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L’ultima pena

Stare avvolti da queste alte fiamme segna fine di tutte le condanne: qui si brucia fino all’ultimo residuo di un peccato brutto e ora antico. Un angelo lucente ancor ci accoglie, finalmente l’ultima P questi mi toglie; però dice che, se vogliam passare, pure noi, come tutti, dobbiam bruciare. Resto fermo, un poco titubante, non mi pare sia molto incoraggiante e, pure se Virgilio mi rassicura, non vedo una buona sorte futura.

“Questa fiamma è molto speciale, non brucerà, farà solo un po’ male”: così dice il Maestro ed io gli credo, ma il motivo di provare non lo vedo. Lui però dice che, se io non provo, mai più la mia Beatrice vedo e trovo, e mi getto, a quel punto, tra le fiamme: supererei per lei le più atroci condanne. Solo per avere l’assoluta certezza di andare incontro a tanta bellezza, supererò questo muro infuocato per rivedere chi tanto io ho amato.

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