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I lussuriosi

Mi disse: “Andiamo, è lungo questo viaggio e sarà pieno di enorme disagio”. Un po’ più sotto c’è il secondo cerchio e un terribile mostro tende il suo orecchio, a chi confessa tutti i peccati fatti in vita che prima di pentirsi era già finita. Minosse, metà toro e metà uomo, non conosce la pietà e il perdono e, ringhiando di rabbia, urla severo: “Dimmi tutte le colpe, dimmi il vero!” Dopo questa tremenda confessione, decide per ognun la postazione e, con la coda più volte attorcigliata, dà inizio a quella rovinosa caduta. “Avanti un altro!” urla, ed è il mio turno, ma lui mi dice: “Togliti di torno! Non è il momento e nemmeno ti conviene, quaggiù si soffron le più grandi pene”. In questo luogo qualcosa mi colpisce: qual è la forza che nel dolore unisce? Vedo due spiriti dal vento trasportati, restano sempre uniti ed abbracciati. Chiedo al Maestro, che svela a me il mistero: Amore è quella forza, Amore vero: Francesca e Paolo son quelli che hai davanti e nella vita furon clandestini amanti.

Presi da forte e indomabile passione, contro chiunque fu la loro unione e adesso stanno qui tra i lussuriosi trascinati da uragani spaventosi.

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