Pepper SCIENZE 3

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3 e la Scuola nel Parco

SCIENZE

e TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE

LO STORYTELLING Le Scienze a tutto campo

Il metodo scientifico sperimentale 5 Viventi e non viventi 6 I regni della natura 8 Gli ecosistemi 9 A TU PER TU... NEL MONDO DELLE SCIENZE

SCIENZE CON… LO STORYTELLING

Goodall, primatologa 12 Vertebrati e invertebrati 13 Scheletri a confronto 14 I vertebrati 16 È un insetto?

17 Come si riproducono gli animali?

18 Di che cosa si nutrono gli animali?

19 Abili cacciatori

20 Strategie di difesa

21 Dalla parte degli animali

• EDUCAZIONE CIVICA

22 Differenze di genere 24 A TU PER TU... NEL MONDO DEGLI ANIMALI

Frottage… di cortecce 29 Classifichiamo i vegetali

30 Come nasce un vegetale?

32 I vegetali si nutrono?

34 I vegetali respirano?

35 Come si riproducono i vegetali?

36 Seminiamo!

37 Le parti della pianta

Contenuti digitali del volume

38 Gli alberi nelle quattro stagioni

40 Dalla parte delle piante •

EDUCAZIONE CIVICA

41 Dalla pianta alla tavola

42 Tanti tipi di frutto

44 A TU PER TU... NEL MONDO DEI VEGETALI

NEL MONDO DELLA MATERIA

46 FARE SCIENZE CON… LO STORYTELLING

Prometeo e il fuoco

48 Il calore e i materiali • TECNOLOGIA

50 L’aria

51 L’acqua

52 Dalla parte dell’acqua •

EDUCAZIONE CIVICA

53 L’acquedotto • TECNOLOGIA

54 Le centrali idroelettriche • TECNOLOGIA

55 Gli stati della materia

56 La Scienza in cucina

58 Soluzioni e miscugli

60 Tipi di terreno

62 A TU PER TU... NEL MONDO DELLA MATERIA

ESERCIZI i MIEI e MAPPE le MIE 64 Viventi e non viventi

65 Vertebrati e invertebrati

66 Gli insetti 67 Gli animali MAPPA

68 Come si nutrono i vegetali

69 Come si riproducono i vegetali

70 Le piante MAPPA

71 Il calore, l’aria, l’acqua 72 Il calore, l’aria, l’acqua MAPPA

MONDO DELLE SCIENZE

LE SCIENZE A TUTTO CAMPO

Ciao! Sono Aristotele, uno dei primi scienziati della Storia. Mi chiamano filosofo, cioè “amante della conoscenza”. Infatti, è dal sentimento di meraviglia che nasce il desiderio di conoscere il mondo.

Ho scoperto che tutte le cose sono fatte di elementi più piccoli che le compongono.

Mi chiamo Niccolò Copernico e sono stato astronomo e matematico. Ho imparato a usare la geometria per descrivere ciò che vedevo nel cielo. Penso che sia la Terra a ruotare intorno al Sole. In realtà è un’idea molto antica, ma nessuno, ahimè, ora ci crede.

A che cosa ti fa pensare la parola Scienze? Di che cosa si occupano le Scienze? Di quale scienziato o scienziata conosci il nome e i suoi studi?

PARLIAMONE

STORYTELLING FARE SCIENZE CON… LO

Io sono Maria Sibylla Merian, una naturalista anche molto brava nel disegno e nella pittura.

Fin da bambina mi piaceva osservare le piante e gli insetti e scoprirne le caratteristiche. Nella mia vita, ho studiato il comportamento delle farfalle e ho fatto lunghi viaggi per conoscere nuove specie di piante e animali.

Ciao! Sono Rosalind Franklin e mi sono occupata di chimica. Ho lavorato allo studio del DNA, cioè la struttura che si trova in tutte le cellule del nostro corpo e che contiene tutte le informazioni che ci riguardano.

Ho usato i raggi X per scattare

una foto a un frammento di DNA e ho scoperto che la sua struttura ha la forma di un’elica.

Esistono tante Scienze, ognuna delle quali studia un diverso aspetto della natura:

• la fisica studia la materia e i suoi cambiamenti;

• la chimica studia le sostanze;

• la biologia studia gli esseri viventi;

• la botanica studia le piante;

• l’ anatomia , una branca della biologia, studia la struttura degli organismi viventi, quindi anche del corpo umano;

• la geologia studia il pianeta Terra nella sua formazione ed evoluzione;

• la zoologia studia gli animali;

• l’ astronomia studia l’Universo e i corpi celesti.

IL METODO SCIENTIFICO SPERIMENTALE

Quando gli scienziati e le scienziate intendono scoprire qualcosa, seguono alcuni passaggi:

1 osservano un fenomeno e si pongono delle domande;

2 formulano un’ipotesi, cioè provano a trovare una risposta alla loro domanda;

3 conducono un esperimento per scoprire se l’ipotesi è vera o no;

4 dopo aver svolto l’esperimento, analizzano i risultati;

5 se l’ipotesi è esatta, elaborano una conclusione e, quindi, trovano una risposta alla loro iniziale domanda; se invece l’esperimento non conferma l’ipotesi, ne formulano una diversa e fanno un nuovo esperimento.

DOMANDA

Che cosa succede se riempi un bicchiere d’acqua e lo capovolgi? E se appoggi un cartoncino sopra il bicchiere pieno d’acqua e lo capovolgi, che cosa succederà?

FASE DELL’IPOTESI

Scrivi le tue ipotesi rispetto a ognuna delle due domande.

Nel primo caso

Nel secondo caso

FASE DELL’ESPERIMENTO

Metti in pratica le situazioni. Scrivi le tue osservazioni.

Nel primo caso

Nel secondo caso

FASE DELLA CONCLUSIONE

Le tue ipotesi erano corrette? SÌ NO

Secondo te, perché nel primo caso l’acqua è fuoriuscita dal bicchiere e nel secondo caso no?

PARLIAMONE

VIVENTI E NON VIVENTI

Osserva, indica con una X gli esseri viventi e spiega perché lo sono.

Gli esseri viventi sulla Terra sono tantissimi. Hanno caratteristiche molto diverse tra loro, ma tutti compiono un ciclo vitale: nascono; crescono e si muovono; si nutrono ricavando cibo dall’ambiente e respirano ossigeno dall’aria o dall’acqua; si riproducono, cioè generano dei piccoli, simili a loro; alla fine della loro vita, muoiono.

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva il ciclo vitale della farfalla e completa. La larva della farfalla nasce da un . Si nutre mangiando le , respira ossigeno dall’aria e man mano cresce, fino a diventare un che si costruisce un bozzolo, diventando e poi . Dopo alcune settimane, esce una che vive pochi giorni, ma prima di morire si riproduce deponendo sulle foglie le sue uova.

I miei esercizi, p. 64

gocce d’acqua
quercia
ghiaia
carbone
coccinella
carote
girasole
lombrico

I REGNI DELLA NATURA

Tutti gli esseri viventi, a seconda delle loro caratteristiche, possono rientrare in uno di questi cinque regni

REGNO DEGLI ANIMALI

È molto numeroso perché comprende moltissime specie. Anche l’essere umano fa parte del regno degli animali. È formato da organismi che si cibano di altri esseri viventi (eterotrofi) e possono essere carnivori, erbivori o onnivori. Per questo motivo, sono definiti consumatori: si cibano di animali o vegetali che trovano nel loro ambiente di vita.

REGNO DEI VEGETALI

È formato da tutti quegli organismi che sono in grado di produrre da soli il proprio nutrimento (autotrofi), partendo da sostanze inorganiche, cioè che non sono parti del corpo di altri esseri viventi, come l’aria, l’acqua o i minerali. Per questo motivo, i vegetali sono chiamati produttori: producono il cibo per sé e per gli animali erbivori.

REGNO DEI FUNGHI

Di questo regno fanno parte i funghi, i lieviti e le muffe. Sono organismi che non sono in grado di produrre da soli il proprio nutrimento (eterotrofi), anche se sono composti da cellule vegetali.

REGNO DELLE MONERE

REGNO DEI PROTISTI

È composto da organismi unicellulari (cioè minuscoli e semplici, formati da una sola cellula) che vivono nell’acqua. Sono visibili solo al microscopio. Fanno parte di questo regno le diatomee e i protozoi.

Di questo regno fanno parte i batteri e le alghe azzurre. Anche le monere sono visibili solo al microscopio. I batteri sono molto piccoli e hanno forme diverse. Alcuni provocano malattie, altri aiutano la digestione degli alimenti, altri ancora decompongono le sostanze organiche (per esempio dopo la morte di un altro essere vivente).

Per questo motivo, sono definiti organismi decompositori

PER CAPIRE

STUDIARE

Completa la tabella: per ogni regno, scrivi il nome di almeno due esseri viventi.

Regno degli animali

Regno dei vegetali

Regno dei funghi

Regno dei protisti

Regno delle monere

GLI ECOSISTEMI

Gli esseri viventi vivono in stretto contatto l’uno con l’altro e interagiscono tra loro nell’ambiente in cui vivono, anche con gli elementi inorganici (cioè non viventi) che trovano intorno a loro, come l’acqua, il suolo, la luce, l’aria.

Nessun essere vivente può vivere da solo. In tutti gli ambienti, ogni animale e ogni pianta è utile agli altri e dagli altri ricava elementi indispensabili per la sua vita.

L’insieme di relazioni che si creano tra viventi e non viventi che abitano uno stesso ambiente viene chiamato ecosistema: tutti dipendono gli uni dagli altri e interagiscono tra loro.

Gli ecosistemi della Terra sono tantissimi: lo stagno, il deserto, la palude, la savana, la foresta e così via.

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva il disegno che rappresenta l’ecosistema lago e rispondi sul quaderno.

• Quali sono gli esseri viventi e quali i non viventi?

• In quale elemento vivono i pesci?

• E le libellule?

• E le rane?

• Chi sono i consumatori?

• Chi sono i produttori?

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagina di riferimento: 4

1 Ordina le fasi del metodo scientifico sperimentale. Numera da 1 a 6.

Formulazione di un’ipotesi

Esperimento

Pagine di riferimento: 6-7

Conclusioni

Analisi dei risultati

2 Indica con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).

• I consumatori sono solo gli animali erbivori. V F

• I vegetali sono produttori. V F

• I batteri sono decompositori. V F

• I funghi appartengono al regno vegetale. V F

• I protisti sono organismi unicellulari. V F

• Le monere sono decompositori. V F

• Gli animali sono autotrofi. V F

Pagina di riferimento: 8

3 Completa il testo con le parole elencate.

Osservazione

Domanda

aria • Terra • relazioni • ecosistema • viventi • ambiente • interagire

In ogni del pianeta , ci sono tanti esseri , ma anche elementi non viventi come , acqua, terra.

L’ è l’insieme dei viventi e dei non viventi di uno stesso ambiente, ma soprattutto delle che li legano. Tutti gli esseri viventi di un determinato ecosistema hanno necessità di e, per trovare il cibo, entrano in relazione tra loro.

MONDO DEGLIANIMALI

JANE GOODALL, PRIMATOLOGA

C’era una volta, in Inghilterra, una bambina che sognava di andare in Africa a vivere con gli animali. Si chiamava Jane. Quando diventò grande, realizzò il suo sogno: andò in Tanzania, prese taccuino e binocolo e si dedicò a studiare gli scimpanzé nel loro habitat naturale. All’inizio fu difficile. Gli scimpanzé scappavano non appena lei era nei paraggi. Ma Jane continuò ad andare nello stesso posto, ogni giorno alla stessa ora.

Alla fine, gli scimpanzé la fecero avvicinare. Ma per Jane non era abbastanza: lei voleva fare amicizia. Così si inventò il “club delle banane”. Ogni volta che andava a trovarli, portava un casco di banane e lo mangiava insieme a loro.

A quel tempo, si sapeva poco degli scimpanzé. Alcuni scienziati avevano provato a studiarli da lontano, usando dei binocoli. Altri li studiavano da vicino, ma nelle gabbie. Jane, invece, passava ore in loro compagnia. Cercò di parlare con loro con grida e grugniti. Si arrampicò sugli alberi e mangiò lo stesso cibo che mangiavano loro.

Scoprì che gli scimpanzé hanno dei rituali, che usano attrezzi e che il loro linguaggio comprende almeno venti suoni diversi. Scoprì perfino che non sono vegetariani.

Una volta, Jane trovò uno scimpanzé ferito e se ne prese cura finché non guarì. Quando lo lasciò libero, prima di tornare nella foresta, lo scimpanzé si voltò e le diede un lungo e tenero abbraccio quasi come per dire: “Addio e grazie”.

E. Favilli - F. Cavallo, Storie della buonanotte per bambine ribelli adatt., Mondadori

FARE SCIENZE CON… LO

STUDIARE PER CAPIRE

Sottolinea nel testo, con i colori indicati dai quadratini, le informazioni necessarie per rispondere alle domande.

Jane Goodall fu una grande scienziata che studiò per lungo tempo gli scimpanzé.

Che cosa fece di diverso, rispetto agli altri scienziati?

Che cos’era il “club delle banane”?

Che cosa scoprì di nuovo sugli scimpanzé?

CAPIRE PER OSSERVARE

Per ogni fotografia, riscrivi con parole tue la parte del testo alla quale si può riferire.

VERTEBRATI E INVERTEBRATI

PARLIAMONE

Osserva come sono stati raggruppati gli animali qui sotto, poi individua e spiega il criterio utilizzato.

GRUPPO A

farfalla

polpo

In zoologia, gli animali sono classificati in due grandi categorie:

• i vertebrati, cioè tutti gli animali che possiedono la colonna vertebrale e lo scheletro interno, formato dalle ossa;

• gli invertebrati, cioè tutti gli animali che non possiedono la colonna vertebrale e lo scheletro interno: hanno un corpo molle, a volte protetto da gusci, conchiglie o “corazze”.

I miei

Rispondi sul quaderno.

• Tu appartieni alla categoria dei vertebrati o degli invertebrati? Perché?

• Riesci a sentire su di te parti del tuo scheletro? Quali? Dove?

• Dove si trova la tua colonna vertebrale?

• Quali ossa del tuo scheletro conosci e dove si trovano?

chiocciola
lucertola
mosca rondine
canguro
renna
formica ippocampo
cozza
squalo
rana
pavone
medusa
stella marina
GRUPPO B
CAPIRE

PARLIAMONE

SCHELETRI A CONFRONTO

Osserva gli scheletri e le colonne vertebrali di questi animali vertebrati.

Quali somiglianze e quali differenze noti?

leopardo

alligatore

rana

falco

trota

Lo scheletro del leopardo è robusto e pesante: gli permette di camminare e correre su quattro zampe.

Lo scheletro dell’alligatore ha una colonna vertebrale molto lunga e flessibile che gli permette di spostarsi quasi strisciando.

Lo scheletro della rana ha le ossa degli arti posteriori più sviluppate che le permettono di muoversi a salti.

Lo scheletro del falco è molto leggero: è fatto di ossa sottili, che rendono più facile il volo; inoltre, le ossa delle ali sono molto lunghe e sviluppate.

Lo scheletro della trota permette al pesce di muoversi più facilmente in acqua e di nuotare muovendo la coda

I VERTEBRATI

Le differenze tra gli scheletri dei diversi animali vertebrati permettono di raggrupparli in cinque categorie

MAMMIFERI

Hanno lo scheletro molto robusto che permette di sostenere anche un peso molto grande. Possono muoversi molto facilmente su quattro zampe oppure su due (come l’essere umano). I mammiferi si riproducono sviluppando il proprio piccolo all’interno del corpo della femmina.

Quando il piccolo nasce, lo allattano attraverso le mammelle

La maggior parte dei mammiferi ha il corpo ricoperto di peli e tutti respirano attraverso i polmoni

Le balene, le orche e i delfini sono mammiferi marini: respirano con i polmoni e allattano i loro piccoli.

Hanno una colonna vertebrale molto lunga e flessibile che, spesso, li fa muovere strisciando.

Respirano attraverso i polmoni e si riproducono con le uova RETTILI

Hanno uno scheletro sottile e flessibile, adatto al nuoto, con una coda sviluppata

Vivono nell’acqua e quindi respirano attraverso le branchie, che permettono loro di ricavare ossigeno dall’acqua. Si riproducono con le uova

ANFIBI

Il loro scheletro è più robusto di quello dei pesci e quindi più adatto a sostenere il loro corpo anche fuori dall’acqua. Gli anfibi da piccoli vivono nell’acqua, hanno la coda e respirano attraverso le branchie. Crescendo, subiscono una trasformazione e vanno a vivere sulla terraferma. Vivendo fuori dall’acqua, i soggetti adulti respirano attraverso i polmoni. Si riproducono con le uova

UCCELLI

Hanno uno scheletro molto leggero perché fatto da ossa cave, cioè vuote. Respirano attraverso i polmoni e si riproducono con le uova. Possiedono le ali e hanno il corpo ricoperto di penne e piume

FARE PER IMPARARE

Scegli un vertebrato a tuo piacere, disegnalo su un foglio in tutti i suoi particolari o procurati una sua foto e scrivi in modo dettagliato le sue caratteristiche. Con tutti i fogli realizzati, insieme ai compagni e alle compagne, prepara un fascicolo organizzato in base alle cinque categorie nelle quali vengono raggruppati i vertebrati.

È UN INSETTO?

PARLIAMONE

Osserva le immagini. Quali sono insetti? Quali non lo sono? Spiega il perché descrivendone le caratteristiche.

Gli insetti sono il gruppo di animali più numeroso sulla Terra. Sono invertebrati, hanno sei zampe, le antenne sul capo e spesso anche le ali. Il loro corpo è composto da tre parti: capo, torace e addome Si riproducono attraverso le uova

Osserva il grillo talpa e spiega con parole tue perché è un insetto, poi osserva la tarantola e spiega con parole tue perché non è un insetto.

lombrico
farfalla vanessa
ragno crociato
capo addome
torace
vespa

COME SI RIPRODUCONO GLI ANIMALI?

PARLIAMONE

Osservando il ciclo vitale della farfalla a pagina 5, è evidente che la sua riproduzione avviene tramite uova.

Oltre agli insetti, quali sono altri animali che si riproducono attraverso le uova?

In quali altri modi si possono riprodurre gli animali?

Gli animali si riproducono in modi diversi.

Gli animali che si riproducono attraverso le uova vengono chiamati ovipari. Le uova possono essere robuste e dotate di guscio, come quelle di uccelli e rettili, oppure piccole e molli, come quelle di pesci e insetti. Il piccolo appena nato è autonomo, cioè in grado di muoversi e nutrirsi anche senza le cure dei genitori.

I mammiferi si riproducono sviluppando il piccolo all’interno del corpo della femmina, che lo partorisce vivo. Per questo motivo, vengono chiamati vivipari. Il piccolo appena nato, per alcuni mammiferi, è già in grado di muoversi da solo, ma per il primo periodo di vita viene allattato dalla mamma.

Altri animali, come la vipera, lo squalo, il boa constrictor, il cavalluccio marino si riproducono attraverso le uova che però non vengono deposte all’esterno. La femmina trattiene le uova nella sua pancia per un periodo e, quando si schiudono, i piccoli escono e sono già in grado di sopravvivere da soli. Questi animali vengono chiamati ovovivipari.

Il pulcino nasce dalle uova.

La mucca è un mammifero.

BIBLIOTECHI AMO

B. Teckentrup, L’uovo, UovoNero

Che cosa c’è di più semplice di un uovo? Tanti diversi tipi di uova, con moltissime informazioni curiose e divertenti!

DI CHE COSA SI NUTRONO GLI ANIMALI?

PARLIAMONE

Osserva la dentatura dei due mammiferi qui a lato.

Quali differenze osservi? Secondo te, perché le dentature sono così diverse?

Gli animali, in base a ciò che mangiano, possono essere erbivori, carnivori oppure onnivori

La zebra ha i denti piatti, larghi e taglienti perché è erbivora: deve strappare e masticare a lungo i vegetali di cui si nutre.

La tigre ha i denti molto lunghi e affilati, perché è carnivora: con essi deve strappare la carne di cui si ciba.

L’essere umano, invece, ha sia denti affilati (incisivi e canini), adatti a strappare la carne, sia denti piatti e larghi (molari) più adatti a sminuzzare: infatti è onnivoro, cioè si ciba sia di carne sia di vegetali.

PARLIAMONE

Osserva la forma del becco di questi uccelli. Secondo te, perché sono così diversi?

Il passero è granivoro, cioè si ciba di granellini e briciole, perciò ha un becco molto sottile e corto

Il picchio è insettivoro, cioè si ciba di insetti che deve catturare nei buchi dei tronchi: ecco perché il suo becco è lungo e sottile.

Il falco è un rapace e quindi è carnivoro: il suo becco è appuntito e ricurvo, caratteristiche più adatte per strappare la carne delle prede di cui si ciba.

tigre
zebra
picchio
passero falco

ABILI CACCIATORI

Gli animali che, per cibarsi, vanno a caccia di altri animali vengono chiamati predatori, mentre chi viene cacciato dai predatori viene chiamato preda. I predatori utilizzano diverse tecniche per cacciare. Molti ricorrono alla tecnica dell’agguato, rimanendo fermi in attesa di una preda, come nel caso delle vipere che aspettano il passaggio dei topi. Altri invece, come i lupi, percorrono molti chilometri al giorno alla ricerca di cibo. L’opossum ha una tecnica davvero curiosa: si finge morto rimanendo immobile sdraiato per terra. Quando la preda si avvicina, la assale. Altri predatori inseguono la preda a lungo e aspettano che si stanchi, come per esempio gli squali bianchi.

CAPIRE PER OSSERVARE

Gli esseri viventi che vivono in un ecosistema sono legati dalla necessità di nutrirsi. Essi formano una rete alimentare.

Osserva l’immagine di una rete alimentare, stabilisci il significato delle frecce, poi rispondi sul quaderno.

• Quali sono gli animali carnivori?

• Quali sono gli animali erbivori?

• Chi sono le prede dell’aquila?

• Chi sono le prede del lupo?

• Chi sono i predatori del coniglio?

• Chi sono i predatori della volpe?

lupo
vipera

STRATEGIE DI DIFESA

Per difendersi dai predatori, gli animali hanno escogitato diverse strategie di difesa

IL MIMETISMO

Alcuni animali sono in grado di mimetizzarsi con l’ambiente in cui vivono: il loro corpo, infatti, ha i colori o la forma degli elementi naturali che li circondano. In questo modo, i predatori li trovano difficilmente, perché li scambiano per elementi della natura e non li vedono. Alcuni esempi di animali che utilizzano il mimetismo sono l’insetto foglia, il geco, che ha gli stessi colori della roccia, e la lepre bianca, che si nasconde tra la neve.

IL LETARGO

Alcuni mammiferi, come il ghiro, l’orso, la marmotta, il riccio, ma anche coccinelle, chiocciole, serpenti, lucertole, durante i mesi più freddi vanno in letargo, cioè si nascondono nelle loro tane e passano molto tempo chiusi al caldo a dormire. Questa è una strategia per difendersi dalle condizioni climatiche, altrimenti rischierebbero di morire.

LA MIGRAZIONE

Alcuni uccelli (rondini, cicogne, aironi), per fronteggiare i mesi più freddi, migrano, cioè si spostano anche per molti chilometri in cerca di luoghi con una temperatura più calda o un clima più favorevole. In primavera, poi, ritornano nei luoghi che avevano lasciato.

rondini

Spiega con parole tue in che cosa consistono il mimetismo, il letargo, la migrazione.

insetto foglia
lepre bianca ghiro

CIVICA EDUCAZIONE

COSTITUZIONE

Curare gli ambienti, rispettare i beni pubblici e privati così come le forme di vita (piante, animali) che sono state affidate alla responsabilità delle classi.

DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

Nel 1998, un’associazione animalista britannica decise di istituire il 10 dicembre la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali, per sensibilizzare le persone sul fatto che i diritti devono essere estesi a tutti gli esseri viventi, quindi anche agli animali.

La Dichiarazione dei Diritti degli Animali è stata scritta nel 1978 e stabilisce alcune libertà che devono essere assicurate a tutti gli animali:

libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione;

libertà di avere un ambiente fisico adeguato;

libertà da malattie, ferite e traumi, attraverso la prevenzione e la cura;

libertà di manifestare i comportamenti tipici della propria specie;

libertà dalla paura e dalla sofferenza.

FARE PER IMPARARE

Che cosa possiamo fare in pratica per tutelare i diritti degli animali? Ecco alcune idee:

• rinunciamo a forme di divertimento che prevedono lo sfruttamento e il maltrattamento di animali, come circhi o zoo;

• scegliamo vestiti che non abbiano inserti in pelle, pelliccia o piume d’oca.

Lavorando in un piccolo gruppo, prepara una locandina di sensibilizzazione a difesa dei diritti degli animali. Segui i suggerimenti.

Decidete insieme:

• il titolo della locandina;

• quale tipo di immagine mettere;

• una breve frase che spieghi il significato dell’immagine che avete scelto;

• dove collocare il titolo, l’immagine e la frase di sensibilizzazione;

• come realizzare la locandina (tutta a mano? Al computer?);

• chi fa cosa (scelta dei ruoli);

• dove appendere le locandine in modo da essere visibili al maggior numero di persone.

DIFFERENZE DI GENERE

PER OSSERVARE

CAPIRE

Osserva queste immagini che ritraggono diverse specie di animali.

Quali differenze noti tra gli esemplari della stessa specie?

leone e leonessa

fuco e ape regina

coppia di pavoni coppia di guppy

Gli animali della stessa specie spesso presentano delle differenze che permettono di riconoscere facilmente le femmine dai maschi. Queste differenze hanno delle funzioni molto importanti a livello riproduttivo.

Nei guppy e nelle api la femmina è un po’ più grande e robusta del maschio. Questo accade perché le femmine producono le uova all’interno dell’addome e, più questa parte del corpo è grande, più sarà facile produrre un numero maggiore di uova.

In alcune specie, i maschi sono più vistosi e colorati delle femmine. Per esempio, lo si può notare nei pavoni, nei leoni e nei guppy. In questi casi, il maschio deve attrarre la femmina rendendosi più “bello”, appariscente e forte.

I maschi di alcune specie devono lottare tra loro per potersi riprodurre con una o più femmine. Questo è il caso dei cervi, che hanno lunghe corna proprio per lottare tra loro: il più forte e abile conquisterà la femmina.

Ci sono però animali in cui le differenze tra i generi non sono così evidenti, se non per quanto riguarda gli organi maschili e femminili.

In certi casi, addirittura, maschi e femmine sono completamente identici, come nel caso delle chiocciole. Infatti, le chiocciole sono animali ermafroditi, cioè possono essere contemporaneamente sia maschi sia femmine: possiedono infatti sia gli organi di riproduzione maschili sia quelli femminili.

coppia di cervi

coppia di chiocciole

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva la coppia di merli, descrivili e, in base alla differente “vistosità”, individua chi è il maschio e chi la femmina.

Osserva la coppia di grilli, descrivili e spiega il motivo per cui il grillo femmina è più grande del grillo maschio.

DEGLI ANIMALI

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagine di riferimento: 12-15

1 Indica con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).

• In base alla presenza o all’assenza di uno scheletro interno, gli animali si dividono in cinque categorie. V F

• I vertebrati si chiamano così perché sono dotati di colonna vertebrale. V F

• Alcuni invertebrati sono protetti esternamente da un guscio, una conchiglia o una specie di corazza. V F

• Gli invertebrati hanno il corpo molle. V F

• Tutti i vertebrati sono mammiferi. V F

• Tutti i mammiferi sono vertebrati. V F

• Solo gli insetti sono invertebrati. V F

Pagina di riferimento: 13

2 In ogni immagine, ripassa in colore la colonna vertebrale.

Pagine di riferimento: 12-15

3 Classifica gli animali in vertebrati (V ) e invertebrati (I).

Pagine di riferimento: 14-17

4 Collega ogni caratteristica alla categoria animale corrispondente.

Hanno le ossa cave.

Allattano i cuccioli per mezzo delle mammelle.

Sono invertebrati.

Sono ovipari.

Respirano attraverso le branchie.

Respirano attraverso i polmoni.

Sono vivipari.

Sono vertebrati.

Pagina di riferimento: 18

5 Scrivi la definizione di ogni termine e il nome di almeno un animale.

DEFINIZIONE

animale onnivoro

animale erbivoro

animale carnivoro

MAMMIFERI
tartaruga medusa
rana
farfalla ippocampo

NEL MONDO DEI VEGETALI

Le cortecce sono mappe

Le cortecce sono pelli tatuate che nascondono una vita interessante.

Le cortecce sono mappe complicate sempre aperte sotto gli occhi della gente. Le cortecce sono carte decorate ben avvolte sul regalo delle piante.

Fiore, stelo

Fiore, stelo testa verso il cielo.

Fiore, foglia piede sulla soglia. Fiore, pianta polline che canta. Fiore, cuore che non fa rumore.

Foglie d’arte

Chi pensa che una foglia sia finita quando cade dall’albero si sbaglia: inizia in quel momento un’altra vita nel vento che la culla e la sventaglia e la soffia in giro da ogni parte per farne una nuova opera d’arte.

C. Carminati, Quattro Passi, Lapis

PIANTE… IN POESIA

PER CAPIRE

STUDIARE

La poetessa considera la pianta come un “regalo” avvolto in una carta speciale. Secondo te, perché la pianta è un regalo?

FARE SCIENZE CON… LO

STORYTELLING

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva le cortecce degli alberi che vivono nella zona in cui abiti, toccale, annusale. Che cosa ti ricordano?

Osserva dal vero o da una fotografia un fiore che spunta da un prato. Quale parte del fiore può essere la sua “testa”? E il suo “cuore”?

PARLIAMONE

Secondo te, perché le foglie degli alberi cadono in autunno? (A pagina 39 puoi verificare le tue ipotesi.)

FARE PER IMPARARE

Raccogli alcune foglie cadute dagli alberi, pezzi di corteccia, ramoscelli, pigne e ghiande che sono a terra e utilizzali per realizzare una composizione artistica.

FROTTAGE… DI CORTECCE

Il frottage è una tecnica di disegno e pittura basata sul principio dello sfregamento.

CHE COSA SERVE

un foglio bianco • pastelli a cera • alberi di specie diversa

PROCEDIMENTO

1 Appoggia il foglio al tronco di un albero, fallo aderire bene e tienilo fermo. Per una miglior riuscita del frottage, è meglio lavorare in coppia: a turno uno/una tiene fermo il foglio contro la corteccia e l’altro/a lavora.

SVILUPPO

Con i frottage ottenuti, potete realizzare un catalogo di classe, mettendo tutti i fogli in un raccoglitore e aggiungendo per ognuno la fotografia dell’albero e quella di un particolare della sua corteccia.

2 Usa il pastello a cera tenendolo piatto, sfregando la parte dell’impugnatura in modo uniforme sul foglio, sempre con la stessa pressione della mano.

3 In un angolo del foglio, scrivi il nome dell’albero e dove si trova.

CLASSIFICHIAMO I VEGETALI

PARLIAMONE

Osserva e descrivi a voce questi tre tipi di vegetali. Quali differenze noti?

L’acero ha un lungo e robusto tronco legnoso alla sommità del quale partono i rami.

Nel mirto si vedono tanti rami legnosi che partono direttamente da terra.

L’erba cipollina ha un fusto sottile, flessibile e non legnoso

Questi tipi di vegetali rappresentano le tre diverse categorie in cui si possono classificare le piante:

• gli alberi, che hanno un tronco legnoso e robusto che sorregge i rami;

• gli arbusti, con tanti rami legnosi che partono direttamente dal terreno e non hanno il tronco;

• le erbe, che hanno il fusto verde, sottile e flessibile che si chiama stelo.

CAPIRE PER OSSERVARE

Classifica le piante in alberi (AL), arbusti (AR), erbe (ER).

acero
mirto erba cipollina

COME NASCE UN VEGETALE?

ESPERIMENTO

DOMANDA

Quali sono le condizioni che permettono a un vegetale di nascere e svilupparsi?

Discutine con i compagni e le compagne, poi scrivi le ipotesi che avete fatto.

IPOTESI

CHE COSA SERVE

cinque fagioli dello stesso tipo • cinque bicchieri • ovatta • acqua • sale grosso • pennarello indelebile

PROCEDIMENTO

1 Inserisci l’ovatta sul fondo di ogni bicchiere, appoggiavi sopra un fagiolo e numera i bicchieri da 1 a 5.

2 Posiziona il bicchiere n. 1 vicino a una finestra e ogni giorno aggiungi un po’ di acqua, in modo che l’ovatta sia sempre umida.

3 Metti il bicchiere n. 2 al buio, dentro a un armadio, e ogni giorno aggiungi un po’ di acqua.

4 Posiziona il bicchiere n. 3 vicino a una finestra, senza mai aggiungere acqua.

5 Posiziona il bicchiere n. 4 vicino a una finestra versando l’acqua fino quasi a metà e ogni giorno aggiungine altra per mantenerla sempre allo stesso livello.

6 Posiziona il bicchiere n. 5 vicino a una finestra e ogni giorno aggiungi un po’ di acqua salata preparata aggiungendo il sale.

OSSERVAZIONI

Tieni un diario sul quale scrivere e disegnare che cosa succede ai fagioli di ogni bicchiere con la seguente frequenza:

• dopo due giorni;

• dopo cinque giorni;

• dopo una settimana;

• dopo dieci giorni;

• dopo due settimane;

• dopo tre settimane.

Quali differenze hai osservato nei cinque bicchieri?

Secondo te, perché si sono verificate tali differenze?

In quale bicchiere il fagiolo è germinato e cresciuto senza problemi? Secondo te, perché?

VERIFICA

Le ipotesi iniziali si sono verificate? SÌ NO

CONCLUSIONI

Quali sono le condizioni necessarie perché un seme possa germinare e la pianta possa crescere regolarmente?

L’unico fagiolo che è germinato e cresciuto è quello che ha ricevuto la luce solare, l’acqua in giusta quantità e l’aria

FARE PER IMPARARE

Lavorando in piccoli gruppi, preparate una serie di inventari di semi (frutta, cereali, ortaggi, legumi, fiori…).

Mettete ogni tipo di seme in una bustina trasparente e, in base alla specie della pianta, incollateli su cartelloni diversi, scrivendo sotto a ognuna il nome della pianta di ogni seme e in alto il titolo del cartellone (Inventario di…).

PER CAPIRE

UDIARE

Indica con X gli elementi necessari a una pianta per vivere.

Buio Acqua Neve Luce solare

Terra Aria

Sale

I VEGETALI SI NUTRONO?

ESPERIMENTO

DOMANDE

Secondo te, le piante si nutrono? Se sì, in che modo lo fanno? Discutine con i compagni e le compagne, poi scrivi le ipotesi che avete fatto.

CHE COSA SERVE

tre gambi di sedano bianco • tre bicchieri trasparenti • coloranti alimentari o tempere • acqua

PROCEDIMENTO

IPOTESI 1 2

1 Riempi i tre bicchieri d’acqua e in ognuno aggiungi un diverso colorante, mescolando bene.

2 Immergi ogni gambo di sedano in un bicchiere e lasciali alla luce del Sole per qualche giorno.

OSSERVAZIONI

Osserva ogni giorno che cosa sta succedendo e registra le tue osservazioni sul quaderno, aggiungendo il disegno o una fotografia.

VERIFICA

Le ipotesi iniziali erano esatte? SÌ NO

CONCLUSIONI

Come mai, secondo te, i gambi di sedano si sono colorati?

I gambi di sedano hanno assorbito l’acqua colorata, la quale è risalita lungo dei piccoli tubicini che sono presenti all’interno di ogni vegetale.

Le radici delle piante assorbono dal terreno acqua e sali minerali (linfa grezza) che, attraverso una fitta rete di piccoli canali ascendenti 1 , vengono trasportati

sino alle foglie 2

Grazie alla luce del Sole, in ogni foglia si attiva un processo che trasforma queste sostanze in nutrimento (linfa elaborata), che viene poi distribuito a tutta la pianta attraverso dei canali discendenti 3

I vegetali sono in grado di produrre da soli il proprio nutrimento attraverso la fotosintesi clorofilliana, il processo chimico che avviene in ogni foglia. Infatti, grazie alla clorofilla contenuta nelle foglie, la pianta cattura l’anidride carbonica presente nell’aria e la luce solare trasforma la linfa grezza in linfa elaborata. Durante questo processo, ogni foglia produce ossigeno, che libera nell’aria.

PER CAPIRE

STUDIARE

Sottolinea nel testo, con i colori indicati dai quadratini, le parti che ti permettono di rispondere alle domande, poi formula le risposte con parole tue. Che cos’è la linfa grezza e da dove proviene?

Dove avviene il processo di trasformazione della linfa grezza in linfa elaborata?

Da che cosa è costituito il nutrimento delle piante?

Quali elementi sono necessari per la trasformazione della linfa grezza in linfa elaborata?

Quale sostanza viene liberata nell’aria durante il processo di fotosintesi clorofilliana?

I VEGETALI RESPIRANO?

ESPERIMENTO

DOMANDE

Secondo te, le piante respirano? Se sì, in che modo lo fanno? Discutine con i compagni e le compagne, poi scrivi le ipotesi che avete fatto.

IPOTESI

CHE COSA SERVE

una piantina in un vasetto • un sacchetto di cellophane trasparente • un innaffiatoio con acqua

PROCEDIMENTO

Annaffia bene la piantina, poi avvolgila nel sacchetto e aspetta qualche giorno.

OSSERVAZIONI

Che cosa noti sulla superficie interna del sacchetto?

VERIFICA

Le ipotesi iniziali erano esatte? SÌ NO

CONCLUSIONI

Come mai, secondo te, si sono formate le goccioline di vapore acqueo?

Le piante assorbono l’acqua dal terreno, ma non la usano tutta: eliminano quella in eccesso sotto forma di vapore acqueo, che esce dagli stomi delle foglie e va nell’aria. Se si osserva al microscopio la parte inferiore di una foglia, è possibile vedere dei minuscoli fori: sono gli stomi. Attraverso essi, la foglia assorbe l’anidride carbonica ed elimina l’ossigeno. stomi

COME SI RIPRODUCONO I VEGETALI?

Le piante più diffuse sulla Terra sono le angiosperme, cioè quelle che si riproducono attraverso i semi prodotti dai frutti.

I fiori possono essere molto diversi tra loro, ma hanno in comune gli elementi che consentono la riproduzione:

• la parte maschile del fiore è formata dagli stami, che contengono il polline all’interno delle antere;

• la parte femminile dal pistillo, formato dallo stimma, che è collegato con l’ovario attraverso lo stilo; l’ovario racchiude gli ovuli che, con l’incontro del polline, si gonfiano. Affinché una pianta si riproduca è necessario che avvenga l’impollinazione, cioè che il polline entri in contatto con gli ovuli. Spesso sono gli insetti i principali responsabili dell’impollinazione: essi si posano sui fiori per succhiarne il nettare e si sporcano di polline, che depositano poi sul pistillo di un altro fiore.

Altre volte il polline viene trasportato dal vento. Dopo l’impollinazione, il fiore perde i petali, l’ovario si ingrossa e si trasforma in frutto, la cui funzione è racchiudere e proteggere i semi dai quali nasceranno nuove piante di quella specie.

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva il disegno qui a lato, spiega da quali elementi è formato un fiore e colora il nome di quelli che servono alla riproduzione.

SEMINIAMO!

A casa o a scuola, è possibile allestire un piccolo orto seminando e coltivando erbe aromatiche.

CHE COSA SERVE

vasi, possibilmente in terracotta, e relativi sottovasi • semi di alcune piante aromatiche (menta, basilico, prezzemolo, maggiorana, melissa, erba cipollina, coriandolo…) • terriccio • paletta • piccolo innaffiatoio

PROCEDIMENTO

1 Con la paletta, riempi di terriccio i vasi fino quasi a metà.

2 Spargi un pizzico di semi sulla superficie del terriccio.

3 Ricopri i semi con una spolverata di terriccio.

4 Innaffia la superficie.

5 Posiziona i vasi in un luogo soleggiato, ma riparato dal freddo (in inverno si possono tenere all’interno in un luogo raggiunto dalla luce naturale e lontano da fonti di calore).

Quando la superficie del terreno tende a essere asciutta, innaffia.

Osserva di settimana in settimana come germogliano e crescono le diverse piantine, registrandone la crescita su un quaderno. Se riuscirai a prendertene cura con attenzione, cresceranno delle piante belle, tutte diverse e molto profumate.

LE PARTI DELLA PIANTA

Tutte le piante sono composte da diverse parti:

• le radici si trovano sottoterra e ancorano la pianta al suolo, assorbono acqua e sali minerali dal terreno;

• il fusto o tronco è la parte centrale della pianta che sostiene i rami; al suo interno, scorrono le sostanze nutrienti;

• le foglie sono le “cucine” della pianta; utilizzano la luce del Sole per preparare il nutrimento attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana;

• i fiori sono la parte della pianta che produce i semi e, spesso, attirano gli insetti permettono l’impollinazione. Per questo motivo, sono spesso colorati e profumati;

• i frutti si sviluppano a partire da un fiore impollinato e contengono i semi; i frutti aiutano a disperdere i semi e possono essere mangiati da animali e persone;

• i semi sono come le “uova” della pianta; infatti, contengono tutto ciò che serve per far crescere una nuova piantina.

CAPIRE PER OSSERVARE

Completa i cartellini con il nome delle parti della pianta.

Quali parti non sono visibili nel disegno? Spiegane il motivo.

GLI ALBERI NELLE QUATTRO STAGIONI

PARLIAMONE

Osserva e descrivi come si presenta lo stesso albero in ogni stagione. Quali sono gli elementi costanti? Quali differenze hanno? A che cosa sono dovute? in primavera in inverno in autunno in estate

Gli alberi, nella loro crescita, sono soggetti a dei cambiamenti stagionali. In autunno, le foglie di molti alberi cambiano colore e poi cadono. Ad esempio, quelle del castagno e dell’acero si colorano di giallo, di marrone e di rossiccio; d’inverno rimangono spogli e le foglie rispuntano in primavera

castagno acero abete

cipresso

Ciò accade perché l’albero, con il freddo e la poca luce, non riuscirebbe a produrre nutrimento come in primavera o in estate. Allora lascia cadere le foglie e “riposa” fino all’arrivo della successiva primavera. Gli alberi che d’inverno perdono le foglie vengono chiamati caducifoglie

Ci sono altri alberi che non perdono le foglie in inverno, ma resistono anche alle temperature più fredde. Un esempio sono l’abete o il cipresso. Questi alberi vengono detti sempreverdi perché rimangono verdi in tutte le stagioni.

Anche i sempreverdi perdono le foglie, ma non tutte nello stesso momento come avviene per le piante caducifoglie.

BIBLIOTECHI AMO

V. Levrini, Un anno tra gli alberi, Terre di Mezzo Editore Ritratti di alberi, gioiosi e appassionati, che risvegliano il desiderio di giocare all’aria aperta e ci invitano a coltivare l’amore per la natura.

CIVICA EDUCAZIONE

COSTITUZIONE

Curare gli ambienti, rispettare i beni pubblici e privati così come le forme di vita (piante, animali) che sono state affidate alla responsabilità delle classi.

DALLA PARTE DELLE PIANTE

PARLIAMONE

Perché gli alberi sono così importanti per la salute del nostro pianeta?

Perché la diminuzione delle zone verdi ha conseguenze molto negative sull’ambiente?

Secondo te, quali sono gli scopi delle due giornate dedicate l’una all’albero (21 novembre) e l’altra alle foreste (21 marzo)?

Quali comportamenti puoi attuare per limitare l’abbattimento di alberi e rispettare il mondo dei vegetali?

Senza gli alberi, la vita sulla Terra sarebbe impossibile. Le piante sono indispensabili per l’ambiente e sono utili a tutti gli esseri viventi.

Attraverso la fotosintesi clorofilliana, producono la maggior parte dell’ossigeno presente nell’aria e, quindi, permettono la respirazione degli altri esseri viventi.

Le loro chiome costituiscono una sorta di ombrelli naturali che impediscono all’acqua di raggiungere il terreno con violenza e con le loro radici formano una specie di rete di protezione che fa in modo che l’acqua non sgretoli il terreno.

I boschi e le foreste rappresentano un bene inestimabile: oltre a proteggere il suolo, offrono anche cibo e riparo a una grandissima varietà di animali.

Per noi esseri umani sono importanti fonti di cibo, di materiali (legno, sughero, cellulosa) e di fibre naturali con cui si producono tessuti (lino, cotone, canapa, iuta).

Nel tempo, molte foreste del nostro pianeta sono state distrutte per far posto alle città e alle coltivazioni. Altri boschi, purtroppo, scompaiono a causa degli incendi.

DALLA PIANTA ALLA TAVOLA

Moltissimi prodotti che mangi quotidianamente derivano dai vegetali. Qui ne puoi trovare alcuni, ma prova a individuarne altri cercando di capire quali processi portano alla loro preparazione.

La marmellata si produce con la frutta matura, che viene tagliata a pezzi, cotta in una pentola e mescolata.

Il succo di frutta si ricava dalla frutta, che viene tagliata a pezzetti e frullata con un po’ d’acqua oppure spremuta o centrifugata.

Il cioccolato si ottiene dai semi della pianta del cacao, che vengono essiccati, tostati e tritati, fino a ottenere una pasta morbida. A questo punto vengono aggiunti lo zucchero e il burro di cacao (o altri ingredienti).

La miscela ottenuta viene colata in stampi a forma di tavoletta e incartata nella carta stagnola per preservare il suo inconfondibile aroma.

Il pane si produce con la farina dei chicchi di grano, che vengono macinati. Mescolando la farina con un po’ d’acqua, di lievito e di sale, si può ottenere un composto morbido, che poi deve essere lasciato a riposo per un po’ di tempo e, infine, messo in forno per la cottura.

L’olio d’oliva si ottiene dalla spremitura delle olive, che, una volta raccolte e pulite, vengono messe in una macchina chiamata frantoio che le schiaccia, permettendo di ottenere una pasta densa. Questa pasta viene pressata per separare l’olio dall’acqua e dalle parti solide. L’olio ottenuto viene filtrato per rimuovere le impurità e, infine, viene versato in bottiglie o lattine per essere conservato.

TANTI TIPI DI FRUTTO

PARLIAMONE

Osserva le immagini e spiega quali tipi di frutto hanno sviluppato le diverse piante. Quali somiglianze o differenze ci sono tra i diversi frutti?

Il tarassaco, anche chiamato dente di leone, produce un frutto davvero particolare: un soffione formato da piccoli filamenti a cui sono attaccati tanti minuscoli semi e dei leggeri peletti morbidi. Quando arriva il vento, i piccoli filamenti leggeri iniziano a volare e vengono trasportati via assieme ai loro semi.

Il limone è un agrume. Può essere mangiato o spremuto e, all’interno dei suoi spicchi, ci sono diversi semi piccoli e tondeggianti.

Il frutto del pino è la pigna, un frutto legnoso formato da tante scaglie sovrapposte. All’interno delle scaglie si trovano i semi, chiamati pinoli, che si liberano quando la pigna matura cade a terra oppure viene aperta o quando si apre da sola per il calore del Sole.

Il pomodoro è un frutto polposo e succoso; la parte centrale della sua polpa contiene tanti piccolissimi semini.

La pianta di fagiolo sviluppa un frutto allungato chiamato baccello, al cui interno sono contenuti diversi semi: i fagioli.

L’albicocca è il frutto dell’albicocco: ha una polpa dolce e succosa che può essere mangiata e che, al suo interno, contiene un grosso seme racchiuso in una sorta di guscio legnoso.

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva le immagini: sono i semi delle piante appena descritte.

Scrivi il nome della relativa pianta.

DEI VEGETALI

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagina di riferimento: 29

1 Osserva le immagini e completa le definizioni.

La menta è un’erba perché

La camelia è un arbusto perché

L’ulivo è un albero perché

Pagine di riferimento: 30-31

2 Ordina le fasi della nascita di un vegetale. Numera da 1 a 5. Descrivi con parole tue questo processo.

Pagine di riferimento: 32-33

3 Collega ogni termine alla definizione corrispondente.

LINFA GREZZA

LINFA ELABORATA

FOTOSINTESI

CLORIFILLIANA

ANIDRIDE CARBONICA

OSSIGENO

Pagina di riferimento: 34

4 Osserva le immagini e rispondi.

Foresta equatoriale africana

Sostanza gassosa prodotta dalle foglie e liberata nell’aria.

Sostanza assorbita dalle radici dal terreno.

Sostanza gassosa che viene assorbita dalle foglie.

Nutrimento che viene distribuito a tutta la pianta.

Processo chimico attraverso il quale le foglie producono il nutrimento per la pianta.

Perché nella foresta equatoriale africana c’è più umidità che nella savana africana?

Savana africana

Pagine di riferimento: 35, 37

5 Colora in giallo i termini relativi alle parti della pianta e in blu quelli relativi alle parti del fiore.

ovario pistillo antera radici stami foglia stomi

stilo corolla petali ovuli corteccia fusto polline

ILMONDO DELLA MATERIA

PROMETEO E IL FUOCO

Dopo aver dato vita a tutte le creature viventi, Zeus incaricò il titano Epimeteo, fratello di Prometeo, di distribuire tra loro poteri e qualità, in modo che ognuno avesse qualcosa. E così, Epimeteo diede le zanne e gli artigli ai leoni, il veleno ai serpenti e agli insetti, le ali agli uccelli; ad alcuni animali diede quattro zampe veloci, ai pesci la capacità di respirare sott’acqua e così via. Epimeteo continuò a distribuire poteri e qualità finché non furono terminati tutti.

Solo allora si accorse che aveva dimenticato l’uomo: senza armi né doti particolari, era totalmente indifeso e incapace di sopravvivere. Allora, Prometeo rubò agli dèi l’intelligenza e la memoria e le diede agli uomini.

Non appena Zeus scoprì il furto, decise di liberarsi degli esseri umani.

Li cacciò dall’Olimpo, li costrinse a vivere sulla Terra e portò via loro per sempre il fuoco.

Senza il fuoco, gli uomini soffrivano il freddo ed erano costretti a nascondersi nelle caverne. Inoltre, la notte non potevano muoversi ed erano facili prede per le bestie selvatiche. Prometeo era tanto dispiaciuto per loro. Così, salì sull’Olimpo di notte e, mentre tutti gli dèi dormivano, rubò il fuoco per restituirlo agli uomini.

Non appena Zeus si accorse del furto, decise di punire Prometeo per l’eternità: lo fece incatenare sulla cima di una montagna.

Esiodo, Mito di Prometeo

FARE SCIENZE CON… LO

Secondo te, perché il fuoco è così importante per l’essere umano?

Che cosa gli può permettere di fare?

Quando si accende un fuoco, viene rilasciata una grande quantità di calore, luce, energia e gas. È molto utile, ma può essere anche molto pericoloso.

Che cosa può succedere di pericoloso quando si accende un fuoco?

Secondo te, come fa l’acqua a spegnere il fuoco?

PARLIAMONE

IL CALORE E I MATERIALI

PARLIAMONE

Quali possono essere le fonti di calore?

Quali sono gli effetti del calore sulle diverse sostanze?

ESPERIMENTO

CHE COSA SERVE

Tutti i materiali sono in grado di trasmettere il calore?

Come si misura il calore?

Tre bacchette: una di metallo, una di legno, una di plastica

PROCEDIMENTO

1 Posiziona le tre bacchette in un luogo freddo e lasciale lì per circa mezz’ora, poi toccale: qual è la bacchetta più fredda?

2 Posiziona le tre bacchette in un luogo molto caldo e lasciale lì per circa mezz’ora, poi toccale: qual è la bacchetta più calda?

CONCLUSIONI

Materiali diversi sono in grado di accumulare il calore in misure diverse.

1

2

Molte trasformazioni sono causate dal calore; se si aggiunge o si toglie calore le sostanze:

• cambiano la loro temperatura;

• si dilatano o si restringono, cioè aumentano o riducono il loro volume;

• cambiano il loro stato (pensa a che cosa succede a un cubetto di ghiaccio lasciato al Sole);

• si trasformano profondamente (pensa a che cosa succede a un oggetto quando brucia).

Quando due materiali con temperatura diversa vengono a contatto, essi tendono a raggiungere una temperatura “comune”: quello più caldo cede il suo calore a quello più freddo.

Il calore è una forma di energia, anche chiamata energia termica

Non tutte le sostanze trasmettono calore allo stesso modo. Alcuni materiali trasmettono più rapidamente il calore rispetto ad altri e sono chiamati buoni conduttori (i metalli, l’acqua). I materiali che rasmettono meno il calore vengono chiamati cattivi conduttori o isolanti (legno, sughero, lana, plastica, polistirolo).

La temperatura è la misura dell’energia termica che possiede un corpo o un oggetto. Per misurare la temperatura si utilizza il termometro

TECNOLOGIA

0 gradi, il punto di riferimento della nostra scala.

Il tubicino di vetro (cannello) contiene alcol colorato che si dilata se sale la temperatura, quindi sale verso l’alto. Il tubicino termina in un bulbo.

FARE PER IMPARARE

Com’è fatto un termometro? gradi

Con un termometro, rileva la temperatura ambientale: ogni giorno, per un mese, posizionalo all’esterno sempre alla stessa ora e nello stesso luogo. Registra la temperatura di giorno in giorno e, a fine mese, realizza un grafico.

La lana è un isolante.

La scala Celsius è quella che noi utilizziamo: stabilisce che la temperatura di 0 °C è quella in cui l’acqua si trasforma in ghiaccio, mentre a 100 °C l’acqua inizia a bollire.

Temperatura rilevata (19 gradi).

temperatura h. 12.00

temperatura h. 8.00 giorni

I miei esercizi, pp. 71-72

L’ARIA

PARLIAMONE

Che cos’è l’aria? Da che cosa è formata? Dove si trova?

L’aria è importante? Perché?

L’aria è un miscuglio di gas, tra cui azoto, ossigeno e, in misura molto minore, altri gas come vapore acqueo e anidride carbonica. Nell’aria sono sospese anche minuscole particelle di polvere e, purtroppo, gas inquinanti.

L’aria è invisibile: non ha né odore né sapore né colore.

L’aria è dappertutto e occupa tutti gli spazi disponibili. Viviamo circondati dall’aria e viviamo grazie all’aria: senza il suo ossigeno, infatti, non potremmo respirare.

ESPERIMENTO

DOMANDA

L’aria pesa? Indica la tua ipotesi: SÌ NO

CHE COSA SERVE

una gruccia • due palloncini gonfiabili • filo di cotone

PROCEDIMENTO

1 Gonfia uno dei due palloncini e legalo a una estremità della gruccia.

2 All’altra estremità, appendi il secondo palloncino lasciandolo sgonfio.

3 Sostieni la gruccia per il suo gancio.

OSSERVAZIONI

Che cosa succede? Secondo te, perché?

VERIFICA

L’ipotesi iniziale era esatta? SÌ NO

I miei esercizi, pp. 71-72

1 2 3

CONCLUSIONI

Il palloncino gonfio ha un peso maggiore rispetto a quello sgonfio: questo significa che l’aria ha un peso

PARLIAMONE

Che cos’è è l’acqua?

Dove si trova l’acqua sulla Terra?

L’ACQUA

Osserva l’immagine, leggi le didascalie e spiega con parole tue il ciclo dell’acqua. CAPIRE PER OSSERVARE

La Terra è chiamata anche Pianeta Blu perché per circa i 3 4 è coperta di acqua

In natura, la troviamo in forma liquida (laghi, mari, fiumi, stagni…), solida (ghiaccio, neve, brina, grandine), aeriforme (vapore acqueo, nebbia, nubi).

L’acqua è anche dentro di noi, negli altri animali, nei vegetali, nel suolo, nell’aria.

Sulla Terra, l’acqua si presenta sia in forma salata (mari e oceani) sia in forma dolce (fiumi, laghi, pioggia…).

L’acqua della Terra non si può distruggere: la sua quantità è rimasta la stessa dall’epoca dei dinosauri. Infatti, l’acqua evapora dagli oceani, dai mari e dai laghi, cade sulla Terra con le piogge e, attraverso i fiumi, torna nei mari: compie un ciclo continuo

1 Con il calore del Sole, l’acqua si trasforma in vapore acqueo e sale in cielo.

2 Il vapore acqueo si condensa e si formano le nuvole, costituite da piccole goccioline di acqua.

1

2

3

4

4 La pioggia cade sulla Terra e il ciclo ricomincia.

3 L’aria fredda fa ingrossare le goccioline, che perciò cadono: è la pioggia.

SVILUPPO ECONOMICO E SOSTENIBILITÀ

Riconoscere, con riferimento all’esperienza, che alcune risorse naturali sono limitate e mettere in atto comportamenti di uso responsabile alla propria portata.

DALLA PARTE DELL’ACQUA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

FARE PER IMPARARE

Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua (Word Water Day). È stata istituita nel 1992

dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), con l’obiettivo di sensibilizzare i governi di tutte le Nazioni sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti responsabili per contrastare il cambiamento climatico.

In occasione di tale giornata, in tutte le Nazioni vengono organizzate iniziative ed eventi per sottolineare l’importanza dell’acqua e per promuovere azioni per la sua conservazione. Dove va a finire tutta l’acqua che consumiamo? Una parte si perde per strada a causa di impianti vecchi e rotti; poi c’è l’acqua utilizzata per bere, preparare il cibo, e per gli usi personali, che rappresentano lo spreco maggiore. Per esempio, per una doccia, si usano dai 40 ai 60 litri d’acqua, mentre ogni volta che si tira lo sciacquone se ne consumano almeno 12 litri.

Per non sprecare un bene così prezioso come l’acqua dobbiamo modificare le nostre abitudini.

Ecco alcune idee che puoi considerare per sensibilizzare le persone sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti sostenibili.

• Con la tua classe, organizza un evento pubblico.

• Lavorando in piccoli gruppi, preparate delle locandine da appendere a scuola e nel quartiere.

• Scrivete un elenco degli impegni che volete assumere per cominciare a modificare le vostre abitudini.

L’ACQUEDOTTO

L’acquedotto fornisce acqua potabile alle nostre case. Come un grande fiume invisibile che scorre sotto le nostre strade, con un sistema di tubature, porta l’acqua dalle sorgenti (fiumi o laghi) fino a casa nostra.

Ecco come funziona:

1 captazione: l’acqua inizia il suo viaggio da un luogo naturale, come un fiume, un lago o una sorgente sotterranea, da dove viene prelevata;

2 sistema di tubi: dalla sorgente, l’acqua viaggia attraverso tubi sotterranei;

3 stazione di pompaggio: a volte ci sono delle pompe che aiutano a spingere l’acqua nei tubi, soprattutto se ci sono colline o se l’acqua deve salire in alto;

4 serbatoi: prima che l’acqua arrivi nelle case, viene accumulata in serbatoi che la tengono in attesa; qui può anche essere resa potabile;

5 rubinetti: attraverso un sistema di tubature con dimensioni diverse, l’acqua arriva nelle nostre case, così possiamo aprire il rubinetto e usarla per bere, cucinare e per tutti gli usi domestici.

CAPIRE PER OSSERVARE 1 2 3 4 5

Osserva l’immagine e, seguendo i numeri, spiega come funziona un acquedotto.

LE CENTRALI IDROELETTRICHE

Una centrale idroelettrica trasforma l’energia idrica dell’acqua in movimento in energia elettrica

Vi sono due tipi di centrali:

• quelle che sfruttano grandi altezze di caduta dell’acqua da grandi dislivelli;

• quelle che sfruttano enormi masse d’acqua che cadono da bassi dislivelli.

Nelle centrali del primo tipo, a monte vi è un bacino 1 che forma un lago artificiale trattenendo le acque di un fiume.

Dalla diga 2 partono le condotte forzate 3 , che portano l’acqua nella turbina 4 . Questa funziona come una ruota di un vecchio mulino: trasforma la forza dell’acqua (energia cinetica) in energia meccanica.

Direttamente collegato alla turbina è montato il generatore 5 , che trasforma l’energia meccanica ricevuta dalla turbina in energia elettrica. L’energia elettrica viene trasportata al trasformatore 6 , dove viene regolata e stabilizzata la sua intensità.

Dal trasformatore, attraverso le linee di trasporto 7 , la corrente elettrica viene distribuita sul territorio, fino alle nostre abitazioni.

CAPIRE PER OSSERVARE 1

Osserva l’immagine e aggiungi il nome di ogni elemento.

Per approfondire, leggi la pagina 74 del volume di Geografia.

GLI STATI DELLA MATERIA

In natura, la materia si può trovare in tre diversi stati:

• stato solido, come un blocco di ghiaccio o una pietra; i solidi hanno una forma fissa e si deformano difficilmente;

• stato liquido, come per esempio l’acqua; i liquidi non hanno una forma fissa, ma si adattano alla forma del contenitore in cui si trovano;

• stato gassoso, come l’aria; i gas non hanno né forma né volume fissi; si espandono per riempire tutto lo spazio disponibile. Quando una sostanza si riscalda o raffredda, può cambiare stato.

ESPERIMENTO

DOMANDA

Che cosa succede a un cubetto di ghiaccio se entra in contatto con il calore?

CHE COSA SERVE

un cubetto di ghiaccio • un piattino

PROCEDIMENTO

IPOTESI

Appoggia il cubetto di ghiaccio sul piattino e lascialo a temperatura ambiente o vicino a una fonte di calore per qualche minuto.

OSSERVAZIONI

Che cosa è successo al cubetto di ghiaccio?

VERIFICA

L’ipotesi era esatta? SÌ NO

CONCLUSIONI

Con il calore, il ghiaccio si è liquefatto: da solido è diventato liquido.

CAPIRE PER OSSERVARE

Lascia fino al giorno successivo l’acqua nel piattino e fai delle ipotesi su ciò che succederà. Osserva che cosa sarà successo e motivalo.

LA SCIENZA IN CUCINA

Nella preparazione di qualsiasi alimento o pietanza, anche per una semplice spremuta di agrumi, si mette in atto un processo di trasformazione. L’esito finale può avere un aspetto diverso a seconda di come si “combinano” tra loro le varie materie, cioè che tipo di reazione chimica si verifica.

PARLIAMONE

Realizza le ricette qui di seguito e, attraverso l’osservazione e l’analisi sensoriale, analizza gli effetti sulle materie utilizzate che “incontri” durante la preparazione.

• Come si presenta alla vista?

• Quale odore o odori percepisci?

LA SPREMUTA

CHE COSA SERVE

• Che sapore o sapori avverti?

• Che cosa percepisci al tatto?

alcune arance • uno spremiagrumi • dello zucchero • un cucchiaino • una brocca o un bicchiere

PROCEDIMENTO

1 Con l’aiuto di una persona adulta, taglia a metà le arance, poi, con lo spremiagrumi, spremile bene facendo fuoriuscire più che puoi tutto il succo.

PARLIAMONE

2 Versa il succo in una brocca o in un bicchiere e aggiungi un cucchiaino di zucchero, mescolando bene.

Riesci a vedere lo zucchero che hai messo, dopo aver mescolato la spremuta. Perché?

IL PESTO (senza aglio)

CHE COSA SERVE

80 g di foglie di basilico, lavate e asciugate

delicatamente • 80 g di parmigiano

grattugiato • 30 g di pinoli sgusciati •

90 g di olio extravergine di oliva • un pizzico di sale grosso • un mortaio con pestello

PROCEDIMENTO

1 Nel mortaio, frantuma bene prima il sale e i pinoli.

3 Via via aggiungi il parmigiano e per ultimo l’olio, fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.

2 Aggiungi le foglie di basilico un po’ per volta e triturale nel mortaio premendole con un movimento rotatorio.

Riesci a distinguere tutti gli ingredienti che hai utilizzato? Perché?

PARLIAMONE

SOLUZIONI E MISCUGLI

Quando due o più sostanze si mescolano tra loro talmente bene da non riuscire più a distinguere l’una dall’altra, si ottiene una soluzione

Altre volte le sostanze rimangono tra loro separate e ben distinguibili: in questo caso la loro “unione” è un miscuglio.

ESPERIMENTO

DOMANDA

Che cosa si ottiene aggiungendo all’acqua olio, aceto, sale fino, sabbia?

IPOTESI

Indica con una X che cosa ottieni dalle sostanze indicate.

acqua + olio soluzione miscuglio

acqua + aceto soluzione miscuglio

acqua + sale fino soluzione miscuglio

acqua + sabbia soluzione miscuglio

CHE COSA SERVE

quattro bicchieri o vasetti trasparenti • acqua • olio • aceto • sale fino • sabbia • cucchiaino

PROCEDIMENTO

1 Versa l’acqua in ogni bicchiere riempiendolo poco sopra la metà.

2 Aggiungi nel primo un po’ di olio, nel secondo un po’ di aceto, nel terzo un po’ di sale fino e nel quarto un po’ di sabbia.

3 Ogni volta, mescola bene con il cucchiaino.

1

2

3

SOSTANZA
CHE COSA SI OTTIENE

OSSERVAZIONI

Descrivi come risultano alla vista le due sostanze di ogni bicchiere.

VERIFICA

Riporta nella tabella le ipotesi iniziali e indica con una X nella colonna della verifica.

SOSTANZA CHE COSA SI OTTIENE VERIFICA

acqua + olio soluzione miscuglio esatta errata

acqua + aceto soluzione miscuglio esatta errata

acqua + sale fino soluzione miscuglio esatta errata

acqua + sabbia soluzione miscuglio esatta errata

CONCLUSIONI

Alcune sostanze si mescolano perfettamente con l’acqua, si sciolgono e non è più possibile distinguerle (soluzioni).

Altre rimangono separate (miscugli), anche se si comportano in modo differente: possono galleggiare (olio nell’acqua) o rimanere appoggiate sul fondo (sabbia nell’acqua).

FARE PER IMPARARE

Ripeti il precedente esperimento con altre sostanze da aggiungere all’acqua: caffè in polvere, segatura, succo di frutta, colorante alimentare o tempere, latte, amido di mais, farina di mais, detersivo liquido per piatti... Sul quaderno, per ogni sostanza aggiunta all’acqua, registra via via le osservazioni in una tabella come quella qui di seguito.

SOSTANZA COME INTERAGISCE COM’È L’ACQUA? OSSERVAZIONI

non si vede galleggia sta sul fondo è dispersa limpida torbida colorata

TIPI DI TERRENO

CAPIRE PER OSSERVARE

Procurati un campione di terreno prelevandolo da ambienti diversi per te facilmente accessibili (orto, giardino, prato, aiuola, campo agricolo, bosco, greto del fiume, riva del lago, spiaggia…).

Metti ogni campione su un piattino ed etichettalo con la provenienza.

Osserva, tocca e annusa un campione alla volta, poi discutine con i compagni e le compagne.

• Come si presenta alla vista?

• Quali materie riesci a distinguere?

• La sua consistenza è omogenea o disomogenea?

• Quali sensazioni tattili provi toccandolo?

• A che cosa ti fa pensare il suo odore?

• Si tratta di una soluzione o di un miscuglio? Perché?

• Metti uno alla volta i campioni dentro un setaccio da terreno e agitalo con forza. Che cosa rimane dentro il setaccio? Che cosa viene fatto passare dalle maglie del setaccio?

Tipologie di terreno

Ci sono diversi tipi di terreno, ognuno con caratteristiche uniche.

TERRENO SABBIOSO

È composto principalmente da sabbia.

Questo tipo di terreno è leggero e drena bene l’acqua, cioè la lascia “passare” facilmente, ma non trattiene molti nutrienti, quindi per le piante non è un buon ambiente.

TERRENO LIMOSO

Ha una consistenza intermedia tra sabbia e argilla. È ricco di nutrienti, trattiene bene l’acqua e offre un buon ambiente per le piante. È spesso considerato il miglior tipo di terreno per l’agricoltura.

TERRENO ROCCIOSO

È composto da rocce e pietre. Non è molto fertile, ma può essere adatto per quelle piante che crescono in condizioni difficili.

TERRENO ARGILLOSO

È fatto di particelle molto piccole e compatte. Questo terreno trattiene bene l’acqua e i nutrienti, ma può diventare duro e appiccicoso quando è bagnato, rendendo difficile la crescita delle radici.

TERRENO TORBOSO

Questo tipo di terreno è ricco di materia organica e humus, cioè è molto fertile. Si forma in zone umide e può trattenere molta acqua, rendendolo ideale per alcune piante.

MONDO DELLA MATERIA

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagine di riferimento: 48-49

1 Indica con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).

• Il calore viene prodotto solo da sostanze che bruciano. V F

• Il calore determina una variazione della temperatura. V F

• Con il calore, alcune materie cambiano stato. V F

• I materiali più caldi cedono calore a quelli più freddi. V F

• Il calore produce profonde trasformazioni in alcune sostanze. V F

• Tutti i materiali sono buoni conduttori di calore. V F

Pagina di riferimento: 50

2 Completa il testo con le parole elencate.

ossigeno • anidride carbonica • invisibile • gas • inquinanti • polvere • ovunque • miscuglio

L’aria è un di gas, tra cui azoto, e, in misura molto minore, altri tra cui vapore acqueo e Nell’aria sono sospese anche minuscole particelle di e, purtroppo, anche gas . L’aria è ed è ; senza il suo , infatti, noi e molti altri animali non potremmo respirare.

Pagina di riferimento: 51

3 Colora solo i delle informazioni esatte.

La Terra viene chiamata Pianeta Blu per la grande quantità di acqua che ricopre la sua superficie.

In natura, l’acqua si trova solo allo stato liquido.

L’acqua si trova solo negli oceani, nei mari, nei laghi, nei fiumi.

L’acqua è una materia soggetta ai cambiamenti di stato.

Pagina di riferimento: 51

4 Osserva l’immagine, leggi le didascalie e scrivi i numeri nel posto giusto.

1 Infiltrazione 2 Precipitazioni 3 Condensazione 4 Evaporazione

Il vapore, salendo, incontra l’aria fredda e si trasforma in goccioline d’acqua. Queste goccioline formano le nuvole.

Le gocce si uniscono tra loro diventando più pesanti, poi cadono sotto forma di pioggia o, quando fa freddo, di neve o grandine.

Il calore del Sole trasforma in vapore l’acqua presente sulla terra, nei mari, nei fiumi e nei laghi.

Pagine di riferimento: 58-59

La pioggia e la neve cadono sulla terra e da lì filtrano di nuovo verso i fiumi, i laghi e il mare, così il ciclo può ricominciare.

5 Per ogni domanda, indica con una X la risposta esatta.

• Miscuglio e soluzione, dal punto di vista chimico, sono la stessa cosa? Sì No

• Miscuglio e soluzione producono sempre gli stessi effetti sulle sostanze che interagiscono tra loro? Sì No

• Le sostanze che reagiscono tra loro danno origine ad altre sostanze nuove? Sì No

• Qualsiasi tipo di materia interagisce nello stesso modo quando viene immersa nell’acqua? Sì No

• In tutti i miscugli tra acqua e altre sostanze, una delle due materie si deposita sempre sul fondo? Sì No

VIVENTI E NON VIVENTI

1 Osserva le immagini e indica con una X i viventi.

ghiaccio alghe rosmarino quarzo tessere di legno

2 Completa il testo con le parole elencate.

riproducono • nutrono • respirano • nascita • crescono • diversi • ciclo vitale

Gli esseri viventi sono molto tra loro, ma hanno in comune queste caratteristiche:

• tutti compiono un che va dalla loro alla loro morte;

• si procurandosi il nutrimento dall’ambiente in cui vivono o producendolo da soli;

• l’ossigeno presente nell’aria e nell’acqua;

• si , cioè generano nuovi individui simili a loro;

• e si muovono.

3 Scrivi a quale dei cinque regni appartiene ogni immagine.

VERTEBRATI E INVERTEBRATI

1 Completa il testo con le parole elencate. colonna vertebrale • corpo • vertebrati • categorie • organismi • ossa • invertebrati • scheletro

Il regno degli animali comprende una grandissima varietà di che vengono classificati in due , a seconda di un’importante caratteristica del loro : la presenza o l’assenza di uno interno:

• i possiedono lo scheletro interno formato dalle e dalla ;

• gli non possiedono lo scheletro interno.

2 Osserva gli animali e classificali in vertebrati (V ) e invertebrati (I).

3 Collega ogni termine per la classificazione dei vertebrati alla caratteristica corrispondente. Può anche essere più di una.

Respirano attraverso i polmoni.

UCCELLI

MAMMIFERI PESCI

ANFIBI

RETTILI

Da piccoli vivono nell’acqua e respirano con le branchie.

Allattano i loro piccoli attraverso le mammelle. Hanno una colonna vertebrale molto lunga e flessibile.

Si riproducono tramite le uova. Hanno le ossa cave.

GLI INSETTI

1 Indica con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).

• Gli insetti sono gli animali in assoluto più numerosi sulla Terra. V F

• Gli insetti sono invertebrati. V F

• Gli insetti vivono solo nell’aria. V F

• Tutti gli insetti sono dotati di ali e volano. V F

• Il corpo degli insetti è diviso in tre parti. V F

• Solo alcuni insetti hanno le antenne sul capo. V F

• Tutti gli insetti hanno tre paia di zampe, tre per lato. V F

2 Scrivi il nome delle parti del corpo del calabrone.

3 Indica con una X gli insetti.

MAPPE le MIE

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

GLI ANIMALI

si dividono in svolgono le funzioni di

mammiferi

rettili

vertebrati

non hanno lo scheletro interno hanno lo scheletro interno

invertebrati

pesci

anfibi

uccelli

insetti

crostacei

molluschi

aracnidi

vermi

respirare

• con i polmoni: mammiferi, rettili, anfibi (da adulti), uccelli

• con le branchie: pesci, anfibi (da piccoli)

• ovipari: attraverso le uova, che vengono deposte all’esterno

• vivipari: il piccolo si sviluppa nel corpo della madre

• ovovivipari: attraverso le uova, nella pancia della madre

• erbivori: si nutrono di vegetali

• carnivori: si nutrono di carne

• onnivori: si nutrono sia di vegetali sia di carne riprodursi nutrirsi

COME SI NUTRONO I VEGETALI

1 Collega ogni parte della pianta alla funzione corrispondente.

RADICI

CANALI ASCENDENTI

CANALI DISCENDENTI

FOGLIE

2 Completa il testo con le parole elencate.

Trasportano la linfa elaborata a ogni parte della pianta.

Attraverso la funzione clorofilliana, trasformano la linfa grezza in linfa elaborata.

Assorbono dal terreno acqua e sali minerali.

Trasportano la linfa grezza.

ascendenti • Sole • elaborata • radici • acqua • discendenti • grezza • foglie

Le dei vegetali assorbono dal terreno e sali minerali che costituiscono la linfa ; essa, attraverso una fitta rete di piccoli canali , viene trasportata fino alle .

Per mezzo della luce del , in ogni foglia si attiva un processo che trasforma queste sostanze in nutrimento: è la linfa

Essa viene poi distribuita a tutta la pianta attraverso dei canali .

3 Indica con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).

• I vegetali sono in grado di produrre da soli il proprio nutrimento. V F

• La clorofilla è contenuta nelle radici. V F

• La fotosintesi clorofilliana avviene in tutte le foglie. V F

• Grazie alla clorofilla, la pianta cattura l’ossigeno presente nell’aria. V F

• Attraverso la fotosintesi, la pianta produce il proprio nutrimento. V F

COME SI RIPRODUCONO I VEGETALI

1 Scrivi il nome delle parti del fiore.

2 Ordina le fasi della riproduzione dei vegetali. Numera da 1 a 6.

L’ovario si ingrossa e inizia la maturazione del frutto.

Il fiore perde i petali.

Attraverso lo stilo, il polline scende nell’ovario.

Il polline si deposita sullo stimma.

All’interno del frutto che matura, si formano i semi che diventeranno nuove piante.

Nell’ovario inizia la trasformazione degli ovuli.

3 Completa il testo con le parole elencate. insetti • ovuli • impollinazione • vento • polline • stimma

La condizione necessaria per la riproduzione dei vegetali è l’ : il deve entrare in contatto con gli . Spesso sono gli i principali responsabili dell’impollinazione: si posano sui fiori per succhiarne il nettare e si sporcano di polline, che depositano poi sullo di un altro fiore. A volte, invece, il polline viene trasportato dal .

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

LE PIANTE

svolgono le funzioni di

si dividono in sono formate da tronco legnoso che sorregge i rami

alberi

respirare

arbusti

tanti rami legnosi che partono dal terreno, senza tronco

erbe

fusto verde, sottile, flessibile

attraverso gli stomi, la foglia assorbe anidride carbonica ed elimina ossigeno

radici

ancorano la pianta al suolo; assorbono acqua e sali minerali

tronco

attraverso la fotosintesi clorofilliana, la linfa grezza (acqua e sali minerali)

viene trasformata in linfa elaborata (nutrimento); la foglia produce ossigeno e lo libera nell’aria

riprodursi

• impollinazione: il polline entra in contatto con gli ovuli

• fecondazione: il fiore perde i petali, l’ovario si ingrossa e si trasforma in frutto, che contiene i semi dai quali nascono nuove piante nutrirsi

sostiene i rami; vi scorrono le sostanze nutrienti

foglie

trasformano acqua e sali minerali in nutrimento fiori

producono i semi; consentono l’impollinazione

frutti contengono i semi e aiutano a disperderli

IL CALORE, L’ARIA, L’ACQUA

1 Completa il testo con le parole elencate.

dilatano • calore • buoni • stato • temperatura • isolanti • materia

Molte trasformazioni della sono causate dal calore.

Se si aggiunge o si toglie il calore dalle sostanze:

• cambia la loro ;

• si o restringono;

• cambia il loro

Non tutte le sostanze trasmettono allo stesso modo:

i materiali che trasmettono più rapidamente il calore sono chiamati conduttori; quelli che trasmettono meno il calore vengono chiamati cattivi conduttori o

2 Per ogni affermazione, indica con una X se si riferisce all’aria o all’acqua.

• Con il calore, evapora. aria acqua

• È dappertutto: occupa qualsiasi spazio. aria acqua

• La si trova allo stato liquido, solido, gassoso. aria acqua

• In minima parte, contiene anche vapore acqueo. aria acqua

• È un miscuglio di gas. aria acqua

• Compie un ciclo continuo. aria acqua

3 Ordina le fasi del ciclo dell’acqua. Numera da 1 a 4.

Il vapore acqueo sale e, a contatto con l’aria più fredda, si condensa in goccioline e forma le nubi.

L’acqua che ritorna sulla Terra, in parte penetra nel terreno, in parte viene usata dagli esseri viventi e in parte alimenta torrenti e fiumi che riportano l’acqua al mare: così ricomincia il ciclo dell’acqua.

L’acqua dei mari, dei fiumi, dei laghi, scaldata dal Sole, evapora e sale nell’aria sotto forma di vapore acqueo.

L’acqua delle nubi ricade sulla Terra sotto forma di precipitazioni: pioggia, neve, grandine.

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

se si aggiunge o si toglie calore le sostanze:

• cambiano temperatura

• si dilatano o restringono

IL CALORE

trasforma la materia

• si trasformano profondamente

buoni conduttori

cattivi conduttori

trasmettono più rapidamente il calore: metalli, acqua

trasmettono meno il calore: legno, lana, plastica

L’ARIA

miscuglio di gas

è invisibile

non ha né odore né sapore né colore

è ovunque ha un peso

non la vediamo, ma occupa tutti gli spazi disponibili e ci consente di respirare

L’ACQUA

si presenta in natura in forma: compie un ciclo continuo:

liquida aeriforme laghi, mari… 1 con il calore del Sole l’acqua si trasforma in vapore acqueo e sale in cielo

vapore acqueo, nebbia… solida ghiaccio, neve…

2 il vapore acqueo forma le nuvole, costituite da goccioline di acqua

3 l’aria fredda ingrossa le goccioline: si forma la pioggia

4 la pioggia cade sulla Terra e il ciclo ricomincia

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Redazione: Cecilia Barletta, Gaia La Magra

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico e impaginazione: A come Ape di Alessia Zucchi

Supervisione grafica: Carmen Fragnelli

Illustrazioni: Bluedit, Maria Elena Gonano, Manuela Leporesi, Archivio Spiga

Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi

Ricerca iconografica: Paola Rainaldi

Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Spiga

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 25.84.032.0

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com

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