YOUR PASSPORT TO WORLD LUXURY
12 STORIES, 12 STYLES
ph. by Boris Shiu
• SIMONE MICHELI • T.K CHU • CHAD OPPENHEIM • LOFT BURO • GAVIN MADDOCK • BEN WU • VUDAFIERI SAVERINO PARTNERS • VGA VITTORIO GRASSI • ESTUDIO PKA • EMANUELE SVETTI • MASSIMO BRAMBILLA • MAO ARCHITECTS/ERICH MILANESE
22 Apr-Jun 2020
INTERNATIONAL EDITION English and Italian texts
#MolteniGroup SISTEMA DI SEDUTE GREGOR— VINCENT VAN DUYSEN
#MolteniGroup RATIO— VINCENT VAN DUYSEN
www.flexform.it
AD Beatrice Rossetti - Photo Federico Cedrone
Italian Masterpieces Come Together divano design by Ludovica + Roberto Palomba Arabesque poltrona + pouf design by Kensaku Oshiro Ilary tavolino design by Jean-Marie Massaud poltronafrau.com
GenerAction Artemide Gitanjali Rao, American, 13 years old Gitanjali has received numerous awards for her device that detects lead in water faster than the current techniques. As a STEM promoter, she shares her knowledge with elementary students to encourage innovation, especially among girls.
DISCOVERY SPACE Ernesto Gismondi
HOME ITALIA SERVICES HOME ITALIA PROVIDES A "TURNKEY" SERVICE FOR THOSE WHO HAVE A PROJECT TO REALIZE. WE CREATE RESIDENTIAL, HOSPITALITY AND SPA SOLUTIONS ALL OVER THE WORLD, IN COLLABORATION WITH PRESTIGIOUS INTERNATIONAL ARCHITECTS, DESIGNERS, AND COMPANIES EXCLUSIVELY MADE IN ITALY. ALL PROJECTS ARE PUBLISHED WITHIN OUR NETWORK. HOME ITALIA FORNISCE UN SERVIZIO “CHIAVI IN MANO” PER CHI HA UN PROGETTO DA REALIZZARE. CREIAMO SOLUZIONI RESIDENZIALI, HOSPITALITY E SPA IN TUTTO IL MONDO, COLLABORANDO CON PRESTIGIOSI ARCHITETTI, DESIGNER INTERNAZIONALI E AZIENDE ESCLUSIVAMENTE MADE IN ITALY. TUTTI I PROGETTI VENGONO PUBBLICATI ALL´INTERNO DEL NOSTRO NETWORK. TEL. + 39.02.800.12.362
ph. by Matteo Guidetti
FOR INFORMATION: info@homeitalia.com
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ARCHITECTS & DESIGNERS Your dream always starts with a project! In the HOME Italia club you will find the makers of these dreams. You can choose between great international architects and designers who will give shape to your imagination. ARCHITETTI & DESIGNER Il vostro sogno parte sempre da un progetto! Nel club di HOME Italia trovate gli artefici di questi sogni. Potrete scegliere tra grandi architetti e designer internazionali che daranno forma alla vostra immaginazione.
MADE IN ITALY FURNITURES The dream continues with your project. HOME Italia has been working for years with the most prestigious companies of Made in Italy. By relying on us you will have the opportunity to choose the furniture you want: modern, classic or contemporary. ARREDAMENTO MADE IN ITALY Il sogno continua realizzando il vostro progetto.
USA
MEDIA Your dream spreads all over the world. HOME Italia will publish your project in the HOME Italia and HOME Italia/ USA Magazines, on the website and on our social networks.
YOUR PASSPORT TO WORLD LUXURY
YOUR PASSPORT TO WORLD LUXURY
• PROMOTORA A. COHEN • BENETTI YACHT • TUTTOTONDO GROUP • MALCOLM BERG • DANNY CHENG • DUILIO DAMILANO • PRISCILLA PINOTTI/WAY • SUPERLUNA • PIERATTELLI ARCHITETTURE • GIAN PAOLO GUERRA • DBURO RIMAN/KRASAVINA
12 STORIES, 12 STYLES • SIMONE MICHELI • T.K CHU
• CHAD OPPENHEIM • LOFT BURO • GAVIN MADDOCK • BEN WU • VUDAFIERI SAVERINO PARTNERS • VGA VITTORIO GRASSI • ESTUDIO PKA • EMANUELE SVETTI • MASSIMO BRAMBILLA • MAO ARCHITECTS/ERICH MILANESE
ph. by Boris Shiu
March - May 2020
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March-May
2020
USA EDITION
HomeItalia_SL102 ASIMMETRICO_Gennaio.indd 1
16/03/20 09:16
22 Apr-Jun 2020
INTERNATIONAL EDITION English and Italian texts
HOME Italia collabora da anni con le aziende piú prestigiose del Made in Italy. Affidandovi a noi avrete la possibilità di scegliere l´arredamento che più desiderate: moderno, classico o contemporaneo.
MEDIA Il vostro sogno si diffonde nel mondo. HOME Italia pubblica il vostro progetto sui Magazine HOME Italia e HOME Italia/Usa, nel sito e sui social.
19/11/19 16:00
JOIN THE HOME ITALIA CLUB /ENTRA NEL CLUB HOME ITALIA ARE YOU A MADE IN ITALY COMPANY? By joining the Club of HOME Italia you will be connected to the main builders, architects, designers and private customers around the world. Our goal is to enhance the Made in Italy by selling the furnitures of our partner companies.
SEI UN’AZIENDA MADE IN ITALY? Entrando nel Club di HOME Italia sarai collegato ai principali costruttori, architetti, designer e clienti privati di tutto il mondo. Il nostro obiettivo è di valorizzare il Made in Italy vendendo l´arredamento delle aziende nostre partner.
ARE YOU AN ARCHITECT OR A DESIGNER? Joining the HOME Italia club means having the opportunity to acquire international projects, being known all over the world and participating in training lessons organized in collaboration with our international partners.
SEI UN ARCHITETTO O UN DESIGNER? Entrare nel club di HOME Italia vuol dire avere la possibilità di acquisire progetti internazionali, essere conosciuto in tutto il mondo e partecipare come protagonista a lezioni formative organizzate in collaborazione con i nostri partner internazionali.
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Ph. Giovanni Gastel
EXTRASOFT, FLOYD TABLE, ILE TABLE . WWW.LIVINGDIVANI.IT
N. 22
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EDI TOR I A L
ROLL UP OUR SLEEVES
“W
e can't expect things to change if we continue doing the same things. Crisis is the greatest blessing for people and nations because crisis brings on progress. Creativity is born from anxiety like the day is born from the dark night. It's in crisis that inventive, discoveries and great strategies rise. He who overcomes a crisis overcomes himself without being overcome.” This is the only real thought that is accompanying me in these weeks of quarantine. The economy stalled and we entrepreneurs are considering how to lift our heads. All nations are going through a difficult time, our companies stopped without being able to produce, people are working at home ( those who can) to run their own company, many people are dying and others are getting infected. Milan, our city, the engine of Italy has come to a standstill, but fortunately, the awareness that has always characterized and distinguished us throughout the world still survives: the power of our mind, the strength of our initiatives and our ideas. Those ideas that only we can have, those ideas that foreign markets appreciate and make us number one in the world. Because this is who we are: the best in the world, and this is what we should always remember. Now the time has come to roll up our sleeves, as we have done so many other times, and make the whole world understand once again that nothing can bring us down. We will come back stronger than before on international markets, with news, projects, ideas, initiatives. This is the moment to make everyone understand that we are here, stronger and more present than before. This is the only way we could get back on the road we left in January that will take us back to the top. The Salone del Mobile has rightly been canceled, and this must push us even further in reprogramming ourselves importantly and decisively. We must start thinking outside the box because the world will change, our habits will change, and consequently, our way of thinking will also have to do so. The companies that will rise will be those with the best creativity in the way they think and reorganize themselves. This is why our creativity and inventiveness do not stop. There is a great project of worldwide growth and development both for HOME Italy and for the companies of the club that will be ready to be presented soon. The world has stopped but no one can ever stop our minds!!! Luca Valle
“N
on possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’ angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.“ Questo è l’unico vero pensiero che mi sta accompagnando in queste settimane di quarantena, dove l’economia si è fermata e tutti noi imprenditori stiamo pensando a come rialzare la testa. Tutte le nazioni stanno attraversando un periodo di difficoltà, le nostre aziende sono ferme senza poter produrre e lavorare, le persone sono a casa in smart working (chi può farlo) per mandare avanti la propria azienda, molte persone stanno morendo e altre si stanno contagiando. Milano, la nostra città, il motore dell’Italia si è fermata, ma per fortuna sopravvive ancora quella consapevolezza che ci ha sempre caratterizzato e contraddistinto in tutto il mondo: quella del potere della nostra mente, della forza delle nostre iniziative e delle nostre idee. Quelle idee che solo noi riusciamo ad avere, quelle idee che i mercati esteri apprezzano e ci fanno rendere i numeri uno al mondo. Perché è questo quello che siamo: i migliori al mondo, e questo dobbiamo sempre ricordare. Ora è arrivato il momento di rimboccarci le maniche, come tante altre volte abbiamo fatto, e far capire ancora una volta a tutto il mondo che niente ci può abbattere e che torneremo più forti di prima sui mercati internazionali, con novità, progetti, idee, iniziative. È questo il momento di far capire a tutti che ci siamo, più forti e presenti di prima. Solo cosi potremmo rimetterci in quella strada che avevamo lasciato a gennaio e che ci riporterà al top. Il Salone del Mobile è stato giustamente annullato, e questo ci deve spingere ancora di più nel riprogrammarci in maniera importante e decisa. Dobbiamo iniziare a pensare fuori dagli schemi, perché il mondo sarà cambiato, le nostre abitudini cambieranno, e di conseguenza anche il nostro modo di pensare dovrà farlo. Le aziende che si rialzeranno saranno quelle che saranno state in grado di avere la migliore creatività nel modo di pensare e nel riorganizzarsi. Per questo la nostra creatività e la nostra inventiva non si arrestano. C’è un grande progetto di crescita e sviluppo mondiale sia per HOME Italia sia per le aziende del club che sarà pronto per essere presentato a breve. Il mondo si è fermato ma nessuno potrà mai fermare le nostre menti !!! Luca Valle
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NUMBER 22 | APR-JUN 2020
EDITOR IN CHIEF & CEO
Luca Valle luca@homeitalia.com
SALES & MARKETING DIRECTOR ITALY SALES & MARKETING DIRECTOR CHINA SALES & MARKETING DIRECTOR USA
Luca Valle luca@homeitalia.com Jian Lin Lee 210134309@qq.com Roberto Masiero roberto@homeitalia.us
EDITORIAL MANAGER & ITALY/CHINA EDITION Cesare Romano' USA EDITION Ivette Castro
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R&D ARCHITECTS AND PROJECTS ITALY CHINA USA
Wanderlust Sas Jian Lin Lee Alex Romeo- Laura Delman
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cesarini.sales@homeitalia.com mazza.sales@homeitalia.com 371540441@qq.com kathleen.sales@homeitalia.us
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Deborah Migali Andy Ding Beth Hollis
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EDITORIAL MANAGEMENT ITALY/CHINA USA
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PRESS OFFICE ITALY CHINA USA
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INFORMATION ITALY CHINA Lisa Bao USA Kay Bird
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CONTRIBUTORS Words: Susanna Bai – Silvia Brambilla, Caterina Cavalieri, Diego Grossi, Ben Wu , Elena Logvynets, Elisabetta Romanò, Francesca Tagliabue, Edmondo Zaccone, Tony Wolf. PHOTOs: Andrey Avdeenko Photographer, Archivio Design Parisi, Andrea Bartolozzi, Serena Celada, Diego De Pol, Jurgen Eheim, Burger Engelbrecht, Karen Fuchs, Nathalie Krag, Adam Lecht, Maurizio Marcato , Emiliano Peluso, Alejandro Peral, Andrea Sarti, Boris Shu, Ronald Smits/N. Kuijpers, Studio Viganò, W Design,Marco Zanta. SUBSCRIPTION - ITALY/CHINA: call: tel. + 39.02.800.12.362 or write at info@homeitalia.com USA: call: tel. +1.202.470.6786 or write at reception@homeitalia.us ADVERTISING EXCLUSIVE ADVERTISING AGENCY FOR ITALY & WORLDWIDE: Home Italia di Valle Luca, Galleria San Babila 4/d. 20122, Milano – Italy tel. + 39.02.800.12.362. email : info@homeitalia.com EXCLUSIVE ADEVRTISING AGENCY FOR CHINA: JZ Casa, New Era Plaza, no.808, GuDun Road, Hangzhou, China Contact: Jian Jin Lee Tel: +086 13857136257 Email: 371540441@qq.com EXCLUSIVE ADEVRTISING AGENCY FOR USA: HOME Italia LLC, 2121 Ponce de Leon, suite 1050 Coral Gables, Florida 33134, email : info@homeitalia.us PRINTING ITALY: Botticelli La Stampa- via Marecchia 114/116/A, 47863 Novafeltria (PS) CHINA : No.16 Kangyuan Road, Kangqiao Industrial Park, Gongshu District, Hangzhou HOME ITALIA OFFICES ITALY: Galleria San Babila 4/d 20122 Milano– info@homeitalia.com tel. + 39.02.800.12.362 CHINA: New Era Plaza, no.808, GuDun Road, Hangzhou,China. tel: +086 13857136257- email 371540441@qq.com USA: 2121 Ponce de Leon, suite 1050 Coral Gables, Florida 33134, email : info@homeitalia.us WEB SITE www.homeitalia.com CEO Luca Valle – Copyright @ 2019 - Home Italia di Valle Luca è iscritta nel Registro degli Operatori al Tribunale di Forlì an n.1/16. All rights reserved – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/03 Art. 1
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c o n t e n t s A MANSION OF ART T.K.CHU 54 DYNAMIC INTERPLAY CHAD OPPENHEIM A DAYBOOK OF A LIFE LOFT BURO HOW CLOSE IS THE OCEAN GAVIN MADDOCK REDIFINING THE VALUES BEN WU/W DESIGN A PASSAGE TO THE EAST VUDAFIERI-SAVERINO PARTNERS
54 66
66 80
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DUAL CORE VGA & PARTNERS
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NATURAL ASSOCIATIONS ESTUDIO PKA
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BACK TO THE 80'S EMANUELE SVETTI
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AN ITALIAN RIAD MASSIMO BRAMBILLA
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STRATIFICATION OF STYLES MAO ARCHITECTS/ERICH MILANESE
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140 148 160 172
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MOOD
IN THE NAME OF NATURE words by Elisabetta Romanò
M O O D
NATURE IS GETTING COOLER AND COOLER! YOU CAN FIND IT IN NEUTRAL COLORS, STRONG SHAPES, AND CHOICE OF MATERIALS. BLUE, GREEN, GREY, WOOD OR STONE: NO MATTER THE DIRECTION AS LONG AS THE DESTINATION IS "NATURAL".
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WOODLIKE- Once again from the creative flair of Roche Bobois comes an original and fun furnishing solution. With a clear natural inspiration, Empreinte is both a curious and elegant carpet, able to transform with liveliness all the rooms of the house.
PRICKLY- Emu's Ficus, designed by ChiaramonteMarin, is a steel sculpture inspired by the strength and resilience of the Cactus plant. Its lighting "leaf" transforms the atmosphere and becomes the focal point of the environment.
PRECIOUS- A new series of precious fabrics made entirely of natural fibers: silk in particular, which Rubelli has always masterfully transformed. It ranges between shades, remaining faithful to tradition with skillful touches of today taste.
RETRO CHIC- Featuring a special aged effect finish, reminiscent of sea salt, the Rondon interior line by Andrea Fontebasso 1760 for Tognana consists of a series of ceramic vases, lanterns and candle holders, handcrafted using reactive enamels in shades of Prussian blue.
VIBRANT- Rafael, the exciting new collection by Ethimo, is designed by Paola Navone. Inspired by nature, it preserves its energetic influences reflected in the strength of its lines and the rough beauty of its materials.
CELEBRATIVE- Carl Hansen & Son continues its tradition and celebrates the birthday of Hans J. Wegner, with a limited edition of his iconic seat. His Wishbone Chair is colored in Navy Blue and enriched with a glossy finish, inspired by traditional Chinese porcelain.
POLIFUNCTIONAL- The Legno product collection ranges from boxes to diaries, through planners and notebooks. Leitmotiv of the entire line is the high quality of Tassotti's multi-purpose decorated paper, which has always been synonymous with quality craftsmanship and Made in Italy.
TRADITIONAL- Inspired by the art of quilting, Marialaura Rossiello designed this new collection for Mosaico+. With Quilt, the traditional mosaic chip is expanded in size to create amazing, customizable and contemporary visual effects.
ANTROPOMORPHIC- Uranus is an original light source in the form of a human face, designed by Simone Micheli for Marioni Home Collection. From the pierced surface small rays of light emerge creating intriguing atmospheres.
SYLVAN – Lust, designed by Alice Carmen Goga, is one of WallpepperŽ's 2020 novelties. Attention to the environment, creativity, and graphic innovation provide endless decorative possibilities. An eco-sustainable solution that is also synonymous with Made in Italy quality.
CHARMING- Designed by Antonio Citterio for Flexform, the Romeo seating system is an incredibly versatile furnishing element. Its delicate lines studied proportions and attention to detail are accentuated by the tapered cast aluminum feet.
OFF-SCALE- To celebrate its centenary Riva1920 created the Centenarium collection, dressing some of its most iconic pieces for the occasion. Among them the famous Baldessari & Baldessari bench Molletta, with its two single, scented, and handcrafted solid cedar blocks. In this new and precious finish, Walnut100, made from oil and wax, Molletta 100 becomes even more elegant while maintaining its playful personality.
JUICY- A new look for the cute Kushi, the portable table lamp by Kundalini, designed by Alberto Saggia & Valerio Sommella. With its new little spruce stem it becomes Kushi Wood edition, a genuine homage to nature.
BOLD- The new collection Agata Maximum of Graniti Fiandre takes its name from agate, a hard stone, which it recreates with stunning levels of realism. The texture of Agata Blu has real depth and expressive power, while the polished finish adds vitality and sheen to the surface.
FOREFRONT- Round, oval or square, Gessati brings personality to every bathroom. Once again, antoniolupi surprises with a new challenge on Carrara marble. An ancient and multifaceted material, this time interpreted by GUM Design.
WITTY- Plush velvet fabric drapes gracefully over the frame of the Sage sofa like a leaf leisurely resting on the earth. Inspired by Thumbelina and her story, Sage elevates comfort, making reality much more magical. Even this thime Kennethcobonpue proves to be an inventive company.
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LESSONS OF STYLE
LIVING IN & OUT words & sketches by Giuseppe Viganò + Studio Viganò
INSIDE AND OUTSIDE BECOME ONE. BRINGING THE INTERIOR OUTDOOR (OR VICE VERSA) IS SOMETHING MORE THAN JUST A TREND, IT’S A REAL CHOICE OF LIFESTYLE.
SHAPE
Ellipses, sofà by Giuseppe Viganò for Pierantonio Bonacina.
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WENGE
RIGHT: Nest, armchair by Giuseppe Viganò for Smania. ABOVE: Asola, chair by Giuseppe Viganò for Pierantonio Bonacina.
T
he outdoor is no longer a simple outdoor garden but becomes a space to live in without barriers: outdoor and indoor can live together as if they were a single identity. More and more people are trying to reinvigorate nature inside the house. The desire for greenery, vegetable walls, succulent plants or climbing plants become not only an aesthetic furnishing solution but also an aid to our health. The importance of wellness is an increasingly important topic. The well-being of body and mind also translates into solutions for improving the quality of living spaces. This is why houses combine interior and exterior in perfect continuity, thanks to large
windows that open onto gardens or terraces and connect back to the interior, thus creating a perfect transition. It is precisely the passion for open space that has accentuated this mixture of outdoor and indoor. Very special materials, which were once used only for outdoors, such as wicker, wengè or woven wood, have also entered overwhelmingly into our homes, evoking warm and exotic atmospheres in our minds. The large windows and white walls, the all-in concrete architecture are heated by these materials giving life to very pleasant environments. The “versatile” furniture, suitable both for outdoor and indoor spaces, it’s becoming more and more common.
W E AV I N G
Kathryn, outdoor armchair by Giuseppe Viganò for Visionnaire.
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SHOWROOM MILANO Via Pietro Cossa, 5 By appointment arcahorn.com
ART
A VISIONARY ARTIST IN COMO words: Diego Grossi - photo: Archivio Design Parisi
IT’S TIME TO REDISCOVER THE WORKS OF ICO PARISI, ARTIST AND DESIGNER, WHO SPENT HIS LIFE IN THE GOLDEN YEARS OF RATIONALISM IN COMO LOOKING FOR A STRONG COHOPERATION BETWEEN ARCHITECTS, PAINTERS AND SCULPTORS.
I
co Parisi (1916-1996) artist-designer; a life spent together with his wife Luisa for the integration of the arts, a unique figure in the Italian art scene who, thanks to enlightened clients, designs villas where masterfully designed spaces dialogue with the works of artists such as Mario Radice, Francesco Somaini, Lucio Fontana. Casa Carcano (1950) displays frescoes by Radice who creates decorative panels in Casa Zucchi (1951). In Casa Bini (1952-53) there is another Radice with mosaics in the ceilings underneath the internal overhangs above the French windows and underneath the external weather protection doors which dialogue with Somaini’s sculpture in the garden. Somani also intervenes in Casa Centonze to create the gargoyles and in Casa Luzzato (1965) with the steel portico pillars. Lucio Fontana created his extraordinary terrace pavement by comparing it with the remarkable pieces of furniture [designed by Parisi for his own home. Parisi is perhaps the last representative of a humanistic culture characterized by openness towards other arts; he was a painter, photographer, utopian, creator of artistic events and great designer, multiple interests that he shared with another supporter of integration between arts: Gio Ponti. Still little known, Ico Parisi opened a window on a modus operandi that is still interesting to explore today.
“I am convinced that creative units will form in which architect, painter and sculptor ... will give a new face to modern architecture I. Parisi 1953 ”
TOP ABOVE RIGHT: Ico Parisi and the painter Mario Radice in Casa Carcano. ABOVE: Parisi togheter with his wife Luisa. RIGHT: the interior of Casa Bini.
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ART
CLOCKWISE : Casa Bini, Casa Centonze, Casa Luzzato: sculptures by F..Somaini; Casa Parisi: Lucio Fontana’s floor and Parisi’s fireplace.
“Sono convinto che si formeranno delle unità creative in
cui architetto, pittore e scultore … daranno un nuovo volto all’architettura moderna I. Parisi 1953
I
co Parisi (1916-1996) artista-designer; una vita spesa assieme alla moglie Luisa per l’integrazione delle arti, è una figura unica nel panorama artistico italiano che, grazie ad una committenza illuminata, progetta ville dove gli spazi distribuiti magistralmente dialogano con gli interventi di artisti come Mario Radice, Francesco Somaini, Lucio Fontana. Casa Carcano (1950) vede affreschi di Radice che realizza dei pannelli decorativi in Casa Zucchi (1951). In Casa Bini (1952-53) è ancora presente Radice con dei mosaici nei cielini sotto gli aggetti interni, sopra le porte finestre e quelli esterni di protezione dalle intemperie, che dialogano con la scultura di Somaini nel giardino.
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”
Somani interviene anche in Casa Centonze per realizzare i doccioni e in Casa Luzzato (1965) con i pilastri del portico in acciaio. Lucio Fontana realizza il suo straordinario pavimento del terrazzo confrontandosi con i notevoli pezzi d’arredo progettati da Parisi per la propria abitazione. Parisi è forse l’ultimo rappresentante della cultura umanistica caratterizzata dall’apertura verso le altre arti; fu pittore, fotografo, utopista, creatore di eventi artistici e grande designer, molteplici interessi che condivise con un altro sostenitore dell’integrazione tra le arti: Gio Ponti. Ancora poco conosciuto, Ico Parisi ha aperto una finestra su un modo di operare che ancor oggi è interessante esplorare. Per info: http://www.archiviodesignicoparisi.it/
PORTRAIT
VISIONARY HARMONIES SI MON E M ICH EL I words by Tony Wolf photos by Jürgen Eheim, Maurizio Marcato, Andrea Sarti
T
alking to Simone Micheli is pleasant. His speech, his way of facing life, his sensitivity, follow those soft lines that characterize his production both as architect and interior designer. One could define him as a “not angular” creative because the shapes he loves are fluid and changeable and seem to lead to a serene dimension of life and things. “I always try to have the same serene vitality in me that I had when I was 25,” he tells us, “the same energy, the same positive attitude towards the world.” From this derives a particular philosophy of affection, a planning that is also a bit bitter, a subtly spiritual dimension. “I am a man of faith - says Micheli - even if I don’t practice frequently, and I believe that what
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I have received is a gift that comes to me from above, an ability I must be grateful for at all times”. Having been the son of a painter “of churches” has certainly had its importance in the formation of this transcendent dimension of motion which is also reflected in his daily modus operandi. “My ideas never arise from an obsessive search for form through drawing. Images come to me in the form of dreams and visions. So I pick up my notebook and transfer what I imagined to paper. But that is not where the selective path that leads to the definition of form takes place. A finished mink arrives on paper. That’s why there’s no rubber in my notebooks!” In a world in continuous evolution, where the visionary and poetic aspect of design cannot help but interface with technology, Simone Micheli maintains his
AT O M I C S PA , " L e mille bolle blu" Milan, 2009 Interior design and l i g h t i n g p r oj e c t .
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fluidity: “I always think only of form, after learning from those who know more about functional priorities than I do. From these relationships and in total respect of the constraints, which are at the basis of every project, I try to create forms that perform well for the market and are extremely distinctive”. A humanistic and virtuous path emerges, based on the inevitable acceptance of the mantras of contemporary design, on all of them that of sustainability, even if once again it is necessary to mediate between dreams and reality, between utopias of absolute recycling and the use of technical and functional materials that are not recyclable. It would be nice to understand if today we can talk about a project on a human scale that can be judged by the measure of time! “I believe that the future of architecture is primarily about communication. We cannot afford to use durable, expensive, time-defying materials as in the past. For this reason, even in the measure of time, the keyword must be fluidity in the awareness that few projects among those we realize will survive over the centuries. Creating architectures on a human scale, in addition to time, also means conceiving projects that take into account behavioral variations and the presence of the virtual in our professional and personal relationships”. We must, therefore, continue to do (or perhaps dream?) things that come to us, without letting ourselves be influenced by fashions or trends, without enslaving ourselves to mainstream discourses, to be consistent with our thinking, only in this way can we really be on a human scale and on a time-scale!
M y Wo o d h e a d q u a r t e r, R o v i g o , I t a ly. Wo r k i n p r o g r e s s A r c h i t e c t u r e p r oj e c t .
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P B a r c e l o' H o t e l , M i l a n : 2 010 / 2 012 . I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
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P
A B O V E : R e s t a u r a n t 3 d d d i - e a t w e l l - f e e l g o o d , F l o r e n c e , 2 019 , I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t . R I G H T: I s u i t e , a t a l k i n g h o t e l , R i m i n i , 2 0 0 9 , I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
A q u a t i o C a v e L u x u r y H o t e l & S PA , S a s s o C a v e o s o , M a t e r a , I t a ly, 2 018 . I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
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P A C Q U A D U L Z A b a r - w i n e b u t e g a & r e s t a u r a n t , M a c c a g n o - L a k e M a g g i o r e , 2 0 0 7. I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
S i m o n e M i c h e l i 's p r i v a t e h o m e , F l o r e n c e , 2 013 . A r c h i t e c t u r a l d e s i g n , i n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
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P
[IT] Parlare con Simone Micheli è piacevole. Il suo discorso, il suo modo di affrontare la vita, la sua sensibilità, seguono quelle linee morbide che caratterizzano la sua produzione sia come architetto sia come interior designer. Lo si potrebbe definire un creativo “non spigoloso”, perché le forme che lui ama sono fluide e mutevoli e sembrano portare a una dimensione serena della vita e delle cose. “Io cerco sempre di avere in me la stessa serena vitalità che avevo a 25 anni, - ci racconta - la stessa energia, la medesima attitudine positiva verso il mondo.” Da ciò deriva una certa filosofia degli affetti, un progettare che è anche un po’ amare, una dimensione sottilmente spirituale. “Sono un uomo di fede – dice Micheli – anche se non praticante assiduo e credo che quello che ho ricevuto sia un dono che mi viene dall’alto, una capacità a cui devo essere grato e riconoscente in ogni momento.” L’essere stato figlio di un pittore “di chiese” ha sicuramente avuto la sua importanza nella formazione di
questa dimensione trascendente del procedere che si riflette anche nel suo modus operandi quotidiano. “Le mie idee non nascono mai da una ricerca ossessiva della forma attraverso il disegno. Le immagini mi arrivano sotto forma di sogni e visioni. Allora prendo in mano il mio taccuino e trasferisco sulla carta quello che ho immaginato. Ma non è lì che avviene il percorso selettivo che porta alla definizione della forma. Sulla carta arriva già una visone conclusa. Per questo nei miei taccuini non c’è traccia di gomma!!” In un mondo in continua evoluzione, dove l’aspetto visionario e poetico della progettazione non può non fare a meno di interfacciarsi con la tecnologia, Simone Micheli mantiene una sua fluidità: “Io penso sempre e solo alla forma, dopo aver appreso da chi ne sa più di me sulle priorità funzionali. Da queste relazioni e nel totale rispetto dei vincoli, che sono alla base di ogni progetto, cerco di dar vita a forme performanti per il mercato ed estremamente distintive” Emerge un percorso umanistico e virtuoso, basato sulla inevitabile accettazione dei mantra del design con-
O v e r s e a B u i l d i n g , C h i o g g i a , Ve n i c e , 2 012 , I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
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P L o r d s O f Ve r o n a , L u x u r y A p a r t m e n t s , Ve r o n a , 2 018 , I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
A u s o n i a H u n g a r i a , E x p e c t t h e u n e x p e c t e d , L i d o d i Ve n e z i a , 2 019 . I n t e r i o r d e s i g n a n d l i g h t i n g p r oj e c t .
temporaneo, su tutti quello della sostenibilità, anche se bisogna anche in questo caso mediare tra sogni e realtà, tra utopie di riciclo assoluto e l’uso di materiali tecnici e funzionali che riciclabili non sono. Sarebbe bello capire se oggi si possa parlare di un progetto a misura uomo che sia però giudicabile con la misura del tempo! “Credo che il futuro dell’architettura sia legato alla comunicazione. Non possiamo permetterci di usare materiali durevoli, costosi, capaci di sfidare il tempo come avveniva in passato. Per questo, anche nella misura del tempo, la parola chiave deve essere fluidità nella con-
sapevolezza che pochi progetti tra quelli che realizziamo, potranno sopravvivere nei secoli. Realizzare architetture a misura d’uomo, oltre che di tempo, significa però anche concepire progetti che tengano conto delle variazioni comportamentali e dalla presenza del virtuale nelle nostre relazioni professionali e personali.” Bisogna quindi continuare a fare (o forse sognare?) cose che vengano da noi, senza lasciarsi influenzare da mode o tendenze, senza asservirsi a discorsi mainstream, a essere coerenti con il proprio pensiero, solo così si potrà essere davvero a misura d’uomo e a misura del tempo!
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JiNan branch
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It has a 2,100-square-meter garden, which is hidden and quiet, maintaining the elegance and style of Chinese architecture. The trees and ponds outside the window become part of thebuilding and also become a part of life. The internal space of this building is divided into two floors. The first floor is 860 square meters which has a hall, waiting area, dining area and kitchen. The second floor has 370 square meters which has a conference hall and study.
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HANGZHOU
A MANSION OF ART T. K .CH U words by Susanna Bai photos by Boris Shiu
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The posture of the artwork and staircases echo e a c h o t h e r. ( T h e artwork is called Stay Foolish).
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HERE: the green and red furniture and decorations symbolize nature and passion. R I G H T: a n o v e r a l l view of the dining room.
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fter a design and construction period of over five years, a new mansion in Hangzhou welcomes its owners. Designed by T.K.CHU, the mansion belongs to a family of music enthusiasts, which clearly determines the design concept of this project – creating a symbiotic relationship between music and space. A private music room illuminates the whole project. It is located on the upper floor and was transformed from a meeting room. Well-selected acoustic materials from Vicoustic, a Spanish brand, combine excellent acoustic performance and artistic beauty. Every space but the music room chooses fish-belly white stone to cover walls and floors, and this kind of refined and beautiful material is costly. The discerning house owner gives designer unquestionable trust to find the perfect material regardless of cost only to realize the completeness of design. Moreover, the gray hole stone and brown texture stone are showing off matte finish and erosion in order to highlight the leading role of fish-belly white stone. Opposite the hallway is the unique T-shaped shear wall of fish-belly white stone, which is the massively transformed structure in this project. Before reform, the original shear wall and stairs broke the integrity and liquidity between the dining room and the living room. With the aim of solving the problem, T.K.CHU changes the position of the stairs and reforms the shear wall to increase their decoration attributes. Therefrom, the six metres white decorating wall endows the house with grand dimension and noble atmosphere. The use of continuous curves and the inclusion of works of art is another important design language of the mansion of art, as well as one of the biggest highlights of this case. T.K.CHU adheres strictly to the methodology of regarding artworks as an organic whole of the space so as that the space and art fit each other in a perfect way and achieve each other with the most harmonious attitude.
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H ABOVE: in the private music room, professional acoustic equipment and over ten thousand vinyl records are collected. R I G H T: a n a e r i a l v i e w o f t h e l i v i n g r o o m . R I G H T A B O V E : t h e c u r e d c e i l i n g i s a i c o n i c d e s i g n l a n g u a g e o f T. K . C H U .
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[IT] Dopo un periodo di progettazione e costruzione di oltre cinque anni, una nuova villa a Hangzhou accoglie i suoi proprietari. Progettato da T.K.CHU, il palazzo appartiene a una famiglia di appassionati di musica, il che determina chiaramente il concetto di design di questo progetto - creando un rapporto simbiotico tra musica e spazio. Una sala musicale privata caratterizza l’intero progetto. Si trova al piano superiore ed è nata trasformando una sala riunioni che utilizza i materiali acustici di Vicoustic, un marchio spagnolo. In ogni spazio, tranne che nella la sala della musica, pareti e pavimenti sono rivestiti in granito bianco Fish Belly, un materiale raffinato, bello e costoso per la sua complessa lavorazione artigianale. L’esigente proprietario della casa ha dato al progettista un’indiscutibile fiducia nel trovare il materiale perfetto, indipendentemente dal costo in modo da poter realizzare pienamente la sua idea di design. Inoltre, la finitura opaca delle pietre grigie e marrone serve a evidenziare il ruolo di protagonista della pietra bianca. Di fronte al corridoio si trova una singolare parete divisoria a forma di “T” in granito Fish Belly, che è l’elemento più caratteristico in questo progetto. Prima della ristrutturazione la parete divisoria originale e le scale interrompevano la fluidità dei passaggi tra la sala da pranzo e il soggiorno. T.K.Chu ha modificato la posizione delle scale e riposizionato la parete divisori per aumentarne le caratteristiche decorative. In questo modo, la parete decorativa bianca alta ben 6 metri conferisce alla casa una dimensione grandiosa e un’atmosfera nobile. L’uso di curve continue e l’inserimento di opere d’arte è un altro importante segno di design di questa casa ricca di opera d’arte, nonché uno dei più grandi punti forti di questo progetto. T.K.Chu si attiene rigorosamente alla metodologia di considerare le opere d’arte come un insieme organico dello spazio, in modo che lo spazio e l’arte si adattino perfettamente l’uno all’altro e si realizzino a vicenda in modo più armonioso.
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H The corridor of the upper floor is m a i n ly d e c o r a t e d by a piece of photographic artwork called Antenna.
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H A view of the master bedroom.
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T KC TK Chu
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aiwanese born, architect T.K. Chu, graduated in the Tamkang University of Architecture. Winner of several awards, is the founder of TK Chu Design Studio and of T.K. Home a brand producing furnitures in its peculiar style. T.K. Chu is known as a master of the Neo Art Deco and as a leader in Chinese design circles. Several awards in his career. Looking only to the most recents: original Cloud Series won the “Original Design Yao Milan” award in Milan Design Week. Forbes China awarded him as the most influential designer. Original Cloud Series/Cloud Chair was also awarded by the French Artists Association. Architect Chu won the CIDA China Interior Decoration Association award, the Residence Award for Boutique Home Best Design 50 of the Year and the Sina Home Design Golden Tripod Award.
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ato a Taiwan, l’architetto T.K.Chu si è laureato alla Tamkang University of Architecture. Vincitore di numerosi premi è il fondatore dello studio di design TK Chu Design Studio e del brand TK HOME che produce mobili nel suo stile particolare. T.K CHU è conosciuto come uno dei massimi esponenti del Neo Art Deco ed è uno dei leader del design cinese. Moltissimi i riconoscimenti conquistati nella sua carriera. Guardando solo ai più recenti: la sua Cloud Series ha vinto “The Original design Yao Milan” nella Milano Design Week. Forbes China l’ha nominato come uno dei più influenti designer cinesi. Original Cloud Series/Cloud Chair è stata anche premiata dall’Associazione Francese degli artisti. L’architetto Chu ha vinto il premio della CIDA, China Interior Decoration Association, il Residence Award for Boutique Home Best Design 50 of the Year e il Sina Home Design Golden Tripod Award.
THE EDITOR’S CHOICE
COLETTE CHAIR. Designed by Roberto Lazzeroni. Produced by Baxter.
ARCHIBALD ARMCHAIR. Designed by Jean Marie Massaud. Produced by Poltrona Frau.
ORLA SOFA. Designed by Jasper Morrison. Produced by Cappellini.
FENG YUN CHAIR. Designed by TK CHU. Produced by TK HOME.
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Creare un contenitore moderno, dove il dettaglio in metallo definisce la connotazione di tutto il prodotto: da questo presupposto nasce tutta la nuova linea Cantori. La collezione Mirage comprende una serie di elementi, da tavolo da pranzo, rettangolare o rotondo fino al comò. Ne è segno distintivo l’unione del metallo curvato - che forma il cerchio di sostegno - con il piano, proposto, di volta in volta, di legno o di marmo. La sedia Shiba - quasi una poltroncina, assai comoda - si accompagna perfettamente al tavolo della collezione Mirage. Anche la collezione Shanghai con i divani, anche modulari, poltrone, letti, coffee table abbinati alle librerie confermano il nuovo stile Cantori. Le materie prime naturali, i colori dalle nuances di tendenza,unite al design minimalista si esaltano reciprocamente. Il fascino radicale che scaturisce dalle ultime creazioni proposte li rendono ideali, singolarmente o in composizione, ad essere inbseriti in qualsiasi elegante interno.
Creating a contemporary container on which the metal details give the product its entire character is the idea behind the entire new Cantori collection. The Mirage collection includes a series of items ranging from the rectangular or round dining table to the chest of drawers. Their distinguishing feature is the combination of the curved metal forming the supporting circle with the wood or marble top. The Shiba chair, so comfy it could almost be an armchair, is the perfect accompaniment to the table in the Mirage collection. The Shanghai collection, with its sofas, including modular ones, armchairs, beds and coffee tables, combined with the bookcases, perfectly reflects the new Cantori style. The natural raw materials, fashionable colour shades and the minimalist design complement each other perfectly. The radical charm of these latest creations makes them ideal in any elegant interior, separately or together. Table Mirage, chairs Shiba, chest of drawers and sofa Shanghai - Designer Maurizio Manzoni
Salone del Mobile. Milano 16-21 June 2020 - Hall 1 Stand C05 Armchairs Twist design Castello Lagravinese Studio. Bookcase Macao, coffee tables Ninfea design Maurizio Manzoni
cantori.it
T h e g l a s s -w a l l e d pool overlooking t h e b a y,
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FLORIDA
DYNAMIC INTERPLAY CH A D OPPEN H EI M
words by Edmondo Zaccone photos by Karen Fuchs
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n the residential Bal Harbour, an elegant Florida community just a few miles from famous Miami Beach, extends this luxurious modern villa. Chad Oppenheim’s project has a strong protagonist, the alternation. An alternation of volumes, of voids and solids, of interiors and exteriors, of skillfully interspersed spatial elements that become the backbone of the entire complex. Three large rectangular volumes, developed on as many floors, alternate with the outdoor spaces, creating an uninterrupted living continuity. On the ground floor, there are the common rooms, those that are the conceptual, though not geometric, center of the house. A living area and a dining area overlooking the courtyard with the magnificent swimming pool, and then the large kitchen and the media room as well as the service areas and garages, deliberately located at the back. Upstairs are the bedrooms, six spacious and elegant rooms all with access to the terrace, and the exceptional master bedroom with a unique view. What is most striking, however, is the use of the outdoor spaces, so perfectly designed and so cleverly exploited. Fountains, lush vegetation, relaxation spaces and areas where to receive guests, harmoniously follow one another among the solid volumes of the house: concrete, wood, and travertine elegantly outline the shapes of the buildings, leaving outdoors to get lost in the indoors, and thus making the most of Florida’s tropical climate. All the spaces are therefore open, airy, full of light, inevitably connected but kept private thanks to the use of sliding glass doors.
One of the living areas on the g r o u n d f l o o r.
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[IT] Nella residenziale Bal Harbour, elegan te località della Florida a pochi chilometri dalla celebre Miami Beach, si estende questa lussuosa villa moderna. Il progetto curato da Chad Oppenheim ha un vero grande protagonista, l’ alternanza. Un’alternanza di volumi, di vuoti e pieni, di interni ed esterni, di elementi spaziali sapientemente intercalati che diventano spina dorsale di tutto il complesso. Tre grandi volumi rettangolari, sviluppati su altrettanti piani, si avvicendano agli spazi esterni, creando una continuità abitativa senza interruzioni. Al pian terreno 70
si incontrano i locali comuni, quelli che sono il centro concettuale, seppur non geometrico, della casa. Una zona living e una zona dining con affaccio diretto sul cortile vista mare dove trova spazio la magnifica piscina; e poi ancora la grande cucina e la media room oltre che le zone di servizio e i garage, volutamente collocati sul retro. Al piano superiore sono state sistemate le camere da letto, sei spaziose ed eleganti stanze, tutte con accesso alla terrazza, e l’eccezionale camera padronale da cui si gode di un panorama unico. Quello che colpisce però è soprattutto l’utilizzo degli spazi esterni,
F così perfettamente studiati e così altrettanto accortamente utilizzati. Fontane, vegetazione rigogliosa, zone relax e zone dove accogliere gli ospiti, si susseguono con armonia tra i solidi volumi della casa: sono il cemento, il legno e il travertino a tratteggiare con eleganza le forme degli edifici, lasciando all’outdoor la possibilità di perdersi nell’indoor, e sfruttando così al massimo il clima tropicale della Florida. Tutti gli spazi risultano per ciò aperti, ariosi, pieni di luce, inevitabilmente collegati ma mantenuti privati grazie alla presenza di porte vetrate scorrevoli.
A c e n t r a l h a l lw a y connects all three volumes of the house, divided by the interior gardens.
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F HERE: one of the rooms upstairs. B E L O W: t h e terrace of the master suite.
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F HERE: one of the two large bathrooms in the master bedroom. ABOVE: the indoor dining room o n t h e g r o u n d f l o o r.
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The design choice was focused on glass and wood.
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Chad Oppenheim
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had Oppenheim is a Miami-based architect whose work has been praised for its ability to transform the prosaic into the poetic. Through passion and sensitivity towards man and nature, Oppenheim creates monumental yet silent architecture that elicits a site’s inherent power. A graduate of Cornell University and a Fellow of the AIA, Oppenheim has lectured widely and has taught at various architecture schools, including most recently at Harvard University’s Graduate School of Design. In 1999, he founded Oppenheim Architecture (Miami, Basel, New York), which has garnered global recognition at many scales: from large-scale urban architecture, hotels, and resorts, to private residences, interiors and furnishings. The international practice has received over 80 awards and distinctions, including the AIA’s highest distinction, the Silver Medal, and has been featured in numerous publications around the world. In 2018, Oppenheim Architecture was the recipient of one of the National Design Awards by Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum.
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had Oppenheim è un architetto di Miami il cui lavoro è stato elogiato per la sua capacità di trasformare il prosaico in poetico. Attraverso la passione e la sensibilità verso l’uomo e la natura, Oppenheim crea un’architettura monumentale ma silenziosa che suscita la forza intrinseca di un luogo. Laureato alla Cornell University e membro dell’AIA, Oppenheim ha tenuto numerose conferenze e ha insegnato in varie scuole di architettura, tra cui, recentemente, alla Graduate School of Design dell’Università di Harvard. Nel 1999 ha fondato Oppenheim Architecture (Miami, Basilea, New York), che ha ottenuto riconoscimenti a livello mondiale su diverse scale: dall’architettura urbana su larga scala, agli alberghi, ai resort, alle residenze private, agli interni e all’arredamento. Lo studio internazionale ha ricevuto oltre 80 premi e riconoscimenti, tra cui la più alta onorificenza dell’AIA, la Medaglia d’Argento, ed è stato presente in numerose pubblicazioni in tutto il mondo. Nel 2018, Oppenheim Architecture ha ricevuto uno dei National Design Awards di Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum.
THE EDITOR’S CHOICE
GLASS SLIDING DOORS Glass ensures a continuity between rooms.
YANG SOFA Designed by Rodolfo Dordoni. Produced by Minotti.
ASTON DINING CHAIR Designed by Rodolfo Dordoni. Produced by Minotti.
OUTDOOR AREAS Outdoor and indoor areas alternate.
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The multiethnycal lobby with Oriental memories and design sofas.
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A DAYBOOK OF A LIFE LOF T BU RO text by Elena Logvynets photos by Andrey Avdeenko Photographer
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K The kitchen, an independent kingdom in the heart of the house.
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hat’s HayLoft telling us about? It is a story about the tradition and memory, the ability to preserve history and create legends. About a family and its values. About creativity and art objects as a life philosophy. HayLoft is also a story of two reconstructions, an abandoned building, a harsh masculine nature and tons of metal, sophistication of perception and mischief. The object is a derelict commercial and absolutely uninhabitable building: no heat insulation, no balconies, utility systems and energy saving solutions and an insufficient daylighting. Even so, its huge inner space and a gorgeous riverfront have made the difference for a dwelling choice. After two-year roof, facade and interior refurbishment, arrangement of utility lines, terracing and gardening, gave to the building a stylish contemporary accommodation. The heart of the house is the living-room with an absorbing ceiling height and the fireplace. Its space is marked by the massive metal and glass dimensions of the kitchen and the bathroom, by a staircase rotating around the center column and the bridge inviting to the lobby and the owners’ private zone. The kitchen is an independent kingdom: when you get into the restaurant industry for a long time, a cult of food is sure to get into your home. Quiet monochrome tones prevail in the interior design, intensified with a vivid palette of furniture items. Roche Bobois has been recognized alike, in the distinctive Missoni fabric design, red
Chinese chest and a three-meter painting of the Pope neighboring a giant metal head. Archaic gates provide a stunning entrance to the hosts’ private zone, including a master bedroom, a closet and a bathroom. Buying an antique carved panel (formerly the piece of old Chinese headboard) and a red staircase set the beginning of the bedroom interior. Bathroom panels are made of centenar y oak. Wash-basins in both bathrooms were brought over from Bali. There’s a hidden story behind every piece of furniture. A Japanese-style closet was used as a 90 cm deep storage space for tatami. Coffee table chest of natural wood color came up from India. A red highgloss low dresser is a classic Chinese tradition, while a shabby console table with varicolored drawers leans toward Tibetan culture. High-quality simplicity. Handmade value. Open space to the air. Natural materials. Up-to-date technologies combined with a green mind. Even so, individuality has always been above all. Our travel, wealth of knowledge, delight and engagement, all is netted into a single lace. Japan, Indonesia, China, Belgium, Holland and Ukraine grew unique interior objects. Italy, Germany, Switzerland and USA replenished design with technologies. What did we want to obtain? Timeless interior. Preserving stories, cherishing traditions and memories. The link between yesterday and today, Europe and Asia.
H E R E A N D A B OV E: a m e ta l s ta i rc a s e le a d s to t h e lo b by a n d t h e own e r's p r i va te zo n e. R I G H T: t h e o p e n s p a c e l i v i n g & d i n i n g ro o m .
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K A huge fireplace, covered by green tiles of the Ukarinan tradition, is the visual center of the kitchen zone and it's used for cooking shows as well.
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K H E R E A N D R I G H T: t h e o w n e r's b e d r o o m . A B O V E : a s e c o n d b e d r o o m a t t h e f i r s t f l o o r.
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[IT] Di cosa ci parla HayLoft? È una storia sulla tradizione e la memoria, sulla capacità di conservare la storia e di creare leggende. Di una famiglia e dei suoi valori. Della creatività e degli oggetti d’arte come filosofia di vita. HayLoft è anche la storia di due ricostruzioni, di un edificio abbandonato, di una natura aspra e maschile, di tonnellate di metallo, di raffinatezza della percezione e di malizia. Il punto di partenza è un edificio commerciale abbandonato e assolutamente inabitabile. Nessun isolamento termico, niente balconi, sistemi di utilità e soluzioni per il risparmio energetico, insufficiente illuminazione diurna. Ciononostante, i suoi enormi spazi interni, e la sua collocazione su uno splendido lungofiume hanno fatto la differenza per una scelta abitativa. Dopo due anni di ristrutturazione del tetto, della facciata e degli interni, di sistemazione dei servizi, dei terrazzamenti e del giardino, l’edificio ha assunto una sistemazione elegante e contemporanea. Il cuore della casa batte in un soggiorno a tutta altezza del soffitto dove spicca un grande camino. Il suo spazio è segnato dai volumi in metallo e vetro della cucina e del bagno, da una scala che ruota intorno alla colonna centrale e da un ponte che conduce alla zona privata dei proprietari. La cucina è un regno indipendente perché quando si entra nel settore della ristorazione per un lungo periodo di tempo, sicuramente si porta dentro casa il culto del cibo. Nell’interior design prevalgono i toni monocromatici e tranquilli, intensificati da una vivace tavolozza di mobili: i sofa di Roche Bobois con tessuto Missoni, un mobile cinese, un dipinto di tre metri del Papa vicino a una gigantesca testa di metallo. Due antiche porte fanno da ingresso mozzafiato alla zona privata dei padroni di casa, che comprende una camera da letto principale, una cabina armadio e un bagno. La presenza di un antico pannello intagliato (un tempo il pezzo di una vecchia testiera cinese) e di una scala rossa caratterizza la camera da letto. I pannelli del bagno sono in quercia centenaria. I lavabi sono in marmo portato da Bali. C’è una storia nascosta dietro ogni mobile. Un armadio in stile giapponese è stato utilizzato come ripostiglio per il tatami. Il tavolino da caffè in legno naturale viene dall’India. Una cassettiera rossa lucida e bassa è una classica produzione cinese, mentre una consolle malandata
e la cassettiera multicolore sono un omaggio alla cultura tibetana. Semplicità ma di alta qualità. Valore artigianale. Spazi aperti all’aria. Materiali naturali. Tecnologie all’avanguardia combinate con una mente green ma, prima di ogni cosa, la memoria. I nostri viaggi, il nostro bagaglio di conoscenze, la nostra gioia e il nostro impegno, tutto è racchiuso in un unico spazio. Giappone, Indonesia, Cina, Belgio, Olanda e Ucraina ci hanno regalato oggetti unici. Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti hanno fornito tecnologie e design. Cosa volevamo ottenere? Interni senza tempo dove conservare storie, custodire tradizioni e ricordi. Il legame tra ieri e oggi, Europa e Asia.
B a t h r o o m p a n e l s a r e m a d e o f c e n t e n a r y o a k . Wa s h - b a s i n s i n b o t h b a t h r o o m s w e r e b r o u g h t o v e r fr o m B a l i .
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Oleg Volosovsky and Elena Logvynets
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leg Volosovsky and Elena Logvynets, co-founders of Loft Buro, are responsible for many of the country’s leading restaurant interiors and distinctive private spaces. “We look at past facts, study legends, history and culture and then adapt these influences with new materials and the latest design trends. Our concept is to be focused more on an interior philosophy, through research of symbols and colour solutions. We want to demonstrate personal individuality, and, thanks to historical experience, we really have so much to share with the world” One of the most important features of interiors made by Loft Buro is the revitalization of interiors using mechanisms and unexpected techniques. Creating a show is one of the most powerful tools to build an unforgettable atmosphere. Mechanical elements, movement and dynamic light installations represent Loft Buro philosophy of public spaces life. Private interiors are focused on individuality, up-to-date technologies combined with green mind, natural materials, high-quality simplicity. Architects do not fear experimenting with colour, but approach it instinctively and emotionally. “This is because we Ukrainians are an emotional nation,” explains Volosovsky
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leg Volosovsky e Elena Logvynets, co-fondatori di Loft Buro,vhanno progettato numerosi ristoranti di prestigio e importanti edifici privati. “Noi guardiamo al passato, studiamo leggende, storia e cultura poi adattiamo questi influssi con nuovi materiali e le ultime tendenze del design. Il nostro concept è di essere focalizzati su una filosofia interiore, attraverso la ricerca di simboli e scelte cromatiche. Noi vogliamo esprimere personalità e individualità, e, grazie all’esperienza storica, abbiamo davvero molto da condividere con il mondo!” Una delle principali caratteristiche degli interni firmati Loft Buro è il recupero di edifici attraverso l’uso di meccanismi e tecniche inaspettate. Creare uno spettacolo è uno degli strumenti principali per creare un’atmosfera indimenticabile. Elementi meccanici, movimento, installazioni luminose e dinamiche rappresentano la filosofia di Loft Buro applicata agli spazi pubblici. Gli spazi privati invece sono caratterizzati dall’originalità, dalla scelte di tecnologie sofisticate abbinate a un pensiero green, a materiali naturali, a una semplicità di alta qualità. Gli architetti non devono aver paura di provare I colori ma devono approcciarli in modo istintivo ed emozionale. “Questo perché noi Ucraini siamo un popolo emotivo!” spiega Volosovsky.
THE EDITOR’S CHOICE
HUSK ARMCHAIR Designed by Patricia Urquiola. Produced by B&B Italia.
AUTOREVERSE SOFA Designed by Giuseppe Vigano'. Produced by Arketipo.
EXAGONAL TILE SLATE Produced by Artesia.
MAH JONG SOFA Designed by Hans Hopfer. Produced by Roche Bobois.
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SOUTH AFRICA
HOW CLOSE IS THE OCEAN GAV I N M A DDO CK words by Elisabetta Romanò photos by Adam Letch and Burger Engelbrecht
The moonlight reflects over the ocean and the suspended pool.
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SA H E R E A N D B E L O W: w o o d , c o n c r e t e a n d g l a s s c a n b e f o u n d b o t h i n d o o r s a n d o u t d o o r s .
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SA HERE: nature is recalled in the furnishing choices. B E L O W: t h e u p p e r- l e v e l s u i t e i s a c c e s s e d v i a a c l a d b r i d g e t h a t s p a n s t h e t w o p a v i l i o n s .
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ome places seem meant to be observed, some views seem to be just standing still, waiting for someone who admires them. A request that certainly did not go unnoticed by the Gavin Maddock Design Studio team, during the design and construction phases of this very modern villa overlooking the ocean. Embraced by the majestic west coast of South Africa, less than a hundred kilometers from the capital, the Olive Tree Villa is a true island of peace. The sense of calm is mainly provided by the large windows overlooking the Atlantic, as well as the surrounding dunes extending as far as the eye can see. One of those views that, changing from hour to hour, from season to season, draws magical atmospheres and picturesque suggestions into the spacious rooms of the house. The geometry of the building is linear and functional: two large areas connected by an internal courtyard on the ground floor, and, on the upper floor, a master suite with adjoining living area, overlooking a large terrace with a suspended pool. There is a clear reference to the surrounding nature in the use of matters and colors, material shades that express a sense of concreteness and freshness, releasing a holiday feeling among the rooms. A mood that also transpire in the neutral, modern and minimal furnishings, selected for their elegant and light lines. The interior and exterior finishes become cardinal elements of the design: glass, wood and concrete alternate and integrate everywhere, enhancing the water element of the swimming pools and the ocean and creating plays of light and shadow in the rooms. The final feeling is that of being in the right place for that search for peace that only the sea can offer. On the other hand, even Melville in his Moby Dick seemed convinced: “Yes, as everyone knows, meditation and water are wedded forever.”
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[IT]Ci sono luoghi che sembrano fatti apposta per essere osservati, ci sono panorami che sembrano starsene fermi immobili ad aspettare che qualcuno li ammiri. Una richiesta che non è certo passata inosservata al team di Gavin Maddock Design Studio durante le fasi di progettazione e realizzazione di questa modernissima villa con vista sull’oceano. Abbracciata dalla maestosa costa occidentale del Sud Africa, a meno di cento chilometri dalla capitale, la Olive Tree Villa, è una vera e propria isola di pace. Il senso di calma che si respira al suo interno è dato principalmente dalle grandi vetrate sull’Atlantico e dai dintorni di dune sabbiose che si estendono a vista d’occhio. Uno di quei panorami che, cambiando di ora in ora, di stagione in stagione, restituisce alle ampie stanze della casa magiche atmosfere e pittoresche suggestioni. La geometria dell’edificio è lineare e funzionale, due grandi aree collegate tra loro da un cortile interno al piano terreno e una suite padronale con annessa zona living, affacciata su un grande terrazzo con piscina sospesa, al piano superiore. Evidente è il richiamo alla natura circostante nella scelta dei materiali e delle tinte, tonalità materiche che esprimono un senso di concretezza e freschezza, sprigionando tra gli ambienti una sensazione quasi vacanziera. Un mood che si ritrova anche negli arredi neutri, moderni e minimal, selezionati per le loro linee eleganti e leggere. Le finiture invece, interne ed esterne, diventano a loro volta elementi cardine della progettazione: vetro, legno e cemento si alternano e si integrano in tutti gli ambienti esaltando l’elemento acqua delle piscine e dell’oceano e creando giochi di luci e ombre nelle camere. La sensazione finale è quella di essere nel posto perfetto per dedicarsi a quella ricerca di pace che solo il mare può regalare. D’altra parte, anche Melville nel suo Moby Dick ne sembrava convinto: “ Sì, come tutti sanno, meditazione e acqua sono sposate per sempre”.
SA L E F T: t h e t w o a r e a s o f t h e h o u s e a r e s e p a r a t e d b y a n i n t e r n a l c o u r t y a r d . H E R E : c o n c r e t e p r o v i d e s a s e n s e o f f r e s h n e s s a n d s t r e n g t h .
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SA A l l t h e r o o m s h a v e l a r g e w i n d o w s o v e r l o o k i n g t h e o c e a n o f f e r i n g a p a n o r a m i c v i e w.
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SA The greying-off solid timber used for the screening devices on the upper level creates light and shade suggestions in the rooms.
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GM Gavin Maddock
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avin Maddock Design Studio was established in Noosa, Australia in 2004. The studio prides itself on its multi-disciplinary nature and diversity, from private residences, commercial buildings, retail and restaurant projects to interior fit-outs. The practice commenced operation in Cape Town, South Africa in 2013.The design orientated practice offers full architectural and interior design services on new builds and refurbishments. The studio’s highly developed interior design work is a major focus on all projects; each project receiving an individual response to the client’s needs and function. Their work is elegant, calming and bold. They are passionate about providing contemporary, yet timeless designs that are rich in texture, however restrained. Close collaboration with clients, consultants and builders throughout the design and construction process ensures that a tailored expression of the client’s individuality is achieved.
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l Gavin Maddock Design Studio è stato fondato a Noosa, Australia, nel 2004. Lo studio è orgoglioso della sua natura multidisciplinare e della sua diversità, dalle residenze private, agli edifici commerciali, ai progetti di vendita al dettaglio e di ristorazione fino agli allestimenti d’interni. Lo studio ha iniziato la sua attività a Città del Capo, in Sudafrica, nel 2013 e offre servizi completi di progettazione architettonica e di interior design su nuove costruzioni e ristrutturazioni. Il lavoro di interior design di alto livello dello studio è il punto focale di tutti i progetti; ogni progetto riceve una risposta individuale alle esigenze e alle richieste del cliente. Il loro stile è elegante, rilassante e audace. Sono appassionati nel fornire design contemporanei, ma senza tempo, ricchi di texture ma con sobrietà. La stretta collaborazione con i clienti, i consulenti e i costruttori durante tutto il processo di progettazione e costruzione assicura che si raggiunga una creazione su misura dell’individualità del cliente.
THE EDITOR’S CHOICE
KITCHEN Produced by MSM Kitchens.
COPENHAGUE ARMCHAIR Produced by La Grange.
STONE TILES Produced by Womag.
OLD DOOR ON IRON BASE COFFEE TABLE Produced by La Grange.
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ad Designwork – photo Alessandro Paderni set coordinator Marco Viola
Moroso Milano London Amsterdam Kรถln Gent New York Seoul moroso.it @morosofficial
Gogan
par Patricia Urquiola - 2019
www.gaudio.it
GAUDIO - headquarter via Antichi Pastifici z.a. lotti b/5, da/1 - 70056 Molfetta (BA) - ITALY
GAUDIO - office via Montenapoleone, 8 - 20121 Milano (MI) - ITAL
p.i. 04114200720 - tel./fax +39 080 3382815 info@gaudio.it
tel. +39 02 / 00684544 - fax +39 02 / 00684547 milano@gaudio.it
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SHANGHAI
REDEFINING THE VALUES BEN W U/ W DESIGN
words by Ben Wu photos by W Design
The round shaped white wall in the living room.
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ased on a deep understanding of the practical needs of luxury homes from the spatial scale to human experience, this penthouse poetically express the concept of “Modern Oriental”. With six rooms, a storage system of approximately 120 m³ and a movable locker room, the designers have given full consideration to both the sense of space and practicality, ensuring that the shared spaces maintain a grand and delicate temperament, while the daily needs of each family member are fully satisfied. All the furnishings follow an internal rule: the sense of the structure and architecture is infused in the quiet gray tone. With family aggregation as the concept, W.DESIGN introduces circular shapes into the spatial details. A circular top sets off the circular ground; the tension-based dining chairs surround the round dining table and the jade-textured pink marble table endows the space with a soft temperament. Through deep reflection on the lives of the dwellers, the wide corridor space on the second floor is designed as a second living room where you can rest, enjoy the scenery and have drinks and snacks, creating an emotional bond between family members. W.DESIGN has planned a new order for the master bedroom on the second floor, in which the concave-convex chamois suede wall has wooden decorations, and the colors and materials complement each other, creating a tidy background for the white valance of the bed. Customized by a New York artist, the background wall of the girl’s room is unique. The headboard, display cabinet and wardrobe also present a soft and round overall form.
HERE: marble and glass in the kitchen. ABOVE: the scenic staircase.
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S A c e m e n t- t e x t u r e d t e a t a b l e i s t h e c o r e o f t h e l i v i n g r o o m a n d c r e a t e a n e c h o i n g r e l a t i o n s h i p f o r m e d b y t h e c o n c a v e - c o n v e x s p a c e .
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S The the longitudinal elongation of the quartered round dome becomes the main background of the living room.
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[IT] Basato su una profonda comprensione delle esigenze pratiche delle case di lusso e unendo la gestione degli spazi alle necessità degli abitanti, questo attico esprime poeticamente il concetto di “Orientale Moderno”. Disponendo di sei stanze, un armadiatura di circa 120 m³ e uno spogliatoio mobile, i progettisti hanno coniugato in modo perfetto senso dello spazio e praticità, assicurando che gli ambienti condivisi mantengano un atmosfera al tempo stesso grandiosa e delicata, senza però trascurare le esigenze quotidiane di ogni membro della famiglia. Tutti gli arredi seguono una regola interna per cui la struttura e l’architettura sono pervase dai toni rassicuranti del grigio. Partendo dal concetto di aggregazione familiare, W.DESIGN introduce ovunque forme circolari: con sedie che circondano un tavolo da pranzo rotondo in marmo rosa con struttura in giada e conferiscono allo spazio un temperamento morbido. Attraverso una profonda riflessione sulla vita degli abitanti, l’ampio spazio del corridoio al secondo piano è stato progettato come un secondo salotto dove è possibile riposare, godersi il paesaggio e consumare bevande e snack, creando un legame emotivo tra i membri della famiglia. W.DESIGN ha progettato in modo originale la camera da letto padronale del secondo piano, dove la parete concavo-convessa in camoscio, i colori e i materiali si completano a vicenda, creando uno sfondo ordinato per il letto. Personalizzata da un artista di New York, la parete di sfondo della camera della ragazza è unica con i suoi decori floreali. Anche la testiera, la vetrina e l’armadio presentano forme morbida e tondeggianti.
L E F T: t h e t e n s i o n - b a s e d d i n i n g c h a i r s s u r r o u n d the round pink marble dining table.
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S All the furnishings follow an internal rule: the sense of the structure and architecture is infused in the quiet gray tone.
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BW Ben Wu
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en Wu has the experience in interior design and home design for more than 20 years, and he established WS in 1998, which includes the design and lifestyle brands : W.DESIGN, WS SPACE, Weimo and WS CAFÉ. Ben Wu has a profound foundation in is Chinese traditional art. When he was a child, he studied Chinese ink and wash painting with Mr. Fu Wenyan, who is Zhang Daqian’s last disciple. He advocates the design philosophy of Modern Oriental, integrates the elegant design of Western humanization with the essence of Oriental humanism, and creates the artistic conception space with oriental aesthetics and philosophical thinking. Ben Wu has been leading the Chinese design for more than ten years with “Modern Oriental” and became the mainstream style of Chinese design. He is widely involved from public space to private clubs, and from celebrity mansions to heritage and protected structure, and then to art exhibitions.
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en Wu ha un’esperienza di oltre 20 anni nell’interior design e nell’home design e nel 1998 ha fondato WS, che comprende i marchi di design e lifestyle: W.DESIGN, WS SPACE, Weimo e WS CAFÉ. Ben Wu ha una profonda conoscenza dell’arte tradizionale cinese. Da bambino ha studiato la pittura a inchiostro cinese con Fu Wenyan, l’ultimo discepolo di Zhang Daqian. È un sostenitore della filosofia del Modern Oriental, lo stile che integra il design elegante occidentale con l’essenza dell’umanesimo orientale e crea un’originale concezione dello spazio legata all’estetica orientale e al suo pensiero filosofico. Ben Wu è stato il leader della corrente del “Modern Oriental” nel design cinese per più di dieci anni facendolo diventare lo stile “mainstream” del design cinese. Oggi il suo lavoro spazia dagli spazi pubblici ai club privati, dai palazzi delle celebrità ai beni culturali e alle strutture protette e alle mostre d’arte.
THE EDITOR’S CHOICE
HAISHANG CHAIR Designed by Ben Wu. Produced by WS.
HAISHANG SIDE TABLE Designed by Ben Wu. Produced by WS.
HAISHANG TEA TABLE Designed by Ben Wu. Produced by WS.
HAISHANG SOFA Designed by Ben Wu. Produced by WS.
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MILANO
A PASSAGE TO THE EAST V U DA F I ER I-SAV ER I NO PA RT N ERS words by Francesca Tagliabue photos by Nathalie Krag
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he Spica restaurant in Milan is a melting pot of different cultures and traditions, a unique place to take a trip around the world thanks to the culinary creations of chefs Ritu Dalmia and Viviana Varese and the interiors designed by Vudafieri-Saverino Partners. Spica occupies a former industrial building in Via Melzo, in the heart of the Porta Venezia district, one of the city’s nightlife centers. The six shop windows open onto the street and the marble terrazzo flooring remain in memory of the old workshop, but today Spica’s voice comes mainly from the encounter between the Vastu architectural doctrine - a discipline born in India 5,000 years ago according to which every building should take into account the laws of nature - and the typical features of some of the great masters of Milanese design. In their references to Milanese tradition, the architects have combined freedom, radical design and Ettore Sottsass Jr’s deep passion for India with
Franco Albini’s elegance and rigor. Memphis Group’s aesthetics are recalled by the portals that mark the space; in contrast to the neutral frame of the ceilings, these elements are covered by wallpaper with colored motifs and fluorescent geometric inserts designed for Spica. The larger furnishings use a completely different language and have clear references to the interiors of the 60s and 70s, referring to the typical lines of Albini’s rationalism. In particular, the two walnut furniture with black iron structure made for the entrance and the dining room. Customers are welcomed at the entrance by a large bar counter, beyond which there is the lounge area and the dining room itself; here the large lamps designed by Andrea Anastasio evoke the shape of typical Indian agricultural tools. Meanwhile, the furniture used as a service station creates a charming corner, with wooden floors and plants on gravel, giving the feeling of being in a small garden.
ABOVE: the main dining room with taylor made lamps.
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M ABOVE: portals with geometric patterns and fluorescent colours are inspired by the work o f E t t o r e S o t t s a s s J r; t h e f u r n i t u r e u s e d a s a s e r v i c e s t a t i o n c r e a t e s a c h a r m i n g corner with wooden floor and plants on gravel, giving the feeling of being in a small garden.
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[IT] È un vero e proprio melting pot di cultu re e tradizioni differenti il ristorante Spica di Milano, un luogo unico dove compiere un viaggio intorno al mondo grazie alle creazioni culinarie delle chef Ritu Dalmia e Viviana Varese e agli interni firmati da Vudafieri-Saverino Partners. Spica occupa un ex edificio industriale di via Melzo, nel cuore del quartiere di Porta Venezia, uno dei centri della vita notturna cittadina. Le sei vetrine aperte su strada e il pavimento in seminato rimangono a memoria della vecchia officina, ma oggi il linguaggio di Spica nasce soprattutto dall’incontro tra la dottrina architettonica Vastu – una disciplina nata in India 5.000 anni fa secondo cui ogni edificio dovrebbe tenere conto delle leggi della natura – e i tratti tipici di alcuni tra i grandi maestri del design milanese. Nei richiami alla tradizione meneghina, gli architetti hanno unito la libertà, il design radicale e la profonda passione per l’India di Ettore Sottsass Jr, all’eleganza e al rigore di Franco Albini. Ricordano l’estetica di Gruppo Memphis i portali che scandiscono lo spazio; in contrasto con la cornice neutra dei soffitti, questi elementi sono rivestiti con carte da parati con motivi colorati e inserti geometrici fluo realizzate su disegno per Spica. Gli arredi presentano evidenti richiami agli interni degli Anni 60/70, rifacendosi alle linee tipiche del razionalismo albiniano in maniera particolarmente esplicita nei due mobili in noce con struttura in ferro nero realizzati per l’ingresso e la sala ristorante. I clienti vengono accolti all’ingresso da un grande bancone bar, oltre cui si sviluppano la zona lounge e la sala da pranzo vera e propria dove le grandi lampade realizzate su disegno di Andrea Anastasio rievocano la forma di strumenti agricoli tipici indiani. ABOVE: the dining room of Spica. H E R E A N D A B O V E : t h e b a t h r o o m i s d i s t i n g u i s h e d b y i t s fr e s h a n d c o l o u r f u l a t m o s p h e r e .
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Vudafieri-Saverino
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he firm is run by partners Claudio Saverino and Tiziano Vudafieri and has a workforce of forty, including designers, administrative and logistical staff. Vudafieri-Saverino Partners is a creative atelier whose work ranges from architecture and interior design to retail, hotellerie and restaurant design. Based in Milan and Shanghai, the studio, founded and run by architects Tiziano Vudafieri and Claudio Saverino, in its twenty-year career has developed projects in almost every country and continent, always adopting an attentive approach to face the major issues of the contemporary culture, city, landscape and society. Every space designed - residential, commercial, industrial or mixed-use - expresses the close relationship between the values of the client and those of the context, creating a meticulous composition of form and function, sign and detail. The result is a project method that combines the identity of places with a specific “storytelling strategy”. After having experienced around 14 years since the first store designed by VSP was built in East Asia in January 2012 Vudafieri Saverino Partners opened its Shanghai – based Company, first foreign design office of the company. VSP Shanghai branch is focusing from design development to working drawings and project management for the projects located in China and Far East.
L
o studio è gestito dai soci Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri e ha un organico di quaranta persone tra progettisti, personale amministrativo e logistico. Vudafieri-Saverino Partners è un atelier creativo, il cui lavoro spazia dall’architettura e dall’interior design al retail, all’hotellerie e alla ristorazione. Con sede a Milano e Shanghai, lo studio nella sua ventennale carriera ha sviluppato progetti in quasi tutti i Paesi e continenti, adottando sempre un approccio attento ad affrontare i grandi temi della cultura, della città, del paesaggio e della società contemporanea. Ogni spazio progettato - residenziale, commerciale, industriale o a uso misto - esprime la stretta relazione tra i valori del committente e quelli del contesto, creando una meticolosa composizione di forma e funzione, segno e dettaglio. Il risultato è un metodo progettuale che coniuga l’identità dei luoghi con una specifica “strategia di narrazione”. Nel gennaio 2012 è stato costruito il primo negozio progettato da VSP in Asia orientale, così Vudafieri Saverino Partners ha aperto la sua filiale di Shanghai, primo ufficio all’estero che si sta concentrando dallo sviluppo del design ai disegni esecutivi e al project management per i progetti situati in Cina e in Estremo Oriente
THE EDITOR’S CHOICE
FILO HANGING LAMP Designed by Andrea Anastasio. Produced by Foscarini.
LIPSTICK MIRROR Designed by Maurizio Cattelan. Produced by Seletti.
KAROO CHAIR Produced by Pierre Cronje.
CUSTOM MADE WALLPAPER Designed by Vudafieri-Saverino Partners. Produced by Vescom.
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etrohomeinteriors.jumbogroup.it | Milano, via Hoepli 8
MILANO
DUAL CORE VGA & PA RT N ERS
words by Francesca Tagliabue photos by Diego de Pol - portrait by Serena Celada
A B O V E : t h e n e w g l a s s a t t i c o n t h e r o o f. R I G H T: t h e m o n u m e n t a l e n t r a n c e o f t h e b u i l d i n g .
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Different views of the new glass attic: a representative space suitable for formal meetings.
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ast and present meet and navigate together towards the future, in Vittorio Grassi Architetto & Partners’ project for the Milanese building Principe Amedeo 5. This is the recovery and extension of an elegant 19th-century building, originally the seat of the American Consulate in Milan, now moved not far away to the former Montemartini Palaces of the master Gio Ponti. Located in one of the most important business areas of the city, the building has undergone a general restoration - which has preserved much of the original decorative apparatus of the common areas - and a massive extension, now having 5 floors with 500 workstations, for a total walkable area of about 9,000 square meters. Vittorio Grassi said: “Over the last few decades Milan has changed a lot. The city is in a phase of regeneration and increasingly “inclusive” and “green”. We have rejuvenated this historic building with new functions, but following concepts of sustainability and sharing, with a broad ecological vision”. The elegant street façade with its four orders of windows has been kept unchanged, as well as the entrance and the two monumental staircases lead-
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ing to the upper levels. The main transformations involved the internal courtyard: typical of Milan’s historical context and once occupied by cars today turned into a garden with a minimalist and contemporary look. The internal pavilion has been transformed with a new glass facade, reflecting the surroundings and creating a wider optical effect; the same aesthetics can be recognized in the glass attic. Built on the roof of the building is a representative space suitable for formal meetings, to be defined using a system of mobile retractable wings. The great attention to detail combined by VGA & Partners with a clear focus on corporate sustainability allowed the Principe Amedeo 5 complex to obtain LEED Gold certification. Both the use of recycled or recyclable ecological materials, such as laminated beech wood for the curtain walls, accompanied by selective screen-printed glass with a parametric decorative motif and the use of super-insulating techniques to reduce energy consumption contributes to achieving this goal, as does the installation of air heat pumps and photovoltaic panels on the roof that guarantee the supply of energy from renewable sources.
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[IT] Passato e presente si incontrano e navigano congiuntamente verso il futuro nel progetto di Vittorio Grassi Architetto & Partners per l’edificio milanese Principe Amedeo 5. Si tratta del recupero e dell’ampliamento di un’elegante costruzione ottocentesca, in origine sede del consolto americano a Milano, oggi trasferitosi poco lontano negli ex Palazzi Montemartini del maestro Gio Ponti. Situato in una delle zone direzionali più importanti della città, l’immobile è stato oggetto di un generale restauro – che ha conservato gran parte dell’apparato decorativo originale delle parti comuni – e di un ampliamento massivo, arrivando oggi a disporre di 5 piani con 500 postazioni di lavoro, per un totale calpestabile di circa 9.000 metri quadrati. Vittorio Grassi ha dichiarato: “Negli ultimi decenni Milano è molto cambiata. La città è in una fase di rigenerazione e sempre più “inclusiva” e “verde”. Abbiamo ringiovanito questo edificio storico con nuove funzioni, ma seguendo concetti di sostenibilità e condivisione, con una visione ecologica ad ampio spettro”. L’elegante facciata su strada con i quattro ordini di finestre è stata mantenuta invariata, così come l’ingresso e i due scaloni monumentali da cui si raggiungono i livelli superio-
ri. Le maggiori trasformazioni hanno interessato la corte interna, tipica del tessuto storico milanese e un tempo occupata dalle auto, oggi diventata un giardino dall’aspetto minimalista e contemporaneo. Il padiglione interno è stato trasformato in un volume di cristallo, che riflettendo i fronti adiacenti crea un effetto ottico di maggiore ampiezza; la stessa estetica è stata ripresa nella sopraelevazione costruita sulla copertura piana del palazzo, uno spazio di rappresentanza adatto alle riunioni formali, da definire utilizzando un sistema di quinte mobili a scomparsa. La grande cura dei dettagli è stata affiancata da VGA & Partners a un’evidente attenzione al tema della sostenibilità aziendale, che ha permesso al complesso Principe Amedeo 5 di ottenere la certificazione LEED Gold. Contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo sia l’utilizzo di materiali ecologici riciclati o riciclabili, come il legno lamellare di faggio per le facciate continue, accompagnato da vetri selettivi serigrafati, sia tecniche di super isolamento per il contenimento dei consumi energetici, così come l’installazione di pompe di calore ad aria e pannelli fotovoltaici in copertura che garantiscono l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.
L E F T: t h e m e e t i n g r o o m i n t h e g l a s s a t t i c . B E L O W: t w o s t a i r c a i s e s , t h e h i s t o r i c a l o n e a n d t h e n e w o n e .
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M A view of the new remodelled internal courtyard.
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Vittorio Grassi Architetto & Partners
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ounded in 2005, the studio Vittorio Grassi Architetto & Partners is composed of professionals of different nationalities working mainly in Milan and Paris. The studio conceives and develops a wide variety of large and small scale projects, from urban planning and design of public buildings, to tourist and residential complexes, commercial buildings and interior design. Among the projects currently under construction: the Sports Palace in Lamezia Terme, a villa complex in Kuwait City, a residential complex in Algiers, as well as office buildings in Rome, Genoa and Milan. Among the most recent projects: the residential and office building Antica Cà Litta in Milan, the Military Citadel Eco-Smart of Cecchignola in Rome, the urban masterplans for the Ex Maslenikov areas in Samara and the Olonkholand Cultural Centre in Yakutsk, both in Russia, and the project for the Waterfront in Pozzuoli.
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ondato nel 2005, lo studio Vittorio Grassi Architetto & Partners è composto da professionisti di diverse nazionalità operanti principalmente nelle sedi di Milano e di Parigi. Lo studio concepisce e sviluppa una grande varietà di progetti di grande e piccola scala, dalla pianificazione urbanistica e progettazione di edifici pubblici, a complessi turistici e residenziali, edifici commerciali, fino all’interior design. Tra i progetti attualmente in costruzione: il Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme, un complesso di ville a Kuwait City, un complesso residenziale ad Algeri, oltre a edifici per uffici a Roma, Genova e Milano. Tra i progetti più recenti: l’edificio residenziale e per uffici Antica Cà Litta a Milano, la Cittadella Militare Eco-Smart di Cecchignola a Roma, i masterplan urbanistici per le aree Ex Maslenikov a Samara e il Centro Culturale Olonkholand a Yakutsk, entrambi in Russia, e il progetto per il Waterfront di Pozzuoli.
THE EDITOR’S CHOICE
REFLECTIVE GLASS OF THE NEW ATTIC Produced by AGC
CERAMIC TILES IN THE BATHROOMS Produced by Lea Ceramiche
THE LIGHTENED FACADE Lights produced by iGuzzini.
THE LANDSCAPED GARDEN OF THE INNER COURTYARD
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BUENOS AIRES
NATURAL ASSOCIATIONS ES T U DIO PK A
words by Elisabetta Romanò photos by Alejandro Peral
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The large swimming pool in the back garden overlooked by the master bedroom.
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rchitecture and nature are not necessarily synonymous, nor do they need each other to express themselves; however, they become an unbeatable combination when they mix with harmony and design intelligence, focusing on the enhancement of green spaces, context, and local vegetation. A perfect example of this conceptual marriage is Casa Tana, built by Estudio PKA in the Tigre district north of Buenos Aires. The proximity to the Rio Della Plata Delta recalls images of lush and luxuriant greenery and large masses of moving water, important sensory suggestions that can be found among the architecture of this 250sqm house. A natural guiding thread that welcomes you from the entrance and guides you room by room in the discovery of the interiors. Downstairs are the common areas, left without a specific destination, deliberately contaminated with one another, interiors with exteriors, to recreate a single large domestic heart. Upstairs, on the other hand, are the rooms: the master bedroom overlooks the large garden with a swimming pool and benefits from its relaxed atmosphere. The light creates plays of reflections on the water, accentuated by the large windows, the vegetation releases all its vital scent, the sounds of the surrounding nature echo between the rooms, each element is intrinsically connected to the other in a perfectly calibrated ecosystem. The choice of white color, interrupted only by a few dark grey details and by the concrete-like tiles, contrasts softly with the surrounding greenery, highlighting and underlining it. Great significance has also been given to sun exposure, focusing in particular on sustainability and energy saving: the rooms are exposed to exploit natural light as much as possible, without having to rely on artificial lighting, and the large open covers of the entrance and patio are designed to protect from direct sunlight
White, pure and noble, has been chosen as the predominant shade.
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Indoor and outdoor spaces blend to create one big environment.
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[IT] Architettura e natura non sono neces sariamente sinonimi, né necessitano l’uno dell’altro per potersi esprimere; diventano però un binomio imbattibile quando si mescolano con armonia e intelligenza progettuale, focalizzandosi sulla valorizzazione degli spazi verdi, del contesto e della vegetazione locale. Un esempio perfetto di questo matrimonio concettuale è la Casa Tana, realizzata dall’Estudio PKA nel quartiere di Tigre a nord di Buenos Aires. La vicinanza col Delta del Rio della Plata richiama immagini di un verde lussureggiante e rigoglioso e di grandi masse di acqua in movimento, suggestioni sensoriali importanti che si ritrovano tra le architetture di questa casa di 250mq. Un fil rouge naturale che accoglie fin dall’ingresso e accompagna stanza per stanza nella scoperta degli ambienti. Al piano inferiore si trovano le aree comuni, lasciate senza destinazione specifica, volutamente contaminate l’una con l’altra, interni con esterni, per ricreare un unico grande cuore domestico. Al piano superiore, invece, si collocano le camere: la camera padronale si affaccia direttamente sul grande giardino con piscina beneficiando della sua atmosfera rilassata. La luce crea giochi di riflessi sull’acqua accentuati dalle grandi finestre, la vegetazione rilascia tutto il suo profumo vitale, i suoni della natura circostante echeggiano tra le stanze, ogni elemento è intrinsecamente collegato all’altro in un ecosistema perfettamente calibrato. La scelta del colore bianco, interrotto solo da pochi dettagli grigio scuro e dai pavimenti piastrellati in simil-cemento, contrasta dolcemente con il verde circostante, evidenziandolo e sottolineandolo. Grande importanza è stata inoltre dedicata all’esposizione solare, concentrandosi in particolar modo sulla sostenibilità e sul risparmio energetico: le stanze sono esposte in modo da poter sfruttare il più possibile la luce naturale senza dover ricorrere all’illuminazione artificiale, e le grandi coperture aperte dell’ingresso e del patio sono studiate per poter riparare dalla luce diretta del sole.
Architectural design protect the house fr o m d i r e c t s u n e x p o s u r e . T h e r e i s p l e n t y of sunlight in all the rooms.
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PKA Estudio PKA
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studio PKA, Ignacio Pessagno - Lilian Kandus, is oriented to design, direction and execution of works as a team. Their mission is to interpret the needs of the client, through a different, global and creative vision, which transforms the objectives of the project into precise and unique efficient proposals, immersing them in a real economic context. All the creative process is followed from beginning to end, from the design phase to the technical-operational one, optimizing and perfecting the results.
L’
Estudio PKA, Ignacio Pessagno - Lilian Kandus, è orientato alla progettazione, direzione ed esecuzione di opere come una squadra. La loro mission è interpretare le esigenze del cliente, attraverso una visione diversa, globale e creativa, che trasformi gli obiettivi del progetto in proposte efficienti precise e uniche, immergendole in un contesto economico reale. Tutte il processo creativo viene seguito dall’inizio alla fine, dalla fase progettuale a quella tecnico-operativa, ottimizzandone e perfezionandone i risultati.
THE EDITOR’S CHOICE
THE ENTRANCE DOOR Local wood covering.
Some areas are surrounded by a pond containing water plants and fish.
Aluminium openings with double glass (DVH).
Concrete-like tiles create contrast with the colour white.
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A v i e w fr o m o u t s i d e o f t h e U n c o n v e n t i o n a l b e a u t y s a l o n U n D i a v o l o p e r C a p e l l o .
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CORTONA
BACK TO THE 80’S EM A N U EL E S V ET T I words by Francesca Tagliabue photos by Andrea Bartolozzi
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t looks like a contemporary art gallery the beauty salon Un Diavolo per Capello in Cortona. In the small town on the border between Tuscany and Umbria, Studio Svetti Architetture - Emanuele Svetti Architetto has abandoned any reference to the “standard” aesthetics of hairdressers, opting for experimental solutions that focus on the style of the fabulous 1980s. Emanuele Svetti said: “I tried to leave the formal monotony of a canonical beauty salon to create a new concept. I worked to make the space not only functional but also unconventional, to create something fresh, new and modern. So I thought about a white space with a yellow cube set in it, like a meteorite, which acts as a backdrop for the entire functional part of the salon. The result is a mash-up between an art gallery and a modern metropolitan fashion store”. The unusual interior is composed of iconic design pieces and high ref-
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erences, such as recalls to the experimental aesthetics of Memphis Milano. The bright yellow cube with optical decoration is a daring Postmodern insert that, as Sottsass Jr and his colleagues of the Group already did, nods to Pop Art on the one hand, while recovering details from the higher use of Kitsch in the immediate post-war period. Around the central fulcrum of the head washers, treated like a privè, the cutting stations are arranged. The Chair_One seats by Konstantin Grcic for Magis, chosen in the more visionary model with a concrete base, are placed in front of full-height mirrors or in front of a shelf that supports reflective objects of irregular geometry. Everything is uniformed by the porcelain stoneware covering, mostly pale and imitating marble, with delicate veins, and by Oikos’ material wall solutions that give the store a worn effect, making it more human.
C A bright yellow cube stands out in the centre of the salon.
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C K o n s t a n t i n G r c i c's C h a i r_ O n e w a s c h o s e n f o r t h e c u t t i n g s t a t i o n s . L E F T: t h e h e a d w a s h e r z o n e .
[IT] Ha l’aspetto di una galleria d’arte con temporanea il salone di bellezza Un Diavolo per Capello di Cortona. Nel piccolo centro, al confine tra Toscana e Umbria, Studio Svetti Architetture – Emanuele Svetti Architetto ha abbandonato qualsiasi rimando all’estetica “standard” di un salone di bellezza optando per soluzioni sperimentali che guardano allo stile dei favolosi Anni ’80. Ha dichiarato Emanuele Svetti: “Ho cercato di abbandonare la monotonia formale di un canonico salone di bellezza allo scopo di creare un concept nuovo. Ho lavorato per rendere lo spazio non solo funzionale ma anche anticonvenzionale, per fare in modo che fosse qualcosa di fresco, nuovo e moderno. Ho dunque pensato a uno spazio bianco con incastonato un cubo giallo, come fosse un meteorite, che funge da quinta per tutta la parte funzionale del salone. Il risultato finale è un mash-up tra una galleria d’arte e un moderno fashion store metropolitano”. L’insolito interior
si compone di pezzi di design iconici e citazioni altissime, come i richiami all’estetica di Memphis Milano. Il cubo giallo acceso con decoro optical è un audace inserto Postmodern che, come già fece Sottsass Jr con i suoi colleghi del Gruppo, strizza l’occhio da un lato alla Pop Art, mentre dall’altro recupera dettagli dall’uso più alto del Kitsch fatto nell’immediato Dopoguerra. Attorno al fulcro centrale dei lavatesta, trattato alla stregua di un privè, si dispongono le postazioni per il taglio. Le sedute Chair_One di Konstatin Grcic per Magis, scelte nella versione più visionaria con base in cemento, sono posizionate davanti a specchi a tutta altezza o di fronte a una mensola che regge oggetti riflettenti dalla geometria irregolare. Tutto è uniformato dal rivestimento in gres porcellanato, che per la maggior parte è chiaro e imita il marmo con delicate venature, e dalle soluzioni parietali materiche di Oikos che conferiscono un effetto vissuto al negozio, rendendolo più umano.
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C C o l o u r, g e o m e t r y a n d p e r s p e c t i v e e f f e c t s a r e d o m i n a n t i n t h e s t y l i s t i c c h o i c e s .
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Emanuele Svetti
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manuele Svetti was born in Cortona in 1976 and, after completing his training at the Faculty of Architecture in Florence specializing in Industrial Design, he founded Studio Svetti Architecture in 2004. This is the beginning of a journey of research and in-depth technical-design study, which goes beyond theory and design, focused on the rediscovery of craftsmanship and the search for new materials to be applied to industrial production, or elements of tradition to be reinterpreted in a modern key in what he likes to call “New Tuscan Style”. Svetti takes his first steps in the world of interior design by interacting with numerous companies in the furniture and contract sector for which he takes care of product design and market strategy. In his anti-traditional conception he blends modern trends with typical fashion and design styles, combining, with spatial rigour, glamour shots made of substance and colour. His interiors are easily recognizable for the essentiality of the structures that literally explode in their dialogue with the material, putting man at the center of everything. “Every project is a journey, just as every journey is a project” - this is how Emanuele Svetti describes the emotional melting-pot that comes from meeting new cultures. In just a few years Svetti’s professional activity developed both nationally and internationally with numerous projects around the world, from California to North Africa, from Russia to China until the opening of the London office in 2016.
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manuele Svetti nasce a Cortona nel 1976 e, dopo aver completato la formazione alla Facoltà di Architettura di Firenze specializzandosi in Disegno Industriale, fonda nel 2004 Studio Svetti Architecture. Inizia così un percorso di ricerca e approfondimento tecnico-progettuale, che esula dalla teoria e dal disegno, rivolto alla riscoperta dell’artigianalità e alla ricerca di nuovi materiali da poter applicare alla produzione industriale, o di elementi della tradizione da reinterpretare in chiave moderna in quello che ama definire “New Tuscan Style”. Svetti muove i primi passi nel mondo dell’interior interagendo con numerose aziende del settore del mobile e del contract per le quali cura il design di prodotto e la strategia di mercato. Nella sua concezione antitradizionale fonde tendenze moderne a stili tipici della moda e del design, combinando, alla rigorosità spaziale, colpi di glamour fatti di sostanza e di colore. I suoi interni sono facilmente riconoscibili per l’essenzialità delle strutture che letteralmente esplodono nel loro dialogo con la materia, mettendo l’uomo al centro di tutto. “Ogni progetto è un viaggio, come ogni viaggio è un progetto” - così Emanuele Svetti racconta il melting-pot emozionale che nasce dall’incontro con nuove culture. In pochi anni l’attività professionale di Svetti si sviluppa sia a livello nazionale che internazionale con numerosi progetti nel mondo, dalla California all’Africa del Nord, dalla Russia alla Cina fino all’apertura della sede di Londra nel 2016.
THE EDITOR’S CHOICE
CHAIR_ONE CHAIR Designed by Konstatin Grcic. Produced by Magis.
INFRA-STRUCTURE EVOLUTION LIGHTING SYSTEM Designed by V. Van Duysen. Produced by Flos.
DECORATIVE WALL SOLUTION Produced by Oikos.
TILES Produced by Novabell.
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Il living moderno secondo Turri [IT] Il 2019 è stato, per Turri, un anno all’insegna del cambiamento. L’azienda brianzola, il cui dna è fortemente improntato ad una capacità artigianale tutta italiana, ha saputo cogliere nuove esigenze di mercato e un’evoluzione nel gusto dei target di riferimento, riuscendo a proporre soluzioni d’arredo sempre più moderne e contemporanee. Recenti collaborazioni hanno dato vita a collezioni come Milano, progettata dallo Studio SBGA | Blengini Ghirardelli, Vine, del designer cinese Frank Jiang, e Zero, firmata dal giovane architetto Andrea Bonini, tutte interpreti della nuova filosofia aziendale e ambasciatrici di una bellezza esclusiva. Della collezione Milano colpisce il contrasto tra il rigore del metallo e la dolcezza della pelle, quasi a voler suggerire un connubio tra ‘design industriale’ e tradizione artigianale. Il progetto dei grandi divani e delle confortevoli poltrone gioca proprio su questa dicotomia: una base metallica dalle linee sinuose sorregge una struttura di pelle intrecciata, ideale guscio per ampi e morbidi cuscini in tessuto. I tavolini, tondi o rettangolari, richiamano il design lineare e continuo nella base metallica, che sorregge e quasi avvolge i top. La vetrina e il mobile TV sono perfetta espressione di rigore e leggerezza: il rigore, ancora una volta, del metallo, che definisce la struttura,
Vine collection living room
e la leggerezza del vetro, scelto per ante e ripiani. Protagonista della collezione Vine è la lavorazione del legno, quasi ramificato, proprio come nei tralci di vite ai quali si è ispirato il designer Frank Jiang. Lo si ritrova nella base tubolare e nel tavolino integrato del divano, nella struttura elegante e leggera della profonda poltroncina, nei coffee table a varie altezze impreziositi da dettagli metallici, inserti in pelle e ripiani in marmo. Pulizia delle linee e rigore formale trovano ideale espressione nella collezione Zero, progettata all’insegna del ‘less is more’: l’accurata scelta dei materiali e la sapiente lavorazione artigianale, infatti, non necessitano di ulteriori elementi decorativi. Ne risultano complementi dal sapore vagamente orientale, il cui fil rouge, dai divani, alle poltrone, ai tavolini, è l’essenziale struttura metallica che sostiene ora i volumi geometrici degli imbottititi, ora i diversi piani dei coffee table, per un tocco di movimento all’ambiente.
Zero collection living room
[EN] 2019, for Turri, was a year of significant change. The company, whose DNA is rooted in all-Italian craftsmanship, was able to capture a change in the tastes of its reference target, succeeding in offering increasingly modern and contemporary furnishing solutions. Recent partnerships have given rise to collections such as Milano, designed by Studio SBGA | Blengini Ghirardelli, Vine, by Frank Jiang, and Zero, designed by Andrea Bonini, who all interpret the new company philosophy, in their capacity as ambassadors of exclusive beauty. In the Milano collection the contrast between the harshness of metal and the softness of leather is striking, and suggests a combination between ‘industrial design’ and craftsmanship tradition. The design of the large sofas and comfortable armchairs plays on this contrast: a metal base with a flowing silhouette supports a woven leather structure, which is the ideal shell for generous and soft fabric cushions. The coffee tables recall the linear and seamless design of the metal base, which supports and almost surrounds the table tops. The display cabinet and the TV unit are the perfect expression between the harshness of metal, which defines the structure, and the light weight of glass, which has been selected for the doors and shelves. The distinguishing feature of the Vine collection is the wood work, just like vine stock, designer Frank Jiang’s source of inspiration. It can be found in the cylindrical
Milano collection living room
Vine armchair
base and in the coffee table incorporated into the sofa, also in the elegant and light structure of the armchair, and in the various-heights of the coffee tables embellished with metallic details, leather inserts and marble shelves. Clean-cut silhouettes and harsh shapes find their ideal expression in the Zero collection, designed under the concept ‘less is more’. The choice of materials and the exquisite craftsmanship makes it unnecessary for using further decorative elements. The result is a range of furnishings with a vaguely Oriental look, whose fil rouge, from the sofas, to the armchairs and coffee tables, is the fundamental metal structure which supports the geometric volumes of the sofa padding and the various coffee table tops, in order to give their surroundings some movement.
T h e s u c c e s s i o n o f t h e t e r r a c e s o n c e u s e d e x c l u s i v e ly f o r t h e a n n o y a n c e o f v e g e t a b l e s s e t s o m e a m a z i n g c h i l l i n g a r e a s .
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APULIA
AN ITALIAN RIAD M AS SI MO BR A M BI L L A
words by Silvia Brambilla photos by Silvia Brambilla and Emiliano Peluso
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nside the small historical center of Matino, in the South of Salento, a sequence of old vaulted rooms creates an elegant Riad. The careful restoration work aims to preserve the ancient charm of the original Apulian architecture, creating a comfortable holiday home. The heart of the house is the small courtyard, completely paved with slabs of pietra leccese, also used inside the house to create a sort of visual continuity. Only in the bathroom and the kitchen have the slabs been replaced by a thin layer of beige micro cement, spread by hand so as not to overburden the vaults on which they rested. Some walls have been peeled so that the living masonry made of old square blocks reappears. The walls have been illuminated with small LED spotlights, characterized by a grazing light to better enhance the morphological characteristics of the walls. The warm tones of the pietra leccese are mixed with white lime, spread on all the remaining walls, to create a relaxing atmosphere. The wooden doors and windows have been painted blue, suggested by the color found on the surfaces of the two 19th century capitals of the entrance arch. The outdoor spaces have also remained intact, taking advantage of the succession of terraces (once used to annoy vegetables) to create comfortable relaxation areas. Between the difference in height of the first two terraces, there is a completely white micro pool, blending with the existing one, built in EPS to make it light and not weigh down the structures below. Very common and popular objects, made by skilled local workers and aimed at enhancing the raw materials, are used for the furniture and lighting.
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A White lime, spread on the walls, creates very relaxing atmospheres.
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The white micro pool added between the first two terraces.
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T h e c o l l a b o r a t i o n w i t h t h e a r c h i t e c t 's w i f e L a u r a a n d h i s d a u g h t e r S i lv i a , a l l o w s t o c o l l e c t e v e r y s i n g l e c o m p l e m e n t i n t o a l i n e o f f u r n i t u r e c a l l e d A c q u a d i P u g l i a , c h a r a c t e r i z e d b y a r u r a l- c h i c s t y l e .
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[IT]All’interno di un piccolo centro storico del basso Salento, racchiuso da alti e spessi muri in pietra ricoperti di calce bianca, una sequenza di vecchi locali a volta crea un vero e proprio Riad. Le operazioni di restauro hanno cercato in tutti i modi di preservare il fascino dell’originale architettura pugliese, creando una suggestiva casa di vacanza. Il cuore dell’abitazione è la piccola corte, completamente pavimentata con lastre di pietra leccese, utilizzate anche all’interno della casa per creare una sorta di continuità visiva. Solamente nel bagno e nella cucina le lastre sono state sostituite da un sottile strato di micro cemento color beige, steso a mano per non appesantire troppo le volte su cui poggiavano. Alcune pareti sono state scelte per essere scrostate, in modo da far riapparire la viva muratura fatta di vecchi blocchi squadrati. Le pareti sono state illuminate con piccoli faretti led, caratterizzati da una luce radente per meglio esaltare le caratteristiche morfologiche delle pareti. I toni caldi della pietra leccese sono mixati con il bianco calce, steso a tutte le restanti pareti, in modo da creare atmosfere rilassanti. I serramenti in legno sono stati dipinti di azzurro, suggerito dal colore trovato sulle superfici dei due capitelli ottocenteschi dell’arco d’ingresso. Anche gli spazi esterni sono rimasti intatti, sfruttando la successione delle terrazze (una volta utilizzate per la seccatura degli ortaggi) per creare aree relax. Tra il dislivello delle prime due terrazze si è scelto di posizionare una micro piscina completamente bianca, proprio per mimetizzarla al massimo con l’esistente. Costruita in EPS per renderla leggera e non appesantire le strutture sottostanti. Per l’arredamento e l’illuminazione si è optato per l’utilizzo di un’oggettistica molto comune e popolare, realizzata da abili maestranze locali e volta a valorizzare le materie prime.
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Some walls have been peeled, so that the living masonry made of old square blocks of carparo reappears.
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MB Massimo Brambilla
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rchitect Massimo Brambilla, freelance since 1994, comes from Lecco, Lake Como, where he immediately started working in the restoration field, carrying out hundreds of interventions on bound buildings such as churches and parish houses, located within the Alps and pre-Alps. During the early 2000s he took off in the world of fashion designing stores for some Italian clothing brands, realising also a few shop corners all over the world. Recently, some foreign clients fascinated about the beauty of the Italian landscape have commissioned him different projects in southern Italy, where he mainly carries out contemporary restorations. His aim is to enhance the beauty of the territory and its raw materials. His strong passion for restoration and archaeology led him to design properties with the aim of exalting the Italian beauty, mixing contemporary Italian design with the typical artisanship of small town (like his native one). Since 2018 the architect has been working in Sicily and Apulia, where he transforms old properties in luxurious homes giving them a new life.
L’
architetto Massimo Brambilla, libero professionista dal 1994, vive a Lecco dove inizia subito a lavorare nel campo del restauro, compiendo centinaia di interventi su immobili vincolati quali chiese e case parrocchiali disseminate all’interno del contesto alpino e prealpino. Durante i primi anni 2000 entra nel mondo della moda disegnando negozi per alcuni brand italiani in Italia e all’estero. Negli ultimi anni alcuni committenti stranieri, invaghiti dalla bellezza del territorio italiano, gli commissionano progetti nel sud Italia dove realizza principalmente opere di restauro contemporaneo, valorizzando la bellezza del territorio e le sue materie prime. La forte passione per il restauro e l’archeologia lo portano a progettare opere volte a esaltare l’Italia, mixando il design contemporaneo italiano con l’artigianalità tipica dei piccoli paesi di provincia: negli ultimi due anni numerosi sono i suoi progetti in Puglia e Sicilia, dove trasforma vecchie abitazioni in lussuose case vacanze.
THE EDITOR’S CHOICE
WASH BASIN in Apulia Stone Designed by Massimo Brambilla. Produced by Acqua di Puglia.
OUTDOOR JARS Produced by Maison du Monde.
STOOLS Produced by Zara Home.
SWIMING POOL Produced by De Lorenzis Group.
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A B O V E : t h e d i n i n g r o o m o n t h e g r o u n d f l o o r, o p e n o n f o u r s i d e s t o w a r d s t h e n a t u r a l s u r r o u n d i n g s .
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TREVISO
STRATIFICATION OF STYLES M AO A RCH I T EC TS/ ER ICH M I L A N ESE
words by Francesca Tagliabue photos by Marco Zanta
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t is the stratification - of environments, styles, stories - that defines the identity of La Ghiacciaia, an elegant restaurant in the province of Treviso. Nestled in the soft Veneto hills among the Prosecco vineyards, on the right bank of the Piave river, it was designed by the MAO Architects studio of Erich Milanese in full respect of the territory and its pre-existence. As the name suggests, La Ghiacciaia (the ice-box) stands on what was once the ante litteram refrigerator of a noble villa. The ice was stored in the cool and sheltered caves under the slope; during the First World War, the same cavities were used as an ammunition depot. The tunnels were closed for safety reasons in the 1950s and only came back to light during the excavations for the bistro. The (winning) choice was to integrate them into the structure of the restaurant, organized on two floors: the street level, with a large dining room, and an underground level where other seats and kitchens revolve around a winter garden. The minimalist external structure is a modern pavilion with glazed fronts and flat roof, supported by columns recalling stylized vine shoots. The underground rooms have a more traditional look, with exposed brick and stone walls. The materials chosen for the finishes and furnishings speak different languages but, like a polyphonic choir in which voices create unexpected harmonies, they blend perfectly. The exposed concrete of the structural elements and the steel parts openly interact with traditional finishes such as Possagno clay, the same clay used by Antonio Canova to create the models for his sculptures.
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T ABOVE: the pavilion speaks a modern language, with a flat roof and transparent facades.
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T A B O V E : m e t a l , c o n c r e t e , s t o n e a n d P o s s a g n o c l a y a r e t h e m a t e r i a l s u s e d i n t h i s p r oj e c t .
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[IT] È la stratificazione – di ambienti, di stili, di storie – a definire l’identità del ristorante La Ghiacciaia, elegante locale nella provincia di Treviso. Adagiato tra le morbide colline venete tra i vigneti del prosecco, sulla riva destra del Piave, è stato progettato dallo studio MAO Architects di Erich Milanese nel pieno rispetto del territorio e delle pre-esistenze. Come suggerisce il nome, La Ghiacciaia sorge su quello che un tempo fu il frigorifero ante litteram di una villa nobiliare. Nelle fresche e riparate grotte sotto il pendio veniva conservato il ghiaccio; durante la Prima Guerra Mondiale le stesse cavità vennero adibite a deposito di munizioni. I tunnel furono chiusi per questioni di sicurezza negli anni ’50 del 900 e sono tornati alla luce solo durante gli scavi per la realizzazione del bistrot. La scelta (vincente) è stata quella di integrarli nella struttura
del ristorante, organizzato su due piani: il livello stradale, con grande sala da pranzo, e un livello ipogeo dove si trovano altri posti a sedere e le cucine che ruotano attorno a un giardino d’inverno. La struttura esterna, di stampo minimalista, è un moderno padiglione dai fronti vetrati e dal tetto piano, sorretto da colonne che ricordano nella forma tralci di vite stilizzati. Le stanze sotterranee sono invece più tradizionali nell’aspetto, con muri di mattoni a vista o pareti in pietra. I materiali scelti per le finiture e gli arredi parlano linguaggi differenti ma, come un coro polifonico in cui le voci creano armonie inaspettate, si fondono alla perfezione. Il cemento a vista delle parti strutturali e le parti in acciaio dialogano apertamente con finiture tradizionali come l’argilla di Possagno, la stessa con cui Antonio Canova creava i modelli per le sue sculture.
ABOVE: the section of La Ghiacciaia shows the organization of the different levels.
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EM Erich Milanese
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he work of the study aims to give shape and value, through a process of research and dialogue, to the desires and identity values of the clients, interpreting and synthesizing the specificities of the contexts with appropriate design responses. Its peculiar characteristics are the attention and care in every detail, the continuous experimentation and innovation, to realize architectures and products with high aesthetic value always more and more perform. MAO’s care and professionalism touches every phase of the design process, from product design to architectural design to landscape design, ensuring project management in all its phases through the project management service, and site management to support the effectiveness of a high-quality design. His vision is that of an architecture that evokes emotions, stimulates the intellect, reflects the qualities of life. An architecture that dialogues with the context and sometimes opens up new scenarios by nourishing dialogues and involving people. An architecture in which time is a protagonist, considering that time is an element that every architect should handcuff.
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l lavoro dello studio si pone l’obiettivo di dare forma e valore, attraverso un processo di ricerca e dialogo, ai desideri e ai valori identitari delle committenze, interpretando e sintetizzando le specificità dei contesti con risposte progettuali adeguate. Sue peculiari caratteristiche sono l’attenzione e la cura in ogni dettaglio, la continua sperimentazione e innovazione, con l’obbiettivo di realizzare architetture e prodotti dall’elevato valore estetico sempre più performanti. La cura e la professionalità di MAO tocca ogni fase del processo di design, dal disegno del prodotto alla progettazione architettonica fino alla progettazione del paesaggio, garantendo la gestione del progetto in tutte le sue fasi attraverso il servizio di project management, e site management per sostenere l’efficacia di una progettazione qualitativamente elevata. La sua visione è quella di un’architettura che evoca emozioni, stimola l’intelletto, riflette le qualità della vita. Un’architettura che dialoga con il contesto e talvolta apre nuovi scenari alimentando dialoghi e coinvolgendo le persone. Un’architettura in cui il tempo è un protagonista considerando che il tempo è un elemento che ogni architetto dovrebbe ammansire.
THE EDITOR’S CHOICE
CZECH CHAIR Designed by Hermann Czech. Produced by Gebrüder Thonet Vienna.
SPY SPOT Produced by Francesconi.
THE STRUCTURAL COLUMNS OF THE OUTDOOR PAVILION.
THE ENTRANCE TO ONE OF THE UNDERGROUND TUNNELS.
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SPOTLIGHT
A LOUNGE BAR IN SAN FRANCISCO LOCATED ON THE TWENTY-FIRST FLOOR OF KIMPTON’S SIR FRANCIS DRAKE HOTEL AND CONSIDERED A TRUE ICON IN SAN FRANCISCO FOR A HUNDRED YEARS, THE STARLIGHT ROOM IS A CULT DESTINATION OF CALIFORNIAN SOCIAL LIFE.
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his heritage space has given itself a spectacular restyling and a new name to celebrate a century since its opening. The last chapter of the famous lounge bar is in fact called Lizzie’s Starlight and offers a historical layering of elements: “Lizzie” is a tribute to Queen Elizabeth I, promoter of the naval expedition with which Sir Francis Drake managed to circumnavigate the globe and arrive in San Francisco; crystal lamps, boiserie, decorations and large mirrors recall the 1920s - when the club opened to the public for the first time - and the typical style of the English Renaissance. The 4,100 m2 of the club, whose interior was designed by Dawson Design Associates, are dominated by the white colour, that provides a neutral background on which to coordinate the various historical references. The space, with its high ceilings
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and elongated windows with a panoramic view of the city, is thus a lightweight container, inside which luxurious crown moldings, brick cladding, decorations inspired by 16th century gorget collars, exposed systems, suspension units combined with projectors, stools with metal structures and comfortable seating are mixed. The armchairs and chairs, chosen for this eclectic project, are both from the Ava collection by Bross, designed by Michael Schmidt: thanks to the soft lines of the shell and the unique rhomboidal quilted front cover, the Ava chairs combine contemporary shapes with retro details. The velvet-covered armchairs, on the other hand, suggest a more contemporary interpretation of the original atmosphere of Lizzie’s Starlight, linking the Elizabethan era and the most advanced technologies of our millennium.
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12 TH EDITION
EUROPE
DATE
16th, 17th & 18th July, 2020 VENUE
Sheraton Roma Hotel, Rome, Italy
words by Francesca Tagliabue
MAGNIFICENT EXAMPLE OF REDEVELOPMENT, RESIDENZA LA CERAMICA, ONCE A LAB PRODUCING ARTISTIC CERAMICS, IS NOW AN ELEGANT HOTEL DE CHARME WHILE PRESERVING ITS RICH HISTORY.
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small gem of the hotellerie, Residenza la Ceramica is located in the historic center of Fabriano, in a 14th-century building originally built as a workshop for the production of artistic ceramics. In memory of its primitive use, a circular millstone and a few shards in the cellars remain evidence that has withstood even its eighteenth-century transformation into
a noble residence. After centuries of dense history, the building has now entered a new phase of its existence. After a complete renovation, it has become a charming hotel, which owes its appeal mainly to the artistic direction of Cantori together with architect Roberto Giacomucci. The owners of the structure wanted the furnishings to dialogue with the place, in the breakfast room on
S P OT H L I G H T
FROM LAB TO CHARMING HOTEL
the ground floor open both on the delightful inner courtyard and on the town square, and especially in the private rooms. The rooms, 14 in all, are entirely equipped with Cantori furniture and accessories. For each accommodation, unique solutions have been identified and proposed in different styles, reflecting the breadth and variety of the Marchebased company's catalog.
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words by Tony Wolf - photo by R.Smits/N. Kuijpers
INFORMATION, TECHNOLOGY AND AESTHETICS COME TOGETHER IN THE NEW HI-MACS TOTEMS DESIGNED BY PRESTOP AND BUILT FOR SCHIPHOL AIRPORT.
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mproving passenger care services is one of the great challenges for airports of the future. Increased flows and the need for personalized real-time information developed the search for sophisticated, easy-to-understand systems able to talk to the user simply and immediately. Known as one of Europe's most modern and efficient air traffic hubs, Schiphol Airport in Amsterdam has introduced a solution that combines the technology needed to ensure these interactive standards with a contemporary and appealing aesthetic. This is where the organic totems are born, composed
S P OT L I G H T
ORGANIC HI-TOTEM
by a steel column coated with HI-MACSÂŽ Alpine White, which houses a 32" PCAP custom Prestop touchscreen with all the necessary devices, such as barcode scanner, microphone, speakers and webcam. The extraordinary adaptability of HI-MACSÂŽ has allowed a perfect integration of the various components, while the smooth, seamless and non-porous surface has managed to give the totems a monolithic and 'immaculate' appearance, with a guarantee of long life. The project was carried out by the companies Prestop and BIS | Econocom from the consulting and design phase to the production and installation.
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S M A RT PAT H
WAITING IN THE FUTURE words by Caterina Cavalleri
IN UMEÅ, SWEDEN, THE FIRST "STATION OF BEING" TELLS A STORY OF INTELLIGENT SOLUTIONS, WINNING IDEAS AND LOVE FOR THE PLANET. A DIFFERENT POINT OF VIEW THAT ENCOURAGES US TO CHANGE OUR HABITS.
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mong the frequent solutions suggested in times of global warming, there is never a lack of advice to use public transport more frequently. There have been many initiatives, social and advertising campaigns, or measures taken, but so far no one has ever tackled the problem from the shelter. The Dutch team of Rombout Frieling lab, in collaboration with the Research Institutes of Sweden, had the winning idea. Focusing on creating a place that would encourage the use of public transport, making the experience as stressful as possible, the Station of Being project began. A 2.0 version of the classic bus shelter that, in addition
to maintaining its functional nature, becomes a place to recharge and recover. People waiting tend to stand, away from each other, absorbed in their phones and always on their guard for the bus to arrive. Furthermore, in many countries, the experience can become even more stressful when faced with cold and freezing temperatures. Every choice, every detail, also takes on a practical meaning. The swivel pods are a perfect cocoon, protected from the weather, on which to lean, to close your eyes or to socialize. The LEDs on the ceiling and the speakers, that announce the approach of the bus, leave you with time to invest simply in "being".
“We got to understand that Being in transit means also transitioning mentally – and that some personal space is needed.”. (Rombout Frieling)
[IT] Tra le frequenti soluzioni suggerite in tempi di surriscaldamento globale non manca mai il consiglio a utilizzare con più frequenza i mezzi pubblici. Tante le iniziative, le campagne sociali e pubblicitarie, o gli accorgimenti adottati, ma finora nessuno mai aveva affrontato il problema partendo dalla pensilina. Ad avere l’idea vincente è stato il team olandese di Rombout Frieling lab in collaborazione con il Research Institutes of Sweden. Concentrandosi sull’esigenza di creare un luogo di attesa che invogliasse all’utilizzo dei mezzi pubblici, rendendo l’esperienza il meno stressante possibile, è iniziato il progetto della Station of Being. Una versione 2.0 della classica pensilina del bus che oltre a mantenere il suo carat-
tere funzionale diventa un luogo dove ricaricarsi e ripararsi. Le persone in attesa tendono a stare in piedi, lontani l’uno dall’altro, immersi nei telefoni e sempre sul chi va là in previsione dell’arrivo del bus. A questo va aggiunto che in molti paesi l’esperienza può diventare ancora più stressante se affrontata al freddo e al gelo. Qui ogni scelta, ogni dettaglio, assume anche un suo senso pratico. Le Pods girevoli sono un bozzolo perfetto, protetto dagli agenti atmosferici, su cui appoggiarsi, per chiudere gli occhi o per socializzare, mentre i led sul soffitto e gli altoparlanti che annunciano l’avvicinamento e l’arrivo dei mezzi invece permettono di investire del tempo semplicemente a “ essere”.
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word by Francesca Tagliabue
U P DAT ES
TRANSPARENCY AND LIGHTNESS ARCHITECTURAL PROJECTS AND DELICATE DESIGN OBJECTS WITH A LIGHT BODY, WHICH CAPTURE THE ATTENTION PRECISELY BECAUSE OF THEIR ETHEREAL AND EXTREMELY SOFT APPEARANCE. SANAA - BOCCONI Designed by the SANAA studio of Kazuyo Sejima and Ryue Nishizawa, the new Bocconi Campus in Milan occupies the spaces of the former Centrale del Latte. The complex houses a dormitory with 300 beds, the headquarters of the Bocconi SDA School of Management, and a sports center with two swimming pools open to the public. The green space is also for public use, about 17,000 square meters in total. To enhance lightness and transparency, the buildings have a conformation that locks in on itself, forming courtyards in the center: the outer perimeter faces both the city and the park and, on the inner side, the courtyards of the buildings form a natural environment.
KAAN – CHAMBRE With its minimalist aesthetic and elegant transparency, the monolithic Chambre de Métiers et de l'Artisanat (CMA) Hauts-De-France marks the entrance to the French town of Lille. Designed by the Dutch KAAN Architecten, the building has a primarily horizontal development, with an 80-meter side square plan and only three floors above ground; the spaces - with glass walls are organized around six central courtyards and form two public squares, one at street level and one elevated. Inside the CMA there are administrative offices, classrooms for teaching, laboratories, and spaces dedicated to supporting business for craftsmanship.
BIG – CITY LIFE The project of BIG - Bjarke Ingels Group, for the CityLife area in Milan, will be inaugurated in 2023. The project will conclude the redevelopment of the area that was once the Fiera Campionaria in the Lombard capital, connecting two areas previously divided by a driveway ramp. Although the client had asked BIG to build a fourth tower, the Danish studio did not want to compete with the skyscrapers of Hadid, Isozaki, and Libeskind, but to complete the intervention of the archistars with a low body composed of two twin buildings connected by a portico.
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U P DAT ES STEVEN HOLL – LIBRARY QUEENS The Hunters Point Library, the Queens public library designed by Steven Holl Architects, has already become a landmark on the Long Island City waterfront. Built a few steps away from the iconic Pepsi Cola sign, the night lights up and turns into a lantern on an urban scale. Merit of its futuristic shape: a large cube covered in white aluminum whose facades are interrupted by large asymmetrical windows that lighten its appearance.
FLOS Nocturnal animals are almost invisible during the day, but they appear after sunset. Konstantin Grcic thought of them when he realized - for Flos - the Noctambule project. The new collection of lamps is made of blown glass modules, transparent and therefore almost non-existent. When lit in the dark, they transform into objects with volume and consistency. The single module is a lantern. Several overlapping modules create a column of light or a chandelier. Other elements, such as the glass dome or the cone-shaped head, can be used to create a free-standing or hanging lamp.
NENDO – KASHIYAMA Kashiyama Daikanyama is the new shopping complex in Tokyo designed by Nendo. The building is composed of cubic volumes stacked one on top of the other to form a hill. It is conceived as a place for shopping, but also as a meeting and entertainment point for the citizens, who can attend the open terraces or the basement café. Among the Italian companies that have supplied the furnishings are Minotti, Cappellini, and Alias for the outdoor areas.
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U P DAT ES
ph. by Nava Rapacchietta
CLERKENWELL The Clerkenwell district in London is one of the most vibrant and influential contemporary design districts in the world. In the heart of the area where factories and industrial warehouses once stood, Catellani & Smith's new shared showroom with Moroso has recently opened. The former industrial space has been reconverted to a design by Patricia Urquiola and is divided according to a scale of whites and essential materials such as wood, glass, and metal.
RIMADESIO On the occasion of Design Miami 2019, Rimadesio inaugurated its new showroom in Miami: this is the third mono-brand store in the US after the ones in New York and Denver. The new opening reflects Rimadesio growing success in North America and it is part of the international strategy that the brand has been carrying out for several years. The new showroom is located in the Miami Design District, a creative neighborhood and one of the world’s greatest shopping area dedicated to innovative design, art, architecture, fashion and dining.
VISIONNAIRE The Visionnaire accessories capsule collection includes Metamorfosi vases, designed by the young and talented Sara Ricciardi. Created in collaboration with Venini, these precious objects in limited and numbered editions play on the balance between two stages of glass: the one in which it is in its sharp and rough shape like an indefinite nugget and the one in which, muffled by fire, it is tapered and soft. Brass acts as a binder that slims the forms, creating a dialogue between the two elements. The designer states: "I wanted to represent a material evolution, as in the metamorphosis of a chrysalis".
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D I R E C T O R Y
A
Arcahorn arcahorn.com Armani armanihotelmilano.com Artemide artemide.com
B C
Bazzi bazziinteriors.com
Cantori cantori.it
Cipriani Homood ciprianihomood.com
D
Dada dada-kitchens.com
E
Etro etrohomeinteriors. jumbogroup.it
S
F
San Lorenzo sanlorenzoyacht.com
Flexform flexform.it Fornace Brioni fornacebrioni.it
G Gaudio gaudio.it
Gianfranco Ferrè gianfrancoferrehome.it Giorgetti giorgettimeda.com
J
Janus Et Cie janusetcie.com Jumbo Collection jumbogroup.it
L
Living Divani livingdivani.it
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