I Nostri Cani - febbraio 2025

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febbraio

2025 “organo ufficiale ENCI”

APPROFONDIMENTI

Chinese Crested Dog

Origini, cura della pelle e dieta adeguata

Il Chinese Crested Dog è una delle razze più antiche ed esotiche ed è il risultato di molti anni di selezione genetica. La razza ha origini antiche e una storia interessante che inizia nell’antica Cina, dove questi cani erano popolari tra imperatori e ambienti dell’aristocrazia. Furono anche i compagni sacri dei monaci buddisti, che li consideravano protettori dagli spiriti maligni.

I monaci spesso tenevano questi cagnolini, come anche altri rappresentanti di antichissime razze di piccola taglia, nelle maniche delle loro vesti.

I primi riferimenti scritti relativi al Chinese Crested Dog risalgono al XV secolo, quando i marinai europei li utilizzavano sulle navi per combattere la presenza di topi. Ciò contribuì alla diffusione del “cane Cinese crestato” in tutto il mondo e all’aumento del pool genetico di questa razza canina. Ci sono prove che questi cani apparvero in varie città portuali in Africa, Asia e Sud America, il che contribuì alla loro diffusione al di fuori della Cina. Nel XVIII e XIX secolo, la razza iniziò ad attrarre l’attenzione dell’aristocrazia Europea e degli allevatori.

Era iniziato il lavoro di allevamento mirato a migliorare gli standard della razza e ad aumentarne la popolarità. Nel XX secolo questa tipologia di cane così singolare iniziò a ricevere il riconoscimento ufficiale da parte delle organizzazioni cinofile. Negli anni ’70 la razza fu ufficialmente riconosciuta dall’American Kennel Club e in seguito da altre organizzazioni cinofile internazionali. Fu così che il Chinese crested dog ottenne popolarità tra gli amanti dei cani in ogni parte del mondo.

Allegro e compagnone, si presenta in due varietà: Hairless (senza pelo) e Powder Puff (con pelo). La varietà senza pelo ha una cresta sulla testa che si estende in parte lungo il collo, “calzini” che ricoprono le dita e un pennacchio sulla coda. Il resto del corpo è, come indica il suo nome, senza pelo. La varietà “Powder Puff” è invece ricoperta interamente da un velo di peli lunghi e morbidi.

La pelle è liscia e morbida, molto sensibile a fattori esterni come il sole e il freddo, e può avere un’ampia varietà di colori e motivi, tra cui rosa, nero, grigio, fulvo, ecc. Il corpo è di aspetto leggero e aggraziato con arti lunghi e snelli, e i suoi movimenti sono eleganti e fluidi. Il gene responsabile della mancanza di pelo è dominante e

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CARATTERIZZAZIONE CLINICA E ISTOLOGICA DEL MANTELLO E DEL TESSUTO GHIANDOLARE DEI CHINESE CRESTED

DOG

Dominique J Wiener 1, Corinne Gurtner, Lucia Panakova, Theresa-Bernadette Mausberg, Eliane J Müller, Cord Drögemüller, Tosso Leeb, Monika M Welle

ABSTRACT Contesto: Esistono due varietà nella razza del Chinese Crested Dog, vale a dire i Chinese Crested Dog senza pelo che presentano ipotricosi e anomalie della dentizione, e i powderpuff. I Chinese Crested Dog senza pelo sono eterozigoti obbligati per una mutazione FOXI3, e questo fenotipo è classificato come una forma di displasia ectodermica canina.

Obiettivi: Forniamo una descrizione istologica dettagliata dei follicoli piliferi e della loro densità per i tre sottofenotipi (veri senza pelo, semi-rivestiti e powderpuff) dei Chinese Crested Dog. Le ghiandole apocrine ed esocrine della pelle e di altri tessuti sono state confrontate con i risultati riportati nei cani con displasia ectodermica legata all’X.

Animali: Sono state raccolte biopsie cutanee da 22 Chinese Crested Dog. Inoltre, sono state esaminate le ghiandole della pelle e altri tessuti di altri due cani disponibili per l’esame post-mortem.

Metodi: Le biopsie cutanee e i tessuti sono stati elaborati, colorati e valutati in cieco.

Risultati: Le anomalie follicolari dei peli diminuivano con l’aumento del numero di peli nei diversi fenotipi. I mutanti FOXI3 avevano solo follicoli piliferi primari semplici, mentre i powderpuff non mutanti avevano follicoli composti identici ad altre razze canine. Tutti i Chinese Crested Dog avevano un ciclo piliferi dominato dall’anagen (prima fase della crescita del pelo). Inoltre, le ghiandole apocrine nella pelle e le ghiandole mucose respiratorie dei Chinese Crested Dog mutanti erano presenti e normali. Conclusioni e importanza clinica: Abbiamo identificato delle differenze istopatologiche sorprendenti tra i tre sottofenotipi dei Chinese Crested Dog. Abbiamo chiaramente dimostrato delle differenze distinte tra la displasia ectodermica canina nei Chinese Crested Dog e nei cani con displasia ectodermica legata all’X (insorgenza di alopecia in età adulta, tipica di altre razze).

può influenzare nel Chinese Crested anche la formazione di una dentatura incompleta.

Il Powder Puff è completamente ricoperto da una pelliccia lunga e morbida, che gli conferisce un aspetto più tradizionale, anch’esso ha un corpo leggero e aggraziato con arti lunghi e snelli. Questi piccoli cani Cinesi, indipendentemente dalla varietà di mantello, hanno molti tratti caratteriali positivi. Sono socievoli, amano trascorrere del tempo con le persone, fanno facilmente amicizia. Grazie alla loro natura sociale, questi cani vanno d’accordo con i bambini e possono vivere in famiglie che abbiano altri animali domestici. Sono sensibili all’umore e alle emozioni dei loro proprietari, quindi spesso svolgono una funzione terapeutica.

I Chinese Crested Dog sono estremamente fedeli, desiderosi di stare vicino ai loro padroni e sono adatti a persone che conducono uno stile di vita attivo. Amano vari giochi ed esercizi fisici, hanno bisogno di passeggiate regolari. Si può anche notare l’alto livello di intelligenza e la facilità del loro addestramento. Imparano rapidamente nuovi comandi e trucchi, e questo li aiuta a partecipare a competizioni sportive e programmi di addestramento.

UNA DIETA ADEGUATA

Justin Palmer Certified Pet Food Nutrition Specialist.

I Chinese Crested Dog sono di piccola taglia e necessitano diete specifiche per supportare i loro livelli di energia e le esigenze uniche di pelle e pelo. La loro dieta dovrebbe includere proteine di alta qualità, grassi essenziali, carboidrati facilmente digeribili, vitamine e minerali. Una corretta alimentazione è fondamentale per supportare la loro salute generale.

Proteine di alta qualità: essenziali per la salute del muscolo. Le proteine sono essenziali per mantenere la massa muscolare magra dei Chinese Crested, come pollo, manzo o pesce, come ingredienti principali. Un’adeguata assunzione di proteine supporta la loro attività fisica ed è essenziale per il mantenimento e la crescita muscolare.

Grassi essenziali: vitali per la salute della pelle e del pelo. I grassi, in particolare gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6, svol-

gono un ruolo significativo nella loro dieta. Risultano essenziali per mantenere una pelle sana, specialmente per la varietà senza pelo, e per promuovere un pelo lucido. Buone fonti di grassi sani includono olio di pesce, semi di lino e grasso di pollo.

Carboidrati per l’energia: selezione dei tipi adatti.

I carboidrati sono importantissimi per fornire energia ai Chinese Crested Dog, ed è meglio optare per carboidrati complessi come patate dolci, riso integrale e avena, già che offrono energia di lunga durata e aiutano a mantenere un sistema digestivo sano. È necessario evitare l’uso eccessivo dei carboidrati semplici (glucosio), per prevenire l’aumento di peso.

Vitamine e minerali: supporto alla salute generale.

Una gamma di vitamine e minerali è necessaria per la salute generale

dei Chinese Crested Dog. Gli alimenti fortificati con vitamine essenziali come A, D, E e il complesso B e minerali come calcio e fosforo supportano la salute immunitaria, la forza delle ossa e varie funzioni corporee.

Controllo delle porzioni: gestione del peso.

Date le loro piccole dimensioni, il controllo delle porzioni è fondamentale per prevenire l’obesità. Nutrirli con due o tre pasti bilanciati al giorno aiuta a gestire il loro peso.

Esercizio fisico regolare e una dieta controllata sono essenziali per mantenere il loro peso ideale.

Considerazioni dietetiche speciali per i cuccioli I cuccioli di questa razza hanno esigenze nutrizionali diverse rispetto ai cani adulti. Le formule alimentari per cuccioli devono comprendere un sostanziale apporto di

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DISPLASIA ECTODERMICA LEGATA ALL’X (che non riguarda il Chinese Crested Dog)

ALOPECIA NON INFIAMMATORIA

Monika Welle - Berna University - Maggio 2023

L’alopecia non infiammatoria è comune nei cani ed è una causa frequente per consultare un veterinario. È anche una ragione comune per effettuare biopsie. L’alopecia non infiammatoria può essere attribuita a una ridotta formazione o citodifferenziazione del follicolo pilifero o del fusto del capello in utero, con conseguente alopecia congenita. L’alopecia congenita ha spesso una causa ereditaria e esempi di tali disturbi sono le displasie ectodermiche associate a varianti genetiche del gene ectodisplasina A. L’alopecia non infiammatoria può anche essere causata da una rigenerazione postnatale compromessa dei follicoli piliferi o dei fusti. Tali disturbi possono avere una chiara predisposizione di razza e l’alopecia inizia presto nella vita. In questi casi si sospetta un background ereditario ma non è stato dimostrato. Sono indicati come displasia follicolare sebbene alcuni di questi disturbi si presentino istologicamente come un disturbo del ciclo del capello. L’alopecia a esordio tardivo è solitamente acquisita e può essere associata a endocrinopatie. Altre possibili cause sono la perfusione vascolare compromessa o lo stress. Poiché il follicolo pilifero ha limitate possibili risposte alla regolazione alterata e l’istopatologia può cambiare nel corso di una malattia, una storia clinica dettagliata, un esame clinico approfondito, inclusi esami del sangue, una selezione appropriata del sito di biopsia e risultati istologici dettagliati devono essere combinati per ottenere una diagnosi finale.

proteine e grassi, bilanciate per la crescita. Somministrare loro pasti piccoli e frequenti supporta la loro rapida crescita e gli alti livelli di energia.

Cibo umido o secco: qual è il migliore?

La scelta tra cibo umido e secco dipende dalle preferenze e dalle specifiche esigenze di salute. Il ci-

STANDARD FCI

PELLE: la pelle, dalla grana fine, è morbida e tiepida al tocco. MANTELLO E PELO: senza larghe pezzature di pelo in qualsiasi parte del corpo. Una lunga cresta fluente è preferita, ma è accettabile anche poco folta; idealmente inizia allo stop e va diminuendo lungo il collo. Nella varietà “Powder Puff”, il pelo consiste in un sottopelo con soffice velo di lunghi peli. Il velo è una caratteristica della razza.

COLORE: qualsiasi colore o combinazione di colori.

TAGLIA E PESO: altezza ideale al garrese: Maschi 28-33 cm / Femmine 23-30 cm.

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ALLERGIE

Fruitville Veterinari Clinic - Sarasota - Florida (USA)

Negli esseri umani, un’allergia al polline, alla muffa o alla polvere fa starnutire e prudere gli occhi. Nei cani, invece di starnutire, le allergie rendono pruriginosa la pelle. Chiamiamo questa allergia cutanea “atopia” e i Crested ne possono soffrire. Di solito, le zone più colpite sono le zampe, la pancia, le pieghe della pelle e le orecchie. I sintomi in genere iniziano tra uno e tre anni e possono peggiorare ogni anno. Leccarsi le zampe, strofinarsi il muso e frequenti infezioni alle orecchie sono i segni più comuni. Ci sono molte opzioni di trattamento disponibili per questa condizione: shampoo, creme e lozioni dermatologiche specifiche prescritti da un veterinario esperto nel settore. Oltre ad una dieta mirata.

bo secco può aiutare con la salute dentale, mentre il cibo umido può essere più idratante e spesso appetibile.

Snack salutari: fare scelte intelligenti.

I bocconcini sono essenziali per l’addestramento e il legame, ma è necessario scegliere opzioni sane. Bocconcini e snack ipocalorici come carote o fette di mela sono delle buone scelte. I bocconcini dovrebbero costituire solo una piccola parte del loro apporto calorico giornaliero.

Occhio alle etichette

Selezionare il cibo commerciale giusto per cani è importante. Cercare prodotti con ingredienti di alta qualità, carne vera come primo ingrediente e senza riempitivi inutili, è un buon viatico.

Idratazione: come garantire che rimanga ben idratato.

Un’idratazione adeguata è indispensabile per i Chinese Crested Dog.

È particolarmente dovuto assicurarsi che abbia accesso costante ad acqua pulita, poiché la disidratazione può portare a gravi problemi di salute.

DIETA E BENESSERE

I Chinese Crested Dog, con il loro aspetto distintivo e la personalità affascinante, sono generalmente sani, ma come tutti i cani, hanno alcune predisposizioni a specifici problemi di salute.

Comprenderne le complessità e capire quanto sia importante il ruolo della dieta nella gestione di queste condizioni è fondamentale per i proprietari.

Gestione del peso nei Chinese Crested: un approccio dietetico equilibrato.

L’obesità può essere un problema per un piccolo cane orientale come il nostro protagonista, l’eccesso di peso può portare ad altri problemi di salute come diabete e problemi alle articolazioni. Una dieta controllata in calorie e ricca di proteine di alta qualità può aiutare a mantenere un peso corretto ed un cane sano. Il controllo delle porzioni e l’esercizio fisico regolare sono essenziali per la gestione del peso.

Salute dentale: considerazioni nutrizionali.

I Chinese Crested Dog sono inclini

a problemi dentali, tra cui la perdita precoce dei denti e la malattia gengivale. Secondo alcuni allevatori, una dieta che include crocchette secche può aiutare a ridurre l’accumulo di placca e tartaro. Secondo altri invece, le crocchette totalmente idratate sarebbero indicate. In effetti una maggiore masticazione relativa al cibo secco fa produrre un eccesso di saliva, quindi più calcio e di conseguenza più placca. Comunque, i controlli dentistici regolari e la pulizia dei denti sono essenziali per la salute orale.

Benessere della pelle: importanza della dieta.

La pelle unica di un Chinese Crested Dog, in particolare nella varietà senza pelo, richiede cure speciali. Una dieta ricca di acidi grassi essenziali, in particolare omega-3 e omega-6, supporta la salute della pelle e può aiutare a prevenire le infezioni cutanee. Anche gli alimenti ipoallergenici di alta qualità possono essere utili per mantenere una pelle sana.

Condò www.clubcanicompagnia.it

Pietro
Fotoservizio di Alena Kaliada

QUESTION TIME, COMMISSIONE AGRICOLTURA, CAMERA DEI DEPUTATI, 15 GENNAIO 2025

La risposta del Ministero

Intervento del sottosegretario Luigi D’Eramo

Signor Presidente, Onorevoli deputati, considerata l’analogia degli argomenti trattati rispondo congiuntamente alle interrogazioni degli Onorevoli Caramiello e Vaccari. Preliminarmente, ritengo opportuno precisare che l’ENCI è un ente privato riconosciuto, dotato di un proprio statuto che ne regola l’attività, le funzioni e ne specifica lo scopo, ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’agricoltura solo per l’attività di tenuta dei libri genealogici e registri anagrafici.

La funzione di tenuta del libro genealogico è soggetta al cosiddetto «potere di vigilanza» di questo Ministero, al quale è consentito intervenire in via sostitutiva, mediante la nomina di Commissari ad acta, laddove si verifichino fatti o eventi che ledono o pongono in pericolo la corretta gestione del libro genealogico.

Pertanto, ogni altra attività gestionale, ivi comprese le scelte relative all’impiego delle risorse economiche disponibili, come pure la verifica circa i requisiti dei componenti degli organismi tecnici (come i giudici e presidenti di club), esula completamente dal rapporto di diritto pubblico che intercorre con il Ministero.

Quindi, eventuali comportamenti scorretti da parte dei soci attengono alla diretta responsabilità degli stessi in forza delle autodichiara-

zioni sottoscritte e sono assoggettati ai meccanismi di controllo privatistici definiti dall’ENCI.

Tra l’altro il MASAF non esercita alcun controllo di natura finanziaria contabile su un patrimonio che è esclusivamente privato e occorre ricordare che l’ENCI non beneficia, da parte del Ministero, di pubbliche erogazioni a qualsivoglia titolo. In relazione alla tenuta dei libri genealogici e dei registri di razza, la competenza del Ministero è strettamente confinata ad una verifica e preliminare valutazione degli atti correlati all’attività cinotecnica (Disciplinare del Libro genealogico, Norme tecniche di attuazione, Disciplinare del Corpo degli esperti giudici) nonché alla correttezza della tenuta degli stessi. A tal scopo, periodicamente il Ministero svolge controlli mirati, che effettua direttamente in loco.

Ciò premesso, rilevo che, nel 2023, il Ministero, a seguito di alcune segnalazioni relativamente a talune criticità sulla tenuta del libro genealogico del cane di razza, contenute in due dossier «inquinamento del libro genealogico del cane in Italia», ha provveduto alle relativa verifica.

In tale occasione le modalità di controllo previste dall’ENCI sono risultate adeguate, tenuto anche conto che il libro genealogico del cane di razza ha natura «fiduciaria e autodichiarativa» e pertanto l’emis-

sione dei certificati genealogici si fonda sulle dichiarazioni rese dagli allevatori, per le quali questi ultimi si assumono la piena responsabilità.

Tuttavia, l’Ente, al fine di accertare l’autenticità delle informazioni fornite, ha previsto agli articoli 11 e 12 del disciplinare, nonché all’articolo 8 delle norme tecniche, un sistema di controllo finalizzato a scongiurare il rischio di falsità delle informazioni da inserire nel libro genealogico di razza.

In particolare, tali disposizioni regolamentari prevedono diverse tipologie di controllo:

- il controllo di cucciolata (cosiddetto di primo livello), fatto dalla delegazione territoriale dell’ENCI secondo le direttive di quest’ultimo che consiste nella verifica, a campione, presso il luogo di nascita della cucciolata, che l’identità della fattrice, il numero ed il sesso dei cuccioli corrisponda a quanto dichiarato dall’allevatore al momento della denuncia di nascita;

- il controllo di cucciolata di secondo livello (verifica parentale), disposto direttamente da ENCI ai sensi dell’articolo 8 delle norme tecniche del libro genealogico, con la quale, su un campione individuato con l’analisi di una serie di fattori di rischio, vengono analizzati i campioni biologici dei cuccioli e degli ascendenti

dichiarati al fine della verifica della corretta attribuzione dell’ascendenza; - la verifica di parentela a campione, disposta da ENCI su un qualsiasi soggetto iscritto nel libro genealogico in seguito a segnalazioni o specifiche problematiche; - deposito del campione biologico, obbligatorio per tutti i soggetti particolarmente interessati sotto il profilo riproduttivo e di grande impatto sulla popolazione, così da averlo a disposizione in caso di successiva eventuale necessità di confermare l’identità del soggetto o di confermare lo stesso quale ascendente di altri soggetti sottoposti a verifica.

Le modalità di controllo previste, in abbinamento all’obbligatorietà del deposito del campione biologico, soprattutto in quei casi in cui il rischio di influenzare la popolazione è maggiore, sono risultate essere uno strumento tecnicamente appropriato e valido in considerazione della numerosità e dell’eterogeneità del parco cinotecnico nazionale che non consente ovviamente di prevedere verifiche sulla totalità degli animali iscritti. Nel complesso, pertanto, le procedure adottate sono state ritenute idonee alle finalità di tale libro genealogico. Successivamente, ad ottobre 2023 una Commissione ministeriale nominata nella Direzione Generale

dello Sviluppo rurale del Ministero, ha effettuato una verifica in loco presso l’Ufficio Centrale del libro genealogico gestito dall’ENCI, all’esito della quale è stata confermata la conformità della struttura e delle attività svolte alla normativa vigente, anche alla luce delle diverse azioni correttive già intraprese da parte dell’Ente stesso per superare situazioni di criticità. Peralto, la Commissione ha potuto constatare, tra le altre cose, anche un’evoluzione significativa quanto al numero di controlli effettuati dall’Ente relativi all’ascendenza dei soggetti iscritti nel libro genealogico.

Pertanto, sulla base delle considerazioni sopra esposte, si conferma che, ad oggi, non sono emerse nuove e ulteriori irregolarità o ragioni di mal tenuta dei libri genealogici e dei registri delle razze, tali da condurre il Ministero a procedere alla nomina di un Commissario per la gestione del libro genealogico, attesa la verifica recente (2023) dalla quale emerge la mancata evidenza di problematiche in atto che pongano a rischio la gestione del libro genealogico.

Si informa che l’intervento del sottosegretario La Pietra, avvenuto in Senato il 23.1.2025 in risposta ad una interrogazione parlamentare sull’ENCI, è analoga nei contenuti all’intervento sopra pubblicato.

Allevamento consapevole

L’evoluzione delle Norme tecniche del Libro genealogico del cane di razza: salvaguardia della biodiversità e benessere animale

A distanza di quasi due anni dall’approvazione delle Norme tecniche del Libro genealogico del cane di razza (introdotte con il DM 116130 del 22 febbraio 2023) e in seguito alla proficua riunione con le Associazioni Specializzate tenutasi durante ENCI WINNER di Bologna lo scorso dicembre, è utile sottolineare che dette norme hanno rappresentato un altro passo in avanti per ottimizzare la gestione delle razze canine e tutelare la variabilità genetica. In particolare, le modifiche hanno vietato gli accoppiamenti tra genitori e figli, fratelli pieni e mezzi fratelli, e hanno limitato l’u-

Norme tecniche del Libro genealogico del cane di razza (DM 116130 del 22 febbraio 2023 - in vigore dal 1 settembre 2023)

Art. 6 Iscrizione per cucciolata

1. L’iscrizione ai registri genealogici per cucciolata, riguarda tutti i soggetti nati in Italia da un accoppiamento tra cani della stessa razza, iscritti ai registri del Libro genealogico. Non possono essere iscritti nei registri genealogici cani nati dall’accoppiamento tra genitori e figli, cani nati dall’accoppiamento tra fratelli pieni o mezzi fratelli, cani nati da fattrici di età inferiore ai 16 mesi. Eventuali piani di allevamento che eccezionalmente contemplino accoppiamenti nelle consanguineità strette non consentite dal presente articolo dovranno essere sottoposti alla Commissione Tecnica Centrale dell’ENCI per una preventiva autorizzazione.

so di accoppiamenti in consanguineità per favorire la salute e il benessere animale. L’obiettivo è ridurre i rischi legati alla selezione per tratti estetici estremi, che spesso favoriscono l’insorgenza di malattie genetiche. A tal fine, la selezione dei riproduttori deve basarsi su criteri di salute, comportamento e diversità genetica, monitorati tramite analisi molecolari e studi del pedigree. La riproduzione ordinaria e selezionata, con il supporto di tecniche moderne, permette agli allevatori di prevenire malattie ereditarie e migliorare la salute complessiva delle razze canine.

L’approccio descritto riflette un impegno crescente verso la conservazione della biodiversità, promuovendo un allevamento più sostenibile e incentrato sul benessere degli animali.

Le attività dell’ENCI hanno l’obiettivo di migliorare la gestione delle razze canine e proteggere la variabilità genetica.

Le norme ENCI, mirano dunque anche ad allineare le pratiche di registrazione genealogica con l’evoluzione della cinotecnia (la zootecnia applicata all’allevamento del cane), favorita dallo sviluppo delle

tecniche di analisi molecolare.

In questo contesto il Consiglio Direttivo e la Commissione Tecnica Centrale dell’ENCI hanno ritenuto opportuno condividere alcune riflessioni basate su articoli scientifici che hanno contribuito sia alla redazione delle nuove Norme tecniche per il Libro genealogico, sia alla creazione di un supporto bibliografico utile per eventuali sviluppi normativi sulla gestione delle popolazioni canine iscritte al Libro e sulla loro variabilità genetica. Il focus di queste riflessioni è il benessere animale, o “animal welfare” come viene definito in inglese. Si sottolinea inoltre la necessità di spostare l’attenzione dal concet-

matador effect), che in breve tempo diffondono nella razza tratti positivi ma anche tratti negativi, come gli alleli patologici. Questi sistemi di allevamento sono alla base dell’alto tasso di incidenza di patologie genetiche nelle razze canine. La soluzione a queste problematiche è limitare l’ipertipo e ridurre la consanguineità, promuovendo così la salute e il benessere del cane.

Spesso la ricerca dell’ipertipo è erroneamente associata agli standard di razza, che definiscono tratti distintivi all’interno della popolazione canina. Bisogna invece tener sempre presente l’importanza di lavorare per garantire al cane un

PROBLEMI LEGATI AL BENESSERE (Mc Graevy & Nicholas, 1999):

- CARATTERISTICHE ANATOMICHE ESAGERATE - AUMENTO DELLA PREVALENZA DI PATOLOGIE EREDITARIE CAUSATE DALL’AUMENTO DELLA CONSANGUINEITÀ

to di accoppiamento “privato” alla gestione complessiva della popolazione o razza, che rappresenta il principio alla base della deroga prevista dalle Norme tecniche. Quest’ultima riguarda esclusivamente casi eccezionali di accoppiamenti in consanguineità, per esempio, quando una razza presenta un pool genetico limitato, con pochi riproduttori. In tali casi, per evitare l’estinzione della razza, si effettuano accoppiamenti in consanguineità, monitorando la presenza di alleli deleteri tramite tecniche di biologia molecolare e pianificando accoppiamenti mirati per garantire la salute e il benessere dei cuccioli. Per circa 150 anni, la classificazione e registrazione delle razze canine si è concentrata principalmente su tratti estetici, talvolta a scapito della salute fisica, delle caratteristiche comportamentali e della funzionalità dei cani.

Questa tendenza a selezionare per caratteristiche estetiche, a volte estreme, ha portato a due principali problematiche: la prima riguarda l’insorgenza di tratti fenotipici ipertipici, che limitano la qualità della vita dei cani, la seconda è l’aumento delle malattie ereditarie dovuto alla riduzione della variabilità genetica causata da accoppiamenti inbreeding, linebreeding e da scelte selettive troppo focalizzate sull’estetica. Queste problematiche si manifestano in modi diversi: la prima direttamente, la seconda indirettamente. Per entrambe è necessario adottare approcci specifici nella gestione dei piani di accoppiamento. Il legame tra l’aumento della consanguineità e la comparsa di tratti negativi è ben documentato, e va considerato che alcune razze canine presentano bassa variabilità genetica a causa dell’alto livello di consanguineità. Per tale motivo, in alcuni Paesi si sta ricorrendo all’outbreeding, accoppiando razze differenti.

In realtà spesso non si tiene conto della struttura dei pedigree, ignorando la presenza di antenati comuni in diverse generazioni. Anche il linebreeding, che è erroneamente considerato un’alternativa corretta all’inbreeding, si basa su un pool genetico ristretto, relativo a una sottopopolazione della razza. Un altro problema da considerare per ben allevare è l’uso eccessivo di stalloni popolari (popular sires, o

buon livello di benessere. La conservazione della biodiversità canina, secondo McGreevy e Nicholas (2023), potrebbe richiedere una revisione degli standard di razza (in tal senso ENCI si sta adoperando per le razze italiane), l’uso delle tecnologie moderne per monitorare i pedigree e l’introduzione di nuovi materiali genetici attraverso l’iscrizione di capostipiti provenienti da popolazioni diverse. È utile anche un sistema di analisi delle patologie basato sul DNA.

L’obiettivo dell’allevamento canino deve essere garantire una vita sana e lunga agli animali prodotti, in un’ottica di conservazione della biodiversità e del benessere degli stessi.

Negli ultimi anni, sono aumentate le normative sull’allevamento del cane, riguardanti patologie ereditarie quantitative (come la displasia dell’anca e del gomito) e patologie di cui non si conosce la base genetica e condizioni per le quali viene richiesto un approccio clinico, unitamente a diagnosi molecolari basate sul DNA per patologie ereditarie qualitative. Queste normative sono finalizzate a migliorare la salute nelle generazioni future, ma possono avere anche effetti indesiderati, come la riduzione della variabilità genetica e l’eccessiva selezione di stalloni famosi, che aumenta la consanguineità. Un altro rischio è che alcuni allevatori finiscano per allontanarsi dai canali ufficiali, incrementando il numero di soggetti senza pedigree e senza test di salute. Inoltre, la selezione per l’esenzione da patologie con base genetica conosciuta può aumentare la frequenza di malattie non testabili con il DNA, non eradicabili quindi. L’obiettivo finale dell’allevamento è produrre cuccioli sani, funzionalmente corretti e tipici per morfologia e attitudini comportamentali, che possano vivere una vita lunga e felice come scritto da Inderbro già nel 2008.

VETOGENE ENCI SERVIZI

Nel contesto di un crescente impegno per la salute e il benessere del cane, e per la conservazione della biodiversità, l’ENCI porta avanti attività e riflessioni che tengono conto di queste osservazioni, inte-

riproduzione ordinaria

riproduzione selezionata

Immagine che illustra i rapporti tra la popolazione di soggetti registrati nella riproduzione ordinaria e quella della riproduzione selezionata (controlli su inbreeding, salute, comportamento)

grandole con il lavoro svolto nell’ambito della legislazione europea e nazionale.

Con il supporto anche di Vetogene ENCI Servizi, l’Ente è all’avanguardia nel fornire agli allevatori supporti tecnici efficaci, aiutandoli a prendere decisioni di accoppiamento orientate alla salute e al benessere del cane. Tuttavia, è fondamentale fare un passo ulteriore.

IL PEDIGREE, LA RIPRODUZIONE ORDINARIA E LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA

L’analisi del pedigree resta un metodo consolidato per studiare l’evoluzione della diversità genetica, la struttura genetica, la storia e le pratiche di allevamento all’interno di una razza. In passato, molte razze canine hanno perso una significativa variabilità genetica a causa della pressione selettiva, della gestione in popolazioni chiuse e dei colli di bottiglia storici, come la riduzione dei riproduttori durante le guerre o altri periodi critici. Il pedigree rappresenta uno strumento prezioso per rilevare e monitorare questa perdita di variabilità genetica. La selezione e l’allevamento consapevole, basati sulle informazioni genealogiche, aiutano a prevenire l’insorgenza di malattie ereditarie, fenomeni di consanguineità e la diffusione di tratti dannosi, come nel caso di razze con morfologie estreme.

Le pratiche di allevamento, che combinano uno studio attento del pedigree con analisi genetiche moderne (come quelle del genoma), possono ridurre l’incidenza di disturbi genetici e migliorare la salute complessiva delle popolazioni. Inoltre, per le razze a rischio di estinzione o con bassa variabilità genetica, il pedigree è un elemento cruciale nelle strategie di conservazione.

Tracciando la discendenza di ogni individuo, è possibile evitare accoppiamenti tra soggetti troppo imparentati, ottimizzando così gli sforzi di conservazione.

La conservazione dei diversi registri del Libro genealogico, su cui si basano i pedigree, rappresenta la base della protezione della biodiversità negli animali domestici. L’evoluzione delle scienze zootecniche e genetiche, insieme all’attenzione crescente verso la salute e il benessere animale, ha creato circa 16 anni fa le condizioni per l’introduzione di due distinte sezio-

duttore selezionato, un soggetto non deve derivare da accoppiamenti in consanguineità, come stabilito dalle normative del libro genealogico, assicurando così il mantenimento della variabilità genetica. Gli aspetti sanitari e comportamentali vengono scelti in base alle caratteristiche specifiche delle varie razze, tenendo conto della loro origine filogenetica.

ni nel Libro genealogico del cane: quella riguardante la riproduzione ordinaria e quella per la riproduzione selezionata.

La riproduzione ordinaria riguarda la semplice registrazione anagrafica della cucciolata, che avviene quando vengono rispettate le normative relative al benessere dei riproduttori (come l’età al primo parto, la non elevata consanguineità dei riproduttori e lo stato di salute della fattrice dai 7 anni) e vengono fornite le certificazioni medico-veterinarie ufficiali.

La registrazione avviene come autocertificazione e viene sottoposta per una larga percentuale ai controlli ENCI di primo e di secondo livello. Questa modalità di registrazione ha una funzione duplice: da un lato garantisce la tracciabilità dei soggetti e della loro origine genealogica, dall’altro fornisce dati utili e oggettivi che, grazie ai controlli effettuati dall’ENCI, sono fondamentali per gli studi di popolazione e per la costituzione di “riserve genetiche” nella conservazione della biodiversità. Anche in questo caso i soggetti che impattano sulla popolazione (numero di cucciolate) vengono tracciati con in aggiunta l’obbligo di deposito del DNA.

Un pedigree dettagliato è essenziale per prevenire l’inbreeding, che può ridurre la variabilità genetica e causare gravi problemi di salute e fertilità. È quindi uno strumento chiave per la conservazione della biodiversità, poiché permette di tracciare le origini genetiche degli individui e monitorare la diversità genetica all’interno di una razza.

La riproduzione selezionata riguarda una sottopopolazione della razza che segue il concetto zootecnico dei “miglioratori”, incentrati sugli aspetti sanitari, comportamentali e sul benessere degli animali allevati, sempre con l’obiettivo di preservare il patrimonio biologico e la biodiversità. Oltre alla registrazione come nella riproduzione ordinaria, i soggetti della riproduzione selezionata sono sottoposti a valutazioni morfologiche e cliniche, inclusi test per patologie ereditarie (analisi del DNA), e anche l’attitudine comportamentale viene presa in considerazione. Le strategie di allevamento che includono schemi di screening si sono dimostrate efficaci nel ridurre significativamente la prevalenza di disturbi ereditari e nel migliorare la salute complessiva di alcune razze. Per essere classificato come ripro-

L’obiettivo è avere una proporzione di riproduttori selezionati il più alta possibile (come mostrato nell’immagine), in modo da disporre di una popolazione “certificata” su cui lavorare per la conservazione della biodiversità, in un’ottica di miglioramento della salute e del benessere degli animali allevati. In definitiva, la gestione accurata del pedigree non solo contribuisce a mantenere la salute delle razze pure, ma gioca un ruolo cruciale nella preservazione della biodiversità genetica, nella salute e nel benessere animale.

Prof Dr Marelli S.P.

Prof Dr Polli M. Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali, Lodi

Bibliografia Scientifica di Riferimento

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Rooney, N. J., & Sargan, D. R. (2010). Welfare concerns associated with pedigree dog breeding in the UK. Animal Welfare, 19(S1), 133-140.

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