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17 Quali sono le più comuni malattie del fegato

Il fegato svolge un ruolo fondamentale in tutti i processi che avvengono nell’organismo: è la sede della sintesi e del catabolismo delle proteine, della sintesi dei lipidi e delle lipoproteine, regola i meccanismi di glicogenolisi e neoglucogenesi e produce la bile, indispensabile per la digestione dei grassi. Vediamo di seguito quali sono le più comuni malattie del fegato (epatopatie).

Calcolosi della colecisti (o cistifellea)

Caratteristiche

I calcoli alla colecisti sono formazioni sferoidali che si formano nella cistifellea quando la concentrazione di colesterolo nella bile è elevata e si verifica un ristagno della bile, in seguito a una riduzione della risposta contrattile della cistifellea. I calcoli presenti nella cistifellea potrebbero, in seguito alla sua contrazione, incunearsi nel dotto coledoco impedendo il passaggio della bile che così inizia a “digerire” la cistifellea, determinando la sintomatologia dolorosa.

Fattori di rischio e dietoterapia

L’obesità è il primo fattore di rischio per la calcolosi, seguono le gravidanze e l’uso di contraccettivi orali. Anche l’alimentazione svolge un ruolo non trascurabile nella formazione dei calcoli: una dieta ricca in calorie, povera in fibra e ricca in glucidi raffinati determina una risposta insulinica esagerata e l’insulina provoca un aumento della sintesi epatica di colesterolo e della sua eliminazione con la bile, sovrasaturandola. I grassi polinsaturi stimolerebbero la contrattilità della cistifellea più dei grassi saturi, mentre i monoinsaturi avrebbero una attività intermedia.

Steatosi epatica

Caratteristiche

È un’alterazione benigna e reversibile del tessuto epatico determinata dall’accumulo di trigliceridi in quantità superiore al 5% del peso del fegato.

Fattori di rischio e dietoterapia

Le cause sono l’abuso di alcol, l’obesità, l’apporto calorico eccessivo rispetto al fabbisogno e l’assunzione elevata di zuccheri semplici e alcune patologie metaboliche (dislipidemia, diabete di tipo 2). L’obiettivo dietoterapico è rappresentato dal raggiungimento e mantenimento di un peso corporeo adeguato. La dieta, moderatamente ipocalorica, va associata ad attività fisica.

Cirrosi epatica

Caratteristiche

Nella cirrosi epatica si assiste a una progressiva perdita della capacità funzionale del fegato come conseguenza del processo infiammatorio cronico che porta a fibrosi del tessuto. Si deve distinguere la cirrosi epatica compensata da quella scompensata: quest’ultima si accompagna ad ittero (pelle e sclera gialle), ascite (versamento di acqua nella cavità peritoneale) ed encefalopatia epatica (caratterizzata da confusione mentale e alito ammoniacale).

Fattori di rischio e dietoterapia

La dieta diventa parte integrante della terapia della cirrosi. Nella fase di compenso, la dieta deve essere equilibrata, senza restrizioni particolari per evitare l’instaurarsi di malnutrizione, presente nel 30-60% dei pazienti cirrotici. Divieto assoluto è posto naturalmente nei confronti di fumo e alcol, che vanno eliminati del tutto.

Le epatiti acute, infine, insorgono per infezione virale (virus dell’epatite, Citomegalovirus, Herpes simplex) o in reazione a un agente tossico.

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