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12 Che cosa sono le dislipidemie

Le dislipidemie sono un disturbo del trasporto dei lipidi.

Le tipologie di dislipidemie

Ipertrigliceridemie Quando si ha un incremento dei trigliceridi circolanti. Ipercolesterolemie Quando si ha un aumento del colesterolo totale circolante o delle LDL. Dislipidemia mista Quando si ha sia ipertrigliceridemia, sia ipercolesterolemia.

Che cosa sono le lipoproteine

I grassi sono idrofobi e, di conseguenza, non possono circolare liberamente nel sangue. Per muoversi nel flusso sanguigno devono essere inglobati in strutture sferoidali, le lipoproteine, che hanno sulla superficie molecole idrofile. Le lipoproteine sono costituite infatti da una parte lipidica interna (trigliceridi, colesterolo libero ed esterificato, fosfolipidi) e da una parte proteica esterna (apolipoproteina) che permette ai grassi di essere trasportati nel circolo ematico. Le lipoproteine in circolo sono: • chilomicroni; • VLDL (lipoproteine a bassissima densità); • IDL (lipoproteine a densità intermedia); • LDL (lipoproteine a bassa densità); • HDL (lipoproteine ad alta densità).

Valori normali di colesterolo

Colesterolo totale < 130 mg/dl (in soggetti con più di due fattori di rischio cardiovascolare) Colesterolo LDL < 160 mg/dl (in soggetti altrimenti sani) < 130 mg/dl (in soggetti con più di due fattori di rischio cardiovascolare) < 100 mg/dl (in soggetti già interessati da lesioni vascolari, diabetici o affetti da sindrome metabolica) Colesterolo HDL > 40 mg/dl (se alto è protettivo)

In particolare, le HDL rimuovono il colesterolo dai tessuti e limitano la penetrazione delle LDL al loro interno. Quindi: • le LDL rappresentano un rischio cardiovascolare; • le HDL, al contrario, svolgono un ruolo protettivo nei confronti degli eventi cardiovascolari.

Valori elevati di HDL circolanti giocano quindi un ruolo di protezione, mentre valori plasmatici bassi (< 35 mg/dl nell’uomo, < 45 mg/dl nella donna) rappresentano un rischio per gli eventi cardiovascolari.

In che cosa consiste la terapia dietetica

Per il trattamento delle dislipidemie si adotta una dieta ipolipidica, cioè a ridotto contenuto di lipidi alimentari. I lipidi alimentari sono infatti in grado di modificare i lipidi circolanti.

Acidi grassi saturi

Acidi grassi trans

Acidi grassi monoinsaturi

Colesterolo alimentare

Acidi grassi della serie omega-3

Acidi grassi della serie omega-6

Soprattutto quelli a lunga catena, se assunti in quantità superiori al 10% delle chilocalorie totali, determinano un incremento delle LDL circolanti.

Se assunti in dosi superiori a 5 g/die, determinano un incremento delle LDL e, contemporaneamente, una riduzione delle HDL.

Determinano una riduzione delle LDL e un lieve incremento delle HDL.

Se assunto in quantità superiori ai 300 mg/die e associato a un’assunzione elevata di grassi saturi, determina un incremento delle LDL.

Determinano una riduzione dei trigliceridi, svolgono un’attività antiaggregante (riduzione dell’aggregazione piastrinica), fluidificante del sangue e antinfiammatoria.

Determinano una riduzione delle LDL e, se assunti in dosi eccessive (> 7% delle chilocalorie totali), una diminuzione delle HDL, svolgendo un’azione pro-infiammatoria e pro-ossidante.

• Una dieta eccessivamente ricca di glucidi (> 60% delle chilocalorie totali) o di zuccheri semplici (> 15% delle chilocalorie totali) porta a un incremento dei trigliceridi circolanti. • La fibra solubile e gli steroli vegetali (i fitosteroli della soia) contribuiscono a ridurre i valori di colesterolo e trigliceridi circolanti.

ESERCIZIO 1 L’ipercolesterolemia non è una dislipidemia 2 L’ipertrigliceridemia è un incremento dei trigliceridi circolanti e del colesterolo 3 I grassi non possono circolare liberamente nel sangue 4 Le lipoproteine sono costituite da una parte lipidica esterna e da una parte proteica interna 5 I chilomicroni sono lipoproteine 6 Le lipoproteine HDL sono tra i fattori coinvolti nel rischio cardiovascolare 7 Le lipoproteine HDL limitano la penetrazione delle LDL nei tessuti 8 Le lipoproteine LDL rimuovono il colesterolo dai tessuti 9 Valori plasmatici elevati di lipoproteine HDL svolgono azione protettiva 10 La terapia dietetica delle dislipidemie prevede la riduzione dei lipidi alimentari 11 Gli acidi grassi saturi e gli acidi grassi trans in dosi superiori a 5 g/die aumentano le LDL 12 Gli acidi grassi monoinsaturi riducono le LDL e aumentano lievemente le HDL Raccordi interdisciplinari

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