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Spediz. in abb. post. 45% - Art. 2 Comma 20/B - legge 662/96 - Fil. Bologna - Tax percue (Tassa riscossa) - CMP2 Roserio - MI - N. 10 novembre 2009

Mondiale Bratislava 50 CACIB all’Italia Coppa Europa Segugi Trionfano gli Azzurri Speciale “Saladini” Magia del Lagotto

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Bratislava, record di presenze (21.000) alla mondiale

All’Italia cinquanta CACIB Per un soffio un Alano non sale sul podio del BIS. La soddisfazione del Giudice Dr. Giulio Bezzecchi World Winner CACIB italiani

L'Alano vincitore. Il giudice Giulio Bezzecchi con la bandiera

21.000 cani hanno sfilato nei padiglioni Incheba di Bratislava, perla dell’est Europa. La sua storia comincia nel 400 - 50 A.C. quando un’importante città Celtica “Oppidum” fu costituita nell’attuale territorio della città di Bratislava in Slovacchia. Dall’alto delle colline si erge il castello abitato all’origine dai Celti, più tardi dai Romani e poi dagli Slavi. Con la sua storia antica e piena di fascino, Bratislava ha accolto un “esercito” di quattro zampe con calore ed entusiasmo. Qualche ritardo sul programma del World Dog Show si è registrato specialmente nella prima giornata. Domenica, alla fine del grande match un PHARAOH HOUND, NORTHGATE’S AS YOU LIKE IT di Jenny Hall dalla Svezia, ha toccato il cielo con un dito aggiudicandosi il BEST IN SHOW. L’allevamento italiano si è fatto grande onore con oltre 50 titoli mondiali. Entusiasmo alle stelle per l’Alano arlecchino femmina SUN DELLA BAIA AZZURRA FARFALLINA allevata da Patrizio Donati e di proprietà di Silvana Marcolina che si è classificata 4° al BEST IN SHOW giudicato dal Presidente della FCI Hans Müller. Renata Fossati

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Bassotto p/d F EXTREME DEL CONTEVERDE pr. All. Del Conteverde Bassotto p/l M PICKUP DELLA CANTERANA pr. Giannini Daniela Bassotto p/l F ORIELA DELLA CANTERANA pr. Giannini Daniela Bassotto Zwerg F ROSSELLA pr. Macicone Edmondo Australian Kelpie M EVALLENS CHOCOLATE UMBERTO pr. Innocenzi Nicole Pastore Bergamasco M ACIS DEI LUPERCALI pr. Mariani Carla Pastore Bergamasco F SLANYA DEL PIERVEZ pr. All. Del Piervez Pastore Maremmano Abruzzese M MUSETTO DI SELVASPINA pr. Albrigo Anna Pastore Maremmano Abruzzese F DALIA DELLA PERLA MAREMMANA pr. Donadoni Manule Pastore Belga Malinois F ALL EYEZ ON ME DU BAISER ORAGEUX pr. Pavanati M.+Melegari D. Welsh Corgi Pembreke F AUBREYS FOREVER N FOR ALWAYS pr. Ceredi Chiara Akita M UNSHOU GO SHUNYOU KENSHA pr. Esposito Silvia Cirneco dell’Etna M PABLO DEL GELSO BIANCO pr. Butt Tatiana Karelischer Bärenhund M TSARSHADOW´S WAR AND REMEMBRANCE pr. Semenzato Roberta Samoiedo M ROYAL STAR WHITE DEL BAFFIN pr. Saccani Giuseppe Samoiedo F FEMME FATAL DEL BAFFIN pr. Codeluppi Paolo Shiba F SUZUKA GO SHUN´YOU KENSHA pr. Esposito Silvia Dandie Dimont Terrier F SUNJOY´S SATISFACTION pr. Fandino Laura Lakeland Terrier F SLICEY ARDMORE ARROW pr. Gravante Giovanni Manchester Terrier M EDDIE LAWSON pr. Brenciani Patrizia Manchester Terrier F IMAGINE pr. Brenciani Patrizia Welsh Terrier F BLUE NOTTE DEL FAVLE pr. Valli Davide Briquet Griffon Vendéen F VERA pr. Di Loreto Giuseppe Petit basset griffon vendeen F AFTERGLOW SHERBERT LEMON pr. Urbani Gloria Segugio italiano p/r M LEPRI DELL´ISOLONA Battista Reginato G. Galgo Espanol F ALBUFERA pr. Boscolo Pelo Elisa Greyhound M FIONN CLANN PARAMOUNT AT SOBERS pr. Ahrens Primavera Bitte Piccolo Levriero Italiano GIOSUE´DEI RAGGI DI LUNA pr. Anconetti S.+Caldarone G. Cane Corso M QUINTILIANO PEL ROSSO MALPELO pr. Chueva Elena Cane Corso F MOANA DELL”APPIO pr. Marano Michele Alano Blue M VALDEZ DELLA BAIA AZZURRA pr.Donati Patrizio Alano Arlecchino F SUN DELLA BAIA AZZURRA FARFALLINA pr.Marcolina Silvana Alano Tigrato F ZEUDI DELLA BAIA AZZURRA pr. Donati Patrizio Boxer M INDOMITO DELLE SCALERE pr. Fossi Elena Minervini Doberman M RON DEL FIORSILVA pr. Morosi Elena Dogo Argentino M GUARO DEL TOLKEYEN pr. Chiatti Stefano Mastino dei Pirenei M COQUI Graziani Giovanni Mastino Napoletano M REMO DE AZZURRA Mastino Napoletano F AMBRA pr. Gheno Giuliano Pinscher F ELSA DELL´ALTO FONDALE pr. Saccani Annalisa Riesenschnauzer pepe-sale M WASHINGTON Z GRODU KSIAZAT POMORSKI pr. Di Gesu Roberto Bracco Italiano F ASIA DEL MONTE ALAGO pr. Poggio GianPaolo Bracco Francese tipo Pirenei M MUR DEL GUARDENGO pr. Fulgenzi Gianni Bracco Francese tipo Pirenei F GENNA DEL GUARDENGO pr. Fulgenzi Gianni Spinone Italiano M PERUGINO DAL PODERE ANTICO pr. Van Doorn J.K.+v.Lieshout Golden Retriever F CH PINKERLY MRS. DOUBTFIRE pr. Zanini Valentina Kooikerhondje F MANUSIA´S HONEY pr. Cobaldi Fulvio Labrador Retriever F CARAMELLA DI CURTIS CANAVA Fraccaro Edis Lagotto Romagnolo F ELETTRA DI VILLA FEDERICI pr. Federici Fabio Chihuahua p/r F BE THE BEST DE ARLEJO pr. Giuseppe Alessandra Chihuahua p/l M MISTY MEADOW´S DONALD DUCK pr. Cochetti Francesco Chin M TETSUO pr. Di Piovano Marco King Charles Spaniel M CIRONATONIRO pr. Condò Pietro Paolo Maltese F CINECITTA´HOT MOVIE pr. Paolantoni Stefano Fonte dati www.worldsdogshow2009.com

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I parchi e la cinofilia Gian Carlo Bosio

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L’oro dei Malamute Maria Grazia Miglietta

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La magia del Lagotto Bianca Tamagnone

10 Il successo di Siracusa... 12 Salvatore Cavallaro 12 L’Alaskan Malamute incoronato a Monza 14 Mondiale agility, Italia sul podio 15 R.G. Gaia Bay Rossi Azzurri quarti 17 Un cucciolo in famiglia 20 Liliana Carta Renata Fossati A caccia con i cani Educare il cane crescere con lui 22 nel tuo cielo di stelle 24 Stefania Piazzo Gianluca Di Giannantonio Il Levriero dei bracconieri 26 Malgorzata e Izabella Szmurlo Trofeo Alighiero Ammannati 28 Riccardo Soderi I levrieri tornano in pista 30 “La cinofilia italiana Gianni A. Linari è davvero grande” 32 L’Europa incorona l’Italia 34 Rodolfo Grassi Rodolfo Grassi Gimmi batte tutti 41 Scari re della montagna 37 Marco Ragatzu Marco Ragatzu Forlì, convegno sulla cinofilia 43 Tanti campioni sull’altopiano 45 Giovanni Garoia Maurizio Meneguzzo Le stelle di Pratonevoso 46 La Sila Greca 47 Tiziana Falcetti Pietro Garro Omaggio dei Setter a Remo Tempestini La conquista del parco 48 49 Gian Carlo Trivellato Daniele Ubaldi

Due Whippet re del Danubio Micaela Lavezzi ... e quello di Frosinone Barbara Macchia

CHI E DOVE

I successi 50

Campioni in www.enci.it Da ottobre i campioni saranno sul sito ENCI in questo modo si avrà un'informazione più diffusa.

I club 54

Gli Allevatori 58

TEMPI DI CONSEGNA MATERIALE Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi all’estero: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it Si ringrazia per la collaborazione 3

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IL CANE DA SPORT COME RISORSA DELLE AREE PROTETTE

I PARCHI E LA CINOFILIA Il suo impiego non è incompatibile con la salvaguardia ambientale e la tutela della fauna in zone controllate. Cos’è l’esercizio cinofilo

L’evoluzione normativa in materia di tutela della fauna selvatica, ha portato all’approvazione di due distinte leggi: Legge 11/02/1992 n°157 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” e Legge 06/12/1991 n°394 “Legge quadro sulle aree protette”. Mentre è superfluo sottolineare la distinzione delle due normative nella diversa considerazione dell’esercizio venatorio, entrambe non escludono lo svolgimento di attività sportive compatibili con la tutela del territorio e segnatamente della fauna selvatica. Tra queste l’allenamento, l’addestramento dei cani, le prove e le gare cinofile. L’esercizio di queste attività anche nella legge 157/92, una legge più propriamente faunistico venatoria, non conosce la temporalizzazione propria della caccia. L’attività cinofila nel contesto agro-silvo-pastorale è di fatto considerata dal legislatore, attività sportiva solo in senso lato riconducibile alla caccia. L’articolo 10 comma 8 lettera E della legge 157/92 stabilisce che i piani faunistico venatori di ogni provincia comprendano: “Le zone ed i periodi per l’addestramento, l’allenamento e le gare di cani anche su fauna selvatica naturale o con l’abbattimento di fauna di allevamento appartenente a specie cacciabili, la cui gestione può essere affidata ad associazioni venatorie e cinofile ovvero ad imprenditori agricoli singoli o associati”. La legge quadro sulle aree protette n°394/91, all’articolo 11 prevede che ogni parco, nazionale o regionale, nel rispetto delle proprie caratteristiche, attraverso il proprio Regola­ mento, disciplini l’esercizio delle attività consentite entro il territorio di competenza. Tra queste in particolare: (art.11 c.2 lett.D) lo svolgimento di attività sportive, ricreative e educative. L’esercizio dell’attività cinofila in campagna è riconducibile a tutti gli effetti

ad attività sportiva e zootecnica, non a caso le zone cinofile deputate all’allenamento e all’addestramento dei cani, al pari di altre manifestazioni concernenti i cani, sono organizzate prevalentemente dall’E.N.C.I. (Ente Nazio­nale Cinofilia Italiana). Spetta dunque alle Province ed agli Enti gestori dei parchi, adottare piani e programmi e le eventuali misure di disciplina dell’attività cinofila, anche all’interno delle aree protette, in quanto attività non incompatibile con le finalità di conservazione e salvaguardia del territorio. DEFINIZIONE DELL’ESERCIZIO CINOFILO: L’esercizio cinofilo attraverso la previsione di apposite zone per i cani, è attività strutturata secondo quattro distinte attività: • l’allenamento, che consiste nel mantenimento di idonea fitness del cane, opportuna anche per ottenere efficaci prestazioni cinotecniche. • l’addestramento, attività più complessa, mirata ad educare il cane all’obbedienza, al collegamento con il conduttore e soprattutto a indirizzare, specializzandola, la sua attitudine (da ferma, da cerca o da seguita), su un’esclusiva specie selvatica. • le prove cinofile, strumento di selezione zootecnica, finalizzate all’individuazione dei soggetti più dotati nel lavoro cinofilo richiesto, da avviare alla riproduzione. • le gare, da non confondere con la precedente attività, espressioni di agonismo sportivo a diversi livelli: provinciale, regionale, nazionale o internazionale, che si articolano in cani iscritti al L.O.I. (Libro Origini Italiano) ed in cani non iscritti. PROSPETTIVE E SINERGIA TRA PARCHI E ATTIVITÀ CINOFILE: L’attività cinofila prodromica alla prepa-

razione ed all’educazione dei cani in vista della stagione venatoria, o come criterio di selezione zootecnica per l’esaltazione delle capacità funzionali delle singole razze, oppure come pura espressione di agonismo sportivo, da quanto emerge dal precedente quadro, non è esclusa dalle attività compatibili ammesse nelle aree protette, nel caso che ci occupa nei Parchi Nazionali o nei Parchi Regionali. Per passare dalla pura elaborazione dottrinale al riconoscimento positivo, occorre che l’ente gestore raccordandosi con le vigenti leggi regionali in materia di “Protezione della fauna selvatica omeoterma e prelievo venatorio” regolamenti detta attività, inquadrabile tra le attività sportive e ricreative a tutti gli effetti. Non è superfluo però ricordare, che la vigente normative prevede l’affidamento delle zone cinofile, oltre che alle associazioni cinofile riconosciute dall’E.N.C.I., anche ad imprenditori agricoli singoli o associati. Nella moderna concezione di impresa agricola, il collegamento tra coltivazione del fondo e zootecnia, sono circostanze soltanto eventuali. Niente vieta di ipotizzare che accanto alle attività agricole tradizionali, possano svilupparsi anche all’interno dei parchi zone per l’allenamento e l’addestramento dei cani intese come fonte di integrazione del reddito agricolo. Trascorsi ormai diciotto anni dalla promulgazione della Legge quadro sulle aree protette, le leggi regionali di attuazione della medesima Legge 394/91, lasciano intravedere lo sforzo del legislatore di coinvolgere direttamente ed in maniera decisamente più pregnante l’agricoltore nella gestione della fauna selvatica che vive sui suoi fondi, prospettando anche una possibilità effettiva di integrazione, non soltanto simbolica del reddito dell’impresa agricola.

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A livello regionale è generalizzato lo sforzo di superare l’ottica di un rapporto passivo tra Ente Gestore del parco ed agricoltori. Non è ragionevole infatti pensare, di poter gestire con fondate speranze di successo il territorio a fini faunistici, da un lato senza la collaborazione attiva da parte del mondo agricolo e, dall’altro, senza riconoscere al medesimo non soltanto i danni eventualmente sopportati a causa della fauna e della vincolistica che deprime la competitività aziendale, ma anche gli incentivi economici che ne possano adeguatamente compensare la disponibilità all’inclusione nelle aree protette. Tra questi ultimi una valida opzione è data dall’ipotizzato sviluppo di zone cinofile per l’allenamento e l’addestramento dei cani, contributo alla salvaguardia e alla valorizzazione delle risorse ambientali oltre che integrazione al reddito agricolo in aree marginali. Gian Carlo Bosio

MODIFICA A TUTTI GLI STANDARDS DI RAZZA DELLA FCI Il Comitato Generale della FCI, nella riunione svoltasi in Lussemburgo nel Marzo 2009, ha approvato la proposta della Commissione Standards, deliberando di aggiungere il testo seguente al paragrafo DIFETTI di tutti gli standards: DIFETTI: Qualsiasi variazione rispetto ai precedenti punti deve essere considerata come un difetto il cui grado sarà valutato in base agli effetti causati sulla salute e sul benessere del cane.

ADDIO, GIUSEPPE SCAGNI

Per i cinofili un galantuomo autentico ed un amico vero Per l’ ENCI era “il ragioniere”, per tutti una persona squisita, gentile, dedita al proprio lavoro e con un amore profondo per la Gente. Conosceva per antica saggezza che giunge come eredità il valore del silenzio: sapeva ascoltare e dava giudizi solo quando richiesto. Per questo gli volevano tutti bene. Così adesso a sapere che se n’è andato a 71 anni quando la vita per tanti imbocca la terza parte del sentiero, fa dispiacere a tutti. E’ questo il patrimonio più prezioso del ricordo che lascia Giuseppe Scagni. Ha contribuito a far grande la cinofilia in un’epoca di grandi. Da Marco Valcarenghi ad Enrico Oddo, da Carlo Annibale Maggi a Panelli, ad Alighiero Ammannati, Enrico Faja e tanti, tanti altri ancora. Per lui l’ENCI non aveva segreti . Ragioniere autentico la viveva nel fascino dei numeri, in quella poesia semi clandestina scritta in bilanci che solo pochi sanno leggere, comprendere e darle valore. Era andato in pensione nel ’94, tranquillamente come continuasse il suo lavoro: in silenzio. Lascia in quanti l’hanno conosciuto un grande vuoto e la convinzione, ed accade anche per tante altre persone, che l’eternità duri quanto il ricordo. E quello di Giuseppe Scagni all’ENCI e nella vita di chi l’ha conosciuto sarà lunghissimo.

RICORDIAMOLO COSÌ “Giuseppe” ci ha lasciato. Se n’è andato a vita migliore senza disturbare, perché la modestia e la riservatezza facevano parte abituale del suo stile di vita. La sua cordialità, il modo pacato e signorile di affrontare i problemi relativi alla sua scelta professionale, con attenzione, scrupolo e competenza, doti permeate da grande passione, gli hanno fatto conquistare la simpatia dei colleghi e dei cinofili di ogni livello. “Giuseppe” fu assunto dall’ENCI nel 1962. Diventargli amico fu molto facile. Insieme lavorammo tenacemente per decenni. Nel 1980, per i nostri meriti, fummo promossi direttori rispettivamente del settore amministrativo e tecnico. Successivamente i due settori ebbero una straordinaria evoluzione del punto di vista tecnico, culturale e della diffusione del cane di genealogia accertata nel nostro Paese. Era nato l’ENCI moderno e il nostro impegno aumentò per consolidare il prestigioso obiettivo di fare crescere la cinofilia italiana a livello internazionale. Lasciò l’ENCI negli anni ’90 per limiti d’età. Grazie Giuseppe. Gli addetti ai lavori e i cinofili italiani riconoscono i tuoi meriti con avvertita gratitudine. Sarai perennemente nella storia del processo evolutivo della cinofilia italiana. Abele Barbati

I SEGUGISTI PER L’AQUILA I segugisti italiani hanno voluto ricordare con un gesto altamente significativo la disputa della Coppa Europa: hanno versato infatti un importate contributo all’Associazione “L’Aquila per la Vita”. In questo modo hanno voluto dare un contributo concreto alle molte parole di solidarietà e ad una partecipazione emotiva per quanto accaduto a seguito del tremendo cataclisma. A rendere ancora più qualificato l’aiuto la richiesta fatta dai segugisti di non rivelare il nome dei benefattori. Questo dimostra quanto lo sport, in particolare la cinofilia siano anche scuola e pratica di solidarietà. Un impegno che ha già trovato anche in altri settori del nostro mondo degli imitatori. Dicevano gli antichi: fare del bene fa bene. Sia a chi soffre sia a chi li aiuta. I Nostri Cani assieme ai suoi lettori ringraziano tutti i segugisti per un impegno che va ben al di là dell’ingente somma versata e che equivale a ben più, tanto per avere un ordine di grandezza, del compenso annuale di un medico ricercatore in oncologia. I segugisti a fianco di chi soffre. 5

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Lo sguardo intrigante e un corpo da atleta

L’ORO DEI MALAMUTE Furono i grandi protagonisti di mitiche gesta dei “cercatori” in Alaska. Come si distinguono le differenti linee di sangue

C’era una volta un cane, fido compagno di una tribù alaskana i Malhemut che ne apprezzava le sue doti di vigoroso lavoratore e di compagno affettuoso… è così che potrebbe iniziare la storia dell’Alaskan Malamute, la locomotiva delle razze nordiche da slitta. Questa razza porta con sé tutto il fascino del grande Nord e la sua imponenza fisica lo rende una delle razze più affascinanti del panorama canino.

piccola descrizione serve a spiegare come mai quando si guarda un ring di Malamute, si ha immediatamente la sensazione di avere davanti soggetti con caratteristiche diverse.

LO STANDARD

LA STORIA

Allevato nella regione del Kotzbue River da una tribù Inuit nomade nota con il Nome di Mahlemuts, questi cani erano utilissimi per le migrazioni delle popolazioni , per questo scopo erano necessari cani possenti capaci di trainare carichi pesanti per lunghe distanze. Il rapporto fra l’uomo e il Malamute si andò quindi sempre di più rafforzando incentrandosi in una fiducia reciproca incondizionata oltre che un rispetto l’uno per l’altro fuori dal comune. Alla fine dell’ottocento, con lo scoppio della Febbre dell’Oro la mano dell’uomo minò fortemente il patrimonio genetico di questa razza, ma l’isolamento a cui gli Inuit erano costretti rafforzò così tanto le caratteristiche fenotipiche da consentire presto l’eliminazione di eventuali incroci al fine di riportare la razza alle sue caratteristiche ancestrali.

LE LINEE DI SANGUE

Il Malamute odierno proviene principalmente da tre Linee di Sangue : I Kotzbue, gli M’Loot e la Hinmann Irwin (linea di sangue secondaria e non particolarmente influenzante). Le due linee di sangue principali: I Kotzbue, gli M’Loot, nel tempo, con il lavoro degli allevatori sono state incrociate ma comunque ognuna di esse ha

mantenuto caratteristiche fenotipiche ben evidenti, un occhio esperto riesce cioè a riconoscere a prima vista da quale Linea di sangue proviene un determinato soggetto, cercherò di sviscerare le principali caratteristiche di ciascuna delle linee di sangue suindicate. I Kotzbue sono grigio Lupo, hanno una taglia generalmente più moderata, una struttura tendente al mesoforme, il torace è profondo, La testa si presenta più piena con stop più marcato e muso generalmente più imponente, presentano un movimento più elastico ed una forte spinta al posteriore, alcuni testi riportano anche caratteristiche di temperamento più amabile. Gli M’Loot, al contrario presentano diverse varietà di colore, si presentano con una taglia maggiore ed hanno evidentemente arti più alti e quindi movimenti più rustici, la testa è più essenziale , il muso più allungato e meno pieno, il temperamento è più forte. Non mi dilungherò su quale delle due linee è migliore , ma questa

Lo standard descrive un cane di eccellenti proporzioni, possente nella ossatura e tonico nella muscolatura. In stazione deve sembrare ancorato al terreno. Iscritto nel rettangolo la sua altezza al garrese deve essere inferiore alla sua lunghezza. La taglia non da valori numerici di minimo o di massimo ma indica in 63,5 per i maschi e 58,4 per le femmine, con un peso di Kg 38 per i maschi e Kg 34 per le femmine. E’ importantissimo che, a parità di cane, la taglia non deve essere anteposta alle altre caratteristiche di tipo, per intenderci davanti a due cani uno di taglia superiore ed uno di taglia inferiore rispetto all’ideale, nella classifica va tenuto conto innanzitutto le proporzioni, la tonicità muscolare, il movimento e la eccezionale spinta al posteriore. La testa è imponente, proporzionata al corpo , con muso voluminoso e stop evidente. L’espressione dell’Alaskan Malamute è amabile, guardando un Alaskan Malamute negli occhi deve dare una sensazione intrigante, ma allo stesso tempo dolce e disponibile. Questa espressione è donata dall’occhio, obliquo, colore marrone, apprezzati gli occhi tendenti al marrone scuro, in merito a questo, chi vi scrive ha la concezione che, in un cane da slitta il colore dell’occhio, non rappresenta, davanti ad eccellenti qualità funzionali, difetto dequalificante. Gli arti sono robusti con eccellente ossatura, i piedi sono grandi e compatti e i cuscinetti plantari devono essere spessi e duri, questo per consentire al

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Malamute di lavorare sulla neve a basse temperature.

per un Alaskan Malamute che lavora è l’attitudine.Un soggetto può avere tutte le caratteristiche fisiche per essere un buon cane da sleddog, ma senza l’attitudine non ha nulla”. Negli Stati uniti vengono effettuate delle Prove di Weight pull, al soggetto viene richiesto di trainare un certo determinato peso per una certa distanza in un determinato tempo, questo consente di valutare e le caratteristiche morfologiche del soggetto e soprattutto il suo desiderio di trainare. Questa prova a mio avviso è utile per valutare la potenza nel traino ma tralascia la valutazione dello sledding, quindi sarebbe auspicabile trovare una via di mezzo che posso valutare questi due elementi imprescindibili fra di loro.

IL MOVIMENTO

Il Movimento è la chiave di volta nella valutazione della razza, un buon soggetto quando muove deve dare immediatamente la sensazione di ancorarsi al terreno con una spinta al posteriore eccezionale, la linea dorsale deve essere solidissima al fine di favorire la trasmissione del movimento dal posteriore all’anteriore. Attenzione agli eccessi l’Alaskan Malamute è imponente essenziale nella sua bellezza ma mai grezzo o grossolano, inoltre la sua andatura non deve mai essere esasperata, in movimento esegue il Single track e nel trotto deve essere penalizzato ogni eccesso, difatti un movimento eccessivo non consente un appoggio efficace degli arti e con l’aumentare della velocità il soggetto tenderà ad avere tutti e 4 gli arti in sospensione, rendendo pertanto inefficace lo stesso… dubito che una slitta si sposti con questo tipo di andatura.

IL LAVORO

La razza è stata selezionata per il traino di carichi pesanti ed è questo quindi il lavoro che gli è più congeniale. Negli Stati Uniti il Malamute viene considerato il “Cavallo da traino” dei Nordici e l’Alaskan Malamute

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CONCLUSIONI

Club of America scrive descrivendo il cane da Lavoro che: “Il Malamute, più grande e pesante del Siberian Husky, è costruito per trainare carichi pesanti per lunghe distanze. La caratteristica più importante

L’Alaskan Malamute è una macchina da lavoro selezionata per aiutare l’uomo a vivere nelle proibitive condizioni dell’Artico ed è questo che bisogna tenere in considerazione nella sua valutazione, ogni difetto che inficia la sua funzionalità deve essere severamente penalizzato. La sua natura di cane da slitta deve essere preservata sopra ogni cosa , l’Alaskan Malamute si trova più a suo agio con le scarpe da ginnastica piuttosto che le scarpe da cerimonia. Maria Grazia Miglietta

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Dall’arte del Guercino all’attualità della razza

LA MAGIA DEL LAGOTTO Da “cane da acqua” a cercatore di tartufi e magnifico esemplare da compagnia

d’animo che i neoplatonici e i filosofi cristiani considerano come la più alta forma di coscienza. Mi trovavo alle soglie della sindrome di Stendhal; ma, ecco,tutto improvvisamente dissolversi… per un umido bacio di Ulisse, il mio fantastico lagotto romagnolo, balzato allegramente sul letto un secondo prima del trillo della sveglia. Cento, il Guercino, il Botticelli, riccioli e fascino. Solo un sogno, un magnifico sogno. Avevo sognato, ma i riccioli botticelliani del mio lagotto romagnolo sono una realtà canina nella quale affondare le miei mani. Il lagotto romagnolo (Vasser der Romagna per i tedeschi, Romagna water dog per gli inglesi, Chien d’eau romagnolo per i francesi e Perro de agua Romagna per gli spagnoli) è razza affascinante diffusa in tutto il mondo e i riccioli del suo manto sono unici. Razza italiana riconosciuta ufficialmente nel 1992 (Standard FCI n. 298 del 5 feb-

Ho fatto un sogno. Ero nella cattedrale di Cento davanti ai dipinti del Guercino che nel 1800 arricchì di insigni opere palazzi e templi di Roma, Bologna e Venezia; ma che a Cento nacque e trascorse anni intensi. Attorno a me si diffondeva un solenne monodico coro gregoriano e, chissà perché, il mio pensiero andava al Botticelli, pittore antecedente al Gurecino, e così fu che mi apparvero i suoi angeli, i suoi riccioli morbidi oltrepassarono i limiti realistici della figurazione per risolversi nell’armonia lineare dell’arabesco. Riccioli botticelliani, romantici e il mio pensiero si scioglieva fra loro. Intenso fascino pittorico. Ero in quel particolare stato

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braio 1999) il lagotto romagnolo appartiene al gruppo 8 – sez. 3 cani da acqua senza prova di lavoro ed ha allevatori ed estimatori in tutto il mondo. Discendente da antichi cani autoctoni impiegati al riporto della selvaggina acquatica, abitava le terre basse di Comacchio e le paludi di Ravenna. Durante i secoli le zone intorno a Ravenna vennero prosciugate per farne terreni arabili e fu così che il lagotto si trasformò in eccellente cane per la ricerca di tartufi, utilizzato nelle piane e nelle colline di Romagna. Cane armonioso, elegante, di taglia mediopiccola (cm. 43-48 Kg 13-16 per i maschi; cm. 41-46 Kg 11-14 per le femmine) ha pelo impermeabile, denso e arricciato di tessitura lanosa, semiruvido in superficie. I riccioli sono botticelliani, ad anello, fitti, diffusi su tutto il corpo. Il pelo non tagliato tende ad infeltrire, perciò si usa tosare completamente il lagotto una volta l’anno. Colore del mantello: unicolore bianco, bianco marcato di marrone o arancio, roano marrone, marrone unicolore nelle diverse tonalità, mai nero, mai tricolore. Il lagotto romagnolo è bello e gentile e sta diffondendosi anche come cane da compagnia. Infatti sono numerosi gli esemplari

mente fantastico, perché particolarmente intelligente, affettuoso e gioioso. Il colore del mantello è sempre fantastico e il suo bel tartufone, voluminoso con narici ben aperte ed ali mobili, gli dona una grande personalità. Più piccolo del Cao de agua portoghese, del Perro de agua espanol e del Barbet, vive bene in appartamento. È fornito di molte positività: è longevo, sano e robusto. Non si segnalano malattie ereditarie particolari. È assolutamente privo di istinti predatori. Mai aggressivo. È l’unico cane ufficialmente delegato a trovare tartufi ed è destinato a piacere a tutti, perché ha tanti pregi e nessun difetto e perché è allevato molto bene. Infatti è assai raro che un a razza abbia tanti allevatori seri e disseminati in tutto il mondo. Meravigliosa creatura, il lagotto romagnolo li ha. Bianca Tamagnone

che vanno a rallegrare famiglie senza ambizioni di “tartufai”. Questo perché è un cane armoniosamente bello e caratterial-

DOPPIA ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA

FOGGIA 12/13 DICEMBRE 2009 12 DICEMBRE 2009 – C.A.C. BARI Comitato Organizzatore: Kennel Club Bari

In Italia la razza è tutelata dal Club Italiano Lagotto Villa Morsiani 48010 Bagnara di Romagna (RA) tel. 0545/76123

40ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA ANCONA 27/28 FEBBRAIO 2010 Raduni sabato pomeriggio a partire dalle ore 16,00: CANE CORSO - YORKSHIRE TERRIER SCHNAUZER E PINSCHER - LABRADOR Organizzazione: GRUPPO CINOFILO ANCONITANO in collaborazione con l’E.R.F. Ente Regionale Manifestazioni Fieristiche con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Ancona - Via Giuseppe di Vittorio 104 60131 Ancona e in collaborazione con KALLISTE’ CASA EDITRICE

13 DICEMBRE 2009 – C.A.C. FOGGIA

ISCRIZIONI E PAGAMENTI: KALLISTE’ CASA EDITRICE

ENTRAMBE A FOGGIA

Le iscrizioni e i relativi pagamenti a mezzo vaglia postale dovranno essere mandate esclusivamente a : KALLISTE CASA EDITRICE VIA FERRERI 73/G 10070 BARBANIA (TO) TEL: 011/9242660- FAX. 011/9243916 ISCRIZIONI ON LINE ESCLUSIVAMENTE SU: www.miglioredirazzareport.it

Comitato Organizzatore: Gruppo Cinofilo Dauno Foggia

Presso Ente Fiere di Foggia – V.le Fortore – Foggia ___________________________________________________ Per informazioni: tel./fax: 0881/638237 – cell. 348/4650640 e-mail: gcdauno.fg@libero.it

1 ° CHIUSURA ISCRIZIONI: 27 GENNAIO 2010 2° CHIUSURA: 7 FEBBRAIO 2010 (MAGG 30%) la giuria sarà a disposizione dalla metà di novembre su: www.gruppocinofiloancona.it - www.miglioredirazzareport.it SABATO 27 E DOMENICA 28 FEBBRAIO 2010: GARA DI AGILITY iscrizioni agility c/o MARTINELLI MARTINO VIA DEL MOLINO 3 06070 S.MARIANO DI CORCIANO (PG) FAX: 075/774500 Per informazioni contattare il n. 335/6611640 e- mail: info@x-centerschool.

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Grande risultato nel raduno in Germania

Ecco i risultati italiani: i BOB del primo giorno: fra gli Whippet il Ch. Sobresalto Jamiroquai (Allev. Sobre­ salto di Rovani/Cotugno – propr. A. Ra­ gaini), fra i Levrieri Afgani il Ch. Way Up Midnight Snow Storm (Allev. Way Up di A. Della Rocca – propr. C. Bianchini) che si aggiudicherà poi anche la riserva di B.I.S., fra i Levrieri Polacchi Hailhareame­ deonazzary (Allev. E propr. Hailhare di A. Moschini) ed infine fra i Saluki, il Ch. Kan Ya Ma Kan Gale (Allev. Ka Ya Ma Kan di R. Forsoni – propr. C.Panizza).

Presenti 126 esemplari nella più importante kermesse europea

I BOB del secondo giorno: Sobers Krista fra i Greyhound che al B.I.S. si aggiudica anche il premio speciale Von Birknershof, (storico allevamento tedesco di Greyhound) e la giovane Whippet Sobers Ingrid, entrambi provenienti dallo stesso allevamento (Allev. Sobers di Arhens/Prima­ vera); fra i Levrieri Afgani replica la vittoria del sabato il Ch. Way Up Midnight Snow Storm. Al termine di ogni giornata, la giuria internazionale composta dagli specialisti Ole Nielsen (CAN), Alain Campagne (F), Nicklas Eriksson (S), Barbra Novack (SL), Marta Heine (CH), Hans W. Muller (CH) Presidente della F.C.I., che ha preselezionato i migliori soggetti di razza, ha poi avuto l’arduo compito di selezionare collegialmente un vincitore fra i tredici meravigliosi levrieri finalisti. E’ proprio fra gli Whippet, la razza maggiormente rappresentata, che la giuria in entrambi i giorni ha scelto due splendidi soggetti eccezionalmente ambedue di allevamento e proprietà italiani; il sabato è salito sul podio del Best in Show, il plurititolato Campione Sobresalto Jamiro Quai, soggetto dallo straordinario portamento precedentemente selezionato dal giudice canadese O. Nielsen; la domenica il titolo è andato alla giovane e bellissima Sobers Ingrid, quasi al suo debutto sui ring, prima selezionata dallo svedese N. Eriksson. Gli italiani presenti hanno inoltre ottenuto numerosi altri riconoscimenti C.A.C., VDH, B.O.S., sfiorato il podio d’onore del B.I.S puppy del sabato con la piccola Whippet Joy of Gentle Mind (Prop. Allev. Sobresalto), saliti sul podio più alto del B.I.S. Junior Handler con la bravissima Virginia che ha presentato magistralmente un Levriero Afgano dell’allevamento Way Up, della propria famiglia. La supremazia degli espositori italiani ha inevitabilmente fatto si che il clou della manifestazione vedesse sfidarsi all’elezione del Best of Best i due Whippet italiani vincitori dei B.I.S., Sobers Ingrid e Sobresalto Jamiro Quai quest’ultimo risultato vincitore ed acclamato fra le emozionanti note di “Simply the Best”di Tina Turner. Micaela Lavezzi

Due Whippet re del Danubio

Da sinistra: Sobresalto Jamiro Quai e Sobers Ingrid I giudici da sinistra: O. Nielsen, M. Heine, A. Campagne, N. Eriksson.

Nel pieno della appena trascorsa estate si è tenuta la 17° edizione del Sighthound Festival di Donaueshingen, una fra le manifestazioni cinofile per le razze levriere e mediterranee più prestigiose d’Europa. Donaueshingen è una deliziosa cittadina tedesca che si trova nello stato del BadenWurttemberg, ai margini della Foresta Nera meridionale e dove si ritiene si trovi la sorgente del Danubio. Per meglio dire lì nasce il fiume Brigach che confluendo nel Breg, da vita al Danubio. La tradizione è pero così forte da prevalere su ogni altra considerazione geografica e per questo è da questa città che s’inizia a calcolare la lunghezza del corso del fiume la cui sorgente è racchiusa in una vasca monumentale ubicata all’interno del giardino del palazzo dei Principi Von Furstenberg. Proprio in questo bellissimo contesto si è svolta l’importante kermesse, più precisamente negli ampi e verdissimi prati dell’International Horse Show Stadium del Polo Club, luoghi che per la loro indiscussa bellezza contribuiscono a dare ancor più valore all’evento, peraltro assistito da un’impeccabile organizzazione. Allevatori ed espositori provenienti da tutta Europa si sono confrontati con i loro mi-

gliori soggetti per due intensi e lunghi giorni, l’uno di agosto sotto ad una canicola terribile, il giorno seguente sotto ad una pioggia incessante, ma tutto ciò non ha impedito il regolare svolgimento dei giudizi. Giudici ed espositori con professionalità esemplare e senza mai scomporsi per le difficili condizioni atmosferiche, hanno continuato imperturbabili il loro lavoro. Per ogni giornata di esposizione oltre cinquecento i soggetti iscritti, fra le razze più rappresentate, pur se con lievissime differenze fra i due giorni, gli Whippet con 126 soggetti, seguivano i Saluki (98), i Levrieri Afgani (79), gli Irish Wolfhound (35), i Borzoi (33), gli Azawakh (25), i Greyhound (24), gli Sloughi (24), i Piccoli Levrieri Italiani (23), i Deerhound (17), i Chart Polsky (15), i Galghi (7), i Magyar Agar (6); decisamente poco rappresentate le razze mediterranee con un solo Cirneco del­ l’Etna ed un solo Pharaoh Hound. Strepitosi i risultati ottenuti dai numerosissimi espositori italiani, a riprova dell’ottima qualità raggiunta dai nostri allevamenti anche fra le razze levriere. Italiani distintisi oltre che per la qualità dei soggetti, anche per la professionalità nella presentazione degli stessi.

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Il successo di Siracusa... I vincitori del BIS

Grande festa di pubblico ed espositori alla V Esposizione Nazionale di Siracusa. Il gruppo Cinofilo Siracusano, pur riconoscendo la possibilità di una giusta ricompensa per il lavoro svolto,non pensava di riscuotere tanto successo. Si è conclusa con la vittoria dell’ Akita americano Orient Pride Thor of wolf point, premiato dal Presidente della Provincia On. Bono Roberto. Esposizione che rispetto allo scorso anno ha avuto un incremento d’iscrizioni del 40% e di visitatori del 120%. Un successo voluto ed ottenuto grazie all’ applicazione, anche se in forma superficiale, del marketing. Tante le innovazioni a cominciare dal giusto posizionamento dell’expo all’interno della Sicilia agevolato dalle delega-

zioni (va a loro un giusto ringraziamento per quanto fatto) regionali che hanno coadiuvato il Gruppo Cinofilo Siracusano nella raccolta delle iscrizioni, contribuendo a pubblicizzare l’evento all’interno delle loro sedi. Altro aspetto fondamentale e stata la comunicazione, realizzata con tutti i tipi di media: e mail, sito internet ,articoli stampa, servizi sulle televisioni locali ed interviste durante la gara a giudici ed espositori. Concludendo con la location, un campo di equitazione immenso, con prato e tribune che ha rappresentato un altro aspetto fondamentale del marketing, la qualità. Oggi non è più sufficiente assicurare la corrispondenza dell’attività svolta con il dettato normativo e regolamenti ENCI, ma è necessario sviluppare

un atteggiamento culturale orientato a costruire un nuovo rapporto con l’espositore, restituendogli quel ruolo di centralità nella manifestazione. “E’ stata una bella manifestazione” e quanto detto dal Presidente Melluso Sergio - “Abbiamo cercato di ricreare una location adatta a questo tipo di manifestazione senza tralasciare le esigenze primarie dei nostri amici a quattro zampe che, oltre a ben figurare davanti ai giudici, si devono sentire a proprio aggio in un luogo. Un ringraziamento doveroso va fatto ai giudici che hanno saputo gestire la manifestazione con grande professionalità soprattutto nei momenti di disaggio dovuti alla pioggia, alle delegazioni e gruppi siciliani per aver ricreato con Siracusa quella giusta armonia che serve per crescere insieme e agli espositori per la loro compostezza ed educazione nei nostri confronti. Abbiamo preso atto dei consigli arrivati tramite il sondaggio, cercheremo di migliorare ancora il prossimo anno”. Questa la classifica finale: Best in Show: Giudice Ernesto Capra 1° Akita Americano Orient Pride Thor of wolf point di All. Wolf Point al Starring Maat 2° Rhodesian Ridgeback Doberidge Hi Fleier di Vittoria Clara Franceschetti 3° Riesenschnauzer nero Invicta Game Boy di Cali’ Ignazio Salvatore Cavallaro

... e quello di Frosinone L’esposizione Nazionale di Frosinone di quest’anno conferma il successo della manifestazione degli anni precedenti ed è I vincitori del BIS

ormai punto di riferimento per i cinofili nel calendario delle esposizioni al rientro delle vacanze estive.

Buona la partecipazione degli espositori, circa 400 i soggetti iscritti a catalogo, in rappresentanza di 90 razze, numerosissimi i visitatori presenti sin dalla mattina a cui si sono aggiunti curiosi e appassionati. L’evento si è svolto all’interno del Palazzetto dello Sport concesso dalla Amministrazione Comunale di Frosinone sempre attenta agli eventi cinofili di qualità. Presente anche l’Assessore Provinciale Massimo Ruspandini durante le premiazioni del Ring d’Onore. La scelta finale del Best in Show, affidata a Salvatori Tripoli, ha visto sul podio tre magnifici soggetti con la proclamazione del vincitore il Bearder Collie Patti Shawl Jast an Audition, di proprietà di Paidevin. Eccellenti piazzamenti anche dei cinofili Ciociari, il miglior soggetto juniores è andato al Siberian Husky Crossing Jordan dei Ceccanesi Marco e Davide Liburdis De Nardis. Barbara Macchia

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MONTICHIARI (BS) 9-10 GENNAIO 2010 CAC/CACIB

Presso il Centro Fiera di Montichiari (BS) “La Leonessa” Per raggiungere più agevolmente MONTICHIARI Uscita Autostrada A4 BRESCIA EST Seguire per Mantova

47ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA Gruppo Cinofilo Bresciano “La Leonessa”

Via della Volta 37 – 25124 Brescia Tel. 030.3542540 – Fax 030.3542620 www.gruppocinofilobresciano.it - info@gruppocinofilobresciano.it

ISCRIZIONI C/O KALLISTE’ CASA EDITRICE MOSTRE SPECIALI - PASTORE TEDESCO, BORDER COLLIE, CANI DA TRACCIA, KURZHAAR, SETTER INGLESE, LABRADOR RETRIEVER, GOLDEN RETRIEVER E LEVRIERO AFGANO RADUNI - BASSOTTI E TERRANOVA RAGGRUPPAMENTI - JUNIORES, GIOVANI, VETERANI, RAZZE ITALIANE, JUNIOR HANDLER SABATO 9 GENNAIO 2010 Albrigo Anna 1° gruppo: cane da pastore maremmano abruzzese Beenen Annemarie (NL) 1° gruppo: australian shepherd, bearded collie, bobtail, cane da lupo cecoslovacco, cane da pastore di brie, cane da pastore polacco di vallee, schapendoes, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardigan, australian cattledog Bordignon Franco 1° gruppo: pastore tedesco (ms) Braga Alessandro 7° gruppo: bracco francese tipo gascogne, cane da ferma tedesco a pelo ruvido, gammel dansk honsenhund, pudel pointer, cane da ferma tedesco a pelo lungo, grande muensterlander, piccolo muensterlander, spinone italiano, pointer inglese Calcinati Cesare 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro, bassotti tedeschi nano a pelo duro, bassotti tedeschi standard a pelo duro Condo’ Pietro Paolo 1° gruppo: cane da pastore belga, cane da pastore di beauce De Giuliani Claudio 6° gruppo: gonczy polski, segugi svizzeri del giura, beagle, alpenlaendische dachsbracke, bayerischer gebirgsschweisshund (ms), hannoverischer schweisshund (ms), segugio maremmano, rhodesian ridgeback 7° gruppo: bracco d’ariege, bracco d’auvergne, bracco del bourbonnais, bracco di burgos, bracco francese tipo pirenei, bracco italiano, bracco portoghese, bracco saint germain, bracco slovacco a pelo duro, bracco ungherese a pelo corto, bracco ungherese a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo corto (ms), epagneul blue de picardie, epagneul de pont au de mer, epagneul francais, epagneul olandese di drent, epagneul picard, stabyhound, cane da ferma boemo a pelo ruvido, griffone a pelo duro (korthals) Kuzelj Denis (SLO) 5° gruppo: cani tipo spitz e tipo primitivo (escluso siberian husky, spitz finnico, spitz tedeschi, akita americano, chow-chow, spitz giapponese, cirneco dell’etna) Malacrida Susanna 1° gruppo: border collie (ms), cane da pastore bergamasco, bovaro delle fiandre Muthsam Sieghart (D) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto, bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo, bassotti tedeschi nano a pelo corto, bassotti tedeschi nano a pelo lungo, bassotti tedeschi standard a pelo corto, bassotti tedeschi standard a pelo lungo Quinzanini Giuseppe 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue (escluso bloodhound chien de saint-ubert, gonczy polski, segugi svizzeri del giura, bassethound, beagle, alpenlaendische dachsbracke, bayerischer gebirgsschweisshund, hannoverischer schweisshund, segugio maremmano, dalmata, rhodesian ridgeback) (ms: segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso) Rautala Eeva (FIN) 3° gruppo: bedlington terrier, border terrier, irish glen of imaal terrier, irish soft-coated wheaten terrier, irish terrier, lakeland terrier, manchester terrier, terrier brazileiro, welsh terrier, australian terrier, dandie dinmont terrier, norfolk terrier, norwich terrier, scottish terrier, sealyham terrier, skye terrier, terrier boemo, terrier giapponese, australian silky terrier, english toy terrier black and tan, yorkshire terrier 7° gruppo: weimaraner Rotner Rajko (SLO) 5° gruppo: siberian husky, spitz finnico, spitz tedeschi, akita americano, chow-chow, spitz giapponese, cirneco dell’etna 6° gruppo: bloodhound chien de saint-ubert, bassethound, dalmata Spagna Rosario Jari 3° gruppo: american staffordshire terrier Staunskjae’R Ole (DK) 3° gruppo: airedale terrier, deutscher jagdterrier, fox terrier a pelo liscio, fox terrier a pelo ruvido, kerry blue terrier, parson russell terrier, cairn terrier, jack russell terrier, west highland white terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrier Titonel Fulvio (HR) 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo duro, epagneul breton, setter gordon, setter inglese (ms), setter irlandese rosso, setter irlandese rosso-bianco Ubrova Libuse (CZ) 1° gruppo: cane da lupo saarloos, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore catalano, cane da pastore croato, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa, cane da pastore della russia meridionale, cane da pastore di picardia, cane da pastore di tatra, cane da pastore mallorquin, cane da pastore olandese, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungo, cane da pastore scozzese shetland, cao da sierra de aires, komondor, kuvasz, mudi, pastore svizzero bianco, puli, pumi, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, schipperkee, slovensky cuvac, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne Raggruppamenti 1- Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Beenen Annemarie (NL) 3- Terrier Nilsson Kurt (S) 4- Bassotti Rautala Eeva (FIN) 5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Staunskjae’R Ole (DK) 6- Segugi e cani per pista di sangue Rotner Rajko (SLO) 7- Cani da ferma Titonel Fulvio (HR) Coppie Rotner Rajko (SLO) Gruppi di Allevamento Titonel Fulvio (HR)

DOMENICA 10 GENNAIO 2010 Balducci Francesco 8° gruppo: labrador retriever femmine + bob (ms) Beenen Annemarie (NL) 2° gruppo: cane da montagna dei pirenei, cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di ciarplanina, cane da pastore di karst, bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzero Braga Alessandro 8° gruppo: nova scotia duck tolling retriever, springer spaniel inglese Condo’ Pietro Paolo 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, bolognese, coton de tulear, maltese, piccolo cane leone, kromforhlander, barboni, griffone belga, griffone di bruxelles, piccolo brabantino, tibetan spaniel, tibetan terrier De Giuliani Claudio 8° gruppo: chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, labrador retriever maschi (ms), field spaniel, kooikerhondje, spaniel tedesco, sussex spaniel, welsh springer spaniel, american water spaniel, barbet, cao de agua, irish water paniel, perro de agua espanol, spaniel olandese Di Chicco Mariano 2° gruppo: cane corso, rottweiler Furiosi Vandoni Jolanda 2° gruppo: mastino napoletano 8° gruppo: flat coated retriever, clumber spaniel, cocker americano, cocker spaniel inglese, lagotto romagnolo Kuzelj Denis (SLO) 9° gruppo: bouledogue francese, carlino, chinese crested dog, lhasa apso, shih tzu, cavalier king charles spaniel, king charles spaniel, chin, pechinese, epagneul nano continentale, russian toy Nilsson Kurt (S) 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, smoushound olandese, broholmer, bulldog, bullmastiff, cimarron uruguayo, ciobanesc romanesc de bucovina, dogo canario, fila brasileiro, mastiff, perro dogo mallorquin, tosa, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, cane dell’atlas, leonberger, mastino dei pirenei, mastino spagnolo, rafeiro do alentejo, tibetan mastiff, tornjak, cao fila de sao miguel Rautala Eeva (FIN) 8° gruppo: golden retriever (ms) Rosato Gabriella 2° gruppo: boxer Rotner Rajko (SLO) 9° gruppo: boston terrier, chihuahua 10° gruppo: barzoi, saluki, azawakh, galgo espanol, greyhound, levriero polacco, magyar agar, sloughi Spagna Rosario Jari 2° gruppo: dogo argentino, shar pei, cane di san bernardo Staunskjae’R Ole (DK) 2° gruppo: alano, dogue de bordeaux, hovawart, landseer, terranova Ubrova Libuse (CZ) 2° gruppo: affenpinscher, pinscher, pinscher austriaco a pelo corto, terrier nero russo, zwergpinscher 10° gruppo: piccolo levriero italiano Van Den Broek Andre (NL) 10° gruppo: levriero afgano (ms), deerhound, irish wolfhound, whippet Zanieri Barbara 2° gruppo: dobermann, riesenschnauzer, schnauzer medio, zwergschnauzer Raggruppamenti 2- Cani di tipo pinscher e schnauzermolossoidi e cani bovari svizzeri Staunskjae’R Ole (DK) 8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Rautala Eeva (FIN) 9- Cani da compagnia Kuzelj Denis (SLO) 10- Levrieri Van Den Broek Andre (NL) Coppie Balducci Francesco Gruppi di Allevamento Rotner Rajko (SLO) Best in Show Nilsson Kurt (S)

RADUNI 9 GENNAIO 2010 Club Italiano Terranova Nilsson Kurt (S) terranova bianco con macchie nere, terranova marrone, terranova nero 10 GENNAIO 2010 Amici Bassotto Club Calcinati Cesare bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto, bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo, bassotti tedeschi nano a pelo orto, bassotti tedeschi nano a pelo lungo, bassotti tedeschi standard a pelo corto, bassotti tedeschi standard a pelo lungo Muthsam Sieghart (D) bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro, bassotti tedeschi nano a pelo duro, bassotti tedeschi standard a pelo duro Club Cane Lupo Cecoslovacco Ubrova Libuse (CZ) cane da lupo cecoslovacco

Chiusura iscrizioni (uguale sia per Raduni che Esposizione): 1° chiusura 10 dicembre 2009 - 2° chiusura 21 dicembre 2009 con maggiorazione del 30%. Costo iscrizione: stessa tariffa sia per i Raduni che per l’Esposizione. Per le iscrizioni inviare tutti i dati necessari con la copia del pagamento via Fax allo 011/9243916 o per posta a KALLISTE’ CASA EDITRICE Via T. Ferreri 73/G - 10070 Barbania (TO) Tel 011/9242660 – Fax 011/9243916 MODALITA’ DI PAGAMENTO: Versamento in C/C Postale n. 86853264, o Bonifico Bancario IBAN IT62C0760111200000086853264, o Vaglia Postale intestati a GRUPPO CINOFILO BRESCIANO, Via della Volta 37, 25124 Brescia - On line sul sito www.miglioredirazzareport.it N.B.: si pregano i sig.ri Espositori di specificare in modo chiaro e corretto la partecipazione all’Esposizione o ai Raduni, nel caso in cui si prenda parte ad entrambi inviare due schede d’iscrizione. Le schede d’iscrizione incomplete, illeggibili, prive del pagamento o della dichiarazione d’iscrizione all’Anagrafe Canina saranno ritenute nulle e cestinate senza preavviso. Si raccomanda di compilare il modulo in maniera chiara, leggibile e completa. TUTTI I SOGGETTI PARTECIPANTI DEVONO ESSERE OBBLIGATORIAMENTE ISCRITTI ALL’ANAGRAFE REGIONALE CANINA - VIGE REGOLAMENTO ENCI -

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Successo della tradizionale manifestazione

L’Alaskan Malamute incoronato a Monza

Presenti Silvana Grimoldi, presidente del Gruppo e Jolanda Vandoni, consigliere Nazionale ENCI. Annunciata l’expo internazionale di Milano e Bergamo il 23-24 gennaio

1° Alaskan Malamute Quiana del Biagio di Giovanni Palazzo 2° Mastino Napoletano Syra de Azzurra di Antonello Tenconi 3° Shih Tzu Ginevra My Little Pearl di Maria Rosa Colorio

sta crescendo negli anni e sta diventando un’importante punto di riferimento per la cinofilia più qualificata. Proprio perché siamo convinti che deve continuare un’opera di sensibilizzazione abbiamo deciso di lasciare gli ingressi liberi. La gran folla ha dimostrato ancora una volta che la cinoflia è una grande passione per tanti e può diventare un originalissimo spettacolo per tutti”. La consigliera nazionale ha poi aggiunto che “Milano insieme a Bergamo sta organizzando una grande rassegna, com’è sua tradizione, e avverrà il 23 e 24 gennaio nei modernissimi padiglioni della nuova Fiera a Rho, un luogo che si raggiunge comodamente. Se è vero che il nuovo impianto significa la realtà del domani possiamo dire che anche la cinofilia in Fiera entra nel futuro”. “Ci auguriamo, ha detto Jolanda Vandoni che la nuova Provincia di Monza e Brianza possa far propria questa iniziativa dandole il lustro di un patrocinio e mettendo quindi il proprio sigillo su un percorso comune verso la valorizzazione del cane puro ma anche un’iniziativa che ha lo scopo di far trascorrere a tanti una gratificante giornata all’aria aperta. Dobbiamo renderci conto che la cinofilia più autentica è un patrimonio tecnico e cultuale e non soltanto come vorrebbero pretendere alcuni, emotivo”. A conclusione della rassegna I Border collie hanno conquistato il primato fra le razze con 45 esemplari, dopo di loro i Golden retriever quindi i Jack Russell ed i Boxer. Fra le razze da caccia ha ben impressionato gli esperti il Bracco tedesco di Angelo Beraldo. R.G.

Quiana del Biagio ha cinto la Corona Ferrea alle 17 del 27 settembre nel stupendo campo scuola del gruppo cinofilo. Con lei sul podio Silvana Grimoldi presidente di un gruppo cinofilo che ha fatto dello stile una pratica di vita. Così la prima esposizione (ma la tradizione è lunga) nella nuova Provincia di Monza e Brianza ha inaugurato un altro albo d’oro che già pieno di risultati non potrà non essere ricco di successi. Nei ring, tutti caratterizzati da un magnifico tappeto naturale poco meno di 650 cani ed 11 giudici coordinati da Guido Vandoni. Fra gli spettatori d’eccezione Jolanda Vandoni consigliere nazionale ENCI e presidente del Gruppo Cinofilo Milanese. A completare il podio al secondo posto il Mastino Napoletano Syra de Azzurra ed al terzo lo Shih Tzu Ginevra My Little Pearl. In una premiazione che ha riscosso soltanto applausi a dimostrazione di come i giudizi siano stati unanimemente condivisi. Molte le caratteristiche di questa esposizione “che, dice Silvana Grimoldi,

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i nostri

Cani

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Anno 55 num. novembre 2009

A Dornbirn in Austria dal 18 al 20 settembre l’orgoglio degli atleti in campo

MONDIALE AGILITY, ITALIA SUL PODIO Importante risultato della squadra azzurra: 2° in Large, 3° in Small

La squadra italiana

Le grida di gioia di squadra e tifosi hanno rimbombato prepotenti all’interno del palazzetto nonostante le cinquemila persone presenti. L’Italia a squadre è arrivata seconda in classe Large e terza in classe Mini. Il team italiano era composto da 15 elementi, parte per la competizione a squadre e parte per quella individuale, ed è stata selezionata, in base ad un regolamento che prevede anche l’utilizzo del punteggio, dal Cav. Bruno Piccinelli, consigliere ENCI e selezionatore della nazionale italiana di Agility da ben 5 anni. Ma vediamo il resoconto: era il secondo giorno e l’Italia, con i Large di Claudio Frigerio con Cous Cous (Border Collie), Emanuele Toncelli con Black Magic (Border Collie) ed Irene Unkauf con Omelette (Border Collie), dopo il Jumping della prima giornata si era piazzata sesta in classifica: risalire ai primi posti non era certo semplice, eppure tre magnifici netti con un ottimo tempo hanno fatto il resto: secondi! Il giorno successivo, la squadra Medium, composta da Vittorio Dal Molin con Bluesky (Parson Russel Terrier), Marzia Quinzio con Isabluebelle (Shetland) e Veronique Toniolo con Asterix (Shetland), si è data da fare e solo per un filo non si è aggiudicata il terzo posto, qualificandosi comunque in una buona sesta posizione. Sul finire della seconda giornata, la squadra dei Mini, di Diego Piccardo con Exordium Bigsexy-N (Barbone Nano), Ivana Sipalova con Nyo (Jack Russell Terrier) ed Elisa Solerio con Patch

(Jack Russell Terrier), ha chiuso il cerchio, regalandoci un’altra soddisfazione: un terzo posto, strappato a squadre fortissime come Francia, Austria e Canada con la determinazione e la forza di volontà di chi voleva esserci a tutti i costi. Risultati, questi, che hanno un valore aggiunto se consideriamo che per la prima volta in un mondiale hanno partecipato ben 36 nazioni da tutto il mondo, compresi paesi lontanissimi come il Cile, il Sudafrica, il Giappone, il Canada, gli Stati Uniti e la Russia. Sono stati proprio i giapponesi che con la loro simpatia e per essere gli “ultimi arrivati” nel mondo dell’agility, hanno spinto tutte le tifoserie a gridare amichevolmente “Nippon, Nippon!” quando si presentava un loro binomio sulla linea di partenza. L’intera nazionale italiana non è stata mai così unita come quest’anno: tutti nello stesso albergo a Bregenz, tutti a cena insieme per chiacchierare sulle giornate che avrebbero trascorso;

Diamo i numeri! 383 binomi hanno partecipato al mondiale di agility di Dornbirn, provenienti da 36 nazioni da tutto il mondo. Circa 1/3 dei cani (119) erano Border Collie, seguiti da 100 Pastori dello Shetland. In totale hanno partecipato alla competizione 61 differenti razze.

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Argento per l’Italia in classe Large

insomma il clima è stato davvero disteso e sereno, e forse questo ha contribuito a tranquillizzare gli animi emozionati durante le lunghe e coinvolgenti giornate. Parliamo di cani: i Border Collie, come sempre, hanno predominato: ben 119 soggetti, di cui tre in classe media. Questo è un punto dolente su cui si è più volte discusso a livello ufficiale, anche in occasione della riunione della Commissione Agility della FCI del 14 e 15 febbraio 2009 a Dornbirn in vista del Mondiale: aumentano costantemente i casi di Border Collie, normalmente in categoria Large, che misurano meno di 43 cm. e sono iscritti in classe Media, vincendo persino qualche campionato del mondo. Durante questi mondiali la discussione è proseguita tra i tifosi sugli spalti durante i percorsi degli inglesi e dello svizzero che conducevano mini Border Collie. Tra i Large, oltre ai Border Collie, si sono visti alcuni Pastori Belgi Malinois, un Tervueren, un Beauceron, un Labrador, uno Schnauzer, un Kelpie, un Viszla, un Brittany e, incredibile ma vero, un Weimaraner. Tra i medi, invece, predominanti sono stati gli Shetland, anche se hanno girato molte altre razze tra cui, le più numerose, Jack e Parson Russell Terrier, Pastori dei Pirenei, Pumi, Barboni, Fox Terrier, Mudi. Per la cronaca, ha gareggiato anche un Beagle: complimenti alla conduttrice sudafricana! La vera attrazione, invece, è stato il Welsh Terrier di un conduttore giapponese, un vero “hooligan”, tanto che, una volta terminato il percorso, l’intera squadra giapponese doveva fare barriera per non far rientrare in campo il cane che, per principio, mordeva chiunque si trovasse sulla sua strada. Tra i più piccolini si son visti sempre Jack e Parson Russell Terrier, Barboni toy, Shetland, e tra quelli più rari, un Cane Nudo cinese, uno Skipperke, un Cocker e un Corgi. La considerazione più evidente è che ormai in agility si compete sempre di più con le stesse razze e la varietà è diminuita in maniera sensibile. Veniamo ai percorsi e ai commenti sulla competizione. Riporto i giudizi di alcuni mostri sacri dell’agility del presente e del passato. La canadese Susan Garrett ha affermato che “i percorsi sono stati estremamente impegnativi […]. Il percorso Large a squadre non è stato pensato per i deboli di cuore, credo che ci siano stati 59 eliminati su 102 cani che gareggiavano”. Invece, la slovena Silvia Trkman ha dichiarato: “Congratulazioni a tutti i vincitori, è stata un’emozione guardarli girare. Specialmente in classe Large, era da pazzi quanto veloci fossero i conduttori e che percorsi perfetti ottenessero, uno che girava

Bronzo per l’Italia in classe Small

largo era messo fuorigioco immediatamente. Era veramente bello da guardare. I cani medi sono sempre più grandi e quindi anche sempre più veloci, ma i primi 10 classificati sono sempre stati dominati da cani più alti di 43 cm. E’ un peccato che stia diventando una gara tra quanti fra i conduttori provino a mettere cani più grandi per la classe media”. Massimo Perla, vicecampione del mondo nel 1996 e per più anni coach della nazionale italiana, ha commentato: “gli anni scorsi sono stati avantaggiati cani con tps molto bassi, mentre quest’anno i percorsi erano più articolati, difficili, anche se entusiasmanti per gli spettatori. Sono stati premiati i binomi in cui, oltre alla velocità, c’era grande affiatamento e controllo sul cane”. La squadra italiana nei percorsi individuali è andata abbastanza bene con Andrea Occhini con Giò del Mulino Prudenza (Border Collie) arrivato nono in classe Large, Veronique Toniolo con Asterix (Shetland), diciannovesima in classe media e Orietta De Palo con Sissy-B (Barbone Nano) diciottesima in classe Mini. Un giudizio nel complesso? Un mondiale divertente, emozionante e pieno di sorprese. Arrivederci a… Gaia Bay Rossi

LA SQUADRA ITALIANA 2009 LARGE Emanuele Toncelli con Black Magic (Border Collie) Matilde Caprino con Jackpot dei Matiblu (Border Collie) Irene Unkauf con Omelette (Border Collie) Claudio Frigerio con Cous Cous (Border Collie) Andrea Occhini con Giò del Mulino Prudenza (Border Collie) Nicole Innocenzi con Happy di Cambiano (Border Collie)

MEDIUM Vittorio Dal Molin con Bluesky (Parson Russel Terrier) Massimo Bascialla con Bladerunner detto Sheva (Shetland) Marzia Quinzio con Isabluebelle (Shetland) Franco Bottacini con Slicey Unique Satisfaction (Barbone) Veronique Toniolo con Asterix (Shetland) SMALL Elisa Solerio con Patch (Jack Russell Terrier) Orietta De Palo con Sissy-B (Barbone Nano) Ivana Sipalova con Nyo (Jack Russell Terrier) Diego Piccardo con Exordium Bigsexy-N (Barbone Nano)

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i nostri

Cani

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Anno 55 num. novembre 2009

Il Campionato del Mondo di utilità e difesa

AZZURRI QUARTI I tricolori hanno ben figurato. Belle prestazioni di Gritti, Floris e Cucco. Ottima la giuria La squadra italiana

Nella bella località di Schwanenstadt Austria si è svolto il Campionato del Mondo Fci di Utilità e Difesa. Ottima l’organizzazione e l’ospitalità che ha reso piacevole il soggiorno di tutti gli ospiti. Come sempre negli ultimi anni è stata altissima la presenza dei malin, rispetto ai pastori tedeschi iscritti e alla quasi totale assenza di altre razze, rendendo questo Campionato un quasi Campionato di razza. Fortunatamente c’è sentore di un cambio del regolamento, che renderebbe obbligatorio iscrivere più razze all’interno della squadra di ogni nazione, ridando cosi a questa manifestazione la giusta collocazione, che è quella di vedere confrontarsi tutte le razze di utilità con le loro diverse peculiarità, nell’ambito di una grande festa che corona i sacrifici dei conduttori e dei loro cani, per raggiungere cosi alti livelli. La squadra Italiana si è aggiudicata un ottimo quarto posto su trentatre nazioni presenti e un settimo posto individuale ottenuto dal binomio Gritti con il pastore tedesco Pando. Buoni i piazzamenti al ventiseiesimo posto per Floris con il malin E.T. e del trentaseiesimo posto di Cucco con il malin Menphis. Bellissimi e omogenei i terreni di pista e ben tracciati, ottimo anche il clima mite di inizio settembre. Ma nonostante tutto fosse a favore ci sono stati pochi cani che hanno ottenuto la qualifica di eccellente, tra questi vogliamo ricordare Pando con-

dotto da Gritti, che con il punteggio di 100 si è visto assegnare la Coppa per la migliore pista del Campionato. Menphis e Demy ottengono un 90 molto buono, Scassa con Volt finisce la ricerca con 81 buono. In generale molto belle e precise le obbedienze di alcuni componenti della squadra Finlandese e Tedesca. La nostra squadra si comporta bene anche in questa sezione. Belle le prestazioni di Gritti che si qualifica con un 94 molto buono, Pando dimostra sempre un ottimo temperamento e mantiene alta la prestazione per tutta la sezione. Bene anche per Floris che possiamo dirlo non ha dato aiuti al cane e E.T. ha ringraziato dimostrando di non averne bisogno, uscendo con un bel 92 molto buono. Anche per Cucco la quali-

fica è di molto buono e il punteggio di 90 poteva essere sicuramente più alto,ma è stato determinato da qualche aiuto di troppo da parte del conduttore nelle consegne dei riporti e nelle rimesse al piede. Volt ottiene un 88 buono, in generale una buona prestazione con qualche problemino nei fissi e nell’invio. Purtroppo non è andata bene per Del Beato. Demy in questa fase ha dimostrato parecchio nervosismo e ci sono stati molti problemi di conduzione e di controllo che ne hanno determinato la qualifica di insufficiente. Nella sezione C, molto belle le prestazioni di E.T. 94 molto buono e di Demy 93 molto buono che dimostrano anche se non col massimo dei punteggi le loro eccellenti qualità. Per tutti e due ottime le velocità gli ingressi e le prese. Bene anche per gli altri componenti della squadra che in questa sezione ottengono la qualifica di buono. In questo mondiale solo tre cani si sono qualificati con l’eccellente e 27 col molto buono. 7) Pando vom Haus Frommer A 100 – B 94 – C 88 = 282 molto buono 26) E.T. der Sonne entgegen A 86 - B 92 - C 94 = 272 molto buono 36) Menphis della Valle Incantata A 90 - B 90 - C 87 = 267 buono 69) Volt de Daval A 81 – B 88 - C 86 = 255 buono Demy A 90 - B 61 - C 93 = nq La settimana è trascorsa in un clima di amicizia e collaborazione, grazie anche a Bruno Piccinelli Team leader e selezionatore della squadra. Un doveroso ringraziamento va allo sponsor Royal Canin. E infine i miei sentiti complimenti vanno al Signor Gunther Diegel, un Giudice che stimo molto e che oltre ad avere apportato come sempre un livello qualitativo di giudizio altissimo ha dimostrato una grande umanità nei confronti di tutti i concorrenti. Liliana Carta

Tutta la squadra italiana ringrazia il selezionatore Bruno Piccinelli per lo spirito di collaborazione che è riuscito a trasmetterci, affinché tutta la manifestazione si fosse potuta svolgere nel miglior modo possibile. Anche alla luce di risultati non previsti, ha sempre sostenuto i conduttori, con parole di conforto. Spirito di squadra e clima disteso si sono potuti notare anche alla cena sociale, dove quasi tutti gli italiani invitati hanno contribuito a creare un clima goliardico. Nonostante la sfortuna capitata ai vari conduttori, grazie a Giancarlo Gritti, Massimo Floris e Marco Cucco, il team italiano si è classificato in un decoroso 4° posto.

Bruno Piccinelli

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BERGAMO 23 GENNAIO 2010 CAC/CACIB

ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA GRUPPO CINOFILO BERGAMASCO Padiglione 22-24 - FIERA - RHO

AMPI PARCHEGGI Iscrizioni presso: Gruppo Cinofilo Milanese Viale Premuda 21 – 20129 Milano - Tel. 02-76008814 - fax 02-76015892 - 76014935 1° chiusura 22 dicembre 2008 – 2°chiusura (con magg.) 4 gennaio 2010

Alessandra Giuseppe 5° gruppo: cani tipo spitz e tipo primitivo (escluso alaskan malamute, groenlandese, samoiedo, siberian husky, akita, eurasier, cirneco dell’etna) Alessandri Alfredo 2° gruppo: bullmastiff, mastiff Asnaghi Ferdinando 3° gruppo: bull terrier inglese 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo, bassotti tedeschi nano a pelo lungo, bassotti tedeschi standard a pelo lungo 8° gruppo: lagotto romagnolo Balducci Francesco 7° gruppo: setter gordon, setter inglese, setter irlandese rosso, setter irlandese rosso-bianco Barbati Abele 7° gruppo: bracco del bourbonnais, bracco slovacco a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo ruvido, gammel dansk honsenhund, pudel pointer, weimaraner, cane da ferma tedesco a pelo lungo, epagneul blue de picardie, epagneul breton, epagneul de pont au de mer, epagneul francais, epagneul olandese di drent, epagneul picard, grande muensterlander, piccolo muensterlander, stabyhound, cane da ferma boemo a pelo ruvido, griffone a pelo duro (korthals) Barenne Roger (F) 9° gruppo: barboni, griffone di bruxelles Bauchal Gianfranco 5° gruppo: siberian husky, akita, eurasier Censi Fabrizio 2° gruppo: alano, boxer Chapiro Boris (F) 3° gruppo: american staffordshire terrier, staffordshire bull terrier Corna Luigi 2° gruppo: cane corso, cane di san bernardo De Giuliani Claudio 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue (escluso segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, bassethound, beagle, dalmata, rhodesian ridgeback) 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo corto 8° gruppo: golden retriever Deutscher Erwin (A) 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, pinscher, pinscher austriaco a pelo corto, smoushound olandese, broholmer, ciobanesc romanesc de bucovina, shar pei, cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di ciarplanina, cane da pastore di karst, cane dell’atlas, hovawart, landseer, tibetan mastiff, tornjak Dusko Sormas (YU) 6° gruppo: bassethound, dalmata Ferrari Franco 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, coton de tulear Gallicchio Barbara 1° gruppo: bearded collie, bobtail, cane da pastore belga Grosso Clemente Giorgio 2° gruppo: schnauzer medio, zwergschnauzer Grunnheid Jeanlouis (F) 9° gruppo: boston terrier, chihuahua Habig Christofer (D) 1° gruppo: border collie, cane da pastore bergamasco, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungo Harsanyi Peter (H) 10° gruppo: levrieri (escluso levriero afgano) Horst Kettendorfer (D) 8° gruppo: chesapeake bay retriever, flat coated retriever, nova scotia duck tolling retriever, cocker americano Kazmierski Andrej (PL) 1° gruppo: cane da lupo cecoslovacco, cane da lupo saarloos, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore catalano, cane da pastore croato, cane da pastore della russia meridionale, cane da pastore di tatra, cane da pastore mallorquin, cane da pastore olandese, cane da pastore polacco di vallee, cao da sierra de aires, komondor, kuvasz, mudi, puli, pumi, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, schapendoes, schipperkee, slovensky cuvac, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardigan, australian cattledog, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne, bovaro delle fiandre Khomasuridze Revaz (RUS) 2° gruppo: dobermann, riesenschnauzer, terrier nero russo, bulldog Klein Jean Claude (F) 9° gruppo: piccolo cane leone, kromforhlander, bouledogue francese, griffone belga, piccolo brabantino, chinese crested dog, shih tzu, tibetan spaniel, cavalier king charles spaniel, king charles

spaniel, epagneul nano continentale, russian toy 10° gruppo: levriero afgano Lunberg Pia (S) 3° gruppo: terrier (escluso jack russell terrier, terrier giapponese, american staffordshire terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrier, english toy terrier black and tan, yorkshire terrier) Mentasti Gianercole 7° gruppo: bracco d’ariege, bracco d’auvergne, bracco di burgos, bracco francese tipo gascogne, bracco francese tipo pirenei, bracco italiano, bracco portoghese, bracco saint germain, bracco ungherese a pelo corto, bracco ungherese a pelo duro, spinone italiano Monaco Oscar 7° gruppo: pointer inglese Muller Hans W. (CH) 1° gruppo: pastore svizzero bianco, pastore tedesco 2° gruppo: bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzero Nagy Istvan (H) 6° gruppo: rhodesian ridgeback (ms) 8° gruppo: curlycoated retriever, clumber spaniel, cocker spaniel inglese, field spaniel, kooikerhondje, spaniel tedesco, springer spaniel inglese, sussex spaniel, welsh springer spaniel, american water spaniel, barbet, cao de agua, irish water spaniel, perro de agua espanol, spaniel olandese Perosino Guido 2° gruppo: mastino napoletano, leonberger, terranova Rautala Eeva (FIN) 8° gruppo: labrador retriever Rivolta Silvio 1° gruppo: cane da pastore maremmano abruzzese 5° gruppo: alaskan malamute, groenlandese, samoiedo Ruiz Francisco (E) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto, bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro, bassotti tedeschi nano a pelo corto, bassotti tedeschi nano a pelo duro, bassotti tedeschi standard a pelo corto, bassotti tedeschi standard a pelo duro Sambucco Giancarlo 1° gruppo: australian shepherd, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa, cane da pastore di beauce, cane da pastore di brie, cane da pastore di picardia, cane da pastore scozzese shetland Sampaio Anna Joe (BR) 2° gruppo: cimarron uruguayo, dogo argentino, dogo canario, dogue de bordeaux, fila brasileiro, perro dogo mallorquin, rottweiler, tosa, cane da montagna dei pirenei, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, mastino dei pirenei, mastino spagnolo, rafeiro do alentejo, cao fila de sao miguel Schepers Jo (NL) 9° gruppo: bolognese, maltese, carlino Stanton Paul (S) 3° gruppo: jack russell terrier 9° gruppo: lhasa apso, tibetan terrier, chin, pechinese Tamagnone Bianca 2° gruppo: affenpinscher, zwergpinscher 3° gruppo: terrier giapponese, english toy terrier black and tan, yorkshire terrier Todaro Vincenzo 5° gruppo: cirneco dell’etna 6° gruppo: segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, beagle Raggruppamenti 1- Cani da pastore e bovari (escl. bovari svizzeri) 2- Cani di tipo pinscher e schnauzermolossoidi e cani bovari svizzeri 3- Terrier 4- Bassotti 5- Cani tipo spitz e tipo primitivo 6- Segugi e cani per pista di sangue 7- Cani da ferma 8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua 9- Cani da compagnia 10- Levrieri Coppie Gruppi di Allevamento BIS Juniores Best in Show

Kazmierski Andrej (PL) Harsanyi Peter (H) Rautala Eeva (FIN) Lunberg Pia (S) Deutscher Erwin (A) Mentasti Gianercole Balducci Francesco Chapiro Boris (F) Stanton Paul (S) Nagy Istvan (H) Asnaghi Ferdinando De Giuliani Claudio Muller Hans (CH) Habig Christofer (D)

Le iscrizioni dovranno pervenire tassativamente entro la data di scadenza ISCRIZIONI ON LINE con carta di credito: www.showdog.it PAGAMENTO A MEZZO: - vaglia postale – c/c postale n.35029206 – assegno circolare/bancario NON TRASFERIBILE – Bonifico Bancario B.P. di Milano IBAN IT 23 N 5584 01623 000000012769 - LE ISCRIZIONI SENZA PAGAMENTO VERRANNO RITENUTE NULLE - www.gruppocinofilomilanese.it

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MILANO 24 GENNAIO 2010 CAC/CACIB

ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA GRUPPO CINOFILO MILANESE Padiglione 22-24 - FIERA - RHO

AMPI PARCHEGGI Iscrizioni presso: Gruppo Cinofilo Milanese Viale Premuda 21 – 20129 Milano - Tel. 02-76008814 - fax 02-76015892 - 76014935 1° chiusura 22 dicembre 2008 – 2°chiusura (con magg.) 4 gennaio 2010

Alessandra Giuseppe 1° gruppo: bobtail, border collie, cane da lupo saarloos, cane da pastore catalano, cane da pastore della russia meridionale, cane da pastore di beauce, cane da pastore mallorquin, komondor, kuvasz, puli, pumi, schapendoes, schipperkee, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardigan Alessandri Alfredo 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, smoushound olandese, broholmer, cimarron uruguayo, ciobanesc romanesc de bucovina, dogo canario, perro dogo mallorquin, cane da montagna dei pirenei, cane da pastore di ciarplanina, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, hovawart, mastino dei pirenei, mastino spagnolo, rafeiro do alentejo, cao fila de sao miguel Asnaghi Ferdinando 3° gruppo: airedale terrier Balducci Francesco 6° gruppo: segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, dalmata 7° gruppo: bracco italiano (ms) 8° gruppo: lagotto romagnolo Barbati Abele 7° gruppo: bracco di burgos, bracco ungherese a pelo corto, spinone italiano Barenne Roger (F) 9° gruppo: coton de tulear, piccolo cane leone, kromforhlander, bouledogue francese, griffone belga, piccolo brabantino, chinese crested dog, lhasa apso, tibetan spaniel, tibetan terrier, cavalier king charles spaniel, king charles spaniel, epagneul nano continentale, russian toy Bezzecchi Giulio 2° gruppo: rottweiler (femmine) Buratti Pier Luigi 8° gruppo: labrador retriever classe giovani Calcinati Cesare 1° gruppo: cane da pastore di brie Censi Fabrizio 2° gruppo: bullmastiff, dogue de bordeaux, fila brasileiro, mastiff, tosa Chapiro Boris (F) 5° gruppo: alaskan malamute (ms), spitz tedeschi, shiba (ms) 9° gruppo: boston terrier, chin, pechinese De Giuliani Claudio 5° gruppo: siberian husky (ms), akita (ms), akita americano (ms), eurasier (ms), hokkaido (ms), kai, kishu, korea jindo dog, shikoku, spitz giapponese, canaan dog, perro sin pelo del peru’, xoloitzcuintle, podengo portugues, taiwan dog, thai ridgeback dog 7° gruppo: bracco d’ariege, bracco d’auvergne, bracco del bourbonnais, bracco francese tipo gascogne, bracco francese tipo pirenei, bracco portoghese, bracco saint germain, bracco ungherese a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo duro (ms), cane da ferma tedesco a pelo ruvido, pudel pointer Deutscher Erwin (A) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto (ms), bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo (ms), bassotti tedeschi nano a pelo corto (ms), bassotti tedeschi nano a pelo lungo (ms), bassotti tedeschi standard a pelo corto (ms), bassotti tedeschi standard a pelo lungo (ms) 5° gruppo: chow-chow (ms) Dusko Sormas (YU) 7° gruppo: pointer inglese, setter gordon (ms), setter inglese (ms), setter irlandese rosso (ms), setter irlandese rosso-bianco (ms) Evangelisti Alessandro 7° gruppo: weimaraner (ms) Ferrari Franco 5° gruppo: cane da orso della carelia (ms), jamthund (ms), laika della siberia occidentale (ms), laika della siberia orientale (ms), laika russoeuropeo (ms), norbottenspets, norsk elghund grigio (ms), norsk elghund nero (ms), norsk lundehund (ms), spitz finnico (ms), iceland dog- cane da pastore di islanda, lapinkoira (ms), lapinporokoira - pastore finlandese della lapponia, norsk buhund, svensk lapphund, vastgotsaaspets, volpino italiano Goldlust Franz (D) 1° gruppo: pastore tedesco (ms) Habig Christofer (D) 2° gruppo: alano, cane corso (ms) Harsanyi Peter (H) 1° gruppo: australian shepherd, cane da lupo cecoslovacco, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore croato, cane da pastore di picardia, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungo Horst Kettendorfer (D) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro (ms), bassotti tedeschi nano a pelo duro (ms), bassotti tedeschi standard a pelo duro (ms) Kazmierski Andrej (PL) 1° gruppo: bearded collie, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa 3° gruppo: bedlington terrier, border terrier, deutscher jagdterrier, fox terrier a pelo liscio, fox terrier a pelo ruvido, irish glen of imaal terrier, irish soft-coated wheaten terrier, irish terrier, kerry blue terrier, lakeland terrier, manchester terrier, welsh terrier Khomasuridze Revaz (RUS) 2° gruppo: dogo argentino, rottweiler (maschi + bob) Klein Jean Claude (F) 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, carlino, chihuahua, griffone di bruxelles Lamperti Alberto 10° gruppo: piccolo levriero italiano (ms)

Lotta Brun (S) 1° gruppo: cane da pastore scozzese shetland 10° gruppo: levrieri (escluso piccolo levriero italiano) Lundberg Pia (S) 2° gruppo: terrier nero russo, boxer 3° gruppo: jack russell terrier Mentasti Gianercole 3° gruppo: parson russell terrier, terrier brazileiro, australian terrier, cairn terrier, dandie dinmont terrier, norfolk terrier, norwich terrier, scottish terrier, sealyham terrier, skye terrier, terrier boemo, terrier giapponese, west highland white terrier, bull terrier inglese, australian silky terrier, english toy terrier black and tan, yorkshire terrier Morsiani Giovanni 2° gruppo: cane di san bernardo (ms) Muller Hans W. (CH) 2° gruppo: cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di karst, cane dell’atlas, tibetan mastiff, tornjak Murante Gioacchino 7° gruppo: bracco slovacco a pelo duro, gammel dansk honsenhund, cane da ferma tedesco a pelo lungo, epagneul blue de picardie, epagneul de pont au de mer, epagneul francais, epagneul olandese di drent, epagneul picard, grande muensterlander, piccolo muensterlander, stabyhound, cane da ferma boemo a pelo ruvido, griffone a pelo duro (korthals) Nagy Istvan (H) 5° gruppo: groenlandese (ms), samoiedo (ms) 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo corto, epagneul breton Novaresio Giuseppe 2° gruppo: bulldog, mastino napoletano (ms) Perosino Guido 2° gruppo: bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzero Pezzano Pietrogino 2° gruppo: dobermann (ms) Rautala Eeva (FIN) 8° gruppo: chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, golden retriever, nova scotia duck tolling retriever Rivolta Silvio 5° gruppo: cirneco dell’etna Ruiz Francisco (E) 5° gruppo: basenji, pharaon hound, podenco canario, podenco ibicenco 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue (escluso segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, dalmata) Sambucco Giancarlo 1° gruppo: cane da pastore bergamasco, cane da pastore di tatra, cane da pastore maremmano abruzzese, cane da pastore olandese, cane da pastore polacco di vallee, cao da sierra de aires, mudi, pastore svizzero bianco, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, slovensky cuvac, australian cattledog, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne, bovaro delle fiandre Sampaio Anna Joe (BR) 2° gruppo: shar pei 3° gruppo: american staffordshire terrier, staffordshire bull terrier Schepers Jo (NL) 9° gruppo: barboni Stanton Paul (S) 2° gruppo: landseer, terranova 8° gruppo: cani da riporto cani da cerca cani da acqua (escluso chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, golden retriever, labrador retriever, nova scotia duck tolling retriever, lagotto romagnolo) 9° gruppo: shih tzu Stern-Hanf Pauline (B) 1° gruppo: cane da pastore belga (ms) Tamagnone Bianca 9° gruppo: bolognese, maltese Vandoni Guido 2° gruppo: leonberger (ms) Wallington Sheila (UK) 8° gruppo: labrador retriever rimanenti classi Wilfried Lohmann (D) 2° gruppo: affenpinscher, pinscher, pinscher austriaco a pelo corto, riesenschnauzer (ms), schnauzer medio (ms), zwergpinscher, zwergschnauzer (ms) Raggruppamenti 1- Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Habig Christofer (D) 2- Cani di tipo pinscher e schnauzermolossoidi e cani bovari svizzeri Stanton Paul (S) 3- Terrier Kazmierski Andrej (PL) 4- Bassotti Rautala Eeva (FIN) 5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Muller Hans W. (CH) 6- Segugi e cani per pista di sangue Chapiro Boris (F) 7- Cani da ferma Nagy Istvan (H) 8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Deutscher Erwin (A) 9- Cani da compagnia Barenne Roger (F) 10- Levrieri Lundberg Pia (S) Coppie Murante Gioacchino Gruppi di Allevamento Ferrari Franco BIS Juniores Vandoni Guido Best in Show Balducci Francesco

Le iscrizioni dovranno pervenire tassativamente entro la data di scadenza ISCRIZIONI ON LINE con carta di credito: www.showdog.it PAGAMENTO A MEZZO: - vaglia postale – c/c postale n.35029206 – assegno circolare/bancario NON TRASFERIBILE - Bonifico Bancario B.P. di Milano IBAN IT 23 N 5584 01623 000000012769 - LE ISCRIZIONI SENZA PAGAMENTO VERRANNO RITENUTE NULLE - www.gruppocinofilomilanese.it

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Qualche consiglio ed alcune considerazioni...

UN CUCCIOLO IN FAMIGLIA Le regole da seguire per una convivenza tranquilla

Prendersi cura di un cane richiede impegno, si sa. Ci potrebbe accompagnare per un lungo tratto della nostra esistenza, la vita media di un cane, infatti, si aggira intorno ai dodici anni. La scelta della razza potrebbe essere ardua dato che abbiamo a disposizione più di 400 varietà di cani. Ognuna col proprio carattere ma tutte bisognose di cure e di attenzioni a partire dall’educazione. Un cucciolo è per natura curioso e questo lo porta ad ispezionare tutto l’ambiente che lo circonda. Non conosce la differenza tra un tappeto ed un giornale messo sul pavimento affinché possa andare a depositare le sue deiezioni. Non sa che un paio di ciabatte così morbide e “profumate” sono un attrezzo del suo padrone e non un giocattolo da scuotere e rosicchiare. Non si rende conto che le sue zampe infangate possono sporcare l’abito o il divano, quanto le sue intenzioni sono quelle di giocare con noi. Insomma, un cucciolo vede il mondo attraverso la sua mente aperta, pronta a scoprire e sperimentare con i mezzi di cui dispone, che sono diversi dai nostri e se noi vogliamo stabilire un contatto permanente con lui dovremo impegnarci a capirlo per potergli insegnare le regole della buona convivenza. Le motivazioni che spingono ad adottare un cucciolo sono diverse e conoscerle meglio potrebbe servire a sgombrare il campo da equivoci dovuti a errate informazioni ed anche a comprendere meglio gli scenari di vita quotidiana cui andremo incontro. Una ricerca condotta da J.S.J. Odendaal & A. Weyers ha illustrato una serie di motivazioni che spingono le persone ad adottare un cucciolo. Ecco i risultati (in percentuale) ottenuti dalla valutazione 612 questionari somministrati a proprietari di cani.

PERCHE’ SI ADOTTA UN CUCCIOLO Le ragioni emotive Danno amicizia Sono soggetti a cui dare amore Accettano e capiscono l’uomo Necessitano di cure Aumentano l’autostima Hanno aspetti che attraggono Aumentano il prestigio personale

80% 80% 76% 68% 66% 65% 57%

Le ragioni sociali Amore verso gli animali 97% Richiesta di amicizia 86% Status symbol che rappresentano 29% I motivi di svago Giocare con l’animale Impegnare il tempo libero Esercizio fisico

87% 67% 31%

Le ragioni di ordine pratico ed economico Protezione personale 71% Controllo di animali dannosi 16% Guadagno economico 8% Le ragioni di ordine naturale e scientifico Interesse verso il mondo animale 94% Per il loro legame con la natura 68% Valore educativo 5% I risultati indicano che alla base del rapporto con il proprio cane ci sono ragioni emotive, sociali e di relazione. Ma sono pure in causa ragioni di utilità ed economiche, così come l’interesse generale per la natura. La scelta della razza dipende ovviamente dalle preferenze personali: passione per

una determinata razza, ragioni puramente estetiche oppure legate a ricordi d’infanzia o all’impiego che il cane andrà a svolgere per noi o con noi. Sono motivazioni che dovrebbero considerare anche le caratteristiche di ogni razza a partire dalla mole, che più sale e più diventa impegnativa ; così come il carattere reattivo di alcuni cani anche di taglia ridotta che richiedono altrettanta attenzione. Sta di fatto che qualunque sia la razza, il cucciolo dovrà essere seguito, educato e curato; e il suo inserimento in famiglia dovrà tenere in debito conto lo stile di vita, l’età dei componenti, l’aspetto economico, la logistica di cui si dispone. Per esempio, il tempo che si ha a disposizione non sempre viene adeguatamente tenuto in considerazione. Si tende a pensare che durante le nostre assenze il cucciolo possa arrangiarsi da solo: gli mettiamo acqua fresca, crocchette a sufficienza e qualche giochino per distrarsi. Questo può bastare se la lontananza dal padrone dura poco ma se l’assenza si protrae e diventa consuetudine, il cane dovrà trovare una soluzione per far passare il tempo: rosicchiando, abbaiando o dormendo. Nei primi due casi, i risultati sono evidenti e si salta alla conclusione che è un cane maleducato, testone, dispettoso ecc. ecc. Nel terzo caso, si pensa che sia felice e consapevole dal fatto che il padrone ritorni, ma in realtà potremmo trovarci di fronte ad un cane triste e apatico. Un’altra condizione frequente è la disparità di trattamento da parte dei membri della famiglia, che interagiscono col cane così come gli viene. Il risultato è l’assoluto disorientamento che lo induce ad agire come gli conviene sul momento, senza che possa conservare una corretta maniera d’interazione.

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Anche la logistica dell’abitazione ha il suo ruolo determinante nello svolgersi di una corretta convivenza col nostro quadrupede. Un cane di taglia grande o gigante ha bisogno di spazi fisici per potersi muovere senza causare danni ad ogni movimento della coda e senza intralciare i corridoi o il balcone di casa; ed ha bisogno di costante allenamento per poter mantenere tonici i suoi muscoli e corrette le sue articolazioni. Così come un cane di taglia medio piccola ma dal carattere molto reattivo non è sempre il miglior compagno di giochi di un bambino, perché, in ogni caso, la relazione andrebbe sempre tutelata da una persona adulta dato che entrambe i protagonisti hanno bisogno di essere educati alle reciproche esigenze. Un altro capitolo è dedicato alle cure, all’alimentazione e all’educazione di cui i cani necessitano per poter crescere con equilibrio. Anche organizzare le vacanze con o senza la compagnia del nostro cane andrebbe pianificato; nel primo caso, occorre conoscere le strutture alberghiere che li accolgono, mentre nel secondo caso è necessario sapere dove sono le pensioni per cani che danno garanzie sotto l’aspetto igienico, sanitario e comportamentale poiché i cani, è risaputo, si intristiscono senza il

10 SUGGERIMENTI UTILI Approfondire la conoscenza della razza Rivolgersi ad un allevatore esperto ed affidabile Scegliere una razza adatta al proprio stile di vita Avere il benestare di tutti i membri della famiglia Considerare la durata della vita di un cane Provvedere ad una corretta alimentazione Provvedere alle cure Provvedere alla sua educazione Organizzarsi per le vacanze Prevedere i costi economici padrone ed è meglio essere sicuri che in nostra assenza ci sarà qualcuno in grado di prendersi cura in maniera adeguata di loro. Tutte queste cure ed attenzioni richiedono un costo economico che dovrebbe essere preventivato nel bilancio, proprio come se il cane fosse un membro della famiglia. Del resto i cani per noi svolgono compiti insostituibili come cercare i dispersi, salvarli dalla valanghe, fiutare la droga o l’esplosivo, aiutare i disabili. Compiono con noi molti sport come l’agility, l’obedience, lo

CREMONA

28-29 NOVEMBRE 2009 Precisazioni

Pagamento- c/c postale n° 84186287 intestato a Barbati Abele Mario

SABATO 28/11/2009 - Speciali Bassotti tedeschi kaninchen, nani e standard a pelo duro, Giudice De Giuliani Claudio Bassotti tedeschi nano a pelo corto e lungo, Bassotti tedeschi standard a pelo corto e lungo, Bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto e lungo, Giudice Giannini Daniela Camilla Chesapeake By retriever, Curly-coated retriever, Nova scotia duck tolling retriever, Giudice Cuccillato Alberto

DOMENICA 29/11/2009 - Speciali Setter inglese, Giudice Cuccillato Alberto

Raduni Bassethound, Giudice De Giuliani Claudio Cane lupo cecoslovacco, Giudice De Giuliani Claudio Info: gruppocinofilocremonese@yahoo.it

sleddog, la caccia; aiutano i pastori con le greggi, sanno persino scovare tracce di idrocarburi che hanno causato un incendio doloso. Insomma, i cani ci danno tutto quello che posseggono: la loro disponibilità ed il loro affetto. Nessuno ci obbliga a prenderci cura di un cane, quindi, se si decide di farlo è necessario avere coscienza e senso di responsabilità. Renata Fossati www.fossatirenata.it

PROVE PER RAZZE DA FERMA IN SERBIA 2009 CONCESSIONE QUALIFICHE ITALIANE Si comunica il calendario delle prove per razze da ferma, organizzate dal comitato organizzatore serbo a Nis e Doljevac, nell’ambito delle quali l’ENCI ha previsto il rilascio di qualifiche italiane CAC, CACIT:

PERIODO dal 28 al 31 ottobre 2009 dal 2 al 6 novembre 2009 Dal 16 al 21 novembre 2009

TIPOLOGIA Caccia a starne inglesi: prove miste (29 anche prove riservate alle femmine) Caccia a starne continentali: prove miste a singolo (29 prove miste in coppia) Caccia a starne inglesi: prove miste (il 3 previste prove riservate ai giovani) Caccia a starne continentali: 2/3/4/5 prove miste a singolo 3 prove miste in coppia 6 EUROCOPPA Grande Cerca

Sostituisce quello pubblicato su ottobre.

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L’originale esperienza di una nota giornalista

EDUCARE IL CANE CRESCERE CON LUI La storia di un’avventura cominciata con...

Se me lo avessero predetto non ci avrei creduto. Far convivere tre beagle, così uguali e così diversi per età, temperamento, dna e aspirazioni con il lupo delle favole... Anzi, un cane inselvatichito, forse mezzo lupo, forse mezzo maremmano, mezzo appiedato, paraplegico. Nato e vissuto nella foresta, lontano dagli uomini. Macchè, un’impresa dell’altro mondo, un’esperienza etologicamente impossibile. E rischiosa. Invece no. Avevo sottovalutato il potenziale beagle. Avevo sottostimato la capacità di adattamento alle situazioni “al limite”, il carattere spiccatamente sociale e conviviale di un cane che ama agire in muta, che trova il suo pane nel dividere quando si deve e nel condividere se serve. Un cane a pronunciata desinenza familiare che però caccia gli odori con soddisfazione massima (condivisa con orgoglio) nel bosco sotto casa, per rincorrere minilepri e fagiani. Un cane di razza che ha tutta la sua storia, il suo carico nobiliare di specializzazioni, una macchina genetica programmata per un’utilità sociale che sa fare spazio con la stessa intelligenza cognitiva ad un diverso, molto diverso compagno di strada. Abile diversamente nel

muoversi, ma non nel comunicare, pur trovandosi lontano dal suo forzoso e impossibile habitat, dal quale era stato tratto in salvo. Ma, fondamentalmente, avevo sottovalutato il cane in quanto tale. Erogatore di risorse e strategie di sopravvivenza straordinarie, produttore di un flusso di comunicazioni inimmaginabile. Stavo scoprendo una miniera di informazioni, mi stavo aprendo ad una nuova e più avvicente relazione umano-canina, mediata dalla solidità caratteriale del beagle e dalla più “primitiva”, “primordiale” comunicazione dell’identità canina trasmessa dal lupoide inselvatichito. Ancora una volta, i cani mi stavano per sorprendere e farmi evolvere al loro fianco. Questa, insomma, è la storia di un’avventura. Di un salvataggio, di una famiglia diventata allargata per uno strano destino. I beagle nel bosco ci stanno a loro agio per istinto predatorio. Il “lupoide” Matteo ci viveva in un concentrato di sofferta fuga dall’uomo, aggravato, dall’ottavo mese di vita, da quel suo stato di anomala paraplegia. Peggio di così non poteva essere. Era selvaggio per scelta, inselvatichito per conseguenza.

La scoperta della sua esistenza avvenne per caso, per lavoro. Che fare? Lasciarlo in balia di chi, appena lo vedeva avvicinarsi all’abitato, lo catturava per gettarlo nei canali (com’era più volte accaduto) o trovare piuttosto un canile o una famiglia che potesse, magari al Nord, dargli accoglienza? Ne informai il sottosegretario Francesca Martini, che seguì passo passo dietro le quinte tutti i passaggi. Perché quel cane, incredibile, era del sindaco: microchippato quindi, catturato, sterilizzato e rimesso in libertà in un comune dove vigeva l’ordinanza che vietava di somministrare acqua e cibo ai randagi. Microchippati. Iniziò un breve ma intenso braccio di ferro con l’Asl, che mi voleva lì, a 1000 chilometri da casa, al momento del “prelievo” dal territorio di questo disperato relitto, per firmare di persona l’atto di richiesta di affido. Non bastava un fax né una raccomandata né una delega autografa autenticata.Tanta burocrazia per salvare un cane... Poi alla fine mi lasciarono recuperare quello scomodo e riluttante simulacro di cane. Adesso sì che iniziava la storia di un dialogo. La famiglia che lo avrebbe accolto era già stata individuata. Un paio di settimane per gli esami, le visite dal veterinario che mi aveva indicato il futuro padrone. Missione compiuta. Invece no. Perché i tempi, con Matteo, si dilatavano nello stallo provvisorio in un rifugio che avevo trovato per lui. Potevo comunicare con lui come facevo a casa, in giardino, in passeggiata con Vasco, Bellman del Pesco e Maggie? Con loro tutto era scontato, guidavo con il cambio automatico in una simbiosi che non poteva essere diversamente. Carezze, premi, richiami, il gioco... Ma con Matteo avevo di fronte un concentrato di scarsa se non nulla dimestichezza di rapporto per lui con l’uomo e per me col cane allo stato selvatico. In questa fase determinanti sono state, confesso, le lunghe telefonate alla profes-

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Nelle memorie di un grande architetto Giulio Colombo e una star

Lucia Bosè, la setter e il beccaccino Storia semisegreta di un cucciolo donato dall’attrice

Da un po’ di tempo cercavo un cucciolo da dare al mio amico Edoardo, che era rimasto senza cani e tra pochi mesi iniziava la caccia. Finalmente Giulio Colombo, l’allora famoso cinofilo, mi indicò una cucciolata. Edoardo, nonostante i suoi lavori di grande responsabilità, viveva molto a Castellaro dei Giorgi, magnifica azienda agricola dove nelle sconfinate paludi in autunno e primavera, soggiornava il beccaccino. A Castellaro era ormai di casa una carissima appassionata di campagna, Lucia Bosè, miss Italia 1947; pensai di andare con lei a vedere la cucciolata. Una mamma tenerissima, con sei cuccioli uno più bello dell’altro, ma uno mi guardò in modo tale che pensai tra me e me “me lo porto via”. Lucia, anche lei affascinata da quello sguardo, lo prese in braccio, così ce lo portammo via. Era una femminuccia, splendida setter laeverach bianco arancio. Non aveva ancora tre mesi e io volevo dare ad Edoardo un cane come dicevo io, cioè appassionato di cacciatore di grande stile e di grande amore per il padrone. Per essere certo di tutte queste doti pensai di portarla a casa mia a

Varese, prima di darla ad Edoardo. Allora a Varese avevo un lago con suggestive paludi, e subito cominciai a portarla in quegli splendidi posti di beccaccini. Avvenne che dovetti andare per un lavoro a Istambul, dove mi sarei dovuto trattenere per almeno 15 giorni. Dato che anche Edoardo era partito per il Brasile, pensai che l’unica era lasciare la cagnolina a Lucia Bosè, evidentemente belle come erano tutte e due la cagnolina non poteva che chiamarsi Miss n.2. Ormai era passato qualche mese da quando l’avevo portata a casa e sempre più si avvicinava il giorno dell’apertura della caccia. Appena potevo portavo Miss n.2 in palude e ogni giorno di più ne capivo la sua grande passione, la sua intelligenza. Arrivò il giorno che tornò Edoardo dall’America e con lui il giorno di regalargli la Miss n.2, ormai innamorata di me e della Lucia. Combinai con la Lucia che fosse lei a regalare a Edoardo la cagnina e così da un mese prima dell’apertura della caccia la cagnina Miss n.2 cominciò a vivere, oltre che tra le braccia di Lucia, anche tra quelle di Edoardo che se ne innamorò subito.

Arrivò il giorno dell’apertura della caccia si parte io con i miei cani Tabacco e Tabacchina e Edoardo e Lucia con la Miss n.2. Appena fuori dal castello di Castellaro c’è una splendida “marcita;”appena lasciata andare Miss n.2 con una vertiginosa “ferma” si immobilizzò con il naso proteso verso l’avvenire, a trenta metri partì un beccaccino dalla mia parte e ebbi la fortuna di colpirlo, la Miss come se fosse stata abituata da anni andò subito a prenderlo e dopo qualche titubanza a chi doveva portarlo lo portò a me, il suo primo amore, l’accarezzai, la baciai, le misi una violetta nel collarino e, continuando ad accarezzarla, la portai da Edoardo che, emozionatissimo, anche lui l’abbracciò, intanto che io in tutti modi cercavo di spiegare alla Miss che il beccaccino l’avrebbe sempre dovuto portare a Edoardo. Ripartimmo tutti entusiasti e dopo un po’ in un’altra “marcita” si ripete lo spettacolo, Miss in “ferma”, beccaccino colpito, riporto perfetto, felice la Miss venne verso di noi, venne verso di me e guardandomi come per dirmi che aveva capito lo portò all’Edoardo. Guglielmo Mozzoni

soressa e amica Renata Fossati, che mi ha spronata a socializzare, a cercare un varco di dialogo, di comunicazione. Uno spiraglio. Possibilmente senza cercare la stampella di aspiranti istruttori che tutto avrebbero potuto insegnarmi tranne che scoprire le straordinarie strategie di sopravvivenza che Matteo aveva messo in campo per non soccombere. Da lì dovevo dunque partire. Credere, con costanza e dedizione, nelle sue risorse, mi ripeteva Renata. E sperare, ad un certo punto del cammino, nelle risorse dei miei beagle, lo scrigno del successo di questa avventura. Questo era diventato lo snodo fondamentale: perché erano passati cinque mesi e l’opportunità di adozione nella prima famiglia si era allontanata. Spezzare il legame che si stava costruendo, diventato per il cane fonte di equilibrio e benessere, non sarebbe stato saggio. Dunque o Matteo varcava la soglia di casa oppure chissà... Era arrivato il momento che i cani parlassero tra loro. Dopo il cibo, la consuetudine, che sono un linguaggio che apre molte porte chiuse, era arrivato il tempo della relazione, del linguaggio più complesso, del ricalibramento delle gerarchie tra Vasco, 10 anni da capo, la Meghina, sette anni da femmina leader del gioco e del... cibo, e con Bellman, il poliedrico cacciatore, l’equilibrato palestrato di famiglia, il “va sempre tutto bene”. In più, ad artico-

lare e movimentare la scena, era arrivato anche Max, il meticcio dell’amica vicina di casa, abituale frequentatore del nostro giardino, l’inseparabile compagno di scorribande quotidiane. Bene, era arrivato il tempo dell’ultima scommessa: iniziai con Matteo un progressivo, graduale, prudente inserimento. Lui, mentre vigilavo a distanza di sicurezza, se ne stava sotto la pianta d’ulivo in giardino quando vide per la prima volta la Meghina (meglio iniziare con una femmina, pensai). La Meghina era un nano davanti ad un gigante. Seduto. Ma pur sempre un gigante che non stava a fisico contatto diretto con altri cani da mezzo anno. La Maggie prese il giro largo. Poi più stretto. Poi entrò in casa. Adesso toccava a Bell. Mi giocavo il beagle che non cerca risse come carta buona prima di presentargli ufficialmente Vasco, “l’anziano”. Il Del Pesco non deluse: fu scodinzolo dal primo momento, studio degli odori, invito al gioco. Infine Vasco. Fu il mistero del terzo miracolo. Grandi studi, grandi segnali di pacificazione. Ripetei l’operazione per oltre un mese, con non poca ansia. Fino a quando non vidi Matteo raggiungere dentro casa, con i suoi passettini paraplegici, gli altri tre, stravaccati sul pavimento davanti al camino. Li aveva seguiti in cucina e poi in sala, fermandosi davanti a me. Avevo capito che

l’impossibile era possibile. Per tutti. Nessuno sbranamento, niente feriti, anche se qualche voce grossa tra loro non è mancata nel gioco dei ruoli, ma mai della prevaricazione. La ciliegina poi ce la mise Max, l’amico vicino di casa, spingendo tutti alla dimensione del gioco della lotta, del nascondino, di corpi, di arti sani e disabili che rotolano tra loro, felici. Una ruota di rincorse, di beagling melodioso, dell’energia beagle che sa aspettare il passo a due gambe del fratello più grande e l’ospite più piccolo e angoloso trascinatore e inventore di nuovi passi. L’armonia beagle per me è diventata anche questa dimensione della vita di relazione, la creazione di una alleanza inedita e insperata, la bellezza dello standard che si declina anche nell’eccezionale carattere di forte apertura e accoglienza e malleabilità alle situazioni complesse, risolte con paziente rispetto tra le parti. Non è un ripiego al ring, è il privilegio di una conquista identitaria. I cani ci insegnano l’equidistanza e ci invitano a chiare lettere a vivere con maggiore consapevolezza la dimensione del branco, dell’interrelazione, ad apprezzare l’arte della caninità. Sanno riconoscersi più di noi. E accettarsi più di noi. Stefania Piazzo ste_pi@yahoo.it

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Viviamo nell’anno mondiale proclamato dall’UNESCO a Parigi per l’astronomia. L’evento ricade nel quattrocentesimo anniversario delle prime osservazioni mediante un cannocchiale reclamata da Galileo nell’agosto del 1609. Sono stato sempre affascinato dall’immensità della volta celeste, quando avevo più tempo, mi capitava di frequente di trovarmi in montagna nell’oscurità più assoluta e di restare per lungo tempo ad osservare le stelle, pur non conoscendone nessuna. Non potrò mai dimenticare il cielo stellato in una notte d’estate in Corsica, avevo diciassette anni, e avevo raggiunto in trekking il centro dell’isola inerpicandomi fino quasi a duemila metri, facemmo un campo improvvisato in una raduna ai piedi di un monte tra maiali allo stato brado e muli; quando fece buio si aprì sulle nostre teste uno spettacolo grandioso, rimasi quasi l’intera notte ad osservare le stelle, con quel buio assoluto erano tantissime, sembravano quasi a portata di mano, altrettanto entusiasmante è stata l’esperienza nei North territory australiani, in pieno deserto, anche li nemmeno una luce artificiale per migliaia di chilometri e sopra di noi l’intero emisfero australe, così come a Cayo Coco in un’isola di Cuba, anche lì niente luci e un cielo stellato da sembrare irreale. La curiosità relativamente alla nomenclatura delle costellazioni mi assalì durante lo svolgimento, qualche anno fa, della coppa Europa per cani da seguita in Italia, accadde infatti che la sera della presentazione degli equipaggi mi ac­ cingevo a raggiungere la sala della conferenza, mi trovavo nel parcheggio e stavo aspettando l’allora presidente della SIPS Giancarlo Bosio che aveva parcheggiato l’auto, era una sera particolarmente limpida e la zona con pochissime luci così alzai lo sguardo per far trascorrere quel poco tempo di attesa e mi trovai quasi senza rendermene conto ad osservare le stelle,

A CACCIA CON I C CIELO DI S

In alto, canis major lepus columba noachi & cela sculptoris; sopra, proximacen

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I CANI NEL TUO I STELLE Sopra, les levriers; a sinistra, canes venatici

E’ una piccola costellazione del cielo boreale con soltanto una stella luminosa, ma che vanta la presenza di oggetti del cielo profondo di grande interesse.

quando udii una voce “Vedete cari amici, la nostra è la stessa passione degli dei, anche loro amano i cani da caccia e la lepre, tanto che la possiamo ritrovare nel firmamento, se fate attenzione sotto l’orsa maggiore potete vedere la costellazione dei cani da caccia e poco lontano vi è anche quella della lepre” chi aveva parlato era una persona distinta, elegante dai modi gentili, mi colpì particolarmente questo personaggio, sembrava avesse sbagliato epoca. Iniziai così a documentarmi,

scoprendo che effettivamente quello detto dal distinto signore incontrato era tutto vero. I Cani Venatici: La stella Beta si chiama Chara, dal greco «gioia», il nome che Hevelius diede al cane più meridionale. Quello a nord, chiamato Asterion (stellato), è segnato solamente da una piccola quantità di stelle poco brillanti. Bode disegnò i cani con i rispettivi nomi scritti sui collari.

Questa costellazione fu introdotta da Hevelius nel 1690. Rappresenta i cani da caccia Asterion e Chara, trattenuti dal pastore Boote, la costellazione dei Cani da Caccia si trova infatti tra Boote e l’Orsa Maggiore. La stella alfa è denominata Cor Caroli (cuore di Carlo) e deve il suo nome a Edmund Halley che la dedicò al re Carlo I. Il fisico Scarborough sostenne infatti di aver visto quella stella brillare più intensamente la sera in cui il figlio di Carlo I, vendicò il padre che era stato ucciso da Cromwell, e che il brillare della stella rappresentasse il cuore palpitante del re ucciso. Cor Caroli (alfa CVn) è l’unica stella di questa costellazione con magnitudo inferiore a 4. E’ di colore bianco e dista 65 anni-luce. E’ una stella doppia facilmente visibile anche con strumenti modesti. I Cani da Caccia sono ottimamente visibili nella tarda primavera, quando transitano quasi allo zenit, in ogni caso, la visibilità di questa piccola costellazione si estende su periodi più lunghi, in virtù della sua posizione molto boreale. La culminazione a mezzanotte avviene a fine maggio. Gianluca Di Giannantonio 25

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Il ritorno di una razza polacca che rischiò l’estinzione

IL LEVRIERO DEI BRACCONIERI Allevato dai nobili, fu utilizzato da cacciatori di frodo. Oggi invece...

Studi recenti sulla forma e misura del teschio del levriero Polacco e del Saluki mostrano nette somiglianze uno con l’altro. Questo può confermare la nostra teoria di una stretta parentela tra queste due razze. Nel XVII secolo c’era molto commercio tra la Polonia, i Tartari, i Turchi e gli Armeni, cavalli e cani erano importati di frequente. I Levrieri servivano per cacciare, catturare ed uccidere la preda e i cacciatori dovevano seguire i loro cani a cavallo. Non ci si aspettava che i cani riportassero e così i cacciatori dovevano seguirli a grande velocità in terreni estremamente difficili. A seconda della cacciagione i cani lavoravano in coppia o in tre ben armonizzati per velocità e carattere. Questi vivevano insieme e dovevano piacersi, poiché il loro successo nel lavoro richiedeva molta cooperazione. In caso di grandi eventi di caccia, potevano esserci anche venti coppie o terzetti in campo.

I Levriero Polacco è un vero residuo delle nostre tradizioni di caccia ed ha una lunga storia. Nel passato la Polonia comprendeva vaste aree di steppe dove i Levrieri potevano essere usati con grandi risultati. Questo tipo di caccia era molto popolare tra i nobili ed è menzionato in cronache anonime del XII secolo. Ci sono molte descrizioni scritte dal XVI secolo in su, ed è interessante notare che nel XIX secolo i Chart Polski sono spesso riportati come “nostri” o “comuni”. La selezione era diretta solo attraverso le qualità di lavoro “La bellezza pura non ha valore, e così bisogna prestare attenzione alla prontezza ed all’abilità di catturare la preda” come citato dopo Ubysz (1880). Le scene di caccia erano le favorite dei

pittori e i Levrieri apparivano in molti dipinti del del XIX secolo. In modo interessante, mostrano grande uniformità e non ci sono differenze tra i cani ritratti nel XVII e quelli riprodotti duecento anni più tardi. Qualche anno fa Nina Turunen dalla Finlandia, avendo studiato molti dipinti Polacchi che rappresentavano Chart Polski e comparandoli con quelli moderni, concludeva che il tipo non era cambiato negli ultimi duecento anni e che l’apparenza “orientale” del Levriero Polacco è stata la su più importante caratteristica. Certamente, poiché la razza discende dagli antichi Levrieri Asiatici portati in Europa dalle migrazioni degli Sciti e dei Celti. Questo tipo orientale è attualmente personificato dal Saluki, che rimane virtualmente non cambiato per centinaia di anni.

Di solito, prima che la preda fosse individuata, i Levrieri erano tenuti al guinzaglio da cavallo e lasciati liberi quando la caccia cominciava. C’erano alcuni cani tuttavia, che potevano essere tenuti liberi e fatti scattare a comando. La lepre era la preda più comune e alcuni cani erano capaci di cacciarla da soli: questi erano quelli di maggior valore e i più costosi. In inverno, la caccia alla volpe era un gran passatempo favorito. In questo caso le volpi erano cacciate con le slitte, non a cavallo. Comunque era la caccia al lupo il divertimento più grande e richiesto e due coppie o un trio di Levrieri più esperti, capaci di prenderli vivi, il successo dipendeva anche dai cavalli opportunamente addestrati. Capriolo o otarda (un grande uccello, ormai estinto) e saiga (tipo di antilope) erano anche divertimenti popolari. Nel XIX secolo, a causa delle condizioni

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economiche, la maggior parte delle grandi proprietà terriere furono frazionate e la caccia con i Levrieri diventò rara e così i Levrieri. C’erano ancora, comunque, alcune grandi proprietà, principalmente in Ucraina, dove le antiche tradizioni erano preservate. Nella Polonia centrale c’era la proprietà Niemojoski vicino a Kielce dove la caccia con i Levrieri continuò fino alla seconda guerra mondiale. Woyniewicz (1938) lasciò questa vivida descrizione e questi commenti: “Chi non ha conosciuto il defunto Sergiusz Niemojewski, un grande proprietario terriero e cacciatore, che amò e preservò le tradizioni di caccia con i Levrieri… così popolare durante la mia infanzia, quasi estinta oggigiorno e ci sono solo pochi cacciatori che ancora tengono cani per questo scopo…”. La seconda guerra, che causò danni enormi, cambiò le frontiere, ed anche i primi anni del dopo guerra portarono la razza alla quasi totale estinzione. Molti cani, derivanti da allevamenti dispersi prima della guerra, furono presi dai bracconieri nella Polonia del sud, principalmente nella zona di Kielce. Alcuni furono lasciati entro i confini della precedente Unione Sovietica. Diventati cani dei bracconieri, i Levrieri Polacchi furono sterminati dai guardiacaccia e dalla polizia. Tenuti in cantine e soffitte, furono selezionati dai loro proprietari per la velocità e la bravura nel catturare lepri, conigli selvatici o volpi e allevati puri per una trentina d’anni. Ciò nondimeno, si sarebbero probabilmente estinti senza l’iniziativa di un alle-

Una rappresentazione storica

vatore di terrier di Varsavia, il dr. Maciej Mroczkowski. Nel settembre 1972 un settimanale popolare pubblicò un suo breve articolo sul Levriero Polacco. Egli pose in rilievo la necessità di salvare la razza, una vera rimanenza del nostro glorioso passato e tradizione. Fu principalmente dovuto alla sua iniziativa che si ebbero i primi tentativi di salvare la razza e la fondazione di un ceppo preso dai territori dell’est di prima della guerra, ed anche comperati dai bracconieri, sebbene non senza difficoltà.

DESCRIZIONE DEL LEVRIERO Zwiazek Kynologiczny w Polsce fondò un Libro Genealogico provvisorio per il Levriero Polacco nel 1981. In accordo con le leggi correnti, la caccia con i Levrieri è illegale. Affinché le naturali abilità non vadano perse, il Club organizza numerosi eventi di coursing ogni anno. Uno straccio è usato al posto della lepre e la corsa si svolge su di un terreno naturale. Sono giudicati non solo lo stile e la velocità, ma anche l’adeguata cooperazione tra i cani. Guardare il loro lavoro è realmente eccitante. Per tredici anni il Club ha anche organizzato l’annuale rappresentazione del giorno di Sant’Uberto. L’atmosfera della tradizionale prova di caccia è ricreata alla perfezione e i partecipanti sono vestiti con i costumi tradizionali. Separatamente dal coursing, sono presentate anche mostre coi falchi ed i cavalli. I nostri cani hanno preso parte in molti films storici. Il Levriero Polacco è un cane di grande taglia, vigore e personalità. Allevato per cacciare in campo aperto, le sue reazioni de-

vono essere estremamente rapide. Questa caratteristica può essere abbastanza problematica per i moderni possessori di Chart Polski – i cani reagiranno a tutto ciò che si muove all’improvviso cacciando a gran velocità per uccidere anche se si tratta solo di un pezzo di carta nel vento. In ogni caso, queste caratteristiche sono così importanti che devono essere preservate. Il Levriero Polacco è altamente devoto al suo proprietario e può essere sia un eccellente compagno, che un guardiano della proprietà. Ha bisogno di molto esercizio e allenamento, sia che viva in casa o fuori. E’ piuttosto riservato con gli estranei e – se non vuole essere avvicinato, può reagire ringhiando o scattando. E’ relativamente facile da formare, ma non bisogna aspettarsi obbedienza cieca, odia la violenza e il comportamento discontinuo. I maschi hanno la tendenza alla dominanza sociale. Per riassumere, non è certamente un cane per tutti. Ha bisogno di un proprietario esperto, buon cibo ed esercizio e non deve stare sempre chiuso in un canile- questo porterebbe inevitabilmente a problemi comportamentali. Lo standard fu registrato alla FCI nel 1989 e la razza fu pienamente riconosciuta nel 2000. Attualmente il Levriero Polacco è conosciuto non solo in Polonia, ma anche in molte nazioni Europee, Canada e USA. Il Levriero Polacco è un cane di forte personalità, deciso, energico, con grande vigore e resistenza e di taglia imponente. I maschi sono notevolmente più grandi e forti delle femmine. La sua testa è lunga e stretta e il suo profilo è spesso con il naso romano. Una leggera espressione orientale e lo sguardo penetrante sono tipici di questa razza. Il collo dovrebbe essere lungo, portato più basso del Greyhound, ma decisamente più alto del Borzoi. La lunghezza del corpo è leggermente , ma distintamente maggiore dell’altezza. La linea dorsale mostra un garrese pronunciato ed un bell’arco sui lombi. I fianchi sono ben rientrati. Petto ampio e lungo, con la punta lunga e le costole ben inclinate. Gambe lunghe e di buona ossatura, con muscoli asciutti ben sviluppati. I posteriori sono diversi da quelli del Greyhound – non mostrano né così tanta angolazione, né larghezza. Coda lunga, spessa alla base, portata bassa in riposo, con definito uncino o anello completo. In azione è portata alta; comunque la sua base non deve essere sopra la linea dorsale. Il mantello è ruvido, mai troppo corto o liscio oppure lungo e setoso. Un po’ di frangia sulla parte bassa della coda e le tipiche culottes. Sono ammessi tutti i colori e le loro combinazioni. Malgorzata e Izabella Szmurlo

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TROFEO ALIGHIERO AMMANNATI Poggibonsi e la Val d’Elsa da sempre sono “La Cinofilia”. Tutti e dico tutti “ Conduttori” e “Cani” nei 36 anni di storia il Gruppo Cinofilo Poggibonsi, sono venuti in questa terra e si sono confrontati con terreni e selvaggina di grande qualità per poi percorrere una carriera da campioni. Come tutti gli anni a Poggibonsi con una Mista Inglesi si chiude il circuito delle prove del trofeo Alighiero e Giuseppe Ammannati e nel contempo viene assegnato il Trofeo Bartalucci che questo anno è alla sua 21° edizione, 160 cani partecipanti, otto batterie, 16 Esperti Giudici che con la loro esperienza hanno portato a conclusione una giornata difficile per le condizioni atmosferiche. Stozzavolpe, Staggia, Lilliano, Lecchi, Uopini, Val d’Orcia, Buon Convento sono le zone che da sempre fanno sognare chi partecipa a queste prove e questo anno sono state palcoscenico di batterie tirate e combattute, dove Stefano Pianigiani ha portato a casa il 21° Trofeo Bartalucci con il suo Pianigiani’ Juan vincendo la sua batteria con 1° ECC CAC CACIT. Nello stesso giorno a Pianigiani è stato assegnato per somma di punti (il trofeo si

svolge su 5 prove estive) il Trofeo Alighiero e Giuseppe Ammannati con il cane Pianigiani’s Noè. Riccardo Soderi

Francesco Balducci vice presidente ENCI ed i vincitori

Batteria A Giuria: Bonacina, Trivellato 1° CAC CACIT Pianigiani’s Juan ST Cond. Pianigiani 2° R/CAC CACIT Gian ST Cond. Gualdieri 3° ECC Pianigiani’s Noè ST Cond. Pianigiani Batteria C Giuria: Donatucci, Du Fay de la Vallaz 1° ECC Est S.IRL Cond. Calastri 2° ECC Zaf della Cervara PT Cond. Mainardi 3° ECC Ares ST Cond. Mariani Batteria E Giuria: Grecchi, Monaco 1° ECC Touran PT Cond. Becattini 2° ECC Aston del Zagnis ST Cond. Patrizzi 3° ECC Pividori’s Eros ST Cond. Marasch Batteria F Giuria: Berlingozzi, Evangelisti 1° ECC Gandi ST Cond. Conti 2° ECC Radenti’s Lupo ST Cond. Ghinassi

IL GRUPPO CINOFILO ARETINO ORGANIZZA

DOPPIA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA SI SVOLGERA’ NEI PADIGLIONI DEL CENTRO AFFARI E CONVEGNI DI AREZZO NEI GIORNI 13 E 14 FEBBRAIO 2010 E PRECISAMENTE:

AREZZO

SABATO 13 FEBBRAIO 2010 CACIB

FIRENZE

DOMENICA 14 FEBBRAIO 2010 CACIB

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Per iscrizioni ed informazioni sulla giuria: GRUPPO Cinofilo Aretino tel. 0575/323784 e-mail: gca_mail@gruppocinofiloaretino.it

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PADOVA 30-31 GENNAIO 2010 CAC/CACIB

46ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA GRUPPO CINOFILO PADOVANO

Via Turazza, 19 - 35128 Padova Tel. 049/774295 fax 049/776181 segreteria@gruppocinofilopadovano.it Presso i padiglioni di Padova Fiere Spa - Via Tommaseo, 59

SABATO 30 GENNAIO 2010 Bampo Paolo 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo corto Barbati Abele 7° gruppo: cani da ferma (escluso cane da ferma tedesco a pelo corto) (ms: setter inglese) Bortolotto Zambelli Paola 1° gruppo: cane da pastore della russia meridionale Buxton Donna J. (USA) 1° gruppo: australian shepherd, australian cattledog 8° gruppo: golden retriever Ferrari Franco 1° gruppo: bobtail, border collie, cane da lupo saarloos, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore bergamasco, cane da pastore croato, cane da pastore di tatra, cane da pastore mallorquin, cane da pastore olandese, cane da pastore polacco di vallee, cao da sierra de aires, komondor, kuvasz, mudi, pastore svizzero bianco, puli, pumi, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, slovensky cuvac, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardigan, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne 5° gruppo: cani tipo spitz e tipo primitivo (escluso alaskan malamute, samoiedo, siberian husky) Kumpumaki Veli Pekka (FIN) 3° gruppo: terrier (escluso parson russell terrier, jack russell terrier, american staffordshire terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrier) Leblanc Kim (CDN) 8° gruppo: labrador retriever, nova scotia duck tolling retriever Leneuf Cristian (F) 1° gruppo: bearded collie, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa, schapendoes, bovaro delle fiandre (ms) 5° gruppo: alaskan malamute, samoiedo, siberian husky Lloyd Carrey Jennifer (GB) 8° gruppo: cocker americano, cocker spaniel inglese, springer spaniel inglese, welsh springer spaniel Lundstrom Per (S) 4° gruppo: bassotti Nerilli Luigi 1° gruppo: cane da pastore maremmano abruzzese (ms) 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue 8° gruppo: chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, flat coated retriever, clumber spaniel, field spaniel, kooikerhondje, spaniel tedesco, sussex spaniel, american water spaniel, barbet, cao de agua, irish water spaniel, lagotto romagnolo, perro de agua espanol, spaniel olandese Residori Walter 1° gruppo: cane da pastore belga lakenois Rivolta Silvio 1° gruppo: cane da lupo cecoslovacco, cane da pastore belga groenendael, cane da pastore belga malinois, cane da pastore belga tervueren, cane da pastore catalano, cane da pastore di beauce, cane da pastore di brie, cane da pastore di picardia, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungo, cane da pastore scozzese shetland, pastore tedesco, schipperkee Strande Tove Anne (N) 3° gruppo: parson russell terrier, jack russell terrier, american staffordshire terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrier Raggruppamenti 1- Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Rivolta Silvio 3- Terrier Kumpumaki Veli Pekka (FIN) 4- Bassotti Nerilli Luigi 5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Leneuf Cristian (F) 6- Segugi e cani per pista di sangue Ferrari Franco 7- Cani da ferma Barbati Abele 8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Nerilli Luigi Coppie Leblanc Kim (CDN) Gruppi di Allevamento Buxton Donna J. (USA)

DOMENICA 31 GENNAIO 2010 Bauchal Gianfranco 2° gruppo: dobermann, pinscher, pinscher austriaco a pelo corto, zwergpinscher 10° gruppo: levriero polacco (ms) Brace Andrew H. (GB) 10° gruppo: barzoi (ms), deerhound (ms), irish wolfhound (ms), greyhound (ms), whippet (ms) Buxton Donna J. (USA) 2° gruppo: bulldog, shar pei (ms) 9° gruppo: boston terrier, shih tzu Di Chicco Mariano 2° gruppo: dogo argentino (ms) Ferrari Franco 2° gruppo: bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzero 10° gruppo: magyar agar (ms) Giorgio Danilo 2° gruppo: boxer, cane corso, mastino napoletano Kadike Skadina Rita (LV) 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, affenpinscher, smoushound olandese, broholmer, bullmastiff, cimarron uruguayo, ciobanesc romanesc de bucovina, dogo canario, fila brasileiro, mastiff, perro dogo mallorquin, tosa, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore di karst, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, cane dell’atlas, hovawart, rafeiro do alentejo, tornjak, cao fila de sao miguel Kavcic Marija (SLO) 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, coton de tulear, kromforhlander, bouledogue francese, carlino, cavalier king charles spaniel, king charles spaniel, pechinese Leblanc Kim (CDN) 2° gruppo: terranova 9° gruppo: chihuahua Leneuf Cristian (F) 10° gruppo: levriero afgano, saluki (ms), azawakh (ms), galgo espanol (ms), piccolo levriero italiano, sloughi (ms) Matakovic Boyan (HR) 2° gruppo: terrier nero russo (ms), rottweiler, tibetan mastiff Nerilli Luigi 2° gruppo: alano, leonberger Poggesi Arnetoli Manola 9° gruppo: bolognese, maltese, piccolo cane leone, barboni, griffone belga, griffone di bruxelles, piccolo brabantino, chinese crested dog, lhasa apso, tibetan spaniel, tibetan terrier, chin, epagneul nano continentale, russian toy Residori Walter 2° gruppo: riesenschnauzer, schnauzer medio, zwergschnauzer Vecchi Mario 2° gruppo: dogue de bordeaux, cane da montagna dei pirenei, cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di ciarplanina, cane di san bernardo, landseer, mastino dei pirenei, mastino spagnolo Raggruppamenti 2- Cani di tipo pinscher e schnauzermolossoidi e cani bovari svizzeri Matakovic Boyan (HR) 9- Cani da compagnia Poggesi Arnetoli Manola 10- Levrieri Bauchal Gianfranco Coppie Buxton Donna J. (USA) Gruppi di Allevamento Kavcic Marija (SLO) Best in Show Leblanc Kim (CDN)

DOMENICA 31 GENNAIO 2010 RADUNO RETRIEVER CLUB RADUNO S.I.B.A.S.

ISCRIZIONI: 1^ chiusura 30/12/2009 - 2^ chiusura 10/01/2010 con maggiorazione 30% Le iscrizioni devono essere inviate a: KALLISTE’ CASA EDITRICE Via Tommaso Ferreri 73/g - 10070 Barbania (TO) tel. 011.9242660 o a mezzo fax al n° 011.9243916 o e-mail info@miglioredirazzareport.it o on-line su www.miglioredirazzareport.it ISCRIZIONE INCOMPLETE, PRIVE DI PAGAMENTO O DI DICHIARAZIONE DI ISCRIZIONE ALL’ANAGRAFE CANINA SARANNO RITENUTE NULLE

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Campionato Sociale di Racing CDL & AIALA 2009

I LEVRIERI TORNANO IN PISTA Per la prima volta si è corso per la disputa del titolo di Club con buon successo di partecipazione

Maria Teresa e Luigi Durando hanno tenuto a battesimo in qualità di giudici lo svolgimento del primo Campionato Sociale di Racing Cdl e Aiala sulla pista di Farneta (Ar). La partecipazione che con quaranta soggetti non rappresenta in Italia un record assoluto, deve essere considerata più che soddisfacente se correlata al nostro territorio nazionale che ospita con Farneta l’impianto fisso per le corse amatoriali dei levrieri più a sud di tutta Europa. Al momento, nonostante le corse su pista in Italia vengano svolte su tre impianti omologati ormai da alcuni anni (le nazionali dal 2004, regionali e dimostrative da molto prima - n.d.r. ) e che l’attività della corsa in circuito fisso nel nostro Paese fosse svolta prima del coursing, forse soltanto dall’anno prossimo (Calendario FCI 2010) potremmo avere la sorpresa di un paio di corse in Italia con il rilascio del Cacil. Per questo l’istituzione del Campionato Sociale Racing (titolo ufficiale approvato dall’ENCI il 18 aprile 2008) rappresenta una pietra miliare per il nostro settore. I partecipanti alla prova di Farneta, a parte alcune defezioni fisiologiche, sono quanto

di meglio in Italia riesce ad esprimere il settore. Ecco un veloce resoconto delle classi in cui si è disputato il titolo: Le whippet femmine, la classe maggiormente rappresentata, è ancora composta in buona parte da soggetti importati, che costituiscono un patrimonio importante per il lavoro dei nostri allevatori. Molte line di sangue abbastanza differenziate le abbiamo così in casa. E’ risultata prima classificata e Campionessa di Club 2009 la Queen Midas Vom Rauhenmeer di Fabrizio Carapelli, seguita da un ottimo prodotto dell’allevamento Italiano con il titolo di Camp. Int. in omologazione quale Ironhorse di proprietà e allevato da Mauro Gazzola titolare dell’allevamento “Du chat qui rit”, poi altre due importate da un allevamento belga. In ordine Oochigea’s Etrusca e Fydjylius propietari Mignanego Anna Eva e Luca Mauri. Nei maschi whippet, meno rappresentati nei numeri, si distingue il noto Aston Martin (Prop. Castiello, allevamento Gazzola M.) è come maschio al momento il soggetto più rappresentativo dell’allevamento italiano che ottiene il titolo in tutta sicurezza, buon secondo Maestrale (prop.

Borile E. allevato sempre da Gazzola M.), terzo un altro cane di allevamento italiano Oro di Palazzo Manzoni (prop. Barducci C. condotto da Riky Barducci allevatore Bottura M.) soggetto giovane che sta crescendo di corsa in corsa. Greyhoun misti la femmina Sooty V.D. Sampollia proprietario Vittorio Di Francescantonio sbaraglia sorprendentemente i maschi. Con poche corse sulle gambe ha fatto valere la freschezza e l’età sui maschi più esperti ma sicuramente più stanchi. Un plauso al suo proprietario poiché la gestione atletica dei greyhound necessità di molto impegno e esperienza. Negli Afgani femmine V’la Paola d’Phanus du Thibert (proprietari Paola Visintini) il cui primato non è mai stato in discussione è la campionessa Aiala 2009.Da rilevare il gruppo di femmine presentate in corsa da Tiziana Azzolini che ha mostrato una buona omogeneità di prestazioni, tra queste emerge individualmente Morethan­ magic del Gran Pamir. Anche nei maschi Afgani, al minimo degli iscritti, un plauso a Tiziana Azzolini che ha presentato un buon drappello, tra i quali è emerso il nuovo Campione Sociale Aiala

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2009, Bluewilchildstar del Gran Pamir di proprietà di Sola J., condotto dalla stessa Tiziana. Dopo gli afgani, che avrebbero potuto avere qualche iscritto in più, ma che comunque sono stati degnamente rappresentati, le altre razze o non erano presenti oppure non hanno raggiunto il numero minimo previsto per la disputa del titolo di campione sociale, ma questo è comprensibile poiché le prove su pista richiedono un addestramento un po’ più impegnativo di quelle di coursing (e ci vuole la pista), non a caso la licenza del racing è valida per le due discipline mentre quella del coursing solo per questa specialità. Ma nonostante questo non ci si spiega perché i Saluki che per numero di cani corrono regolarmente in racing con buone qualità in Italia non si sia raggiunto lo sbarramento dei tre soggetti utile al rilascio del titolo di Campione sociale, un vero peccato. Diciamo del meteo, che ha permesso un regolare e soddisfacente svolgimento delle corse di qualifica al mattino, poi un nubifragio di durata neanche tanto breve e di forte intensità ha impedito alla pista di smaltire nei tempi consueti l’acqua piovana. Si sono formate grandi pozze sulla superficie della pista. La giuria è stata costretta a decidere di non disputare buona parte delle finali previste al pomeriggio, stilando le classifiche e attribuendo le qualifiche in base ai risultati delle prove disputate al mattino. Decisione sofferta ma condivisa e accettata con grande maturità dalla totalità dei partecipanti. Il testimone per l’organizzazione del Campionato di Club 2010 passa alla pista di Castano Primo (Mi), arrivederci a novembre dell’anno prossimo e un sincero grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento. Gianni A. Linari

Afgani Maschi

Gran Pamir. Prop.Sola J., 2009 Bluewilchldsta del g cin Ra LA AIA c. So p. am 1° C i T. trice Azzolini T. Gran Pamir, prop. Azzolin 2° Cloudlessrainbow del

Afgani Femmine

hanus du Thiber cing 2009 V’la Paola d’Pi T. 1° Camp. Soc. AIALA Ra olin Azz n Pamir, prop. 2° Morethanmagic delp.Gra olini T. Azz pro e, rim Ext lla 3° Este

condut-

t, prop. Visintini P.

Greyhound misti

nio. F, prop. Di Francescanto 09 Sooty V.D. Sampollia ruoli M. 20 g cin Ra L CD c. So p. nza 1° Cam Puits a Loups M, prop. Fro 2° parim. Black Bear duChenes M, prop. Di Francescantonio. is Tro 2° parim. Big Des

aschi Piccolo Levriero It. Mprop. Ghetti D. ind, 1° Vertragus Septemberw Ghetti D. p. pro , iro Zef us rag ert 2° V

Saluki misti

A. 1° Ilessar M, prop. Mitolo olo A. Mit p. pro F, ur bn ba 2° Ismeth

Whippet Femmine

meer, prop. Carapelli F. een Midas Vom Rauhen Qu 09 20 g cin Ra L CD c. 1° Camp. So la M. ttore Mauri L. 2° Ironhorse, prop. Gazzo p. Mignanego A. E., condu pro a, usc Etr a’s ige och O 3°

Whippet Maschi

prop. Castiello G. ing 2009 Aston Martin, 1° Camp. Soc. CDL racrile E. 2° Maestrale, prop. Bo ni, prop. Barducci C. conduttore Barducci R. 3° Oro di Palazzo Manzo co D.- Merak Whippet F, prop. Becec perate - Giudy Jo Bellp. Perinti G. - Countach Lamborghini Su g cin Ra di ze en Lic liana Whippet M, pro - Argo Saluki M, prop. Ceci C. Maserati Fantasia Itaet M., prop. Carriero A. ipp Wh o lian Spirito Ita

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ESCLUSIVO. Parla Brigitte de Lavallaz giudice internazionale

“La cinofilia italiana è davvero grande” Cani importanti da genealogie consolidate, tecnici preparati e soprattutto una moltitudine di autentici appassionati. La differenza fra caccia e prove. “Ai giovani consiglio...” Brigitte de Lavallaz

Le parole scrivono un diario di suoni e il vento delle Apuane lo racconta. Ne è protagonista Brigitte de Lavallaz, nobildonna d’una cinofilia che non ha ancora abdicato allo stile. Dice di giorni lontani e vicende recenti, di genealogie che hanno dato campioni e uomini geniali come i loro trialler. A volte la voce insiste su un nome, indugia in una località, vivifica un ricordo che fatica a farsi strada fra la moltitudine degli altri. Come se ciascuno di loro si riflettesse nei cristalli della memoria desideroso di raccontarsi. Ascolti… Poco lontano c’è la spiaggia della Versilia, i pini piegati dal libeccio che d’inverno con-

tinua a mortificarli confidando storie che giungono dal mare per lambire le sue non lontane figlie di pietra. “Perché lei cittadina svizzera e brasiliana viene così spesso a giudicare in Italia?” La domanda la coglie di sorpresa. Dopo aver parlato di setter, pointer e tanti altri del gran popolo della cinofilia è chiamata a dir di lei, a frugare in un angolo della sua anima. Il sole scivola verso il fascino da cartolina di Bocca di Magra e Monte Marcello: diresti vada a morire poco più in là dell’incanto di Lerici, Portovenere, le Cinque Terre e ti stupisci ancora una volta perché qui nessun tramonto è mai un’abitudine.

La risposta sorprende. “Perché mi trovo a casa. L’Italia è vicina al Brasile per mentalità anche se ha più lunghe tradizioni cinofile ed una cultura certamente profonda”.” Qui ci sono tanti cani, tanti conduttori validi, un pubblico di competenti che segue con interesse e partecipazione. Gente che guarda alla cinofilia come ad un capitolo importante della propria vita o, se si preferisce, ad una stagione certamente non secondaria nelle sue passioni…” Tace. Da lontano giunge un mormorio lieve: è la voce del mare confusa al brusio della Gente che poi altro non è se non il rumore della vita. Ascoltata da qui sembra un improbabile fruscio di valzer. Anche questo è il fascino d’una Versilia che travasa le luci del giorno in quelle della notte e non sono meno affascinanti. Signora, è verità da tutti accettata riconoscerle grande intuito ed altrettanta profonda esperienza. Lei… Immagina la domanda “ da piccola avevo un irlandese: m’insegnò la caccia ma anche a partecipare alle esposizioni ed alle prove dove la più piccola delle coppe mi sembrava immensa ed insieme ne gioivamo. Solo chi è cinofilo sa cosa voglio dire perché spesso la cinofilia non si esprime: si sente solamente e la si vive come un’immensa passione.” Nel silenzio solo i pioppi sembra abbiano voce nel tremolio delle foglie. Sul volto sereno occhi vivaci che ti guardano senza scrutarti ed anche questo è un tratto di stile. Intanto,nel grande parco Egisto Nardi, imprenditore del marmo, libera King, il pointer che lambisce la leggenda. “Ho allevato grandi irlandesi e sono stati loro ad accendermi la passione. Ho avuto campioni internazionali e mondiali continuando ad essere allevatrice per hobby. Il mio desiderio di partecipare si è poi evoluto nella voglia di comprendere la cinofilia, chiedermi il perché- e farne poi partedi un mondo meraviglioso che ricomincia appena si è conclusa la prova e così pare non finire mai.”

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Padrona di cinque lingue, giudice nei confronti più importanti, dai Campionati del Mondo a Coppa Europa è considerata con ammirazione non solo dai colleghi mafatto eccezionale- dagli stessi concorrenti che le riconoscono lucidità di giudizio, onestà intellettuale e stile. Cosa rende interessante una prova? “La qualità dei concorrenti, l’armonia, il modo di interpretare la caccia, di scriverne sul terreno la fatica, la passione, l’ansia.. Sono convinta che la passione, anche in cinofilia, sia un dono – o un espediente concesso dalla natura per raggiungere i suoi scopi che nel caso specifico sono la selezione, il miglioramento delle razze, il salire un altro gradino lungo la scala della vita”. Si continua a discutere della differenza fra caccia e prove, di una forbice che si sta allargando nel tempo rendendo vera la profezia di Giulio Colombo e di tanti altri grandi, da Enrico Oddo a Carlo Annibale Maggi, Enrico Faja ed Alighiero Amman­ nati: si cominciò da quando i cani furono indotti alla ricerca del selvatico non dal cacciatore ma da un concorrente… “Il problema è ampio, ridurlo è compiere un’ingiustizia. Ma sono convinta alla maniera di Konrad Lorenz, che ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita anche se la risposta ragionevole nel nostro caso non dovrebbe essere breve. Nella caccia si considera con meno rigore il lavoro del cane proprio perché la finalità è la preda. La prova invece ha lo scopo di mettere in risalto le qualità (o se ritiene che sia più consono, evidenziare i difetti) ai fini della riproduzione. Detto questo è logico che vi siano una serie di considerazioni e di argomentazioni ma di fatto direi che la questione si può ridurre, con le debite inesattezze, proprio alle finalità, al traguardo che si desidera raggiungere perché…”. King galoppa e sfiora il terreno. Solleva una foglia gialla: pare un anticipo d’autunno nel sole di una Versilia che racconta giorno dopo giorno un’altra estate. Lontano le Apuane custodiscono il loro tesoro di marmo troppo spesso sporcato dal sangue di chi lo estrae. Accade così sin dal tempo degli schiavi di Roma e se non ci pensi non puoi comprendere il perché qui sia sorta la fratellanza anarchica così libera da volersi estraniare persino da Dio. Esiste dunque una frattura fra caccia e prove? E se sì Lei lo ha constatato? “Sì l’ho constatato in particolare nel pointer. Oggi un cacciatore ha qualche difficoltà ad acquistare un pointer per la caccia cacciata e le iscrizioni al Libri origini ne sono lo specchio. Mi limito comunque ad osservare una realtà dal mio angolo, a fare, come lei, la cronista senza dare un giudizio di merito”. Lei è un’osservatrice -ed una protagonistaprivilegiata: qual è la realtà della cinofilia italiana? “Si trova ad un livello certamente alto, di qualità autentica. I concorrenti che poi

“La cinofilia italiana è ad alto livello”

sono i cani, risultano migliorati moltissimo e questo accade mentre diminuiscono i terreni, quelli che noi chiamiamo le palestre più autentiche ed anche le starne stanno scomparendo…” C’è spazio per migliorare ancora? Adesso la luce lambisce soltanto la cima dei pioppi ed un volo di storni che cerca l’appollo ti fa capire che l’orologio chiama la sera. Ad un giovane che vuol entrare a far parte della cinofilia agonistica cosa consiglia? Ascolta in silenzio: c’è chi afferma che l’esperienza sia un frutto che matura senza diventar dolce e chi invece è convinto sia l’unica profezia dei saggi… “Sì, c’è tanto spazio. Basta averne la consapevolezza e la volontà di dargli contenuto. Consiglio di farsi un’esperienza, di frequentare le prove, accertarsi di come fun-

zionano, entrare in punta di piedi a far parte di una comunità che ha aspetti di partecipazione e di agonismo davvero meravigliosi. Occorre che si cerchi un cane valido e non è facile, ma occorre anche che non si scoraggi se giungono scarsi risultati o neppure si esalti se raggiunge un importante traguardo. La grande cerca è una passione autentica, vera, per alcuni addirittura travolgente ed occorre affrontarla nel modo migliore ed essere preparati a vincere ed a perdere convinti che ciascuna prova abbia in sé motivi validi. Insomma, un buon cane, tanta passione per fare tanta esperienza. Come accade anche nella vita. In ogni lavoro nella vita. Lei ad esempio, perché fa il giornalista?” Il vento ingoia la risposta ed è che le parole hanno vita più lunga dei fatti. Rodolfo Grassi

Egisto Nardi libera King

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Segugi a Scandiano nella più prestigiosa manifestazione del Continente

L’Europa incorona l’Italia Il confronto fra mute vinto dai campioni di Carlo Generotti. Nel singolo trionfa un Segugio del Bernese. Magnifica l’organizzazione. L’ENCI presente con Francesco Balducci, Abele Barbati e Dino Muto

MARIA ASSUNTA VILLA GIUDICE

Lo scenario della manifestazione

“È il trionfo dell’agonismo”

Nella reggia dei Boiardo a Scandiano, storica terra dell’Emilia settentrionale, i segugi italiani hanno conquistato nel primo sabato d’ottobre la corona di sovrani d’Europa. Hanno vinto da autentici protagonisti in una corsa al cardiopalma contro l’orologio che continuava ad ingoiar minuti. Al secondo posto tutti gli altri perché Coppa Europa non ammette comprimari: le luci illuminano il podio ma disegnano solo i nomi dei vincitori. Ed a cinger la corona i campioni a pelo raso di Carlo Gene­ rotti da Fossato di Vico in Umbria. Un successo che ne incorona tantissimi altri e pienamente meritato per la duttilità della muta che ha svolto un lavoro sincrono e

caparbio insieme e l’intuito del conduttore, geniale nell’interpretarne linguaggio e comportamento. Al contrario di Cristian e Giovanni Montersino da Cuneo beffati alle undici del 3 ottobre, da una lepre malandrina rimasta al covo proprio sul confine fra medica e bosco, in una macchia di erba in vista delle prime case di Toano comune che par sgorgare dalle rocce dell’Appennino e intravvede lontano, la Pietra di Bismantova che ispirò a Dante la salita del Purgatorio ed il sogno di volare. Tre segugi si stavano avvicinando, altri insistevano poco più in là e pareva stessero per consumar quell’attimo meraviglioso in cui la lepre fugge nella roulette della vita e

Villa Maria Assunta Giudice internazionale segugi. Bionda, simpatica, allegra come lo sanno essere gli intelligenti, è moglie e madre da oltre 23 anni e giudice con larga stima. Qui in Coppa Europa ha la conferma del ruolo internazionale ed è felice. “Mi sono convertita alla caccia alla seguita - afferma - quando ho constatato che non c’era più selvaggina vera. I fagiani parevano orfani della voliera, le starne avevano avuto per madri le incubatrici. Di autentico restava solo la lepre. Con mio marito abbiamo preso alcuni segugi e da allora…” Tace. Le cerimonia d’inizio della grande kermesse è cominciata. Diresti insegua ricordi lontani con il padre cacciatore, i cani, la selvaggina, un universo… “Il segugio mi affascina ed è per questo che anche oggi sono qui a vederli, giudicarli, rendermi conto dei progressi di una razza meravigliosa”. E’ difficile fare il giudice? E’ importante farlo bene, essere imparziali, cercare in ogni cane le doti che possiede, magari capire anche quelle che in una particolare circostanza non si sono evidenziate perché ogni prova è una pagina nuova, magnifica, da vivere con onestà ed entusiasmo”.

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la canizza sta per esplodere. Invece… Ma questa è la competizione. Ed un po’ anche lo sport “con il cane più ingenuo per la caccia più bella” come continua a dire il gran guru dei segugisti non solo italiani Mario Quadri. Grande animatore della competizione ha saputo coordinare una squadra che la passione per il proprio territorio e lo sport ha saputo trasformare in organizzatori autentici. Fra loro Giovanni Montanari, Arturo Mattioli, Adriano Patacini, William Landini, Piergiorgio Viappiani presidente del Gruppo cinofilo reggiano. Responsabile di un’organizzazione che non ha avuto strappi il dottore Marcello Massardi. Presenti per l’ENCI Abele Barbati, Francesco Balducci e Dino Muto. Il mosaico dell’organizzazione si completa con Alessandro Bonacina presidente Caver, Daniele Ferrari responsabile Sips di Reggio Emilia ed il dottor Ivan Cigarini, veterinario capace, puntiglioso e puntuale. Nei singoli ha vinto Daly, segugio del Bernese riuscito a strappare un punteggio d’onore al coinvolgente Giuseppe Quin­ zanini, giudice esperto, preciso, capace. Le ha cinto la corona di regina per la caparbietà in caccia, l’insistenza nel cercar il sentiero della lepre fra un girovagare di tracce di capriolo. Al secondo posto Dina Segugio dell’Istria domiciliato in Monte­negro e subito dopo Leka della Finlandia.

Il fascino dell’Appennino Segugi e lepri son destinati ad inseguirsi come corressero in un cerchio meraviglioso dove giorno e notte scorrono senza fine. Appena la muta comincia a bagnarsi di rugiada loro se ne vanno, magiche e lievi, a dormire e viceversa in un cercarsi e fuggire meraviglioso che dà significato alla caccia. Ma, a ben pensarci è così anche nelle vicende della vita a cominciar dalle storie d’amore. Si comincia all’alba. I singoli in una zona, le mute in un’altra. I primi hanno a disposizione ciascuno un giudice ed un accompagnatore, gli altri una giuria. Davanti alla rocca dei Boiardi è ancora buio. I fari illuminano un grande tabellone che invita alla mostra di affreschi che si credevano perduti: li dipinse nel 1540 Nicolò dell’Abate ed hanno un nome che par ben augurante anche per i segugi “Il paradiso ritrovato”. Tutto come da copione. I fari cominciano ad illuminare i contrafforti dell’Appennino, i vigneti, le mediche. Avverti il fascino di un benessere conquistato. Ma non era sempre così dice Arturo Mattioli. Ci furono tempi in cui una fetta di polenta era una cena conquistata. Comincia la gran saga. Ciascun segugio, e son tanti e di otto nazioni, ha la sua fetta di territorio, uno spicchio di Appennino dove le lepri sono regine per un impegno intelli-

TUTTI CONCORDI: UN SUCCESSO DELLA CINOFILIA PIÙ AUTENTICA Francesco Balducci: “E’ stato un incontro importante e ben organizzato con terreni ottimi e una giuria, sia per singolo che mute, ineccepibile. Merito degli organizzatori se ancora una volta l’Italia ha conquistato prestigio. Onore anche ai vincitori che sono riusciti a tagliare un traguardo davvero prestigioso”. Abele Barbati: “Non avevo dubbi. Dove c’è Mario Quadri ed i suoi segugisti c’è un successo. Scandiano con questa manifestazione, in cui è stata impegnata concretamente anche l’ENCI, merita di passare alla storia delle razze da seguita”. Dino Muto: “Ho visto una realtà davvero entusiasmante che riempie di soddisfazione e soprattutto dimostra che la cinofilia agonistica vive un’importante realtà ed ha un grande futuro. Bravi gli organizzatori, i giudici ed i concorrenti che hanno ben lavorato per la soddisfazione di tutti”. Marcello Massardi: “E’ stata una manifestazione importante e tutti i membri del comitato organizzatore si sono rivelati all’altezza. Ciascuno di loro merita un grazie dai cinofili per l’impegno, il lavoro e le capacità impiegate. I segugisti di Scandiano hanno dimostrato di essere una grande meravigliosa comunità”. Franco Virgili: “Magnifica manifestazione con terreni ottimi, concorrenti preparati e organizzazione precisa e puntuale con i meravigliosi volontari di Scandiano. Alcuni segugi si sono rivelati incerti su un campo di prova che non conoscevano, altri troppo deboli alle lusinghe del capriolo”. gente e responsabile dei cacciatori e dei gestori dell’ambiente. Giungono i primi risultati. Paion deludenti. Molti cani sembrano stanchi, altri mal si adattano al terreno, altri ancora indulgono al fascino del capriolo che li porta con sé. Mario Quadri segue, osserva, fa alcune considerazioni di una caccia stupenda. Ascolta le voci dei segugi e le traduce con quel suo parlare Carlo Generotti e William Landini

limpido e cheto che par giungere da lontano. Il marcatore sente l’usta, l’accostatore prende il filo, poi c’è lo scovatore, il rimettitore che quando la muta sembra stanca prende l’iniziativa e insiste per ritrovar il selvatico e far precipitare i compagni al riscovo. “Quando accade la muta sente che il traguardo è vicino e la lepre vede precipitare le sue speranze….” Dice Maria Assunta Villa e Mario Quadri

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CARLO GENEROTTI “FINITA LA PROVA HO PIANTO DI VERA, AUTENTICA GIOIA” Lo guardi ed e subito simpatia. È estroverso, vero, capace solo di dire la verità e son le parole che seguono l’emozione che gli leggi sul volto. Carlo Generotti, classe 1958, sette segugi è abituato ai podi importanti ma questo lo giudica addirittura eccelso. Come ci si trova a giungere da concorrente e partire da vincitore? “È il podio più bello del mondo. Quello che ho sempre sognato e credevo di non raggiungere mai. La mia meravigliosa muta di pelo raso mi ha fatto il regalo della vita. Ha lavorato magnificamente in un terreno che non conosceva e con una temperatura di 26 gradi ed anche questo mi sembra un fatto eccezionale”. Ancora commosso? “Tra un po’, se continuiamo a parlare ricomincio a piangere… Quando alle 14 i segugi hanno scovato la lepre ho cominciato a tremare. sapevo che non mi avrebbero tradito. So come si comportano e loro sanno cosa devono aspettarsi da me. A ciascuno il proprio lavoro perché sono il conduttore ma per i miei cani sono uno della squadra e loro lo sentono”.

La meravigliosa muta di Carlo Generotti

La prima foto del vincitore

questo Mario Quadri e anche tante, tante altre cose e ti par quasi che sia la storia che ritorna per il fascino di una caccia che nonostante i secoli continua a restare nell’attualità com’era un tempo e come la vollero render immortale i graffiti dei primi uomini.

Spettacolo da alba del mondo Il binocolo legge uno spettacolo meraviglioso che muta per scenografie ed interpreti. Così ogni volta ti sembra d’aver sugli occhi un originalissimo caleidoscopio in cui recitano uomini e cani. Ed è il palco-

scenico della seguita. Solo così capisci perché può avere innamorati autentici che mantengono gli occhi di bimbo. Come Mario Quadri, come Adriano, Arturo, Giovanni Montanari e tanti, tanti altri giunti da ogni parte d’Europa qui dove persino Dante sognò di volare su quella cima che nasconde la quiete di Ramiseto, i cinghiali ed i colombacci del Ventasso. Il sole corre nel cielo: la vite senza uva, le prime foglie gialle dei cerri, la medica che ha già sopportato l’ultimo taglio e neppure una spiga ti dicono che non è un giorno dimenticato dalla primavera nonostante il Secchia ridotto ad un rigagnolo ti suggerisca il contrario. Il sole è alto, i segugi continuano a cercare le piste delle lepri. E’ caccia ma per tanti che discutono lontano, suggerisce un tenero gioco della memoria. “Ai miei tempi...” dice Luciano Cesaro, giudice coinvolgente, e lascia poi che le parole inseguano volti amici ed episodi teneri e lontani. “I miei cani farebbero...” racconta sorridente Emidio Auriti da trent’anni a Scandiano e da trent’anni a tentar di perdere l’accento abruzzese. Da lontano la Gente scruta con attenzione: ti vien da credere che il popolo dei segugisti abbia una propria religione nella natura... Ma forse è solo un popolo di innamorati autentici un popolo di appassionati che segue dagli spalti dei viottoli, lungo le carraie. dalla cima di un colle o sopra uno sperone di roccia la danza della seguita. E lo fa in silenzio o non alzando mai i toni della voce. Perché quando parlano i segugi non puoi non ascoltarne il racconto più antico del mondo. Rodolfo Grassi

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Il fascino delle vette rivive nel “Saladini“

SCARI RE DELLA MONTAGNA Il fuoriclasse di Antonio Bonzi vince fra tanti campioni. Il parere dei tecnici

Alta Cinofilia, “cerca grande”, esaltazione del desiderio di reperire nobile selvaggina con coraggio e guidati più dal cuore che dal raziocinio, evidente veemenza nel manifestare la vera anima di predatore in condizioni impegnative: ecco il cane da montagna. Kermesse cinotecnica intitolata ad un eccezionale Uomo del passato, a chi con discrezione e autorevolezza ha scritto il futuro, l’odierno presente, dei cani da ferma per la caccia in alta quota: Romano Saladini Pilastri. Nobil’Uomo e cinofilo puro, profondo conoscitore di pointer, (del Rovetino il Suo affisso), ma anche di uomini, tecnico che trova origini nella caccia, in quella vera che praticava nelle montagne dell’Abruzzo e delle Marche, a Lui, in Suo nome il pregiatissimo Trofeo che ogni anno l’Enci mette in palio nella disciplina di elevato grado selettivo che impegna cani da ferma di razze inglesi in verifiche funzionali di estrema beltà. Habitat incontaminato, conservato da chi la montagna la vive e la conosce profondamente, rispettandola con il vero animo del cacciatore che protegge il predato. Grande possibilità di effettuare prove estremamente utili grazie alla collaborazione di quella gente che la montagna la conosce profondamente, semplici cacciatori che si sono avvicinati alla cinofilia ritrovando in questa attività gli stessi valori che vivono quotidianamente. Cinofilia che cresce, che continua nel suo progredire. E’ la volta della montagna, dove due giovanissimi cinofili oramai da tempo si apprestano alla scalata del successo: Davide e Andrea Cavaglià, figli d’arte, alla tenera età di dodici e quattordici anni si cimentano nelle impegnative prove di alta montagna con i loro setters. Nella classifica finale del Trofeo Saladini, il giovane Davide ottiene, meritatamente e con il plauso dei più, il secondo posto con il suo setter Raul. Un Trofeo impegnativo che si espleta in una serie di sedici prove appuntamenti che si articolano in località ben note nel mondo della grande montagna: Mortirolo, Aosta, Cuneo, Monte Baldo, Pasubio, Valle

Scari

Arroscia, Paderno del Grappa, Col Visentin, Venzone, Artogne, Val Seriana, e Val Brembana. Uomini schietti e sinceri nel manifestare la loro passione cinofila legata agli alti sapori, e non sono i soliti addestratori che normalmente costituiscono le batterie di prova, ma “genuini” cacciatori. Ecco i nomi: Adriano Bonzi, Davide Cavaglià, Giacomo Giorgi, Gian Carlo Bravaccini, Roberto Fiorona, Piero Cassali, Oliviero Salvi, Gregis, Adriano Tartari, Fausto Mosca, Domenico Vacca, Lazzari, Giulio Sacristani, Grasso, Domenico Vacca, Cavalli, Trombini, Baudena, e Cattaneo. La squadra degli Esperti Giudici designati dall’Enci non manca di riconfermare le “vecchie” firme del settore, qualificati e profondi conoscitori di questa tecnica, ai quali si aggiungono “giovani” con l’intento di approfondire tale specialità: Gian Gaetano Delaini, Adelchi Bortot, Mario Testa, Alessandro Braga, Silvio Marelli, Franco Malnati, Vanni Mantegari, Piero Frangini, Ivo Geminiani, Bruno Basso, Amedeo Lavacchielli, Aldo Morandi, Ferdinando Calabretta, Marcello Villa, Fabio Rossi, e Giuseppe Coti Zelati. In molti anche i veri protagonisti, coloro che hanno volato sulle alte cime in ricerca della nobile selvaggina di monte, e che ci hanno regalato indimenticabili momenti di sapore cinofilo.

Questi i candidi setter inglesi che la fanno da padroni in alta quota: Scari, Raul, Eva di Crcedomini, Aston, Raf della Geminiola, Orfeo di Crocedomini, Oslo della Trabaltana, Cody, Duby, Tell, Dik, Borg, Chita, Aceto, Cora, Frenk, Aris, Tilò, Clai della Regina del Bosco (Zippo), Pino, Gullit, Bach di Crocedomini, Lupin (Zorino), Disa, e Serio. Normalmente, almeno in virtù di quanto il passato ci segna, chi ottiene i migliori risultati non è mai giovane: è l’esperienza venatoria che detta legge e la completa maturità si ottiene in media verso i sei anni. Tra tanti impavidi è Scari che si impone con determinazione: maschio tricolore di sette anni, Campione Internazionale di Lavoro, figlio di Rinaldo del Pizzo Stella, (anche lui Campione Italiano ed Internazionale di Lavoro), e Martinsen (Campione Italiano di Lavoro), che non tradisce le aspettative dell’allevatore, proprietario, e conduttore Antonio Bonzi. L’opinione di Silvio Marelli in merito a questo concreto cane da montagna: “Era arrivato vicino al trofeo anche due anni fa, quando per soli due punti si classificò al secondo posto finale. Forse l’età adesso inizia a farsi sentire e lo ha mantenuto un filo sotto tono, ma la costanza lo ha premiato. Un cane di discreta qualità, che si manifesta con coraggio ed esperienza, un soggetto decisamente sopra la media. Tra i migliori che citerei insieme a Raf della Geminiola, colui che di sicuro unisce di più la nota della montagna alle qualità di razza.” A proposito del Saladini, Marelli continua: “E’ stato un Trofeo impegnativo come sempre quello dell’edizione 2009 del Saladini, durante il quale località come la Presolana son tornate a dare quanto di più sincero ed utile si possa mettere a disposizione per le verifiche tecniche di questo tipo. Località molto belle paesaggisticamente, soprattutto popolate, oltre che da galli, da quello che risulta essere l’obiettivo più difficile da raggiungere, le cotorne, ed è proprio qui che risiede l’efficacia di queste prove.” Dalla voce invece di Vanni Mantegari il Trofeo Saladini appena conclusosi: “ Nel

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Concorrenti in attesa del Saladini

complesso non è stato un torneo di prove eccelso. Il cane che ha vinto è una vecchia conoscenza, l’esperienza lo ha premiato. La mia delusione deriva dal fatto che, a parte due soggetti che poi non si sono manifestati come prevedevamo, (cani comunque che usciranno), cioè di gran qualità, non ci sono stati emergenti. Parlo di Zippo, che ho visto molto bene nel Saladini svizzero dove ha ottenuto tre CACIT, e Lupin del giovane Il giovane Cavaglià con il suo setter

Cavaglià che fece ottime prestazioni lo scorso anno ma che nell’edizione trascorsa non ha dato il suo massimo. Altra cosa che mi ha colto un po’ di sorpresa la selvaggina, non abbondante come in passato.” Tra coloro che molto si impegnano da tempo

nell’organizzazione di queste pregevoli manifestazioni, Giuseppe Bonacina, Esperto Giudice Enci e Presidente del Gruppo Cinofilo Bergamasco. Cinofilo e cacciatore, setterofilo, pragmatico e fattivamente impegnato da anni nella sele-

GIAN GAETANO DELAINI “Aggiungere altre palestre” Lui stesso ha presentato i cani con i quali cacciava in alta quota, e suo padre prima di lui ha espletato le funzioni di Giudice Enci. Gian Gaetano Delaini, la sua opinione in merito al trofeo appena conclusosi: “La definirei una competizione intitolata ad un Grande Uomo del passato, Cacciatore di cotorne. Inizialmente si trattava di una specialità indirizzata soltanto a questo selvatico nobile e scaltro, ma poi per esigenze legate alla disponibilità dei terreni e della selvaggina, l’attenzione è stata rivolta anche ai galli, coinvolgendo così i selvatici di monte nella loro totalità. Ricordo la prima prova che fu fatta proprio a Bergamo. L’edizione 2009 è stata a mio parere un po’ fiacca, a causa probabilmente delle condizioni climatiche particolarmente calde che hanno forse inciso nella disponibilità della selvaggina, quest’anno più scarsa. Tutto ciò ha influito nelle prestazioni dei cani che quest’anno non hanno evidenziato soggetti mozzafiato, fatta eccezione di pochi. Eva di Crocedomini, è una di loro che ha ottenuto ben tre 1° Eccellente con belle prestazioni. A lei si aggiunge Duby di Cossali. Ralf di Coldinelli è di sicuro il più stilista tra quelli che ho visto, anche lui oramai alle soglie del riposo, otto anni. Ecco dov’è il problema, non ho visto ricambio e questo deve attirare la nostra attenzione. Sono felice di aver visto anche quest’anno i giovani Cavaglià. Andrea, il più piccolo, poco più di 11 anni, ha ottenuto con il suo Raul a Monte Baldo un 1° Ecc. CAC/CACIT, durante una prestazione bellissima”.

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GIUSEPPE COTI ZELATI “Sono pochi gli emergenti” C’è chi si unisce alla schiera dei Tecnici che praticano questa disciplina con la doppietta in mano, chi vive la montagna con serietà e devozione, rispetto rivolto oltremodo al cane da ferma: Giuseppe Coti Zelati. Mi parla del suo pensiero in riferimento a quanto ha caratterizzato il Saladini 2009 proprio mentre rientra da una giornata di caccia che ha coronato con un vecchio gallo in carniere: “Siamo in calo. Ho giudicato cinque delle sedici prove del Trofeo e devo, purtroppo, essere critico. Manca il coraggio e l’autonomia nella maggior parte dei soggetti che ho visto, cani che non sanno prendere il terreno. Tra le cause, una contingente è legata al caldo della scorsa stagione che ha falsato il risultato. Altro elemento che manca sempre più è la caccia. Purtroppo i prelievi autorizzati in alcune zone di montagna sono sempre più esigui e ciò influisce negativamente nella preparazione dei cani. Devo poi fare un inciso nei modi di giudicare, per i quali sarebbe opportuno rivedere alcuni aspetti, per non incorrere nel rischio di fornire errate indicazioni. Ci è mancato poi il confronto internazionale, soprattutto con la Francia che di sicuro, in questo momento, è più avanti di noi. Dobbiamo ripartire dal cane da cotorne, è fondamentale! IL cane che ha vinto, Scari, non era in condizioni eccelse ed è riuscito, onore al merito, ad ottenere il giusto premio grazie alla sua esperienza di caccia, pur non con una brillante condizione fisica. Pochi i cani emergenti. Mi aspettavo migliori riconferme da Zippo, così come da Lupin. Ras per esempio, è un cane di grande mentalità, ma a mio giudizio di metodo limitato. Kita ha i numeri e la giusta mentalità, è giovane, solo due anni, e quindi l’esperienza è per forza ancora da maturare, e lo stile non è eccelso. Ma vedremo in futuro. Ho visto molto bene Ralf di Coldinelli anche se pensavo facesse di più. Forse si è lasciato sfuggire il Trofeo.”

Attesa dopo il turno

zione del cane da ferma. Eccolo nell’organizzare l’ultimo week end che chiude il Trofeo Saladini Pilastri. Questo il suo punto di vista, durante la prova di sabato 12 settembre, in quel di Castione della Presolana: al di là degli aspetti puramente tecnici nella selezione del cane da ferma, quale è il sapore di questa manifestazione facente parte del Trofeo Saladini Pilastri? “La montagna è un Mondo particolare, unico, che riesce a donare a chi la vive intensamente con rispetto e passione, intense emozioni e sensazioni che soltanto qui in questa naturalezza incontaminata possono nascere, e viverla con il cane da ferma accentua ancor di più tutto questo, è come se avessimo a disposizione un qualcosa che ci permette ancor di più di sentirci in piena simbiosi con la maestosità di questa meravigliosa natura.” Quanto reputa utile la verifica funzionale in questi terreni e su questo selvatico particolare, per la selezione del cane da ferma inglese? Partendo dall’alto, dalla montagna, dove si arriva nel beneficio di queste razze nell’attività venatoria in genere? “La montagna è un ambiente ostico e molto impegnativo, ed i selvatici che la popolano non sono per nulla confidenti. E’ il loro Mondo e sanno come sottrarsi ai predatori. Tutto ciò rende il compito del cane da ferma molto difficile, e per questo la verifica in queste condizioni è utile alla selezione del cane da ferma. L’animo del predatore, il coraggio, l’intelligenza, la grande mentalità ed il collegamento, sono queste le caratteristiche che tale ambiente e questi selvatici riescono a valorizzare nel cane. Cercare un unico animale per molte ore ed in condizioni ambientali molto impegnative, ciò rende possibile la reale misura della sagacia di un ausiliare. In altre attività venatorie vengono valorizzate altre qualità o doti di un cane,

ma sicuramente le peculiarità dei cani che la montagna evidenzia sono importanti per la selezione zootecnica dei cani da caccia.” Chi si cela dietro le quinte di questa organizzazione, a chi dobbiamo grazie per tutto questo? “Bergamo con l’appuntamento di quest’anno e’ al traguardo del 40° anniversario. Già suona piena solo pronunciare la cifra quaranta, e ci si può Prima del turno

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esso a/S Razz sim e sim uttor immaginare la mole di lavoro che è stata Cond Antonio sif i e messa in opera in 40 anni di prove in monBonz lià David sim g Cava i Giacomo tagna. Il Gruppo Cinofilo Bergamasco sim Giorg o deve questo importante trao sim l r a C v Poli I nelli Gian guardo soprattutto alle persim Cane ldi iacomo arlo i a r C a sim c sone in loco, appassionati cinoS C iG ini 1° Giorg ccini Giano sim aul Crocedom fili e cacciatori delle nostre R rava Rober t 2° B sim va di splendide valli, scenario di quelle E na iola 3° Fioro li Piero sim ston lla Gemin mini A prove che si sono svolte in 40 anni a 4° Coss Oliviero sim af de i Crocedo tana R il impegnativo lavoro coordinato d lvi al ° o a b e 5 S a f sif r r T O da impeccabile logistica, e che s lla 5° Gregi ri Adriano sim slo de O hanno saputo in tutti questi anni y ar ta li Piero 5° d T sif o C conservare e tutelare il suo ambiente 5° by Cossaa Fausto o sim u D e la selvaggina, fattori questi fonda5° Mosc Domenic ll sim e T mentali e indispensabili per svolgere 10° Dik Vacca ri sim o i a prove di lavoro cinovenatorie. 10° Borg Lazz stani Giul sim Quaranta volte grazie a tutti loro!”. 12° Chita Sacri o sim o 13° Aceto Grass Domenic sim Il pensiero di Gianbattista Quaresmini acca Adriano 13° Cora V sim po Tar tari altro organizzatore per la disciplina di 15° Frenk to Zip sim t e i d l l alta montagna: Venerdì 11 Settembre si è ava ni 16° Aris osco C sif B l e i ad mb Andrea n o i tenuta la Seconda Prova di Caccia su r 16° Tilò g T sim e aR glià Selvaggina Tipica di Monte nel territorio 18° Clai dell Cava ena 18° Pino Z.P.S. a protezione E.R.S.A.F., iniziativa Baud neo ini 20° Gullit Crocedom Catta della Delega­zione Bresciana S.I.S. caldeg i o ° d n i 0 r h 2 giata dopo il plauso unanime dello scorso Bac llo Zo 22° Lupin de anno, da quest’anno parte del prestigioso mandano i complimenti ricevuti. 22° Disa Trofeo Saladini-Pilastri. Di fronte ad un Ulteriore conferma di come la cinofilia sia ° 24 erio folto pubblico, nelle tre batterie si sono un modo di vivere la vita che va ben oltre la ° S 4 2 messi in luce tre setter inglesi: Cody, di nofila innanzi semplice prestazione del proprio cane, abFiorona, Aston, di Poli e Scari di Bonzi, in tutto tra i nostri associati, bracciando la quotidianità in ogni suo una classifica finale che ha dimostrato la fine primario della nostra Società, aspetto e dando vita alla Natura stessa, qualità dei terreni nella selezione dei sog- la manifestazione è stata peraltro registrata immobile ed eterna.” getti. Marco Ragatzu su DVD dal nostro associato Lancellotti. Il Nelle relazioni, la soddisfazione per l’ele- ringraziamento degli Organizzatori a tutti vata caratura della manifestazione, in cui coloro che hanno contribuito alla prova, in gli splendidi campi di prova, in un sugge- primis Assessore Sala e Direttore Dott. ATHOS ALBANI, stivo anfiteatro naturale, hanno dimostrato Nastasio, nella consapevolezza che solo la “UNA VITTORIA MERITATA” una densa presenza di galli forcelli e cotur- sinergia tra tutti i collaboratori può garannici di qualità. Per promulgare cultura ci- tire la riuscita: anche a loro pertanto si ri“La vittoria in coppa Europa ha dimostrato che la scelta si è rivelata vincente, è questo merito di una muta I Giudici del Saladini Pilastri 2009 Brescia ben coesa e capace di imporsi anche su di un terreno difficile e con temperature veramente inusuale per la stagione. Ha vinto la qualità, lo stile ed il comportamento di cani tipicamente italiani e questo deve farci doppiamente rallegrare. Ha vinto uno sportivo autentico, un conduttore sapiente, un uomo abituato al podio, ed anche questo è ulteriore motivo di soddisfazione. Segno che la cinofilia italiana, e il segugismo in particolare è adulto e preparato, capace di affrontare anche le e sfide più difficili. Ogni confronto superato appartiene all’albo d’oro dei ricordi ed all’esperienza. Mi auguro che la bellissima manifestazione svoltasi a Scandiano e di cui ne sono stati in gran parte artefici Mario Quadri, Giovanni Montanari ed un gruppo di altri autentici appassionati faccia scuola e diventi un esempio da imitare.”

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Il Campionato Europeo Setter in Montagna

Gimmi batte tutti

Il campione di Guette si impone con una prova superlativa. Ottimo Basko

Quest’anno l’Italia ospita nelle sue bellissime montagne, il Campionato Europeo per setter inglesi su selvaggina di monte. La Sis di Bergamo, ed il Gruppo Cinofilo Bergamasco in prima fila, che si avvalgono della insostituibile e preziosa collaborazione di coloro i quali vivono, amano, e conoscono profondamente la montagna, che normalmente custodiscono gelosamente, ma in questo caso ne concedono “il passaggio” in nome della cinofilia: il Comitato Alpino di Caccia Valle Brembana. Questo gruppo di cacciatori dell’alta Val Brembana ha operato i censimenti necessari, ha preparato i terreni, e condotto le batterie non soltanto in occasione del Campionato ma anche durante le prove del Saladini. Grazie al loro operato oltre il cinquanta per cento dei partecipanti è riuscito nell’incontro con la selvaggina ricercata tra i 1800 e i 2000 metri di altitudine. Pur non risultando di per se un animale difficile da trattare, il gallo vive in ambienti ostici, e la fattiva collaborazione di queste gelose guide ha facilitato il compito alla totalità dei partecipanti. Presenti le equipe italiana (selezionata da Bruno Basso),

francese, svizzera, e spagnola. L’evento chiude la serie delle prove del Saladini, e per questo motivo probabilmente si sono riscontrate difficoltà nel mantenere il fondo necessario in alcuni casi. L’Italia è presente e non manca di manifestare le grandi qualità ottenute con la selezione “tricolore”, ma il titolo di Campione Europeo 2009 si spinge oltre le alte cime alpine per giungere in terra francese, pur terminando con uno scroscio di applausi per il turno del nostro Raf in coppia con Bergamotte. Organizzato dalla Società Italiana Setters (Delegazione di Bergamo in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Bergamasco e gli amici del Comitato Alpino della Valle Brembana) il Campionato Europeo Setters su selvaggina tipica di monte si è svolto il 19 e 20 settembre 2009 a Foppolo, in Valle Brembana (Bergamo). Presenti il presidente del club internazionale R. Pedrazzetti, della S.I.S. F. Balducci e del club setter inglese O. Nobile. Prova di lavoro di due giorni in terreni vari, difficili e tecnicamente probanti per le caratteristiche del tipo di prova e di selvaggina.

Terna giudicante M.Testa, A. Rogger; P. Berthelot, affiatati e concordi sulle valutazioni. Il sabato vince col 1°ECC Gimmi di Gruma condotto da Guette, con un lavoro deciso, intraprendente, di mestiere. Va a prendersi punto espressivo che risolve correttamente. Al secondo ECC va Basko condotto ancora da Guette, che con bella iniziativa va a fermare, guida a lungo mantenendo difficile contatto con gallina che infine risolve bene restando corretto. Buona anche la prestazione di Verdi (cond. Guette) per l’aderenza alla nota del concorso e le espressioni di razza sulle emanazioni, ma non incontra nemmeno nel richiamo. Più della metà dei cani hanno avuto occasione d’incontro con la selvaggina tipica di monte, ma non tutti hanno saputo o potuto concluderla utilmente. In serata cena d’onore offerta a tutti gli ospiti e partecipanti dall’organizzazione dei Cinofili bergamaschi preceduta dalla presentazione ufficiale delle squadre nazionali e da una valutazione morfologica dei cani iscritti, fatta dal sig. F. Balducci, per rimarcare le caratteristiche strutturale dei setter attualmente presentati. Anche la domenica cinque coppie di cani hanno avuto possibilità d’incontro, ma si sono ripetuti per molti i problemi a contatto con i galli e nelle risoluzioni. Nessun cane classificato. Gimmi ha svolto ancora una bella prestazione ed è stato richiamato, senza fortuna. Grandi protagonisti del turno finale di richiamo la Bergamotte condotta da Drain e Raf condotto da Caldinelli. Turno entusiasmante per tutta la durata, per la perfetta aderenza alla bella nota del concorso in terreno vario e difficile. Peccato che non ci sia stata anche per loro una presenza utile di galli. Comunque un grande applauso alla chiusura per la stupenda interpretazione del lavoro su quel tipico pendio montano. Rientrati alla base proclamazione del campione europeo 2009: Gimmi di Gruma. Un Riconoscimento anche al vice Basko ed alla miglior femmina anche se non classificata Bergamotte, nonchè a Raf per riconoscimento a fine carriera. Marco Ragatzu

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SIENA - Touran e Borg eccellenti

Vincono Bill e Irgo Le prove a selvaggina si spostano al sud in provincia di Ancona, a Fabriano dove l’omonimo Gruppo Cinofilo oggi ancora capitanato dal Presidente Pagani organizza da anni probanti verifiche funzionali con CACIT in palio su selvaggina naturale. Ben 138 cani nei giorni 25 e 26 luglio 2009 danno manifestazione delle loro qualità venatorie e di stile sotto gli occhi degli Esperti Leandro Bucci, Leandro Cimarelli, Silvio Corradetti, Gino De Paolis, Sergio Marchetti, Giancarlo Menegat, Aldo Principi, e Marco Ragatzu. Adriano Turci nella moltitudine dei partecipanti l’evento la fa da padrone conseguendo il CACIT con il kurzhaar Irgo, e con il breton Bil,

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mentre ottiene anche la riserva con il Drahthaar Max. Stesso risultato ottenuto da Roberto Scarpecci, altro protagonista dei barrages che chiude bene con il kurzhaar Graf. Qualifiche per lo più all’eccellenmza quelle ottenute dai restanti conduttori: Rossi, Giacinti, Rinaldi, Lapi, Cesari, Storoni, Falcionelli, Cappelletti, Marcucci, Bei, Baldassarri, e Granili. Anche in questa situazione unanime il parere degli esperti in merito alla qualità della selvaggina ed alle caratteristiche dei terreni messi a disposizione, dove le verifiche effettuate assumono veridicità ed importanza. M. R.

A Siena come ogni anno il Gruppo Cinofilo Senese si ripropone con le prove a selvaggina. Culla dove trovano natali rinomati allevamenti per le razze da ferma: come dimenticare l’Allevamento del Mangia di Franco Belloni, che insieme a Stefano Pinaigiani con l’omonimo affisso, allevano splendidi e bravi setter inglesi. A loro per le razze continentali si associa l’altrettanto “antico” allevamento della Sarga di Pollini per i kurzhaar. Sergio Palazzesi, Presidente del Gruppo Cinofilo che opera all’ombra della rinomata Torre senese, si avvale della preziosa collaborazione del Segretario Giorgio Aurigi, del Vicepresidente Carlo Tozzi, e dei Consiglieri Silverio Santinelli, Pino Maremmi, e Franco Belloni, nell’organizzare una delle più probanti e valide verifiche zootecniche su selvaggina naturale. Il 22 e 23 agosto vengono chiamati in causa a verificare gli ottantacinque cani a catalogo tra continentali ed inglesi, Maurizio Crudeli, Piero Frangini, e Marco Ragatzu. Terreni splendidi, selvaggina in buon numero, e buone prestazioni hanno caratterizzato il fine settimana di fine agosto in Toscana. Il primo giorno protagonisti per le razze inglesi Becattini con Touran e Tuscadue setters, e Vangi con Tebe, e Magherini con Oro per i Pointer. Patrizzi, Lippi, Mariani, e Cintolesi, sfoggiano invece i loro setter Aston del zagni’s, Pittino dei Pittini, Borg, e Diego. Al secondo giorno non mancano i continentali, quando Cantini, Giusti, Rossi, e Ronca, manifestano concretamente le prestazioni dei loro Tim (EB), Nina della Valletta (EB), Aro, (questo l’unico kurzhaar), e Dixie (EB). Obiettivo centrato: qualità di terreni e densità di autentica selvaggina, riconfermano l’importanza di tale evento magistralmente coordinato. M.R. iche Classif/09 Inglesi Crudeli e 8 0 ini / 2 2 1 Giudic d. Becatt BatteriaTouran SI cond. Becattini Vagni 1° CAC. Tusca SI conersi PT cond. 2° Ecc Tebe di Valiv gherini 3° Ecc PT cond. Ma Frangini atrizi MB Oroia 2 Giudice gnis st cond. PLippi r . a e d Z t n o el Bat Aston d tini ST c 1° Ecc Pittino dei Pit Ragatzu c e c 2° E ia 3 Giudic . Mariani Batter Borg SI condd. Cintolesi 1° CAC Diego SI con 2° Ecc li tinenta 09 Con dice Crudeli / 8 0 / 3 2 1 Giu ntini BatteriaTim cond. Ca Ragatzu ti c e c nd. Gius ic E d 1° 2 Giu valletta EB co ia r e t t i a Ba Frangin Nila dell 1° MB ia 3 GiudiceRossi r . e d t n Bat . Ronca Aro K co 1° Ecc Dixie EB cond B 2° M

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FORLI’, CONVEGNO SULLA CINOFILIA L’intervento del vice presidente Francesco Balducci, Giancarlo Bravaccini e di Alessandro Evangelisti, Claudio Balugani e Ademaro Scipioni

C’è stato molto ENCI anche in questa seconda edizione di Radici, civiltà della caccia, della pesca e della raccolta, la mostra mercato che si è svolta a Forlì dall’11 al 13 settembre, voluta ed organizzata dalla Fiera di Forlì e che vuole essere “una fiera per crescere nella conservazione controllata dell’ambiente”. Se, nella prima edizione, il Gruppo Cinofilo Forlivese aveva organizzato, all’interno della manifestazione (che si svolgeva a dicembre), la sua Esposizione Regionale di Natale, que­st’anno il coinvolgimento dell’ENCI è stato diretto, con la presenza di uno stand dell’Ente (gestito dai soci del G.C.F.) che ha distribuito materiale informativo, la rivista “I nostri cani”

e numerose copie gratuite del libro “Le razze italiane”. Ma l’appuntamento più importante per la cinofilia ha avuto luogo nel pomeriggio di venerdì 11, subito dopo l’inaugurazione ufficiale della rassegna, con quella che è stata una sua importante manifestazione collaterale, il convegno “L’addestramento e la conduzione in prova del cane da ferma”, organizzato dalla Fiera di Forlì, con il supporto tecnico del Gruppo cinofilo Forlivese che ne ha curato in particolare la stesura del programma. Dalle 18.30 fin oltre le 21, si è parlato di cani da ferma e del loro utilizzo a caccia e nelle prove, alla presenza di un folto pubblico di appassionati competenti tanto nu-

merosi che la capienza della sala è risultata alla fine insufficiente. Dopo il saluto del Presidente della Fiera di Forlì, ing.Giorgio Lombardi, Laura Gam­ berini Verità, ha introdotto i lavori, presentando al pubblico i relatori e gli argomenti che si apprestavano a trattare. Il Vicepresidente dell’ENCI Francesco Balducci con la sua relazione, ha fatto un ampio ed articolato intervento che, partendo dalle origini delle razze da caccia inglesi, è giunto alla descrizione commentata della morfologia di ognuna di esse. Il dr. Giancarlo Bravaccini, medico veterinario ed allevatore amatoriale di cani da ferma inglesi, ha parlato dell’addestramento mirato alla attività venatoria, utilizzando un’ampia messe di filmati girati nei suoi viaggi in tante parti del mondo, dal Canada all’Asia, sempre in compagnia dei suoi cani: una trattazione piena di passione, condita da immagini di paesaggi bellissimi. Alessandro Evangelisti, noto giudice di esposizioni e prove, ha poi completato la trattazione di Francesco Balducci, trattando la morfologia delle razze da ferma continentali (naturalmente le più diffuse in Italia); la sua relazione è stata molto apprezzata, in quanto ha saputo focalizzare in poche parole le caratteristiche fondamentali di ogni razza; ha anche sottolineato alcuni aspetti da valutare con maggiore attenzione da parte dei giudici durante la prove. L’ultimo intervento è stato quello, prodotto in coppia, da due addestratori e conduttori professionisti Claudio Balugani e Ademaro Scipioni; il primo che, dopo un glorioso passato, si è, ormai da alcuni anni, ritirato dall’attività. Giovanni Garoia

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VETERINARIA

PACE MAKER PER I NOSTRI CANI Nahani è una lupetta che soffre della Sindrome del Seno Malato associata a disturbi della conduzione atrioventricolare, una malattia per la quale non esistono cure farmacologiche e che può portare – se non arginata – a morte improvvisa. Non esistendo farmaci per la sua risoluzione, Nahanni è stata indirizzata alla Clinica Malpensa di Semarate (MI) e all’équipe cardiologica del dr. Santilli e della dott.ssa Perego per un difficile intervento di impianto del pace maker. All’inizio i veterinari hanno cercato di posizionare gli elettrodi nel cuore passando per la giugulare sinistra di Nahani. Si sono però accorti subito che la giugulare era malformata e non portava direttamente al cuore. Hanno perciò dovuto richiuderla e rifare tutto l’impianto dalla parte destra. Dopo quattro ore d’intervento, Nahani è stata riconsegnata alla proprietaria. Tutto

è andato per il meglio. I controlli dovranno essere effettuati ogni sei mesi per accertare che tutto l’impianto lavori alla perfezione. Il pace maker può intervenire in molte patologie cardiologiche dei nostri amici a quattrozampe. Spiega la dottoressa Manuela Perego della Clinica Veterinaria Malpensa di Semarate: “L’impianto di pacemaker rappresenta la terapia di elezione per il trattamento di tutte le bradiaritmie sintomatiche che sono rappresentate sostanzialmente da: blocchi atrioventricolari di II° (tipo 2:1 e tipo avanzato) e III°, miopatia atrioventricolare (silenzio atriale persistente), sindrome del seno malato (sick sinus syndrome). Negli ultimi anni una particolare tipologia di pacemaker (pacemaker biventricolari) sono utilizzati in soggetti affetti da fibrillazione atriale refrattaria alla terapia farmacologica. In questi pazienti si effettua

l’ablazione mediante radiofrequenza del nodo atrioventricolare previo impianto di pacemaker biventricolare (ablate and pace therapy).” Ci sono controindicazioni? “In pazienti affetti da bradiaritmia asintomatica non ci sono vere e proprie controindicazioni, ma ci possono essere complicanze intra- e post-operatorie che sono classificate in complicazioni maggiori (dislocazione/ frattura dell’elettrodo, infezioni della tasca sottocutanea, perforazione del ventricolo destro durante impianto) e complicanze minori (seroma della tasca sottocutanea, contrazioni diaframmatiche, problemi di sensing): la percentuale di queste complicanze presso il nostro centro è rappresentata dai seguenti valori: complicanze maggiori: 16,6%, complicanze minori: 5,5%. L’impianto di pacemaker endocardico è permanente e prevede un controllo ad un mese dall’impianto seguito da controlli semestrali. I controlli dell’impianto sono fatti in telemetria e consentono l’analisi dell’attività del pacemaker nel periodo precedente.” Un traguardo veterinario importante a dimostrazione dei successi e della competenza della cardiologia veterinaria nel nostro Paese. Brunella Paciello

Utilizzo dell’endoscopia digestiva

La digestione in diretta TV L’endoscopia flessibile è uno strumento di diverso calibro e lunghezza che, sfruttando le fibre ottiche (FIBROENDOSCOPIO) od una videocamera digitale sulla punta della frusta (VIDEOENDOSCOPIO), consente di vedere l’interno di organi cavi. L’operatore può osservare l’immagine, direttamente su di un monitor e quindi registrarla e documentarla (foto e filmati), oppure solamente guardarla all’interno dell’oculare del fibroendoscopio. L’endoscopia digestiva in medicina veterinaria, è una metodica diagnostica che consente, senza incisione chirurgica, di visualizzare direttamente il tratto digerente anteriore (orofaringe, esofago, stomaco e duodeno) ed il tratto digerente posteriore (retto, colon, cieco e parzialmente l’ileo). L’esame si effettua in anestesia generale con il paziente intubato. Tale indagine è indicata per l’esplorazione senza intervento chirurgico della mucosa, del contenuto, del lume e della parete in presenza di segni clinici (vomito, diarrea saltuari o continuativi protratti per oltre 20 giorni senza risposta ai farmaci sintomatici, perdita di peso, appetito capriccioso),

segni radiologici ed ecografici d’infiammazione dell’apparato digerente. Durante l’esame vengono eseguiti prelievi bioptici multipli di vari tratti di alto valore diagnostico, se ben eseguiti secondo gli standard e le linee guida, da sottoporre ad esame istologico (esame microscopico anatomopatologico dei tessuti prelevati). I prelievi sono fortemente rappresentativi delle patologie della superficie del tratto digerente (mucosa e sottomucosa), mentre, per patologie che interessano la sola muscolatura dell’intestino, è consigliabile il prelievo multiplo durante l’intervento chirurgico. L’esame istologico (presso laboratori con personale specializzato nelle patologie gastroenteriche degli animali) serve a capire la gravità del processo infiammatorio, l’estensione dell’infiammazione ed a differenziare i processi patologici tumorali (adenocarcinoma, leiomioma, leiomiosarcoma, linfoma, linfosarcoma). Per il linfoma è necessario uno speciale approfondimento diagnostico sulle stesse biopsie mediante un particolare test di diagnostica molecolare (PCR, “polymerase chain reaction”, per la clonalità linfoide) che studia le

modificazioni di alcune cellule infiammatorie con caratteristiche atipiche. L’endoscopia è inoltre indicata per la rimozione di corpi estranei , per dilatare stenosi dell’esofago, colon o retto (restringimenti del lume del tratto digerente causanti ostruzioni del passaggio del contenuto alimentare e feci), rimozione (con elettroresezione endoscopica) di alcuni tipi di polipi della parete dello stomaco o colon e retto. L’approccio corretto al problema prevede sempre un esame radiografico e/o ecografico del tratto gastrointestinale, esami del sangue e delle feci, per escludere altre patologie concomitanti; tutti questi esami porteranno il clinico ad emettere solamente un sospetto diagnostico. La conferma è sempre istologica per eseguire una terapia mirata. Discorso diverso è per i corpi estranei che potranno essere rimossi endoscopicamente (esofago e stomaco) o chirurgicamente (intestino) dopo un sospetto radiografico ed ecografico. Marco Chierichetti Medico Veterinario

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Asiago, tanti fuoriclasse alla due giorni del Circolo Cinofilo Vicentino

Saletti

Tanti campioni sull’altopiano

Tentale, Hajka, Babol ed Ata strappano gli applausi Secondo appuntamento di Asiago, Enego e Gallio per una prova di caccia su selvaggina organizzata dal Circolo Cinofilo Vicentino. Come di consueto questa manifestazione ha richiamato sull’Altopiano vicentino un nutrito numero di partecipanti. Nello svolgimento delle prove, nelle otto batterie giornaliere nota importante e gradita la presenza di numerosi incontri con vari branchi di starne.

Doveroso il ringraziamento a chi ci ha ospitato, ai partecipanti che ci onorano con la loro presenza, a tutti i giudici con un particolare ringraziamento al nostro Presi­ dente che ci ha onorato con la sua presenza. Lasciando spazio ai risultati dei veri protagonisti, con le classifiche e le foto, diamo appuntamento a luglio 2010. Maurizio Meneguzzo Classificati, accompagnatori e il giud. Attimonelli

st prop. Campi cond. Valentic 3 ecc Artù pt prop. Paoletti cond. Valentic 3° batteria giudice : Cuccarolo Guglielmo 1mb Prost st prop. e cond. Santi 2mb Sirio pt prop. Marchetto cond. Bariola Domenica 06-09-09 Inglesi 1° batteria giudice: Titonel Fulvio 1CAC Ata pt prop. e cond. Dalla Piccola 2R/CAC Melampo st prop. e cond. Serafin 3ecc Aris st prop. Farina cond. Scarpella 2° batteria giudice: Primon Giuseppe 1ecc Pato st prop. e cond. Leandri 2ecc Lillò st prop. e cond. Leandri 3° batteria giudice: Attimonelli Domenico 1mb Alex st prop. e cond. Rodenghi

Prove di Asiago – Enego – Gallio Sabato 05-09-09 Continentali Italiani 1° batteria giudice: Culinovic Milan 1mb Giona sp prop. e cond. Serraglia 2° batteria giudice: Carradore Carlo 1ecc Rocca di Monte Tricorno bi prop. e cond. De Nonno 2ecc King bi prop. e cond. Conzato 3ecc Brik del Guà bi prop. e cond. Pellizzari Continentali Esteri 1° batteria giudice: Braga Alessandro 1 CAC Hajka eb prop. e cond. Nicoli 2ecc Gust del Chisola dh prop. e cond. Mancini 2° batteria giudice: Primon Giuseppe 1CAC Tantale de Keranlouan eb prop. e cond. Saletti 2ecc Vagos dei Fiorindo

eb prop. e cond. Saletti 3ecc Arnet de Keranlouan eb prop. e cond. Saletti 3° batteria giudice: Attimonelli Domenico 1ecc Turan eb prop. e cond. Valcanover 2mb Nuvola k prop. Petracin cond. Ponzio Speciale Kurzhaar 1° batteria giudice: Carradore Carlo 1ecc Malo del Fabio prop. Petracin cond. Ponzio 2ecc Carin dell’Ongarini prop. e cond. Cipriano 3ecc Klio prop. e cond. Perdoncin Sabato 05-09-09 Inglesi 1° batteria giudice: Titonel Fulvio 1 ecc Peter st prop. e cond. Leandri 2° batteria giudice: Bucci Leandro 1 CAC Babol st prop. e cond. Valentic 2 ecc Elton di Valdragon

Domenica 06-09-09 Continentali Italiani 1° batteria giudice: Braga Alessandro 1ecc Primo di Cascina Croce bi prop. e cond. Bolcato 2mb Bimbo di Cascina Croce bi prop. e cond. Bolcato Continentali Esteri 1° batteria giudice: Bucci Leandro 1ecc Turan eb prop. e cond. Valcanover 2ecc Birre eb prop. cond. Riverso 3ecc Ulis de Keranlouan eb prop. e cond. Riverso 2° batteria giudice: Culinovic Milan 1CAC Penotto de la cour dex Pedrix eb prop. e cond. Saletti 2R/CAC Calin de Keranlouan eb prop. e cond. Saletti 3ecc Zinedine dei Fiorindo eb prop. e cond. Saletti 3° batteria giudice: Carradore Carlo 1CAC Ami Alessandro & Nicola eb prop. e cond. Piva 2ecc Hajka eb prop. e cond. Vicoli 3ecc Ciaco k prop. e cond. Venturini

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Grandi prove su selvaggina naturale

Le stelle di Pratonevoso Ottimi i terreni, applausi per la giuria e gli organizzatori

PROVA CONTINENTALI - VENERDI’ 28 AGOSTO 2009 NOME DEL CANE RAZZA PROPRIETARIO N. 3 - GIUDICE FRANCESCO STORTO LILLI EB COMASCHI ETTORE N. 5 - GIUDICE FRANCESCO BONASERA BORIS DELL’ANGELO DE SUMANO B.I. SACCO EDOARDO N. 6 - GIUDICE MARIO BANDA RUBINJHO EB LA PLACA GIOVANNI PROVA CONTINENTALI - SABATO 29 AGOSTO 2009 BATTERIA N. 1 - GIUDICE ANGELO BONACINA 1° ECC. HUGEN EB FRANCESCHETTI LUGI 2° ECC. GUST DEL CHISOLA DD MANCINI ALDO BATTERIA N. 2 - GIUDICE UMBERTO CAROSI 1° ECC. ARON EB COMASCHI ETTORE 2° ECC. ADLINE EB COMASCHI ETTORE BATTERIA N. 4 - GIUDICE PIETRO GIUSEPPE PIGNATARO 1° CAC VAREN EB MERLI OLIVIERO 2° R/C.AC. BANO’ DE KERANLOUAN EB CIOFFI GIULIANO BATTERIA N. 5 - GIUDICE FRANCESCO BONASERA 1° CAC XERES DELLE TERRE ALLIANE B.I. SCEVI MASSIMO BATTERIA N. 6 - GIUDICE MARIO BANDA 1° ECC. MARTINO DELL’ANGELO DEL SUMANO B.I. SACCO EDOARDO SPECIALE KURZHAAR - DOMENICA 30 AGOSTO 2009 BATTERIA N. 1 - GIUDICE FRANCESCO STORTO 1° ECC. FULL KR GATTI GERMANO RISULTATI OAKS PROVA CONTINENTALI - VENERDI’ 28 AGOSTO 2009 - OAKS BATTERIA N. 1 - GIUDICE ANGELO BONACINA 1° M.B. SILA EB CRESTI FRANCO BATTERIA N. B - GIUDICE FRANCESCO BONASERA 1° ECC. LILLI EB COMASCHI ETTORE QUAL. BATTERIA 1° CAC BATTERIA 1° ECC. BATTERIA 1° CAC

PROVA INGLESI - DOMENICA 30 AGOSTO 2009 BATTERIA N. 1 - GIUDICE A. BONACINA / P.G. PIGNATARO 1° ECC RENZO DELL’APPARIZIONE ST BIGGI RICCARDO 2° ECC GURU ST VALSECCHI CARLO BATTERIA N. 2 - GIUDICE UMBERTO CARESI 1° ECC ZENO DE LAMBRINIE ST FERRARI RENATA BATTERIA N. 3 - GIUDICE DANILO SASSARINI 1° CAC BANG DEL BANG PT DATTRINO FRANCO PROVA CONTINENTALI - LUNEDI 31 AGOSTO 2009 BATTERIA N. 1 - GIUDICE PIETRO GIUSEPPE PIGNATARO 1° CAC FAST PT DAMONTE PAOLO 2° ECC KAFIR ST GERBI RENZO BATTERIA N. 2 - GIUDICE UMBERTO CAROSI 1° ECC RIKI DEI FELINI ST VALSECCHI STELLA 2° ECC CANDY DEL MARTINETTO ST ARNEODO MARGHERITA BATTERIA N. 3 - GIUDICE DANILO SASSARINI 1° ECC SKIPP ST BORGOGNO GIORGIO BATTERIA N. 4 - GIUDICE A. BONACINA/M. BANDA 1° ECC CHARLOT PT VIGLIETTI GIUSEPPE

CONDUTTORE COSENTINO DE LUCIA SANTARSIERO CIGALA MANCINI COSENTINO COSENTINO PEZZULLI PEZZULLI REBASCHIO DE LUCIA GATTI

CRESTI COSENTINO

BIGGI VALSECCHI MEAZZA FERRARI FERRARI FERRARI VALSECCHI S. SANTARSIERO BORGOGNO VIGLIETTI

Il “Mondolè” la montagna delle Valli Cuneesi preferita dagli sciatori liguri, ha visto ancora una volta svolgersi le prove di caccia pratica organizzate dal Gruppo Cinofilo Monregalese “Amici di Solaro”; infatti sono quasi vent’anni che queste prove si svolgono, nell’ultima settimana di agosto, sui terreni della Azienda Faunistica Mondolè: era il 20 agosto 1990 quando si svolse la prima prova giudicata da Aurelio Garelli e dal Prof. Gian Ernesto Milanaccio. Quest’anno invece, dal 28 al 31 agosto con il riconoscimento di zona doc, sono state sei le batterie per i Continentali, quattro per gli Inglesi e due per la prova speciale Kurzhaar. “Prato Nevoso, Balma, Artesina, Pian dei Gorghi, Gavo, Stalle” sono i nomi delle zone ormai conosciute e apprezzate dai concorrenti che da anni partecipano numerosi a queste gare aiutati dallo splendido panorama delle montagne alpine; scenari incantevoli anche se molto selettivi resi ancora più complicati dalla pioggia del terzo giorno. Cani validi e ben presentati, selvaggina di prim’ordine, con starne nervose dal comportamento scaltro, che s’involavano sempre a giusta distanza dai cani mettendoli a dura prova e portandoli molte volte all’errore. Di conseguenza purtroppo pochi i cani in classifica cui però va il maggior merito, in particolare ai soggetti che si sono aggiudicati il CAC.: per le razze continentali gli Epagneul Breton “Rubinjho”di Giovanni La Placa, “Lilli” di Cosentino e “Varen” di Pezzulli, e il Bracco Italiano “Xeres delle Terre Aliane” condotto da Rebaschio; per le razze Inglesi i Pointer “Bang del Bang” di Franco Dattrino e “Fast “ di Paolo Damonte entrambi condotti da Giuliano Ferrari; degna di nota anche la prestazione di “Full” il Kurzhaar condotto da Germano Gatti vincitore della prova speciale. Sono state prove dall’aspetto tecnico importante con una bella giuria composta dai signori Mario Banda, Angelo Bonacina, Francesco Storto, Pietro Giuseppe Pigna­ taro, Giovanni Carosi, Francesco Buona­ sera, Danilo Sassarini, svoltesi sotto il controllo del Delegato Enci sig. Bruno Bella. Un riconoscimento va senz’altro anche allo staff del Gruppo Cinofilo Monregalese coordinato dal presidente Franco Falcetti e ad Andreino Deninotti responsabile dell’Azienda Faunistica “Mondolè”. Tiziana Falcetti

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Grandi risultati nelle prove in Calabria

La Sila laurea i fuoriclasse

Il tradizionale incontro rilancia una zona per autentici cani da sport Ultimo weekend di agosto,appuntamento abituale ed importante per la cinofilia del sud e della Calabria. Tre giorni di verifiche funzionali per i cani da ferma continentali ed inglesi, sui validissimi terreni della SILA GRECA. Manifestazione organizzata dalla Delegazione Calabria del Club Italiano Epagneul breton, in collaborazione con la neo associazione socio culturale locale “Natura, Cinofilia, Caccia ed Ambiente” e la Delegazione ENCI del Gruppo Cinofilo Rendese. La presenza di starne scaltre e diffidenti; ottima, oseremmo dire eccessiva presenza di quaglie selvatiche che hanno offerto tante possibilità di incontro, ma spesso anche di intempestivi “scontri”, per i circa cento soggetti che, suddivisi in otto batterie tra mattino e pomeriggio, hanno corso quotidianamente . Giamberga è un luogo suggestivo, autentico; chiunque la conosce può testimoniarlo. ENCI degnamente rappresentato da un fattivo ed esigente Delegato nella persona di Antonino Genco.

King di Cortesi

Segreteria affidat a Loria. Giudici esperti Andrea Adigrat, Florindo Aquino, Giovanni Capone, Giovanni De Noia e Gino Migliaccio. Tanti i soggetti nella nota del concorso, molti distintisi con la massima qualifica. Inglesi, magnifici e spettacolari corridori; “divoratori di terreno”ma spesso senza incontro o, ancor peggio sfortunati protagonisti di sorpassi, ma purtroppo anche di sfrulli e trascuri: questo frequente

RIEPILOGO CLASSIFICHE E QUALIFICHE PROVE DEL 28, 29 e 30 AGOSTO 2009 CONTINENTALI C.A.C. 28 AGOSTO 2009 Batteria Giuria Classifica Qualifica Nome del cane Razza Conduttore 1 CAPONE 1° CAC FUMO E.B. LAPI 5 AQUINO 1° ECC KING E.B. CORTESI 29 AGOSTO 2009 1 AQUINO 1° ECC CONTROVENTO DI SAN JACOPO E.B. BIANUCCI 2° ECC ASTRA DI SAN TOMMASO E.B. LAPI 3° ECC MARK E.B. LAPI 2 CAPONE 1° CAC QUIRI DI PONTICINO E.B. BOSCHI 2° ECC/1R/CAC RED E.B. BOSCHI 3° ECC/2R/ CAC DOLLY E.B. BOSCHI ECC ARA E.B. BOSCHI ECC BIRI’ E.B. BOSCHI 3 DE NOIA 1° ECC CLIFF DI SAN DEMETRIO E.B. SCARPINATI 2° M.B. BUFFON DEL LIMONCELLO B.F. SCARPINATI 5 ADIGRAT 1° CAC KING E.B. CORTESI 2° ECC GEK E.B CORTESI 30 AGOSTO 2009 Batteria Giuria Classifica Qualifica Nome del cane Razza Conduttore 1 ADIGRAT 1° CAC GIOSY DEL CECCHETTO E.B. LAPI 2° ECC MARK E.B. LAPI 3 CAPONE 1° M.B. MILO E.B. SIRAGUSA 2° M.B. ROMA E.B. SCARPINATI 4 DE NOIA 1° M.B. CROLL E.B. ALGIERI 2° M.B. ODD E.B. ALGIERI 1° CAC KING E.B. CORTESI 5 MIGLIACCIO 2° R/ CAC PRADELLINENSIS NORA K. MISITI RIEPILOGO CLASSIFICHE E QUALIFICHE PROVE DEL 28, 29 e 30 AGOSTO 2009 INGLESI C.A.C. 28 AGOSTO 2009 Batteria Giuria Classifica Qualifica Nome del cane Razza Conduttore 1 DE NOIA 1° ECC NADIR DI FRESCURA S.I. FURIATI 2° ECC OSCAR DEL MEGGIO PT CUCCARESE 29 AGOSTO 2009 1 MIGLIACCIO 1° M.B. TOM S.I. MEGNA 2 DE NOIA 1° ECC ELIFABIOS BORG PT CRITELLI 2° M.B. PABLO S.I. CRITELLI 30 AGOSTO 2009 1 CAPONE 1° CAC OSCAR DEL MEGGIO PT CUCCARESE 2° R/CAC NADIR DI FRASCURA S.I. FURIATI 3° ECC LISO S.I. CUCCARESE 3 AQUINO 1° ECC TIEPOLO DELL’AD MONTES S.I. NOCITI 2° ECC ELACENSIS RUJ SILVA PT MADIA 3° ECC CARONTE S.I. BASILE

evento è stato sottolineato durante le circostanziate, pertinenti, relazioni della giuria . Per quanto concerne i Continentali: Bravo Cortesi, vero gentiluomo, cortese nel nome e nei fatti, bravo il suo epagneul breton KING; per lui, in tre giorni altrettante certificazioni. Questa la descrizione del turno di KING nel primo giorno: “Parte concentrato e determinato evidenziando mestiere e mentalità; la cerca è svolta con metodo ed ordine, belle aperture in terreno aperto; ispeziona con raziocinio ed attenzione angoli utili bordeggiando ove necessario . Buono il galoppo ed il portamento, tipici atteggiamenti di razza. Ferma in stile isolata che conclude con correttezza al frullo ed allo sparo, ben condotto”. Abituale negli ottimi risultati, a conferma di professionalità, il silenzioso Lapi, gradito e due CAC uno per FUMO, l’altro per GIOSY DEL CECCHETTO Per il turno di Fumo il giudice scrive: “Impegno, cerca avida e continua, azione tesa; dimostra esperienza di caccia esprimendosi ai massimi livelli e nella piena nota del concorso; andatura di galoppo rapido, raccolto e con bel portamento di testa. In ristoppia Ferma in stile aggiudicandosi un punto su quaglia selvatica che conclude correttamente dopo lunga e fluida guidata, soggetto ben collegato”. Bene anche Stefano Boschi che ha presentato dei giovani puledri degni di nota, ottimi interpreti delle prove; fra questi un CAC per QUIRI’ DI PONTICINO. Sabato ECC a CLIFF E.B. e M.B. a BUFFON DEL LIMONCELLO bracco Francese di Scarpinati. Buone le prestazioni degli Epagneul breton del Cosentino Angelo Algieri, e dei Kurzhaar di Raffaele Misiti Per quanto riguarda gli Inglesi: CAC per OSCAR DEL MEGGIO, giovane pointer di proprietà di Poggi e condotto da Mimmo Cuccarese. La relazione del giudice relativamente al turno di Oscar: “azione avida, ottimo l’impegno, cerca adattata alla natura del terreno con belle aperture a destra ed a sinistra; Galoppo allungato con ottimo portamento di testa. Un punto in stile concluso corretto al frullo ed allo sparo. Rilanciato migliora ulteriormente la prestazione e Finisce in crescendo”. Nella stessa batteria giudicata da Capone la R/CAC a NADIR DI FRESCURA S.I. condotto dal bravo e veterano Furiati. Sabato ancora un Primo ECC per Critelli con il non più giovane ma ancora indomito ELIFABIOS BORG Pointer inglese. Primo di batteria invece con qualifica di MB anche il SETTER INGLESE TOM del crotonese Megna . Primo ECC nella batteria giudicata da Aquino per TIEPOLO DELL’ADMONTES S.I. condotto da Antonio Nocito, nella stessa batteria ECC a Caronte del Cosentino Basile. Per Tiepolo la relazione recita: “Soggetto che ben interpreta la nota della caccia, subito ben messo sul terreno si esprime con cerca adattata, buono il movimento ed il portamento. A margine di sporco avverte, risale, fila e ferma con buona espressione. Conclude corretto al frullo ed allo sparo”. Eugenio De Marco invece, il Sabato ha sciupato con il suo VICAGIU’S ATTILA una buona qualifica: lo ha tradito una licenza di troppo, un cosiddetto “errore di gioventù”. Buone prestazioni ma purtroppo sfortunati i bravi allievi presentati da Arfelli. Pietro Garro Presidente Delegazione CIEB CALABRIA

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Successo del Trofeo a Fibbiana di Empoli

Omaggio dei Setter a Remo Tempestini Affreschi di capitoli cinofili, episodi-aneddoti, andati purtroppo indietro, ma che provando a spolverare i particolari, ecco stagliarsi una figura di cartello così tanto amata e molto spesso fare da argomento, nel dire di cinofila e più ancora nel discorrere di setter. Lui, Remo Tempestini, il “nostro Bozzolo”. Un personaggio per davvero, un maestro in fatto di addestramento cani, setter i preferiti. Tanti i ricordi di quell’ di arte e altrettanti i suoi dire ai nuovi capitoli di cinofilia e contorni di personaggi, che aveva avuto modo d’incrociare negli ultimi tempi che stette tra noi e prima di andare avanti. Tanti risvolti urticanti del suo carattere a difesa di quel fare Cinofilia con lettera maiuscola! Così quel sabato 25 di luglio, a Fibbiana di Empoli, quella dinamica e fattiva delegazione Sis., come già gli anni scorsi, ha voluto da par suo e con grande sentimento, commemorare Remo, un suo socio, con una speciale setter. Meglio dire a ricordarlo, che significa vivere le cose più care e che si vuol conservare la memoria. Fin troppo circoscritto quel rivestire le tenerezze delle rimembranze, patti di memoria transatti senza accomodamenti, per richiami ad altra speciale setter. Più che sdoppiando le abitudine dei numeri delle scorse edizioni di detto Trofeo. Intrecci di delusioni a scuotere passione e fiducia dei cinofili di Fibbiana, nessun contesto anche perché di questi tempi non serve. Qualche critica può anche fare bene. Dall’incirca dei 130 setter delle scorse ricorrenze, ai poco più di sessanta che hanno marcato presenza quest’anno. I più fedeli amici e conoscenti del “nostro” Bozzolo, divisi in quattro batterie, puntare su quella campagna Toscana, fin troppo riarsa, ma dalla buona presenza di selvatici. Così a raccolta, quei setterman, mettendo in opera la ricetta migliore e senza critiche: “tra il quotidiano essere e il quotidiano volere…” Che c’entra se erano un pò pochi, non tenevano il più minimo sussiego, ma tanta voglia di fare soltanto cinofilia. Appuntamenti in quelle care e famigliari contrade contadine ai setter per recitare le loro chanson de geste, mezzi e qualità permettendo. Covatele di fagianotti quasi sempre a ridosso di ombre benefiche, qualche vecchio isolato a margine di prode e palei e attenti al chi va là. Terreni non sempre facili da rilevare squisitezze stilistiche, più consoni a far risaltare funzioni di venatorietà. A ribadire in primo piano: il setter nel suo galoppo, dovrebbe sempre essere una potenza intrisa di armonia, senza schivare i riflettori delle realtà dell’ausiliare da caccia. Personali opinioni e sereni pensieri d’un giu-

dice antico, che probabilmente faranno sorridere i tanti “giovani saputi”, convinti loro, di essere “gli scopritori della chiave per possedere il futuro”. Al tirar di conto, si sono qualificati sei setter con la eccellenza e uno con Cqn.Senz’altro il “Bozzolo”, eterno ragazzo privo di fronzoli, da vero figlio di Toscana, che sapeva così bene distinguere gli amici dai “fagotti”, dopo aver letto queste modeste note, ci manderà un salutone, ai bravi organizzatori, ai fedeli partecipanti, e noi che ci rendeva orgogliosi della sua amicizia. Pisa, 20 agosto 2009 Gian Carlo Trivellato Classifiche Batt.1 1°Ecc. Gnicche 2°Ecc. Mailo Batt.2 1°Ecc. Elvis 2°Ecc. Chira Batt.4 1°Ecc. Lena 2°Ecc. Pittino

Ghinassi Mori Meoni Gualdieri Gallerini Lippi

Al di là d’un fitto calendario di appuntamenti che ogni estate, i vari gruppi cinofili mettono per così dire in cantiere, vi sono però e per tantissime ragioni le prove “capofila”, come a fare da guida. Occasioni imperdibili, per testimonianze di tanti appassionati cinofili, specie di eredità che da più edizioni hanno trovato crescenti consensi. Affezioni,atmosfere, armonie, ma anche tanta linfa zootecnica per le razze da ferma. Non si vorrebbe dire, che qualcuna di queste prove, se pure ricca di tradizioni passate, staglia anno dopo anno sfumature di tramonto, tremolii di agonie crepuscolari. Delle vere e intriganti realtà, come certi ripopolamenti accusino forte recessione nella presenza dei selvatici. Ma tutto vero e che abbiamo constatato. Comunque sia e senza sottointesi, nel tour delle prove estive toscane, motivi e numeri per rendere felice il comparto cani da ferma, vi sono sempre le eccellenze e le realtà bene a portata. Certamente a chi: per mezzi, qualità e anche fortuna, lo merita. Pensieri sereni d’accordo, ma anche vagabondi, da questa solatia spiaggia tirrenica dalla quale un giudice antico batte queste note. Le onorate fatiche di tanti uomini appassionati ed entusiasti, pronti ogni estate e senza nessun ego, sapienti nel loro fare di quei loro impegni organizzativi. Con un solo interesse: fare bene, affinché cani e conduttori trovino la conferma che solo i sogni possono essere veri. Contadini toschi, ricchi della filosofia di vita e magari a

ripeterci il caro Papini: “Date pan raffermo piuttosto che fagiolate senza garbo né condimento”. Brevi sintesi delle prove che eravamo presenti e sempre con cuore compiaciuto. FASCINO DELLA MAREMMA La prima serie delle prove di Maremma. Vi sarà una seconda tornata. Nessun dubbio che anche queste rassegne avrebbero confermato simboli e realtà, nelle eccellenze delle tradizioni. E poi conosciamo le capacità del ben fare cinofilia di registi, operatori e comparse del Gruppo Cinofilo Grossetano, un’aristocrazia che trova sempre la pena e l’interesse di porre in atto cicli di prove utili, al servigio con i logici particolari per chi vi partecipa. Concorsi maremmani, dentro incanti d’un paesaggio che amiamo moltissimo per la sua asprezza e fascino, che ci ha “ piacevolmente contagiati da quello strano morbo… che prende il nome di… Mal di… Maremma!”. Assieme a noi, tante vecchie “volpi”, ma anche qualche faccia nuova a quelli appuntamenti estivi. Tanti gli spazi, i recuperi eventuali di realtà cinotecniche, anche perché i contorni diversi sono solo delle scommesse. Nelle razze continentali i soggetti di: A. Nobile, di L. Ticciati, di G.Lapi, dei Selmi, i “Notte di S. Lorenzo” e qualche altro, a marcare il totalizzatore delle qualifiche. Negli inglesi, podi in evidenza per gli allievi di: A.Nuziata, dei Pianeggiani, dei Conti, dei Meoni, dei Bellandi e Calastri, dello Zagni e del Tognetti e altri. Tutti assieme a sfidare la crudeltà di questa infuocata estate, sulle piagge e poggi di Sasso d’Ombrone, Porrona, Cornacchiaio e altre località “ereditate” dai vecchi Etruschi. Quintali di soddisfazioni per quelli operatori delle prove di Maremma, i vari: Isidori, Evangelisti, la Renata, il Baricci, il Mancineschi, Rollando e Giancarlo, con la regia di Betty Buccalossi. Più o meno il solito collage di immagini e paesaggi, altre conferme della nota movida cinofila, che sono le Estive Toscane. Sovigliana divenuta come un passaggio d’obbligo, dentro un corollario di verità di “giostre” cinofile, gestite con l’efficacia straordinaria nel loro modo di essere. Nomi? sarebbe un lungo refrain, per intenderci quelli soliti, rispondendo alla regia del “Francesco nazionale” e di M.Curatolo, rielaborando repertori già elaborati e strutturati dal Carlo Peti. D’altronde, tutti i puntini sopra tutti gli i, per raccontare di questa tappa “con facilità feconda” impressioni e umori. Qualche logica tensione per certe zone, non proprio all’eccellenza per presenza di selvatici, accompagnate da un valzer di ipotesi. Che poi alla fine e come sempre, parlano le percentuali delle qualifiche. All’incirca 260 cani presenti, così pure tanti bei turni, che dentro quelle speciali cornici, hanno pittato quadri d’autore. Gian Carlo Trivellato

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i nostri

Cani

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Anno 55 num. novembre 2009

Sui monti Sibillini un esperimento pilota con i cani da ferma

La conquista del parco Avviato il primo censimento di stanziale mentre si esplora la possibilità di prove classiche con inglesi e continentali. Quali sono le caratteristiche necessarie per gli ausiliari

Cambiano gli uomini, le religioni e le culture, compresa anche quella dell’ambientalismo immobilista dei decenni passati. E così una delle aree protette più importanti d’Italia, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini del Presidente Massimo Marcaccio, ha dato vita, in collaborazione con l’Università di Camerino, ai censimenti sulla coturnice e sulla starna con l’ausilio dei cani da ferma all’interno dei propri confini. Per settimane le guide e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno accompagnato alcuni cacciatoricinofili scelti, grandi appassionati di questi due selvatici, alla ricerca delle brigate laddove, in primavera, gli studiosi avevano rilevato al canto la presenza di galli e coppie. Al di là dei risultati in termini numerici, non ancora disponibili in quanto il progetto non è ancora stato completato, sugli scudi sale la lungimiranza di un Parco Nazionale che, fra i primi in Italia se non addirittura battistrada, ha chiesto la collaborazione dei cacciatori con cane da ferma

per contare alcune specie animali, una delle quali – la coturnice – dovrebbe essere il vero simbolo di tutte le aree protette degli Appennini. Per quanto riguarda le operazioni tecniche di censimento, va da sé che questa procedura non può essere svolta come si trattasse di una normale battuta di caccia oppure di un turno in prova di grande cerca, classica o caccia a starne. Gli operatori-cinofili devono attenersi alle indicazioni del tecnico faunistico dell’Università, che li guida lungo percorsi tracciati in precedenza sulla base dei rilevamenti primaverili. Inoltre, l’uscita non può durare più di un determinato periodo di tempo, generalmente due ore per le starne in pianura e collina e cinque ore per le coturnici in montagna. Pertanto, il cane “da censimento” deve possedere ottimo fondo, tenacia ed un eccezionale senso del collegamento, in maniera tale da coprire anche grandi spazi pur rimanendo costantemente a disposizione del conduttore e delle decisioni del

tecnico-guida. Sotto questo aspetto, per caratteristiche di conformazione dei terreni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si stanno contraddistinguendo in maniera particolare i setter inglesi e i pointer per quel che riguarda le razze inglesi, mentre fra i continentali sono i kurzhaar a fare la parte del leone. Se le vette di Monte Vettore e Monte Patino hanno esaltato le doti dei galoppatori, rievocando alla memoria dei cinofili scene datate venti anni fa, quando l’apertura alla coturnice era la vera apertura anche in Umbria, i terreni spezzati del Piano di Santa Scolastica (Norcia) hanno premiato la sagacia e il senso del selvatico dei kurzhaar, che con la loro cerca più ristretta sono andati a punto anche durante giornate non particolarmente favorevoli sotto l’aspetto olfattivo. Numerose anche le quaglie trovate dagli ausiliari, oltre alle lepri e ai tantissimi fagiani, che ormai sono diventati dei veri e propri infestanti. Addirittura uno di questi animali è stato fermato e poi involato vicino a Castelluccio di Norcia, intorno ai 1450 metri di altitudine… I censimenti nel Parco dei Sibillini sono stati, in ogni caso, un’esperienza da ripetere, con l’auspicio che possa trattarsi di un primo, importante passo verso il traguardo della collaborazione reale e continua fra cacciatori-cinofili e ambientalisti, per il bene stesso delle aree protette e delle specie oggetto di censimento. Inoltre, è di pochi giorni fa la notizia che il Presidente del Parco Nazionale Massimo Marcaccio si è detto “disponibile” ad incontrarsi e confrontarsi con il Consigliere di Presidenza Nazionale della Federazione Italiana della Caccia Massimo Buconi, per discutere della possibilità di ripristinare uno degli appuntamenti più sentiti in assoluto dalla cinofilia italiana ed europea: le classiche a quaglie sul Pian Grande di Castelluccio di Norcia. Daniele Ubaldi

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Per essere inseriti nella rubrica occorre aver conseguito questi risultati: Inviare a redazione@enci.it

ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI Best in show: 1°, 2°, 3° classificato Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI DI RAZZA 1°, 2° miglior maschio, miglior femmina, migliore di razza

A partire dal numero di dicembre 2009 verranno pubblicati solo i risultati ottenuti dopo il 30 giugno 2009

WILLOBY DELLA VANISELLA Siberian Husky 4 Summernight Dog Dhow di Split (HR) dal 23 al 26/7/2009 23: 3° Classificato del Best in Show Giudice: Carlos Renau (E)

24: 2° classificato del gruppo 5 Giudice: A. Kazmierski(PL)

successi

25: 3° classificato del gruppo 5

DARKPRIMROSE DEGLI ANTICHI MULINI Bovaro del Bernese Expo di Wels (A) del 21/8/2009 1° classificato del BIS Veterani Giudice: O.Schimpf (A) Allevatore: Laura Bernetti Proprietario: Alberto Pietrini

Giudice: S. Kralic (HR)

26: 3° classificato del gruppo 5 Giudice: B. Novak (SLO) All. e Prop: All. della Vanisella

BEATA DI CASA MAINARDI Bassotto nano Expo di Trbovlje (SLO) del 30/8/2009 1° classificato del gruppo 4 Giudice: Zelika fon Zidar (SLO) Proprietario: Annalisa Nicolini

TIRAMISU BLACKBERRY AND COFFE Bassotto kaninchen Expo di Trbovlje (SLO) del 30/8/2009 1° classificati BIS Juniores Giudice: Silvie Desserne (F) Proprietario: Annalisa Nicolini

ZEUDI DELLA BAIA AZZURRA Alano tigrato Raduno di Steinbach (D) del 2/8/2009 1° classificato del Best in Show Giudici: R. Förtsch (D) R.Choisy (F)

Clubshow Kydd Sprendlingen (D) del06/9/2009 1° Classificato del Best in Show Giudici: G. Bezzecchi - K. LeMare (GB) All. e Prop: Patrizio Donati

VELVETY I WANT IT ALL Bedlington Terrier Expo di Portorose 7/6/2009 2° classificato del gruppo 3 Giudice: Gitty Schwab

Expo di Wels 21/8/2009 3° classificato del gruppo 3 Giudice: Gitty Schwab

Expo di Wels - Centennial Winner 23/8/2009 1° classificato del 3 gruppo Giudice: Milivoje Urosevic Allevatore: Lise Lotte Nilsson Proprietario: Gemmari Annalisa 50

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i successi all’estero VALDEZ DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Clubshow Kydd Sprendlingen (D) del06/9/2009 2° classificato del Best in Show Giudici: G. Bezzecchi K. LeMare (GB) All. e Prop: Patrizio Donati

ZITA DELLA BAIA AZZURRA Alano nero Campionato di Club Svizzero Wohlen 16/8/2009 1° classificato del Best in Show Giudici: M. Krinke (CZ), M. B. Croft (GB),M. Hiltbrunner (CH), C. Kure (CH) All. e Prop: Donati Patrizio

CUNNINGS CINDERELLA Welsh Terrier Championnat de France Parigi del 13-14/6/2009 BOB Giudice: M. Michel Gauvrit (FR) All. e Prop: Giuseppe Avveduti

CUNNINGS BIG BAD WOLF Welsh Terrier Championnat de France Parigi del 13-14/6/2009 CACS - CACIB Giudice: M. Michel Gauvrit (FR) All. e Prop: Giuseppe Avveduti

TIGIDIT ANACAMPSEROS Podenco ibicenco p/d Expo: Nationale d'Elevage du SLAG 18/7/2009 BOB Giudice: Christian LENEUF (F) All. e Prop: Alberto Rossi

HELEN HOFF TRIUMPH Zwergpinscher PSK KSA Bodensee di Messkirch-Heudorf (D) del 5/9/2009 1° classificato del Best in Show Giudice: Ernst Theisen (D)

PSK KSA Bodensee di Messkirch-Heudorf (D) del 6/9/2009 1° classificato del Best in Show Giudice: Hans-Karl Schneider (D) Allevatore: E.V. Selezneva Proprietario: Allev. del Piervez

VADO RECUPERO E TORNO GIACOMINO Cocker Spaniel Inglese Expo di Salzsburg (A) del16/5/2009 3° classificato del Gruppo 8 Giudice Henny Kapetijn (D) All. e Prop: Liana Pacco 51

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i successi all’estero GREEN DRAGON ALBUS Bulmastiff Expo di Nesbyen (N) del 3/8/2009 2° classificato del gruppo 2 Giudice: Kurt Nilsson All. e Prop: all. Geern Dragon

NIKKIRYU DELLE BIANCHE VALLATE Akita Expo di Portoroz (SLO) del 6/6/2009 2° classificato al Best in Show Giudice: Hans Muller Allevatore: Allev. delle Bianche Vallate Proprietario: Casa Rey

OLIVERDACHS DEL WANHELSING Bassotto nano Championnat de France Paris 13-14/6/2009 3° classificato gruppo 4 Giudice: De France

Expo di Macon (FR) 5-6/9/2009 3 classificato gruppo 4 Giudice: Francoise Lemoine Allevatore: Friggione Francesca Friggione Proprietaria: Ortensia Jaci

DIORISSIMA DEL CONTEVERDE Bassotto nano Expo di San Marino del 14/6/2009 2°classificato del gruppo 4 Giudice: G. Bauchal Proprietario: Pellegrino Ievolella Allevatore: Allev.del Conteverde

ALBUFERA Galgo espanol expo: Nationale d'Elevage du SLAG 18/7/2009 3° classificato del Best in Show Giudice: Christian LENEUF (F) All. e Prop: Elisa Boscolo Pelo

CSILLAGKOZI CHECK-MATE Bassotto p/d Expo di Portoroz del 6/6/2009 1° classificato del gruppo 4 Giudice: Gitty Schwab

Expo di Portoroz del 7/6/2009 1° classificato del gruppo 4 Giudice: Zelijko Gajic: Allevatore: Daboczi Hunor Proprietario: Allev. del Conteverde

VALKIRIA DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Eu. DDC ŠÍKL V MLÝN (Rep. Ceca) del 23/8/2009 1° classificato del Best in Show Giudici: L. v.d. VIJVER - NL H. FISCHBACH - D D. GATTEGNO - F M.J. LABROUSSE - F J. G. ABAD - E D. SUDEIKEINÉ - LT All. e Prop: Patrizio Donati 52

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i successi all’estero ARIS DELLA RENARD GRIS Wolfspitz Expo di Wieselburg (A) 2° classificato del gruppo 5 Giudice: Steffi Kirschbichler (A) Proprietario: Fortunata Guglielmino Allevatore: Laura Monfreda

VANARA SHAMAN Terrier nero russo Expo di Salzburg (A) del 17/5/2009 1° classificato del gruppo 2 Giudice: J. S. Fernandez (E) All. e Prop: A. Zocca - A. Ghibaudo

CAMPARI SODA DEL CONTEVERDE Bassotto standard Expo di Portoroz del 6/6/2009 2° classificato del gruppo 4 Giudice: Gitty Schwab Allevatore: Allev.del Conteverde Proprietario: Claudio Di Mola

MANUSIA'S HONEY Kooikerhondje Clubmatch Wangen an der Aare (CH) del 13/9/2009 CAC Miglior femmina ILESSAR Saluki Raduno Swisscombitrophy di Lotzwil (CH) del 29/8/2009 Miglior maschio Giudice: Iren Naarits (Estonia)

Raduno Saluki CAC-Show BOB

Giudice: Magnus Hagstedt (S) Proprietario: Anna Mitolo

Giudice: A. L. Buvik (N) P roprietario: Fulvio Cobaldi Allevatore: Bogers Embrechts

ZEUS OLIMPO NERO DI CAMBIANO Pastore scozzese British Sheepdog Club of Greece Specialty di Avalona, Attiki (GR) del 20/9/2009 1° classificato del Best in Show Giudice: M.M. Dekaristou (GR) Allevatore: M. T. Garabelli Proprietario: Maria Xireas

WONDERFUL KARMA DI CAMBIANO Pastore scozzese British Sheepdog Club of Greece Specialty Di Avalona, Attiki (GR) del 20/9/2009 BOS Allevatore: M. T. Garabelli Proprietario: Maria Xireas 53

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DOGO ARGENTINO CLUB ITALIA

RADUNO DI MASSENZATICO (RE) 14 GIUGNO 2009 SOGGETTI A CATALOGO 77 GIUDICE VINCENZO DEL CARRO CAMPIONI MASCHI 1^ B.O.B. TRUENO DEL PICADERO All. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. DE RUGERIIS FABIO

BOB

club

LIBERA MASCHI 1^ CAC EL VALIENTE DIVINA FORTITUDO All. RICCI LUCA • Pro. SAVARESE PAOLO 2^ R/CAC FACON DEL PICADERO All. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. CARUBBI MATTEO 3^ THOR All. FANARA CAROLA • Pro. FANARA CAROLA INTERMEDIA MASCHI 1^ TRAICO DEL PICADERO All. DEL PICADERO • Pro. MIRCO CARPANESE GIOVANI MASCHI 1^ CORTEZ All. MANGIA LUIGI DOGO DEL BIANCO MANTO • Pro. DEBERNARDI STEFANO 2^ CALLISTO All. SAVARESE PAOLO • Pro. DOBROGEANU COSMIN ROBERT 3^ IAGO All. ALLEVAMENTO DEL PICADERO DI M. E F. PINELLI • Pro. MENARINI GABRIELE JUNIORES MASCHI 1^ DURANTEDEMONPUMA All. MANGIA LUIGI DEL DOGO DEL BIANCO MANTO • Pro. MEDICO GAETANO ALEX 2^ ETTORE All. SAVARESE PAOLO • Pro. PANEGALLI ALFREDO CUCCIOLONI MASCHI 1^ MIKA All. MENEGHIN ANGELO • Pro. CAMAIORA ANDREA 2^ FRANCESCO DEL LITORAL All. ALL.TO DEL LITORAL • Pro. ALL.TO DEL PICADERO 3^ MARCELLO DEL LITORAL All. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. ALL.TO DEL PICADERO CAMPIONI FEMMINE 1^ INTI DEL PICADERO All. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. MIRCO CARPANESE LIBERA FEMMINE 1^ CAC BOS VESTA DEI FALCHI BIANCHI All. ALLEVAMENTO DEI FALCHI BIANCHI •

Pro. MORANDA VINCENZO 2^ R/CAC LABAMBA DIVINA FORTITUDO All. LUCA RICCI • Pro. GRAZIOLI GIORGIO 3^ PENELOPE DEL PICADERO All. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. TILI FABRIZIO INTERMEDIA FEMMINNE 1^ SAFADA DEL PICADERO All. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. LEUZZI MUSCO GERARDO 2^ HILARY All. DAVOLI MASSIMILIANO • Pro. D’AMICO MARIA VITTORIA 3^ELETTRA FILIUS DEORUM All. ALL.TO FILIUS DEORUM • Pro. ALL.TO FILIUS DEORUM GIOVANI FEMMINE 1^ INDIA DEL PICADERO All. DEL PICADERO • Pro. LUONGO GIANLUCA 2^ NIEVE All. MARTIN FRANCESCO • Pro. WIBACKE EMMA 3^ EMBASSY All. GESMUNDO PAOLO • Pro. GESMUNDO PAOLO JUNIORES FEMMINE 1^ DULCE All. SAVARESE PAOLO • Pro. DOBROGEANU COSMIN ROBERT 2^ DIANA All. SAVARESE PAOLO • Pro. SAVARESE PAOLO CUCCIOLONI FEMMINE 1^BAIKAILPUMABIANCO 2^ BLANKAILPUMABIANCO All. LANZONE GIANNI • Pro. GUCCIONE DAVIDE 3^ STEFANIA DEL LITORAL All. ALL.TO DEL LITORAL • Pro. ALL.TO DEL PICADERO

DOGO ARGENTINO CLUB ITALIA presidenza c/o Studio Alter Ego Via Cavour 2/d 41049 SASSUOLO (MO) Mail presidenza@dogoargentinoclub.com Tel 335 7745211 fax 0536 882214

CLUB ITALIANO EPAGNEUL BRETON

RELAZIONI, QUALIFICA E CLASSIFICA PROVA A SELVATICO ABBATTUTO SPECIALE EPAGNEUL BRETON CONSELICE (Ravenna) 13 SETTEMBRE 2009 Giudice GIORGIO BELLOTTI

Miglior femmina Suff. L'impegno, il galoppo dovrebbe essere più rapido, portamento non sempre sopra la dorsale, cerca di poco metodo, termina senza alcuna occasione. (Non Qualificato) 5°) Mila cond. Bellosi M. Appena lanciato in campo di barbabietole ferma espressivo fagiano a lunga distanza, corretto al frullo e sparo, esegue un riporto perfetto a comando. Rilanciato, evidenzia avidità e continuità d'azione, portamento di testa corretto, galoppo legg. allungato, azione di caccia valida, bene in mano termina senza altre occasioni. ECC. 6°) Nanook A&N. Cond.Nedeljkovic . Si impegna ma con il proseguire del turno riduce l'azione e il conduttore lo ritira. (Eliminato) 7°) Naida cond. Bordini M. Molto impegno, azione di caccia molto valida si adatta molto bene al terreno, ancora nel minuto , in condizioni difficili e con vegetazione alta, investe fagiano, fatto continuare, evidenzia galoppo composto con ottimo portamento di testa, bene in mano, a fine turno in campo di barbabietole, ferma espressivo fagiano che risolve bene .Suff. Corretto allo sparo, riporta bene alla mano. ECC. 8°) Robin A6N cond. Nedeljkovic Si impegna, ma la cerca dovrebbe essere più ampia, il galoppo più energico, portamento di testa corretto, in campo di barbabietole investe fagiano. (Eliminato)

Miglior maschio e BOB coi giudici Pasqualetti e Poli

1°) Hido di Poggio S. Remo cond. Nedeljkovic Al. Bene nella nota, cerca ampia, galoppo energico e composto, ottimo il portamento di testa, azione avida e continua, bene in mano, in campo di barbabietole investe fagiano. (Eliminato) 2°) Ribot cond. Bellosi M. Azione impegnata, galoppo un poco radente, portamento di testa non sempre sopra la dorsale, investe fagiano. (Eliminato) 3°) India cond. Bagagli M. Cerca di poco metodo, trascura angoli ideali, portamento non sempre sopra la dorsale, dopo metà turno accusa il terreno difficile riducendo l'azione e trascura numerosi fagiani. (Eliminato) 4°) Vojvoda A&N. Cond. Nedeljkovic.

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i club 9°) Halias A & N cond. Nedeljkovic . Appena lanciato, in campo di medica ha difficoltà ad inquadrarsi, con il proseguire del turno non migliora, il conduttore lega. (Eliminato) 10°) Richard Vaghner A & N. cond. Nedeljkovic . Bene nella nota cerca ampia, galoppo composto ed energico, ottimo il portamento di testa, azione avida e continua, sempre nel vento, bene in mano, non incontra. Portato al richiamo, si riconferma, sparisce dal controllo visivo e da un piccolo boschetto si vede volare un fagiano, successivamente si vedono volare numerosi fagiani e il cane inseguire. (Eliminato).

CLUB ITALIANO EPAGNEUL BRETON C/O LAPI G. - VIA D.TECNICA 13 56024 PONTE A EGOLA Tel. 0571-499145 Fax. 0571-499586

SOCIETA' ITALIANA BASSET HOUND

Relazione del presidente al consiglio direttivo del 16 maggio 2009 Voglio preliminarmente ringraziare tutti coloro che mi hanno votato al direttivo e ai consiglieri eletti che hanno voluto che fossi io a rappresentare la Società investendomi della carica di Presidente, spero di non deludere nessuno, neanche quella minoranza che è di opinione diversa e che forse non ha gradito che fossi io a rappresentare la società per il prossimo triennio. Mi corre l’obbligo di far presente che in democrazia contano i numeri e che la maggioranza ha il diritto di governare e questo in qualsiasi consesso civico, ma ciò non deve permettere a chi governa di non rispettare le minoranze e di non tener conto delle loro opinioni. E’ questo lo spirito con cui ho intrapreso l’oneroso compito di Presidente, voglio essere il vero rappresentante della Società per cui mi aspetto il contributo da parte di tutti i soci ed in particolare da parte dei componenti del consiglio direttivo ai quali chiedo una maggiore collaborazione per il raggiungimento degli scopi e gli obiettivi del consesso che ci uniscono. Il mio principale obiettivo è quello di diffondere la conoscenza della razza basset hound e di tutelarne il miglioramento genetico attraverso lo studio e la raccolta dei dati sugli studi di progenie e la loro diffusione ai soci allevatori, istituendo anche un elenco dei soggetti riproduttori da pubblicare sul nostro sito. Altro obiettivo è quello di costituire un comitato tecnico composto da almeno sei persone fra cui due rappresentanti della società di razza, due esperti giudici e due allevatori di comprovata esperienza. Il compito di questo comitato è quello di essere di supporto a tutti i soci e non solo, attraverso lo studio e l’elaborazione di documenti tecnici che dovranno essere a disposizione di tutti gli allevatori della razza, ma anche ai giudici che esaminano i soggetti prodotti dai nostri allevatori. Lo scopo di tale attività è quella di fornire uno strumento utile a tutti ma soprattutto a tutelare i pregi di questa meravigliosa razza riducendo al minimo gli errori ed i difetti genetici legati alla scelta dei riproduttori, indirizzando gli allevatori provetti o neofiti verso una riproduzione accurata scegliendo il meglio di cui si dispone al momento e selezionando dei basset sempre più rispondenti allo standard di razza ma che rispondano anche ad un certo “tipo” che sia esso ben definito e patognomonico di una selezione di un’intera nazione evitando così di avere dei soggetti molto difformi fra di loro anche se rientrano ancora nello standard della razza. Non è inconsueto che nelle diverse esposizioni si incontrano soggetti con caratteristiche di “tipo” così diversi l’uno dall’altro e ultimamente non è neanche infrequente osservare dei soggetti che hanno perso la loro vera caratteristica di appartenenza di cane da caccia instancabile, agile inseguitore e di grande resi-

stenza (segugio tenace, di antico lignaggio…), si vedono soggetti nell’insieme molto flaccidi e che nel complesso mostrano segni di difficoltà nei movimenti con notevole affaticamento perdendo scioltezza del movimento che ne caratterizza la razza. Altra osservazione che mi permetto di fare è quella che si vedono sempre più soggetti molto differenti fra loro in relazione alla taglia e questo credo sia dettato dal fatto che nello standard non vi sia indicata una taglia di un eccellente basset, ma tale dato è piuttosto generico limitandolo all’altezza al garrese che va dai 33 ai 38 cm per cui tutti i soggetti che rientrano in tali misure sono da considerarsi rispondenti allo standard. Credo sia doveroso da parte della Società di razza fornire ogni utile elemento di studio per il miglioramento genetico delle popolazioni, la valorizzazione e l’incremento dell’utilizzo del basset hound, non a caso negli ultimi periodi soggetti della nostra amata razza, oramai poco utilizzati per lo scopo primario della caccia, stanno trovando ottimo impiego, dato proprio dal loro carattere “tranquillo, mai aggressivo nè timido, affettuoso…” nella pet-terapy . Bisognerebbe, inoltre, studiare altre forme di comunicazioni che possano sostenere e valorizzare la diffusione e la tutela della razza. Si citano ad esempio spot pubblicitari e/o di supporto a produttori di alimenti e prodotti per l’igiene e la pulizia, mediante l’utilizzo di soggetti rappresentativi e con l’approvazione della società di razza. Tali strumenti possono portare a vantaggi di ordine economico e di immagine con un notevole ritorno per gli allevatori, per le aziende produttrici e ovviamente anche per la società di razza che con il ricavato di una tale campagna pubblicitaria potrebbe utilizzare i proventi in ricerca e studi finalizzati alla razza. Credo che questi siano solo degli spunti per intraprendere tutti insieme un percorso che ci deve portare ad allargare sempre più gli orizzonti e far si che ci siano sempre più amanti di questa meravigliosa razza e che i vengano selezionati e prodotti soggetti che allevatori di altre nazioni ci devono “invidiare”. Sono fiducioso che sicuramente si metteranno da parte sterili polemiche, fra soci e non soli, che nulla hanno a che fare con la cinofilia vera e che ognuno di noi porti quel contributo necessario ed indispensabile per un confronto leale e finalizzato agli scopi dello statuto della società. Vorrei esprimere un ultimo pensiero in relazione alla modifica della proposta dello standard, credo che questa società si sia già abbondantemente espressa con l’elaborazione del documento di “commento allo standard” inviato poco più di un anno fa all’Ente Nazionale della Cinofilia e credo debba essere confermato così come elaborato. Ritengo sia necessario di attivare tutti i meccanismi per far si che altri interessi, per volontà di pochi, possano portare a modificare e cancellare con un colpo di spugna anni di sacrifici, spesi dai nostri allevatori, fatti di accurate scelte dei riproduttori e non solo, per selezionare soggetti rispondenti sempre più allo standard attuale della razza con le caratteristiche psicosomatiche dei soggetti attualmente in circolazione. Come società di razza propongo di far pervenire alla FCI, attraverso l’ENCI, un accorato appello a nome degli allevatori italiani di sostenere la non modifica dell’attuale standard. A motivazione e a ragione di quanto innanzi gli allevatori italiani sostengono che non vi sono sufficienti motivazioni ne tantomeno è stata raccolta idonea bibliografia che possa giustificare una scelta così drastica di modifica dello standard elaborando e proponendo un nuovo “soggetto” con caratteristiche morfologiche ben diverse dai soggetti attualmente allevati. Non si conoscono ufficialmente le motivazioni che hanno spinto il Kennel Club inglese a richiedere alla FCI la modifica dell’attuale standard, da quando si legge sui vari siti web, sembrerebbe essere stato motivato da stati di sofferenza dei soggetti attualmente selezionati, tali motivazioni non trovano riscontro

nella predominanza dei soggetti attualmente allevati in Italia. Per quanto innanzi e come società specializzata italiana esprimo il dissenso a nome di tutti gli allevatori ed amatori della razza a qualsiasi modifica si intende attuare senza giustificate e comprovate motivazioni. Il presidente Dr. Ludovico Abagnale A seguito dell'assemblea elettiva del 22 marzo 2009 tenutosi a Bologna e successiva riunione del consiglio direttivo tenutosi a Firenze il 18 aprile 2009 gli organi sociali della S.I.Bas, per il triennio 2009/201, risultano così composti: Consiglio Direttivo: PRESIDENTE: Dr. Ludovico Abagnale e-mail: presidente.sibas@gmail.com VICEPRESIDENTE: Cannas Vittorio SEGRETARIO: Prof.ssa Armida Cirillo email: segreteria.sibas@gmail.com CONSIGLIERI: Giorgio Crini Federico Sanguinetti Francesco Trentarossi Vanali Marco Dr. Luigi Nerilli consigliere di nomina ENCI SINDACI: Annarita Begnozzi Loredana Giorgi Alberta Roveri SINDACO SUPPLENTE: Carantini Rudi PROBIVIRI: Avv. Federico Guidoni Gina Venditti Piero Zanella PROBIVIRI SUPPL: Massimo Salvadori

SOCIETA' ITALIANA BASSET HOUND c/o Dr. Abagnale Ludovico via Casa Rustillo, 14 80057 SANT'ANTONIO ABATE (NA) rec. tel. 0818738620 - 3358165757

SOCIETÀ AMATORI BRACCO ITALIANO

Speciale Bracco Italiano Prova internazionale su selvaggina naturale Speciale Bracco Italiano prova internazionale su selvaggina naturale con C.A.C. - C.A.C.I.T. da noi organizzata in collaborazione con S.A.B.I. in data 29.07.09 in località San Clemente-Monterenzio (BO). Il terreno sul quale si è svolta la prova è denominata

Da sx a dx Ossi, Balducci, Attimonelli, Grecchi, Agostini, Turci, Zacco e Colombo Manfroni.

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i club A.F.V. Cà Domenicali che a detta dei sigg. Giudici vanta terreni e selvaggina di primissimo ordine e il cui proprietario Macaferri Dr. Antonio desidero ringraziare pubblicamente per la sportività dimostrata nel concederci i terreni per lo svolgimento della prova. Classifica Giuria: Grecchi Batteria N. 4 1° ECC. SULTAN di VILLA CARLA Proprietario NERVIANI Conduttore BOTTANI Giuria: Zacco Batteria N. 5 1° C.A.C.-C.A.C.I.T.-CESIRA Propr. Agostini Cond. Turci 2° R/ C.A.C.I.T.-CARBURO Propr. Agostini Cond. Turci Alberto Facendi

SOCIETA' AMATORI BRACCO ITALIANO VIA DOSSO 7 26856 MIRABELLO SENNA LODIGIANA Tel. 0377-801022 Fax. 0377-802234

SHAR PEI CLUB ITALIANO Il giorno 13 settembre 2009 si è svolto a Parma il Raduno annuale dello Shar Pei Club Italiano, c’è stata un’affluenza di ben 95 soggetti iscritti e con un giudice specialista di razza, allevatrice e presidente dello C.S.P.C.A Grace Fritz (USA). RADUNO SHAR PEI CLUB ITALIANO Parma 13 settembre 2009 Giudice Mrs GRACE FRITZ (USA) Soggetti iscritti 95 MASCHI. BABY: 1 P. – THAOS - All.re Maffei Cristina – Prop. Papi Dalila 2 P. - BLACK MUSCK ROCK & ROLL – All.re e Prop. All.to Black Musck di Vago Ambrogio 3 P. – AUGUSTO DEI FIGLI DI CESARE – All.re Perini Daniela – Prop. Perini c/o Ascione Antonio JUNIORES: 1 P. Miglior Juniores - NEO DELLA PAGODA BLU – All.re Penzo Cinzia – Prop. Falchi Elisa 2 P. – KING DEGLI ESCOLI – All.re Massetani Walter – Prop. D’Ambra Irene GIOVANI: 1 Ecc. – GOLDING QUESTION OF FAITH – All.re Buhovac Dejan – Prop. All.to I Dragoni Orientali di Bergagna I. 2 Ecc. - AMIR THE BIG DELICIOUS – All.re e Prop. Carrara Lucia 3 Ecc. – DESMOND DE L’ERE DU SCORPION – All.re Lemiere Yvette – Prop. Coujou Marie Claire INTERMEDIA: 1 R/CAC – CHANCJS GRU POWER OF LOVE – All.re Trettel Damiana – Prop. Lukschal Natascha 2 Ecc. - STONEY’S TRUE MARK OF THE LEAGUE – All.re Stoney Bonnie – Prop. All.to Mularoni’s House 3 MB - AXEL OF THE CREASE OF WISDOM – all.re Galetti Dino Fausto – Prop. Cantoni Giorgia LIBERA: 1 CAC – KHAMBALIQ TURCHESE – All.re Pizzamiglio Isabella – Prop. Pizzamiglio I. c/o Francione Lino 2 Ecc. – GOLDING IN THE LINE OF FIRE – All. re Buhovac Dejan – Prop. All.to I Dragoni Orientali di Bergagna I. 3 Ecc. R.LEE TICKET TO WALNUT PIE – All.re Pat Zimmel Roach – Prop. Fesus Laura CAMPIONI: 1 BOB KHAMBALIQ EDISON TZO WEN – All. re Pizzamiglio I. – Prop. Bargagliotti Alessandra 2 Ecc. – DAOSHAO KHAMBALIQ ONE TO WATCH – All.re M.Smirnova/Guy Dewilche –

Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio I. 3 Ecc. – LYON DEGLI ESCOLI – All.re Massetani Walter – Prop. Marson Elisa VETERANI: 1 Ecc. Miglior Veterano – KHAMBALIQ MARGEM TRUE STYLE – All.re Pizzamiglio/Wells – Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio I. FEMMINE BABY: 1 MP - Miglior Baby - BRIGET BLACK MUSCK – All.re Folwarska Aleksandra – Prop. All.to Black Musck di Vago Ambrogio 2 P – HONEY MOON I DRAGONI ORIENTALI– all.re Bergagna Iolanda – Prop. Modolo Raul 3 P - SHARON - All.re Maffei Cristina - prop. Carboni Salvatore JUNIORES: 1 P. – BABY ANGEL I DRAGONI ORIENTALI – All.re Bergagna Iolanda – Prop. Casartelli Cinzia 2 P. – KHAMBALIQ MAKE A WISH LULU’ – All. re e Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio Isabella GIOVANI: 1 Ecc. Miglior Giovane – CHANCJS GRU WONDERFUL LIFE – All.re e Prop. All.to Chancjs Gru di Trettel Damiana 2 Ecc. – LOVE IS IN THE AIR DEL PEODORO - All.re e Prop. All.to del Peodoro di Zaro Gabriella 3 Ecc. – LIEN DEL SETTIMO SIGILLO – All.re Galluccio Carmelina – Prop. Galluccio C. c/o Perini Daniela

INTERMEDIA: 1 CAC – FOUR ROSE DEL PEODORO – All.re Zaro Gabriella – Prop. All.to Of The Crease Of Wisdom di Galetti D.F. 2 Ecc. BLACK MUSCK LIKE RUMBA – All.re e Prop. All.to Black Musck di Vago Ambrogio 3 MB KHAMBALIQ SURPRISE - All.re Pizzamiglio Isabella - Prop. Bargagliotti Alessandra LIBERA: 1 Ecc. R/CAC – EXCLUSIVE EDITION DEL PEODORO – All.re Zaro Gabriella – Prop. Piatti Silvia 2 Ecc. CHANCJS GRU THEFINALCOUNTDOWN – All.re e Prop. All.to Chancjs Gru di Trettel Damiana 3 Ecc. SUCCES SHINA GIRL I DRAGONI ORIENTALI – All.re Sedlacek Nancy – Prop. All.to i Dragoni Orientali di Bergagna Iolanda CAMPIONI: 1 Ecc. BOS DEMETRA I DRAGONI ORIENTALI – All.re e Prop. All.to I Dragoni Orientali di Bergagna Iolanda 2 Ecc. – ULLA DE LA BAIE DES EMBRUNS – All.re Saut Delphine – Prop. Claveyrolas Jaques 3 Ecc. – TRINITOLUENE T.N.T. DEL PEODORO – All.re e Prop. All.to Del Peodoro di Zaro Gabriella VETERANI: 1 Ecc. – TEA – All.re e Prop. All.to Dandongpei 2 Ecc. – BEK-SHAN PU ANG – All.re Bernatova Blanka – Prop. All.to Of The Crease Of Wisdom di Galetti D.F. MIGLIOR COPPIA: 1 - TEO DEL SETTIMO SIGILLO - BEA DEL SETTIMO SIGILLO – Prop. Carrara Lucia 2 – KHAMBALIQ TURCHESE – EPIC’S AZZURRA – Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio I.

GRUPPO D’ALLEVAMENTO: ALLEVAMENTO DEL SETTIMO SIGILLO di Galluccio Carmelina

SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O BECHERONI-VIA DELLA BISCIA 153 35136 PADOVA Tel. 049-8716909 Fax. 049-3006989

CLUB ITALIANO SPANIEL SPECIALE DI CAMPOBASSO Domenica 6 settembre u.s. la Speciale CIS per soli Cocker Inglesi e Americani, nell’ambito dell’Expo Internazionale di Campobasso, aveva un giudice d’eccezione: Marion Spavin, allevatrice inglese principalmente di Beagle, e in passato anche di Cocker, ma soprattutto una delle più apprezzate e richieste giudici d’oltremanica, che però in Italia non aveva ancora mai giudicato le nostre razze. La partecipazione è stata più che buona per una Speciale del centrosud. Sui 47 Inglesi si sono imposti su tutti due Francini: BOB al fulvo Francini’s More Than My Love (poi anche 1° nel gruppo e 2° nel BIS), BOS alla blu roana Francini’s Viola Fiorentina. Tra i 9 Americani presenti le scelte della giudice sono cadute su due neri: il maschio Carfi Michael come BOB e la femmina Jupiter’s Imagine Heaven della socia Federica Villicich-Jupiter quale BOS. Cocker Spaniel Inglese (47) Maschi Fulvi. Cl.Lav. 1° Cac - Tobia - Al. Zanon - Pr. Fortuna; Cl.Camp. 1° Cacib e BOB - Francini’s More Than My Love - Al./Pr. Francini. Femmine Fulve. Cl.Giov. 1° Mb - Francini’s My Life - Al./Pr. Francini; Cl.Lav. 1° R/ Cac e R/Cacib - Francini’s Guess Al./Pr. Francini. Maschi Neri. Cl.Giov. 1° Mb - Flayers Xpress Mail - Al. Saarinen (SF) - Pr. Franzoni; Cl.Int. 1° Ecc - Francini’s Everlasting - Al. Francini - Pr. Fioravanti; Cl.Lib. R/ Cac - Bencleuch Bristol Ombues - Al. McLaren (UK) - Pr. Plaza Reyes (E); Cl.Camp. 1° Ecc - Rolling Stone di Casa Buono - Al. Buono - Pr. Luciani. Femmine Nere. Cl.Jun. 1° Mp - Jessica di Casa Buono - Al. Buono - Pr. Ruggero; Cl.Int. 1° Ecc - Francini’s Wendy - Al. Francini Pr. Caciorgna; Cl.Lav. 1° Mb - Almaleo Electra Storm - Al. Franzoni - Pr. Ferrara; Cl.Lib. 1° Ecc e R/ Cac - Francini’s Cipria - Al./Pr. Francini. Maschi Altri Colori. Cl.Int. 1° Ecc - Angel of the Dark del Re di Danari - tri/r - Al. Dalla Vecchia - Pr. Cirillo; Cl.Lav. 1° R/ Cac - Zaunkönig vom Schloss Hel-

Speciale Campobasso

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i club lenstein - b/n - Al. Bollinger (D) - Pr. Majolino; Cl.Lib. 1° Cac - Francini’s Amarcord - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Camp. 1° R/Cacib - Francini’s Pruno - b/r Al./Pr. Francini. Femmine Altri Colori. Cl.Giov. 1° Ecc Pretty delle Grandi Querce - b/r - Al./Pr. Giusti; Cl.Lav. 1° Cac - My Decamerone United Spots b/r - Al. Grishko (UA) - Pr. Stefani; Cl.Lib. 1° Cac - Francini’s Romance - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Camp. 1° Cacib e BOS - Francini’s Viola Fiorentina - b/r - Al./Pr. Francini. Miglior Coppia - Roxicocker Paladino e Odu di Susanna. Cocker Americano (9) Maschi. Cl.Int. 1° R/ Cac e R/Cacib - Edoardo - n - Al. Besati - Pr. Saliceti; Cl.Lib. 1° Cac, Cacib e BOB - Carfi Michael - n - Al./Pr. Lozano Perez (E). Femmine. Cl.Giov. 1° Ecc - Carfi Biscuit - f Al. Lozano Perez (E) - Pr. Salvadori-Brizzi; Cl.Int. 1° R/Cac e R/ Cacib - Carfi Electra - f - Al. Lozano Perez (E) - Pr. Giglio; Cl.Lib. 1° Cac, Cacib e BOS - Jupiter’s Imagine Heaven - n - Al. Salina Borello (CH) - Pr. VillicichJupiter. RADUNO DI PARMA Il 13 settembre u.s. il CIS ha organizzato per la prima volta, a San Michele Tiorre (Parma), presso il Centro Cinofilo San Michele, un raduno sperimentale senza CAC e senza punti per la Giovane Promessa, riservato ai soli Cocker Inglesi. In Inghilterra lo avrebbero chiamato “Club Open Show”, noi invece lo abbiamo battezzato “English Cocker Days”, perché ne vorremmo organizzare anche altri, su altre razze tutelate dal Club. E poi perché, oltre al Raduno, il programma prevedeva numerose interessanti iniziative, distribuite tra il sabato e la domenica: un corso di toelettatura, uno di addestramento al riporto, una conferenza sulle patologie ereditarie dei Cocker e sull’ereditarietà dei colori e una rassegna di stalloni e fattrici. Ottima la partecipazione di soci e appassionati, anche alla cena sociale del sabato sera. Il Raduno era giudicato da Mrs. Karin Staaf (“Backhill’s”), arrivata dalla Svezia. Sui 60 Cocker a catalogo BOB è risultato il blu/roano Francini’s Pruno, BOS la blu/roana Francini’s Romance. Il Trofeo Challenge, offerto dal dott. Giovanni Majolino, per il miglior stallone/fattrice assoluto è andato alla fulva Francini’s Dolce Amore. Altri premi erano in palio per la miglior testa, il miglior movimento e la migliore toelettatura. Cocker Spaniel Inglese (60) Maschi Fulvi. Cl.Giov. 1° Ecc - True Gentleman Mano Mamelis - Al. All.to Memelis - Pr. Longhi; Cl.Int. 1° Ecc, M M Fulvo Sammy - Al. Chirivi Pr. Moruzzi; Cl.Lib. 1° Ecc - Flexman della Giuliana - Al. Zanasi - Pr. Luciani; Cl.Camp. 1° Ecc - Francini’s More Than My Love - Al./Pr. Francini. Femmine Fulve. Cl.Jun. 1° P - Ariel - Al. Niccioli - Pr. Poroli; Cl.Camp. 1° Ecc e M F Fulva - Francini’s Dolce Amore - Al./Pr. Francini. Maschi Neri. Cl.Giov. 1° Ecc - Hurricane Al./Pr. Pasquali; Cl.Int. 1° Ecc - Francini’s Everlasting - Al. Francini

Raduno di Parma

- Pr. Fioravanti; Cl.Camp. 1° Ecc e M M Nero - Weeping Willow’s Volvic - Al. Raquin (F) - Pr. Opris. Femmine Nere. Cl.Baby 1° Mp - Francini’s Margot - Al. Francini - Pr. Farenga; Cl.Jun. 1° Mp - Asia - Al./Pr. Niccioli; Cl.Giov. 1° Ecc e M F Nera - Roxicocker Kia Soul - Al./Pr. Opris; Cl.Lib. 1° Ecc - Roxicocker Luna - Al./Pr. Opris. Maschi Altri Colori. Cl.Baby 1° Mp e Miglior Baby - Northworth Born By Bear - b/r - Al. Kauhanen (SF) - Pr. Longhi; Cl.Jun. 1° Mp e M J - Charbonell Hop’n’ Skip b/r - Al. Platt (UK) - Pr. Carminati; Cl.Giov. 1° Ecc - Francini’s Aslam - tri/r - Al. Francini - Pr. Cioffi; Cl.Int. 1° Ecc - Marveil Elvis Presley - b/r - Al./Pr. All.to Marveil; Cl.Lib. 1° Ecc e - Francini’s Amarcord - b/r - Al. Francini - Pr. Vergne Malard (F); Cl.Lav. 1° Ecc - Zaunkönig vom Schloss Hellenstein - b/n - Al. Bollinger (D) - Pr. Majolino; Cl.Camp. 1° Ecc, BOB - Francini’s Pruno - b/r Al./Pr. Francini. Femmine Altri Colori. Cl.Baby 1° Mp Northworth Be Queen Been - b/n - Al. Kauhanen (SF) - Pr. Majolino-Kauhanen; Cl.Jun. 1° Mp - Roxicocker Lambada - n/f - Al. Opris - Pr. Querci; Cl.Giov. 1° Ecc e M G - Francini’s Dark Lady - b/r - Al. Francini - Pr. Parigi; Cl.Lib. 1° Ecc - Gogo Lolita della Magica Romana - n/f - Al./Pr. Marzani; Cl.Camp. 1° Ecc, MF Altri Colori, BOS - Francini’s Romance - b/r - Al./Pr. Francini. Progeny Maschi Neri/Fulvi con progenie. 1° - Weeping Willow’s Volvic - n - Al. Raquin (F) - Pr. Opris - con Roxicocker Lorelai, Roxicocker Luna, Roxicocker Ebony Eyes, Roxicocker Kia Soul, Roxicocker Paladino, Roxicocker Lambada, Roxicocker Everlastinglove, Roxicocker Irish Scotch. Maschi Pluricolori con progenie. 1° Francini’s Divo - b/n - Al./Pr. Francini - con Francini’s Amarcord, Francini’s Obre, Francini’s Romance, Francini’s Insolita. Femmine Nere/Fulve con progenie. 1° e Trofeo Challenge Best Progeny - Francini’s Dolce Amore - f - Al./Pr. Francini - con Francini’s Dolcevita, Francini’s Mylife, Francini’s Morelove. Femmine Pluricolori con progenie. 1° - Marveil Bloomingbloom - b/r - Al. All.to Marveil - Pr. Longhi - con Argentea, Aladin, Margot. RADUNO DI NAPOLI Sabato 26 settembre u.s. si è svolto a Napoli, negli stupendi padiglioni del Complesso Zeno a Ercolano con vista sul golfo, l’ormai tradizionale Raduno CIS per il Sud Italia, aperto a tutte le nostre razze. Giudice per l’occasione l’avvocato Paolo Dondina che ha espresso pareri molto favorevoli sia sull’attività del nostro Club che sulla qualità dei soggetti giudicati. Negli Inglesi BOB è risultato anche questa volta il maschio blu roano Francini’s Pruno (poi anche BIS del Raduno); BOS la femmina nera Francini’s Cipria, entrambi della socia Angela Francini. Miglior Giovane della razza e anche BIS Giovani la femmina fulva Francini’s My Life, della stessa proprietaria. Negli Americani si sono imposti due giovani entrambi dell’All.to Special Blend: BOB al nero Truly Your’s Give Me A Choice, BOS alla platino Zilk’s Special Blend. Nei Cao de Agua Portoghesi il BOB è andato al maschio Aimone do Lusiadas della socia Fabiana Bazzani, BOS ad Asia. Presente infine un solo Clumber che è risultato BOB: la femmina Clussexx Be Delicious. Clumber Spaniel (1) Femmine. Cl.Int. 1° Cac e BOB - Clussexx Be Delicious - Al. Johnson-Haverick-Taylor-Ford (USA) - Pr. Johnson-Hubbard-Politi. Cocker Spaniel Inglese (35) Maschi Fulvi. Cl.Giov. 1° Ecc - Francini’s Renoir - Al. Francini - Pr. Monti; Cl.Int. 1° Cac - Pachoulibyalmaleo - Al. Chirivi -

Raduno di Napoli

Pr. Franzoni; Cl.Camp. 1° Ecc e M M Fulvo - Francini’s More Than My Love - Al./Pr. Francini. Femmine Fulve. Cl.Giov. 1° Ecc, BIS Giovani - Francini’s My Life - Al./Pr. Francini; Cl.Lib. 1° Ecc - Francini’s Magnolia - Al. Francini - Pr. Franzoni. Maschi Neri. Cl.Giov. 1° Ecc - Flayers Xpress Mail - Al./Pr. Saarinen (SF); Cl.Int. 1° Ecc e M M Nero - Francini’s Everlasting - Al. Francini - Pr. Fioravanti. Femmine Nere. Cl.Int. 1° Mb - Francini’s Wendy - Al. Francini - Pr. Caciorgna; Cl.Lav. 1° Mb - Almaleo Electra Storm - Al. Franzoni - Pr. Ferrara; Cl.Lib. 1° Cac, e BOS - Francini’s Cipria - Al./Pr. Francini. Maschi Altri Colori. Cl.Lav. 1° Cac - Sergent Pepper - b/r - Al. Mysnichenko - Pr. Stefani; Cl.Lib. 1° R/ Cac - Francini’s Obre - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Camp. 1° Ecc, M M Altri Colori, BOB e BIS - Francini’s Pruno - b/r - Al./Pr. Francini. Femmine Altri Colori. Cl.Giov. 1° Ecc Almaleo Eva Kent - b/r - Al. Franzoni - Pr. Mantero; Cl.Lav. 1° Cac - Francini’s Romance - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Lib. 1° Ecc - Francini’s Joresse - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Camp. 1° Ecc e M F Altri Colori - Francini’s Chiquitadiecielode - b/r - Al. Francini - Pr. Franzoni. Cocker Americano (11) Maschi. Cl.Giov. 1° Ecc e BOB - Truly Yours Give Me A Choice - n - Al. Hansen (DK) - Pr. All.to Special Blend; Cl.Lib. 1° Cac - Carfi Michael - n - Al./Pr. Lozano Perez (E). Femmine. Cl.Giov. 1° Ecc e BOS - Zilk’s Special Blend - f - Al. Ringsted (S) - Pr. All.to Special Blend; Cl.Lib. 1° Cac - Clussexx Marechal Poison Ivy - p - Al. Johnson-Hubbard (USA) - Pr. Villicich-Jupiter. Cao de Agua Portugues (4) Maschi. Cl.Lib. 1° Cac e BOB - Aimone do Lusiadas - Al./Pr. Bazzani. Femmine. Cl.Int. 1° Cac e BOS - Asia - Al./ Pr. Bacchilega.

CLUB ITALIANO SPANIEL VIA S.BARTOLOMEO 6-C/O G.B.TABO' 16030 SORI Tel. 0185-700470 Fax. 0185-700470 SU RICHIESTA DEL CONSIGLIERE DI NOMINA ENCI IN SENO AL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SAS Assemblea dei soci SAS “I Consiglieri rimasti in carica dopo le dimissioni della maggioranza del Consiglio Direttivo della SAS avvenute il 23 luglio 2009, in data 12 settembre hanno deliberato che l’Assemblea generale dei Soci sarà convocata per rieleggere le Cariche Sociali sabato 12 dicembre 2009 in prima convocazione alle ore 10 ed in seconda alle ore 11. Ai sensi dello statuto, l’Assemblea avrà luogo in località della Provincia di Roma all’indirizzo prossimamente definito dagli Uffici SAS e indicato nella cartolina di convocazione”.

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BRACCHI - Dora 5ª (L.I.R., 391, 1895) e Dora 4ª (L.I.R., 378, 1896), del CANILE DI TREGOLO.

1890, Diego Ossolano, Bracco leggero bianco-arancio del CANILE OSSOLANO.

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