Il mio libro di religione - Volume 4

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Corso di IRC per la Scuola Primaria

Carmine Picariello

PER PARTIRE IN QUARTA

RICOMINICAMO!

RICORDO GIOCANDO 2 3

VIAGGIO NELLA STORIA

STUPORE, MERAVIGLIA

E… AMICIZIA

“COSA VUOL DIRE

ADDOMESTICARE?”

SEGNI CHE VANNO "OLTRE"

PICCOLI ARCHEOLOGI CRESCONO

CON SANTA ELENA IMPERATRICE

LE PRIME GRANDI

CIVILTÀ DEI FIUMI

“BUONE AZIONI” VERSO L’ACQUA

DAI SUMERI AI BABILONESI

COSTRUIAMO LE ZIQQURAT

LA GRANDE TORRE DI BABELE

GLI ANTICHI EGIZI

LA VITA DOPO LA MORTE IL GRANDE FARAONE

DALLA CIVILTÀ GRECA...

...AGLI

GLI EBREI NELLA STORIA

TRA LE ANTICHE CIVILTÀ ... GLI EBREI

UN POPOLO CON UNA

GRANDE STORIA

LA VITA DI MOSÈ

TAPPA IN MAPPA

LE CIVILTÀ DELLE ORIGINI

LA LINEA DEL TEMPO VERIFICA

GESÙ IL CRISTO

DA MANTENERE

ED.

L'ANNUNCIO DEL MESSIA LA NASCITA DI GESÙ... ...RACCONTATA NEI VANGELI LA NASCITA DEL MESSIA

UNA SOLA BELLA NOTIZIA...

...QUATTRO DIVERSI

EVANGELISTI

LE CARTE D’IDENTITÀ

DEGLI EVANGELISTI

VANGELI IN ...GIOCO

I VANGELI SINOTTICI

IL VANGELO SECONDO

…NOI

GESÙ DI NAZARET

PAGINA

VERIFICA

LA PALESTINA...

UN PO' DI STORIA

UNA TERRA SANTA

IN PELLEGRINAGGIO

A GERUSALEMME

CON SAN CRISTOFORO

UNA TERRA IN TRE REGIONI

GESÙ NELLA SUA TERRA

LA VITA IN PALESTINA...

I MESTIERI IN PALESTINA

CRUCIPALESTINA

I VILLAGGI AL TEMPO

DI GESÙ

LA CONDIZIONE DELLE DONNE

TUTTI LIBERI CON

LO STESSO VALORE

LA QUESTIONE PALESTINESE

LA SPERANZA DELLA PACE

IL FIORE DELLA PACE

LA GIORNATA MONDIALE

DELLA PACE

TAPPA IN MAPPA

PROMUOVO IL MIO

TERRITTORIO

VERIFICA

LA VITA PUBBLICA DI GESÙ

LA MISSIONE DI GESÙ

PAROLE E GESTI "SPECIALI"

LA LEGGE DELL'AMORE

CON SANTA FAUSTINA

IL BATTESIMO DI GESÙ

IL BATTESIMO

NELLE ALTRE RELIGIONI

LA MISSIONE DEGLI

APOSTOLI

IL GRUPPO DEI DODICI

PAROLE "SEMPLICI":

LE PARABOLE

GIOCHIAMO CON LE PARABOLE

GESÙ "RACCONTA"

IL REGNO DI DIO

IL SIGNIFICATO

DELLE PARABOLE

GESTI "STRAORDINARI":

GLI INCONTRI DI GESÙ UNO SGUARDO

CHE CAMBIA LA VITA LE BEATITUDINI LA VIA DELLA FELICITÀ CON GESÙ E VOI CHI DITE CHE IO SIA?

CHI È GESÙ?

TAPPA IN MAPPA “IO SCELGO DI ESSERE FELICE”

NELLA TERRA DI GESÙ

LA MISSIONE DI GESÙ

LA PASQUA CRISTIANA

DALLA QUARESIMA

ALLA PASQUA

UN CAMMINO DI CONVERSIONE CON SAN FRANCESCO DI PAOLA

L'ULTIMA SETTIMANA... ...DI GESÙ A GERUSALEMME

I LUOGHI DELLA PASSIONE

DI GESÙ

IL “DOPO VITA” NELLE RELIGIONI

DEL MONDO

L'ULTIMA CENA DI GESÙ

A SERVIZIO DEGLI ALTRI

PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESÙ

«IO SONO LA VITA»

LA SETTIMANA SANTA OGGI

I SIMBOLI DELLA PASQUA

UN'ITALIA RICCA... ...DI RITI E TRADIZIONI

DA NORD A SUD... PASSANDO PER LE ISOLE

LA CHIESA DI GESÙ

LA SACRA SINDONE

UN TELO A TORINO

UN VELO A NAPOLI

CREDERE O NON CREDERE?

I DISCEPOLI DI EMMAUS

LA FESTA DELL'ASCENSIONE

LA FESTA DI PENTECOSTE

I SIMBOLI DELLO

SPIRITO SANTO

NATURALE E SOPRANNATURALE

ENERGIA PULITA

E SOSTENIBILE

ED. CIVICA

I VANGELI, FONTE PER CONOSCERE GESÙ ARTE

I MIRACOLI

LA MAGIA DEL NATALE GESÙ, UOMO NELLA STORIA

UNA MOLTIPLICAZIONE

SPECIALE

GIOCHIAMO CON I MIRACOLI

GESTI E PAROLE GENTILI

IL CORRIERE DELLA

COMPITO DI REALTÀ

PAGINA CHIARA

PREREQUISITI

▶ Inserisci al posto giusto le seguenti parole nella mappa che ti ricorda gli argomenti affrontati lo scorso anno scolastico: • Mosè • Pasqua • Gesù • Giacobbe • Natale • Giuseppe • paesaggio • Abramo • Chiesa • Isacco.

IL CAPOSTIPITE DEL POPOLO EBREO: IL MESSIA SECONDO I CRISTIANI:

SPOSÒ REBECCA DA CUI EBBE DUE GEMELLI:

LOTTÒ CON UN ANGELO TUTTA UNA NOTTE:

LA FESTA CHE RICORDA LA RISURREZIONE DI GESÙ: LA FESTA CHE RICORDA LA NASCITA DI GESÙ:

DIVENNE VICERÉ IN EGITTO:

IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA "PASQUA":

GUIDÒ GLI EBREI FUORI DALL'EGITTO: LA COMUNITÀ DEI CREDENTI IN GESÙ CRISTO:

RACCONTA

Cosa ti è piaciuto in particolar modo tra gli argomenti dello scorso anno? Perché?

Contenuti Digitali della sezione

RICORDO GIOCANDO

▶ Cerca le parole indicate nel crucipuzzle e scopri quale frase ti danno le lettere restanti.

G E L A B I B T I A

E N B B T I M E I C

B O A I B O I S S R

B I M B S A U T A A

O Z I E G A E A C I

C A U N S I A M C R

A E S E T O B E O T

I R A L L E A N Z A

G C R I A D A T M P

O M A R B A O O R E

ABRAMO

BIG BANG

GIACOBBE

MOSÈ

ALLEANZA

CREAZIONE

ISACCO

PATRIARCA

BIBBIA

ESAÙ

MITI

TESTAMENTO

LA FRASE NASCOSTA È:

'

▶ Quali fatti biblici ricordano le due illustrazioni qui sotto? Scrivilo in forma sintetica.

STUPORE, MERAVIGLIA E… AMICIZIA

In un mondo, come quello di oggi, scandito da ritmi frenetici e senza pause, il Piccolo Principe ci invita a riscoprire la meraviglia e lo stupore per le piccole cose, a ritrovare la capacità di guardare ciò che ci circonda con occhi nuovi. Attraverso la storia del piccolo protagonista e i suoi incontri così diversi, ciascuno è invitato a coltivare la propria unicità e a ricercare la bellezza anche nelle esperienze più piccole.

“L’essenziale è invisibile agli occhi” è la lezione più preziosa che ci lascia il racconto: la capacità di andare oltre la superficialità delle apparenze. Solo attraverso lo sguardo del cuore possiamo cogliere la vera natura delle cose e delle persone.

Il Piccolo Principe, con la sua ingenuità e saggezza, ci ricorda l’importanza di coltivare la nostra interiorità e il valore fondamentale dell’amicizia, che si basa sulla fiducia reciproca e necessità di tempo, pazienza e dedizione.

▶ Leggi i primi due capitoli del libro e scoprirai il significato di questa scatola.

RACCONTA

• Cos’è per te l’amicizia?

• Ci sono cose che ti meravigliano?

Contenuti Digitali della sezione

“COSA VUOL DIRE ADDOMESTICARE?”

▶ Completa il brano tratto da capitolo 21 de Il Piccolo Principe con le seguenti parole: • legami • addomesticare • bisogno • principe • volpe • buongiorno • unico • nessuno.

In quel momento apparve la volpe. «Buongiorno», disse la . « », rispose gentilmente il piccolo Principe.

«Vieni a giocare con me?», chiese il piccolo .

«Non posso, - rispose la volpe - non sono addomesticata».

«Che cosa vuol dire ?», chiese il piccolo Principe.

«È una cosa da molti dimenticata. Addomesticare vuol dire creare dei ».

Rispose la volpe, che aggiunse: «Tu per me non sei , non sei altro che un ragazzino uguale ad altri centomila ragazzini, e io non sono altro che una volpe come tante altre volpi. Io non ho bisogno di te, così come tu non hai bisogno di me.

Ma se mi addomestichi, avremo l’uno dell’altro, tu sarai al mondo per me, e io sarò unica al mondo per te».

«Ecco il mio segreto: …».

▶ Scopri il segreto che la volpe dona al Piccolo Principe, mettendo in ordine le seguenti parole:

BENE CHE NON SI CUORE IL CON VEDE

▶ Disegna l’episodio dell’incontro tra il Piccolo Principe e la volpe.

SEGNI CHE VANNO "OLTRE"

Sono molti, intorno a noi, i “segni” della bellezza del mondo che ci circonda. Dinanzi ad essi rimaniamo meravigliati e, a volte, è come se la vita e l'universo parlassero di una realtà più grande nascosta che è “oltre” a quella che si vede e si può toccare. I credenti in Dio vedono da sempre in questi segni delle tracce che rimandano all’esistenza di una “forza” superiore che regge la vita della natura e degli esseri umani. Il legame con una o più divinità, infatti, è stato fin dalla preistoria alla base delle civiltà antiche, che erano quasi tutte politeiste, cioè credevano in più divinità. Ogni religione, nel tempo, ha lasciato tracce che rimandano al legame di una determinata popolazione con il suo Dio.

▶ Scrivi le iniziali dei seguenti oggetti e scoprirai il nome di questo famoso sito neolitico. • sedia • tavolo

▶ • orologio • naso • elicottero • hotel

▶ • erba • nuvola • gelato • elefante

Uno dei più famosi cromlech al mondo si trova in Gran Bretagna. Si tratta di una struttura di 93 pietre circolari realizzata circa 5000 anni fa che faceva probabilmente parte di un complesso più ampio.

LE FONTI DEGLI STORICI

Per ricostruire i fatti e gli avvenimenti della storia, gli storici utilizzano diversi tipi di fonti. Possiamo distinguere 4 tipi di fonti: scritte, orali, materiali e visive:

SCRITTE

Iscrizioni, testi su papiri e pergamene.

e oggetti (armi,

ecc.).

LO SAPEVI CHE... ?
Fossili
utensili,
Disegni, dipinti, fotografie e video (epoca moderna).
Racconti a voce, (epoca moderna).
ORALI

PICCOLI ARCHEOLOGI CRESCONO

Il termine megalito deriva dal greco e significa “grande pietra” (mega =grande e lithos = pietra). I megaliti sono infatti giganteschi monumenti in pietra costruiti durante la preistoria. Possono essere distinti in dolmen (tavola di pietra), menhir (lunga pietra) e cromlech (complesso circolare di pietre), a seconda della loro forma e del loro utilizzo.

▶ In base a quanto hai appena letto collega ciascuna immagine al suo nome corretto e alla sua descrizione. Poi colora i disegni.

Complesso monumentale di numerose grandi pietre, spesso di forma circolare, che mette insieme dolmen e menhir.

Grossa pietra posta verticalmente in terra, molto alta e leggermente appuntita sulla cima. Rappresenta il desiderio dell’uomo di avvicinarsi al mondo celeste.

Blocco di pietra posto in orizzontale e sorretto da altre pietre a mo’ di tavola. Rappresenta un vero e proprio monumento funerario (tomba).

▶ Le fonti sono tracce lasciate dagli uomini del passato. Collega ciascun nome alla fonte giusta. PAPIRO FOSSILE

DOLMEN
CROMLECH
MENHIR
CLIP VIDEO LANCIA
LAPIDE ANFORA FOTO

CON SANTA ELENA IMPERATRICE

Di origine turche, è la mamma di Costantino, una delle figure più importanti per l’Impero di Roma. Secondo una leggenda, Elena, proprio come una brava archeologa, ritrovò la Croce sulla quale fu crocifisso Gesù e i chiodi della sua passione.

Elena, ormai anziana, si convertì al Cristianesimo e fece un pellegrinaggio in Terra

Santa. Qui, scavando nelle terre dove sorgevano i templi pagani, si dice per purificare quei luoghi, trovò gli oggetti sacri. Al suo ritorno in Italia, chiese al figlio Costantino, ormai imperatore, di costruire una Basilica su quei luoghi a Gerusalemme.

Sant’Elena è invocata da chi cerca oggetti smarriti ed è anche protettrice degli

Archeologhi. Il suo culto è molto venerato sia in Oriente che in Europa, e la Chiesa cattolica la festeggia il 18 agosto.

▶ Individua e cancella con una X gli oggetti che non hanno a che fare con Sant’Elena.

LO SAPEVI CHE... ?

Elena era una donna dai lunghi capelli, almeno così viene raffigurata nell’arte cristiana. Per questo motivo, in Russia, vi è un’usanza un po' particolare: nel giorno della sua festa si semina il lino, affinché questo cresca lungo proprio come i suoi capelli.

LE PRIME GRANDI CIVILTÀ DEI FIUMI

La preistoria è l’arco temporale che va dalla comparsa dell’uomo sulla terra fino all'invenzione della scrittura. Il periodo più vicino a noi della preistoria è il Neolitico, che introdusse numerose scoperte e diverse rivoluzioni: qui si svilupparono le prime civiltà della storia, in particolar modo in Mesopotamia.

In questa terra, compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate e bagnata a ovest dal Mar Mediterraneo, proprio grazie alla presenza dei fiumi ebbero vita fiorente gli Assiri, i Babilonesi e i Sumeri. Anche in altre zone bagnate da corsi d’acqua fiorirono importanti civiltà: gli Egizi (fiume Nilo) gli Ebrei (fiume Giordano), gli Indi (fiume Indo), i Cinesi (fiumi Giallo e Azzurro).

▶ Metti le lettere al posto giusto e scoprirai come venivano chiamate le prime civiltà della storia.

▶ Segui le lettere sulle onde d’acqua e ricomponi la frase.

SOLUZIONE:

SOLUZIONE:

▶ Disegna sulla cartina la “mezzaluna fertile” e colorala di verde.

LO SAPEVI CHE... ?

Il nome “Mesopotamia” deriva dal greco “mesos” + “potamos” e significa “terra tra i fiumi”. Chiamata anche “mezzaluna fertile”, questa regione deve questa immagine alla forma che si viene a creare tracciando una linea immaginaria in corrispondenza del Tigri e dell’Eufrate e per la fertilità dovuta alla presenza di un particolare terriccio chiamato limo.

“BUONE AZIONI” VERSO L’ACQUA

Il motivo per cui le prime civiltà della storia si svilupparono vicino ai fiumi è dato dall’importanza dell’acqua, con la quale l’uomo rispondeva ai suoi bisogni primari: bere, cucinare, lavarsi, coltivare.

Altro motivo, non meno rilevante, è quello che vedeva i fiumi come importanti vie di comunicazione tra i vari territori, permettendo di muoversi velocemente grazie alle imbarcazioni.

L’acqua è quindi un bene prezioso, un elemento indispensabile per la vita degli esseri umani.

Per questo motivo è chiamata anche “oro blu” ed è una risorsa da salvaguardare.

▶ Aiuta gli idraulici a raggiungere il rubinetto per chiuderlo e risparmiare l’acqua. Scopri quale dei tre percorsi ti dà una frase di senso compiuto.

LA FRASE NASCOSTA È:

DAI SUMERI AI BABILONESI

Tra il 4000 e il 2000 a.C. vennero costruite in Mesopotamia le prime grandi città, nelle quali si insediarono i Sumeri, un popolo politeista, credevano infatti in più di cinquanta divinità. I Sumeri per rendere omaggio alle loro divinità bruciavano incenso e offrivano profumi preziosi in templi sontuosi, le ziqqurat.

A seguito dell'unione di Amorrei e Sumeri nacquero i babilonesi, un popolo di agricoltori, artigiani e abili commercianti. Erano anch’essi politeisti e consideravano il dio Marduk come padre di tutti gli dei.

I babilonesi arrivarono a costituire un vero e proprio impero che ebbe il suo apice con il re Nabucodonosor e la splendida città di Babilonia.

La Porta di Ishtar era una delle porte dell'antica città di Babilonia.

▶ Risolvi il cruciverba e scoprirai il nome del Dio della giustizia.

▶ Inserisci al posto giusto le parole: • faraone • sfinge • Sahara • sole • mummia • Hammurabi • piramide.

LO SAPEVI CHE... ?

Il codice di Hammurabi fu inciso su steli, strutture in pietre, con in alto la raffigurazione del Dio della Giustizia accanto al re stesso. Vi erano codificate circa 300 leggi che, in realtà, non erano uguali per tutti, quanto piuttosto indirizzate alle varie classi della società:

• i liberi (funzionari e sacerdoti);

• i semi-liberi (contadini e artigiani);

• gli schiavi (spesso prigionieri di guerra).

SOLUZIONE:

COSTRUIAMO LE ZIQQURAT

Le ziqqurat, edifici religiosi a forma di piramide, venivano realizzati su una piccola altura perché dovevano essere sempre visibili, anche da lontano.

▶ Ricostruisci la ziqqurat unendo i puntini da 1 a 40, poi colora secondo il modello in alto.

Le ziqqurat rappresentavano il prestigio del popolo che le edificava. Infatti, più erano alte, più indicavano potenza e ricchezza.

Avevano un ruolo polifunzionale, ogni piano aveva cioè una sua funzione specifica. Tramite gli enormi e caratteristici gradoni si potevano raggiungere i vari ambienti:

• ai piani bassi si trovava il magazzino per conservare i raccolti e le merci, i laboratori degli artigiani e le botteghe dei commercianti;

• salendo, quasi in cima, sorgeva il tempio, la casa terrestre del dio a cui era dedicato l’intero edificio;

• al vertice di questa struttura c’era un osservatorio, da dove i sacerdoti osservavano le stelle e i movimenti dei pianeti, e credevano così di poter interpretare la volontà degli dei (i sumeri furono infatti grandi astronomi).

LA GRANDE TORRE DI BABELE

Riguardo le antiche civiltà che stai studiando, nella Bibbia si narra di un'altissima torre, in mattoni, costruita dai babilonesi per tentare di arrivare al cielo, e quindi a Dio.

Di questa costruzione si parla anche nella Bibbia, nel libro della Genesi, laddove si narra che per impedire questo atto di orgoglio, Dio fece in modo che tutti gli abitanti della zona parlassero lingue diverse, così da non potersi capire e non riuscire a proseguire la costruzione della torre.

Gli uomini dissero: «Costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».

Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro».

Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

cfr Genesi 11,1-9

▶ Dopo aver letto il testo biblico, rispondi ora alle seguenti domande.

1. Perché, secondo te, Dio ha causato la confusione delle lingue a Babele?

2. Inventa un finale diverso, prevedendo una conversione a Dio da parte della popolazione di Babele.

DALLA BIBBIA

GLI ANTICHI EGIZI

Intorno al 3000 a.C. sulle rive del fiume Nilo, su un territorio prevalentemente desertico, nacque la civiltà egizia. Gli Egizi erano politeisti, e credevano che tutto quello che succedeva agli uomini fosse frutto di decisioni prese dagli dei.

Per questo motivo le divinità erano rispettate e il popolo offriva loro, oltre alle preghiere, frutta e fiori per ottenere aiuto e protezione.

Le divinità egizie possono essere divise in antropomorfe (simili a uomini) e zoomorfe (simili ad animali).

Il faraone, sovrano del popolo, era ritenuto un vero e proprio dio e stava al vertice della società, a schema piramidale.

LA VITA DOPO LA MORTE

Gli egizi credevano nell’aldilà, cioè nella vita dopo la morte. In questo mondo ultraterreno il defunto, al cospetto di Osiride, poteva vivere tranquillamente, lavorare e riposarsi quando voleva. Secondo la cultura egizia con la morte del corpo iniziava per l’anima del defunto un viaggio verso il regno di Osiride che terminava con una prova finale di giudizio.

Ad accompagnare questo viaggio c’era il “Libro dei morti”, che aiutava il defunto nel superamento di questo giudizio davanti al tribunale di Osiride. Lì, il dio dei morti

Anubi posizionava il suo cuore su una bilancia insieme alla piuma di Maat (la verità).

Se il cuore si rivelava più leggero della piuma, l'anima veniva considerata pura.

Se invece il cuore pesava più della piuma, il defunto sarebbe stato divorato dal mostro

Ammut, una creatura con testa di coccodrillo, corpo di leone e zampe posteriori di ippopotamo. Questa era considerata la vera morte.

LO SAPEVI CHE... ?

Una delle invenzioni più importanti degli egizi fu la scrittura geroglifica, nella quale a ciascun segno corrispondeva un significato preciso.

IL GRANDE FARAONE

▶ Unisci i punti da 1 a 20 e ricostruisci l’immagine del faraone. Poi colora.

▶ Segui il filo, partendo dalla parola TAVOLO, scrivi nella soluzione le iniziali delle seguenti parole. Scoprirai il nome del grande faraone che hai realizzato sopra.

TAVOLO

DALLA CIVILTÀ GRECA...

▶ Qual era il nome di questo monte? Scrivi al posto giusto

▶ i nomi delle seguenti divinità e lo scoprirai: • Ermes • Crono

• Poseidone • Persefone

▶ • Afrodite • Apollo.

SOLUZIONE:

Intorno al 1200 a.C. dall’incontro di due grandi civiltà del tempo, i Micenei e i Dorici, nacque il mondo greco. Gli antichi Greci erano organizzati in “poleis”, città-stato indipendenti con a capo un re.-

Anche i Greci erano politeisti, adoravano numerose divinità (se ne contano più di cento) che abitavano sul monte più alto della Grecia. Per ottenere la loro protezione il popolo portava in sacrificio animali e offerte davanti ai grandi templi.

Ogni tempio, costruito nella parte più alta della città, l’acropoli, era dedicato a una divinità diversa. La cella più interna all’edificio religioso custodiva la statua del dio: lì vi poteva entrare solo il sacerdote.

LO SAPEVI CHE... ?

Le due più grandi e importanti poleis furono Sparta e Atene. Ad Atene venne ideato il primo governo democratico al mondo.

Il Partenone di Atene, dedicato alla dea Atena.

LE DIVINITÀ GRECHE

INFO

Le divinità greche avevano aspetto e caratteristiche umane (antropomorfe). Come tutti gli esseri umani potevano provare emozioni e sentimenti e si differenziavano dagli uomini per una sola cosa: erano immortali. Padre di tutti gli dei era Zeus, che aveva il compito di mantenere l’ordine e la giustizia nel mondo.

...AGLI ANTICHI ROMANI

L’impero romano, sorto per l’espansione della città di Roma, durò ben cinque secoli e conquistò quasi tutta l'Europa, arrivando ad estendersi fino in Asia e Africa.

Quasi del tutto parallelamente ai Greci, i Romani adoravano numerose divinità legate sia alla vita sociale che alla vita naturale e contadina.

LE DIVINITÀ ROMANE

INFO

Il re del cielo e padre di tutti gli dei era Giove. Alle divinità più importanti il popolo fece costruire dei templi, nei quali i sacerdoti offrivano sacrifici. Inoltre, in ogni casa dell’antica Roma era facile trovare un larario (da lari, divinità della famiglia), un altare dinanzi al quale ogni famiglia poteva offrire preghiere e sacrifici.

G__ve Ze__

__ol_o Ap_ll_

Ve__r_ _f_od__e

G__no__ E__

_a_te __es

M_r_ur__ E__es

__ne_v_ _t_na

N__tu__ P_s_i_one

_l__on_ _d_

Pr_ser___a Pe_se__ne

__tu_no C__n_

Signore degli dei.

Dio della luce e della bellezza.

Dea dell'amore e della bellezza.

Regina degli dei.

Dio del raccolto, poi della guerra.

Dio dei commerci e messaggero degli dei.

Dea delle arti e della scienza.

Dio del mare.

Dio dell'oltretomba.

Dea dell'oltretomba.

Padre di Zeus.

▶ Greci e Romani credevano di fatto nelle stesse divinità, chiamate con nomi diversi. Completa la seguente tabella inserendo le lettere mancanti.

A Roma, nel Foro Romano, sono tanti i templi dedicati a varie divinità.

GIOCO CON LE CIVILTÀ

Tutte le religioni dell’antichità prevedevano delle offerte da presentare al proprio Dio, ciascuna nell’ambito del proprio tipico edificio sacro. Queste offerte erano chiamate sacrifici, parola che viene dal latino “sacrum” + “facere” (fare una cosa sacra).

Tramite queste offerte, spesso animali o frutti della terra, il popolo chiedeva protezione, perdono e manifestava il proprio grazie alla divinità.

▶ Collega il nome della civiltà al proprio luogo di culto, scrivine il nome, infine colora.

GRECI-ROMANI BABILONESI

EGIZI

TRA LE ANTICHE CIVILTÀ... GLI EBREI

Tra le civiltà del passato che stai approfondendo si collocano anche le vicende dell’antico popolo ebreo che hai conosciuto lo scorso anno.

Come ben sai, la fonte principale della conoscenza delle origini di questo popolo è un libro: la Bibbia.

Gli ebrei erano inizialmente una tribù di pastori nomadi che dalla Mesopotamia si stabilì nella terra di Canaan. Fu Abramo, primo loro “patriarca”, a spostarsi dalla zona di Ur verso questa terra, lungo le rive del fiume Giordano.

Egli fece ciò ubbidendo alla voce di un Dio che si presentò a lui come “unico Dio”.

Ricorda come, in un confronto sul piano religioso con le altre antiche civiltà, gli ebrei siano i primi a professare una religione monoteista, credendo nell'esistenza di un solo Dio.

▶ Ricordi la sequenza temporale esatta dei successivi patriarchi e protagonisti della storia degli ebrei? Copia al posto giusto nella tabella i seguenti nomi.

• Giuseppe • Isacco • Mosè • Giacobbe

ABRAMO

UN POPOLO CON UNA GRANDE STORIA

La famiglia di Abramo e i suoi discendenti si stabilirono così nella terra promessa loro da Dio. Da Isacco, figlio di Abramo, il ruolo di guida passò a suo figlio Giacobbe che ebbe ben dodici figli.

Tra questi vi era Giuseppe che, invidiato dai suoi fratelli per essere il prediletto dal padre, fu venduto come schiavo in Egitto. Grazie alle sue abilità, Giuseppe si guadagnò il favore del faraone e divenne addirittura viceré d’Egitto.

Ricorda come dai 12 figli di Giacobbe discendano le 12 tribù di Israele, delle quali hai approfondito la conoscenza lo scorso anno. INFO 12 TRIBÙ

Ricordi per quali abilità Giuseppe divenne un personaggio importante per gli egiziani?

Successivamente, a causa di una grande carestia, anche gli altri fratelli di Giuseppe furono costretti a spostarsi in Egitto, dove prima divennero operai a servizio del faraone e, successivamente, schiavi. Qui, in Egitto, per la crescente condizione di schiavitù per la quale il popolo elevò verso Dio un grido disperato di aiuto, maturò ed ebbe luogo l’esperienza centrale del rapporto di alleanza tra gli ebrei e il loro Dio: la liberazione dalla schiavitù. Questo evento è il fatto centrale su cui si fonda la Pasqua, la festa principale della religione ebraica.

Alla guida di Mosè, i discendenti di Giacobbe fecero ritorno nella terra di Canaan.

RACCONTA

LA VITA DI MOSÈ

La vita di Mosè, dalla nascita alla morte, è certamente tra le più ricche di eventi e colpi di scena. Il celebre pittore fiorentino Sandro Botticelli l’ha raffigurata in questo grandioso affresco.

Sandro Botticelli, Prove di Mosè, 1481-1482, Città del Vaticano.

Mosè guida il popolo verso la terra promessa.

Mosè parla con Dio.

Mosè di spalle fugge nel deserto.

Mosè sta per uccidere un egiziano.

Mosè si toglie i calzari davanti al roveto ardente.

LA STORIA

LE FONTI

MONOTEISMO

MESOPOTAMIA mezzaluna fertile

SCRITTE

POLITEISMO

SUMERI

BABILONESI

ASSIRI

EGIZI

ROMANI ETRUSCHI ORALI

PREISTORIA CIVILTÀ DEI FIUMI
EBREI GRECI

LE CIVILTÀ DELLE ORIGINI

Le prime civiltà della storia si svilupparono in MESOPOTAMIA.

SUMERI ASSIRI BABILONESI EGIZI

SUMERI, BABILONESI, ASSIRI ed EGIZI credevano

in più divinità, erano

POLITEISTI.

Gli EBREI furono i primi MONOTEISTI, cioè credevano nell’esistenza di un unico Dio.

La storia del popolo ebraico può essere divisa in EPOCHE.

PATRIARCHI

(Abramo, Isacco, Giacobbe)

GIUDICI

RE (Saul, Davide, Salomone)

LA LINEA DEL TEMPO

ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO ABBIAMO APPROFONDITO ALCUNE CIVILTÀ ANTICHE: ASSIRI, SUMERI, BABILONESI, EGIZI, EBREI, GRECI E ROMANI.

▶ Realizza una linea del tempo storico-biblica che abbia in parallelo i principali protagonisti dell’Antico Testamento, e quindi del popolo ebraico, con i fatti

▶ e personaggi più rilevanti delle altre antiche civiltà che hai studiato,

▶ considerando anche le lezioni di Storia che hai avuto.

1

Riflessione guidata e condivisione in classe dei vari argomenti da trattare.

2

3

Realizzazione a casa della “card” del popolo o personaggio assegnato.

Condivisione in classe e realizzazione su un cartellone della linea del tempo.

ISTRUZIONI PER LA REALIZZAZIONE DELLE CARD

Queste le informazioni che devono contenere le card, realizzate su cartoncini di circa 10 x 7 cm:

1. immagine ritagliata da riviste o stampata dalla rete;

2. nome del popolo o del personaggio;

3. una o più informazioni su quel popolo o personaggio.

Per la realizzazione delle card servono: matite, pennarelli, colla, forbici, cartoncini e tutto ciò che si ritiene necessario per lo svolgimento del lavoro.

INCOLLA QUI UNA FOTO DEL CARTELLONE REALIZZATO.

▶ Vero o falso?

Le principali fonti storiche sono: visive, orali, materiali e scritte.

La Mesopotamia veniva chiamata anche “mezzaluna fertile”.

Le civiltà dei sumeri, assiri e babilonesi vengono chiamate anche “civiltà dei laghi”.

Le prime civiltà della storia erano perlopiù monoteiste.

In onore delle divinità venivano offerti spesso dei sacrifici.

▶ Rispondi alle seguenti domande.

Il faraone era considerato un uomo come gli altri.

Gli ebrei credevano in un solo Dio.

Il sarcofago degli antichi egizi conteneva i corpi imbalsamati dei loro defunti.

Il popolo ebraico si sistemò nella terra di Canaan.

La parola diaspora significa “dispersione”.

1. Cosa significa l’espressione “fonti storiche”? Di quanti generi ne esistono?

2. Da’ una definizione di religione politeista.

3. Da’ una definizione di religione monoteista.

4. Perché la Mesopotamia veniva chiamata anche “mezzaluna fertile”?

5. Cos’erano le ziqqurat?

6. Elenca, nella corretta successione temporale, i primi patriarchi dell'antico popolo ebreo che conosci.

V F V F
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UN MESSIA PREANNUNCIATO

Il

Nell’Antico Testamento, soprattutto per voce dei profeti, viene a volte preannunciata la venuta di un Salvatore che farà cessare ogni sofferenza, sopruso e violenza. Soprattutto nei momenti di difficoltà, quando il popolo sembrava aver perso la fiducia in Dio, i profeti intervenivano nei confronti della popolazione per richiamare, sostenere e incoraggiare. Proprio la prospettiva di un Messia liberatore era a tal riguardo tra gli annunci più significativi e vicini alle aspettative dei più bisognosi di aiuto.

Il Messia promesso da Dio rappresenta una figura centrale sia per gli ebrei che per i cristiani. A differenza degli ebrei, però, che ancora oggi aspettano la venuta di questo liberatore, per i cristiani egli è già giunto presso gli uomini e ha attuato il piano di salvezza divino: si tratta di Gesù Cristo.

Proprio il figlio della Vergine Maria, nato a Betlemme, è il Messia che Dio ha mandato nel mondo per salvarlo dal male, per essere testimone del suo amore e per offrire a tutti una vita piena ed eterna.

▶ Scopri il significato della parola

“Messia” cercandolo nell’alfabeto “salterino”.

▶ Prendi una lettera sì e una no dal seguente elenco e scrivi poi quanto ne risulta.

profeta Geremia, Basilica di San Vitale, Ravenna.
Contenuti Digitali della sezione

UN UOMO MANDATO DA DIO

Il termine Messia deriva dall’ebraico e significa, come hai scoperto, “unto”. Nella Bibbia con il rito dell'unzione venivano proclamati i re, i profeti e i sommi sacerdoti.

Con tale nomina, quindi, il Messia avrebbe ricevuto il sostegno e l’assistenza dallo Spirito di Dio divenendo:

• RE

• PROFETA

• SACERDOTE

▶ Collega, in base al ruolo, ciascun ruolo del Messia alla propria immagine e descrizione. Poi colora.

MESSIA RE

MESSIA PROFETA

MESSIA SACERDOTE

Inviato da Dio, parla in suo nome al popolo.

Compie sacrifici e offre se stesso per la salvezza degli altri.

Porta la pace e garantisce la giustizia.

▶ Inserisci al posto giusto le seguenti parole: • amore • salvezza • sacerdote • Dio

• Messia • cristiani.

Per i _ _

_ Gesù Cristo è il

_ _ _ , re, profeta e _ _ _ _ _ _ _ _ _ , in quanto Figlio di _ _ _ , annunciatore dell’ _ _ _ _ _ del Padre e vittima sacrificale che si offre per la _ _ _ _ _ _ _ _ di tutti.

Il profeta Samuele unge re Davide.

UNA PAROLA DA MANTENERE

Dio mantiene sempre le sue promesse e, nella pienezza dei tempi, manda all’umanità il Salvatore atteso da secoli. Le promesse sono degli impegni, sono parole importanti che rivolgiamo a qualcuno di speciale. Quando ne riceviamo una, questa crea in noi un atteggiamento di attesa e speranza che non vorremmo mai fosse deluso.

▶ E tu? Hai mai ricevuto una promessa? Chi te l’ha fatta? Racconta la tua esperienza, poi disegna.

▶ E tu? Hai mai fatto una promessa? A chi l’hai fatta? Racconta la tua esperienza, poi disegna.

L'ANNUNCIO DEL MESSIA

Dio confermò la sua alleanza con gli uomini e rinnovò la promessa fatta ad Abramo e ai suoi discendenti.

Gesù è per i cristiani il pieno compimento di questa promessa.

La nascita di Gesù è raccontata in dettaglio soprattutto nel Vangelo di Luca.

LO SAPEVI CHE... ?

Anche nell'Islam esiste una figura simile al Messia, chiamata Mahdi.

▶ Sottolinea nel testo evangelico qui sotto le espressioni che secondo te si possono riferire al Messia.

Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto. In quella stessa regione c'erano anche dei pastori.

Essi passavano la notte all'aperto per fare la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce, tanto che essi ebbero una grande paura. L'angelo disse: «Non temete! Io vi porto una bella notizia, che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato il vostro salvatore, il Cristo, il Signore. Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia».

cfr Luca 2,6-12

LA NASCITA DI GESÙ...

Luca e Matteo sono i due evangelisti che raccontano la nascita di Gesù a Betlemme. Entrambi collocano questo evento al tempo di Erode, riferiscono i nomi dei genitori (Maria, promessa sposa di Giuseppe) e che l’annuncio della nascita di Gesù avviene per mezzo di un angelo.

Particolare importanza ha il racconto di Luca dell’annuncio dell’angelo alla Vergine Maria. Questo evento è chiamato dai cristiani Annunciazione. Vittore Carpaccio, Annunciazione, 1504, Venezia. Rembrandt, Annuncio a Giuseppe, 1650, Budapest.

In quel tempo un decreto di Cesare Augusto ordinò il censimento di tutto l’impero. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città. Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.

Luca 2,1-6

...RACCONTATA NEI VANGELI

Matteo descrive l'annuncio della nascita di Gesù dato invece da un angelo a Giuseppe

La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe. Un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “La vergine partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele”, che significa “Dio con noi”. Giuseppe fece come l’angelo gli aveva comandato e prese con sé Maria, ebbero un figlio e gli pose nome Gesù.

Matteo 1,18-25

1. Quali dubbi e perplessità potrebbe avere Giuseppe dinanzi all'annuncio dell'angelo?

2. Cosa diresti tu a Giuseppe per rassicurarlo e incoraggiarlo ad accettare quanto gli propone l'angelo?

LO SAPEVI CHE... ?

La nascita di Gesù è narrata anche nel Vangelo apocrifo di Giacomo, conosciuto come “Vangelo dell'infanzia”. Si tratta di un testo scritto in lingua greca, composto tra il 140 e il 170 d.C., che amplia i racconti dell'infanzia di Gesù contenuti nei testi di Luca e Matteo. È uno dei Vangeli apocrifi, cioè non presenti nel Nuovo Testamento in quanto non riconosciuti come “ispirati” dalla Chiesa.

LA NASCITA DEL MESSIA

Sono innumerevoli le opere artistiche che raffigurano la nascita di Gesù. Questa che ti proponiamo si collega al fatto che la sua venuta era stata preannunciata e attesa nell’Antico Testamento.

Scuola italiana del XVII secolo, Natività, collezione privata.

RACCONTA

Gesù è l’inviato, l’unto, il Messia, è il “Dio con noi”. Perché, secondo te, sono presenti nel dipinto le figure di Abramo e Mosè?

Uno squarcio di luce illumina la scena dal cielo.

Abramo assiste con gioia e stupore alla scena.

Mosè assiste alla nascita di Gesù tenendo in mano le Tavole della Legge.

LA MAGIA DEL NATALE

I cristiani, festeggiando il Natale, ricordano la nascita di Gesù a Betlemme.

In questo periodo sono tante e diverse le tradizioni che rendono questa festa davvero unica e bellissima, sia per i bambini che per gli adulti: gli alberi addobbati, le strade illuminate e i presepi.

▶ Tu cosa fai nel periodo di Natale? Raccontalo e illustralo in una cartolina, immaginando di inviarla poi a un tuo amico o amica.

GESÙ, UOMO NELLA STORIA

Per collocare nel tempo i fatti del passato, gli storici hanno preso come punto di riferimento la nascita di Gesù, indicando l’anno zero al centro di una linea del tempo immaginaria che segna gli eventi della storia. Ciò avvenne ad opera di Dionigi il Piccolo e, da allora, Gesù fu posto di fatto al centro della storia, attestandone l'assoluta importanza. Nello stesso tempo, a livello storico, questo costituisce anche un primo indizio della sua esistenza.

Diverse fonti scritte, al di fuori del Nuovo Testamento della Bibbia, testimoniano l'esistenza storica di Gesù. Si tratta di testimonianze brevi ma preziose, perché consentono di affermare che la persona di Gesù è realmente esistita.

«I cristiani hanno la consuetudine di adunarsi in un giorno stabilito prima del levarsi del sole, e cantare un canto in onore di Cristo, come a un dio».

«In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie».

«Cristo, sotto l'impero di Tiberio (imperatore dal 14 al 37), era stato condannato al supplizio dal Procuratore».

«Gesù di Nazaret fu crocifisso alla vigilia della Pasqua. Egli aveva sedotto e trascinato Israele alla rivolta. Non si trovò nessuno che lo difendesse».

PLINIO IL GIOVANE (62-114 d .C.)

OHWWHUD D WUDLDQR

GIUSEPPE FLAVIO (37-97 d.C.)

DQWLFKLWD JLXGDLFKH

PUBLIO CORNELIO TACITO ( 55-120 d.C.)

DQQDOL

TESTIMONIANZE BABILONESI

WDOPXG _ _ _ _ _ _

▶ Risolvi i crittogrammi e scoprirai i titoli dei libri che contengono queste testimonianze sul “Gesù storico”. Scrivi i risultati al loro posto.

I VANGELI, FONTE PER CONOSCERE GESÙ

I discepoli, dopo la morte e risurrezione di Gesù, iniziarono a raccontare le sue vicende dapprima oralmente. Successivamente, per non rischiare di perdere nulla degli insegnamenti del loro maestro, iniziarono a mettere per iscritto ogni cosa:

• prima i racconti della sua morte, passione e risurrezione;

• poi i suoi insegnamenti, con le parabole e i miracoli;

• infine i fatti relativi alla sua infanzia.

Quindi i racconti dell’infanzia, la parte iniziale della vita di Gesù, sono stati paradossalmente scritti per ultimi.

I Vangeli sono la principale fonte storica per conoscere la vita di Gesù di Nazaret. Appartengono al Nuovo Testamento della Bibbia cristiana e sono stati scritti nell’arco di circa 50 anni.

▶ Sai cosa significa? Scoprilo tramite questo gioco: raccogli nell’immagine del Vangelo aperto le lettere con i soli colori caldi, nella sequenza in cui li trovi prima nella pagina sinistra e poi nella destra. Scrivi qui di seguito il risultato:

SOLUZIONE:

PAROLE NUOVE

La parola “Vangelo” deriva dal greco antico “euanghelion”.

I quattro evangelisti, vetrata della chiesa parrocchiale di Stabroek, Belgio.

UNA SOLA BELLA NOTIZIA...

L’EVANGELISTA MATTEO fu un testimone oculare della vita di Gesù, essendo uno dei 12 apostoli.

Era un pubblicano che, seduto al banco delle imposte per riscuotere le tasse per conto dei Romani, fu chiamato da Gesù a far parte dei suoi più stretti seguaci.

Il suo Vangelo, scritto in greco e aramaico intorno al 70-80 d.C., è il più lungo dei quattro Vangeli e inizia con la genealogia di Gesù.

Il suo simbolo è un UOMO ALATO perché vuol mettere in evidenza la natura umana e divina di Gesù.

▶ Scopri da quanti capitoli è composto il Vangelo di Matteo risolvendo questa semplice operazione.

LO SAPEVI CHE... ?

(3 X 6) + (4 X 4) - 6 = _ _ CAPITOLI

I simboli dei 4 evangelisti, secondo un'interpretazione, sono dovuti a 4 elementi che, rispettivamente, sono presenti o evocati all'inizio del loro libro.

L’EVANGELISTA MARCO fu apostolo di Pietro e collaborò con un personaggio importante che conoscerai più avanti, l’apostolo Paolo, durante i numerosi viaggi di quest’ultimo. Marco scrisse probabilmente il suo Vangelo per i pagani che si convertivano, utilizzando la lingua greca. Egli rivolse la sua attenzione sulla figura di Gesù come Figlio di Dio, ma mise in risalto anche la sua umanità. È il Vangelo più antico, scritto intorno al 65-70 d.C., ed è anche il più breve.

Il suo simbolo è un LEONE ALATO, perché inizia con un testo che richiama proprio il ruggito di un leone che annuncia la venuta del Messia, cioè Gesù.

▶ Scopri da quanti capitoli è composto il Vangelo di Marco risolvendo questa semplice operazione.

3 + (5 X 3) - 2 = _ _ CAPITOLI

...QUATTRO DIVERSI EVANGELISTI

L’EVANGELISTA LUCA era un medico e fu discepolo di Paolo. Scrisse il suo Vangelo intorno al 80-90 d.C. per i pagani della Grecia. La lingua utilizzata è infatti quella greca. Nel suo Vangelo presenta la figura di Dio come un padre buono, soffermandosi sulla sua infinità bontà, e parla di Gesù, inviato dal Padre, come di colui che annuncia e testimonia a tutti questo grande amore.

Il suo simbolo è un TORO ALATO, spesso identificato come un bue o un vitello, segno della mansuetudine di Gesù che si sacrifica per l’umanità. Il suo Vangelo inizia infatti con il racconto di Zaccaria che nel tempio offre a Dio un vitello.

▶ Scopri da quanti capitoli è composto il Vangelo di Luca risolvendo questa semplice operazione.

LO SAPEVI CHE... ?

6 + (7 X 3) - 3 = _ _

Queste creature - l'uomo, il leone, il toro e l'aquila - simboleggiano un aspetto particolare di Gesù: la sua umanità, il coraggio, il sacrificio e la divinità.

L'EVANGELISTA GIOVANNI, figlio di Zebedeo, era un pescatore.

Fu l'apostolo più giovane e anche il prediletto di Gesù. Rimase con Maria sotto la croce, assistendo alla morte di Gesù. Scrive intorno al 90-100 d.C. in greco per i cristiani dell'Asia. Nel suo Vangelo si sofferma sulla grandezza di Gesù e presenta la sua figura come via, verità e stile di vita da seguire.

Il suo simbolo è un'AQUILA, che con le sue ali spiegate vola più alto di tutti, così come la grandezza di Gesù.

▶ Scopri da quanti capitoli è composto il Vangelo di Giovanni risolvendo questa semplice operazione.

(6 X 3) + 7 - 4 = _ _

LE CARTE D’IDENTITÀ DEGLI EVANGELISTI

▶ Completa le Carte di Identità dei quattro evangelisti.

Carta d'Identità Digitale

Nome: MATTEO

Chi era:

Data: Scrive per: Messaggio: Lingua: Capitoli:

Carta d'Identità Digitale

Nome: MARCO

Data: Scrive per: Messaggio: Lingua: Capitoli: Chi era:

Carta d'Identità Digitale

Nome: LUCA

Data: Scrive per: Messaggio: Lingua: Capitoli: Chi era:

Carta d'Identità Digitale

Nome: GIOVANNI

Data: Scrive per: Messaggio: Lingua: Capitoli: Chi era:

CRUCIVANGELO

VANGELI IN ...GIOCO

ORIZZONTALI

1 L'evangelista “medico”.

5 L'apostolo più giovane prediletto da Gesù.

6 Il simbolo di Luca.

10 Lo sono i Vangeli di Marco, Matteo e Luca.

11 È il Vangelo più antico e breve.

VERTICALI

1 Il simbolo di Marco.

2 Il simbolo di Matteo.

3 La seconda parte della Bibbia cristiana.

4 Il padre adottivo di Gesù.

7 L'evangelista che prima era un pubblicano.

8 Il simbolo di Giovanni.

9 La mamma di Gesù.

I FANTASTICI QUATTRO

▶ Aiuta ciascun evangelista a trovare il suo simbolo tracciando il percorso con 4 colori diversi.

I VANGELI SINOTTICI

I primi tre Vangeli, quelli di Marco, Matteo e Luca vengono chiamati sinottici. Questa parola deriva dal greco e sta ad indicare che questi tre scritti possono essere accostati in parallelo con uno “sguardo d’insieme” (dal greco sin-orào). I tre Vangeli, infatti, si somigliano tra di loro e narrano gli episodi della vita di Gesù in modo quasi parallelo. Ecco un esempio.

▶ Evidenzia con un colore nei tre testi le parti che, parola per parola, sono esattamente uguali.

MARCO 4,1-9

Cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare.

Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.

Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminataore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.

Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.

Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto.

Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».

MATTEO 13,1-9

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.

Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.

Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.

Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.

Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.

Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono.

Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno».

LUCA 8,4-8

(NON SI PARLA DI MARE)

Poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città,

(NON SI PARLA QUINDI DI BARCHE)

Gesù disse con una parabola: « Il seminatore uscì a seminare il suo seme.

Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono.

Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità.

Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono.

Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto».

Parabola del seminatore

IL VANGELO SECONDO …NOI

Il Vangelo è l’annuncio di una “buona notizia”. Come gli evangelisti, prova anche tu, insieme ai tuoi compagni, a descrivere un lieto evento accaduto nell’arco del vostro percorso scolastico.

Confronto e discussione sui momenti più importanti o particolari vissuti a scuola, scegliendone uno particolarmente significativo.

Suddivisione in gruppi della classe.

TRASMISSIONE ORALE: nell’ambito del gruppo ciascuno racconta a parole sue l’evento prescelto. Si noteranno alla fine gli elementi in comune e quelli diversificati.

STESURA PER ISCRITTO: ciascun gruppo scrive la descrizione del fatto uniformando le diverse “voci” dei suoi componenti.

CONFRONTO SINOTTICO: condivisione dei lavori svolti mettendo a confronto gli elementi in comune e quelli diversificati. 1 2 3 4 5

GESÙ DI NAZARET

GESÙ È ESISTITO REALMENTE

LE FONTI SU GESÙ CRISTO

FONTI NON CRISTIANE

BIBBIA CRISTIANA

I QUATTRO VANGELI +

SINOTTICI

VANGELI

▶ Vero o falso?

V F

V F

V F

V F

V F

Non esistono altre fonti oltre ai Vangeli per sapere qualcosa di Gesù.

I Vangeli sono quattro.

La parola Vangelo significa “buona nascita”.

I Vangeli canonici non rientrano nella Bibbia cristiana.

Paolo è uno dei quattro evangelisti.

▶ Completa la tabella.

LEONE ALATO Simboleggia: Vangelo di:

UOMO ALATO Simboleggia: Vangelo di:

TORO Simboleggia: Vangelo di:

AQUILA Simboleggia: Vangelo di:

▶ Completa la linea del tempo. Inserisci i nomi degli evangelisti al posto giusto sulla linea del tempo.

ANNO 0 NASCITA DI GESÙ 65-70 d .C.

▶ Rispondi alle seguenti domande.

Chi è l’evangelista seguace di Pietro?

d .C.

Chi è l’evangelista medico e discepolo di Paolo?

Chi è l’evangelista che prima era un pubblicano?

Chi è l’evangelista più giovane d’età?

Da’ una definizione di “Vangeli sinottici”.

d .C.

d .C.

LA PALESTINA... UN PO' DI STORIA

L'Impero Romano al tempo di Gesù.

Al tempo di Gesù, l’Impero Romano dominava su gran parte dell'attuale Europa e su molti territori del bacino del Mediterraneo. A capo di questo popolo forte e potente c’era all’epoca l’imperatore Ottaviano Augusto che, non potendo esercitare il suo potere su tutti i suoi territori, si faceva aiutare da vari collaboratori.

Tra le tante terre conquistate, c’era la Palestina, alla quale i Romani avevano lasciato la figura di un re, senza troppi poteri. All’epoca di Gesù copriva questo ruolo re Erode “il Grande”, che fece ricostruire il tempio di Gerusalemme, distrutto dai Babilonesi nel 586 a.C. Alla sua morte divise il suo regno in tre parti, dandole in eredità ai suoi tre figli: Filippo, Archelao ed Erode Antipa. Quest’ultimo conobbe Gesù adulto.

Essendo comunque una provincia romana, vi era anche un governatore che, come rappresentante dell’imperatore, controllava ogni cosa. Al tempo di Gesù il governatore romano in Palestina era Ponzio Pilato, che risiedeva a Gerusalemme. Gli ebrei, anche se assoggettati ai Romani, potevano continuare a professare la loro fede, ma dovevano pagare delle tasse all’Imperatore di Roma. I pubblicani svolgevano questo ruolo, chiedendo spesso più del dovuto per trattenerlo per sé.

LO SAPEVI CHE... ?

Tra i pubblicani del tempo di Gesù vi è, come già abbiamo detto, l’apostolo Matteo, prima che lasciasse tutto per seguire Gesù.

▶ Scopri come si chiamava la residenza di

▶ Ponzio Pilato a Gerusalemme. Accompagna

▶ il governatore nella sua dimora, e raccogli

▶ lungo il percorso le lettere, ma sta’ attento:

▶ non tutte, solo quelle dispari (una sì e una no).

SOLUZIONE:

UNA TERRA SANTA

Chiamata in antichità “terra di Canaan”, poi “regno di Israele”, la Palestina è la terra promessa da Dio al suo popolo, ad Abramo e ai suoi discendenti.

La Palestina oggi è considerata una “terra santa” da ebrei e cristiani poiché ha dato origine alla cultura e alla religione ebraica e perché è stata lo scenario della vita di Gesù.

Proprio per questi motivi molti credenti si sono recati in questa “terra santa” per ripercorrere le orme degli antichi patriarchi e, per i cristiani, di Gesù Cristo.

È nato così il pellegrinaggio, ovvero il mettersi in cammino verso una meta sacra, compiendo al contempo un percorso spirituale interiore: si cammina con i piedi e si cammina con il cuore.

LO SAPEVI CHE... ?

Sono oggi numerosi i “cammini” che si possono percorrere alla maniera degli antichi pellegrini, nel mondo e anche in Italia.

A farne esperienza non sono solo i credenti ma, a volte, anche persone che affermano di non avere fede eppure sono in qualche modo attratte da una forma di spiritualità che si respira in un contesto naturale spesso meraviglioso.

▶ Scegli uno dei seguenti attuali "cammini" religiosi italiani, esegui una ricerca a

▶ riguardo e sintetizza in poche righe quanto hai scoperto.

▶ - Via Lauretana

▶ - Via di Francesco

▶ - Via Francigena

Colline della Giudea.

IN PELLEGRINAGGIO A GERUSALEMME

Molti ebrei, sia del tempo di Gesù che di ogni epoca, si recano in pellegrinaggio a Gerusalemme. Ecco la città vista dall’alto.

▶ Inserisci al posto giusto le seguenti parole.

▶ • pecore • cedro • piscina • Siloe • olivi • Salomone • Antonia

TEMPIO

PISCINA DI

PIAZZALE DEL TEMPIO

PORTICO REALE

DELLE

PORTICO DI

STRADA PER IL MONTE DEGLI

VALLE DEL

ORTO DEL GETSEMANI

CON SAN CRISTOFORO

La leggenda di San Cristoforo narra di un gigante alto più di 5 metri dal volto terribile che viveva in un bosco e traghettava la gente da una sponda all’altra di un fiume. Una notte si presentò a lui un bambino che gli chiese di essere portato dall’altra parte. Nonostante la sua grande forza, Cristoforo fece molta fatica a traghettare quel bambino e, più avanzava, e più il peso diventava grande.

Il gigante, ormai esausto, riuscì a raggiungere l’altra sponda. Solo in quell’istante il bambino mostrò la sua vera identità: era Gesù. Gli rivelò, inoltre, che non solo aveva portato il peso del suo corpo, ma il peso di tutto il mondo sulle sue spalle. Colpito da questa esperienza, Cristoforo si fece battezzare e iniziò la sua missione, quella di portare Cristo agli altri.

▶ Scopri la data nella quale la Chiesa cattolica festeggia la figura di San Cristoforo.

LO SAPEVI CHE... ?

San Cristoforo, che portava le persone attraverso i fiumi, ricorda come il pellegrinaggio sia un viaggio per avvicinarsi a Dio, proprio come avviene con ogni Giubileo.

LO SAPEVI CHE... ?

SOLUZIONE:

San Cristoforo ha come simbolo una medaglia. È un’icona di protezione e fede per tutti i viaggiatori, di cui appunto ne è il protettore. La medaglia presenta una raffigurazione di San Cristoforo mentre trasporta Gesù Bambino sulle sue spalle attraverso un fiume.

UNA TERRA IN TRE REGIONI

All'epoca di Gesù la Palestina era divisa in tre regioni principali:

• La GALILEA a nord, una zona fatta di colline verdeggianti e pianure fertili. Molto importante è la presenza del Mare di Galilea. Le città più importanti erano: Nazaret, dove Gesù visse per circa 30 anni con Maria e Giuseppe; Cana dove Gesù fece il suo primo miracolo; Cafarnao dove egli scelse e chiamò i suoi primi apostoli, tra cui Simon Pietro.

• La SAMARIA al centro, una zona quasi completamente montuosa, dominata dal monte Garizim. Era molto praticato l'allevamento delle pecore e delle capre. La città più importante della Samaria fu Sicar, dove Gesù fece un incontrò molto particolare con una donna presso un pozzo.

• La GIUDEA a sud, una zona prevalentemente montuosa, molto arida e a tratti desertica, bagnata a est dal Mar Morto.

Le città più importanti sono Betlemme, dove Gesù nacque, e Gerusalemme, dove Gesù trascorse la sua ultima settimana di vita terrena.

LO SAPEVI CHE... ?

La Palestina del tempo di Gesù era grande più o meno come le attuali nostre regioni di Piemonte o Sicilia.

▶ Inserisci nella cartina i nomi delle tre regioni al posto giusto.

MAR MORTO
MARE DI GALILEA

GESÙ NELLA SUA TERRA

▶ Colora la cartina della Palestina e inserisci le seguenti parole al posto giusto.

▶ • Galilea • Giudea • Samaria • Fiume Giordano • Nazaret• Betlemme • Gerusalemme

• Mar Morto

Mar Mediterraneo

LEGENDA: città regioni acque

LA VITA IN PALESTINA...

Le classi sociali al tempo di Gesù sono numerose e caratterizzate da una particolare appartenenza o ruolo di tipo religioso.

Gli scribi e i farisei erano osservanti della Legge di Mosè, i dottori della legge erano guide del popolo per la loro conoscenza delle scritture, mentre gli zeloti erano ribelli contro i Romani in lotta per l’indipendenza. Gesù non apparteneva a nessuna di queste categorie sociali religiose. Qualche studioso afferma che forse egli aveva conosciuto da vicino gli esseni, ma non vi è certezza.

I sacerdoti si occupavano del culto e dei sacrifici nel tempio, i leviti della tribù di Levi curavano il tempio, mentre i pubblicani riscuotevano le tasse per l'imperatore e, considerati ladri dal popolo, erano favorevoli ai Romani.

I MESTIERI IN PALESTINA

Nei numerosi villaggi della Palestina era piuttosto variegata l’attività lavorativa. Vi si potevano incontrare vari mestieri.

Ai margini della società, spesso esclusi da qualsiasi tipo di vita sociale, c’erano gli individui più poveri e gli ammalati (storpi, ciechi, sordomuti e lebbrosi).

▶ Collega ciascuna descrizione di mestiere alla sua relativa immagine.

• PASTORI alla ricerca di pascoli per i loro greggi (attività prevalente).

• PESCATORI che di notte uscivano in mare con le loro barche.

• CONTADINI che si dedicavano alla coltivazione della terra.

• VASAI che producevano giare e brocche di argilla.

• CARPENTIERI che lavoravano il legno e il ferro.

• ESATTORI che richiedevano tasse in denaro a nome dei Romani.

CRUCIPALESTINA

▶ Ricerca nel crucipuzzle le seguenti parole. Scopri infine cosa ti daranno le lettere restanti.

I S N S P A I L S I E S T I N

I A AA C TL T I P N E M P O

D T I D O RG E C U O E S U E

O S O L D G I O A B A F S I M

P N E D I U N B R B N A A S M

V Z A U R T C I I L R R RL E

A A D M A EM E S IA I V A L

A E S D O P C AI C F S R M A

A AI A E R M AM A A E A U S

I N C R I A O E S N C I A R U

I B O R R A I C O I L N A A R

A E L I L A G N A Z A R ET E

T I A N O I T N A C R E M O G

E G P E S C A T O R I R E R C

B E T L E M M E S T O R P I O

FARISEI

ESSENI

ZELOTI

SADDUCEI

PUBBLICANI

SCRIBI

NAZARET

BETLEMME

GERUSALEMME

GIUDEA

SAMARIA

GALILEA

▶ Scrivi di quali lavori presenti al tempo di Gesù si tratta.

SACERDOTI

VASAI

MERCANTI

CONTADINI

PESCATORI

SICAR

MURATORI

CAFARNAO

CANA

STORPI

IMPERO

ROMANO

La frase nascosta è: 1 4 3 5 1. 2. 3. 4.

I VILLAGGI AL TEMPO DI GESÙ

▶ Osserva l’immagine (tratta dal film “Nativity”, 2006), descrivila e scrivi al giusto posto le seguenti parole: • scale • pozzo • piano inferiore • abitanti • piano superiore • soldati romani.

LA CONDIZIONE DELLE DONNE

In questo contesto storico, le donne non avevano purtroppo una considerazione uguale a quella degli uomini. Non potevano ad esempio studiare e si occupavano prevalentemente della vita domestica. Ritenute di fatto inferiori all’uomo, erano comunque rispettate in quanto erano portatrici della vita. Proprio per questo, le donne che non potevano avere figli erano ritenute peccatrici e segnate da un castigo divino.

▶ Scopri cosa significa la parola “esseno” scrivendo di seguito l’iniziale dei seguenti nomi.

• SERPENTE • ELEFANTE

• PANDA • AQUILA • RANA

• APE • TIGRE • ORSO

SOLUZIONE:

LE LINGUE DELL'EPOCA

In Palestina si parlava soprattutto l’aramaico, ma anche l’ebraico, il latino e il greco. L’ebraico era usato dalle persone più istruite, spesso nei luoghi di culto. Il latino e, in parte minore, il greco erano le lingue dell’impero, usate dai funzionari per regolare la vita commerciale e finanziaria.

▶ Osserva le lettere e, usando il tuo intuito, prova collegare ciascun gruppo al relativo nome dell’alfabeto.

EBRAICO LATINO

GRECO

TUTTI LIBERI CON LO STESSO VALORE

In molti paesi, donne e bambine subiscono discriminazioni e diritti negati; la parità di genere, diritto fondamentale, richiede eliminazione di ogni disparità per un mondo più giusto.

Molte donne hanno lottato per i propri diritti e la parità di genere è oggi riconosciuta dalla Costituzione italiana (art. 3), dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed è l’obiettivo n. 5 dell’Agenda 2030

Nilde Iotti fu la prima donna Presidente della Camera in Italia, ricordata come una delle madri della Costituente e dei diritti delle donne in Europa. Tina Anselmi contribuì con Iotti alla parità di genere in Costituzione, inserendo la clausola che vieta discriminazioni basate sul sesso.

▶ L’Agenda 2030 rappresenta così il goal numero 5. Secondo te cosa significa? Parlane in classe, poi colora.

▶ Completa il testo dell’art. 3 della Costituzione inserendo al posto giusto le seguenti parole: • sociali • legge • dignità • religione.

Tutti i cittadini hanno pari sociale e sono eguali davanti alla , senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di , di opinioni politiche, di condizioni personali e .

LA QUESTIONE PALESTINESE

Ancora oggi la Palestina è la terra che custodisce i ricordi delle vicende narrate nella Bibbia. Per questo motivo è considerata una terra sacra per ciascuna delle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.

Questo territorio, però, è testimone di numerose tensioni e violenze tra le genti che lo abitano, fenomeno che va sotto il nome di questione palestinese. Le maggiori tensioni si riscontrano tra gli israeliani e i musulmani (detti in quella zona oggigiorno “palestinesi”).

Durante la seconda Guerra Mondiale circa sei milioni di persone, la maggior parte di origine ebraica, morirono nei campi di concentramento.

Molti degli ebrei sopravvissuti alla Shoah vollero rifugiarsi in Palestina.

Così nel 1948 l’ONU, l’Organizzazione delle

Nazioni Unite, stabilì di dividere questa terra in due territori: da una parte lo Stato d’Israele, abitato dagli ebrei, e dall’altra lo Stato Palestinese, abitato soprattutto da popolazioni di origine araba.

La convivenza pacifica tra questi due popoli è stata ed è ancora oggi molto difficoltosa.

Per i palestinesi non fu semplice accettare la decisione dell'ONU, mentre Israele ha spesso cercato di allargare i propri confini.

Perciò la rivalità tra questi due popoli è molto forte e le guerre ed i conflitti sono molto frequenti.

L’ONU è un'unione di Stati fondata nel 1945. Nel suo regolamento ha tra i suoi obiettivi quello di mantenere la pace, la sicurezza internazionale e lo sviluppo di relazioni amichevoli tra i popoli.

LA NASCITA DELLO STATO D’ISRAELE
PAROLE NUOVE

LA SPERANZA DELLA PACE

Nonostante le difficoltà di cui abbiamo trattato, sono molte le persone che nel silenzio, ogni giorno, compiono numerosi gesti per riportare la pace nella Terra Santa. Il 26 maggio del 2014, in uno dei suoi viaggi in Terra Santa, Papa Francesco si è recato a Gerusalemme e ha pregato davanti al Muro Occidentale del tempio per la giustizia e per la pace. In questo giorno le telecamere hanno ripreso un momento bellissimo: l’abbraccio commosso e affettuoso tra il pontefice, il rabbino e l’imam di Gerusalemme.

Un abbraccio che indica la speranza di un mondo più giusto e più pacifico, in cui le religioni si fanno promotrici dell’armonia tra i popoli, dell’unità nella diversità.

A GERUSALEMME IL 60% DELLA POPOLAZIONE È

DI FEDE ebraica , IL 38% DI PROFESSIONE islamica E IL 2% È RAPPRESENTATA DA cristiani

▶ Leggi e collega ciascuna frase alla sua immagine.

Quale messaggio di pace può venire da ciascun luogo-simbolo delle tre religioni?

GESÙ È MORTO PER LA SALVEZZA DI TUTTI.

LA DISTRUZIONE È UN MALE PER TUTTI.

ABRAMO È COMUNE A TUTTE E TRE LE FEDI.

MURO OCCIDENTALE
CUPOLA DELLA ROCCIA
SANTO SEPOLCRO
RACCONTA

IL FIORE DELLA PACE

▶ Completa e colora il fiore della pace, scrivendo su ogni petalo cosa serve, secondo te, per far crescere un mondo di pace intorno a te. Poi rispondi alle domande.

Quando ti rendi conto di aver sbagliato, sei capace di chiedere scusa?

Dopo aver subito un torto, se l’altro ti viene a chiedere scusa, sei capace di perdonarlo?

LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

La Chiesa cattolica celebra ogni primo gennaio la Giornata Mondiale della Pace. Fu il santo Papa Paolo VI a dare inizio a questa ricorrenza, nel 1968.

Da allora, ogni anno il Papa indirizza all’umanità un messaggio speciale che invita tutti a risolvere ogni guerra e conflitto in tutto il mondo.

Nel messaggio di Papa Francesco per il primo gennaio 2022 leggiamo queste significative parole:

«In ogni epoca, la pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso. C’è, infatti, una ARCHITETTURA della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società, e c’è un ARTIGIANATO della pace che coinvolge ognuno di noi in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati».

La pace - afferma il Papa - è un dono che viene dall’alto, cioè da Dio, ma è anche frutto dell’impegno dell’uomo, in due diverse modalità. Scrivi cosa potrebbero concretamente fare secondo te per la pace ciascuna di queste due parti.

GALILEA nord

CLASSI SOCIALI

PUBBLICANI

SADDUCEI

ZELOTI

IMPERO ROMANO

Ottaviano PALESTINA

Erode - Ponzio Pilato

CLASSI RELIGIOSE

FARISEI

MESTIERI

PASTORI

LEVITI SCRIBI

SACERDOTI

DOTTORI DELLA LEGGE

ESSENI

SAMARITANI

ARTIGIANI PESCATORI

MERCANTI VASAI

CONTADINI

BRACCIANTI

EDIFICI SINEDRIO TEMPIO SINAGOGA

PROMUOVO IL MIO TERRITORIO

Realizza un depliant/brochure che illustri il quartiere o la zona della città dove si trova la tua scuola, evidenziando:

• caratteristiche SOCIALI;

• caratteristiche GEOGRAFICHE;

• caratteristiche CULTURALI;

• caratteristiche RELIGIOSE.

1

Individuazione dei settori/temi da mettere in evidenza (commercio, sport, cultura, arte, edifici…).

Suddivisione in gruppi della classe: ciascun gruppo effettuerà una ricerca sul singolo aspetto/tema assegnato.

Creazione di una sezione del depliant/brochure: stesura del testo, selezione delle immagini, creazione di slogan e elementi grafici utili a rendere visibili i punti di interesse del proprio territorio.

Condivisione dei lavori svolti dai singoli gruppi.

5

Realizzazione del depliant/brochure da presentare a tutta la scuola.

▶ Vero o falso?

Gesù è nato a Nazaret.

Al tempo di Gesù le donne avevano un ruolo privilegiato.

Gli scribi erano uomini di cultura che trascrivevano testi sacri.

A capo del Sinedrio c’era il Sommo Sacerdote.

I pubblicani erano apertamente contro i Romani.

I sadducei erano ricchi commercianti.

Gli zeloti erano un gruppo pacifista.

Il tempio era una sorta di tribunale.

Gerusalemme e Betlemme si trovano in Galilea.

I dottori della legge erano spesso farisei e scribi.

▶ Completa le frasi inserendo al posto le seguenti parole.

▶ • impero • pozzo • Erode • sinedrio • familiare • Giudea • Giordano • Morto • pescatori • sommo • regioni • provincia • allevamento • Ponzio.

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

La Palestina al tempo di Gesù era sotto il dominio dell' romano.

Come romana, era governata da un re, il Grande, mentre il procuratore romano, era Pilato.

Il era il luogo che regolava la vita civile e religiosa, presieduto dal Sacerdote.

La Palestina era divisa in tre principali: Samaria, e Galilea.

Era bagnata dal Mar Mediterraneo e attraversata dal fiume , che nasce dal monte Hermon e sfocia nel Mar .

Le attività lavorative al tempo di Gesù erano molteplici: presso i laghi molti erano , mentre altrove altri praticavano l' , soprattutto di ovini.

Le donne si occupavano prevalentemente della conduzione e si recavano ogni giorno al del villaggio per attingere acqua.

LA VITA PUBBLICA DI GESÙ

La vita pubblica di Gesù cominciò a circa trent’anni, quando fu battezzato da Giovanni Battista nelle acque del fiume Giordano.

Da quel momento, dopo aver chiamato con sé i dodici apostoli, Gesù iniziò a predicare in tutta la Palestina l'amore di Dio.

Il popolo che aspettava il Messia era a volte incredulo davanti alle sue parole e ai suoi gesti, ma Gesù amava tutti, parlava mediante parabole e compiva dei miracoli, aiutando i più bisognosi.

▶ Cancella con una X l'intruso:

PARABOLE ARCOBALENO

VANGELO MIRACOLI

• Nelle PARABOLE Gesù usa esempi tratti dalla vita quotidiana per dare concretezza alle sue parole.

• Con i MIRACOLI Gesù vuole mostrare la sua autorevolezza divina, la sua compassione per le persone sofferenti e il suo desiderio di aiutarle.

«Questi è il mio figlio prediletto, ascoltatelo!».

«Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola».

«Gesù compì molti miracoli, o segni».

LA MISSIONE DI GESÙ

“Dio è amore” è l'insegnamento più grande di Gesù, venuto in mezzo agli uomini per essere testimone di questo messaggio che nei Vangeli viene raccontato attraverso le sue parole e le sue azioni.

• Gesù parlava attraverso racconti semplici di facile comprensione: le PARABOLE.

• Gesù compiva gesti straordinari e guarigioni: i MIRACOLI.

Nel discorso delle Beatitudini egli ha proclamato la nuova via da seguire per appartenere al Regno di Dio.

Il Monte delle Beatitudini oggi.

Gesù amava stare con i bambini: quando questi si avvicinavano a lui era molto felice e non voleva che qualcuno glielo impedisse. Per Gesù i bambini erano un esempio per i più grandi, perché con la loro semplicità sapevano ascoltare e capire il messaggio di Dio in modo semplice e immediato.

▶ Inserisci nel posto giusto le ▶ seguenti coppie di parole nei due riquadri:

▶ CO - RA - LI

▶ PA - BO - RA - MI - LE

▶ Scrivi poi di seguito le lettere inserite per ogni catena.

▶ Scopri cosa riguarda ciascuna catena di parole.

Parola nascosta:

PAROLE E GESTI "SPECIALI"

▶ Cerca nel crucipuzzle con le seguenti parole.

A G E S U O O F A N N E P

N E U N N P N C A C I N A

I A Z I O A O E S N T A R

C U V Z P T U N I T G P A

S I Z E O L B T L A M O L

I O S O R N E U O E D S I

P C R I D I R R E A O M T

I A T D T R D I A C V A I

E R S O O P A O A Q R R C

E R O T S A P N O U B R O

A B C I E C O E O A L I E

E R O T A N I M E S E T M

I R A C O L O V R E S A I

PISCINA

NOZZE

VINO

POZZO

PADRE BUONO

BUON PASTORE

CENTURIONE

SILOE

FANGO

PANE

SMARRITA

PARALITICO

CIECO

SEMINATORE

SERVO

SORDO

PESCI

ACQUA

▶ Scrivi la frase che viene composta dalle lettere rimanenti.

▶ Scrivi ora ciascuna delle parole del

▶ crucipuzzle nell'otre

▶ o delle parabole o

▶ dei miracoli, a

▶ seconda della sua

▶ appartenenza.

PARABOLE
MIRACOLI

LA LEGGE DELL'AMORE

L'amore è il "cuore" del messaggio di Gesù. Dio stesso è Amore e, come tale, è paragonato a un Padre amorevole. L'amore è una grande realtà della vita che non ha età. È un sentimento che porta grande gioia, stupore e curiosità.

«Ama e fa’ quel che vuoi. Nella misura in cui cresce l'amore in te, cresce anche la tua bellezza».

Sant’Agostino da Ippona

▶ Che cosa è per te l’amore? Come lo raffigureresti con un disegno? Realizzalo dentro al cuore in questa pagina. Poi spiegane il significato ai tuo compagni.

CON SANTA FAUSTINA

Faustina, nata col nome di Helena, crebbe in una famiglia di contadini polacchi che le trasmisero una profonda fede. Bambina allegra e sensibile, si guadagnò la piena fiducia dei genitori. Un giorno, pregando in chiesa, sentì nel cuore la chiamata di Dio a una vita perfetta e si sentì amata profondamente. Sebbene i genitori la volessero sposa e madre, Faustina sentiva che Gesù doveva essere per lei al primo posto e scelse di seguirlo, rifugiandosi in una chiesa vicina. Diventata suora, ebbe una visione di Gesù in veste bianca che le disse di dipingere un'immagine con la scritta: “Gesù, confido in Te”.

▶ Disegna tu nel quadro l’immagine della Divina Misericordia di Gesù.

▶ Cosa avrà pensato secondo te Santa Faustina all’udire la voce di Gesù?

Parlane in classe, poi scrivi la risposta nella nuvoletta.

LO SAPEVI CHE... ?

Santa Faustina Kowalska è definita “Apostola della Misericordia” e si festeggia il 5 ottobre. Il suo nome deriva dal latino faustus e significa “felicità e prosperità”.

IL BATTESIMO DI GESÙ

A circa 30 anni Gesù lasciò la sua casa dove viveva con Maria e Giuseppe per cominciare la sua missione: annunciare a tutti il Regno di Dio. Prima, però, si recò presso il fiume Giordano dove chiese al cugino Giovanni di essere battezzato. Con il battesimo Gesù inizia la sua vita pubblica e la sua missione.

▶ Inserisci al posto giusto nelle didascalie dell’opera le seguenti parole: • acqua • corvo • spirito • angeli.

I piedi di Gesù sono dentro

Un

nero.

Le mani di Dio inviano lo _ _ _ _ _ _ _ come colomba.

Due _ _ _ _ _ _ osservano la scena.

Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Battesimo di Cristo, 1475-1478, Firenze.

IL BATTESIMO NELLE ALTRE RELIGIONI

Questi riti ricordano il battesimo perché usano l’acqua per esprimere purificazione e desiderio di stare vicini a Dio.

▶ Disegna nel riquadro un simbolo o un gesto che secondo te rappresenta la purezza o la vicinanza a Dio.

In molte religioni ci sono riti simili al battesimo cristiano, anche se con nomi e modi diversi. Per esempio, nell’Ebraismo esiste un rito di purificazione con l’acqua, il Mikveh, che le persone fanno per sentirsi pulite e vicine a Dio.

Nell’Islam si usa l’acqua per lavarsi prima della preghiera, per mostrarsi puri davanti a Dio.

Nell’Induismo, invece, si immergono nel fiume sacro Gange, credendo che quest’acqua li renda più puri.

LA MISSIONE DEGLI APOSTOLI

PAROLE NUOVE

La parola greca “apostolo” indica un inviato, un rappresentante, il capo di una spedizione e, soprattutto in questo caso, chi si dedica con passione alla diffusione di un messaggio.

▶ Per nominare i seguaci

▶ di Gesù, troviamo nei Vangeli un termine

▶ diverso da “apostoli”. Scopri quale scrivendo

▶ il contrario delle seguenti parole e ricopiando poi

▶ di seguito le lettere

▶ evidenziate.

Lungo il suo cammino Gesù scelse dodici uomini come compagni di viaggio che nei Vangeli vengono chiamati apostoli, cioè “inviati”. Ad essi egli affidò i suoi insegnamenti e il compito di diffonderli in tutta la terra. Si tratta di uomini semplici, non di persone colte o ricche, che nel momento più difficile della vita del loro maestro, l’arresto e la condanna alla morte in croce, l’hanno quasi tutti rinnegato e lasciato solo. Nonostante questo, Gesù si fida di loro e li invierà in tutto il mondo ad annunciare con gioia la buona notizia del Vangelo.

Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo, Simone detto Zelota, Giuda, figlio di Giacomo e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Luca 6,13-16

SOLUZIONE:

IL GRUPPO DEI DODICI

▶ Completa sotto ciascuna immagine il nome dei dodici apostoli.

P

_ E _ _ O

Si chiamava Simone detto Cefa (“pietra”), il primo apostolo e capo della Chiesa.

AN _ _ E _

Fratello di Simone (il suo simbolo è la croce a X).

G _ _ CO _ O

Fratello maggiore di Giovanni, figlio di Zebedeo (Giacomo il maggiore).

GIO _ _ N _ I

L’apostolo più giovane e prediletto da Gesù.

_ _ LI _ PO

Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai riconosciuto?».

B _ _ TOL _ MEO

Detto anche Natanaele.

M _ _ T _ O

Detto anche Levi, il pubblicano.

G _ AC _ _ O

S _ _ O _ E

Era del gruppo degli zeloti.

Figlio di Alfeo e cugino di Gesù (Giacomo il minore). _ IU _ _

Altro cugino di Gesù, figlio di Giacomo.

TO _ _ A _ O

Detto Didimo, colui che disse: «Se non vedo non credo».

G _ _ DA IS _ _ RI _ TA

Il traditore, cassiere all’interno del gruppo.

PAROLE "SEMPLICI": LE PARABOLE

Gesù viaggiava spesso perché amava stare in mezzo alla gente. Egli ha dedicato tutta la sua vita pubblica, lungo le strade della Palestina, al solo scopo di annunciare a tutti la “buona notizia” del Vangelo. A chi lo interrogava rispondeva attraverso delle storie semplici, le PARABOLE.

Queste erano dei racconti che, legati a fatti e figure della vita quotidiana, permettevano a tutti di capire i suoi insegnamenti. Ecco alcuni esempi.

▶ Colora le caselle con tre colori diversi, collegando così ogni parabola alla sua immagine, descrizione e scopo.

IMMAGINE PARABOLA DESCRIZIONE SCOPO

IL BUON SAMARITANO

IL SEMINATORE

Un seminatore sparge il seme sulla strada, tra i rovi e nel terreno buono.

Un pastore cerca una pecora che si è perduta e quando la trova gioisce e festeggia.

LA PECORA SMARRITA

Un uomo viene derubato da briganti e nessuno lo aiuta tranne un samaritano.

Questi semplici racconti, le parabole, racchiudono un grande insegnamento: DIO È AMORE.

La parabola è un racconto che, attraverso comparazioni, similitudini o allegorie, esprime un insegnamento morale o religioso.

Nel regno dei Cieli si fa festa anche per un solo peccatore che cambia vita.

Essere il “prossimo” degli altri significa farsi loro vicini quando hanno bisogno di aiuto.

Gli insegnamenti di Gesù possono essere rifiutati, o accolti pienamente e portare frutto.

Matteo, Marco e Luca raccontano insieme 39 parabole, mentre Giovanni non riferisce vere e proprie parabole, ma 3 paragoni (pastore, chicco di grano, vite e tralci).

PAROLE NUOVE
LO SAPEVI CHE... ?

GIOCHIAMO CON LE PARABOLE

▶ Rispondi alle domande con l’aiuto delle citazioni evangeliche riportate.

LE PARABOLE DI GESÙ

• Li getta in abbondanza il seminatore.

Mc 4,1-20

• l piccolo granello da cui cresce un albero grandissimo.

Mt 13,31-32

• L’elemento che fa fermentare la pasta.

Lc 13,20-21

• L’animale perduto e poi ritrovato.

Mt 18,12-14

• L’oggetto che illumina e va posto in alto.

Mt 5,14-16

• Lo straniero compassionevole che aiutò lungo la strada.

Lc 10,25-37

• Le dieci con le lampada in mano.

Mt 25,1-13

• È prezioso e nascosto in un campo.

Mt 13,44

▶ Quale delle parabole che hai conosciuto ti ha colpito di più? Perché?

Prova a rappresentarla qui sotto.

GESÙ "RACCONTA" IL REGNO DI DIO

Attraverso immagini e racconti di vita quotidiana, con parole semplici che possono essere capite da tutti, Gesù usava le parabole per annunciare anche il Regno di Dio, fatto di amore e accoglienza.

Ma cos’è questo Regno di Dio? Lo spiega Gesù stesso tramite quattro brevi parabole.

▶ Scopri il titolo di ciascuna parabola utilizzando il codice crittografato.

ALFABETO NORMALE a b c d e f g h i j k l m n o p q r

ALFABETO CIFRANTE g

TITOLO CRITTOGRAFATO: OR ZKYUXU VXKFOUYU

TITOLO:

Matteo 13,44-45

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo».

DALLA BIBBIA

TITOLO CRITTOGRAFATO: RG VKXRG VXKFOUYG

TITOLO:

Matteo 13,46

«Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

DALLA BIBBIA

TITOLO CRITTOGRAFATO: OR ROKBOZU TKRRG VGYZG

TITOLO:

Matteo 13,33

«Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».

DALLA BIBBIA

IL SIGNIFICATO DELLE PARABOLE

▶ Disegna accanto ad ogni titolo qualcosa che ricordi quella parabola, poi con l'aiuto dell'insegnante collega con una linea al relativo versetto biblico la relativa spiegazione.

TITOLO DISEGNO CITAZIONE SIGNIFICATO

LA MONETA PERDUTA

Mt 13,44-45

IL TESORO PREZIOSO

IL GRANELLO DI SENAPA

IL LIEVITO

Mc 4,30-32

Il Regno di Dio è qualcosa che all’inizio non si nota, ma poi diviene una grandissima realtà.

Il Regno di Dio è qualcosa che da dentro, in modo nascosto, fa crescere e maturare.

Mc 4,1-9

Presso Dio c'è gioia anche quando a pentirsi è anche un solo peccatore.

Lc 15,8-10

IL SEMINATORE

Mt 13,33

Non tutti sono disposti ad accogliere e ascoltare la Parola di Dio, ma chi lo fa ottiene molto frutto.

Il Regno di Dio è prezioso, come un tesoro nascosto, tanto che conviene dare tutto per averlo.

GESTI "STRAORDINARI": I MIRACOLI

Gesù era speciale e faceva cose speciali. Alcune di queste sorprendevano davvero e non avevano nessuna spiegazione logica:

• guariva all’istante dalle MALATTIE;

• liberava le persone dalla PRESENZA DEL MALE;

• risuscitava i MORTI.

Si tratta dei miracoli, cioè di gesti prodigiosi che Gesù faceva nel nome di Dio per testimoniare il suo amore e la sua potenza. I miracoli erano cioè la prova concreta che quanto egli andava predicando era vero.

Allo stesso tempo, questi gesti straordinari erano anche un grande segno di amore e compassione.

Possiamo distinguere i miracoli di Gesù secondo tipologie differenti: miracoli di guarigione, risurrezioni dai morti, miracoli sulle forze della natura.

Gesù guarì un paralitico calato dal tetto nella casa dove egli stava parlando (Marco 2,1-12).

Gesù guarì un cieco spalmandogli sugli occhi del fango fatto con la saliva (Giovanni 9,6-7).

▶ Copia ciascun miracolo nello spazio relativo alla sua corretta tipologia.

• GUARIGIONE DEL CIECO DI GERICO

• MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI

• DONO DELLA PAROLA A UN MUTO

• RISANAMENTO DEI DIECI LEBBROSI

GUARIGIONI

RISURREZIONI

AZIONI

SULLA NATURA

• RISURREZIONE DI LAZZARO

• PESCA MIRACOLOSA

• CAMMINATA SULLE ACQUE

• RITORNO ALLA VITA DEL FIGLIO DELLA VEDOVA

UNA MOLTIPLICAZIONE SPECIALE

Per riuscire a vedere Gesù, la gente si dava davvero da fare. Cercavano perfino di prevedere dove sarebbe andato, per farsi trovare sul posto già pronti a seguirlo.

Quella volta che Gesù fece la moltiplicazione dei pani e dei pesci, alcuni l’avrebbero voluto addirittura come loro re.

▶ Realizza in classe con i tuoi compagni una ▶ drammatizzazione di questo testo del Vangelo.

Gli apostoli di Gesù erano davvero orgogliosi di lui: il Maestro aveva fatto dei discorsi bellissimi che avevano entusiasmato tutti.

Erano tutti elettrizzati e ci tenevano a far sapere ai vicini di posto che loro, gli apostoli, erano i suoi più stretti collaboratori.

Ora, però, tutti avevano fame ed era proprio il caso di congedare la folla e rimandare tutti a casa.

Fu allora che Gesù li chiamò a sé e disse: “Diamo loro da mangiare”. “Cosa?!? - fecero in coro gli apostoli - Ma Gesù! Saranno più di cinquemila persone! Hai detto tante belle cose ed ora... faremo davvero una figuraccia!”. Ma Gesù prese i pani e i pesci, alzò gli occhi al cielo e ci fu da mangiare per tutti.

GIOCHIAMO CON I MIRACOLI

▶ Rispondi alle domande con l’aiuto delle citazioni evangeliche riportate.

I MIRACOLI DI GESÙ

• Gesù li moltiplicò insieme ai pani.

Mt 14,17

• Gesù ne guarì dieci.

Lc 17,12

• Gesù ne fece fare una miracolosa sul lago di Genesaret.

Lc 5,4

• La parente di Pietro guarita da Gesù.

Mt 8,14

• La località dove l’acqua fu tramutata in vino.

Gv 2,1-11

• Il fratello di Marta e Maria risuscitato da Gesù.

Gv 11,1-44

• La località dove fu scacciato un demone.

Mc 1,21-28

• La pianta un giorno seccata per una maledizione di Gesù.

Mt 21,18-22

▶ Quale dei miracoli che hai conosciuto ti ha colpito di più? Perché?

Prova a rappresentarlo qui sotto.

GESTI E PAROLE GENTILI

L’importanza dei piccoli gesti viene festeggiata in tutto il mondo con la Giornata della Gentilezza. La data è il 13 novembre, giorno in cui nel 1997 venne firmata la Dichiarazione della Gentilezza.

Fare un gesto gentile o usare parole gentili porta serenità non solo a chi le riceve, ma anche a chi le compie o dice.

• Usi ogni giorno parole gentili? Quando e con chi?

• Hai mai ricevuto un gesto gentile?

• Qual è stata la tua reazione, quali parole hai utilizzato?

• E tu, invece, hai mai fatto gesti buoni o belli?

▶ Colora solo le immagini che ti sembrano riportare un gesto gentile.

RACCONTA

GLI INCONTRI DI GESÙ

Gesù non ha paura di chi lo circonda, ma va incontro a tutte le persone, anche quelle considerate da tutti come “da evitare” perché discriminate o pericolose. Nei Vangeli vengono raccontati molti di questi incontri significativi con Gesù.

IL RICCO ZACCHEO

Zaccheo è un esattore delle tasse, mal visto dal popolo e ritenuto un ladro per la società del tempo. È piccolo di statura, ma è molto curioso di vedere Gesù. Per superare l’ostacolo della gran folla presente, egli sale su un albero di sicomoro. Quando Gesù passa sotto la pianta, alza la testa e da quell’incrocio di sguardi scaturisce l’imprevedibile: Zaccheo ospita Gesù a casa e da quel giorno cambia vita.

LA SAMARITANA AL POZZO

Una donna samaritana trova Gesù seduto a un pozzo. Egli le chiede da bere e lei è stupita che uno che non è samaritano le rivolga la parola. Tra i due nasce un profondo dialogo, fino a quando la samaritana capisce che l’uomo che le parla è il Messia atteso da tutti.

LE AMICHE MARTA E MARIA

A casa di Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, Gesù viene accolto dalle due donne in modo diverso: Marta è in ansia e si preoccupa del pranzo da preparare, Maria invece si siede ai piedi di Gesù e si mette in ascolto della sua parola. Gesù spiegherà con amorevolezza che Maria ha scelto di fare la cosa più importante.

▶ Inserisci al posto giusto nei tre

▶ riquadri le seguenti

▶ parole

▶ mancanti:

• seduta

• subito

• acqua

• sete

• servizi

• casa

«Zaccheo, scendi , perché oggi devo fermarmi a _ _ _ _ tua».

ZACCHEO LA SAMARITANA MARTA E MARIA

«Chiunque beve di quest' _ _ _ _ _ avrà di nuovo ; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno».

Maria, era ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti _ _ _ _ _ _ _ .

UNO SGUARDO CHE CAMBIA LA VITA

L’incontro con Gesù cambia la vita, il suo sguardo d’amore va oltre le apparenze e arriva in fondo al cuore, tirando fuori la vera anima delle persone.

▶ Aiuta i seguenti personaggi a raggiungere Gesù e scopri il significato di questi incontri.

GESÙ ACCOGLIE I PECCATORI

DEDICARSI ALL’ASCOLTO È IMPORTANTE.

GESÙ È FONTE DI SALVEZZA.

LE BEATITUDINI

Gesù nei Vangeli indica la strada da seguire per raggiungere la felicità. Nei discorsi fatti ai discepoli Gesù presenta un mondo fatto di pace, amore, giustizia e fratellanza, da costruire attraverso l’impegno e la buona volontà di ciascun essere umano.

La sintesi di questo messaggio si trova nelle cosiddette BEATITUDINI, che Gesù annunciò un giorno nell’ambito di una serie di importanti discorsi, il cui nome sei invitato a scoprire mediante il gioco qui sotto proposto.

Con le Beatitudini si capovolge ogni cosa: al posto del potere, della ricchezza, dell’arroganza, della furbizia e dell’egoismo, Gesù presenta la bontà, l’umiltà, la generosità, la misericordia e la sincerità come strumenti per costruire un mondo ù migliore. Gesù porta così un messaggio assolutamente nuovo.

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Matteo 5,1-12

▶ Parti dalla lettera “D” evidenziata e scopri come è

▶ chiamata la serie di discorsi di Gesù di cui hai letto sopra.

DALLA BIBBIA

LA VIA DELLA FELICITÀ CON GESÙ

Secondo i cristiani gli insegnamenti e l’esempio di Gesù costituiscono la “via” da percorrere per essere “beati” e pienamente felici. Ti proponiamo un gioco (vedi pagina seguente) per il quale ti diamo qui le istruzioni.

MATERIALI

• dadi e pedine

• (cartellone)

• (colori) «Dio, per donarsi a noi, sceglie spesso delle strade impensabili, magari quelle dei nostri limiti, delle nostre lacrime, delle nostre sconfitte».

RIFLETTI

Papa Francesco, Catechesi sulle Beatitudini.

DOMANDE

REGOLE

1. Si tira il dado come in un normale gioco dell’oca (si può giocare anche a coppie).

2. Se trovi GESÙ, prosegui di 8 caselle.

3. Se trovi la CROCE, resti fermo un giro.

4. Sulle CASELLE COLORATE non ci sono domande.

5. Sulle altre caselle, si deve rispondere a una DOMANDA dell’insegnante.

6. Se trovi il CUORE DELL’AMORE, va’ direttamente alla casella n. 36.

Riguardano gli avvenimenti della vita di Gesù, soprattutto miracoli e parabole. Sarà l’insegnante a porti le domande. Qualche esempio:

• Casella di NAZARET: “In quale città è vissuto Gesù?”.

• Casella del VANGELO CHIUSO: “Prova a dire i nomi degli evangelisti”.

• Casella del VANGELO APERTO: “Cosa si racconta nei Vangeli?”.

• Casella del LAGO: “Come si chiama il lago dove Gesù ha calmato la tempesta?”.

• Caselle dei MIRACOLI o PARABOLE: “Dal disegno, ricordi di quale miracolo/parabola si tratta?”, oppure ti si può chiedere un particolare di quell’episodio.

• Casella con il NUMERO 12: “Ricordi i nomi di due apostoli di Gesù?”.

• Casella dell’ARCA DI NOÈ: “Cosa ti ricordi del diluvio?”.

• Casella con il NUMERO 6: “Cosa ti fa pensare questo numero riguardo a Gesù?”.

Se si risponde esattamente si può rimanere nella casella raggiunta, altrimenti si torna alla precedente. Vince chi arriva alla casella n. 40, il Traguardo.

E VOI CHI DITE CHE IO SIA?

“Chi è per te Gesù?”. Ti è mai capitato di ricevere una domanda del genere?

Hai mai provato a rispondere?

Lo sai che anche gli apostoli hanno ricevuto questa domanda?

Devi sapere però che a fargli questa insolita domanda è stato proprio Gesù: “E voi chi dite che io sia?”.

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?».

Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

Matteo 16,13-16

Non esiste una risposta giusta o, meglio, è difficile dare una risposta completa, in quanto bisogna sempre tener conto che nella persona di Gesù coesistono due nature: quella divina, in quanto figlio di Dio, e quella umana, figlio di Maria e vissuto in Palestina.

Se rileggiamo bene i Vangeli, potremmo accorgerci e riconoscere meglio quali episodi della vita di Gesù ci rimandano alla sua natura divina e quali a quella umana.

CHI È GESÙ?

Molta gente seguiva Gesù ed era affascinata da ciò che diceva e faceva. Un giorno egli chiese ai suoi discepoli: “La gente, chi dice che io sia?”. Leggendo i Vangeli scoprirai i nomi attribuiti a Gesù.

▶ Cerca nel Vangelo i versetti indicati. Poi ricopiali e scrivi con il colore rosso il nome attribuito a Gesù.

Matteo 1,23

Matteo 16,16

Marco 1,1

Luca 2,11

Giovanni 1,1

Giovanni 1,35

Giovanni 1,38

▶ Scrivi nel fumetto che cosa Gesù dice di se stesso in Giovanni 8,12.

IL BATTESIMO: INIZIO DELLA MISSIONE INCONTRI

GLI APOSTOLI: LA SCELTA DI DODICI AMICI

DISCORSI

PARABOLE

STORIE SEMPLICI MIRACOLI

GESTI STRAORDINARI

DISCORSO DELLA MONTAGNA LE BEATITUDINI

“IO SCELGO DI ESSERE FELICE”

▶ Dopo aver letto assieme al tuo insegnante e alla classe le Beatitudini

▶ (Matteo 5,3-12) immagina di aprire con i tuoi compagni un “dibattito sulla felicità”.

Cos’è per te?

Cosa ti ha reso una volta davvero felice?

Esperimento pratico - fase 1: prendi un foglio di carta e accartoccialo, come se lo volessi buttare. È la situazione che vive una persona quando è triste, viene offesa o sperimenta una particolare difficoltà.

Esperimento pratico - fase 2: prova a risistemare il foglio, cerca di stirarlo come meglio riesci. È il tentativo di agire, di cercare le parole giuste per tirare su di morale e aiutare quella persona.

Parte applicata 1: cosa diresti a quella persona triste? Quali parole utilizzeresti? Scrivi su un foglio colorato (ad esempio un post-it) quello che hai pensato.

Parte applicata 2: realizza con i tuoi compagni un cartellone con al centro il titolo Io scelgo di essere felice e, tutt’intorno, le parole che tutta la classe direbbe per aiutare quell’amico o amica in difficoltà.

NELLA TERRA DI GESÙ

La terra di Gesù si chiama

La Palestina è divisa in tre regioni:

GALILEA SAMARIA GIUDEA

PALESTINA

.

Le città più importanti sono:

BETLEMME

GERUSALEMME

NAZARET

La Palestina è bagnata dal Mar Mediterraneo e dal Mar Morto ed è attraversata dal fiume Giordano.

In Palestina, la società al tempo di Gesù è molto articolata.

Numerose sono le CLASSI SOCIALI.

La terra di Gesù oggi è divisa tra israeliani e palestinesi.

LA MISSIONE DI GESÙ

Gesù riceve il BATTESIMO da Giovanni Battista nel fiume Giordano.

Gesù inizia la sua MISSIONE: annunciare l'AMORE DI DIO.

Gli amici di Gesù sono gli

APOSTOLI e sono 12.

Gesù racconta storie semplici,

le PARABOLE.

Gesù compie gesti straordinari,

i MIRACOLI.

Gesù nei suoi discorsi aiuta a capire dove sta la FELICITÀ.

L'incontro con Gesù cambia la vita delle persone che incontra.

▶ Vero o falso?

V F

V F

V F

V F V F

La parola apostolo significa “inviato”.

Giovanni Battista era uno dei dodici apostoli.

Le parabole sono storie semplici tratte dalla quotidianità.

I miracoli sono discorsi ufficiali di Gesù.

Le Beatitudini sono dei consigli per essere felici.

▶ Rispondi alle seguenti domande.

Cosa sono le parabole?

Cosa sono i miracoli?

Cosa sono le Beatitudini?

Chi era Zaccheo?

▶ Scegli la risposta corretta.

Con quale frase si può riassumere l’insegnamento di Gesù?

□ Dio è un Padre amorevole.

□ Dio è il più forte.

□ Dio ama solo i poveri.

Come comincia la sua missione Gesù?

□ Andando al tempio.

□ Compiendo il primo miracolo.

□ Ricevendo il battesimo.

▶ Rifletti e rispondi,

Quale delle seguenti frasi può rappresentare rispettivamente le sorelle Marta e Maria?

□ L'ascolto e la preghiera.

□ L’ascolto e la pratica.

□ L’azione e la preghiera.

Quanti sono gli apostoli di Gesù?

□ Dieci.

□ Dodici.

□ Sette.

Quale episodio della vita di Gesù ti colpisce maggiormente?

DALLA QUARESIMA ALLA PASQUA

I cristiani a Pasqua festeggiano la risurrezione di Gesù e, durante la Settimana Santa, rivivono gli ultimi avvenimenti della sua vita. Con l’arrivo della festa di Pasqua termina anche il periodo di preparazione della Quaresima, che inizia il Mercoledì delle Ceneri e dura circa 40 giorni.

Il sacerdote, durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, posa sul capo dei fedeli un pizzico di cenere, ottenuta dalle palme o foglie di ulivo utilizzate nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. Mentre compie questo gesto, il sacerdote pronuncia una particolare frase.

▶ Scopri quale frase pronuncia il sacerdote giocando con le “lettere salterine”: parti dalla prima lettera e poi, ogni volta, saltane due e prendi la successiva. E così via.

CYVODFNSUVBMETHRRDTGHIIOTLPIWSERGCTDRASEERDFCIGHATKLUFVCZADENGLGQAEERLRTO

SOLUZIONE:

PAROLE NUOVE

L’anno liturgico è il calendario della Chiesa, che inizia a novembre ed è suddiviso in periodi che rivivono i momenti più importanti della vita di Gesù.

Contenuti Digitali della sezione

UN CAMMINO DI CONVERSIONE

Così come Gesù ha affrontato fatiche e tentazioni nel deserto, allo stesso modo i cristiani vivono con la Quaresima un periodo di conversione e rinunce per prepararsi al meglio al momento più atteso e importante dell’anno liturgico: la Pasqua.

▶ Raccogli le lettere lungo il labirinto e scopri qual è il significato del digiuno, preghiera ed elemosina per i cristiani in Quaresima.

SOLUZIONE:

CON SAN FRANCESCO DI PAOLA

San Francesco di Paola nacque in Calabria da genitori anziani, che avevano pregato tanto per avere un figlio, chiedendo aiuto a San Francesco d'Assisi. Quando Francesco nacque, i genitori decisero di dargli il nome del santo.

Da piccolo si ammalò agli occhi, e la madre promise di portarlo in un convento francescano se fosse guarito. Dopo poco tempo, Francesco guarì e visse per un anno in convento.

Crescendo, decise di diventare frate ed eremita. È ricordato per i miracoli e viene spesso raffigurato come un uomo robusto con una lunga barba.

San Francesco di Paola si festeggia il 2 aprile, la sua devozione è molto forte in Calabria, sua terra natale, ma si è estesa in gran parte d’Europa.

Il giorno della nascita del bimbo uno spettacolo insolito si offrì alla vista di tutti: misteriose fiamme di fuoco uscivano dalla casa dei genitori di Francesco, senza recare danni. Questo fenomeno fu interpretato come un segno divino, preannunciando la futura santità del neonato.

▶ Secondo la tradizione, apparve al santo l’arcangelo Michele, tenendo fra le mani uno scudo luminoso su cui si leggeva una parola latina e, porgendoglielo, disse: “Questo sarà lo stemma del tuo Ordine”. Segui il filo dentro lo scudo e scopri cosa significa questa parola.

SOLUZIONE:

LO SAPEVI CHE... ?

L'ULTIMA SETTIMANA...

DOMENICA

Gesù arriva a Gerusalemme con i suoi apostoli per celebrare la Pasqua (ebraica). In tanti, avendo sentito molto parlare di lui, lo aspettano trepidanti e lo accolgono in modo trionfante, agitando festosamente rami di palma e stendendo i propri mantelli sulla strada da lui percorsa.

DALLA BIBBIA cfr Mc 11,1-10

Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!».

GIOVEDÌ

Durante il rito della cena pasquale ebraica - detta dai cristiani Ultima Cena - Gesù lava i piedi ai suoi apostoli, un gesto di servizio particolarmente forte che i dodici faticano a comprendere.

DALLA BIBBIA cfr Gv 13,1-15

Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo… Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».

Inoltre, sempre durante questa speciale cena, Gesù prende il pane e il vino e, offrendoli ai suoi amici, li consacra trasformandoli nel suo corpo e nel suo sangue, dati per la salvezza di tutti.

DALLA BIBBIA cfr Mc 14,22-25

Preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».

Dopo la cena, Gesù va con gli apostoli a pregare in un giardino, detto Getsemani, chiamato oggi “orto degli ulivi”. Qui l’apostolo Giuda Iscariota, che durante la cena se ne era andato prima della conclusione, si presenta con i soldati del Sinedrio e con un bacio tradisce Gesù, consegnandolo nelle loro mani.

...DI GESÙ A GERUSALEMME

VENERDÌ

Nella notte che dal giovedì va al venerdì, Gesù viene arrestato e condotto al Sinedrio, dove subisce un processo dinanzi al Sommo Sacerdote. Dopo una notte molto turbolenta, il procuratore romano Ponzio Pilato, spinto dal Sinedrio, fa condannare

Gesù alla morte in croce coinvolgendo la folla.

DALLA BIBBIA cfr Mc 14,53 - 15,15

I sommi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per condannarlo a morte e lo condussero infine da Pilato che fece frustare a sangue Gesù, poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere.

Gesù viene quindi caricato della croce e condotto sul luogo della crocifissione, il Golgota. Lungo il cammino, stanco e dolorante, cade diverse volte e viene aiutato da un certo Simone di Cirene. Giunti al luogo della crocifissione, Gesù viene inchiodato alla croce. Verso le tre del pomeriggio Gesù muore

DALLA BIBBIA cfr Mc 15,16-37

Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: “Il re dei Giudei”. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra. Alle tre Gesù, dando un forte grido, morì.

SABATO

Gesù viene deposto dalla croce e messo in un sepolcro nuovo, custodito da guardie.

Al mattino del terzo giorno dopo la morte di Gesù, alcune donne vanno al sepolcro dove era stato messo il suo corpo. La tomba è vuota e un angelo annuncia loro che Gesù è risorto. DOMENICA

DALLA BIBBIA cfr Mc 16,1-7

Passato il sabato, di buon mattino, alcune donne vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui».

I LUOGHI DELLA PASSIONE DI GESÚ

▶ Leggi i brani biblici citati e scrivi accanto ad ogni foto il luogo in cui sono avvenuti e il giorno della Settimana Santa in cui si ricordano questi avvenimenti.

Lc 19,28-37

LUOGO:

GIORNO:

Lc 22,14-15

LUOGO:

GIORNO:

Lc 22,39-54

LUOGO:

GIORNO:

Mc 15,1-17

LUOGO:

GIORNO:

Gv 19,17

LUOGO:

GIORNO:

Mc 15,42-46

LUOGO:

GIORNO:

IL "DOPO VITA" NELLE RELIGIONI DEL MONDO

I cristiani credono in una vita eterna che è dono di Dio. Anche le altre religioni del mondo, in modi diversi, pensano esista “qualcosa” dopo la morte.

▶ Trova nello schema le parole elencate a fianco.

Il paradiso immaginato da Gustave Doré, il noto illustratore della Divina Commedia.

▶ Esegui una ricerca con l'aiuto del tuo insegnante su ciascuna di queste parole e scrivi una sintesi di quanto hai scoperto. Ognuna riguarda il "dopo vita" di una religione del mondo.

SHEOL JANNA
NIRVANA

L'ULTIMA CENA DI GESÙ

Il messaggio di amore e fratellanza portato da Gesù non fu accolto e condiviso da tutti. Alcuni capi religiosi, non condividendo le sue parole, lo fecero arrestare e lo consegnarono ai Romani per farlo uccidere.

Prima di essere arrestato Gesù, come tutti gli ebrei, celebrò con i suoi dodici apostoli la Pasqua ebraica. I cristiani chiamano questo momento Ultima Cena.

Si tratta del giovedì sera prima della Pasqua. Durante quella cena, ad un certo punto, egli fece qualcosa di assolutamente nuovo.

Il giovedì, durante la sua Ultima Cena, Gesù prese il pane, rese grazie a Dio, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: «Questo è li mio corpo che è dato per voi». Poi fece lo stesso con il calice e disse: «Questo è il mio sangue versato per voi».

cfr Luca 22,19-20

È questo un momento fondamentale per i cristiani: Gesù offre se stesso, il suo corpo e il suo sangue, per la salvezza del mondo. Egli è il nuovo Mosè, è il vero Agnello immolato per la salvezza degli uomini. Tutta la vita di Gesù trova compimento nella cornice di quella Pasqua, alla quale egli dà un nuovo significato.

La Pasqua rimane segno del passaggio dalla morte alla vita, ma diventa per i cristiani un evento centrale attorno alla persona di Gesù e al suo dono d’amore per l’umanità. Un dono che consiste nel dare la sua stessa vita per tutti.

A SERVIZIO DEGLI ALTRI

Ancora oggi, ciascun cristiano, spinto dalle parole e dall’esempio di Gesù, in particolare nel gesto della lavanda dei piedi il Giovedì Santo, è chiamato a essere testimone di quel messaggio d’amore di Dio per tutti gli esseri umani.

Nel mondo ci sono persone, cristiani e non, che spendono il proprio tempo a servizio dei più bisognosi. Lo fanno in modo gratuito e spesso in associazioni nate proprio per portare aiuto a malati, poveri, orfani, stranieri, senzatetto, ragazze madri.

In Italia sono tante le organizzazioni di volontariato, ciascuna con la propria caratteristica, ma con l’ideale comune di portare conforto.

▶ Collega la finalità al simbolo dell’associazione corrispondente.

ASSISTENZA AI MALATI

DIRITTI UMANI

CURE MEDICHE

DIFESA DELLA NATURA

PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESÙ

Dopo aver cenato con i suoi discepoli, Gesù si ritirò a pregare in un giardino chiamato Orto degli Ulivi. Qui, tradito da uno dei Dodici, Giuda Iscariota, fu arrestato dai soldati romani che lo condussero al Sinedrio per processarlo. Lì egli fu accusato di “bestemmia” per il fatto che si era dichiarato “figlio di Dio”.

Era l’alba del venerdì quando Gesù fu condannato alla morte in croce. Venne quindi condotto al monte Calvario, poco fuori Gerusalemme, con addosso la croce e fu crocifisso su quello stesso legno. Verso le tre del pomeriggio Gesù morì. Il corpo fu messo in un sepolcro sorvegliato dalle guardie romane.

Ma tre giorni dopo, all’alba della domenica, alcune donne che erano andate al sepolcro non trovarono più il suo corpo, ma un angelo che annunciò la risurrezione di Gesù: «Non è qui, è risorto!».

▶ Scrivi per ciascuna scena prima della risurrezione una breve didascalia che spieghi cosa avviene.

Il Sinedrio era l’assemblea di anziani che governava la vita sociale e religiosa ai tempi di Gesù.

PAROLE NUOVE

«IO SONO LA VITA»

▶ Riordina gli eventi della Pasqua di Gesù. Poi da’ un titolo a ciascuno e colora le scene.

TITOLO:

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LA SETTIMANA SANTA OGGI

Oggigiorno, in tutte le chiese del mondo, i cristiani celebrano e ricordano gli ultimi eventi della vita di Gesù durante la Settimana Santa. É una settimana ricca di riti sacri che rimandano agli ultimi giorni di Gesù. Queste celebrazioni culminano con il rito della veglia di Pasqua, durante la quale i fedeli fanno memoria della risurrezione di Gesù.

DOMENICA DELLE PALME

Il sacerdote entra in Chiesa in processione e benedice i ramoscelli d’ulivo portati dai fedeli.

VENERDÌ SANTO

GIOVEDÌ SANTO

Si celebra la Santa Messa detta in Cena Domini (dal latino: Cena del Signore), in ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia. Si evoca spesso anche la lavanda dei piedi, coinvolgendo dodici persone, lo stesso numero degli apostoli.

I cristiani rivivono le ultime ore di vita di Gesù mediante una speciale celebrazione svolta nel primo pomeriggio, nella quale venerano la croce baciandola e pregano per l’umanità intera (preghiera universale). Verso sera solitamente si ripercorrono le tappe (stazioni) della Via Crucis.

DOMENICA DI PASQUA

SABATO SANTO

Il sabato, giorno di grande silenzio, si fa memoria di Gesù che giace nel sepolcro. È l’unico giorno dell’anno liturgico nel quale non ci sono celebrazioni, ma si è in attesa della grande veglia pasquale, che inizia la sera o a mezzanotte.

Dopo la solenne veglia di Pasqua, le campane suonano a gran festa, annunciando l’inizio del periodo pasquale. Si tratta del giorno più importante dell’anno liturgico, da cui scaturiscono tutte le altre ricorrenze. Le date di queste vengono infatti annunciate proprio in tale occasione.

I SIMBOLI DELLA PASQUA

La festa di Pasqua è connotata di un significato profondo e, proprio per questo, diversi sono i segni e i simboli ad essa associati.

▶ Collega con una linea ciascuna foto al blocco di testo corrispondente.

Regalarle è una tradizione antichissima. Gesù risorto che esce dal sepolcro è paragonato al pulcino che con forza riesce a rompere il guscio e a dischiudersi alla vita.

Dopo un periodo di silenzio dinanzi al sacrificio compiuto da Gesù, con la sua risurrezione ricominciano a suonare festose, annunciando al mondo che egli è vivo.

Sin dai primi tempi della Chiesa, Gesù è stato associato a questo mite animale, offerto in sacrificio una volta per tutte per la salvezza definitiva di tutti gli uomini.

È un simbolo pasquale perché ricorda la pace, augurata da Gesù risorto nella sua prima apparizione agli apostoli.

(Gv 20,20)

All’inizio è rinchiusa nel buio di un bozzolo come bruco. Quando poi esce alla luce del sole è rivestita di tanti colori. Ricorda ai cristiani il passaggio dalle tenebre della morte alla luce della risurrezione

UN'ITALIA RICCA...

In occasione delle festività pasquali, in quasi tutte le Regioni d’Italia troviamo riti religiosi, ma anche manifestazioni folkloristiche, che fanno parte di un ricco patrimonio di tradizioni e cultura nazionale. Ecco qualche esempio.

I "PASQUALI" DI BORMIO (SO)

In provincia di Sondrio, i Pasquali sono un vero e proprio rito propiziatorio per l'arrivo della primavera, durante il quale vengono benedetti 5 agnelli.

LE TRADIZIONI LEGATE ALL'UOVO

Tra le celebrazioni pasquali che hanno come protagonista l’uovo, troviamo in provincia di Pesaro, a Urbania, il gioco chiamato Punta e cul, ispirato ad antiche usanze contadine, mentre a Tredozio, in provincia di Forlì, si svolgono la Sagra e il Palio dell'uovo, con giochi, battaglie e sfilate di carri allegorici. Anche a Cividale del Friuli, in provincia di Udine, si gioca al Truc, sfidandosi a veri e propri “colpi” di uova.

LO "SCOPPIO DEL CARRO" A FIRENZE

La colomba è la protagonista della famosa e antica celebrazione dello Scoppio del carro a Firenze.

Un carro viene trasportato da buoi bianchi e una colomba (in realtà un razzo dalle sembianze di colomba) incendia i fuochi d'artificio contenuti nel carro.

La tradizione vuol che se lo scoppio risulta perfetto per Firenze si preannuncia un anno positivo.

LA "MADONNA CHE SCAPPA" A SULMONA (AQ)

A Sulmona, in provincia dell'Aquila, un rito pasquale di origine medievale detto della Madonna che scappa si svolge tra l’acquedotto romano e il Monte Marrone; un corteo festoso percorre le vie della città accompagnato dal suono delle campane e da fuochi d’artificio.

...DI RITI E TRADIZIONI

RITI E TRADIZIONI DALLE ISOLE

Il rito della "Scrocifissione" a Oliena, in provincia di Nuoro, vede uomini e donne alla ricerca del Cristo Risorto per vari giorni in tutte le chiese del paese, fino a quando una statua di Cristo viene ritrovata il Sabato Santo. A Caltanissetta, in Sicilia, si assiste a un caratteristico rito risalente al tempo della dominazione spagnola di Enna, la Real maestranza, mentre a Trapani avviene la cosiddetta Processione dei misteri.

LA "CORSA DELL'ANGELO" A ISCHIA (NA)

Caratteristica anche la settimana Santa nelle due isole del Golfo di Napoli, Procida e Ischia, con celebrazioni di antiche origini. In particolare a Ischia ricordiamo la Corsa dell’Angelo che risale al 1600: la rappresentazione riproduce il momento dell’incontro tra la Madonna e il Figlio Risorto.

LA VIA CRUCIS DI ATRIPALDA (AV)

Ogni Venerdì Santo ad Atripalda, in provincia di Avellino, con entusiasmo e orgoglio viene messa in scena da tutta la comunità un’affascinante rievocazione della passione di Cristo chiamata Elì, elì, lemà sabachtanì (dall’ebraico: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”). Secondo un’antica tradizione locale, a impersonificare il ruolo di Gesù è sempre un giovane di nota famiglia atripaldese che si tramanda di padre in figlio questo ruolo. Dopo il processo nel Sinedrio e davanti a Pilato, si rappresenta la Via Crucis, che Gesù compie scalzo e caricato di una grande croce in legno. Dopo aver attraversato le principali strade cittadine, si arriva infine sulla collina di San Pasquale, poco fuori il centro della città, dove avviene la suggestiva scena della crocifissione.

DA NORD A SUD... PASSANDO PER LE ISOLE

▶ In base a quanto hai approfondito nelle due pagine precedenti, collega i riti e le tradizioni al luogo dove si svolgono.

▶ Esiste nel tuo territorio qualche rito o tradizione pasquale interessante? Racconta.

LA SACRA SINDONE

La parola Sindone deriva dal greco e significa “telo”. Nell’antichità con questo termine si indicava il lenzuolo utilizzato per avvolgere un defunto prima della sua sepoltura.

La Sacra Sindone è oggi il nome di una stoffa in lino che misura circa quattro metri di lunghezza e uno di larghezza, sulla quale c’è “impressa” un’immagine speculare: la parte frontale e quella dorsale di un uomo morto che aveva in precedenza subito delle torture.

I cristiani venerano in questa “immagine” la persona di Gesù Cristo, ritenendo che quel telo sia quello che ha avvolto il suo corpo deposto nel sepolcro.

• È un maschio adulto;

• È alto circa 175 cm;

• Ha la barba e i capelli lunghi fino alle spalle;

• Tiene le mani giunte sull’addome;

• Ha i piedi uno sopra l’altro;

• Tiene chiusi gli occhi.

UNA FORMAZIONE INSPIEGABILE

LO SAPEVI CHE... ?

I segni di una “passione”:

• sui piedi e sulle mani: le ferite dei chiodi;

• sul costato: la ferita della lancia;

• sulla testa: la corona di spine;

• sulle spalle: i segni di una flagellazione.

L’impronta presente sulla Sacra Sindone non è possibile ricrearla nemmeno in laboratorio e quello che è successo la notte della risurrezione di Gesù a Gerusalemme resta un grande mistero. È come ci fosse stato un potentissimo flash che, durato un istante, abbia sprigionato un’energia tale da imprimere in quel lenzuolo i segni dell’uomo avvolto in esso.

▶ Scopri in quale città italiana è custodita oggi la Sacra Sindone. Risolvi il rebus.

SOLUZIONE:

LA PERSONA DELLA SACRA SINDONE
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UN TELO A TORINO

Come hai scoperto, la Sacra Sindone è oggi custodita nel Duomo di Torino all’interno di una teca di vetro. È visibile ai fedeli durante alcuni periodi dell’anno, occasioni queste chiamate ostensioni.

▶ Scopri cosa significa la parola “ostensione” riscrivendo qui sotto le seguenti lettere in ordine inverso:

ITTUTAATARTSOM

SOLUZIONE:

Per i cristiani la Sacra Sindone non è un semplice dipinto e, a supporto di questa loro convinzione, da analisi fatte vi risultano presenti tracce di vero sangue umano. Inoltre sono stati ritrovati frammenti di polline derivato da una pianta che non cresce in Europa e che invece era presente in Palestina nei primi secoli. Altre persone sono invece dubbiose e pensano che la Sindone sia un “falso”, come uno degli altri esemplari che esistono al mondo. Ma va detto che, riguardo la Sacra Sindone di Torino, alcuni studi hanno accertato che nessun tratto presente è riconducibile a una qualsiasi forma di pennellata.

LA SINDONE: UN'AVVENTURA CONTINUA

La Sindone, recuperata probabilmente dai Crociati, come studierai l’anno prossimo, ha avuto una storia molto travagliata, caratterizzata da qualche incendio e molti spostamenti

II-X SECOLO

I-II SECOLO

La Sindone è a Gerusalemme.

La Sindone è a Edessa, attuale Turchia.

1453

I Savoia se ne impossessano e la portano nel loro Castello di Chambery, oggi Francia.

1532

La Sindone viene danneggiata a causa un incendio scoppiato al castello. Alcune monache la rattoppano (questi rattoppi oggi non si vedono più, sono stati tolti nel 2002).

1578

Re Emanuele Filiberto fa portare la Sacra Sindone a Torino.

1353

È portata in Francia e viene custodita nella Chiesa di Lirey.

1997

X-XII SECOLO

La Sindone è a Costantinopoli, l’attuale Istanbul, sempre in Turchia.

Un incendio divampa all’interno del Duomo di Torino, ma la Sindone, custodita in una cassa antiproiettili, ne esce intatta.

UN VELO A NAPOLI

▶ Scopri l’assoluta bellezza di quest’opera d’arte presente a Napoli, detta il Cristo velato, inserendo le seguenti parole al posto giusto nel testo.

▶ • passione • dettagli • bozzetto • origine • realismo • cappella • torture • crocifissione • modello • sculture • lavoro • trasparente

A Napoli, nella di San Severo della Chiesa di Santa Maria, chiamata “della Pietatella”, possiamo trovare una delle più belle e affascinanti dell’arte cristiana. L’opera risale al 1753 ed è frutto del genio di Giuseppe Sanmartino.

Il principe Raimondo di Sangro, per decorare la sua residenza, commissionò l’opera allo scultore Antonio Corradini, che però riuscì a fare solo il .

Il passò allora all’artista Giuseppe Sanmartino, che però non prese spunto da quel , ma lavorò daccapo al suo progetto dando a una nuova idea.

La splendida opera presenta un velo sul corpo di Cristo, ai piedi del quale sono adagiati i chiodi e la corona di spine usati per la .

Chi guarda l’opera può ben immaginare la di Gesù, dato che dinanzi agli occhi ha un velo che, più che coprire, svela le ferite, le subite e i segni dei chiodi. Impressionanti, da questo punto di vista, i , che mostrano l’assoluta eccellenza tipica del barocco.

▶ Ora mettiti alla prova tu: riproduci la scultura nel riquadro.

CREDERE O NON CREDERE?

Caravaggio, Incredulità di San Tommaso, 1601-1602, Potsdam (Germania).

Due discepoli di Gesù si dirigevano da Gerusalemme verso Gerico. Erano sconvolti per quello che era successo, rattristati dalla morte del loro Maestro. Gesù, senza svelarsi (nota come è dipinto in quest’opera), si fa loro compagno di viaggio, parla e discute con loro, si ferma ad Emmaus a cena e “spezza il pane”. Dinanzi a questo gesto gli occhi dei due discepoli si aprono e, finalmente, riconoscono che il loro compagno di viaggio è Gesù in persona. Egli, però, scompare dalla loro vista proprio in quel momento.

Dopo la risurrezione e le prime apparizioni di Gesù, non tutti però credettero che egli fosse risorto. Tra questi c'era l’apostolo Tommaso, detto Didimo che, forse troppo arrabbiato e deluso, non credeva a quello che gli dicevano i suoi amici.

Allora è Gesù stesso che si mostrò a lui, lasciandosi toccare nei segni dei chiodi e delle ferite, affinché Tommaso (osserva bene la sua espressione nel dipinto) potesse credere ed essere testimone della sua risurrezione.

Janet Brooks Gerloff, I discepoli di Emmaus, 1992, Aquisgrana (Germania).

I DISCEPOLI DI EMMAUS

I cristiani, ieri come oggi, portano a tutti la gioia dell’incontro con Gesù.

▶ Descrivi a parole tue l’opera d’arte, poi colorala rispettandone i colori.

Jacopo Bassano, La cena di Emmaus, 1537, Duomo di Cittadella (Padova).

LA FESTA DELL'ASCENSIONE

Dopo la sua risurrezione, Gesù apparve più volte ai suoi discepoli per un periodo di circa 40 giorni. Si parla, quindi, di apparizioni del Risorto. Con l’ultima apparizione, il giorno dell’ASCENSIONE, Gesù disse agli apostoli di dover tornare dal Padre e che il compito di annunciare l’amore di Dio ora spettava a loro.

Mentre lo guardavano, Gesù fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Atti degli Apostoli 1,10-11

▶ Trova le 5 differenze tra le due immagini.

DALLA BIBBIA
John Singleton Copley, Ascensione, 1775.

LA FESTA DI PENTECOSTE

Gesù sarebbe infatti tornato, “alla fine dei tempi”, dice la Scrittura. Ma, nel frattempo, serviva un aiuto, una presenza divina vicina ai fedeli. Ecco quindi il dono promesso dello Spirito Santo che, nel giorno di PENTECOSTE, scende su Maria e gli apostoli, riuniti nel Cenacolo.

Da quel momento, essi andarono in tutto il mondo a testimoniare la risurrezione di Gesù, figlio di Dio, il Messia promesso, venuto a portare nel mondo pace e amore per tutti.

Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

Atti degli Apostoli 2,2-4

▶ Dentro la parola “Pentecoste”, che viene dal greco antico, è nascosto un numero che indica i giorni che passano dalla risurrezione di Gesù al dono dello Spirito Santo. Scopri qual è risolvendo l’equazione.

SOLUZIONE:

(4 X 7) + (13 + 9) = _ _

LO SAPEVI CHE... ?

Con la Pentecoste inizia la sua missione la Chiesa, cioè la comunità dei cristiani. La vita di questa prima comunità è descritta nella Bibbia nel libro degli Atti degli Apostoli, come studierai il prossimo anno scolastico.

▶ Trova e cerchia i 3 intrusi nell'immagine.

I SIMBOLI DELLO SPIRITO SANTO

Durante il giorno di Pentecoste Gesù dona agli apostoli, riuniti nel Cenacolo, lo Spirito Santo. Nella Bibbia sono diversi i simboli per rappresentare lo Spirito Santo.

▶ Collega ciascuna voce in azzurro alla relativa immagine e al corrispondente passo biblico.

SOFFIA, ANIMA

E SOSPINGE.

Matteo 3,16

È PURA

E PORTA LA PACE.

ILLUMINA, RISCALDA

E TRASFORMA LE COSE.

Atti degli Apostoli 2,2

Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro.

Giovanni 3,5

Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.

LAVA, DISSETA

E DONA LA VITA.

Atti degli Apostoli 2,3

Gesù disse a Nicodemo: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio».

Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatté impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano.

NATURALE E SOPRANNATURALE

Spesso, nell’ambito della religione, gli elementi della natura sono utilizzati come “segni” e “simboli” di Dio e della sua azione. Alcuni, riferiti allo Spirito Santo, li hai approfonditi nella pagina precedente in modo guidato.

▶ Prova ora, da solo, a scrivere le caratteristiche naturali di questi altri elementi proposti e perché possono essere riferiti alla presenza o azione di Dio.

CARATTERISTICHE NATURALI SIMBOLOGIA RELIGIOSA

CARATTERISTICHE NATURALI SIMBOLOGIA RELIGIOSA

CARATTERISTICHE NATURALI SIMBOLOGIA RELIGIOSA

CARATTERISTICHE NATURALI SIMBOLOGIA RELIGIOSA

ENERGIA PULITA E SOSTENIBILE

“Energia pulita e accessibile” è in sintesi il goal numero 7 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo è quello che tutti i Paesi si impegnino per garantire a chiunque l'accesso all'energia, con sistemi efficienti, moderni e sostenibili.

Tutto ciò che produce energia si chiama fonte.

▶ Qui sotto trovi un elenco di vari tipi di energia esistenti e ai quali possiamo accedere. Collegali alla fonte corrispondente, poi colora.

▶ L’Agenda 2030 rappresenta così il goal numero 7. Secondo te cosa significa? Parlane in classe.

RACCONTA

E tu, cosa puoi fare? Ricorda di spegnere sempre la luce e di sfruttare il più possibile quella del sole. Quando puoi, usa la tua energia: fa’ una bella passeggiata o va’ in bici!

ENERGIA SOLARE

ENERGIA ELETTRICA

ENERGIA IDROELETTRICA

ENERGIA EOLICA

IL CORRIERE DELLA PALESTINA

TU E I TUOI COMPAGNI DIVENTERETE PER UN GIORNO GIORNALISTI E INVIATI SPECIALI NELLA PALESTINA DEL PRIMO SECOLO. INSIEME REALIZZERETE UN SERVIZIO APPROFONDITO SULLA VITA DI GESÙ PER SCRIVERE UN NUMERO SPECIALE DEL GIORNALE IMMAGINARIO IL CORRIERE DELLA PALESTINA.

1

2

La classe viene divisa in gruppi: a ciascun gruppo viene assegnato dall’insegnante un aspetto della vita di Gesù (natività, infanzia, battesimo, parabole, miracoli, Pasqua, Pentecoste).

Ciascun gruppo ricerca notizie e immagini che sembrano adeguate all’elemento assegnato (usando il libro di testo, la rete e altri sussidi).

3

4

Ciascun gruppo redige una pagina scritta (titolo, sottotitolo, testo, immagini, didascalie alle immagini).

Si raccolgono insieme tutte le pagine e, dopo averle disposte secondo un ordine cronologico riferito alla vita di Gesù, si conclude con una prima pagina che riporti la testata del giornale (Il Corriere della Palestina) e il sommario dei contenuti, citando la classe e l’anno scolastico in corso.

DOMENICA DI PASQUA

GIOVEDI SANTO (Eucaristia)

LA SETTIMANA SANTA

SABATO SANTO

A Pasqua muore e risorge.

SANTO

PENTECOSTE

Gesù dona lo Spirito santo.

GIOVEDI SANTO (Lavanda dei piedi)

CHIESA

Gli apostoli annunciano a tutti la buona notizia.

GESÙ È RISORTO

Gesù arriva a Gerusalemme per festeggiare la PASQUA EBRAICA.

Il giovedì Gesù celebra l'ULTIMA

con gli apostoli e lava loro i piedi.

CENA

Venerdì Gesù viene arrestato, processato e messo in croce.

Dopo tre giorni, la domenica di Pasqua,

Gesù RISORGE.

Gesù risorto appare ai discepoli e dopo quaranta giorni sale al cielo.

Nel giorno di PENTECOSTE Gesù dona lo SPIRITO SANTO.

▶ Vero o falso?

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Gesù entra a Gerusalemme accolto festosamente dalla gente.

Gesù celebra l’ultima sua cena con gli apostoli il mercoledì sera.

Giuda Iscariota fu l’apostolo che tradì Gesù.

Simone di Cirene aiutò Gesù a portare la croce.

Gesù muore la domenica di Pasqua ma risorge la sera.

Il fuoco è uno dei simboli dello Spirito Santo.

▶ Rispondi alle seguenti domande.

È il Natale o la Pasqua la festa principale dell’anno liturgico? Perché?

Cos’è la Sacra Sindone?

Cosa avviene il giorno di Pentecoste per i cristiani?

▶ Scegli la risposta corretta.

Cosa fa Gesù durante l’Ultima Cena?

□ Lava i piedi agli apostoli.

□ Racconta una parabola.

□ Moltiplica pani e pesci.

Chi era il procuratore romano al tempo di Gesù?

□ Re Erode.

□ Ponzio Pilato.

□ Caifa.

In quale località è stato sepolto Gesù?

□ Cafarnao.

□ Gerusalemme.

□ Nazaret.

Quale apostolo dubitò fortemente della risurrezione di Gesù?

□ Pietro.

□ Giuda Iscariota.

□ Tommaso.

Come si chiama la festa nella quale si ricorda Gesù risorto che torna al Padre?

□ Ascensione.

□ Quarantena.

□ Assunzione.

Cosa dona Gesù agli apostoli nel giorno di Pentecoste?

□ Lo Spirito Santo.

□ La Sacra Sindone.

□ Il pane e il vino consacrati.

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