
(FEMM.)
UOVO (MASCH.)
(FEMM.)
migliaio (MASCH.)
(FEMM.)
paio (MASCH.)
(FEMM.)
numero PLURALE
3 Sottolinea i nomi di genere, cioè quelli che mantengono la stessa forma sia al singolare sia al plurale.
caffè • gru • drago • re • regine cinema • teatro • radio • musica canzone • bottiglia • bicchiere brindisi • bar • tram • auto • moto treno • città • piazza • comò tribù • ragù • sport
Utilizza correttamente i seguenti nomi sovrabbondanti, cioè quelli che hanno due forme al plurale, per completare le frasi.
ossi • ossa muri • mura cigli • ciglia
24
• Nel nostro scheletro abbiamo • L’imbianchino tinteggiò i • Marina si è messa il mascara sulle
corte e lunghe. interni della scuola. .
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere, classificare e utilizzare correttamente i nomi in base alle caratteristiche morfologiche relative al genere e al numero.
MORFOLOGIA
NOMI PRIMITIVI, DERIVATI, ALTERATI 1
Per ciascuna coppia di nomi, individua la radice, il suffisso e la desinenza e risali al nome primitivo.
giardiniere giardinaggio
radice
candeliere candelabro
radice
giornata giornale
radice
suff.
desin.
suff.
desin.
suff.
desin.
suff.
desin.
suff.
desin.
suff.
desin.
PRIMITIVO
PRIMITIVO
PRIMITIVO
2 Completa la tabella cancellando i falsi derivati, dopo aver individuato la radice. nome PRIMITIVO RADICE mano
man-
nomi DERIVATI manopola • manovale • manipolazione • mantello
pane
panificio • paniere • pancetta • panettiere
mare
martello • mareggiata • marosi • marinaio
carta
cartiera • cartone • caramella • cartolina
latte
lattaio • latteria • latticini • lattine
3 Colora nel medesimo modo i derivati appartenenti alla stessa famiglia. campagna
campanaccio
campanile
gelateria
collaborazione
gelso colletto
campanaro
gelataio scollatura
campanello
collana collina
gelosia
Per ciascun nome, indica almeno tre derivati.
pasta vetro fiore
libro scarpa dente Obiettivo di Apprendimento: riflettere sui mutamenti morfologici relativi al cambio di desinenza, nelle derivazioni e nelle alterazioni.
25
MORFOLOGIA
NOMI PRIMITIVI, DERIVATI, ALTERATI 1
Il suffisso presente in ciascun nome serve ad alterare, cioè a modificare, l’aspetto di una persona, di un animale o di una cosa, senza cambiarne... la sostanza. Completa la tabella scrivendo la “sfumatura” che assumono i nomi alterati.
ALTERATO
SUFFISSO
cappellaccio
-accio
librone
-one
cucciolotto
-otto
fratellino
-ino
secchiello
-ello
omaccione
-one
poetucolo
-ucolo
venticello
-ello
DIMINUTIVO piccolo
VEZZEGGIATIVO ACCRESCITIVO DISPREGIATIVO piccolo, carino grande, grosso brutto, conciato
mediconzolo -onzolo
2 In ciascuna coppia, cancella il falso aIterato del nome dato.
monte
monticello • montone
botte
bottone • botticella
viso
26
visone • visetto
3 Classifica con quattro colori le diverse forme di alterazione, per indicare i diminutivi, i vezzeggiativi, gli accrescitivi, i dispregiativi.
ventaccio fettona divanetto
favoletta
porticina
maestrucolo
tavolino
palloncino
radiolina
matto
mattacchione • mattone
posto
postino • posticino
cosuccia
tacco
tacchino • tacchetto
cagnaccio
festicciola
lima
limetta • limone
zampette
viuzza
amicone
poetastro gambine giornataccia
Obiettivo di Apprendimento: riflettere sui mutamenti morfologici relativi al cambio di desinenza, nelle derivazioni e nelle alterazioni.
MORFOLOGIA
NOMI COMPOSTI E COLLETTIVI 1
Ricomponi esattamente le parole.
capostrada autofamiglia
portascendi salifrutta
cassachiavi portaforte
cavolluna mezzafiore
2 Per ciascun nome composto, sottolinea la forma esatta per volgerlo al plurale. soprannome
soprannomi soprinnome
pescespada
pescespade pescispada
bassorilievo
bassirilievi bassorilievi
mezzaluna
mezzelune mezzalune
capistazione capostazioni
pianoforte
pianiforti pianoforti
capostazione
3 Scrivi il nome collettivo che si usa per indicare un insieme di elementi appartenenti alla stessa specie e volgilo anche al plurale.
• Un insieme di api: • Un insieme di carte da gioco: • Un gruppo di isole: • Una raccolta di musicisti: • Un insieme di navi: • Un insieme di pecore: • Un gruppo di tifosi:
(SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (SING.)
(PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) In ciascuna frase, sottolinea in rosso i nomi composti e in blu i nomi collettivi.
• Nico nel bosco ha visto una nidiata di passerotti, un millepiedi e una siepe di biancospino tutta fiorita. • Nico e Sofia fanno parte dell’orchestra della scuola: Nico suona la grancassa e Sofia il pianoforte. • La squadra di Nico ha vinto la partita di pallavolo. • Durante una passeggiata al lungomare Nico e Sofia hanno avuto un battibecco. Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente i nomi composti e quelli collettivi.
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MORFOLOGIA
NOMI CONCRETI E ASTRATTI 1
Completa la tabella sensoriale dei nomi, per stabilire quali sono concreti e quali astratti, come negli esempi.
NOME
lo/la lo/la lo/la lo/la lo/la posso posso posso posso posso TOCCARE ANNUSARE VEDERE ASCOLTARE GUSTARE
CLASSIFICAZIONE
caramella
sì
sì
sì
no
sì
concreto
allegria
no
no
no
no
no
astratto
musica solitudine puzza fumo paura cielo carezza
2 In ciascun campo semantico di nomi riferiti ad alcune situazioni, sottolinea in verde i nomi concreti e in giallo quelli astratti.
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CAMPO SEMANTICO RIFERITO ALLA SCUOLA
CAMPO SEMANTICO RIFERITO AL PARCO GIOCHI
puntualità • insegnanti • alunni libri • concentrazione cartella • impegno • attenzione
divertimento • scivolo spensieratezza • relax • altalene voci • bambini • allegria pallone
CAMPO SEMANTICO RIFERITO ALLO SPORT
CAMPO SEMANTICO RIFERITO AL BOSCO
arbitro • soddisfazione applausi • sforzo • tifosi • atleti traguardo • sudore • fatica pareggio • medaglia
tranquillità • natura • fiori scoiattolo • ruscello • profumi ombra • sentiero benessere • cespuglio
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e classificare i nomi concreti e quelli astratti.
MORFOLOGIA
SINONIMI E OMONIMI 1
Completa il cruciverba scrivendo il sinonimo di ciascun nome. Nella colonna evidenziata potrai leggere un omonimo di cui dovrai spiegare i diversi significati, ricorrendo eventualmente all’uso del dizionario.
babbo paura
T
alunno
C
rumore
B
A
uscio felicità
A 1° significato: 2° significato: 3° significato:
L’omonimo è:
2 Nel crucipuzzle, in orizzontale, trova e colora il sinonimo di ciascun nome. M
E
V
I
S
O
R
M
A
E
S
T
R
O
L
S
U
G
O
I
V
P
I
A
N
T
A
E
R
S
C
A
P
O O
P
E
S
C
A
S
A
F
U
O
C
O
C
A
rogo volto abitazione albero insegnante testa ragù
3 Le lettere rimaste bianche nel crucipuzzle dell’esercizio precedente formano tre nomi omonimi. Utilizzali per formulare delle frasi in cui ciascuno di essi sia usato con un significato di volta in volta diverso.
1. 2. 3. Obiettivo di Apprendimento: cogliere il significato di sostantivi sinonimi e omonimi.
29
MORFOLOGIA
GLI ARTICOLI GIi articoli determinativi e indeterminativi sono parti variabili del discorso; precedono i nomi comuni, ai quali si concordano, e ne facilitano il riconoscimento del genere e del numero.
1
Osserva i disegni e completa scrivendo gli articoli adatti, come nell’esempio.
Il re
I re
lama
lama
boa
boa
caffè
caffè
turista
turista
cobra
cobra
2 Completa la tabella, indicando l’articolo indeterminativo necessario per stabilire il genere di ciascun nome.
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genere MASCHILE
genere FEMMINILE
collega
collega
insegnante
insegnante
dentista
dentista
autista
autista
farmacista
farmacista
nipote
nipote
equilibrista
equilibrista
giornalista
giornalista
autista
autista
3 Quali articoli dovrai usare per completare le seguenti frasi? Scrivili.
• città di Roma e Milano sono molto popolose. città di Terni si trova nell’Italia • centrale. oblò della mia cabina era aperto. • oblò sono stati chiusi. • bar del centro sono sempre • affollati. bar sotto casa mia ha una nuova • gestione.
Obiettivo di Apprendimento: consolidare la conoscenza e l’uso degli articoli.
MORFOLOGIA
LE PREPOSIZIONI Le preposizioni hanno la funzione di legare in modo logico due elementi della frase e di introdurre le varie espansioni indirette. Le preposizioni si classificano in: • semplici (parti invariabili); • articolate (parti variabili, che concordano nel genere e nel numero con il nome che segue).
1
Quali sono le preposizioni in queste frasi? Circonda in rosso quelle semplici (invariabili) e in verde quelle articolate (variabili).
• Ho trovato posto sul terzo vagone. • Sei tornato ora da scuola? • Hai messo lo zucchero nel latte? • È questo il cappello del nonno? • Aspettami in palestra alle 17.00!
• A Sofia piace andare sull’altalena. • Metti pure i libri su quel banco. • Andrò con la zia al cinema. • Lo zio è arrivato con il volo delle 20.30. • È ora di chiudere!
2 Come si formano le preposizioni articolate? Scrivi tra parentesi quali sono i due elementi della loro “fusione” (preposizione semplice + articolo determinativo).
) spettacolo del (= ) tramonto • Sofia è rimasta affascinata dallo (= ) mare, tanto che ha scattato delle (= ) fotografie per poi sul (= ) suoi amici. mostrarle ai (= ) interno dell’ (= ) ufficio postale, davanti • All’ (= ) sportelli, c’era parecchia gente in coda. agli (= ) radio, zia Luisella ascolta volentieri le canzoni degli (= ) • Alla (= ) sua gioventù. anni della (= ) valigia, Nico aveva riposto con cura gli indumenti della (= • Nella (= sorella. ) ghiacciaio si staccò una slavina che scese fino al (= ) • Dal (= ) porte della (= ) fondovalle, fermandosi miracolosamente alle (= cittadina.
)
3 Completa scrivendo le preposizioni semplici o articolate adatte. Nico e Sofia si è nascosto i vasi terrazzo. Il gatto cercarlo hanno rotto un vaso terracotta che era appoggiato I bambini davanzale finestra. quel punto, il gatto spaventato rumore, casa ed è salito libreria grande agilità. è scappato Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e classificare le preposizioni.
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MORFOLOGIA
GLI AGGETTIVI Tutte le parole che si riferiscono al nome con la funzione di indicarne una qualità e di determinarne una certa informazione riferita al possesso, alla quantità numerica precisa o imprecisa, alla vicinanza o alla lontananza sono aggettivi.
1
Completa scrivendo la qualità più adatta da attribuire a ciascun nome. Sceglila tra quelle proposte tra parentesi.
• Pinocchio aveva il naso . • Lungo le coste, il clima è solitamente inizieranno a giugno. • Le vacanze attore. • Charlie Chaplin è stato un . • Il cioccolato è un alimento . • Gli spettacoli del circo sono • All’ora di punta, sulle strade c’è un traffico
.
(umido • ungo • grosso) (allegro • freddo • mite) (invernali • estive • sagge) (delicato • famoso • antico) (costoso • pesante • energetico) (divertenti • noiosi • salati) . (scorrevole • Intenso • felice)
2 Scrivi qual è l’aggettivo determinativo da usare per esprimere il concetto di possesso o di appartenenza.
Lo zaino che appartiene a me è pesante. Il
zaino è pesante.
L’astronave in nostro possesso è molto veloce. La
astronave è molto veloce.
I pattini che egli possiede sono nuovi. pattini sono nuovi.
I
Le avventure vissute da te mi sembrano incredibili! Le
avventure mi sembrano incredibili.
3 Quale quantità numerica dovresti utilizzare in ciascuna frase per meglio determinare
l’informazione riferita al nome? Completa scrivendo il corrispondente aggettivo determinativo.
• Stiamo vivendo nel • La mia classe è composta da • Questo libro costa • Attualmente io frequento la classe
32
Millennio. alunni. euro. .
Obiettivo di Apprendimento: cogliere la diversa funzione degli aggettivi.
MORFOLOGIA
L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO La parte variabile del discorso che ha la funzione di aggiungere una qualità al nome è l’aggettivo qualificativo. L’aggettivo qualificativo concorda nel genere e nel numero con il nome cui si riferisce.
1
In ciascuna frase, sostituisci l’espressione sottolineata con il corrispondente aggettivo quaIificativo.
• Ho letto la fiaba di Pinocchio, un burattino che raccontava bugie. (= • Il gufo e la civetta sono dei rapaci con abitudini tipiche della notte. (= ) • La pianura Padana è una zona di nebbia. (= ) • Si è soliti dire che le api sono insetti che lavorano. (= • Il fuco, non avendo il pungiglione, è un insetto che non fa alcun male. (= ) • Ho visto un documentario che mi ha interessato. (=
) )
)
2 Completa ciascuna frase scrivendo l’aggettivo qualificativo adatto. terminerà nel mese di giugno. • L’anno leggeva e commentava le notizie del giorno. • Il giornalista . • Le ninfee sono piante . • Il cane e il gatto sono considerati animali . • Il miele e lo zucchero sono sostanze . • Solitamente, nelle fiabe, le streghe sono personaggi
3 Concorda l’aggettivo qualificativo con il rispettivo nome, scrivendo la desinenza adatta.
• un’automobilista indisciplinat • un oculista precis • un acrobata spericolat • un’insegnante affettuos • un autista prudentissim • un’equilibrista agilissim
Scrivi il contrario di ciascun aggettivo qualificativo.
simpatico pulito opaco leggero
veloce amaro aperto corto
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente l’aggettivo qualificativo.
33
MORFOLOGIA
SUPERLATIVO ASSOLUTO E SUPERLATIVO RELATIVO L’aggettivo qualificativo di grado superlativo assoluto esprime una qualità “insuperabile”, cioè espressa al massimo grado, in senso assoluto, su tutto il resto.
1
Leggi le conversazioni tra Nico e Sofia, sottolinea gli aggettivi qualificativi, circonda i nomi a cui si riferiscono, poi segna con una X le affermazioni esatte.
La nostra regione è molto bella.
Non è vero: è una regione bellissima!
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
I prodotti della nostra regione sono arcinoti a tutti.
A me sembra che siano supernoti.
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
La storia della nostra regione è assai lunga.
A me sembra una storia extralunga.
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
Io sono tanto felice di vivere qui.
A chi lo dici! Io sono ultrafelice!
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
2 Ora scrivi ciascuna coppia di aggettivi qualificativi di grado superlativo assoluto usati da Nico e Sofia nei vari dialoghi.
1a coppia: 2a coppia: 3a coppia: 4a coppia:
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MORFOLOGIA L ’aggettivo qualificativo di grado superlativo relativo esprime una qualità espressa al massimo grado, ma che viene messa in relazione a un gruppo o a una parte del tutto.
3 Scrivi
SA se l’aggettivo qualificativo viene usato con il grado di superlativo assoluto e SR se viene usato con il grado di superlativo relativo.
Questo gelato è buonissimo.
È vero! Non sono stato mai così superattento come oggi!
Sono d’accordo: è il più buono fra tutti quelli che ho mangiato fino a oggi!
Ho letto che Paperon De’ Paperoni è il più ricco papero dei fumetti.
Oggi sei stato il più attento di tutti: complimenti!
Hai ragione: è un papero straricco.
Per chiarire la differenza tra i gradi dell’aggettivo qualificativo, in ciascuna frase sottolinea in rosso i superlativi assoluti e in verde i superlativi relativi.
• La gazzella è velocissima, ma il più veloce tra i quadrupedi è il ghepardo. • Abbassa il volume di quella radio: è molto fastidioso! • Si dice che, per l’uomo, il cane sia il più fedele tra gli animali; invece il gatto è assai fedele alle comodità della casa. • La piccola Sandra è supersensibile ed è la più emotiva della classe. • Il meno vivace della mia compagnia è Alberto, che però è molto disponibile con tutti noi. • Oggi l’autobus era strapieno. • I miei cugini Alex e Marco sono i più alti della classe. • Sapere che verrai a trovarmi è la più bella notizia che potessi ricevere: sono superfelice! Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e discriminare i gradi dell’aggettivo qualificativo.
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MORFOLOGIA
IL GRADO COMPARATIVO L’aggettivo qualificativo assume iI grado comparativo di maggioranza, di minoranza o di uguaglianza quando la qualità che esprime ha lo scopo di indicare un paragone fra due elementi.
1
Scrivi SR quando l’aggettivo qualificativo è al grado superlativo relativo e C quando è al grado comparativo.
Questa canzone è più allegra di quella che abbiamo ascoltato prima!
Hai sentito Carlo? È meno intonato di me nel cantare!
Hai ragione: è forse la più allegra di tutte!
Mi sembra anche che sia la meno difficile da imparare!
È vero, però è più attento di te: non sbaglia una parola!
Beh, credo che sia il più attento del nostro coro!
2 Qual è la differenza tra il grado superlativo relativo e il grado comparativo?
Sottolineali con due colori diversi e classificali rispettivamente con SR e C .
• La cima del Monte Bianco è più alta di quella del Cervino, ma è meno elevata del K2. • Il fiume italiano più lungo è il Po, che comunque è meno lungo del Don. • La pelle dei neonati, solitamente, è morbida come velluto, però è più delicata di quella degli adulti. • Sbrigati! Sei più lento di una tartaruga che, come tutti sanno, è il rettile più lento. • L’acqua di quel ruscello era cristallina come un diamante, ma più ghiacciata di un iceberg.
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Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e discriminare i gradi dell’aggettivo qualificativo.
MORFOLOGIA
GRADI... SPECIALI 1
Quali sono le forme speciali di alcuni aggettivi qualificativi? Sceglile tra quelle indicate e completa i fumetti.
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA: FORME IRREGOLARI migliore • peggiore • maggiore • minore • superiore • inferiore
Il mio cuginetto (più piccolo) si chiama Alberto.
Io sono il fratello (più grande) di Alberto.
Sono caduto dal gradino (più alto) della scala.
Questo gelato è (più buono) di quello di ieri.
Se scendi al piano (più basso) , troverai lo studio dentistico che cercavi.
Ho eseguito un disegno (più brutto) di quello che pensavo.
2 Sottolinea nelle frasi i superlativi regolari e sostituiscili con quelli irregolari elencati. SUPERLATIVO ASSOLUTO: FORME IRREGOLARI infimo • sommo • minimo • massimo • pessimo • ottimo • Ho svolto questo lavoro con GRANDISSIMO ( ) impegno e ho ottenuto ). un risultato BUONISSIMO ( )errore, • Bravo! In effetti non hai commesso il PICCOLISSIMO ( ) livello. al contrario di ieri, quando hai prodotto un lavoro di BASSISSIMO ( ). • Mi impegnerò sempre più spesso per evitare un altro lavoro CATTIVISSIMO ( ) piacere sentirti fare questa affermazione! • È un ALTISSIMO ( Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente le “forme speciali” dei gradi dell’aggettivo qualificativo.
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MORFOLOGIA
I POSSESSIVI: AGGETTIVI E PRONOMI L’aggettivo possessivo determina a chi appartiene “l’oggetto” di cui si sta parlando e si riferisce a un nome indicato. Il pronome possessivo sostituisce il nome (che quindi non è indicato) al quale è riferita l’appartenenza espressa.
1
Riquadra il nome al quale si riferisce ciascun possessivo e metti un è usato in sostituzione del nome, come nell’esempio.
dove il possessivo
• Ho usato le tue tempere perché le mie sono finite. • Ecco i vostri quaderni corretti: ognuno riprenda il proprio. • I nostri zaini sono così simili che non riesco mai a distinguere il mio dal tuo. • La mia insegnante e la vostra hanno un modo particolare di ottenere il silenzio dai propri alunni. • Ognuno ritorni al proprio posto e si metta a lavorare con il suo compagno di banco. • La loro aula è più spaziosa della nostra. • Quale dei nostri disegni ti sembra colorato meglio: il mio o il suo? • Quando si giocherà il derby tra la nostra squadra e la vostra?
2 Distingui la funzione grammaticale dei possessivi, sottolineando in rosso gli aggettivi e in giallo i pronomi.
• Le leonesse sono molto affettuose e premurose con i propri cuccioli. • Il mio disegno era meno particolareggiato del suo. • Che baccano! I soli rumori che si sentono anche da lontano sono i vostri. • Il vostro edificio scolastico ha una struttura più funzionale del nostro. • Calma... calma...! Ciascuno avrà il suo: ce n’è per tutti! • Tua sorella ha forse telefonato alla mia per mettersi d’accordo su quando andare dalla loro amica Fiorella? • Le tue osservazioni mi sembrano meno pertinenti delle sue. • I loro genitori hanno portato questo pacchetto per i nostri.
3 Completa ciascuna frase scrivendo l’aggettivo o il pronome possessivo adatto. Poi colora gli aggettivi in rosso e i pronomi in giallo.
e il cane hanno entrambi il pelo lungo e nero. • Il affari? • Ma perché devi sempre occuparti dei scarpe sono infangate e le no? • Come mai le ? • La bicicletta appoggiata al muro è la compleanno i amici erano numerosi, alla • Alla festa del
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?
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e classificare correttamente gli aggettivi e i pronomi possessivi.
MORFOLOGIA
I DIMOSTRATIVI: AGGETTIVI E PRONOMI L’aggettivo dimostrativo ha la funzione di indicare la vicinanza o la lontananza, nel tempo e nello spazio, di un certo elemento il cui nome è chiaramente indicato. Il pronome dimostrativo ha la funzione di sostituire il nome dell’elemento di cui si vuole indicare la “posizione” rispetto al tempo e allo spazio.
1
Colora in rosso gli aggettivi dimostrativi e in giallo i pronomi.
• Non rispondere avventatamente: rifletti su ciò che devi dire! • Prendi quella scatola di dolci e scegli quello che più ti piace. • Non fidarti di coloro che, con la pubblicità, promettono sconti eccezionali. • Ho commesso il tuo medesimo errore, lo stesso dell’altra volta. • Che confusione: questi diceva una cosa, quegli diceva esattamente l’opposto! • Per favore, portami codesto libro; sì, proprio quello accanto al tuo! • Credimi, non ho mai visto costoro prima di oggi! • Tra quei bambini, c’è anche mio fratello: è quello con la maglietta a righe.
2 Completa ciascuna frase scrivendo i dimostrativi adatti e distinguendoli in aggettivi A e in pronomi P .
• Non usate pallone: prendete , rimbalza meglio. giorno, ma non nel anno. • Sara e Sofia sono nate nello • gelato è veramente ottimo, ma vorrei assaggiare . anche un po’ di • che ti devo confidare, deve rimanere un segreto. • che ha scritto bella poesia è un poeta ancora poco conosciuto.
3 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in giallo i pronomi dimostrativi e collega questi ultimi al nome a cui si riferiscono.
• Queste forbici non tagliano, per favore dammi quelle. • Quel maglione di ieri è nuovo? Mi piace più di questo. • Questi ragazzi sono molto educati, quelli un po’ meno. • Questa merenda è la stessa di ieri. • Questo regalo è stupendo! È proprio quello che avevo sempre desiderato! • Quei libri sono più interessanti di questi. Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente gli aggettivi e i pronomi dimostrativi.
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MORFOLOGIA
I NUMERALI: AGGETTIVI E PRONOMI I numerali si classificano in: • cardinali (determinano una quantità numerica ben precisa); • ordinali (determinano l’ordine di successione in una serie); • moltiplicativi (determinano il prodotto di una certa quantità: doppio, triplo...); • frazionari (determinano un operatore frazionario: un quarto, un decimo...). Gli aggettivi numerali determinano una caratteristica del nome cui si riferiscono. I pronomi numerali sostituiscono il nome.
1
Riconosci i numerali e sottolineali in rosso quando sono aggettivi e in giallo quando sono pronomi.
• Prendimi, per favore, il terzo libro sul primo ripiano e leggimi la spiegazione riportata a pagina 25. • Al quarto piano del palazzo abita Elena, all’ultimo sua nonna. • Nel frigorifero era rimasto solo mezzo litro di latte. • La mia classe è formata da venti alunni, la vostra da diciotto. • Dovevo essere dall’oculista alle 16.00, ma sono arrivata con tre quarti d’ora di ritardo! • Marco ha dieci anni, sua sorella ne ha il doppio.
scrivendo tra parentesi di quale tipo di aggettivo o di pronome si tratta. •C arla festeggerà il suo decimo ) compleanno (=
a
qu
int
up
lo
5°
lo
io
p dru
duemila
XXX 1 2
tredici
60
ottavo 45
ultimo
11
cinquanta
) giorni prima del mio. tre (= ) euro, la tua il doppio ( = • L a mia bicicletta è costata 50 (= ) litro di acqua e 2 (= ) •G razie! Mezzo (= panini possono bastare. ) gara di sci sono arrivato quarto (= •A lla mia prima (= ) partecipanti. su 20 (=
40
2 3
triplo
1° 318
qu
sestuplo
venti cen tup lo
3 Classifica i numerali evidenziati
dici
pp
14.30 • in azzurro i numerali cardinali; • in verde chiaro i numerali ordinali; • in verde scuro i numerali moltiplicativi; mille • in marrone i numerali frazionari.
n qui
do
cento
o centesim pen ultim o
2 Colora seguendo le indicazioni:
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e classificare aggettivi e pronomi numerali.
zero
).
)
MORFOLOGIA
GLI INDEFINITI: AGGETTIVI E PRONOMI Gli indefiniti indicano una quantità imprecisata. Gli aggettivi indefiniti determinano la caratteristica indefinita rispetto a un nome indicato; i pronomi indefiniti sostituiscono tale nome.
1
Indica se gli aggettivi presenti in ciascuna frase esprimono una quantità numerica ben definita N oppure una quantità indefinita I .
libri: il più interessante aveva parecchie illustrazioni. • Ho letto tanti sera fa sono venuti a trovarci alcuni amici. • Qualche le tue bugie! • Non sono disposta a stare a sentire tutte minuti! Sono in ritardo di due ore! • Li aspetterò ancora per pochi telegiornale della giornata viene trasmesso alle 7.30 , poi seguono altri notiziari. • Il primo del suo primo libro di fiabe. • La piccola Ilaria è arrivata a leggere fino a pagina 5
2 Completa scrivendo gli indefiniti adatti e indicando se si tratta di aggettivi indefiniti o pronomi indefiniti PI .
AI
• Credo tu abbia spiegazioni da darmi! di quelli italiani • Nella sua collezione di figurine di calciatori ce ne sono di quelli stranieri. e dolci! • Che mal di pancia! Devo aver mangiato che bussa! • Vai alla porta: c’è di voi avrà la possibilità di lanciare il pallone. • per cui non ti posso dare • Mi dispiace: non mi è rimasto più ! disposto a darmi consiglio utile • Sto cercando per risolvere questa situazione. Obiettivo di Apprendimento: riconoscere, classificare e utilizzare aggettivi e pronomi indefiniti.
41
MORFOLOGIA
GLI ESCLAMATIVI E GLI INTERROGATIVI: AGGETTIVI E PRONOMI 1
Nelle battute che si scambiano, Sofia e Nico hanno usato, senza saperlo, delle parole che danno valore di esclamazione o di interrogazione al nome che accompagnano: sono gli aggettivi esclamativi e interrogativi. Individuali e circondali in rosso.
Che guaio ho combinato!
Quanta acqua hai versato nel bicchiere?
2 Anche nelle seguenti frasi ci sono
degli interrogativi e degli esclamativi. Indica quali hanno funzione di aggettivo A e quali di pronome P .
• Che ore sono? ne so! • Che sono assenti? • Quanti libri hai nello zaino? • Quanti dolci preferisci? • Quali freddo e quanta neve! • Che motivo piangi? • Per quale incredibile fortuna! • Quale costa? • Quanto
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Quale cappellino preferisci?
Mi piace quello, ma... che prezzo!
ciascuna frase scrivendo gli esclamativi 3 Completa e gli interrogativi adatti e classificandoli in aggettivi A e in pronomi P .
• • • • • Di •A • • Caspita, • Con • Guarda un po’
pagine hai letto? sono contenta! peccato! ridere! cosa hai bisogno? spiaggia andrete? sonno! coraggio! stai parlando? c’è!
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere, classificare e utilizzare aggettivi e pronomi esclamativi e interrogativi.
MORFOLOGIA
I PRONOMI PERSONALI I pronomi personali sono quelle parti variabili del discorso che sostituiscono il nome di persone, animali e cose di cui si sta parlando.
1
Colora i pronomi personali corretti.
• Ho incontrato Nico e ci gli ho chiesto tue notizie. • Sei stato tu te a sporcare il pavimento con le tempere? • A me mi piacciono i film di fantascienza. le ho risposto subito. • Quando la mamma mi ha chiamata, io ci la consegnerò alla maestra. • Appena avrò terminato questo disegno, lo li ho ringraziati. • Siccome me mi hanno aiutato, gli • Sofia ha telefonato a sua cugina e gli le ha raccontato ciò che gli le era successo durante il viaggio.
2 Colora in verde le parti variabili con funzione di pronome e in rosso quelle con funzione di articolo.
• Le mie amiche mi hanno fatto un bel regalo e io le ho ringraziate. • Ho telefonato al mio amico e gli ho chiesto se poteva prestarmi gli sci. • La nonna mi ha domandato se la potevo aiutare a innaffiare l’orto. • Hai incontrato lo zio e non lo hai nemmeno salutato!
3 Completa ciascuna frase scrivendo il pronome personale corretto: le, gli, loro. • Domenica sarà la festa della mamma: cosa regalerai? chiese spiegazioni sul litigio. • La maestra chiamò l’alunna e un vaso di cristallo. • Per le nozze di Miranda e Davide, regalerò il gelato. • Il nonno accompagnò Nico e Sofia al parco, poi comperò hai offerto nemmeno una bibita! • Hai invitato Marco e non spiegherò il motivo del mio ritardo. • Telefonerò a Simona e • Se vuoi delle tartarughine d’acqua, dovrai preoccuparti di cambiare l’acqua di frequente. Riscrivi ciascuna frase sostituendo le ripetizioni con un pronome adatto.
• Nico ha visto Marta e ha detto a Marta che tu avevi cercato Marta. • Telefonerò ai nonni e dirò ai nonni che arriverò in ritardo. Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente i pronomi personali.
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MORFOLOGIA
I PRONOMI RELATIVI Il pronome relativo, oltre a sostituire un nome nel discorso, mette in relazione tra loro due proposizioni. Il pronome relativo CHE è invariabile nel genere e nel numero.
1
Sostituisci il nome sottolineato con il pronome relativo CHE, per ottenere una forma più scorrevole.
Ho appena terminato il disegno. Il disegno verrà esposto alla mostra.
Ho appena terminato il disegno verrà esposto alla mostra.
Abbiamo assaggiato la torta. La torta era stata cucinata per voi. La leonessa inseguiva una giovane zebra. La giovane zebra fuggiva terrorizzata. Le acque del fiume invasero la campagna. La campagna fu sommersa in poche ore.
2 Indica quando il CHE ha funzione di pronome
P e quando ha funzione di congiunzione C .
• Posso vedere le foto che hai scattato durante la gita? si era staccata dal fianco della collina. • La strada era interrotta da una frana che ho conosciuto al mare! • Mi piacerebbe rivedere le persone che mi hai raccontato, ho capito che le tue vacanze • Da ciò che sono state molto rilassanti. hai partecipato alla gara di nuoto. • So che Clara fosse tua cugina! • Credimi, non sapevo che potrai farcela senza problemi! • Sono certa che ti piace così tanto? • E questa sarebbe la musica che
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MORFOLOGIA Il pronome relativo CUI è invariabile nel genere e nel numero; è preceduto dalle preposizioni semplici e può essere trasformato nelle forme DEL QUALE, AL QUALE, NEL QUALE... Il pronome relativo QUALE, invece, è preceduto dalle preposizioni articolate.
3 In ciascuna frase indica se il pronome relativo ha la funzione di soggetto o di espansione diretta/complemento oggetto O .
S
il papà aveva pescato ieri. • A cena abbiamo mangiato il pesce che • Nico raggiunse a nuoto la piattaforma galleggiante che era ancorata accanto agli scogli. tu mi avevi prestato. • Ho già finito di leggere quel libro che mi è piaciuto molto. • Ho letto un libro che ho scritto agli amici? • Hai spedito gli inviti che In ciascuna frase, sostituisci la parte evidenziata scrivendo la forma esatta.
• Questo è l’amico in cui ti parlo spesso. ho viaggiato, • L e persone per le quali erano molto simpatiche. devi consegnare i disegni? • È quella l’insegnante sulla quale abito è di mia nonna. • La casa in quale ho interrato i bulbi dei tulipani. • Questo è il vaso a cui ho ricavato un piccolo orto. • Questo è il terreno per cui recitano attori molto famosi. • Stasera trasmettono il film a cui
5 Completa ciascuna frase scrivendo la preposizione semplice necessaria davanti al pronome relativo CUI e l’equivalente forma usando il pronome relativo QUALE, come nell’esempio.
• I cannoli siciliani sono i dolci di cui (= dei quali) sono maggiormente golosa. cui (= ) mi piacerebbe vivere. • Castiglioncello è la località toscana cui (= ) sono andato a pescare. • Questo è l’amico cui (= ) mi piacerebbe salire! • Ecco la giostra cui (= ) ti avevo chiamata. • Non è questo il motivo cui (= ) non sono venuta a casa tua. • Ora ti spiegherò il motivo cui (= ) ho tratto le informazioni •T i presterò volentieri le riviste per la relazione sull’uso del computer. cui (= ) mi rivolgo spesso, in caso di necessità. • Lei è Angela, l’amica Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente i pronomi relativi.
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MORFOLOGIA
LA CONIUGAZIONE E LA PERSONA Colora seguendo le indicazioni: • in marrone le voci verbali appartenenti alla 1a coniugazione (-are); • in verde le voci verbali appartenenti alla 2a coniugazione (-ere); • in azzurro le voci verbali appartenenti alla 3a coniugazione (-ire); • in giallo le voci verbali con coniugazione propria (ausiliari).
salterò
aro
ho salvato uscì
o
seguivano se
vincerai
ro
avevano visto
no
s fo
ridevano
hanno creduto
mp
nn
hai avuto
ha
avete capito
i er
en
to tra
abbiamo messo
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te
mo
a on f le
s te
abbiate
ono s a lg
s ia m
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fin
sta
l t ia o sc
riuscirete
cambiano
o i sc
no
impallidì
erà
e r le pa
cantavi
irò
re t
lp co
era andato
avevo finito
gh
nitriva
pa
pulirai
giocano
1
sarò
avrebbe scritto
2 Completa la tabella scrivendo il pronome personale-soggetto adatto e segnando con una X la corrispondente persona della voce verbale indicata.
PERSONA VOCE VERBALE
pronome soggetto 1a sing. 2a sing. 3a sing. 1a plur. 2a plur. 3a plur.
abbiamo sarete uscite cantavo sarai abbaiarono abbiamo capito ebbe suonato avrò risposto piangevi racconterete hanno vinto
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Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e classificare le voci verbali in base alla coniugazione e alla persona.
MORFOLOGIA
VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI Un verbo è transitivo quando permette all’azione di passare (= transitare) direttamente dal soggetto che la compie all’oggetto che la riceve.
1
Solo alcune delle azioni “passano” dal soggetto all’oggetto che le può ricevere. Collega ciascun verbo al rispettivo “oggetto” disegnato.
Il cane abbaiava. Un leone inseguiva. Sandro ha letto. Il portiere parò. Il sole tramontava. Clara suona.
Ieri ho mangiato. L’aereo è decollato. La mamma ha cucinato. Il giardiniere ha potato. La petroliera procedeva. La cassiera conta.
2 Scrivi i verbi mancanti, poi colora quelli con funzione transitiva, cioè quelli che fanno “transitare” l’azione dal soggetto che la compie all’oggetto che la riceve.
• La maestra
i nostri quaderni, nel pomeriggio.
• Nel mese di luglio, Nico e Sofia • La commessa
in villeggiatura al mare.
le T-shirt sugli scaffali.
• I nostri genitori, ieri,
alla riunione di classe.
• Un’abbondante nevicata •
i monti.
dalle scale e mi
• Gli alunni
la caviglia destra.
chiassosamente dalla scuola.
3 Indica quali sono le situazioni in cui il verbo ha una funzione transitiva, colorandone il “percorso sintagmatico”.
Io
Sofia
il latte.
bevo
con la cannuccia.
ha saltato
alla corda. un ostacolo.
L’arbitro
Nico
fischiò
ha scritto
la punizione. al 90° minuto. in modo ordinato. una lettera.
Obiettivo di Apprendimento: cogliere la funzione transitiva e intransitiva del verbo.
47
MORFOLOGIA
VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI Un verbo è intransitivo quando l’azione compiuta dal soggetto non ha la possibilità di passare direttamente a un oggetto, in quanto quest’ultimo non la può “ricevere”.
1
Classifica i verbi con funzione transitiva T e quelli con funzione intransitiva I . Li riconoscerai facilmente in quanto sono privi dell’oggetto che può “ricevere” l’azione.
rumorosamente sul circuito. • Le auto di Formula 1 sfrecciavano l’esercizio, uscirete in giardino. • Appena avrete terminato il golfo e attraccò al porto. • Il traghetto attraversò il cielo di rosse tonalità. all’orizzonte, tingendo • Il sole tramontò contro la parete e ha colpito il lampadario. • La pallina è rimbalzata al capezzale del ferito e gli curò alcune ferite. • Il medico accorse quello sciroppo e, dopo una settimana, la tosse gli era passata • I l nonno aveva assunto
2 È stato utilizzato lo stesso verbo per formulare di volta in volta due frasi di significato diverso. Individua quelle di forma transitiva, sottolineandole in rosso, e quelle di forma intransitiva, sottolineandole in giallo.
DIPINGERE
Gli alunni hanno dipinto un pannello sull’ambiente marino. Gli alunni hanno dipinto con gli acquerelli.
LEGGERE
OSSERVARE
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Leggerete più tardi questo libro. Leggerete a voce alta da pagina 62.
Nico ha osservato con scarsa attenzione. Nico ha osservato il cielo notturno con il telescopio.
Obiettivo di Apprendimento: cogliere la funzione transitiva e intransitiva del verbo.
.
MORFOLOGIA
FORMA ATTIVA E FORMA PASSIVA Il verbo è di forma attiva quando esprime un’azione compiuta dal soggetto. Il verbo è di forma passiva quando esprime un’azione subita dal soggetto. Solo i verbi transitivi possono avere la forma passiva.
1
Colora nello stesso modo ciascuna coppia di frasi con significato realmente uguale.
• Nico rincorre un cane.
Un cane rincorre Nico.
• Il gatto insegue un topolino.
Un topolino è inseguito dal gatto.
• La mamma ha lavato i jeans.
I jeans sono stati lavati dalla mamma.
• Una fitta nebbia avvolgeva la pianura. • Sofia accarezza il gattino.
La pianura era avvolta da una fitta nebbia.
Il gattino è accarezzato da Sofia.dal gatto.
• Il postino ha consegnato la corrispondenza. • Il benzinaio parlava all’automobiIista. • L’usciere chiuderà la porta.
La corrispondenza è stata consegnata daI postino.
L’automobilista parlava al benzinaio.
La porta sarà chiusa dall’usciere.
2 Scrivi A per le frasi in cui il soggetto si attiva per compiere l’azione e in cui il soggetto rimane passivo e subisce l’azione.
La giuria premiò il vincitore. Il paziente fu visitato dal medico. Il papà è stato fermato da un vigile. Ho comperato un nuovo CD.
P per le frasi
Il mio computer è stato formattato. Gli alunni furono rimproverati. L’insegnante premiò gli scolari. Il pavimento è stato lavato da poco.
3 Trasforma le seguenti frasi dalla forma attiva a quella passiva. • Sofia ha apparecchiato la tavola. • I tifosi affollavano lo stadio. • I carabinieri recuperarono la refurtiva.
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere le forme attiva e passiva dei verbi e saperle usare correttamente.
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MORFOLOGIA
FORMA RIFLESSIVA Il verbo assume la forma riflessiva quando l’azione compiuta dal soggetto “ritorna”, cioè si riflette, sul soggetto stesso. Solo i verbi transitivi possono avere anche la forma riflessiva. I verbi riflessivi sono sempre accompagnati dalle particelle pronominali MI, TI, SI, CI, VI.
1
Riscrivi ciascuna frase intervenendo sulle parti sottolineate: circonda la voce verbale che esprime l’azione compiuta dal soggetto ed esprimila in forma riflessiva.
• B ravo, hai tuffato te stesso dal trampolino più alto! • Abbiamo svegliato noi stessi tardi: la sveglia non è suonata! • Prima di uscire, ha pettinato se stessa con molta cura. • Avete tagliato voi stessi usando le forbici? • Ahimè, colorando con le tempere ho macchiato tutta me stessa!
2 In ciascuna frase, sottolinea i verbi usati in forma riflessiva. • Mi sembra un fatto incredibile quello che le è capitato! • Caterina e Mario si amano molto. • Vi stavamo aspettando da un’ora! • Nico si lavò e si pettinò. • Mi guardai allo specchio. • Sofia, ogni giorno, si alza alle 7.30. • Prepariamoci per tempo, se non vogliamo farci attendere! • La luna si specchiava nell’acqua.
3 Per ciascuna coppia di frasi, colora quella in cui il verbo è usato in forma riflessiva. • La mamma addormenta il bambino. • Sofia si è addormentata. • Nico mette in ordine.
Sofia ha spaventato Nico. Nico si mette la tuta.
• Nico e Sofia hanno alzato la mano.
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La mamma si addormenta.
Nico e Sofia si sono alzati.
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere la forma riflessiva dei verbi e saperla usare correttamente.
MORFOLOGIA
TEMPI SEMPLICI E COMPOSTI 1
Colora seguendo le indicazioni: • in verde le voci verbali espresse con un tempo semplice; • in giallo le voci verbali espresse con un tempo composto con l’ausiliare ESSERE; • in marrone le voci verbali espresse con un tempo composto con l’ausiliare AVERE.
canteremo era caduto
fo
ritto
rato se i e n t mi tuffai
raggiunsero si lecca
capiamo r cante
hai disegnato
ò
o furon ti la scivo
viviamo
arri e t a si
o nn ha pito ca
i vat
trovai
tto
te s c a v e av
saranno andati
andammo
de
ci vestiamo
te le
i nast
salti
rò av
ridevi
andò
ebbe visto
rideste
camminavate
guardano
2 Completa la tabella segnando con una X il tipo di tempo e l’ausiliare usato (dove possibile) per ciascuna voce verbale sottolineata.
TEMPO FRASE
SEMPLICE
COMPOSTO
AUSILIARE ESSERE
AVERE
Non avevamo capito l’argomento spiegato. A che ora ritornerai? L’atleta si tuffò con abilità. Il bambino si era allacciato le scarpe da solo. Più tardi vi raggiungeremo allo stadio. Siamo stati accusati ingiustamente. Per che ora avrete finito? Nico è guarito dall’influenza. Caspita, ho fatto proprio un brutto sogno! Completerete l’esercizio per domani.
Obiettivo di Apprendimento: distinguere i tempi semplici da quelli composti, utilizzando correttamente l’ausiliare opportuno.
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MORFOLOGIA
IL MODO INDICATIVO Il modo indicativo comprende quei tempi che indicano la certezza che un fatto sia accaduto, accade o accadrà. Il modo indicativo comprende otto tempi. Tempi semplici • PRESENTE • IMPERFETTO • PASSATO REMOTO • FUTURO SEMPLICE
1
Tempi composti • PASSATO PROSSIMO • TRAPASSATO PROSSIMO • TRAPASSATO REMOTO • FUTURO ANTERIORE
Segna con una X solo quei messaggi che indicano con certezza che l’azione è accaduta, accade o accadrà.
I nostri cugini vivono in montagna.
Grazie allo studio ho imparato a leggere un territorio.
Tanti anni fa i nostri nonni lavorarono all’estero.
Mi piacerebbe conoscere la storia di ogni regione.
Verresti con me a visitare una nuova città?
Alla fine dell’anno scolastico ospiterò un amico e lui apprezzerà le bellezze della mia regione.
2 Completa ciascuna frase scrivendo la voce verbale adatta e aggiungendo il rispettivo tempo del modo indicativo.
• Ieri, Sofia (andare)
(tempo:
• Da piccolo, Nico (addormentarsi)
) (tempo:
• L a prossima estate noi (partecipare)
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(tempo:
)
(tempo:
• P iù tardi, dopo che la mamma (sistemare) (preparare)
a casa di una sua amica.
)
(tempo:
con un orsacchiotto.
)
a un campo con i boy scout.
)
la spesa,
il pranzo.
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente i tempi del modo indicativo.
MORFOLOGIA
IL MODO CONGIUNTIVO Il modo congiuntivo comprende quei tempi che esprimono una possibilità, un desiderio, un timore, un dubbio, un’incertezza... Il modo congiuntivo comprende quattro tempi. Tempi semplici • PRESENTE • IMPERFETTO
1
Tempi composti • PASSATO • TRAPASSATO
Per ciascuna frase, sottolinea gli errori e riscrivi la voce verbale corretta.
• Speravo che Nico mi telefonava appena sbarcato a Napoli. • Mi auguro che tu potrai venire alla mia festa di compleanno. • Sarebbe stato meglio se avevi terminato prima i compiti. • La mamma vuole che io vadi a letto presto. • Sbrigati prima che comincerà di nuovo a piovere. • Mi piacerebbe se Sofia verrà con me al luna park. • Si erano illusi che voi avevate potuto aiutarli. • Se non era così pesante, lo avrei sollevato da solo. • Credo proprio che tu non mi dici la verità!
( ( ( ( ( ( ( ( (
) ) ) ) ) ) ) ) )
2 Completa ciascuna frase scrivendo la voce verbale adatta. • Che tempaccio: credo proprio che (cominciare) • Nessuno avrebbe immaginato che Nico (fare) • Speriamo proprio che, per il weekend, (smettere) • L’insegnante si aspettava che almeno tu (rispondere) • Sarebbe stato meglio se Sofia (aiutare) • Qualcuno ebbe il dubbio che voi non (capire) • Tutti sarebbero contenti se la situazione (risolversi ) • Speravamo proprio che loro (arrivare)
anche a grandinare! una simile figura! di piovere! . suo fratello. le istruzioni. a tuo favore. per tempo!
3 Analizza ciascuna voce verbale indicando tempo e persona. • Che abbia guardato: • Che scriviamo: • Che avesse pulito: • Che presentassero: • Che scendiate: • Che bagnassimo: • Che avessi avvertito:
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente i tempi del modo congiuntivo.
53
MORFOLOGIA
IL MODO CONDIZIONALE Il modo condizionale comprende quei tempi che esprimono delle situazioni che si possono verificare solo a certe condizioni. Il modo condizionale comprende due tempi. Tempo semplice • PRESENTE
1
Tempo composto • PASSATO
Ricostruisci le frasi collegando ciascuna “condizione” alla rispettiva possibilità di realizzazione e viceversa. Sottolinea poi le voci verbali al modo condizionale.
Se avessi più tempo libero,
saremmo venuti a trovarti.
Se avessimo saputo del tuo ricovero,
se ti portassimo al cinema.
Se tu non l’avessi combinata grossa, Vorrei Saresti contento
andrei tutti i giorni in piscina. nessuno ti avrebbe rimproverato. che io e te facessimo pace.
2 In ciascuna frase, colora la voce verbale corretta. avesti avuto il mal di pancia se avessi mangiato meno dolci. • Non avresti avuto farebbe salti di gioia se tu lo invitassi. • Franco facesse • Partirei Partirò volentieri con te, se non avessi paura dell’aereo. • Noi andremo andremmo volentieri a teatro se qualcuno ci accompagnasse. • Se vi foste comportate meglio, nessuno vi avesse criticate avrebbe criticate ! • Se avesse avuto veramente fame avesse mangiato avrebbe mangiato senza fare tante storie!
3 Completa le seguenti proposizioni “condizionaIi”. • Se ti avessimo ascoltato, • • • Se ti avessi riconosciuto, • •
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se fossi stato più attento! , ma non so nuotare. se tu studiassi. , ma devo restare a casa.
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente i tempi del modo condizionale.
MORFOLOGIA
IL MODO IMPERATIVO Il modo imperativo esprime un comando, un ordine, un’esortazione, un consiglio, un invito; quindi non ha la 1a persona singolare, dato che non ha alcun senso dare un comando a se stessi.
1
Completa la tabella segnando con una X, per ciascuna frase, la diversa funzione comunicativa del modo imperativo.
SITUAZIONE COMUNICATIVA
ORDINE/ CONSIGLIO ESORTAZIONE INVITO COMANDO
Siate più pazienti, in futuro! Togli subito i piedi dalla poltrona! Abbia fiducia in me: l’aiuterò! Ascoltatemi e non vi pentirete! Smettila di gridare! Per favore, presta la matita a Claudia! La prego, si accomodi pure. Andatevene pure, non ho più bisogno!
2 Qual è la forma troncata delle voci verbali evidenziate in ciascuna frase? Scrivila tra parentesi.
• Fai ( = • Stai ( =
) in fretta: è tardi! ) ferma, per favore!
• Dai ( = • Vai ( =
) le caramelle anche a loro! ) via da qui, è pericoloso!
3 Completa ciascuna frase con il modo imperativo del verbo indicato tra parentesi. • Per cortesia (dare) questo alla mamma. più attento! • (Stare) i miei consigli: ti saranno utili. • (Seguire) ancora: non avete capito! • (Leggere) pure qui, la prego! • (Sedersi ) subito a chiamare aiuto! • (Andare) alla svelta! • Dai, (fare) in ordine i libri! • Nico e Sofia, (riporre) ! Capisci che non c’è tempo • (Correre) da perdere?! Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente il modo imperativo.
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MORFOLOGIA
I MODI INDEFINITI I verbi espressi nei modi indefiniti indicano un’azione generica rispetto alla persona. I modi indefiniti sono tre: • modo infinito • modo participio • modo gerundio Ciascuno comprende due tempi. Tempo semplice • PRESENTE
1
Tempo composto • PASSATO
Per ciascuna voce verbale, colora il modo infinito.
andare • Vado vedere • Ebbe pianto piangere piantare • Fossimo fossilizzare essere • Colgono coltivare cogliere • Attraevano attrarre attraversare • Vollero voltare volere
• Nacquero annacquare nascere • Facessero fare fasciare • Possiate passare potere • Esco escogitare uscire • Tacque tacere toccare • Volsi volgere volare
2 Esprimi ciascuna espressione con un solo verbo al modo infinito. • Diventare bianco in viso: • Dare aiuto: • Mettere una cornice: • Sporcare di fango: • Dare fuoco a qualcosa:
• Mettere in una busta: • Andare fuori: • Battere le mani: • Raccontare una storia: • Tornare dentro:
3 In ciascuna frase, sostituisci le parti sottolineate con un gerundio presente o passato. • Siccome non aveva risposto nessuno, pensai che foste usciti. •M entre guardavo le fotografie del mare, ripensavo alle passate vacanze estive. • Mi sono sbucciato un ginocchio, quando sono caduto in cortile. In ciascuna frase, indica quando il participio assume la funzione di nome N e quando quella di aggettivo A .
• Il cantante fu applaudito. della lettera è Nico. • Lo scrivente ! • È tutto tempo perso
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molto significativo. • È uno scritto della natura. • Lo zio è un amante è molto realistico. • Quel volto dipinto
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e usare correttamente i modi indefiniti.
MORFOLOGIA
GLI AVVERBI
Gli avverbi sono parti invariabili del discorso e hanno la funzione di modificare il significato dei verbi, degli aggettivi, di altri avverbi. Gli avverbi si possono classificare in base alle seguenti categorie: • di modo • di tempo • di luogo • di quantità • di affermazione • di negazione • di dubbio
1
Trova e colora tutti gli avverbi nascosti nel crucipuzzle (sono quattordici).
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2 Ora classifica gli avverbi, riscrivendo nella tabella quelli che hai individuato nel crucipuzzle. AVVERBI DI MODO
DI TEMPO
DI LUOGO
DI QUANTITÀ
DI AFFERMAZIONE E NEGAZIONE
3 Completa ciascuna frase scrivendo un avverbio adatto. • La scimmia si arrampicava sull’albero. da un violento temporale. • Sofia e Nico furono sorpresi verrò a casa tua. • sono stato io a rompere il vetro! • questa estate andremo a visitare una località di mare. • per organizzare la festa. • La mamma ha speso Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente gli avverbi.
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MORFOLOGIA
LE CONGIUNZIONI Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso e hanno la funzione di congiungere, cioè “saldare”, due parole della stessa frase o due proposizioni.
1
In ciascuna frase, colora la congiunzione adatta.
perciò le battute del comico erano spassose. • Ridevano a crepapelle perché benché tu non ti trattenga troppo. • Verrò con te al mercato purché • Luca andò in ufficio quindi nonostante non si sentisse bene. • Nico e Sofia disegnavano siccome mentre ascoltavano la musica.
2 Completa ciascuna frase con le congiunzioni adatte. comincio ad avere freddo. • Indosserò una maglia più pesante non vuoi sbagliare strada! • Ascolta con attenzione le mie indicazioni non vuoi arrivare tardi all’appuntamento, sbrigati! • non è riuscita a entrare, • Simona è andata a teatro, la sala era già affollata. spiegavo avevate la testa tra le nuvole? • Siete stati attenti
3 In ciascuna frase, individua le congiunzioni e sottolineale. • Io leggo a voce alta, intanto tu ascolta. • Vuoi pane e marmellata oppure una fetta di torta? • Sono stanca, quindi vado a letto. • Il mio compagno di banco è simpatico, ma troppo vivace. • Mi piacerebbe visitare sia le città di montagna, sia quelle di mare. • Fatemi sapere se partite per un viaggio! • Ero in ritardo, perciò non ho fatto in tempo a visitare la mostra. • Mi sto allenando molto perché fra due settimane ci sarà la gara di nuoto. Ricomponi le frasi collegandole alla congiunzione adatta.
Fammi sapere Hai mangiato un panino Ho sbagliato il compito Nico non è a casa Sofia si è svegliata presto Il concerto è iniziato Vuoi il gelato
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sebbene infatti quando e ma o appena
bevuto una bibita. arriverai. ha fatto tardi a scuola. avessi studiato. è in palestra. preferisci la granita? sono arrivato.
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere e utilizzare correttamente le congiunzioni.
S IN T A S S I O R T O G R A F IA
PAUSE LUNGHE • Il punto fermo ( . ) è un segno forte e si utilizza alla fine di una proposizione di senso compiuto, oltre che nell’abbreviazione di alcune parole (pag. /Sig. /tel.) e di alcune sigle (C.O.N.I. /O.N.U.). • Il punto esclamativo ( ! ) si usa alla fine di una frase per indicare una situazione che esprime sentimenti di stupore, rammarico, gioia, dispiacere... • Il punto interrogativo ( ? ) segnala una domanda o un dubbio. • I puntini di sospensione ( ... ) si usano per lasciare in sospeso una frase, segnalando così una possibile e intuibile conclusione, che il lettore può facilmente cogliere o immaginare.
1
Sofia e Nico, dopo aver discusso a lungo sull’uso dei segni di interpunzione da mettere in questa favola, non trovandosi d’accordo, hanno segnato quello che ciascuno riteneva più adatto. Prova tu a leggere il testo e a colorare il quadratino con il segno di interpunzione corretto.
La sveglia incorporata Stefania è molto brava . ... Quando i grandi parlano di lei dicono sempre che è una bambina molto sveglia ? ! Lo dicono tutti ? . A forza di dirlo, a Stefania sono spuntate le lancette sulla pancia . ? Una mattina a scuola ha cominciato a lamentarsi . ? – C’è qualcosa che mi punge ? ... – diceva . ? La maestra si è inginocchiata e le ha sollevato con cura la maglietta . ! Sulla pancia c’erano le lancette come quelle degli orologi veri e, a un certo punto, Stefania si è messa anche a trillare . ... Che ridere ? ! La maestra è corsa a telefonare agitatissima ? . – Pronto ... ? Sono la maestra di Stefania ... ? – Sì, mi dica, sono la mamma . ... È successo qualcosa ... ? – A Stefania sono cresciute le lancette sulla pancia ! ? – Cosa ! ? – Sì, le lancette, proprio come quelle dell’orologio ! ? – Corro immediatamente . ? Fra due minuti sono lì . ? N. Bellini, Il mondo di Federico rid. e adatt., Feltrinelli
Obiettivo di Apprendimento: consolidare l’uso dei segni di interpunzione.
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O G R A F IA S IN T A S S I O R T
PAUSE BREVI La virgola ( , ) indica pause brevi all’interno di un periodo: è il segno di punteggiatura più usato e più espressivo. Anche se l’uso della virgola è piuttosto soggettivo, ci sono delle situazioni in cui è bene utilizzarla: • in una elencazione, tra un elemento e l’altro; • in una successione di azioni; • quando si introduce un inciso (= chiarimento, osservazione, aggiunta); • nel discorso diretto, quando si chiama per nome una persona con cui si parla; • prima o dopo frasi introdotte dalle congiunzioni benché, sebbene, tuttavia, quando, nonostante, anche se...; • dopo un avverbio affermativo o negativo e dopo una esclamazione.
1
Inserisci le virgole, dove necessario, scrivendole in rosso.
• Quando si alza al mattino Nico entra subito in bagno poi va in cucina a fare colazione quindi ritorna in bagno a lavarsi i denti. • Sofia volle andare a scuola nonostante avesse mal di pancia. • Il papà arrivò di corsa alla stazione ma il treno era già partito perciò dovette attendere quello successivo. • Sofia ha deciso di preparare una gustosa macedonia di frutta fresca con pere ciliegie fragole ananas melone e qualche lampone. • Ahimè temo di aver perso l’orario di inizio del corso di nuoto! • Mamma mi accompagni tu dai nonni o vado da sola? • Quando la piccola rovesciò la tazza del latte tutto ciò che c’era sulla tavola si inzuppò: tovaglia tovaglioli fette biscottate e anche la confezione dei biscotti. • Maestra per favore può ripetere la spiegazione?
2 Ora prova a inserire in questi fumetti la punteggiatura necessaria. Sofia quando vai in cartoleria per favore comperami una penna rossa una blu una matita e una gomma
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Scusa Nico ma perché non ci vai direttamente tu in cartoleria
S IN T A S S I O R T O G R A F IA I due punti ( : ) si usano per introdurre: • iI discorso diretto; • un elenco, per specificare gli elementi di un “elemento generico” già indicato; • una spiegazione (possono sostituire le congiunzioni causali poiché, perché, siccome...); • la conclusione di quanto è stato affermato in precedenza. Il punto e virgola ( ; ) è una pausa “mediamente lunga” e spesso si usa in alternativa al punto fermo quando la proposizione successiva si lega alla precedente per contenuto e significato.
3 Sofia e Nico non sono d’accordo sui segni di interpunzione necessari nelle seguenti proposizioni e, ciascuno di loro, ha messo quello che riteneva giusto. Prova a controllare e colora in giallo il quadratino con il segno di interpunzione adatto.
• Sofia è molto entusiasta della pallavolo : ; per tre volte la settimana si allena in palestra con le sue compagne di squadra. • Nico, di ritorno dal supermercato dove è stato con il papà, dice eccitato alla mamma : ; – Abbiamo comperato tutti i dolcetti per la festa di compleanno : ; cioccolatini, caramelle, pasticcini e anche la torta : ; i miei amici avranno di che abbuffarsi! • L’insegnante stava illustrando sulla carta geografica i confini della Francia : ; a un certo punto si accorse che Nico non stava ascoltando le sue parole : ; probabilmente, come suo solito, stava viaggiando entro i confini... della fantasia! Indica ai due bambini come si possono riscrivere i seguenti periodi, inserendo i due punti al posto delle congiunzioni.
• Controlla meglio le frasi in quanto ci sono alcuni errori ortografici. • Sono stanco perché ho camminato a lungo. • Sei in ritardo perciò sbrigati!
Obiettivo di Apprendimento: consolidare l’uso dei segni di interpunzione.
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O G R A F IA S IN T A S S I O R T
ALTRI SEGNI DI PUNTEGGIATURA Le virgolette basse (<< >>) e le lineette (– –) hanno lo scopo di introdurre le battute del discorso diretto, precedute dai due punti. Le virgolette basse devono essere sempre chiuse alla fine del discorso. Le lineette vanno chiuse, quando dopo la battuta pronunciata segue una parte narrativa. Se invece il discorso diretto si conclude proprio con la battuta del discorso diretto, le lineette non vengono chiuse.
1
Prova a trasformare in forma di discorso diretto il seguente fumetto umoristico, utilizzando prima le virgolette e poi le lineette.
Sai come si chiama il direttore dello zoo di Londra?
No, dimmelo tu.
Nico rivolge a Sofia questo indovinello:
2 Sofia ha scritto questo dialogo: verifica la
punteggiatura del discorso diretto e correggila.
<<A che ora sei tornato dalla palestra? chiede Sofia a Nico. Alle 16,00 risponde Nico Come mai così tardi?>> si informa Sofia. <<Abbiamo parlato>> della difesa da attuare nella prossima partita.
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Si chiama Ser-pent!
Nico rivolge a Sofia questo indovinello:
3 Nico ha scritto questo dialogo: verifica la punteggiatura del discorso diretto e correggila.
– Ascoltami bene disse l’allenatore, chiamandoci al centro del campo. La squadra avversaria, – quella che incontreremo domenica, – è molto forte nella difesa – ci avvertì. Dopo un attimo di silenzio, tutti noi esclamammo: ma noi siamo imbattibili in attacco!
S IN T A S S I O R T O G R A F IA Le virgolette alte (“ ”) vengono usate per introdurre: • un pensiero non dichiarato; • titoli di film, canzoni, libri...; • parti di un testo scritto da altri; • un proverbio o una frase celebre. Le parentesi ( ), segni di interpunzione non molto usati, generalmente si utilizzano per racchiudere: • un commento personale di chi scrive; • una precisazione introdotta da chi scrive.
Inserisci le virgolette alte (“ ”), scrivendole in rosso.
• Walt Disney per il suo film a cartoni animati Pinocchio, si è ispirato al celebre romanzo di Collodi Le avventure di Pinocchio. • Sul cancello dei miei nuovi vicini di casa c’è una piccola targa metallica con la scritta Cave canem; chissà che cosa significa? • I miei genitori sono soliti ricordarmi che Chi dorme non piglia pesci. • Entrando a scuola, Sofia pensò tra sé: Accipicchia, ho dimenticato la merenda a casa! • Zia Adele è una grande fan dei mitici Beatles e canticchia spesso il loro brano Yellow Submarine. • Questo giovanotto aveva ormai novant’anni! • Spero il mio regalo ti piaccia… anche perché a caval donato non si guarda in bocca!
5 Quali sono le parti che nei seguenti periodi vanno racchiuse nelle parentesi ( )? Inseriscile in rosso.
•Q uando lo zio mostrò la sua nuova auto sportiva caspita, che bolide!, i miei genitori restarono senza parole. •R icordando il giorno del loro matrimonio era il 19 ottobre 1946 i nonni si commossero. •M amma e papà stanno progettando dove trascorreremo la villeggiatura estiva avranno le ferie nel mese di agosto e sono indecisi se rimanere in Italia o andare all’estero. •A un tratto chissà da dove era scbucato! apparve un cane. • L e amiche di Sofia purtroppo quelle più antipatiche sono venute a trovarci. • I eri ho preso freddo si è abbassata all’improvviso la temperatura esterna, così oggi sono a letto con la febbre. Obiettivo di Apprendimento: consolidare l’uso dei segni di interpunzione.
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SINTASSI
IL PERIODO Il periodo è la parte di un testo compresa tra due pause lunghe, che possono essere: • il punto fermo . • il punto interrogativo ? • il punto esclamativo ! • i puntini di sospensione ...
1
Riconosci il periodo, segnandolo con //.
Un picnic sui prati 1
2
3
La famiglia Zerbini ha fatto il picnic sui prati e si prepara a rientrare in città. Il padre, che è amante della natura e dell’ordine, raccomanda ai figli di non lasciare in giro cartacce. – Sistematele per benino. Non tutte in un mucchio, come al solito. Guardate quel cespuglio: non ci avete messo neanche un bicchiere di carta. Su, su, che ogni albero abbia la sua parte... I tovaglioli usati lì, sparsi sotto quella quercia; le bottiglie vuote sotto quel castagno... Così: oh, è proprio bello! Siete d’accordo? Le bottiglie vuote sono tre. I bambini vorrebbero farci un po’ di tiro a segno con le pietre, ma non c’è tempo: bisogna infilarsi in auto, salutare i prati e i boschi con un gran trombettio e ripartire per la città. G. Rodari, Nuvolette fatte a macchina adatt., Einaudi
2 Riscrivi tutti i segni di interpunzione presenti nel testo, come nell’esempio. .
punto fermo
3 Dal diario ritrovato.
La pioggia ha reso illeggibili alcune parti: ricostruisci i periodi inserendo i segni di punteggiatura adatti.
Avevo viaggiato a lungo ero stanco e anche un po’ affamato Mi ero assopito non ricordo da quanto tempo Dai finestrini intravedo tra la condensa frammenti di paesaggi – Siamo in orario – chiedo al viaggiatore che mi siede accanto – Viaggiamo con qualche minuto di ritardo Tra me e me penso “Tanto non ho fretta”
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Obiettivo di Apprendimento: riconoscere la struttura del testo (periodo).
? ! : , . ...
SINTASSI
DAL PERIODO... ALLA FRASE La frase o proposizione o enunciato è la più piccola parte di un testo; è quell’unità logica di parole che concordano tra loro per esprimere in modo compiuto un’idea, cioè per comunicare un pensiero comprensibile.
1
Leggi ciascun periodo e individua le frasi (= proposizioni) di cui è composto, segnalandole con /.
Ci sono 5 frasi.
Per me le frasi sono 3. La mamma fu svegliata dai ripetuti squilli del telefono: si precipitò giù dal letto e corse in soggiorno; quando afferrò il ricevitore, il telefono ammutolì di colpo.
Ho contato 3 proposizioni.
Io, invece, dico che sono 4.
Mentre la mamma prepara la colazione per tutti, il papà sveglia Sofia e Nico, che ancora dormono beatamente.
In questo periodo ci sono 2 frasi.
Ti sbagli: le proposizioni sono 5.
Appena entrato in classe, Nico si avvicinò al suo compagno di banco e gli confidò avvilito: – Ho dimenticato a casa il cartellone sullo sport che abbiamo preparato insieme ieri pomeriggio!
Obiettivo di Apprendimento: riconoscere la struttura del testo (proposizione).
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SINTASSI
FRASI… IN ORDINE! 1
Sofia ha trascritto questa favola che ha ascoltato da una sua amica... ma ha fatto un po’ di confusione: le sue frasi non sono in ordine! Prova tu a capire in quale sequenza vanno scritte e, dopo averle numerate, ricomponi la favola sul quaderno. Potrai così leggerla nel modo corretto.
La gazza vanitosa poi uscì per farsi ammirare da tutti gli animali del bosco. e si mise in mezzo a loro. Anche con quel travestimento, fu subito riconosciuta Un giorno una gazza vanitosa trovò le penne di un pavone Purtroppo, anche le gazze la scacciarono, Capitò in un giardino pieno di pavoni e se le sistemò addosso con cura e i pavoni prima la spinsero Così la gazza vanitosa si ritrovò sola. perché non la riconobbero. così volò via, poi la beccarono e andò a rifugiarsi tra i suoi simili. J. de la Fontaine, Le più belle favole adatt., Eurolibri
2 Anche Nico ha fatto confusione con una favola.
Riordina le sequenze numerandole e riscrivi la favola sul quaderno, così potrai leggerla nel modo corretto.
Il leone e il topo Un leone dormiva nel bosco. Poi lo salutò dicendo che anche i piccoli possono essere di aiuto ai ragazzi. Il leone si svegliò e lo afferrò per sbranarlo. Un topolino finì a sbattere contro di lui. Il topolino lo supplicò di risparmiarlo, così gli sarebbe stato riconoscente. Un giorno il leone cadde in una trappola dei cacciatori. Il re della foresta lo lasciò andare, ridendo. Il topolino accorse in suo aiuto e lo liberò. Favole di Esopo adatt.
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Obiettivo di Apprendimento: cogliere la proposizione come unità costitutiva della comunicazione.
SINTASSI
LA FRASE La frase (= proposizione, enunciato) può essere “delimitata” da: • segni di interpunzione; • congiunzioni; • pronomi relativi.
1
In questo testo descrittivo, Sofia ha individuato i capoversi e i periodi, ma ha difficoltà nel riconoscere le frasi. Mostragliele tu: sottolineale usando alternativamente due colori diversi.
Il mio gatto 1 2 3
4
Non c’era gatto più bello di lui: era tutto candido, bianco e pulito; aveva un occhio verde e uno azzurro./ (1° periodo) Lo chiamavo semplicemente Micio./ (2° periodo) Spesso al mattino scendeva nell’orto; compiva adagio un giro di ispezione attorno alla rete del pollaio, poi si arrampicava con destrezza sul pergolato e lo percorreva da capo a fondo; infine si sdraiava sul muro di cinta e si godeva il sole./ (3° periodo) A mezzogiorno, rientrava puntuale e si metteva accanto alla mia sedia./ Se aveva fame e io tardavo a dargli la sua parte, mi poggiava addosso le zampe e alzava la testa./ (4° e 5° periodo). I. Drago, Animali adatt., Giunti
2 Nico crede di aver individuato esattamente le proposizioni di questo testo descrittivo, segnandole con //. Controllale tu e correggi se necessario.
Primavera nel bosco Il bosco echeggiava di voci diverse. // Il rigogolo lanciava incessanti grida di gioia, i piccioni tubavano senza tregua, // i merli fischiavano, // i fringuelli trillavano, i pettirossi cinguettavano, le cinciallegre pigolavano. // A tratti, // su quelle voci, // dominava il grido squillante e breve del picchio e si intervallava quello acuto e lieto del falco. // F. Salten, Bambi adatt., Valardi
Obiettivo di Apprendimento: individuare la struttura di un testo (proposizione).
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SINTASSI
LA FRASE La frase o enunciato o proposizione è l’insieme ordinato di parole unite tra loro da rapporti di concordanza e da legami di significato. Ciascuna frase ha, dunque, una sua struttura logica.
1
I due bambini hanno ancora le idee un po’ confuse: non sanno distinguere un periodo da una frase. Mostra loro la differenza, scrivendo P se si tratta di un periodo e F se si tratta di una frase.
Claudia scese in cantina e accese la luce. Sara, la mia sorellina di quattro anni, non scende mai in cantina da sola. Hai già terminato l’esercizio? Prima di completare l’esercizio, leggete bene ciò che vi si richiede e pensate alle regole ortografiche che dovete applicare. Quando avete terminato il problema, consegnatemi il quaderno. Qualcuno ha sbagliato la soluzione del problema. Ci vengo volentieri. Finalmente siete arrivati!
2 Tra questi gruppi di parole scritti da Sofia e Nico, sottolinea in giallo quelli che hanno un senso logico.
• Il telefono del lago illumina le formiche. • Il telefono squillò a lungo nell’appartamento accanto al nostro. • I nipotini erano in vacanza al lago con i nonni. • Dove siete andati? • Dove, come, quando il gallo del pollaio? • Per televisione della abbassa il favore volume. • Sei arrivato in anticipo!
3 Per ciascun gruppo, riordina le parole in modo da formare delle frasi. • Un fatto ho viaggio faticoso bicicletta in.
• Nico sarà giovanile nella di calcio inserito squadra. • Sofia della estiva sua ha vacanza agli raccontato amici. • Il caricato gli papà ha sci auto sull’ • E Sofia Nico preparati una per montagna gita sono si in
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Obiettivo di Apprendimento: individuare la struttura di un testo (proposizione).
SINTASSI
LA STRUTTURA LOGICA DELLA FRASE 1
Riordina ciascun gruppo di sintagmi secondo una successione logica, trovando almeno tre soluzioni, per poi rappresentarne una nella struttura logica predisposta sotto.
in serata
di Genova
una nave
dal porto
da crociera
salperà
1. 2. 3.
Chi?
Che cosa fa?
Da che cosa?
Quando?
di nuoto
un compagno
ieri
Dove?
di Sofia
la gara
di classe
Di dove?
ha vinto
1. 2. 3. Chi?
Di che cosa?
Di chi?
Che cosa fa?
Quando?
Che cosa?
Di che cosa?
Obiettivo di Apprendimento: consolidare la struttura logica della frase.
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SINTASSI
LA FUNZIONE LOGICA DEI SINTAGMI In una frase, il soggetto e i sintagmi a esso riferiti costituiscono iI gruppo del soggetto (G.S.) o gruppo nominale (G.N.); iI predicato e i sintagmi a esso riferiti formano il gruppo verbale (G.V.). I sintagmi che arricchiscono il soggetto e il predicato si chiamano espansioni. Solitamente il G.V. è il più ricco di espansioni.
1
Separa i sintagmi e poi inseriscili nella rispettiva struttura, in base alla loro specifica funzione logica.
• Il coro degli Alpini si esibirà più tardi al centro della piazza. Sogg.
Pred.
Esp. del sogg.
Esp. del pred.
Esp. del pred.
Esp. dell’esp.
• In autunno il contadino arò i campi per la semina del grano. Sogg.
Pred.
Esp. del pred.
Esp. del pred.
Esp. del pred.
Esp. dell’esp.
• I figli dei nostri vicini di casa giocano spesso in giardino. Sogg.
Esp. del sogg.
70
Pred.
Esp. dell’esp.
Esp. del pred.
Esp. del pred.
Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica dei sintagmi all’interno di una frase.
SINTASSI
SOGGETTO ESPRESSO Il soggetto di una frase corrisponde alla persona o all’animale o alla cosa di cui si parla. Il soggetto è espresso quando è presente nell’enunciato.
1
Sai riconoscere il soggetto di ciascuna frase? Sottolinealo in rosso. Fai attenzione perché non sempre si trova all’inizio.
• Alla maratona di New York partecipano ogni anno migliaia di persone. • Su Saturno, il vento può soffiare a 1800 chilometri orari. • Durante le prossime vacanze estive, Antonella e Piero visiteranno la Sicilia. • La musica risuonava per tutto il locale con un rimbombo assordante. • Sulla pista dell’eliporto, atterrò rumorosamente un elicottero. • Dietro le quinte del palcoscenico, gli attori si preparavano per la rappresentazione. • Tra i frondosi rami di una quercia, saltellava rapido un fulvo scoiattolo. • Sul circuito di Monza, ogni anno si svolge il Gran Premio di Formula 1. • Lungo la spiaggia sabbiosa si aprivano file di ombrelloni.
2 Tra tutti i soggetti proposti, individua quelli più coerenti rispetto al G.V. colorandoli in rosso.
Un jet L’aquilone Il palloncino Una mongolfiera L’aquila
Il pesce volava ad alta quota, oltre la catena montuosa.
Una farfalla Lo sguardo Un lampo
guizzò rapidamente da un punto all’altro.
L’automobile
3 Inventa delle proposizioni con le seguenti forme verbali, sottolineando il soggetto.
• Sapeva • Hai risposto • Avete messo • Sono arrivati • Insegna • Abbiamo incontrato Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica del soggetto espresso.
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SINTASSI
SOGGETTO SOTTINTESO Se il soggetto non è esplicitamente espresso, ma è deducibile dal contesto, si tratta di soggetto sottinteso.
1
Segna con una X le frasi in cui il soggetto è sottinteso.
La prossima settimana visiteremo una pinacoteca. Qualcuno bussava insistentemente alla porta. Sono partite per Catania, con il volo delle 6.55. Alla fine del pranzo, mi piace sempre bere il caffè. Più tardi andrò agli allenamenti settimanali di pallavolo. Per il maltempo, la partita di calcio fu rinviata. Ti sei coperto bene prima di uscire? Si nascose dietro una siepe per non farsi vedere. Ieri sera siamo andate a teatro.
2 Qual è il soggetto sottinteso? Colora in rosso quello adatto a ciascuna proposizione. io egli tu io io noi io
voi esso essa voi tu voi voi
essi lui ella essi egli essi noi
Avete già terminato l’esercizio di matematica? Aveva guaito tremante per tutta la notte. È la mia migliore amica! Vi avevo visto al mercato. Vuoi venire a giocare con me? Abbiamo percorso tutto il viale di corsa. Ti ho preparato la colazione.
3 Cancella il soggetto espresso e riscrivi ciascuna frase con un soggetto sottinteso. • Ieri noi siamo stati al cinema. • Il prossimo anno io vincerò la gara. • A settembre gli alunni tornano a scuola. • Nico è andato in campagna con Sofia. • Nella fretta voi avete smarrito i biglietti per il concerto. • Al telegiornale i cronisti trasmettono i risultati delle gare sportive. • Federico non ha studiato storia. • Con la sua altezza Luca non ha difficoltà a fare canestro.
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Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica del soggetto espresso e sottinteso.
SINTASSI
IL PREDICATO VERBALE E IL PREDICATO NOMINALE Il predicato verbale (P.V.) indica l’azione compiuta o subita dal soggetto. Il verbo ESSERE ha funzione di predicato verbale quando ha il significato di esistere, stare, appartenere, essere fatto di... Il predicato nominale (P.N.) indica chi è, che cos’è o com’è il soggetto; è costituito dal verbo ESSERE seguito da un nome o da un aggettivo.
1 Collega ciascun G.S. al rispettivo G.V., poi circonda in verde il P.V. e in azzurro il P.N. La casa di mia nonna
mi ronzava intorno con insistenza.
L’edificio accanto alla scuola
è in via Dante.
Una mosca noiosa
sono stati molto bravi.
La mosca
è la biblioteca comunale.
Il corpo di ballo I calciatori di entrambe le squadre
è un insetto noioso. è stato accolto con un lungo applauso.
2 In ciascuna frase è stato sottolineato il predicato. Distingui quando il verbo ESSERE ha la funzione di P.V. e quando ha la funzione di P.N. scrivendolo tra parentesi.
• I eri il cielo era nuvoloso ( ). ) al centro della piazza. • L a statua era ( ) tardi in ufficio. • L a mamma era arrivata ( ) di Nico. • Q uel libro è ( ). • N ico è mio fratello ( ) dallo scivolo. • I l bambino è caduto ( ) • L’acqua di quel ruscello è limpida ( ) su quello scaffale. • L ’acqua frizzante è ( ). • N oi eravamo stanchi ( ) in trepida attesa. • N oi eravamo ( ) un’ape. • S u quel fiore c’è ( ) su un fiore. • L ’ape si è posata ( ). • L ’ape è un insetto ( Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica del predicato (verbale e nominale).
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SINTASSI
IL PREDICATO VERBALE E IL PREDICATO NOMINALE 1
Leggi queste frasi nominali, cioè prive del predicato che esprime l’azione, individua il predicato verbale sottinteso e scrivilo tra parentesi. andate • c’è • è caduta • pratichiamo • ha soffiato • andiamo • ci sono
• Che libecciata, su tutta la costa! • Da oggi, sconto del 30%. • Attenzione: lavori in corso! • Finalmente un po’ di sole! • Quanta neve, anche a bassa quota. • Presto, via da lì! • T utti al mare!
) ) ) ) ) ) )
( ( ( ( ( ( (
2 Scrivi il predicato verbale più adatto per esprimere l’azione compiuta o subita dal soggetto. in Francia per una vacanza studio. • La prossima estate, Nico il traguardo per primo. • Il pilota della scuderia Ferrari dal vigile. • Un motociclista sprovvisto di casco dall’insegnante. • Quasi tutti i quaderni a scuola in ritardo. • I eri mattina, Sofia dagli avversari. • L a nostra squadra dal trampolino. • I n piscina, mi a sciare. • L o scorso inverno
3 Distingui le frasi nominali
F.N. dalle frasi verbali F.V.
Che profumino! Ho sonno. Venite qua! Che sonno! Arrivederci a domani. Mettiti un po’ di profumo. Tanti cari saluti. Arrivo!
La strada è sdrucciolevole. Da oggi aumento dei pedaggi autostradali! Strada sdrucciolevole! Non ho appetito oggi. Attenti al cane! Buon appetito! Fai attenzione al cane. Aumentano i costi dei pedaggi autostradali.
Per ciascuna frase nominale, scrivi la relativa frase verbale.
• D a domani vacanza! • Bambini, una partita? • Mare in burrasca! • Al lavoro!
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Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica del predicato (verbale e nominale).
SINTASSI
ENUNCIATI MINIMI ED ESPANSI L’enunciato minimo è l’unità linguistica che esprime il minimo necessario per comunicare un messaggio; può essere formato da soggetto e predicato oppure solo dal predicato.
1
Collega ciascun cartello al rispettivo contesto.
CHIUSO
NON POTABILE
CARICO PERICOLOSO
GUASTO
2 Verbalizza ciascuna delle precedenti situazioni, scrivendo il corrispondente enunciato. Poi aggiungi anche da quanti sintagmi è formata ciascuna frase.
SOGGETTO
PREDICATO
N. DEI SINTAGMI
1a situazione 2a situazione 3a situazione 4a situazione
3 Completa ciascun enunciato con la parte mancante, scrivendola in rosso quando si tratta del soggetto e in verde quando si tratta del predicato.
• L e rondini • • I turisti • È suonato • Q ualcuno
giocheremo.
Quali sono gli enunciati che si possono definire minimi? Sottolineali in giallo.
• Ho perso il mio orologio. • L ’orologio è rotto. • T elefonerò alla mamma. • La mamma ha telefonato. • H ai telefonato? • L ’autostrada era interrotta.
Obiettivo di Apprendimento: cogliere la possibilità di arricchimento di un enunciato minimo.
75
SINTASSI
ENUNCIATI MINIMI ED ESPANSI Le espansioni sono tutte le informazioni che si aggiungono per arricchire e completare un’informazione minima.
1
Aggiungi delle espansioni per arricchire gli enunciati minimi.
• Il carico (di che cosa?) • Il negozio è chiuso (per quale motivo?) • Il distributore (di che cosa?) (da quando?) • L’acqua (di che cosa?)
è pericoloso. è guasto non è potabile.
2 Formula degli enunciati espansi, arricchendo la frase minima con le informazioni richieste. Sofia mangia
(in che modo?) (che cosa?) (dove?)
Frase completa:
Nico legge
(in che modo?) (che cosa?) (da quanto tempo?)
Frase completa:
Il cameriere serve
(in che modo?) (che cosa?) (a chi?)
Frase completa:
76
Obiettivo di Apprendimento: cogliere la possibilità di arricchimento di un enunciato minimo.
SINTASSI
LE ESPANSIONI DIRETTE L’espansione diretta o complemento oggetto (solo i verbi transitivi possono avere il complemento oggetto) è l’informazione che indica qual è il sintagma che “riceve” l’azione compiuta dal soggetto.
1
Individua l’oggetto che riceve in modo diretto l’azione compiuta dal soggetto, collegando ciascun enunciato minimo al rispettivo oggetto disegnato.
• Il meccanico ha riparato (che cosa?)... • La cassiera consegna (che cosa?)... • Il medico ha prescritto (che cosa?)... • La giuria ha premiato (chi?)... • Il pasticciere ha preparato (che cosa?)... • L’arbitro ammonisce (chi?)... • Il motociclista ha indossato (che cosa?)...
2 Nico ha individuato i sintagmi che formano ciascun enunciato, ma è in difficoltà nel riconoscere l’espansione diretta. Mostragliela tu, colorandola in giallo.
• Al supermercato • L’insegnante • I tifosi
Laura di Sofia
festeggiano
aveva acquistato ieri
ha letto
la vittoria alcuni alunni
• Sulla riva
del mare
avevo trovato
• Nessuno
di voi
• Il presentatore
dello show
• Per la scarsa attenzione • In un documentario
Nico ho visto
una filastrocca
della propria squadra
• Durante la ricreazione
ha risolto
delle pesche deliziose
consumano
annunciò
la ricostruzione
dalla forma strana
il problema
l’esibizione
ha sbagliato
del cuore
uno spuntino
una conchiglia
esattamente
di Gianni Rodari
di geometria
di un noto comico
parecchie divisioni al computer
dell’origine
della Terra Obiettivo di Apprendimento: individuare e riconoscere la diversa funzione logica delle espansioni.
77
SINTASSI
LE ESPANSIONI INDIRETTE Le espansioni indirette sono le informazioni che arricchiscono l’enunciato minimo rispetto al tempo, al luogo, al modo in cui si svolge l’azione.
1
Completa gli schemi arricchendo gli enunciati con espansioni che si colleghino in modo indiretto agli altri sintagmi. Sogg.
P.V.
Esp. dir.
L’insegnante
ha realizzato
un cartellone
Di che cosa?
Quando?
Su quale argomento?
Sogg.
P.V.
Esp. dir.
Un forte colpo
ha spezzato
un ramo
Di che cosa?
Quando?
Di che cosa?
Sogg.
P.V.
Esp. dir.
La sorellla
legge
un libro
Di chi?
Quando?
In che modo?
Di che cosa?
2 Sottolinea in giallo le espansioni dirette e in blu le espansioni indirette. • L’auto di Luca è stata tamponata. • La nave da crociera solca il mare. • Ho imparato bene la poesia a memoria. • Io pratico diversi sport. • Stamani Sofia è andata dal dentista. • La borsa della mamma è nuova. • Il meccanico ripara l’auto dello zio dopo l’incidente.
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• Nico, da anni, colleziona figurine. • I turisti visiteranno l’isola d’Elba. • I pescatori calarono le reti in mare. • Al tramonto, il sole rosseggia nel cielo. • Il nonno ha raccolto l’insalata. • Il parrucchiere ha tagliato i capelli alla zia. • L’insegnante scrive il breve dettato alla lavagna.
Obiettivo di Apprendimento: individuare e riconoscere la diversa funzione logica delle espansioni.
COMPITO
di
REALTÀ
VIAGGIO IN ITALIA Hai la possibilità di organizzare una visita d’istruzione di un giorno. Per questo compito suddividi il lavoro in più fasi e tieni conto di alcune indicazioni. Stabilisci la destinazione della visita, scegliendo una città d’Italia. Ricorda che dovrai motivare la scelta della località: per la presenza di ambienti naturali e parchi tematici; per monumenti ed edifici, musei e mostre; per partecipare a un laboratorio; altro... Scrivi qui la località e la motivazione.
Consulta l’atlante geografico.
Tieni conto della distanza.
Scegli il mezzo di trasporto che utilizzerete e descrivi il percorso fino alla destinazione e il ritorno.
Come si svolgerà la giornata? Scrivi un programma specificando nel dettaglio i tempi destinati a ciascuna attività.
Considera anche i tempi necessari allo spostamento.
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COMPITO
di
REALTÀ
Scegli un titolo adatto a questa visita d’istruzione.
Descrivi con un’immagine una sintesi di questa giornata.
Presenta il tuo lavoro alla classe, confrontandoti con i compagni sulle mete e sulle motivazioni date.
Ora che il progetto è ultimato, esprimi una valutazione sul tuo lavoro. Come hai trovato questo compito?
Non mi è piaciuto Entusiasmante
80
Noioso
Divertente Stellare
Obiettivo di Apprendimento: saper organizzare e realizzare un compito di realtà.
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Redazione: Valentina Dell’Aprovitola, Camilla Di Majo, Clara Ragni Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Astarte Studio Grafico - Vigevano (PV), Carmen Fragnelli Illustrazioni: Luca De Santis, Archivio Spiga Copertina: Elisabetta Giovannini Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 22.83.283.0 È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice. Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
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Il Quaderni operativi valorizzano e ampliano le risorse dell'azione educativa con una significativa proposta di esercizi nell'ambito della riflessione linguistica (Ortografia, Morfologia, Sintassi). Il percorso didattico, unitario e graduale graduale, accompagna ciascun alunno e ciascuna alunna nel processo di esplorazione, scoperta e comprensione, con uno sguardo inclusivo e rivolto a situazioni di realtà. I Quaderni si aprono con le regole semplificate dei principali contenuti, per un rapido ripasso, e con le prove di ingresso. ingresso Il progetto è completato, per ogni classe, da mappe interattive ed esercizi supplementari scaricabili. scaricabili
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Complemento gratuito allegato a ESTATE TUTTO L’ANNO.