Kit per la Valutazione - Pack Italiano 4 - sample

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Gruppo Editoriale ELi
KIT VALUTAZIONE primo quadrimestre secondo quadrimestre 4 Educazione Civica OBIETTIVI E RUBRICHE VALUTATIVE SCHEDE DI VERIFICA TABELLE VALUTATIVE GRIGLIE DI VALUTAZIONE SITUAZIONI VALUTABILI AUTOVALUTAZIONE € 60,00 ISBN 978-88-468-4310-4 taliano
P E R L A
Gruppo Editoriale ELi
P E R L A KIT VALUTAZIONE
4 taliano Educazione Civica
primo quadrimestre secondo quadrimestre
LA VALUTAZIONE 3 L’AUTOVALUTAZIONE 8 PRIMO QUADRIMESTRE Italiano Obiettivi e rubriche valutative ....................................................................................................... 11 Schede ........................................................................................................................................... 13 Tabelle valutative ............................................................................................................................ 31 Valutazione ..................................................................................................................................... 33 Educazione Civica Obiettivi e rubriche valutative ....................................................................................................... 34 Schede ........................................................................................................................................... 35 Valutazione ..................................................................................................................................... 39 IL MIO PERCORSO - AUTOVALUTAZIONE ............................................................................... 40 SECONDO QUADRIMESTRE Italiano Obiettivi e rubriche valutative 43 Verifiche 45 Tabelle valutative 60 Valutazione 62 Educazione Civica Obiettivi e rubriche valutative 63 Schede 64 Valutazione 65 IL MIO PERCORSO - AUTOVALUTAZIONE 68 LE SITUAZIONI VALUTABILI 70 2 INDICE

LA VALUTAZIONE

I DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

L’ordinanza Ministeriale 172/20 del 4/12/2020 prevede nella Scuola Primaria la valutazione degli apprendimenti periodica e finale attraverso un giudizio di tipo descrittivo al posto del giudizio espresso attraverso voti numerici su base decimale, per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione Civica compresa. Il passaggio dal voto numerico al giudizio descrittivo segna il punto di arrivo di un percorso che ha visto nel tempo il susseguirsi di diverse modalità valutative spesso ritenute poco focalizzate sul complesso processo di apprendimento degli alunni e delle alunne.

Le Indicazioni Nazionali costituiscono il documento di riferimento principale per individuare e definire il repertorio degli obiettivi di apprendimento, oggetto della valutazione periodica e finale di ciascun alunno e di ciascuna alunna in ogni disciplina.

Il curricolo di istituto è l’insieme delle esperienze di apprendimento progettate, attuate e valutate da una comunità scolastica per il perseguimento di obiettivi formativi esplicitamente espressi. In esso sono esplicitate le conoscenze, abilità e competenze attese, gli indicatori di risultato, le modalità di realizzazione e verifica.

La programmazione annuale di ogni singola classe per ogni disciplina contiene gli obiettivi e i traguardi di competenza, ne esprime i contenuti didattici e identifica le modalità operative al fine del loro raggiungimento.

Livelli e dimensioni dell’apprendimento

I/Le docenti valutano, per ciascun alunno e ciascuna alunna, il livello di acquisizione dei singoli obiettivi di apprendimento afferenti a ciascuna disciplina e individuati nella progettazione annuale, appositamente selezionati come oggetto di valutazione periodica e finale.

A questo scopo sono individuati quattro livelli di apprendimento:

• avanzato

• intermedio

• base

• in via di prima acquisizione

3 Introduzione

I livelli sono definiti sulla base di 4 dimensioni che caratterizzano l’apprendimento e che permettono di formulare un giudizio descrittivo:

a) l’autonomia dell’alunno e dell’alunna nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritto in uno specifico obiettivo;

b) la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale l’alunno e l’alunna mostrano di aver raggiunto l’obiettivo;

c) le risorse mobilitate per portare a termine il compito. L’alunno e l’alunna usano risorse appositamente predisposte dall’insegnante per accompagnare il processo di apprendimento o, in alternativa, ricorrono a risorse reperite spontaneamente nel contesto di apprendimento o precedentemente acquisite in contesti informali e formali;

d) la continuità nella manifestazione dell’apprendimento.

Il valore formativo della valutazione

Le linee guida ribadiscono con forza il valore formativo della valutazione che viene formulata nell’interesse dell’alunno e dell’alunna. Ha come obiettivo primario quello di individuare punti di forza e di fragilità, i bisogni educativi e di ricavare informazioni che permettano all’insegnante di indirizzare e correggere il percorso didattico progettato al fine di favorire il miglior sviluppo delle competenze di ciascun bambino e ciascuna bambina. Obiettivo primario della valutazione quindi è sempre la crescita personale dell’alunno e dell’alunna nell’ottica dell’intero processo di apprendimento

I momenti della valutazione

“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari” recitano le Indicazioni Nazionali per il curricolo: la valutazione è parte integrante del processo di insegnamento-apprendimento e deve essere programmata sulla base della scansione temporale delle proposte didattiche delle diverse discipline. Si tratta quindi di un processo che prevede azioni ben distinte ma coerenti tra loro che diventeranno parte di un unico procedimento. Può articolarsi in momenti e modalità differenti:

Momenti di osservazione (individuale/attività di gruppo)

Momenti strutturati e organizzati (cooperative learningcompiti di realtà-lavoro autonomo) o non strutturati.

Contributi dell’alunno e dell’alunna Quotidiani (partecipazione-interventi-richieste-opinioni espresse-proposte).

Verifiche strutturate (interrogazioni-compiti in classe)

In ingresso: pre requisiti-livello di partenza.

In itinere: al termine di un dato argomento, di una unità di apprendimento.

Finali: al termine del quadrimestre e dell’anno scolastico.

4
Introduzione

VERIFICARE: PERCHÉ?

La verifica è un momento importante del processo di apprendimento perché permette di:

• raccogliere dati e informazioni, monitorare ritmi di apprendimento, evidenziare lacune e punti di forza;

• regolare e correggere le proposte didattiche;

• seguire processi, caratteristiche e aspetti della personalità degli alunni e delle alunne;

• ricostruire il profilo cognitivo, affettivo, sociale di ciascun bambino e di ciascuna bambina e seguirne l’evoluzione;

• promuovere nello studente e nella studentessa l’abitudine all’autovalutazione;

• corresponsabilizzare le famiglie nei processi educativi e di apprendimento dei figli e delle figlie.

VERIFICARE: CHE COSA?

La verifica è un’occasione importante finalizzata all’accertamento degli apprendimenti degli alunni e delle alunne; è opportuno ricordare però che la verifica in sé non può essere l’unico strumento valutativo ma deve essere inserita come elemento di una più ampia riflessione legata al processo di apprendimento più che al prodotto finale. Valutare il processo significa tenere conto:

• del livello di partenza di ciascun alunno e ciascuna alunna;

• dello sforzo messo in campo per raggiungere gli obiettivi prefissati;

• degli strumenti a disposizione dell’alunno e dell’alunna;

• delle sue effettive potenzialità

Solo in quest’ottica l’insegnante potrà essere in grado di esprimere un giudizio coerente.

COME UTILIZZARE GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Il materiale fornito

Viene fornito il seguente materiale per ciascuna disciplina:

• rubriche valutative

• schede per gli allievi e le allieve

• tabelle per la valutazione dei risultati

• tabella riassuntiva dei risultati

Le rubriche valutative

In ciascuna rubrica valutativa l’insegnante troverà:

• l’indicazione del nucleo tematico

• gli obiettivi da valutare in quel periodo

• l’indicazione dei risultati che corrispondono a ciascuno dei 4 livelli

L’insegnante potrà modificare gli obiettivi e anche le rubriche valutative per adattarle al suo stile d’insegnamento e alla realtà della sua classe.

5 Introduzione

La maggior parte degli obiettivi potrà essere agevolmente valutata attraverso le schede fornite. Per altri obiettivi non valutabili attraverso l’uso di schede (ad esempio la capacità di riferire oralmente quanto imparato) sono fornite comunque rubriche valutative che definiscono i livelli da raggiungere. Riguardo al linguaggio utilizzato riportiamo la precisazione, che facciamo nostra, contenuta nelle Linee Guida relative all’ordinanza ministeriale del 4.12.2020: nel testo si trovano termini quali: «bambini, bambine, alunni, allievi...». Si considera tale scelta una semplificazione di scrittura, mentre nell’azione educativa occorre considerare la persona nella sua peculiarità e specificità, anche di genere

Per semplificare la scrittura, nell’esplicitazione dei livelli viene utilizzata solo la formulazione al maschile. Ciascun insegnante potrà naturalmente riscrivere sia gli obiettivi sia le intere rubriche valutative adattandole non solo nei contenuti, ma anche nella forma e nel linguaggio in base alle indicazioni dell’Istituto di appartenenza e alla progettazione didattica della classe.

Le schede

In ciascuna scheda l’insegnante potrà riportare la propria valutazione, determinata autonomamente o utilizzando le tabelle valutative che si trovano al termine di ciascun gruppo di schede. Nelle tabelle valutative, per rendere più agevole il conteggio, si fa riferimento al numero di errori compiuto da ciascun allievo e ciascuna allieva; è bene però che l’insegnante non indichi, nella valutazione rivolta al bambino e alla bambina gli errori, ma le risposte giuste, per sottolineare l’impegno di ciascuno e ciascuna. È importante anche sollecitare i bambini e le bambine ad autovalutare il proprio lavoro.

Imparare a riflettere sulle difficoltà incontrate è il primo passo per superarle! A piè di pagina di ciascuna prova di verifica è inserita una parte legata all’autovalutazione.

Le tabelle di valutazione

Le tabelle di valutazione sono basate sul numero di errori compiuti in rapporto al numero di item proposti. L’insegnante talvolta troverà differenze nelle tabelle valutative, anche a parità di numero di item.

Ciò è dovuto al fatto che si è tenuto conto anche della difficoltà degli item stessi.

Va comunque ribadito che per la valutazione l'insegnante dovrà tenere conto del percorso di apprendimento dell'alunno/a e del suo livello di partenza.

La tabella riassuntiva

La tabella riassuntiva permette di riportare i risultati conseguiti dai bambini e dalle bambine nei differenti nuclei tematici della disciplina, per monitorare la situazione complessiva di ciascuno e ciascuna.

6
Introduzione

IL PROGETTO

Oltre al Manuale docente, il Kit per la Valutazione comprende un Fascicolo per ciascuna bambina e ciascun bambino della classe contenente alcuni materiali estratti dal Manuale e pronti per essere utilizzati. Si tratta di prove di verifica relative all’Italiano e alla Riflessione linguistica. All’interno del Fascicolo è presente anche la sezione relativa all’autovalutazione così da poter essere immediatamente fruibile dai bambini e dalle bambine.

L’insegnante avrà la possibilità di completare il percorso valutativo con gli altri materiali fotocopiabili inseriti all’interno del Manuale a seconda delle proprie necessità e preferenze.

Materiali selezionati per il Fascicolo alunno/a:

Primo Quadrimestre:

pagg. 21, 23, 24, 25, 29, 30

Secondo Quadrimestre:

pagg. 50, 51, 52, 53, 54, 56, 59

7 Introduzione

L’AUTOVALUTAZIONE

PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO

L’ordinanza Ministeriale in merito alla valutazione formativa pone particolare attenzione a una delle competenze base dell’alunno e dell’alunna: la capacità di autovalutarsi. Gli apprendimenti sono significativi quando sono accompagnati da un processo metacognitivo che regola il percorso individuale verso lo sviluppo delle diverse competenze.

Sviluppare un approccio riflessivo sul proprio modo di apprendere è fondamentale perché lo studente e la studentessa possano avere una maggiore consapevolezza delle loro risorse, delle loro difficoltà e delle loro reali potenzialità. Non dimentichiamo che fin dai primi anni di scuola la valutazione contribuisce a formare una immagine di sé e proprio per questa ragione deve essere pensata in un’ottica di promozione del successo formativo. Per queste ragioni è importante proporre ai bambini e alle bambine attività legate all’autovalutazione a partire dalle prime classi per abituarli a riflettere sul proprio operato e a verbalizzare le emozioni che accompagnano i processi di apprendimento.

Queste attività sono utili anche all’insegnante perché consentono di avere un feedback sul processo di apprendimento e di esecuzione del compito, aiutano a capire meglio come l’alunno e l’alunna si sono posti nei confronti delle richieste, quali difficoltà specifiche hanno incontrato e quale percezione hanno del proprio operato.

VALUTAZIONE E MOTIVAZIONE AD APPRENDERE

La parola motivazione deriva dal latino “motus”, che significa movimento, per questo viene definita come la spinta, il movimento verso un qualcosa, verso un obiettivo. Esistono due tipi di motivazione:

• INTRINSECA: viene dall’interno, ogni volta che ci impegniamo in un’attività di per sé gratificante, senza bisogno di ricompense esterne;

• ESTRINSECA: nasce dall’esterno, quando l’attività non è gratificante e abbiamo bisogno di ottenere qualcosa per portarla a termine.

Alla base dell’apprendimento e del successo formativo c’è sempre una buona motivazione che si basa sul senso di auto-efficacia. L’auto-efficacia è intesa come aspettativa o giudizio personale sulla capacità di svolgere un compito. Il modo migliore per gestirla è quello di lavorare sul potenziamento dei punti di forza degli alunni e delle alunne e sul miglioramento di quelli più deboli.

L’autovalutazione intesa come consapevolezza in questo processo svolge un ruolo fondamentale e diventa quindi elemento cardine su cui costruire il senso di auto-efficacia e quindi la motivazione ad apprendere

8 Introduzione

LE SCHEDE DI AUTOVALUTAZIONE

All’interno di questo volume sono state inserite alcune schede di autovalutazione che possono essere proposte nei momenti di verifica.

Lo scopo finale è quello di supportare e guidare l’alunno e l’alunna attraverso alcune domande guida a riflettere sul proprio operato e sulle motivazioni che sono alla base di un eventuale successo o insuccesso. Ogni scheda è stata suddivisa in tre fasi:

• AL TERMINE DELLA PROVA - PRIMA FASE: i bambini e le bambine ricevono la scheda e al termine della verifica completano la prima parte rispondendo alle domande sulla base della propria percezione in relazione al compito svolto.

• FEEDBACK DELL’INSEGNANTE - SECONDA FASE: in fase di correzione della verifica l’insegnante inserisce un breve giudizio descrittivo in cui pone l’attenzione su uno o più aspetti del compito. Il feedback fornito all’alunno/a ha l’obiettivo di orientarlo/a verso il miglioramento formativo e deve essere sempre pensato a questo scopo. È sempre utile indicare sia un aspetto positivo sia uno meno negativo in modo da permettere al bambino o alla bambina, di riflettere sia sui propri punti di forza sia sugli aspetti che necessitano di maggiore attenzione.

• AL MOMENTO DELLA RICONSEGNA - TERZA FASE: al momento della riconsegna della prova l’alunno/a potrà completare la terza parte della scheda dopo aver visionato la verifica con le correzioni dell’insegnante e aver letto il feedback inserito. Alla luce di queste osservazioni il bambino o la bambina potrà fare le proprie considerazioni sul lavoro svolto e sulle motivazioni che sono alla base di un eventuale successo o insuccesso. Inoltre è stata inserita un’ultima domanda che fa riferimento alle azioni future per permettere ai bambini e alle bambine di progettare e orientare i propri pensieri e le proprie azioni al fine del miglioramento formativo.

È importante ricordare che l’alunno/a che si sente coinvolto/a nel proprio processo di apprendimento, che ne conosce le motivazioni e le scelte che stanno alla base si sentirà più motivato/a a mettere in atto azioni mirate al raggiungimento degli obiettivi.

9 Introduzione

P E R L A

KIT VALUTAZIONE

Attività per il primo quadrimestre

ltaliano Educazione Civica

Gruppo Editoriale ELi

OBIETTIVI E RUBRICHE VALUTATIVE ITALIANO

Le prove qui proposte mirano a valutare il raggiungimento da parte degli allievi e delle allieve di alcuni obiettivi fondamentali della disciplina. Potrebbero non rispecchiare in maniera completa il programma svolto da ciascun insegnante che potrà pertanto utilizzarle in modo flessibile anticipando o posticipando alcune schede, eliminando alcune prove o integrando la valutazione con altre esercitazioni. Per ciascun obiettivo viene fornita la rubrica valutativa che l’insegnante potrà modificare adattandola alla situazione della propria classe.

Nuclei tematici Obiettivi In via di prima acquisizione Base Intermedio Avanzato

Ascoltare - Ascoltare e comprendere messaggi e testi di tipo differente.

Ascolta e comprende parzialmente testi di vario tipo, cogliendo solo le informazioni essenziali.

Ascolta testi di vario tipo, cogliendone le informazioni esplicite, l’ordine logico e cronologico.

Ascolta e comprende testi di vario tipo cogliendone le informazioni esplicite e implicite, l’ordine logico e cronologico.

Ascolta e comprende testi di vario tipo cogliendone sempre tutte le informazioni, lo scopo dell’autore e l’intenzione comunicativa.

Parlare - Esporre esperienze personali e argomenti in modo chiaro e coeso.

Prende la parola solo se sollecitato; racconta in modo confuso esperienze personali.

Racconta esperienze rispettando in modo sufficiente l’ordine logico e cronologico.

Racconta in modo sufficientemente chiaro e coeso esperienze, brani ascoltati o letti, conoscenze su argomenti, rispettando l’ordine logico e cronologico.

Racconta in modo chiaro e coeso esperienze, brani ascoltati o letti, conoscenze su argomenti, rispettando l’ordine logico e cronologico.

Leggere - Leggere ad alta voce scorrevolmente e con intonazione.

Leggere e comprendere - Comprendere differenti tipi di testo.

Legge molto lentamente.

Legge in modo scorrevole, ma senza intonazione.

Legge in modo scorrevole e con sufficiente intonazione.

Legge in modo scorrevole e con espressività.

Nei testi letti in modo autonomo comprende solo alcune informazioni.

Nei testi letti in modo autonomo comprende le informazioni principali.

Nei testi letti autonomamente comprende in modo adeguato tutte le informazioni.

Comprende le informazioni dei testi letti autonomamente in qualsiasi contesto ed esprime un giudizio su ciò che legge.

11 Italiano • Primo quadrimestre

Italiano • Primo quadrimestre

Nuclei tematici Obiettivi In via di prima acquisizione Base Intermedio Avanzato

Riassumere - Individuare nei testi scritti le informazioni principali e sintetizzarle.

Ha il concetto di sequenza, ma non sa individuare le sequenze principali.

Divide un brano in sequenze e in ognuna individua l’informazione principale.

Divide un brano in sequenze, in ognuna individua l’informazione principale e la riporta in forma di frase chiave.

Divide un brano in sequenze, in ognuna individua l’informazione principale e la riporta in forma di frase chiave. Collega le frasi chiave per stendere un riassunto.

Scrivere - Scrivere e rielaborare testi di tipo differente, in modo coerente e coeso.

Scrive testi relativi a esperienze personali utilizzando frasi poco strutturate, ortograficamente scorrette.

Scrive testi di tipo differente utilizzando semplici frasi strutturate, con pochi errori di ortografia.

Scrive testi di tipo differente utilizzando frasi complete e abbastanza ricche, ortograficamente e sintatticamente corrette.

Scrive testi di tipo differente in modo coerente e coeso, utilizzando frasi complete e ricche, ortograficamente e sintatticamente corrette.

Riflettere sulla lingua: ortografia

- Riconoscere e applicare le regole ortografiche.

Conosce parzialmente le principali convenzioni ortografiche.

Conosce e utilizza in modo essenziale le principali convenzioni ortografiche.

Utilizza in modo generalmente corretto le convenzioni ortografiche.

Utilizza con padronanza e piena autonomia tutte le convenzioni ortografiche.

Riflettere sulla lingua: morfologia e sintassi

- Riconoscere e denominare le categorie grammaticali e, dal punto di vista sintattico, gli elementi fondamentali della frase.

Se aiutato riconosce le principali categorie grammaticali e gli elementi fondamentali della frase.

Riconosce le principali categorie grammaticali e gli elementi fondamentali della frase: soggetto e predicato.

Riconosce tutte le categorie grammaticali presentate e gli elementi fondamentali della frase: soggetto, predicato ed espansioni.

Conosce, discrimina e classifica in autonomia e con correttezza tutte le categorie grammaticali presentate. Riconosce con sicurezza gli elementi fondamentali della frase anche in frasi complesse.

12

Leggiamo questo brano due volte e poi invitiamo i bambini e le bambine a svolgere le prove di pagina 14.

La civiltà dell’Indo (scheda 1)

Intorno al 2500 a.C., lungo la valle dell’Indo, fiorì una civiltà urbana molto evoluta per opera di popolazioni che abitavano quell’area già dal Neolitico.

Harappa e Mohenjo-Daro furono le città più importanti: non avevano mura difensive, perché quelle terre erano abitate da popolazioni pacifiche.

Per questo motivo, intorno al 1500 a.C., esse vennero facilmente travolte da un popolo indoeuropeo proveniente dal nord: gli Arii.

Gli abitanti della valle dell’Indo praticavano sia l’agricoltura sia l’allevamento, erano abili mercanti e si dedicavano a diverse attività artigianali: lavoravano il rame, il ferro, l’oro e l’argento, intagliavano pietre preziose, tessevano il cotone.

Le città dell’Indo furono costruite secondo criteri che ci stupiscono per la loro modernità: le vie principali si intersecavano ad angolo retto, formando un reticolo su cui si innestavano vicoli di accesso alle abitazioni. Sono state trovate case costruite su due piani: erano di mattoni, cotti oppure essiccati al sole e di forma estremamente regolare.

In alcune, oltre alle normali stanze, vi era spesso anche il bagno, collegato a una vera e propria rete fognaria coperta, in cui scorrevano le acque sporche.

L’acqua pulita veniva invece attinta da pozzi posti all’interno delle abitazioni stesse.

DETTATO

Dettiamo il brano. I bambini e le bambine lo scriveranno sul proprio quaderno o su un foglio. Al termine della dettatura rileggiamo il brano e invitiamo i bambini e le bambine a fare altrettanto da soli.

A caccia di ghiri

Quella notte sull’albero comparvero due ghiri. Si rincorrevano, saltavano da un ramo all’altro come acrobati.

Andavano su e giù lungo i tronchi degli alberi, con le loro code folte che sembravano sbuffi di un fumo grigio.

Rimasi così affascinato da quelle bestiole che decisi di tentare di catturarne una.

Andai a caccia del loro nascondiglio, ma era un’impresa disperata perché in ogni tronco c’erano quattro o cinque buchi.

Cacciai il braccio in un buco e le mie dita toccarono qualcosa di morbido. Era un piccolo gufo che, indignato per il mio modo villano, affondò i minuscoli artigli nel mio pollice.

F. Durrel, La mia famiglia e altri animali, Adelphi

Per la valutazione del dettato sarà utilizzata la tabella di pagina 32.

Per la lettura autonoma è possibile utilizzare un testo a scelta.

13 Italiano • Primo quadrimestre

Dopo aver ascoltato il brano letto dall’insegnante, completa segnando con una X.

1 La prima civiltà urbana lungo la valle del fiume Indo fiorì: nel Paleolitico. nel 2500 a.C. nel Neolitico. prima del Paleolitico.

2 Le popolazioni dell’Indo furono sconfitte: dai Babilonesi. dagli Ittiti. dagli Harappa. dagli Arii. 3

Le città di Harappa e Mohenjo-Daro:

avevano alte mura difensive. erano circondate da basse palizzate. non avevano difese. erano difese da fossati e basse mura.

4

Le città della valle dell’Indo:

avevano l’acquedotto. avevano tutte le case con bagno. avevano una rete fognaria. non avevano l’acqua.

Circonda il materiale che gli abitanti della valle dell’Indo NON lavoravano.

Quale tra questi disegni rappresenta una casa della valle dell’Indo? Circondalo.

scheda
ELi ITALIANO • Primo
14 Autovalutazione:
è stato facile abbastanza facile difficile Valutazione:
pag. 31) 1
Nome Classe Data © Gruppo Editoriale
quadrimestre
questo lavoro
(tabella
ASCOLTARE
5
ferro rame oro cotone pietre preziose vetro
6

Leggiamo questo brano due volte e poi invitiamo i bambini e le bambine a svolgere le prove di pagina 16.

Stelle cadenti (scheda 2)

Era una notte di fine estate. Si sentiva già nell’aria che presto sarebbero arrivati l’autunno e la fine delle vacanze. Barbara e suo fratello Marco guardavano il cielo, stando sotto il portico della fattoria della nonna.

– Lassù! – gridò Barbara puntando il dito. – Una stella cadente! Sembrava che una stella molto luminosa si fosse staccata dal cielo, per scendere proprio verso di loro.

– È caduta vicinissima! Sono sicura! – aggiunse Barbara.

– Sembra sempre che cadano vicino – rispose Marco, – ma non si può dire. Il cielo è così grande…

– Forse non è una stella – disse allora Barbara. – Forse è un’astronave che viene dallo spazio!

– Dici così perché hai visto in televisione il film di un extraterrestre. Gli extraterrestri non esistono. Ci credono solo i bambini piccoli!

– Sì che esistono! – rispose Barbara. – Io lo so!

A quel punto avrebbero anche potuto mettersi a litigare. Barbara non aveva nessuna voglia di litigare quella sera, ma non voleva neppure dare ragione al fratello maggiore. Perciò cambiò argomento dicendo: – Non è ancora tanto tardi… Potremmo rientrare e fare le bolle di sapone.

15 Italiano • Primo quadrimestre
C. Lastrengo, F. Testa, Benvenuto Wilko, Einaudi

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